CLASSICI ITALIANI GIACO:MO LEOPARDI COLLANA DI TESTI...

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CLASSICI ITALIANI GIACO:MO LEOPARDI COLLANA DI TESTI CON INTRODUZIONE E NOTE DIRETTA DA MARIO FUBINI CON INTRODUZIONE E COMMENTO Dr MARIO FUBINI F,l>IZ/ON'" II/FA '17.1 CON LI GUU.;lUORAZIO}iH Il/ EMILIO BIGI LOES( aIER EDITURE TO l?ll'i' o . I ti t

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CLASSICI ITALIANI GIACOMO LEOPARDI

COLLANA DI TESTI CON INTRODUZIONE E NOTE

DIRETTA DA MARIO FUBINI

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C~ANrrI

CON INTRODUZIONE E COMMENTO Dr

MARIO FUBINI

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FlgtIZON IIFA 171 CON LI GUUlUORAZIOiH Il

EMILIO BIGI

LOES( aIER EDITURE TO lllio

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XI Il passero solitari()

Si pensI un tempo (opinione accolta ancora dal Moroncioi nel COllnn cil 191igrave) che questo canto che si colloca tra Il limo alllore e Linililo e che egrave 111I1UIlltiato da llll pplll1tn (ltlt Passero solitario raquo) dci SlIpplemelllo generalc ti IItte le mie (arie (1819middot20) appaHenga COIl gli Idilli alla prima giminczza dci poeta senoncheacute baste leh

stato composto che il L

lli limo che lo stendesse ll1tto in qllelgt1 ciltagrave in

be lelaborai issima comDOSIeacuteIOI1e metrica indurci mi assegnarlo a un p~riodo ltu canti recanntesi anche se lidea prima si nresclItograve alla solo J1W il non trovarlo nellediz d(1 31 ci

(1 alnlcno terminato prima di qudla dopo la prillla nga idea giovanile lo concepisse

soggiorno rCcanatese e lo compisse a Firenze o anche uno dei periodi per 11 piil calmi

e riposati ossia l1 primHelltlCstatc dci 31 (cfr ferletti FittI cit pp 2glmiddot90) [SC((llldo lilla reecnte llopool~ del Busco (cfr Sula ddltlzugravemc CCc ciI pp 6IX~)) ilei ( 11101shy

Ceill1 de poeacutesie superberaquo di cui parla il De Sinner in Ima lettera al L dci 1 gingno 1832 sarebbe da tico1osccre un abbozzo del Pt1urro solitario che quindi samiddot rebhe slMo compiuto in occasione delledizione Starila cio( nel 1834-35] Neacute ~le lobiezione chc il poeta si presenta qui nel suo amhiente reCflnutese e discorre coshymc di iVVenilllcllto allllak dcII a festa del nostro borgo raquo poicheacute nulla ci imnlle di cOllsiderarc la pocsia come 1111 diarin in cui il poeta registra gli ivvcninlenti del giorno Se mai se si vuoi (me della psicologia si puograve rilevare in contrasto con le cerbe note antireGll1alCsi tlcJ[e RiconlClI7Zc la paenta c non polemiGl lres(ntm~ione di seacute stesso e dci Stloi concitwdinigrave e ritenere che il cnnlo sia (rutto di Ull

ripensill11cnLO c di Recanati e dclln sua giovinezza qnnle pOltva aver luogo in qncl momento dclln SWI diHora ([orel1linl 10l1tano dlI horgo natigraveo

Cerw il PlSSfl() JOlilario rif1cttc UI1(1 stHto danimo di cui ( tclttimoninnza giagrave in giovanile e in un passo di ulla lettera del 30 aprile l7 (ltlt Quando io

luoghi che veramente sono ameni (unica COI bunnn che ahhia la mia lnri3) c in C]llesti tempi spezinlmente mi sento cosigrave tmsportare fuor di me tesso elle mi plrrehhe di br peccato ll10rtnle a non curarmenc e a lasciar lllssare

di giOTntllraquo relcre p 62) ma su cui em totnato piugrave di recente in Jetshynppulti dello ZihrrldrJJlc come questo del 2 diccmbre lR28 laquo S~l1Ipre mi demiddot

ster1nno dolore quelle panle che so1cva dirmi lOlimpia Basvecchi riprcndendolni del mio modo di pnssare i giorni della giovemtl in casa sema vedere alcuno che giovenligravel che maniera di pnSSlre cntctigrave nnnigrave Ed io concepiva intimamente e pcrfettalllCl1lC anche allora tutta la mgil1evoczw di queste parole Credo pcr() nondimeno che

dello

forma

alunqllc maniera di vitn egli meni che pens1l1do ]1 suo modo non Sill per dire a se meclesinw quellc lnwkraquo (4middot121middot2 e cfr Zibaldolli ci L nella nota ai vv 535 e i vv 43middot9 dltlle

mctrica essa presuppone leslcriCnCl dci canti dellultimo

periodo recanate~e per la lihertagrave del (lis(o1so poetico disteso in una sil1tnssi pinna e lllodllhHo su di un vado intreccio di rime e di ass()nan~e Ma egrave da tlotare a un canto cotne quello A SHlirl Il 1uasi simmetrico ordinam(nto in tre FI rofe o simile piuttosto a quel che forse (u in oJIgravegine il Callto l1otllrno e a (Iuel che saragrave 11 trt1lwlf(J della 1i1 lIn~ simigravelitl1dine dutql1e anche questa con la primn strofa tutta dedicata ftl passeo In centrale piugrave ampia al poeta e una piil breve chinsa di mnronto fIn le doe creature e il loro deBtino come pure diverso egrave il sistema delle rime tnnto pii marcate e piigravel duna volta baciate o vicine cbe nel canto A Sihigravea (rV1t1 manca presente in tutte le Ire strofe la rima facilemiddot dinicileraquo (Snba) amoshylP core) mcntle non vi egrave hl(1g0 qni per 1ft vivacitagrave di canti quali la Quiete e il SiJao Cosl anche menicamcnte questo romponimcnlo ci suggerisce la dala di COlllshy

posiione e il lnogo elle esso occupa nella storia della poesia leopardianll Neacute dilftci1e egrave spiegare percbeacute nel meditato ordinamento dei Callii il poela abbia

collocato qncsto fra i componimenti della prima gioville77H prima di 1e1 intitolato 1(1il1i come poteva trovai luogo dopo il Callto 10t[UYI10 o prima del PemirlO dOllIinclllle Esso apparlencva invece per la sua origine remota mIa giovimiddot nczza dci poeln e di quella giovjneD~ era IlIla rievocn7ione comprensiva alrettllos~ le lm dolente lihcrn Nlllai da punte polemiche qnale sltanto gligrave era stata concessa in ]1

sua mltlillrit1 Sulla (hla e ili genere su questo canto dr 11 MONTE del Passero Olilario gt in F1II1I1IJmi crilici le0lrmugravelI1igrave Roma 1959

fJin su la vetta deHa torre Pas(ro solitario alla campagna Calltando vai fincheacute non more il giorno Ed erra larl1Jonia per questa valle Primavera dintorno Brilla nellaria e per li Si cha mirarla intenerisce Odi greggi bcJm Gli

lO

6 nel

7 iJtlr1lcriscc si

emlla

il cor egrave

110 III

bullbull bull1

5

r---~

Non ti cal dallegria schivi Indugio in altro tempo e intanto il 15 0Canti e cosI Steso nel aria aprica

Delllt1l111o e di tua vila il Mi fere il Sol che tra Oimegrave quanto Dopo il

Al tuo costume il C1tlcndo si Della novella etagrave dolce famiglia Che la beata moventu Vlen menu

20 middot15

vIver Nun curo Certo del tuo costume Quasi Non ti dorrai che di natura egrave Qunsi romito c Stlt1110 Ogni vostra vaghcigraveza

E te uerJnlt1n di

25 50AI mio 10co natio A mc se di vecchienl Passo del viver mio la La detestata Questo giorno eh o1llai cede alla sera Evi lar non impetro Festeggiar si COSlnll1H al nostro Quando muti questi occhi allaltrui core Odi pet lo sereno Ull Sllon di E 101 GrI VltJto il mondo e il digrave futUlo Odi spesso I n tonar di ferree CHI Ile 30 Del digrave presente 55

Che rimbomba 10111al1 di villa in Che pnrragrave di tal voglia Tutta veslita a festa Che di questanni miei che di mc stesso La gioventugrave del loeo Ahi peutirommi e spesso

ascia le cnse e per le vie si spltHlc Ma sconsolato vohlerommi indietro

E mira cd egrave 35

lo solitario Himola bullOgni

Lo un c il ~imiddot

laquocccetto se solitudine il

non 1iJ N lt digrave tln festn

che dola

29 dln squilla VlTf () riechcggi1l0 allini

40 wle Cmlo30 jeT(1e Clwue scariche di 41 di un versoin segno ti fcst cfr liImiddotlIdolle ildantescu (nelle cititembrc 1827) laquoI fna vnce () un wono

suoi il dolcel OD o decrescente e al1nnt~wmlc~i nppoco lume raquo co (1 cccIgravetc)lgiante (on un

l npparrn7J di 4ii le stelle il htillo

il Illuggitll dei buoi et nelle medesime cigravermiddotnella slIa cnstnnze igt21 sospiro gioll1i di rimpbnto

I 35 e WfJ lllirJta cfr Ovidio 11shy raquoneUctn ilvanzata

l 99 laquosplctatum venlunt vell hlt1 t slJcctcnshy S(O rr1 In senza [tvcrr ti] quello24 slrlllw estran pill dei tur ut ipsue raquo prlssato nes~una consu1nlone28 lIosl1O borgo

cc cc egrave piacevole [lCf il vago ddlidc1 rc Perograve egrave pitccolc il t1tOIlO un cnlpD di cannone e Sililili udito ill piena valle cc 11 CHIlo dcg-l i

~

~ II2 II3 ~

uvv r1rt storiche del mio allishygreci

c anzitutto ai PCIHicrIgrave digrave amore e agli Sciolti a tener pr(sen ti per luso dellenJ~casilabo se

che il Monti fece dci romanzo tedesco

17(ltbC come dallOrtis foscoliano era ]orwzo (o Silvio) Samo

di IIlgtflfllll e ric()rdi

quelle sincarna una che si appoggia a moduli temi tracli7ionali anche o il plrsOllaggi storico-simbolici (Bruto Segravel))

crmfcs5ione mInt Il ti

XII LInfinito di diario parentesi di segno pme il e che si aJeIDm

il metro per eccellenza della confessione lirica Soltanto con la cnnmne All sila dOIh e con la lirica della maturitagrave saragrave superato il dnaligravesl1lo di Idilli e (nll7gt1ni clrattcristico della plil1Hl fase dellattivitagrave poetica bp1tdiana_ Rispetto agli nitrigrave

poi LiilfiJ1ito che non (15111II11(nle il L colloctl ill l11tte le edizi0ni per prillloI (Islirl~ue pcr lassenza di rifel imcnti nlln vila lIlvagligraveata dci poelG al lt SilO dolore gt

dire di spunti o pessimistici come pcr la ridU7IgraveOW allestremo accenni pacsisticigrave lla vi coglie trasccndendo 011 particolare della vita

sun pUpl ia e del 1Hondo che lo circonda un moto lattrazione e lo smnJimcllto dinanzi allinfinito al di qUH di ogni l11eti1siclt1 5pit illialisttca o matcrblislica (si veda per mntlO Ja Igrave1ecC come caJfl (tlns1ctlldine sigrave che 11 ranpreelilazione di inleri i nlre e si chiude cnn 11111 nota afkttiva (ltlt se1nnre Cillli c il naufragar III l dolceraquo) cte con Irilmcc tcmpcltmtolo a cbiC un senso di compiutezza p(letica

DcllIilfilligraveo ili cui si suhlim li(lt1I)1l1te unesperienza (ld111ICtllalc ciel L si 1ltgt10 trovare precedenti d solito Ilci citati 11111 e rimldi e in lwine pill tl l lIl1egrave1nSe clll IlC sviluppallo c lintuizione (ctiUI riportnndla alla tcwa

11Pss iamo dile COli siclIlezrH ma probahilmente prima di JUla [11M e de Lo gt1 del pihcre illlOrllO albI qnalc lauto 11 I1Klllc del L C01] in 1111 ampio discorso VCIIO ilOttllIlO (ne ahhiamo hen tre abboui fra laquo gli argomenti di Idilli raquo il pishy illlllrno al pilcerc posteriore di 1111 anno tll1 (olt1l1osiziol1e dellidillio (12-2) luglionlO d~i qU1i si intiwla idilligraveo lrimo S()f1tI liil(ll7ito) mentre gii altri 182()) egrave HII richinlno alllt1 sillaiolle stca dellInFilio cte pl(la5Iic~l1(nle t1ecICia

agli anni snressivi (IiQIl-21) La denominazione fu suggerita al L dagli I dci ljl18lc pu cssCle 111 e0l11111cnto ltllle volte ~llilll1 desidcHrl d effenivashy

