CISV RENDICONTI 2013

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CISV Finestra sulle attività CISV in Africa e in America Latina progetti Volontà del CISV è rendere gli individui in ogni parte del mondo protagonisti del proprio sviluppo, liberi e in grado di compiere scelte per migliorare le condizioni di vita di se stessi e degli altri. RENDICONTI PROGETTI 2013 18 anno XI numero

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Un anno di progetti, fatiche, risultati, donazioni per sognare e disegnare il futuro del mondo. Sostieni CISV www.cisvto.org

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CISVFinestra sulle attività CISV in Africa e in America Latina

progetti

Volontà del CISV è rendere gli individuiin ogni parte del mondoprotagonisti del proprio sviluppo,liberi e in grado di compiere scelteper migliorare le condizioni di vitadi se stessi e degli altri.

RENDICONTI PROGETTI 2013

18anno XI numero

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IN QUESTO NUMERORENDICONTI PROGETTI 2013

Legenda: per ogni Paese è indicato con un colore il settore di intervento

terraMali -Senegal - Burundi - Guinea - Haiti

acquaBurkina Faso - Niger

diritti Guatemala - Venezuela - Italia

comunità Brasile - Colombia

turismo responsabile Benin

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La cooperazione ai tempi della crisiEl amor en los tiempos del cólera, L’amore ai tempi del colera, è il noto romanzo di Gabriel García Márquez (scomparso lo scorso aprile a 87 anni) dove il protagonista riesce a coronare il suo sogno d’amore e venir corrisposto dalla donna amata solo dopo “cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese”. La morale della storia è forse questa: chi la dura la vince. Certo ci va una bella fibra, è facile abbandonarsi allo sconforto e arrendersi. Ma, sembra dire Márquez, si può andare avanti spinti da quell’“Amor” che è il vero protagonista del libro e che, detto in altri termini, è la forza della motivazione. O, tradotto nel lessico CISV, la convinzione che l’impegno speso nei progetti di cooperazione abbia un orizzonte così importante da superare qualunque difficoltà, più o meno duratura: lo sviluppo dei popoli, i diritti di donne, bambini, giovani, contadini, allevatori ecc, l’esistenza di tante persone che rischiano di essere abbandonate dalla Storia, e dalle sue attuali potenze (il Mercato, la Finanza, la Politica ufficiale e ufficiosa…) ci stanno a cuore, e in nome di questo possiamo affrontare anche i momenti critici con speranza ed energia.

Ai tempi della crisi, e con risorse pubbliche/private molto ridotte, CISV ha continuato e continua il suo impegno. Nelle pagine che seguono si potranno vedere alcuni dei tanti interventi del 2013, realizzati cercando di «dare ali ai sogni ma tenendo i piedi per terra», come ama ripetere il nostro presidente Federico Perotti. Perché solo così «si costruiscono giustizia e solidarietà». Grazie a quanti ci permettono di continuare a farlo.

Stefania Garini - Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi CISV

Per progetti: € 164.851 Offerte libere: € 64.285PFM – sostegno a distanza: € 12.328 Totale raccolta privati: € 241.466 COLOMBIA (0,50%)

BENIN (2,48%)SENEGAL (2,50%)

GUATEMALA (4,00%)

BURUNDI (6,46%)

HAITI (4,37%)

PFM (5,11%)

DIVERSI (10,83%)MALI (10,91%)

GUINEA (0,32%)

BRASILE (0,98%) VENEZUELA (0,19%)

NIGER (14,74%)

OFFERTA LIBERA (26,62%)

BURKINA (10,01%)

