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Città di Seregno Consiglio Comunale del 15.03.16 Delibera n. 15) NO ALLA MAFIA, SI’ ALLA LEGALITA’ E TRASPARENZA A SEREGNO (ORDINE DEL GIORNO DEI CONSIGLIERI WILLIAM VIGANO’ ED ALTRI) Presidente Passiamo al punto all’ordine del giorno numero 74, proposto da William Viganò. La parola al Consigliere per l’introduzione dell’ordine del giorno. Grazie, Consigliere Viganò. Consigliere Viganò Grazie, Presidente. Quindi l’ordine del giorno: “No alla mafia a Seregno, sì a legalità e trasparenza”, che preciso subito al termine della lettura consegnerò a lei, signor Sindaco, con la speranza che su questo ordine del giorno ci sia ovviamente la firma di tutti i Consiglieri e di tutti i componenti dell’Amministrazione Comunale, che poi convergerà nella fiducia in sede di votazione. Questo credo che sia un atto non simbolico, ma credo importante perché in questi anni si è sempre detto tante parole registrate a questo microfono, ma apporre la firma su un documento credo che sia un atto di responsabilità molto, ma molto importante e lo dobbiamo in un momento come questo alla città di Seregno. Ne do lettura. “In relazione ai noti fatti riguardanti la chiusura ordinata dalla Prefettura di due esercizi commerciali per sussistenza di possibili tentativi di infiltrazione mafiosa, il Consiglio Comunale di Seregno esprime la più totale e ferma indignazione e condanna nel constatare il radicarsi di fenomeni legati alla criminalità organizzata, con particolare riferimento a mafia e ad ndrangheta, presenti anche sul territorio seregnese; condanna perentoriamente l’atto di manifesta solidarietà appeso su uno dei due esercizi pubblici e solo tardivamente rimosso; impegna l’Amministrazione Comunale a mettere in atto tutte le iniziative idonee a rimediare alla grave perdita di reputazione e onorabilità che la città di Seregno ha subito in questi giorni; conferma piena vicinanza, stima e massima collaborazione nell’operato della magistratura e delle Forze dell’Ordine tendenti a sradicare questo autentico cancro sociale presente nella nostra società. Vista la gravità della situazione, ritiene necessario assumere iniziative straordinarie, commisurate alla serietà dei fatti. Chiede pertanto l’istituzione di una Commissione Antimafia permanente entro e non oltre 60 giorni dalla data del presente ordine del giorno, composta dai rappresentati e da tutte le forze politiche presenti in Consiglio, del quale ne faccia parte di diritto il Sindaco e presieduta nel ruolo di garante da un componente della minoranza, che abbia i poteri di coordinare tutte le azioni di competenza del Consiglio Comunale in tema di trasparenza e di legalità. Impegna gli uffici preposti a pubblicare sul sito istituzionale del Comune nel settore trasparenza, tutte le pratiche di rilascio licenze edilizie e le SCIA inerenti gli esercizi commerciali. Propone la concessione della cittadinanza onoraria ad una figura di rilievo nazionale, che in questi anni si sia particolarmente distinta nella lotta e nella testimonianza contro ogni forma di criminalità organizzata. Invita il Sindaco a trasmettere il presente ordine del giorno alle Forze dell’Ordine, alla Procura della Repubblica e alla Prefettura di Monza e Brianza. Seregno, 7 marzo 2016”. Presidente Grazie, Consigliere Viganò. Chiedo a tutti di silenziare gli apparecchi telefonici o i tablet per evitare di interrompere le sedute del Consiglio Comunale e per educazione, grazie. Prego, Consigliere Viganò. Consigliere Viganò Grazie, Presidente. Nella mia qualità di relatore sul presente ordine del giorno, partirei su un documento che ho letto prima di stendere assieme ai colleghi di minoranza, questo ordine del

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Città di Seregno Consiglio Comunale del 15.03.16 Delibera n. 15) NO ALLA MAFIA, SI’ ALLA LEGALITA’ E TRASPARENZA A SEREGNO (ORDINE DEL GIORNO DEI CONSIGLIERI WILLIAM VIGANO’ ED ALTRI) Presidente Passiamo al punto all’ordine del giorno numero 74, proposto da William Viganò. La parola al Consigliere per l’introduzione dell’ordine del giorno. Grazie, Consigliere Viganò. Consigliere Viganò Grazie, Presidente. Quindi l’ordine del giorno: “No alla mafia a Seregno, sì a legalità e trasparenza”, che preciso subito al termine della lettura consegnerò a lei, signor Sindaco, con la speranza che su questo ordine del giorno ci sia ovviamente la firma di tutti i Consiglieri e di tutti i componenti dell’Amministrazione Comunale, che poi convergerà nella fiducia in sede di votazione. Questo credo che sia un atto non simbolico, ma credo importante perché in questi anni si è sempre detto tante parole registrate a questo microfono, ma apporre la firma su un documento credo che sia un atto di responsabilità molto, ma molto importante e lo dobbiamo in un momento come questo alla città di Seregno. Ne do lettura. “In relazione ai noti fatti riguardanti la chiusura ordinata dalla Prefettura di due esercizi commerciali per sussistenza di possibili tentativi di infiltrazione mafiosa, il Consiglio Comunale di Seregno esprime la più totale e ferma indignazione e condanna nel constatare il radicarsi di fenomeni legati alla criminalità organizzata, con particolare riferimento a mafia e ad ndrangheta, presenti anche sul territorio seregnese; condanna perentoriamente l’atto di manifesta solidarietà appeso su uno dei due esercizi pubblici e solo tardivamente rimosso; impegna l’Amministrazione Comunale a mettere in atto tutte le iniziative idonee a rimediare alla grave perdita di reputazione e onorabilità che la città di Seregno ha subito in questi giorni; conferma piena vicinanza, stima e massima collaborazione nell’operato della magistratura e delle Forze dell’Ordine tendenti a sradicare questo autentico cancro sociale presente nella nostra società. Vista la gravità della situazione, ritiene necessario assumere iniziative straordinarie, commisurate alla serietà dei fatti. Chiede pertanto l’istituzione di una Commissione Antimafia permanente entro e non oltre 60 giorni dalla data del presente ordine del giorno, composta dai rappresentati e da tutte le forze politiche presenti in Consiglio, del quale ne faccia parte di diritto il Sindaco e presieduta nel ruolo di garante da un componente della minoranza, che abbia i poteri di coordinare tutte le azioni di competenza del Consiglio Comunale in tema di trasparenza e di legalità. Impegna gli uffici preposti a pubblicare sul sito istituzionale del Comune nel settore trasparenza, tutte le pratiche di rilascio licenze edilizie e le SCIA inerenti gli esercizi commerciali. Propone la concessione della cittadinanza onoraria ad una figura di rilievo nazionale, che in questi anni si sia particolarmente distinta nella lotta e nella testimonianza contro ogni forma di criminalità organizzata. Invita il Sindaco a trasmettere il presente ordine del giorno alle Forze dell’Ordine, alla Procura della Repubblica e alla Prefettura di Monza e Brianza. Seregno, 7 marzo 2016”. Presidente Grazie, Consigliere Viganò. Chiedo a tutti di silenziare gli apparecchi telefonici o i tablet per evitare di interrompere le sedute del Consiglio Comunale e per educazione, grazie. Prego, Consigliere Viganò.

Consigliere Viganò Grazie, Presidente. Nella mia qualità di relatore sul presente ordine del giorno, partirei su un documento che ho letto prima di stendere assieme ai colleghi di minoranza, questo ordine del

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giorno. Il documento è la relazione della Direzione Nazionale Antimafia, presentata a Roma dal Procuratore Nazionale Franco Roberti. Tre aspetti da cogliere importanti su questa relazione che credo si tramutino poi in un reale pericolo anche per la città di Seregno. La prima il radicamento nel centro - nord delle mafie, segue essenzialmente la via delle relazioni economiche. Molte imprese legali si avvalgono dei servizi delle imprese mafiose sulla base di un semplice calcolo di convenienza, prestazioni e forniture ottenute a minori costi e finanziamenti, attraverso l’ampia liquidità a disposizione dei clan. Siamo di fronte ad una partecipazione piena dell’economia mafiosa all’economia di mercato della parte più ricca d’Italia, quindi la Lombardia soprattutto e dalla Lombardia, la Brianza in particolar modo. Prima che per costrizione, le mafie si radicano per interessi. E questo è il primo aspetto e non possiamo più parlare di infiltrazioni mafiose al centro – nord e in Lombardia, ma dobbiamo assolutamente ammettere che si parla di radicamento. La seconda è il controllo del traffico di droga a fornire alle mafie una forza economica, che non hanno mai conosciuto in queste proporzioni in tutta la loro storia. Le stime sono assai milionarie. Con un mercato di queste proporzione e con un giro di affari di dimensioni milionari, si comprende facilmente come ormai il traffico di droga e il controllo di determinate... è il suo controllo a determinare il peso globale della criminalità di tipo mafioso. La terza considerazione che emerge chiaramente nella relazione della DIA: la corruzione assume il valore di aggravante del fenomeno mafioso. Ci può essere corruzione senza mafia, ma non ci sarà mai mafia senza corruzione e la corruzione è lo sgabello della mafia e la concezione del mondo e della vita di alcuni politici coincide con quella dei mafiosi. Se le mafie continuano ad esistere, ad avere potere e ricchezza ed allargare la loro sfera di influenza territoriale anche nel centro – nord, vuol dire semplicemente che la politica clientelare e corrotta non è in grado di tutelarci da esse. Questi sono tre aspetti che emergono da questo documento presentato qualche mese fa a Roma e che comunque ci devono far riflettere. Da ultimo e anche oggi le parole, appunto, di Cantone per quanto riguarda l’aspetto della corruzione e quindi l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, più semplificato rispetto al precedente, che potrà permettere ovviamente di rendere i controlli più precisi e più puntuali. E alcuni dati che non possono essere sottaciuti per quanto riguarda la Provincia di Monza e Brianza, sono 68 i beni confiscati alla mafia. Quindi i beni immobili riguardano addirittura mille e 266 in Regione Lombardia e questo è un dato che ci deve far riflettere e la Provincia di Monza e Brianza segue quella di Milano, Brescia e Varese. Quindi questi sono dati che devono far riflettere l’intera comunità seregnese. Mai mi sarei aspettato di firmare un ordine del giorno per quanto riguarda queste argomentazioni riguardanti la mafia e la ndrangheta a Seregno. Non ci dobbiamo chiedere che cosa abbiamo fatto adesso, perché quello che abbiamo fatto adesso è per rincorrere un problema. Ci dobbiamo chiedere perché sono arrivati qui e perché sono arrivati sul nostro territorio. I provvedimenti presi in ultima, e non mi si dica in passato, non mi si dica il passato, sono arrivati poco tempo fa e adesso si stanno radicando nel nostro territorio. Da questo punto di vista i provvedimenti sono provvedimenti, ho letto sulla stampa, di costituzioni di parti civili su cui abbiamo sempre affermato il plauso in queste operazioni. Questo è quello che si doveva fare, però si è fatto poco in questi anni. Si è fatto molto poco per quanto riguarda il contrasto alla criminalità organizzata e alla mafia. E’ chiaro che dal punto di vista politico questo è un problema di tipo politico. I recenti provvedimenti della Prefettura dimostrano che bisogna lavorare di più, bisogna fare di più per quanto riguarda la città di Seregno, perché esiste un possibile problema di criminalità organizzata. Purtroppo si è perso forse troppo tempo oppure il problema è stato sottovalutato. Questo è quello che emerge in questi anni, perché in assenza di risposte tempestive ed efficaci, è chiaro che la situazione prolifera e si porta avanti. E da questo punto di vista il richiamo è preciso e puntuale alle forze politiche presenti sul territorio. Nessuno si deve chiamare fuori. “Io c’ero, tu c’eri, non c’eri”. Nessuno si deve chiamare fuori, ma il comportamento deve essere integerrimo da parte di tutti gli esponenti delle forze politiche e da parte di coloro che occupano incarichi di primordine nelle istituzioni. Non possiamo costituirci parte civile in un processo e dall’altra parte andare a bere il caffè, andare a fare situazioni che possono dare a dei comportamenti che confondono la città di Seregno. Bisogna avere un aspetto etico e comportamentale importante e di prim’ordine, perché il cittadino, i cittadini non capiscono più di chi si devono fidare. Questo è quello che emerge. Per cui l’atteggiamento deve

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essere integerrimo ed irreprensibile da coloro che occupano le istituzioni. E’ fondamentale questo aspetto perché altrimenti si creano delle zone d’ombra e di opacità che destano preoccupazione sulla città intera. Questo è quello che emerge. Quindi ho ascoltato in questi quindici giorni troppi silenzio. Troppi silenzio ho ascoltato in questi quindici giorni. Avrei visto delle condanne ovviamente riguardo alla mafia, riguardo alle possibile infiltrazioni mafiose, a questo cancro che non riguarda solo questi ultimi episodi. C’è stata un’operazione qualche mese fa contro la droga, altro cancro. Lo abbiamo ricordato forse in un Consiglio, in cui se io e il Vicesindaco intervenimmo, di ragazzi giovani, che hanno portato situazioni di illegalità sul nostro territorio. E quindi avrei visto interventi più decisi, più determinati e più prese di distanze nei confronti di questi atteggiamenti e di fronte a questo problema. Invece ho ascoltato troppi silenzi che hanno fatto male alla città, alla città di Seregno e ai seregnesi. Per cui è bene essere coerenti con quello che si dice e con quello che si fa. Si devono ottenere... Mi scusi, Presidente, il relatore ha un tempo... adesso chiudo, ma... Presidente (Fuori microfono, inc.).

Consigliere Viganò Va bene, vado a chiudere, Presidente, rispetto le regole. Quindi, ribadisco, ad una coerenza comportamentale da parte delle istituzioni, quindi da chi è chiamato ad amministrare una città che deve fare i conti contro le mafie. Quindi è una coerenza anche in quello che sono i rapporti con le varie istituzioni. Quindi da questo punto di vista io richiamo veramente le istituzioni a portare avanti con decisione questo ordine del giorno e se sarà approvato, se troverà accoglienza sarà solo l’inizio. Quindi per poter cambiare e per poter restituire quello che è il nome che la città di Seregno, in anni di storia, si è conquistato. In questo momento l’attenzione è di tutti, di famiglie, di piccoli cittadini e di seregnesi che tengono alla città di Seregno. Per cui bisogna impegnarsi e bisogna cambiare stile. Quindi bisogna portare avanti solo ed esclusivamente quello che è il bene comune, non altri interessi privati e personali o interessi che distolgono e distraggono risorse pubbliche. Grazie, Presidente. Presidente Grazie a lei, Consigliere Viganò. Prego, Consigliere Mariani.

