CLASSE 5 SEZIONE Ds -...
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ISTITUTO TECNICO STATALEGRAZIA DELEDDA - MAX FABIANI
Chimica, Materiali e Biotecnologie Costruzioni, Ambiente e Territorio - Grafica e Comunicazione
Via Monte S. Gabriele, 48 - 34134 Trieste Tel. 040 579022 Fax 040 3798950Codice Fiscale 90143410323 e-mail: [email protected]
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Legge 425 del 10/02/1997- art. 5 comma 20 D.P.R. 23/7/1998 n° 323.
CLASSE 5 SEZIONE Ds
a. s. 2016/2017
Redatto il _15___ maggio 2017 affisso all'albo il __________
Docente coordinatore della classe: Marco Nevyjel
IL DIRIGENTE SCOLASTICOTiziana Napolitano
Composizione del Consiglio di Classe
DOCENTE MATERIA INSEGNATA FIRMA DEL DOCENTEGudalupi Francesca Lingua e letteratura italiana
Gudalupi Francesca Storia cittadinanza e Costituzione
Fazzini Giorgi Adriana Inglese
Tagliaferro Fulvio Matematica
Biagi Annalisa Biologia, microbiologia e tecn controllo sanitario
Amendola Roberto Laboratorio di biologia e microbiologia
Nevyjel Marco Chimica organica e biochimica
Vicari Giulio Laboratorio chimica organica
Grezar Fabio Igiene, anatomia, fisiologia, patologia
Amendola Roberto Laboratorio di anatomia
Bisaro Bruna Legislazione sanitaria
Toffoli Desideria Scienze motorie e sportive
Parentini Miriana IRC
Catanese Giovanna Sostegno
PROFILO FORMATIVO DELL'INDIRIZZO DI STUDIO
Nell’articolazione “Biotecnologie Sanitarie” vengono identificate,acquisite e approfondite le competenze relative:
alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici
all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare
all’identificazione dei fattori di rischio e causali di patologie
all’applicazione di studi epidemiologici, che contribuiscono alla promozione della salute personale e collettiva.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO
Numero complessivo degli studenti
maschi
femmine
18711
Numero di studenti regolari 12Numero di ripetenti nel triennio 0Numero di ripetenti di quinta 0Numero di studenti provenienti da altre Scuole 4
Situazione in ingresso con riferimento ai risultati dello scrutinio del penultimo anno di corso ed ai debiti formativi attribuiti agli studenti:
media voti (M) numero studentiM = 6 0
6 < M 7 97 < M 8 78 < M 10 2
CLASSE 5 Biotecnologie sanitarie:
INTERESSE IMPEGNO E PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI
Un ristrettissimo gruppo si è dimostrato impegnato e partecipe, ma in
generale la classe si contraddistingue per uno scarso livello di consapevolezza
e maturità.
ASSIDUITA’ NELLA FREQUENZA SCOLASTICA
molto irregolare e solo in alcuni casi ciò è dovuto a situazioni di reale
difficoltà. Ciononostante talvolta riesce comunque a rispondere in modo
soddisfacente agli stimoli didattici specie se veicolati in modo non
tradizionale.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO
In itinere secondo quanto stabilito da ciascun docente
CONTINUITA’ DIDATTICA
DOCENTE DISCIPLINA INSEGNATACONTINUITA’
DIDATTICA3° 4° 5°
Gudalupi Francesca Lingua e letteratura italiana Si Si Si
Gudalupi Francesca Storia cittadinanza e Costituzione Si Si SiFazzini Giorgi Adriana Inglese Si Si SiTagliaferro Fulvio Matematica No No SiBiagi Annalisa Biologia, microbiologia e tecn.
controllo sanitario No Si Si
Amendola Roberto Laboratorio di biologia e microbiologia
No No Si
Nevyjel Marco Chimica organica e biochimica
Si Si Si
Vicari Giulio Laboratorio chimica organica No No SiGrezar Fabio Igiene, anatomia, fisiologia,
patologia No Si Si
Amendola Roberto Laboratorio di anatomia No No SiBisaro Bruna Legislazione sanitaria Non
pres.
Non
pres.
Si
Toffoli Desideria Scienze motorie e sportive No No Si
Parentini Miriana IRC Si Si SiCatanese Giovanna Sostegno No No Si
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO(ALLA DATA DELLA STESURA DEL DOCUMENTO)
Tempi scolastici:
Materie Ore previste(ore
settimanali x33)
Ore svolte(alla data del C.d.C)
Ore programmabilidalla data del C.d.C
al termine dellelezioni scolastiche
Lingua e letteratura italiana 132 69 18Storia cittadinanza e Costituzione 66 45 8Inglese 99 77 14Matematica 99 76 14Biologia, microbiologia e tecn controllo sanitario
132 76 16
Chimica organica e bioch. 132 79 18Igiene, anatomia, fisiologia, patologia
198 136 24
Legislazione sanitaria 99 70 13Scienze motorie e sportive 66 38 10IRC 33 19 5Sostegno 264 145 31
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICOLARI COLLETTIVESVOLTE NELL’AMBITO DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CHE
HANNO CONSENTITO DI SVILUPPARE COMPETENZE UTILI
TIPOLOGIA ATTIVITA’Visite didattiche e culturali Museo I guerra mondiale (GO), Percorso Joycesiano,
Teatro Svevo/Saba, Attività presso Immaginario Scientifico
(PCR due uscite)Viaggi di istruzione Viaggio a BudapestManifestazioni culturaliAttività di orientamento Open day Università di TS. Open day formazione tecnica
superiore post diploma (area di ricerca-ITS A. Volta)Progetti e attività integrative Corso di primo soccorso e rianimazione cardioresiratoria
MODULI CLIL
DISCIPLINA DOCENTE MODULO N° DI OREChimica org. e bioch Marco Nevyjel Acidi nucleici 6
PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
TIPO DI ESPERIENZA Ente/azienda ospitante periodo Alunnicoinvolti
Stage esterno Azienda Sanitaria 30/01- 10/02 12Stage esterno Ass. Calicanto 30/01- 10/02 6
SVOLGIMENTO DI SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DI ESAME DI STATO 24.03.17SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DI ESAME DI STATO 03.05.17
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
DATA TIPOLOGIA DISCIPLINE COINVOLTE17.03.17 B Inglese, Diritto, Biologia, Matematica21.04.17 B Storia, Chimica, Sc. Motorie, Biologia
ATTIVITÀ PROGRAMMATE NEL PERIODO COMPRESO TRA LA STESURA DEL
DOCUMENTO FINALE E L’INIZIO DELL’ESAME
Tutti i docenti utilizzeranno il restante periodo dell’anno:
- per completare i rispettivi programmi;
- per ripetizioni, tutoraggio, collegamenti, esercitazioni, simulazioni, approfondimenti,
valutazioni, e preparazione immediata alle prove d’esame, con particolare riferimento al
colloquio e alla terza prova scritta.
ALLEGATI:
1. SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME
2. GRIGLIE DI CORREZIONE PROPOSTE DAL COLLEGIO DEI DOCENTI
3. PROGRAMMI DI CIASCUNA DISCIPLINA
4. DOCUMENTAZIONE RISERVATA (BES)
SIMULAZIONI PROVE D'ESAME
SIMULAZIONE PRIMA PROVA
a.s.2016/2017
24 MARZO 2017
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969,p.599.
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sadove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il miopaziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli eravecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio allapsico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati,che sarebbero statimaggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisidi queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii chericaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quantesorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...
Dottor S.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza,Treviso, 1928), fece studicommerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 lapubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò ilromanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo siformò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teoriefreudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.
1.Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2.Analisi del testo
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 8). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3.Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuniaspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli
la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
Argomento: L'uomo di fronte alla malattia.
Pablo Picasso, Scienza e carità(1897) Vincent Van Gogh, Autoritratto conl'orecchio bendato (1889)
Rembrandt, Lezione di anatomia deldottor Tulè(1632)
Io sono guarito! Non solo non voglio fare la psico-analisi, ma non ne ho neppur di bisogno. E la mia salute nonproviene solo dal fatto che mi sento un privilegiato in mezzo a tanti martiri. Non è per il confronto ch’io mi senta sano.Io sono sano, assolutamente. Da lungo tempo io sapevo che la mia salute non poteva essere altro che la mia convinzionee ch’era una sciocchezza degna di un sognatore ipnagogico di volerla curare anziché persuadere. Io soffro bensì di certidolori, ma mancano d’importanza nella mia grande salute. Posso mettere un impiastro qui o là, ma il resto ha damoversi e battersi e mai indugiarsi nell’immobilità come gl’incancreniti. Dolore e amore, poi, la vita insomma, non puòessere considerata quale una malattia perché duole. [..] Naturalmente io non sono un ingenuo e scuso il dottore divedere nella vita stessa una manifestazione di malattia. La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi elisi ed ha i giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Nonsopporta cure. Sarebbe come voler turare i buchi che abbiamo nel corpo credendoli delle ferite. Morremmo strangolatinon appena curati.(Italo Svevo, La coscienza di Zeno, 1923)
E allora, dottore, vedete se il caso non è veramente nuovo negli annali della pazzia! — preferii restar pazzo — trovandoqua tutto pronto e disposto per questa delizia di nuovo genere: viverla — con la più lucida coscienza — la mia pazzia evendicarmi così della brutalità d’un sasso che m’aveva ammaccato la testa! La solitudine — questa — così squallida evuota come m’apparve riaprendo gli occhi — rivestirmela subito, meglio, di tutti i colori e gli [p. 133modifica]splendori di quel lontano giorno di carnevale [..] non più una burla, no; ma una realtà, la realtà di una verapazzia[..].(Luigi Pirandello, Enrico IV, 1922)
Spesso il male di vivere ho incontrato:era il rivo strozzato che gorgoglia,era l'incartocciarsi della fogliariarsa, era il cavallo stramazzato.(Eugenio Montale, Spesso il male di vivere ho incontrato, in Ossi di Seppia, 1925)
La vastità immaginata, la stranezza della trama turbavan tutti i giudizi, alteravan tutte le ragioni della fiducia reciproca.Da principio, si credeva soltanto che quei supposti untori fosser mossi dall’ambizione e dalla cupidigia; andando avanti,si sognò, si credette che ci fosse una non so quale voluttà diabolica in quell’ungere, un’attrattiva che dominasse levolontà. I vaneggiamenti degl’infermi che accusavan se stessi di ciò che avevan temuto dagli altri, parevano rivelazioni,e rendevano ogni cosa, per dir così, credibile d’ognuno. E più delle parole, dovevan far colpo le dimostrazioni, seaccadeva che appestati in delirio andasser facendo di quegli atti che s’erano figurati che dovessero fare gli untori: cosainsieme molto probabile, e atta a dar miglior ragione della persuasion generale e dell’affermazioni di molti scrittori.(Alessandro Manzoni, I promessi sposi, 1840)
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
Argomento: Nuove forme di responsabilità: il consumo critico.
Sia pure in modo pittoresco chiamerò ‘economia del cowboy’ l’economia aperta; il cowboy è il simbolo delle pianuresterminate, del comportamento instancabile, romantico, violento e di rapina che è caratteristico delle società aperte.L’economia chiusa del futuro dovrà rassomigliare invece all’economia dell’astronauta: la Terra va considerata unanavicella spaziale, nella quale la disponibilità di qualsiasi cosa ha un limite, per quanto riguarda sia la possibilità di uso,sia la capacità di accogliere i rifiuti, e nella quale perciò bisogna comportarsi come in un sistema ecologico chiusocapace di rigenerare continuamente i materiali, usando soltanto un apporto esterno di energia. (Kenneth Ewart Boulding, Beyond Economics. Essays on Society, Religion and Ethics, The University of MichiganPress, 1968)
Conoscere e scegliere bene l'impatto sociale ed ambientale dei nostri acquisti e consumi, ridurne attentamente la nocività ed aumentarne invece l'equità e la compatibilità ecologica, organizzare ed usare circuiti capaci di promuovere ediffondere scelte accettabili, contribuire a finanziare - sia con le scelte di acquisto, sia con l'investimento dei propri risparmi - strutture solidali ed attente anche agli equilibri naturali, denunciare e boicottare commerci e prodotti iniqui e nocivi (e sono la vasta maggioranza), approfondire e diffondere l'informazione e la consapevolezza di fatti e circostanze, esigere sul piano politico e sociale che i nostri governi, le nostre amministrazioni locali, le nostre cooperative, i nostri sindacati, le nostre associazioni facciano scelte giuste ed evitino la complicità in quelle ingiuste: ecco un piccolo programma di sostegno ad una "lotta di liberazione" che la gente nel sud del mondo conduce anche per noi [..](Alexander Langer, Un piccolo potere da prendere sul serio, in Centro Nuovo Modello di Sviluppo (a cura di), Lettera ad un consumatore del Nord, EMI, 1990).
