Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari - …Nord Est. Una precisa richiesta del vertice di...

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1 Notiziario N° 272 Aprile 2017 Carissimi Amici, ben ritrovati dopo un mese di marzo all’insegna di una serie di novità che hanno di fatto non poco scosso e movimentato il nostro mondo filatelico. La prima fra tutte l’annuncio, ai primi di marzo, di Pietro La Bruna che a sorpresa via FaceBook ha annunciato il suo passaggio alla gestione dell’area Nord Est. Una precisa richiesta del vertice di Poste Italiane per rivitalizzare un’area di grande potenziale commerciale sin qui non del tutto colto. Lo sostituirà Giovanni Accusani, piemontese di Cuneo, che in precedenza aveva lavorato proprio con Pietro La Bruna quando gestiva l’Area Nord Ovest: Pietro La Bruna durante la cerimonia d’inaugurazione di Milanofil 2017 ha voluto precisare che non poteva esserci migliore scelta di Giovanni Accusani per questo passaggio di consegne ed è felice di passargli la responsabilità di Filatelia. Per le altre novità vi rimandiamo agli articoli specifici che seguiranno. Ma veniamo ai più importanti avvenimenti filatelici del mese di aprile; a Stoccolma si terrà dal 7 al 9 Aprile l’International Philatelic Summit, organizzato da Heinrich Koehler e da Corinphila,

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Notiziario N° 272 Aprile 2017

Carissimi Amici, ben ritrovati dopo un mese di marzo all’insegna di una serie di novità che hanno di fatto non poco scosso e movimentato il nostro mondo filatelico. La prima fra tutte l’annuncio, ai primi di marzo, di Pietro La Bruna che a sorpresa via FaceBook ha annunciato il suo passaggio alla gestione dell’area Nord Est. Una precisa richiesta del vertice di Poste Italiane per rivitalizzare un’area di grande potenziale commerciale sin qui non del tutto colto. Lo sostituirà Giovanni Accusani, piemontese di Cuneo, che in precedenza aveva lavorato proprio con Pietro La Bruna quando gestiva l’Area Nord Ovest: Pietro La Bruna durante la cerimonia d’inaugurazione di Milanofil 2017 ha voluto precisare che non poteva esserci migliore scelta di Giovanni Accusani per questo passaggio di consegne ed è felice di passargli la responsabilità di Filatelia. Per le altre novità vi rimandiamo agli articoli specifici che seguiranno.

Ma veniamo ai più importanti avvenimenti filatelici del mese di aprile; a Stoccolma si terrà dal 7 al 9 Aprile l’International Philatelic Summit, organizzato da Heinrich Koehler e da Corinphila,

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all’incontro di formazione sono iscritti 95 filatelisti e/o giurati in rappresentanza di 25 paesi. Presenti relatori di grande prestigio internazionali provenienti da tutti i continenti. L’incontro, che si terrà presso il Conference Center di Stoccolma (immagine di seguito), ha come scopo principale quello di sviluppare le capacità degli iscritti sia nel preparare che nel giudicare le collezioni, in vista della esposizione internazionale del 2019 proprio in Svezia. Numeroso il gruppo degli italiani con 6 iscritti nell’ordine: Alessandro Agostosi, Paolo Guglielminetti, Luca Lavagnino, Claudio Ernesto Manzati, Thomas Mathà e Giulio Perricone.

A seguire subito dopo Pasqua, l’Associazione Amici della Filatelia di Calais in Francia con il patrocinio dell’AEP, l’Accademia Europea di Filatelia, celebra il 22 e 23 Aprile il suo 90° anniversario dalla fondazione. Ritornando in campo nazionale da ricordare una interessante conferenza dell’AFI Diena di Roma, l’8 Aprile presso l’auditorium del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), dal titolo “Evoluzione della comunicazione mediante la posta”, relatori saranno nell’ordine: Antonello Cerruti con “Le origini della comunicazione e della posta”, Clemente Fedele presenterà “La posta prima del francobollo”, Emilio Simonazzi parlerà de “La Convenzione austro-italica ed il Ducato di Modena”, Rocco Cassandri “Il Risorgimento scritto dalla posta”, Angelo Piermattei “La posta transatlantica da uno storico carteggio” infine chiuderanno i lavori Gilda Gallerati e Gianfranco Migliozzi con una relazione dal titolo “UPU: la posta si dà le regole”. Chiuderà il mese il “XXV Convegno di primavera”, ovvero la manifestazione Bophilex organizzata dall’Associazione filatelica numismatica bolognese, che si tiene a Bologna presso il Palanord (parco Nord), in via Stalingrado 83 (zona Fiera), uscita tangenziale n.7 bis. Stiamo verificando la possibilità di essere presenti come CIFO con uno stand, a questo scopo invitiamo i nostri associati emiliani che volessero rendersi disponibili ad essere presenti di prendere contatto con Nicola Luciano Cipriani 3337977899 [email protected]

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MILANOFIL 2017 Come precedentemente indicato è stata l’occasione per il passaggio di mano tra Pietro La Bruna e Giovanni Accusani, l’immagine di seguito, scattata davanti allo stand del CIFO mostra questo passaggio; La Bruna consegna ad Accusani, il volume sul Servizio Prioritario che fu presentato a Milanofil 2015, prima presenza ufficiale e prima prefazione ad un libro di Filatelia di Pietro La Bruna.