Consigliere Mariani A seguito dell’articolo 57 dice che il relatore presenta, poi qualcuno della maggioranza dice come la pensa e poi dopo si apre il dibattito, cinque minuti per Capogruppo. Almeno se lei richiama il Regolamento, anche se un argomento di questo genere, al di là dei numeri, al di là di qualsiasi cosa io credo che ci sia una questione etica e morale che il Consiglio Comunale come assise deve anche discutere, mi sembra. Al di là, ripeto, dei numeri, delle forze politiche e delle persone. Grazie. Presidente Perfetto, la ringrazio, Consigliere Mariani. Stava prendendo parola l’Assessore Giacinto Mariani. La ringrazio per l’intervento. Ho proprio davanti a il Regolamento del Consiglio Comunale e per cui do la parola all’Assessore Giacinto Mariani. Prego, Assessore. Assessore Mariani Grazie, signor Presidente. Chiedo anch’io al Presidente del Consiglio eventualmente di dare la possibilità ai Consiglieri di non rispettare i tempi su questo argomento perché immagino che ognuno di noi voglia e debba intervenire nel rispetto ovviamente di tutte le forze politiche che rappresentiamo e dei cittadini che rappresentiamo, magari sforando i cinque minuti, perché credo che in pochi minuti... anzi in un Consiglio Comunale solo non si possa intervenire su questo argomento e magari è il caso di farne diversi.

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Io parto dall’affermazione di William Viganò, l’ultima: bisogna cambiare stile e condivido appieno e condivido anche il senso politico e anche personalmente condivido il senso di quello che avete presentato. Condivido ancora di più e me lo rileggo: “Bisogna cambiare stile non per interessi personali”. Se bisogna cambiare stile, bisogna cambiare stile tutti insieme, maggioranza ed opposizione. Lei ha detto: “Mi sarei aspettato di non sentire questi silenzi”, io mi sarei aspettato, visto che voi ritenete di essere i depositari della verità e della giustizia, il coinvolgimento di tutti i Capigruppo del Consiglio Comunale. Prima ancora di presentarla per mettere la bandierina, siamo stati i primi e questa sera il Consigliere Mariani l’ha ribadito bene ritirando il suo, fatto in un momento di sbigottimento, di volere intervenire nell’interesse della città e successivamente ne è stato presentato uno più articolato, ma il PD, che è una forza politica e dice che bisogna cambiare stile, credo che prima ancora della discussione in Consiglio Comunale, proprio nel senso dello spirito della condivisione per rappresentare nella propria interezza, nella sua interezza il Consiglio Comunale, che rappresenta a 360° tutte le forze politiche e le forze delle liste civiche presenti sul territorio e quindi tutti i nostri cittadini, sarebbe stato veramente un bel cambio di stile, al di là della condivisione o meno che vedremo nella discussione di questo argomento, il coinvolgere tutti i Capigruppo, perché non vuole dire: “L’ho presentato prima io”, visto che lei ha parlato di vogliamo cambiare stile e vogliamo fare gli interessi del nostro territorio. Se si vuole fare gli interessi del nostro territorio non si pensa prima al proprio partito per fare la bella figura o per dire: “Siamo noi quelli che siamo partiti prima, siamo noi quelli che abbiamo urlato e gli altri sono stati in silenzio”. Devo dire che io mi aspettavo che qualcuno venisse dalla Lega Nord a chiedere se si volesse tutti insieme presentare, magari con tutti i simboli politici e delle liste civiche su una carta intestata un unico documento condiviso ed arrivare in questa sede a discuterne. Proprio per come dice lei bisogna cambiare stile e mi sarei aspettato una manifestazione contro la mafia dopo il Consiglio Comunale e che fosse stato un’espressione del Consiglio Comunale, che avesse visto non le bandiere del PD e di un’associazione di associazioni del Presidente del PD e di altre persone che rappresentano la forza politica, per dire: “Abbiamo fatto noi la manifestazione e noi siamo i bravi, i giusti, gli onesti, i puliti e gli altri sono i cattivi e i mafiosi”. Questa sera avrebbe dovuto uscire... mi auguro, anzi sono convinto che uscirà un documento con una votazione unanime, per finalmente mettere fine a noi siamo di qui e voi siete di là, ma bisogna cambiare stile. Tanto farlo sabato scorso o fare la manifestazione il prossimo sabato su indicazione dell’intero Consiglio Comunale, avrebbe avuto una valenza notevolmente diversa e non una valenza partitica, perché se l’avete proposto voi è solo vostra, poi se si viene, si contesta, se non si viene, sbagliamo. Quindi ogni volta quello che viene fatto dall’Amministrazione viene visto male. Bisogna cambiare stile. Lo stile si fa e si cambia proprio dai primi passi. Se magari qualcuno non ci arriva, deve essere aiutata, visto che lei dice che c’è stato un assordante silenzio, anche per la costituzione della Commissione Antimafia. Certo che siamo favorevoli e l’abbiamo votata anche nel precedente Consiglio Comunale. Si è riunita circa dieci volte, due volte è andata deserta. La prima volta ha visto l’elezione del Presidente e un’altra volta ha visto l’invito del magistrato Mapelli per parlare della mafia in Brianza e le altre volte si è parlato dell’adesione o meno ad un’associazione che facesse la lotta contro la mafia e tutti avete i verbali a disposizione. Io ritengo che la Commissione Antimafia esista già e c’è la Commissione Capigruppo, l’ho già detto in alcuni Consigli Comunali. I Capigruppo sono già tutti... questa è una posizione mia personale e io non avevo letto il testo che è stato da lei presentato. Ritengo che la Commissione possa essere già la Commissione Capigruppo e questo è un passaggio che anche lì bisogna cambiare stile. Il ruolo di garante alle opposizioni. Ma il ruolo di garante è nella Commissione Bilancio previsto per Legge per verificare gli atti più importanti che sono quelli del bilancio. Ma dire che il ruolo di garante della Commissione Antimafia deve essere fatto dall’opposizione, presuppone che debba controllare gli atti dell’Amministrazione. Non è una Commissione Antimafia che nasce per controllare l’operato della maggioranza, è una Commissione Antimafia che deve combattere la mafia sul territorio. Quindi chi meglio della Commissione Capigruppo, presieduta dal Presidente del Consiglio Comunale. E’ giù istituita e la facciamo partire subito stasera, non entro 60 giorni. E’ già istituita. Ci si può riunire subito dopo il Consiglio Comunale per decidere quali atti fare. E’ già costituita, siete tutti rappresentati dal Presidente del Consiglio che rappresenta il Consiglio. Visto che si deve e

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bisogna cambiare stile, già premettere che l’istituzione del ruolo di garante... Il garante è previsto e lo ribadisco, perché non vorrei essere frainteso, è previsto per Legge ed è stato riconosciuto da tutte le maggioranze che si sono susseguite in questo Consiglio Comunale, alle opposizioni perché possano controllare il bilancio e la Commissione Bilancio e quindi l’atto principale di indirizzo a tutti gli atti dell’Amministrazione Pubblica. Ma la Commissione, ripeto, Antimafia deve verificare tutto, non solo l’operato dell’Amministrazione, maggioranza e minoranza, non solo tutti gli atti del Comune e quindi quelli del bilancio e gli atti di rilascio delle autorizzazioni, gli atti edilizi, ma anche quello che avviene sul territorio. Perché in un ordine del giorno già ci si arroga il diritto di essere il garante, autogarante di una Commissione? Cioè l’autogarante della Commissione è perché è la minoranza? Questo non è un cambiare stile, a mio avviso e poi anche un cambiare stile è dire chiaramente che bisogna chiarire perché si fa una foto in un bar o si gira un filmato in un bar e sottacere che magari i Consiglieri Comunali, presenti in questo Consiglio Comunale, hanno dei parenti che sono in galera per mafia. Perché fino ad oggi abbiamo sottaciuto questa cosa importante? Perché? Io l’ho appreso leggendo “Il cittadino”, poi non lo so se è vero, tutti leggete il giornale. L’ho letto sul giornale. Ditemi se è vero o non è vero. Se non è vero io chiedo scusa, ma visto che dobbiamo parlare nella perfetta trasparenza, visto che è grave bere un caffè e fare una foto, forse chiedo a voi garanti della giustizia, garanti del cambiamento, se sottacere durante la campagna elettorale, durante tutti i Consigli Comunali, durante il primo Consiglio Comunale che si è parlato delle famiglie di Seregno, dimenticarsi di un parente della propria famiglia, che è in galera per l’indagine “Infinito”. Ripeto, se sbaglio, e mi dite che ho sbagliato, io sono pronto a chiedere scusa su questa cosa, però se bisogna cambiare marcia, bisogna anche dire ad un Senatore della Repubblica del PD, visto che poi si parla dei nostri cittadini, stiamo parlando del futuro del nostro territorio e denigrare il nostro territorio non è denigrare la mafia, dobbiamo essere uniti per combattere e pare che sia un reato, secondo la Senatrice Ricchiuti, abitare nello stesso stabile di un bar chiuso. Io ho commesso questo reato. Non è una barzelletta, io l’ho letta tre volte questa cosa che abitare... Lei dice che sono persone legate alla mafia e di tutto quello che è successo sul nostro territorio, che sono appena arrivate sul nostro territorio. Io su questa cosa dissento. La mafia sul nostro territorio c’è fin dall’inizio degli anni settanta con l’arrivo e il confino sul nostro territorio di persone malavitose, che tutti abbiamo visto è purtroppo conosciuto sul nostro territorio per quello che abbiamo fatto. C’è un quartiere della nostra città che è stata rovinata come immagine perché proprio qui sono state inserite alcune famiglie di questo tipo e non per questo perché abitano vicino o si conoscono e tutto un quartiere della nostra città è rappresentato da brutte persone, anzi tutt’altro. La quasi totalità del nostro territorio fortunatamente della città di Seregno è formata da cittadini onesti, seri e lavoratori, che vogliono il bene del nostro territorio. Ma se una Senatrice della Repubblica si permette di fare, questa è la seconda interrogazione al Senato, la prima non ha avuto risposta e non so se a questa verranno utilizzati e spesi dei soldi dei cittadini per fare delle verifiche di questo tipo, ma qui si vuole fare pubblicità personale perché probabilmente si avvicinano le elezioni a Desio, perché probabilmente vorrà essere ricandidata più avanti e quindi ha bisogno di pubblicità. Non si possono usare due pesi o due misure. Quindi il cambiamento di stile. Io sono pronto a questo cambiamento di stile e di unità. Siamo favorevoli. Io ovviamente dichiaro di essere favorevole a questo ordine del giorno, fermo restando alle indicazioni che ho dato per la Commissione Antimafia che, ripeto, c’è già e può partire subito senza aspettare i 60 giorni, ma lo dobbiamo essere tutti insieme, senza nessuna ilarità, senza nessuna volontà di denigrare l’altro, perché sembra che siamo andati io e il Sindaco ad una manifestazione, la prima, che doveva essere apartitica e apolitica, c’era solo la rappresentanza di un partito politico con delle coccarde e noi siamo l’altra Seregno, come a fare intendere che siamo tutti una massa di banditi e di mafiosi? Non è così. Chi ha sbagliato sul nostro territorio è giusto che deve pagare, se non ha sbagliato è giusto che non paghi, però non si può tramutare una battaglia in una volontà di sovvertire l’esito delle elezioni politiche, perché io sono stato fermato più da un cittadino che mi ha detto questa cosa, dopo dieci anni di persecuzioni che io ho subito e che nei prossimi dieci anni subirà il Sindaco Mazza, cioè quello di cercare di... dai trombati della politica e da chi vuole a tutti i costi arrivare in Consiglio Comunale per interessi propri di strumentalizzare atti negativi, che accadono sul nostro territorio, per fini politici.

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Qui la politica non c’entra niente. Io sono convinto che nessuno di noi ha collegamenti con i malavitosi o i delinquenti del nostro territorio o peggio ancora fa interessi personali con persone di questo tipo, però dobbiamo dimostrarlo nei fatti stando uniti, magari dicendo a chi è sopra di noi di darci una mano e non di sparare nel mucchio in un’interrogazione al Senato che 90 su 100 va a finire nel cestino. Andate a vedere a quante interrogazioni il Governo risponde, però vai a finire sui giornali perché fa notizia, perché ovviamente la notizia negativa spopola. L’unico interesse che facciamo è far vendere qualche copia in più ai nostri giornali locali. Alle nove del mattino sono già esauriti, perché si va a vedere se questa sera c’è del sangue in Consiglio Comunale, perché ci scanniamo o chissà cosa sta succedendo. Noi siamo della perfetta tranquillità e nella nostra onestà morale e trasparenza di ognuno di noi, però è giusto come dice lei, bisogna cambiare stile e cambiamolo una volta per tutti, perché nessuno di noi è depositario della verità, né io e né tantomeno voi, né la Lega e né tantomeno il PD, però se proprio vogliamo dimostrarlo a livello locale, partiamo da qui. Partiamo da qui tutti insieme e uniti, senza cercare di mischiare quello che dice la relazione del documento di Roma, che anch’io ho avuto modo di leggere. Certo che le infiltrazioni ci sono e i radicamenti ci sono sul nostro territorio, ma non si può dire da oggi. Forse negli ultimi cinque o sei anni finalmente gli interventi puntuali e precisi e di indagine delle Forze dell’Ordine hanno portato all’arresto e alla luce di questi atti delittuosi, che prima accadevano ma non erano stati colti sul fatto e non c’era stata questa indagine come l’operazione “Infinito”, che come tutti sapete è stata un’indagine e non è scaturita da rivelazioni di pentiti. Due o tre anni di indagini. Quindi non si può far passare e ripeto non voglio trasferire le colpe su chi c’è stato prima di me, perché dovremo partire, secondo me, dagli anni settanta. Allora, se dobbiamo girare pagina e partire tutti insieme con il piede giusto, io sono il primo qui a tendere la mano e a smetterla che diventi una lotta personale nei confronti del vice, nei confronti del Sindaco e nei confronti dei Consiglieri che sono stati fotografati all’esterno di un bar. La battaglia non si fa così perché la battaglia non è tra di noi o contro il bar. La battaglia è nei confronti di chi viene sul nostro territorio a commettere degli atti illegittimi e contro legge. Mi fermo qui in questo primo intervento, poi non so se potrò intervenire ulteriormente, ma mi sembrava doveroso intervenire per dare la possibilità, ovviamente come previsto dal Regolamento, di intervenire dopo i relatori, interviene l’Amministrazione e da qui parte la discussione per tutto il Consiglio Comunale, ovviamente riservandomi di intervenire nuovamente, nella speranza che gli interventi di questa sera siano indirizzati nella direzione, di come diceva lei, nel cambiare stile per andare tutti uniti in un unico indirizzo contro gli atti delittuosi del territorio. Presidente Grazie, Assessore Mariani. La parola al Consigliere Viganò. Prego, Consigliere Viganò. Consigliere Viganò E’ un fatto personale, Presidente, perché forse siamo su due stili completamente diversi. L’ordine del giorno è stato presentato nell’ultima Conferenza Capigruppo, non quella di ieri, ma quella dell’altra volta. E’ stato protocollato a mezzanotte perché mancava una firma. Da lì abbiamo detto: “Siamo a disposizione”, l’ho proprio dichiarato io. Io ho solo ricevuto silenzi. Abbiamo detto: “Siamo a disposizione”. Nessuno ha alzato il telefono. Non ho detto: “Lo presentiamo martedì in Consiglio Comunale”. Intervento (Fuori microfono, inc.).

