CLASSICI ITALIANI GIACO:MO LEOPARDI COLLANA DI TESTI...
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CLASSICI ITALIANI GIACOMO LEOPARDI
COLLANA DI TESTI CON INTRODUZIONE E NOTE
DIRETTA DA MARIO FUBINI
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C~ANrrI
CON INTRODUZIONE E COMMENTO Dr
MARIO FUBINI
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FlgtIZON IIFA 171 CON LI GUUlUORAZIOiH Il
EMILIO BIGI
LOES( aIER EDITURE TO lllio
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XI Il passero solitari()
Si pensI un tempo (opinione accolta ancora dal Moroncioi nel COllnn cil 191igrave) che questo canto che si colloca tra Il limo alllore e Linililo e che egrave 111I1UIlltiato da llll pplll1tn (ltlt Passero solitario raquo) dci SlIpplemelllo generalc ti IItte le mie (arie (1819middot20) appaHenga COIl gli Idilli alla prima giminczza dci poeta senoncheacute baste leh
stato composto che il L
lli limo che lo stendesse ll1tto in qllelgt1 ciltagrave in
be lelaborai issima comDOSIeacuteIOI1e metrica indurci mi assegnarlo a un p~riodo ltu canti recanntesi anche se lidea prima si nresclItograve alla solo J1W il non trovarlo nellediz d(1 31 ci
(1 alnlcno terminato prima di qudla dopo la prillla nga idea giovanile lo concepisse
soggiorno rCcanatese e lo compisse a Firenze o anche uno dei periodi per 11 piil calmi
e riposati ossia l1 primHelltlCstatc dci 31 (cfr ferletti FittI cit pp 2glmiddot90) [SC((llldo lilla reecnte llopool~ del Busco (cfr Sula ddltlzugravemc CCc ciI pp 6IX~)) ilei ( 11101shy
Ceill1 de poeacutesie superberaquo di cui parla il De Sinner in Ima lettera al L dci 1 gingno 1832 sarebbe da tico1osccre un abbozzo del Pt1urro solitario che quindi samiddot rebhe slMo compiuto in occasione delledizione Starila cio( nel 1834-35] Neacute ~le lobiezione chc il poeta si presenta qui nel suo amhiente reCflnutese e discorre coshymc di iVVenilllcllto allllak dcII a festa del nostro borgo raquo poicheacute nulla ci imnlle di cOllsiderarc la pocsia come 1111 diarin in cui il poeta registra gli ivvcninlenti del giorno Se mai se si vuoi (me della psicologia si puograve rilevare in contrasto con le cerbe note antireGll1alCsi tlcJ[e RiconlClI7Zc la paenta c non polemiGl lres(ntm~ione di seacute stesso e dci Stloi concitwdinigrave e ritenere che il cnnlo sia (rutto di Ull
ripensill11cnLO c di Recanati e dclln sua giovinezza qnnle pOltva aver luogo in qncl momento dclln SWI diHora ([orel1linl 10l1tano dlI horgo natigraveo
Cerw il PlSSfl() JOlilario rif1cttc UI1(1 stHto danimo di cui ( tclttimoninnza giagrave in giovanile e in un passo di ulla lettera del 30 aprile l7 (ltlt Quando io
luoghi che veramente sono ameni (unica COI bunnn che ahhia la mia lnri3) c in C]llesti tempi spezinlmente mi sento cosigrave tmsportare fuor di me tesso elle mi plrrehhe di br peccato ll10rtnle a non curarmenc e a lasciar lllssare
di giOTntllraquo relcre p 62) ma su cui em totnato piugrave di recente in Jetshynppulti dello ZihrrldrJJlc come questo del 2 diccmbre lR28 laquo S~l1Ipre mi demiddot
ster1nno dolore quelle panle che so1cva dirmi lOlimpia Basvecchi riprcndendolni del mio modo di pnssare i giorni della giovemtl in casa sema vedere alcuno che giovenligravel che maniera di pnSSlre cntctigrave nnnigrave Ed io concepiva intimamente e pcrfettalllCl1lC anche allora tutta la mgil1evoczw di queste parole Credo pcr() nondimeno che
dello
forma
alunqllc maniera di vitn egli meni che pens1l1do ]1 suo modo non Sill per dire a se meclesinw quellc lnwkraquo (4middot121middot2 e cfr Zibaldolli ci L nella nota ai vv 535 e i vv 43middot9 dltlle
mctrica essa presuppone leslcriCnCl dci canti dellultimo
periodo recanate~e per la lihertagrave del (lis(o1so poetico disteso in una sil1tnssi pinna e lllodllhHo su di un vado intreccio di rime e di ass()nan~e Ma egrave da tlotare a un canto cotne quello A SHlirl Il 1uasi simmetrico ordinam(nto in tre FI rofe o simile piuttosto a quel che forse (u in oJIgravegine il Callto l1otllrno e a (Iuel che saragrave 11 trt1lwlf(J della 1i1 lIn~ simigravelitl1dine dutql1e anche questa con la primn strofa tutta dedicata ftl passeo In centrale piugrave ampia al poeta e una piil breve chinsa di mnronto fIn le doe creature e il loro deBtino come pure diverso egrave il sistema delle rime tnnto pii marcate e piigravel duna volta baciate o vicine cbe nel canto A Sihigravea (rV1t1 manca presente in tutte le Ire strofe la rima facilemiddot dinicileraquo (Snba) amoshylP core) mcntle non vi egrave hl(1g0 qni per 1ft vivacitagrave di canti quali la Quiete e il SiJao Cosl anche menicamcnte questo romponimcnlo ci suggerisce la dala di COlllshy
posiione e il lnogo elle esso occupa nella storia della poesia leopardianll Neacute dilftci1e egrave spiegare percbeacute nel meditato ordinamento dei Callii il poela abbia
collocato qncsto fra i componimenti della prima gioville77H prima di 1e1 intitolato 1(1il1i come poteva trovai luogo dopo il Callto 10t[UYI10 o prima del PemirlO dOllIinclllle Esso apparlencva invece per la sua origine remota mIa giovimiddot nczza dci poeln e di quella giovjneD~ era IlIla rievocn7ione comprensiva alrettllos~ le lm dolente lihcrn Nlllai da punte polemiche qnale sltanto gligrave era stata concessa in ]1
sua mltlillrit1 Sulla (hla e ili genere su questo canto dr 11 MONTE del Passero Olilario gt in F1II1I1IJmi crilici le0lrmugravelI1igrave Roma 1959
fJin su la vetta deHa torre Pas(ro solitario alla campagna Calltando vai fincheacute non more il giorno Ed erra larl1Jonia per questa valle Primavera dintorno Brilla nellaria e per li Si cha mirarla intenerisce Odi greggi bcJm Gli
lO
6 nel
7 iJtlr1lcriscc si
emlla
il cor egrave
110 III
bullbull bull1
5
r---~
Non ti cal dallegria schivi Indugio in altro tempo e intanto il 15 0Canti e cosI Steso nel aria aprica
Delllt1l111o e di tua vila il Mi fere il Sol che tra Oimegrave quanto Dopo il
Al tuo costume il C1tlcndo si Della novella etagrave dolce famiglia Che la beata moventu Vlen menu
20 middot15
vIver Nun curo Certo del tuo costume Quasi Non ti dorrai che di natura egrave Qunsi romito c Stlt1110 Ogni vostra vaghcigraveza
E te uerJnlt1n di
25 50AI mio 10co natio A mc se di vecchienl Passo del viver mio la La detestata Questo giorno eh o1llai cede alla sera Evi lar non impetro Festeggiar si COSlnll1H al nostro Quando muti questi occhi allaltrui core Odi pet lo sereno Ull Sllon di E 101 GrI VltJto il mondo e il digrave futUlo Odi spesso I n tonar di ferree CHI Ile 30 Del digrave presente 55
Che rimbomba 10111al1 di villa in Che pnrragrave di tal voglia Tutta veslita a festa Che di questanni miei che di mc stesso La gioventugrave del loeo Ahi peutirommi e spesso
ascia le cnse e per le vie si spltHlc Ma sconsolato vohlerommi indietro
E mira cd egrave 35
lo solitario Himola bullOgni
Lo un c il ~imiddot
laquocccetto se solitudine il
non 1iJ N lt digrave tln festn
che dola
29 dln squilla VlTf () riechcggi1l0 allini
40 wle Cmlo30 jeT(1e Clwue scariche di 41 di un versoin segno ti fcst cfr liImiddotlIdolle ildantescu (nelle cititembrc 1827) laquoI fna vnce () un wono
suoi il dolcel OD o decrescente e al1nnt~wmlc~i nppoco lume raquo co (1 cccIgravetc)lgiante (on un
l npparrn7J di 4ii le stelle il htillo
il Illuggitll dei buoi et nelle medesime cigravermiddotnella slIa cnstnnze igt21 sospiro gioll1i di rimpbnto
I 35 e WfJ lllirJta cfr Ovidio 11shy raquoneUctn ilvanzata
l 99 laquosplctatum venlunt vell hlt1 t slJcctcnshy S(O rr1 In senza [tvcrr ti] quello24 slrlllw estran pill dei tur ut ipsue raquo prlssato nes~una consu1nlone28 lIosl1O borgo
cc cc egrave piacevole [lCf il vago ddlidc1 rc Perograve egrave pitccolc il t1tOIlO un cnlpD di cannone e Sililili udito ill piena valle cc 11 CHIlo dcg-l i
~
~ II2 II3 ~
uvv r1rt storiche del mio allishygreci
c anzitutto ai PCIHicrIgrave digrave amore e agli Sciolti a tener pr(sen ti per luso dellenJ~casilabo se
che il Monti fece dci romanzo tedesco
17(ltbC come dallOrtis foscoliano era ]orwzo (o Silvio) Samo
di IIlgtflfllll e ric()rdi
quelle sincarna una che si appoggia a moduli temi tracli7ionali anche o il plrsOllaggi storico-simbolici (Bruto Segravel))
crmfcs5ione mInt Il ti
XII LInfinito di diario parentesi di segno pme il e che si aJeIDm
il metro per eccellenza della confessione lirica Soltanto con la cnnmne All sila dOIh e con la lirica della maturitagrave saragrave superato il dnaligravesl1lo di Idilli e (nll7gt1ni clrattcristico della plil1Hl fase dellattivitagrave poetica bp1tdiana_ Rispetto agli nitrigrave
poi LiilfiJ1ito che non (15111II11(nle il L colloctl ill l11tte le edizi0ni per prillloI (Islirl~ue pcr lassenza di rifel imcnti nlln vila lIlvagligraveata dci poelG al lt SilO dolore gt
dire di spunti o pessimistici come pcr la ridU7IgraveOW allestremo accenni pacsisticigrave lla vi coglie trasccndendo 011 particolare della vita
sun pUpl ia e del 1Hondo che lo circonda un moto lattrazione e lo smnJimcllto dinanzi allinfinito al di qUH di ogni l11eti1siclt1 5pit illialisttca o matcrblislica (si veda per mntlO Ja Igrave1ecC come caJfl (tlns1ctlldine sigrave che 11 ranpreelilazione di inleri i nlre e si chiude cnn 11111 nota afkttiva (ltlt se1nnre Cillli c il naufragar III l dolceraquo) cte con Irilmcc tcmpcltmtolo a cbiC un senso di compiutezza p(letica
DcllIilfilligraveo ili cui si suhlim li(lt1I)1l1te unesperienza (ld111ICtllalc ciel L si 1ltgt10 trovare precedenti d solito Ilci citati 11111 e rimldi e in lwine pill tl l lIl1egrave1nSe clll IlC sviluppallo c lintuizione (ctiUI riportnndla alla tcwa
11Pss iamo dile COli siclIlezrH ma probahilmente prima di JUla [11M e de Lo gt1 del pihcre illlOrllO albI qnalc lauto 11 I1Klllc del L C01] in 1111 ampio discorso VCIIO ilOttllIlO (ne ahhiamo hen tre abboui fra laquo gli argomenti di Idilli raquo il pishy illlllrno al pilcerc posteriore di 1111 anno tll1 (olt1l1osiziol1e dellidillio (12-2) luglionlO d~i qU1i si intiwla idilligraveo lrimo S()f1tI liil(ll7ito) mentre gii altri 182()) egrave HII richinlno alllt1 sillaiolle stca dellInFilio cte pl(la5Iic~l1(nle t1ecICia
agli anni snressivi (IiQIl-21) La denominazione fu suggerita al L dagli I dci ljl18lc pu cssCle 111 e0l11111cnto ltllle volte ~llilll1 desidcHrl d effenivashy
) dn lui tradotti Ina egrave vClIuta nd nssumcre un valnre nuovo per la forte impronta n1(11Ie desidna una vedula ristretta e conlinla in l(~lIi modi come ilei lI sillZiOl1iw2~cttiva che ii caralterizza parecchi anni dopo segneragrave tra gli arpuilti di opre 101111111 ielle Ln cagione la sl~S~ cio il desiderio dellinClIlito PC[Ct( allora inldn COlllP Idillii csprinlenti silumioni afTezioni orrc lucgo della vita IaVlllll lil11l11lliIWioi1c e il fllltlslIgraveco sotnra al reale Lanima mc) Non tallto perograve si ticolhgano a quegli Idilli simnHtgina qndlo che nU11 vede che qmlIa 1IwO Cjuclla siepe quella 1(lITe gli
ltlclll1dc e va errando ili lino spazio immaginnrin e si figura cose che 110n pOlrebhe se la slIa vista si es rendesse da per tutto lcch il lcale escluderehbe 1ulInwinarioraquo
Scnoncheacute quel lavoro dclliml11agiftHione che nclb prosiegrave 11[0shyil L rappnseI1U nelhl poesia COI inmledillt7l e con anenli di
sillgnlmc 110ill 111( di chi scopre I1I1il1(plontll1 rcg(lJl( dllIailno Come egrave 501shy
plesso il plesl1ggio cstemo cte il poCla 110n eacute-srrIgrave( lllcheacute gli egrave familiare e ci lNi con lui in 5110 l1tbjente (e qllestermo colleraquo fIICJlcl 1[(e
1 UtllJrecanatcse egli 11(1 IHsctato da p~lrte in qnestl cOluponllnenu JlCi rotnan7O pigravellle )) cosl In l111 illllinlziol1c IlOIl si solTenni su IlcUIl HSI)(to abhia klllvagheggiato rimane non tanto questa o quella immagine qnesta o qllella scena COllcreteva (ciclo stcllc) ma su entitagrave che semhrano rirtl~ire da ogni rcllizzaione quanto la figum del poeta solitario intento ad aseolutrc i moti del proprio cnore falli asi ica rii1ulalldo ogni jilll1Ja Cosigrave suagrave in altre grandi liriche kOIlirdianc In e dc mondo esterno nOI1 c(jl1lp~ionn che alClmi 3spetli della natura testimone e Cllmlte 111a SlIII dOli lI e il Coro dei morti dd conlidente delle sne mccliwzioni soltanto nella sua maturitagrave in quclli che altri
Conforme tlb novitagrave di questo capolavoro assoluto egrave il metro per il quale ladirebbe idilli-apologhi La quiete dOII) la tempesta e Il ccedilabato del liflI~lia e nel
J desiinaollc di (I1eCrtsillabi sciolti e il riferimento alla trmliziol1c letlerarin il cui ilPassero solitiri() potranno trovar luogo scene dcI picolo Inondo recanatee caro al L ci rifaccva coi suoi Idilli sono assai piil che per Ali altri dd IlltlO insuificienti Il1fluil()eta Egrave da avvertire cte contrlriamente alluso invalso non ci vanelno igraven lt]Ulln l I(queml e insislenza di cele cnrattcristirhc figure metriche e la varietagrave sintatti~acommento della distinzione Ira laquo piccoli idilliraquo e lt oli lilli ferendo dmiddoti t Cln) nellill(I1l0 dl disn1so 1)l mOVimento rilmico non meno originale e ll11OVO
esclusivamente come Idilli quelli che il L cosi di quello che si nlcnnCligrave nelle cosidette canzoni lihere della maturitn Risl1ltn pClper [ilfilito a lnccre degli altri il letmine di laquopiccoli che sembra imIshymovimenlo stesso ncllintclI1o dci COI11Illlil11cnto una certa uniformitagrave nei versitare un gindi71o limitatiVO ia percheacute mal saprenuno riconoscete un laquoidillio) (nemshy
- -~ quali 1 Sipia o ligravenigrave1li che ha per didto di chiuderlo in un quadro ben ddigravenilo quasi che meno con lip11l1iograve sin inizi della carriera poclica la forma chigraveusa del sonetto CiJllto IlOttlt1O quindki ritrovato un modo StiO o1Igravegirde per dar- al discoisOnellintenzione del L e n-1 loro crrttio carattereGli Idilli si dei1niscono invece compiutezza Si ponga perciograve mente ai primi Ire versi daUa cadenzadi contro alla poesia eloquente che inalle Canzoni ~nnin l
E il llimo li CJuci che Nr e nelled di Versi B 1826 hanno io nottlruo escluso da F e in coi furono pnllblicnti non
giunta che i tre piil brevi laquo
il tilolo comune cH [dilli ne faceva incluso comc Fallll71cnto 1CIed
si vede a Imt lImo) fu lono Il soglO La lifa
della Lo
del digrave pill intrinseche di contenuto e di stile
e mzia tult1 terc [ma la definizione dcWilnslTc Icopardista non tntto adeguata all[I1(1l1ito] i maggiori con tnaggior fondo di fatli reali (lella
([ci) Non vl dhhin per) che Lil1(1l1ito sia stato compostn nel 1819 non
II
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torna la medcshymare e per contro
iatj alle elisioni tutti che danno
uniforme bmo c6l1e tiII la cmlenza con altre due
in cui
fenomeni
al discorso ampia ltImam unarticolazione in unitagraveuna tanto pm t minori che semshybrano cOIllpromellcre lendecasillabo tradiziollale Cosigrave nelle per il metro per queste
esltnzbli al discorso il lettore egrave portato a vivere col poeta qncl1a sua espeshy altrettanto si dica per la sintassi (se lm fosse lecito considerare sepMatashy
mente l1lci due elelllcnti inseparahili) per la diversitagrave del1flrdine dei singoli poetico e
membri ne periodi in cui come ad onde successive si svolge il mnvill1cnto la diversitagrave dei SClPQctti in ciascl1llo di essi Cfr M FURINI Metrica
cit pp 65-70
Sempre caro mi fu E qu~sta siepe che da tanta Dellultimo orizzonte il Ma sedendo e mirando SSpazi di lagrave da quella e sovrumani Silenzi e profondissima quiete lo nel pensicl mi fingo ove per poco ] I COl non si spaura E come il velHo Odo stormir tra queste piante io
10I nfigravenito silel1io a queta voce
quasi dando una
in -nmiddot fshy~S~
sonO dc
ha di
Il6
bull
bull
e mi sovvien leterJlCl morte stagIoni e la presente
E viva e il Sllon di lei Cosigrave tra questa Immensitagrave sannega il pensier mio
15E il naufras3r megrave dolce in questo mare
ne sigrave prepara piugrave compr
vila mortale 51102 digrave lei
Il m 50lfell
del (mssaIO
poetiCil H IgravefllllllllriIgraveJ Nr Il 26 15
man w
c CO~ tanto
Il7
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aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi
unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc
sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci
racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti
Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave
1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come
sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave
f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce
10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a
lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1
etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare
indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy
llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre
siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle
ndhl
f sIgrave
li
vv - alpo pllSSJ
cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli
in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva
paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio
Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare
ligrave l
lU
J _---~ _____-~w----_middotmiddot
con grnnllf variet~t
E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi
rei invidia non di
tiene est ima
di fuori
Senza Ull ddelo disumano Igravelllra
35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto
20 Di quel
voci alterne e le tnll1quille Opre de Che
4( Che di gua
voJ il 25
15
30 vita IInicn Ilote 5]
VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11
Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od
cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI
nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~
I (~)Ito lt1 himte
hosdH1I ( che lat
rni~ TinshynonarOUT(I fosl
ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim
Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo
i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy
so
31 sptcgenJ
172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti
1111 l1tilitugrave
qUltlsi
di 1(1 CUIl~l
che
laquo igrave voti
un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra
presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60
Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70
Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E
vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (
cotne qua~1(lo p[tjilnna
alla sorella p0r
insislcn te discorso
rimelltlta [menUl
In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy
poeta non ra~-
or speshyilllrnr dj~
laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot
SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy
76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI
174
