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Collegi IPASVI Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini Azienda USL della Romagna COMPETENZE...PARLIAMONE?? Le competenze: il punto di vista della Federazione Nazionale dei Collegi Ostetriche Vicario Maria Forlì, 9 Ottobre 2015

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Collegi IPASVI

Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini

Azienda USL della Romagna

COMPETENZE...PARLIAMONE??

Le competenze: il punto di vista della

Federazione Nazionale dei Collegi Ostetriche

Vicario Maria

Forlì, 9 Ottobre 2015

Sistema Salute

MEDICO-CHIRURGO

Formazione universitaria ciclo unico 6 anni

3-4 anni di specializzazione

=

PROFESSIONI SANITARIE

Formazione universitaria triennale

Personale di supporto

Formazione regionale

+

+

______________

Professioni sanitarie

+

Sistema salute

Professioni sanitarie intellettuali

Assistente sanitario

Dietista

Educatore professionale

Fisioterapista

Igienista dentale

Infermiere

Infermiere pediatrico

Logopedista

Ortottista

Ostetrica

Podologo

Tecnico audiometrista

Tecnico audio protesistica

Tecnico di neurofisiopatologia

Tecnico ortopedico

Tecnico fisiopatologia cardiocircolatorio

Tecnico prevenzione ambiente e lavoro

Tecnico della riabilitazione psichiatrica

Tecnico di Radiologia

Terapista neuro età evolutiva

Terapista occupazionale

Tecnico di radiologia

MEDICO-CHIRURGO

Odontoiatra

+

“Per competenza intendiamo una caratteristica intrinseca

che è causalmente collegata a una performance efficace e superiore in una mansione

Una competenza può essere un tratto della personalità,

una motivazione, un’abilità, un aspetto dell’immagine di sé e del ruolo sociale,

o un corpo di conoscenze”. Spencer & Spencer (1995)

Competenza

motivazioni: spinte interiori che inducono un individuo ad agire;

tratti: caratteristiche fisiche e una generale disposizione a comportarsi o a reagire in

un certo modo ad una determinata situazione;

immagini di sé: atteggiamenti, valori, concetto di sé;

conoscenza di discipline o di argomenti specifici;

capacità/abilità (skill) di eseguire un determinato compito

Classificazione di Dreyfus

MODELLO DREYFUS

1 NOVIZIO

2 PRINCIPIANTE AVANZATO

3 COMPETENTE

4 ABILE

5 ESPERTO

Novizio

Rigida aderenza

alle regole

Nessuna capacità

discrezionale

Classificazione di Dreyfus

MODELLO DREYFUS

1 NOVIZIO

2 PRINCIPIANTE AVANZATO

3 COMPETENTE

4 ABILE

5 ESPERTO

Principiante

avanzato

Formulazioni di linee

guida basate su singoli

aspetti

Percezione della

situazione ancora

limitata

Analoga importanza

attribuita a tutti gli

aspetti del lavoro

Classificazione di Dreyfus

MODELLO DREYFUS

1 NOVIZIO

2 PRINCIPIANTE AVANZATO

3 COMPETENTE

4 ABILE

5 ESPERTO

Competente

Gestione della

complessità

Efficienza

Capacità di fare

previsioni e

pianificare

Creazione di procedure

e routines

Classificazione di Dreyfus

MODELLO DREYFUS

1 NOVIZIO

2 PRINCIPIANTE AVANZATO

3 COMPETENTE

4 ABILE

5 ESPERTO

Abile

Approccio olistico e

sistemico

Ricerca del quadro generale

Focalizzazione sui soli aspetti

rilevanti

Capacità di percepire

deviazioni dalla norma

Decisioni rapide e agili,

guidate dall’intuito

Ricorso a massime e best

practices

Classificazione di Dreyfus

MODELLO DREYFUS-DREYFUS

1 NOVIZIO

2 PRINCIPIANTE AVANZATO

3 COMPETENTE

4 ABILE

5 ESPERTO

Esperto

Niente più regole, linee

guida o massime

Approccio largamente

intuitivo

Ricorso a mezzi analitici

solo in situazioni nuove

Visione a lungo termine

e forte capacità

strategica

PERCORSO FORMATIVO UNIVERSITARIO

Laurea

Master I livello

Master II livello

DM 509/1999 e DM 270/2004

Dottorato di Ricerca

Laurea Magistrale

Professionisti

Specialisti

Master di I livello per

funzioni specialistiche

Professionisti Dirigenti

Laurea Specialistica (DM 509/99)

Magistrale (DM 270/99)

Professionisti Coordinatori

Master di I livello in management

e funzioni di Coordinamento

Professionisti ….