Consigliere Viganò Sindaco, Vicesindaco, gli stili sono diversi e veda un po’ lei. Se lo si presenta all’ultimo perché lo si presenta all’ultimo, se lo si presenta prima perché lo si presenta prima. Quando uno ha voglia di fare alza il telefono. Noi qualcosa abbiamo fatto, noi qualcosa abbiamo messo sulla carta. Ci poteva essere anche un confronto da questo punto di vista. Non nego il confronto, siamo qui per questo. Ci poteva essere ieri sera in Conferenza Capigruppo. Adesso va bene tutto, però questo è quello che si dice nei fatti. Noi abbiamo messo qualcosa sulla carta e ci siamo messi a disposizione. Chiedo anche ai colleghi su questa cosa che abbiamo fatto massima disponibilità e idem sulla manifestazione

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della mafia, nessuno mette le bandierine. Bisogna fare, è tempo di agire. Non è che la facciamo prima e se la facevamo prima dovevamo farla dopo e se dovevamo farla dopo, la dovevamo fare prima. No, questo è il gioco della quattro carte. Quindi da questo punto di vista assolutamente no. Sull’operato della Senatrice Ricchiuti. Su questo francamente non c’è nulla da discutere. Quello che ha fatto la Senatrice Ricchiuti sicuramente è stata un’azione nel suo Comune di pulizia e di ordine. Quindi in campagna elettorale lei stava in Procura a denunciare gli illeciti che ci sono stati nel Comune di Desio. Non stava in bar, non stava in giro e da questo punto di vista l’operato di un Senatore è libero di fare tutto ciò che vuole negli interessi della collettività. Quindi i soldi spesi male sono veramente chiacchiere e fandonie. Nessuno è qua per interessi propri. Non ci riteniamo trombati dalla politica seregnese, anche se abbiamo perso le elezioni, perché abbiamo una dignità, siamo persone e siamo rappresentativi dei cittadini. Quindi queste illazioni le restituisco al mittente e nessuno ha sottaciuto niente, nessuno ha sottaciuto niente. Nessuno. Da questo punto di vista gli attacchi anche al Consigliere Sabia sono stati al di là del rispetto della persona del collega e anche qua un silenzio. Quindi noi non abbiamo niente da imparare, niente. Non accettiamo lezioni da nessuno e noi non facciamo lezione, non facciamo lezione, proponiamo argomentazioni. Se li condividete bene, se non li condividete sono responsabilità vostre, ciascuno si assuma la propria responsabilità. Presidente Grazie, Consigliere Viganò. La parola all’Assessore Giacinto Mariani in risposta al fatto personale. Assessore Mariani Consigliere Mariani, è il Regolamento, come deve rispettarlo lei... C’è un fatto personale, se no se lei mi dice che anche solo nel suo caso può modificare il Regolamento... Intervento No, ha ragione... Assessore Mariani No, perché prima ha chiesto... Presidente Chiedo di non parlare fuori microfono, grazie., Assessore Mariani Però, scusate, la cosa è estremamente seria, anche il Consigliere Mariani, che viene sempre qui a fare il buon padre di famiglia, all’inizio ha detto di dare più tempo al relatore perché la cosa è seria. C’è un fatto personale di una persona che viene qui a dire falsità, fa un fatto personale e mi si dice che non devo parlare come se fosse una cosa di questo tipo. Consigliere Mariani No, non è questione... (fuori microfono, inc.). Presidente Chiedo di non parlare fuori microfono. Quando sarà il suo turno, Consigliere Mariani, avrà diritto di parlare. Le chiedo di non parlare. Sa che il Regolamento prevede che non si può parlare fuori microfono. Prego, Assessore Mariani. Assessore Mariani A proposito di cambiare stile, se mi si vuole togliere la parola, lo si dica chiaramente, tanto si sta cercando di mandarmi a casa in qualsiasi modo e i cittadini, invece, ogni volta ci chiedono di stare qui. Non so quali siano stati gli attacchi al Consigliere Sabia, non lo so. Io non so sinceramente qui dentro attacchi di nessun tipo, dentro questo Consiglio Comunale. Attacchi di nessun tipo. Sui giornali, per quanto mi consta, da parte dei Consiglieri della Lega Nord, ma posso parlare

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anche da parte di tutti i Consiglieri di Forza Italia e degli indipendenti e di Fratelli d’Italia, non c’è stato nessun attacco di nessun tipo. Non ho mai visto articolo denigratori da parte di nessuno. Attacchi al Consigliere Sabia. Che cosa ha dovuto subire il Consigliere? Io chiedo al Consigliere Sabia, così almeno può intervenire anche lui come fatto personale, che tipi di attacco ha subito, perché forse non si rende conto quali tipi di attacco subiamo noi da anni, perché qui sì che forse bisogna cambiare stile. Qui sì che forse dietro ad alcuni personaggi ci sono i trombati della politica, alcuni di voi ancora che siedono in questo Consiglio Comunale frequentano questi personaggi e via dicendo. E lo sapete meglio di me. William Viganò, è ora di cambiare stile, perché quando dei siti anonimi attaccano lei, va in giro con la coda tra le gambe: “Me tapino”, quando attaccano noi, tutto a posto. E’ ora di cambiare stile. Io le chiedo questo. Se tutti dobbiamo cambiare stile, dobbiamo cambiarlo veramente. Dovete avere il coraggio delle vostre azioni e non nascondersi dietro l’anonimato e ridere perché l’attacco al Mariani o l’attacco al Mazza e l’attacco alla città, perché poi va in giro il nome di Seregno, va in giro il nome dei nostri cittadini e sono attacchi gratuiti oltre misura, che tutti conoscete e sapete. Questa è la realtà. Che tipo di attacchi al Consigliere Sabia. Io ho fatto una domanda ben precisa e lei ha cercato di sviare, visto che dobbiamo cambiare stile e visto che dobbiamo partire con un passo diverso e girare la pagina. Facciamo un po’ di chiarezza su chi fa che cosa, ma veramente. Poi certo che un senatore è libero di presentare tutti gli atti parlamentare, ma bisogna anche vedere cosa c’è scritto e non ho parlato di quello che ha fatto a Desio, sto parlando di quello che sta facendo alla nostra città, ai nostri cittadini, senza sapere niente. Senza sapere niente e senza informarsi di quello che è accaduto e sta accadendo per un mero spirito di partito. Questo è quello che è accaduto. Io non so cosa fa la Senatrice Ricchiuti, io so solo degli atti, perché non seguo il lavoro che fa la Senatrice. Quello che ha fatto a Desio riguarda Desio, io sto chiedendo quello che ha fatto a Seregno e vedrò cosa farà domani nei confronti di quello che è successo nella città di Cesano Maderno, se presenterà identica richiesta al Ministro di sciogliere anche il Consiglio Comunale di Cedano Maderno, visto che anche lì è stata chiusa un’attività dalla Prefettura. Io mi aspetto che faccia questo. E’ un Comune brianzolo anche quello di Cesano Maderno. Anche lì il Prefetto ha mandato la stessa lettera di chiudere un’attività. Mi aspetto che domani, a prescindere che sia amministrato da Gigi Ponti, e quindi da un componente del PD, mi aspetto che la Senatrice, nell’interesse superiore e nel cambiamento di immagine e di cambio stile, domani presenti analoga interrogazione al Senato per chiedere al Ministro Alfano, in base alla Legge, lo scioglimento anche di quel Consiglio Comunale, perché non si possono usare due pesi e due misure o forse si usa un peso e una misura dove amministra il Centrodestra e un peso e una misura diversa dove amministra il Centrosinistra? Non lo so. Io domani, dopodomani o fra una settimana controllerò l’operato della vostra senatrice nella speranza che si comporti altrettanto correttamente. Presidente Grazie, Assessore Mariani. La parola al Consigliere Tiziano Mariani. Prego, Consigliere. Consigliere Mariani Mi scuso per prima, ma non volevo che ci fosse un colloquio solamente tra il Vicesindaco e William Viganò, anche perché i fatti sono molto importanti e non voglio sostituirmi assolutamente con la Commissione Antimafia allo Stato. Lo Stato è lo Stato e lo Stato è quello che deve assicurare il livello di vigilanza, al fine di mantenere la legalità. E questa è una cosa che tutti noi dobbiamo veramente mettercelo in testa, non possiamo sostituirci allo Stato. Però io volevo portare una discussione un po’... con i Consiglieri di tutti, perché è un fatto molto importante stasera, al di là dei numeri che rappresentiamo qui in Consiglio Comunale, ma io sono andato a vedermi un attimino il 2012, il 22 settembre 2012, il Consiglio Comunale, una mozione proposta dalla Consigliera Capogruppo, Giuseppina Minotti. In questo Consiglio Comunale diceva: “Considerato che la presenza della criminalità organizzata sul territorio della Brianza, e Seregno compreso, nonostante l’ampiezza e la frequenza delle operazioni della magistratura e delle Forze dell’Ordine, ai quali va il nostro plauso e sostegno, continua ad essere il principale fattore destabilizzante dell’economia locale”. Devo dire “economia locale”, cioè quello che interessa veramente a tutti noi, perché se destabilizza veramente l’economia locale, poi possiamo dire che i seregnesi, certamente siamo tutta gente che si sveglia la mattina, laboriosa, però dobbiamo anche tener presente questo. Poi c’è la delibera. Delibera:

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“Attivare e procedere il tentativo della (criminalità) di inquinare l’attività urbanistica e degli appalti del Comune, il cosiddetto Patto di Legalità tra... Di promuovere una campagna in tempi e modi da concordare di sensibilizzazione della cittadinanza, di indagine circa”. E questo era settembre 2012. Sempre nel settembre 2012, non era la minoranza, era la maggioranza: “A nostro avviso...” E sono andato a vedermelo su Seregno Informa, che Seregno Informa forse qualche anno fa faceva qualcosa di veramente serio, adesso ho visto anche il comunicato di questi giorni e non è che sia molto... non dico serio, molto presente su un fatto così grave. Dice: “A nostro avviso quelle dichiarazioni sono gravissime perché gettano un’ombra sull’operato del Consiglio Comunale. Non tenerne conto e far finta di nulla, non risolve il problema, si parla di affiliati... che il Giudice, eccetera, eccetera... Da sempre il nostro movimento combatte le associazioni criminali che vogliono infiltrarsi e ripulirsi nella politica e nei partiti. Di questa battaglia per anni siamo rimasti inascoltati ed isolati, oggi dopo anni di lotte qualcuno arriva a scoprire il giro di amicizie davvero impressionante, ma ci saremo aspettati che anche la nostra amata Seregno si affermasse alla ribalta della cronaca nazionale per fatti che storicamente e culturalmente sono lontanissimi da noi, criminalità organizzata, omicidio, corruzione, estorsione ed altro ancora. Secondo noi è giunto il momento di assumersi le responsabilità e dire basta. Questo messaggio non deve essere soltanto lanciato dalla Lega Nord, ma da tutti i partiti. Occorre una presa di posizione trasversale perché la malavita non è né di Sinistra, né di Centro e né di Destra”. E questo è un fattore serio, che quindi quello che stasera io volevo portare è una discussione tra di noi, tra i Consiglieri di maggioranza. Questo lo ripeto è sempre la maggiore assise e questo non è mio, non è dell’opposizione, è dei colleghi Consiglieri Comunali, dal loro Capogruppo della Lega Nord. Altra questione. Sempre quella sera lì qualcuno, sempre il Capogruppo, io lo dico la Chiara, quella sera che era a Novara il Capogruppo, nel suo intervento diceva cose molto importanti e molto serie, cioè diceva: “Il gruppo del PDL tutela l’immagine”, ma l’atteggiamento poco sensibile nei confronti di tutti i cittadini e di tutti i componenti di questa assise. Alla fine concludeva il suo discorso di una condanna, cioè alla luce della cronaca di questi giorni diceva, stiamo parlando del 2012, di questi giorni, confermare nei confronti una condanna, degli atteggiamenti mafiosi e credere fermamente alla lotta alla criminalità con assoluta chiarezza e condannava... Diceva: “Andiamo avanti tutti assieme, perché cercare di trovare delle... E soprattutto – diceva - nei comportamenti di tutti coloro, i quali sono responsabili delle conduzioni degli apparati pubblici”. Terminava questo. Se vuol sentire la cosa prendo il telefonino e glielo faccio sentire, sulla vivavoce, non c’è problema, me lo sono registrato anche. Allora, a fronte a queste.... stasera difatti siccome è molto importante discutere e prendere una posizione chiara, ma non una posizione solamente per dire: “A distanza di tre anni facciamo questa bellissima dichiarazione, ci alziamo tutti, tutti felici e contenti, usciamo da qui e ci siamo dimenticati qualsiasi cosa”. Allora, io mi meraviglio che per fare qualcosa le strutture ci sono già, ma molto, ma ci sono, eccome che ci sono. Dobbiamo aderire al manifesto di “Brianza Sicura”. Siamo l’unico dei pochi Comuni che non partecipa ancora, anche se il Sindaco questa sera ho ricevuto qualcosa che diceva: “Stiamo valutando”. E allora diciamolo qui chiaramente questa sera. Potrebbe essere già un atto e un principio: “Partecipiamo anche noi al manifesto di “Brianza Sicura”, cioè ci vuole poco a dichiararlo. Basta che lo dichiarano il Sindaco e credo che tutti siamo d’accordo. Perché dobbiamo rimanere fuori alla vita politica che si sta creando attorno a “Brianza Sicura”. Partecipa il Comune di Barlassina, di Seveso, Misinto, Lentate sul Seveso, Lissone, Giussano, Cesano Maderno, Muggiò, Cogliate, Nova Milanese, Desio. Ma al di là del colore politico, lo dico prima, non sono i numeri che contano, ma è le azioni che contano anche per poter cercare di far capire alcune cose alla città. E allora questa sera io lo chiedo proprio al Sindaco se ha intenzione veramente di partecipare a “Brianza Sicura”, che poi porterà avanti una serie di questioni nel nostro territorio e nel territorio della Brianza. E questa era una prima cosa che volevo dire e quindi vuol dire che andiamo al di là di tutto quello che è solamente essere la maggioranza e l’opposizione. Poi certamente i fatti contano. Perché dico contano? Perché non si può aspettare, e quindi questo sarà anche motivo della Commissione. Non vogliamo sostituirci alla Commissione Antimafia assolutamente, lo Stato è lo Stato, ma quando si parla di Commissione di quel genere, andare a vedere poi, come diceva la Chiara, gli atti amministrativi perché ci impiegano quindici mesi