) dn lui tradotti Ina egrave vClIuta nd nssumcre un valnre nuovo per la forte impronta n1(11Ie desidna una vedula ristretta e conlinla in l(~lIi modi come ilei lI sillZiOl1iw2~cttiva che ii caralterizza parecchi anni dopo segneragrave tra gli arpuilti di opre 101111111 ielle Ln cagione la sl~S~ cio il desiderio dellinClIlito PC[Ct( allora inldn COlllP Idillii csprinlenti silumioni afTezioni orrc lucgo della vita IaVlllll lil11l11lliIWioi1c e il fllltlslIgraveco sotnra al reale Lanima mc) Non tallto perograve si ticolhgano a quegli Idilli simnHtgina qndlo che nU11 vede che qmlIa 1IwO Cjuclla siepe quella 1(lITe gli

ltlclll1dc e va errando ili lino spazio immaginnrin e si figura cose che 110n pOlrebhe se la slIa vista si es rendesse da per tutto lcch il lcale escluderehbe 1ulInwinarioraquo

Scnoncheacute quel lavoro dclliml11agiftHione che nclb prosiegrave 11[0shyil L rappnseI1U nelhl poesia COI inmledillt7l e con anenli di

sillgnlmc 110ill 111( di chi scopre I1I1il1(plontll1 rcg(lJl( dllIailno Come egrave 501shy

plesso il plesl1ggio cstemo cte il poCla 110n eacute-srrIgrave( lllcheacute gli egrave familiare e ci lNi con lui in 5110 l1tbjente (e qllestermo colleraquo fIICJlcl 1[(e

1 UtllJrecanatcse egli 11(1 IHsctato da p~lrte in qnestl cOluponllnenu JlCi rotnan7O pigravellle )) cosl In l111 illllinlziol1c IlOIl si solTenni su IlcUIl HSI)(to abhia klllvagheggiato rimane non tanto questa o quella immagine qnesta o qllella scena COllcreteva (ciclo stcllc) ma su entitagrave che semhrano rirtl~ire da ogni rcllizzaione quanto la figum del poeta solitario intento ad aseolutrc i moti del proprio cnore falli asi ica rii1ulalldo ogni jilll1Ja Cosigrave suagrave in altre grandi liriche kOIlirdianc In e dc mondo esterno nOI1 c(jl1lp~ionn che alClmi 3spetli della natura testimone e Cllmlte 111a SlIII dOli lI e il Coro dei morti dd conlidente delle sne mccliwzioni soltanto nella sua maturitagrave in quclli che altri

Conforme tlb novitagrave di questo capolavoro assoluto egrave il metro per il quale ladirebbe idilli-apologhi La quiete dOII) la tempesta e Il ccedilabato del liflI~lia e nel

J desiinaollc di (I1eCrtsillabi sciolti e il riferimento alla trmliziol1c letlerarin il cui ilPassero solitiri() potranno trovar luogo scene dcI picolo Inondo recanatee caro al L ci rifaccva coi suoi Idilli sono assai piil che per Ali altri dd IlltlO insuificienti Il1fluil()eta Egrave da avvertire cte contrlriamente alluso invalso non ci vanelno igraven lt]Ulln l I(queml e insislenza di cele cnrattcristirhc figure metriche e la varietagrave sintatti~acommento della distinzione Ira laquo piccoli idilliraquo e lt oli lilli ferendo dmiddoti t Cln) nellill(I1l0 dl disn1so 1)l mOVimento rilmico non meno originale e ll11OVO

esclusivamente come Idilli quelli che il L cosi di quello che si nlcnnCligrave nelle cosidette canzoni lihere della maturitn Risl1ltn pClper [ilfilito a lnccre degli altri il letmine di laquopiccoli che sembra imIshymovimenlo stesso ncllintclI1o dci COI11Illlil11cnto una certa uniformitagrave nei versitare un gindi71o limitatiVO ia percheacute mal saprenuno riconoscete un laquoidillio) (nemshy

- -~ quali 1 Sipia o ligravenigrave1li che ha per didto di chiuderlo in un quadro ben ddigravenilo quasi che meno con lip11l1iograve sin inizi della carriera poclica la forma chigraveusa del sonetto CiJllto IlOttlt1O quindki ritrovato un modo StiO o1Igravegirde per dar- al discoisOnellintenzione del L e n-1 loro crrttio carattereGli Idilli si dei1niscono invece compiutezza Si ponga perciograve mente ai primi Ire versi daUa cadenzadi contro alla poesia eloquente che inalle Canzoni ~nnin l

E il llimo li CJuci che Nr e nelled di Versi B 1826 hanno io nottlruo escluso da F e in coi furono pnllblicnti non

giunta che i tre piil brevi laquo

il tilolo comune cH [dilli ne faceva incluso comc Fallll71cnto 1CIed

si vede a Imt lImo) fu lono Il soglO La lifa

della Lo

del digrave pill intrinseche di contenuto e di stile

e mzia tult1 terc [ma la definizione dcWilnslTc Icopardista non tntto adeguata all[I1(1l1ito] i maggiori con tnaggior fondo di fatli reali (lella

([ci) Non vl dhhin per) che Lil1(1l1ito sia stato compostn nel 1819 non

II

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torna la medcshymare e per contro

iatj alle elisioni tutti che danno

uniforme bmo c6l1e tiII la cmlenza con altre due

in cui

fenomeni

al discorso ampia ltImam unarticolazione in unitagraveuna tanto pm t minori che semshybrano cOIllpromellcre lendecasillabo tradiziollale Cosigrave nelle per il metro per queste

esltnzbli al discorso il lettore egrave portato a vivere col poeta qncl1a sua espeshy altrettanto si dica per la sintassi (se lm fosse lecito considerare sepMatashy

mente l1lci due elelllcnti inseparahili) per la diversitagrave del1flrdine dei singoli poetico e

membri ne periodi in cui come ad onde successive si svolge il mnvill1cnto la diversitagrave dei SClPQctti in ciascl1llo di essi Cfr M FURINI Metrica

cit pp 65-70

Sempre caro mi fu E qu~sta siepe che da tanta Dellultimo orizzonte il Ma sedendo e mirando SSpazi di lagrave da quella e sovrumani Silenzi e profondissima quiete lo nel pensicl mi fingo ove per poco ] I COl non si spaura E come il velHo Odo stormir tra queste piante io

10I nfigravenito silel1io a queta voce

quasi dando una

in -nmiddot fshy~S~

sonO dc

ha di

Il6

bull

bull

e mi sovvien leterJlCl morte stagIoni e la presente

E viva e il Sllon di lei Cosigrave tra questa Immensitagrave sannega il pensier mio

15E il naufras3r megrave dolce in questo mare

ne sigrave prepara piugrave compr

vila mortale 51102 digrave lei

Il m 50lfell

del (mssaIO

poetiCil H IgravefllllllllriIgraveJ Nr Il 26 15

man w

c CO~ tanto

Il7

--shy

aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi

unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc

sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci

racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti

Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave

1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come

sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave

f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce

10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a

lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1

etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare

indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy

llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre

siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle

ndhl

f sIgrave

li

vv - alpo pllSSJ

cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli

in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva

paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio

Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare

ligrave l

lU

J _---~ _____-~w----_middotmiddot

con grnnllf variet~t

E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi

rei invidia non di

tiene est ima

di fuori

Senza Ull ddelo disumano Igravelllra

35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto

20 Di quel

voci alterne e le tnll1quille Opre de Che

4( Che di gua

voJ il 25

15

30 vita IInicn Ilote 5]

VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11

Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od

cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI

nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~

I (~)Ito lt1 himte

hosdH1I ( che lat

rni~ TinshynonarOUT(I fosl

ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim

Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo

i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy

so

31 sptcgenJ

172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti

1111 l1tilitugrave

qUltlsi

di 1(1 CUIl~l

che

laquo igrave voti

un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra

presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60

Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70

Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E

vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (

cotne qua~1(lo p[tjilnna

alla sorella p0r

insislcn te discorso

rimelltlta [menUl

In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy

poeta non ra~-

or speshyilllrnr dj~

laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot

SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy

76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI

174

so

85

90

95

fluIi (gt1 lo Pe~

stagione i dolci in~ gallfl raquo

~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy

hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle

NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla

(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn

rnnlligrave raquo e

elllllle

sn il nHlf)

di Illl te le coltl

la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di

cfr )j

gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione

dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot

Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1

Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)

(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o

cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11

90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca

lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy

11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi

e

12

lt1lleUoS1 ershy

e i desishydelladoshymantcra

di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt

Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc

l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri

[II ViS1C e le

rlltgtSCgn1rml

Sartllllmi nCClflshy

175

si

b ira 101

tarmene Wl

mirlhlp ddshy

ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor

109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L

111

_ (Cf

il laquochiuso 111rshy

filln dr Odio

CIII-

lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l

Hl wlll1nln di nlnpllIO

Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll

l IIHt 1 F (1 n priJl)o

(1 jlUl igravell fc-

Ifonde

llei I etagrave indefigraveshy

il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-

Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel

pieIIgt

gTOVlTlf~

fnlnligraveHt

Ul 1110

preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto

ad tlllil piigravel la

la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO

Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100

Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO

Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)

Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse

110

Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte

ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso

canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza

ElJ

125

130

D5

Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO

TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl

1

177

~ t ~

Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170

f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari

soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to

Scolormni tuoi Ad altri

150

J))

Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso

1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1

Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera

1111 lO

sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy

cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111

141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe

liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17

lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10

din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot

bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III

l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt

ill11l1sivo del fli sono

neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla

151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy

Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con

178 179

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

Cose ltwltldugrave sigrave belle

li

non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5

Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos

1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO

lflmiddot~~A-jigraveRO

Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15

Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita

in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn

Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy

li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota

20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante

la

heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve

lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln

cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J

nd CHlT un cns eccelso linnlnJl

pii il

Vld

che ha ~ T il p~nsiclO~

f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)

come tuono Limmnginc egrave

~

Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl

notte )) Jla fl(vJirlr(

r ~

XXVB 58 e ptrg IX ~

~ 206

t

ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6

Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della

Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5

Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno

lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina

i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa

fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta

B5le memhra in terra Ride ai lor casi

~s

50

55

(U

onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la

~(j 11 ccII

middot17 c (lIlll

laquo invincihile c I ai

aUmJoxo indica

in la sqlillt

nel L

cfr la nota ai

lO sa dclla gdlC l1O

0n10ll)igrave bulll

c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga

)

JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (

si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha

Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29

57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima

(al suo Cssere piugrave

) igrave

A CUI e v(chiezla il Ai ai felici

ti perimiddot

VCIlutu a tlt11 punto

consenta

pntere

W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40

laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](

laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~

i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri

infestoraquo 57 a

Abhiano

da alte

ziosi e in pnce

j

PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno

dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef

inerte di chi non egrave agitato tassion

ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi

2deg7

70

La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente

t 90Luno o laltro di voi conceda il fato

Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici

115Non benedir comusa

Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza

9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I

Se non quella dcI fato altra possanza Ogni

E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco

Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni

100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo

Lonte del volgo ingrato

f ( r~

Non tardar piil tinchina 105

A disusati preghi

alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina

~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato

e nesuon fitto SII

te 11111 L e lil volte

96 lezza pril10

gosce e te raquo

sempre OlJof(la alto v DO-l laquo

clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo

Egrave csr 12-3) divino

102_

~

Ii quella vita J12111 111111 dd [HO

I nel canto VilI

(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai

fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota

11 1 11011 riwlmur dipende

forse lIn cc) relativa

t 2deg9

208

t

Page 2: CLASSICI ITALIANI GIACO:MO LEOPARDI COLLANA DI TESTI …omero.humnet.unipi.it/matdid/47/LeopardiCanti_Casadei 2011-12.pdf · classici italiani giaco:mo leopardi collana di testi con

XI Il passero solitari()

Si pensI un tempo (opinione accolta ancora dal Moroncioi nel COllnn cil 191igrave) che questo canto che si colloca tra Il limo alllore e Linililo e che egrave 111I1UIlltiato da llll pplll1tn (ltlt Passero solitario raquo) dci SlIpplemelllo generalc ti IItte le mie (arie (1819middot20) appaHenga COIl gli Idilli alla prima giminczza dci poeta senoncheacute baste leh

stato composto che il L

lli limo che lo stendesse ll1tto in qllelgt1 ciltagrave in

be lelaborai issima comDOSIeacuteIOI1e metrica indurci mi assegnarlo a un p~riodo ltu canti recanntesi anche se lidea prima si nresclItograve alla solo J1W il non trovarlo nellediz d(1 31 ci

(1 alnlcno terminato prima di qudla dopo la prillla nga idea giovanile lo concepisse

soggiorno rCcanatese e lo compisse a Firenze o anche uno dei periodi per 11 piil calmi

e riposati ossia l1 primHelltlCstatc dci 31 (cfr ferletti FittI cit pp 2glmiddot90) [SC((llldo lilla reecnte llopool~ del Busco (cfr Sula ddltlzugravemc CCc ciI pp 6IX~)) ilei ( 11101shy

