Chimica Inorganica e Laboratorio...2019/01/15  · Chimica Inorganica e Laboratorio Le diapositive...

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Chimica Inorganica e Laboratorio Le diapositive seguenti sono tratte dai lucidi utilizzati in aula per le lezioni del corso di Chimica Inorganica e Laboratorio. Nelle diapositive impiegate a lezione possono essere presenti immagini e tabelle tratte dai libri di testo e da materiale editoriale potenzialmente coperto da diritto d’autore. Pertanto in queste diapositive è riportata solo l’origine del materiale bibliografico adottato per le lezioni. Le diapositive possono contenere imprecisioni di varia natura e pertanto esse non rappresentano in alcun modo un materiale di studio. Anche le fonti internet non rappresentano un materiale di studio. Gli studenti sono invitati a studiare esclusivamente dai testi consigliati ed elencati nel programma. Saranno adottate le seguenti abbreviazioni: Atkins = P.W. Atkins, T. Overton, J. Rourke, M. Weller, F. Armstrong, ’Chimica Inorganica’, 2 a edizione italiana condotta sulla quinta edizione inglese, Zanichelli, 2012, ISBN: 9788808058096 Miessler = G.L. Miessler, D.A. Tarr, ‘Chimica Inorganica’, 4 a edizione italiana, Piccin, 2012, ISBN: 8829920967

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  • Chimica Inorganica e Laboratorio

    Le diapositive seguenti sono tratte dai lucidi utilizzati in aula per le lezioni del corso di ChimicaInorganica e Laboratorio. Nelle diapositive impiegate a lezione possono essere presenti immagini etabelle tratte dai libri di testo e da materiale editoriale potenzialmente coperto da diritto d’autore.Pertanto in queste diapositive è riportata solo l’origine del materiale bibliografico adottato per lelezioni.

    Le diapositive possono contenere imprecisioni di varia natura e pertanto esse non rappresentano inalcun modo un materiale di studio. Anche le fonti internet non rappresentano un materiale di studio.Gli studenti sono invitati a studiare esclusivamente dai testi consigliati ed elencati nel programma.

    Saranno adottate le seguenti abbreviazioni:

    Atkins = P.W. Atkins, T. Overton, J. Rourke, M. Weller, F. Armstrong, ’Chimica Inorganica’,2a edizione italiana condotta sulla quinta edizione inglese, Zanichelli, 2012, ISBN:9788808058096

    Miessler = G.L. Miessler, D.A. Tarr, ‘Chimica Inorganica’, 4a edizione italiana, Piccin, 2012,ISBN: 8829920967

  • I composti dei MT sono generalmente colorati. I colori derivano da assorbimenti nella regionevisibile dello spettro elettromagnetico, dovuti a transizioni elettroniche fra orbitali d a differenteenergia.

    Composti degli elementi di transizione

    Ma….gli orbitali d non sono tutti alla stessa energia?

  • Non è una teoria di legame

    È un metodo per spiegare alcune proprietà fisiche dei complessi dei MT

    I leganti sono trattati come cariche ideali puntiformi

    Le interazioni fra il catione metallico ed i leganti sono puramenteelettrostatiche

    Teoria del campo cristallino

  • Immaginiamo di avvicinare i leganti (cariche negative) al metallo centraleGli elettroni del catione metallico tendono a respingere le cariche dei legantiQuesto determina una destabilizzazione DE degli orbitali d

    Ione metallico

    libero

    Energia = Elibero

    Distribuzione anisotropa del

    campo dei leganti

    Energia = Elibero + DE

    Ione metallico sottoposto al

    campo dei leganti

    Energia = Elibero + DE

    Teoria del campo cristallino

  • Gli orbitali orientati lungo gli assi saranno maggiormente destabilizzatirispetto agli altri

    Teoria del campo cristallino

    http://wwwchem.uwimona.edu.jm/gifs/dOrbs.jpg

    Atkins, Fig. 20.1

    http://wwwchem.uwimona.edu.jm/gifs/dOrbs.jpg

  • Gli orbitali orientati lungo gli assi saranno maggiormentedestabilizzati rispetto agli altri

    ΔE

    Gli orbitali 3d non sono più degeneri !