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per arrivare poi ad un’ordinanza del Prefetto di Monza e Brianza. Quindici mesi. E’ questo il problema. Allora, tutti ce lo chiediamo, quindici mesi per arrivare ad una dichiarazione. Ma questo è anche un motivo che poi dopo la gente dice: “Ma per quale motivo, perché?” Allora, i funzionari si sono comportati bene del Comune di Seregno?” Chiediamocelo tutti, ma chiediamocelo noi Consiglieri Comunali prima, perché siamo qui che abbiamo rispetto sia di noi stessi, ma anche nei confronti della città. Allora, questo va vagliato, questo va capito e questo sarà la Commissione che dovrà accertare e vedere se c’è qualche dipendente infedele, che fa finta di girarsi dall’altra parte. E’ questo il discorso che dobbiamo vagliare noi e cercare di controllare e di capire, perché non si può permettere quindici mesi dopo e arriva l’ordinanza del Prefetto. Ma veramente è una cosa folle. Ma qualsiasi cittadino dice: “Ma siamo in mano a persone incompetenti o siamo in mano a persone...” Non voglio usare parole e termini che non spettano a me, sarà la magistratura che indagherà e troverà la soluzione per quello che ci sarà. Allora questa sera dobbiamo dare una risposta ben precisa alla città. Ho detto che io mi aspettavo che il Sindaco, dopo l’avere messo... perché lui sapeva, io non sapevo, sapeva lui perché l’aveva ricevuta lui e il Prefetto, era la cosa più bella da fare, convocare immediatamente il Consiglio Comunale, parlare chiaro alla città, perché abbiamo sentito di tutti i colori sui giornali in questi ultimi tempi. In quindici giorni la città è stata massacrata, massacrata completamente. Poi possiamo dire che è di Destra, di Sinistra, responsabilità... Li hanno tutti le responsabilità, ma il Consiglio Comunale se il Sindaco l’avesse convocato dopo due giorni, smorzavamo tutte le polemiche che si sono creati in questi quindici giorni di essere il più bravo. Si è giocato al gioco chi ce l’ha più lungo, è questo il problema grave e mi scusino le donne se dico una cosa del genere. E’ una cosa vergognosa di fronte alle istituzioni una cosa del genere. E’ una cosa vergognosa e io chiedo ai Consiglieri di maggioranza di esprimersi, di dire come la pensano, che è molto importante perché la città vuole sapere queste cose. La città crede nei Consiglieri che ha votato e quindi i Consiglieri devono alzarsi e dire come la pensano. Grazie, signor Sindaco. Presidente Grazie a lei, Consigliere Mariani. La parola al Consigliere Amati. Prego, Consigliere Amati. Consigliere Amati Grazie, Presidente. Un po’ di cose da dire ce ne sono. Certo qui potremo dire e fare delle riflessioni di natura politica perché il luogo questo, la natura politica ed amministrativa e capisco che da questo punto di vista si può anche arrivare tranquillamente ad un accordo nella consapevolezza della gravità, diciamo, della situazione. La cosa che mi incuriosisce più di tutti però è l’atteggiamento un pochino di sorpresa che ho letto nella città. Nella città io devo dire un po’ distratta e disattenta. Torno poi alla questione politica. Parto da una questione generale che è appunto la reazione della città, che io ho potuto percepire in questi giorni o domenica mattina, comunque partecipando ad un’iniziativa, quella nota, tenutasi in centro. Le facce che io vedo, cioè le facce che si spendono nella politica e nel volontariato, sono purtroppo sempre le stesse. Io parto da questa amara considerazione perché i passanti guardano in maniera spesso distratta e con tutto rispetto di qualsiasi attività commerciale il problema è stato ridotto in qualche caso dove vado ora a bere il caffè. E’ non è un’invenzione mia, sono frasi che ho sentito. Come dire che la nostra città ha questo suo lato bellissimo, l’abbiamo sempre detto che è il lato del volontariato, la ricchezza della disponibilità di tante persone che lavorano in città e anche in altri continenti per aiutare chi è meno fortunato di noi. C’è anche l’altra faccia decisamente più oscura, che non è quella della ndrangheta o di altro, è la faccia, e lo dico chiaramente, di un tessuto brianzolo che è anche seregnese quindi, che ha accolto tranquillamente e ha creato con i malavitosi, che è vero che sono arrivati dagli anni settanta, che ha creato un tessuto assolutamente radicato, di cui ogni tanto noi ci accorgiamo. Dico ogni tanto, ma a partire dal 2012 anche un po’ prima ad oggi credo che le cronache dei giornali siano state piuttosto piene di elementi che dovevano preoccuparci dal punto di vista della presenza della criminalità organizzata, perché si è citato e stasera, ad esempio, William Viganò

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giustamente ha parlato della diffusione e dello spaccio di sostanze stupefacenti, è chiaro che questo è un fenomeno molto diffuso e chiaramente collegato alla criminalità organizzata, cioè la criminalità organizzata non è quella soltanto di cui si può parlare prendendo un provvedimento piuttosto che un altro. Io credo che ci siano dei percorsi e ci sia una realtà e un sottobosco anche nella nostra città, che non è diversa da Desio e da Milano, che credo debba essere valutata con grande attenzione perché è lì che si muovono le risorse, così come si muovono le risorse poco pulite, si muovono all’interno di altri fenomeni. Io non sono un magistrato e non mi permetto di dire che è immobiliare piuttosto che particolari attività commerciali che sono cresciute non solo a Seregno, ma altrove con una grandissima disponibilità finanziaria. Se io volessi vendere questo mio orologio posso andare, costi quel che costi, c’è chi me lo paga immediatamente. Posso dire che ci sono delle attività che sono cresciute e questo lo leggo dai giornali nazionali, come attività di ristorazione nelle grandi città e grandi centri commerciali, eccetera. Il fenomeno effettivamente è diffuso e quindi far finta di niente e passare davanti ad una manifestazione che, comunque, parla della legalità della tua città, io credo che sia un altro elemento su cui dobbiamo fare davvero attenzione, che è una questione culturale generale, che è una questione che investe non solo questo fenomeno, ma ripeto una miriade di fenomeni. Tra l’altro io credo che la risposta della città non debba essere solo la risposta delle istituzioni. Io sono anche un po’ dispiaciuto, perché concordo con Tiziano Mariani che si sarebbe dovuto fare presto e prima, ma sono anche dispiaciuto del fatto che in questa grande presenza di associazioni di volontariato, culturali, eccetera, tutto sommato non credo che ne sia uscito granché. Ci stiamo cioè pericolosamente assuefacendo a delle presenze che sono delle presenze come noi riscontriamo in occasione di qualsiasi telegiornale, per cui diciamo: “Ah, c’è questo fenomeno, c’è quest’altro” e noi ci stiamo purtroppo abituando a questo, con una capacità di reazione sempre più blanda e sempre più modesta. Questo è un giudizio, è una cornice generale che francamente mi preoccupa molto di più del fatto in sé, perché investe una serie di attività, una serie di atteggiamenti che io non trovo reattivi. Ci vuole effettivamente una Brianza reattiva proprio perché il territorio brianzolo, essendo particolarmente ricco a livello di istituti bancari, a livello di attività commerciali, a livello di attività immobiliari, è inevitabile che sia un territorio particolarmente appetibile da chi fa della criminalità organizzata la propria ragione di vita, spesso contrapponendosi allo Stato perché lo Stato non dà lavoro, la criminalità organizzata dà lavoro. Poi è evidente che i problemi di questo genere non siamo in grado né di affrontarli e né di risolverli, però qualcosa possiamo fare e quindi arriviamo a noi. Detto questo chiudo con una parte generale. Un po’ di preoccupazione ce l’ho per l’immagine della nostra città perché vi posso garantire che molte persone, che probabilmente conosciamo, ciascuno di noi in fondo, quando ha parlato di Seregno in questa settimana, non l’ha intesa Seregno Centrodestra o Centrosinistra. A Seregno è capitato questo, perché persino, lo sappiamo, sul giornale di Calabria è comparso un articolo su Seregno con un tono anche abbastanza ironico, che francamente ci mette un po’ alla berlina. Quindi un’immagine che è stata un po’ scalfita e quindi che debba essere ripresa. A dire il vero, visto che vogliamo parlare apertamente, mi ha preoccupato molto di più, signor Sindaco, la frase, apro un inciso e lo chiudo subito, la visita del Sostituto Procuratore la settimana scorsa che sul suo intervento ha replicato dicendo: “Non faccio visite di cortesia” e quel “tantomeno a Seregno” le dico che mi ha preoccupato quasi molto di più rispetto ai fenomeni di cui parliamo adesso, a meno che naturalmente i due fenomeni non siano collegati, ma qui faccio della fantapolitica e della fantamagistratura. Però come dire che la nostra immagine un po’ scalfita è. Allora, noi che abbiamo sempre detto essere Seregno seconda città della Brianza, Seregno motore attivo del commercio, motore e centro commerciale all’aperto. Allora, noi dobbiamo a questo punto creare un movimento che coinvolga anche le associazioni di categoria. Ci sono altri fenomeni, per esempio la parola “usura” a me fa paura e non so se è un fenomeno presente o assente sul nostro territorio. Non lo so, però io credo che chi siede in questo Consiglio Comunale e chi è in Amministrazione, credo che abbia il diritto di sapere, per questo è una Commissione Antimafia, la dimensione di alcuni fenomeni, perché credo che, e lo ripeto, la grossa mia preoccupazione è la tendenza sempre a minimizzare, come una malattia che avanza e noi ci diamo semplicemente un’aspirina perché in quel momento ci dà un pochino di sollievo.

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Credo che ci voglia molto di più, però non siamo la magistratura, non siamo le Forze dell’Ordine che naturalmente spero che continuino ad agire con intelligenza e continuità. A proposito della Commissione Antimafia volevo correggere l’Assessore Mariani perché io credo nel suo intervento, che mi è sembrato, mi permetta, quasi più difensivo che oggettivo, quindi difensivo personale e non oggettivo. Io credo che sia sfuggito, travolto da questa sua... ma vi potrei citare delle frasi che ha detto, però alla fine ha riconosciuto una cosa, che secondo me era l’argomento... dal mio punto di vista doveva essere l’argomento del suo intervento. Cito testualmente: “Certo che i radicamenti nel nostro territorio ci sono”, cioè tra tutte le cose che ha detto alla fine in chiusura, un po’ in coda ha detto una frase che anche questo, lei è l’Assessore alla Sicurezza evidentemente ha dei dati che io non conosco. Quindi sarebbe interessante capire la dimensione del fenomeno, il radicamento di alcuni fenomeni e perché il problema, che mi permetto di correggere sul suo intervento è che non è che bisogna lavorare contro chi viene nel nostro territorio, il problema non è solo chi viene nel nostro territorio, il problema è chi sta sul nostro territorio, noi stessi. Non possiamo nascondere che se qualcuno viene a propormi qualche cosa, io in qualche modo ci devo stare e non necessariamente devo avere la stessa origine criminale o la stessa origine geografica. Il problema credo che si riassuma qua, perché quando si parla di profitto questo è un denominatore comune che mette insieme un po’ tutto il mondo e quindi il rischio è abbastanza alto. Però per tornare sulla Commissione Antimafia, lei l’ha intesa come Commissione di controllo e quindi giustamente ha fatto il paragone con la Commissione finanziaria, però il nostro statuto all’articolo 32, le leggo solo due comma, i primi due sulle Commissioni di Consiglio: “Il Consiglio Comunale si avvale di Commissioni permanenti, costituite nel proprio seno, con criterio proporzionale tra maggioranza e minoranza – noi abbiamo cambiato questo, ma va benissimo – e di norma nel rispetto del principio della pari opportunità”. Comma 2: “Per lo studio, la valutazione e l’impostazione di interventi, progetti, inchieste e piani specifici, il Consiglio Comunale può istituire speciali Commissioni”. E al comma 5 recita così: “Qualora qualche Commissione svolga funzioni di controllo...” e qui do ragione a lei, non mi sento di controllare l’Amministrazione, non c’è assolutamente da parte mia e credo da parte di nessuno degli estensori la volontà di controllare l’Amministrazione, ma dice: “E’ attribuita... Commissione di Garanzia... di Controllo o di Garanzia”. Noi intendiamo questa Commissione come di garanzia per tutti e non di controllo. Qui recita: “O”. Quindi se voi come maggioranza, lei come Assessore o il Sindaco ritenete che, perché poi prosegue, la Presidenza è attribuito ad un Consigliere espresso del gruppo di minoranza, il senso era questo, la garanzia e non il controllo, perché, ripeto, parlando a nome di tutti davvero non c’è un’intenzione di controllare, come la Legge invece attribuisce sulla questione ed infatti nella proposta dell’ordine del giorno c’è scritto: “Nel ruolo di garante”. Però probabilmente le è sfuggito, travolto dalla sua verve. Un’ultima cosa e poi chiudo. Per avere la coscienza totalmente in pace con me stesso, nel senso che ho fatto quello che dovevo fare, perché non si debba registrare una nuova sconfitta della prevenzione mi piacerebbe... io lo faccio formalmente a voce, è una richiesta di accesso agli atti. Rispetto al caso specifico che ha originato, chiedevo di potere accedere agli atti e avere tutta la cronologia dei documenti che hanno creato poi l’azione della Prefettura, in modo tale che io possa avere fiducia in quello che volente o nolente in questo momento è il mio Sindaco. Quindi viste le sue dichiarazioni le chiedo se può confermarmi questo che lei ha dichiarato nero su bianco, dopodiché valuterò. Però non ho assolutamente alcuna intenzione di condannare l’Amministrazione, magari qualche cosa meno opportuna poteva essere... cioè con un’opportunità che a volte conta nella politica, lo sapete benissimo. Qualche volta un po’ più di prudenza e sapere gestire meglio anche la propria immagine... Tante volte si scivola su una buccia di banana anche quando si è perfettamente innocenti. Per cui presunzione di innocenza e nessuna volontà di colpevolizzare nessuno. Stasera mi farebbe piacere che si uscisse da qui con un ordine del giorno questo non toccato e firmato da tutti, perché ci è sembrato che andasse un po’ incontro a tutte le volontà politiche. Il documento, e chiudo, che ha letto prima il Consigliere Mariani della Lega Nord, noi lo facciamo proprio, ma anche l’intervento del Consigliere Provinciale Monti lo facciamo proprio su Seregno, cioè la preoccupazione nostra è quella di ripristinare una condizione e un’immagine laddove la politica può farlo, di ripristinarla perché questo credo che sia un interesse di tutti e uscire da qui anche... ricordo quell’impegno le pratiche di rilascio edilizie pubblicate sul sito

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credo che sia un atto e capisco molto forte, ma credo che sia anche un atto abbastanza interessante, che credo tuteli anche chi lavora. Anche gli esercenti stessi credo che ne siano tutelati reciprocamente. Ed infine c’era questa proposta di una cittadinanza onoraria, di una figura che può scegliere anche l’Amministrazione Comunale, davvero mi rivolgo agli amici del PD, importante che anche questo sia un passaggio chiave, che testimonia un’antimafia, e qui seguo il Sindaco, nei fatti e non nelle parole. Grazie. Presidente Grazie a lei, Consigliere Amati. Per fatto personale l’Assessore Giacinto Mariani. Prego, Assessore. Assessore Mariani Ovviamente devo intervenire. Non vorrei che il Consigliere Amati si aspettasse un mio intervento, per il carattere che mi contraddistingue, urlato, cosa che non ho fatto e ho fatto... Quindi non vorrei che confondesse, visto che ha detto che mi debbo scusare. Mi debbo scusare di cosa? No, perché qui c’è qualcosa... Intervento (Fuori microfono, inc.).