Ceill1 de poeacutesie superberaquo di cui parla il De Sinner in Ima lettera al L dci 1 gingno 1832 sarebbe da tico1osccre un abbozzo del Pt1urro solitario che quindi samiddot rebhe slMo compiuto in occasione delledizione Starila cio( nel 1834-35] Neacute ~le lobiezione chc il poeta si presenta qui nel suo amhiente reCflnutese e discorre coshymc di iVVenilllcllto allllak dcII a festa del nostro borgo raquo poicheacute nulla ci imnlle di cOllsiderarc la pocsia come 1111 diarin in cui il poeta registra gli ivvcninlenti del giorno Se mai se si vuoi (me della psicologia si puograve rilevare in contrasto con le cerbe note antireGll1alCsi tlcJ[e RiconlClI7Zc la paenta c non polemiGl lres(ntm~ione di seacute stesso e dci Stloi concitwdinigrave e ritenere che il cnnlo sia (rutto di Ull

ripensill11cnLO c di Recanati e dclln sua giovinezza qnnle pOltva aver luogo in qncl momento dclln SWI diHora ([orel1linl 10l1tano dlI horgo natigraveo

Cerw il PlSSfl() JOlilario rif1cttc UI1(1 stHto danimo di cui ( tclttimoninnza giagrave in giovanile e in un passo di ulla lettera del 30 aprile l7 (ltlt Quando io

luoghi che veramente sono ameni (unica COI bunnn che ahhia la mia lnri3) c in C]llesti tempi spezinlmente mi sento cosigrave tmsportare fuor di me tesso elle mi plrrehhe di br peccato ll10rtnle a non curarmenc e a lasciar lllssare

di giOTntllraquo relcre p 62) ma su cui em totnato piugrave di recente in Jetshynppulti dello ZihrrldrJJlc come questo del 2 diccmbre lR28 laquo S~l1Ipre mi demiddot

ster1nno dolore quelle panle che so1cva dirmi lOlimpia Basvecchi riprcndendolni del mio modo di pnssare i giorni della giovemtl in casa sema vedere alcuno che giovenligravel che maniera di pnSSlre cntctigrave nnnigrave Ed io concepiva intimamente e pcrfettalllCl1lC anche allora tutta la mgil1evoczw di queste parole Credo pcr() nondimeno che

dello

forma

alunqllc maniera di vitn egli meni che pens1l1do ]1 suo modo non Sill per dire a se meclesinw quellc lnwkraquo (4middot121middot2 e cfr Zibaldolli ci L nella nota ai vv 535 e i vv 43middot9 dltlle

mctrica essa presuppone leslcriCnCl dci canti dellultimo

periodo recanate~e per la lihertagrave del (lis(o1so poetico disteso in una sil1tnssi pinna e lllodllhHo su di un vado intreccio di rime e di ass()nan~e Ma egrave da tlotare a un canto cotne quello A SHlirl Il 1uasi simmetrico ordinam(nto in tre FI rofe o simile piuttosto a quel che forse (u in oJIgravegine il Callto l1otllrno e a (Iuel che saragrave 11 trt1lwlf(J della 1i1 lIn~ simigravelitl1dine dutql1e anche questa con la primn strofa tutta dedicata ftl passeo In centrale piugrave ampia al poeta e una piil breve chinsa di mnronto fIn le doe creature e il loro deBtino come pure diverso egrave il sistema delle rime tnnto pii marcate e piigravel duna volta baciate o vicine cbe nel canto A Sihigravea (rV1t1 manca presente in tutte le Ire strofe la rima facilemiddot dinicileraquo (Snba) amoshylP core) mcntle non vi egrave hl(1g0 qni per 1ft vivacitagrave di canti quali la Quiete e il SiJao Cosl anche menicamcnte questo romponimcnlo ci suggerisce la dala di COlllshy

posiione e il lnogo elle esso occupa nella storia della poesia leopardianll Neacute dilftci1e egrave spiegare percbeacute nel meditato ordinamento dei Callii il poela abbia

collocato qncsto fra i componimenti della prima gioville77H prima di 1e1 intitolato 1(1il1i come poteva trovai luogo dopo il Callto 10t[UYI10 o prima del PemirlO dOllIinclllle Esso apparlencva invece per la sua origine remota mIa giovimiddot nczza dci poeln e di quella giovjneD~ era IlIla rievocn7ione comprensiva alrettllos~ le lm dolente lihcrn Nlllai da punte polemiche qnale sltanto gligrave era stata concessa in ]1

sua mltlillrit1 Sulla (hla e ili genere su questo canto dr 11 MONTE del Passero Olilario gt in F1II1I1IJmi crilici le0lrmugravelI1igrave Roma 1959

fJin su la vetta deHa torre Pas(ro solitario alla campagna Calltando vai fincheacute non more il giorno Ed erra larl1Jonia per questa valle Primavera dintorno Brilla nellaria e per li Si cha mirarla intenerisce Odi greggi bcJm Gli

lO

6 nel

7 iJtlr1lcriscc si

emlla

il cor egrave

110 III

bullbull bull1

5

r---~

Non ti cal dallegria schivi Indugio in altro tempo e intanto il 15 0Canti e cosI Steso nel aria aprica

Delllt1l111o e di tua vila il Mi fere il Sol che tra Oimegrave quanto Dopo il

Al tuo costume il C1tlcndo si Della novella etagrave dolce famiglia Che la beata moventu Vlen menu

20 middot15

vIver Nun curo Certo del tuo costume Quasi Non ti dorrai che di natura egrave Qunsi romito c Stlt1110 Ogni vostra vaghcigraveza

E te uerJnlt1n di

25 50AI mio 10co natio A mc se di vecchienl Passo del viver mio la La detestata Questo giorno eh o1llai cede alla sera Evi lar non impetro Festeggiar si COSlnll1H al nostro Quando muti questi occhi allaltrui core Odi pet lo sereno Ull Sllon di E 101 GrI VltJto il mondo e il digrave futUlo Odi spesso I n tonar di ferree CHI Ile 30 Del digrave presente 55

Che rimbomba 10111al1 di villa in Che pnrragrave di tal voglia Tutta veslita a festa Che di questanni miei che di mc stesso La gioventugrave del loeo Ahi peutirommi e spesso

ascia le cnse e per le vie si spltHlc Ma sconsolato vohlerommi indietro

E mira cd egrave 35

lo solitario Himola bullOgni

Lo un c il ~imiddot

laquocccetto se solitudine il

non 1iJ N lt digrave tln festn

che dola

29 dln squilla VlTf () riechcggi1l0 allini

40 wle Cmlo30 jeT(1e Clwue scariche di 41 di un versoin segno ti fcst cfr liImiddotlIdolle ildantescu (nelle cititembrc 1827) laquoI fna vnce () un wono

suoi il dolcel OD o decrescente e al1nnt~wmlc~i nppoco lume raquo co (1 cccIgravetc)lgiante (on un

l npparrn7J di 4ii le stelle il htillo

il Illuggitll dei buoi et nelle medesime cigravermiddotnella slIa cnstnnze igt21 sospiro gioll1i di rimpbnto

I 35 e WfJ lllirJta cfr Ovidio 11shy raquoneUctn ilvanzata

l 99 laquosplctatum venlunt vell hlt1 t slJcctcnshy S(O rr1 In senza [tvcrr ti] quello24 slrlllw estran pill dei tur ut ipsue raquo prlssato nes~una consu1nlone28 lIosl1O borgo

cc cc egrave piacevole [lCf il vago ddlidc1 rc Perograve egrave pitccolc il t1tOIlO un cnlpD di cannone e Sililili udito ill piena valle cc 11 CHIlo dcg-l i

~

~ II2 II3 ~

uvv r1rt storiche del mio allishygreci

c anzitutto ai PCIHicrIgrave digrave amore e agli Sciolti a tener pr(sen ti per luso dellenJ~casilabo se

che il Monti fece dci romanzo tedesco

17(ltbC come dallOrtis foscoliano era ]orwzo (o Silvio) Samo

di IIlgtflfllll e ric()rdi

quelle sincarna una che si appoggia a moduli temi tracli7ionali anche o il plrsOllaggi storico-simbolici (Bruto Segravel))

crmfcs5ione mInt Il ti

XII LInfinito di diario parentesi di segno pme il e che si aJeIDm

il metro per eccellenza della confessione lirica Soltanto con la cnnmne All sila dOIh e con la lirica della maturitagrave saragrave superato il dnaligravesl1lo di Idilli e (nll7gt1ni clrattcristico della plil1Hl fase dellattivitagrave poetica bp1tdiana_ Rispetto agli nitrigrave

poi LiilfiJ1ito che non (15111II11(nle il L colloctl ill l11tte le edizi0ni per prillloI (Islirl~ue pcr lassenza di rifel imcnti nlln vila lIlvagligraveata dci poelG al lt SilO dolore gt

dire di spunti o pessimistici come pcr la ridU7IgraveOW allestremo accenni pacsisticigrave lla vi coglie trasccndendo 011 particolare della vita

sun pUpl ia e del 1Hondo che lo circonda un moto lattrazione e lo smnJimcllto dinanzi allinfinito al di qUH di ogni l11eti1siclt1 5pit illialisttca o matcrblislica (si veda per mntlO Ja Igrave1ecC come caJfl (tlns1ctlldine sigrave che 11 ranpreelilazione di inleri i nlre e si chiude cnn 11111 nota afkttiva (ltlt se1nnre Cillli c il naufragar III l dolceraquo) cte con Irilmcc tcmpcltmtolo a cbiC un senso di compiutezza p(letica

DcllIilfilligraveo ili cui si suhlim li(lt1I)1l1te unesperienza (ld111ICtllalc ciel L si 1ltgt10 trovare precedenti d solito Ilci citati 11111 e rimldi e in lwine pill tl l lIl1egrave1nSe clll IlC sviluppallo c lintuizione (ctiUI riportnndla alla tcwa

11Pss iamo dile COli siclIlezrH ma probahilmente prima di JUla [11M e de Lo gt1 del pihcre illlOrllO albI qnalc lauto 11 I1Klllc del L C01] in 1111 ampio discorso VCIIO ilOttllIlO (ne ahhiamo hen tre abboui fra laquo gli argomenti di Idilli raquo il pishy illlllrno al pilcerc posteriore di 1111 anno tll1 (olt1l1osiziol1e dellidillio (12-2) luglionlO d~i qU1i si intiwla idilligraveo lrimo S()f1tI liil(ll7ito) mentre gii altri 182()) egrave HII richinlno alllt1 sillaiolle stca dellInFilio cte pl(la5Iic~l1(nle t1ecICia

agli anni snressivi (IiQIl-21) La denominazione fu suggerita al L dagli I dci ljl18lc pu cssCle 111 e0l11111cnto ltllle volte ~llilll1 desidcHrl d effenivashy

) dn lui tradotti Ina egrave vClIuta nd nssumcre un valnre nuovo per la forte impronta n1(11Ie desidna una vedula ristretta e conlinla in l(~lIi modi come ilei lI sillZiOl1iw2~cttiva che ii caralterizza parecchi anni dopo segneragrave tra gli arpuilti di opre 101111111 ielle Ln cagione la sl~S~ cio il desiderio dellinClIlito PC[Ct( allora inldn COlllP Idillii csprinlenti silumioni afTezioni orrc lucgo della vita IaVlllll lil11l11lliIWioi1c e il fllltlslIgraveco sotnra al reale Lanima mc) Non tallto perograve si ticolhgano a quegli Idilli simnHtgina qndlo che nU11 vede che qmlIa 1IwO Cjuclla siepe quella 1(lITe gli

ltlclll1dc e va errando ili lino spazio immaginnrin e si figura cose che 110n pOlrebhe se la slIa vista si es rendesse da per tutto lcch il lcale escluderehbe 1ulInwinarioraquo

Scnoncheacute quel lavoro dclliml11agiftHione che nclb prosiegrave 11[0shyil L rappnseI1U nelhl poesia COI inmledillt7l e con anenli di

sillgnlmc 110ill 111( di chi scopre I1I1il1(plontll1 rcg(lJl( dllIailno Come egrave 501shy

plesso il plesl1ggio cstemo cte il poCla 110n eacute-srrIgrave( lllcheacute gli egrave familiare e ci lNi con lui in 5110 l1tbjente (e qllestermo colleraquo fIICJlcl 1[(e

1 UtllJrecanatcse egli 11(1 IHsctato da p~lrte in qnestl cOluponllnenu JlCi rotnan7O pigravellle )) cosl In l111 illllinlziol1c IlOIl si solTenni su IlcUIl HSI)(to abhia klllvagheggiato rimane non tanto questa o quella immagine qnesta o qllella scena COllcreteva (ciclo stcllc) ma su entitagrave che semhrano rirtl~ire da ogni rcllizzaione quanto la figum del poeta solitario intento ad aseolutrc i moti del proprio cnore falli asi ica rii1ulalldo ogni jilll1Ja Cosigrave suagrave in altre grandi liriche kOIlirdianc In e dc mondo esterno nOI1 c(jl1lp~ionn che alClmi 3spetli della natura testimone e Cllmlte 111a SlIII dOli lI e il Coro dei morti dd conlidente delle sne mccliwzioni soltanto nella sua maturitagrave in quclli che altri