Diploma di laurea

o titolo equipollente

Legge 43/2006 articolo 6

Modello Dreyfus

Livello di competenza

base

Soggetto che sa

specificare, rispetto alla

situazione, gli obiettivi

della sua azione e i mezzi

per raggiungerli

Livello di

competenza

esperta

Soggetto che

coglie in modo

completo le

situazioni da

affrontare e agisce

in modo fluido e

appropriato

Livello

competenza

avanzata

Soggetto che coglie

la complessità delle

situazioni e

l’intreccio degli

elementi,

riconosce analogie e

differenze con le

situazioni già vissute

1

2

3 Competenza

Professionista Ostetrica/o

Diploma di laurea

o titolo equipollente

Legge 43/2006 articolo 6

Descrittori di Dublino

Descrivono i risultati dell’apprendimento comuni a tutti i laureati di un corso

di studio (Laurea) che vengono conseguiti al termine del percorso

formativo triennale e che si caratterizzano per il possesso di:

Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and under

standing)

Autonomia di giudizio (makihg judgements)

Abilità comunicative (communication skills)

Capacità di apprendimento (learning skills)

DESCRITTORI DI DUBLINO

Descrivono i risultati attesi di apprendimento (learning outcomes), incluse

le competenze (DM 740/1994)

Devono essere semplici e facili da comprendere: nella loro definizione

occorre evitare linguaggi troppo tecnici

Devono supportare con maggiori dettagli i risultati di ciascun ciclo di

studi

Prevedono enunciazioni generali dei tipici risultati conseguiti dagli

studenti che hanno ottenuto un titolo

Non sono prescrittivi e statici

ma dinamici

garantiscono

che ogni laureato consegua determinate abilità e capacità,

indipendentemente dall’articolazione e organizzazione del

percorso

forniscono

un parametro di confronto tra titoli della stessa area a livello

locale, nazionale ed internazionale

permettono

a tutti gli effetti la mobilità degli studenti e dei laureati

(ECTS)

Descrittori di Dublino

Articolo1

a) per «professione regolamentata» si intende l'attività, o l'insieme

delle attività, riservate per espressa disposizione di legge o non riservate,

il cui esercizio e' consentito solo a seguito d'iscrizione in ordini o collegi

subordinatamente al possesso di qualifiche professionali o

all'accertamento delle specifiche professionalità;

b) per «professionista» si intende l'esercente la professione

regolamentata di cui alla lettera a). Il presente decreto si applica alle

professioni regolamentate e ai relativi professionisti.

DPR 7 agosto 2012 , N. 137

Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, a norma

dell’articolo 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito,

con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148”

“… implica una decisione fondata sulla

competenza tecnico-scientifica e che comporta

l’assunzione di responsabilità dirette e personali

per le prestazioni effettuate”

Professione Intellettuale

Codice Civile

Articoli 2222-2238

Competenza

Descrittori Europei, portofolio e placement

Decreto Interministeriale del 2009, all’art.3, afferma:

“Nel definire gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea, le Università

specificano gli obiettivi formativi in termini di risultati di apprendimento

attesi, con riferimento al sistema di descrittori adottato in sede europea, e

individuano gli sbocchi professionali anche con riferimento alle attività

classificate dall’ISTAT.” (Portfolio)

2. Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata

specializzazione

Classe delle lauree in

professioni sanitarie

infermieristiche e

professione sanitaria

ostetrica.

Allegati 1

Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009

“Determinazione delle classi delle lauree universitarie

delle professioni sanitarie”

Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009

Determinazione delle classi delle lauree delle professioni sanitarie

OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI

I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30

dicembre 1992 n. 502 e successive modificazioni e integrazioni e ai sensi della

legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 1, comma 1, sono i professionisti sanitari

dell'area delle scienze infermieristiche e della professione sanitaria ostetrica che

svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura,

alla riabilitazione e alla salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando

le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché

dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per

obiettivi dell'assistenza nell'età evolutiva, adulta e geriatrica.

In particolare, i laureati nella classe….. devono raggiungere le

competenze professionali di seguito indicate e specificate

riguardo ai singoli profili identificati con provvedimenti della

competente autorità ministeriale.

Il raggiungimento delle competenze professionali si attua

attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche

l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga

conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così

da garantire, al termine del percorso formativo, la piena

padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro

immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.

Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009

Determinazione delle classi delle lauree delle professioni sanitarie

III ANNO

II ANNO

OSTETRICA-O

D.M.740/94

SSD MED / 47

“Scienze ostetrico-

ginecologiche e neonatali

I SEMESTRE II SEMESTRE

SSD MED / 47

I SEMESTRE

I SEMESTRE II SEMESTRE

II SEMESTRE

I ANNO

Settore professionalizzante

Nell'ambito della professione sanitaria di ostetrica/o, i laureati sono professionisti sanitari cui

competono le attribuzioni previste dal D.M. Ministero della sanità 14 settembre 1994, n. 740 e

successive modificazioni ed integrazioni; ovvero assistono e consigliano la donna nel periodo della

gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conducono e portano a termine parti eutocici con

propria responsabilità e prestano assistenza al neonato. Detta assistenza preventiva, curativa,

palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. I laureati in ostetricia, per quanto

di loro competenza, partecipano ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell'ambito della

famiglia che nella comunità; alla preparazione psicoprofilattica al parto; alla preparazione e

all'assistenza ad interventi ginecologici; alla prevenzione e all'accertamento dei tumori della sfera

genitale femminile; ai programmi di assistenza materna e neonatale; gestiscono, nel rispetto

dell'etica professionale, come membri dell'equipe sanitaria, gli interventi assistenziali di loro

competenza; sono in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono

l'intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza;

svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di

dipendenza o libero-professionale; contribuiscono alla formazione del proprio profilo e del

personale di supporto e concorrono direttamente alla formazione continua, alla ricerca. Le attività

pratiche e di tirocinio vanno svolte, sia qualitativamente che quantitativamente, in applicazione

delle relative norme comunitarie vigenti, in particolare lo standard formativo deve rispettare la direttiva 2005/36/CE.

Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009

Determinazione delle classi delle lauree delle professioni sanitarie

DM 7401994

JA EUHWforce - Pilot Project -

Steering Committee

MODELLO DELL’OFFERTA

Il modello si sviluppa su 2 scenari:

gruppo chiuso in cui le uniche variabili considerate sono

i flussi in uscita per morti e pensionamenti (dati certi)

gruppo aperto in cui sono prese in considerazione, oltre

alle precedenti, anche la variabile dei neolaureati e

l’assorbimento dei disoccupati, lavorando sul tasso di

successo dei laureati

JA EUHWforce - Pilot Project -

Steering Committee

MODELLO DELLA DOMANDA

La variabile presa in considerazione è il numero dei

professionisti per 1000 abitanti sia per infermiere che per

ostetrica/o

JA EUHWforce - Pilot Project -

Steering Committee

MODELLO DELLA DOMANDA

La variabile presa in considerazione è data dal POMI/2000 e

successivamente ridefinito dall’Accordo Stato Regione del 16 dicembre

2010 (n. di ostetriche in rapporto al numero dei parti). Rimane da

confermare il modello assistenziale nella UU.OO a totale gestione

ostetrica…

Nuovi scenari per le competenze

ostetriche in ambito ostetrico -

ginecologico e neonatale

06/N – Macrosettore 06/N1

SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE

SSD MED/47

Scienze ostetrico-ginecologiche e neonatali

PERCORSO FORMATIVO

UNIVERSITARIO

DM 270/2004

Laurea

=

C. di base

Tabella XVIII Ter 07 – D.M 24 luglio 1996

DUO

•D.I. 2 aprile 2001 CLO

•D.I. 19 febbraio 2009

Tabella “B” Standard formativo

pratico e di tirocinio

Standard formativo pratico e di tirocinio

Tabella “B” Standard formativo pratico e di

tirocinio

1. Visite a gestanti (almeno 100 esami prenatali)

2. Sorveglianza e cure di almeno 40 partorienti:

3. Aver svolto parte attiva in almeno 40 parti ( o almeno 30 a

condizioni che abbia partecipato ad altri 20 parti)

4. Aver partecipato attivamente ad almeno 2 parti podalici, o, in

assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma

simulata.

5. Aver partecipato attivamente ad almeno 5 parti con pratica

dell'episiotomia e di sutura, o, in assenza di casi aver svolto

opportune esercitazioni in forma simulata.

Tabella “B” Standard formativo pratico e

di tirocinio

6. Aver partecipato attivamente alla sorveglianza di almeno 40

gestanti, partorienti o puerpere in gravidanze patologiche o parti

difficili

7. Aver partecipato attivamente, all’esame di almeno 100 puerpere

e neonati senza rilevanti patologie.

