CILI 2007- 2008 - Maria Squarcione · Persuasiva (conativa) testi regolativi; persuasivi,...

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CILI 2007- 2008 Comunicare In Lingua Italiana Lezione Credito 1 Maria Squarcione Gennaio 2008 08/01/2008

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CILI 2007- 2008 Comunicare In Lingua

ItalianaLezione Credito 1

Maria Squarcione

Gennaio 200808/01/2008

Oralità: prime osservazioni

• Presupposizione : consiste nel dare per noto un elemento non esplicitato nel discorso, ricavabile dalle conoscenze dell’interlocutore o dal modo in cui il discorso viene presentato

• Deissi: consiste nel riferimento al contesto, in relazione al tempo, allo spazio o alle persone implicate (avverbi e pronomi)

Grammatica del parlato• Deitticità o indessicalità: legame degli enunciati con il

contesto extra linguistico (gesti; parole come questo, quello, qui, lì, vicino, lontano, ora, dopo, io, tu…)

• Mezzi non linguistici: prossemica, gestualità, tratti soprasegmentali (intonazione, pause)

• Presupposizione: il non detto dato per condiviso

• Focus: centrare il discorso sulle informazioni ritenute piùimportanti

• Segnali discorsivi e lessico: formule di attenuazione, di esitazione, di esemplificazione, di riformulazione della frase, di verifica del feedback; lessico povero, riciclato per varie funzioni

Scrittura: prime osservazioni

• Controllo : assenza dei modi di dire, tipici del parlato

• Pianificazione : organizzazione strutturata del testo

• Circostanzialità : nessun elemento viene dato per scontato

Testo: prima ipotesi

• Produzione linguistica – orale o scritta – e/o iconica, architettonica, biologica, ecc…dotata di senso compiuto, prodotta da un emittente, accolta da un ricevente, in una determinata situazione, con l’intenzione e l’effetto di comunicare

• Non si dà testo al di fuori della comunicazione e non esiste comunicazione possibile al di fuori del testo

• Il testo è l’attività fondamentale dell’attivitàcomunicativa umana

Testo: varietà della nozione• Definizione psicologica: un testo è un agglomerato di

significati caratterizzato da effetti di coerenza

• Definizione semiotica: il testo è un messaggio rituale/istituzionale, non occasionale, tipico di un gruppo o di una comunità linguistica, che lo ripete per manifestare la propria identità

• Definizione linguistica: è un insieme di frasi, o anche una sola frase, che abbia senso compiuto e rappresenti un messaggio che l’emittente considera compiuto, soddisfacendo alcuni requisiti.

• Non è un insieme qualunque di parole

Definiamo la nozione di testo• La parola deriva dal latino textus, tessuto: intreccio ben

ordinato di fili = intreccio di parole legate tra loro da alcune regole

• Qualunque sistema di segni organizzato per comunicare intenzionalmente un messaggio a dei destinatari.

• Un testo, in senso proprio e specifico, è un messaggio che, svolgendosi intorno ad un unico tema, presenta caratteri di unità e completezza, in relazione ad un emittente (chi produce il testo) e ad un ricevente (chi riceve il testo)

• Produzione anche linguistica, orale o scritta, dotata di senso compiuto, fatta da un emittente e accolta da un ricevente, in una determinata situazione, con l’intenzione e l’effetto di comunicare

Modello lineare – Shannon e Weaver

• Modello ingegneristico (Mathematical Theory of Communication, 1949)

• Metafora della comunicazione telefonica• Componenti: a) sorgente dei dati (origine delle informazioni) b)

sistema ricevente (punto di arrivo dei segnali) c) elemento codificatore (funzione meccanica di trasformazione dei segnali emessi in un formato trasmissibile) d) messaggio (insieme dei dati) e) canale (veicolo) f) elemento decodificatore (trasformazione del segnale in uno compatibile con quello di partenza)

• Trasmissione di dati vs dinamiche produzione di senso• Rumore, feedback (controllo retroattivo)

Jackobson, o della comunicazione linguistica

Fattori della comunicazione

MittenteMessaggio

Destinatario

ContestoCodice

Canale

Funzioni del linguaggio

EmotivaPoetica

Conativa

Referenziale o denotativaMetalinguistica

Fàtica

Funzioni comunicativeUna delle classificazioni possibili di un testo fa riferimento alle sue funzioni, cioè agli scopi per cui viene prodotto.Fa parte della competenza testuale la capacità di riconoscere con che tipo di testo si ha a che fare. Ma non esistono testi “puri”.Un messaggio linguistico può: spiegare, informare, esporre, convincere, recitare, narrare, analizzare, ingiuriare, esprimere ecc….

