Cna Abruzzo Gennaio

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INSERTO REDAZIONALE ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DI

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INSERTO REDAZIONALE ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DI

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[Gennaio 2011]

4/5 Patto per lo sviluppo Stop di Cna, Confesercenti e Confartigianato

6 Confidi Snaturata all’Emiciclo la legge di riforma

7 Attività produttive Sotto accusa la delibera omnibus della Giunta

8 Export Brusca frenata del settore dell’automobile

9 Stangate Sotto l’Albero il maxi aumento dei pedaggi

11 Spiagge Negli stabilimenti abruzzesi redditi ok

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Regione

12 Apprendistato Con Amva al via un programma di incentivi alle imprese 13 Rischio sismico Nuovi balzelli sulla progettazione edilizia 15 Ferrovie Abruzzo e Marche verso una intesa istituzionale 16 Premi A Teramo e Pescara celebrata la fedeltà al lavoro

21 Pianeta anziani I pensionati del lavoro autonomo: discriminati dalla Regione

23 Fisco & dintorni Tutte le scadenze del mese di febbraio

Foto di copertina:Una seduta del Patto per lo sviluppo (Foto Ufficio stampa Regione)

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Patto per lo sviluppoc’è chi dice no

Via dal Patto per l’Abruzzo, almeno sino a quando le parole non lasceranno spazio ai fatti. E’ la posizione assunta da Cna, Confartigianato e Confesercenti, che all’inizio di gennaio, nel corso di

una conferenza stampa tenuta al Caffè letterario dai presidenti regionali Italo Lupo, Beniamino Orfanelli e Angelo Taffo hanno ufficializzato il passo in-dietro delle rispettive organizzazioni.

«Abbiamo sottoscritto il Patto con senso di responsabilità e coraggio per gestire insieme non solo le emergenze dell’A-bruzzo, ma per programmare in termini innovativi gli strumenti che consentis-

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Patto per lo sviluppoc’è chi dice no

Cna, Confartigianato e Confesercentiannunciano l’autosospensione: risultati deludenti mentre la Giunta decide su partite decisive senza consultare le associazioni d’impresa

sero alle imprese che rappresentiamo di uscire più rapidamente da una crisi durissima - hanno detto illustrando il documento che sancisce lo strappo - ma i risultati semplicemente non ci sono». Lungo e articolato il cahier de doléan-ce alla base della decisione: «L’incontro con il Governo nazionale non ha prodot-to i risultati attesi, a cominciare dallo sblocco dei fondi Fas; il bilancio della Regione continua a essere scritto senza alcun coinvolgimento delle parti sociali, ed anzi alle imprese, e per il terzo anno consecutivo, non viene destinata alcuna risorsa. Tutto, mentre la riforma sui con-sorzi fidi subisce ancora rallentamenti inaccettabili e forzature irresponsabili come l’apertura ai confidi nazionali del settore agricolo, che snatura la stessa ri-forma».

Particolarmente grave, a detta di Cna, Confartigianato e Confesercento è la situazione relativa all’accesso al credito: «La stretta creditizia è da tutti indicata come una delle cause principali della crisi delle imprese, ma in Abruz-zo ai consorzi fidi si continua a negare, nonostante gli impegni e le promesse, il supporto istituzionale della Regione che altrove invece viene garantito. Le risorse stanziate per le piccole e medie imprese del commercio, dell’artigiana-to, del turismo e dei servizi sono asso-lutamente insufficienti (in alcuni casi si attende la liquidazione delle spettanze del 2009) e non sono stati rifinanziati strumenti decisivi come Artigiancassa: il risultato è che sulle strutture di garan-zia si scaricano i costi di una crisi che

sta cancellando dal mercato migliaia di piccole e medie imprese abruzzesi, ne-gando alle aziende quella boccata d’os-sigeno senza la quale oggi rischiano di chiudere definitivamente l’attività. Le risorse da sempre destinate ad agevola-re l’accesso al credito per le Pmi, quelle cioè derivanti dal Fondo unico per le at-tività produttive ormai attese da tempo, sono state dirottate verso altre voci sen-za il minimo coinvolgimento delle forze sociali».

«Non ci rassegniamo ad ascoltare le giustificazioni sulla carenza delle ri-sorse – hanno scritto ancora nel docu-mento - perché la riduzione delle spese della Pubblica amministrazione resta solo sulla carta, i costi per gli staff della giunta non vengono contenuti e gli enti teoricamente soppressi continuano a vi-vere a spese della fiscalità generale, in una regione con una tassazione che resta fra le più alte d’Italia. Degli investimen-ti promessi in questi mesi, come quelli della Banca europea degli Investimenti, non si hanno più notizie; la ricostruzio-ne dell’Aquila e dei Comuni del cratere non è ancora iniziata mentre continuano gli annunci come l’ennesima promessa di riduzione delle imposte. A conti fat-ti, le piccole e medie imprese abruzzesi stanno vedendo aumentare pericolo-samente il divario competitivo con le altre regioni mentre la spesa pubblica cresce».