Assessore Mariani No, ma lui ha tutti i diritti... perché lei all’interno di questo Consiglio Comunale da questi anni con la sua pacatezza è sempre quello che ha punto di più e con la maggior cattiveria. E’ una grossa capacità, perché sul fatto che fa più male la penna di un’arma... Questa è la sua capacità. Sarà la laurea in filosofia, il fatto che insegna e via dicendo. Lei interviene con il sorriso, fa l’amicone, ma caccia delle bordate veramente incredibili e soprattutto a ragion veduta. Quindi lei non deve confondere la pacatezza del mio intervento. La pacatezza del mio intervento è la pacatezza di chi sa che quello che dice è vero e quindi mi sono permesso di intervenire con questo tono, se una volta urlo sbaglio, se la volta dopo non urlo, sbaglio ancora, devo scusarmi di qualche cosa. Io conosco bene l’articolo che lei ha citato ed è il motivo per cui ho ribadito questa mia posizione e l’ho detto all’inizio del discorso perché non ho parlato con i Consiglieri di maggioranza e non ho parlato con il Sindaco. Quindi ritengo che alla fine della discussione ci debba essere una sospensione per vedere se ci sono delle modifiche o ci saranno delle modifiche da apportare e se questa mia proposta possa essere accolta o possa essere messa in discussione, perché è il messaggio che si fa passare, perché far passare che debba esserci qualcuno della minoranza che faccia da garante sull’operato a me personalmente, poi lei può dirmi che è lungi dalle vostre cose, ma non è così, perché mi permetta pensa male lei di me, posto che lei possa avere il sospetto che anch’io pensi male di quello che lei voglia fare e sto parlando sotto l’aspetto politico che ci vede due fronti diversi, ma che nel cambiamento di passo, come dice William Viganò, dovrebbe vederci convergenti. Quindi mi permettevo di dire che la Commissione c’è già, che è la Commissione Capigruppo, il cui garante è il Presidente del Consiglio ed è attiva fin da subito, perché una Commissione fatta ad hoc, che avevamo già fatto e che ha avuto la fine che ha visto. Alcuni di voi che sono presenti in Consiglio Comunale erano presenti o comunque erano rappresentati i loro partiti, con la Presidenza di garanzia alla posizione non è stata propositiva, non è uscita una proposta, perché poi visto che devono parlare i fatti, da quella Commissione, dove vedeva garante le opposizioni, non è uscita una segnalazione, non è uscito un contributo, non è uscito uno sprono per le associazioni e per la città, zero. Nomina del Presidente, due Commissioni andate deserte, l’invito di un magistrato, che però è stato ascoltato dai componenti della Commissione e non dalla città, quindi una riunione privata, anche se importante, ma una riunione privata e poi tre o quattro Commissioni se si poteva o meno spendere dei soldi per aderire ad una determinata fondazione o associazione di cui adesso non mi ricordo il nome. Abbiamo già avuto un’esperienza. Le competenze che ha questa Commissione sono estremamente limitate, perché non abbiamo poteri di indagine, poteri di ispettivo. Non potete

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andare a controllare i documenti e l’operato di un dipendente comunale, se è quello che si vuole fare. Quindi se deve essere propositiva per il territorio esiste già, poi ne volete creare un’altra, tanto i componenti sono sempre gli stessi, poco importa. Credo che ci sia la volontà di tutti. Mi spiace se debba esserci già nell’approvazione di un ordine del giorno di questo Consiglio Comunale che dica che a garanzia dell’operato ci deve essere uno di voi, che fino ad oggi ci ha massacrato. Capite che forse c’è qualche distonia, qualcosa che non funziona. Me lo potete permettere almeno questo o no in una discussione serena e pacata, fermo restando tutte le indicazioni espresse nell’ordine del giorno sulla cittadinanza, sulla Commissione e su un maggiore controllo. Solo questo. Presidente Grazie, Assessore Mariani. La parola al Consigliere Nava. Prego, Consigliere Nava. Consigliere Nava Grazie e buonasera a tutti i membri del Consiglio e buonasera agli spettatori. Potrei intitolare questo mio breve intervento: “Seregno una città offesa” e mi chiedo quando i cittadini di Seregno saranno stanchi di vedere il nome della propria città associato alla malavita organizzata sulle pagine dei giornali, “Star Wars, Infinito, traffico di stupefacenti, armi, esplosivi” e tante altre cose ancora. Poi come hanno già fatto notare persino sbeffeggiati da un quotidiano calabrese che ha tutto il diritto di scrivere quello che pensa. L’ordine del giorno di oggi è una questione seria. Noi del Movimento Cinque Stelle non abbiamo esitato un secondo a sottoscrivere prima quello presentato dal Consigliere Tiziano Mariani e poi quello presentati dal PD, che era più articolato e che aggiungeva la parte della Commissione. Ci rammarichiamo del dover prendere atto che nonostante tale Commissione esistesse già da anni, il suo operato appare a tutti e decisamente insufficiente. Poi chi è intervenuto ha spiegato il perché e il per come non si è potuto fare nulla, però di fatto questa Commissione c’era e non ha prodotto quello che ci si aspettava. Adesso non vogliamo entrare poi nel merito di chi debba attribuirsi l’iniziativa della revoca delle autorizzazioni di due attività commerciali, se è l’Amministrazione o la Prefettura. L’Amministrazione sostiene che ha la documentazione che prova quanto afferma. Sarebbe opportuno che venisse resa pubblica, come già fatto notare, almeno in Consiglio, così da ottenere finalmente necessaria chiarezza. Se si fosse fatto prima si sarebbero risparmiate tante cose scritte. Si poteva anche magari sollecitare la risposta, visto che è di parecchi mesi. Chiuso questo aspetto per ora la sostanza rimane ed è pesante. La frase del Sostituto Procuratore è lapidaria ed è inequivocabile. Riporto quanto scritto sui giornali: “Non faccio visite di cortesia nei Comuni e tantomeno a Seregno. Mi sono recato in forza in quel Municipio per ottemperare al mio lavoro di inquirente penale, ma sull’indagine ovviamente non posso dire nulla, tantomeno ho fatto i complimenti sulla chiusura dei bar, che è stata decisa dalla Prefettura. Sono andato per notificare un decreto di acquisizione di atti e documenti utili all’inchiesta”. Esclusa la parte relativa agli esercizi pubblici, cosa abbiamo? Abbiamo un Sostituto Procuratore che si reca presso l’Ufficio Tecnico per acquisire atti riguardanti una questione, scrivono i giornali, urbanistica. Naturalmente attendiamo che venga fatta chiarezza su questa vicenda prima di trarre qualsiasi conclusione, resta il fatto che questa è l’ennesima vicenda che vede la nostra Amministrazione al centro di indagine e sospetti. Leggere poi i titoli in prima pagina con la richiesta di un parlamentare, fatta dal Ministro Alfano, volta allo scioglimento del Consiglio Comunale di Seregno fa certamente riflettere. Capisco che possa rientrare in una strategia politica, visto anche l’approssimarsi delle elezioni, fa altrettanto però riflettere che vengano usati due pesi e due misure qui. Il Vicesindaco sembra quasi che mi abbia rubato le parole, ce le rubiamo a vicenda, a seconda dei (risultati) della Brianza, di Roma, della Regione, di Cesano Maderno, di Mariano e di altri paesi che ha citato, perché come sa noi abbiamo chiesto che si intervenisse anche per atti di corruzione e di malaffare politico. Sempre per rispetto della verità devo però anche dire che l’ordine del giorno era stato offerto per lo studio e l’approvazione anche ai Capigruppo della maggioranza. Comunque Seregno merita ben altro che tutto questo. Merita che anche una politica urbanistica diversa da questa, da quella dei piani di lottizzazione approvati dalla Giunta e mi riferisco al (Pacuno) e al piano

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dell’ex Dell’Orto, quando lo ribadiamo a nostro avviso tali piani si sarebbero dovuti portare in approvazione in Consiglio Comunale, come già evidenziato nei miei precedenti interventi in quest’aula e non voglio nemmeno ricordare le passate vicende pseudo urbanistiche, lette anche queste sui giornali, che hanno coinvolto la Giunta di Centrodestra in ambito di approvazione del P.G.T., il piano quasi fantasma che non approdò mai in Consiglio Comunale e che la Giunta sempre di Centrodestra si è vista costretta a rifare, raddoppiandone i costi. Un P.G.T. che è costato più o meno 600 mila euro. Concludo. Caro Sindaco, cari Assessori e cari Consiglieri non è con le parole, né con le dichiarazioni e né con le frasi ad effetto che si combatte la mafia, ma con i fatti. Non dobbiamo dimenticare quali sono gli ambiti preferiti dalla malavita organizzata, sono ben noti a tutti, urbanistica ed edilizia sono purtroppo i primi. Un amministratore non solo deve essere onesto, ma deve far di tutto per allontanare da sé qualsiasi ombra, qualsiasi dubbio e sospetto e stare il più possibile lontano da situazioni imbarazzanti, sia che si tratti di frequentazioni di locali, che nell’interpretazione di norme per privare il Consiglio delle sue prerogative e competenze. Grazie. Presidente Grazie a lei, Consigliere Nava. Vedo prenotato il Consigliere Sabia. Prego, Consigliere Sabia. Consigliere Sabia Buonasera Seregno e buonasera a tutti. Avete mai letto: “Ho visto il grande Gatsby”? Tanta roba. Beh, voi mi ricordate Tom e Daisy. Allora per fare un breve excursus del romanzo, brevissimo, molto concentrato, morti, drammi, peripezie. Tom e Daisy mai responsabili diretti, non hanno mai fatto nulla direttamente, non hanno mai combinato nulla di apparentemente gravissimo. Casomai Tom e Daisy, i protagonisti negativi, gli antagonisti del romanzo, sono i corresponsabili morali per un semplice motivo, perché banalmente se ne fottono di tutto. L’autore, Fitzgerald, descrive alla fine del romanzo questo atteggiamento come vasta noncuranza. Ebbene voi mi ricordate Tom e Daisy proprio per questo motivo, una vasta noncuranza. Chi se ne importa, fatti, eventi, famiglie, però ci piove tutto addosso. Vasta noncuranza innanzitutto negli atteggiamenti. Negli atteggiamenti passati in particolare, negli atteggiamenti vedo, ahimè, presenti. (Intervento fuori microfono, inc.). Presidente Chiediamo di non parlare fuori microfono. Ricordo ai Consiglieri di non parlare fuori microfono e chiedo al pubblico di non parlare. Grazie. Prego, Consigliere Sabia, continui pure il suo intervento. Consigliere Sabia Io speravo di stare dentro i cinque minuti, va beh. Però, Vicesindaco, quando parla dello stile rimbrotti un po’ anche i suoi, mica soltanto... Intervento (Fuori microfono, inc.).

Presidente Va bene, facciamo procedere il Consigliere Sabia. Grazie. Consigliere Sabia Di certo apprezzo il fatto che sto simpatico a Flavio, grazie. Dunque, atteggiamenti passati e soprattutto presenti da ultimo. Quello che personalmente mi ha fatto mettere un pochino di più le mani nei capelli è quello già citato che riguarda il Sostituto Procuratore Salvatore Bellomo. Io spero vivamente che almeno gliel’abbiate offerto voi il caffè, perché se è venuto a prendere il caffè e l’ha offerto lui, ennesima figuraccia, altro che i giornali che parlano di Seregno fino in Calabria. Spero almeno che gliel’abbiate offerto il caffè dato che è venuto a fare visita di cortesia.

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Dunque, visita di cortesia e il Sostituto Procuratore che dice che le visite di cortesia non le fa e tantomeno le fa a Seregno. Proprio onorevole per tutti quanti, ma non tanto per voi, Tom e Daisy, per tutti quanti noi. Bella figura. Questo è un atteggiamento presente. Non mi metto ad elencare gli atteggiamenti passati perché sarebbero veramente tanti e ne ho parlato già, ne abbiamo già parlato. Forse volendo riepilogare tutti i fatti si potrebbe citare uno dei primi fatti che attestano la vostra vasta noncuranza. Mannaggia a me quando ho fatto l’intervento a luglio e mi è stato risposto: “Ci siamo costituiti Parte Civile, più di così che cosa vogliamo fare? Noi la mafia l’abbiamo combattuta e l’abbiamo sconfitta”, mannaggia a me che non ero informato abbastanza e scopro soltanto oggi addirittura che il Comune di Seregno è stato l’ultimo a costituirsi Parte Civile, agli sgoccioli, quando tutti quanti si erano già costituiti Parte Civile da un mese. Non so quali pressioni abbiate ricevuto, quali minacce abbiate sentito, evidentemente all’ultimo avete scelto di costituirvi Parte Civile. Non vado avanti a riepilogare tutti gli atteggiamenti passati, anche perché altro che cinque minuti, siamo già al quarto, va beh, fallito anche questo. Quindi chiudiamo qui questo primo capitoletto e andiamo subito a quello che, secondo me, conta e che finalmente è costruttivo. Faccio autocritica, non sono stato molto costruttivo in passato, adesso grazie anche all’aiuto di amici, che spero conoscerete tutti quanti, ho capito che la maggior parte della vostra noncuranza sta nel fatto che di quello che Peppino Impastato, per esempio, ha detto, anche di quello ve ne siete sempre fregati. Teorico, etereo. Peppino Impastato diceva che il miglior modo per combattere le mafie è seminare bellezza. Non mi aspetto che lo si capisca tutti quanti, è abbastanza difficile da capire, figuriamoci da realizzare. Semplicemente è un principio per cui se si convincessero tante più persone a guardare più fuori dalla propria finestra che dentro la propria casa, allora a quel punto la mafia, le criminalità organizzate, le corruzioni e i falchi in generale non avrebbero respiro, non avrebbero aria perché chi crede prima di tutto nell’onestà e poi negli ideali, non tollererebbe questi falchi. Questo significa seminare bellezza, convincere le persone a guardare fuori dalla propria casa e a non tollerare i soprusi. La vostra noncuranza sta principalmente, secondo me, nel fatto che di seminare bellezza non ve n’è mai fregato niente. Siamo all’undicesimo anno, ne avremo altri quattro presumibilmente, forse anche di più dato che le elezioni le vincete tutti e faccio altra autocritica. Quindici anni e nessun progetto di città. Quindici anni e nessuna visione. Quindici anni e nessuna idea delle nostre strade, del nostro servizio sociale, dei servizi che in generale il Comune eroga, di come fare andare avanti la nostra imprenditoria, le nostre famiglie, di come fare andare avanti e progredire la nostra cultura a proposito di bellezza molto più direttamente. Questa, secondo me, è la parte principale della noncuranza che avete sempre avuto. Certo, non è come essere mafiosi in prima persona, nessuno ha mai detto che lo siate e nessuno intende dirlo perché non è così, però se ritorniamo al romanzo e se ritorniamo al suo autore, quell’autore diceva che quel peccato, quella colpa, la vasta noncuranza era la peggiore che si potesse avere, tant’è che sono loro gli antagonisti, mica quelli che ammazzano Gastby, mica quelli che ammazzano Myrtle, lo stesso Gastby. Non sono loro gli antagonisti, sono quelli che se ne fregano. Non saprei neanche che altro dire perché ne abbiamo già parlato. Ripeto abbiamo già detto tutto quello che andava detto. Forse la cosa migliore per concludere è rispondere alle sollecitazioni che ho avuto, non certo per fatto personale, perché non ne ho bisogno, per questo ho anche aspettato e ho preferito concentrare tutto sull’intervento. Per quello che mi riguarda credo di aver già risposto ben oltre il dovuto, a differenza di altri. Seguendo il suo metodo, signor Vicesindaco, si potrebbe quasi dire e si potrebbe quasi pensare, qualcuno potrebbe pensare che forse, non lo so, pare, se sbaglio mi scuso, che lei si fa consigliare gli argomenti da portare in Consiglio Comunale da personaggi che per primi hanno tirato dentro questa mia vicenda personale urlandola in piazza. Lei dice questo e qualcuno potrebbe pensare diversamente, però non è dimostrato e nessuno può dirlo, qualcuno potrebbe pensarlo. Io credo di aver dato tutte le risposte per quello che riguarda questa vicenda che è stata tirata fuori da personaggi noti, credo di aver risposto oltre il dovuto e credo che qualcun altro qui non abbia risposto quanto dovuto in passato, negli anni passati. Ebbene, Vicesindaco, le chiedo: “Cambi lei stile”, ma cambiare stile non significa questo, forse lei ha frainteso un po’ l’invito di William Viganò a cambiare stile. Non si parla tanto degli interventi in Consiglio

