CISTERNE PER LA RACCOLATA DELL'ACQUA - MANUALE DI COSTRUZIONE 2014

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CISTERNE PER LA RACCOLTA DELL’ ACQUA Aghe dal cîl_Agua del cielo manuale di costruzione Come costruire una cisterna da 16.000 litri in soli cinque giorni

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CISTERNE PER LA RACCOLTA DELL’ ACQUA

Aghe dal cîl_Agua del cielo

manuale di costruzione

Come costruire una cisterna da 16.000 litri in soli cinque giorni

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Aghe dal cîl_Agua del cielo Manuale

Viagiant in tes missions brasilianis o ài cognossût l’impuartance de aghe, cheste font di vite cussì preziose che, forsit propit parce che te me tiere furlane o vin la gracie e la fortune di vêle in abondance, no podevi inmagjinâ trop dure ch’a jè la vite cence la so presince cuotidiane. Cun il “povo” brasilian, la int semplice sparniçade tes co-munitâs di campagne o ài condividût lis dificoltâs causa- dis da la secje, da la ploe tant bramade par mês e mês, te sperance di podê tornâ a viodi une nature colorade e sflandorose, par podè semenâ e cjapà sù, par podê vivi te tiere mari e no migrâ in citât o in paîs lontáns. O ài capît ce ch’al vul dì vê l’aghe misurade, dosade dome par bevi, par fasi di mangjâ e lavâ dome il vêr necessari. O ài capît l’impuartance di savê doprale cun creance, cun responsabilitât e tant judizi. Ma in Brasîl o ài cognossût ancje lis soluzions plui ingegnosis, semplicis e creativis par fai cuintri. O ài pensât di podê trasmeti ancje a atre int de Americhe Latine cheste pussibilitât in t’une forme da podê realizâ concretamentri.Cun il gno amì Pauli, misionari in Brasîl da plui di 20 ains, cun so fie Laura, cun las compañeras Elisa , Rachele e Saira o vin voltât 5 ains fa il prin manuâl in spagnûl da une edizion de Caritas brasiliane che nus ere rivât tes mans. Cun lis primis esperiencis dal progjet in Bolivie 2009 e Guatemala 2010 si sin inacuarts che nus tocjave completalu cun plui infomazions e inmagjinis par rindilu plui clâr e sempliç . Il pas sucesîf al’è stât chel di metilu in rêt e propagandalu cui gnûfs mieçs di comunicazion, e in chest Michele al’è stât un grum preziôs. Vué lu presentin ancje te version taliane par rispuindi a chei volontaris e amîs ch’o vin cognossûêt in chest percors e che nus al àn domandât par falu cognossi in atris lucs. O sperin cussì di contribuî a alimentâ la sperance in ducj chei che ur tocje frontâ cuotidianamentri la vite cun la carence di aghe . O prei il Signôr par ch’al si impensi di vualtris: cuissà se cun cheste forme di jutori o rivarin a fâ la so volontât e a sujâ lagrimis di “compagneros desanimados” ch’a no meretin lambics di chiste fate. Mandi, Tulio

Viaggiando per alcuni anni in visita ai missionari friulani operanti nel “sertao” brasiliano ho conosciuto l’importan-za dell’acqua. Questa preziosa fonte di vita di cui non conoscevo la vitale importanza, forse perché nella mia terra friulana abbiamo la fortuna e la grazia di goderne in abbondanza. Con il “povo” brasiliano, la gente umile che sopravvive nelle comunità sparse di campagna, ho condiviso le dif-ficoltà causate dalla siccità, anche se solo per brevi periodi . Sono stato testimone della brama con cui i contadi-ni attendono le piogge dopo tanti mesi e della speranza di poter tornare a vedere fiorita e colorata la natura, per poter ricominciare a seminare e a raccogliere, per poter vivere nella loro terra madre senza dover migrare in città o in paesi lontani. Ho conosciuto cosa significa vivere con pochi litri di acqua razionata al giorno, giusto per bere, per preparare il cibo e lavare solo lo stretto necessario. Ho capito l’importanza di saperla utilizzare con cura, con parsimonia, responsabilità e tanta coscienza. Ma in Brasile ho imparato anche le soluzioni più ingegnose, semplici e creative per contrastare queste condizioni di vita. Così ho pensato di dover trasmettere questa conoscenza da me appresa anche a comunità di altri stati e culture che ho avuto modo di incontrare in successivi viaggi e che vivevano le stesse difficoltà, rendendomi conto che avrei potuto aiutare concretamente coloro che ogni anno in forma più grave devono affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico.Il mio amico Paolo, missionario in Brasile da oltre vent’anni, sua figlia Laura , insieme a Saira, a Rachele, a Mi-chele e a Elisa, mi hanno aiutato nella pubblicazione di questo progetto, traducendo e arricchendo di particolari un semplice manuale che mi era venuto tra le mani edito dalla Caritas brasiliana. Oggi a distanza di 5 anni dalla prima stesura in lingua spagnola, ve lo presentiamo in lingua italiana, dopo aver raccolto l’invito di amici residenti in diverse regioni italiane. Le cisterne sono uno strumento utile a tutti, anche nelle nostre comunità dove è sempre più manifesta la neces-sità di “ tenere da conto” le risorse di cui disponiamo e dove risparmiare diventa una condizione essenziale per l’economia domestica. È assurdo utilizzare l’acqua trattata per essere resa potabile a scopi irrigui come bagnare un giardino o un orto, quando questa risorsa ci viene gratuitamente fornita in natura. Si tratta solo di conservarla.Con questo strumento speriamo di raggiungere un più vasto raggio di persone che possano cogliere il nostro messaggio e diventare divulgatrici di questo progetto.Ci auguriamo così di poter stimolare ed incoraggiare ovunque nel mondo, ove ci siano le circostanze favorevoli, la costruzione di tante altre cisterne in modo che diventino riserve di energia per una vita più degna e meno sofferente.

Mandi, TulioAlesso - Muris, Friuli, Italia, gennaio 2014

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COME CALCOLARE LA QUANTITA’ DI ACQUA CHE CADE DAL CIELO

Per fare direttamente questo calcolo, prima è necessario capire il significato di mm di pioggia: un mm di pioggia, significa che cade 1 litro di acqua per ogni metro quadrato (m²) di area, intesa sia come area del suolo o del tetto. Se si comprende questa semplice spiegazione, si può anche facilmente calcolare la quantità di acqua che cade con la pioggia. Per esempio: una pioggia da 50 mm significa, 50 litri di acqua per ogni m² del tetto. Se vogliamo conoscere, la quantità di acqua che cade sopra il nostro tetto, è sufficiente moltiplicare la larghezza per la lunghezza dell’edificio.Ad esempio: se una casa ha una larghezza di 6 m e una lunghezza di 10 m, significa che l’area di copertura totale è di 60 m². Pertanto per sapere quanta pioggia abbiamo con 50 mm di acqua caduta sopra il tetto dell’edificio, si moltiplica l’area di copertura totale (60 m²) per 50 mm, che corrispondono a 3000 litri di acqua.10 m di lunghezza x 6 m di larghezza = 60 m² di area totale coperta.60 m² x 50 mm = 3000 litri di acqua

COME CALCOLARE L’ACQUA CONTENUTA NELLA CISTERNA

Adesso che possedete la vostra cisterna, è molto importante capire quanta acqua vi entra e quanta acqua è presente in un determinato momento. Questo ci aiuta per razionare meglio il consumo di acqua. Per calcolare il volume depositato in una cisterna bisogna fare questo calcolo; questa è la formula:V = ∏ x r x r x hDove V significa Volume∏ vale 3,14r significa raggio (che è la metà del diametro interno delle cisterna)h è l’altezza della cisterna.Facciamo una dimostrazione pratica: se all’interno di una cisterna conteggiamo 1,70 m come altezza dell’acqua contenuta, e un diametro di 3,50 m, si fa questa moltiplicazione per conoscere il volume della cisterna:V = 3,14 x 1,75 x 1,75 x 1,7 = 16,347 m³ (metri cubi) che equivalgono a 16.347 litri di acqua

Ricordiamoci che l’acqua è un bene prezioso, va utilizzata con cura, principalmente per bere, per preparare il cibo e lavarsi.Una cisterna di 16.000 litri è in grado di soddisfare le necessità di acqua per bere e cucinare di una famiglia di 5 persone, per un periodo da 6 a 8 mesi. Per questo l’area di raccolta dell’acqua (tetto) dev’essere di almeno 40 m², con una piovosità media di 500 mm annuali.

