Era lievemente meno restrittivo dell’indice cosiddetto ‘Paolino’ pubblicato nel 1559.
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È risaputo che il periodo dell’adolescenza è il primo momento di allontanamento
dalla lettura ed in seguito diventa più difficile il riavvicinamento.
Si è registrato un confortante risultato per quanto riguarda l'amore e la diffusione
della lettura nei bambini fino ai 10 anni; dopo tale età, invece, in corrispondenza con
l'inizio della scuola media, inizia una crisi profonda che allontana i ragazzi (spesso
definitivamente) dalla lettura. Spesso la lettura è vista come un obbligo scolastico,
che più che motivarli al piacere della lettura li allontana.
Introdurre nella scuola un
diverso approccio al li-
bro, che non è fatto solo
di parole scritte, ma an-
che di parole illustrate,
parole narrate, lontano
dalle “regole della scuo-
la” può motivare i ragazzi
al piacere della lettura
che diventa viaggio im-
maginifico verso mondi
lontani.
È per questo motivo che
è nato il Progetto annua-
le “Dalla narrazione all’il-
lustrazione” rivolto a tut-
te e tre le classi della
scuola secondaria di I
grado di Villaurbana.
Classi I, II e III E
Villaurbana
Premessa
Da l l a na r ra z ione a l l ’ i l l us t ra z ione
Dalla narrazione all’illustrazione pagina 2
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Il progetto prevedeva diverse at-
tività, nelle quali il filo condutto-
re è stata sempre la narrazione e
la lettura declinata su diversi lin-
guaggi della comunicazione, dal
fumetto, alla pubblicità sino ad
arrivare al cinema: si è partiti
dall’inaugurazione del Bookcros-
sing, si sono alternati diversi in-
contri con gli scrittori sia all'in-
terno del plesso scolastico che in
libreria, ma anche in occasione
del Festival internazionale del
fumetto svoltosi a Cagliari.
In diverse occasioni la lettura di
un albo illustrato è servito per lavorare su un tema o introdurre un'attività interdisci-
plinare. Un progetto impegnativo, dunque, ma costruttivo e innovativo per gli alunni
coinvolti che hanno partecipato con entusiasmo e interesse.
Attraverso questo libretto i ragazzi presentano il lavoro svolto, le iniziative promos-
se, gli incontri con gli autori esprimendo le proprie opinioni e riflessioni.
Le docenti titolari del progetto
Adriana Trogu e Liliana Contini
Dalla narrazione all’illustrazione pagina 3
Leggere un albo illu-
strato vuol dire condi-
videre la meraviglia, la-
sciarsi incantare e gio-
care, andare alla sco-
perta di mondi diversi
e misteriosi…. attraver-
so linguaggi differenti.
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I l progetto si è aperto con il cosiddetto BookCrossing (dai termini in lingua inglese
book, libro e crossing, attra-
versamento, passaggio).
Noi ragazzi abbiamo portato
a scuola alcuni dei nostri libri
e li abbiamo depositati in una
zona di scambio ufficiale nella
biblioteca della scuola, dove
ancora oggi sono a disposi-
zione degli altri. Chi ha lascia-
to il proprio libro l’ha fornito
di un segnalibro con un logo
da lui o lei disegnato con su
scritto, oltre al nome, una fra-
se che è stata affidata al nuo-
vo lettore. Chi ha preso il li-
bro, dopo aver finito di leg-
gerlo,
a sua volta ha scritto il proprio nome e lasciato un com-
mento per il futuro lettore, il quale poi ha rimesso in circolo
il testo e così via. Al termine del giro di lettura il libro è tor-
nato al legittimo proprietario, che ha avuto la soddisfazione
di condividere con gli altri le proprie letture e di seguire il
percorso del libro attraverso i commenti di tutti coloro che
lo hanno letto.