Per queste ragioni Cna, Confarti-gianato e Confesercenti hanno deciso l’autosospensione dal Patto. «La col-laborazione in questi termini non è più

possibile, occorre subito rimettere l’im-presa al centro dell’azione di questa Re-gione. In Abruzzo sono attive 130 mila imprese del commercio, dell’artigiana-to, del turismo e dei servizi, che garan-tiscono il 75 per cento dell’occupazio-ne regionale: non siamo più disposti a metterci in coda ed aspettare il nostro turno. Va redatta un’agenda politica che individui priorità, compia scelte corag-giose, rimandi tutte le spese che sono ri-mandabili per stanziare risorse fresche e immediate per il credito alle Pmi. Chie-diamo l’annullamento e la conseguente rimodulazione del Fondo unico per le attività produttive, destinando quelle risorse (oltre 19 milioni) alle imprese, e non ad altri capitoli. Un’agenda che preveda una ricognizione profonda delle risorse disponibili e conduca l’Abruzzo ad una vera riforma della Pubblica am-ministrazione, che senza ipocrisia tagli drasticamente gli apparati ipertrofici di cui la politica si circonda, e partorisca finalmente un’Agenzia unica per lo svi-luppo regionale, abolendo i doppioni che si continuano a mantenere in vita. Va chiusa infine la stagione infinita dei commissariamenti di enti e settori che ha segnato e segna la vita di questa con-siliatura, che non aiuta in alcun modo la partecipazione alle decisioni, e non pro-duce sempre effetti positivi». «Nell’in-teresse delle imprese che rappresentia-mo – concludono Cna, Confartigianato e Confesercenti – auspichiamo che ven-gano presto rimossi gli ostacoli che ci impediscono di proseguire a lavorare a pieno regime nel Patto per lo Sviluppo. In assenza di segnali concreti nella dire-zione da noi indicata, saremo costretti a indire lo stato di mobilitazione dei nostri iscritti e a manifestare pubblicamente il nostro dissenso. Se il governo regionale c’è, batta un colpo».

(Altri servizi alle pagine 6 e 7)

Nella foto, da sinistra, i presidenti regionali di Cna, Confesercenti e Confartigianato: Lupo, Orfanelli e Taffo

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Confidi, il pasticciodella norma “last minute”Fa discutere un emendamento alla legge di riforma dei confidi, presentato e votato “last minute” dal Consiglio regionale, che consente a confidi extra regionali di poter attingere alle stesse risorse riservate alle strutture di garanzia abruzzesi. «Dopo due anni di promesse, nonostante la gravità della crisi, nonostante la chiusura dei rubinetti del credito verso le imprese, la Regione non trova di meglio che vanificare la legge di riforma dei confidi, introducendo nottetempo un emendamento che consente anche a strutture nazionali di sottrarre soldi ai confidi abruzzesi, azzerando uno dei criteri fondamentali della nuova normativa» dice la Cna abruzzese, secondo cui desta «sorpresa e disappunto l’approvazione dell’emendamento presentato dalla maggioranza a palazzo dell’Emiciclo, senza concertazione alcuna con le parti sociali, che consente a confidi extra regionali di poter attingere alle stesse risorse riservate alle strutture

di garanzia abruzzesi. Una norma singolare, perché riguarda il solo settore agricolo e quei confidi extra-regionali che entro la fine dell’anno (poche ore dopo il voto, ndr) avrebbero realizzato “l’incorporazione di un confidi abruzzese”, laddove in genere per operazioni di questo genere occorrono mesi. Insomma, se non siamo alle capacità divinatorie, poco manca».

La Cna, che contesta radicalmente le affermazioni dell’assessore regiona-le all’Agricoltura, Mauro Febbo (“L’e-mendamento a mia firma non sconvol-ge o cambia lo spirito originario della legge dei confidi ma, anzi, stabilisce pari dignità anche alle aziende agricole che adesso possono accedere al credito come tutte le altre tipologie” ha detto alle agenzie di stampa), ricorda come il testo della normativa già permettesse alle imprese agricole (“la Regione, allo scopo di favorire l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese industriali, commerciali, turistiche e di

servizi, imprese artigiane e agricole…” dice infatti l’articolo 1 del testo) di ac-cedere ai suoi benefici, a condizione che le strutture di garanzia, presenti in Abruzzo, rispettassero i requisiti di pa-trimonio e di operatività minimi fissati dal testo.

«La verità – accusa dunque la Cna - è che la norma approvata nottetempo ha reintrodotto dalla finestra un criterio di “settorialità”, a favore dell’agricol-tura, che era stato soppresso all’atto di approvazione della legge. Oltretutto, aprendo la strada a possibili ricorsi, vista la singolarità di una norma che prevede di poter realizzare operazioni complesse, come le fusioni tra confidi, in pochissime ore».

Votato dal Consiglio regionale un emendamento che modifica la legge di riforma.Rischio ricorsi

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Delibera omnibusPenalizzate le attività produttive

«Mentre con la mano destra la Giunta regionale invitava le associa-zioni d’impresa alla consultazione su un bilancio di previsione per il 2012 che stanzia “zero euro” per le attività produttive, con la sinistra ha approvato una maxi ripartizione di fine anno, per oltre 19 milioni e 300mila euro, che contiene anche interventi di carattere strategico, ma senza dire niente a nes-suno».