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Comunale, si parla degli atteggiamenti passati, presenti ed innanzitutto si tratta di rispondere alle sollecitazioni e ai dubbi, cosa che secondo me lei non ha mai fatto. Grazie a tutti. Presidente Grazie, Consigliere Sabia. Per fatto personale la parola all’Assessore Giacinto Mariani. Prego, Assessore. Assessore Mariani Vedrò di portarmi anch’io la clac nel prossimo Consiglio Comunale. Se vuole le dico i nomi e la tessera del vostro partito di ogni persona che ha applaudito. Quindi non stiamo qua... Io intervengo solo su una parte del suo discorso e sull’altra gliela perdono per la giovane età e per il fatto che lei si ferma a leggere i libri. E’ vero che chi non legge i libri ha vissuto solo una pagina, perché invece viva un po’ più la realtà del suo territorio, viva un po’ più la città del suo territorio. Lei ha fatto un’esternazione estremamente grave e lesiva dell’immagine di questo Consiglio Comunale, quali minacce abbiamo subito alla fine per costituirci Parte Civile. Lei forse non si rende conto di quello che ha detto, perché lei può offendere il Mariani Giacinto, può far dire ai suoi accoliti che abito nello stabile di un bar, come se fosse una colpa, che poi, tra l’altro, permettetemi la battuta, la mia fidanzata si è arrabbiata tantissimo perché abitando a casa sua da vent’anni, ha detto: “Ma non abitavi con me?” Perché ormai siamo arrivati alla pazzia, perché poi dopo anch’io giro a Seregno e allora forse avrò dei problemi anch’io perché ho bevuto un caffè in fondo a Piazza Roma, piuttosto che comprare un panino da un’altra parte, perché adesso stiamo creando una confusione allucinante sul territorio. Ma la roba più veramente aberrante, perché lei è un pubblico ufficiale, lei ha detto: “Quale minaccia abbiamo subito per costituirci alla fine?” Ma si rende conto di quello che dice? Questo non è un libro, sono sue parole che ha preparato a casa o che qualcuno le ha preparato a casa, perché magari visto la giovane età e l’inesperienza non interviene di getto, perché io avrei potuto scusarla se fosse stato un momento di rabbia, un intervento a braccio, come ha fatto nei confronti del mio amico Sambruni, nonché collega di partito, simpaticamente che l’ha interrotta ed è un intervento a braccio e ci mancherebbe. Ma lei questo intervento l’ha scritto: “Quale minaccia abbiamo subito?” Ma lei veramente offende la carica... Non so se l’ha scritto, l’ha letto, almeno l’ha detto: “Quale minaccia avete subito alla fine per costituirvi?” Penso che abbiano... Solo alla fine: quale minaccia. Ma lei veramente... Io sono allibito da questa questione. La costituzione può essere fatta fino all’ultimo giorno. Mi sembra che il Comune di Verano, visto che lei ha detto: “Si erano costituiti tutti”, come se tutta la Brianza... Io ho proposto una class action di tutti e 55 i Comuni di costituzione contro la mafia e nessuno ha accettato. Il Comune di Verano, dove lei sa benissimo che purtroppo sono state uccise delle persone con dei kalashnikov, non si è costituito. Adesso noi siamo i colpevoli perché tramite l’avvocato Fagnani, insieme al Comune di Giussano, ci siamo costituiti, ho letto, in zona Cesarini, all’ultimo momento. Ma non è chi parte prima; cioè veramente io rimango esterrefatto. Lì ci sono fior fiori di avvocati, che penso che l’abbiate anche voi, sono strategie di costituzione. Il fatto di metterci insieme più di un Comune è per mantenere i costi della parcella. Il Comune di Verano non si è costituito per questioni economiche. Ragazzi, ma di cosa stiamo parlando? Adesso io devo venirmi a scusare... Mi hanno detto che da qualche parte c’è scritto che ho firmato io all’ultimo momento senza neanche fare la Giunta perché non potevo fare altro. Ragazzi, il Sindaco ha la rappresentanza, all’epoca l’avevo io, oggi ce l’ha il Sindaco Mazza, per quanto riguarda almeno il nostro Comune, non so come funziona negli altri Comuni. Può dare incarico di difesa ovviamente dell’onorabilità e quindi di costituzione di Parte Civile, può dare direttamente il Sindaco senza convocare la Giunta. Veramente qui stiamo sovvertendo, perché finché non fanno i giornali, siti anonimi, ci sta tutto, ma lei in questo Consiglio Comunale con quale coraggio, perché non è una battuta, perché il resto può essere tutto battuta, può offendermi, non mi sono scusato, può dire tutto quello che vuole, ma con quale coraggio? Io mi sono costituito in sei processi, io e ovviamente l’Amministrazione e la maggioranza, e sui giornali due righe, le cose negative seicento pagine. Seicento pagine. Sulle costituzioni... Abbiamo vinto le cause, tre righe. Nessuno delle opposizioni e neanche la famigerata Commissione Antimafia è venuta a dire: “Bravi per l’operato, è così che si combatte” e lei questa sera viene in Consiglio Comunale: “Quali minacce avete subito per costituirvi alla fine?”

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Come se, non lo so, avessimo paura di costituirci. Ma lei come si permette? Come si permette? Perché la costituzione può essere fatta il giorno uno o il giorno mille, l’importante è presentarsi al processo. L’importante è avere lì il proprio avvocato al processo che difende l’onorabilità della nostra città e noi l’abbiamo fatto nelle parole e nei fatti. Non un mese prima, due mesi prima, tre mesi prima, nelle parole e nei fatti e siamo andati avanti tutti i gradi di giudizio, compresa l’ultima che è stata vinta e c’è la sentenza e nessuno qui dentro ha detto niente perché è una cosa positiva. Invece continuate a rovinare l’immagine della città. Lei non si deve permettere e questo lo ripeto... Lei non si deve permettere e anche voi accoliti suoi non dovete permettervi. Vi candidate e venite qua in Consiglio Comunale oppure continuate a fare le vostre manifestazioni di partito, perché questa è la realtà. Questa è la realtà. Non potete soverchiare i risultati elettorali. Lei non può permettersi: quale minaccia? Lei che dati ha che siamo stati minacciati per fare un atto e per proporre un atto giudiziario nei confronti della mafia? Queste sue affermazioni sono gravissime, cioè siete arrivati qua a dire: “Proponiamo un cambio di direzione e via dicendo”. Ho fatto un intervento tranquillissimo, tranquillissimo e poi alla fine lei ancora una volta cerca lo scontro. Io sono esterrefatto, sono esterrefatto. Se non ci fossimo costituiti allora lei avrebbe potuto dire... poi uno è libero di dire quello che vuole e di fare quello che vuole. Quindi fortunatamente siamo ancora in una democrazia e qui siamo stati eletti, a Roma purtroppo no, da tre legislature. La realtà è che lei non può dire queste cose. Quale minaccia? Non abbiamo (subito) nessuna minaccia, abbiamo ponderato con l’avvocato Fagnani, che è stato il nostro avvocato insieme al Comune di Giussano e ci siamo costituiti nei termini previsti per Legge, verificando tutta la documentazione processuale. Lei non lo sa forse, ma la documentazione processuale dell’operazione “Infinito” sarà da terra fino a qua. Lei forse non lo sa. Oltre tre anni di indagini. Quindi l’avvocato deve verificare tutta la documentazione e alcuni Comuni non si sono costituiti del Centrosinistra. Perché non andate a chiedere a quel Sindaco perché non si è costituito? Perché? Io vi chiedo questo, invece di venire qua a chiedere quale minaccia abbiamo subito, perché adesso uno ha ragione se si costituisce subito o dopo 60 giorni? Un conto è se non si costituisce, ma la tempistica... Io non ho mai detto che siamo stati i primi, i secondi e via dicendo. Io ribadisco che ci siamo correttamente costituiti e se dovesse nuovamente accadere l’Amministrazione Mazza si costituirà nei tempi e nei modi previsti per Legge per tutelare l’interesse della nostra città. Nei tempi e nei modi previsti per Legge, che sono stabiliti dalla Legge. Se tu stai dentro in quella tempistica hai fatto un comportamento corretto, valutato e concordato con l’avvocato, incaricato dall’Amministrazione per tutelare la nostra immagine. Io devo capire dove abbiamo sbagliato. Non è che si parti prima hai più ragione, l’importante è che parti e qui l’importante in questo caso è partecipare. Abbiamo partecipato e i malfattori sono stati condannati, punto ed evito tutto il resto. Presidente Grazie, Assessore Mariani. Do ora la parola al Sindaco Edoardo Mazzo. Prego, signor Sindaco. Sindaco Grazie, Presidente. Mi sembra doveroso che il Consiglio Comunale stasera debba preliminarmente ringraziare la Prefettura, la Procura, le Forze dell’Ordine per tutto quello che fanno per l’intera comunità seregnese tutti i giorni. Questo se da una parte dovrebbe essere di sollievo perché comunque vuol dire che lo Stato c’è, dovrebbe essere di soddisfazione perché si fa qualcosa, perché le Pubbliche Amministrazioni collaborano. Dall’altra però se faccio una riflessione su quello che è avvenuto in questi ultimi quindici giorni, devo dire che sono abbastanza rattristato e demotivato non per quello che ho sentito dire stasera in Consiglio Comunale, eccetto quanto detto da Sabia, che poi ci arriviamo, perché comunque devo ammettere e mi complimenti con i Consiglieri di minoranza, perché l’intervento di ciascuno di loro, eccetto quello di Sabia, è stato propositivo e costruttivo e noi come maggioranza lo cogliamo al volo. Però devo dire che quello che si è fatto in questi quindici giorni è stata una vera e propria strumentalizzazione politica probabilmente per finalità elettorali, come ha detto e condivido quello che ha detto il Consigliere Nava.

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Quindi mi sembra necessario, a questo punto, spiegare un po’ l’iter del procedimento amministrativo, che io ho già spiegato e nonostante questo qualcuno ha ribaltato la realtà dei fatti, nessuno dei presenti fortunatamente. Ma a Roma no, gli altolocati romani si permettono di ribaltare la realtà dei fatti senza avere conoscenza delle pratiche, forse neanche conoscere Seregno. Dunque, gli uffici comunali per i due bar in questione, uno nel dicembre del 2014 e l’altro nel febbraio 2015, a seguito di un cambio della compagine societaria, hanno fatto, come fanno in tutti i casi simili, una richiesta all’Ufficio Antimafia della Prefettura, quindi non alla Prefettura, all’Ufficio Antimafia della Prefettura, di verificare che le dichiarazioni fatte dagli esercenti circa la sussistenza dei requisiti antimafia ci fossero. La Prefettura immagino che abbia condotto delle verifiche, abbia condotto delle indagini e dopo il Consigliere Mariani mi diceva quindici mesi. In realtà... E dopo quindici mesi la Prefettura ha dato risposta. Le risposte sono arrivate a febbraio del 2016 per entrambe le attività. Quindi io vorrei in questo caso, perché rimanga a verbale e per correggere l’esternazione del Consigliere Tiziano Mariani, che immagino si sia confuso. Io sono il primo qui ad aver criticato i nostri collaboratori e più volte pubblicamente ho chiesto al Segretario Generale, al Segretario Comunale di prendere provvedimenti nei confronti dei responsabili, ma in questo caso l’operazione, l’azione del pubblico dipendente del Comune di Seregno, tra l’altro il procedimento è stato richiesto dall’architetto Grisafi, è stato ineccepibile. La Prefettura ha risposto dopo quindici mesi, ha ragione lei, Consigliere Mariani, quindici mesi, però non per un ritardo dell’Amministrazione Comunale, spero neanche non per un ritardo della Prefettura, perché voglio pensare e voglio convintamente pensare che ci siano state delle verifiche approfondite prima di emettere quella comunicazione. Ebbene, nel febbraio 2016 è arrivata per entrambe le attività la comunicazione da parte della Prefettura, che qualcuno di voi dice che non l’ha vista, però io sono convinto che tutti voi ne abbiate in mano una copia, anche perché sono documenti pubblici e protocollati e quindi sapete che il Consigliere Comunale ha diritto di accesso in qualsiasi momento, quindi può entrarne in possesso. Il contenuto, dicevo, faceva riferimento a circostanze e a fatti di un’importante gravità. A questo punto poiché in Comune a Seregno fatti di questo tipo erano completamente nuovi, anzi in tutta la Provincia di Monza e Brianza solo un bar è stato chiuso ad Arcore l’anno scorso per queste motivazioni, chiaramente l’Amministrazione Comunale ha dovuto fare delle verifiche, ha dovuto confrontarsi, ha dovuto parlare e confrontarsi anche con gli Enti preposti prima di arrivare alla decisione e di revocare la concessione. Per questo motivo, Consigliere Tiziano Mariani, non abbiamo portato in Consiglio Comunale l’argomento, perché noi siamo l’Amministrazione e io un Sindaco e ho determinate responsabilità ed è giusto che a queste responsabilità vi faccia fronte con serietà, senza sbandierare necessariamente la bandiera della legalità, perché sfido chiunque di voi a dirmi, nonostante quello che così implicitamente ho letto da alcune dichiarazioni della stampa, da alcune dichiarazioni dei social network, che io o qualcuno della mia Amministrazione sia colluso con la criminalità organizzata, perché si è detto anche questo; perché la Senatrice del PD Ricchiuti, che io non conosco personalmente, mi dicono essere di Desio, già Vicesindaco di Desio, ha chiesto al Ministro Alfano, pensate un po’, di sciogliere il Consiglio Comunale per possibili infiltrazioni dirette o indirette con la criminalità organizzata. Questo è stato fatto e questo è stato detto dalla Senatrice Ricchiuti, perché, vedete, tornando poi e visto che il Consigliere Sabia è molto bravo con le citazioni, però si vede e probabilmente non è colpa del Consigliere Sabia, l’età è quella che è e l’esperienza è quella che è e qualche libro lo leggiamo anche noi però. E’ vero, dottor Di Mauro. Quindi qualche citazione la possiamo fare anche noi. Leonardo Sciascia, che è uno scrittore siciliano del secolo scorso, che forse è famoso per il detto che nella vita di sono uomini, ominicchi e quaquaraqua, ha detto un’altra cosa, ha detto che l’uomo, in senso lato, si divide in due parti, ci può essere di due tipi di fronte al fenomeno della mafia, cioè ci sono quelli che combattono la mafia con i fatti e ci sono quelli che sono professionisti dell’antimafia. Ecco i secondi sono quelli che la combattono a parole, sono quelli che sventolano la bandiera della legalità senza fare nulla, probabilmente per accreditarsi, per crearsi una formazione professionale, per crearsi una formazione politica, io questo non lo so, però a noi dei professionisti dell’antimafia, che impugnano la spada della legalità e dicono: “Noi siamo per l’antimafia”, ma non fanno niente, per usare una sua espressione: “Non ce ne fotte niente”. Noi siamo l’antimafia dei fatti insieme a voi. Quindi io un’ulteriore volte vi tendo la

