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Chiave dicotomica per la determinazione degli ordini di Insetti Considerata la moltitudine di Insetti conosciuti non è certo agevole giungere alla classificazione di una dete rminata specie, mentre è molto più semp l ice stabili re l'or dine a cui l'insetto appartiene. Il sistema proposto qui di seguito può essere faci l me nte utilizzato dura nt e le nost re escursioni. Come tutte le chiavi utilizzate per la determi nazione, consta di una indicazione di base e di una alternativa . Allor- ché ci si pone un problema di classificazione, bisogna vagliare attentamente le due possibili vie proposte e decidere per l'una o per l'altra. Se l'indicazione di base o la sua alternativa non corrispondono al nome di un ordine bisogna procedere, portandoci al numero riportato all'estremità destra della colonna, sinché non si giunge all'ordine desiderato . Prendiamo ad esempio una mosca domestica, comune ovunque, e tentiamo di stabi lirne l'ordine ; l'insetto è alato e quindi dovremo portar ci al numero 26 dove si pone un ' ulteriore alternativa: un paio di ali oppure due paia di ali. L' insetto che abbiamo tra le mani possiede un solo paio di ali, il che ci conduce al numero 27 . De ll e due alternative scegliamo quella che ci dice: ali anteriori sviluppate , ali poste- riori ridotte, passando al punto 28 . Le ali della nostra specie sono membranose e ci fanno proseguire sino al numero 31 . Delle due possibilità proposte seguiremo quella che ci indica ali piccole , facendoci andar e al punto 32, dove scopriremo che la mosca appartiene all'ordine dei Ditteri. Grylloblattoidea e Zoraptera, due ordini molto rari, non sono mclusi nella seguente chiave di classifica zione. l nsetti atteri o con ali atrofizzate 2 Insetti alati 26 2 Antenne assenti 3 - Antenne presenti anche se ridotte 4 3a Zampe anteriori protese in avanti; corpo esile ed allungato, depigmentato o gial- lastro - lunghezza di circa 2 mm ... Ordi- ne dei Proturi - Protura. 3b Antenne, occhi e zampe assenti. Corpo cilindrico. Organismi viventi tra i seg- menti addominali di altri insetti, soprat- tutto Imenotteri (vespe), meno sovente Omotteri (cicale) e Ortotteri. Relativa- mente rari ... Ordine degli Strepsitteri - Strepsiptera , femmine della famiglia Sti- lopidi. 58 Jb 4 Zampe posteriori con femori molto svi- luppati, adattate al salto. Corpo com- presso lateralmente . Insetti di grandi di- mensioni viventi liberi (mai parassiti). Si trovano di sovente negli ambienti caldi. Ab itudini notturne .. . Ordine degli Ensife- ri - Ensifera . _ Za mpe posteriori non molto dissimili dal- le al tre (salvo che nelle pu lci, vedi punto 15) 5 5 Appendici t erminali dell'addome (cerci) ben sviluppate 6 - Cerci assenti o molto corti oppure invisi- bili 10 6 Cerci lunghi e filiformi oppure lamellari e robusti 7 - Cerci conformati a pinza 9 7 Tre cerci caudali. Corpo che si stringe verso il dietro . Insetti piccoli e dalla c or - sa veloce. Certe specie vivono nei cam- pi , sotto le pietr e (ordine Archaeogn a- tha) , altre hanno abitudini notturne e vi- vono nelle abitazioni umane o nei formi- c ai (ordine Zygentoma) . - Due cerci caudali 8 Sa Corpo allungato, stretto , gia ll astro. Inset- ti viventi sotto la corteccia e nel terre- no ... Ordine dei Dipluri - Oiplura, fami- glia Campodeidi. Sb Corpo piatto e largo. Capo nascosto 1n gran parte dal proto race a forma di scu- do. Apparato boccale masticatore . Spe- cie grandi di colore solitamente scuro , antenne lunghe. Dimorfismo sessuale marcato : le femmine hanno ali rudimen- tali, i maschi ne posseggono due paia. Abitudini notturne ... Ordine dei Blattari - 8/attaria . 7 Ba 59

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Chiave dicotomica per la determinazione degli ordini di Insetti