Lo afferma la Cna regionale, se-condo cui «il provvedimento approva-to il 5 dicembre scorso dall’esecutivo (porta il numero 869, ed ha per titolo “Funzioni delegate dallo Stato alle Regioni in materia di incentivi alle im-prese di cui al D.Lgl. 31 marzo 1998, n. 112 - Piano delle risorse e degli interventi di settore Anno 2011”, ndr) va cambiato, perché in un momento contrassegnato dalla assoluta penuria di risorse finanziarie per lo sviluppo, avrebbe invece potuto benissimo co-stituire una occasione per condivide, con le forze sociali e le organizzazioni d’impresa, un percorso su priorità e scelte da compiere. Tanto più in pre-senza di uno strumento, come il Patto per l’Abruzzo, nato per concertare e programmare le misure più urgenti in materia di sviluppo economico».

Nel merito del provvedimento - che ripartisce stanziamenti inseriti nel fondo unico per le attività produttive, relativo al 2011 e a residui di anni pre-cedenti - la Cna sottolinea come risulti insufficiente la destinazione, proprio ai settori produttivi (artigianato, com-mercio e turismo) di circa 7 milioni, pari al 36% del totale; mentre ben di-versa risulta la destinazione di 6 mi-lioni per mutui, dei quali al solo pro-getto Galileo (realizzato da Telespazio del gruppo “Finmeccanica/Thales) ne vanno quasi quattro. Da sottolinea-re, infine, come tra il lungo elenco di destinatari del provvedimento com-paiano anche contributi importanti, come il milione e 200mila euro per il piano marketing dell’aeroporto, gli 800mila per al consorzio Mario Negri Sud e i quasi 2 milioni per l’accordo di programma “Abruzzo 2015”. «De-

Il presidente della Regione, Chiodi

cisamente insufficiente, rispetto alle attese del mondo produttivo abruzzese – conclude la confederazione artigia-na presieduta da Italo Lupo – è chia-ramente la somma riservata ai confidi dell’artigianato e del commercio (poco meno di 3 milioni di euro), laddove al contrario la legge di riforma del si-

stema di garanzie continua ad essere priva di dotazione finanziaria. In futu-ro, se nel 2012 dovessero rendersi di-sponibili ulteriori risorse derivanti dal fondo unico, sarà bene che la Regione concordi la loro ripartizione preven-tivamente, anziché farla conoscere a cose fatte».

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Esportazioni frena il settore autoI mezzi di trasporto, nel terzo tri-

mestre 2011, hanno trainato l’export abruzzese meno dei due trimestri pre-cedenti. Lo afferma una ricerca con-dotta su dati Istat dal centro studi della Cna abruzzese, secondo cui nel terzo trimestre del 2011 l’incremento di fat-turato del settore, sullo stesso periodo dell’anno precedente, è stato di appe-na 70 milioni di euro, contro i 208 e i 210 del primo e secondo trimestre. «In pratica – afferma il coordinatore Aldo Ronci – si è verificata la caduta di qua-si un terzo rispetto al primo e al se-condo trimestre a tutto svantaggio del rapporto tra l’incremento abruzzese e quello nazionale. Per usare un linguag-gio in voga in queste settimane, pro-prio la diminuzione dell’intensità delle esportazioni legate ai mezzi di traspor-ti fabbricati nella nostra regione, ha prodotto uno spread tra media abruz-zese e nazionale, nel periodo gennaio-settembre, di 3,5 punti. A fronte dei 4 punti del periodo gennaio-giugno».

La performance meno positiva del terzo trimestre rispetto ai due trimestri precedenti, tuttavia, non pregiudica al settore dell’automotive un incremento complessivo tra gennaio e settembre 2011 rispetto allo stesso periodo 2010, quanto a importi realizzati, del 27,3% (con oltre 2 miliardi e 282 milioni di euro, pari a un incremento di 490 milioni di euro; media Italia +8,4%). Meglio di quanto sia accaduto per gli “altri prodotti” destinati all’export: 3 milioni e 183mila euro di fattura-to, con 305 milioni di incremento sul 2010, per una percentuale del 10,6% (media Italia 14,1%). In quest’ultimo caso, gli incrementi più importanti re-alizzati nei primi nove mesi del 2011, rispetto al 2010, riguardano oltre ai mezzi di trasporto (pur con la nota meno positiva del terzo trimestre), an-che le macchine e gli apparecchi “non classificati altrove” (155), i prodotti in metallo (84), gli articoli in gomma e plastica (28) e gli articoli farmaceutici (18). Segnano invece variazioni nega-tive il settore della carta e dei prodotti

Indagine del centro studi Cna:

significativo rallentamento del fatturato nel terzo trimestre del 2011

affini (-16), del legno e dei prodotti in legno (-15) l’abbigliamento (-14). A detta della Cna abruzzese, occorre aiu-tare, con risorse pubbliche, la capacità di esportazione delle piccole imprese,

come del resto previsto dalla bozza di legge regionale sullo sviluppo. Visto che si tratta, troppo spesso, di aziende prive di sostegno, nonostante le poten-zialità di tante di esse.