Ma Milanofil ha offerto anche altre sorprese: infatti il CIFO si è laureato Società Campione d’Italia 2017 per la Filatelia Giovanile, riconoscimento ottenuto grazie alla massiccia presenza delle classi organizzate dall’instancabile Djana Isufaj “Referente del Progetto Filatelia e Scuola” dell’Istituto Comprensivo di Piazza De Cupis 20 a Roma e grazie anche all’ottima performance del nostro socio under 18 Pietro Trentini che, con la sua collezione “Siracusana – Usi isolati”, ha ottenuto 88 punti e medaglia d’oro, risultando Campione Italiano di Filatelia Giovanile dai 10 ai 15 anni. Il CIFO con 212 punti ha

superato il Circolo Culturale Filatelico e Numismatico Roveretano risultato secondo con 209 punti, mentre terzo classificato il Circolo Culturale Filatelico e Numismatico Baia delle Favole di Sestri Levante a 5 lunghezze. Purtroppo per l' assenza di Pietro Trentini, immobilizzato a casa per un infortunio, di Djana Isufaj rimasta a Roma per motivi di lavoro, e del Delegato CIFO alla Filatelia Giovanile Sergio Castaldo impegnato nell’incontro sui social net-work, il premio è stato consegnato solo pochi minuti prima della chiusura della manifestazione (immagine a lato) al giovane Giacomo Luppi da parte di da parte di Luca Lavagnino, delegato della Federazione alle Manifestazioni e Giurie, a nome di tutti i giovani iscritti al CIFO. La targa, per decisione assunta dal Presidente Claudio Ernesto Manzati, non andrà nella sede sociale di Pecetto Torinese, ma verrà consegnato da Sergio Castaldo Delegato alla Filatelia Giovanile, direttamente a Djana Isufaj come riconoscimento del lavoro svolto negli anni e per essere conservato nell’Istituto Comprensivo Piazza De Cupis 20 a Roma.

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IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

Sabato 18 Marzo, 2017 presso la Sala Segreteria B, 1° piano del Business Center Fiera di Milano, in via Gattamelata si sono tenute le votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del CIFO per il triennio 2017-2019 sono risultati eletti: Diego Carraro, Sergio Castaldo, Francesco De Carlo, Giacomo Luppi, Claudio Ernesto Manzati, Stefano Proserpio ed Aniello Veneri. La percentuale di votanti è stata di oltre il 70%, importante segno di vitalità dell’associazione. A seguire, il primo Consiglio Direttivo ha confermato Claudio Ernesto Manzati alla Presidenza e Stefano Proserpio alla Segreteria e Tesoreria, mentre Aniello Veneri è stato nominato alla Vicepresidenza. Sono state inoltre distribuite le Deleghe:

Sergio Castaldo Delegato ai Social Network ed alla Filatelia Giovanile per il quale sarà coadiuvato da Giacomo Luppi nella qualità di Vice Delegato.

Francesco De Carlo confermato Amministratore del Sito Web,

Confermata anche per Eugenio Laguzzi la delega ai rapporti con le autorità locali e scuole e la sede sociale.

Aniello Veneri ha ricevuto delega per la manifestazione “Cartoline…mai viste in Filatelia”

La Redazione de “Il Francobollo Incatenato” è stata raccolta ad interim da Claudio Ernesto Manzati

Delega all’Avv.to Giorgio Khouzam per l’istituzione della Borsa di Studio GRdN Il Consiglio Direttivo ha ratificato inoltre la creazione di una Borsa di Studio, con una dotazione di 3.000 € che sarà intitolata a Giovanni Riggi di Numana, che nel 2018 sostituirà il Premio Filatelico Giovanni Riggi di Numana. La Borsa di Studio è rivolta a tutti gli studenti di facoltà economiche o umanistiche che abbiano prodotto tesi di laurea o studi e ricerche sulla Storia delle Comunicazione o della Posta, sarà aperta a tutte le università d’Italia. La definizione del Regolamento sarà opera di una commissione la cui Presidenza è stata offerta all’Avv. Giorgio Khouzam, che l'ha accettata; la consegna della Borsa di Studio avverrà nell’ottobre del 2018, presso la sala consiliare del Comune di Pecetto Torinese, come avveniva per il Premio Filatelico.

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Sono stati inoltre definiti i Macro Obiettivi dell’associazione per il triennio 2017-2019, qui di seguito riassunti: • Realizzare e consolidare la Borsa di Studio GRdN • Mantenere il numero attuale di soci e/o incrementarlo • Inserire non meno di 10 nuovi soci con età compresa tra i 20 e 35 anni • Pubblicare una nuova monografia sulla serie ordinaria Democratica, o Italia al Lavoro. • Estendere anche su Milano gli incontri mensili con cena sociale In precedenza si era tenuta l’assemblea ordinaria 2016 con la ratifica del Bilancio Consuntivo 2016 e preventivo 2017, numerosa la presenza di soci sia durante le operazioni di voto che successivamente. Il Dr. Gianfranco Puricelli ha Presieduto, come da tradizione, i due momenti istituzionali coadiuvato dal Dr. Stefano Proserpio alla segreteria.

LA SOVRASTAMPA DI TERAMO Antefatti storici, caratteristiche di stampa e plattabilità

recensione a cura di Stefano Proserpio

Conosciamo bene l’approccio scientifico col quale Nicola Luciano Cipriani (nell’immagine in alto a fianco di Fabio Bonacina durante la presentazione dell’opera a Milanofil) affronta le sfide filateliche con le quali si cimenta. Con quest’opera, che ha comportato ricerche bibliografiche, sul web ed in collezioni ed archivi privati, l’Autore si è cimentato con l’argomento ancora in buona parte inesplorato delle soprastampe RSI di Teramo. Dopo una breve premessa e un primo capitolo relativo agli antefatti storici, l’Autore presenta uso e tirature dei soprastampati di Teramo e le