so
85
90
95
fluIi (gt1 lo Pe~
stagione i dolci in~ gallfl raquo
~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy
hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle
NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla
(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn
rnnlligrave raquo e
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sn il nHlf)
di Illl te le coltl
la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di
cfr )j
gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione
dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot
Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1
Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)
(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o
cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11
90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca
lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy
11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi
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Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc
l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri
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Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel
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preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto
ad tlllil piigravel la
la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO
Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100
Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO
Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)
Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse
110
Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte
ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso
canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza
ElJ
125
130
D5
Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO
TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl
1
177
~ t ~
Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170
f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari
soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to
Scolormni tuoi Ad altri
150
J))
Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso
1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1
Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera
1111 lO
sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy
cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111
141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe
liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17
lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10
din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot
bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III
l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt
ill11l1sivo del fli sono
neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla
151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy
Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con
178 179
~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte
Cose ltwltldugrave sigrave belle
li
non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5
Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos
1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO
lflmiddot~~A-jigraveRO
Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15
Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave
a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita
~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20
de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita
in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn
Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo
diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy
li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota
20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza
sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40
Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura
quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura
volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante
la
heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve
lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln
cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J
nd CHlT un cns eccelso linnlnJl
pii il
Vld
che ha ~ T il p~nsiclO~
f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)
come tuono Limmnginc egrave
~
Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl
notte )) Jla fl(vJirlr(
r ~
XXVB 58 e ptrg IX ~
~ 206
t
ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6
Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della
Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5
Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno
lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina
i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa
fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta
B5le memhra in terra Ride ai lor casi
~s
50
55
(U
onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la
~(j 11 ccII
middot17 c (lIlll
laquo invincihile c I ai
aUmJoxo indica
in la sqlillt
nel L
cfr la nota ai
lO sa dclla gdlC l1O
0n10ll)igrave bulll
c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga
)
JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (
si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha
Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29
57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima
(al suo Cssere piugrave
) igrave
A CUI e v(chiezla il Ai ai felici
ti perimiddot
VCIlutu a tlt11 punto
consenta
pntere
W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40
laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](
laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~
i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri
infestoraquo 57 a
Abhiano
da alte
ziosi e in pnce
j
PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno
dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef
inerte di chi non egrave agitato tassion
ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi
2deg7
70
La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente
t 90Luno o laltro di voi conceda il fato
Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici
115Non benedir comusa
Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza
9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I
Se non quella dcI fato altra possanza Ogni
E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco
Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni
100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo
Lonte del volgo ingrato
f ( r~
Non tardar piil tinchina 105
A disusati preghi
alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina
~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato
e nesuon fitto SII
te 11111 L e lil volte
96 lezza pril10
gosce e te raquo
sempre OlJof(la alto v DO-l laquo
clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo
Egrave csr 12-3) divino
102_
~
Ii quella vita J12111 111111 dd [HO
I nel canto VilI
(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai
fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota
11 1 11011 riwlmur dipende
forse lIn cc) relativa
t 2deg9
208
t
XI Il passero solitari()
Si pensI un tempo (opinione accolta ancora dal Moroncioi nel COllnn cil 191igrave) che questo canto che si colloca tra Il limo alllore e Linililo e che egrave 111I1UIlltiato da llll pplll1tn (ltlt Passero solitario raquo) dci SlIpplemelllo generalc ti IItte le mie (arie (1819middot20) appaHenga COIl gli Idilli alla prima giminczza dci poeta senoncheacute baste leh
stato composto che il L
lli limo che lo stendesse ll1tto in qllelgt1 ciltagrave in
be lelaborai issima comDOSIeacuteIOI1e metrica indurci mi assegnarlo a un p~riodo ltu canti recanntesi anche se lidea prima si nresclItograve alla solo J1W il non trovarlo nellediz d(1 31 ci
(1 alnlcno terminato prima di qudla dopo la prillla nga idea giovanile lo concepisse
soggiorno rCcanatese e lo compisse a Firenze o anche uno dei periodi per 11 piil calmi
e riposati ossia l1 primHelltlCstatc dci 31 (cfr ferletti FittI cit pp 2glmiddot90) [SC((llldo lilla reecnte llopool~ del Busco (cfr Sula ddltlzugravemc CCc ciI pp 6IX~)) ilei ( 11101shy
Ceill1 de poeacutesie superberaquo di cui parla il De Sinner in Ima lettera al L dci 1 gingno 1832 sarebbe da tico1osccre un abbozzo del Pt1urro solitario che quindi samiddot rebhe slMo compiuto in occasione delledizione Starila cio( nel 1834-35] Neacute ~le lobiezione chc il poeta si presenta qui nel suo amhiente reCflnutese e discorre coshymc di iVVenilllcllto allllak dcII a festa del nostro borgo raquo poicheacute nulla ci imnlle di cOllsiderarc la pocsia come 1111 diarin in cui il poeta registra gli ivvcninlenti del giorno Se mai se si vuoi (me della psicologia si puograve rilevare in contrasto con le cerbe note antireGll1alCsi tlcJ[e RiconlClI7Zc la paenta c non polemiGl lres(ntm~ione di seacute stesso e dci Stloi concitwdinigrave e ritenere che il cnnlo sia (rutto di Ull
ripensill11cnLO c di Recanati e dclln sua giovinezza qnnle pOltva aver luogo in qncl momento dclln SWI diHora ([orel1linl 10l1tano dlI horgo natigraveo
Cerw il PlSSfl() JOlilario rif1cttc UI1(1 stHto danimo di cui ( tclttimoninnza giagrave in giovanile e in un passo di ulla lettera del 30 aprile l7 (ltlt Quando io
luoghi che veramente sono ameni (unica COI bunnn che ahhia la mia lnri3) c in C]llesti tempi spezinlmente mi sento cosigrave tmsportare fuor di me tesso elle mi plrrehhe di br peccato ll10rtnle a non curarmenc e a lasciar lllssare
di giOTntllraquo relcre p 62) ma su cui em totnato piugrave di recente in Jetshynppulti dello ZihrrldrJJlc come questo del 2 diccmbre lR28 laquo S~l1Ipre mi demiddot
ster1nno dolore quelle panle che so1cva dirmi lOlimpia Basvecchi riprcndendolni del mio modo di pnssare i giorni della giovemtl in casa sema vedere alcuno che giovenligravel che maniera di pnSSlre cntctigrave nnnigrave Ed io concepiva intimamente e pcrfettalllCl1lC anche allora tutta la mgil1evoczw di queste parole Credo pcr() nondimeno che
dello
forma
alunqllc maniera di vitn egli meni che pens1l1do ]1 suo modo non Sill per dire a se meclesinw quellc lnwkraquo (4middot121middot2 e cfr Zibaldolli ci L nella nota ai vv 535 e i vv 43middot9 dltlle
mctrica essa presuppone leslcriCnCl dci canti dellultimo
periodo recanate~e per la lihertagrave del (lis(o1so poetico disteso in una sil1tnssi pinna e lllodllhHo su di un vado intreccio di rime e di ass()nan~e Ma egrave da tlotare a un canto cotne quello A SHlirl Il 1uasi simmetrico ordinam(nto in tre FI rofe o simile piuttosto a quel che forse (u in oJIgravegine il Callto l1otllrno e a (Iuel che saragrave 11 trt1lwlf(J della 1i1 lIn~ simigravelitl1dine dutql1e anche questa con la primn strofa tutta dedicata ftl passeo In centrale piugrave ampia al poeta e una piil breve chinsa di mnronto fIn le doe creature e il loro deBtino come pure diverso egrave il sistema delle rime tnnto pii marcate e piigravel duna volta baciate o vicine cbe nel canto A Sihigravea (rV1t1 manca presente in tutte le Ire strofe la rima facilemiddot dinicileraquo (Snba) amoshylP core) mcntle non vi egrave hl(1g0 qni per 1ft vivacitagrave di canti quali la Quiete e il SiJao Cosl anche menicamcnte questo romponimcnlo ci suggerisce la dala di COlllshy
posiione e il lnogo elle esso occupa nella storia della poesia leopardianll Neacute dilftci1e egrave spiegare percbeacute nel meditato ordinamento dei Callii il poela abbia
collocato qncsto fra i componimenti della prima gioville77H prima di 1e1 intitolato 1(1il1i come poteva trovai luogo dopo il Callto 10t[UYI10 o prima del PemirlO dOllIinclllle Esso apparlencva invece per la sua origine remota mIa giovimiddot nczza dci poeln e di quella giovjneD~ era IlIla rievocn7ione comprensiva alrettllos~ le lm dolente lihcrn Nlllai da punte polemiche qnale sltanto gligrave era stata concessa in ]1
sua mltlillrit1 Sulla (hla e ili genere su questo canto dr 11 MONTE del Passero Olilario gt in F1II1I1IJmi crilici le0lrmugravelI1igrave Roma 1959
fJin su la vetta deHa torre Pas(ro solitario alla campagna Calltando vai fincheacute non more il giorno Ed erra larl1Jonia per questa valle Primavera dintorno Brilla nellaria e per li Si cha mirarla intenerisce Odi greggi bcJm Gli
lO
6 nel
7 iJtlr1lcriscc si
emlla
il cor egrave
110 III
bullbull bull1
5
r---~
Non ti cal dallegria schivi Indugio in altro tempo e intanto il 15 0Canti e cosI Steso nel aria aprica
Delllt1l111o e di tua vila il Mi fere il Sol che tra Oimegrave quanto Dopo il
Al tuo costume il C1tlcndo si Della novella etagrave dolce famiglia Che la beata moventu Vlen menu
20 middot15
vIver Nun curo Certo del tuo costume Quasi Non ti dorrai che di natura egrave Qunsi romito c Stlt1110 Ogni vostra vaghcigraveza
E te uerJnlt1n di
25 50AI mio 10co natio A mc se di vecchienl Passo del viver mio la La detestata Questo giorno eh o1llai cede alla sera Evi lar non impetro Festeggiar si COSlnll1H al nostro Quando muti questi occhi allaltrui core Odi pet lo sereno Ull Sllon di E 101 GrI VltJto il mondo e il digrave futUlo Odi spesso I n tonar di ferree CHI Ile 30 Del digrave presente 55
Che rimbomba 10111al1 di villa in Che pnrragrave di tal voglia Tutta veslita a festa Che di questanni miei che di mc stesso La gioventugrave del loeo Ahi peutirommi e spesso
ascia le cnse e per le vie si spltHlc Ma sconsolato vohlerommi indietro
E mira cd egrave 35
lo solitario Himola bullOgni
Lo un c il ~imiddot
laquocccetto se solitudine il
non 1iJ N lt digrave tln festn
che dola
29 dln squilla VlTf () riechcggi1l0 allini
40 wle Cmlo30 jeT(1e Clwue scariche di 41 di un versoin segno ti fcst cfr liImiddotlIdolle ildantescu (nelle cititembrc 1827) laquoI fna vnce () un wono
suoi il dolcel OD o decrescente e al1nnt~wmlc~i nppoco lume raquo co (1 cccIgravetc)lgiante (on un
l npparrn7J di 4ii le stelle il htillo
il Illuggitll dei buoi et nelle medesime cigravermiddotnella slIa cnstnnze igt21 sospiro gioll1i di rimpbnto
I 35 e WfJ lllirJta cfr Ovidio 11shy raquoneUctn ilvanzata
l 99 laquosplctatum venlunt vell hlt1 t slJcctcnshy S(O rr1 In senza [tvcrr ti] quello24 slrlllw estran pill dei tur ut ipsue raquo prlssato nes~una consu1nlone28 lIosl1O borgo
cc cc egrave piacevole [lCf il vago ddlidc1 rc Perograve egrave pitccolc il t1tOIlO un cnlpD di cannone e Sililili udito ill piena valle cc 11 CHIlo dcg-l i
~
~ II2 II3 ~
uvv r1rt storiche del mio allishygreci
c anzitutto ai PCIHicrIgrave digrave amore e agli Sciolti a tener pr(sen ti per luso dellenJ~casilabo se
che il Monti fece dci romanzo tedesco
17(ltbC come dallOrtis foscoliano era ]orwzo (o Silvio) Samo
di IIlgtflfllll e ric()rdi
quelle sincarna una che si appoggia a moduli temi tracli7ionali anche o il plrsOllaggi storico-simbolici (Bruto Segravel))
crmfcs5ione mInt Il ti
XII LInfinito di diario parentesi di segno pme il e che si aJeIDm
il metro per eccellenza della confessione lirica Soltanto con la cnnmne All sila dOIh e con la lirica della maturitagrave saragrave superato il dnaligravesl1lo di Idilli e (nll7gt1ni clrattcristico della plil1Hl fase dellattivitagrave poetica bp1tdiana_ Rispetto agli nitrigrave
poi LiilfiJ1ito che non (15111II11(nle il L colloctl ill l11tte le edizi0ni per prillloI (Islirl~ue pcr lassenza di rifel imcnti nlln vila lIlvagligraveata dci poelG al lt SilO dolore gt
dire di spunti o pessimistici come pcr la ridU7IgraveOW allestremo accenni pacsisticigrave lla vi coglie trasccndendo 011 particolare della vita
sun pUpl ia e del 1Hondo che lo circonda un moto lattrazione e lo smnJimcllto dinanzi allinfinito al di qUH di ogni l11eti1siclt1 5pit illialisttca o matcrblislica (si veda per mntlO Ja Igrave1ecC come caJfl (tlns1ctlldine sigrave che 11 ranpreelilazione di inleri i nlre e si chiude cnn 11111 nota afkttiva (ltlt se1nnre Cillli c il naufragar III l dolceraquo) cte con Irilmcc tcmpcltmtolo a cbiC un senso di compiutezza p(letica
DcllIilfilligraveo ili cui si suhlim li(lt1I)1l1te unesperienza (ld111ICtllalc ciel L si 1ltgt10 trovare precedenti d solito Ilci citati 11111 e rimldi e in lwine pill tl l lIl1egrave1nSe clll IlC sviluppallo c lintuizione (ctiUI riportnndla alla tcwa
11Pss iamo dile COli siclIlezrH ma probahilmente prima di JUla [11M e de Lo gt1 del pihcre illlOrllO albI qnalc lauto 11 I1Klllc del L C01] in 1111 ampio discorso VCIIO ilOttllIlO (ne ahhiamo hen tre abboui fra laquo gli argomenti di Idilli raquo il pishy illlllrno al pilcerc posteriore di 1111 anno tll1 (olt1l1osiziol1e dellidillio (12-2) luglionlO d~i qU1i si intiwla idilligraveo lrimo S()f1tI liil(ll7ito) mentre gii altri 182()) egrave HII richinlno alllt1 sillaiolle stca dellInFilio cte pl(la5Iic~l1(nle t1ecICia
agli anni snressivi (IiQIl-21) La denominazione fu suggerita al L dagli I dci ljl18lc pu cssCle 111 e0l11111cnto ltllle volte ~llilll1 desidcHrl d effenivashy
) dn lui tradotti Ina egrave vClIuta nd nssumcre un valnre nuovo per la forte impronta n1(11Ie desidna una vedula ristretta e conlinla in l(~lIi modi come ilei lI sillZiOl1iw2~cttiva che ii caralterizza parecchi anni dopo segneragrave tra gli arpuilti di opre 101111111 ielle Ln cagione la sl~S~ cio il desiderio dellinClIlito PC[Ct( allora inldn COlllP Idillii csprinlenti silumioni afTezioni orrc lucgo della vita IaVlllll lil11l11lliIWioi1c e il fllltlslIgraveco sotnra al reale Lanima mc) Non tallto perograve si ticolhgano a quegli Idilli simnHtgina qndlo che nU11 vede che qmlIa 1IwO Cjuclla siepe quella 1(lITe gli
ltlclll1dc e va errando ili lino spazio immaginnrin e si figura cose che 110n pOlrebhe se la slIa vista si es rendesse da per tutto lcch il lcale escluderehbe 1ulInwinarioraquo
Scnoncheacute quel lavoro dclliml11agiftHione che nclb prosiegrave 11[0shyil L rappnseI1U nelhl poesia COI inmledillt7l e con anenli di
sillgnlmc 110ill 111( di chi scopre I1I1il1(plontll1 rcg(lJl( dllIailno Come egrave 501shy
plesso il plesl1ggio cstemo cte il poCla 110n eacute-srrIgrave( lllcheacute gli egrave familiare e ci lNi con lui in 5110 l1tbjente (e qllestermo colleraquo fIICJlcl 1[(e
1 UtllJrecanatcse egli 11(1 IHsctato da p~lrte in qnestl cOluponllnenu JlCi rotnan7O pigravellle )) cosl In l111 illllinlziol1c IlOIl si solTenni su IlcUIl HSI)(to abhia klllvagheggiato rimane non tanto questa o quella immagine qnesta o qllella scena COllcreteva (ciclo stcllc) ma su entitagrave che semhrano rirtl~ire da ogni rcllizzaione quanto la figum del poeta solitario intento ad aseolutrc i moti del proprio cnore falli asi ica rii1ulalldo ogni jilll1Ja Cosigrave suagrave in altre grandi liriche kOIlirdianc In e dc mondo esterno nOI1 c(jl1lp~ionn che alClmi 3spetli della natura testimone e Cllmlte 111a SlIII dOli lI e il Coro dei morti dd conlidente delle sne mccliwzioni soltanto nella sua maturitagrave in quclli che altri