Considerata la moltitudine di Insetti conosciuti non è certo agevole giungere alla class ificazione di una determ inata specie, mentre è molto più semplice stabili re l'ordine a cui l'i nsetto appartiene. Il sistema proposto qui di seguito può essere faci lmente ut ili zzato durante le nostre escu rsioni. Come tutte le chiav i util izzate per la determi nazione, consta di una indicazione di base e di una alternativa . Allor­ché ci si pone un problema di classificazione, bisogna vagliare attentamente le due possibil i vie proposte e decidere per l'una o per l'altra. Se l'indicazione di base o la sua alternativa non corrispondono al nome di un ordine bisogna procedere, portandoci al numero riportato all'estremità destra della colonna , sinché non si giunge all'ordine desiderato . Prendiamo ad esempio una mosca domestica, comune ovunque, e tentiamo di stabi lirne l'ordine; l'insetto è alato e quindi dovremo portarci al numero 26 dove si pone un'ulteriore alternativa: un paio di ali oppure due paia di ali. L'insetto che abbiamo tra le mani possiede un solo paio di ali , il che ci conduce al numero 27 . Dell e due alternative scegliamo quella che ci dice: ali anteriori sviluppate, ali poste­riori ridotte , passando al punto 28. Le ali della nostra spec ie sono membranose e ci fanno proseguire sino al numero 31 . Delle due possibilità proposte seguiremo quella che ci indica ali piccole , facendoci andare al punto 32, dove scopriremo che la mosca appartiene all'ordine dei Ditteri. Grylloblattoidea e Zoraptera, due ordini molto rari , non sono mclusi nella seguente chiave di classificazione.

l n setti atteri o con ali atrofizzate 2 Insetti alati 26

2 Antenne assenti 3 - Antenne presenti anche se ridotte 4

3a Zampe anteriori protese in avanti; corpo esile ed allungato, depigmentato o gial­lastro - lunghezza di circa 2 mm ... Ordi­ne dei Proturi - Protura.

3b Antenne, occhi e zampe assenti. Corpo cilindr ico. Organismi viventi tra i seg­menti addominali di altri insetti , soprat­tutto Imenotteri (vespe), meno sovente Omotteri (cicale) e Ortotteri. Relativa­mente rari ... Ordine degli Strepsitteri -Strepsiptera , femmine della famiglia Sti­lopidi.

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Jb

4 Zampe posteriori con femori molto svi ­luppati, adattate al salto. Corpo com­presso lateralmente. Insetti di grandi di­mensioni viventi liberi (mai parassiti) . Si trovano di sovente negli ambienti caldi. Abitudini notturne .. . Ordine degli Ensife­ri - Ensifera .

_ Za mpe posteriori non molto dissimi li dal ­le al t re (salvo che nelle pu lci, vedi punto 15) 5

5 Appendici terminali dell 'addome (cerci) ben sviluppate 6

- Cerci assenti o molto corti oppure invisi­bili 10

6 Cerci lungh i e filiformi oppure lamellari e robusti 7

- Cerci conformati a pinza 9

7 Tre cerci ca udali . Corpo che si string e verso il dietro . Insetti piccoli e dalla cor­sa veloce. Certe specie vivono nei cam­pi , sotto le pietre (ordine Archaeogna­tha) , altre hanno abitudini notturne e vi­vono nelle abitaz ioni umane o nei formi­cai (ordine Zygentoma) .

- Due cerci caudali 8

Sa Corpo allungato, stretto , gia ll astro. Inset ­ti viventi sotto la corteccia e nel terre­no ... Ordine dei Dipluri - Oiplura, fami­gl ia Campodeidi.

Sb Corpo piatto e largo . Capo nascosto 1n gran parte dal protorace a forma di scu­do. Apparato boccale masticatore. Spe­cie grandi di colore solitamente scuro , antenne lunghe. Dimorfismo sessuale marcato : le femmine hanno ali rudimen­tali, i maschi ne posseggono due paia . Ab itudini notturne ... Ordine dei Blattari -8/attaria .

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9a Tarsi di tre articoli- Insetti grandi ... Or­dine dei Dermatteri - Dermaptera.

9b T arsi di un articolo -Insetti piccoli, rico­perti da una cuticola fine e depigmenta­ta . Soltanto l'ultimo articolo dell'addo­me e le appendici caudali sono sclerifi­cate e di colore scuro. Vivono nel suo­lo. Rari nell'Europa centrale, più comu­ni al sud ... Ordine dei Oipluri - Diplura , famiglia Japigidi .

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Sulla parte ventrale dell'addome è pre­sente un organo di salto (furca). Addo­me composto da 6 seQmenti. Lunghez· za del corpo compresa tra 0,3 e 6 mm (eccezionalmente di più). Pigmentazio­ne poco vivace (blu-grigia, grigia, bian­castra, giallognola) raramente più viva . Insetti frequenti soprattutto negli am­bienti umidi, vivono nel terreno, sotto le foglie morte, tra il detrito vegetale , nei musch i, sotto le pietre, le cortecce, ecc. Abbondanti ovunque anche nei pressi dei nevai ... Ordine dei Collembo­li - Co/lembo/a. Organi di salto assenti - Se .!:insetto spicca balzi lo fa con l'aiuto delle zam­pe 11

Corpo a forma di bastoncino. di foglia. ecc., lungo diversi cm .. Capo molto pie· colo. Specie prevalentemente tropica­li, non si rinvengono nelle regioni più fredde come quelle nordeuropee. Spes­so vengono allevati in laboratorio ... Or­dine dei Fasmidi - Phasmida. Corpo diversamente conformato 12

12 Testa prolungata con un rostro al cui termine si apre la bocca. Apparato boc­cale masticatore. Quattro ali membra­nose ... Ordine dei Mecotteri - Mecopte· ra.