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caratteristiche di stampa. Lo studio ha messo in risalto alcune vere novità, in primis il fatto che il valore chiave da lire 1 è stato soprastampato non solo il giorno 16 Febbraio 1944 con la I composizione, ma anche dopo il giorno 21 con la tavola dell’espresso; inoltre ha evidenziato anche l’uso di più tipologie di inchiostro, che sostengono la necessità di suddividere in più tirature questa emissione. Queste ultime sono chiaramente distinte dalle due ufficiali, che basano la distinzione solo sulle correzioni degli errori tipografici della prima tavola. Interessante anche l’analisi delle tipologie di inchiostro sui francobolli utilizzati per le affrancature che, grazie alla data di invio, hanno consentito di proporre un quadro sulle tempistiche degli inchiostri utilizzati. L’autore chiude con una tabella che illustra gli errori di composizione delle lettere utilizzate per la soprastampa “Repubblica Sociale Italiana“ nell’emissione di Teramo e con quella, estremamente dettagliata, relativa ai difetti da usura dei caratteri e punti di colore presenti nella prima composizione ed in quella dell’espresso, probabilmente non derivata dalla prima. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Autore: [email protected]. Il volume è disponibile per i Soci del CIFO a € 15,00 e per i non Soci a € 25,00: contattare [email protected]. “RSI La soprastampa di Teramo - antefatti storici, caratteristiche di stampa e plattabilità” di Nicola Luciano Cipriani, 58 pagine, CIFO Edizioni, marzo 2017.

IL COLLEZIONISTA SI TRASFORMA

A sorpresa “Il Collezionista” di Bolaffi Editore si è presentato con il numero di Marzo con un nuovo formato ed una nuova linea editoriale, nell’immagine la copertina del primo numero con questo nuovo format che uscirà trimestralmente e non più mensilmente (11 numeri anno) come in passato. Abbiamo intervistato Domitilla D’Angelo, Direttore Responsabile del Magazine, per avere informazioni a riguardo di questa nuova proposta editoriale. “è una scelta di cambiamento rivolta ai nostri affezionati lettori per cercare di essere sempre in linea con i cambiamenti che vedono le informazioni bruciarsi in pochi minuti e quindi una rivista specialistica come la nostra deve approfondire argomenti piuttosto che rincorrere le informazioni”. Le abbiamo chiesto quale fosse la cosa più importante a questo punto, e la risposta è stata ….” ci interessa molto conoscere l’opinione dei nostri lettori su questo nuovo format e sui contenuti proposti. Soprattutto suggerimenti su

come migliorare il nostro prodotto editoriale in linea con i loro desideri, ma anche critiche costruttive per cercare assieme di costruire un Magazine che incontri appieno le loro aspettative. Per assurdo, pur facendo piacere ricevere segnali di stima ed apprezzamento come abbiamo già ricevuto a Milanofil da molti, preferiamo appunto raccogliere in modo onesto le critiche per orientare il nostro lavoro. Abbiamo concluso l’intervista complimentandoci per il coraggio di cambiare rotta e comunque per la qualità editoriale ed i contenuti di questo nuovo format de “Il Collezionista”

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SAVERIO IMPERATO

Una vita dedicata all’ immunologia ed alla filatelia, sempre nel segno dell’innovazione

Intervista di Claudio Ernesto Manzati

Durante la manifestazione di Milanofil 2017 siamo stati avvicinati dal Prof. Imperato che si è lamentato di non essere mai stato intervistato da “Il Francobollo Incatenato” nonostante sia un fedelissimo socio del CIFO da lunga data. Detto fatto venerdì 24 marzo lo abbiamo raggiunto nella sua casa di Monza ed abbiamo trascorso un piacevole pomeriggio dialogando di medicina e francobolli, due temi che ci appassionano entrambi e mi auguro interessino anche i nostri lettori.

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D- Caro Saverio vuoi raccontare qualcosa della tua infanzia?

R- Sono nato a Sorrento il 31 marzo del 1935, fin dall’infanzia ho sviluppato due aspetti:

1° essere sempre il primo della classe

2° non arrendersi mai alle convezioni, ovvero “rompere le scatole”.

Sin da quando mia mamma diceva di fare questo o quell, io ho sempre voluto saperne la ragione e, se non mi convinceva, mi piaceva …….essere contro!

D- Dimmi qualcosa dei tuoi studi

R- Dopo aver conseguito il diploma classico al liceo parificato di Sorrento, mi sono iscritto a medicina a Napoli. Avevo ricevuto un grande dolore alcuni anni prima, a 16 anni: due miei coetanei di Sorrento si ammalarono ed in pochissimi mesi ci lasciarono per cancro al polmone.

Decisi che avrei fatto di tutto per sconfiggere queste malattie; questa ragione di vita mi spinse a studiarne tutti gli aspetti. Al secondo anno di medicina ho iniziato a capire, attraverso gli studi istologici, come il tumore si sviluppava ed invadeva il corpo; analizzando le cellule immunitarie capii alcuni dei meccanismi di protezione dal tumore e dalle malattie infettive. Notai ben presto che le cellule tumorali erano spesso attorniate da cellule immunitarie di difesa e questo ne rallentava lo sviluppo; notai inoltre che queste cellule tumorali possono sopravvivere anche in assenza di ossigeno. Infine notai che queste cellule malate producevano sostanze che paralizzavano le difese immunitarie.

Al secondo anno ero già divenuto responsabile della sala di anatomia dell'Università di Napoli ed al terzo anno vinsi una borsa di studio su 3650 partecipanti e fui invitato a frequentare l’Istituto di Patologia Generale, uno dei più attrezzati d’Europa, dove avviai ricerche sullo sviluppo delle cellule fecondate (embrioni) dei ricci di mare irradiate, gli embrioni morivano quando iniziava la differenziazione. Studiai e classificai i passaggi della vita della cellula tumorale e di quelle normali.