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Quasi 900 milioni di persone nel mondo soffrono la fame: significa che una persona su 8, ogni sera, va a letto affamata. Per la maggior parte si tratta di contadini, allevatori e pescatori che vivono di sussistenza in aree marginali del pianeta. Secondo l’OMS la fame è al primo posto tra i dieci principali rischi per la salute e causa più vittime di Aids, tubercolosi e malaria messi insieme. Per tutto questo la sovranità alimentare è da sempre anima dei progetti CISV in Africa e America Latina, dove si interviene appoggiando le associazioni di contadini e allevatori per affermare il diritto dei popoli a stare, coltivare, vivere sulla propria terra, mantenendo e migliorando la capacità di produrre la propria alimentazione base, nel rispetto delle diverse specificità tecniche e culturali. CISV lavora oggi per valorizzare i prodotti, proteggere i mercati locali, tutelare l’ambiente. Oltre alla sicurezza alimentare punta a garantire la gestione democratica della produzione e della distribuzione dei beni, promuovendo un nuovo e più giusto equilibrio per la Terra e per gli esseri umani

FOTO: V.Brun/CISV

terraMali -Senegal - Burundi - Guinea - Haiti

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MALI € 26.333Nella regione centrale di Mopti, al confine con il Burkina Faso, CISV collabora con gli allevatori della federazione FOFBEV e con i membri delle organizzazioni contadine aderenti alla AOPP nella lotta alla povertà. Nel 2013, malgrado la guerra civile che ha sconvolto il Paese, i volontari CISV sono rimasti a fianco delle popolazioni a svolgere il proprio lavoro. «Abbiamo puntato a potenziare il settore agro-zootecnico, vitale per un’economia a vocazione pastorale ma in forte crisi per la degradazione delle risorse naturali e per gli scontri armati nel Nord del Paese» racconta Fabio Ricci, coordinatore dei progetti in Mali. «Ma più che gli aspetti tecnici è stata importante la nostra presenza come tale: i nostri amici maliani si sono sentiti rassicurati e sostenuti vedendo che restavamo a condividerne la quotidianità, anche a costo di qualche rischio».Si è continuato dunque a lavorare con i pastori nomadi per il recupero delle aree di pascolo, la costruzione di pozzi, la diffusione di farmacie veterinarie e la produzione di foraggio. Inoltre sono stati istituiti Comitati per gestire meglio il territorio e prevenire i conflitti legati all’uso della terra fra coltivatori e allevatori; si sono svolti corsi di formazione e si sono diffuse capillarmente (dandone anche notizia via radio) le “carte pastorali”: documenti realizzati dai pastori e dai servizi tecnici insieme alla popolazione, utili a regolamentare le piste di transumanza, le modalità d’uso dell’acqua nei pozzi, chi e quando va nelle zone di sosta del bestiame, ecc.Infine sono state realizzate alcune ricerche di settore per migliorare le produzioni e atelier di scambio nazionali/internazionali tra Mali, Senegal, Burkina Faso e Niger, per mettere in rete le organizzazioni contadine.

19.680 CONTADINI E PASTORI NOMADI

50 SPECIALISTI FORMATI

150 “CARTE PASTORALI”

SENEGAL € 6.045Nella zona silvo-pastorale del Ferlo CISV si occupa della protezione sociale dei più vulnerabili, attraverso la gestione sostenibile delle risorse naturali e il miglioramento dell’economia rurale. In particolare nel 2013 ha dato sostegno economico e gestionale alle imprese nate in seno al movimento contadino o associativo: 3 latterie, 4 unità per la trasformazione e la vendita di riso, 6 campement di turismo responsabile e comunitario, 1 atelier artigianale. Nell’anno le cooperative di risparmio e credito hanno erogato 380.000 € di crediti agricoli (con tasso di restituzione del 94%) e si è potuta ampliare la produzione delle latterie e delle unità di trasformazione, offrendo formazione in tecniche di igiene a 150 allevatrici e produttrici di latte. Le latterie hanno ricadute positive per chi ci lavora ma anche per l’intera comunità: il lait caillè prodotto in loco, molto proteico, è venduto a un prezzo equo sia per il produttore che per il consumatore. La latteria è anche il posto «dove le donne possono essere protagoniste: imparare, lavorare, gestire e decidere. Cosa non da poco in un Paese dove l’uomo regola i tempi e i modi di vivere delle proprie mogli, ritenute incapaci di prendere decisioni e relegate in casa» racconta Sara Colombo che di recente è stata a Namarell. «Grazie ai progetti CISV, mi hanno detto nel villaggio, le donne possono ora partecipare alle riunioni senza pregiudizi o difficoltà a convincere i mariti. Negli incontri uomini e donne decidono ormai insieme. Alcune donne sono ausiliarie veterinarie, altre insegnano. Ci sono le lavoratrici nella latteria e le contabili. Persino la direttrice della radio locale è una donna!».