Decrescita non è il termine simmetrico di crescita, ma è uno slogan politico con implicazioni teoriche, è un "termine esplosivo", dice Paul Aries, che cerca di interrompere la cantilena dei drogati del produttivismo.Decrescita è una parola d'ordine che significa abbandonare radicalmente l'obiettivo della crescita per la crescita, un obiettivo il cui motore non è altro che la ricerca del profitto da parte dei detentori del capitale e le cui conseguenze sono disastrose per l'ambiente. A rigor del vero, più che di "de-crescita", bisognerebbe parlare di "a-crescita", utilizzando la stessa radice di "a-teismo", poiché si tratta di abbandonare la fede e la religione della crescita, del progresso e dello sviluppo.Decrescita è semplicemente uno slogan che raccoglie gruppi e individui che hanno formulato una critica radicale dellosviluppo e interessati a individuare gli elementi di un progetto alternativo per una politica del doposviluppo. Decrescitaè dunque una proposta per restituire spazio alla creatività e alla fecondità di un sistema di rappresentazioni dominato daltotalitarismo dell'economicismo, dello sviluppo e del progresso. I limiti della crescita sono definiti, nel contempo, siadalla quantità disponibile di risorse naturali non rinnovabili sia dalla velocità di rigenerazione della biosfera per lerisorse rinnovabili. (Serge Latouche, La scommessa della decrescita, Feltrinelli, 2007)
3. AMBITO STORICO-POLITICO
Argomento: Gli intellettuali di fronte alla prima guerra mondiale.
«Edizione della sera! Della sera! Della sera!Italia! Germania! Austria!»E sulla piazza, lugubremente listata di nero,si effuse un rigagnolo di sangue purpureo![..]Alla città accatastata giunse mostruosa nel sognola voce di basso del cannone sghignazzante,mentre da occidente cadeva rossa nevein brandelli succosi di carne umana.[..]
(V. Majakovskij, La guerra è dichiarata, trad. it. Di A. Ripellino, in Poesia straniera del Noveceto, Garzanti, Milano,1961)
La modernità irrompe d’improvviso con le sue macchine e le sue masse sui campi della prima guerra mondiale. [...] Laguerra [...] è come una violenta intensissima esperienza di modernità industriale. [...]La nuova realtà investe in vario modo la sfera percettiva, disegnando i contorni di un «nuovo paesaggio mentale».Nell’esperienza della trincea e più in generale nell’ambientazione della guerra si palesano il trionfo dell’elemento
artificiale su quello naturale (l’elettricità trasforma le notti in giorni, la chimica degli esplosivi polverizza le montagnemodificando il paesaggio); la fungibilità di biologia e tecnologia (le protesi sostituiscono gli arti distrutti); il senso deltempo come discontinuità e il suo disancorarsi dalle matrici biologiche, naturali o più semplicemente tradizionali;l’irrompere della nuovamorte di massa come prodotto di organizzazione industriale su larga scala e come perdita di confine tra umano edisumano, segno di anonimato che connota l’esistenza nella società.E ancora, l’esperienza della guerra insegna la moltiplicazione e la frammentazione delle immaginivisive e sonore del mondo. Grammofoni, razzi, riflettori, ma anche manifesti murali, fotografia, fotomontaggio,cinematografo, che nella guerra sono variamente coinvolti, concorrono al definirsi di questa esperienza mentreattingono da essa i propri linguaggi comunicativi. La Grande Guerra è il primo evento moltiplicato a livelloiconografico dall’uso massiccio della fotografia.(A. Gibelli, L’officina della guerra.La grande guerra e le trasformazioni del mondo mentale, Bollati Boringhieri,Torino 1991)
Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidumi di latte materno e di lacrimefraterne. Ci voleva una bella innaffiatura di sangue per l’arsura dell’agosto; e una rossa svinatura per le vendemmie disettembre; e una muraglia di svampate per i freschi di settembre. [...]Siamo troppi. La guerra è una operazione malthusiana [l’economista inglese Thomas Robert Malthus (1766-1834)sostenne la necessità di una limitazione delle nascite per risolvere la contraddizione tra incremento delle nascite einadeguatezza delle risorse e dei mezzi di sussistenza].C’è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché sirespiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. [...]Amiamo la guerra ed assaporiamola da buongustai finché dura. La guerra è spaventosa – e appunto perché spaventosa etremenda e terribile e distruggitrice dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore di maschi.(G. Papini, Amiamo la guerra!, in “Lacerba”, 1-10-1914)
Noi consideriamo come superata ed ancora superabile l’ipotesi della fusione amichevole dei popoli e non ammettiamopel mondo, che un’unica igiene: la guerra.(F. T. Marinetti, La guerra, sola igiene del mondo, 1915)
Esaminiamo ora le condizioni nelle quali si trova il soldato in guerra. Il pericolo ad ogni momentorinnovato, di morte, la necessità di cogliere ad ogni istante piccoli fatti che potrebbero avere conseguenze decisive, lanecessità di prendere decisioni rapide costringono il soldato ad un dispendiodi energia psichica che richiede il massimo di tensione. Si pensi a quanta attenzione è necessaria nel soldato che è disentinella o di pattuglia per percepire piccoli movimenti, piccole mutazioni; si pensi quale sforzo di volontà è necessarioper compiere atti che importano con la loro esecuzione una parte notevole di rischio, e si comprenderà come il vivere inqueste singolari circostanze richiede un dispendio enorme di energie.(A. Gemelli, Le superstizioni dei soldati in guerra: contributo alla psicologia delle superstizioni, Vita e pensiero,Milano 1917)
[Il poeta Giuseppe Ungaretti, in un’intervista rilasciata a Ferdinando Camon afferma:] «Il Porto sepolto era la poesiad’un soldato, la poesia d’un uomo esposto alla morte in mezzo alla morte; era magari anche la poesia d’un uomo cheaccettava con rassegnazione e magari come necessità la sofferenza, ma non era certamente un libro che esaltaval’eroismo. Era un libro di compassione del poeta verso di sé, verso i compagni suoi, verso la sorte umana. Era un grido,un’offerta, un’invocazione di fraternità»(F. Camon, Il mestiere di poeta, Garzanti, Milano 1982)
Io sono in certo modo contento che l’annunzio della vittoria mi ritrovi qui, sulle montagne, che le nevi già ricoprono, inun paesello alpino, lungi dai festeggiamenti delle città. [...] Non solo mi ripugnano coloro che colgono questi giorni periscagliare insulti sul nemico e ripetere fastidiosamentedissennati giudizi, ma volgare mi sembra persino il festeggiamento, ogni festeggiamento che prenda forme estrinseche emateriali.Far festa perché? La nostra Italia esce da questa guerra come da una grave e mortale malattia [...]. E centinaia e migliaiadel nostro popolo sono periti, e ognuno di noi rivede, in questo momento, i volti mesti degli amici che abbiamo perduti,squarciati dalla mitraglia, spirati sulle aride rocce o tra i cespugli, lungi dalle loro case e dai loro cari. E la stessadesolazione è nel mondo tutto, tra i popoli nostri alleati e tra i nostri avversari come noi, perché tutte le morti dei lorocari, tutti gli stenti, tutti i sacrifici non son valsi a salvarli dalla disfatta. E grandi imperi che avevano per secoli adunatee disciplinate le genti di gran parte dell’Europa, e indirizzatele al lavoro del pensiero e della civiltà, al progressoumano,sono caduti; grandi imperi ricchi di memorie e di glorie; e ogni animo gentile non può non essere compreso di
riverenza dinanzi all’adempirsi inesorabile del destino storico, che dissipa gli Stati come gli individui per creare nuoveforme di vita.Gli eroi di Shakespeare – modelli di umanità –non fanno festa quando hanno riportato il trionfo e atterrati i terribilinemici; ma si sentono penetrare di malinconia e le loro labbra si muovono quasi soltanto per commemorare ed elogiarel’uomo che fu loro avversario e di cui procurarono, essi, la morte.(B. Croce, Pagine sulla guerra, in Filosofia-Poesia-Storia, Adelphi, Milano 1996)
È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto aglialtri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla.Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura. [...]. Sempre lo stesso ritornello: la guerra noncambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava ipeccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia. [...].Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, itorturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l’erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio edi lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? (R. Serra, Esame di coscienza di un letterato, in “La Voce”, 30-4-1915)
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
Argomento: L'avvento della telefonia mobile.
Ma esattamente quarant'anni fa Martin Cooper era l'ingegnere di Motorola che stava per portare a termine la storicamissione che gli era stata affidata dal vice presidente John Mitchell: inventare il telefono cellulare.La prima telefonata senza fili della storia la fece lui stesso il 3 aprile 1973 camminando lungo la Sesta Strada di NewYork City, all'altezza dell'hotel Hilton.[..] Ricorderà Cooper qualche anno fa: "Scherzavamo, immaginando un futuro incui a ogni persona sulla Terra al momento della nascita sarebbe stato assegnato un numero di telefono". [..]"Ma ilmeglio deve ancora venire ", sostiene allegramente Marty Cooper che sta preparando un libro di memorie e con lamoglie ha recentemente lanciato un modello di cellulare "per anziani". "La rivoluzione si vedrà non appena tutti cirenderemo conto che in fondo il telefonino ormai serve soprattutto a scambiarsi dati, informazioni, servizi.Paradossalmente, la cosa meno utile che fa oggi un telefonino è farci parlare e farci ascoltare". Parola dell'uomo che hafatto la prima telefonata senza fili della storia.(Riccardo Luna, I 40 anni della prima telefonata da cellulare; l'evoluzione (infinita) della specie, www.repubblica, 2gennaio 2013)
Il telefonino non è esattamente un telefono: è parte integrante dell’identità dell’uomo tecnoliquido, l’abitante dellapostmodernità tecnoliquida, cioè di una società in cui la tecnologia digitale e la liquidità dell’essere si sono stretti in unfatale abbraccio.Non solo è parte integrante di noi, è la nostra memoria, è il collegamento permanente con il mondo, con la rete, con isocial, con tutta quell’area prepotente e ineliminabile che chiamiamo "socializzazione virtuale". E’ dunque fonte delnostro nuovo modo di esserci. Rimanere senza cellulare per alcuni, sempre più numerosi, è come rimanere nudi:impossibile.[..] Stiamo transitando nella società "incessante". La società incessante è sempre attiva, sempre più incapacedi staccare la spina (”Inability to switch off ”, così si chiama la sindrome che affligge i workalcoholic del terzomillennio), sempre lì a digitare, a twittare, a condividere, senza differenze tra giorno e notte, tra feriale e festivo, tracasa e ufficio, come se fosse avviata verso una colossale dipendenza dalla “connessione”. [..] L’uomo postmoderno viveuna paura profonda e tra tutte le paure forse la paura dell’altro gioca un ruolo fon- damentale. Il telefonino è la nostracoperta di Linus, rassicurante, tecnodistanziante e al tempo stesso tecnoravvicinante, insomma ci dà la sensazione dicontrollare il mondo e gli altri in sicurezza.Tonino Cantelmi intervistato da Carlo Lavalle, Panico senza cellulare. “Attenti, è nomofobia”, “La Provincia”, 10gennaio 2013)
[..] per come ha modificato il modo di lavorare degli utenti, il telefonino, sempre più leggero e multifunzione e semprepiù diffuso nel mondo, ha avuto un notevole impatto sulle abitudini e i costumi. E non poteva essere diversamente, vistoche dal 1983, anno in cui sono iniziate le offerte commerciali per gli abbonamenti agli operatori mobili, la percentualedi diffusione tra la popolazione del piccolo oggetto non ha conosciuto soste. Una crescita costante che è giunta a tremiliardi di dispositivi in circolazione, e una penetrazione nei Paesi più industrializzati che supera il cento per cento (inItalia si arriva al 150 per cento). Il telefonino ha cambiato il nostro modo di comunicare, di prendere appuntamenti, dimemorizzare, di parlare e di scrivere, di divorziare e illuminare le stanze buie. Diventa uno strumento indispensabile,estensione di memoria e trampolino ideale per decidere sempre all'ultimo momento cosa fare e con chi. Si trasforma inuno strumento sempre più usato nei processi penali, e fonte di molti dissapori di coppia, depositario e registratoreinfallibile di parte della nostra vita.(Gabriele De Palma, Trentacinque anni di parole in libertà, www.corriere.it, 4 aprile 2008)
E se gli sms hanno stravolto il linguaggio, il modo di comunicare, a loro volta sono stati stravolti. Sono arrivati infattigli «Emoji», evoluzione delle faccette tristi o felici prima stilizzate con punti, virgole e parentesi tonde, e pure deisemplici smile. Loro, gli emoji, infatti raffigurano un po' tutto. Dall'aereo al panino, all'ospedale alla casa. Pensate aqualcosa e sappiate che probabilmente la parola è già stata sintetizzata in un disegnino, utilizzarli vuol dire risparmiaremente, caratteri e fatica.Di linguaggio in linguaggio ci si affaccia a quello degli squilli: uno può voler dire «scendi», un paio segnalano unritardo e via dicendo. Confondersi è un attimo, ma pare che i ragazzi in questo modo «comunichino» parecchio.Gli smscompiono vent'anni dopo averci cambiato e forse sono già, almeno in parte, passato.(Federica Data, Com'è invecchiato l'sms. Ha 20 anni ma ne dimostra 80, “Il Giornale”, 7 dicembre 2012)
TIPOLOGIA C. TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Ricostruisci le tappe fondamentali del processo rivoluzionario che portò alla fine della autocrazia zarista in Russia e allanascita dell'Urss, esprimendo una tua personale valutazione degli eventi.