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SCEGLIERE IL LUOGO ADATTO• Nel momento in cui si decide di costruire una cisterna, bisogna assicurarsi che il tetto dell’edificio risulti ad un’altezza più alta della cisterna, in modo che l’acqua raccolta dalle grondaie scenda da tutti i suoi lati per gravità, all’interno della stessa.• È molto importante che la cisterna non venga costruita in vicinanza di alberi le cui radici potrebbero rompere la cisterna, provocando perdite di acqua. In questo caso è fondamentale tenere una distanza di sicurezza per lo meno di 6-7 metri.• La cisterna deve essere costruita ad una distanza tale (10-15 metri ) da non essere oggetto di contaminazioni da scarichi fognari, fosse settiche o concimaie. • Il tipo di terreno influisce sulla costruzione: i più adeguati sono quelli sabbiosi, senza grandi pietre, in quanto queste rendono difficili le operazioni di scavo. Quelli troppo umidi possono danneggiare il risultato finale in quanto, se argillosi, in un periodo di siccità, potrebbero modificare la loro natura restringendosi, pregiudicando così la stabilità della cisterna una volta riempita. In questi casi il fondo della cisterna deve essere ben preparato con una base più solida costituita con un assembramento di pietre ben battuto e consolidato prima del getto di calcestruzzo.• È importante evitare filtrazioni sotterranee di acque provenienti dal terreno che circoscrive la cisterna. L’ACQUA PER LA COSTRUZIONE• Per la preparazione della malta l’acqua deve essere limpida e priva di residui organici. Si deve usare con moderazione in quanto, nella sua preparazione l’impasto tra acqua, sabbia e cemento deve risultare malleabile, senza essere né troppo secco né troppo acquoso. • È importante bagnare le pareti della cisterna costruita nei periodi di caldo secco, ed è indispensabile lasciare al suo interno per lo meno 10 cm di acqua, in modo da mantenere una certa umidità e non pregiudicare con possibili crepe l’assemblaggio delle placche di cui è costituita.• Bisogna ricordarsi di togliere quest’acqua nel periodo precedente all’arrivo delle piogge più frequenti, poiché col tempo aumenta la sua alcalinità e non è pertanto potabile.CEMENTO• Mai utilizzare cemento vecchio ed indurito.• Il cemento deve essere immagazzinato e stoccato sopra tavole di legno in un luogo poco umido e dove non si abbia molta circolazione d’aria, al riparo da piogge ed altri eventi atmosferici.SABBIA• Per la costruzione delle placche la sabbia deve essere di buona qualità e adatta allo scopo, pertanto deve risultare ben lavata e setacciata, in modo da evitare la presenza di qualunque residuo organico, sia esso animale o di origine vegetale, e la presenza di pietre o sassi di dimensioni superiori a quelle consentite.• Bisogna evitare la sabbia salata. È utilizzabile quella che si trova in prossimità di fiumi o proveniente da cave.• Bisogna assicurarsi che non contenga terra o polvere di argilla, in modo da non rischiare di deteriorare la qualità dell’impasto e la sua tenuta una volta seccatasi. Per accertarsi della qualità, mescolare un po’ di sabbia dentro un secchio d’acqua ed osservare se l’acqua si intorbidisce e la sabbia fa molta fatica a sedimentare, per valutare la presenza di terra.• Per misurare il volume della sabbia necessaria alla costruzione bisogna tenere in conto che se questa è umida, contiene il 30% in più di volume rispetto a quella secca.

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ATTREZZATURE NECESSARIE• 3 pale• 3 picconi• 2 zappe• 1 seghetto per tagliare ferro• 1 seghetto per tagliare legno• 1 pinza e una tenaglia• 1 forbice per tagliare fogli di ferro (cesoia)• 1 martello e 1 mazzetta di ferro• 2 setacci con misure di rete diversa per setacciare sabbia più o meno fina• 1 livello da muratore• 1 filo/spago con piombo• 3 frattazzi di legno • 2 frattazzi di ferro (con lama fina)• 1 frattazzo di spugna per livellare• 1 filo di spago o di nylon (6-7 metri)• 2,5 metri di corda • 1 metro flessibile arrotolabile• 2 pezzi di spugna grossa• 2 scope• 2 pennelli (da 20 x 5 cm)• 2 stagge di legno da 57 cm di lunghezza • 2 stagge di legno da 1 mt di lunghezza (foto n. 17-18)• 1 staggia da 1,85 mt di lunghezza • 1 dima da 1,85 mt di lunghezza con 2 fori a 1,75 e 1,82 mt• 3 cazzuole grandi• 1 cazzuola piccola e 1 cazzuola a punta• 1 recipiente da 200 litri per contenere acque• alcuni metri di tubo di gomma flessibile per irrigazione• 2 carriole (meglio 3 per lavorare più rapidamente)• 3 secchi da 15-20 litri• 50 cm di tubo di ferro da 1 pollice• 1 scala larga al massimo 45 cm e lunga 2,5-2,8 metri• 2 cunei ed alcune tavolette di legno di varia misura• 4 tavolette di legno da 85 cm x 5-7 cm x 2 cm di spessore • Una decina di paletti di legno a punta da 40/50 cm• 20 morsetti di legno con viti e bulloni (foto nr. 5)• 1 chiave inglese della misura per avvitare i morsetti• 1 palo da 2,15 metri di lunghezza (foto n. 6)• 1 trave di legno della lunghezza di almeno 4,30 metri, larga 15 cm e di 8-10 cm di spessore (foto n. 6)• Una ruota di legno di 50 cm di diametro e 4-5 cm di spessore (foto n. 70, vedi come costruirla a pagina 18)

MATERIALI DA ACQUISTARE• Cemento 20-21 sacchi da 50 kg• Impermeabilizzanti per cementi e malte edili: 2 kg (facoltativo, non indispensabile)• Calce in polvere: 4 kg • Sabbia di qualità fina e lavata: 3 metri cubi• Pietrisco/ghiaino lavato: 0,5 metri cubi• Tondini di ferro da 8 mm ø: lunghezza totale 48 mt• Tondini di ferro da 6 mm ø: lunghezza totale 36 mt• Chiodi da 4 e 6 cm di lunghezza• Gessetti per marcare• Filo di ferro zincato da 2 mm di spessore: 13 kg• Filo di ferro dolce da 1 mm di spessore: 1 kg• Rete sottile di ferro zincato dolce: lunghezza 9,60 mt x 1 mt di larghezza• Grondaie di zinco o con tubo da 5 pollici in PVC• Foglio di nylon: lunghezza 12 mt x 1 mt di larghezza (facoltativo - foto n. 62).• Tubo di plastica in PVC 75 (3 pollici): almeno 6 metri di lunghezza (foto n.7 e 27)• 2 curve di tubo da 45° in PVC 75 (3 pollici) (foto n. 99)• 1 tubo di PVC da ½ o da 1 pollice , circa 6 mt, da utilizzare per lo scarico dell’acqua pulita usufruendo della gravità, con un rubinetto finale (foto n. 106).• 1 tubo da 1 pollice, circa 6 mt, se è necessario prelevare l’acqua con una pompa manuale o elettrica (foto n.28).• 1 porticina d’ispezione in lamiera di ferro o zincata.