380.000 € CREDITI AGRICOLI

14 IMPRESE

2 COOPERATIVE CON 12.000 SOCI

FOTO: V.Brun/CISV

COSA PUOI FARE TU: Con 50 € finanzi la formazione di 25 veterinari

COSA PUOI FARE TU: Con 100 € contribuisci ad attrezzare una latteria

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BURUNDI € 15.590Il 4 agosto 2013 CISV ha celebrato 40 anni di presenza in Burundi. Per l’occasione si sono svolti festeggiamenti paralleli in Italia e in Africa: a Bujumbura l’équipe locale ha realizzato un incontro ufficiale e una cena cui hanno partecipato una trentina di persone, tra locali ed espatriati; mentre nella Casa torinese della Comunità CISV sono stati invitati oltre 70 volontari succedutisi in questi 40 anni in Burundi per condividere insieme un pezzo del loro cammino (alcune testimonianze sul blog CISV, accesso da www.cisvto.org).Oggi il Paese mostra segni di ripresa e iniziano a funzionare i meccanismi democratici, anche per merito di CISV, come racconta il presidente Federico Perotti, cooperante di lungo corso tornato di recente in Burundi per una missione: «Ripercorrendo i luoghi e le realizzazioni di tanti anni di lavoro ho visto che l’impronta, l’impatto di quanto CISV ha fatto in questi anni sono rimasti, mostrandosi sostenibili nel tempo. Ne sono un esempio le realizzazioni pratiche - decine di scuole primarie, 13 cooperative agricole, i centri di salute, gli impianti per l’acqua… - ma anche il contributo alla ricostruzione sociale del Paese, per la partecipazione democratica della gente e il rientro dei profughi rimasti senza terra».Nel 2013 si è lavorato per potenziare le capacità tecniche e gestionali delle organizzazioni contadine nelle province di Bujumbura, Muramwya, Gitega e Karusi, realizzando incontri di scambio e formazioni congiunte sulle tecniche di produzione e vendita. 120 persone hanno seguito corsi su temi quali compostaggio, pratiche anti-erosive, uso di fertilizzanti organici ecc.; e si è dato vita a una serie di eventi di sensibilizzazione (carovana teatrale, programmi radiofonici in lingua kirundi).È stato poi avviato tra le organizzazioni contadine un sistema per l’acquisto cumulativo - quindi economicamente vantaggioso - di strumenti agricoli e si sono create nei mercati principali 4 “boutiques” (negozi) in cui favorire la vendita dei prodotti locali.

40.000 PRODUTTORI

12 ORGANIZZAZIONI CONTADINE

2.300 ASSOCIAZIONI POLIVALENTI

GUINEA € 775La regione dell’Alta Guinea vive un paradosso: c’è abbondanza di acqua e il terreno coltivabile è il più esteso del paese, ma tali potenzialità non sono sfruttate a causa di fattori come l’accesso limitato al credito, l’assenza di infrastrutture e di attrezzature per trasformare i prodotti, la scarsità di mezzi tecnici e di strutturazione delle organizzazioni contadine. In quest’area dove metà del territorio ha un tasso d’insicurezza alimentare cronica del 40%, l’obiettivo è contribuire alla sicurezza e alla sovranità alimentare dei piccoli produttori di riso, ortaggi e igname. Nel 2013 si sono ampliati i servizi forniti dalla cooperativa MAS Manden Agriservice ai Centri per la commercializzazione e l’approvvigionamento agricolo dislocati nella prefettura. Si è provveduto ad alcuni acquisti: decorticatrici, macchinari per l’imballaggio del riso, tunnel solari per la trasformazione e la conservazione degli ortaggi e dell’igname. E visto che ogni attività pratica richiede un’adeguata formazione tecnica, si sono attivati corsi per 3.120 produttori/trici su: calendario colturale, bilancio familiare, trasformazione dei prodotti. È stato avviato un nuovo sistema di credito allo stoccaggio (warrantage) per finanziare le attività produttive dei contadini ed è stata organizzata la prima Fiera agricola dell’Alta Guinea. «Gli agricoltori sono molto soddisfatti del lavoro svolto, soprattutto le donne che hanno appreso nuove tecniche di trasformazione e possono valorizzare i loro prodotti. Mi raccontano come stiano sperimentando i tunnel solari con differenti prodotti: il mango, le foglie di patate dolci, le cipolle…» racconta Sara Fischetti appena rientrata dal Paese. «E vogliono imparare ancora: molte di loro sono analfabete e vorrebbero saper leggere e scrivere, vogliono imparare altre tecniche per trasformare i prodotti dell’orto, vogliono cimentarsi con la produzione di sapone… Hanno visto che la loro vita può cambiare in meglio, e ce la stanno mettendo tutta».