Conforme tlb novitagrave di questo capolavoro assoluto egrave il metro per il quale ladirebbe idilli-apologhi La quiete dOII) la tempesta e Il ccedilabato del liflI~lia e nel
J desiinaollc di (I1eCrtsillabi sciolti e il riferimento alla trmliziol1c letlerarin il cui ilPassero solitiri() potranno trovar luogo scene dcI picolo Inondo recanatee caro al L ci rifaccva coi suoi Idilli sono assai piil che per Ali altri dd IlltlO insuificienti Il1fluil()eta Egrave da avvertire cte contrlriamente alluso invalso non ci vanelno igraven lt]Ulln l I(queml e insislenza di cele cnrattcristirhc figure metriche e la varietagrave sintatti~acommento della distinzione Ira laquo piccoli idilliraquo e lt oli lilli ferendo dmiddoti t Cln) nellill(I1l0 dl disn1so 1)l mOVimento rilmico non meno originale e ll11OVO
esclusivamente come Idilli quelli che il L cosi di quello che si nlcnnCligrave nelle cosidette canzoni lihere della maturitn Risl1ltn pClper [ilfilito a lnccre degli altri il letmine di laquopiccoli che sembra imIshymovimenlo stesso ncllintclI1o dci COI11Illlil11cnto una certa uniformitagrave nei versitare un gindi71o limitatiVO ia percheacute mal saprenuno riconoscete un laquoidillio) (nemshy
- -~ quali 1 Sipia o ligravenigrave1li che ha per didto di chiuderlo in un quadro ben ddigravenilo quasi che meno con lip11l1iograve sin inizi della carriera poclica la forma chigraveusa del sonetto CiJllto IlOttlt1O quindki ritrovato un modo StiO o1Igravegirde per dar- al discoisOnellintenzione del L e n-1 loro crrttio carattereGli Idilli si dei1niscono invece compiutezza Si ponga perciograve mente ai primi Ire versi daUa cadenzadi contro alla poesia eloquente che inalle Canzoni ~nnin l
E il llimo li CJuci che Nr e nelled di Versi B 1826 hanno io nottlruo escluso da F e in coi furono pnllblicnti non
giunta che i tre piil brevi laquo
il tilolo comune cH [dilli ne faceva incluso comc Fallll71cnto 1CIed
si vede a Imt lImo) fu lono Il soglO La lifa
della Lo
del digrave pill intrinseche di contenuto e di stile
e mzia tult1 terc [ma la definizione dcWilnslTc Icopardista non tntto adeguata all[I1(1l1ito] i maggiori con tnaggior fondo di fatli reali (lella
([ci) Non vl dhhin per) che Lil1(1l1ito sia stato compostn nel 1819 non
II
1 Il5
[ t
I I ll
i l I
torna la medcshymare e per contro
iatj alle elisioni tutti che danno
uniforme bmo c6l1e tiII la cmlenza con altre due
in cui
fenomeni
al discorso ampia ltImam unarticolazione in unitagraveuna tanto pm t minori che semshybrano cOIllpromellcre lendecasillabo tradiziollale Cosigrave nelle per il metro per queste
esltnzbli al discorso il lettore egrave portato a vivere col poeta qncl1a sua espeshy altrettanto si dica per la sintassi (se lm fosse lecito considerare sepMatashy
mente l1lci due elelllcnti inseparahili) per la diversitagrave del1flrdine dei singoli poetico e
membri ne periodi in cui come ad onde successive si svolge il mnvill1cnto la diversitagrave dei SClPQctti in ciascl1llo di essi Cfr M FURINI Metrica
cit pp 65-70
Sempre caro mi fu E qu~sta siepe che da tanta Dellultimo orizzonte il Ma sedendo e mirando SSpazi di lagrave da quella e sovrumani Silenzi e profondissima quiete lo nel pensicl mi fingo ove per poco ] I COl non si spaura E come il velHo Odo stormir tra queste piante io
10I nfigravenito silel1io a queta voce
quasi dando una
in -nmiddot fshy~S~
sonO dc
ha di
Il6
bull
bull
e mi sovvien leterJlCl morte stagIoni e la presente
E viva e il Sllon di lei Cosigrave tra questa Immensitagrave sannega il pensier mio
15E il naufras3r megrave dolce in questo mare
ne sigrave prepara piugrave compr
vila mortale 51102 digrave lei
Il m 50lfell
del (mssaIO
poetiCil H IgravefllllllllriIgraveJ Nr Il 26 15
man w
c CO~ tanto
Il7
--shy
aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi
unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc
sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci
racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti
Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave
1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come
sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave
f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce
10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a
lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1
etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare
indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy
llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre
siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle
ndhl
f sIgrave
li
vv - alpo pllSSJ
cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli
in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva
paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio
Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare
ligrave l
lU
J _---~ _____-~w----_middotmiddot
con grnnllf variet~t
E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi
rei invidia non di
tiene est ima
di fuori
Senza Ull ddelo disumano Igravelllra
35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto
20 Di quel
voci alterne e le tnll1quille Opre de Che
4( Che di gua
voJ il 25
15
30 vita IInicn Ilote 5]
VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11
Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od
cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI
nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~
I (~)Ito lt1 himte
hosdH1I ( che lat
rni~ TinshynonarOUT(I fosl
ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim
Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo
i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy
so
31 sptcgenJ
172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti
1111 l1tilitugrave
qUltlsi
di 1(1 CUIl~l
che
laquo igrave voti
un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra
presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60
Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70
Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E
vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (
cotne qua~1(lo p[tjilnna
alla sorella p0r
insislcn te discorso
rimelltlta [menUl
In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy
poeta non ra~-
or speshyilllrnr dj~
laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot
SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy
76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI
174
so
85
90
95
fluIi (gt1 lo Pe~
stagione i dolci in~ gallfl raquo
~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy
hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle
NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla
(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn
rnnlligrave raquo e
elllllle
sn il nHlf)
di Illl te le coltl
la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di
cfr )j
gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione
dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot
Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1
Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)
(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o
cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11
90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca
lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy
11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi
e
12
lt1lleUoS1 ershy
e i desishydelladoshymantcra
di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt
Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc
l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri
[II ViS1C e le
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175
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109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L
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lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l
Hl wlll1nln di nlnpllIO
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l IIHt 1 F (1 n priJl)o
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llei I etagrave indefigraveshy
il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-
Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel
pieIIgt
gTOVlTlf~
fnlnligraveHt
Ul 1110
preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto
ad tlllil piigravel la
la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO
Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100
Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO
Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)
Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse
110
Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte
ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso
canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza
ElJ
125
130
D5
Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO
TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl
1
177
~ t ~
Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170
f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari
soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to
Scolormni tuoi Ad altri
150
J))
Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso
1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1
Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera
1111 lO
sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy
cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111
141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe
liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17
lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10
din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot
bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III
l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt
ill11l1sivo del fli sono
neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla
151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy
Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con
178 179
~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte
Cose ltwltldugrave sigrave belle
li
non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5
Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos
1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO
lflmiddot~~A-jigraveRO
Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15
Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave
a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita
~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20
de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita
in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn
Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo
diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy
li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota
20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza
sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40
Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura
quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura
volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante
la
heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve
lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln
cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J
nd CHlT un cns eccelso linnlnJl
pii il
Vld
che ha ~ T il p~nsiclO~
f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)
come tuono Limmnginc egrave
~
Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl
notte )) Jla fl(vJirlr(
r ~
XXVB 58 e ptrg IX ~
~ 206
t
ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6
Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della
Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5
Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno
lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina
i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa
fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta
B5le memhra in terra Ride ai lor casi
~s
50
55
(U
onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la
~(j 11 ccII
middot17 c (lIlll
laquo invincihile c I ai
aUmJoxo indica
in la sqlillt
nel L
cfr la nota ai
lO sa dclla gdlC l1O
0n10ll)igrave bulll
c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga
)
JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (
si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha
Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29
57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima
(al suo Cssere piugrave
) igrave
A CUI e v(chiezla il Ai ai felici
ti perimiddot
VCIlutu a tlt11 punto
consenta
pntere
W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40
laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](
laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~
i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri
infestoraquo 57 a
Abhiano
da alte
ziosi e in pnce
j
PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno
dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef
inerte di chi non egrave agitato tassion
ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi
2deg7
70
La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente
t 90Luno o laltro di voi conceda il fato
Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici
115Non benedir comusa
Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza
9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I
Se non quella dcI fato altra possanza Ogni
E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco
Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni
100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo
Lonte del volgo ingrato
f ( r~
Non tardar piil tinchina 105
A disusati preghi
alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina
~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato
e nesuon fitto SII
te 11111 L e lil volte
96 lezza pril10
gosce e te raquo
sempre OlJof(la alto v DO-l laquo
clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo
Egrave csr 12-3) divino
102_
~
Ii quella vita J12111 111111 dd [HO
I nel canto VilI
(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai
fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota
11 1 11011 riwlmur dipende
forse lIn cc) relativa
t 2deg9
208
t
r---~
Non ti cal dallegria schivi Indugio in altro tempo e intanto il 15 0Canti e cosI Steso nel aria aprica
Delllt1l111o e di tua vila il Mi fere il Sol che tra Oimegrave quanto Dopo il
Al tuo costume il C1tlcndo si Della novella etagrave dolce famiglia Che la beata moventu Vlen menu
20 middot15
vIver Nun curo Certo del tuo costume Quasi Non ti dorrai che di natura egrave Qunsi romito c Stlt1110 Ogni vostra vaghcigraveza
E te uerJnlt1n di
25 50AI mio 10co natio A mc se di vecchienl Passo del viver mio la La detestata Questo giorno eh o1llai cede alla sera Evi lar non impetro Festeggiar si COSlnll1H al nostro Quando muti questi occhi allaltrui core Odi pet lo sereno Ull Sllon di E 101 GrI VltJto il mondo e il digrave futUlo Odi spesso I n tonar di ferree CHI Ile 30 Del digrave presente 55
Che rimbomba 10111al1 di villa in Che pnrragrave di tal voglia Tutta veslita a festa Che di questanni miei che di mc stesso La gioventugrave del loeo Ahi peutirommi e spesso
ascia le cnse e per le vie si spltHlc Ma sconsolato vohlerommi indietro
E mira cd egrave 35
lo solitario Himola bullOgni
Lo un c il ~imiddot
laquocccetto se solitudine il
non 1iJ N lt digrave tln festn
che dola
29 dln squilla VlTf () riechcggi1l0 allini
40 wle Cmlo30 jeT(1e Clwue scariche di 41 di un versoin segno ti fcst cfr liImiddotlIdolle ildantescu (nelle cititembrc 1827) laquoI fna vnce () un wono
suoi il dolcel OD o decrescente e al1nnt~wmlc~i nppoco lume raquo co (1 cccIgravetc)lgiante (on un
l npparrn7J di 4ii le stelle il htillo
il Illuggitll dei buoi et nelle medesime cigravermiddotnella slIa cnstnnze igt21 sospiro gioll1i di rimpbnto
I 35 e WfJ lllirJta cfr Ovidio 11shy raquoneUctn ilvanzata
l 99 laquosplctatum venlunt vell hlt1 t slJcctcnshy S(O rr1 In senza [tvcrr ti] quello24 slrlllw estran pill dei tur ut ipsue raquo prlssato nes~una consu1nlone28 lIosl1O borgo
cc cc egrave piacevole [lCf il vago ddlidc1 rc Perograve egrave pitccolc il t1tOIlO un cnlpD di cannone e Sililili udito ill piena valle cc 11 CHIlo dcg-l i
~
~ II2 II3 ~
uvv r1rt storiche del mio allishygreci
c anzitutto ai PCIHicrIgrave digrave amore e agli Sciolti a tener pr(sen ti per luso dellenJ~casilabo se
che il Monti fece dci romanzo tedesco
17(ltbC come dallOrtis foscoliano era ]orwzo (o Silvio) Samo
di IIlgtflfllll e ric()rdi
quelle sincarna una che si appoggia a moduli temi tracli7ionali anche o il plrsOllaggi storico-simbolici (Bruto Segravel))
crmfcs5ione mInt Il ti
XII LInfinito di diario parentesi di segno pme il e che si aJeIDm
il metro per eccellenza della confessione lirica Soltanto con la cnnmne All sila dOIh e con la lirica della maturitagrave saragrave superato il dnaligravesl1lo di Idilli e (nll7gt1ni clrattcristico della plil1Hl fase dellattivitagrave poetica bp1tdiana_ Rispetto agli nitrigrave
poi LiilfiJ1ito che non (15111II11(nle il L colloctl ill l11tte le edizi0ni per prillloI (Islirl~ue pcr lassenza di rifel imcnti nlln vila lIlvagligraveata dci poelG al lt SilO dolore gt
dire di spunti o pessimistici come pcr la ridU7IgraveOW allestremo accenni pacsisticigrave lla vi coglie trasccndendo 011 particolare della vita
sun pUpl ia e del 1Hondo che lo circonda un moto lattrazione e lo smnJimcllto dinanzi allinfinito al di qUH di ogni l11eti1siclt1 5pit illialisttca o matcrblislica (si veda per mntlO Ja Igrave1ecC come caJfl (tlns1ctlldine sigrave che 11 ranpreelilazione di inleri i nlre e si chiude cnn 11111 nota afkttiva (ltlt se1nnre Cillli c il naufragar III l dolceraquo) cte con Irilmcc tcmpcltmtolo a cbiC un senso di compiutezza p(letica
DcllIilfilligraveo ili cui si suhlim li(lt1I)1l1te unesperienza (ld111ICtllalc ciel L si 1ltgt10 trovare precedenti d solito Ilci citati 11111 e rimldi e in lwine pill tl l lIl1egrave1nSe clll IlC sviluppallo c lintuizione (ctiUI riportnndla alla tcwa
11Pss iamo dile COli siclIlezrH ma probahilmente prima di JUla [11M e de Lo gt1 del pihcre illlOrllO albI qnalc lauto 11 I1Klllc del L C01] in 1111 ampio discorso VCIIO ilOttllIlO (ne ahhiamo hen tre abboui fra laquo gli argomenti di Idilli raquo il pishy illlllrno al pilcerc posteriore di 1111 anno tll1 (olt1l1osiziol1e dellidillio (12-2) luglionlO d~i qU1i si intiwla idilligraveo lrimo S()f1tI liil(ll7ito) mentre gii altri 182()) egrave HII richinlno alllt1 sillaiolle stca dellInFilio cte pl(la5Iic~l1(nle t1ecICia