TIPOLOGIA D. TEMA DI ORDINE GENERALE
E’ l’amore un'arte? Allora richiede sforzo e saggezza. Oppure l’amore è una piacevole sensazione, qualcosa in cuiimbattersi è questione di fortuna? [..] La gente non pensa che l’amore non conti. Anzi, ne ha bisogno; corre a vedereserie interminabili di film d’amore, felice o infelice, ascolta canzoni d’amore; eppure nessuno crede che ci sia qualcosada imparare, in materia d’amore [..] Questo atteggiamento – che niente è più facile che amare – ha continuato a essere ilconcetto prevalente sull’amore, a onta dell’enorme evidenza del contrario. Non vi è impresa o attività che sia iniziatacon simili speranze e illusioni, e che tuttavia cada così regolarmente, come l’amore. Se ciò avvenisse per qualsiasi altraattività si sarebbe impazienti di conoscere le ragioni del fallimento, o d’imparare a comportarsi meglio, oppure siabbandonerebbe quell’attività. Ma l’ultima ipotesi è improbabile, in materia d’amore[..](Eric Fromm, L'arte d'amare, 1957)
Interpreta questa affermazione alla luce dei tuoi studi e delle tue esperienze.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
SIMULAZIONE SECONDA PROVA
ESAME DI STATO 2017
SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA
ANATOMIA, FISIOLOGIA, PATOLOGIA E IGIENE
Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quattro quesiti proposti nella
seconda parte.
Prima parte
Il signor K. presenta da qualche mese tosse persistente ed astenia. Si reca dal medico
curante che gli prescrive una radiografia toracica. Dall’esame diagnostico emerge una
massa di 2 cm di diametro situata nel lobo inferiore del polmone destro.
Viene successivamente eseguita una biopsia che rivela la presenza di tessuto neoplastico
moderatamente differenziato di tipo squamoso e di perle cornee.
Il candidato descriva l’epidemiologia, l’etiologia e la patogenesi della patologia in oggetto.
Il candidato descriva inoltre i concetti di grading e staging delle neoplasie maligne.
Seconda parte
1. Il candidato descriva la struttura e le funzioni del midollo spinale e dei nervi spinali.
2. Il candidato descriva l’epidemiologia, l’etiopatogenesi e la prevenzione del diabete di
tipo I e II.
3. Il candidato descriva l’epidemiologia, l’etiopatogenesi e la clinica della demenza di
Alzheimer.
4. Il candidato descriva una malattia ereditaria da gene singolo a scelta.
SIMULAZIONI TERZA PROVA
SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA
STUDENTE …………………………………………………………………………
CLASSE…………………………
1) Evidenzia gli aspetti fondamentali dei sistemi totalitari.………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...................................................................................................................................……………….
2) Il New Deal : contesto storico-geografico e sue caratteristiche.………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3) Esponi i caratteri fondamentali del Nazismo.………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Name _______________________________________ Date ______________ Class V Ds
TERZA PROVA
TIPOLOGIA B (QUESITI A RISPOSTA SINGOLA)
LINGUA INGLESE
5. Speak about one of the stages of Freud’s theory of personality development
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
2. Describe how blood flows through the heart.
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
3. Describe type and function of the cranial nerves.
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA
Cognome…………………………………………Nome……………………………………………….Classe……………………………………………….Data………………………………………….
1. Enunciare il teorema fondamentale del calcolo integrale
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
2. Definire il concetto di variabile aleatoria nell’eventualità che il caso certo sia scomposto in un numero finito di eventi incompatibili e definire in tal caso la media di una variabile aleatoria
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
3. Enunciare le proprietà di una funzione di ripartizione di una variabile X, …………………………………………………………………………...
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
Cognome…………………………………………Nome……………………………………………….Classe……………………………………………….Data………………………………………….
1. Dare le proprietà fondamentali della probabilità nel caso di eventi A e B
indipendenti
incompatibili
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
2. Enunciare il teorema fondamentale del calcolo integrale
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
...…………………………………………………………………………
3. Dare la definizione di varianza e scarto quadratico medio di una variabile aleatoria
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
Cognome…………………………………………Nome……………………………………………….Classe……………………………………………….Data………………………………………….
1. Enunciare la regola di integrazione per parti
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
Enunciare il teorema del limite centrale
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
Dire che cosa si intende per densità di una probabilità
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
SIMULAZIONI TERZA PROVA BIOLOGIA
Nome Cognome cl. Data
Domande a risposta sintetica (al massimo sei righe)
1)Descrivi le principali proprietà delle cellule staminali.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2) Analizza le differenze tra ciclo litico e lisogeno di un batteriofago.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
3) Descrivi che cosa accade alle molecole di piruvato, una volta conclusa la glicolisi, nei diversi organismi.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nome Cognome cl. Data
Domande a risposta sintetica (al massimo sei righe)
1)Spiega il ruolo della glicolisi nei microrganismi.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2) Descrivi i principali campi di applicazione delle biotecnologie.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
3) Spiega il significato dei microrganismi marker nell'analisi degli alimenti.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
SIMULAZIONE TERZA PROVA CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA
NOME COGNOME CL. DATA
– TIPOLOGIA B – domande a risposta breve (max 5 righe)
1) Scrivi quali sono i diversi componenti di un nucleotide con particolare riferimento al loro
ruolo nel formare la molecola di DNA
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
2) Descrivi le caratteristiche del ponte disolfuro come legame presente nelle proteine e
quale ruolo svolge.
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
3)Scrivi cosa si intende per struttura primaria di una proteina e come questa può
influenzare le altre strutture
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
Classi V A , D sanitario
Simulazione terza prova DIRITTO
Alunno--------------------------------------
1.Le fonti europee.
2. La gerarchia delle fonti .
3.Le caratteristiche delle Costituzioni.
Trieste,17 marzo 2017
I.T.S. DELEDDA - FABIANISIMULAZIONE TERZA PROVA 2016/17
TERZA PROVA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVECLASSE V Ds
COGNOME E NOME:
1) Quali sono i traumi delle articolazioni?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2) Stiramento, strappo, rottura
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3) Cos'è un paramorfismo e quali sono i principali paramorfismi della colonna vertebrale?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
___________________________________________________________________
____________________________________________________________________
ISTITUTO TECNICO STATALEGRAZIA DELEDDA - MAX FABIANIChimica, Materiali e Biotecnologie
Costruzioni, Ambiente e Territorio - Grafica e ComunicazioneVia Monte S. Gabriele, 48 - 34134 Trieste Tel. 040 579022 Fax 040 3798950
Codice Fiscale 90143410323 e-mail: [email protected]
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
ALUNNO________________________________
a) Padronanza linguistica (per tutte le tipologie)
Ortografia e punteggiatura:controllo insufficiente 0.5controllo sufficiente 1controllo buono 1.5
Morfologia e sintassi:controllo gravemente insufficiente 0controllo insufficiente 0.5controllo sufficiente 1controllo buono 1.5
Lessico:improprio 0.5povero 1qualche improprietà 1.5adeguato 2curato 2.5
Coesione e coerenza testuale:assente 0inadeguata 1abbastanza adeguata 1.5semplice ma adeguata 2chiara e ben articolata 2.5
CLASSE______________________
b) Tipologie testuali – Tipologia A -
b. 1 Comprensione del testo:assente 0non del tutto adeguata 1adeguata 1.5completa e corretta 2
b. 2 Analisi del testo:
assente 0non del tutto adeguata 1adeguata 1.5completa e corretta 2
b. 3 Interpretazione complessiva e approfondimenti:assente 0non del tutto adeguata 1adeguata 1.5approfondita 2
c) Originalità espositiva
assente o del tutto inadeguata 0presente 0.5Presente e adeguata 1
Totale:………...................../quindicesimi
ISTITUTO TECNICO STATALE- GRAZIA DELEDDA - MAX FABIANICHIMICA MATERIALI E BIOTECNOLOGIE
SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO
CANDIDATO: ______________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA1° parte (50% della valutazione globale)
INDICATORI DESCRITTORI PUNTIMax in 15
Conoscenze disciplinari Completezza dell’esposizione Ricchezza e consistenza dei contenuti
1 2 3
Capacità argomentativa Padronanza dell’argomentoCapacità di operare analisi e sintesi
1 2 3
Organizzazione del testo Consequenzialità dell’elaborato in relazione alle ipotesi e alle premesse poste
1 2 3
Proprietà di linguaggio Padronanza del linguaggio tecnicoUso di formule e schemi
1 2 3
Competenza Capacità di compiere scelte adeguate e motivarle
Capacità di operare collegamenti pluridisciplinari
1 2 3
TOTALE …../15
Indice di valutazione rispetto agli indicatori e ai descrittori:1 = insufficiente/scarso 2 = sufficiente/discreto 3 = buono/ottimo
2° parte (50% della valutazione globale) INDICATORI DESCRITTORI QUESITO 1 QUESITO 2
Conoscenza Padronanzadell’argomento
1 1,5 2 2,5 1 1,5 2 2,5
Linguaggio Padronanza del linguaggio tecnico
1 1,5 2 2,5 1 1,5 2 2,5
Coerenza Risposta esauriente
Ragionamenti e scelte motivati
1 1,5 2 2,5 1 1,5 2 2,5
TOTALE: /15
Indice di valutazione rispetto agli indicatori e ai descrittori:1= scarso; 1 = sufficiente; 2 =discreto 2,5= buono/ottimo
PRIMA PARTE …….. /15SECONDA PARTE …….. /15TOTALE Media /:2
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA – TIPOLOGIA B
CANDIDATO:______________________ CLASSE : __________
DISCIPLINA……………………
INDICATORE DEL GIUDIZIO per (tipologia B)
DESCRITTORE PUNTI Punteggio
Conoscenze disciplinari
Conosce gli elementi teorici e i procedimenti risolutivi in modo completo, ampio e approfondito
Ottima5
Conosce gli elementi teorici e i procedimenti risolutivi in modo completo
Buona4
Possiede le nozioni fondamentali per comprendere e inquadrare il quesito
Sufficiente 3
Conosce i contenuti in modo superficiale, impreciso e incompleto
Scarsa2
Non conosce i contenuti Nulla 0
Punteggio Conoscenze
Capacità' logico-
argomentative e
competenze linguistiche
o precisione formale
Sa interpretare e organizzare le informazioni ricavate nello svolgimento dei quesiti con particolare efficacia e originalità. Sa operare collegamenti
Ottima6
Sa organizzare e interpretare le informazioni ricavate nello svolgimento dei quesiti in modo chiaro e lineare
Buona5
Sa organizzare e interpretare le informazioni ricavate nello svolgimento dei quesiti in modo essenziale
Sufficiente 4
Non sa organizzare le informazioni ricavate nello svolgimento del quesito affrontato
Scarsa2
Non sa interpretare le informazioni ricavate nello svolgimento del quesito affrontato
Nulla1
Punteggio Capacità
Competenze
Applica le conoscenze alla risoluzione con accuratezza nel calcolo, correttezza formale e terminologia appropriata
Ottima /Buona
4
Applica le conoscenze alla risoluzione in modo ordinato elineare, utilizza una terminologia appropriata.