Classi I, II e III E
Villaurbana
Book Cross ing
Scamb io d i l i b r i
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Dalla narrazione all’illustrazione pagina 5
Lorenzo e Martino nel book cross della scuola
Il BookCrossing è un‘attività globa-le, con iscritti in più di 130 paesi: dall‘Antartide fino allo Zimbabwe. La maggior parte degli iscritti si trova negli USA. La comunità euro-pea cresce di giorno in giorno. I libri non conoscono frontiere e spesso vengono rilasciati durante viaggi...
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I l 18 Dicembre ci sia-mo recati a Orista-no, presso la libreria
“Altrestorie”, per in-
contrare la scrittrice
Livy Former e appro-
fondire la conoscenza
e le riflessioni sui libri
che abbiamo letto
all’inizio dell’anno, ri-
spettivamente “I lun-
ghi capelli di zia Caterina” e “Il baule dei grandi sogni e delle piccole cose”.
Dal nome ci sembrava una di quelle persone inglesi che credono di essere persone
superiori agli altri; da subito ci ha fatto cambiare opinione: era molto simpatica e ci
ha parlato un po’ di lei.
Prima viveva a Milano poi si è trasferita a Sant’Antioco
perché durante un viaggio nel Sud della Sardegna è
rimasta colpita, insieme al marito, dalla bellezza del
paesaggio e dall’affabilità della gente. Sappiamo che
ha due figli e già da piccola aveva la passione per la
scrittura, infatti, in quinta elementare lesse “I promessi
sposi”.
Ha detto che quando non sa cosa fare o si sveglia du-
rante la notte va a scrivere al computer i suoi libri.!!!
Ci è stata da stimolo per incentivare la nostra lettura o
spronarci a scrivere un piccolo racconto. Chissà…
Pierfrancesco Zedda
Classi I e II E
Villaurbana
L i v y Former
I n cont ro con l a s c r i t t r i ce
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L’autrice in un momento di lettura
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Fin da bambina pensava di poter scrivere un libro, però
ha iniziato solo in età adulta grazie al figlio Matteo che
aveva portato un piccolo gatto nero a casa e ha incomin-
ciato a scrivere immaginando la storia di quel gatto.
Fabio Murru
Tutti noi eravamo contenti di vedere per la prima volta
un’autrice. Ci ha letto vari brani dei suoi libri, sia di av-
ventura sia comici. Spero ci siano altri incontri di questo
tipo per leggere un altro libro fantastico.
Simona Cominu
E una donna abbastanza magra, con un viso sottile e i
capelli rosso scuro, che mi hanno colpito. Ha letto alcuni passi di altri due suoi libri,
“Marlina dei Misteri” e “Un fantasma a merenda”. Quest’ultimo mi ha incuriosito
molto e credo che lo chiederò per Natale, perché era misterioso e divertente allo
stesso tempo.
Asia Pireddu
Io penso che Andrea, protagonista del romanzo di Livy Former, “Il baule dei grandi
sogni e delle piccole cose”, sia stato grande, perché, nonostante la sua età, sei anni, è
riuscito ad affrontare la situazione
difficile in cui si trovava. Credo che,
se fossi stata al posto di Andrea,
non sarei riuscita ad andare avanti.
Livy è stata ed è una fonte di ispira-
zione per me e spero, un giorno, di
poterla rincontrare.
Ania Carrus
Mi ha colpito quando ha detto che
nel momento in cui scrive è come
se non ci fosse niente intorno a lei
perché si addentra proprio nella tra-
ma, dimenticandosi di tutto il resto.
Giulia Orrù
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I l 17 dicembre 2015 la classe III E si è recata a Cagliari in occasione del Fe-stival Internazionale del fumetto.
Nues (“nuvole”, in lingua sarda) è un
Festival Internazionale dedicato al fu-
metto e al cinema d'animazione che
rivolge una particolare attenzione a
quanto accade nell’area dei paesi che si
affacciano nel mar Mediterraneo.
La manifestazione si pone come obiet-
tivo primario la promozione della lettura dei fumetti e lo studio del cartone animato,
seguendo l’evoluzione di questi media in rapporto alle moderne tecnologie e ai
nuovi sistemi di comunicazione. L’esposizione comprendeva una parte delle tavole
originali del fumetto “Dimonios” il cui scopo era celebrare il ricordo degli “intrepidi
sardi” in occasione dell’anniversario della nascita della Brigata Sassari che, nel 2015 ,
coincide con il Centenario della Prima Guerra Mondiale.