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Capo non prolungato in un rostro. Ap­parato boccale variamente conformato 13

9a 9b

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1:l Insetti ricoperti da una protezione cero­sa a forma di scudo, immobili allo sta­dio adulto. Scudo arrotondato, allunga­to o piriforme di colore grigio, bruna­stro o anche biancastro. Corpo spesso giallo, bianco o rosso carminio (maschi alati , vedi 32) ... Ordine degli Omotteri -Homoptera, superfamiglia Coccidei (cocciniglie).

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Insetti mobili 14

T arsi delle zampe anteriori rigonfi, con­tenenti ghiandole serigene. Insetti vi ­venti all'interno di tubi di seta. Vivono nelle regioni calde del pianeta, qualche specie nell'Europa meridionale e negli Stati Unit i (maschi con quattro ali, vedi 34) ... Ordine degli Embiotteri - Embiop­tera , femmine. Tarsi privi di ghiandole serigene 15

Corpo molto compresso lateralmente, lungo pochi mm e portante numerosi grossi pel i. Antenne molto brevi. Appa­rato boccale pungente-succhiante. Co­lore bruno, bruno-nero, giallastro. Si spostano saltando. Parassiti ematofagi di mammiferi e uccelli ... Ordine dei Si­fonatteri · Siphonaptera, pulci. Corpo meno compresso lateralmente 16

Tarsi con vescicole protuberanti . Inset­ti piccoli , generalmente neri o gialli, vi­venti sui fiori, sulle foglie, ecc ... Ordine dei Tisanotteri · Thysanoptera. Tarsi senza vescicole protuberanti 17

17 Capo molto sviluppato 18 Capo proporzionato alle altre parti del corpo 21

18 Apparato boccale pungente. Tarsi tra­sformati in pinze per afferrarsi e cam­minare su peli e capelli. Corpo lungo 1-5 mm, peloso, generalmente bruna­stro o biancastro. Capo più piccolo del torace. Parassiti di mammiferi ... Ordi­ne degli Anopluri · Anoplura , pidocchi. Apparato boccale masticatore 19

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19 Occhi e ali assenti. Antenne non più lunghe della testa e del torace insieme. Corpo liscio e lucente. Vive in colonie e forma caste distinte, i cui membri diffe­riscono morfologicamente e biologica­mente (individui alati, vedi 54). Specie prevalentemente tropicali, alcune sono insediate nell'Europa meridionale e oc­cidentale ... Ordine degli lsotteri - lsop­tera, termiti operaie e soldati. Occhi presenti anche se piccoli 20

20a Antenne brevi, protorace distinto. In­setti molto appiattiti, viventi soprattut­to tra le piume degli uccelli e più rara­mente sui mammiferi ... Ordine dei Mal­lofagi - Mallophaga, pidocchi degli uccelli.

20b Antenne lunghe e filiformi. Capo gran­de portato da un breve collo. Corpo spesso appiattito, liscio e lungo alcuni mm. Apparato boccale masticatore. In­setti viventi tra sostanze secche, pos­sono causare danni alle collezioni natu­ralistiche. Numerose specie sono alate (vedi 52) . Ordine degli Psocotteri - Pso­coptera, pidocchi dei libri .

21 Corpo ricoperto da squame. Ali atrofiz­zate visibili. Insetti robusti e villosi. Al­cune specie compaiono agli inizi della primavera, altre verso la fine dell'autun­no (specie alate, vedi 46) ... Ordine dei Lepidotteri - Lepidoptera , femmine di alcuni Geometridi. Corpo non ricoperto da squame 22

22 Addome collegato al torace tramite un breve peduncolo . Insetti neri, bruno-ne­ri, bruni o rossastri, viventi generalmen­te in colonie ordinate gerarchicamen­te. Le operaie sono attere, le femmine e i maschi possiedono ali caduche ... Or­dine degli Imenotteri - Hymenoptera, famiglia Formicidi (formiche). Collegamento addome-torace mai pe­duncolato 23

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tJ. 20a 20b

21

* 22

23 Tarsi di due o tre articoli 24 Tarsi di cinque articoli 25

24a Corpo molto appiattito e brunastro. In­setti parassiti di animali a sangue cal­do (la maggior parte dei componenti quest'ordine possiede due paia di ali, vedi 38) ... Ordine degli Eterotteri - He­teroptera, famiglia Cimicidi.

