CHIARA APRILE V C MONTESSORI….plesso MANZONI 11 MARZO 2008 Speriamo che quest’ anno saranno buoni.
CIRCOLO DIDATTICO MANZONI SCUOLA PRIMARIA MONTESSORI CLASSE 2^ A anno scolastico 2007/2008.
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CIRCOLO DIDATTICO “MANZONI”
SCUOLA PRIMARIA “MONTESSORI”
CLASSE 2^ A
anno scolastico 2007/2008
Sembrano parole che solo gli adulti utilizzano, invece riguardano anche noi bambini, fin dalla nascita, e ci accompagnano in tutti i momenti della nostra vita.
ci fa pensare al rispetto delle regole e ai
comportamenti corretti.
è il contrario di “legalità” e ci fa pensare al non rispetto delle regole e ai
comportamenti scorretti.
Comportamenti corretti Comportamenti scorretti
Correre nei corridoi
Parlare al cellulare mentre si guida
Rispettare tutte le persone
Dare la precedenza ai pedoni
Rubare le cose degli altri
Pagare le tasse
Disturbare i vicini di casa con rumori molesti
Dire la verità
Fare i furbi
Picchiare i compagni
Spingere quando si scendono le scale
Ringraziare quando si riceve qualcosa
Chiedere scusa se si sbaglia
Fermarsi quando c’è il semaforo rosso
Lavorare con serietà e con impegno
Rispettare le regole
Disturbare i compagni mentre si lavora
Costruire male le case
Usare le armi
Inquinare l’ambienteAiutare chi è in difficoltà
Per vivere bene con gli altri, occorrono
In un mondo senza regole si vive male, ci sono pericoli e manca la sicurezza.
Osservando la natura e gli animali abbiamo capito che anche nel loro mondo esistono regole da rispettare.
La Terra gira sempre intorno a se stessa e
intorno al Sole.
Tutto ciò che esiste è sottoposto a regole, altrimenti il mondo sarebbe governato dal caos e non ci sarebbe armonia.
Ogni pianeta segue una sua orbita, per questo non si scontrano mai tra di loro.
Le stagioni si succedono sempre con lo stesso ritmo.
L’acqua prende la forma del recipiente che la contiene…
… e va sempre dall’alto verso il basso.
Gli uomini primitivi, quando cominciarono a vivere insieme e formarono i primi villaggi, capirono che dovevano stabilire delle regole.
Ci sono regole per ogni ambiente e situazione:
Tenere in ordine le proprie cose
Collaborare nelle attività domestiche
Non essere prepotente
Non litigare con i fratelli o le sorelle
Ascoltare i consigli dei genitori
Non borbottare quando i genitori ti fanno un rimprovero
Condividere gioie e difficoltà
Fare un’alimentazione corretta
Non mettersi in situazioni di pericolo
Impegnarsi nello studio
Accettare le difficoltà e gli errori
Curare la pulizia del proprio corpo
Cercare di non ammalarsi
Fare sempre i compiti
Arrivare a scuola in orario Essere ordinati
Non offendere i compagni con parole o gesti
Curare l’ambiente scolastico
Accettare le diversità
Imparare a comunicare rispettando il turno
Rispettare le regole nel gioco
Non fare gli sgambetti
Non correre in classe o nei corridoi
Letizia: Per me le regole sono facili
da rispettare.Jonathan: Sono un bambino vivace e faccio sacrifici per seguire le regole.
Sergio: Un mondo senza regole è un
paradiso, ma sarebbe una
tragedia.
Gabriele: A scuola non riesco a stare
zitto.
Andrea: Mi sembra che mi impegno.
Nicola: A scuola mi comporto bene e a casa mi comporto
male.
Giulia: Io non rispetto facilmente le regole,
ma ho capito che senza regole il mondo non sarebbe sicuro.
… so di aver fatto una scelta
giusta. Letizia B.