Sei usi fondamentali (Roman Jakobson) del testo corrispondenti a ciascuno dei sei

elementi della comunicazione

CodiceContestoCanale

EmittenteMessaggioDestinatario

Funzioni comunicative e tipologie testuali

Divieti, appelli, comandi, regolamenti, esortazioni, leggi, preghiere, ricette, istruzioni per l’uso, manuali; slogan pubblicitari, discorsi politici; saggi scientifici, arringa, articolo di fondo, recensione, tema

TIPO DI TESTOSCOPOFUNZIONEELEMENTO

Poesie, romanzi, testi letterari ed artistici

Convenevoli, enunciati di cortesia, formule rituali, formule conversazionali, saluti

Stabilire, mantenere o riattivare il contatto, la comunicazione tra emittente e destinatario

Fàtica (di contatto)testi fatici,

prevalentemente orali

Canale

Informare, esporreReferenziale (denotativa o cognitiva)

testi informativi

Contesto(referente)

Soggettività: opinioni, emozioni, giudizi

Espressiva (emotiva)testi espressivi

Emittente(mittente)

Grammatiche, vocabolari, didascalie, lezioni di sociolinguistica e linguistica

Riflessione sul linguaggio stesso spiegazione del funzionamento della lingua

Metalinguisticatesti metalinguistici

Codice

Messaggi comuni, cronaca, comunicati, avvisi, notizie d’agenzia, relazioni, bollettini, inchieste, manuali scolastici, divulgazione scientifica

Comunicazione di tipo estetico

Poetica (connotativa)testi letterari e artistici

Messaggio

Diari, lettere, autobiografie, libri di viaggio, memorie

Ordinare, proibire, obbligare, permettere, esortare; persuadere, convincere

Persuasiva (conativa)testi regolativi;

persuasivi, argomentativi

Ricevente(destinatario)

Modello semiotico-informazionale Eco-Fabbri

• La linearità della trasmissione del messaggio si modifica in relazione alla nozione di problematicità del codice, di decodifica e di destinatario.

• Destinatario: non è più il ricevente passivo di messaggi inviati da una fonte dotata d’autorità, bensì polo comunicativo in grado di operare scelte e trasformare contenuti.

• Decodifica: l’informazione non rimane costante durante le operazioni di codifica e di decodifica, si attua un processo di trasformazione.

• Codice: non è possibile sovrapporre la corretta comprensione del messaggio con le intenzioni comunicative dell’emittente perché il codice non è uniforme né comune; c’è sempre bisogno di operazioni di traduzione fra i codici dell’emittente e quelli del destinatario

La comunicazione diventa…

…non più un processo di trasferimento, ma di trasformazione da un sistema all’altro, garantita dall’esistenza di un codice ricco di elementi semantici. E’ un processo negoziale perché implica la pluralità dei codici (dell’emittente e del ricevente) e il contesto comunicativo (luogo e condizioni in cui avviene il processo di trasformazione dei significati).

Modello informazionale della comunicazione (metafora del

tubo)

F on te

T rasm .

C ana le

R icev.

D est.

TuboTuboTuboTubo

DisturbiDisturbi

MessaggioMessaggio SegnaleSegnale SegnaleSegnale MessaggioMessaggio

Codif. simbolicaCodif. simbolica Modulaz. tecnicaModulaz. tecnica Demodulaz. tecnicaDemodulaz. tecnica Decodif. Simb.Decodif. Simb.

Comunicazione: elementi • Emittente • Ricevente• Messaggio• Referente• Canale / contatto• Codice• Rumore• Ridondanza• Feed-back• Scopo / sovrascopo

Tornando al testo…• I destinatari non ricevono messaggi singoli riconoscibili, ma insiemi

testuali• I destinatari non commisurano i messaggi a codici riconoscibili come tali,

ma a insiemi di pratiche testuali• I destinatari non ricevono mai un solo messaggio, ma molti, sia in senso

diacronico che sincronico• Il testo, diventa così un meccanismo complesso, centrato su diverse

sostanze espressive e su molteplici codici, così che nel testo viene ricapitolato tutto il processo di produzione e ricezione della comunicazione.