24b Corpo generalmente tondeggiante, ri­vestito da una cuticola delicata. Anten­ne sovente lunghe. Insetti parassiti dei vegetali ... Ordine degli Omotteri - Ho­moptera , afidi e cocciniglie.

25a Antenne brevi. Zampe terminanti con unghie ben visibili. Insetti viventi gene­ralmente tra il pelame dei mammiferi ... Ordine dei Ditteri - Diptera, famiglia lp­poboscidi e Nicteribidi .

25b Corpo globoso, di aspetto larvale. Ad ­dome distintamente segmentato. Sul lato inferiore dell'addome è presente un organo luminoso (la maggior parte delle specie possiede due paia di ali, vedi 41 ) ... Ordine dei Coleotteri - Co­leoptera, alcune femmine della fami ­glia Lampiridi (lucciole).

26 Un so lo paio di ali ben sv iluppate. Quel­le posteriori o talvolta le anteriori atro­fizzate o totalmente assenti 27 Due paia di ali perfettamente sviluppa­te 33

27 Ali anterior i ridotte a piccole appendici a forma di clava . Ali posteriori grand i in rapporto al corpo e distese a venta­glio ... Ordine degli Strepsitteri - Strep­siptera, maschi . Ali anterior i sv iluppate , ali posteriori assenti o ridotte a piccole squame op­pure simili a brevi appendici spinose 28

28 Ali coriacee simi li alle elitre 29 Ali membranose 31

24a 24b

25a 25b

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29 Zampe posteriori con femori molto svi­luppati, adattate al salto . Grossi insetti viventi sui vegetali ... Ordini degli Ensi­feri e dei Celiferi - Ensifera, Caelifera. Zam'pe posteriori simili alle altre 30

30 l due cerci caudali conformati a pinza. Ali anteriori molto brevi e simili ad eli­tre, ricoprenti solo un breve tratto del­l'addome .. . Ordine dei Dermatteri - Der­maptera. Cerci assenti. Ali anteriori costituenti elitre molto sviluppate e ricoprenti l'ad­dome almeno in gran parte ... Ordine dei Coleotteri - Co/eoptera.

31 Ali notevolmente sviluppate, ricche di venulazioni e mantenute verticali in ri­poso. Estremità dell'addome prolunga­to con due o tre cerci .. . Ordine degli Efemerotteri - Ephemeroptera, alcune specie. Ali più piccole 32

32a Venulazione molto ridotta (una sola nervatura). Secondo paio di ali trasfor­mato in bilancieri. Occhi generalmente semplici . Apparato boccale atrofizza­to ... Ordine degli Omotteri - Homopte­ra, ò delle cocciniglie.

32b Venulazione più complessa. Secondo paio di ali trasformato in bilancieri . Grandi occhi composti, spesso molto pigmentati (rossi , verdi, striati , ecc. ). Apparato boccale funzionante ... Ordi­ne dei Ditteri - Diptera.

33 Ali strette, frangiate di setole, tanto da sembrare a piume. Piccoli insetti viven­ti talvolta in gran numero sui fiori e sui vegetali (principalmente Asteracee) .. . Ordine dei Tisanotteri - Thysanoptera . Ali senza frange 34

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31 a

33

~4 T arsi anteriori rigonfi , per la presenza di ghiandole serigene. Quattro ali pres­soché identiche .. . Ordine degli Embiot­teri- Embioptera, ò. T arsi anteriori privi di ghiandole serige­ne. Ali di eguale sviluppo o differenti 35

35 Zampe posteriori con femori molto svi­luppati . Grandi insetti saltatori. Ali ante­riori più piccole e più coriacee delle po­steriori, che in posizione di riposo si ri­piegano sotto le prime 36 Zampe posteriori simili alle altre 37

36a Antenne lunghe come o più del corpo , formate da più di trenta articoli (salvo nel grillotalpa dalle zampe anteriori molto robuste e di tipo fossorio) . Tarsi di tre o quattro articoli . Femmine con ovopositore più o meno lungo ... Ordine degli Ensiferi - Ensifera .

36b Antenne brevi con meno di trenta arti ­coli , non superanti la testa e il primo segmento toracico . T arsi di t re articoli. Apparato boccale con grandi mandibo­le . La maggior parte delle specie sono brunastre , le ali posteriori spesso mol ­to pigmentate (rosse, blu, gialle). Si rin­vengono tra l'erba , soprattutto in esta­te e autunno ... Ordine dei Celiferi - Cae· lifera.