… sto nel pulmino con gli ammalati
dell’UAL e mio padre guida con prudenza.
Francesco
... la maestra mi aiuta e io mi
impegno. Michele D.
Mi sento sicuro quando gioco a pallone con
mio fratello e rispettiamo le regole del gioco. Michele F.
Mi sento sicuro quando la maestra mi interroga sulle
cose che ho studiato bene. Paolo
Mi sento sicuro quando sono felice.
Salvatore
Mi sento sicuro quando attraverso la strada sulle strisce pedonali. Alessio
Mi sento sicura quando in casa sto
lontana dalle pentole bollenti. Giorgia
Mi sento sicura quando non faccio giochi pericolosi. Francesca
Mi sento sicuro quando
cammino senza correre.
Gianluca
Mi sento sicura quando per strada
non mi allontano da mamma. Rita
Mi sento sicura quando sto con
mio zio carabiniere.
Indja
Mi sento sicura
quando non gioco
dove ci sono i chiodi
arrugginiti. Alice
Mi sento sicura quando nelle uscite
scolastiche sto vicino alla maestra.
Alessia
Mi sento sicuro quando non sto tra gente sconosciuta.
Nicola
Mi sento sicuro quando mi accorgo che c’è rispetto per
la natura. Sergio
"L'ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni igieniche e di sicurezza dei locali devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale".
I requisiti di sicurezza dei lavoratori e di igiene degli ambienti di lavoro sono indicati nel D.Lgs. n. 626/94.
L’attività lavorativa degli alunni è rappresentata dallo studio, e l’ambiente in cui si svolge tale attività è la scuola.
Nei corridoi della scuola, i bambini sono spesso portati a correre e a giocare. Ma i corridoi
presentano diversi fattori di rischio:
Maniglia sporgente Urti e lacerazioni
Pilastri sporgenti Urti e ferite
Pavimento Cadute e fratture
Termosifoni Urti ed ematomi
Attaccapanni Urti e contusioni
Porte a vetri Ferite
Scale Ruzzoloni e fratture
La sicurezza è messa in pericolo non solo da comportamenti irresponsabili, ma anche da altre cause:
terremoti
crolli
incendi
In ogni caso è da evitare il “panico”
Che cos’è il panico?
Risultato: Tutti corrono disordinatamente verso le uscite di sicurezza e le bloccano impedendo alle altre persone di mettersi in salvo all’esterno.
È un comportamento che fa perdere l’attenzione, la capacità del corpo di rispondere ai comandi del cervello, la facoltà di ragionamento. Si invoca aiuto disperatamente, si grida e si coinvolgono gli altri nell’ansia generale, si fugge, si danno spintoni.
Per evitare il panico è necessario progettare e realizzare, per
ogni ambiente di lavoro, un piano di emergenza.
Chi se ne occupa?
Il dirigente scolastico
Il responsabile del servizio di protezione e prevenzione
Le insegnanti
I collaboratori scolastici
La prima cosa da fare è conoscere bene la scuola: in ogni classe, nei corridoi e in ogni altro ambiente si trovano planimetrie e carte su cui sono indicate le più vicine uscite di sicurezza.
Nella scuola, appesi alle pareti, ci sono dei cartelli di colore verde o rosso che indicano gli estintori, gli idranti, le uscite di sicurezza e i percorsi per raggiungerle.
Nell’ambiente che circonda la scuola ci sono i punti di raccolta verso cui si dirigono le classi in caso di fuga.
Il segnale di emergenza viene diffuso attraverso due suoni della campanella in rapida successione,
seguiti da un suono più lungo.
In ogni classe le insegnanti individuano:
due alunni che avranno il compito di “apri-fila” e guideranno i compagni verso la zona di raccolta;
due alunni “serra-fila” che controlleranno che nessuno sia rimasto indietro.