Conforme tlb novitagrave di questo capolavoro assoluto egrave il metro per il quale ladirebbe idilli-apologhi La quiete dOII) la tempesta e Il ccedilabato del liflI~lia e nel

J desiinaollc di (I1eCrtsillabi sciolti e il riferimento alla trmliziol1c letlerarin il cui ilPassero solitiri() potranno trovar luogo scene dcI picolo Inondo recanatee caro al L ci rifaccva coi suoi Idilli sono assai piil che per Ali altri dd IlltlO insuificienti Il1fluil()eta Egrave da avvertire cte contrlriamente alluso invalso non ci vanelno igraven lt]Ulln l I(queml e insislenza di cele cnrattcristirhc figure metriche e la varietagrave sintatti~acommento della distinzione Ira laquo piccoli idilliraquo e lt oli lilli ferendo dmiddoti t Cln) nellill(I1l0 dl disn1so 1)l mOVimento rilmico non meno originale e ll11OVO

esclusivamente come Idilli quelli che il L cosi di quello che si nlcnnCligrave nelle cosidette canzoni lihere della maturitn Risl1ltn pClper [ilfilito a lnccre degli altri il letmine di laquopiccoli che sembra imIshymovimenlo stesso ncllintclI1o dci COI11Illlil11cnto una certa uniformitagrave nei versitare un gindi71o limitatiVO ia percheacute mal saprenuno riconoscete un laquoidillio) (nemshy

- -~ quali 1 Sipia o ligravenigrave1li che ha per didto di chiuderlo in un quadro ben ddigravenilo quasi che meno con lip11l1iograve sin inizi della carriera poclica la forma chigraveusa del sonetto CiJllto IlOttlt1O quindki ritrovato un modo StiO o1Igravegirde per dar- al discoisOnellintenzione del L e n-1 loro crrttio carattereGli Idilli si dei1niscono invece compiutezza Si ponga perciograve mente ai primi Ire versi daUa cadenzadi contro alla poesia eloquente che inalle Canzoni ~nnin l

E il llimo li CJuci che Nr e nelled di Versi B 1826 hanno io nottlruo escluso da F e in coi furono pnllblicnti non

giunta che i tre piil brevi laquo

il tilolo comune cH [dilli ne faceva incluso comc Fallll71cnto 1CIed

si vede a Imt lImo) fu lono Il soglO La lifa

della Lo

del digrave pill intrinseche di contenuto e di stile

e mzia tult1 terc [ma la definizione dcWilnslTc Icopardista non tntto adeguata all[I1(1l1ito] i maggiori con tnaggior fondo di fatli reali (lella

([ci) Non vl dhhin per) che Lil1(1l1ito sia stato compostn nel 1819 non

II

1 Il5

[ t

I I ll

i l I

torna la medcshymare e per contro

iatj alle elisioni tutti che danno

uniforme bmo c6l1e tiII la cmlenza con altre due

in cui

fenomeni

al discorso ampia ltImam unarticolazione in unitagraveuna tanto pm t minori che semshybrano cOIllpromellcre lendecasillabo tradiziollale Cosigrave nelle per il metro per queste

esltnzbli al discorso il lettore egrave portato a vivere col poeta qncl1a sua espeshy altrettanto si dica per la sintassi (se lm fosse lecito considerare sepMatashy

mente l1lci due elelllcnti inseparahili) per la diversitagrave del1flrdine dei singoli poetico e

membri ne periodi in cui come ad onde successive si svolge il mnvill1cnto la diversitagrave dei SClPQctti in ciascl1llo di essi Cfr M FURINI Metrica

cit pp 65-70

Sempre caro mi fu E qu~sta siepe che da tanta Dellultimo orizzonte il Ma sedendo e mirando SSpazi di lagrave da quella e sovrumani Silenzi e profondissima quiete lo nel pensicl mi fingo ove per poco ] I COl non si spaura E come il velHo Odo stormir tra queste piante io

10I nfigravenito silel1io a queta voce

quasi dando una

in -nmiddot fshy~S~

sonO dc

ha di

Il6

bull

bull

e mi sovvien leterJlCl morte stagIoni e la presente

E viva e il Sllon di lei Cosigrave tra questa Immensitagrave sannega il pensier mio

15E il naufras3r megrave dolce in questo mare

ne sigrave prepara piugrave compr

vila mortale 51102 digrave lei

Il m 50lfell

del (mssaIO

poetiCil H IgravefllllllllriIgraveJ Nr Il 26 15

man w

c CO~ tanto

Il7

--shy

aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi

unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc

sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci

racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti

Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave

1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come

sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave

f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce

10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a

lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1

etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare

indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy

llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre

siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle

ndhl

f sIgrave

li

vv - alpo pllSSJ

cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli

in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva

paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio

Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare

ligrave l

lU

J _---~ _____-~w----_middotmiddot

con grnnllf variet~t

E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi

rei invidia non di

tiene est ima

di fuori

Senza Ull ddelo disumano Igravelllra

35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto

20 Di quel

voci alterne e le tnll1quille Opre de Che

4( Che di gua

voJ il 25

15

30 vita IInicn Ilote 5]

VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11

Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od

cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI

nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~

I (~)Ito lt1 himte

hosdH1I ( che lat

rni~ TinshynonarOUT(I fosl

ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim

Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo

i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy

so

31 sptcgenJ

172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti

1111 l1tilitugrave

qUltlsi

di 1(1 CUIl~l

che

laquo igrave voti

un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra

presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60

Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70

Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E

vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (

cotne qua~1(lo p[tjilnna

alla sorella p0r

insislcn te discorso

rimelltlta [menUl

In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy

poeta non ra~-

or speshyilllrnr dj~

laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot

SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy

76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI

174

so

85

90

95

fluIi (gt1 lo Pe~

stagione i dolci in~ gallfl raquo

~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy

hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle

NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla

(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn

rnnlligrave raquo e

elllllle

sn il nHlf)

di Illl te le coltl

la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di

cfr )j

gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione

dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot

Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1

Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)

(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o

cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11

90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca

lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy

11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi

e

12

lt1lleUoS1 ershy

e i desishydelladoshymantcra

di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt

Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc

l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri

[II ViS1C e le

rlltgtSCgn1rml

Sartllllmi nCClflshy

175

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109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L

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il laquochiuso 111rshy

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lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l

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l IIHt 1 F (1 n priJl)o

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Ifonde

llei I etagrave indefigraveshy

il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-

Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel

pieIIgt

gTOVlTlf~

fnlnligraveHt

Ul 1110

preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto

ad tlllil piigravel la

la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO

Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100

Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO

Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)

Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse

110

Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte

ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso

canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza

ElJ

125

130

D5

Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO

TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl

1

177

~ t ~

Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170

f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari

soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to

Scolormni tuoi Ad altri

150

J))

Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso

1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1

Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera

1111 lO

sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy

cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111

141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe

liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17

lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10

din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot

bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III

l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt

ill11l1sivo del fli sono

neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla

151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy

Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con

178 179

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

Cose ltwltldugrave sigrave belle

li

non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5

Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos

1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO

lflmiddot~~A-jigraveRO

Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15

Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita

in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn

Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy

li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota

20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante

la

heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve

lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln

cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J

nd CHlT un cns eccelso linnlnJl

pii il

Vld

che ha ~ T il p~nsiclO~

f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)

come tuono Limmnginc egrave

~

Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl

notte )) Jla fl(vJirlr(

r ~

XXVB 58 e ptrg IX ~

~ 206

t

ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6

Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della

Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5

Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno

lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina

i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa

fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta

B5le memhra in terra Ride ai lor casi

~s

50

55

(U

onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la

~(j 11 ccII

middot17 c (lIlll

laquo invincihile c I ai

aUmJoxo indica

in la sqlillt

nel L

cfr la nota ai

lO sa dclla gdlC l1O

0n10ll)igrave bulll

c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga

)

JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (

si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha

Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29

57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima

(al suo Cssere piugrave

) igrave

A CUI e v(chiezla il Ai ai felici

ti perimiddot

VCIlutu a tlt11 punto

consenta

pntere

W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40

laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](

laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~

i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri

infestoraquo 57 a

Abhiano

da alte

ziosi e in pnce

j

PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno

dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef

inerte di chi non egrave agitato tassion

ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi

2deg7

70

La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente

t 90Luno o laltro di voi conceda il fato

Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici

115Non benedir comusa

Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza

9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I

Se non quella dcI fato altra possanza Ogni

E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco

Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni

100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo

Lonte del volgo ingrato

f ( r~

Non tardar piil tinchina 105

A disusati preghi

alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina

~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato

e nesuon fitto SII

te 11111 L e lil volte

96 lezza pril10

gosce e te raquo

sempre OlJof(la alto v DO-l laquo

clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo

Egrave csr 12-3) divino

102_

~

Ii quella vita J12111 111111 dd [HO

I nel canto VilI

(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai

fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota

11 1 11011 riwlmur dipende

forse lIn cc) relativa

t 2deg9

208

t

Page 3: CLASSICI ITALIANI GIACO:MO LEOPARDI COLLANA DI TESTI …omero.humnet.unipi.it/matdid/47/LeopardiCanti_Casadei 2011-12.pdf · classici italiani giaco:mo leopardi collana di testi con

r---~

Non ti cal dallegria schivi Indugio in altro tempo e intanto il 15 0Canti e cosI Steso nel aria aprica

Delllt1l111o e di tua vila il Mi fere il Sol che tra Oimegrave quanto Dopo il

Al tuo costume il C1tlcndo si Della novella etagrave dolce famiglia Che la beata moventu Vlen menu

20 middot15

vIver Nun curo Certo del tuo costume Quasi Non ti dorrai che di natura egrave Qunsi romito c Stlt1110 Ogni vostra vaghcigraveza

E te uerJnlt1n di

25 50AI mio 10co natio A mc se di vecchienl Passo del viver mio la La detestata Questo giorno eh o1llai cede alla sera Evi lar non impetro Festeggiar si COSlnll1H al nostro Quando muti questi occhi allaltrui core Odi pet lo sereno Ull Sllon di E 101 GrI VltJto il mondo e il digrave futUlo Odi spesso I n tonar di ferree CHI Ile 30 Del digrave presente 55

Che rimbomba 10111al1 di villa in Che pnrragrave di tal voglia Tutta veslita a festa Che di questanni miei che di mc stesso La gioventugrave del loeo Ahi peutirommi e spesso

ascia le cnse e per le vie si spltHlc Ma sconsolato vohlerommi indietro

E mira cd egrave 35

lo solitario Himola bullOgni

Lo un c il ~imiddot

laquocccetto se solitudine il

non 1iJ N lt digrave tln festn

che dola

29 dln squilla VlTf () riechcggi1l0 allini

40 wle Cmlo30 jeT(1e Clwue scariche di 41 di un versoin segno ti fcst cfr liImiddotlIdolle ildantescu (nelle cititembrc 1827) laquoI fna vnce () un wono

suoi il dolcel OD o decrescente e al1nnt~wmlc~i nppoco lume raquo co (1 cccIgravetc)lgiante (on un

l npparrn7J di 4ii le stelle il htillo

il Illuggitll dei buoi et nelle medesime cigravermiddotnella slIa cnstnnze igt21 sospiro gioll1i di rimpbnto

I 35 e WfJ lllirJta cfr Ovidio 11shy raquoneUctn ilvanzata

l 99 laquosplctatum venlunt vell hlt1 t slJcctcnshy S(O rr1 In senza [tvcrr ti] quello24 slrlllw estran pill dei tur ut ipsue raquo prlssato nes~una consu1nlone28 lIosl1O borgo

cc cc egrave piacevole [lCf il vago ddlidc1 rc Perograve egrave pitccolc il t1tOIlO un cnlpD di cannone e Sililili udito ill piena valle cc 11 CHIlo dcg-l i