37 Ali anteriori e posteriori di forma e con­sistenza assai diverse 38 Ali anter iori e posteriori simili o di con­sistenza lievemente diversa . Taglia as­sai variabile 43

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38 /\li anteriori ispessite alla base e mem­branose verso l'apice (emielitre). Appa­rato boccale pungente. Corpo verde, bruno o multicolore. Specie insediate sui vegetali e talvolta nell'acqua. Se di­sturbate emettono un odore nausea­bondo ... Ordine degli Eterotteri - Hete­roptera . Ali anteriori completamente chitinizza­te e molto più coriacee delle posteriori 39

39 Zampe anteriori raptatorie , ornate di forti spine. Insetti grandi ... Ordine Man­toidei - Mantoidea . Zampe anteriori non raptatorie 40

40 Ali spesso vivacemente colorate, ripie­gantesi a tetto sopra l'addome. Tibie delle zampe posteriori lunghe e soven­te spinose. Insetti saltatcri . Capo ripie­gato obliquamente verso il dietro . Ap­parato boccale pungente-succhiante. Insetti legati alla vegetazione ... Ordine degli Omotteri- Homoptera , superfami­glia Cicadari. Ali non ripiegate a tetto sull'addome. Insetti solo occasionalmente saltatori 41

41 Addome privo di appendici caudali . Ali anteriori trasformate in elitre molto du­re e chitinizzate; ali posteriori membra­nose, ripiegate sotto le prime. Colora­zione molto variabile , talvolta anche a riflessi metallici . Numerose specie so­no nere. Lunghezza da 1 mm a diversi cm . Insetti viventi sui vegetali, sul terre­no , sotto le pietre, nelle caverne, nel­l'acqua, nelle abitazioni ... Ordine dei Coleotteri - Coleoptera . Appendici caudali sviluppate 42

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42a Appendici caudali costituenti L:na pin­za arcuata. Elitre piccole non ricopren­ti tutto l'addome. Ali posteriori mem­branose, ripiegate sotto le elitre. Inset­ti reperibili sotto le pietre, le cortecce, nelle case, nei pressi dell'acqua ... Ordi­ne dei Dermatteri - Dermaptera.

42b Appendici caudali lunghe e dritte. Ali posteriori membranose, ricoperte da quelle anteriori più ispessite. Antenne molto lunghe. Insetti grandi , corrono velocemente. Vivono nei boschi, nelle radure , insieme all'uomo in case, ma­gazzini , cucine, ospedali , ecc ... Ordine dei Blattoidei - 8/attoidea .

43 Capo prolungato in un rostro alla cui estremità si apre la bocca. Appa­rato boccale masticatore... Ordine dei Mecotteri - Mecoptera, mosche scorpione. Capo non prolungato in un rostro 44

44 Protorace molto lungo, diverse volte più lungo che largo 45 Protorace poco allungato 46

45a Zampe anteriori simili alle altre. Ca­po depresso e mobile... Ordine dei Rafidiotteri - Raphidioptera, mosche serpente.

45b Zampe anteriori raptatorie.. . Ordine dei Planipenni - Planipennia, famiglia Mantispidi .

46 Ali rivestite da numerose piccole squa­me variamente colorate. È frequente il dimorfismo e il dicroismo sessuale. Le parti boccali (quando esistono) forma­no un sottile tubo, arrotolato sotto la testa. Insetti frequentanti fiori, alberi, ecc ... Ordine dei Lepidotteri - Lepidop­tera , farfalle. Ali prive di squame 47

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47 Ali trasparenti, variamente colorate 48 Ali ricoperte da una polvere cerosa e biancastra. Insetti piccoli o minuscoli 56

48 Addome terminante con due o tre lun­ghi cerci filiformi 49 Cerci brevi e spessi, oppure assenti 50

49 Cerci lunghi e sottili, segmentati e cir­ca due volte più lunghi del corpo. An­tenne molto brevi. Zampe anteriori più sviluppate delle altre (più lunghe nei maschi che nelle femmine) . Corpo gla­bro. In riposo le ali vengono innalzate perpendicolarmente al corpo . Insetti vi­venti in gran numero nei pressi dell'ac­qua .. . Ordine degli Efemerotteri - Ephe­meroptera . Due cerci . Ali posteriori più sviluppate delle anteriori. In r iposo vengono man­tenute distese lungo il corpo ... Ordine dei Plecotteri - P/ecoptera .

50 Antenne brevi, poco visibili . Corpo mol­to lungo (25 mm o più) , blu , giallo, ver­de, rosso, fasciato di nero . Capo molto sviluppato, ali pressoché uguali . Spe­cie viventi nei pressi dell'acqua, nei bo­schi .. . Ordine degli Odonati - Odonata, libellule. Antenne comparativamente più lunghe 51

51 Ali coperte da una tolta coltre di esili peli , più raramente da squame (diverse da quella dei Lepidotteri) . Ali anteriori più piccole e talora più ispessite delle posteriori. Insetti comuni nei pressi del­l'acqua ... Ordine dei Tricotteri - Tri­choptera.