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viti da 8-10 cm

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Misure interne degli stampi

Altezza interna

Larghezza interna

Altezza maxdella curva

Spessore del lato interno

Larghezza interna della base

Larghezza interna della parte superiore

Lunghezza interna del lato diagonale

Placca piccola del tetto 3°fila n°21 +1 di riserva totale: 22 placche

52,8 cm 2,5 cmo

3 cm*

22 cm 7,5 cm 53 cm

Placca media del tetto 2° fila n°21+1 di riserva totale: 22 placche

52,8 cm 2,5 cmo

3 cm*

35,5 cm 23 cm 53 cm

Placca grande del tetto 1° fila n°20+1 di riserva totale: 21 placche

51,8 cm 2,5 cmo

3 cm*

50 cm 37,5 cm 52 cm

Placca curva della parete n° 42+2 di riservaTotale: 44 placche

91 cm 50 cm 1,6 cm 3,5 cmo

4 cm*

Travetti per il tetto: n°21 +1 di riservaTotale: 22 travetti

175 cm 7 cmper 7 cm

di profon-

dità

MISURE PER UNA CISTERNA DA 16.000 LITRI

• Raggio di scavo: 2,40 mt• Raggio interno della cisterna: 1,75 mt• Profondità dello scavo: 1,40 mt per terreno sabbioso e 1,60 mt per terreno umido/argilloso• Altezza centrale della cisterna: 2,35 mt• Altezza laterale della cisterna: 1,84 mt• N° di file delle placche da parete da 91 cm: 2• N° di placche da parete: 44 (42 + 2 di riserva)• N° di placche da tetto: 65 (21 grandi + 22 medie + 22 piccole)

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*in base allo spessore del tubo di ferro che si trova in commercio

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50 cm

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480 cm

350

cm

PROFONDITÀ DELLO SCAVO SU TERRENI UMIDI/ARGILLOSI: 160 cm (se si incontra acqua, è necessario asportarla prima di collocare le pietre sul fondo).

240 cm

PROfONDITÀ DELLO SCAVO PER TERRENO SABBIOSO CON PIETRE: 140 cm

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MARCATURA DEL TERRENO PER LA COSTRUZIONE DI UNA CISTERNA DA 16.000 LITRI

• Legare due paletti ad un fi lo di nylon ad una distanza di 2,4 mt (raggio dello scavo).• Interrare uno dei due paletti al centro del luogo scelto dove costruire la cisterna e marcare una circonferenza con l’altro (foto n. 8).• Evidenziare con un po’ di polvere di calce o di segatura di legno la marcatura appena tracciata.• Scavare un buco della profondità di 1,40 mt, per un terreno sabbioso, o di 1,60 mt per un terreno umido/argilloso, seguendo questo disegno:

Se si incontrano pietre o rocce nel terreno che ostacolano le operazioni di scavo, è suffi ciente fermarsi alla profondità di 1,35 mt ed utilizzarela terra estratta dallo scavoper rafforzare le pareti esteriormente. Attenzione a non limitarsi ad una profondità inferiore ad 1,30 mt, in quanto può compromettere la stabilità e la resistenza della cisterna.

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spessore della placca: almeno 3,5 cm

1,6

cm

curvatura massima: 1,6 cm

Placche della fila inferiore

Placche della fila superiore

tagliare 8 x 8 cmper posizionare i travetti

larghezza 50 cm

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ra 9

1 cm

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COSTRUZIONE DELLE PLACCHE PER LA PARETE

Materiali per la costruzione di 44 placche• sabbia comune per appoggiare le placche da costruire: 0,5 mt cubi• cemento: 350 Kg • sabbia fina lavata e setacciata: 14 carriole• ghiaino/pietrisco lavato e setacciato con pezzatura non superiore a 18-20 mm: 7 carriole• stampi in ferro per la costruzione delle placche (foto n. 14)• 2 stagge da 1 metro La malta deve essere così composta: 2 carriole di sabbia fine lavata e setacciata + 1 carriola di ghiaino/pietrisco lavato e setacciato + 50 kg di cemento + acqua quanto basta

Come si fa• Distribuire la sabbia comune su un pavimento (possibilmente già piano e cementato) formando un lettino di 2-3 cm di spessore (foto n.13). Se possibile scegliere luoghi ombreggiati, anche interni ben arieggiati. • Nel caso in cui non si disponga di un piano livellato e cementato, è indispensabile livellare un luogo, stendere un foglio di nylon sul quale andremo a depositare la sabbia comune necessaria per la preparazione delle 44 placche, come spiegato sopra.• Preparare il fondo della sabbia comune dandogli una forma leggermente curva, livellandolo con l’aiuto di una staggia (foto n.15).• Posizionare lo stampo con il lato curvo sopra il lettino di sabbia pressato e livellato con l’ausilio di una cazzuola (foto n.14 e 16).• Rialzare lo stampo, immergerlo nell’acqua contenuta nel recipiente da 200 litri e riposizionare lo stampo sul lettino appena preparato.• Iniziare a porre la malta partendo da un lato (foto n.17), aggiungendola con cautela e lentamente sopra quella già posizionata, allargandola, battendola e distribuendola con una cazzuola, completando il riempimento fino al lato opposto ( foto n.18). • Battere con una staggia sopra lo stampo in modo da livellare e stabilizzare la malta sul fondo della sabbia comune, asportando quella in eccesso (foto n. 19).• Subito dopo rimuovere lo stampo sollevandolo con cautela, in modo che la placca appena costruita si stacchi lentamente.• Lavare bene lo stampo utilizzato con uno straccio e/o un pezzo di scopa, reimmergendolo nel recipiente riempito d’acqua per procedere più in fretta. • Dopo dieci minuti, sul lato a vista interno delle placche, con l’ausilio di una cazzuola, è conveniente effettuare leggeri graffi per facilitare la presa dell’intonacatura interna della cisterna (vedi foto n.20).• Lo stesso procedimento viene utilizzato per tutte le successive placche.• Dalla 23° alla 44° placca bisogna eseguire un taglio con la cazzuola di 8 cm x 8 cm sempre sullo stesso angolo e lato ( foto n. 21-22).• Su una di queste placche si deve eseguire un foro utilizzando il tubo in PVC 75 (3 pollici) vicino al lato tagliato (foto n. 23) che servirà per la fuoriuscita del “troppo pieno”.• Lasciar seccare le placche per almeno 2-3 gg a seconda del luogo e delle condizioni climatiche.

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PLACCHE PER LA PARETE DELLA fILA INfERIORE

PLACCHE DELLA PARETE DELLA fILA SUPERIORE

in luoghi tanto caldi e assolaticoprire con un foglio di nylon non trasparente

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è necessario bagnare le placche6-8 volte al giornoschizzando acqua con un pennelloper evitare che si crepino

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Assicurarsi che NESSUNO, persone o animali, possa avere accesso a questo luogo, entrando e calpestando le placche appena costruite !

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7,5 cm

22 cm23 cm

35,5cm

37,5 cm

50 cm

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37,5 cm

50 cm

37,5 cm

50 cmDisegno A: questa è la placca con il foro per l’entrata del tubo nella cisterna dalla grondaia

Disegno B questa è la placca con il foro per il tubo da utilizzare per prelevare l’acqua con una pompa

Servono 20 placche grandi + una di riserva contando tra queste anche quelle con i fori 10

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PARTICOLARE IMPORTANTESe la morfologia del terreno su cui andiamo a costruire la cisterna è pianeggiante, e sarà pertanto necessario prelevare l’acqua della cisterna con una pompa, e non con uno scarico per gravità, è doveroso fare un foro da 1 pollice nel mezzo di una delle placche grandi della prima fila del tetto (vedi il disegno b in basso e la foto nr. 28).