Mi laureai nel 1959 con 110 e lode le congratulazioni della commissione esaminatrice e la mia tesi sperimentale venne pubblicata dall’Istituto; l’anno seguente ero aiuto docente all’Università di Sassari ed iniziai a studiare gli effetti dell’interferone, che era stato scoperto da poco. Ritornato all’Università di Napoli ampliai ulteriormente le mie ricerche sui fattori antigenici dei batteri quando sono resistenti in forma di spora e nella fase vegetativa, quindi dovetti occuparmi dei fattori complementari dell’immunità nei pesci e nei mammiferi e ne scoprii le differenze e i punti comuni di sviluppo dei fattori immunitari.

Nel 1962 mi spostai all’Università di Pisa e successivamente a quella di Torino dove il Prof. Cavallo passò la responsabilità dell’Istituto al Prof. Dianzani, il quale bloccò tutte le ricerche e mi trovai costretto ad emigrare negli Stati Uniti, nel New Jersey, con una borsa di studio di 200 $ al mese nell’Istitute of Microbiology of the Rutgers University - NJ . Mi bastò una settimana per dimostrare le mie conoscenze più raffinate di ricerca immunologica; in quel periodo avevano

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avviato un programma finanziato con 1 milione di $, ed erano al terzo anno con risultati praticamente nulli, questo significava da li a breve perdere il finanziamento. Quale ultimo arrivato mi passarono la patata bollente, forse per trovare un capro espiatorio in un giovane italiano e mi chiesero di interessarmi del problema con la posizione di Titolare di Cattedra in Immunologia a soli 30 anni! Subito trovai il metodo per produrre anticorpi specifici per ciascuno dei 20 geni, presentarono la mia ricerca come prodotta da loro, ma a questo punto decisi di ritornare in Italia, era il 1968.

Venni contattato dall’Università di Genova e mi affidarono le due cattedre di Immunologia per la facoltà di Medicina e per quella di Scienze; erano le prime istituite in Italia. Se da un lato la soddisfazione per la doppia docenza era alta, da un altro punto di vista della ricerca con nessun finanziamento rappresentava una forte motivo di insoddisfazione unitamente ad un basso salario.

In quel periodo mi ammalai gravemente di colite ulcerosa e perdetti 40 Kg, ma non mi piegai alla situazione, e rilanciato da nuove motivazioni con alcuni miei denari ed altri presi in prestito, sviluppai in proprio ricerche sulle funzioni del sistema immunitario dimostrando, al di là di ogni ragionevole dubbio, che, attraverso l’uso delle sostanze da me usate sperimentalmente, potevo aumentare notevolmente gli effetti anti-tumorali dei normali chemioterapici a dosi molto più basse di quelle comunemente impiegate.

Una prima applicazione pratica mi venne richiesta da un Professore di ortopedia dell’Università di Genova per un ragazzo di trent’anni affetto da sarcoma con metastasi polmonari. Attraverso il mio protocollo terapeutico ed attivando le sue difese immunitarie, il ragazzo sorprendentemente guarì tant’è che ancora oggi è in vita.

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Ho da sempre usato i miei protocolli immunologici che ho chiamato genericamente Sin-Terapia in alleanza con le terapie tradizionali quali la chemio, la radio o la chirurgia ma a livelli di dosaggi molto inferiori a quelli normalmente usati.

D- Parliamo ora di famiglia e figli?

R- Ho due figlie Maria Grazia oggi 50enne che vive a Genova ed Antonina di 49 anni, assistente all’ospedale di Mondovì-CN, sono tutte e due sposate ma ahimè senza figli; con mia moglie Luisa e le figlie condivido la passione filatelica.

D- Ora parliamo di filatelia, come è nata la passione?

R- Da giovane andava di moda giocare a murella con soldi e/o figurine, questa moda non mi piaceva per la mia indole da microbiologo, i francobolli risultavano molto più eleganti di monete o figurine lanciate a terra.

D- Quale è stato il tuo primo francobollo collezionato?

R- Da studente di medicina, venni attratto da Una Crazia di Toscana, ero incuriosito dall’immagine del leone incoronato, che rappresentava per me la forza ed il potere; e come secondo un veliero a tre alberi con vele ammainate, mi riferisco al francobollo della compagnia di Suez. Anche questo francobollo aveva una figura elegante. Come terzo atto ricordo l’acquisto di una collezione di Colonie italiane da un contadino di Gragnano divenuto commerciante filatelico che vendeva francobolli a Kg.

Con questa collezione iniziai a studiare i criteri collezionistici, che condividevo con un Professore dell’Università di Napoli che collezionava Repubblica usata, io poco a poco iniziai a collezionare

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gli Antichi Stati con il concetto che francobolli rari possono anche avere piccoli difetti, ma la Rarità supera sempre la Qualità.

Successivamente ho allargato i miei interessi alle buste quindi alla storia postale, credo di essere stato uno dei precursori in Italia del collezionismo di tariffe, percorsi e destinazioni.

D- Quando hai deciso di esporre per la prima volta?

R- Credo che fosse nel 1984 con la collezione di Filatelia Tradizionale di Toscana, una collezione che credo sia stata la più premiata a livello italiano ed internazionale. In totale dal 1984 ad oggi ho ottenuto 120 medaglie d’Oro Grande e 60 d’Oro con ben 18 Gran Premi. Voglio ricordare che ho ottenuto per ben 2 volte la piazza d’onore al Campionato Mondiale di Filatelia, in Asia nel 1998 ed Israele nel 2008

D- Per concludere, ci fai sapere se hai ancora qualche nuovo progetto filatelico nel cassetto?