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Autostrade per Romala stangata è servita

«Gli investimenti realizzati o programmati dalla Strada dei Parchi Spa, che giustificherebbero la stangata di inizio anno applicata ai pedaggi autostradali lungo A24 e A25, non attenuano i disagi degli automobilisti e degli autotrasportatori abruzzesi che quotidianamente percorrono le due arterie da e per Roma. E sono oltretutto concentrati quasi per intero nel tratto urbano della Capitale». Lo afferma la Fita-Cna abruzzese, l’associazione che raggruppa le piccole imprese del trasporto; secondo il responsabile regionale, Renato Giancaterino, «l’aumento dell’8,06% del pedaggio, applicato dall’inizio di gennaio ai transiti lungo le due autostrade, rappresenta in termini percentuali uno dei più alti in assoluto in vigore

Cresce di oltre l’8% il pedaggio lungo A24 e A25 senza un apprezzabile miglioramento dei servizi

sui tronchi autostradali italiani: la maggiorazione del ticket è infatti la quinta in assoluto, dietro quelle applicate da Autovie Venete (con il 12,93%), Rav (14,17%), Satap (9,7%) per il tronco A2 e Autocamionale della Cisa (8,17%)».

Oltretutto, ricorda ancora la Fita-Cna, gli aumenti scattati ieri fanno seguito a quelli del 2010, e che già ritoccarono le tariffe precedenti del 4,78%: in sostanza, in appena due anni, le autostrade abruzzesi hanno

subito un aumento del pedaggio supe-riore al 12%, senza apprezzabili mi-glioramenti della qualità del servizio. «Dodici mesi – dice ancora la Fita-Cna - non sono infatti bastati per ve-dere la nascita, lungo la A25 Torano-Avezzano-Pescara, di una stazione di servizio nel tratto di oltre cento chi-lometri compreso tra Brecciarola di Chieti e Magliano dei Marsi. Secon-do fonti ufficiali quali l’Aiscat, l’As-sociazione che raggruppa le società concessionarie dei tratti autostradali italiani, tra gennaio e ottobre del 2011 Strada dei Parchi ha fatto registrare una caduta del rapporto veicoli/chilo-metro del 2,9%, contro una flessione media nazionale dello 0,9%: sarà il caso che i manager del gruppo si chie-dano se questo avvenga anche a causa della qualità dei servizi erogati».

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Spiagge & fiscoredditi okL’81% degli stabilimenti balneari (30mila in Italia, 700 in Abruzzo) è ri-sultato “congruo” per il Fisco nel 2009. Lo ha detto il responsabile nazionale per le politiche fiscali della Cna, Claudio Carpentieri, intervenendo a dicembre, a Pescara, nella sala Tosti dell’Aurum La Fabbrica delle idee, al convegno “L’Economia turistica balneare punto di forza del sistema Abruzzo”, organiz-zato dalla Fab-Cna per illustrare le tante novità che, a partire dal 2012, interessa-no i rapporti tra esercenti e clienti sulle spiagge italiane e abruzzesi. Citando i dati dell’Agenzia delle Entrate, Car-pentieri ha sottolineato come «i redditi dichiarati dagli esercenti delle conces-sioni balneari abbiano rispettato i limiti formulati per la categoria attraverso gli studi di settore», ovvero il principale strumento adottato dal ministero delle Finanze per valutare la rispondenza tra i redditi dichiarati e i beni e gli strumenti di lavoro posseduti. «Una tendenza po-sitiva – ha proseguito Carpentieri - se si pensa che nel 2007 il tasso di con-gruità era stato del 50,9% e nel 2008 del 42,5%». Proprio la modifica degli studi di settore, avvenuta quest’anno, getta le basi per un rapporto completamente diverso, a partire dal prossimo mese di giugno del 2012, tra gestori degli sta-bilimenti e clientela. Un rapporto che sarà regolato da un contratto d’affitto, e il cui valore sarà determinato da una più rigida classificazione delle attività (a seconda del luogo, delle dimensioni, dei servizi offerti, del numero di ombrel-loni e sdraio, della presenza o meno di bar, ristorante o cabine, solo per citare alcuni criteri) ma anche dall’introduzio-ne obbligatoria dello scontrino fiscale o della ricevuta. In questo modo si arrive-rà a una più rigorosa definizione delle tariffe, proposte sotto diverse forme di abbonamento flessibili: giornaliero, week-end, settimanale, mensile, stagio-nale. Nel corso dell’incontro, aperto da una relazione del segretario regionale della Fab-Cna, Cristiano Tomei, e con-cluso dal direttore della Cna regionale, Graziano Di Costanzo, è stato inoltre tratteggiato il profilo delle imprese che gestiscono gli stabilimenti balneari ita-

La Fab: dichiarazioni in regolaper l’Agenzia delle Entrate. In arrivo scontrino e tariffe differenziate

liani: nella stragrande maggioranza co-stituite sotto forma di società di persone (53%); con dimensioni ridotte (solo il 7,8% è di “grandi dimensioni”); dedito (13%) alla sola gestione dei servizi di spiaggia. E sempre a proposito di balne-ari, in una delle ultime sedute del 2011, il consiglio regionale ha approvato una risoluzione proposta alle forze politiche,

unitariamente,dalle diverse sigle del settore (Fab-Cna, Fiba-Confesercenti e Sib-Confcommercio) che impegna la Regione a farsi interprete con il Go-verno per la richiesta di una deroga alle normativa europea (la cosiddetta Bolke-stein) sul rinnovo delle concessioni. Una norma che rischia di sottrarre gran parte delle concessioni agli attuali gestori.