Classi III E
Villaurbana
Fe s t i va l in t er na z io na le d e i fumet t i
NUES
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Sveva e Tamara
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A scuola abbiamo appreso
che il fumetto è una forma
d'arte che unisce le regole
della scrittura a quelle del
disegno e le impiega per
numerosi scopi: narrare,
divertire, spaventare, in-
ventare, commuovere dan-
do vita a diversi generi
(horror, comico, giallo, ro-
sa). La parola fumetto è
dovuta alla particolare tec-
nica con la quale vengono
scritte le parole dette dai
personaggi, racchiuse qua-
si sempre in palloncini fu-
mosi che spuntano dalla
loro bocca.
Negli USA i fumetti sono
indicati come comics, in
Giappone vengono chia-
mati manga ("immagini divertenti"), in Francia sono chiamati bandes dessinées
("strisce disegnate"). In Italia i primi fumetti appaiono nel 1908! E come se non ba-
stasse arrivano con un giornalino tutto nostro: “Il corriere dei piccoli”. All’inizio i fu-
metti non erano altro che la traduzione di testi statunitensi, ma poi il “made in Italy”
si è fatto sentire dando vita a prodotti nazionali come Tex Willer (1948).
Negli anni Sessanta nasce il genere nero con Diabolik, Satanik e Kriminal; più tardi
entra nel mondo del fumetto Cattivik e infine il mitico Lupo Alberto.
Siamo stati affascinanti dall’analisi dei fumetti che ci ha mostrato la prof.ssa Trogu:
abbiamo imparato che la vignetta è il cuore del fumetto e rappresenta l'equivalente
delle inquadrature di un film. Nella pagina successiva vi mostriamo alcuni fumetti da
noi realizzati durante l’ora di Arte e Immagine, dopo aver studiato il Manzoni.
Dalla narrazione all’illustrazione pagina 9
Elena e Sara con le Professoresse
Ilaria e Laura
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R ealizzare i fumetti dei “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, inizial-mente, ci ha molto spaventati. Pensavamo di non essere all' altezza ma, con impegno e con l'aiuto delle insegnanti, siamo riusciti a terminarli. Ci ab-
biamo impiegato diversi mesi; è stato un lavoro complesso. Per riuscire a rea-
lizzarli abbiamo dovuto rileggere i capitoli; ogni fumetto rappresenta una
scena. Ognuno ha disegnato secondo il proprio stile e la fantasia. Li abbiamo
colorati con colori vivaci per renderli più belli e più interessanti. Anche se non
sono sicuramente disegni di "Michelangelo" ci abbiamo provato e siamo ab-
bastanza soddisfatti del lavoro svolto. Ci è piaciuto prendere parte a questo
progetto e imparare tante cose nuove che potrebbero servirci in futuro.
Classi III E
Villaurbana
I p romess i s pos i
I no s t r i f ume t t i
Dalla narrazione all’illustrazione pagina 10
Lab
ora
tori
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Dalla narrazione all’illustrazione pagina 11
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I n occasione del Festival internazionale del fumetto, la classe III E ha avuto il piace-re di incontrare la scrittrice siciliana Annamaria Piccione. E' una donna simpatica, solare e socievole. All' inizio, dopo un filmato sulla 1° guerra mondiale, ha parlato
del suo libro, ovvero "Una rosa in trincea" che ha come sfondo la Prima guerra mon-
diale. Il libro parla di Milly e Andrea, due cugini tredicenni, si ritrovano in estate in
Sicilia, nel paese d'origine delle loro mamme, per celebrare i novant'anni della zia
Elena, sorella di nonno Rino e figlia del bisnonno Peppino. Andrea, attraverso i rac-
conti di Milly e dei vari parenti, scopre la storia del bisnonno Peppino, combattente
nella prima guerra mondiale.