    Teoria del campo cristallino: campo ottaedrico

    Ener

    gia

    po

    ten

    zial

    e

    Orbitali 3d nello ione libero

    Potenziale medio degli OA 3

    d in campo ottaedrico

    (distribuzione isotropa)

    Separazione degli OA 3d nel c

    ampo dei leganti ottaedrico

  • Teoria del campo cristallino: campo ottaedrico

    𝐶𝐹𝑆𝐸 = 𝑛𝑡2𝑔 ∙2

    5∆0 − 𝑛𝑒𝑔 ∙

    3

    5∆0

    nd1 t2g1 CFSE = 1·0.4 D0 = 0.4 D0

    nd2 t2g2 CFSE = 2·0.4 D0 = 0.8 D0

    nd8 t2g6 eg

    2 CFSE = 6·0.4 D0 - 2·0.6 D0 = 1.2 D0

    35 D0 = 0.6 D0

    25 D0 = 0.4 D0

    Atkins, Fig. 20.2

  • Teoria del campo cristallino: campo tetraedrico

    campo ottaedrico campo tetraedrico

    D0DTOT DD

    9

    4

    Atkins, Fig. 20.2

  • Δo aumenta con lo stato di ossidazioneΔo aumenta scendendo lungo i gruppi:

    es.: Δ0(Co) < Δo(Rh) < Δo(Ir)

    Serie spettrochimica

    Teoria del campo cristallino

  • Teoria del campo cristallino

    Atkins, Fig. 20.4

  • Regola di HundPrincipio auf-bau

    Riempimento degli orbitali

    d1

    d2

    d3

    S = 2s+1 = 2

    S = 3

    S = 4

    Teoria del campo cristallino

  • Basso spin Alto spin

    d4

    d5

    d6

    d7

    Teoria del campo cristallino

  • t2g

    eg

    E

    t2g

    eg

    E

    EBS = 4·Et2g+ Epair

    EAS = 3·Et2g+ E2g

    EBS – EAS = (4·Et2g+ Epair)-(3·Et2g+Eeg) = Et2g – Eeg + Epair = Epair – Δo

    BS

    AS

    Teoria del campo cristallino

  • EBS–EAS > 0 EBS>EAS Epair – Δo > 0 Epair > Δo

    Se Epair > Δo risulta EBS>EAS ed il sistema assume la configurazionead ALTO SPIN

    Il valore di Epair in un complesso ottaedrico è approssimativamente costante.Δo varia lungo la serie spettrochimica:

    - I leganti a campo forte (Δo grande) favoriscono la configurazione BS- I leganti a campo debole (Δo piccolo) favoriscono la configurazione AS

    EBS – EAS = (4·Et2g+ Epair) –(3·Et2g+Eeg) = Et2g – Eeg + Epair = Epair – Δo

    Se Epair < Δo risulta EBS

  • Teoria del campo cristallino

    Ione Libero

    Ione Mn2+ libero [Mn(H2O)6]2+ [Mn(CN)6]

    4-

    Campo Debole

    Campo Forte

    Complesso Basso Spin

    Complesso Alto Spin

    Massima molteplicitàdi spin

    Epair > Δo

    Epair < Δo

  • d8

    d9

    d10

    S = 3

    S = 2

    S = 1

    Teoria del campo cristallino

  • Quando la luce bianca attraversa o è riflessa da una sostanza colorata,viene assorbita una frazione caratteristica della radiazione.La luce trasmessa o riflessa assume il colore complementare rispetto aquello della radiazione assorbita.

    Il colore

    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/22/Color_wheel_wavelengths.png/270p

    x-Color_wheel_wavelengths.png

    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/22/Color_wheel_wavelengths.png/270px-Color_wheel_wavelengths.png

  • Le molecole interagiscono con una radiazione elettromagnetica assorbendo o cedendo energia,passando cioè da stati ad energia minore a stati ad energia maggiore (assorbimento) o da statiad energia maggiore a stati ad energia minore (emissione).

    hnΔE

    Stato

    fondamentaleStato

    eccitato

    Assorbimento

    Emissione

    Il colore

  • Δο = hν

    Δo

    Teoria del campo cristallino

    Fotone di energia hn

    Lunghezza d’onda l

    Ass

    orb

    anza

  • Luce

    bianca

    Rosso

    assorbito

    Verde

    osservato

    [M(H2O)6]3+

    eg

    t2g

    eg

    t2g

    Teoria del campo cristallino: il colore

  • Luce

    bianca

    Blu

    assorbito

    Arancione

    osservato

    [M(H2O)6]3+

    eg

    t2g

    eg

    t2g

    Teoria del campo cristallino: il colore

  • Cr3+ 3d3 4s0

    [CrF6]3- [Cr(H2O)6]3+ [Cr(NH3)6]3+ [Cr(CN)6]3-

    Verde Viola Giallo Giallo

    Teoria del campo cristallino: il colore

    https://image.slidesharecdn.com/crystalfieldtheory-111204095834-

    phpapp01/95/crystal-field-theory-8-728.jpg?cb=1322994145

    https://image.slidesharecdn.com/crystalfieldtheory-111204095834-phpapp01/95/crystal-field-theory-8-728.jpg?cb=1322994145