Da sinistra, Tomei e Carpentieri

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Apprendistato & mestieril giovani diventano protagonisti

Promuovere l’applicazione del con-tratto di apprendistato, come occasione per incrementare l’occupazione giova-nile sul mercato del lavoro italiano, ma anche per aiutare i comparti produttivi di maggiore tradizionale a rilanciarsi. E’ l’obiettivo del progetto “Amva” (Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale), promosso da Italia Lavo-ro, che ne è anche soggetto attuatore, con il contributo dei Programmi ope-rativi nazionali del Fondo sociale eu-ropeo 2007-2013 “Azioni di sistema” e “Governance e azioni di sistema” avviato il 3 agosto scorso e destinato a concludersi a fine gennaio del 2014.

Spiccata la valenza sociale del pro-gramma, che ha tra i suoi obiettivi pri-oritari la formazione “on the job” (che accompagna i lavoratori temporanei nella prima fase di inserimento in un nuovo contesto produttivo) e l’inse-rimento occupazionale di giovani in condizioni di svantaggio, e può conta-re a livello nazionale di una dotazione finanziaria complessiva superiore ai 78 milioni di euro. L’iniziativa immagina-ta a sostegno di questi obiettivi sarà tri-plice: l’incentivazione, come detto, del

Grazie al progetto Amvaincentivi per la formazione di neo assunti, l’avvio di botteghe e l’applicazione del contrattocontratto di apprendistato; la creazione di “botteghe dei mestieri”; l’erogazio-ne di contributi per la creazione di nuo-ve imprese.

L’attività di “Amva” sarà realizza-ta attraverso un percorso integrato tra politiche per lo sviluppo delle imprese, politiche attive del lavoro e politiche per la formazione: le azioni coinvol-geranno i diversi attori presenti sul mercato del lavoro, i giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni, le azien-de dei comparti produttivi tipici della tradizione italiana.

L’incentivazione del contratto di apprendistato (destinata a giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni di età) sarà realizzata attraverso l’erogazione, alle imprese che assumono, non impor-ta in quale settore, di un contributo di

5.500 euro per ciascun assunto a tempo pieno per la qualifica e per i diploma professionale; di 4.700 euro (ma per giovani in età compresa tra i 17 e i 29 anni) per il contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere.

Quanto alle “botteghe di mestiere”, il programma prevede contributi per attività legate alla tradizione italiana, individuate attraverso un avviso pub-blico, in misura di 2.500 euro mensili nel caso in cui 30 giovani disoccupati svolgano un tirocinio semestrale per la formazione “on the job”; di 500 euro mensili per 3.300 giovani (30 per cia-scuna delle 110 province italiane) in-seriti nelle botteghe che usufruiranno di un periodo (6 mesi) di formazione e lavoro in azienda.

Per ciò che concerne infine la cre-azione di nuove imprese, il piano pre-vede incentivi pari a 10mila euro per 500 giovani interessati a promuovere nuove imprese nei comparti produttivi legati sempre alla tradizione italiana.

Info:http://www.italialavoro.it; http://

lavoro.gov.it; http://www.cliclavoro.gov.it

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Rischio sismico: penalizzate le nuove attività

Con la giusta scusa della riduzione del rischio sismico, si profila una nuova stangata per le imprese di costruzione e quanti intendono avviare nuove attività produttive. Lo denuncia Cna Costruzio-ni, che mette sotto accusa le delibere adottate dalla Giunta Chiodi (le nume-ro 837 e 838 del 28 novembre scorso) in applicazione della legge regionale numero 28 dell’11 agosto scorso, “Nor-me per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere di costruzioni in zone sismiche”. «Premesso che non è certo nostra inten-zione contestare l’introduzione di nor-me a tutela della pubblica incolumità, in un territorio già così martoriato dalla tragedia del terremoto del 2009 – affer-ma il responsabile di Cna Costruzioni, Federico Scardecchia – desta però sor-presa il metodo adottato dalla Regione Abruzzo. Perché tutto, alla fine, si risol-verà in una stangata sui costi di depo-sito delle pratiche, e il tanto auspicato

La denuncia di Cna Costruzioni: oneri alle stelle per il deposito

degli atti, ma controlli scarsi

controllo sarà un “topolino”, visto che avverrà solo a campione, su uno stock assai limitato di pratiche: appena il 10% di quelle presentate».