8. Aver partecipato attivamente, all’assistenza e cure di puerpere e

neonati, compresi quelli pre- e post- termine, di peso inferiore alla

norma o con patologie varie.

9. Aver partecipato attivamente, all’assistenza e cura, in ambito

ginecologico ed ostetrico, di neonati e lattanti anche avviando i

casi patologici in reparti di medicina o chirurgia.

Tabella “B” Standard formativo pratico e

di tirocinio

Ancora attuale ????? •Salute di Genere

•Medicina della riproduzione

•Alterazioni pelviperineali

•Patologia mammaria (BREAST UNIT)

•Ricerca clinica in ambito ostetrico-ginecologico e

neonatale)

• Etc..

“Accordo ai sensi dell’articolo 4 del decreto

legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il

Governo, le Regioni e le Province

autonome di Trento e Bolzano concernente

la definizione delle attività riservate delle

professioni sanitarie del SSN

Accordo Stato Regioni

7 febbraio 2013 n. 47

Omissis

si conviene

-di demandare al CSS la ricognizione delle attività

di diagnosi, cura, assistenza, riabilitazione e

prevenzione riservata alle professioni sanitarie

regolamentate ai sensi della normativa vigente,

anche ai fini di garantire la corretta informazione

all’utenza a tutela della salute

Accordo Stato Regioni

7 febbraio 2013 n. 47

Omissis

si conviene

- di demandare ad un successivo accordo da

sancire in questa Conferenza la declinazione delle

singole attività riservate alle professioni sanitarie ,

ascrivibili rispettivamente alla diagnosi, cura,

assistenza, riabilitazione e prevenzione

Accordo Stato Regioni

7 febbraio 2013 n. 47

PORTFOLIO

PLACEMENT

Portofolio

Strumento unitario, che raccoglie ordinatamente e stabilmente le

documentazioni più significative del percorso scolastico

dell'allievo/studente, registrandone esiti e modalità di svolgimento del

percorso formativo e accompagnandolo dall’inizio alla fine dello stesso

D.Lgs. 19 febbraio 2004, n. 59, applicativo della riforma Moratti

Strumento per tracciare la storia del percorso ed essere, in ogni momento, a

supporto di analisi ragionate e condivise dei risultati ottenuti dai docenti,

dall'alunno/studente e delle Istituzioni.

PORTFOLIO

SUL PIANO PROFESSIONALE

aiuta a dimostrare le proprie competenze per un primo inserimento lavorativo,

per la transizione da un contesto professionale a un altro, per un avanzamento

di carriera, per frequentare un corso di formazione

SUL PIANO ISTITUZIONALE

Rappresenta lo sviluppo futuro secondo le normative europee e nazionali in tema di

certificazione delle competenze.

Costituisce la base di partenza per il processo di validazione e certificazione delle

competenze acquisite in contesti informali e non formali

PORTFOLIO

SUL PIANO PERSONALE

aiuta a riconoscere il proprio valore, a discernere i

propri interessi, a identificare i propri bisogni di

sviluppo personale o professionale e riformulare

tutto ciò in obiettivi chiari e realistici

Portofolio e curriculum

C. esplicito, dove la “competenza”, facilmente

documentabile, valutabile e certificabile che

emerge come la punta un iceberg, appare nella

sua complessità che non riguarda solo il

prodotto, cioè il risultato finale atteso….

C. latente o implicito: inserito sotto la superficie,

dentro parte sommersa dell’iceberg rappresentato

da “tutto ciò che … viene trasmesso dalla scuola

senza piena consapevolezza e comunque senza

che sia riconosciuto apertamente ed

ufficialmente..-

PLACEMENT

Indica il “posizionamento”, rispetto al mercato del lavoro, di coloro

che hanno beneficiato di interventi di politica dedicati allo sviluppo

di risorse umane e all’occupabilità

JA EUHWforce - Pilot Project - Steering Committee

Le analisi di placement mirano a verificare, ad una certa distanza

dalla conclusione dell’intervento formativo qual è l’esito

occupazionale (condizione occupazionale e tempi di inserimento

ed eventuali caratteristiche dell’inserimento lavorativo )

Conclusioni

La competenza in un campo non si estende in altri

campi.

Ma spesso gli esperti la pensano così.

Più il loro campo di competenza è ristretto e più e

probabile che la pensino così….

Robert A. Heinlein