Citta' e architetture dell'Ottocento. Linguaggio, densità ... · Arturo Soria y Mata, La città...

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La città

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La città

a) Città a scacchiera: intreccio ortogonale di strade che delimitano isolatri di forma quadrata. Si sono sviluppate su terreno pianeggiante. Le direttrici di traffico sono due, perpendicolari tra loro. b) città a maglia rettangolare: identica alla città a scacchiera, ma con isolati rettangolari (Chicago). E’ caratterizzata dal predominio di una direttrice di traffico sull’altra. c) Città lineare: dovuto alla presenza di barriere impeditive o protettive, come montagne o mare. La città può snodarsi anche su superfici ondulate (Madrid, Napoli). d) Città radiale: dai centri di potere o a nuclei primitivi si dipartono a raggiera le strade ed i successivi insediamenti (Mosca). e) Città concentrica: è identica alla precedente, ma con la marcata presenza di anelli stradali, residenziali, industriali concentrici. Si sviluppa in piano o lungo curve di livello (Milano). f) città stellare : sviluppo radiale lungo arterie di grande collocamento esterno con raggruppamenti urbani alle estremità dei singoli raggi. g) città a ventaglio: sviluppo a raggiera, in tempi successivi ed in una unica direzione. h) città a macchia d’olio: estesa in modo uniforme lungo l’intero perimetro, ma con accentuazioni lungo le direttrici stradali di uscita.

Ma facciamo un po’ di storia…

La Rivoluzione Industriale

Dalla seconda metà dell'800 in poi, cioè in seguito alla così detta Rivoluzione Industriale, si assiste

al fenomeno dell'inurbamento, cioè dello spostamento di grandi masse di popolazione dalla campagna verso la città, attratte dalla speranza di migliori condizioni di vita e di lavoro. Il rapido ed imprevisto aumento della popolazione nelle città

portò ad un sovraffollamento degli spazi predisposti per accogliere un numero di abitanti decisamente inferiore, determinando ambienti

malsani e quasi invivibili, in cui case e fabbriche erano mescolate in modo disordinato.

Soluzioni per PARIGI, VIENNA, BARCELLONA, MADRID

PARIGI

A Parigi agisce il prefetto della Senna, Georges-Eugène Haussmann, a partire dal 1854: il suo piano per Parigi, d'accordo con Napoleone III mira a creare una struttura assiale e focale.

L'azione si basava su due punti principali:

a) la questione delle abitazioni: modifiche con tagli alle strade più strette e costruzione di edifici alti e simili

b) la circolazione: miglioramento del sistema della circolazione con collegamenti alle quattro grandi stazioni

c) Creazione di due grandi parchi, a Est e a Ovest della città

d) Creazione di un acquedotto e di un sistema fognario

e) Allontanamento dei cimiteri dal centro cittadino

Parigi, pianta: sotto il regno di Napoleone III, i principali sventramenti del prefetto Haussmann con le date di completamento (rosso, prima del 1854, verde scuro prima del 1862, verde chiaro prima del 1870, blu dopo il 1870). A ovest il Bois de Boulogne e ad est il Bois de Vincennes.

Parigi, a e b) Ile de la Cité, i lavori di Haussmann. c) gli arrondissement (quartieri) prima e (in grigio) dopo l’azione di Haussmann.

Parigi, struttura assiale e focale. Le strade aperte da Haussmann 1855-1879 e blocco appartamenti-tipo hausmanniano.

Parigi, Arco di Trionfo (1806-1833/1836) e veduta della piazza dell'Étoile.

Parigi, Tour Eiffel (Grande Esposizione 1889).

Circolazione: le stazioni. La Gare du Nord (1861-1865), arch. Jacques Hittorf.

Iuav, Clape, a.a. 2008-2009, Storia dell'architettura 2, prof. S. Moretti, coll. dott. V. Tomasi

Dopo Parigi, Vienna (il Ring, 1858-1914)

L'azione urbanistica più nota della Vienna del XIX secolo è la realizzazione del Ring (1859-1872), nella quale si esprimono gli elementi fondamentali del "modello viennese", che ha ispirato i piani di numerose città europee nella seconda metà dell'800.

Fino al 1857 la città di Vienna era racchiusa e difesa da due cinte murarie: quella interna, più antica, che difendeva la città storica di impianto medievale, e quella più recente che difendeva i quartieri periferici costruiti dal '600 in poi.

La realizzazione del Ring significa la sostituzione delle fortificazioni demolite con un boulevard (passeggiata) di rappresentanza portata alle estreme conseguenze con la Ringstrasse costruita attorno al vecchio centro.

Una larga fascia di territorio (il Glacis) profonda tra 500 e 1000 m. all'esterno della prima cinta era stata lasciata libera da edificazione per esigenze militari. Il Glacis era inizialmente un elemento di separazione tra la città antica, sede della corte e dell'amministrazione, con tessuto edilizio compatto e sistema viario tipicamente medievale modificato solo da alcuni inserimenti settecenteschi, e i quartieri più recenti, meno densi ed abitati anche da famiglie borghesi e dell'aristocrazia.

Dopo Vienna, Barcellona (1859-1886)

Ildefonso Cerdà (Teoria general de la urbanizacion, 1867), inventore del termine urbanizacion 1859 progetta l'espansione di Barcellona come una MAGLIA ORTOGONALE, profonda circa 22 isolati, delimitata dal mare e attraversata da due viali diagonali, che la città riempì velocemente.

Viene data la priorità al sistema di circolazione, in particolare alla trazione a vapore.

Barcellona, il piano di Ildefonso Cerdà; attorno al centro storico antico realizza una maglia ortogonale, profonda circa 22 isolati, delimitata dal mare e attraversata da due viali diagonali, che la città riempì velocemente. La definizione di isolato è il nodo del piano: 1 appezzamento quadrato di 113 m per lato, smussato agli angoli, di 12.370 mq (di cui 2/3 della superficie destinati a giardino, 1/3 ad abitazioni), con una densità di 250 abitanti per ettaro (prima ce n'erano 1700 per ettaro).

Barcellona, veduta aerea ravvicinata che permette di individuare meglio gli isolati. Cerdà affronta la questione del rapporto tra quantità di abitanti e servizi, proponendolo in termini di rapporti ottimali, ad es. 1 centro sociale o religioso ogni 25 isolati, 1 mercato ogni 4, 1 parco ogni 8, 1 ospedale ogni 16. Il punto relativo al rapporto tra isolato e rete viaria, viene realizzato solo in parte. Gli isolati si saturano rapidamente, superando fino quasi 5 volte la densità prevista in partenza (la città si

espande molto tra il 1876 e il 1886).

Arturo Soria y Mata, La città lineare (1882) .