La lievitazione dei diritti di deposito – sempre secondo Cna Costruzioni – è stata determinata dalla scelta discutibi-le, operata dalla Regione Abruzzo, di calcolare gli importi non sui metri qua-drati da realizzare, ma sui metri cubi: con il risultato di produrre incrementi, ad esempio sulla realizzazione di inse-diamenti produttivi, davvero impres-sionanti: realizzare un capannone di un migliaio di metri quadrati, infatti, potrà

costare anche 9mila euro di soli diritti per il deposito ai fini sismici dei progetti. Senza considerare tutti gli altri oneri già vigenti; in questo modo, il costo della burocrazia sarà più o meno identico a quello dovuto a un professionista per i calcoli progettuali. Secondo l’associazione delle piccole imprese edili aderente alla Cna, «è davvero incompren-sibile la scelta operata dalla Regione Abruzzo di fissare, in un’epoca già così contras-segnata dalla crisi del settore delle costruzioni, limiti tanto esosi per la sola presentazione

dei progetti». «E con la stangata – de-nuncia ancora Cna Costruzioni – cresce-rà anche la quantità di scartoffie, visto che è prevista la produzione in triplice copia cartacea ed informatizzata su sup-porto digitale della documentazione. Senza contare l’incertezza sui tempi di autorizzazione, ovvero se alla scadenza dei termini varrà o meno il principio del “silenzio-assenso”». Alla Regione, Cna Costruzioni chiede dunque di rivedere i criteri fissati dalle delibere, abbassando il contributo fisso, rivedendo i parametri di calcolo, semplificando le procedure amministrative.

Scardecchia, responsabile regionale di Cna Costruzioni

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Abruzzo e Marchesul binario giusto

Le Regioni Abruzzo e Marche sono sul binario giusto, pieno sostegno allo loro azione nella trattativa con Treni-talia. Lo afferma una nota congiunta della Cna delle due amministrazioni, che sottolineano con soddisfazione l’e-sito positivo dell’incontro delle scorse settimane nel capoluogo marchigiano tra gli assessori ai Trasporti delle due Regioni, Giandonato Morra e Luigi Vi-venti. «Nei mesi passati – ricordano le due associazioni dell’artigianato e della piccola impresa - avevamo sottolineato la necessità di mettere a punto una stra-tegia comune di fronte all’annunciata esclusione, da parte di Trenitalia, di un ampio tratto della costa adriatica dai futuri progetti sull’Alta Velocità. Con l’incontro nella città dorica di ieri, sono state gettate la basi per una strategia di ampio raggio delle due Regioni, sia per quel che riguarda gli investimenti che le scelte di politica industriale».

«Adesso - prosegue la nota - l’ac-cordo andrà esteso a tutti quegli ambiti territoriali, come la Romagna, il Mo-lise, il nord della Puglia, che le politi-che dell’azienda di trasporti guidata da

Bene l’intesa siglata ad Ancona tra gli assessori ai Trasporti,

Morra e Viventi. Sostegno Cna alla trattativa con Moretti

Mauro Moretti tagliano fuori dai futuri investimenti. Questa giusta visione uni-taria di un territorio, inoltre, andrà spesa per esercitare una forte pressione con-tro la pesante linea di tagli adottata da Trenitalia sui treni a lunga percorrenza, con soppressioni di corse notturne e la cancellazione di fermate, nelle ore diur-ne, in stazioni di importanti centri delle due regioni».

A detta delle confederazioni arti-giane presiedute da Italo Lupo e Re-nato Picciaiola, le scelte industriali di Trenitalia stridono con le prospettive aperte dalla istituenda macro-regione Adriatico-Jonica: centinaia di chilo-metri della costa adriatica rischiano di

essere tagliati fuori da sviluppi futuri se non ci sarà un mutamento di strategie. Sostegno e apprezzamento, infine, Cna di Abruzzo e Marche esprimono per il progetto, messo a punto dalla società “Sangritana” di avviare un servizio tra Vasto e Bologna, in modo da potenzia-re le possibilità di intercettare le linee ad Altà Velocità per Milano e gli altri centri collegati, offrendo una concreta possibilità aggiuntiva ad abruzzesi e marchigiani: «Si tratta di una opportu-nità – dicono – che muove nella giusta linea della liberalizzazione di un settore, quello del trasporto ferroviario, sin qui soffocato dal regime di monopolio as-soluto esercitato da Trenitalia».

Gli assessori ai Trasporti di Marche e Abruzzo, Viventi e Morra, protagonisti dell’intesa sul trasporto ferroviario

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Il lavoro protagonistaTributare al lavoro e ai suoi prota-

gonisti il riconoscimento che merita. È il senso che le Camere di commercio di Pescara e Teramo hanno voluto dare alle rispettive cerimonie per il confe-rimento dei premi 2011 dedicati alla Fedeltà al lavoro e al progresso econo-mico delle rispettive province. Attorno ai presidenti Daniele Becci e Giustino Di Carlantonio, nel corso delle due ce-rimonie tenute al porto turistico Marina di Pescara della città adriatica e nella sala convegni della Camera di com-mercio teramana, si sono stretti rap-presentanti delle istituzioni, delle forze economiche e sociali dei due territori, per sottolineare proprio l’esigenza di un più forte radicamento dei valori uni-versali e del messaggio che l’impegno lavorativo trasmette attraverso l’esem-pio e l’impegno di dirigenti d’azienda, artigiani, commercianti, dipendenti e professionisti che hanno celebrato le nozze d’argento con il proprio lavoro.