• I testi, sia orali che scritti, possono definirsi come le unità del linguaggio che hanno una riconosciuta funzione comunicativa

Gli elementi che caratterizzano un testo: prime conclusioni

• Contiene un messaggio che ha senso in un contesto

• Ha estensione variabile

• Deve essere un prodotto intenzionale • Deve essere inserito in un contesto

comunicativo

Competenza testuale e comunicativa

• La competenza testuale è la capacità di distinguere un testo da un agglomerato di frasi, di ricostruirne l’unità, di compiere sul testo stesso operazioni di parafrasi, riassunto, segmentazione, di assegnargli un titolo, di riconoscere se ècompleto, di classificarlo, di distinguere fin dalle prime parole ascoltate o lette di che testo si tratta.

• Essa diventa parte di una più ampia competenza comunicativa, grazie alla quale il parlante sa come usare concretamente la lingua in situazioni concrete per il perseguimento di certi scopi. E’ la capacità di usare la conoscenza in accordo con le convenzioni e con il contesto.

Caratteri e principi costitutivi del testo

Principi Costitutivi: 7 criteri di testualità

–– Coesione, coerenzaCoesione, coerenza: riguardanti testo in sèstesso

–– IntenzionalitIntenzionalitàà e accettabilite accettabilitàà: riguardano l’emittente e il destinatario

–– InformativitInformativitàà e e situazionalitsituazionalitàà: sono centrati sul contesto

–– IntertestualitIntertestualitàà: riguarda il rapporto con altri testi

Coesione • La coesione garantisce l’unità e la stabilità del testo

• La coesione riguarda principalmente la continuità tematica

• La coesione consiste nel rispetto dei rapporti grammaticali e della connessione sintattica tra le varie parti

• I rapporti grammaticali possono essere violati non rispettando la concordanza di numero tra soggetto e predicato (i bambini non si vuol lavare), la concordanza di genere tra sostantivo e articolo, aggettivo o participio (un bel abside romanico), l’ordine delle parole, quando alterano il significato della frase

• Gli strumenti della coesione sono: coesivi, connettivi, concordanza morfologica, punteggiatura

Coesione: strumenti

Concordanza morfologicaConcordanza morfologica1. Desinenze di genere (maschile e femminile) e di numero (singolare e plurale)

che legano tra loro articoli, nomi, aggettivi, pronomi.2. Desinenze di persona (prima, seconda, terza) e di numero (singolare e

plurale) che legano i verbi ai nomi e ai pronomi.

ConnettiviConnettivi : agganciano blocchi di testo, tramite legami logici e sintattici

1. Congiunzioni2. Avverbi3. Locuzioni avverbiali o di altro

genere4. Forme verbali (Tanto per

cominciare, concludendo)5. Intere frasi (convenevoli)6. Punteggiatura

Coesivi: Coesivi: modi tramite i quali si richiama un elemento già espresso

1. Ricorrenza o ripetizione (delle parole dell’argomento o degli argomenti principali)

2. Sostituzione tramite forme sostituenti (pronomi, aggettivi possessivi, sinonimi, iperonimi, nomi generali)

3. Riformulazione (di una espressione)

4. Ellissi o omissione (è l’uso di sottintendere uno o più nomi)

Strumenti della coesione: concordanza morfologica

la concordanza morfologica affidata alle desinenze di persona, genere e numero è il cemento che tiene insieme i vari elementi che compongono il testo: un testo privo di concordanze non sarebbe accettabile

Strumenti della coesione: i coesivi• Ricorrenza o ripetizione : all’interno di un testo

tornano più volte le parole riferite al medesimo argomento

• Sostituzione: pronomi, sinonimi, iperonimi, nomi generali

• Riformulazione: sostituzione di una parola con un’altra o con espressioni che sfruttano la cooperazione del ricevente, cioè la sua capacità di deduzione e collegamento

• Ellissi: ciò che viene sottinteso

Connettivi: strumentiLa funzione dei connettivi è quella di legare insieme, connettere blocchi di testo esprimendo legami logici e sintattici di vario tipo:

1.Aggiuntivi (e, inoltre, anche, neppure, neanche)2.Esplicativi (infatti, cioè, vale a dire, in altre parole)3.Disgiuntivi (o, oppure)4.Avversativi (ma, tuttavia)5.Concessivi (sebbene, quantunque, benchè, anche se, nonostante)6.Temporali (quando, prima, mentre che, dopo che, poi, intanto, nel frattempo)7.Causali (poiché, perché, dal momento che, giacchè)8.Finali (affinchè, per, perché, al fine di)

Connettivi: strumenti

Forme verbali: concludendoIntere frasi connettive: tanto per cominciare, passando ad

un altro argomento Convenevoli : come stai? Da quanto tempo…!Segni interpuntivi, in funzione:

Aggiuntiva (punto, virgola, punto e virgola)Esplicativa (due punti)Avversativa (punto, punto e virgola, due punti)Causale (punto, virgola, punto e virgola, due punti)

Esempi • Testo coeso e coerente• Il naturalista Alexander von Humbold dedicò gran parte della sua

vita all’osservazione della natura, viaggiando intorno al mondo• Testi non coesi e non coerenti• Il naturalista Alexander von Humbold dedicaronogran parte

della mia vita all’osservazione della natura viaggiavano intorno al mondo

• Il naturalista Alexander von Humbold dedicò gran parte della natura viaggiando intorno al mondo sua vita all’osservazione

• Testo coeso e coerente• Luca ha preso in prestito un libro dalla biblioteca scolastica. E’

un libro di storia romana sul quale egli deve preparare una ricerca. Mario possiede lo stesso libro, ma non ha voluto prestarlo all’amico.

• Testo coeso, ma non coerente• Il libro di Giovanna è nella libreria. Mio cugino ha perduto il suo

libro. Non credo che abbiano ancora stampato l’ultimo libro di Eco.

Coerenza

• La coerenza riguarda il significato di un testo, cioè la connessione tra i contenuti presenti nel testo

• È legata alla reazione del destinatario che deve valutare se il testo prodotto è chiaro e appropriato alla circostanza

• Il requisito della coerenza interessa diversi livelli di organizzazione del testo: il livello tematico, logico, semantico, stilistico

Coerenza tematica–Tema: argomento principale di un testo o di una parte di esso

– Rema: ciò che si dice su tale argomento

– Coerenza tematica: produrre informazioni compatibili col tema e scegliere, come argomenti secondari, quelli che abbiano una relazione col tema.

–Esempi:

Quel ragazzo lì non mi piace molto

Giacomo Leopardi nacque a Recanati nel 1798

La retta, il punto, il piano sono elementi primitivi fondamentali

Coerenza tematica

– Nei testi brevi tema e rema coincidono rispettivamente col soggetto e col predicato, nei testi complessi il rema si definisce per:

Progressione anaforica

Progressione cataforica

Progressione diretta o a catena

Progressione per sottotemi

Tema e rema: progressione anaforica

• Progressione anaforica: man mano che si procede nell’argomentazione si riprende quello che è stato detto all’inizio e le informazioni nuove tornano sempre “indietro”, sull’argomento iniziale

Esempio:

Le isole sono lembi di terre emerse di varie dimensioni, ma sempre piùpiccole di un continente. Esse sono sparse non solo nei mari e negli oceani, ma anche nei laghi e nei fiumi. In base alla loro genesi, le isole possono essere distinte in vulcaniche e coralline, tipiche dei mari tropicali, edificate da organismi costruttori.

Tema e rema: progressione cataforica

• Progressione cataforica: si anticipano informazioni su un argomento che non viene presentato all’inizio, ma in un segmento avanzato o alla fine, come se l’emittente avvicinasse progressivamente il ricevente al tema centrale, offrendogli via via informazioni per individuarlo. Crea una situazione di attesa

Esempio:

Non appena si sedette, aprì il libro alla pagina indicata; una non so che strana inquietudine la colse non appena cominciò a leggere le prime pagine; dunque si alzò e andò alla finestra. Solo quando si fu nuovamente seduta, finalmente cominciò la lettura dell’ Amante di lady Chatterly

Tema e rema: progressione a catena

• Progressione a catena: si fornisce il tema del testo e si dà una prima informazione (rema); da tale informazione si ricava il tema di un segmento successivo al quale attaccare ulteriori informazioni, fino a formare una catena coerente, perché i nuovi temi via via prodotti sono tutti una derivazione dal primo

Esempio:

Carlo gioca a pallone con uno dei suoi compagni nella strada. Il suo amico si chiama Giulio ed è un bambino molto timido. Ma Giulio possiede un cane, Flic, un piccolo bastardino molto intraprendente che lo segue ovunque, anche al campetto di calcio.