Applica le conoscenze in modo parziale ma sa operare correttamente sulle nozioni fondamentali. Qualche approssimazione nella terminologia
Sufficiente
3
Non utilizza correttamente le conoscenze per risolvere il quesito. Svolgimento disorganico. Terminologia poco precisa
Scarsa /Nulla
2
Commette gravi errori logici nel procedimento risolutivo e gravi errori nella terminologia
1
TOTALE PUNTEGGIO 5
PROGRAMMI
ITALIANO
STORIA
DOCENTE: FRANCESCA GUADALUPI
TESTI DI RIFERIMENTO:
Italiano : Paolo Di Sacco, Le basi della letteratura, Bruno Mondadori, vol. 3a – 3b
Storia : F. M. Feltri, M.M. Bertazzoni, F. Neri, La torre e il pedone, vol.3
A.1 OBIETTIVI DIDATTICI
ITALIANO
CONOSCENZE
La conoscenza degli elementi fondamentali dei periodi, dei generi e degli autori trattati, si può dire
nel complesso sufficiente, per la quasi totalità della classe.
Le conoscenze relative alla storia della letteratura, utili per l’interpretazione dei testi, sono state
raggiunte della classe in termini quasi del tutto sufficienti. Per quanto riguarda il livello linguistico,
la classe possiede una padronanza lessicale ed espositiva di base, tale da permettere una
comunicazione orale e scritta, quasi sempre, positiva. Solo una parte degli allievi possiede un’
accettabile conoscenza della terminologia specifica e il possesso di un lessico abbastanza vario.
Sono presenti tre alunni di madrelingua non italiana che mantengono, in parte, delle lacune o
imprecisioni sia nell’espressione orale che scritta.
COMPETENZE
In termini di competenze acquisite, i risultati sono mediamente accettabili per buona parte della
classe. Si va da una buona competenza nel riconoscimento delle tipologie testuali e, soprattutto,
nell'analisi dei testi proposti, alla semplice individuazione dei contenuti fondamentali dei testi. A
livello linguistico, seppur con poche eccezioni, il gruppo classe ha conseguito un livello sufficiente
nel controllo della correttezza grammaticale del discorso.
CAPACITA' Gli studenti hanno complessivamente acquisito, pur con diversi livelli di competenza,
la capacità di contestualizzare i testi nella loro dimensione storico-letteraria e di confrontare le
poetiche di autori fra loro contemporanei. In particolare nella forma scritta permane, per lo più, una
certa difficoltà di porre in relazione il testo con le proprie esperienze, formulando giudizi. Vi è
comunque l’eterogeneità del gruppo per cui, accanto ad allievi che hanno sviluppato un discreto
senso critico e si dimostrano capaci di presentare il proprio punto di vista con coerenza, altri
raggiungono appena la sufficienza nella produzione dei diversi testi, controllando il lessico e il
registro linguistico.
A.2 METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
METODOLOGIE:
Lezioni frontali
Lezioni interattive – Lezioni dialogate
Interazione con esperti o tutor, visite guidate
Attività laboratoriali
Esercitazioni pratiche – Esercitazioni ed esperienze guidate
A.3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Sui 18 alunni della classe quasi la metà ha conseguito una valutazione dei risultati più che
sufficiente. Si evidenziano alcune situazioni con un buon grado di preparazione e rendimento,
dovuto all’impegno costante e all’interesse mostrato per le materie. La seconda parte della classe ha
raggiunto una valutazione sufficiente sia in Italiano che in Storia.
Il corso degli studi ha registrato, nell’insieme, una frequenza non sempre costante ed una
partecipazione al dialogo educativo per lo più selettiva. Nel contempo però si devono segnalare
anche degli effettivi percorsi di maturazione personale oltre che di accrescimento nell’acquisizione
delle conoscenze. Le discipline umanistiche si sono declinate più nel loro ruolo trasversale che di
carattere specifico, supportando l’acquisizione degli strumenti di base, utili al raggiungimento di
una formazione complessiva.
A.4 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione degli scritti ci si è avvalsi dei criteri condivisi nell’ambito del Dipartimento di
Lettere. Sono state strumenti di valutazione le esercitazioni, in varie forme, e le tracce proposte
sulla base delle indicazioni della prova d’esame finale. Nella valutazione della forma orale si è
tenuto conto del livello dei contenuti appresi e della capacità di esposizione, nella considerazione di
una generalizzata povertà lessicale e della non sempre adeguata capacità argomentativa.
B.1 PROGRAMMA DETTAGLIATO
L’espressione in versi del Decadentismo, la poetica del Simbolismo p.254
C. Baudelaire p.257
L’albatro
La Scapigliatura, Integrati o “scapigliati” p.236
I .U. Tarchetti, da Racconti fantastici, La lettera U p. 242
Dal Naturalismo al Verismo p.86
G. Verga p.108
I Malavoglia, la trama e la struttura pp.150- 153
Mastro don Gesualdo, la trama e la struttura pp.185-186
Nedda la “varannisa” p.126
Libertà
Rosso Malpelo
La roba
G. Carducci p.215
Pianto antico p.222
G. Pascoli p.357
La poetica del fanciullino e il suo mondo simbolico p.362
Lo stile e le tecniche espressive p.366
da Il fanciullino, cap.I e III, ( stralci) p.369
Il lampo p.385
X Agosto p. 388
Il gelsomino notturno p.411
Il Futurismo p.441
La poetica futurista p.443
F.T. Marinetti, Bombardamento p.451
I. Svevo p.503
Una vita, trama p.526
da Una vita, Gabbiani e pesci p.527
Senilità, trama p.531
da Senilità, La “metamorfosi strana” di Angiolina p.539
La coscienza di Zeno, trama p.543
da La coscienza di Zeno, Il fumo p. 548
Il monologo interiore di Zeno p.553
Il funerale mancato p. 556
C. Magris, Svevo “scrittore asburgico” e “postmoderno” p.568
L. Pirandello pp.583-591
L’umorismo p.593
L’arte umoristica “scompone”, “non riconosce eroi” e sa cogliere “la vita nuda”
p.594
Un esempio di umorismo, Una vecchia imbellettata…. p. 597
Da Novelle per un anno, Il treno ha fischiato p.614
Il fu Mattia Pascal, trama p.620
Da Il fu Mattia Pascal, Adriano Meis p.623
L’evoluzione del romanzo tra Ottocento e Novecento Pp. 672-676
Volume B
U. Saba, biografia p.137
La capra p.139
Città vecchia p.147
Ritratto della mia bambina p. 150
Avevo fotocopia
Le tre vie “
Trieste “
G. Ungaretti, biografia
Il porto sepolto p.108
I fiumi p. 113
Veglia p. 119
Fratelli p. 120
Soldati p. 121
Mattina p. 131
S. Quasimodo, cenni biografici p. 169
Alle fronde dei salici p. 175
E. Montale, cenni biografici, la poetica e lo stile p. 209
Ossi di seppia pp.213-214
Ho sceso donandoti il braccio almeno un milione di scale p.259
B.2 PROGRAMMA DETTAGLIATO
Programma da svolgere dopo il 15 maggio
Il Neorealismo, Il bisogno dell’impegno pp.277-285
E. Vittorini, da “Il Politecnico”, Una nuova cultura p.294
Cenni sul programma del NeorealismoScheda p.296
Confronti: dal Verismo al NeorealismoScheda p.297
P. Levi, cenni biografici p. 305
Da Se questo è un uomo, cap. 2 p. 306
L’orrore della Shoah p.312
Ogni candidato porta, a scelta, la lettura di un romanzo del Novecento
STORIA
TESTO DI RIFERIMENTO
F.M. Feltri, M.M. Bertazzoni, F. Neri, La torre e il pedone, vol. 3, SEI
A.1 OBIETTIVI DIDATTICI
CONOSCENZE
I risultati conseguiti, rispetto alle conoscenze, non sono omogenei. Solo un gruppo limitato di
studenti ha mostrato continuità nel percorso d’apprendimento, acquisendo così in modo critico gli
argomenti trattati e approfondendone taluni. Il resto del gruppo-classe ha manifestato uno studio
strumentale e meccanico.
COMPETENZE
La capacità di individuare i fatti principali e la relativa cronologia sono competenze
sufficientemente raggiunte da buona parte della classe. Altrettanto vale per quanto riguarda la
correlazione causale tra i fatti e la loro collocazione nei relativi piani di pertinenza: sociale,
economico, politico, culturale. Per un esiguo numero di allievi è soddisfacente la conoscenza della
terminologia specifica.
CAPACITÁ
Gli studenti hanno complessivamente acquisito la capacità di presentare il proprio punto di vista con
sufficiente coerenza, riferendosi anche alle pagine storiografiche lette; la capacità di sintesi storico-
critica è presente in un gruppo molto ristretto e la classe non si orienta sempre con sicurezza nei
collegamenti in ambito disciplinare.
A.3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Nella valutazione generale dei risultati non può non mettere in luce una frammentazione delle
conoscenze dovuta a situazioni di difficoltà di base. La classe si è dimostrata generalmente poco
attiva nell’interazione. Frequenza irregolare, uno studio per lo più finalizzato e strumentale ed un
atteggiamento piuttosto passivo per la disciplina hanno portato ad un percorso non sempre
soddisfacente. Si evidenziano comunque alunni che per interesse personale e per capacità di studio
e di rielaborazione personale si sono positivamente differenziati.
A.4 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Si è cercato di evitare la dispersione nozionistica, evidenziando piuttosto le strutture (economiche,
sociali, politiche, culturali) entro cui collocare fatti e vicende storiche.
Lo studio del passato è stato ritenuto spunto per individuare ed analizzare problemi che si
riscontrano nella realtà attuale. E’ stata posta attenzione agli aspetti civici in generale e
costituzionali in particolare.