Sessantasei gli attestati assegna-ti a Pescara, sessanta quelli attribuiti dall’ente camerale teramano. Secon-do il presidente della Cciaa di Tera-mo, Giustino Di Carlantonio, che il 4 dicembre scorso ha fatto gli onori di casa nella cerimonia di premiazione, «la Camera di Commercio di Teramo premia i protagonisti del successo del nostro territorio, per gli sforzi ed i sa-crifici compiuti nel far progredire le proprie imprese e con esse l’economia. In un periodo di crisi globale, è sempre l’uomo, con la sua fantasia e la sua vo-glia di intraprendere, che può scandire i tempi della ripresa. Nonostante le gran-di trasformazioni che in questo lasso di tempo, anche nella nostra provincia hanno riguardato la società, l’economia ed il mondo del lavoro, gli evidenti si-gnificati simbolici di questa cerimonia sono rimasti inalterati. Ogni premiato,

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A Pescara e Teramo un premio delle

Camere di commercio ai veterani dell’impegno professionale

Tanti gli attestati

a commerciantied artigianiiscritti alla Cna

Franceso Amadori A sinistra Nicola Mattoscio

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I premi specialiDue economisti di vaglia. Un imprenditore dell’agro-alimentare di lungo corso che ha scommesso in modo vincente sull’Abruzzo. Botteghe ed esercizi storici. Importanti attestazioni speciali hanno fatto da corredo, a Pescara e Teramo, alle manifestazione per la consegna dei premi annuali dedicati alla Fedeltà al Lavoro e al progresso economico. Nella città adriatica, premi speciali sono andati agli economisti Pierluigi Ciocca e Nicola Mattoscio, figure “strategiche” del territorio regionale, che nei rispettivi ambiti di impegno - il primo ricoprendo per anni incarichi di vertice all’interno di Bankitalia, il secondo nella presidenza della Fondazione Pescarabruzzo - sono riusciti a dare un contributo fondamentale per lo sviluppo dell’economia regionale e del Paese. Sugli scudi, a Teramo, la popolarissima figura di Francesco Amadori, l’imprenditore romagnolo del settore agro-alimentare presente da decenni nel Teramano con un avviato stabilimento: a lui, la Camera di commercio ha riconosciuto il contributo significativo allo sviluppo economico della provincia. Premiate infine a Pescara due aziende storiche attive da ben cinquant’anni: si tratta del “Panificio Nevio e Nicola Nobilio” e dello stabilimento balneare “Circolo della Vela”. Un attestato di benemerenza, invece, è stato consegnato al presidente di “Epica” Goffredo Aurelio. Premi anche a tre dipendenti dell’azienda Valentini, eccellenza assoluta nazionale del settore viti-vinicolo e oleario.

l PREMlATlPescara Maria Teresa AlbericiMario CamploneEmiliana D’AngeloVicente De LutiisPrimo Di BlasioDomenico Di PelinoDonata D’intinoSilvio FrattonePasqualino GiammarinoSergio MazzocchettiMarisa Angrisani

Teramo Sabatino TaraschiGabriele RuggeriFrancesco CentorameAnna Rosa ManciniLanfranco ValeriiPietropaolo Marcone

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infatti, porta con sé un bagaglio prezio-so di esperienze umane e professionali, frutto di un encomiabile e generoso im-pegno, che concorre a rendere più ricca la nostra comunità».

Il lavoro al di sopra di tutto, insom-

In questa e nella pagina precedente, alcuni momenti delle cerimonie di premiazione di Pescara e TeramoA sinistra, Pierluigi Ciocca

ma. Compreso quello negato dall’in-sabbiamento dei fondali e dalle beghe legate ai lavori di dragaggio ai lavo-ratori portuali pescaresi. A loro il pre-sidente camerale, Daniele Becci, il 15 gennaio scorso, ha voluto dedicare un

saluto speciale nel suo intervento in-troduttivo alla 31esima edizione del Premio di fronte alla platea che gre-miva la sala: «Il nostro pensiero deve essere rivolto a chi sta vivendo questa situazione paradossale, ma siamo certi che finalmente s stia giungendo ad una soluzione definitiva» - ha detto. Tante, come prevedibile e come nella miglio-re tradizione dei Premi, la personalità istituzionali che nelle due città hanno voluto prendere parte alla cerimonia di consegna degli attestati. A Teramo erano presenti Ferruccio Dardanello, presidente dell’Unione nazionale del-le Camere di commercio d’Italia; il Governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi; il sindaco della città, Maurizio Brucchi.

A Pescara, presenti tra gli altri il pre-sidente del Consiglio regionale Nazario Pagano e il vicepresidente della Regio-ne Abruzzo, Alfredo Castiglione, e il primo cittadino, Luigi Albore Mascia.