Classi III E
Villaurbana
Annamar i a P i cc ione
I n cont ro con l a s c r i t t r i ce
Dalla narrazione all’illustrazione pagina 12
I ragazzi incantati dalla lettura di un brano
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Il racconto si svolge in un continuo rimando tra il presente e il passato: c'è la storia
di oggi con i due cugini e c'è la storia di ieri con Peppino ragazzo. Il tutto è illustrato
attraverso i fumetti che riassumono perfettamente i pensieri e le emozioni dei pro-
tagonisti. La scrittrice ha spiegato che per scrivere il libro ha dovuto intervistare gli
anziani che hanno fatto un grande sforzo di memoria. Ha parlato anche di lei, della
sua vita, e della sua passione per i gatti. Poi ha dato spazio alle nostre domande e
curiosità a cui ha risposto in modo esaustivo. Abbiamo appreso quanto lavoro,
quanta fatica e quanto impegno ci vuole per scrivere un testo di narrativa.
Dalla narrazione all’illustrazione pagina 13
Leggere allarga gli orizzonti e ci mette diret-tamente in contatto con idee, persone, situazioni e luoghi che altrimenti non sarebbero facilmen-te conoscibili in prima persona… Attraverso la lettura svi-luppiamo la fantasia ed accresciamo le nostre conoscenze!
Daniele
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I l 21 Marzo, presso la nostra scuola, abbiamo incontrato la scrittrice Angela Ragusa che oltre a scrivere libri per ragazzi è famosa per avere tradotto un’infinità di libri stranieri e in particolare quello di Harry Potter. Dopo essersi presentata e aver parla-
to del suo lavoro e del libro “Le torri di fuoco” ha dato spazio alle nostre domande e
curiosità. Noi che proveniamo dalla scuola primaria di Siapiccia l’avevamo già incon-
trata l’anno scorso per la presentazione del libro “I cavalieri del vento” che parla “de
sa carrella de innantisi”: pariglie tradizionali del paese.
Francesco Diana
L’autrice ci ha raccontato che per scrivere prende ispirazione dall'esterno, dal mon-
do che la circonda, dai viaggi che fa. E' una donna che ha vissuto varie esperienze
nella sua vita e che vuole trasmettere positività agli altri. È una persona con la quale
farebbe piacere a chiunque fare una conversazione.
Elena Schirru
Classi I, II, III E
Villaurbana
A ngel a Ragusa
I n cont ro con l a s c r i t t r i ce
Dalla narrazione all’illustrazione pagina 14
I ragazzi affascinati dal discorso di Angela Ragusa
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Il libro, sinceramente, non mi è piaciuto molto perché l’ho
trovato noioso! Io pensavo che la Ragusa fosse giovane,
invece ha una certa età, l'avevo immaginata bassa ed in-
vece è alta con i capelli bianchi, però ci sa fare con i ra-
gazzi. Le ho chiesto come fosse nata la sua passione della
scrittura e lei mi ha risposto che sin da piccola le piaceva
tanto leggere, crescendo è rimasta sempre più affascinata
dai libri, cosi col tempo si è messa a scriverne di suoi e da
farne così un lavoro.
Giovanni Meloni
Da Angela ho imparato ad apprezzare la lettura e ho imparato anche che bisogna
apprezzare i libri, belli o brutti, perché dietro la loro scrittura c'è un lungo impegno!
Francesco Cabras
Questo incontro mi ha aiutato a capire ed approfondire meglio il libro che avevamo
letto prima dell'incontro; ad esempio ho appreso che l'Isola Felice, di cui si parla nel
libro si ispira ai luoghi della Sardegna, e le “torri di fuoco” sarebbero un'interpreta-
zione dei nuraghi, della loro antica
funzione. Anche io vorrei girare
per il mondo come fa la Ragusa,
ma per ora non sono mai uscito
fuori dalla Sardegna! La scrittrice
ha risposto in maniera esaustiva
alle domande dei compagni; io
non so perché ma avevo un po' di
vergogna, ma alla fine mi sono
fatto coraggio. Secondo me que-
sta giornata la ricorderò anche da
grande e la racconterò anche ai
miei figli, racconterò con felicità
riemergendomi in quei ricordi e
ripensando alla mia adolescenza.