3.120 PRODUTTORI

2 TUNNEL SOLARI

5 DECORTICATRICI

COSA PUOI FARE TU: Con 40 € allestisci un vivaio di piante anti-erosive

COSA PUOI FARE TU: Con 20 € costruisci un capanno per il riso

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HAITI € 10.543E’ un Paese densamente popolato (3 milioni di abitanti nella sola capitale), arido, quasi tutto montagne disboscate ed erose, flagellato dalle tempeste tropicali. A ciò si aggiungono i mali provocati dall’uomo: un’oligarchia ricca che anche dopo la dittatura ha anteposto gli affari a un vero sviluppo economico autonomo, e le pesanti influenze politico-economiche di Usa e Francia. Le emergenze del terremoto del 2010 e del colera hanno accentuato la dipendenza dall’esterno. Un esempio è quello del riso (il piatto nazionale) haitiano: sfavorito rispetto al riso importato dagli Usa, per una scellerata politica doganale in vigore dagli anni ‘90 che favorisce i grandi commercianti rispetto ai piccoli agricoltori. A ciò si aggiungono gli aiuti di emergenza, con sementi spesso di bassa qualità, distribuite senza criterio (non sempre ai più bisognosi) e gratis, con il risultato di scoraggiare l’autonomia produttiva dei contadini.Nell’area risicola e orticola dell’Artibonite, 120 km a nord di Port-au-Prince, CISV collabora nel comune di Saint Marc con la federazione OJL5 (in creolo “organizzazione occhi aperti 5”; 5 è la zona dov’essa opera) che riunisce 54 organizzazioni contadine. Nel 2013 si è lavorato per fornire agli agricoltori i necessari mezzi di produzione (ad esempio i motocoltivatori per dissodare i campi), concimi, formazioni per il miglioramento delle tecniche colturali; si è poi avviata la costruzione di un magazzino per stoccare concimi, sementi e prodotti. Inoltre si è messa in relazione OJL5 con una piattaforma di cooperative risicole dell’Artibonite, la Racpaba, che fornisce a credito sementi e concimi ai contadini permettendo loro la semina nel momento più propizio e quindi migliorando il raccolto. La produzione è così più che raddoppiata, passando da 2,5 a quasi 6 tonnellate di riso per ettaro.

54 ORGANIZZAZIONI CONTADINE

20 CORSI IN TECNICHE COLTURALI

2 MOTOCOLTIVATORI

COSA PUOI FARE TU: Con 60 € acquisti sementi e concime per una parcella di riso di 3.000 mq

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800.000.000: tante sono le persone che sul nostro pianeta non hanno accesso all’“oro blu”. Le risorse idriche disponibili sulla Terra potrebbero soddisfare abbondantemente i bisogni delle popolazioni ma, come avviene per il cibo, anche questo elemento vitale è distribuito irregolarmente. Secondo la FAO, per una discreta qualità di vita occorrono 100 l d’acqua al giorno pro capite, ma il consumo medio va dai 5 l del Madagascar ai 700 degli Usa.CISV interviene nei Paesi dell’area saheliana, dove più grave è l’avanzare della desertificazione. Diritto all’acqua per CISV significa la possibilità di bere, di lavarsi, di vivere in condizioni igieniche dignitose così da prevenire le malattie; significa poter allevare animali per averne un nutrimento o un aiuto nei lavori pesanti e nei trasporti; significa poter irrigare la terra, rendendola fertile e ricavandone il sostentamento per la propria famiglia.