Tema e rema: progressione per sottotemi• Progressione per sottotemi: i vari remi hanno col tema un

rapporto gerarchico e si dispongono secondo una struttura piramidale. Gli argomenti nuovi legati al tema sono un aspetto o una parte e su ciascuno si dà un’informazione

Esempio:

La retorica è una disciplina che si occupa della persuasione. Consta di cinque “parti”, che sono le stesse che ci hanno tramandato i trattatisti medievali. Esse sono: inventio, dispositio, elocutio, memoria e actio. L’inventio è la ricerca e la scelta degli argomenti idonei a rendere attendibile una tesi; la dispositio è l’ordinamento della materia trattata; l’elocutio riguarda la forma espressiva; la memoria è la capacità di ricordare gli argomenti; l’actio è il modo di porgere la propria tesi all’uditorio.

Esempi progressioniEsempio progressione anaforica• Gli sport assolvono problemi sociali tipo la relazione tra due persone o la vita in

un gruppo. Infatti gli sport sono esperienze educative, oltre che fisiche…Esempio progressione cataforica

• Il titolo parla chiaro: canzoni d’amore. La copertina ribadisce il concetto (…). La prima canzone dà subito la linea (…) E’ con questo imprevisto album che torna sulla scena Francesco De Gregori

Esempio progressione a catena

• I ghiacciai traggono origine da un lento processo di trasformazione della neve. Al di sopra di una certa altitudine la neve non si scioglie. La neve non sciolta si accumula su quella degli anni precedenti

Esempio progressione per sottotemi• Gli dei del pantheon greco abitano sul monte Olimpo; re dell’Olimpo è Zeus;

accanto a lui le massime divinità sono: Era (Giunone), sposa di Zeus, sua figlia Atena (Minerva), simbolo della saggezza….

Coerenza logica

– Emerge dai rapporti logici tra tema e rema. Si ottiene mettendo nella giusta relazione i concetti che formano il testo: di causa, di scopo, di tempo, di luogo ecc.

Esempio:Ho tirato in porta per segnareHo tirato in porta e poi ho segnatoHo segnato per tirare in portaHo segnato e poi ho tirato in porta

Coerenza semantica e stilisticaCoerenza semantica• E’ l’armonia fra i significati delle parole

• I significati delle parole che si collegano in un testo devono essere compatibili, per una corretta produzione di senso

Esempio:

condurre un veicolo; condurre un ristorante; condurre una vita difficile; condurre i bambini a scuola; condurre una riunione/il fattorino mi ha condotto un pacco; il cielo è stato condotto da un aereo; ho condotto la domenica in casa

Coerenza stilistica–Coerenza interna: impone che un testo non presenti bruschi cambiamenti di livello al suo interno

–Coerenza esterna: impone che il tono e lo stile del testo prodotto siano coerenti con la situazione comunicativa esterna al testo

Coerenza semantica e stilistica: esempi

Una forma di inquinamento è anche l’automobileChe figura crucialeAlle volte discutiamo su problemi mondaniIl petrolio ormai non offre più regolarità dai paesi arabi

Senti dottore, credo di non aver capito che mi hai datoHo avvertito i superiori che lei non combina proprio

niente di buono

I registriI diversi modi di espressione, a seconda della situazione comunicativa in cui il testo è

stato prodotto, sono definiti registri.

• Aulico o altamente formale: letterarietà, citazioni;

uso di arcaismi, di parole desuete, rare

alterazione dell’ordine delle parole

complessità testuale e grande controllo dell’organizzazione del testo

• Medio: parità tra emittente e ricevente

parole della conversazione quotidiana

uso dell’indicativo

periodi semplici, ma ben collegati fra loro sia sul piano dei legami grammaticali che del contenuto

• Informale-trascurato:scarsissima variazione lessicale

ripetizione delle stesse parole con significato generico

organizzazione del testo inesistente, frammentario, con frasi interrotte, legate da riempitivi

Teoria del testo: principi regolativi• I “principi regolativi” governano la produzione e la

ricezione dei testi. Controllano la comunicazione testuale.