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Ali senza peli, membranose e traspa­renti , di colore variabile o scuro . Venu­lazione complessa o semplice 52

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52 Tarsi da uno a tre articoli. Ali di taglia variabile . Venulazione semplice. a) Apparato boccale di tipo pungente­succhiante, collocato sotto il corpo e diretto in addietro. Presso alcune spe­cie l'ultimo segmento addominale tor­ma una sorta di coda e sui lati dell'ad­dome sono presenti due tubicini ... Ordi­ne degli Omotteri - Homoptera, afidi, supertamiglia Atidoidei. b) Apparato boccale masticatore. Inset­ti minuscoli dal corpo molliccio. Capo grande con lunghe antenne. In riposo le ali sono piegate a tetto ... Ordine de­gli Psocotteri - Psocoptera , pidocchi dei libri . Tarsi di quattro o cinque articoli 53

53 Quattro ali di uguale sviluppo 54 Ali posteriori più piccole delle anterio­ri. Insetti di taglia molto varia, corpo tal­volta visibilmente fasciato, esile o robu­sto. Alcune specie sono dotate di ovo­positore. Certi gruppi hanno costumi sociali (api, vespe, bombi, formiche) . Spesso fungono da impollinatori ... Ordi­ne degli Imenotteri - Hymenoptera .

54 Venulazione alare sviluppata soprattut­to in senso longitudinale. In riposo le ali si adagiano appiattite lungo il cor­po. Antenne non più lunghe del capo e del torace presi insieme. Insetti sociali divisi in caste . Per la maggior parte at­teri (cfr. 19) . Si nutrono in prevalenza di cellulosa ... Ordine degli lsotteri - lsop­tera , termiti o e <? . Venulazione alare complessa, con nu­merose vene longitudinali e trasversa­li . In riposo ali ripiegate a tetto sul dor­so del corpo. Antenne filiformi o clava­te 55

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55a Apparato boccale rivolto in avanti. Ali bruno scuro. Antenne lunghe e filifor­mi. Insetti viventi in prossimità dell'ac­qua ... Ordine dei Megalotteri - Mega­/optera.

55b Apparato boccale rivolto verso il bas­so. Ali trasparenti, verdi, brunastre o screziate. Antenne filiformi o clavate. Durante l'inverno si rifugiano spesso nelle abitazioni ... Ordine dei Planipen­ni - P/anipennia .

56 Antenne composte di sette articoli, tar­si di due articoli. Venulazione alare mol­to semplice. Apparato boccale pungen­te-succhiante. Insetti piccoli con ali biancastre. Vivono in prevalenza sulla pagina inferiore delle foglie di alberi e arbusti ... Ordine degli Omotteri - Ho­moptera, superfamiglia Aleuroidei. Antenne composte di almeno quattordi­ci articoli . T arsi di cinque articoli. Venu­Jazione alare relativamente comples­sa. Apparato boccale masticatore .. . Or­dine dei Planipenni - P/anipennia, fami­glia Coniopterigidi.