agli anni snressivi (IiQIl-21) La denominazione fu suggerita al L dagli I dci ljl18lc pu cssCle 111 e0l11111cnto ltllle volte ~llilll1 desidcHrl d effenivashy
) dn lui tradotti Ina egrave vClIuta nd nssumcre un valnre nuovo per la forte impronta n1(11Ie desidna una vedula ristretta e conlinla in l(~lIi modi come ilei lI sillZiOl1iw2~cttiva che ii caralterizza parecchi anni dopo segneragrave tra gli arpuilti di opre 101111111 ielle Ln cagione la sl~S~ cio il desiderio dellinClIlito PC[Ct( allora inldn COlllP Idillii csprinlenti silumioni afTezioni orrc lucgo della vita IaVlllll lil11l11lliIWioi1c e il fllltlslIgraveco sotnra al reale Lanima mc) Non tallto perograve si ticolhgano a quegli Idilli simnHtgina qndlo che nU11 vede che qmlIa 1IwO Cjuclla siepe quella 1(lITe gli
ltlclll1dc e va errando ili lino spazio immaginnrin e si figura cose che 110n pOlrebhe se la slIa vista si es rendesse da per tutto lcch il lcale escluderehbe 1ulInwinarioraquo
Scnoncheacute quel lavoro dclliml11agiftHione che nclb prosiegrave 11[0shyil L rappnseI1U nelhl poesia COI inmledillt7l e con anenli di
sillgnlmc 110ill 111( di chi scopre I1I1il1(plontll1 rcg(lJl( dllIailno Come egrave 501shy
plesso il plesl1ggio cstemo cte il poCla 110n eacute-srrIgrave( lllcheacute gli egrave familiare e ci lNi con lui in 5110 l1tbjente (e qllestermo colleraquo fIICJlcl 1[(e
1 UtllJrecanatcse egli 11(1 IHsctato da p~lrte in qnestl cOluponllnenu JlCi rotnan7O pigravellle )) cosl In l111 illllinlziol1c IlOIl si solTenni su IlcUIl HSI)(to abhia klllvagheggiato rimane non tanto questa o quella immagine qnesta o qllella scena COllcreteva (ciclo stcllc) ma su entitagrave che semhrano rirtl~ire da ogni rcllizzaione quanto la figum del poeta solitario intento ad aseolutrc i moti del proprio cnore falli asi ica rii1ulalldo ogni jilll1Ja Cosigrave suagrave in altre grandi liriche kOIlirdianc In e dc mondo esterno nOI1 c(jl1lp~ionn che alClmi 3spetli della natura testimone e Cllmlte 111a SlIII dOli lI e il Coro dei morti dd conlidente delle sne mccliwzioni soltanto nella sua maturitagrave in quclli che altri
Conforme tlb novitagrave di questo capolavoro assoluto egrave il metro per il quale ladirebbe idilli-apologhi La quiete dOII) la tempesta e Il ccedilabato del liflI~lia e nel
J desiinaollc di (I1eCrtsillabi sciolti e il riferimento alla trmliziol1c letlerarin il cui ilPassero solitiri() potranno trovar luogo scene dcI picolo Inondo recanatee caro al L ci rifaccva coi suoi Idilli sono assai piil che per Ali altri dd IlltlO insuificienti Il1fluil()eta Egrave da avvertire cte contrlriamente alluso invalso non ci vanelno igraven lt]Ulln l I(queml e insislenza di cele cnrattcristirhc figure metriche e la varietagrave sintatti~acommento della distinzione Ira laquo piccoli idilliraquo e lt oli lilli ferendo dmiddoti t Cln) nellill(I1l0 dl disn1so 1)l mOVimento rilmico non meno originale e ll11OVO
esclusivamente come Idilli quelli che il L cosi di quello che si nlcnnCligrave nelle cosidette canzoni lihere della maturitn Risl1ltn pClper [ilfilito a lnccre degli altri il letmine di laquopiccoli che sembra imIshymovimenlo stesso ncllintclI1o dci COI11Illlil11cnto una certa uniformitagrave nei versitare un gindi71o limitatiVO ia percheacute mal saprenuno riconoscete un laquoidillio) (nemshy
- -~ quali 1 Sipia o ligravenigrave1li che ha per didto di chiuderlo in un quadro ben ddigravenilo quasi che meno con lip11l1iograve sin inizi della carriera poclica la forma chigraveusa del sonetto CiJllto IlOttlt1O quindki ritrovato un modo StiO o1Igravegirde per dar- al discoisOnellintenzione del L e n-1 loro crrttio carattereGli Idilli si dei1niscono invece compiutezza Si ponga perciograve mente ai primi Ire versi daUa cadenzadi contro alla poesia eloquente che inalle Canzoni ~nnin l
E il llimo li CJuci che Nr e nelled di Versi B 1826 hanno io nottlruo escluso da F e in coi furono pnllblicnti non
giunta che i tre piil brevi laquo
il tilolo comune cH [dilli ne faceva incluso comc Fallll71cnto 1CIed
si vede a Imt lImo) fu lono Il soglO La lifa
della Lo
del digrave pill intrinseche di contenuto e di stile
e mzia tult1 terc [ma la definizione dcWilnslTc Icopardista non tntto adeguata all[I1(1l1ito] i maggiori con tnaggior fondo di fatli reali (lella
([ci) Non vl dhhin per) che Lil1(1l1ito sia stato compostn nel 1819 non
II
1 Il5
[ t
I I ll
i l I
torna la medcshymare e per contro
iatj alle elisioni tutti che danno
uniforme bmo c6l1e tiII la cmlenza con altre due
in cui
fenomeni
al discorso ampia ltImam unarticolazione in unitagraveuna tanto pm t minori che semshybrano cOIllpromellcre lendecasillabo tradiziollale Cosigrave nelle per il metro per queste
esltnzbli al discorso il lettore egrave portato a vivere col poeta qncl1a sua espeshy altrettanto si dica per la sintassi (se lm fosse lecito considerare sepMatashy
mente l1lci due elelllcnti inseparahili) per la diversitagrave del1flrdine dei singoli poetico e
membri ne periodi in cui come ad onde successive si svolge il mnvill1cnto la diversitagrave dei SClPQctti in ciascl1llo di essi Cfr M FURINI Metrica
cit pp 65-70
Sempre caro mi fu E qu~sta siepe che da tanta Dellultimo orizzonte il Ma sedendo e mirando SSpazi di lagrave da quella e sovrumani Silenzi e profondissima quiete lo nel pensicl mi fingo ove per poco ] I COl non si spaura E come il velHo Odo stormir tra queste piante io
10I nfigravenito silel1io a queta voce
quasi dando una
in -nmiddot fshy~S~
sonO dc
ha di
Il6
bull
bull
e mi sovvien leterJlCl morte stagIoni e la presente
E viva e il Sllon di lei Cosigrave tra questa Immensitagrave sannega il pensier mio
15E il naufras3r megrave dolce in questo mare
ne sigrave prepara piugrave compr
vila mortale 51102 digrave lei
Il m 50lfell
del (mssaIO
poetiCil H IgravefllllllllriIgraveJ Nr Il 26 15
man w
c CO~ tanto
Il7
--shy
aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi
unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc
sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci
racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti
Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave
1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come
sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave
f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce
10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a
lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1
etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare
indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy
llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre
siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle
ndhl
f sIgrave
li
vv - alpo pllSSJ
cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli
in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva
paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio
Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare
ligrave l
lU
J _---~ _____-~w----_middotmiddot
con grnnllf variet~t
E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi
rei invidia non di
tiene est ima
di fuori
Senza Ull ddelo disumano Igravelllra
35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto
20 Di quel
voci alterne e le tnll1quille Opre de Che
4( Che di gua
voJ il 25
15
30 vita IInicn Ilote 5]
VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11
Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od
cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI
nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~
I (~)Ito lt1 himte
hosdH1I ( che lat
rni~ TinshynonarOUT(I fosl
ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim
Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo
i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy
so
31 sptcgenJ
172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti
1111 l1tilitugrave
qUltlsi
di 1(1 CUIl~l
che
laquo igrave voti
un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra
presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60
Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70
Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E
vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (
cotne qua~1(lo p[tjilnna
alla sorella p0r
insislcn te discorso
rimelltlta [menUl
In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy
poeta non ra~-
or speshyilllrnr dj~
laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot
SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy
76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI
174
so
85
90
95
fluIi (gt1 lo Pe~
stagione i dolci in~ gallfl raquo
~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy
hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle
NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla
(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn
rnnlligrave raquo e
elllllle
sn il nHlf)
di Illl te le coltl
la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di
cfr )j
gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione
dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot
Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1
Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)
(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o
cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11
90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca
lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy
11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi
e
12
lt1lleUoS1 ershy
e i desishydelladoshymantcra
di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt
Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc
l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri
[II ViS1C e le
rlltgtSCgn1rml
Sartllllmi nCClflshy
175
si
b ira 101
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ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor
109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L
111
_ (Cf
il laquochiuso 111rshy
filln dr Odio
CIII-
lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l
Hl wlll1nln di nlnpllIO
Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll
l IIHt 1 F (1 n priJl)o
(1 jlUl igravell fc-
Ifonde
llei I etagrave indefigraveshy
il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-
Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel
pieIIgt
gTOVlTlf~
fnlnligraveHt
Ul 1110
preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto
ad tlllil piigravel la
la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO
Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100
Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO
Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)
Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse
110
Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte
ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso
canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza
ElJ
125
130
D5
Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO
TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl
1
177
~ t ~
Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170
f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari
soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to
Scolormni tuoi Ad altri
150
J))
Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso
1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1
Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera
1111 lO
sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy
cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111
141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe
liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17
lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10
din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot
bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III
l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt
ill11l1sivo del fli sono
neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla
151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy
Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con
178 179
~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte
Cose ltwltldugrave sigrave belle
li
non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5
Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos
1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO
lflmiddot~~A-jigraveRO
Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15
Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave
a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita
~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20
de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita
in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn
Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo
diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy
li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota
20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza
sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40
Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura
quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura
volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante
la
heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve
lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln
cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J
nd CHlT un cns eccelso linnlnJl
pii il
Vld
che ha ~ T il p~nsiclO~
f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)
come tuono Limmnginc egrave
~
Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl
notte )) Jla fl(vJirlr(
r ~
XXVB 58 e ptrg IX ~
~ 206
t
ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6
Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della
Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5
Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno
lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina
i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa
fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta
B5le memhra in terra Ride ai lor casi
~s
50
55
(U
onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la
~(j 11 ccII
middot17 c (lIlll
laquo invincihile c I ai
aUmJoxo indica
in la sqlillt
nel L
cfr la nota ai
lO sa dclla gdlC l1O
0n10ll)igrave bulll
c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga
)
JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (
si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha
Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29
57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima
(al suo Cssere piugrave
) igrave
A CUI e v(chiezla il Ai ai felici
ti perimiddot
VCIlutu a tlt11 punto
consenta
pntere
W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40
laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](
laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~
i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri
infestoraquo 57 a
Abhiano
da alte
ziosi e in pnce
j
PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno
dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef
inerte di chi non egrave agitato tassion
ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi
2deg7
70
La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente
t 90Luno o laltro di voi conceda il fato
Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici
115Non benedir comusa
Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza
9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I
Se non quella dcI fato altra possanza Ogni
E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco
Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni
100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo
Lonte del volgo ingrato
f ( r~
Non tardar piil tinchina 105
A disusati preghi
alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina
~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato
e nesuon fitto SII
te 11111 L e lil volte
96 lezza pril10
gosce e te raquo
sempre OlJof(la alto v DO-l laquo
clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo
Egrave csr 12-3) divino
102_
~
Ii quella vita J12111 111111 dd [HO
I nel canto VilI
(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai
fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota
11 1 11011 riwlmur dipende
forse lIn cc) relativa
t 2deg9
208
t
uvv r1rt storiche del mio allishygreci
c anzitutto ai PCIHicrIgrave digrave amore e agli Sciolti a tener pr(sen ti per luso dellenJ~casilabo se
che il Monti fece dci romanzo tedesco
17(ltbC come dallOrtis foscoliano era ]orwzo (o Silvio) Samo
di IIlgtflfllll e ric()rdi
quelle sincarna una che si appoggia a moduli temi tracli7ionali anche o il plrsOllaggi storico-simbolici (Bruto Segravel))
crmfcs5ione mInt Il ti
XII LInfinito di diario parentesi di segno pme il e che si aJeIDm
il metro per eccellenza della confessione lirica Soltanto con la cnnmne All sila dOIh e con la lirica della maturitagrave saragrave superato il dnaligravesl1lo di Idilli e (nll7gt1ni clrattcristico della plil1Hl fase dellattivitagrave poetica bp1tdiana_ Rispetto agli nitrigrave
poi LiilfiJ1ito che non (15111II11(nle il L colloctl ill l11tte le edizi0ni per prillloI (Islirl~ue pcr lassenza di rifel imcnti nlln vila lIlvagligraveata dci poelG al lt SilO dolore gt
dire di spunti o pessimistici come pcr la ridU7IgraveOW allestremo accenni pacsisticigrave lla vi coglie trasccndendo 011 particolare della vita
sun pUpl ia e del 1Hondo che lo circonda un moto lattrazione e lo smnJimcllto dinanzi allinfinito al di qUH di ogni l11eti1siclt1 5pit illialisttca o matcrblislica (si veda per mntlO Ja Igrave1ecC come caJfl (tlns1ctlldine sigrave che 11 ranpreelilazione di inleri i nlre e si chiude cnn 11111 nota afkttiva (ltlt se1nnre Cillli c il naufragar III l dolceraquo) cte con Irilmcc tcmpcltmtolo a cbiC un senso di compiutezza p(letica
DcllIilfilligraveo ili cui si suhlim li(lt1I)1l1te unesperienza (ld111ICtllalc ciel L si 1ltgt10 trovare precedenti d solito Ilci citati 11111 e rimldi e in lwine pill tl l lIl1egrave1nSe clll IlC sviluppallo c lintuizione (ctiUI riportnndla alla tcwa
11Pss iamo dile COli siclIlezrH ma probahilmente prima di JUla [11M e de Lo gt1 del pihcre illlOrllO albI qnalc lauto 11 I1Klllc del L C01] in 1111 ampio discorso VCIIO ilOttllIlO (ne ahhiamo hen tre abboui fra laquo gli argomenti di Idilli raquo il pishy illlllrno al pilcerc posteriore di 1111 anno tll1 (olt1l1osiziol1e dellidillio (12-2) luglionlO d~i qU1i si intiwla idilligraveo lrimo S()f1tI liil(ll7ito) mentre gii altri 182()) egrave HII richinlno alllt1 sillaiolle stca dellInFilio cte pl(la5Iic~l1(nle t1ecICia
