CIFINFORMA 05_2013

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Ci.F.Informa Circolo Fotografico Isontino - B.F.I. Via Cipriani, 69 Anno XXXVIII, n.5 maggio 2013 Editoriale Cari Soci, quattro parole tra noi sui pro- grammi futuri del nostro Circolo. I prossi- mi incontri con l’autore avranno per pro- tagoniste le donne. E’ una constatazione di fatto che oramai la fotografia si declini sempre più al femminile. Ed è un bene che non sia legata ad un sesso specie se que- sto debba essere, per forza di cose, esse- re quello supposto ”forte” fino ad ora. E’ certo che fino ad adesso la fotografia sia stata vista e proposta da una gran parte di uomini pur nell’eccellenza di alte figure femminili che hanno concor- so a tracciare la storia della arte visuale. Ora però, ed è un bene lo ripeto, che que- sto modo di vedere e di intendere la real- tà sia mediato dallo sguardo attento delle donne. Non c’è compiacimento in queste mie parole ma, è evidente, che la sensi- bilità femminile gioca ed esprime bene le molte sensazioni che la fotografia è in grado di proporre a chi la guarda. L’occhio femminile è curioso e attento senza dub- bio e ne dà prova costantemente. Maggio e giugno avranno serate dedicate proprio alla sensibilità fotografica di due validissime esponenti della fotografia di questi nostri luoghi: Lorella Klun e Laura Zambelli. Due modi diversi eppur uguali di esprimere e rappresentare, con il mez- zo fotografico, temi ed argomenti tra i più disparati. Avremo modo di vedere assie- me quanto loro hanno fatto e conseguen- temente discuterne tra di noi. Questo di- scorso è altresì valido al nostro interno. Chiara Gatta prima e Ilenia Brajnik poi faranno altrettanto proponendoci il loro modo di vedere il mondo attraverso le lenti di un obiettivo. Credo che questo modo di vedere le cose non solo ci per- metta di ampliare le nostre conoscenze ma, tutto sommato ci permetta contem- poraneamente di discuterne in maniera critica e costruttiva. Serve, in buona so- stanza, ad essere critici essenzialmente verso se stessi guardando e valutando il metodo di lavoro degli altri. Tale lavoro è essenziale, credo, per cresce- re nella cultura visuale anche per supera- re il trito binomio “piace/non piace” che non aggiunge né toglie nulla alla capacità di osservare e che dimostra sempre di più essere un limite alla visione critica di ciò che ci si presenta sotto gli occhi. Buona lettura e Buona Luce a Tutti voi. Agostino

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Newsletter mensile redatta dai soci del Circolo Fotografico Isontino BFI - Maggio

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Ci.F.Informa Circolo Fotografico Isontino - B.F.I. Via Cipriani, 69

Anno XXXVIII, n.5 maggio 2013

Editoriale

Cari Soci, quattro parole tra noi sui pro-grammi futuri del nostro Circolo.  I prossi-mi incontri con l’autore avranno per pro-tagoniste le donne. E’ una constatazione di fatto che oramai la fotografia si declini sempre più al femminile. Ed è un bene che non sia legata ad un sesso specie se que-sto debba essere, per forza di cose, esse-re quello supposto ”forte” fino ad ora.E’ certo che fino ad adesso  la fotografia sia stata vista e proposta da una gran parte di uomini pur nell’eccellenza di alte figure femminili che hanno concor-so a tracciare la storia della arte visuale. Ora però, ed è un bene lo ripeto, che que-sto modo di vedere e di intendere la real-tà sia mediato dallo sguardo attento delle donne. Non c’è compiacimento in queste mie parole ma, è evidente, che la sensi-bilità femminile gioca ed esprime bene le molte sensazioni che la fotografia è in grado di proporre a chi la guarda. L’occhio femminile è curioso e attento senza dub-bio e ne dà prova costantemente.Maggio e giugno avranno serate dedicate proprio alla sensibilità fotografica di due validissime esponenti della fotografia di questi nostri luoghi: Lorella Klun e Laura Zambelli. Due modi diversi eppur uguali di esprimere e rappresentare, con il mez-zo fotografico, temi ed argomenti tra i più

disparati. Avremo modo di vedere assie-me quanto loro hanno fatto e conseguen-temente discuterne tra di noi. Questo di-scorso è altresì valido al nostro interno. Chiara Gatta prima e Ilenia Brajnik poi faranno altrettanto proponendoci il loro modo di vedere il mondo attraverso le lenti di un obiettivo. Credo che questo modo di vedere le cose non solo ci per-metta di ampliare le nostre conoscenze ma, tutto sommato ci permetta contem-poraneamente di discuterne in maniera critica e costruttiva. Serve, in buona so-stanza, ad essere critici essenzialmente verso se stessi guardando e valutando il metodo di lavoro degli altri.Tale lavoro è essenziale, credo, per cresce-re nella cultura visuale anche per supera-re il trito binomio “piace/non piace” che non aggiunge né toglie nulla alla capacità di osservare e che dimostra sempre di più essere un limite alla visione critica di ciò che ci si presenta sotto gli occhi.