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Gli Insetti e l'uomo

Gli Insetti hanno una grandissima importanza per l'uomo ed i nostri tempi, in cui gli studi entomologici sono molto avanzati, ce ne forniscono numerosi esempi. L'epo­ca in cui interessavano pochi appassionati è ormai solo un ricordo. Attualmente nel mondo intero esistono istituti scientifici specializzati che ne studiano la classifi­cazione, la biologia, i costumi nonché i danni da essi provocati. Secondo le relazio­ni che hanno con l'uomo possono essere suddivisi in tre gruppi: insetti utili, insetti nocivi e insetti indifferenti, che non sono direttamente né utili né tanto meno dan­nosi, ma che hanno tuttavia un ruolo ben preciso nei cicli naturali. Gli Insetti si rivelano utili in molte maniere: impollinano i fiori, producono cera, miele, seta, lacca e coloranti, nascondono e riciclano enormi quantità di sostanza organica in decomposizione, inoltre si nutrono di altri insetti nocivi e delle loro larve. L'uomo ha sostituito molti dei loro prodotti (seta, coloranti, lacca) con altri di origine sintetica, ma non è riuscito a rimpiazzarli nel controllo biologico degli inset­ti dannosi, dove sono ancora imbattibili. L'impollinazione dei fiori da parte degli Insetti è considerata come una sorta di simbiosi, poiché tra le due parti esistono rapporti tali di interdipendenza, che gli uni non potrebbero sopravvivere senza gli altri . Se i fiori scomparissero dalla fac­cia della Terra, si estinguerebbero decine di migliaia di specie di insetti e, al contra­rio, senza impollinatori il mondo sarebbe privato di moltissime specie vegetali. Gli impollinatori sono molto numerosi ed appartengono a svariati ordini . Al primo posto troviamo gli Imenotteri, attirati verso i fiori dal nettare zuccherino e dai granuli di polline che costituiscono il loro nutrimento. Seguono a ruota i Lepidotte­ri, che si limitano a suggere il nettare con la loro proboscide o spirotromba di lunghezza variabile (oltre 80 mm in alcuni Sfingidi). Le farfalle diurne sono attirate dai colori vivaci dei fiori e sono ottime impollinatrici . Quelle dalle abitudini nottur­ne vengono attratte dai fiori di colore chiaro e soprattutto dal loro profumo, parec­chi infatti odorano solo di notte. Nello stesso ruolo di fecondatori di vegetali ritro­viamo molti ditteri quali Sirfidi, Bombilidi , Bibionidi e Conopidi. Certi Coleotteri e alcune specie di altri ordini visitano i fiori provvedendo alla loro impollinazione. l più adatti a questo ruolo sono i Cerambicidi e diversi Scarabeidi quali il vistoso Trichius fasciatus e la comune cetonia (Cetonia aurata). L'ape domestica (Apis mellifera) è nota per la sua importante produzione di miele. Tuttavia altre specie di apidi e di bombi, i cui nidi sono costruiti sotto terra, riem­piono le loro cellette con del miele di cui si nutrono solo loro. Solo l'ape domestica elabora il miele in quantità tale da poter essere raccolto in abbondanza, il che ne ha favorito l'allevamento nel mondo intero. Le api producono anche la cera che viene secreta da particolari ghiandole. Quantità ancora più rilevanti di cera vengo­no prodotte da una specie cinese di cocciniglia (Ericeus pela), le cui larve maschili eliminano ammassi di cera grandi quanto un uovo di gallina, che vengono raccolti e commercializzati . Altrettanto noti per la loro utilità sono i bachi da seta ovvero le larve del Lepidotte­ro Bombyx mori, che prima di impuparsi tessono con fili di seta bianchi o giallogno­li un grosso bozzolo. Il loro allevamento è stato iniziato in Cina oltre 3000 anni prima dell'era cristiana . l sistemi di allevamento ed i procedimenti per ottenere la seta erano tenuti in gran segreto. Il baco da seta venne introdotto in Grecia verso il VI secolo dopo Cristo e poco più tardi fu portato in Italia. Il filo utilizzato per costruire ogni singolo bozzolo misura circa 2000 m di lunghezza, tuttavia se ne può utilizzare poco più della metà. Non soltanto questo bruco è un produttore di seta.

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2. l Protozoi comprendono vari organismi unicellulari eterotrofi di dimensioni dell'ordine di qualche decina fino ad alcune centinaia di micrometri. Alcuni sono parassiti di animali, altri simbionti e molti conducono vita libera nutrendosi soprattutto di batteri, ma anche di alghe. di altri Protozoi, talora di Rotiferi, di resti organici di piante e animali (saprofiti). l Protozoi a loro volta vengono predati soprattutto da Nematodi e Rotiferi. Nell'acqua dolce e negli interstizi del terreno occupati dall'acqua possono rinvenirsi i rappresentanti dei gruppi che seguono:

- Rizopodi (o Sarcodici) conosciut i più comunemente col nome di Amebe; le Amebe vere e proprie sono caratterizzate da un corpo di forma non definita in quanto la loro cellula forma continuamente estroflessioni dette pseudopodi, mutando così d'aspetto; gli pseudopodi servono sia alla locomozione che alla presa del cibo ( fagocitosi). Nell'acqua e soprattutto nei fondali, nel terreno molto umido e nei cuscini di muschio si ritrovano anche amebe dotate di guscio di varia conformazione, denominate Tecamebe: esse sono attive predatrici di batteri. alghe e vari altri Protozoi.

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Fig. S. 114. R• •. -c d

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Gli Actinopodi (in genere considerati Rizopodi), comprendono preva· lentemente forme planctoniche (si muovono trasportate dai movimenti dell'acqua).

Nelle acque dolci sono rappresentati dagli Eliozoi. il cui nome si deve alla caratteristica forma del corpo tonda con numerosi "raggi ... simile al sole. Preferiscono le acque basse e soprattutto quelle prossime ai fondali. Alcune specie vivono ancorate ai diversi substrati mediante un peduncolo.

- Flagellati (o Zooflagellati) sono rappresentati nelle acque dolci da organismi tutti di piccole dimensioni. dotati di uno o due flagelli: a differenza dei Fitofla­gellati. sono sempre privi di cloroplasti e di altri organi pigmentati. oltre che di amido.