  • Il colore rosso vivo è dovutoall’assorbimento della radiazione

    verde λ1

    Campo forte

    Sangue arterioso

    Δ1 grande

    Teoria del campo cristallino: il colore

    globina

    (proteina)

  • Il colore blu è dovuto all’assorbimento di radiazione corrispondente all’arancio

    λ2 > λ1

    Campo debole

    Sangue venoso

    Δ2 piccolo

    Δ2 < Δ1

    Teoria del campo cristallino: il colore

    globina

    (proteina)

  • I complessi dei MT mostrano proprietà magnetiche che dipendono dalnumero di elettroni d

    Cloruro di Cobalto(II) esaidrato3 elettroni spaiati

    Intensità del campo magnetico (H)

    Il magnetismo

  • Elettroni spaiati:Composti Paramagnetici attratti dal campo magnetico

    Elettroni appaiati:Composti Diamagnetici respinti dal campo magnetico

    Il magnetismo

    La suscettività magnetica c e la suscettività magnetica molare cM sono costanti fisicheche misurano l’interazione (magnetizzazione M) fra la materia e il campo magnetico Happlicato

    HPM

    HM M c

    c

  • Tipo Segno di cM Grandezza di cM (unità cgs)

    Dipendenza di cM da H Origine

    Diamagnetismo - 1–500·10–6 Indipendente Carica elettronica

    Paramagnetismo + 0–10–2 Indipendente Moto di spin e orbitale degli elettroni

    Ferromagnetismo + 10–2–106 Dipendente Mutue interazioni fra momenti magnetici dei singoli atomi

    Antiferromagnetismo + 0–10–2 Può essere dipendente

    m = momento magneticocM = suscettibilità magnetica molare (cm

    3/mol)T = temperatura assoluta (K)NA = numero di AvogadrokB = costante di Boltzmann

    = 1.381·10-23 m2 kg s-2 K-1

    Il momento magnetico si misurain magnetoni di Bohr mB:

    1mB = 9.27·10-24 J T-1

    Il magnetismo

    TTN

    kMM

    A

    B ccm 828.23

  • Il magnetismo

    M = magnetizzazionec = suscettibilità magneticaH = campo magnetico (A/m)T = temperatura assoluta (K)C = costante di Curieg = rapporto giromagnetico

    = 2.00023

    NA = numero di AvogadrokB = costante di Boltzmannm = momento magneticomS = momento magnetico di solo spinmB = magnetone di Bohr

    )1( SSgSm

    )1(4 SSSm

    BS nn mm )2(

  • Il magnetismo: metodi di misura (Gouy)

    http://www.sherwood-scientific.com/msb/Traditional%20Gouy%20Bal.jpg

    http://www.sherwood-scientific.com/msb/Traditional Gouy Bal.jpg

  • Il magnetismo: dati sperimentali

    Ione Configurazione μs / μB μsper / μB

    TiIII d1 (t2g1) √3 = 1.73 1.6 - 1.7

    VIII d2 (t2g2) √8 = 2.83 2.7 - 2.9

    CrIII d3 (t2g3) √15 = 3.88 3.7 - 3.9

    CrII d4 AS (t2g3 eg

    1) √24 = 4.90 4.7 - 4.9

    CrII d4 BS (t2g4) √8 = 2.83 3.2 - 3.3

    MnII/ FeIII d5 AS (t2g3 eg

    2) √35 = 5.92 5.6 - 6.1

    MnII/ FeIII d5 BS(t2g5) √3 = 1.73 1.8 - 2.1

    FeII d6 AS (t2g4 eg

    2) √24 = 4.90 5.1 - 5.7

    CoIII d6 BS (t2g6) 0 0

    CoII d7 AS (t2g5 eg

    2) √15 = 3.88 4.3 - 5.2

    CoII d7 BS (t2g6 eg

    1) √3 = 1.73 1.8

    NiII d8 (t2g6 eg

    2) √8 = 2.83 2.9 - 3.3

    CuII d9 (t2g6 eg

    3) √3 = 1.73 1.7 - 2.2