COSTRUZIONE DELLE PLACCHE DEL TETTO

Materiali per la costruzione di 65 placche• sabbia comune per appoggiare le placche da costruire• 3 stampi trapezoidali in ferro per la costruzione delle 3 misure delle placche• 2 stagge da 57 cm di lunghezza• cemento per la costruzione delle placche: 125 kg di cemento• 7,5 carriole di sabbia lavata e setacciata con grani di dimensioni non superiori a 15-18 mmLa malta deve essere così composta: 3 carriole di sabbia lavata e setacciata con grani non superiori a 15-18 mm di grandezza + 50 kg di cemento + acqua quanto basta.

Si devono preparare 21(20+1 di riserva) placche di misura più grande, 22 placche medie e 22 placche piccole.Utilizzare lo stesso procedimento già eseguito per la costruzione delle placche grandi. In questo caso, però non è necessario livellare il fondo di sabbia comune in forma arrotondata, ma è sufficiente che sia in piano.

IMPORTANTE• Ricordarsi di eseguire un foro, con un tubo di PVC 75 (3 pollici) nel mezzo di una delle placche più grandi della prima fila del tetto (Vedi il disegno A e la foto n.27). A seconda delle entrate previste nella cisterna, preparare una o più placche forate.• Le placche devono essere bagnate, schizzando su di loro acqua con un pennello o un pezzo di scopa da 6 a 8 volte al giorno. Vanno lasciate seccare per almeno 2 o 3 giorni.• Assicurarsi che NESSUNO, persone e/o animali, possano avere accesso a questo luogo, entrando e calpestando le placche appena costruite.

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COSTRUZIONE DEI TRAVETTI

Materiali per la costruzione di nr.22 travetti• 2 carriole di sabbia lavata comune, mescolata con 2 carriole di ghiaino/pietrisco di dimensione non superiore a 20-25 mm• cemento : 75 Kg • 40 mt lineari di tondini di ferro da 8 mm.• la malta deve essere così composta : 1,5 carriole di sabbia lavata (indicativamente 18 pale circa) + 1,5 carriole di ghiaino/pietrisco + 50 Kg di cemento; mescolare bene a secco, prima di aggiungere acqua in modo contenuto, per ottenere una consistenza che non permetta alla malta del travetto appena costruito di calare e allargarsi nel momento in cui si alzerà lo stampo.• 1 stampo in legno così preparato:tagliare 2 tavolette della lunghezza di 180 cm x 7 cm x 2,5 cm di spessore + 2 tavolette quadrate da 7 cm x 7 cm x 2 cm di spessore+ 2 cunei di legno della misura di 7 cm di larghezza, aventi i due lati retti uno di 20 cm di lunghezza e l’altro di 2,5 cm. Inchiodare i cunei sul lato interno delle 2 tavolette lunghe in modo tale che quando andremo ad assemblare le tavolette preparate dovremo ottenere le seguenti misure interne: 175 cm di lunghezza x 7 cm di profondità x 7 cm di larghezza (vedi disegno), ottenendo da una parte dello stampo una punta interna da 2 cm. Unire le tavolette sopra preparate con chiodi, rinforzando adeguatamente le due estremità dello stampo come si vede nelle foto n. 30-31 con ulteriori due tavolette delle dimensioni di 12 cm x 7 cm x 2 cm di spessore.

Come si faNel caso in cui si dispone di un pavimento solido e livellato, possiamo aprire i sacchi di carta, svuotati dal cemento già utilizzato, e usarli come fondo su cui appoggiare lo stampo di legno per la costruzione dei travetti (foto n.29). Se non disponiamo di questo pavimento, sarà necessario preparare un piano livellato con sabbia comune.• Tagliare le verghe di ferro da 8 mm in modo da ottenere 22 pezzi della lunghezza di 181 cm e ad una delle estremità di ciascuno, faremo un gancio nei 6 cm finali, piegandoli con l’aiuto di una guida a con un tubo di ferro b , o con una chiave appropriata c (foto n.30).• Immergere lo stampo di legno nel recipiente d’acqua da 200 lt., da entrambi i lati, e posizionarlo sulla base preparata.• Inserire la malta preparata fino a metà dell’interno dello stampo, battendola bene con la cazzuola in modo che scenda bene sul fondo.• Inserire la verga già curvata tenendo il gancio rivolto verso l’alto, in modo tale che fuoriesca dallo stampo dalla parte a punta più stretta (foto n.31). Continuare l’inserimento della malta fino al completamento, continuando a batterla insistentemente fino alla sommità dello stampo.• Per rimuovere lo stampo è necessaria la presenza di due persone alle due estremità (foto n.33). Iniziare dando piccoli colpi all’esterno dello stampo con una cazzuola e contemporaneamente all’unisono sollevarlo lentamente, facendo attenzione a non sformarlo.•Estratto lo stampo, lavarlo con cura con uno straccio o, meglio, con una scopa senza manico, reimmergendolo nel recipiente grande riempito d’acqua.• Ripetere l’operazione fino ad ottenere 21 travetti + 1 di riserva.• I travetti devono essere bagnati più volte al giorno. Lasciarli seccare per almeno 3 gg, assicurandosi che NESSUNO possa avere accesso a questo luogo, entrando e calpestando i travetti appena preparati.

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PAVIMENTAZIONE BASE DELLA CISTERNA

Materiali per la base di 1,80 mt di raggio• sabbia comune e ghiaino/pietrisco• cemento : 150 kg• 8 mt lineari di tondini di ferro da 8 mm• 36 mt lineari di tondini di ferro da 6 mm• 100 gr di filo di ferro dolce • 1 staggia da 1,80 mt di lunghezza e il livello da muratorePreparare la malta con questa proporzione: 1 carriola di sabbia comune + 2 carriole di ghiaino mescolata con 50 Kg di cemento+ acqua quanto basta.

Come si fa• Terminato lo scavo ad una profondità di 1,40 mt circa, è necessario predisporre una base rotonda e livellata da 4,80 mt di diametro.Nel caso di terreno argilloso (grasso con terra sciolta) è necessario preparare un fondo con pietre ben assestate in modo da incastrarle l’una all’altra utilizzando una mazzetta di ferro per migliorarne il loro assestamento. Coprire i vuoti inserendo il pietrisco più grosso negli interstizi che si vengono a creare tra le pietre più grandi (foto n.35), controllando la base preparata con il livello e la staggia da 1,85 mt per un raggio di 1,82 dal centro. Se il terreno durante lo scavo è già ben compattato, duro e sabbioso, è sufficiente livellare il terreno aggiungendo pietrisco lavato prima di procedere al getto di cemento.• Piantare un tondino di ferro al centro della cisterna, ed altri paletti sul bordo della circonferenza ad un raggio di 1,82 mt dal centro (foto n.35).• Realizzare una ragnatela con i tondini di ferro a disposizione, sulla base appena preparata. Tagliare la verga da 6 mm alla lunghezza di 3,62 mt. Con le verghe di 8 mm rimaste costruire altre due linee rette della lunghezza di 3,62 mt circa. Se non abbiamo a disposizione due linee intere di tondino, si sormontano gli avanzi, in modo da raggiungere la misura sopra menzionata, legandoli con il filo di ferro. Incrociare le tre rette in prossimità del centro e su queste diamo forma con le verghe da 6 mm a tre cerchi con le seguenti dimensioni:- un primo cerchio con raggio di 1,77 mt circa- il secondo del raggio di 1,25 mt circa- il terzo più piccolo di 0,65 mt circa• Bagnare il fondo e fare attenzione a tenere leggermente sollevata la ragnatela di ferro formata prima di porre la malta a mucchietti sul punto centrale e su sei punti di incrocio delle rette con il cerchio più grande • • • • Compattare la malta tenendo uno spessore di 6-7 cm, controllando che tutti i sette punti risultino tra loro allo stesso livello (foto n.36).• Una volta stabilizzate queste sette parti, continuiamo a distribuire la malta su tutto il contorno con un raggio di 1,80 mt (foto n.37). Cominciare a riempire uno spicchio alla volta fino al suo completamento, coprendo bene l’intera ragnatela di ferro (foto n.38).Poco dopo un’ora dal termine della pavimentazione, marchiamo una circonferenza con un raggio di 1,75 mt (foto n.39) aiutandosi con uno spago legato al tondino piantato al centro della cisterna o con la dima.