agli anni snressivi (IiQIl-21) La denominazione fu suggerita al L dagli I dci ljl18lc pu cssCle 111 e0l11111cnto ltllle volte ~llilll1 desidcHrl d effenivashy
) dn lui tradotti Ina egrave vClIuta nd nssumcre un valnre nuovo per la forte impronta n1(11Ie desidna una vedula ristretta e conlinla in l(~lIi modi come ilei lI sillZiOl1iw2~cttiva che ii caralterizza parecchi anni dopo segneragrave tra gli arpuilti di opre 101111111 ielle Ln cagione la sl~S~ cio il desiderio dellinClIlito PC[Ct( allora inldn COlllP Idillii csprinlenti silumioni afTezioni orrc lucgo della vita IaVlllll lil11l11lliIWioi1c e il fllltlslIgraveco sotnra al reale Lanima mc) Non tallto perograve si ticolhgano a quegli Idilli simnHtgina qndlo che nU11 vede che qmlIa 1IwO Cjuclla siepe quella 1(lITe gli
ltlclll1dc e va errando ili lino spazio immaginnrin e si figura cose che 110n pOlrebhe se la slIa vista si es rendesse da per tutto lcch il lcale escluderehbe 1ulInwinarioraquo
Scnoncheacute quel lavoro dclliml11agiftHione che nclb prosiegrave 11[0shyil L rappnseI1U nelhl poesia COI inmledillt7l e con anenli di
sillgnlmc 110ill 111( di chi scopre I1I1il1(plontll1 rcg(lJl( dllIailno Come egrave 501shy
plesso il plesl1ggio cstemo cte il poCla 110n eacute-srrIgrave( lllcheacute gli egrave familiare e ci lNi con lui in 5110 l1tbjente (e qllestermo colleraquo fIICJlcl 1[(e
1 UtllJrecanatcse egli 11(1 IHsctato da p~lrte in qnestl cOluponllnenu JlCi rotnan7O pigravellle )) cosl In l111 illllinlziol1c IlOIl si solTenni su IlcUIl HSI)(to abhia klllvagheggiato rimane non tanto questa o quella immagine qnesta o qllella scena COllcreteva (ciclo stcllc) ma su entitagrave che semhrano rirtl~ire da ogni rcllizzaione quanto la figum del poeta solitario intento ad aseolutrc i moti del proprio cnore falli asi ica rii1ulalldo ogni jilll1Ja Cosigrave suagrave in altre grandi liriche kOIlirdianc In e dc mondo esterno nOI1 c(jl1lp~ionn che alClmi 3spetli della natura testimone e Cllmlte 111a SlIII dOli lI e il Coro dei morti dd conlidente delle sne mccliwzioni soltanto nella sua maturitagrave in quclli che altri
Conforme tlb novitagrave di questo capolavoro assoluto egrave il metro per il quale ladirebbe idilli-apologhi La quiete dOII) la tempesta e Il ccedilabato del liflI~lia e nel
J desiinaollc di (I1eCrtsillabi sciolti e il riferimento alla trmliziol1c letlerarin il cui ilPassero solitiri() potranno trovar luogo scene dcI picolo Inondo recanatee caro al L ci rifaccva coi suoi Idilli sono assai piil che per Ali altri dd IlltlO insuificienti Il1fluil()eta Egrave da avvertire cte contrlriamente alluso invalso non ci vanelno igraven lt]Ulln l I(queml e insislenza di cele cnrattcristirhc figure metriche e la varietagrave sintatti~acommento della distinzione Ira laquo piccoli idilliraquo e lt oli lilli ferendo dmiddoti t Cln) nellill(I1l0 dl disn1so 1)l mOVimento rilmico non meno originale e ll11OVO
esclusivamente come Idilli quelli che il L cosi di quello che si nlcnnCligrave nelle cosidette canzoni lihere della maturitn Risl1ltn pClper [ilfilito a lnccre degli altri il letmine di laquopiccoli che sembra imIshymovimenlo stesso ncllintclI1o dci COI11Illlil11cnto una certa uniformitagrave nei versitare un gindi71o limitatiVO ia percheacute mal saprenuno riconoscete un laquoidillio) (nemshy
- -~ quali 1 Sipia o ligravenigrave1li che ha per didto di chiuderlo in un quadro ben ddigravenilo quasi che meno con lip11l1iograve sin inizi della carriera poclica la forma chigraveusa del sonetto CiJllto IlOttlt1O quindki ritrovato un modo StiO o1Igravegirde per dar- al discoisOnellintenzione del L e n-1 loro crrttio carattereGli Idilli si dei1niscono invece compiutezza Si ponga perciograve mente ai primi Ire versi daUa cadenzadi contro alla poesia eloquente che inalle Canzoni ~nnin l
E il llimo li CJuci che Nr e nelled di Versi B 1826 hanno io nottlruo escluso da F e in coi furono pnllblicnti non
giunta che i tre piil brevi laquo
il tilolo comune cH [dilli ne faceva incluso comc Fallll71cnto 1CIed
si vede a Imt lImo) fu lono Il soglO La lifa
della Lo
del digrave pill intrinseche di contenuto e di stile
e mzia tult1 terc [ma la definizione dcWilnslTc Icopardista non tntto adeguata all[I1(1l1ito] i maggiori con tnaggior fondo di fatli reali (lella
([ci) Non vl dhhin per) che Lil1(1l1ito sia stato compostn nel 1819 non
II
1 Il5
[ t
I I ll
i l I
torna la medcshymare e per contro
iatj alle elisioni tutti che danno
uniforme bmo c6l1e tiII la cmlenza con altre due
in cui
fenomeni
al discorso ampia ltImam unarticolazione in unitagraveuna tanto pm t minori che semshybrano cOIllpromellcre lendecasillabo tradiziollale Cosigrave nelle per il metro per queste
esltnzbli al discorso il lettore egrave portato a vivere col poeta qncl1a sua espeshy altrettanto si dica per la sintassi (se lm fosse lecito considerare sepMatashy
mente l1lci due elelllcnti inseparahili) per la diversitagrave del1flrdine dei singoli poetico e
membri ne periodi in cui come ad onde successive si svolge il mnvill1cnto la diversitagrave dei SClPQctti in ciascl1llo di essi Cfr M FURINI Metrica
cit pp 65-70
Sempre caro mi fu E qu~sta siepe che da tanta Dellultimo orizzonte il Ma sedendo e mirando SSpazi di lagrave da quella e sovrumani Silenzi e profondissima quiete lo nel pensicl mi fingo ove per poco ] I COl non si spaura E come il velHo Odo stormir tra queste piante io
10I nfigravenito silel1io a queta voce
quasi dando una
in -nmiddot fshy~S~
sonO dc
ha di
Il6
bull
bull
e mi sovvien leterJlCl morte stagIoni e la presente
E viva e il Sllon di lei Cosigrave tra questa Immensitagrave sannega il pensier mio
15E il naufras3r megrave dolce in questo mare
ne sigrave prepara piugrave compr
vila mortale 51102 digrave lei
Il m 50lfell
del (mssaIO
poetiCil H IgravefllllllllriIgraveJ Nr Il 26 15
man w
c CO~ tanto
Il7
--shy
aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi
unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc
sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci
racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti
Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave
1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come
sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave
f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce
10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a
lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1
etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare
indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy
llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre
siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle
ndhl
f sIgrave
li
vv - alpo pllSSJ
cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli
in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva
paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio
Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare
ligrave l
lU
J _---~ _____-~w----_middotmiddot
con grnnllf variet~t
E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi
rei invidia non di
tiene est ima
di fuori
Senza Ull ddelo disumano Igravelllra
35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto
20 Di quel
voci alterne e le tnll1quille Opre de Che
4( Che di gua
voJ il 25
15
30 vita IInicn Ilote 5]
VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11
Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od
cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI
nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~
I (~)Ito lt1 himte
hosdH1I ( che lat
rni~ TinshynonarOUT(I fosl
ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim
Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo
i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy
so
31 sptcgenJ
172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti
1111 l1tilitugrave
qUltlsi
di 1(1 CUIl~l
che
laquo igrave voti
un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra
presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60
Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70
Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E
vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (
cotne qua~1(lo p[tjilnna
alla sorella p0r
insislcn te discorso
rimelltlta [menUl
In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy
poeta non ra~-
or speshyilllrnr dj~
laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot
SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy
76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI
174
so
85
90
95
fluIi (gt1 lo Pe~
stagione i dolci in~ gallfl raquo
~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy
hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle
NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla
(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn
rnnlligrave raquo e
elllllle
sn il nHlf)
di Illl te le coltl
la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di
cfr )j
gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione
dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot
Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1
Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)
(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o
cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11
90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca
lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy
11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi
e
12
lt1lleUoS1 ershy
e i desishydelladoshymantcra
di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt
Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc
l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri
[II ViS1C e le
rlltgtSCgn1rml
Sartllllmi nCClflshy
175
si
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ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor
109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L
111
_ (Cf
il laquochiuso 111rshy
filln dr Odio
CIII-
lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l
Hl wlll1nln di nlnpllIO
Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll
l IIHt 1 F (1 n priJl)o
(1 jlUl igravell fc-
Ifonde
llei I etagrave indefigraveshy
il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-
Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel
pieIIgt
gTOVlTlf~
fnlnligraveHt
Ul 1110
preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto
ad tlllil piigravel la
la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO
Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100
Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO
Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)
Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse
110
Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte
ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso
canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza
ElJ
125
130
D5
Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO
TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl
1
177
~ t ~
Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170
f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari
soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to
Scolormni tuoi Ad altri
150
J))
Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso
1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1
Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera
1111 lO
sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy
cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111
141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe
liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17
lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10
din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot
bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III
l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt
ill11l1sivo del fli sono
neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla
151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy
Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con
178 179
~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte
Cose ltwltldugrave sigrave belle
li
non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5
Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos
1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO
lflmiddot~~A-jigraveRO
Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15
Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave
a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita
~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20
de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita
in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn
Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo
diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy
li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota
20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza
sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40
Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura
quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura
volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante
la
heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve
lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln
cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J
nd CHlT un cns eccelso linnlnJl
pii il
Vld
che ha ~ T il p~nsiclO~
f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)
come tuono Limmnginc egrave
~
Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl
notte )) Jla fl(vJirlr(
r ~
XXVB 58 e ptrg IX ~
~ 206
t
ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6
Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della
Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5
Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno
lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina
i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa
fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta
B5le memhra in terra Ride ai lor casi
~s
50
55
(U
onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la
~(j 11 ccII
middot17 c (lIlll
laquo invincihile c I ai
aUmJoxo indica
in la sqlillt
nel L
cfr la nota ai
lO sa dclla gdlC l1O
0n10ll)igrave bulll
c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga
)
JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (
si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha
Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29
57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima
(al suo Cssere piugrave
) igrave
A CUI e v(chiezla il Ai ai felici
ti perimiddot
VCIlutu a tlt11 punto
consenta
pntere
W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40
laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](
laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~
i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri
infestoraquo 57 a
Abhiano
da alte
ziosi e in pnce
j
PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno
dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef
inerte di chi non egrave agitato tassion
ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi
2deg7
70
La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente
t 90Luno o laltro di voi conceda il fato
Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici
115Non benedir comusa
Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza
9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I
Se non quella dcI fato altra possanza Ogni
E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco
Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni
100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo
Lonte del volgo ingrato
f ( r~
Non tardar piil tinchina 105
A disusati preghi
alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina
~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato
e nesuon fitto SII
te 11111 L e lil volte
96 lezza pril10
gosce e te raquo
sempre OlJof(la alto v DO-l laquo
clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo
Egrave csr 12-3) divino
102_
~
Ii quella vita J12111 111111 dd [HO
I nel canto VilI
(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai
fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota
11 1 11011 riwlmur dipende
forse lIn cc) relativa
t 2deg9
208
t
[ t
I I ll
i l I
torna la medcshymare e per contro
iatj alle elisioni tutti che danno
uniforme bmo c6l1e tiII la cmlenza con altre due
in cui
fenomeni
al discorso ampia ltImam unarticolazione in unitagraveuna tanto pm t minori che semshybrano cOIllpromellcre lendecasillabo tradiziollale Cosigrave nelle per il metro per queste
esltnzbli al discorso il lettore egrave portato a vivere col poeta qncl1a sua espeshy altrettanto si dica per la sintassi (se lm fosse lecito considerare sepMatashy
mente l1lci due elelllcnti inseparahili) per la diversitagrave del1flrdine dei singoli poetico e
membri ne periodi in cui come ad onde successive si svolge il mnvill1cnto la diversitagrave dei SClPQctti in ciascl1llo di essi Cfr M FURINI Metrica
cit pp 65-70
Sempre caro mi fu E qu~sta siepe che da tanta Dellultimo orizzonte il Ma sedendo e mirando SSpazi di lagrave da quella e sovrumani Silenzi e profondissima quiete lo nel pensicl mi fingo ove per poco ] I COl non si spaura E come il velHo Odo stormir tra queste piante io
10I nfigravenito silel1io a queta voce
quasi dando una
in -nmiddot fshy~S~
sonO dc
ha di
Il6
bull
bull
e mi sovvien leterJlCl morte stagIoni e la presente
E viva e il Sllon di lei Cosigrave tra questa Immensitagrave sannega il pensier mio
15E il naufras3r megrave dolce in questo mare
ne sigrave prepara piugrave compr
vila mortale 51102 digrave lei
Il m 50lfell
del (mssaIO
poetiCil H IgravefllllllllriIgraveJ Nr Il 26 15
man w
c CO~ tanto
Il7
--shy
aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi
unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc
sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci
racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti
Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave
1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come
sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave
f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce
10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a
lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1
etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare
indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy
llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre
siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle
ndhl
f sIgrave
li
vv - alpo pllSSJ
cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli
in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva
paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio
Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare
ligrave l
lU
J _---~ _____-~w----_middotmiddot
con grnnllf variet~t
E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi
rei invidia non di
tiene est ima
di fuori
Senza Ull ddelo disumano Igravelllra
35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto
20 Di quel
voci alterne e le tnll1quille Opre de Che
4( Che di gua
voJ il 25
15
30 vita IInicn Ilote 5]
VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11
Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od
cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI
nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~
I (~)Ito lt1 himte
hosdH1I ( che lat
rni~ TinshynonarOUT(I fosl
ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim
Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo
i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy
so
31 sptcgenJ
172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti
1111 l1tilitugrave
qUltlsi
di 1(1 CUIl~l
che
laquo igrave voti
un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra
presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60
Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70
Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E
vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (
cotne qua~1(lo p[tjilnna
alla sorella p0r
insislcn te discorso
rimelltlta [menUl
In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy
poeta non ra~-
or speshyilllrnr dj~
laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot
SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy
76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI
174
so
85
90
95
fluIi (gt1 lo Pe~
stagione i dolci in~ gallfl raquo
~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy
hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle
NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla
(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn
rnnlligrave raquo e
elllllle
sn il nHlf)
di Illl te le coltl
la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di
cfr )j
gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione
dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot
Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1
Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)
(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o
cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11
90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca
lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy
11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi
e
12
lt1lleUoS1 ershy
e i desishydelladoshymantcra
di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt
Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc
l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri
[II ViS1C e le
rlltgtSCgn1rml
Sartllllmi nCClflshy
175
si
b ira 101
tarmene Wl
mirlhlp ddshy
ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor
109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L
111
_ (Cf
il laquochiuso 111rshy
filln dr Odio
CIII-
lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l
Hl wlll1nln di nlnpllIO
Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll
l IIHt 1 F (1 n priJl)o
(1 jlUl igravell fc-
Ifonde
llei I etagrave indefigraveshy
il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-
Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel
pieIIgt
gTOVlTlf~
fnlnligraveHt
Ul 1110
preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto
ad tlllil piigravel la
la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO
Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100
Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO
Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)
Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse
110
Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte
ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso
canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza
ElJ
125
130
D5
Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO
TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl
1
177
~ t ~
Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170
f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari
soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to
Scolormni tuoi Ad altri
150
J))
Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso
1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1
Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera
1111 lO
sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy
cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111
141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe
liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17
lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10
din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot
bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III
l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt
ill11l1sivo del fli sono
neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla
151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy
Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con
178 179
~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte
Cose ltwltldugrave sigrave belle
li
non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5
Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos
1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO
lflmiddot~~A-jigraveRO
Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15
Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave
a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita
~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20
de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita
in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn
Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo
diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy
li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota
20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza
sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40
Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura
quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura
volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante
la
heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve
lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln
cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J
nd CHlT un cns eccelso linnlnJl
pii il
Vld
che ha ~ T il p~nsiclO~
f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)
come tuono Limmnginc egrave
~
Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl
notte )) Jla fl(vJirlr(
r ~
XXVB 58 e ptrg IX ~
~ 206
t
ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6
Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della
Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5
Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno
lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina
i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa
fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta
B5le memhra in terra Ride ai lor casi
~s
50
55
(U
onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la
~(j 11 ccII
middot17 c (lIlll
laquo invincihile c I ai
aUmJoxo indica
in la sqlillt
nel L
cfr la nota ai
lO sa dclla gdlC l1O
0n10ll)igrave bulll
c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga
)
JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (
si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha
Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29
57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima
(al suo Cssere piugrave
) igrave
A CUI e v(chiezla il Ai ai felici
ti perimiddot
VCIlutu a tlt11 punto
consenta
pntere
W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40
laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](
laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~
i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri
infestoraquo 57 a
Abhiano
da alte
ziosi e in pnce
j
PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno
dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef
inerte di chi non egrave agitato tassion
ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi
2deg7
70
La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente
t 90Luno o laltro di voi conceda il fato
Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici
115Non benedir comusa
Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza
9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I
Se non quella dcI fato altra possanza Ogni
E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco
Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni
100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo
Lonte del volgo ingrato
f ( r~
Non tardar piil tinchina 105
A disusati preghi
alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina
~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato
e nesuon fitto SII
te 11111 L e lil volte
96 lezza pril10
gosce e te raquo
sempre OlJof(la alto v DO-l laquo
clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo
Egrave csr 12-3) divino
102_
~
Ii quella vita J12111 111111 dd [HO
I nel canto VilI
(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai
fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota
11 1 11011 riwlmur dipende
forse lIn cc) relativa
t 2deg9
208
t
--shy
aycva di esscndalcgt le iHll1igravelgini e gliordinf e ritmo lJ vita SIW tutta Londa dei ricordi iene mI Eserearletti li55lt1rsi e COl1rlrsi in un dessere dcI suo l1lclVill1cntoXXII Le ricordanze llll~ cosa sola col respiro clelia nelrlt1llcrna jccnda dd c piennUlente (()sIgrave si illlua quel digrave csr ora che ddlasuoi SElltiJnCfltl che egli aveva tcnLnW nella Selt1 e ad 11npoesia e della poesia sua egli ha raggiunto ulla cosi
unil coseicma del tut lO chinra elel destino viene la scelta del melro e b stnlttnra metrrnc
sClltirnenil canto di li Sigravellia che lur n~scenrlo rla dci
racnglie tLltlD illlClt1l0 a ricordi che si dispongono in vere e dn pause necessarie e intrinseche allo stessO ritl11o IllOlllcnti di piir pensoso e dolcnte silenzio gli alterni moti
Composte secondo la testil1]Onjl1n~a dellautore dal 26 a~osto nl 12 settembre poi in questa fOnllil egrave insilo il pctiCltlk di mldi tr0 l PO eigraveIllsivi egrave Le Ricolftmzc furon pubblicate b prima volta in F e quindi in N tranlle m qualche punto il L Ii donina e riescc ad poenIa conclusivo della poeta tormllo da parecchi mesi a ReeanMi (vi era giunto llla figravene del novembre digrave rit mi la V11ria e cOllweSltl illcria di egravejUCto che egrave
1828 e appella arrivato il 2 di quel mcse aveva scritto al flrighcnlIgrave laquoQui starograve ~ come
sua lsISlCtlZJnOf1 SO quanto forse per sempre raquo Leri p 8fl7 e nello stesso giorno al Rosinigrave
f le medesime noie con ltjl1cta aggintllH laquo lo conto di ltlIcr terlHinaw il COfW rldla mia vita raquo IgraveJi p 8RS) ha ritrovato c se J1( stupisce le nhitndini di m giorno il (nforto dci colloquio con gli astri e (on seacute medesimo (cfr Alla ltllla) della cPlltemplazigraveonc deJrinfiniw natura e de proprio passnlO Nulla egrave ch1llljue lllutatO ]1 vita nnlla ha lorlato al lHrn egli egrave quello dinanzi a Illi erallo vive speranze tIggi egli nulla ha COllIO di aver ternli~10 il (Orso della mia lila raquo) neacute 5 della falale al1itit di qnelle speranze la violentn liolc (Oi pntclici ahhandoni ICl1lm cuidando q Ii IITertiragrave di aver I illcire con 1111 I1nil11o nOI1 dc un ttmpo Di qui lintonamiddot ZOIlC elegiaca dcll ricvlcaj()IlC e in 1l1 1111110 imcno qn~che acccnto troppo vivltlce
10clre tende a WI1lIl( landalllltfli (1 Iwct lco del dhcC) Come si egrave delle llcWlntrodinne le figraverordmzc s(n venutc 11 cOllpire a
lor nlodo vale a dite Ilei modi dcii] locIi il disegno H vagteggIgrave1to dtI pocta digrave lilla Storia digrave Wdiima Ne 1Vrll slcso pochi H1Ili Igravell1tnzi il lr~l1lio scrivcndo fra laltro laquolIgrave I CltlIllrrrrio di quello chio rlveva (redlllO Sel1lpT pcr t passato tltn)o olllnni pcr ferino di JHl nvcl c [I bciar di me in Slliin tefra alcull vestigio durevole E Lt E pir questo 1lIC(kSlflHl tlll I iSllho Ifa di Ilr llll1l0 (l dc(crivcH la Ili Vit1
etn di Cltisctlc ltltJlljl e perograve Llovallc digrave corpo Jn 1vc2go ilf1niOIlCconsumala non solo la glmlIml ma eziandio hl viriligravetil egrave avanti ncchj1a dalla quale nul1 essltO possihile tornare
indietro stimo che la mia dta si )(lSSa ragionevolmente dire C(ll1lpiula raquo ma il rkordn rrshy
llun Cf] alldaln oltre il prncllligraven in cui egrave la lllcrrl enuncIgraveazione lIlIO mto danimo l1rciIQdo enlTo iflC sempre
siwile a Cjllcl da cui lilo nlIe le Ricord1lc Eppnrc I di 13 di qllr nlCnle
ndhl
f sIgrave
li
vv - alpo pllSSJ
cm lantica costante illlhi7iollC aUlllhiogrnfigraveca e lahito dd ripieguri SII s~ sul monli 1lIo CrHl Ili nbboz7i di onere e lli Kccilti di poesia che tAli
in seacute su]cr(l1JdlIiC le disSill131Ve c le fratture in Ull ritmo prrcislIllcnle dci ricordi Non il caso il motivo del Clrne n1otio roHO ~ di per seacute p(~ctico c gti aveva
paOso di p1tri ora gli si era rigraveIlto nella lroI1rio
Nella jllospcltiva del ricordo come nWIlgtltrin liLIgraveca pOLe3 trovare
ligrave l
lU
J _---~ _____-~w----_middotmiddot
con grnnllf variet~t
E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi
rei invidia non di
tiene est ima
di fuori
Senza Ull ddelo disumano Igravelllra
35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto
20 Di quel
voci alterne e le tnll1quille Opre de Che
4( Che di gua
voJ il 25
15
30 vita IInicn Ilote 5]
VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11
Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od
cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI
nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~
I (~)Ito lt1 himte
hosdH1I ( che lat
rni~ TinshynonarOUT(I fosl
ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim
Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo
i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy
so
31 sptcgenJ
172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti
1111 l1tilitugrave
qUltlsi
di 1(1 CUIl~l
che
laquo igrave voti
un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra
presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60
Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70
Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E
vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (
cotne qua~1(lo p[tjilnna
alla sorella p0r
insislcn te discorso
rimelltlta [menUl
In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy
poeta non ra~-
or speshyilllrnr dj~
laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot
SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy
76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI
174
so
85
90
95
fluIi (gt1 lo Pe~
stagione i dolci in~ gallfl raquo
~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy
hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle
NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla
(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn
rnnlligrave raquo e
elllllle
sn il nHlf)
di Illl te le coltl
la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di
cfr )j
gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione
dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot
Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1
Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)
(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o
cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11
90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca
lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy
11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi
e
12
lt1lleUoS1 ershy
e i desishydelladoshymantcra
di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt
Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc
l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri
[II ViS1C e le
rlltgtSCgn1rml
Sartllllmi nCClflshy
175
si
b ira 101
tarmene Wl
mirlhlp ddshy
ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor
109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L
111
_ (Cf
il laquochiuso 111rshy
filln dr Odio
CIII-
lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l
Hl wlll1nln di nlnpllIO
Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll
l IIHt 1 F (1 n priJl)o
(1 jlUl igravell fc-
Ifonde
llei I etagrave indefigraveshy
il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-
Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel
pieIIgt
gTOVlTlf~
fnlnligraveHt
Ul 1110
preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto
ad tlllil piigravel la
la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO
Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100
Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO
Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)
Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse
110
Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte
ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso
canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza
ElJ
125
130
D5
Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO
TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl
1
177
~ t ~
Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170
f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari
soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to
Scolormni tuoi Ad altri
150
J))
Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso
1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1
Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera
1111 lO
sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy
cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111
141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe
liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17
lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10
din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot
bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III
l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt
ill11l1sivo del fli sono
neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla
151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy
Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con
178 179
~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte
Cose ltwltldugrave sigrave belle
li
non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5
Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos
1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO
lflmiddot~~A-jigraveRO
Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15
Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave
a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita
~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20
de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita
in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn
Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo
diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy
li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota
20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza
sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40
Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura
quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura
volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante
la
heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve
lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln
cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J
nd CHlT un cns eccelso linnlnJl
pii il
Vld
che ha ~ T il p~nsiclO~
f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)
come tuono Limmnginc egrave
~
Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl
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XXVB 58 e ptrg IX ~
~ 206
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Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della
Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5
Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno
lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina
i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa
fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta
B5le memhra in terra Ride ai lor casi
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50
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Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29
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(al suo Cssere piugrave
) igrave
A CUI e v(chiezla il Ai ai felici
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VCIlutu a tlt11 punto
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W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40
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laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~
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da alte
ziosi e in pnce
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PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno
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inerte di chi non egrave agitato tassion
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2deg7
70
La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente
t 90Luno o laltro di voi conceda il fato
Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici
115Non benedir comusa
Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza
9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I
Se non quella dcI fato altra possanza Ogni
E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco
Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni
100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo
Lonte del volgo ingrato
f ( r~
Non tardar piil tinchina 105
A disusati preghi
alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina
~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato
e nesuon fitto SII
te 11111 L e lil volte
96 lezza pril10
gosce e te raquo
sempre OlJof(la alto v DO-l laquo
clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo
Egrave csr 12-3) divino
102_
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I nel canto VilI
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11 1 11011 riwlmur dipende
forse lIn cc) relativa
t 2deg9
208
t
E in su laiuole sllsUlTando nl vento 15 1 viali odorati ed i cipressi
rei invidia non di
tiene est ima
di fuori
Senza Ull ddelo disumano Igravelllra
35 Lagrave nelln selva e sotto al patrio tetto
20 Di quel
voci alterne e le tnll1quille Opre de Che
4( Che di gua
voJ il 25
15
30 vita IInicn Ilote 5]
VigraveCl1c il vcntcl recando il suon dellora Dalla torre del horgo Era Questo Ql11ndo fal1(ildlo nella bUla SlaI1Z11
Pcr nssjdui tenori io vigilava15ItJmmiddotliflJ()~ I1)r-Iltre igrave1111Twano l il 1l1lIliil ()lIi non egrave COSlt1 55 1( udorali od
cfr J Ilota I v o sCilla (lll(c unIgravemH1will denlro 11 1 poco f()frUlllP I mctPO CI
nci IlPglll op f1 scntire tica consllcfudi ne cnn cssi Il igravelcshy$tka CI dnc i1fdiIligrave sigravelnn ln~
I (~)Ito lt1 himte
hosdH1I ( che lat
rni~ TinshynonarOUT(I fosl
ltnfl1lginando e qll~lsi dlndo imlna~in7jim
Icitata IlellaLiJl61O 7) nlrrccheacute COI1 dcI llO neSSllllo
i ])( meshy( hl odi110 percheacute parshy
so
31 sptcgenJ
172 ligrave312 Lrnpograverdi r C-llti
1111 l1tilitugrave
qUltlsi
di 1(1 CUIl~l
che
laquo igrave voti
un dolce rimembrar non sorga ma con dolor sottentra
presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60
Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70
Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E
vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (
cotne qua~1(lo p[tjilnna
alla sorella p0r
insislcn te discorso
rimelltlta [menUl
In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy
poeta non ra~-
or speshyilllrnr dj~
laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot
SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy
76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI
174
so
85
90
95
fluIi (gt1 lo Pe~
stagione i dolci in~ gallfl raquo
~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy
hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle
NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla
(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn
rnnlligrave raquo e
elllllle
sn il nHlf)
di Illl te le coltl
la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di
cfr )j
gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione
dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot
Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1
Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)
(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o
cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11
90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca
lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy
11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi
e
12
lt1lleUoS1 ershy
e i desishydelladoshymantcra
di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt
Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc
l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri
[II ViS1C e le
rlltgtSCgn1rml
Sartllllmi nCClflshy
175
si
b ira 101
tarmene Wl
mirlhlp ddshy
ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor
109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L
111
_ (Cf
il laquochiuso 111rshy
filln dr Odio
CIII-
lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l
Hl wlll1nln di nlnpllIO
Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll
l IIHt 1 F (1 n priJl)o
(1 jlUl igravell fc-
Ifonde
llei I etagrave indefigraveshy
il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-
Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel
pieIIgt
gTOVlTlf~
fnlnligraveHt
Ul 1110
preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto
ad tlllil piigravel la
la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO
Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100
Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO
Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)
Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse
110
Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte
ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso
canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza
ElJ
125
130
D5
Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO
TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl
1
177
~ t ~
Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170
f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari
soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to
Scolormni tuoi Ad altri
150
J))
Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso
1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1
Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera
1111 lO
sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy
cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111
141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe
liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17
lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10
din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot
bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III
l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt
ill11l1sivo del fli sono
neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla
151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy
Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con
178 179
~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte
Cose ltwltldugrave sigrave belle
li
non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5
Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos
1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO
lflmiddot~~A-jigraveRO
Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15
Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave
a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita
~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20
de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita
in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn
Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo
diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy
li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota
20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza
sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40
Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura
quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura
volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante
la
heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve
lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln
cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J
nd CHlT un cns eccelso linnlnJl
pii il
Vld
che ha ~ T il p~nsiclO~
f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)
come tuono Limmnginc egrave
~
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Se non quella dcI fato altra possanza Ogni
E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco
Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni
100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo
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Non tardar piil tinchina 105
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~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato
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che
laquo igrave voti
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presente un Vln desio pas~Hto ancor tristo e il dire io fui 60
Quelb loggia colugrave volta agli estremi Rnggi del digrave queste dipinte lllura Quei figraveglll1li arll1enti e il Sol che nasce Su romita C1l11pilgna agli ozi miei Porsel l11ille diletti allor che al figraveanco 65 Mera pmlando il mio possente errore Sempre ovio fossi [11 queste sale antiche AI chiaror delle nevi intorno a queste Ampie finestre sihilando il vento Rimbombaro i sollazzi e le festose 70
Mie voci al tempo che Mistero delle cose a noi si mostra Pien di dolceza in(k1ib1I11 intera Il garzol1cel La sua vita 75 E
vita lntldso mntlltlIi gt [fJCll( (
cotne qua~1(lo p[tjilnna
alla sorella p0r
insislcn te discorso
rimelltlta [menUl
In filnmi ch~ gli impedendogli di ricoshy
poeta non ra~-
or speshyilllrnr dj~
laquo 8~he~~gj1rc 4287 Ilgliomiddot
SellC11hrc l ~21) ugravelgmJeuoc (h~ gli ptet1ara Ilnte deshy
76 f celcccedilte d re7 lJlHnirl ~lllg-riando la sua vil ilenirc lln) bClIeziI in Ici che 11011 egrave di questa lerrn e che egli stesso ha crertln con h -lII illllnngillflzione ___ beltlIgrave laquocla llolIi la scelta della pl1oln prop ia tanto per indicare la beI1e77l ridI
174
so
85
90
95
fluIi (gt1 lo Pe~
stagione i dolci in~ gallfl raquo
~1middot1 [IIllIIi 1II(TUgrave1 il L ilc le conclllsioni drlll SUl indJsdne sull l Urnilll1 inshy
hilllrwl illllsioni l1ell1 lN111ishyIcnpmliillli1 Cfr le brille Iati l delle
NI)~ ltI11a IIJrlfI laolill 2middot3 e [ (lmlmiddotrtl dlli di Ald tlf dOIlel 4 d1ffi e b(li n(tI drlo il lilcCI t ~ privo eU r(fllj~ csi~c sol nel desiderio degl i tHlnni Ull solo frnllo Wl soL) wiccedilclia appoi7inne di 7fld e sinne u[tlll1l dele JlHctdend cordinnw [a ltInIHltlda eSlllllla
(ncl Dialogo ddll N(il1tt11 c (f (l chi pilce o a chi giOVH Iki-sima delIJulljvel~o middotcotlscrvtltn
rnnlligrave raquo e
elllllle
sn il nHlf)
di Illl te le coltl
la ilO relI 85 deSeacute1to oscuro privu di alTetti e di
cfr )j
gloria R6 i mio stro 1(II( 1n mil1 cOllfli7ione
dr 11([lW 1lt1 mil vitn fW(J pcrcheacute cosigrave pnCl co~a sono ~ cnsillcl ti helli deJ1a itn 1ll1 ( non dice 1la CPfl1( per logica con~cmiddot
Ii [l~pCllelchh( PCITH~ ~c nl1fb S0l10 StlH lilgjpJe fr~no una volll hCl1
Jlwl10 nl suo ~clllilllt(1to e a] sno eIlOle)
(SlrlCeIigrave) H9 raf() irlg1 csplessipne rara 111 ] o
cfr 1 Allcco JHeI 102 e Al (Ollie Crlo lclli J 11
90 lile li digrave 11me 9l~2 egrave qtI() mtUfIlza cfr Petlllca
lVt rCI X II 02 I~ qmln mlvHigrave I ~Ii (tshy
11111a spClleraquo e loseo1o UII digrave di tiliigraveJ 1(11)( (11~gi mi lest (rq(Ji lt1 1lc1 l llitino ((wo fi
e
12
lt1lleUoS1 ershy
e i desishydelladoshymantcra
di lallte I sperlIc 1~11l1 il Taftun nllVlIlIltl ~gt
Stll Hi~1i~igrave () lihrlldoc
l ) ( Credereste che I i1I1c1I1Ie e i pCllsieri
[II ViS1C e le
rlltgtSCgn1rml
Sartllllmi nCClflshy
175
si
b ira 101
tarmene Wl
mirlhlp ddshy
ga Hcnuncl HJ H 5tH far ccedilrsltlIe lor
109 (ltO occulto ho di Il Siltigravea 4 L
111
_ (Cf
il laquochiuso 111rshy
filln dr Odio
CIII-
lrimo (Jlgtf Ii mlligrave LCllltraquol giPjll7)a dlll1tli cCkl))l
Hl wlll1nln di nlnpllIO
Ji-~ijnr cd iIWnlhilf che gtltlll
l IIHt 1 F (1 n priJl)o
(1 jlUl igravell fc-
Ifonde
llei I etagrave indefigraveshy
il lt pri mo eO trar digrave ~jnvi-
Iw1tcpginll) (111 l) ~lra ed nJl IWJl1C n(lJ di un 111U ~)illVlI( dnl1nn non 1l1ifl ( mit1ca f1HC nel
pieIIgt
gTOVlTlf~
fnlnligraveHt
Ul 1110
preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto
ad tlllil piigravel la
la tcrraDella sventura Mi (ia straniera mIO
Frlggiragrave lavvtnir di voi per certo 100
Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO
Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)
Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse
110
Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte
ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso
canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza
ElJ
125
130
D5
Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO
TI 00 dlkczl milgt liii l10n ti vl
1
177
~ t ~
Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170
f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari
soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to
Scolormni tuoi Ad altri
150
J))
Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso
1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1
Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera
1111 lO
sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy
cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111
141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe
liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17
lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10
din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot
bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III
l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt
ill11l1sivo del fli sono
neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla
151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy
Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con
178 179
~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte
Cose ltwltldugrave sigrave belle
li
non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5
Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos
1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO
lflmiddot~~A-jigraveRO
Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15
Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave
a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita
~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20
de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita
in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn
Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo
diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy
li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota
20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza
sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40
Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura
quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura
volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante
la
heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve
lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln
cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J
nd CHlT un cns eccelso linnlnJl
pii il
Vld
che ha ~ T il p~nsiclO~
f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)
come tuono Limmnginc egrave
~
Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl
notte )) Jla fl(vJirlr(
r ~
XXVB 58 e ptrg IX ~
~ 206
t
ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6
Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della
Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5
Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno
lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina
i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa
fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta
B5le memhra in terra Ride ai lor casi
~s
50
55
(U
onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la
~(j 11 ccII
middot17 c (lIlll
laquo invincihile c I ai
aUmJoxo indica
in la sqlillt
nel L
cfr la nota ai
lO sa dclla gdlC l1O
0n10ll)igrave bulll