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Cambi: «La Regionediscrimina i pensionatidel lavoro autonomo»

Le associazioni che rappresentano migliaia di pensionati del lavoro auto-nomo sono discriminate dalla Regione Abruzzo, che ne continua a ignorare pervicacemente l’esistenza. Un atteg-giamento che, se dovesse perdurare, potrebbe essere sollevato in tutte le sedi, nessuna esclusa. E’ quanto denun-cia il coordinatore regionale del Cupla Franco Cambi, che nelle scorse setti-mane ha scritto al governatore Gianni Chiodi, e all’assessore regionale al La-voro, Paolo Gatti, per segnalare il caso, ma senza tuttavia ottenere risposta al-cuna. «Eppure - ricorda - il Comitato unitario dei pensionati del lavoro au-tonomo abruzzese, espressione di una vasta platea di sigle associative che raggruppa Confartigianato, Cna, Ca-sartigiani, Coldiretti, Cia, Confagricol-tura, Confcommercio e Confesercenti, rappresenta oltre 100mila pensionati del lavoro autonomo. Ragion per cui la nostra lettera è stata controfirmata da tutti i presidenti delle associazioni da-toriali di riferimento, ma senza sortire effetti».

La forte rappresentatività del mon-

Il coordinatore regionale: rappresentiamo oltre 130mila anziani, disposti a sollevare in tutte le sedi il nostro caso

do della Terza Età, tuttavia, non è ri-uscita ad avere ragione del silenzio della Regione, che continua a ignorare il Cupla e ad escluderlo da trattative, tavoli di confronto e concertazione: «Così - scrive Cambi a Chiodi e Gatti - rivendichiamo con forza, e in completo accordo con tutte le sigle datoriali della piccola e media impresa e dell’agricol-tura, un ruolo di rappresentanza presso l’istituzione regionale, al pari delle al-tre associazioni che sono ad oggi l’uni-co, e certamente incompleto riferimen-to per le politiche regionali sul Welfare e sulla sanità». A detta di Cambi, ap-pare oltremodo incomprensibile l’at-teggiamento di chiusura al dialogo, da parte della Regione nei confronti dei

Franco Cambi

pensionati del lavoro autonomo, nel momento in cui è l’intero mondo della Terza Età a patire in prima persona gli effetti della crisi economica e sociale che investe il Paese, ma che trova in Abruzzo alcune particolari condizioni aggravanti, come il taglio delle pre-stazioni socio-sanitarie, la maggiore tassazione, la crescente difficoltà in cui versano i servizi dedicati al mon-do degli anziani. «Alla luce di queste considerazioni – conclude Cambi – non vorremmo che il nostro atteggia-mento di pazienza fosse confuso con arrendevolezza. Se infatti non saranno riconosciuti i nostri diritti, siamo decisi a sollevare in tutte le sedi competenti, nessuna esclusa, il nostro caso».

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16 FEBBRAIO - GIOVEDI’

SOSTITUTI DI IMPOSTA- Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro dipendente ed assimilati corrisposti nel mese precedente.

CONTRIBUENTI IVA MENSILI- Liquidazione e versamento dell’IVA relativa al mese precedente.

CONTRIBUENTI IVA TRIMESTRALI SOGGETTI AL REGIME DI CUI ALL’ART. 74, COMMA 5, DEL D.P.R. n. 633/72 (OPERAZIONI DERIVANTI DA CONTRATTI DI SUBFORNITURA)- Versamento dell’IVA dovuta relativa al quarto trimestre 2011 al netto dell’acconto versato.

SOSTITUTI DI IMPOSTA- Versamento del saldo dell’imposta sostitutiva, al netto dell’acconto versato, sulle rivalutazioni dei fondi per il trattamento di fine rapporto maturate nell’anno 2011.

28 FEBBRAIO - MARTEDI’

SOSTITUTI DI IMPOSTA- Consegna della certficazione dei proventi ad essi equiparati corrisposti e delle ritenute effettuate nel 2011.- Consegna CUD e certficazione dei compensi e delle ritenute effettuate nel 2011.

(a cura di Massimo Della Torre e William Facchinetti)

29 FEBBRAIO - MERCOLEDI’

SOGGETTI IVA CHE EFFETTUANO OPERAZIONI CON OPERATORI ECONOMICI AVENTI SEDE, RESIDENZA O DOMICILIO NEGLI STATI O TERRITORI A REGIME FISCALE PRIVILEGIATO (PAESI C.D. “BLACK LIST”) INDIVIDUATI DAL D.M. 04/05/1999 E DAL D.M. 21/11/2001, COME MODIFICATI DAL D.M. 27/07/2010- Comunicazione mensile degli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate o ricevute, registrate o soggette e registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi c.d. “black-list”.

CONTRIBUENTI IVA TENUTI A PRESENTARE LA COMUNICAZIONE ANNUALE DEI DATI IVA, NONCHE’ INTERMEDIARI ABILITATI ALLA TRASMISSIONE TELEMATICA DELLE DICHIARAZIONI- Presentazione della comunicazione dati IVA per l’anno 2011.

CONTRIBUENTI SOGGETTI AGLI STUDI DI SETTORE- Comunicazione delle cause che giustificano le anomalie o gli scostamenti relativi alla dichiarazione mod. Unico 2011.

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