Sono stati strumenti di valutazione:
- Lezione frontale
- Interventi di approfondimento preparati dagli studenti
- Lettura di materiali storiografici, sia proposti dal manuale sia di altra provenienza
- Ricerche individuali o di gruppo su argomenti concordati
- Discussione su particolari tematiche emerse nello svolgimento del programma o proposte dagli
studenti
- Organizzazione di lavori a carattere interdisciplinare
- Partecipazione a spettacoli, mostre, conferenze e utilizzo di sussidi multimediali
B.1 PROGRAMMA DETTAGLIATO
L’Italia nell’età giolittiana pp.10-19
La prima guerra mondiale: la polveriera balcanica p.44
La prima fase dello scontro p. 50
La scelta della neutralità e i sostenitori dell’intervento pp.84-91
da Caporetto alla vittoria pp.100-105
Il comunismo in Russia
Le due rivoluzioni del 1917 p.124
Comunismo di guerra e la NEP p.144
Stalin al potere p.154
Il Fascismo in Italia
L’Italia dopo la I guerra mondiale p.174
Il movimento fascista p.183
Lo Stato fascista p.197
Potenze in crisi: Germania e Stati Uniti tra le due guerre
La Repubblica di Weimar pp.228-238
La grande depressione negli Stati Uniti pp.244-248
Hitler al potere pp.225-267
Approfondimento: programma T4
La seconda guerra mondiale
Verso la guerra p.292
I successi tedeschi (1939-1942) p.303
La guerra globale (1942-1945) pp.314- 324
L’Italia nella seconda guerra mondiale
La scelta di entrare in guerra p.354
Lo sbarco alleato in Sicilia e la caduta del Fascismo p.366
Lo sterminio degli Ebrei p.414
(fino al 15 maggio 2017)
B.2 PROGRAMMA DETTAGLIATO
(Da svolgere dopo il 15 maggio 2017)
La guerra fredda
L’ordine bipolare p.432
La nascita dei blocchi pp.437-440
Economia e società negli anni Sessanta e Settanta pp.461-469
L’Italia repubblicana
La nascita della Repubblica pp.502-511
Gli anni Sessanta e Settanta pp.518-530
Trieste, 15 maggio 2017
L’insegnante
prof.Francesca
INGLESE
DOCENTE: Adriana Fazzini Giorgi
TESTI DI RIFERIMENTO: Vista la peculiarità del programma e la difficoltà di reperire unlibro di testo in grado di coprire gli argomenti svolti, che vanno dalla psicanalisi allamedicina e alla letteratura (Joyce), non si è fatto uso di un libro di testo, ma agli studentiè stata fornita una dispensa redatta dall’insegnante, frutto di ricerca in testi, rivistescientifiche e siti internet, contenente tutto il programma svolto.
A.1 OBIETTIVI DIDATTICI
Conoscenze: : la classe conosce gli argomenti e i testi svolti durante l’anno e, anche se a volte in modo passivo, il relativo lessico della microlingua scientifica e di quella letteraria. Conosce inoltre i testi letterari e gli autori oggetto di studio contestualizzati nel loro background socio-culturale;
Competenze: gli alunni hanno potenziato la competenza linguistica e ora sanno comprendere alcuni aspetti particolari che regolano un testo letterario inteso come messaggio dell’autore nel panorama della sua epoca e riconoscono i codici formali tipici della lingua scientifica. Sono in grado di sintetizzare e rielaborare i testi proposti e di trovare connessioni tra gli stessi. Hanno inoltre sviluppato una certa capacità di analisi, sintesi e interpretazione personale.
Abilità: gli studenti hanno potenziato le 4 abilità (reading, writing, listening e speaking) in modo integrato. Hanno affinato le microabilità di skimming e scanning, la capacità di tradurre edi esporre nozioni e idee nella lingua straniera in modo abbastanza corretto, sciolto e con una certa appropriatezza lessicale e buona pronuncia.
A.2 METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DIINSEGNAMENTO/APPRENDIMENTOI moduli tematici sviluppati, i criteri metodologici adottati per il loro svolgimento, la durata,la scansione temporale e la valutazione dei risultati raggiunti sono comuni alle classi VAs,VBs, VCas e VDs essendo il frutto di una costante collaborazione, condivisione di approccioe criteri di valutazione, scambio di idee e di materiale didattico tra le docenti della materia.Anche la stesura del seguente documento, nel quale comunque si tiene conto delle diverserealtà e progetti propri di ciascuna classe, è il risultato di un lavoro d’equipe. Molto spessogli spunti per le attività di classe o di approfondimento sono stati forniti da materialimultimediali e dall’ uso delle TIC (youtube, internet). Altre volte, quando necessario, si èpassati alla lezione frontale, alla discussione e alla traduzione letterale per venire incontroalle esigenze manifestate dagli studenti. Tutto ciò ha contribuito a sviluppare negli allievi lecapacità di analisi, sintesi e a stimolare la riflessione critica. L’approccio al testo scientificoha dato modo di sviluppare, nelle diverse fasi operative, le tecniche di lettura, inparticolare skimming e scanning, cioè la capacità di cogliere il significato globale e/oprecise informazioni. Anche la produzione orale è stata potenziata con un arricchimentolessicale sia passivo che attivo e un ulteriore sviluppo della fluency e della pronuncia.Nell' esame delle opere si è cercato di superare gli schemi analitici proposti dalla criticaspecialistica, dando preminenza al testo e al lavoro operato su di esso attraverso attivitàfinalizzate alla comprensione e mirate al coinvolgimento intellettuale ed emotivo dellostudente-lettore. Dal testo l'interesse si è poi spostato all' autore e al contestosocioculturale.
A.3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI
La classe VDs è composta da 18 studenti che hanno avuto continuità didattica con ladocente dalla terza.Nel corso dell’anno scolastico l’atteggiamento della classe è stato molto differenziato, constudenti molto disattenti e poco consci delle loro difficoltà e poco inclini ad uno studiosistematico, e studenti diligenti ed attenti che si sono impegnati nello studio della lingua. La classe presenta diversi livelli di competenza comunicativa e preparazione, il profittoglobalmente è quasi discreto. Un gruppo ha buone capacità di rielaborazione autonomadei contenuti e adeguate abilità linguistiche e ha ottenuto risultati buoni anche ottimi; altrihanno concentrato lo studio, prettamente mnemonico, nell’imminenza delle verifichescritte e orali, ottenendo risultati modesti e evidenziando difficoltà di esposizione orale escritta e carenze lessicali e morfosintattiche. Tuttavia gli studenti con difficoltà si sonoimpegnati in misura diversa per cercare di recuperare le carenze e i debiti del primoquadrimestre e alla fine hanno ottenuto risultati positivi. Si evidenzia solo un caso chepresenta gravissime lacune, mai colmate nel corso degli anni a causa di difficoltà diassimilazione dei contenuti della materia.Due studentesse hanno partecipato ad un corso gratuito di potenziamento dellecompetenze in lingua inglese finalizzato alla certificazione linguistica “First Certificate” delladurata di 36 ore.Nel secondo periodo dell’anno, soprattutto a causa dell’impegno della classe in diversiprogetti, le lezioni hanno subito interruzioni per circa tre settimane, pertanto il programmaprevisto ha subito una sensibile riduzione.La verifica del potenziamento della competenza comunicativo-relazionale è stata attuataquotidianamente sia tramite la correzione dei compiti per casa, sia tramite domande postefrequentemente agli studenti, sia tramite l’osservazione della partecipazione alle attività diclasse, alla libera produzione e al dialogo educativo. Le verifiche “ufficiali” sono state svolte principalmente come momento conclusivo di ognimodulo in forma di colloquio con la partecipazione anche di un gruppo di studenti. Nelleverifiche scritte, due nel primo quadrimestre e tre nel secondo, si sono usate provestrutturate con esercizi di scelta multipla, vero-falso, domande a risposta aperta, inarmonia con i criteri metodologici usati e in linea con le indicazioni ministeriali per la terzaprova dell’esame di stato.Gli studenti hanno anche svolto una simulazione della terza prova con tre risposte aperte.
A.4 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE: GRIGLIE
Nelle valutazioni degli orali si sono usati i seguenti criteri: l'acquisizione dei contenuti, i progressiraggiunti in termini di pronuncia e intonazione, ampliamento lessicale, appropriatezza, scioltezzaespressiva e autonomia di giudizio.La valutazione per le prove scritte si è basata su griglie con punteggi e criteri oggettivi prestabiliti
Prove orali:
Voto/15
Voto/10
CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA’
4 2 Nessuna o rifiuto a sostenere l’interrogazione
nessuna non si orienta
6 4 frammentarie, superficialie lacunose
si esprime con gravi e ripetuti errori morfosintattici elessico così inadeguato da condizionare l’espressione e una comunicazione efficace
mancanza di coerenza logica e di collegamento dei dati, producesolo frammenti di testi memorizzati
8 5 imprecise, lacunose
si esprime in modo incerto e lacunoso e tale da ostacolare l’espressione e ingenerare malintesi
presenta incongruenze logiche e scarsa linearità; coglie solo in parte il significato dei messaggi orali e scritti
10 6 complete ma non approfondite degli argomenti e del lessico relativo stretta-mente necessario
si esprime, se guidato, in modo complessivamente comprensibileed efficace; usa la lingua in modo sostanzialmente corretto e tale da non ingenerare gravimalintesi
Sostanziale coerenza logica delle argomentazioni; coglie il significato globale del messaggio orale e scritto e usa leconoscenze acquisite in contesti simili
12 7 conoscenze complete e approfondite se guidati
si esprime in modo per lo più efficace, in un linguaggio quasidel tutto corretto pur conoccasionali imprecisioni
organizza il discorso in modo coerente elineare, coglie leimplicazioni del messaggio scritto e orale, fa collegamenti
13 8 complete e approfondite degli argomenti
si esprime in modo efficace, corretto, con proprietà lessicale e buona pronuncia
comincia a rielaborare in modo personale
14 9 complete, approfondite e
si esprime in modo efficace,
rielabora autonomamente
ampliate corretto, con varietà e proprietà lessicale; l’espressione è fluente
ed è in grado di compiere processi di analisi e sintesi
15 10 complete, approfondite e ampliate
si esprime in modo efficace, corretto con varietà e proprietà lessicali; l’espressione è fluente
rielabora correttamente e approfondisce inmodo autonomoe critico
Prove scritteStessa griglia di definizione dei livelli con, in più, quello di correttezza ortografica, che fa parte della padronanza linguistica. B.1 PROGRAMMA DETTAGLIATO (fino al 15 maggio 2017)Il programma svolto è quello previsto per l'indirizzo biologico-sanitario conapprofondimenti di alcune aree tematiche specifiche a scansione modulare. Considerato che il corso biologico sanitario è caratterizzato da un forte orientamento versole discipline a carattere scientifico, che gli alunni mostrano un grande interesse e unapropensione verso di esse, e che l’inglese è ormai diventata la lingua ufficiale delle scienzesi è molto insistito sul potenziamento sia passivo sia attivo di questa microlingua. Sonostati, infatti, presi in esame testi di carattere scientifico, cercando di realizzare, dovepossibile, un contatto interdisciplinare a livello di tematiche. Il programma è statoorganizzato in una serie di moduli tematici.
Il modulo “Psychoanalysis”, comprendente “Freud’s psychoanalytic theory” e ”Jung’sPersonality Theory”, ha fornito l’opportunità di usare l’inglese come lingua veicolare dicontenuti e di preparare il terreno al successivo modulo di letteratura “Modernism”.
Nel modulo “Medicine” si è voluto approfondire la specificità del linguaggio medico,rivedendo l’anatomia e il funzionamento del sistema circolatorio e nervoso, e lo studio diuna patologia cronica (Diabete) già affrontati in Igiene e Anatomia.Inoltre, collegandosi all'attività di sensibilizzazione alla donazione di sangue che da anniviene svolta dalla scuola (diversi studenti erano già o sono diventati donatori) è statosvolto il tema Blood Donation sia nella sua parte scientifica che per quanto attiene lacultura e le motivazioni della donazione. Nel modulo di letteratura “Modernism” è stata presa in considerazione l’influenza dellapsicologia, della psicanalisi, e delle teorie di H. Bergson nella prosa inglese del 900, inparticolare nella Stream of Consciousness , la tecnica narrativa sviluppata da autori comeV. Woolf e J. Joyce per tradurre in parole le associazioni alogiche ed atemporali checaratterizzano i processi della mente umana. La classe ha partecipato all’ itinerarioculturale Joyce’s Walking Tour per le vie di Trieste e alla visita dei Musei Sveviano eJoyciano.