~

~ II2 II3 ~

uvv r1rt storiche del mio allishygreci

c anzitutto ai PCIHicrIgrave digrave amore e agli Sciolti a tener pr(sen ti per luso dellenJ~casilabo se

che il Monti fece dci romanzo tedesco

17(ltbC come dallOrtis foscoliano era ]orwzo (o Silvio) Samo

di IIlgtflfllll e ric()rdi

quelle sincarna una che si appoggia a moduli temi tracli7ionali anche o il plrsOllaggi storico-simbolici (Bruto Segravel))

crmfcs5ione mInt Il ti

XII LInfinito di diario parentesi di segno pme il e che si aJeIDm

il metro per eccellenza della confessione lirica Soltanto con la cnnmne All sila dOIh e con la lirica della maturitagrave saragrave superato il dnaligravesl1lo di Idilli e (nll7gt1ni clrattcristico della plil1Hl fase dellattivitagrave poetica bp1tdiana_ Rispetto agli nitrigrave

poi LiilfiJ1ito che non (15111II11(nle il L colloctl ill l11tte le edizi0ni per prillloI (Islirl~ue pcr lassenza di rifel imcnti nlln vila lIlvagligraveata dci poelG al lt SilO dolore gt

dire di spunti o pessimistici come pcr la ridU7IgraveOW allestremo accenni pacsisticigrave lla vi coglie trasccndendo 011 particolare della vita

sun pUpl ia e del 1Hondo che lo circonda un moto lattrazione e lo smnJimcllto dinanzi allinfinito al di qUH di ogni l11eti1siclt1 5pit illialisttca o matcrblislica (si veda per mntlO Ja Igrave1ecC come caJfl (tlns1ctlldine sigrave che 11 ranpreelilazione di inleri i nlre e si chiude cnn 11111 nota afkttiva (ltlt se1nnre Cillli c il naufragar III l dolceraquo) cte con Irilmcc tcmpcltmtolo a cbiC un senso di compiutezza p(letica

DcllIilfilligraveo ili cui si suhlim li(lt1I)1l1te unesperienza (ld111ICtllalc ciel L si 1ltgt10 trovare precedenti d solito Ilci citati 11111 e rimldi e in lwine pill tl l lIl1egrave1nSe clll IlC sviluppallo c lintuizione (ctiUI riportnndla alla tcwa

11Pss iamo dile COli siclIlezrH ma probahilmente prima di JUla [11M e de Lo gt1 del pihcre illlOrllO albI qnalc lauto 11 I1Klllc del L C01] in 1111 ampio discorso VCIIO ilOttllIlO (ne ahhiamo hen tre abboui fra laquo gli argomenti di Idilli raquo il pishy illlllrno al pilcerc posteriore di 1111 anno tll1 (olt1l1osiziol1e dellidillio (12-2) luglionlO d~i qU1i si intiwla idilligraveo lrimo S()f1tI liil(ll7ito) mentre gii altri 182()) egrave HII richinlno alllt1 sillaiolle stca dellInFilio cte pl(la5Iic~l1(nle t1ecICia

agli anni snressivi (IiQIl-21) La denominazione fu suggerita al L dagli I dci ljl18lc pu cssCle 111 e0l11111cnto ltllle volte ~llilll1 desidcHrl d effenivashy

) dn lui tradotti Ina egrave vClIuta nd nssumcre un valnre nuovo per la forte impronta n1(11Ie desidna una vedula ristretta e conlinla in l(~lIi modi come ilei lI sillZiOl1iw2~cttiva che ii caralterizza parecchi anni dopo segneragrave tra gli arpuilti di opre 101111111 ielle Ln cagione la sl~S~ cio il desiderio dellinClIlito PC[Ct( allora inldn COlllP Idillii csprinlenti silumioni afTezioni orrc lucgo della vita IaVlllll lil11l11lliIWioi1c e il fllltlslIgraveco sotnra al reale Lanima mc) Non tallto perograve si ticolhgano a quegli Idilli simnHtgina qndlo che nU11 vede che qmlIa 1IwO Cjuclla siepe quella 1(lITe gli

ltlclll1dc e va errando ili lino spazio immaginnrin e si figura cose che 110n pOlrebhe se la slIa vista si es rendesse da per tutto lcch il lcale escluderehbe 1ulInwinarioraquo

Scnoncheacute quel lavoro dclliml11agiftHione che nclb prosiegrave 11[0shyil L rappnseI1U nelhl poesia COI inmledillt7l e con anenli di

sillgnlmc 110ill 111( di chi scopre I1I1il1(plontll1 rcg(lJl( dllIailno Come egrave 501shy

plesso il plesl1ggio cstemo cte il poCla 110n eacute-srrIgrave( lllcheacute gli egrave familiare e ci lNi con lui in 5110 l1tbjente (e qllestermo colleraquo fIICJlcl 1[(e

1 UtllJrecanatcse egli 11(1 IHsctato da p~lrte in qnestl cOluponllnenu JlCi rotnan7O pigravellle )) cosl In l111 illllinlziol1c IlOIl si solTenni su IlcUIl HSI)(to abhia klllvagheggiato rimane non tanto questa o quella immagine qnesta o qllella scena COllcreteva (ciclo stcllc) ma su entitagrave che semhrano rirtl~ire da ogni rcllizzaione quanto la figum del poeta solitario intento ad aseolutrc i moti del proprio cnore falli asi ica rii1ulalldo ogni jilll1Ja Cosigrave suagrave in altre grandi liriche kOIlirdianc In e dc mondo esterno nOI1 c(jl1lp~ionn che alClmi 3spetli della natura testimone e Cllmlte 111a SlIII dOli lI e il Coro dei morti dd conlidente delle sne mccliwzioni soltanto nella sua maturitagrave in quclli che altri

Conforme tlb novitagrave di questo capolavoro assoluto egrave il metro per il quale ladirebbe idilli-apologhi La quiete dOII) la tempesta e Il ccedilabato del liflI~lia e nel

J desiinaollc di (I1eCrtsillabi sciolti e il riferimento alla trmliziol1c letlerarin il cui ilPassero solitiri() potranno trovar luogo scene dcI picolo Inondo recanatee caro al L ci rifaccva coi suoi Idilli sono assai piil che per Ali altri dd IlltlO insuificienti Il1fluil()eta Egrave da avvertire cte contrlriamente alluso invalso non ci vanelno igraven lt]Ulln l I(queml e insislenza di cele cnrattcristirhc figure metriche e la varietagrave sintatti~acommento della distinzione Ira laquo piccoli idilliraquo e lt oli lilli ferendo dmiddoti t Cln) nellill(I1l0 dl disn1so 1)l mOVimento rilmico non meno originale e ll11OVO

esclusivamente come Idilli quelli che il L cosi di quello che si nlcnnCligrave nelle cosidette canzoni lihere della maturitn Risl1ltn pClper [ilfilito a lnccre degli altri il letmine di laquopiccoli che sembra imIshymovimenlo stesso ncllintclI1o dci COI11Illlil11cnto una certa uniformitagrave nei versitare un gindi71o limitatiVO ia percheacute mal saprenuno riconoscete un laquoidillio) (nemshy

- -~ quali 1 Sipia o ligravenigrave1li che ha per didto di chiuderlo in un quadro ben ddigravenilo quasi che meno con lip11l1iograve sin inizi della carriera poclica la forma chigraveusa del sonetto CiJllto IlOttlt1O quindki ritrovato un modo StiO o1Igravegirde per dar- al discoisOnellintenzione del L e n-1 loro crrttio carattereGli Idilli si dei1niscono invece compiutezza Si ponga perciograve mente ai primi Ire versi daUa cadenzadi contro alla poesia eloquente che inalle Canzoni ~nnin l

E il llimo li CJuci che Nr e nelled di Versi B 1826 hanno io nottlruo escluso da F e in coi furono pnllblicnti non

giunta che i tre piil brevi laquo

il tilolo comune cH [dilli ne faceva incluso comc Fallll71cnto 1CIed

si vede a Imt lImo) fu lono Il soglO La lifa

della Lo

del digrave pill intrinseche di contenuto e di stile

e mzia tult1 terc [ma la definizione dcWilnslTc Icopardista non tntto adeguata all[I1(1l1ito] i maggiori con tnaggior fondo di fatli reali (lella

([ci) Non vl dhhin per) che Lil1(1l1ito sia stato compostn nel 1819 non

II

1 Il5

[ t

I I ll

i l I

torna la medcshymare e per contro

iatj alle elisioni tutti che danno

uniforme bmo c6l1e tiII la cmlenza con altre due

in cui

fenomeni

al discorso ampia ltImam unarticolazione in unitagraveuna tanto pm t minori che semshybrano cOIllpromellcre lendecasillabo tradiziollale Cosigrave nelle per il metro per queste

esltnzbli al discorso il lettore egrave portato a vivere col poeta qncl1a sua espeshy altrettanto si dica per la sintassi (se lm fosse lecito considerare sepMatashy

mente l1lci due elelllcnti inseparahili) per la diversitagrave del1flrdine dei singoli poetico e

membri ne periodi in cui come ad onde successive si svolge il mnvill1cnto la diversitagrave dei SClPQctti in ciascl1llo di essi Cfr M FURINI Metrica

cit pp 65-70

Sempre caro mi fu E qu~sta siepe che da tanta Dellultimo orizzonte il Ma sedendo e mirando SSpazi di lagrave da quella e sovrumani Silenzi e profondissima quiete lo nel pensicl mi fingo ove per poco ] I COl non si spaura E come il velHo Odo stormir tra queste piante io

10I nfigravenito silel1io a queta voce

quasi dando una

in -nmiddot fshy~S~

sonO dc

ha di

Il6

bull

bull

e mi sovvien leterJlCl morte stagIoni e la presente

E viva e il Sllon di lei Cosigrave tra questa Immensitagrave sannega il pensier mio

15E il naufras3r megrave dolce in questo mare

ne sigrave prepara piugrave compr

vila mortale 51102 digrave lei

Il m 50lfell

del (mssaIO

poetiCil H IgravefllllllllriIgraveJ Nr Il 26 15

man w

c CO~ tanto

Il7

--shy

aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi

unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc

sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci

racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti

Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave

1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come

sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave

f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce

10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a

lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1

etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare

indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy

llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre

siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle

ndhl

f sIgrave

li

vv - alpo pllSSJ

cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli

in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva

paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio

Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare

ligrave l

lU

J _---~ _____-~w----_middotmiddot

con grnnllf variet~t

E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi

rei invidia non di

tiene est ima

di fuori

Senza Ull ddelo disumano Igravelllra

35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto

20 Di quel

voci alterne e le tnll1quille Opre de Che

4( Che di gua

voJ il 25

15

30 vita IInicn Ilote 5]

VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11

Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od

cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI

nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~

I (~)Ito lt1 himte

hosdH1I ( che lat

rni~ TinshynonarOUT(I fosl

ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim

Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo

i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy

so

31 sptcgenJ

172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti

1111 l1tilitugrave

qUltlsi

di 1(1 CUIl~l

che

laquo igrave voti

un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra

presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60

Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70

Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E

vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (

cotne qua~1(lo p[tjilnna

alla sorella p0r

insislcn te discorso

rimelltlta [menUl

In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy

poeta non ra~-

or speshyilllrnr dj~

laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot

SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy

76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI

174

so

85

90

95

fluIi (gt1 lo Pe~

stagione i dolci in~ gallfl raquo

~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy

hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle

NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla

(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn

rnnlligrave raquo e

elllllle

sn il nHlf)

di Illl te le coltl

la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di

cfr )j

gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione

dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot

Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1

Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)

(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o

cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11

90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca

lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy

11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi

e

12

lt1lleUoS1 ershy

e i desishydelladoshymantcra

di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt

Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc

l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri

[II ViS1C e le

rlltgtSCgn1rml

Sartllllmi nCClflshy

175

si

b ira 101

tarmene Wl

mirlhlp ddshy

ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor

109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L

111

_ (Cf

il laquochiuso 111rshy

filln dr Odio

CIII-

lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l

Hl wlll1nln di nlnpllIO

Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll

l IIHt 1 F (1 n priJl)o

(1 jlUl igravell fc-

Ifonde

llei I etagrave indefigraveshy

il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-

Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel

pieIIgt

gTOVlTlf~

fnlnligraveHt

Ul 1110

preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto

ad tlllil piigravel la

la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO

Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100

Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO

Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)

Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse

110

Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte

ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso

canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza

ElJ

125

130

D5

Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO

TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl

1

177

~ t ~

Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170

f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari

soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to

Scolormni tuoi Ad altri

150

J))

Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso

1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1

Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera

1111 lO

sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy

cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111

141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe

liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17

lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10

din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot

bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III

l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt

ill11l1sivo del fli sono

neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla

151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy

Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con

178 179

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

Cose ltwltldugrave sigrave belle

li

non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5

Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos

1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO

lflmiddot~~A-jigraveRO

Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15

Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita

in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn

Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy

li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota

20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante

la

heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve

lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln

cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J

nd CHlT un cns eccelso linnlnJl

pii il

Vld

che ha ~ T il p~nsiclO~

f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)

come tuono Limmnginc egrave

~

Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl

notte )) Jla fl(vJirlr(

r ~

XXVB 58 e ptrg IX ~

~ 206

t

ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6

Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della

Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5

Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno

lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina

i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa

fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta

B5le memhra in terra Ride ai lor casi

~s

50

55

(U

onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la

~(j 11 ccII

middot17 c (lIlll

laquo invincihile c I ai

aUmJoxo indica

in la sqlillt

nel L

cfr la nota ai

lO sa dclla gdlC l1O

0n10ll)igrave bulll

c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga

)

JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (

si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha

Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29

57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima

(al suo Cssere piugrave

) igrave

A CUI e v(chiezla il Ai ai felici

ti perimiddot

VCIlutu a tlt11 punto

consenta

pntere

W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40

laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](

laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~

i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri

infestoraquo 57 a

Abhiano

da alte

ziosi e in pnce

j

PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno

dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef

inerte di chi non egrave agitato tassion

ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi

2deg7

70

La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente

t 90Luno o laltro di voi conceda il fato

Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici

115Non benedir comusa

Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza

9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I

Se non quella dcI fato altra possanza Ogni

E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco

Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni

100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo

Lonte del volgo ingrato

f ( r~

Non tardar piil tinchina 105

A disusati preghi

alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina

~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato

e nesuon fitto SII

te 11111 L e lil volte

96 lezza pril10

gosce e te raquo

sempre OlJof(la alto v DO-l laquo

clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo

Egrave csr 12-3) divino

102_

~

Ii quella vita J12111 111111 dd [HO

I nel canto VilI

(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai

fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota

11 1 11011 riwlmur dipende

forse lIn cc) relativa

t 2deg9

208

t

Page 4: CLASSICI ITALIANI GIACO:MO LEOPARDI COLLANA DI TESTI …omero.humnet.unipi.it/matdid/47/LeopardiCanti_Casadei 2011-12.pdf · classici italiani giaco:mo leopardi collana di testi con

uvv r1rt storiche del mio allishygreci

c anzitutto ai PCIHicrIgrave digrave amore e agli Sciolti a tener pr(sen ti per luso dellenJ~casilabo se

che il Monti fece dci romanzo tedesco

17(ltbC come dallOrtis foscoliano era ]orwzo (o Silvio) Samo

di IIlgtflfllll e ric()rdi

quelle sincarna una che si appoggia a moduli temi tracli7ionali anche o il plrsOllaggi storico-simbolici (Bruto Segravel))

crmfcs5ione mInt Il ti

XII LInfinito di diario parentesi di segno pme il e che si aJeIDm

il metro per eccellenza della confessione lirica Soltanto con la cnnmne All sila dOIh e con la lirica della maturitagrave saragrave superato il dnaligravesl1lo di Idilli e (nll7gt1ni clrattcristico della plil1Hl fase dellattivitagrave poetica bp1tdiana_ Rispetto agli nitrigrave

poi LiilfiJ1ito che non (15111II11(nle il L colloctl ill l11tte le edizi0ni per prillloI (Islirl~ue pcr lassenza di rifel imcnti nlln vila lIlvagligraveata dci poelG al lt SilO dolore gt

dire di spunti o pessimistici come pcr la ridU7IgraveOW allestremo accenni pacsisticigrave lla vi coglie trasccndendo 011 particolare della vita

sun pUpl ia e del 1Hondo che lo circonda un moto lattrazione e lo smnJimcllto dinanzi allinfinito al di qUH di ogni l11eti1siclt1 5pit illialisttca o matcrblislica (si veda per mntlO Ja Igrave1ecC come caJfl (tlns1ctlldine sigrave che 11 ranpreelilazione di inleri i nlre e si chiude cnn 11111 nota afkttiva (ltlt se1nnre Cillli c il naufragar III l dolceraquo) cte con Irilmcc tcmpcltmtolo a cbiC un senso di compiutezza p(letica

DcllIilfilligraveo ili cui si suhlim li(lt1I)1l1te unesperienza (ld111ICtllalc ciel L si 1ltgt10 trovare precedenti d solito Ilci citati 11111 e rimldi e in lwine pill tl l lIl1egrave1nSe clll IlC sviluppallo c lintuizione (ctiUI riportnndla alla tcwa

11Pss iamo dile COli siclIlezrH ma probahilmente prima di JUla [11M e de Lo gt1 del pihcre illlOrllO albI qnalc lauto 11 I1Klllc del L C01] in 1111 ampio discorso VCIIO ilOttllIlO (ne ahhiamo hen tre abboui fra laquo gli argomenti di Idilli raquo il pishy illlllrno al pilcerc posteriore di 1111 anno tll1 (olt1l1osiziol1e dellidillio (12-2) luglionlO d~i qU1i si intiwla idilligraveo lrimo S()f1tI liil(ll7ito) mentre gii altri 182()) egrave HII richinlno alllt1 sillaiolle stca dellInFilio cte pl(la5Iic~l1(nle t1ecICia

agli anni snressivi (IiQIl-21) La denominazione fu suggerita al L dagli I dci ljl18lc pu cssCle 111 e0l11111cnto ltllle volte ~llilll1 desidcHrl d effenivashy

) dn lui tradotti Ina egrave vClIuta nd nssumcre un valnre nuovo per la forte impronta n1(11Ie desidna una vedula ristretta e conlinla in l(~lIi modi come ilei lI sillZiOl1iw2~cttiva che ii caralterizza parecchi anni dopo segneragrave tra gli arpuilti di opre 101111111 ielle Ln cagione la sl~S~ cio il desiderio dellinClIlito PC[Ct( allora inldn COlllP Idillii csprinlenti silumioni afTezioni orrc lucgo della vita IaVlllll lil11l11lliIWioi1c e il fllltlslIgraveco sotnra al reale Lanima mc) Non tallto perograve si ticolhgano a quegli Idilli simnHtgina qndlo che nU11 vede che qmlIa 1IwO Cjuclla siepe quella 1(lITe gli

ltlclll1dc e va errando ili lino spazio immaginnrin e si figura cose che 110n pOlrebhe se la slIa vista si es rendesse da per tutto lcch il lcale escluderehbe 1ulInwinarioraquo

Scnoncheacute quel lavoro dclliml11agiftHione che nclb prosiegrave 11[0shyil L rappnseI1U nelhl poesia COI inmledillt7l e con anenli di

sillgnlmc 110ill 111( di chi scopre I1I1il1(plontll1 rcg(lJl( dllIailno Come egrave 501shy

plesso il plesl1ggio cstemo cte il poCla 110n eacute-srrIgrave( lllcheacute gli egrave familiare e ci lNi con lui in 5110 l1tbjente (e qllestermo colleraquo fIICJlcl 1[(e

1 UtllJrecanatcse egli 11(1 IHsctato da p~lrte in qnestl cOluponllnenu JlCi rotnan7O pigravellle )) cosl In l111 illllinlziol1c IlOIl si solTenni su IlcUIl HSI)(to abhia klllvagheggiato rimane non tanto questa o quella immagine qnesta o qllella scena COllcreteva (ciclo stcllc) ma su entitagrave che semhrano rirtl~ire da ogni rcllizzaione quanto la figum del poeta solitario intento ad aseolutrc i moti del proprio cnore falli asi ica rii1ulalldo ogni jilll1Ja Cosigrave suagrave in altre grandi liriche kOIlirdianc In e dc mondo esterno nOI1 c(jl1lp~ionn che alClmi 3spetli della natura testimone e Cllmlte 111a SlIII dOli lI e il Coro dei morti dd conlidente delle sne mccliwzioni soltanto nella sua maturitagrave in quclli che altri

Conforme tlb novitagrave di questo capolavoro assoluto egrave il metro per il quale ladirebbe idilli-apologhi La quiete dOII) la tempesta e Il ccedilabato del liflI~lia e nel

J desiinaollc di (I1eCrtsillabi sciolti e il riferimento alla trmliziol1c letlerarin il cui ilPassero solitiri() potranno trovar luogo scene dcI picolo Inondo recanatee caro al L ci rifaccva coi suoi Idilli sono assai piil che per Ali altri dd IlltlO insuificienti Il1fluil()eta Egrave da avvertire cte contrlriamente alluso invalso non ci vanelno igraven lt]Ulln l I(queml e insislenza di cele cnrattcristirhc figure metriche e la varietagrave sintatti~acommento della distinzione Ira laquo piccoli idilliraquo e lt oli lilli ferendo dmiddoti t Cln) nellill(I1l0 dl disn1so 1)l mOVimento rilmico non meno originale e ll11OVO

esclusivamente come Idilli quelli che il L cosi di quello che si nlcnnCligrave nelle cosidette canzoni lihere della maturitn Risl1ltn pClper [ilfilito a lnccre degli altri il letmine di laquopiccoli che sembra imIshymovimenlo stesso ncllintclI1o dci COI11Illlil11cnto una certa uniformitagrave nei versitare un gindi71o limitatiVO ia percheacute mal saprenuno riconoscete un laquoidillio) (nemshy

- -~ quali 1 Sipia o ligravenigrave1li che ha per didto di chiuderlo in un quadro ben ddigravenilo quasi che meno con lip11l1iograve sin inizi della carriera poclica la forma chigraveusa del sonetto CiJllto IlOttlt1O quindki ritrovato un modo StiO o1Igravegirde per dar- al discoisOnellintenzione del L e n-1 loro crrttio carattereGli Idilli si dei1niscono invece compiutezza Si ponga perciograve mente ai primi Ire versi daUa cadenzadi contro alla poesia eloquente che inalle Canzoni ~nnin l

E il llimo li CJuci che Nr e nelled di Versi B 1826 hanno io nottlruo escluso da F e in coi furono pnllblicnti non

giunta che i tre piil brevi laquo

il tilolo comune cH [dilli ne faceva incluso comc Fallll71cnto 1CIed

si vede a Imt lImo) fu lono Il soglO La lifa

della Lo

del digrave pill intrinseche di contenuto e di stile

e mzia tult1 terc [ma la definizione dcWilnslTc Icopardista non tntto adeguata all[I1(1l1ito] i maggiori con tnaggior fondo di fatli reali (lella

([ci) Non vl dhhin per) che Lil1(1l1ito sia stato compostn nel 1819 non

II

1 Il5

[ t

I I ll

i l I

torna la medcshymare e per contro

iatj alle elisioni tutti che danno

uniforme bmo c6l1e tiII la cmlenza con altre due

in cui

fenomeni

al discorso ampia ltImam unarticolazione in unitagraveuna tanto pm t minori che semshybrano cOIllpromellcre lendecasillabo tradiziollale Cosigrave nelle per il metro per queste

esltnzbli al discorso il lettore egrave portato a vivere col poeta qncl1a sua espeshy altrettanto si dica per la sintassi (se lm fosse lecito considerare sepMatashy

mente l1lci due elelllcnti inseparahili) per la diversitagrave del1flrdine dei singoli poetico e

membri ne periodi in cui come ad onde successive si svolge il mnvill1cnto la diversitagrave dei SClPQctti in ciascl1llo di essi Cfr M FURINI Metrica

cit pp 65-70

Sempre caro mi fu E qu~sta siepe che da tanta Dellultimo orizzonte il Ma sedendo e mirando SSpazi di lagrave da quella e sovrumani Silenzi e profondissima quiete lo nel pensicl mi fingo ove per poco ] I COl non si spaura E come il velHo Odo stormir tra queste piante io

10I nfigravenito silel1io a queta voce

quasi dando una

in -nmiddot fshy~S~

sonO dc

ha di

Il6

bull

bull

e mi sovvien leterJlCl morte stagIoni e la presente

E viva e il Sllon di lei Cosigrave tra questa Immensitagrave sannega il pensier mio

15E il naufras3r megrave dolce in questo mare

ne sigrave prepara piugrave compr

vila mortale 51102 digrave lei

Il m 50lfell

del (mssaIO

poetiCil H IgravefllllllllriIgraveJ Nr Il 26 15

man w

c CO~ tanto

Il7

--shy

aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi

unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc

sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci

racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti

Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave

1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come

sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave

f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce

10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a

lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1

etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare

indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy

llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre

siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle

ndhl

f sIgrave

li

vv - alpo pllSSJ

cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli

in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva

paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio

Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare

ligrave l

lU

J _---~ _____-~w----_middotmiddot

con grnnllf variet~t

E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi

rei invidia non di

tiene est ima

di fuori

Senza Ull ddelo disumano Igravelllra

35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto

20 Di quel

voci alterne e le tnll1quille Opre de Che

4( Che di gua

voJ il 25

15

30 vita IInicn Ilote 5]

VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11

Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od

cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI

nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~

I (~)Ito lt1 himte

hosdH1I ( che lat

rni~ TinshynonarOUT(I fosl

ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim

Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo

i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy

so

31 sptcgenJ

172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti

1111 l1tilitugrave

qUltlsi

di 1(1 CUIl~l

che

laquo igrave voti

un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra

presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60

Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70

Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E

vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (

cotne qua~1(lo p[tjilnna

alla sorella p0r

insislcn te discorso

rimelltlta [menUl

In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy

poeta non ra~-

or speshyilllrnr dj~

laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot

SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy

76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI

174

so

85

90

95

fluIi (gt1 lo Pe~

stagione i dolci in~ gallfl raquo

~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy

hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle

NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla

(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn

rnnlligrave raquo e

elllllle

sn il nHlf)

di Illl te le coltl

la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di

cfr )j

gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione

dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot

Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1

Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)