• Esistono tre principi regolativi:

1. Efficienza2. Efficacia o effettività

3. Appropriatezza

I tre principi regolativi del testoAppropriatezzaEfficacia o effettivitàEfficienza

L’appropriatezzaconsiste nell’armonia fra contenuti e scelte testuali.

Regola la coerenza del registro

Es.: E’inappropriato infarcire un articolo divulgativo di regionalismi o di termini settoriali

L’efficacia consiste nella capacità del testo di rimanere impresso nella memoria del destinatario, creando una forte impressione, e di produrre condizioni favorevoli al raggiungimento di un determinato fine.

Può accadere che più un testo èefficiente, cioè facile da codificare e decodificare, meno è efficace, perché potrebbe apparire prevedibile e non suscitare la giusta attenzione

Es.: Slogan e messaggi pubblicitari e elettorali

L’Efficienza dipende dal grado di impegno che il testo richiede ai parlanti per il suo uso

Consiste nella facilità con la quale un testo viene prodotto e correttamente recepito ed èin stretta relazione con la situazione e con gli scopi del testo stesso

Es.: Preparare i soldi spicci/dal momento che state per giungere all’area di riscossione del pedaggio è opportuno che vi muniate della giusta quantità di moneta contante allo scopo di facilitare le operazioni di pagamento

Classificazione funzionale di Werlich

La classificazione dei testi viene condotta sulla base di tre variabili fondamentali, cioè tre parametri extra-linguistici che influenzano direttamente le caratteristiche linguistiche del testo:– Lo scopo che l’emittente si prefigge nel produrre il testo– Il destinatario a cui intende rivolgersi– Le circostanze in cui avviene lo scambio comunicativo

I tipi testuali “puri” sono un’astrazione, i testi reali sono “misti” perché integrano le funzioni per cui sono prodotte

Leggi, regolamenti, statuti, istruzioni per l’uso

Indicare particolari norme da rispettare

REGOLATIVO

Orari dei treni, avvisi, saggi divulgativi

Fornire notizie utili su personaggi, argomenti, fatti

INFORMATIVO

Saggi scientifici, discorsi politici, articoli di fondo, slogan pubblicitari, arringhe di avvocati

Sostenere una tesi tramite un ragionamento logico proponendo argomenti a favore e confutando le opinioni contrarie

ARGOMENTATIVO

Parti descrittive di opere letterarie, di resoconti di viaggio, di guide turistiche

Delineare le caratteristiche di un paesaggio, di una persona, di un oggetto

DESCRITTIVO

Racconti, romanzi, novelle, articoli di cronaca, biografie

Raccontare un fatto, una storiaNARRATIVO

Testo descrittivo• Contiene l’immagine di un oggetto e si articola sull’asse spaziale • La descrizione può essere oggettiva – è condotta in modo

distaccato – o soggettiva, quando prevede il coinvolgimento emotivo dell’autore

• L’ordine dei dati può seguire un andamento logico – quando l’autore muove dal generale al particolare – o un criterio spaziale, dall’alto verso il basso o da un punto di vista mobile

• I tempi verbali devono essere quelli adatti ad una funzione durativa, funzionale ad esprimere situazioni statiche, in cui ogni azion è collocata sul medesimo piano temporale (presente e imperfetto)

• Abbondano gli indicatori spaziali (avverbi e locuzioni di luogo)

Testo informativo• Ha lo scopo di arricchire le nostre conoscenze

mettendoci a disposizione elementi che ignoravamo• Le sue caratteristiche sono la chiarezza, l’organicità,

la coerente disposizione delle parti• Possiede una forma linguistica chiara e lineare,

preferisce periodi brevi, con poche subordinate, ricorre a formule esplicative e alla traduzione dei termini stranieri

• Il presente indicativo acronico o atemporale è la forma verbale predominante

Testo argomentativo• Si propone di agire sul ricevente per convincerlo di qualcosa, in modo

dichiarato e facendo appello alla sua razionalità

• E’ massimamente personale, con presenza di connettivi logici (causali, avversativi, concessivi)