acquaBurkina Faso - Niger

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BURKINA FASO € 24.162CISV è presente nel sud-ovest del Paese nelle Province di Comoé, Poni, Bougouriba, Tuy e Ioba per garantire l’accesso all’acqua potabile in maniera capillare e duratura, attraverso la realizzazione e la manutenzione di opere idrauliche in grado di contrastare l’avanzata del deserto. Nel 2013 un’attenzione particolare è stata dedicata alle condizioni igieniche della popolazione, a partire dalla fornitura di acqua potabile in scuole e centri sanitari di 302 villaggi e 19 aree semi-urbane, dotati di latrine e pozzi (realizzati ex novo o riattando vecchi impianti in disuso) così da permettere a scolari, maestri e 145.000 malati accolti nelle strutture sanitarie di bere, lavarsi le mani e usare il bagno. Nell’80% delle scuole beneficiate si sono introdotte nuove regole igieniche e organizzative per insegnare a gestire l’acqua in maniera comunitaria, in modo che tutto il villaggio possa partecipare condividendo lavori e benefici.

20.460 ALUNNI IN 62 SCUOLE

29 CENTRI SANITARI

152 POZZI

NIGER € 35.585La scarsità di punti d’accesso all’acqua impedisce lo sviluppo del Paese influendo sulle prospettive di vita degli abitanti: mortalità infantile, malattie gastroenteriche, esodo rurale degli uomini e impossibilità di coltivare la terra sono solo alcune delle conseguenze. Nel dipartimento meridionale di Tanout CISV lavora con le comunità rurali per garantire l’approvvigionamento di acqua potabile, così da ridurre la diffusione di malattie. Nel 2013 sono state costruite 75 latrine e 20 pozzi presso le scuole e i centri di salute. In 10 villaggi sono state realizzate campagne di sensibilizzazione sulle pratiche igieniche e sanitarie e si sono tenuti corsi di formazione per rafforzare le capacità organizzative e l’autonomia della popolazione, rendendola in grado di gestire in proprio la manutenzione. 16 idraulici, 30 elettromeccanici e 42 muratori sono stati formati dal punto di vista tecnico e gestionale.«Non si tratta solo del vecchio approccio del “fare”» spiega Anna Cerutti, cooperante CISV in Niger. «Con le sensibilizzazioni organizzate nei villaggi, l’adozione di buone pratiche di comportamento in materia d’igiene si sta non solo diffondendo, ma sta entrando a far parte delle pratiche comuni adottate dalla popolazione: la richiesta da parte delle famiglie di dotarsi di servizi igienici è sintomo di una presa di coscienza importante».

9.000 PERSONE

20 POZZI

75 LATRINE

COSA PUOI FARE TU: Con 100 € metti punti d’acqua potabile in una scuola o un centro sanitario

COSA PUOI FARE TU: Con 50 € contribuisci a scavare un pozzo

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“L’ingiustizia che si verifica in un luogo minaccia la giustizia ovunque. Siamo tutti presi in una rete di reciprocità alla quale non si può sfuggire, legati a un unico destino. Qualsiasi cosa colpisca direttamente uno, colpisce indirettamente tutti”. Così scriveva nel 1963 Martin Luther King dal carcere di Birmingham. Parole sempre attuali, che ci feriscono ancor più quando a patire le ingiustizie sono le categorie più vulnerabili, come donne e bambini/e. 66.000 sono le donne uccise ogni anno, una cifra enorme che rappresenta circa un quinto di tutti gli omicidi nel mondo (396.000). A guidare la classifica sono le aree a maggiore criminalità - come Sudafrica, Sudamerica, Caraibi e America centrale, dove spesso le donne vengono aggredite nei luoghi pubblici da bande criminali o da gang in totale impunità. E i Paesi “evoluti” non stanno meglio, basti pensare che in Italia viene uccisa una donna ogni tre giorni, spesso per mano di mariti o padri. Pur senza arrivare a questi estremi, resta ovunque molto da fare. CISV si adopera nel contrasto alla violenza tutelando donne e bambini/e contro gli abusi di ogni tipo, e per garantire loro i diritti fondamentali: libertà di pensiero e parola, di ricevere un’istruzione, di lavorare, di fare scelte autonome.