R- Ne ho solo venti, ma se non ti dispiace preferisco non elencarli, ma mostrarveli nelle prossime manifestazioni filateliche alle quali parteciperò con queste nuove collezioni inedite ed innovative.

Concludiamo questa intervista con una stretta di mano e con un in Bocca al Lupo di cuore a Saverio Imperato, per queste sue nuove iniziative, che se saranno come quelle che hanno caratterizzato il suo percorso di vita forse apriranno una nuova pagina del collezionismo filatelico espositivo!

Nelle pagine precedenti e qui di seguito, alcune delle maggiori rarità di Toscana, Napoli e Sicilia di proprietà di Saverio Imperato esposte a Montecitorio nel 1999 in occasione della manifestazione "Dagli Antichi Stati al Regno d’Italia".

La foto di Saverio Imperato a pag 7 è stata pubblicata per gentile concessione di Vaccari.-News

17 gennaio 1859, oltre al bollo di Asciano e l’annullamento a penna, questa lettera presenta uno dei più grandi blocchi dell’1 quattrino dell’emissione del 1857.

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VOLTI NUOVI Da sempre la nostra redazione ha cercato di stimolare i nostri associati, e non solo, a prendere con coraggio la penna o il computer per provare oltre che a collezionare anche a scrivere di filatelia. Questa nostra richiesta è stata accolta da un nostro associato di Roma, che ha iniziato con noi ad esporre a concorso, anche se limitatamente alle due ultime edizioni di CIFO@Net, ed ora si sta cimentando per la prima volta con un suo articolo. Si tratta di Bruno Sommella di Roma, che abbiamo il piacere di presentarvi, invitando anche altri di voi a fare altrettanto. Scrivere di Filatelia o Storia Postale è un modo per valorizzare le proprie ricerche ed anche il materiale in vostro possesso; perché non provare a farlo? CHI È BRUNO SOMELLA? BrunoSommella,natoaRomail23ottobre1954.Hainiziatoa collezionare all’età di 13 anni con i francobolli dell’areaitaliana, nuovi e usati. Ha poi continuato la loro collezione,approfondendolaRepubblicaedilVaticano, finoai45anni.Successivamenteha iniziatounpo’ allavoltaad interessarsidelleemissionidiTriesteAMG‐FTT,diRegnoedegliAntichistati. Passando,comemolti,daifrancobolliancheallastoriapostale,conuninteresseparticolareversoloStatoPontificio,IV emissione di Sardegna, il Regno d’Italia (fino al 1900), eRSI‐Repubblica (1943‐1950).Da8 anni iscritto al C.I.F.O. doveha iniziato ad esporre, attraverso ilCIFO@Net,collezionidelRegnodiSardegna,delRegnod’Italia,LuogotenenzaeDemocratica.

I FRANCOBOLLI DA 10 CENTESIMI DI VITTORIO EMANUELE II

ed il loro utilizzo di Bruno Sommella

Vittorio Emanuele II di Savoia (Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia; nato a Torino il 14 marzo 1820 e morto a Roma, il 9 gennaio 1878, è stato l'ultimo re di Sardegna; incoronato nel 1849; nel 1861 divenne il primo re d'Italia. Durante il suo regno videro la luce i primi francobolli in Italia, del regno di Sardegna prima e nel regno d’Italia poi. Furono quattro i valori da 10 cent. emessi durante i 29 anni di regno, e più precisamente: il 10 centesimi di Sardegna emesso nel 1858, il 10 centesimi dentellato, tipo Sardegna, del febbraio 1862, il 10 centesimi dentellato bruno emesso a dicembre 1863, ed infine il 10 centesimi dentellato azzurro dell’agosto 1877.

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10 centesimi di Sardegna

Venne emesso nel 1858 durante il regno di Sardegna. Il valore, non dentellato, venne stampato in fogli da 50 francobolli, senza filigrana, con effige di Vittorio Emanuele II volta a destra, ebbe validità postale fino al 31 dicembre 1863. Viene catalogato con la IV emissione di Sardegna, la sua caratteristica filatelica è che nel corso degli anni le ristampe hanno generato una moltitudine di tinte, rendendone molto interessante lo studio da parte dei collezionisti. Il francobollo oliva chiaro, annullato (14Db)

Il francobollo bruno grigio olivastro (14Cg) su frammento con annullo a sbarre e bollo Arezzo del 18 aprile 1861 Qui di seguito alcune delle tariffe con cui questo valore da 10 centesimi poteva essere impiegato

Tariffa interna alle regioni Sicilia, Napoletano e Toscana, per 10 centesimi (1861-62)

Dal gennaio 1861 a tutto il 1862 la tariffa per lettera semplice di 20 centesimi fu ridotta a 10 centesimi per le lettere interne alle regioni Sicilia, Napoletano, Toscana e per il raggio limitrofo Romagna (20 Km.). Nella regione Sicilia i francobolli sardi ebbero il loro utilizzo a partire dal mese di maggio 1861. Nel Napoletano invece a partire dal mese di ottobre 1862. Quelle a seguire sono affrancature con tariffe interne alle regioni, con valori non dentellati da 10 centesimi  

Da Lucca a Scanzano 9 gennaio 1861. Tariffa da 10 centesimi nel 9° giorno di utilizzo dei francobolli di Sardegna. Cent. 10 bruno grigio olivastro (14Cg).

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Da Leonforte a Nicosia, 1 settembre 1861. Cent. 10 grigio olivastro chiaro (14C)

        

  

Da Napoli a Rossano 20 ottobre 1862. Tariffa da 10 centesimi nel 1° mese d’uso di francobolli Italiani nelle Province Napoletanei. Cent. 10 bruno grigio olivastro (14Df).     