1) PSYCHOANALYSIS
A. Freud’s psychoanalytic theory based on “Understanding Psychology”, R.S. Feldman, The Mc.Grow Hill Companies Inc.
a) Structuring personality: Id, Ego and Superego
b) Developing personality: A stage approach
c) Defence Mechanisms
d) Evaluating Freudian Theory
- The Interpretation of Dreams
B. Jung’s personality theory based on: http://www.ship.edu/%7Ecgboeree/perscontents.html
d) Biography
e) Theory: Personal and Collective Unconscious
f) The Archetypes
2) MEDICINE
A. The Heart based on “English in Basic Medical Science”, J. Maclean, OUP, 1989
a) Anatomy of the Heartb) Heart Action
B. The Nervous System based on “English in Basic Medical Science”, J. Maclean, OUP, 1989
a) Physiology of the Nervous Systemb) Transmission of impulses
C. The Two Sides of the Brain based on “The Brain book”, P. Russel, Routledge,1986
a) The split-brain experimentsb) Specialization of functionc) The question of dominanced) Left and right handednesse) Male - female differencesf) What underlies specialization?g) Left-right associations
D. Diabetes based on https://www.diabetesresearch.org/file/What-is-diabetes-17.pdf a) Type 1 Diabetes b) Symptoms of type 1 diabetes c) Insulin d) Treatment of type 1 Diabetes e) Type 2 Diabetes f) Symptoms of type 2 Diabetes g) Treatment of type 2 Diabetes h) Complications of Diabetes mellitus
E. Blood Donation a) All about Blood Types b) First Time Donors (blood drives) c) What Happens to Donated Blood? d) Blood Donation in Italy
3. LITERATURE A. Modernism: the age of anxiety, the discovery of the unconscious, the treatment oftime, interior monologue, stream of consciousness. Material prepared by the teachers
B. J. Joyce:life, works, features and themes, first period, second period. a) text analyzed for the first period: Eveline (from Dubliners) b) text analyzed for the second period: Molly’s Monologue (from Ulysses, lastchapter)
B.2 PROGRAMMA DETTAGLIATO (Da svolgere dopo il 15 maggio 2017)
Verifiche e ripasso del programma
Trieste, 15 maggio 2017
L’insegnante
Adriana Fazzini Giorgi
MATEMATICA
DOCENTE: Fulvio Tagliaferro
TESTI DI RIFERIMENTO: Matematica.verde Bergamini Trifone Barozzi - Zanichelli
A.1 OBIETTIVI DIDATTICI
Conoscenze:
integrazione
utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici ealgoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportunesoluzioni
probabilità caso finitoutilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici ealgoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportunesoluzioni
utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigarefenomeni sociali e naturali e per interpretare dati
correlare la conoscenza storica
probabilità caso infinito e statistica
utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici ealgoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportunesoluzioniutilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigarefenomeni sociali e naturali e per interpretare datiutilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca eapprofondimento disciplinare
Competenze:
integrazione
Definizione di integrale definito e di integrale indefinitoIntegrali indefiniti immediati di uso più comuneRegole di integrazione indefinita: per sostituzione di variabile e per partiNozione di integrale esteso ad un intervallo infinito
Probabilità e statistica
Definizione di probabilità Probabilità condizionate e regola di BayesVariabile aleatoria, media, varianza, scarto quadratico medioFunzione di ripartizione
DensitàTeorema del limite centraleRiduzione alla normale standardCampionamento statistico nel solo caso bernoulliano. Uso del teorema del limite centrale nelle stime intervallari
Abilità:
Calcolare l’integrale di funzioni elementari, per parti e per sostituzione.Risolvere problemi di probabilità condizionata.Costruire un campione casuale semplice data una popolazione.Costruire stime puntuali ed intervallari per la media e la proporzione.Utilizzare e valutare criticamente informazioni statistiche di diversa originecon particolare riferimento agli esperimenti.Individuare e riassumere momenti significativi nella storia del pensiero
matematico.
A.2 METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Lezioni frontali Lezioni interattive – Lezioni dialogate Esercitazioni pratiche – Esercitazioni ed esperienze guidate
A.3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Tanto il calcolo integrale che il calcolo delle probabilità e la statistica, sono stati compresi
generalmente in modo parziale ed epidermico. Se nel caso dell’Analisi ciò può essere
giustificato da un percorso precedente piuttosto tormentato, nel caso della probabilità la
ragione è solo lo studio episodico e mnemonico.
A.4 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I criteri sono quelli fissati a livello d’istituto
Gli strumenti sono stati: prove scritte:3, prove orali: 2, simulazioni di terza prova: 1
B.1 PROGRAMMA DETTAGLIATO (indicando i contenuti )
Ripasso degli argomenti di quarta: limite funzione continua derivata
Definizione di integrale definito e di integrale indefinitoIntegrali indefiniti immediati di uso più comune
Regole di integrazione indefinita: per sostituzione di variabile e per partiNozione di integrale esteso ad un intervallo infinitoDefinizione di probabilità Esempi di calcolo delle probabilità nel caso di un numero finito di eventiProbabilità condizionate Variabile aleatoria nel caso di un numero finito di eventi, media, varianza, scartoquadratico medioNascita del calcolo delle probabilità: Pascal e il gioco di azzardoFunzione di ripartizioneDensitàTeorema del limite centraleRiduzione alla normale standardCampionamento statistico nel solo caso bernoulliano. Uso del teorema del limite centrale nelle stime intervallari
B.2 PROGRAMMA DETTAGLIATO (indicando i contenuti )
(Da svolgere dopo il 15 maggio 2017)
Non sono previsti argomenti significativi dopo il 15 maggio
Trieste, 15 maggio 2017
L’insegnante
Fulvio Tagliaferro
BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA, TECNOLOGIE DI CONTROLLO SANITARIO
DOCENTI: Prof.ssa Biagi Annalisa Prof. Amendola Roberto
TESTI DI RIFERIMENTOMaria Grazia Fiorin – Biologia e microbiologia ambientale e sanitaria – Zanichelli Bologna 2012Fabio Fanti-Biologia, Microbiologia e biotecnologie -biotecnologie di controllo sanitario Zanichelli
A.1 OBIETTIVI DIDATTICI
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell'ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghidi vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;intervenire nelle diverse fasi e livelli di processo produttivo, dall'ideazione alla realizzazione delprodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell'ambiente e del territorio.Utilizzare i concetti, i principi e i modelli per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni; osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità;acquisire i dati ed esprimere quantitativamente e qualitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate;individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali e utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio;controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza;redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
A.2 METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
- utilizzo dei libri di testo - impiego di materiali didattici audiovisivi - lezioni frontali - lezioni dialogate e discussioni sugli argomenti trattati o di attualità - attività di recupero per gli studenti con difficoltà-laboratorio teorico e pratico correlato agli argomenti teorici svolti
A.3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Colloqui orali e verifiche scritte sui moduli svolti per controllare il livello delle conoscenze, la comprensione dei concetti, le competenze specifiche, le capacità espositive, di analisi, di sintesi, di collegamento e di rielaborazione personale.
A.4 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
relazioni di laboratorioverifiche scritte e oralivalutazione conoscenze
B.1 PROGRAMMA DETTAGLIATO
Modulo 1: i virusstruttura, ciclo riproduttivo, ciclo litico e lisogeno,trasformazione neoplastica, virus dell'influenza umana, virus dell'immunodeficienza umana (HIV), esempi di virus di interesse sanitario.Modulo 2: metabolismo dei microrganismiEnzimi: classificazione, caratteristiche principali, specificità, modalità di azione sulle reazioni, cofattori e coenzimi, regolazione dell'attività enzimatica (inibitori competitivi e non competitivi), fattori che influenzano l'attività enzimatica.Metabolismo: la glicolisi, la fermentazione lattica ed alcolica, il ciclo di Krebs (caratteristiche generali).Fotosintesi: principali processi della fase oscura e luminosa.Modulo 3: biotecnologieEnzimi di restrizione, ligasi,vettori plasmidici, clonaggio, tecniche per inserire un plasmide in una cellula (shock termico, elettroporazione, pistola bio-rad, microiniezione), PCR, librerie genomiche elibrerie di cDNA, sequenziamento del DNA (metodo Sanger e metodo Shotgun, applicazioni delle biotecnologie in agricoltura, in campo medico, farmaceutico ed industriale.Modulo 4: alimentiControllo microbiologico degli alimenti, principali tecniche di analisi, il sistema HACCP, shelf life degli alimenti, challenge test.Modulo 5: i farmaciFarmacocinetica, farmacodinamica, ricerca preclinica e sperimentazione clinica, farmacovigilanza.Modulo 6: le cellule staminaliFasi di sviluppo dell'embrione e differenziamento cellulare, classificazione delle cellule staminali, sperimentazione sull'uso delle cellule staminali.
B.2 PROGRAMMA DETTAGLIATO LABORATORIO
Biotecnologie e Laboratorio:-Procedure per la ricerca diagnostica dei virus e ottenere colture in vitro, caratteristiche deiterreni di coltura.-Diagnosi diretta, analisi delle colture, osservazione al microscopio ottico.-Controllo microbico degli alimenti.-Fermentazioni.-Immaginario scientifico (PCR).-Elettroforesi.-PCR.-Antibiogramma.
Trieste, 15 maggio 2017 Prof.ssa Biagi AnnalisaProf. Amendola Roberto
CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA
DOCENTI: Marco Nevyjel e Giulio Vicari (ITP)
TESTI DI RIFERIMENTO: Biochimicamente - le biomolecole – Boschi Rizzoni ed.
Zanichelli
A.1 OBIETTIVI DIDATTICI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
Conoscenze: conoscenza delle caratteristiche e delle proprietà delle principali molecole di
interesse biochimico. Conoscenza delle fasi principali di produzione di alcuni processi
biotecnologici. Gli studenti hanno raggiunto mediamente una conoscenza più che
sufficiente anche se talvolta mnemonica. Solo alcuni allievi dimostrano un raggiungimento
degli obiettivi parziale.
Competenze: di norma, gli studenti hanno dimostrato di aver acquisito complessivamente
una metodologia corretta di approccio mentre alcuni si dimostrano ancora incerti e
bisognosi di conferme nell’individuazione dei meccanismi delle reazioni o delle
caratteristiche delle molecole studiate.
Talvolta gli allievi si esprimono in maniera schematica, usando un lessico semplice e a
volte non del tutto appropriato.
Abilità: La maggior parte degli alunni possiede sufficienti capacità logico-deduttive. Alcuni
hanno bisogno di essere guidati e supportati nel ragionamento e nel collegare le attività
teoriche a quelle pratiche. Solo alcuni di loro sono completamente autonomi e consapevoli
nello svolgimento degli esercizi proposti.
A.2 METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Lezione frontale e dialogata, utilizzo di supporti audiovisivi, realizzazione di mappe
concettuali, attività di laboratorio correlate agli argomenti teorici trattati.
A.3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI
La classe ha dimostrato un buon interesse verso gli argomenti trattati rendendosi talvolta
parte attiva con richieste di approfondimenti o chiarimenti su argomenti spesso collegati
all'attualità scientifica.
A.4 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Sono state effettuate prove scritte a risposta aperta e mappe concettuali. Per i criteri di
valutazione si rimanda alla griglia di valutazione presente nel PTOF dell'Istituto.
B.1 PROGRAMMA DETTAGLIATO (fino al 15 maggio 2017)
PROGRAMMA SVOLTO TEORIA
La legge di Raoult. La distillazione frazionata e relativo grafico.
L'isomeria:isomeria strutturale. La stereoisomeria. La chiralità. Composti con più di un
centro stereogeno La convenzione R,S. Le regole di Cahn, Ingold e Prelog.
I saccaridi: caratteristiche di aldosi e chetosi. I monosaccaridi a tre, quattro, cinque, sei
atomi di C. Il glucosio: forme aperte e forme emiacetaliche. Rappresentazione delle
molecole mediante le proiezioni di Haworth. Strutture furanosidiche e piranosidiche. I
polisaccaridi: i disaccaridi. Caratteristiche molecolari di alcuni disaccaridi: saccarosio,
cellobiosio, maltosio. I polisaccaridi: caratteristiche molecolari di: amilosio, amilopectina,
cellulosa, glicogeno.
I lipidi: definizione di grasso e olio. Fonti di grassi e oli. Caratteristiche molecolari di grassi
e oli ed effetti sulle proprietà fisiche. Il “caso” dell'olio di palma. I terpeni e il colesterolo.
Strutture molecolari di alcuni ormoni steroidei.
Gli amminoacidi: struttura molecolare generica di un amminoacido (gruppi funzionali,
chiralità...). Caratteristiche di alcuni amminoacidi (glicina, alanina, fenilalanina, prolina,
cisteina). Punto isolelettrico e sue applicazioni: l'elettroforesi (cenni).
Le proteine: struttura I, II, III, IV delle proteine.