diritti Guatemala - Venezuela - Italia

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GUATEMALA € 9.660Nella zona del Quiché, nord-ovest del Paese, è “normale” che le donne siano segregate in casa, picchiate e abusate fin da piccole, spesso escluse dalla possibilità di studiare e lavorare. Una situazione che rispecchia la tendenza generale del Paese, dove si consumano circa 700 femminicidi ogni anno. Qui CISV lavora con le donne Maya Ixhiles per contrastare e prevenire la cultura della violenza, per favorire la riabilitazione psicosociale delle donne colpite e per facilitarne la transizione da vittime a soggetti di cambiamento nelle proprie comunità.Nel 2013 si è fornito orientamento e accompagnamento legale a 400 donne della Regione Ixhil. Tutta la popolazione dell’area di Nebaj (53.000 persone) è stata sensibilizzata e in-formata su queste problematiche attraverso vari strumenti di comunicazione sociale: tra questi, si è diffusa sull’emittente locale la radionovela “Mujer, tu vida mi vida”, in spagnolo e in ixhil, su relazioni e violenza di genere, realizzata dalle donne della Defensoría de la mujer Ixhil (centro di accoglienza e assistenza psicologica e legale alle vittime di violenza).Si è inoltre avviato un processo di recupero della memoria collettiva delle donne Maya sopravvissute alla guerra civile, così da favorire la loro partecipazione sociale e politica in condizioni di uguaglianza.

53.000 PERSONE SENSIBILIZZATE

400 DONNE MAYA IXHILES

VENEZUELA € 450La povertà del territorio andino porta con sé, oltre alla fame, anche la scarsa possibilità per i bambini di accedere all’istruzione di base. A Mérida CISV offre appoggio scolastico ed extra-scolastico a bambini/e del quartiere popolare di Los Curos garantendone lo sviluppo psicofisico ed emotivo, e attivando percorsi di formazione con le famiglie. Inoltre si impegna a migliorare il sistema educativo di tre comunità di alta montagna - Micarache, Los

Corrales e Gavidia - situate nel parco nazionale della “Sierra Nevada”. Qui nel 2013 è stato realizzato il progetto della Bibliomula, biblioteca itinerante che ha interessato 120 studenti di 3 scuole elementari coinvolti in incontri di lettura settimanali.

25 INSEGNANTI

320 BAMBINI

ITALIAA Torino e provincia, dove sono presenti più di 1.000 rifugiati e richiedenti asilo, da 5 anni CISV realizza forme di accoglienza delle donne rifugiate, titolari di protezione internazionale e umanitaria: per la maggior parte provenienti dalla Somalia dopo un viaggio travagliato attraverso il deserto, la Libia, lo sbarco a Lampedusa. CISV offre a queste donne un sostegno temporaneo a livello abitativo e una formazione linguistica, favorendone il percorso di inclusione sociale in vista della piena autonomia lavorativa (corsi, stage, tirocini) e abitativa. Per ognuna delle donne accolte viene definito un progetto educativo individuale con obiettivi di breve, medio e lungo periodo da realizzarsi durante la permanenza nelle case CISV. L’intervento formativo interviene a tre livelli: percorso psicoterapeutico di elaborazione delle esperienze personali; formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro; attività laboratoriali, in particolare di sartoria. Quanto alle mamme accolte, si offre loro un sostegno alla genitorialità e all’accesso ai servizi pubblici per i bambini, avendo sempre di mira il raggiungimento dell’autonomia personale.