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mano. Insieme a voi, nonostante quello che è emerso dai giornali e dai social network, perché ci si è divertiti molto in queste due settimane a denigrare le figure personali. Addirittura avete fatto una colpa al Vicesindaco che abita nello stabile vicino e siccome io ho sentito dire che qualcuno ha proposto di sottoporre al TSO la Senatrice Ricchiuti, questa risponde a chi ha fatto questa provocazione, pensando di essere simpatica, che dovrebbe mettersi una dentiera. Allora, io propongo di fare una class action, perché comunque mi è venuta in mente grazie alla citazione del Vicesindaco, di tutti coloro che abitano in Corso del Popolo o in Piazza Dei Caduti per agire nei confronti della Senatrice Ricchiuti per il risarcimento dei danni all’immagine perché ha dato a tutti dei mafiosi, perché probabilmente tutti coloro che abitano in Piazza Monumento sono dei mafiosi secondo la proprietà transitiva dettata dalla luminosa e paladina dell’antimafia Senatrice Ricchiuti. Poi però dovremo anche capire ma a centro metri o a centouno metri? Perché se è a cento metri sei mafioso, a centouno magari no, io questo non lo so. Io non volevo fare delle battute, però veramente sono costretto anche a farle, a leggere le cose ridicole, non scritte dai giornalisti, ma dichiarate da alcuni esponenti della politica nazionale. Sarebbe bello poi parlare delle cose positive. Diceva prima il Vicesindaco che ci siamo non solo costituiti Parte Civile in sei processi, qualcuno ha sottovalutato questa cosa, in realtà pochi giorni fa è stata emessa una sentenza di Cassazione del processo “Infinito, per cui è stata confermata una richiesta di risarcimento dei danni del Comune di Seregno e quindi di tutti i 45 mila abitanti di Seregno che hanno vinto una guerra importante con la mafia con i fatti e non con le parole e non si dice nulla, però va bene perché a noi non interessano comunque né gli slogan e né i titoli dei giornali. Sulla costituzione di Parte Civile, Consigliere Sabia, mi viene voglia di darle del “tu” perché è veramente... Posso darti del “tu”? Ti do del “tu” senza nulla togliere agli altri Consiglieri. Ti do del “tu” perché è anche simpaticamente ingenuo, perché io devo fare anche l’avvocato qua. Devo dire al Consigliere Sabia o spiegare al Consigliere Sabia che può essere una scelta processuale quella di depositare la richiesta di Parte Civile all’ultimo giorno. Io personalmente ai miei clienti consiglio, ed insieme facciamo queste cose, all’ultimo giorno per cercare di dare alla nostra controparte meno tempo, meno possibilità di prendere delle contromisure o delle controrepliche. Questo è giusto dirlo perché sembrava che fossimo... Cos’è che ha detto? Ah, siamo stati minacciati... Abbiamo subito le minacce di qualcuno e quindi non sapevamo se costituirci o no; Cioè a me viene da ridere, Leonardo. Ti chiamo per nome perché a questo punto mi sembra di parlare con mia figlia di 2 anni. Chiedo scusa, però certe cose mi vengono trascinate fuori. Io chiederei al pubblico di non intervenire, grazie. Presidente Silenzio in aula, per favore. Sindaco Quindi tornando al serio, abbiamo detto le costituzioni di Parte Civile... Lo sanno i Consiglieri Comunali che poche settimane fa la Giunta ha approvato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione? Questo è un atto veramente importante a proposito di quello che diceva il Consigliere Viganò se c’è corruzione c’è mafia, se c’è mafia c’è corruzione. Sono d’accordo, infatti noi qualche settimana, con un atto di Giunta, abbiamo approvato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione. Qualche settimana fa abbiamo anche approvato il Wistleblowing. Sapete tutti cos’è, no? Se non lo sapete ve lo spiego. Sostanzialmente consente a qualsiasi dipendente pubblico di denunciare in forma anonima un’eventuale proprio collega se ritiene che questo abbia commesso degli illeciti in campo dei reati contro la Pubblica Amministrazione. A questo proposito tocca anche a me sottolineare... Io neanche dai giornali, l’ho appreso stasera che mi sono rifiutato di leggere i giornali, con tutto il rispetto per i giornalisti, degli ultimi giorni. Non sapevo neanche che il Consigliere Sabia avesse un parente in galera coinvolto nel processo “Infinito” e con questo io non dico che lei è un mafioso, lei non è un mafioso, però in alcuni casi si è detto che il Sindaco Mazza è andato in campagna elettorale mezz’ora in un bar e quindi è un mafioso o è colluso o il suo Consiglio Comunale andrebbe sciolto. Noi non siamo di questa pasta, Consigliere Sabia. Secondo me lei è una brava persona e non è un mafioso, pensi un po’.

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Tornando, ripeto, a cose più serie, a “Brianza Sicura”, sollecitata dal Consigliere Mariani. Ho visto prima e lo vedo ancora il Presidente del Consiglio Comunale di Seveso e in effetti “Brianza Sicura” è un progetto interessante che io non conoscevo, se non una volta mi era stato forse sollecitato dalla Consigliera Capelli e sinceramente non lo conoscevo. L’abbiamo affrontato, e l’argomento è molto interessante, all’Assemblea dei Sindaci, di settimana scorsa. Io ho preso contatti con il Presidente del Consiglio Comunale di Seveso, che è qui presente in sala e che saluto, per avere informazioni. L’impegno è quello che la settimana prossima ci sarà un incontro, mi sembra martedì, a Nova in cui ci sarà questa riunione dei Comuni e la mia intenzione sicuramente sarà andare a questa riunione per farmi un’idea, perché in realtà su 55 Comuni, Consigliere Tiziano Mariani, i Comuni che ad oggi hanno aderito sono 11. Certo, sono 11, non sono tutti, sono 11 e quindi chiaramente bisogna dare il tempo ad ogni Amministrazione e noi siamo un’Amministrazione tutto sommato appena insediata, di valutare il progetto che mi sembra più che interessante. Poi mi è stata sollecitata la visita di cortesia o il bere il caffè o offrire il caffè. Anche qui simpaticamente il Consigliere Sabia fa il bambino ingenuo. Io lo sfido a trovare una mia dichiarazione in cui ho detto il Procuratore Bellomo è venuto a fare una visita di cortesia, a farsi un giro a Seregno e ci siamo bevuti un caffè. Vorrei che mi trovi una dichiarazione di questo tipo da me riportata. E’ ovvio, e quindi do ragione al Procuratore Bellomo, che se qualcuno gli pone la domanda in una certa maniera, deve rispondere in maniera stizzita, è ovvio. Però io sfido chiunque di voi a dire: “E’ venuto a bersi un caffè”, a (leggermi) una mia dichiarazione, è venuto a bersi un caffè. Io di questo mi sono anche confrontato ampiamente con la nostra cronaca locale. “O è venuto a fare una visita di cortesia”. Ma stiamo scherzando? Parlare di collaborazione è una cosa, e lo ribadisco, parliamo di visita di cortesia o di bere un caffè è tutta un’altra cosa, perché il Procuratore Bellomo è una persona seria ed è venuto a fare il suo lavoro, in collaborazione con la Pubblica Amministrazione di Seregno. Questa è la verità e questo è quello che è successo. Io non ho mai detto che è venuto a bere il caffè o è venuto a farsi un giro a Seregno così, perché noi abbiamo il centro commerciale all’aperto più bello della Brianza ed è venuto a farsi un giro. Non l’ho mai detto perché mancherei di rispetto ad un’istituzione che rispetto invece. Quindi sulla vasta noncuranza lei ha ragione che bisogna combattere la mafia, il male con il bene, il male con il bello. Io le faccio presente che le cementificazioni che tutti veramente odiamo, sono state fatte dal suo partito. Tutte le cementificazioni. Il brutto di Seregno è stato creato dal suo partito. Questa è la verità. Fa bene ad abbassare la testa perché questa è la verità. Il brutto di Seregno è stato creato dal suo partito. Sì, adesso si dice che ci siamo ritrovati una città... cioè si risale a quindici, vent’anni fa, va bene, va bene. Io purtroppo devo rispondere alle sollecitazioni dei Consiglieri, anche se sono ingenui, se sono immaturi e se sono inesperti, mi dispiace, Consiglieri Comunali, ma devo rispondere. Se volete non rispondo, però mi sembra doveroso rispondere perché mi è stata data questa opportunità, che ringrazio tutti i Consiglieri di minoranza anche per aver dato l’opportunità di discutere pubblicamente di un argomento così importante. Io direi di aver risposto a tutto. Dell’antimafia ve l’ho detto. Per quanto riguarda poi la Commissione d’Indagine Antimafia. Non ci siamo confrontati su questo, però pensate un attimo, mi rivolgo ai Consiglieri di opposizione, alla possibilità di istituire la Commissione Antimafia facendola corrispondere ai Capigruppo, presieduta dal Presidente del Consiglio Comunale come organo super partes, perché? Perché sono sicuro che come la discussione è andata stasera, cioè in maniera veramente costruttiva, nessuno strumentalizzerebbe i reciproci ruoli. Però non vorrei che qualcuno dall’alto di un partito o di un altro alla fine possa strumentalizzare la cosa perché è andato all’opposizione. Già qualcuno prima diceva che prima c’è già stata la Commissione Antimafia, presieduta da un Commissario e da un Consigliere di minoranza e non ha fatto niente, anzi sono arrivati determinati tipi di provvedimenti e qualcuno potrebbe dare la colpa a questo piuttosto che a quello. Secondo me in senso così più equilibrato possibile e garantendo chiaramente la presenza di tutti i Consiglieri Comunali, mi impegno anch’io, di tutti i Consiglieri Comunali per gruppo e mi impegno anch’io chiaramente, come qui propone l’ordine del giorno, a far parte di questa Commissione, che reputo sia importante, però non vada svilita, perché è vero che la Commissione, fatta nell’ultimo quinquennio probabilmente ha lavorato e ci si è voluti forse mettere una medaglietta senza veramente fare delle indagini approfondite su quello che succedeva in città.

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Poi il richiamo al Comune di Cesano l’ha già fatto il Sindaco Mariani, il Vicesindaco Mariani. Io direi però che contrariamente a quello che si potrebbe pensare, secondo me non è necessario sciogliere il Consiglio Comunale di Cesano Maderno e né il Consiglio Comunale di Seregno, perché come a Seregno è stata fatta un’operazione importante... Il Comune di Cesano Maderno è guidato da un’Amministrazione di Centrosinistra e vorremmo fare la polemica politica e diremmo: “Sciogliamo anche il Consiglio Comunale di Cesano Maderno”, ma noi non siamo di questa pasta. Noi siamo per affrontare i problemi ed insieme risolverli perché questo è un problema che coinvolge tutti i cittadini di Seregno, questo è un problema che coinvolge tutte le parti politiche, tutte le liste civiche e tutte le associazioni culturali e sportive e quindi non è giusto giocare a quello che ce l’ha più lungo, come volgarmente e però in maniera molto comprensibile è stato dichiarato dal Consigliere Mariani. Quindi anch’io proporre di sospendere il Consiglio e fare una Capigruppo per valutare questa possibilità, ripeto, perché non possa essere e non debba essere strumentalizzata non tanto all’interno del Consiglio Comunale, ma da chi fa la politica senza sapere le persone, perché io sono Edoardo Mazza, abito a Seregno e sfido chiunque di voi a dire che sono colluso con la mafia. Cinque anni fa io ero Assessore all’Urbanistica e abbiamo gestito un P.G.T., un Piano di Governo del Territorio laddove in tutti i Comuni di questa Brianza arrivavano avvisi di garanzia, arrivavano arresti. Qui non si è sollevata la minima questione sulla gestione del P.G.T.. Quindi sfido chiunque di voi a dire che ci sono collusioni con la mafia da parte di questa Amministrazione. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Vedo prenotato il Consigliere Tiziano Mariani, ma per fatto personale? No, perché se è per fatto personale non mi sembra che l’abbia... Fatto personale? Prego, fatto personale.

Consigliere Mariani Grazie, Presidente e poi dopo parla Amati per quanto riguarda la proposta del Sindaco di interrompere un attimino. Io avevo cercato di portare il discorso su un’esigenza politica e un’esigenza di alzare un po’ il livello perché effettivamente, Sindaco, lei è il Sindaco della città di Seregno e io continuo a dirlo in questo Consiglio Comunale. A certe provocazioni, se magari lei le intende come provocazioni, lei deve essere anche il rappresentante della città di Seregno. Allora, io vorrei che mi dia un’attenzione un secondo perché le leggerei una frase. Allora, non l’ho scritta io, è nella relazione che ha fatto Alessandra Dolci, magistrato della DDA di Milano su quanto riguarda il capitale sociale. E’ una relazione fatta un mese e mezzo fa e magari è anche istruttivo per me stesso, anche se l’ho già letta qualche volta, però è il fatto significativo quando io chiedo che si aderisca alla Brianza sicura e non si arriva... So anch’io che sono 56 Comuni, però i Comuni, diciamo, più importanti hanno partecipato e quindi potrebbe essere anche una volontà nostra stasera tutti assieme di dire, visto che siamo unanimi, io non ho letto per niente il Consiglio Comunale del 2012 e tutti eravamo d’accordo e anche voi siete d’accordo su quello che questa sera noi... cioè almeno si propone nel documento. Allora, questa frase è: “Il capitale sociale. Una delle caratteristiche – non lo dico io, lo dice la relazione della DDA di un mese e mezzo fa – della criminalità organizzata di stampo mafioso, è infiltrarsi nelle attività legali, cosa che si è verificata in Lombardia, soprattutto a partire dagli ultimi decenni. In precedenza le indagini mostravano una criminalità di stampo mafioso dedita ad attività illecite, quale estorsione, usura, traffico di stupefacenti. I successi dell’attività di contrasto, con riferimento soprattutto al traffico di stupefacente, hanno portato le organizzazioni criminali a diversificare il proprio raggio di azione, creando al proprio interno un’ulteriore ed importantissimo asset, definito capitale sociale; cioè l’insieme di soggetti politici, imprenditoriali, liberi professionisti, pubblici amministratori, appartenenti alle Forze dell’Ordine - non lo dico io, lo dice la relazione dell’Alessandra Dolci DDA – che si mettono a disposizione della criminalità organizzata, rendendo servizi in un’ottica di scambio reciproco”. Se stasera portiamo il discorso e non andiamo... io sto portando il discorso su quei sei mesi che sono qua in Consiglio Comunale e quando vedo alcune interrogazioni fatte di alcuni fatti, fatti che alimentano magari anche la voglia, il desiderio di alcune situazioni che possono essere