Buona lettura e Buona Luce a Tutti voi. Agostino

I venerdì del circolo alle ore 21.00

•3 maggio Polivalente in via Baiamonti Serata dedicata all’incontro con l’autore. Sarà da noi Lorella Klun che ci intratterrà con le sue opere.

•17 maggio Polivalente in via Baiamonti Serata di fotografia con la nuova socia Ilenija Brajnik.

•24 maggio Sede sociale in via Cipriani 69 Serata di fotografia dedicata all’argomento della mostra tra i Circoli della Provincia Isontino dal tema “Contaminazioni”.

Mostre da visitare

“La Cicchetteria” Via Petrarca, 2, Gorizia Esposta fino al 12 maggio la mostra foto-grafica personale di Nicola Boscarol

•KC “Lojže Bratuž” Viale XX Settembre, Gorizia E’ ancora visitabile su appuntamento la mostra fotografica: “Tra storia ed immagini: Religiosità nei luoghi della memoria 1915-2013” realizzata dal Circolo Fotografico Isontino per la Festa dei Patroni della città.

Nota di AgostinoHo riscoperto, grazie all’amico Maurizio, la rivista “Il fotografo” che al piccolo costo di 4.90 € ogni mese dà conto di come si è sviluppata la fotografia oggi e dei metodi di lettura che ad essa vengono applicati. Una rivista dalle scelte esteti-che e formali molto lineari, ben stampa-ta, che presenta le foto in maniera ade-guata corredandole da interventi critici di spessore. Non è, per contro, una delle tante riviste che si occupa anche di tec-nica fotografica e la cui dipendenza dal mercato diventa ridondante quando, allo stesso tempo, si trovano testate diverse negli scaffali dei giornalai che finiscono per contenere articoli tecnici del mede-simo tenore perché centrati sullo stesso tipo di prodotto. Una bella rivista con ottimi autori, da consigliare vivamente a tutti anche per l’ampio spazio che dà a fotoamatori come noi che cercano, anche a fatica, il modo corretto di comunicare il proprio linguaggio ad altri.

•“Galleria ‘75” S.Floriano del Collio, loc. Bucuie Fino all’11 maggio è visitabile la mostra collettiva di fotografia “Punti di vista 2013” con la partecipazione degli autori Rebeka Bernetič, Ilenija Brajnik, Deborah Brugnera, Shana Carrara, Stane Lokar.

•Bar “Torino” Corso Italia, Gorizia Dal 3 aprile personale fotografica di Renzo Bean

Un’icona della fotografia mondiale, che ha curato personalmente una mostra delle proprie 50 immagini più significative che Leica ha presentato alla scorsa Photokina in esclusiva, e che nel 2013 verrà esposta in tutte le Leica Gallery del mondo. Imma-gini che fanno parte di “Personal Best”, il volume edito da teNeues che racconta in dettaglio il lavoro del reporter ameri-cano, che attraverso le proprie immagini ha fermato i momenti e i personaggi più importanti della storia del dopoguerra.

lui è Elliott Erwitt

Dall’iconica immagine che ha raccontato il razzismo in North Carolina al funerale di JFK, dallo scontro Nixon-Kruscev ai ri-tratti di Marylin Monroe e dei più grandi divi di Hollywood. Nato a Parigi nel 1928 da genitori russi, Elio (questo il suo nome prima di ameri-canizzarlo in Elliott) Romano Erwitt visse i suoi primi dieci anni a Milano, per poi trasferirsi nel 1939 a New York e tre anni più tardi a Los Angeles. Nel 1946 tornò a New York, e cominciò a scattare foto. Non ha più smesso, affiancando alle sue “busi-ness camera” (come le chiama lui) dedica-te ai lavori commissionati, la sua “hobby camera”, la fidata Leica M3 che lo segue da più di 50 anni e con cui ha scattato migliaia di rullini di Tri-X. E proprio tra questi negativi bianconero si trovano le immagini più straordinarie di Erwitt, frut-to di occhio, rapidità mentale e un pizzico di fortuna. “f/8 and be there”, come erano

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soliti dire i reporter quando gli si chiedeva qual era il segreto delle fotografie migliori, ma anche – ed è il caso di Erwitt – una incredibile capacità di “predire” il momento decisivo, tanto per citare il suo amico Henri Cartier-Bresson, che lo volle a tutti i costi con sé in Magnum Photos. A volte anche di crearlo, questo momento decisivo: Elliott usava por-tare con se una trombetta da bicicletta, e usava suonarla a sorpresa per vedere, e ripren-dere, le reazioni dei cani – uno dei suoi soggetti preferiti – per le strade. La bellissima im-magine del cihuahua con tutte e quattro le zampe staccate da terra fu ripresa così, e la stessa trombetta è servita spesso per far girare, sorpresa e stupita, anche qualche persona, cattu-rata subito dalla sua Leica.

“Secondo me la fotogra-fia è arte dell’osservazione. Si tratta di trovare qualcosa di interessante in un posto ordinario... Ho scoperto che ha poco a che fare con le cose che vedi, mentre si basa com-pletamente sul modo in cui tu le vedi.” Elliott Erwitt