20 DONNE RIFUGIATE

6 MAMME SOLE CON BAMBINI

COSA PUOI FARE TU: Con 75 € sostieni le spese di appoggio legale per le vittime di violenza

COSA PUOI FARE TU: Con 30 € fornisci appoggio scolastico a un bambino/a per 2 mesi

COSA PUOI FARE TU: Con 20 € sostieni i costi di formazione per una donna rifugiata

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«Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice e opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata». Parola di Papa Francesco, nell’Evangelii Gaudium. E cosa c’è di più provocatorio, rispetto a una società dove l’individualismo trionfa, di un’associazione comunitaria? CISV è nata infatti con questa caratteristica, essendo formata da persone che pur partecipandovi a vario titolo - volontari, dipendenti, sostenitori… - si sentono parte di una stessa comunità in cui condividono valori e stile di vita, ispirandosi agli ideali della giustizia e dei diritti, nel rispetto dell’essere umano e dell’ambiente. In Italia alcune di queste persone conducono una scelta radicale, vivendo insieme in quattro Fraternità di Vita (tutte in Piemonte) che cercano di incarnare i valori della solidarietà, accoglienza, spiritualità e sobrietà. In maniera analoga, nel resto del mondo CISV sostiene organizzazioni comunitarie locali in cui la centralità della persona si coniuga con la dimensione sociale e la cittadinanza attiva.

comunità Brasile - Colombia

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BRASILE € 2.355CISV lavora insieme alle comunità tradizionali del Pantanal, nel Mato Grosso do Sul, e alle comunità di agricoltori familiari e pescatori del Nordest semiarido (Stato del Ceará). Qui accompagna le organizzazioni locali nella costruzione di stili di vita sostenibili, sviluppando le pratiche dell’agro-ecologia e la partecipazione popolare attiva, in un processo educativo che mira a stimolare il protagonismo delle comunità con particolare riguardo al ruolo di giovani e donne.Nel 2013 è stata avviata la Scuola di Cittadinanza nella regione dei Sertões di Crateús (Ceará) per rafforzare l’organizzazione popolare dei pescatori/pescatrici d’acqua dolce: più di 1.000 persone incluse le famiglie. Questa regione comprende 10 comuni ed è una delle aree più difficili per quanto riguarda ambiente (molto arido), qualità della vita e possesso della terra. La maggior parte della gente non ha servizi igienico-sanitari; l’analfabetismo è molto diffuso e attualmente il 42,4% della popolazione non ha accesso a reddito, sanità e istruzione.Qui CISV lavora con la Colonia Z-39 dei Pescatori professionisti artigianali e degli Acquicoltori. Nell’anno si sono realizzati con loro incontri per discutere su acqua e siccità, politiche pubbliche, associazionismo, conflitti sulla terra. Su temi analoghi sono stati attivati corsi di formazione per 80 persone in 5 Municipi; e si sono realizzati 5 tavoli di negoziazione con i poteri pubblici locali, promossi dagli stessi pescatori, per fare lobby sul territorio.