IMPORTANTE• Nel caso in cui il terreno sia composto da terra sciolta/argillosa, per rinforzare la costruzione della base utilizzeremo una maggior quantità di cemento nella preparazione della malta.• Evitare di costruire il pavimento su un terreno non ben livellato• Non eseguire il getto di cemento se non sono già pronte le placche grandi che utilizzeremo per la costruzione della parete, in quanto è preferibile non attendere molto tempo tra la costruzione della base e l’innalzamento della parete.

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COME SI SOLLEVANO LE PLACCHEDopo due giorni* che le placche sono state messe a seccare al sole, possiamo sollevarle con cura dal lato più lungo (foto n. 40-41), spazzolarle con una scopa e trasportarle afferrandole con molta cautela (foto n. 44-47). Successivamente, se disponiamo di acqua, risciacquarle bene in modo da far scendere la sabbia residua ed avvicinarle lungo il contorno del pavimento preparato, facendo attenzione a metterle sopra i fogli riciclati dai sacchi di cemento già svuotati (foto n. 49).

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13*Nel caso in cui le placche vengano messe a seccare all’interno di un edificio (con minore ricambio d’aria) è preferibile attendere almeno una giornata in più prima di poterle rimuovere.

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POSIZIONAMENTO DELLE PLACCHE DELLA PARETE

Materiali• preparare la malta con questa proporzione: sabbia fi na, lavata e ben setacciata (18 pale circa) mescolata con 25 Kg di cemento + acqua quanto basta• 20 morsetti di legno completi di viti e bulloni (foto n. 5)• 4 o più tavolette da 85 cm di lunghezza e 5-7 cm di larghezza • 1 staggia da 1,85 mt , una dima, fi lo con piombo e livello da muratore

Come si fa• Segnare sulla circonferenza di raggio 1,75 mt, marcata precedentemente sul pavimento, tratti ogni 50 + 2 cm, misure corrispondenti alla larghezza di ciascuna placca grande ed allo spazio da tenere tra due placche (vedi disegno A).• Sul bordo esterno marcato, inumidire con un pennello la base su cui porre una striscia di malta per una larghezza di 4-5 cm circa e con uno spessore di 3 cm in altezza, per una lunghezza di 1,2 mt circa. Sopra posizionare le prime due placche tenendole distanziate 2 cm tra loro, rispettando i segni marcati. Nel caso in cui abbiamo in progetto di estrarre l’acqua per gravità, sfruttando il luogo scosceso (vedi pag. 16), ed abbiamo già preparato lo scavo per posizionare il tubo di scarico, inizieremo in questo punto a posizionare le prime due placche che andranno ad affi ancare il tubo da ½ o da 1 pollice che terremo sollevato di 4-5 cm circa dal fondo (foto n. 50). Nel caso invece in cui si prevede l’estrazione con una pompa, si può cominciare a posizionare le placche da qualunque parte si preferisce.• Mettere a livello le prime placche della parete con l’ausilio del fi lo con piombo ed il livello da muratore (foto n. 48), sostenendole con le mani, fi no a quando non le avremo fi ssate con il morsetto di legno e garantito il loro stabile equilibrio.• Procedere fi no a completamento del circolo con il posizionamento delle altre placche, mantenendo sempre una distanza di 2 cm tra loro e controllando sempre il livello tra loro anche con la staggia.• Terminato l’innalzamento della prima fi la, dall’interno della cisterna, riempire la fuga tra le placche, dopo averla inumidita con un pennello, facendosi aiutare da un compagno di lavoro che dall’esterno sosterrà una tavoletta di legno (85x 5-7 cm) in modo che la malta inserita non fuoriesca. Al termine del riempimento, sfi lare lateralmente con cautela la tavoletta di legno, lavarla e procedere con la prossima fuga.• Dopo due ore circa dal termine del riempimento delle fughe, legare la prima fi la delle placche con fi lo di ferro zincato e asportare i morsetti.• Sopra due placche della prima fi la, inumidire il bordo superiore e posizionare uno spessore di 2 cm circa di malta (foto n. 55).• Posizionare la prima placca del secondo livello (utilizzare quelle con l’incavo di 8 x 8 cm sul lato superiore), come nel disegno C.

14b. c.a.

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• Posizionare la seconda placca e sostenerla manualmente, prima di fissarla con il morsetto, mantenendo sempre 2 cm di distanza tra le placche, controllando la perpendicolarità, grazie all’uso degli strumenti: filo con piombo, staggia e livello da muratore. Ricordarsi di posizionare la placca con il foro di uscita da 3 pollici nel punto dove desideriamo scaricare l’esubero dell’acqua raccolta una volta riempita totalmente la cisterna.• Procedere fino ad ultimazione (mantenendo sempre 2 cm di distanza tra le placche), dopodiché riempire con la stessa malta le fughe generate come fatto per la prima fila.

AVVOLGIMENTO DELLA PARETE

Materiali• filo di ferro zincato da 2 mm di spessore (12 kg) e gessetti per marcare

Come si fa• Attendere almeno due ore dalla collocazione dell’ultima placca prima di iniziare l’avvolgimento, evitando di cominciare questa operazione quando la malta utilizzata per la stuccatura nelle fughe è ancora fresca.• Segnare con un gessetto sulla parete esterna, partendo dall’altezza di 10 cm dalla base sui cui poggia la prima fila di placche, in corrispondenza di un punto cardinale e ripeterlo in altezza ogni 7 cm di distanza fino a raggiungere la sommità. In corrispondenza del secondo punto cardinale (primo quarto di cisterna), ripetere l’operazione, ma partendo da 11,5 cm dalla base e segnare i prossimi in altezza, come prima, ogni 7 cm. Procedere così con il terzo punto cardinale (nel punto diametralmente opposto al primo segno), partendo da una base di 13,5 cm, e ripetere come prima la segnatura in altezza. Infine, sul quarto punto cardinale (tre quarti di cisterna), fare il primo segno a 15 cm dalla base, e proseguire con gli altri segni distanziati ogni 7 cm come fatto precedentemente.• Iniziare ad avvolgere la cisterna all’altezza di 10 cm dalla base facendo un primo giro completo di filo di ferro zincato parallelo alla base, e legarlo al capo, per poi proseguire seguendo i segni tracciati come guide, facendolo salire e girare attorno alla cisterna, avvolgendola e stringendola, alzandosi parallelamente alla distanza di 7 cm, fino alla sua sommità. In prossimità del bordo superiore fare un doppio giro (foto n.57-58) per sostenere maggiormente la spinta dei travetti.• Terminato l’ultimo giro, allacciare e stringere con cautela, in modo da non danneggiare la costruzione, sullo stesso filo di ferro con una pinza.

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SCARICO DELL’ACQUANel caso in cui la cisterna venga costruita in un luogo scosceso, si può approfi ttare di questa inclinazione per lo scarico naturale dell’acqua sfruttando la gravità. Se non si sia già provveduto a posizionare il tubo di scarico prima di terminare l’intonacatura, nel giunto tra due placche della base, è necessario fare un piccolo foro (foto n. 64) dove inserire il tubo, al quale verrà collegato all’altra estremità esterna un rubinetto fi nale per dosare l’estrazione dell’acqua.