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Tariffa interna a Regno di Sardegna/d’Italia, per 20 centesimi (1858-62)

 

Dal gennaio 1858 a tutto il 1862 la tariffa 1° porto interno, prima del regno di Sardegna e poi d’Italia, era di 20 centesimi.  

 

Da Casalbuttano a Orzinovi 4 settembre 1862, tariffa 1° porto interno. Cent. 10 bruno bistro, . (14Co).

Tariffa interna al Regno d’Italia, per 15 centesimi , in abbinamento con il valore da 5 centesimi (1863)

 

Il 1° gennaio 1863 viene modificata la tariffa interna per il primo porto, da 20 centesimi a 15 centesimi e viene emesso per l’utilizzo un valore da 15 centesimi, che ricorda il 20 centesimi IV emissione di Sardegna. Sono però ancora molto utilizzati i valori della IV emissione, specialmente per l’interno con l’affrancatura composta dai valori da 5 e 10 centesimi.

 

Cent. 5 verde giallastro e cent. 10 bistro (13E e 14De) su lettera da Piegaro a Spoleto, 25 aprile 1863. Al retro bollo di arrivo a Spoleto in data 26.

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Tariffa da 1ª zona Italiana a 1ª fascia Austriaca, per 25 centesimi (1863 insieme a 15 cent. tipo Sardegna e/o litografico e/o DLR)

  

 

Da Bologna a Padova 11 maggio 1863, tariffa da 1ª zona Italiana a 1ª fascia Austriaca, fino a destino. Al verso bollo di arrivo a Padova il 12 maggio. 10 cent. bistro e 15 cent. litografico (14E

e 13).

La validità postale della IV emissione di Sardegna cessa il 31 dicembre 1863. Il valore da 20 centesimi era fuori corso già dal mese di febbraio.

 

Frammento Milano Genova, 11 dicembre 1863, ultimo mese d’uso

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10 centesimi dentellato tipo Sardegna

Nel corso del 1862 vennero distribuite tirature dei valori da 10, 20, 40 e 80 centesimi caratterizzata dal fatto che i francobolli erano dentellati. Il 10 cent. comparve in febbraio, il 20 in marzo, il 40 in aprile e l’80 in ottobre. Erano forniture che il Matraire effettuò a fronte del suo vecchio contratto con il Regno di Sardegna, che sarebbe scaduto alla fine del 1862. I cataloghi filatelici hanno tradizionalmente attribuito queste tirature dentellate al regno d'Italia.

Il 10 centesimi presenta le seguenti caratteristiche: è stato il primo francobollo dentellato del regno d'Italia, stampato in fogli da 50, dentellato 11 ½ x 12, senza filigrana, con effige di Vittorio Emanuele II volta a destra, ebbe validità postale al 31 dicembre 1863.

Il francobolli da 10 cent. dentellato, su frammento annullato “TORRITA 19 SET. 1862” (1f)

Tariffa interna a regioni Sicilia, Napoletano e Toscana, per 10 centesimi (1862)

Da Firenze a San Marcello 4 luglio 1862, tariffa regione Toscana. Cent.10 non dentellato in basso (1e).

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Tariffa interna regno d’Italia (1862-63)

La tariffa interna al regno d’Italia, per il 1° porto, nell’anno 1862 era di centesimi 20, modificata a 15 centesimi nel 1863. La corrispondenza per lo Stato Pontificio affrancava 20 centesimi fino a confine.

 

Da Ancona a Roma 8 gennaio 1863, 5 cent. Sardegna e 10 cent. dentellato (13Ea e 1f). Perché in arrivo da territori usurpati fu tassata solo "4" (4 baj), invece degli “8”, a carico del destinatario per il percorso in territorio Pontificio. La lettera in partenza da Ancona presenta affrancatura di 15 cent. invece dei 20 che prevedeva la tariffa. La mancata tassazione, per la sottoaffrancatura, fu dovuta probabilmente a dimenticanza da parte dell’impiegato postale dopo il cambio di tariffa avvenuto il 1 gennaio, che prevedeva 15 cent. lettere per l’interno, e 20 per destinazione a confine Stato Pontificio.

10 centesimi dentellato DLR (colore bruno)

Il valore da 10 centesimi appartiene all’emissione DLR pensata per garantire una fornitura di francobolli completa e duratura; la serie conta 9 valori (1 cent., 2 cent. 5 cent. 10 cent., 15 cent, 30 cent., 40 cent., 60 cent. e 2 lire).

Stampati inizialmente a Londra dalla ditta De la Rue & Co., sono i primi ad essere interamente tipografici e ad utilizzare la filigrana, una corona presente in ogni francobollo. Lo stesso disegno di filigrana sarà usato per moltissimi francobolli del regno d'Italia. Altra caratteristica peculiare è la presenza del fondo di sicurezza, di colore giallastro.

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Si distinguono due tirature, la prima eseguita a Londra, la seconda a Torino; quest'ultima si distingue ulteriormente per le tavole utilizzate, prima quelle provenienti da Londra, quindi quelle approntate a Torino. Le due tirature sono molto simili, più nitida e curata quella De la Rue. La distinzione non risulta facile, se usati il tipo di annullo aiuta molto, i nuovi possono distinguersi analizzando bene i tratti a stampa. Più sottili e leggeri quelli di Londra, più pesanti quelli di Torino. La distinzione a volte non è facile.

Il valore da 10 centesimi presenta le seguenti caratteristiche: colore bruno, dentellato 14 a pettine, filigrana corona, in fogli da 400 esemplari, in gruppi da 100 con effige di Vittorio Emanuele II volta a sinistra. Data di emissione 1 dicembre 1863, prime consegne tiratura di Torino 1° dicembre 1866, ebbe validità postale fino al 31 agosto 1877.  