• Segue una struttura facilmente riconoscibile:

– Presentazionedel problema (che ha carattere informativo)

– Esposizione di una tesi – Esposizione degli argomenti a favore della tesi

– Un’antitesi da confutare

– Esposizione degli argomenti a sfavore dell’antitesi– Conclusione

Strategie argomentativeriguardano:

– Argomenti logici (rapporti causali tra gli argomenti e la tesi)

– Argomenti pragmatici (legati all’evidenza dei fatti)

– Argomenti di autorità (opinione autorevole)

Esemplifichiamo: Paper – prima paginaRelazione o saggio scientifico di ambito accademico

• Nome, cognome dell’autore o degli autori

• Affiliazione accademica

• Titolo (parole chiave: settore di applicazione, metodo, tipo di

lavoro)

• Sommario (perché, come, obbiettivi) o abstract (breve e accurata sintesi del contenuto di un documento senza note aggiuntive di interpretazione o critica)

• Ringraziamenti

Paper - introduzione

• Esposizione esaustiva e dettagliata dei risultati conseguiti dagli studiosi che si occupano dell’argomento, ai quali si vuole contribuire

• Esposizione succinta e dettagliata del contributo originale

• Esposizione del dettaglio del contenuto delle singole sezioni del paper

Paper – corpo• Sezioni: escluse l’introduzione e le conclusioni, dovrebbero avere pari

lunghezza. Non dovrebbe mai superare le 30 pagine, secondo il criterio “one shot one kill”

• Note: tutto il materiale non strettamente necessario va in nota per non appesantire le varie sezioni

• Parti matematiche: ogni formula deve essere messa in una riga separata con un allineamento centrale; seguono la punteggiatura normale; numerare ogni formula; mai riportare tutti i passaggi nel testo, ma in nota; definire il parametro dell’espressione matematica che lo contiene per la prima volta

• Proposizioni e teoremi: esprimere i risultati tramite proposizioni (seguite dal paragrafo analitico) e teoremi (se il risultato ha carattere generale, con relativa prova)

• Modello, lemma, corollario, affermazione, congettura

Paper – conclusioni e bibliografia• Seguono lo stesso schema espositivo dell’introduzione,

come una sorta di introduzione al passato; comprendono anche l’indicazione dei limiti logici, empirici o metodologici, con accenno ai probabili sviluppi futuri della ricerca

• Indice

• Bibliografia: http://www.aib.it/aib/contr/gnoli2.htm

http://www.aib.it/aib/contr/dellorso1.htm

• Appendici

• Figure e tabelle

Saper comporre: i contenuti• Raccogliere le idee: lista o grappolo associativo

• Organizzare, approfondire, selezionare le idee

• Tracciare lo schema e la mappa del testo / definire una scaletta: introduzione, sviluppo, conclusione

• Stesura

• RevisioneSuggerimenti: stendere un testo coeso, coerente, privo di eccessive

complessità linguistiche e non generico; l’obbiettivo della revisione èquello di rendere il testo il più possibile chiaro , lineare e di facile lettura: verificare il contenuto, l’uso dei connettivi, la punteggiatura, l’ortografia, lo stile (evitare ripetizioni, parole superflue, doppie negazioni), l’ordine delle parole

Lista

Lista

• Famiglia di testi• Elenchi non organizzati (annotazioni libere, biglietti)• Elenchi organizzati (agenda, elenco telefonico,

bibliografia, verbale)• Non scartare nessuna idea prima di averla scritta• Selezione• Riordino delle idee elencate

Grappolo associativo

Mappa

Associare le idee

• Raggruppare informazioni diverse, ma unite da una caratteristica generale

• Grappolo associativo: le idee si collegano per associazione, in base alla loro affinità

• Mappa: si collegano le idee partendo da quelle piùgenerali, che sono più vicine al centro per arrivare via via verso le idee sempre più particolari che si trovano in periferia

Scaletta

Scaletta

• Una scaletta è l’insieme di punti principali in discussione in un testo così come si svolgeranno dall’inizio alla fine

• La sua funzione è pianificare la composizione scritta• Pianificare: dare ordine alle idee che si sono trovate• Ordine: gerarchia e successione

CILI 2008CILI 2008

Comunicare In Lingua Italiana

Grazie per l’attenzione!

Maria Squarcione