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INTONACATURA DELLA PARETE ESTERNA

Preparare la malta con questa proporzione: 2,5 carriole (32 pale circa) di sabbia lavata e setacciata fi ne, evitando grani di pezzatura superiori a 3 mm + 50 kg di cemento + acqua quanto basta.Preparare una soluzione di acqua e cemento mescolando bene 4 cazzuole grandi di cemento in 7-8 litri di acqua.

Come si fa• Inumidire la parete schizzando acqua con un pennello.• Intonacare con la malta partendo dalla base del pavimento, tenendo uno spessore di almeno 2 cm circa, in modo da coprire bene il fi lo di ferro zincato utilizzato (foto n. 59).• Distribuire e rifi nire bene l’intonacatura, rinforzarla dove necessario, sciogliendo i grumi e gli accumuli con una spugna ed un pennello, dopo aver bagnato e ripassato la parete con la soluzione di acqua e cemento.• Ricordarsi di graffi are leggermente con la punta della cazzuola il bordo superiore delle cisterna, per una fascia di 10 cm circa (foto n. 60-61) in prossimità degli alloggiamenti per i travetti, in modo che faciliti la presa fi nale della prossima intonacatura di rinforzo (cinturone fi nale).• Nelle ore successive controllare l’intonacatura, ripassandola con la stessa soluzione per evitare crepature, utilizzando spugna e pennello.• Lasciare asciugare per almeno un giorno, inumidendo con acqua la parete se la costruzione avviene in un luogo soleggiato e caldo.• Collocare un telo di nylon di 1 mt di larghezza x 12 mt di lunghezza, nella parte inferiore della cisterna, facendo un giro completo (foto n. 62). Per sorreggerlo utilizzeremo una rimanenza di fi lo di ferro dolce.• Quando l’intonaco si è seccato, si può procedere a riempire la parte esterna inferiore della cisterna, ripristinando il piano di campagna originale precedente allo scavo, utilizzando terra sciolta da calpestare progressivamente, facendo particolarmente cura ed attenzione ad evitare la caduta accidentale di sassi e pietre (foto n. 63).

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TRATTAMENTO FACOLTATIVO: APPLICAZIONE DELL’IMPERMEABILIZZANTE

Come si fa:• L’impermeabilizzante si utilizza nella parte interna della cisterna, sulle pareti e sul fondo. È preferibile applicarlo una o due ore dopo aver terminato l’intonacatura.• Mescolare l’impermeabilizzante secondo le indicazioni fornite sulla confezione del prodotto.• Applicare fi no a 3 strati, tenendo presente che la prima applicazione dovremmo tenere una concentrazione inferiore di cemento, mescolata nel prodotto, in modo che questo penetri bene all’interno delle pareti e del fondo.• Lasciare che si secchi bene prima di procedere al lavaggio della cisterna, che successivamente a questo sarà pronta a conservare l’acqua che andremo ad immagazzinare.

IMPORTANTEAl termine della costruzione della cisterna, per mantenere l’umidità all’interno della stessa, è necessario riempirla con almeno 20-30 cm di acqua.

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INTONACATURA DELLA PARETE INTERNA

Preparare la malta con questa proporzione: 2 carriole (24 pale circa) di sabbia lavata e setacciata fi ne, evitando grani di pezzatura superiori a 2 mm + 50 kg di cemento + acqua quanto bastaUtilizzare la solita soluzione di acqua e cemento ottenuta mescolando4 cazzuole grandi di cemento in 7-8 litri di acqua.

Come si fa• Inumidire la parete schizzando acqua con un pennello.• Iniziare ad intonacare con la malta fi na partendo dalla base del pavimento, tenendo uno spessore di circa 2 cm (foto n. 66), rafforzando il contorno tra la base e la parete recuperando gli eccessi.• Distribuire e rifi nire bene l’intonacatura, rinforzarla dove necessario, sciogliendo i grumi e gli accumuli con una spugna ed un pennello dopo aver bagnato e ripassato la parete con la soluzione di acqua e cemento.• Nelle ore successive controllare l’intonacatura, ripassandola con la stessa soluzione per evitare crepature, utilizzando spugna e pennello.• Lasciare asciugare per almeno un giorno, inumidendo con acqua la parete se la costruzione avviene in un luogo soleggiato e caldo.

INTONACATURA E RIfINITURA DEL fONDO INTERNO

Preparare la malta con questa proporzione: 2,5 carriole (30 pale circa) di sabbia lavata e setacciata fi ne, evitando grani di pezzatura superiori a 3 mm + 50 kg di cemento + acqua quanto bastaUtilizzare la solita soluzione di acqua e cemento, ottenuta mescolando 4 cazzuole grandi di cemento in 7-8 litri di acqua.

Come si fa• Inumidire la base con acqua, schizzandola abbondantemente con un pennello.• Intonacare il fondo con la malta fi na per uno spessore di circa 1- 2 cm, rifi nendo bene il contorno tra la base e la parete.• Distribuire la malta su tutta la base, aiutandosi a livellarla con l’aiuto della staggia (vedi disegno), asportando gli eccessi verso i luoghi più carenti.• Distribuire e rifi nire bene l’intonacatura, rinforzarla dove necessario, sciogliendo i grumi e gli accumuli con una spugna ed un pennello dopo aver bagnato e ripassato la parete con la soluzione di acqua e cemento.• Successivamente controllare l’intonacatura, inumidendola con la stessa soluzione per evitare crepature, utilizzando spugna e pennello (foto n. 68).• Lasciare asciugare per alcune ore prima di poter calpestare il fondo per preparare l’armatura per il tetto, inumidendo ancora con acqua il fondo se siamo in un luogo soleggiato molto caldo e secco.

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ARMATURA DEL TETTO

Materiali• 1 palo di legno di 2,15 mt di lunghezza• 1 trave di legno di almeno 430 cm di lunghezza per 15-20 cm larghezza e per 8-10 cm di spessore• 1 ruota di legno da 50 centimetri di diametro • 2 cunei e 2 tavolette di legno• 2,5 metri di corda • fi lo di ferro dolce e fi lo di ferro zincato da 2 mm• chiodi da 4 e 6 cm

Come si fa• Collocare il palo di legno precisamente al centro della cisterna e appoggiarlo sopra una tavoletta e due cunei di legno per facilitare,dopo tre giorni, la rimozione del palo stesso (foto n. 73).• Collocare la trave di legno lunga e squadrata sopra la parete della cisterna in modo da incrociarla con il palo verticale (foto n. 69). Ricordarsi di mettere la trave orizzontale già nella direzione dove si pensa di collocare la porticina d’ispezione.• Allineare il palo di legno centrale ben eretto in posizione verticale senza inclinazioni e con l’utilizzo della corda, legare la trave squadrata al palo in modo che tutto sia ben stabile.• Posizionare la ruota di legno in cima al palo centrale in modo tale che sia a livello e fi ssarla con fi lo di ferro ai chiodi piantati sulla ruota e sul palo centrale (foto n. 70-71-72).

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creando una nicchia dove poi inserire la punta superiore del palo verticale in modo da limitare eventuali spostamenti.

• È importante costruire la ruota in questo modo per facilitare il disarmo del tetto che deve essere effettuato tre giorni dopo che è stato terminato. Essendo la porticina d’ispezione più stretta della ruota, non permette a questa di venire estratta tutta intera. È indispensabile quindi seguire il procedimento di costruzione sopra illustrato in modo da smontare poi la ruota direttamente all’interno della cisterna per poi riutilizzarla, rimontandola nuovamente per altre costruzioni.

COSTRUZIONE DELLA RUOTA DI LEGNO:

• È necessario comporla con quattro tavolette di legno già tagliate a forma di mezzaluna. Ogni mezzaluna deve avere 25 cm di raggio e almeno 2 cm di spessore per un totale di 50 cm di diametro e 4 cm di spessore una volta che è stata assemblata.