Alcune delle tariffe con cui il valore da 10 centesimi risulta utilizzato

Tariffa interna al Regno d’Italia, per 15 centesimi , in abbinamento con valore da 5 centesimi (dicembre 1863- 1864)

Da Cosenza a Napoli 27 gennaio 1864, tariffa 1°porto interno. Cent. 5 e cent. 10 (L16 e L17)

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Tariffa per la Francia (1864), annullo a cerchio

Da Brescia a S. Etienne 7 marzo 1864, tariffa 1° porto per la Francia, fino a destino, nel datario non è stato inserita la data che risulta quindi mancate Cent. 10 e cent. 15 (L17 e L18).

Tariffa da 1ª zona Italiana a 1ª fascia Austriaca, per 25 centesimi (1864)

Da Nigoline a Roveredo 21 aprile 1864, tariffa 1ª zona Italiana a 1ª fascia Austriaca, fino a destino. Al verso bolli di transito e di arrivo a Roveredo il 22 aprile. Cent. 10 e 15 (L17 e L18).

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Tariffa interna al Regno d’Italia, per 20 centesimi , cambio tariffa avvenuto il 1° gennaio 1865

Da Loreto a Recanati, 18 settembre 1865, tariffa 1° porto interno. Cent. 10 (L17).

Tariffa raggio limitrofo, con bollo PD, per la Svizzera

Da Sesto Calende a Brissago 21 ottobre 1865, tariffa raggio limitrofo a destino. Cent. 10 (L17)

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Tariffa per la Francia con annullo a punti. Nel periodo di Firenze capitale d’Italia vi fu un importante cambiamento nelle timbrature, dal 1° maggio 1866 iniziò infatti l’uso degli annulli numerali a punti. La distribuzione degli annulli ai vari uffici avvenne nel mese di aprile e se ne conosce l'uso di alcuni già a fine aprile. I bolli erano di forma rettangolare a punti e nel mezzo recavano il numero che individuava l'ufficio. Con questo bollo si obliterava il francobollo e sulla lettera veniva apposto un bollo a uno o due cerchi col nome della località di partenza e data spedizione.

Da Firenze a Parigi, tariffa 1° porto per la Francia fino a destino. Bollo cerchio semplice di Firenze 17 maggio 1866, con annullatore dei francobolli numerale a punti 12. Cent.10 e cent. 30 (L17 e L19).

Tariffa raccomandata interna.

Da Lecce a Napoli, tariffa 2° porto interno raccomandato. Bollo a doppio cerchio di Lecce 18 luglio 1866, con annullatore dei francobolli numerale a punti 96. Cent. 10, cent. 15 sovrastampato 20 FERRO DI CAVALLO e cent. 40 (L17, 24 e L20).

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Tariffa per l’Olanda

Da Palermo ad Amsterdam, tariffa 1° porto Olanda fino a destino. Bollo piccolo cerchio di Palermo 30 maggio 1870, con annullatore dei francobolli numerale a punti 21. Al retro annulli di transito e di arrivo ad Amsterdam il 4 giugno. Cent. 10 e cent. 60 (T17 e T21).

La posta nel Lazio dopo la presa di Roma (1870)

Il 20 settembre 1870 i bersaglieri entrano in Roma dalla breccia di Porta Pia, l’Italia è unificata. Quelle che seguono sono affrancature dei mesi settembre – novembre con “valori da 10 centesimi” durante il regno d’Italia di Vittorio Emanuele II

Da Roma a Viterbo 23 settembre 1870, francobollo pontificio e tariffa pontificia, periodo dal 20 al 30 settembre. Francobollo annullato con griglia pontificia e bollo a doppio cerchio pontificio del 23 settembre 1870. Cent. 10 (26).

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Da Roma a Viterbo 12 ottobre 1870, francobolli italiani e tariffa pontificia, periodo dal 9 al 31 ottobre. Annullo e bollo italiano con ore del 12 ottobre 1870. Cent. 10 (T17).

Da Roma a Civitavecchia 9 novembre 1870, francobolli italiani e tariffa italiana, periodo dal 1 novembre. Annullo e bollo Italiano con ore ore del 9 novembre 1870. Coppia cent. 5 e cent. 10 (T16 e T17)

Tariffa lettera semplice per gli Stati Uniti

Da Milano a New York, tariffa 1° porto per gli Stati Uniti. Bollo piccolo cerchio di Milano Stazione 29 agosto 1872, con annullatore dei francobolli numerale a punti 181. Cent. 5, cent 10 e cent. 40 (T16, T17 e T20).

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Tariffa per lettera diretta a militari

Da Magliano Sabino a Roma, tariffa militare. Bollo doppio cerchio di Magliano Sabino 5 luglio 1877, con annullatore del francobollo numerale a punti 1309. Al retro annullo di arrivo a Roma in data 5 luglio. Cent. 10 (T17).

10 centesimi dentellato (colore azzurro)

Il 1 agosto 1877 vennero ristampati con nuovi colori di due valori da 10 e 20 centesimi, di colore azzurro e ocra arancio con effige del re. I due francobolli sono gli ultimi emessi sotto il regno di V.E. II che cessava di vivere il 9 gennaio 1878.

Il francobollo da 10 centesimi presenta le seguenti caratteristiche: colore azzurro, dentellato 14 pettine, filigrana corona in fogli da 100 esemplari, con effige di Vittorio Emanuele II volta a sinistra, ebbe validità postale al 31 dicembre 1889.