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richiamate dal capitale sociale, allora a questo punto qua mi chiedo se tutto il Consiglio Comunale questa sera in un documento così, dove si chiede non tanto essere inquisitori, perché la Commissione Antimafia forse la potremo chiamare Commissione Capitale Sociale, come dice il Giudice magistrato Alessandra Dolci. E’ una cosa di garanzia della minoranza, ma non per venire a fare le pulci all’Amministrazione, ma insieme, che è l’organo poi che il Sindaco deve presiedere questa Commissione, che può essere formata dai Capigruppo, può essere formata... ma con un motivo valido, che è di iniziative per controllare, perché quando il Sindaco dice: “Abbiamo in mano le due ordinanze fatte dal dirigente del settore, le abbiamo in mano, perché le abbiamo chieste, ci sono gli atti, ce li ho in mano. L’ho chiesto al Segretario e il Segretario diligentemente me le ha mandate”. Ma allora giustamente quando il protocollo del Comune è datato 5 dicembre 2014 e l’attività interdittiva viene fatta il 9 febbraio 2016, io credo che il Consiglio Comunale o la Commissione che chiediamo stasera deve fare di tutto per capire che non si possono passare quindici mesi. Insieme i quindici mesi non vanno bene, è questo il discorso. Allora, se a voi va bene che è tranquillo, sereno, che è quindici mesi, ma non è responsabilità... Io non sto cercando il responsabile, sto dicendo che è una cosa che non va bene e quindi assieme, insieme mettiamo a puntino delle tecniche, affinché non avvenga questi 15 mesi. Se magari la pratica, piuttosto di tenerla lì ed aspettare la Prefettura, che ci dà il sollecito su alcune pratiche si può chiedere tutti i mesi un sollecito. Anche questo è anche agire. Quando faccio l’interrogazione di 231 alloggi e mi si risponde che sì, va beh, vedremo è la Legge che... No, cioè poi rimane lettera morta. No, non deve rimanere lettera morta. Assessore, la vedo un attimino che si agita... la dottoressa Cerqua. Allora, sono tanti atteggiamenti che ad un certo punto indicano per forza una Commissione di questo genere. Guai, sarebbe un errore non farla, guai se il Consiglio Comunale continua ad uscire con documenti che poi non se ne fa niente, come quello che abbiamo fatto nel 2012, che avete fatto nel 2012. Grazie, signor Sindaco. Presidente Grazie, Consigliere Mariani. Per una specifica il Sindaco Mazza. Sindaco Io penso di cogliere bene la volontà di quello che lei ha esternato, però vorrei anche chiarire perché come si è espresso sembrerebbe quasi svilire il lavoro della Prefettura che hanno sbagliato e ci hanno messo quindici mesi. In realtà potrebbe essere... Io penso che la Prefettura... voglio essere sicuro di questo, perché mi piace pensare che ci sia uno Stato, che la Prefettura ci abbia messo quindici mesi perché abbia fatto delle indagini approfondite. Quindi potrebbe anche essere questo il senso. Anch’io avrei preferito ricevere un’interdittiva da parte della Prefettura prima, però per arrivare ad un provvedimento di questa portata con delle conseguenze tali, voglio sperare e pensare e mi piace pensare che ci siano state delle verifiche più che approfondite e che abbiano necessitato un investimento di tempo tale per cui sono arrivati dopo quindici mesi. E’ tutto lì. Questo è perché non emerga. Magari qualche giornalista potrebbe dire che il Consigliere Mariani critica la Prefettura. Ho capito che non è così. Consigliere Mariani (Fuori microfono, inc.). Sindaco No, ho capito che non è così ho detto. Presidente Consigliere Mariani, non parli fuori microfono. Le do la parola e non parli fuori microfono, per cortesia. La parola al Consigliere Mariani. Lei ha finito, signor Sindaco? Prego, Consigliere Mariani. Consigliere Mariani

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Lo ripeto e l’ho detto più di una volta, io non faccio né il poliziotto, né il carabiniere e né la guardia di finanza e nemmeno faccio il magistrato, questo spetta allo Stato, come non voglio sostituirmi nemmeno nella Commissione che stasera andiamo a votare oppure nel documento che abbiamo presentato, perché nel documento noi possiamo sostituire la Commissione Antimafia, assolutamente. Queste sono prerogative dello Stato ed è giusto che sia così, guai sarebbe un errore. Io non voglio accusare nessuno, ma è diritto poi, se creiamo una Commissione di quel genere, verificare. E’ questo il discorso, verificare. Ha un senso la parola, scusi, signor Sindaco, per essere più precisi e che rimanga a verbale. Grazie. Presidente Grazie a lei, Consigliere Mariani. La parola al Consigliere Amati. Prego, Consigliere Amati. Consigliere Amati A nome della minoranza, rispetto a quello che abbiamo intuito da parte sia del Sindaco, ma soprattutto del Vicesindaco, cioè relativamente al fatto che esplicito c’è una proposta di trasformare la Commissione Antimafia... Infatti è questo che volevo dire, nel senso che non riteniamo che necessariamente ed automaticamente i Capigruppo, in particolare dei partiti più grossi, siano all’interno della Commissione Antimafia, nel senso che è vero che c’è sempre una possibilità di delega, ma è altrettanto vero che far partecipare, magari all’interno dei partiti più numerosi, delle figure che hanno una... fatta salva la sensibilità di tutti e la condivisione del progetto di tutti, ci possono essere persone di maggiore ed auspicata sensibilità sul tema piuttosto che altri. Quindi in questo senso se un gruppo coincide con il Capigruppo, ma il Partito Democratico, Forza Italia, non so Azzarello piuttosto che Chiara Novara o Capelli piuttosto che William Viganò, da un punto di vista del componente effettivo ci sembrava che tutelasse meglio, cioè la volontà di chi partecipa ne viene rafforzato nell’effetto. Seconda cosa, ci terremmo, ripeto, a nome della minoranza, che avendo specificato in relazione all’articolo citato dello Statuto, che questa sia una Commissione non si controllo. La volontà non è di controllare, ma è una Commissione che in base allo Statuto, essendo di garanzia inevitabilmente finisce con la Presidenza alla minoranza. In questo senso e in maniera capisco un po’ rigida, ma avendo spiegato le ragioni, chiediamo che l’ordine del giorno venga conservato, così come è stato presentato perché e lo Statuto ci dà ragione e il fatto che ci siano dentro comunque delle persone che hanno magari una passione che rende la Commissione effettiva, evitando, perché concordiamo, i risultati non positivi o non produttivi della Commissione del precedente Consiglio Comunale. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere Amati. La parola all’Assessore Mariani. Prego, Assessore. Assessore Mariani Intervengo perché non vorrei che passasse un messaggio sbagliato. Abbiamo detto tutti che condividiamo l’ordine del giorno. Normalmente da quando esiste il Consiglio Comunale di Seregno, quando viene proposto un ordine del giorno e c’è anche una minima alternativa proposta dagli altri, si sospende e si discute nella Commissione Capigruppo, ma non perché si voglia tarpare o non far vedere le discussioni o che non rimanga a verbale, perché nella Commissione Capigruppo non ci sono i tempi e si interviene tutti seduti e si trova un testo condiviso qualora ci siano delle aggiunte e delle modifiche da fare. Questo lo faccio per precisazione perché se no sembra... visto che è intervenuto e mi sembra abbastanza anche imbarazzante ribadire questa cosa, però visto che l’abbiamo sempre fatto io mi sono permesso, senza confrontarmi con nessuno e senza parlare con il Sindaco, di fare questa proposta, perché poi dopo le norme sono quelle da applicare e lei può in questo Consiglio Comunale dire che in base all’articolo citato, anche se si parla di controllo e garanzia, il Presidente sarà solo della Commissione di Garanzia e non di Controllo, mi sembra veramente indecoroso quantomeno per la norma, perché se una norma esiste, la norma va rappresentata, va rispettata. Poi far passare - perché il problema è più sottile, perché poi la polemica noi qua si fa tutti e credo anche... e sono convinto anche le opposizioni - questo tipo di Commissione e questo tipo

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di ordine del giorno in buonafede. Chi magari sta a Roma e in altre zone strumentalizza e la strumentalizzazione poi viene fatta nei confronti della maggioranza, perché questo è il rischio. Quindi mi sembrava, visto che avete detto che ci vogliono 60 giorni per costituirla e via dicendo, la Commissione c’è già, poi far passare, e mi scusi, Consigliere Amati, però dire visto che i gruppi di maggioranza hanno più Consiglieri e magari hanno qualcuno con più capacità, il Consigliere Cinque Stelle è da solo e quindi è già il Capogruppo e c’è già solo lui e se non ha le capacità... E’ ovvio che... Oppure se non era argomento che è di interesse di che cosa stiamo parlando? Cioè adesso veramente, veramente. Quindi io, ripeto, poi tra l’altro non sono neppure chiamato a votare perché l’Assessore non vota e quindi è il Consiglio Comunale che si esprime, io ho, ribadendo, la volontà di arrivare ad una votazione unanime per tutti gli aspetti che sono stati esplicitati dal relatore e quindi tutti. L’unica questione, ripeto, vista la strumentalizzazione che non arriva da noi, che arriva al di fuori da questo Consiglio Comunale, che determinate decisioni, anche nostre, possono avere dei riflessi diversi dalle buone intenzioni esplicitate da... (parla velocemente, inc.)... chiedevo e poi il Consiglio è supremo e che la voti il Consiglio e quindi ovviamente tutti noi ci adegueremo alle decisioni del Consiglio, normalmente su un ordine del giorno si fa una sospensione di qualche minuto e si decide se è il caso di apportare delle modifiche o meno come si è sempre fatto, poi ripeto i Consiglieri Comunali siete voi e io sono invitato come Assessore a presenziare alle sedute del Consiglio Comunale e quindi la prerogativa o meno di non votare... di votare non mi compete. Mi compete però, essendo un rappresentante dell’Amministrazione, dire a mio avviso quali possono essere i rischi o meno per i riflessi esterni che ne possa avere. Presidente Grazie, Assessore Mariani. Vedo prenotato la Consigliera Bertocchi. Prego, Consigliera Bertocchi. Consigliera Bertocchi Grazie, Presidente. Allora, io vorrei intervenire su questo, la strumentalizzazione... forse ci vuole la strumentalizzazione secondo me e forse anche secondo i miei colleghi della minoranza non lo so, ma secondo me, parlo a nome personale, perché l’avere chiesto questo Consiglio Comunale con questo ordine del giorno, l’avere fatto domenica scorsa una manifestazione, non è stata una manifestazione del Partito Democratico. Il Partito Democratico era uno dei promotori della manifestazione aperta a tutti i cittadini, a tutte le associazioni, a tutti quelli che volevano venire per dire no alla criminalità organizzata. Ma il motivo per cui l’abbiamo fatto e per cui io ho partecipato a questo, non è solo perché hanno chiuso due esercizi in questa città, perché allora giustamente si dice: “Ma perché la Senatrice Ricchiuti non fa la stessa richiesta per Cesano Maderno?” Perché credo che a Cesano Maderno non ci sia stata nessuna implicazione, nessun sospetto neanche lontano... Neanche lontano che ci possa essere... Presidente Scusi, Consigliera Bertocchi. Consigliera Bertocchi ...stata una vicinanza da parte dell’Amministrazione con questa... Presidente Scusi, Consigliera Bertocchi. Consigliera Bertocchi Cosa? Il motivo vero è questo, la strumentazione... Presidente Gli togli la parola? Consigliera Bertocchi, le è stata tolta la parola perché quando parlo mi fa la cortesia di fermarsi perché c’è stata fatta una mozione d’ordine. Lei è partita con un discorso completamente nuovo. Allora, stasera abbiamo dato spazio a tutti oltre i tempi e tutto. Allora, riapriamo un nuovo Consiglio Comunale su questa cosa? Allora, se vogliamo vedere il Regolamento il suo partito...

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una persona del suo partito ha già parlato, per cui non le spettava la parola. Se dobbiamo aprire nuovi argomenti... Eravamo arrivati ad una conclusione condivisa... Consigliera Bertocchi (Fuori microfono, inc.). Presidente E allora non può parlare nello stesso argomento perché il Regolamento non lo prevede. Okay? La ringrazio. Quindi facciamo una sospensione di cinque minuti. Chiedo ai Capigruppo di venire in aula Capigruppo per discutere dell’ordine del giorno. Grazie. (Il Consiglio Comunale viene sospeso alle ore 23.30).

(Il Consiglio Comunale riprende alle ore 23.40).

Presidente Bene, riprendiamo il Consiglio Comunale. La parola al Segretario per l’appello nominale. Silenzio in aula, grazie. Segretario Edoardo Mazza, William Viganò, Mario Nava, Pietro Amati, Tiziano Mariani, Mauro Antonio Edoardo Di Mauro, Edoardo Trezzi, Flavio Sambruni, Alberto Ermenegildo Cantù, Marco Guandalini, Arnoldo Fari, Enrico Dell’Orto, Alice Zaniboni, Alberto Carlo Attilio Peruffo, Leonardo Sabia, Patrizia Bertocchi, Laura Capelli, Giuseppe Azzarello, Chiara Marica Novara, Antonio Carmine Graziano, Chiara Arienti, Francesco Gioffré, Stefano Gatti, Valentina Massari, Andrea Cattaneo, si può procedere. Presidente Prego, la parola all’Assessore Giacinto Mariani. Assessore Mariani Grazie, Presidente. Mi permetto di intervenire, visto che ho fatto la proposta di sospensione del Consiglio Comunale, dopo la Commissione Capigruppo ritiro la mia proposta di modifica, proprio per quel cambiamento di passo che chiedeva il Consigliere Viganò, nella speranza di essere smentito nei fatti e che non ci siano strumentalizzazioni di nessun tipo e questa Commissione possa lavorare veramente nell’interesse non tanto dei partiti, ma nell’interesse della nostra città e dei nostri cittadini che ci hanno eletto per tutelare i loro diritti. Presidente Grazie, Assessore Mariani. La parola al Consigliere Viganò, il proponente della delibera. Consigliere Viganò Grazie, Presidente. Quindi nell’accordo di Conferenza dei Capigruppo, che si mantiene il testo così come presentato, per cui l’impegno che dicevo nell’incipit del mio intervento in (produzione) all’ordine del giorno, è quello effettivamente di dare un contributo alla città di Seregno e come ho rilasciato senza mai strumentalizzare nelle mie dichiarazioni. E’ quello di fare pulizia e di fare cultura di questo fenomeno sulla città di Seregno, in modo tale che in modo trasparente e limpido come l’acqua tutte le Amministrazioni, che si sono susseguite e che si... scusate, ci saranno le futuro. Che ci saranno nel futuro, perdonatemi, ma qualche lineetta di febbre c’è. Che ci saranno nel futuro potranno dare alla cittadinanza e garantire il buon nome della città di Seregno ovunque, in modo tale che nessuno strumentalizzerà, nessuno lo ha mai fatto e nessuno strumentalizzerà, ma si chiede da parte di tutti, quindi dalle forze politiche e da parte di tutti, maggiore trasparenza. E lo chiedono in qualsiasi Amministrazione Comunale. Quindi non mi scandalizzo de domani mattina la Senatrice Ricchiuti deve chiedere lo scioglimento del Consiglio Comunale di Cesano Maderno. Assolutamente no, non mi riguarda, io ci tengo a Seregno, voglio bene a Seregno e quello che è successo a Seregno non ne voglio più sentir parlare. Bisogna cominciare a lavorare affinché si cambi stile.

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Grazie, Presidente. Presidente Grazie a lei, Consigliere Viganò. Quindi passiamo alla votazione in merito all’ordine del giorno, che rimane come è stato proposto dal Consigliere William Viganò. Consiglieri favorevoli, all’unanimità viene accettato l’ordine del giorno. Per l’immediata eseguibilità. Consiglieri favorevoli, quindi all’unanimità è immediatamente eseguibile. Sono le 23.42, in accordo con i Capigruppo le interpellanze verranno svolte al prossimo Consiglio Comunale. Quindi chiudiamo qua il Consiglio Comunale. Buona serata a tutti. N.B.: La trascrizione degli interventi sopra riportati è stata curata dalla ditta

incaricata con determinazione del dirigente n. 16 del 25.01.2016.-