• Uniamo le mezze lune due a due assicurandole da un lato con dei chiodi.

• Dal lato superiore la prospettiva è questa:

• Sul lato inferiore inchiodare trasversalmente due tavolette di legno (a e b) e altre due più piccole (c e d)

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POSIZIONAMENTO DEI TRAVETTI

Materiali• 21 travetti di cemento• filo di ferro zincato da 2 mm• malta per il getto centrale (circa ½ carriola di materiale) da preparare con questa proporzione: 2 parti di sabbia comune per ogni parte di ghiaia + 1 parte di cemento + acqua quanto basta• malta per fissare i travetti sul bordo da preparare con questa proporzione: 4 parti di sabbia fine e lavata per 1 parte di cemento

Come si fa• Posizionare fogli di carta (carta di giornale o quella recuperata dai sacchi di cemento svuotati) sopra la ruota di legno.• Contemporaneamente posizionare 2 travetti, l’uno di fronte all’altro per non sbilanciare la struttura, appoggiandoli con l’estremità a punta sopra la ruota di legno e con i ganci rivolti verso l’alto (foto n. 75). L’altra estremità andrà negli alloggiamenti ricavati sul bordo della parete (foto n. 76).• Completare aggiungendo gli altri travetti, a due a due, fino a ottenere una raggiera (foto n. 77). Se incontrerete difficoltà a incastrare gli ultimi travetti, limare un poco le punte degli stessi e/o rialzare leggermente il palo centrale aumentando gli spessori sul fondo con l’ausilio dei cunei o con un altra tavoletta di legno. • Legare i ganci dell’estremità dei travetti con filo di ferro zincato, incrociando e stringendo forte con le pinze (foto n. 77).• Misurare la distanza tra i travetti appoggiati sul bordo della cisterna (foto n. 78) verificando che siano alla stessa distanza (approssimativamente tra 45-46 cm); è molto importante rispettare questa equidistanza in modo che le placche del tetto trovino sufficiente appoggio e si eviti che possano cadere.• Bagnare la raggera centrale formata sopra la ruota di legno per migliorare la tenuta del getto di malta che andremo a versare con cautela al suo interno, spingendola verso il fondo e riempiendo tutti gli spazi fino a coprire in altezza i ganci dei travetti (foto n. 80).• Collocare un pezzo di tubo in PVC 75 (3 pollici) per l’uscita dell’acqua dalla cisterna al suo massimo riempimento (tubo di “troppo pieno” - foto n. 79).• Fissare le travi alla parete (foto n. 79) riempiendo gli spazi rimasti con malta preparata con questa proporzione: 4 parti di sabbia per 1 parte di cemento.

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POSIZIONAMENTO DELLE PLACCHE DEL TETTO

Collocare le placche trapezoidali che vanno a comporre il tetto, lasciando momentaneamente scoperte solo le parti occupate dall’ingombro della trave di legno orizzontale.Preparare una malta con la seguente proporzione di sabbia e cemento: 3 carriole di sabbia (36 pale circa) per 50 kg di cemento.

Materiali• 20 placche della misura più grande da posizionare sul contorno del tetto (lasciare un posto vuoto per la porticina d’ispezione coincidente con una delle estremità dove abbiamo posizionato la trave squadrata in posizione orizzontale) • 21 placche di misura media per la seconda fila del tetto• 21 placche più piccole per la terza fila in prossimità del centro della cisterna.• rete zincata di 1 metro di larghezza per 9,60 m di lunghezza.

Come fare• Procedere posizionando le placche dal basso verso l’alto (foto n. 81).• La placca con il foro grande andrà posizionata per prima, in prossimità della grondaia che scende dal tetto dell’edificio* (foto n. 27).• Continuare a collocare le placche fino ad ultimazione, lasciando scoperto solo i due lati opposti dove è posizionata la trave di legno che lasceremo in questa posizione fino a quando non avremo terminato l’operazione di copertura e intonacatura della sommità del tetto con la malta (foto n.83 e 85).Nel caso che alcuna placca non trovi un appoggio stabile sui travetti, spessorare le parti mancanti aggiungendo pezzi di carta piegati in modo da evitare che si muovino.• Tagliare con le forbici in tre pezzi il rotolo di rete zincata: un pezzo un po’ più lungo da 3,60 mt per la parte centrale del tetto ed altri due uguali da 3 mt che andremo poi ad unirli, affiancandoli lateralmente al pezzo più lungo, “cucendoli” tra loro, in modo da coprire gran parte del tetto.• Posizionare la rete “cucita” sopra il tetto tagliando con le forbici le parti che sbordano dalla circonferenza della copertura• Prima di iniziare a distribuire la malta dalla sommità e a scendere tra gli spazi (fughe) generate tra le placche (foto n.84 e 85), ricordarsi sempre di inumidire con acqua tutti i manufatti di cemento per facilitare la presa e rafforzare l’assemblaggio.

*Attenzione!

Solo nel caso in cui la morfologia del terreno è pianeggiante e pertanto non permette la fuoriuscita dell’acqua per gravità, è necessario estrarre l’acqua dalla cisterna con una pompa. Per fare questo si deve utilizzare una placca grande del tetto già preparata con un foro del diametro di 1 pollice, nel quale si inserirà successivamente un tubo per l’estrazione dell’acqua con l’ausilio della pompa. Andremo pertanto a posizionare questa placca nel luogo a noi più comodo per il collegamento idraulico (foto n. 28).

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INTONACATURA ESTERNA DEL TETTO

Materiali• preparazione della malta con questa: proporzione: 3 carriole (39 pale circa) di sabbia fi na lavata della misura non superiore a 5 mm+ 50 Kg di cemento+ acqua quanto basta• utilizzare la stessa soluzione di acqua e cemento ottenuta mescolando 4 cazzuole di cemento con 7-8 litri di acqua.

Come si fa• Bagnare spruzzando acqua sopra le placche che coprono il tetto.• Distribuire la malta spalmandola con cura sopra le placche che costituiscono il tetto, cominciando dalla sommità fi no al contorno laterale, mantenendo 1-2 centimetri di spessore (foto n. 86).• Collocare il tubo di PVC 75 (3 pollici) per la entrata dell’acqua dalla grondaia nella cisterna e se è necessario anche quello più sottile da un pollice per l’estrazione con la pompa, caricando con un po’ di malta in più per rafforzare la placca nel giunto (foto n.27-28). • Rifi nire delicatamente asportando gli eccessi e livellando la superfi cie. • Terminata questa operazione si deve scendere all’interno della cisterna per sciogliere la corda ed estrarre la trave orizzontale lasciando il palo centrale per altri tre giorni. Una delle due parti scoperti la termineremo con la copertura delle placche mancanti, mentre sulla parte opposta possiamo procedere con il posizionamento della porticina d’ispezione (vedi pag.22).• Ultimare le rifi niture sciogliendo eventuali grumi con una spugna, uniformando il tutto con un pennello utilizzando una soluzione di acqua e cemento (foto n. 88-89) in modo da evitare la formazione di crepe. • E’ importante non utilizzare placche rotte o danneggiate.

fINITURA DELLA CISTERNA (CINTURONE)

Questa operazione consiste nel fare un cinturone di malta per rafforzare l’unione dei travetti con la parete della cisterna e la parte vicina al tubo d’uscita del “troppo pieno”.Se teniamo già a disposizione la porta ‘ispezione, è preferibile fi ssarla prima di terminare il cinturone (vedi pag. 22).