A seguire alcune delle tariffe con cui il valore da 10 centesimi risulta utilizzato (regno di Umberto I)

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Tariffa 1° porto per la Francia (1878)

Da Torino a Lione, tariffa 1°porto per la Francia. Bollo grande cerchio di Torino/Ferrovia 6 maggio 1878, con annullatore dei francobolli numerale a sbarre 189. Cent 10 e cent. 20 (27 e 28).

Tariffa 1° porto interno.

Da Centuripe a Nicosia, tariffa 1° porto interno. Bollo grande cerchio di Centuripe 25 febbraio 1879, con annullo dei francobolli numerale a sbarre 816. Cent. 10 (27)

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UNA NOVITA’ TRA I FALSI DA 0,70 € DI POSTA ITALIANA

di Nicola Luciano Cipriani e Antimo D’Aponte

L’amico Antimo, detto Nino, mi ha inviato molto tempo fa un francobollo da 0,70 di Posta Italiana completamente differente dalle altre imitazioni conosciute. Questo valore, insieme al fratello da 0,60, è stato tra i più falsificati degli ultimi anni. Nino lo ha avuto da un suo amico, non collezionista, che lo acquistò presso una rivendita in provincia di Salerno. Pensava di aver fatto un piccolo omaggio al suo amico, in realtà fu molto di più perché in un secondo momento Nino guardando questo francobollo si rese conto che aveva delle stranezze e mi chiese subito lumi e me lo inviò. Appena ricevuto l’esemplare, mi resi conto subito che era una nuova imitazione non ancora scoperta e chiesi a Nino di allertarsi per vedere di trovarne almeno un blocco, meglio sarebbe stato un foglio intero, per poter studiare anche i bordi e vedere di scrivere un articolo con qualche conoscenza in più rispetto a quanto ricavabile da un solo francobollo. Purtroppo le ricerche di Nino non giunsero a nulla; anche io chiesi a qualche altro amico sparso sul territorio incriminato, ma le ricerche furono vane. A questo punto, vista l’impossibilità di reperire qualcosa di più utile da divulgare, mi sono deciso a scrivere questo articolo per diffondere la notizia del ritrovamento. Nella figura 1 mostro l’esemplare così come mi è stato dato da Nino a confronto con un originale (a destra). A vederlo a colpo d’occhio sembrerebbe proprio buono, a parte il colore meno avorio della carta che, senza un confronto diretto, può sfuggire anche ad un attento esperto; non ha nulla che possa farlo riconoscere come imitazione e ad un ignaro consumatore non passerebbe assolutamente nessun dubbio per la testa. Invece gli elementi ci sono e non pochi; vediamoli.

Figura 1 – confronto tra l’imitazione dello 0,70 (a sinistra) e l’originale.

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LA CARTA In figura 2 mostro lo stesso francobollo ripreso a luce radente e due particolari esplicativi. Come si può vedere, la carta e la stampa riflettono molto la luce, sono entrambi particolarmente lucidi e non si nota differenza di capacità riflettente. Questo è l’elemento che rivela immediatamente la natura di questo francobollo. Il colore della carta è bianco e piegandola leggermente tra le dita mostra una buona elasticità tornando subito nella condizione iniziale.

LA STAMPA La stampa è stata eseguita con il metodo offset ed appare molto curata, ma non troppo. La vignetta dovrebbe essere stata riprodotta attraverso un sistema fotografico anche se l’altezza della vignetta

sembra non concordare con questa interpretazione. Infatti, nelle figure 3 (larghezza), 4 e 5 (altezza) si può notare come tutte le parti dell’immagine siano in proporzione anche se di differente misura. Quello che un po’ stona è l’altezza in quanto ai due estremi si ottengono risultati differenti. Tale differenza è dovuta alla maggiore distanza tra la parola Italia e Ciaburro nell’imitazione, come mostrerò più avanti.

Figura 2 – la carta e gli inchiostri sono particolarmente riflettenti.

Figura 3 – la larghezza della vignetta dell’imitazione (in alto) è maggiore di quella dell’originale.

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NEWS DALL’EUROPA

La riunione annuale del Consiglio FEPA si è tenuta a Milano sabato 12 marzo ed ha avuto come punti salienti l'approvazione del nuovo Regolamento per la letteratura filatelica, ma soprattutto la preparazione del prossimo congresso in calendario a Tampere e l'assegnazione dei premi annuali.

I partecipanti sono stati: J.R. Moreno (Spagna, presidente), G. Morolli (vicepresidente), A.Kunz (Austria, tesoriere), B. Bracic (Slovenia, segretario), B. King (Gran Bretagna) e N. Rangos (Cipro). Invitato speciale: A. Muhonen (Finlandia, webmaster).

NUOVI SOCI Il nostro sodalizio si arricchisce questo mese dell’iscrizione di un secondo socio internazionale; dopo Andreas Hohmann nostro socio fedelissimo di Dusseldorf (Germania) abbiamo ora associato Martino Laurenzi del New Jersey – USA ed Agostino Merlin di Villa Estense –PD, ad entrambi un caloroso benvenuto da parte del Comitato Direttivo.

Hanno collaborato alla realizzazione e diffusione di questo numero: Michele Caso, Antimo D’Aponte, Nicola Luciano Cipriani, Franco Laurenti, Claudio Ernesto Manzati, Stefano Proserpio, Bruno Sommella.

CIFO Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari Sede Sociale: Piazza Rimembranza 1, 10020 Pecetto Torinese –TO

Sede Legale: Dr. Claudio Manzati, Presidente, Via C. Pascarella 5, 20157 Milano [email protected] Segreteria: Dr. Stefano Proserpio, Segr.-Tesoriere, Via S. Balestra 6, 22100 Como [email protected]

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