c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga
)
JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (
si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha
Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29
57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima
(al suo Cssere piugrave
) igrave
A CUI e v(chiezla il Ai ai felici
ti perimiddot
VCIlutu a tlt11 punto
consenta
pntere
W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40
laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](
laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~
i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri
infestoraquo 57 a
Abhiano
da alte
ziosi e in pnce
j
PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno
dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef
inerte di chi non egrave agitato tassion
ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi
2deg7
70
La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente
t 90Luno o laltro di voi conceda il fato
Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici
115Non benedir comusa
Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza
9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I
Se non quella dcI fato altra possanza Ogni
E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco
Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni
100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo
Lonte del volgo ingrato
f ( r~
Non tardar piil tinchina 105
A disusati preghi
alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina
~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato
e nesuon fitto SII
te 11111 L e lil volte
96 lezza pril10
gosce e te raquo
sempre OlJof(la alto v DO-l laquo
clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo
Egrave csr 12-3) divino
102_
~
Ii quella vita J12111 111111 dd [HO
I nel canto VilI
(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai
fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota
11 1 11011 riwlmur dipende
forse lIn cc) relativa
t 2deg9
208
t
si
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preckllllclllC Igraven quei passi esi rmlj Hl canto
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Sospirar mi b lil Lesser ViSSlHO
Del digrave fatai tcmpereragrave E giagrave nel 10)
Di contcnti Morte chiamai Mi sedctti c()l~t su la fontana Pcnsoso di cessar dentro quellacque La SpCIllC c il dolnr mio Poscia per cicco Malor condotto della vita in forse
110
Piansi la bella ginVHnezzl e il fiore De miei poveri digrave che s1 pcr tempo Cadevil e sjlesso allore unde assiso Sul conscio letto dolorosamcnte
ligtAlla fiOCil luccrna Llll1ell tai co silen~i e con la lotte ]l fuggitivo spino ecl a mc stesso
canli ft1l1crco canto vi uograve sCllza
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Ia cii te la rmiddotllorch1lJ7J lIO
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177
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Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170
f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari
soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to
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150
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Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso
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Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera
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din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot
bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III
l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt
ill11l1sivo del fli sono
neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla
151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy
Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con
178 179
~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte
Cose ltwltldugrave sigrave belle
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Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos
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Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15
Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave
a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita
~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20
de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita
in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn
Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo
diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy
li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota
20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza
sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40
Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura
quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura
volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante
la
heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve
lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln
cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J
nd CHlT un cns eccelso linnlnJl
pii il
Vld
che ha ~ T il p~nsiclO~
f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)
come tuono Limmnginc egrave
~
Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl
notte )) Jla fl(vJirlr(
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XXVB 58 e ptrg IX ~
~ 206
t
ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6
Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della
Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5
Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno
lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina
i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa
fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta
B5le memhra in terra Ride ai lor casi
~s
50
55
(U
onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la
~(j 11 ccII
middot17 c (lIlll
laquo invincihile c I ai
aUmJoxo indica
in la sqlillt
nel L
cfr la nota ai
lO sa dclla gdlC l1O
0n10ll)igrave bulll
c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga
)
JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (
si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha
Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29
57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima
(al suo Cssere piugrave
) igrave
A CUI e v(chiezla il Ai ai felici
ti perimiddot
VCIlutu a tlt11 punto
consenta
pntere
W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40
laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](
laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~
i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri
infestoraquo 57 a
Abhiano
da alte
ziosi e in pnce
j
PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno
dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef
inerte di chi non egrave agitato tassion
ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi
2deg7
70
La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente
t 90Luno o laltro di voi conceda il fato
Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici
115Non benedir comusa
Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza
9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I
Se non quella dcI fato altra possanza Ogni
E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco
Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni
100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo
Lonte del volgo ingrato
f ( r~
Non tardar piil tinchina 105
A disusati preghi
alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina
~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato
e nesuon fitto SII
te 11111 L e lil volte
96 lezza pril10
gosce e te raquo
sempre OlJof(la alto v DO-l laquo
clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo
Egrave csr 12-3) divino
102_
~
Ii quella vita J12111 111111 dd [HO
I nel canto VilI
(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai
fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota
11 1 11011 riwlmur dipende
forse lIn cc) relativa
t 2deg9
208
t
~ t ~
Terra llatal quella figravenestra Dico Nerina or pi11 non gode i Underi usata favellarmi ed onde Larj~l non mira Ahi tu passasti eterno ]IC510 riluce delle stelle il flsti e ha compagna 170
f~ deSerta Ove sei che piugrave non odo immaginar di lutti 145Ln lua voce SOl1m siccome un tristi e cari
soleva lontano accento acerba Dc llbbngt il voi to
Scolormni tuoi Ad altri
150
J))
Ahi NelIgravel1a In COl mi reglla LmllIgravefo amor Se a feste anco lalvolla Se a radl1mil1Z~ io tllOVO infra me stesso
1((lDico o Nerina 1 rmhmanzc a feste Tu 110n ti Se torna VlI1
Dico Nerilla mia te non torna 1()Primavera
1111 lO
sosfirn wl (v t()9~70) drl lin~nn~- L (rltP tennC rresenti gin mclodrnrnnmtico t ma natllralflwnte imnmgini di qtlc~ta StH1shy
cl L si di In tono laoto piigrave intcnshy vm il pie Cb-shyinnanzi t Id gt111
141 Terrll laquoHCl111ti donde la lI11iscoshySfltnCIHe
liel i fII1tni I c (nc_ I Piapgelaraquo (Dc Rhcrtisl_ - (Ile cfr i vv 17
lI1C(llti61107 c le Ilntc Anche il linlrdo di NcJinltl cfr qllesteegrave congiulllo il (se e a [uo1-td d1lt~ ora sligraven10
din1I1i al poeta 142- ed nllde F laquoe dove 148 scnlornrmi farmi impallilire 11 vcrmiddot
bo ad indicare pallnre turameHto all1(1tpso egrave di illstre ascllldenza lmlcsca Cfr_ III
l 0-I laquoPer iigravel finte li orchi ci somiddot queHa lettura e scnlorocci il viso lgt
ill11l1sivo del fli sono
neflHnn ll11i r grina l1l1n terra col mcdtsililO IOrllril I1ci vv _ 1iO e 152 I (9 e 170 alridle 1Ile alla
151 cfL v 16 c l noia fhe si snn1c nncora 1i1_ hmiddoti dr i segnenti versi dci dllnlia c in r1f nel Rigraveso)glCI1shy
Pinclemonle (Epilor~ a Elisabella Moscolli di l ()ttlte con
178 179
~Frateli a un tempo stesso Amore e Morte XXVII A1J10re e 1110rte Ingenctograve la sorte
Cose ltwltldugrave sigrave belle
li
non ha non han le slclle N~sce dalluno il 5
Nasce il Che pcr lo mal dcllessere si trova LaltraUv 01 S~o Ograve1io)vf)crlltel vEacuteos
1t1110r IgraveOlillie WIli ch a ielo egrave (lIm lO
lflmiddot~~A-jigraveRO
Per loccasiolle e la data in cli fll cOlllpnslo ql1(sto COIllOIlIlVIlIO si vlda lu noia htrodllitiva al jellJiao domilalle Piil pteciSlllllentc se si tient cUllto delle induhbie lpondellze che es ha con il C()IISft~) si pntrebhe cull)(arlo ill un tetllpo assai sovcnte prossimo a qucstdtlmo e cioegrave (rso la mctagrave dci li133 E sorvolano insiem la via 15
Il motivo cCItrale del canlo lunione dellamore c della morte in qualllil Primi conforti dogni core conforti dogni saggio core si trova accennato anche in altri scrilti nHl- Neacute cor fu mai piugrave
a Fanny Targjolli Tozzetli del lb 1~2 lallore Che pClCOSSO dfIInor neacute mai Diugrave fortete S(gt110 le sole cose hdl( che lw il mondo c le sole degne di (sserer desiderate gt (cfr- reiCI e p 1053) in lilla ]sougraveirme solln il blllto di RtIlrlclc ilei Spre--ograve linfausta vita
~ senza dubhio HUlcntiCil e che por In dala lRl Neacute per altro signore 20
de Diltori e miacolo dinlte~n(1 I inventore di belshy Come per questo a pcrigliar fu pronto fdice rer lmuore fmllli Chove tu porgi aita
in d1l lISC I felicissimo per anni I Niccolograve Fucshy Amor IIasce il cornggiotini questi IeSi i fiori I felicitagrave (dr ln(li e [1 p 72() e 5011lt1 lutto (omc lllotivo O si ridesta e sapiente in oJ)le T1iln S)(l eltplicitanlcnte CIHIllcinlo (vv Non in invan siccome amplwlc 25 amre e nlte ) ma costiluisce il nucleo stSo Divicn
Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
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20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
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Mdgradn qUlteacuteste aflillilIgravel il pr~slntc Glllto 111l1IIal Hlguidn e lll l torhido dci COllfl11vo ( lCI cmlIgraveetl7t del lt opril1 valore che in esso ~j nvellc e pIer il suo tono ardnlc scvero va riacmslno al linaIe dci TrisIIO c ~1 111Ii(1O dOllilantrgt lnhe se it il questi ltlllra tlll complesso una tensione forse llleno rohusta e COllcelHrala un andllllcnlO stmco insiem (on esso in petto 30
uluta lil dilruSCl ed eloquente Stilisticnlllcnie Iu diversitigrave di questo cmln dal di morir si senle lellJiltlr) dOlilIgravelillIe si tisokc in lHl linguangio dl UI1 lato pill rIgraveCco di relulnisccnze non so In tale ]et(rlt il (oltre i ricordi in verit~ allllllIU discutihili della Cl1l7onr- 11 mnr
dd CllctllJccio e del llladriglle del nasilc lere A110 lerc illraquo( si notino gli cchi dll1teschi e pclrarcheschi) e in genere lii ostentntal11cl1le pre7itlsn e dnllaltro in qualshy lt1 (Ilre in pns7inne enfmicn e sirnifimiddot prnlt1cnte e vile che pllt1tO piugrave facilmente plIericu e dvscrittivo e in una strwtma non giagrave conmiddot~ nel catn negHIvo caro al 1 Cfr il Callto Iwlmiddot
canto precedcnte articolla in una serie di brevi e vibranti stlnZl IOIl(lllle ma e In noia e Jl 11111111 84distesa in sole qwlttro lunghe stnfe llelle qmlli prevalgollo atnpi c cOll1plessi peri(ldi
igrave leI lo 111(11 dellesere 1ll1helso c a clli le rime rcialivnnlCtlle assni Illl1nerose (97 su 124 versi) imprinlOno un mlwimiddot r imml~lne cnnresca (Pii r ltJ onde mento ritmico tnhra piuttosto canl~lileraquo (Bacchelli) che energicnlllcnie rnltlrfgtlL1to SI 1111100IH1 a diversi p0ni I per Ju gHl mal
Intorno il questo cml 011rlteacute gli scritti cit del BINNT LI IliIOM pOriea leof1mshy clcllcS(IC raquo
diilul e Tre liriclJC dci L cfr il saggio di 13 CROCE il il(e e 11101 le in lOCS1 lIl l(IIltltilll(l fliIIIIII In lllrtc nel lIli lt( irgillco sellO gtgt picghcril il Cl(1(l addonncllshye JJlOdCflllt1 13rj 19 50 lP 373middot8 d()J~() IMI1 il poetn 2igrave-8 Qialldo prlldo appena ndlintIgraveshy
li c laquo[010110 111111111 (gt111110 alti lnO del CU(1 re Il1Sce CUO agli Dei ml10re in ~nprn (lI ((1111111110 InlOti1-l della vitaf 28 cor lmonda clJtcssione petrarchesca 16 lli ili precIplli wggio della veta cfr Il risorgimento 6 e la nota
20-1 14 Lcorldl Centi 2deg5
Damor vero e possente egrave il Ofimo effetto Forse gli occhi spama Allor questo deserto a seacute la terra 35
lorse il mogravertale inahitabil Vede amai senza
sola infinita Felicitagrave che il suo pensier Ma per cagion di lei grilve procella 40
Presentelldo in suo cor brama quiete Brailla laccorsi in parlO Dinanzi al fIgraveer disio Che giagrave rugghiando intorno intorno oscura
quando tutto avvolge la formidabil possa E hdmina nel cor linvitta cura
volte Con desiderio Morte sci tu dallaffannoso amante
la
heato Non rilevasse il figravelt1l1CO Neacute tonlltlSSe a veder lamara luce E spesso al suon della fUIHbre Al Cltlllto che conduce J) gente morta al sempitcrno obhlio Con piigravel sospiri Dallimo petto invidiograve
lo sI esso verho nfgtlrlninfo in rillporto con il ((mlf~ln
cupa e tr1ficfl igrave la igravetl lIIllilTW J
nd CHlT un cns eccelso linnlnJl
pii il
Vld
che ha ~ T il p~nsiclO~
f prima esplCSBO c questo e taclUto l [litro brr1mfllllnJte (l Ici) (StracenE)
come tuono Limmnginc egrave
~
Petrarcrl y Rime quasi tigravecro leotl
notte )) Jla fl(vJirlr(
r ~
XXVB 58 e ptrg IX ~
~ 206
t
ocma cligraveffnnrle rldlpIgrave1I1cw dominillle t 6
Che tra gli spenti ad abitar sen giva fin la negletta Lt1om della
Vintl che da saper Fin la donzella timidctta e schiva (5
Che giagrave di morte al nome Sentigrave rizzar le chiome Osa alla tomha alle funeree hende Fermar lo sguardo di costanza Osa ferro e veleno
lungamente E nellindotta mellte La gentilezza del morir comprende Tanto alla morte inclina
i5Danwl la disciplina Anco sovente A tal velluto il gnl11 t rnvaglio intefllo Che sostener noi puograve forza O cede il corpo [tale Ai tenibi]i mOli e in questa
fJOPrI fraterno poter Morte O cosIgrave sprona Amor lil nel profondo Che dn se si essi il villanello ignaro La tenera donzella Con la mall violenta
B5le memhra in terra Ride ai lor casi
~s
50
55
(U
onnit dni parte let il lcllmiddoterhitgt dr Il fweTO e la
~(j 11 ccII
middot17 c (lIlll
laquo invincihile c I ai
aUmJoxo indica
in la sqlillt
nel L
cfr la nota ai
lO sa dclla gdlC l1O
0n10ll)igrave bulll
c 11JJPlltrf 001 l)in~ scnglii1 folgori pnurose lutto rimo dci pctlO dove t1hNga
)
JtttriodJi n1Ihiizinlle nhitwde e inv(ce (llpulaln Ilnamiddot P os)claro a ~ sila dOliW H (
si nnti laccentamiddot sulla settima sillaha
Per Jqlill nel senso di lt cnmpanltlraquo dt Il )(]HerO solitario 29
57 middot8 omlo abblio le sallllodie ftmcbti 60 dallimo [leltn bI profonclo dellanima
(al suo Cssere piugrave
) igrave
A CUI e v(chiezla il Ai ai felici
ti perimiddot
VCIlutu a tlt11 punto
consenta
pntere
W(lfl riotula epressione tlsala per i siridi Cfr I II Xl 40
laquo( Puotc omo avere in seacute IHlfl violenla raquo R5 JnJ1JOl in l(Ira cfr Petmrcfl RIgravel](
laquocolle mie mani avrei gi~ pOSIO c membra noi( -ie )~
i pigraveigravel cioegrave il laquo volgo inprato raquo laquoil vario volgo I n bei l1ensieri
infestoraquo 57 a
Abhiano
da alte
ziosi e in pnce
j
PrllsUgravel() dOlJJiJJ1l1te 66middot7 (1fi cnns(tfta che al tro dc~idemno
dunque QllPsti don veranlinte gin ligraven dora vef
inerte di chi non egrave agitato tassion
ii I di e Imi Plslnli ben dOlMi
2deg7
70
La 111lt111 che llngel1alldo si colora Agli alli mosi IIlgegnIgrave mio sUlgue innocente
t 90Luno o laltro di voi conceda il fato
Non rIgravecolmar di lodeDolci signori nmici
115Non benedir comusa
Allumana fallliglia Per autica viltagrave lu1wna genteAI cui poter nessun poter somiglia Ogni vann spel~lI1ZH onde consolaNellimmenso universo e non lavanza
9j Seacute wi fanciulli il Plondo ~ I
Se non quella dcI fato altra possanza Ogni
E tu cui giagrave dal com incIgravear degli anni Gittar da mc J1ulltltro in alclln tempo 120 r Sempre onorata invoco
Spera I~ se 11011 teBella Mottc pietosa S~1o aspettar serenoTu sola al mondo dei terrcni
100 Quel digrave chio pieghi addormentalo il voltoSe celehrata mai Nel lllo virgineo senoFosti da me sal tuo divino sUllo
Lonte del volgo ingrato
f ( r~
Non tardar piil tinchina 105
A disusati preghi
alla luce ol1lai Questi occhi tristi o delletagrave lcina
~ M~ certo troverai qual si sia 10Ia Che tu le penne al mio ptegar dispieghi Erta la fronte armato E renitente al fato
e nesuon fitto SII
te 11111 L e lil volte
96 lezza pril10
gosce e te raquo
sempre OlJof(la alto v DO-l laquo
clji tantl) Igravenxo raquo 101 dilillO sfillo
Egrave csr 12-3) divino
102_
~
Ii quella vita J12111 111111 dd [HO
I nel canto VilI
(l lOR) co) i seguenti fdc1t1l1i non diversamente dai
fanciulli_ - il mOlldo cfr v 86 c lo nota
11 1 11011 riwlmur dipende
forse lIn cc) relativa
t 2deg9
208
t
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