Materiali• malta preparata con la seguente proporzione: 1 carriola (pari a 12 pale) di sabbia lavata fi na e setacciata con grani di pezzatura non superiori a 2 mm + 3 pale di cemento+ acqua quanto basta• soluzione di acqua e cemento con le solite proporzioni

Come si fa• Intonacare con un ulteriore strato di malta per una fascia di 10 cm circa di larghezza e 1 cm di spessore nella parte dove si unisce il tetto con la parete della cisterna (foto n. 90).• Distribuire e rifi nire bene l’intonacatura, rinforzarla dove necessario, sciogliendo gli accumuli e ripassare con una soluzione di acqua e cemento utilizzando spugna e pennello.• Successivamente controllare l’intonacatura, inumidendola con la stessa soluzione per evitare crepature.

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COLLOCAZIONE DELLA PORTA D’ENTRATA

Materiali• malta preparata con cemento e sabbia fi na e setacciata ovvero la stessa che è stata utilizzata per coprire il tetto.• porticina d’ispezione.

Come si fa• Si colloca la porticina d’entrata quando si stanno terminando le rifi niture del tetto fi ssando bene con la malta le staffe del telaio della porticina (foto n. 92- 93).• Rialzare con un poco di malta le estremità dei bordi in vicinanza della parte alta della porticina in modo da evitare che l’acqua della pioggia possa entrare dalla sommità della copertura all’interno della cisterna (foto n. 94-95).

ULTERIORI INDICAZIONI

Quando la cisterna è completata le pareti esterne devono essere bagnate e mantenute umide per almeno i due giorni successivi. Solo dopo si potrà dipingere la cisterna esternamente. Una volta che il palo centrale è stato ritirato (generalmente dopo il terzo giorno) riempire la cisterna con almeno 20 o 30 centimetri d’acqua, allo scopo di aumentare l’umidità all’interno della cisterna che così rafforzerà la presa delle malte cementizie.È vietato salire sul tetto poiché le placche, essendo ancora fragili, potrebbero sfondarsi. A tal fi ne è meglio non dimenticarsi di scrivere su tre versanti con una vernice rossa bel visibile la seguente dicitura:PROIBITO SALIRE SULLA COPERTURA (foto n.95-96).

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COSTRUZIONE DELLA CANALETTA/GRONDAIA

Nel caso non si trovi in commercio le canalette di raccolta o il loro costo è troppo oneroso per l’economia familiare, si può procedere manualmente alla costruzione della grondaia.

Materiali• fogli di zinco da 30 cm di larghezza e 2 mm di spessore.

Come si fa• Dare forma alla grondaia utilizzando una piegatrice, formando una canaletta squadrata avente una base massima di 15 cm e due rialzi laterali ai bordi da 7,5 cm cadauno.• Costruire la grondaia in funzione della lunghezza/misura del tetto della casa/edifi cio.

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SISTEMA DI RACCOGLIMENTO DELL’ACQUA

• Il raccoglimento dell’acqua piovana avviene attraverso un sistema di grondaie e tubi che raccolgono l’acqua che cade sul tetto e la convogliano fino alla cisterna.• All’entrata della cisterna è preferibile collocare un filtro (colino) in modo che non entrino foglie o altre impurità trasportate dal vento (foto n.100).• La lunghezza delle grondaie dovrà essere dimensionata in modo tale da essere in grado da non oltrepassare la portata che potrà passare per il tubo da 3 pollici (che può essere in plastica PVC o in lamiera zincata) previsto in entrata alla cisterna nel momento di massima intensità di precipitazione delle piogge, il tanto per non sollecitare la struttura delle grondaie di raccolta che deve reggere il peso e garantire lo scarico adeguato fino alla cisterna.Nel caso si volesse convogliare l’acqua di più edifici attigui, sarà necessario preparare due o più placche del tetto aventi un foro del diametro di 3 pollici a cui collegare le tubazioni di entrata (foto n. 97 e 99).

Materiali• grondaie di zinco o con tubi in PVC da 5 pollici• tubi di PVC 75 mm (3 pollici).• giunture di tubi in PVC 75 mm: gomiti e tubi curvati a 90 e 45 gradi in funzione delle necessità• colino/filtro a rete zincata (foto n. 101-102)

La quantità e la lunghezza dei tubi, le giunture e le curve devono essere proporzionati alla distanza che separa il tetto dalla cisterna.Per filtrare l’acqua piovana in uscita dalla grondaia e impedire alle foglie e ad altre impurità trasportate dal vento di entrare nella cisterna, si consiglia di collocare un filtro o una rete di metallo a maglia stretta (foto n. 101) nel punto di collegamento tra la grondaia e l’ingresso della cisterna.

IMPORTANTE• Se la cisterna è lontana dalla casa si deve supportare il tubo con dei rinforzi per evitare che la struttura ceda con il peso di massima quantità di pioggia.• Per contenere i costi è consigliabile installare le grondaie solo nelle parti con la massima esposizione di copertura che raccolgono più acqua.

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pendenza della grondaia: 0,5-1%

aggiungere dei supporti se il peso è eccessivo

tubi di PVC 75 (3 pollici)

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PITTURA DELLA CISTERNA

Materiali:• calce in polvere: 4 Kg

Come dipingere la cisterna:Mettere la calce in polvere in ammollo in un secchio d’acqua, scioglierla mescolandola a lungo fi no ad ottenere un soluzione omogenea, dopo di che con l’ausilio di un pennello o di un rullo procedere normalmente all’imbiancatura.Quando il colore della cisterna è asciutto scrivere in rosso sul tetto, “PROIBITO SALIRE SULLA COPERTURA !” (foto nr. 95)

IMPORTANTERicordarsi che prima di iniziare a dipingere la cisterna, è preferibile:• attendere tre giorni dal termine dell’intonacatura;• rimuovere il palo centrale che sosteneva l’armatura del tetto;• riempire la cisterna con 20/30 centimetri di acqua.

fARE ATTENZIONE CON L’ACQUA

• L’acqua piovana è una delle più pure che esistono. Per mantenerla pulita si deve fare in modo che non si sporchi e che non venga contaminata. • Una delle cause della contaminazione può essere il tetto. Durante l’anno il tetto si riempie di polvere, foglie, residui organici vari e immondizia leggera trasportata dal vento. Queste cose portano con se microbi nocivi per la salute di chi utilizza l’acqua per bere e cucinare.• Possono contaminare l’acqua anche il vento, le api, gli insetti i topi e altri animali che camminano e defecano sul tetto.• Per evitare tutto questo al termine del periodo delle piogge, una volta riempita la cisterna, è consigliabile staccare i tubi di collegamento dalla grondaia alla cisterna e tapparne l’entrata.• Quando cadono le prime piogge dopo i periodi di siccità, bisogna lasciar staccati i tubi dalla cisterna e sfruttare l’acqua piovana per fare in modo che grondaie e tubi insieme al tetto si lavino bene sotto la pioggia.• Quando risultano puliti, possiamo ricollegare i tubi alla cisterna e ricominciare a immagazzinarla.• Solo quando la cisterna è piena d’acqua si consiglia di trattare l’acqua con il cloro (in proporzione adeguata) per evitare eventuali contaminazioni.• Si deve procedere alla pulizia della cisterna tutti gli anni. Per questo, poco prima della stagione delle piogge o quando l’acqua immagazzinata si sta esaurendo, è importante lavare la cisterna, disinfettarla e riparare eventuali crepature. • Mai mescolare l’acqua della cisterna con acqua di fi ume o di rubinetto perché altrimenti non potrebbe essere conservata a lungo in quanto solo l’acqua piovana è pura senza batteri e microrganismi.

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L’uso parsimonioso di una cisterna da 16000 litri può garantire la ne-cessità idrica per il bere e il cucinare di una famiglia di 5 persone per un periodo di 6-8 mesi.Per riempire una cisterna da 16000 litri, l’area di raccoglimento deve es-sere di almeno 40 metri quadri con una piovosità media di 500 millimetri all’anno.

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