Gli acidi nucleici. Il modulo è stato svolto in lingua inglese. Caratteristiche generali delle
molecole costituenti il monomero degli acidi nucleici: gruppo fosfato, (deossi)ribosio, basi
azotate. Il nucleotide e il nucleoside. Struttura primaria e secondaria del DNA. Ruolo
biologico di DNA e RNA (cenni). Il codice gentico (cenni).
I processi biotecnologici: la produzione di etanolo per via fermentativa. Caratteristiche
delle materie prime utilizzabili, condizioni di reazione, metodologie operative industriali.
PROGRAMMA SVOLTO LABORATORIO
Distillazione miscuglio omogeneo (applicazione di tecniche diverse della distillazione-in
corrente di vapore,sottovuoto e frazionata-finalizzate all'ottenimento di olii essenziali).
Analisi carboidrati.
Saggio di Fehling (zuccheri riducenti).
Saggio di Molisch.
Saggio di Barfoed
Saggio su amido e cellulosa(idrolisi acida e prova con il Fehling).
Introduzione alla polarimetria (concetto di luce polarizzata linearmente), descrizione e uso
del polarimetro a campo bipartito.
Polarimetria: costruzione curva di taratura e analisi incognita(saccarosio).
Amminoacidi saggi qualitativi:
saggio sull’acidità del carbossile (metodo al bicarbonato)
saggio sulla desamminazione(metodo all’acido nitroso).
saggio con il solfato di rame.
Saggi sulle proteine:
Saggio sulla denaturazione per mezzo del riscaldamento .
Saggio sulla denaturazione per aggiunta di acidi forti(HCl).
Saggio sulla precipitazione per aggiunta di metalli pesanti(CuSO4).
Saggi sulle proteine per via enzimatica, utilizzo della pepsina .
Saggio qualitativo sulla albumina: simulazione del processo digestivo per aggiunta di
pepsina e riscaldamento.
B.2 PROGRAMMA DETTAGLIATO (Da svolgere dopo il 15 maggio 2017)
TEORIA
I processi biotecnologici: la produzione di antibiotici. Caratteristiche delle materie prime
utilizzabili, condizioni di reazione, metodologie operative industriali.
La depurazione delle acque.
Trieste, 15 maggio 2017
L’insegnante
Marco Nevyjel
Giulio Vicari
ANATOMIA, FISIOLOGIA, IGIENE E PATOLOGIA
CLASSE V D
DOCENTE: FABIO GREZAR
AMENDOLA ROBERTO
TESTI DI RIFERIMENTO:
Conosciamo il corpo umano – Tortora, Derrickson
Elementi di igiene e patologia – Carnevali, Balugani, Marra
Dispense fornite dal docente
A.1 OBIETTIVI DIDATTICI
Conoscenze: Istologia del tessuto nervoso. Anatomia e fisiologia del sistema nervoso. Principali malattieneurodegenerative.Funzione, struttura chimica, meccanismo d’azione di controllo del rilascio degli ormoni.
Anatomia e fisiologia dell’apparato riproduttore maschile e femminile.
Le patologie più importanti dal punto di vista epidemiologico: cardiovascolari, neoplasie,
diabete.
Le malattie genetiche cromosomiche e da gene singolo.
Le dipendenze.
Competenze: e) acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle
osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivatef) individuare e gestire informazioni per organizzare attività sperimentalig) controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezzah) utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura
dei sistemi e le loro trasformazionii) correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle
tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di
riferimento
Abilitàg) correlare struttura e funzione delle componenti del sistema endocrino, nervoso ed organi
di sensoh) individuare le modalità con cui le alterazioni morfo-strutturali di apparato endocrino e
nervoso causano alterazioni dell'equilibrio omeostaticoi) progettare interventi di educazione sanitaria A4: individuare le modalità di trasmissione
delle anomalie genetiche e le anomalie del processo riproduttivo e dello sviluppoj) riconoscere aspetti clinici delle malattie genetiche
A.2 METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Lezioni frontali Lezioni interattive – Lezioni dialogate Interazione con facilitatori, esperti o tutor, visite guidate Attività laboratoriali Esercitazioni pratiche – Esercitazioni ed esperienze guidate Cooperative learning – Apprendimento cooperativo
A.3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI
La classe nel complesso ha partecipato all’attività didattica in modo discontinuo. L’impegno
nello studio individuale per alcuni allievi è stato poco puntuale e superficiale. Un ristretto
numero di allievi ha conseguito risultati buoni.
A.4 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Le verifiche formative, per controllare il processo di apprendimento degli alunni, si sonobasate su colloqui e prove scritte. Nella valutazione sommativa si è tenuto conto delgrado complessivo di preparazione emerso dai colloqui e dalle prove scritte; si è tenuto indebita considerazione anche la partecipazione al dialogo educativo, l'interesse per ladisciplina, l'impegno nello studio, la frequenza alle lezioni, i progressi personali nelraggiungimento degli obiettivi.Per le verifiche orali i criteri di valutazione sono stati i seguenti: A. uso appropriato della terminologia specifica; B. conoscenza e comprensione dei contenuti; C. elaborazione di un linguaggio idoneo alla descrizione degli stessi; D. capacità di ragionamento coerente ed argomentato; E. utilizzo delle conoscenze acquisite in altri contesti; F. capacità di analisi, di sintesi e di valutazione critica.
Per le prove scritte del tipo "trattazione breve", i criteri di valutazione sono i seguenti: 1. rispondenza alla traccia; 2. uso appropriato della terminologia specifica; 3. conoscenza dei contenuti; 4. chiarezza ed organicità espositiva.
B.1 PROGRAMMA DETTAGLIATO
(fino al 15 maggio 2017)
DIPENDENZE
DIPENDENZE DA ALCOL, TABACCO, DROGHE E PATOLOGIE CORRELATE
APPARATO GENITALE MASCHILE E FEMMINILE
TESTICOLI, VIE SPERMATICHE, VESCICOLE SEMINALI, PROSTATA, PENE, ORMONI SESSUALI MASCHILI, SPERMATOGENESI, FUNZIONE SESSUALE.OVAIE E OVOGENESI, TUBE, UTERO, VAGINA, GENITALI ESTERNI, CICLO OVARICO EUTERINO, ORMONI SESSUALI FEMMINILI, MENOPAUSA, MAMMELLA.
APPARATO ENDOCRINO
CHIMICA DEGLI ORMONI, MECCANISMO DI AZIONE DEGLI ORMONI:_STEROIDEI E PEPTIDICI (PROTEINE G), REGOLAZIONE DELLA PRODUZIONE DEGLI ORMONI, ASSE IPOTALAMO-IPOFISARIO.IPOFISI, EPIFISI, TIROIDE, PARATIROIDI, SURRENI, PANCREAS.
SISTEMA NERVOSO
NEURONI. POTENZIALE DI MEMBRANA E POTENZIALE D’AZIONE. SINAPSI. GLIA. NEUROMEDIATORI. MIDOLLO SPINALE, NERVI SPINALI, RIFLESSI SPINALI, BULBO, PONTE, MESENCEFALO, DIENCEFALO, TELENCEFALO, NUCLEI DELLA BASE, VIA PIRAMIDALE ED EXTRAPIRAMIDALE. SISTEMA LIMBICO, CERVELLETTO.NERVI CRANICI. SISTEMA NERVOSO AUTONOMO.
MALATTIE GENETICHE
ABERRAZIONI CROMOSOMICHE: ANEUPLOIDIE (DOWN, TURNER, KLINEFELTER) E ANOMALIESTRUTTURALI (CRI DU CHAT, SINDROME DI DIGEORGE). MALATTIE DA GENE SINGOLO: DOMINANTI (RENE POLICISTICO, COREA DI HUNTINGTON, POLIPOSI ADENOMATOSAFAMILIARE, DISTROFIE MIOTONICHE) RECESSIVE (FIBROSI CISTICA, TALASSEMIA) LEGATE AL CROMOSOMA X (DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE E DI BECKER, SINDROME DAX FRAGILE). IMPRINTING GENOMICO. SINDROME DI PRADER-WILLI, ANGELMAN, RETT, LEIGH.
INFIAMMAZIONE
FENOMENI VASCOLARI (MARGINAZIONE, ROLLING, IPEREMIA ATTIVA E PASSIVA,DIAPEDESI, CHEMIOTASSI), RUOLO DEI GRANULOCITI E DEI MACROFAGI,DEGRANULAZIONE OSSIGENO DIPENDENTE ED OSSIGENO INDIPENDENTE, MEDIATORIDELL’INFIAMMAZIONE (AMMINE VASOATTIVE, CHININE, DERIVATI DALL’ACIDOARACHIDONICO), EVOLUZIONE DELL’INFIAMMAZIONE, INFIAMMAZIONE CRONICACIRCOSCRITTA E DIFFUSA
DANNO E ADATTAMENTO CELLULARE
DANNO REVERSIBILE E IRREVERSIBILE. FENOMENI BIOCHIMICI E MORFOLOGICI NEL DANNOCELLULARE. ATROFIA, METAPLASIA, DISPLASIA, IPERTROFIA, IPERPLASIA. DEGENERAZIONICELLULARI: RIGONFIAMENTO TORBIDO, DEGENERAZIONI VACUOLARI, STEATOSI. MALATTIE DAPRIONI. APOPTOSI, NECROSI COLLIQUATIVA E COAGULATIVA, GANGRENA. PICNOSI,CARIORESSI, CARIOLISI.
NEOPLASIE
TRASFORMAZIONE NEOPLASTICA, INVASIVITÀ, METASTASI. TUMORI BENIGNI.CLASSIFICAZIONE E STADIAZIONE DEI TUMORI. CANCEROGENESI: DA RADIAZIONI, SOSTANZE CHIMICHE, VIRUS. GENETICA DEL CANCRO: PROTONCOGENI E GENI SOPPRESSORI (GENI GATEKEEPER ETAKECARE). DIAGNOSI, PREVENZIONE E SCREENING. TUMORI BIG KILLER: MAMMELLA, POLMONE, COLON-RETTO, PROSTATA.
PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO
DEMENZE ALZHEIMER E NON ALZHEIMER. MORBO DI PARKINSON.
DIABETE
INSULINO DIPENDENTE E INSULINO INDIPENDENTE. EPIDEMIOLOGIA, ETIOLOGIA,SINTOMATOLOGIA, PREVENZIONE. IPOGLICEMIA, IPERGLICEMIA CHETOACIDOSICA EIPEROSMOLARE. COMPLICANZE: MECCANISMI BIOMOLECOLARI (VIA DELL’ALDOSO REDUTTASI,AGE), RETINOPATIA, NEFROPATIA, CARDIOVASCOLARI, NEUROPATIA, PIEDE DIABETICO.
PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI
PATOGENESI, ETIOLOGIA E PREVENZIONE DELL’ATEROSCLEROSI, SINDROME METABOLICA,.
Laboratorio:
-Malattie cronico degenerative.
-Visione online di vetrini di sezioni di aorta e arterie affette da arteriosclerosi, sezioni di
cervello affetto da varie malattie degenerative.
-Tecniche di immunoistochimica per la realizzazione di vetrini a fresco.
-Cariotipo e Cariogramma.
-Assone gigante del calamaro.
-Analisi del sangue.
B.2 PROGRAMMA DETTAGLIATO
(Da svolgere dopo il 15 maggio 2017)
IPERTENSIONE, TROMBOSI, ANGINA PECTORIS STABILE ED INSTABILE, INFARTO MIOCARDICO
ACUTO, CUORE POLMONARE, FIBRILLAZIONE ATRIALE, SCOMPENSO CARDIACO, ICTUS, SHOCK,
EDEMA.
Trieste, 15 maggio 2017
L’insegnante
Fabio Grezar
Amendola Roberto
Diritto e legislazione sanitaria
DOCENTE: Bruna Bisaro
TESTI DI RIFERIMENTO: IL DIRITTO PER LE BIOTECNOLOGIE SANITARIE
A.1 OBIETTIVI DIDATTICI
Conoscenze: del programma
Competenze: saper collegare e sapersi orientare nelle fonti del diritto in relazione agli
argomenti oggetto di studio
Abilità: di analisi , di sintesi e di espressione linguistica
A.2 METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTOl
Lezione frontale e discussione in classe
A.3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI
La classe ha seguito con interesse e i risultati sono stati positivi.