Tutti gli alunni, appena sentito il segnale di allarme, devono seguire le seguenti regole:
Interrompere immediatamente ogni attività
Non preoccuparsi di prendere oggetti personali
Mettersi in fila evitando di chiacchierare o di gridare
Tenersi per mano
Evitare le corse indisciplinate che creano caos
Seguire le indicazioni dell’insegnante accompagnatore
Camminare speditamente, senza spingere i compagni
Abbiamo capito che attraverso la conoscenza e il rispetto delle regole è possibile evitare, a noi stessi e agli altri, rischi inutili.
Ma, nelle situazioni di pericolo chi interviene?
I primi ad accorrere per prestare soccorso nelle emergenze sono i Vigili del Fuoco.
Per saperne di più abbiamo organizzato una visita alla caserma dei
Ogni giorno, ogni notte i vigili del fuoco sono pronti ad intervenire a soccorso di persone, a salvaguardia di beni, a tutela dell'ambiente.La rapidità di intervento, la competenza e l'esperienza si rivelano fondamentali nell'opera di soccorso alle popolazioni colpite da
calamità naturali o da grandi eventi disastrosi. All'impegno sempre massimo ed alla professionalità dimostrate in
ogni occasione da tutti i componenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si affiancano mezzi e tecnologie sempre più efficaci, frutto
dell'esperienza quotidiana nel soccorso.Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, è impegnato a fianco dei
bambini dal 1989, da quando cioè ha ricevuto la nomina di "ambasciatore di buona volontà" da parte del Comitato Italiano per
l'Unicef.
L'utilizzo di mezzi e particolari attrezzature permette ai vigili del fuoco di agire velocemente ed in sicurezza.
L'automezzo più utilizzato per gli interventi, è l'A.P.S. (auto pompa serbatoio).È un camion particolare che ha un serbatoio di acqua con una pompa per gli
incendi, dei respiratori per andare in luoghi pieni di fumo, scale per raggiungere finestre e balconi ed una serie di attrezzi per effettuare manovre particolari per
accedere a locali, spargere schiuma sugli incendi, e molte altre cose.
Ventilatore per eliminare o diminuire il fumo durante gli
interventi.
Cesoia usata per rimuovere lamiere e affidare i feriti ai soccorsi sanitari
senza ulteriori traumi e il più rapidamente possibile.
Sega a catena Pompa
Ossigeno Cuscino da sollevamento
Si utilizza per recuperare veicoli o rimorchi usciti dalla sede stradale, per spostare
con un traino carichi caduti o alberi, o altre rovine che ingombrino il pubblico
passaggio.
Mezzo dotato di fune in acciaio, per sollevamento
e tiro.
Le più recenti attrezzature sono quelle che servono ad individuare
ordigni e gas pericolosi.
C’è pure una tuta speciale, costruita con materiali ignifughi.
Ma è sicuramente l'autoscala la macchina più affascinante: si sviluppa fino a 50 metri di
altezza, e permette di raggiungere i piani più alti per prestare soccorso a persone
ed avvicinarsi al luogo dell'incendio o del pericolo.
È un lavoro da professionisti e ci vuole coraggio.
È un lavoro difficile ma bello.
È un lavoro difficile e rischioso, ma è importante per le persone
in pericolo.
I vigili del fuoco si devono esercitare molto bene, altrimenti rischiano la vita.
Mettono in pericolo la loro vita per salvare quella degli altri.
Nella loro caserma ho visto cose meravigliose e mi sentivo stupito.
È un lavoro interessante, difficile e anche avventuroso, perché è come una missione da fare.
Mettono in pericolo la loro vita, ma dopo
si salvano anche loro, perché sono
molto bravi.
Io non farei mai quel lavoro, perché avrei tantissima
paura e perché non vorrei fare allenamenti duri.
Coordinamento multimediale: Iris Leone
Coordinamento didattico: Iris Leone, Silvana Pipoli, Maria Grazia De Palma, Carmela Di Gennaro