Michele Orrù
Dalla narrazione all’illustrazione pagina 15
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A ll’interno del progetto “Dalla narrazio-ne all’illustrazione” era previsto anche uno spazio dedicato all’approfondimento
del rapporto tra libro e cinema. In collabo-
razione con il Centro Servizi Culturali di
Oristano l’intento è stato quello di pro-
muovere un incontro di animazione alla
lettura e di “alfabetizzazione audiovisiva” e
di guidare i ragazzi alla conoscenza del lin-
guaggio cinematografico partendo dalla
lettura di un testo sino alla visione e analisi
di una pellicola cinematografica. L’attività si è svolta nel mese di Maggio all’interno
della nostra classe, III E. A tal proposito abbiamo letto il libro “Vita di Pi” scritto da
Yann Martel, e successivamente abbiamo guardato il film attinente alla storia per ar-
rivare poi all'incontro con un professionista del cinema, il regista Antonello Carboni.
Dopo essersi presentato ha iniziato a parlare del suo lavoro. Ci ha spiegato un po' la
storia, la struttura del cinema e le tecniche utilizzate per la registrazione.
Classi III E
Villaurbana
Vi ta d i P i
D a l l i b ro a l g r a n d e s ch e rm o
Dalla narrazione all’illustrazione pagina 16
L’incontro con il regista
IL LIBRO Vita di Pi (Life of Pi) è un ro-manzo dello Scrittore cana-dese Yann Mar-tel. Il libro ha vinto il presti-gioso Booker Prize nel 2002.
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Ci ha detto che il cinema è un'industria e come tutte le industrie siamo noi, che pa-
gando, la facciamo funzionare al meglio. Dopo questa introduzione sulla cinemato-
grafia ha cercato insieme a noi le analogie e le differenze tra il libro e il film. Ha ana-
lizzato i protagonisti, gli antagonisti, gli aiutanti e i personaggi secondari della pelli-
cola così come facciamo solitamente noi quando lavoriamo su un testo narrativo.
Anche nel film è dunque presente un’introduzione, uno sviluppo e una conclusione.
Secondo la sua esperienza, è molto difficile realizzare il film seguendo esattamente il
racconto del libro. Una cosa che ci ha incuriositi riguarda gli espedienti che i registi
talvolta usano durante la costruzione di un film. E’ stato un incontro soprattutto ri-
flessivo che ci ha lasciati praticamente a bocca aperta soprattutto quando ha affron-
tato gli aspetti filosofici e religiosi presenti nel racconto, cercando di trarne diverse
chiavi di lettura. Non ci immaginavamo che l’incontro potesse colpirci così tanto o
che da un libro si potessero ricavare dei messaggi così importanti per la nostra cre-
scita. I film come i libri raccontano la vita e aiutano a capirla.
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IL FILM Vita di Pi è un film del 2012 diretto da Ang Lee, basato sull'o-monimo romanzo di Yann Martel. Il film è stato un successo sia di critica che di pubblico. Nel 2013, oltre al prestigioso Golden Globe, ha vinto il Premio Oscar come miglior regia, migliore fotografia, migliori effetti speciali, miglior colonna sonora. Ang Lee passò numerosi mesi a fare provini a più di tremila ragazzi per il ruolo di Pi. Alla fine nell'ottobre 2010 la scelta ricadde sullo studente diciassettenne Suraj Sharma, che sino ad allora non aveva recitato in nessun film.
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Classi I, II e III E
Villaurbana
Segnal i br i
L a vo r i i n c l a s se
Dalla narrazione all’illustrazione pagina 18
Un buon segnalibro è un compagno di viaggio fondamentale lungo il cammino di una buona lettura. Non può essere allora un cartoncino basta che sia. Deve possedere anch'esso una propria dignità e gradevolezza materiale, perché svol-ge un lavoro indispen-sabile alla migliore riu-scita della nostra lettu-ra.
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Dalla narrazione all’illustrazione pagina 19