(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o

cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11

90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca

lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy

11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi

e

12

lt1lleUoS1 ershy

e i desishydelladoshymantcra

di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt

Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc

l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri

[II ViS1C e le

rlltgtSCgn1rml

Sartllllmi nCClflshy

175

si

b ira 101

tarmene Wl

mirlhlp ddshy

ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor

109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L

111

_ (Cf

il laquochiuso 111rshy

filln dr Odio

CIII-

lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l

Hl wlll1nln di nlnpllIO

Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll

l IIHt 1 F (1 n priJl)o

(1 jlUl igravell fc-

Ifonde

llei I etagrave indefigraveshy

il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-

Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel

pieIIgt

gTOVlTlf~

fnlnligraveHt

Ul 1110

preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto

ad tlllil piigravel la

la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO

Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100

Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO

Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)

Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse

110

Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte

ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso

canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza

ElJ

125

130

D5

Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO

TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl

1

177

~ t ~

Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170

f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari

soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to

Scolormni tuoi Ad altri

150

J))

Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso

1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1

Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera

1111 lO

sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy

cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111

141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe

liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17

lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10

din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot

bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III

l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt

ill11l1sivo del fli sono

neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla

151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy

Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con

178 179

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

Cose ltwltldugrave sigrave belle

li

non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5

Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos

1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO

lflmiddot~~A-jigraveRO

Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15

Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita

in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn

Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy

li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota

20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante

la

heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve

lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln

cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J

nd CHlT un cns eccelso linnlnJl

pii il

Vld

che ha ~ T il p~nsiclO~

f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)

come tuono Limmnginc egrave

~

Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl

notte )) Jla fl(vJirlr(

r ~

XXVB 58 e ptrg IX ~

~ 206

t

ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6

Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della

Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5

Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno

lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina

i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa

fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta

B5le memhra in terra Ride ai lor casi

~s

50

55

(U

onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la

~(j 11 ccII

middot17 c (lIlll

laquo invincihile c I ai

aUmJoxo indica

in la sqlillt

nel L

cfr la nota ai

lO sa dclla gdlC l1O

0n10ll)igrave bulll

c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga

)

JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (

si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha

Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29

57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima

(al suo Cssere piugrave

) igrave

A CUI e v(chiezla il Ai ai felici

ti perimiddot

VCIlutu a tlt11 punto

consenta

pntere

W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40

laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](

laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~

i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri

infestoraquo 57 a

Abhiano

da alte

ziosi e in pnce

j

PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno

dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef

inerte di chi non egrave agitato tassion

ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi

2deg7

70

La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente

t 90Luno o laltro di voi conceda il fato

Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici

115Non benedir comusa

Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza

9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I

Se non quella dcI fato altra possanza Ogni

E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco

Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni

100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo

Lonte del volgo ingrato

f ( r~

Non tardar piil tinchina 105

A disusati preghi

alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina

~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato

e nesuon fitto SII

te 11111 L e lil volte

96 lezza pril10

gosce e te raquo

sempre OlJof(la alto v DO-l laquo

clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo

Egrave csr 12-3) divino

102_

~

Ii quella vita J12111 111111 dd [HO

I nel canto VilI

(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai

fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota

11 1 11011 riwlmur dipende

forse lIn cc) relativa

t 2deg9

208

t

Page 5: CLASSICI ITALIANI GIACO:MO LEOPARDI COLLANA DI TESTI …omero.humnet.unipi.it/matdid/47/LeopardiCanti_Casadei 2011-12.pdf · classici italiani giaco:mo leopardi collana di testi con

[ t

I I ll

i l I

torna la medcshymare e per contro

iatj alle elisioni tutti che danno

uniforme bmo c6l1e tiII la cmlenza con altre due

in cui

fenomeni

al discorso ampia ltImam unarticolazione in unitagraveuna tanto pm t minori che semshybrano cOIllpromellcre lendecasillabo tradiziollale Cosigrave nelle per il metro per queste

esltnzbli al discorso il lettore egrave portato a vivere col poeta qncl1a sua espeshy altrettanto si dica per la sintassi (se lm fosse lecito considerare sepMatashy

mente l1lci due elelllcnti inseparahili) per la diversitagrave del1flrdine dei singoli poetico e

membri ne periodi in cui come ad onde successive si svolge il mnvill1cnto la diversitagrave dei SClPQctti in ciascl1llo di essi Cfr M FURINI Metrica

cit pp 65-70

Sempre caro mi fu E qu~sta siepe che da tanta Dellultimo orizzonte il Ma sedendo e mirando SSpazi di lagrave da quella e sovrumani Silenzi e profondissima quiete lo nel pensicl mi fingo ove per poco ] I COl non si spaura E come il velHo Odo stormir tra queste piante io

10I nfigravenito silel1io a queta voce

quasi dando una

in -nmiddot fshy~S~

sonO dc

ha di

Il6

bull

bull

e mi sovvien leterJlCl morte stagIoni e la presente

E viva e il Sllon di lei Cosigrave tra questa Immensitagrave sannega il pensier mio

15E il naufras3r megrave dolce in questo mare

ne sigrave prepara piugrave compr

vila mortale 51102 digrave lei

Il m 50lfell

del (mssaIO

poetiCil H IgravefllllllllriIgraveJ Nr Il 26 15

man w

c CO~ tanto

Il7

--shy

aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi

unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc

sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci

racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti

Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave

1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come

sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave

f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce

10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a

lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1

etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare

indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy

llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre

siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle

ndhl

f sIgrave

li

vv - alpo pllSSJ

cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli

in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva

paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio

Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare

ligrave l

lU

J _---~ _____-~w----_middotmiddot

con grnnllf variet~t

E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi

rei invidia non di

tiene est ima

di fuori

Senza Ull ddelo disumano Igravelllra

35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto

20 Di quel

voci alterne e le tnll1quille Opre de Che

4( Che di gua

voJ il 25

15

30 vita IInicn Ilote 5]

VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11

Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od

cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI

nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~

I (~)Ito lt1 himte

hosdH1I ( che lat

rni~ TinshynonarOUT(I fosl

ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim

Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo

i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy

so

31 sptcgenJ

172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti

1111 l1tilitugrave

qUltlsi

di 1(1 CUIl~l

che

laquo igrave voti

un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra

presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60

Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70

Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E

vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (

cotne qua~1(lo p[tjilnna

alla sorella p0r

insislcn te discorso

rimelltlta [menUl

In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy

poeta non ra~-

or speshyilllrnr dj~

laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot

SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy

76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI

174

so

85

90

95

fluIi (gt1 lo Pe~

stagione i dolci in~ gallfl raquo

~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy

hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle

NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla

(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn

rnnlligrave raquo e

elllllle

sn il nHlf)

di Illl te le coltl

la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di

cfr )j

gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione

dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot

Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1

Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)

(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o

cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11

90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca

lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy

11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi

e

12

lt1lleUoS1 ershy

e i desishydelladoshymantcra

di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt

Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc

l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri

[II ViS1C e le

rlltgtSCgn1rml

Sartllllmi nCClflshy

175

si

b ira 101

tarmene Wl

mirlhlp ddshy

ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor

109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L

111

_ (Cf

il laquochiuso 111rshy

filln dr Odio

CIII-

lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l

Hl wlll1nln di nlnpllIO

Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll

l IIHt 1 F (1 n priJl)o

(1 jlUl igravell fc-

Ifonde

llei I etagrave indefigraveshy

il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-

Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel

pieIIgt

gTOVlTlf~

fnlnligraveHt

Ul 1110

preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto

ad tlllil piigravel la

la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO

Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100

Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO

Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)

Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse

110

Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte

ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso

canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza

ElJ

125

130

D5

Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO

TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl

1

177

~ t ~

Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170

f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari

soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to

Scolormni tuoi Ad altri

150

J))

Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso

1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1

Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera

1111 lO

sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy

cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111

141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe

liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17

lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10

din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot

bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III

l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt

ill11l1sivo del fli sono

neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla

151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy

Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con

178 179

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

Cose ltwltldugrave sigrave belle

li

non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5

Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos

1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO

lflmiddot~~A-jigraveRO

Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15

Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita

in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn

Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy

li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota

20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante

la

heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve

lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln

cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J

nd CHlT un cns eccelso linnlnJl

pii il

Vld

che ha ~ T il p~nsiclO~

f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)

come tuono Limmnginc egrave

~

Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl

notte )) Jla fl(vJirlr(

r ~

XXVB 58 e ptrg IX ~

~ 206

t

ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6

Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della

Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5

Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno

lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina

i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa

fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta

B5le memhra in terra Ride ai lor casi

~s

50

55

(U

onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la

~(j 11 ccII

middot17 c (lIlll

laquo invincihile c I ai

aUmJoxo indica

in la sqlillt

nel L

cfr la nota ai

lO sa dclla gdlC l1O

0n10ll)igrave bulll

c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga

)

JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (

si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha

Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29

57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima

(al suo Cssere piugrave

) igrave

A CUI e v(chiezla il Ai ai felici

ti perimiddot

VCIlutu a tlt11 punto

consenta

pntere

W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40

laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](

laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~

i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri

infestoraquo 57 a

Abhiano

da alte

ziosi e in pnce

j

PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno

dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef

inerte di chi non egrave agitato tassion

ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi

2deg7

70

La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente

t 90Luno o laltro di voi conceda il fato

Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici

115Non benedir comusa

Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza

9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I

Se non quella dcI fato altra possanza Ogni

E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco

Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni

100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo

Lonte del volgo ingrato

f ( r~

Non tardar piil tinchina 105

A disusati preghi

alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina

~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato

e nesuon fitto SII

te 11111 L e lil volte

96 lezza pril10

gosce e te raquo

sempre OlJof(la alto v DO-l laquo

clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo

Egrave csr 12-3) divino

102_

~

Ii quella vita J12111 111111 dd [HO

I nel canto VilI

(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai

fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota

11 1 11011 riwlmur dipende

forse lIn cc) relativa

t 2deg9

208

t

Page 6: CLASSICI ITALIANI GIACO:MO LEOPARDI COLLANA DI TESTI …omero.humnet.unipi.it/matdid/47/LeopardiCanti_Casadei 2011-12.pdf · classici italiani giaco:mo leopardi collana di testi con

--shy

aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi

unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc

sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci

racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti

Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave

1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come

sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave

f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce

10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a

lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1

etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare

indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy

llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre

siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle

ndhl

f sIgrave

li

vv - alpo pllSSJ

cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli

in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva

paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio

Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare

ligrave l

lU

J _---~ _____-~w----_middotmiddot

con grnnllf variet~t

E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi

rei invidia non di

tiene est ima

di fuori

Senza Ull ddelo disumano Igravelllra

35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto

20 Di quel

voci alterne e le tnll1quille Opre de Che

4( Che di gua

voJ il 25

15

30 vita IInicn Ilote 5]

VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11

Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od

cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI

nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~

I (~)Ito lt1 himte

hosdH1I ( che lat

rni~ TinshynonarOUT(I fosl

ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim

Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo

i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy

so

31 sptcgenJ

172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti

1111 l1tilitugrave

qUltlsi

di 1(1 CUIl~l

che

laquo igrave voti

un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra

presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60

Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70

Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E

vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (

cotne qua~1(lo p[tjilnna

alla sorella p0r

insislcn te discorso

rimelltlta [menUl

In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy

poeta non ra~-

or speshyilllrnr dj~

laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot

SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy

76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI

174

so

85

90

95

fluIi (gt1 lo Pe~

stagione i dolci in~ gallfl raquo

~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy

hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle

NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla

(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn

rnnlligrave raquo e

elllllle

sn il nHlf)

di Illl te le coltl

la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di

cfr )j

gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione

dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot

Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1

Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)

(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o

cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11

90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca

lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy

11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi

e

12

lt1lleUoS1 ershy

e i desishydelladoshymantcra

di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt

Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc

l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri

[II ViS1C e le

rlltgtSCgn1rml

Sartllllmi nCClflshy

175

si

b ira 101

tarmene Wl

mirlhlp ddshy

ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor

109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L

111

_ (Cf

il laquochiuso 111rshy

filln dr Odio

CIII-

lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l

Hl wlll1nln di nlnpllIO

Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll

l IIHt 1 F (1 n priJl)o

(1 jlUl igravell fc-

Ifonde

llei I etagrave indefigraveshy

il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-

Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel

pieIIgt

gTOVlTlf~

fnlnligraveHt

Ul 1110

preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto

ad tlllil piigravel la

la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO

Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100

Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO

Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)

Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse

110

Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte

ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso

canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza

ElJ

125

130

D5

Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO

TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl

1

177

~ t ~

Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170

f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari

soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to

Scolormni tuoi Ad altri

150

J))

Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso

1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1

Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera

1111 lO

sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy

cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111

141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe

liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17

lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10

din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot

bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III

l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt

ill11l1sivo del fli sono

neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla

151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy

Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con

178 179

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

Cose ltwltldugrave sigrave belle

li

non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5

Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos

1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO

lflmiddot~~A-jigraveRO

Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15

Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita

in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn

Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy

li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota

20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante

la

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Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della

Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5

Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno

lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina

i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa

fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta

B5le memhra in terra Ride ai lor casi

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La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente

t 90Luno o laltro di voi conceda il fato

Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici

115Non benedir comusa

Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza

9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I

Se non quella dcI fato altra possanza Ogni

E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco

Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni

100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo

Lonte del volgo ingrato

f ( r~

Non tardar piil tinchina 105

A disusati preghi

alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina

~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato

e nesuon fitto SII

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208

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Page 7: CLASSICI ITALIANI GIACO:MO LEOPARDI COLLANA DI TESTI …omero.humnet.unipi.it/matdid/47/LeopardiCanti_Casadei 2011-12.pdf · classici italiani giaco:mo leopardi collana di testi con

E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi

rei invidia non di

tiene est ima

di fuori

Senza Ull ddelo disumano Igravelllra

35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto

20 Di quel

voci alterne e le tnll1quille Opre de Che

4( Che di gua

voJ il 25

15

30 vita IInicn Ilote 5]

VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11

Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od

cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI

nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~

I (~)Ito lt1 himte

hosdH1I ( che lat

rni~ TinshynonarOUT(I fosl

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Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo

i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy

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di 1(1 CUIl~l

che

laquo igrave voti

un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra

presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60

Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70

Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E

vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (

cotne qua~1(lo p[tjilnna

alla sorella p0r

insislcn te discorso

rimelltlta [menUl

In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy

poeta non ra~-

or speshyilllrnr dj~

laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot

SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy

76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI

174

so

85

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~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy

hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle

NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla

(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn

rnnlligrave raquo e

elllllle

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di Illl te le coltl

la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di

cfr )j

gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione

dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot

Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1

Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)

(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o

cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11

90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca

lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy

11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi

e

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lt1lleUoS1 ershy

e i desishydelladoshymantcra

di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt

Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc

l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri

[II ViS1C e le

rlltgtSCgn1rml

Sartllllmi nCClflshy

175

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tarmene Wl

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il laquochiuso 111rshy

filln dr Odio

CIII-

lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l

Hl wlll1nln di nlnpllIO

Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll

l IIHt 1 F (1 n priJl)o

(1 jlUl igravell fc-

Ifonde

llei I etagrave indefigraveshy

il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-

Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel

pieIIgt

gTOVlTlf~

fnlnligraveHt

Ul 1110

preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto

ad tlllil piigravel la

la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO

Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100

Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO

Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)

Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse

110

Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte

ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso

canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza

ElJ

125

130

D5

Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO

TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl

1

177

~ t ~

Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170

f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari

soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to

Scolormni tuoi Ad altri

150

J))

Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso

1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1

Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera

1111 lO

sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy

cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111

141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe

liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17

lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10

din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot

bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III

l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt

ill11l1sivo del fli sono

neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla

151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy

Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con

178 179

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

Cose ltwltldugrave sigrave belle

li

non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5

Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos

1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO

lflmiddot~~A-jigraveRO

Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15

Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita

in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn

Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy

li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota

20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante

la

heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve

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Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5

Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno

lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina

i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa

fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta

B5le memhra in terra Ride ai lor casi

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si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha

Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29

57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima

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) igrave

A CUI e v(chiezla il Ai ai felici

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VCIlutu a tlt11 punto

consenta

pntere

W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40

laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](

laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~

i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri

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ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi

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La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente

t 90Luno o laltro di voi conceda il fato

Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici

115Non benedir comusa

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9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I

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E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco

Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni

100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo

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A disusati preghi

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I nel canto VilI

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fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota

11 1 11011 riwlmur dipende

forse lIn cc) relativa

t 2deg9

208

t

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1111 l1tilitugrave

qUltlsi

di 1(1 CUIl~l

che

laquo igrave voti

un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra

presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60

Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70

Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E

vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (

cotne qua~1(lo p[tjilnna

alla sorella p0r

insislcn te discorso

rimelltlta [menUl

In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy

poeta non ra~-

or speshyilllrnr dj~

laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot

SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy

76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI

174

so

85

90

95

fluIi (gt1 lo Pe~

stagione i dolci in~ gallfl raquo

~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy

hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle

NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla

(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn

rnnlligrave raquo e

elllllle

sn il nHlf)

di Illl te le coltl

la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di

cfr )j

gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione

dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot

Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1

Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)

(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o

cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11

90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca

lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy

11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi

e

12

lt1lleUoS1 ershy

e i desishydelladoshymantcra

di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt

Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc

l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri

[II ViS1C e le

rlltgtSCgn1rml

Sartllllmi nCClflshy

175

si

b ira 101

tarmene Wl

mirlhlp ddshy

ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor

109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L

111

_ (Cf

il laquochiuso 111rshy

filln dr Odio

CIII-

lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l

Hl wlll1nln di nlnpllIO

Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll

l IIHt 1 F (1 n priJl)o

(1 jlUl igravell fc-

Ifonde

llei I etagrave indefigraveshy

il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-

Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel

pieIIgt

gTOVlTlf~

fnlnligraveHt

Ul 1110

preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto

ad tlllil piigravel la

la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO

Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100

Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO

Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)

Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse

110

Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte

ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso

canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza

ElJ

125

130

D5

Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO

TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl

1

177

~ t ~

Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170

f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari

soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to

Scolormni tuoi Ad altri

150

J))

Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso

1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1

Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera

1111 lO

sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy

cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111

141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe

liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17

lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10

din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot

bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III

l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt

ill11l1sivo del fli sono

neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla

151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy

Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con

178 179

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

Cose ltwltldugrave sigrave belle

li

non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5

Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos

1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO

lflmiddot~~A-jigraveRO

Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15

Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita

in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn

Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy

li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota

20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante

la

heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve

lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln

cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J

nd CHlT un cns eccelso linnlnJl

pii il

Vld

che ha ~ T il p~nsiclO~

f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)

come tuono Limmnginc egrave

~

Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl

notte )) Jla fl(vJirlr(

r ~

XXVB 58 e ptrg IX ~

~ 206

t

ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6

Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della

Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5

Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno

lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina

i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa

fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta

B5le memhra in terra Ride ai lor casi

~s

50

55

(U

onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la

~(j 11 ccII

middot17 c (lIlll

laquo invincihile c I ai

aUmJoxo indica

in la sqlillt

nel L

cfr la nota ai

lO sa dclla gdlC l1O

0n10ll)igrave bulll

c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga

)

JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (

si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha

Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29

57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima

(al suo Cssere piugrave

) igrave

A CUI e v(chiezla il Ai ai felici

ti perimiddot

VCIlutu a tlt11 punto

consenta

pntere

W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40

laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](

laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~

i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri

infestoraquo 57 a

Abhiano

da alte

ziosi e in pnce

j

PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno

dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef

inerte di chi non egrave agitato tassion

ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi

2deg7

70

La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente

t 90Luno o laltro di voi conceda il fato

Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici

115Non benedir comusa

Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza

9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I

Se non quella dcI fato altra possanza Ogni

E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco

Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni

100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo

Lonte del volgo ingrato

f ( r~

Non tardar piil tinchina 105

A disusati preghi

alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina

~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato

e nesuon fitto SII

te 11111 L e lil volte

96 lezza pril10

gosce e te raquo

sempre OlJof(la alto v DO-l laquo

clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo

Egrave csr 12-3) divino

102_

~

Ii quella vita J12111 111111 dd [HO

I nel canto VilI

(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai

fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota

11 1 11011 riwlmur dipende

forse lIn cc) relativa

t 2deg9

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si

b ira 101

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ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor

109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L

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il laquochiuso 111rshy

filln dr Odio

CIII-

lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l

Hl wlll1nln di nlnpllIO

Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll

l IIHt 1 F (1 n priJl)o

(1 jlUl igravell fc-

Ifonde

llei I etagrave indefigraveshy

il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-

Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel

pieIIgt

gTOVlTlf~

fnlnligraveHt

Ul 1110

preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto

ad tlllil piigravel la

la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO

Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100

Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO

Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)

Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse

110

Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte

ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso

canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza

ElJ

125

130

D5

Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO

TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl

1

177

~ t ~

Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170

f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari

soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to

Scolormni tuoi Ad altri

150

J))

Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso

1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1

Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera

1111 lO

sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy

cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111

141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe

liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17

lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10

din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot

bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III

l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt

ill11l1sivo del fli sono

neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla

151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy

Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con

178 179

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

Cose ltwltldugrave sigrave belle

li

non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5

Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos

1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO

lflmiddot~~A-jigraveRO

Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15

Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita

in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn

Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy

li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota

20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante

la

heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve

lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln

cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J

nd CHlT un cns eccelso linnlnJl

pii il

Vld

che ha ~ T il p~nsiclO~

f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)

come tuono Limmnginc egrave

~

Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl

notte )) Jla fl(vJirlr(

r ~

XXVB 58 e ptrg IX ~

~ 206

t

ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6

Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della

Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5

Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno

lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina

i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa

fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta

B5le memhra in terra Ride ai lor casi

~s

50

55

(U

onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la

~(j 11 ccII

middot17 c (lIlll

laquo invincihile c I ai

aUmJoxo indica

in la sqlillt

nel L

cfr la nota ai

lO sa dclla gdlC l1O

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)

JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (

si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha

Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29

57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima

(al suo Cssere piugrave

) igrave

A CUI e v(chiezla il Ai ai felici

ti perimiddot

VCIlutu a tlt11 punto

consenta

pntere

W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40

laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](

laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~

i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri

infestoraquo 57 a

Abhiano

da alte

ziosi e in pnce

j

PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno

dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef

inerte di chi non egrave agitato tassion

ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi

2deg7

70

La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente

t 90Luno o laltro di voi conceda il fato

Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici

115Non benedir comusa

Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza

9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I

Se non quella dcI fato altra possanza Ogni

E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco

Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni

100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo

Lonte del volgo ingrato

f ( r~

Non tardar piil tinchina 105

A disusati preghi

alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina

~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato

e nesuon fitto SII

te 11111 L e lil volte

96 lezza pril10

gosce e te raquo

sempre OlJof(la alto v DO-l laquo

clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo

Egrave csr 12-3) divino

102_

~

Ii quella vita J12111 111111 dd [HO

I nel canto VilI

(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai

fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota

11 1 11011 riwlmur dipende

forse lIn cc) relativa

t 2deg9

208

t

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~ t ~

Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170

f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari

soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to

Scolormni tuoi Ad altri

150

J))

Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso

1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1

Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera

1111 lO

sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy

cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111

141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe

liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17

lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10

din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot

bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III

l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt

ill11l1sivo del fli sono

neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla

151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy

Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con

178 179

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

Cose ltwltldugrave sigrave belle

li

non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5

Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos

1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO

lflmiddot~~A-jigraveRO

Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15

Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita

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Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

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20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

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Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

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la

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Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza

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Page 11: CLASSICI ITALIANI GIACO:MO LEOPARDI COLLANA DI TESTI …omero.humnet.unipi.it/matdid/47/LeopardiCanti_Casadei 2011-12.pdf · classici italiani giaco:mo leopardi collana di testi con

~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte

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li

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Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave

a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita

~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20

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Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30

uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr

dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot

canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi

igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal

Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo

diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy

li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota

20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5

Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura

quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura

volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante

la

heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve

lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln

cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J

nd CHlT un cns eccelso linnlnJl

pii il

Vld

che ha ~ T il p~nsiclO~

f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)

come tuono Limmnginc egrave

~

Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl

notte )) Jla fl(vJirlr(

r ~

XXVB 58 e ptrg IX ~

~ 206

t

ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6

Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della

Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5

Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno

lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina

i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa

fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta

B5le memhra in terra Ride ai lor casi

~s

50

55

(U

onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la

~(j 11 ccII

middot17 c (lIlll

laquo invincihile c I ai

aUmJoxo indica

in la sqlillt

nel L

cfr la nota ai

lO sa dclla gdlC l1O

0n10ll)igrave bulll

c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga

)

JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (

si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha

Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29

57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima

(al suo Cssere piugrave

) igrave

A CUI e v(chiezla il Ai ai felici

ti perimiddot

VCIlutu a tlt11 punto

consenta

pntere

W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40

laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](

laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~

i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri

infestoraquo 57 a

Abhiano

da alte

ziosi e in pnce

j

PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno

dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef

inerte di chi non egrave agitato tassion

ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi

2deg7

70

La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente

t 90Luno o laltro di voi conceda il fato

Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici

115Non benedir comusa

Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza

9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I

Se non quella dcI fato altra possanza Ogni

E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco

Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni

100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo

Lonte del volgo ingrato

f ( r~

Non tardar piil tinchina 105

A disusati preghi

alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina

~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato

e nesuon fitto SII

te 11111 L e lil volte

96 lezza pril10

gosce e te raquo

sempre OlJof(la alto v DO-l laquo

clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo

Egrave csr 12-3) divino

102_

~

Ii quella vita J12111 111111 dd [HO

I nel canto VilI

(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai

fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota

11 1 11011 riwlmur dipende

forse lIn cc) relativa

t 2deg9

208

t

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Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35

lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza

sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40

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