1 SCUOLA DI CITTADINANZA

195 FAMIGLIE

261 PESCATORI/PESCATRICI

COLOMBIA € 1.205Nel nord del Cauca, dove la violenza politica e il conflitto armato tra esercito, paramilitari e guerriglia ha conseguenze devastanti, CISV sostiene le comunità indigene Nasa e collabora con il CECIDIC, Centro di Educazione e Ricerca per lo Sviluppo Integrale, della Comunità di Toribio. L’obiettivo degli interventi è costruire modelli di vita sostenibili, alternativi alle dinamiche di violenza e sfruttamento del territorio per prevenire il reclutamento di giovani Nasa finalizzato alle armi o al narcotraffico. Per offrire alternative concrete, nel 2013 si sono attivati corsi di formazione in agro-ecologia, identità culturale, vita comunitaria e organizzazione politica per gli studenti della Scuola di Agroecologia Sek A’te Kiwe e laboratori con le famiglie Nasa su modelli di produzione sostenibile, amministrazione e marketing. Dall’epoca coloniale ai giorni nostri il popolo Nasa è stato oggetto di oppressione e violenza; soprattutto i contadini, costretti ad abbandonare le aree rurali a causa delle persecuzioni. Ma i Nasa da sempre adottano una politica di resistenza pacifica per la difesa del proprio territorio, con il motto ‘Cuenten con nosotros para la Paz… nunca para la Guerra’ (contate su di noi per la Pace, mai per la Guerra).Nel 2013 CISV ha sancito ufficialmente un hermanamiento (fratellanza) con Proyecto Nasa, con il CECIDIC e con la ADC di Pasto. Una relazione di “lungo termine” per esprimere una comunione di obiettivi e metodi in vista di una maggiore giustizia sociale, economica, ambientale e politica. Si è avviata così la messa in rete tra le realtà di Toribio e Pasto, ma anche tra esse e le analoghe esperienze in Italia e in altri Paesi dove CISV è presente.

1 CENTRO COMUNITARIO

48 STUDENTI

50 FAMIGLIE NASACOSA PUOI FARE TU: Con 70 € collabori a convertire un vecchio edificio in spazio di aggregazione

COSA PUOI FARE TU: Con 40 € contribuisci ad attivare un corso di formazione per i giovani

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Il turismo con il suo indotto è oggi la principale attività economica a livello mondiale, più importante dei settori automobilistico, dell’acciaio, dell’elettronica e dell’agricoltura. Circa 6 miliardi di spostamenti all’anno generano 3.500 miliardi di $ di fatturato, il 6-7% del Pil del pianeta, dando lavoro a 127 milioni di persone. L’industria turistica rivela una buona tenuta anche a dispetto della crisi globale, con un tasso di crescita del 4% previsto per il prossimo quinquennio. Ma, come tutte le grandi attività economiche, riproduce lo squilibrio tra Nord e Sud del pianeta: basti pensare che circa l’85% della spesa per spostamenti internazionali è sostenuta dai residenti di soli 20 paesi (Ue, Usa, Canada e Giappone in testa), il 15% della popolazione mondiale.CISV propone una diversa forma di turismo, sostenibile ed equo, in grado - come auspicato anche dall’Onu - di contrastare la povertà e contribuire al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Il turismo responsabile è attento a rispettare la giustizia sociale ed economica (equa retribuzione e distribuzione delle risorse), l’ambiente e le peculiarità culturali. Esso riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto a essere protagonista, proponendo ai visitatori quanto di meglio la sua cultura e il suo territorio può offrire, e traendone benefiche ricadute sul piano della sostenibilità economica.

turismo responsabile Benin

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BENIN € 5.993Nel 2013 CISV ha esportato in Benin l’esperienza già maturata in Senegal in materia di turismo responsabile, attivando un partenariato con il Ministero del Turismo. Uno studio di fattibilità ha identificato due aree d’intervento - Ouidah e Grand Popo - adatte per avviare “buone pratiche” di turismo insieme al tour operator responsabile Viaggi Solidali, partner storico di CISV. In linea con i criteri base di AITR (Associazione italiana turismo responsabile) e di ATES (Association pour le tourisme equitable et solidaire) sono stati individuati 6 circuiti turistici: tre ad Agoué, uno presso la Grande Ballade-Bouche du Roi, uno sulla Petite Ballade Gbècon-Heve e uno su Tokpa-Aizo. Per promuovere la nuova iniziativa è stato prodotto un video promozionale di 15 minuti, trasmesso dal Ministero sulle televisioni nazionali.

1 VIAGGIO PILOTA

2 ATELIER DI FORMAZIONE

6 CIRCUITI TURISTICI

COSA PUOI FARE TU: Con 35 € aiuti a formare gli abitanti di un villaggio nell’accoglienza turistica

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Per informazioni: CISV Ufficio PromozioneCorso Chieri 121/610132 TorinoTel. 011 8993823 | Fax 011 8994700www.cisvto.org | [email protected]

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Redazione: Marta Buzzatti, Stefania GariniProgetto Grafico: Michela Ghio