A.4 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
LA valutazione ha tenuto conto delle situazioni di partenza, dei progressi in itinere, delle
ragionevoli aspettative e di ulteriori sviluppi delle capacità e delle abilità.
B.1 PROGRAMMA DETTAGLIATO (indicando i contenuti )
(fino al 15 maggio 2017)
Gli elementi costitutivi dello Stato
e la struttura della CostituzioneLe forme di stato
Le forme di Governo
Dallo Stauto albertino alla Costituzione italiana
I caratteri e la struttura della CostituzioneLe forme di stato
I principi fondamentali
Norme sociali e norme giuridiche
La classificazione e le caratteristiche delle norme giuridiche
La sanzione
L'interpretazione delle norme
L'efficacia delle norme nel tempo e nello spazio
Il ricorso all'analogia
La gerarchia della fonti
I rami del diritto
Le fonti dell'Unione europea
Lineamenti di ordinamento sanitario
I riferimenti normativi
Il servizio sanitario nazionale
Il piano sanitario nazionale
La trasformazione dell'unità sanitaria locale
Gli organi dell'u.s.l.
L'assetto organizzativo dell'u.s.l.
Le aziende ospedaliere
I livelli essenziali di assistenza sanitaria
Le professioni sanitarie
Il codice deontologico
Gli obblighi definiti dal contratto collettivo per il comparto sanità
Le responsabilità del dipendente pubblico
Medico chirurgo
Veterinario
Infermiere
Ostetrica
Logopedista
Fisioterapista
Tecnico di radiologia
Il sistema sanitario nazionale e l'Unione europea
Il diritto della salute in Europa
L'assistenza sanitaria in Europa
Lo spazio sanitario europeo
Le prestazioni sanitarie di altissima specializzazione all'estero nella normativa italiana
Il piano sanitario nazionale
La tutela della salute fisica e mentale la salute nelle prime fasi di vita, infanzia adolescenza
Le grandi patologie: tumori , malattie cardiovascolari , diabete e malattie professionali
La non autosufficienza di anziani e disabili
la salute mentale
La tutela della salute mentale
La carta dei diritti del cittadino
Nuovi diritti dei malati morenti
Carta dell'anziano
Carta dei diritti del malato in ospedale
Diritti del bambino malato
Il consenso informato
Il diritto alla privacy
Tutela dei diritti dei cittadini
La nuova legge sanitaria regionale del 2014 e le modifiche del 2016
Principi di etica e deontologia professionale
Il segreto professionale
La normativa sul trattamento dei dati personali
Il diritto alla protezione dei dati personali: dalla normativa europea ai pricipi generali del
Codice
Il Codice della privacy
I soggetti che effettuano il trattamento dei dati
I diritti dell'interessato
Le autorizzazioni generali
L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali
Trattamento dei dati personali in ambito sanitario
2 PROGRAMMA DETTAGLIATO (indicando i contenuti )
(Da svolgere dopo il 15 maggio 2017)
Nessun programma
Trieste, 15 maggio 2017
L’insegnante
Bruna Bisaro
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Classe 5 Ds
DOCENTE: TOFFOLI Desideria
TESTI DI RIFERIMENTO:Corpo Movimento Sport – Il corpo e il movimento – Vol 1Cappellini, Naldi, Nanni ed. Markes
A.1 OBIETTIVI DIDATTICI
L'attività motoria è stata articolata basandosi principalmente sulle proposte espresse daglialunni, sulle loro esigenze e preferenze mirando tuttavia a ottenere i seguenti obiettiviprincipali:1. mantenere, attraverso il movimento, il benessere psico-fisico e l'efficienza fisica;2. favorire il potenziamento organico;3. incrementare le capacità motorie;4. migliorare la socializzazione;5. sviluppare le capacità di autonomia, autocontrollo, iniziativa.
Gli alunni alla fine di quest'anno scolastico hanno sviluppato le seguenti conoscenze,competenze, abilità:
Conoscenze:- conoscono le tecniche fondamentali degli sport eseguiti.- conoscono le principali tecniche di riscaldamento, di potenziamento e di allungamento muscolare.- conoscono le capacità motorie condizionali e le principali metodologie di allenamento.- conoscono i principali paramorfismi dell'età evolutiva.
Competenze:- sanno organizzarsi in forma autonoma.- sanno collaborare con l'insegnante.- sanno collaborare con il gruppo per il raggiungimento di un obiettivo comune.- accettano consapevolmente le regole.- sanno agire con autonomia e responsabilità.
Abilità:- possiedono un buon livello di coordinazione motoria.- utilizzano le capacità motorie razionalmente in funzione delle attività sportive.- conoscono e applicano le regole di gioco e di arbitraggio a livello scolastico.- affrontano il confronto agonistico con un'etica corretta.
A.2 METODOlOGIA
Le lezioni sono state organizzate generalmente partendo dalle richieste della classe,
proponendo così attività gradite agli alunni al fine di motivarli e creare momenti digratificazione, ricorrendo anche alla collaborazione degli studenti più capaci, accettando leloro esperienze e i loro contributi.Gli argomenti teorici sono stati affrontati con spiegazioni del testo e alcune dispense.
A.3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Vista la costante partecipazione attiva, i risultati sono stati buoni specialmente nella partepratica.
A.4 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Sono stati considerati elementi di valutazione:1. continuità dell’impegno nel corso dell’anno;2. capacità motorie sviluppate;3. capacità organizzative;4. rispetto e collaborazione nei confronti dell’insegnante e dei compagni;5. eventuale partecipazione all’attività sportiva scolastica;
GRIGLIA DI VALUTAZIONE:
insuff Non raggiunge gli obiettivi minimi per scarsa partecipazione
6 Partecipazione accettabile, interesse minimo all’attività motoria, sufficienti capacità motorie
7 Continuità dell’impegno, discrete capacità motorie sviluppate8 Continuità dell’impegno, buone capacità motorie, collaborazione con compagni e
insegnante9 Continuità dell’impegno, capacità motorie molto buone, collaborazione con
compagni e insegnante, capacità organizzative10 Continuità dell’impegno, capacità motorie molto buone, capacità collaborative e
organizzative, partecipazione o contributo all’attività sportiva scolastica.
Il livello delle capacità motorie è stato verificato con tabella valutativa di riferimento
B.1 PROGRAMMA DETTAGLIATO(fino al 15 maggio 2016)
Gli alunni hanno svolto le seguenti attività:� esercizi di allungamento muscolare a corpo libero;� esercizi di potenziamento muscolare;� lavoro di resistenza per il potenziamento aerobico e test di Ruffier( funzionalità delsistema cardiocircolatorio e recupero);� la forza, esercizi con sovraccarichi, salita alla pertica;� esempi di lavoro in circuito;� atletica leggera: la partenza dai blocchi, il getto del peso, il salto in alto e la suaevoluzione;� esercitazioni di pallavolo, calcio a cinque, basket, unihockey;� test per la valutazione delle capacità motorie.
Le lezioni pratiche sono state integrate da informazioni teoriche sui seguenti argomenti
seguendo il testo in adozione e piccole dispense:a. apparato scheletrico;b. paramorfismi e dismorfismi;c. traumi delle ossa, delle articolazioni, lesioni muscolari;d. La coordinazione generale;e. Le capacità motorie condizionali: forza, velocità, resistenza.f. I principali metodi di allenamento: lavoro in circuito, allenamento intervallato, allenamento ripetuto;
B.2 PROGRAMMA DETTAGLIATO(Da svolgere dopo il 15 maggio 2016)
La sindrome generale di adattamento; la supercompensazione.
Trieste, 15 maggio 2016 l’insegnante Toffoli Desideria
IRC
DOCENTE: Miriana Parentini, insegnante della VDS dalla classe III
TESTI DI RIFERIMENTO: L. Solinas, “Arcobaleni”, ed. SEI
A.1 OBIETTIVI DIDATTICI
Conoscenze:
Il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo, con riferimento ai nuoviscenari religiosi, alla globalizzazione e alle nuove forme di comunicazione.
La concezione cristiano-cattolica della vita e delle questioni etiche. Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale ed economica. Rapporto fede-ragione in riferimento al progresso scientifico e tecnologico.
Competenze:
Sviluppare un maturo senso critico ed un personale progetto di vita aperto all'eserciziodella giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale.
Cogliere la presenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla culturaumanistica.
Utilizzare consapevolmente le fonti del cristianesimo interpretandone correttamente icontenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro.
Abilità:
Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell'uomo, confrontando ilconcetto cristiano di persona con quello di altri sistemi di pensiero e orientamenti.
Individuare sul piano etico-religioso, le potenzialità e i rischi legati allo sviluppo economico,sociale e ambientale, alla globalizzazione e alla multiculturalità, alle nuove tecnologie emodalità di accesso al potere.
A.2 METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Le lezioni sono state affrontate attraverso una approccio interattivo volto a sviluppare la
capacità critica e la rielaborazione personale dei contenuti proposti in un ottica
mutidisciplinare.
A.3 VALUTAZIONE DEI RISULTATI
La maggior parte degli alunni che si avvalgono dell'Insegnamento della Religione Cattolicahanno seguito le lezioni con una buona attenzione, in alcuni ottima; un ampio gruppo dellaclasse ha mantenuto nel corso dell'anno scolastico interesse costante e partecipazioneattiva. Gli studenti hanno inoltre contribuito al dialogo educativo favorendo il confronto elo scambio di singole opinioni soprattutto sulle tematiche etiche, alcuni tuttavia si sonosottratti alla fatica di approfondire la complessità degli argomenti trattati partecipando concontributi sporadici e con scarsa capacità argomentativa. Discreti i risultati conseguitiquanto ad uso del linguaggio specifico della materia e a capacità di elaborazione personaledei contenuti.
A.4 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La verifica degli apprendimenti è stata orale ed ha tenuto conto della partecipazione aldialogo educativo e delle conoscenze specifiche acquisite.
B.1 PROGRAMMA DETTAGLIATO (indicando i contenuti )
Totale ore di lezione già svolte:19
a. Freud: l’inconscio e le libere associazioni. Contrasti e conflitti con la fede e la
Chiesa
b. L’incontro tra Freud e Jung: apertura al trascendente
c. Jaques Lacan: dal bisogno al desiderio
d. Viktor Frankl: l’inconscio spirituale, possibile conciliazione con la visione
cristiana della persona
e. Elementi essenziali del nichilismo
f. Nietzsche: l’aforisma dell’uomo folle, crisi antropologica del ‘900
g. L’esperienza della morte: prospettiva cristiana
h. Rapporto medico-paziente nel mondo classico
i. La natura dell’arte medica: il giuramento d’Ippocrate
j. Il giuramento di Ippocrate a confronto con il moderno codice deontologico
medico
k. Progetto ASL: “Per un sorriso in ospedale”, incontro con i volontari
dell’Associazione triestina ospedaliera e organizzazione della festa di carnevale per i
piccoli pazienti del Burlo Garofalo di Trieste
l. Elementi essenziali di bioetica: visione personalista e funzionalista a confronto
m. Elementi principali della bioetica di fine vita: eutanasia, accanimento
terapeutico, testamento biologico e suicidio assistito. Approfondimento dal punto di
vista etico, legislativo e principali pronunciamenti del Magistero della Chiesa
Cattolica
n. Analisi e commento di alcuni articoli di attualità rispetto agli argomenti trattati
o. Progetto ASL “Equilibri: tutti siamo diversi”, incontro con l’Associazione
Calicanto, impegnata nell’integrazione delle persone disabili attraverso lo sport
integrato. Incontro di tutta la classe con i volontari dell’Associazione, esperienze di
sport integrato e inserimento in un progetto di autonomia per persone disabili a cui
hanno partecipato sei alunni della classe.
B.2 PROGRAMMA DETTAGLIATO (indicando i contenuti )
Totale ore da svolgere: 5
5. visione e commento al cortometraggio:”Il circo della farfalla”
6. sintesi della visione cristiana della persona umana, prospettiva del cristianesimo
rispetto alla vita, alla morte, al dolore.
Trieste, 15 maggio 2017
L’insegnante
Miriana Parentini