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~ Fig. S. 11S. fic~elloi<

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GLI INDICATORI ECOLOGICI

- Ciliati sono caratterizzati da una cellula più o meno ricoperta di piccole ciglia, disposte in bande regolari, che consentono il movimento. Nella cellu la è presente una rientranza, il peristoma, che termina nel citostoma, apertura attraverso cui viene introdotto l'alimento. Le particelle alimentari vengono incluse nei vacuoli digestivi per essere digerite grazie a succhi digestivi ricchi di enzimi: i residui indigeriti vengono eliminati attraverso un 'altra apertura detta citopigio. Tutte queste strutture possono essere osservate soprattutto nelle specie che vivono ancorate al substrato, come per esempio le Vorticelle, dotate di una sorta di stelo contrattile, e gli Stentar. entrambi caratterizzat i da una corona di ciglia attorno al peristoma.

~ Fig. S. 116. :dio·

Nei Parameci sono presenti inoltre vacuoli contrattili, che servono all'eliminazione dell'acqua in eccesso: il c itoplasma dei Parameci ha una con­centrazione salina inferiore a quella dell'acqua circostan te per cui l'acqua che entra per osmosi nella cellula deve essere continuamente espulsa.

5.4.4 Regno Animale

Phylum Poriferi l Poriferi. noti col nome di Spugne. sono tipicamente marini. ma alcune specie di piccole dimensioni vivono nelle acque dolci sia stagnanti che correnti. fissa­te a substrati di diversa natura: non sono comunque molto diffuse.

Le spugne d'acqua dolce hanno forma varia: crostosa, a cuscinetto. ramificata a corna di cervo o arborescente come in Spongilla lacustris. specie più comune tra le spugne d'acqua dolce.

Le Spugne sono animali pluricellulari molto semplici , costituiti da aggregati di cellule di diverso tipo e funzione. che non costituiscono veri tessu­ti. li loro corpo è sostenuto da una sorta di scheletro rigido costituito da aghet-

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Fig. S. 117. 0onie·

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ti di diversa natura, calcarea, silicea, cornea. Quelle di acqua dolce hanno sche­letro siliceo.

Si nutrono di batteri, alghe unicellulari e di detriti organici animali e vegetali. Questi materiali entrano nelle cavità del corpo della spugna attraverso vari pori, grazie alla corrente d'acqua creata dal movimento dei flagelli di cui sono dotate le cellule che tappezzano la cavità interna del corpo (coanociti); l'acqua entra attraverso i pori ed esce continuamente attraverso altre aperture dette osculi. l materiali alimentari vengono trattenuti a livello di una sorta di colletto di cui sono dotate le cellule flagellate e dalle stesse vengono digeriti.

Phylum Celenterati o Cnidari Vi appartengono animali prevalentemente marini rappresentati dagli Scifozoi (Meduse) . Antozoi (Anemoni di mare, coralli ecc .) e Idrozoi: questi ultimi com­prendono anche poche specie di acqua dolce rappresentate quasi esclusiva­mente dalle Idre. Nei Celenterati di solito si ha alternanza di generazioni: alla forma di polipo si alterna quella di medusa; negli Idrozoi di acqua dolce si osserva esclusivamente la forma di polipo, ad eccezione della medusa di acqua dolce (Craspedacusta), specie poco comune. che raggiunge i 2 cm di diametro.

Idra

Fig. S. 118. Celenrerai1

Le Idre, lunghe 1,5-2 cm, vivono ancorate a substrati in acque tranquil­le. Si nutrono di piccoli Crostacei (Pulci d 'acqua. Copepodi) , vermi, larve di Insetti, Rotiferi e altri Invertebrati che vengono paralizzati dal veleno delle cel­lule urticanti di cui sono dotati i tentacoli; quando la preda sfiora la cellula urti­cante questa libera un filamento che inietta il veleno nella vittima. Le prede cat­turate dai tentacoli vengono portate alla bocca situata alla base della corona dei tentacoli.

Phylum P/atelminti Vengono denominati Vermi piatti per la loro forma tipicamente appiattita. Com­prendono forme parassite di animali (Cestodi-tenie. Trematodi) e forme non parassite, i Turbellari. I Turbellari, noti col nome di Planarie (Tricladi), com­prendono specie prevalentemente acquatiche (vivono per lo più in acque limpi­de e correnti in prossimità dei fondali o tra la vegetazione), ma vi appartengono anche alcune specie terricole, legate ad ambienti particolarmente umidi (anche nelle serre); la loro presenza nel suolo è però piuttosto limitata. Si ritrovano inoltre nel fango delle pozzanghere e tra i muschi. Si muovono per lo più stri­sciando; alcune specie sono in grado di nuotare.

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Gli INDICA TORI ECOLOGICI

l u@} ; ·~l Fig. S.119. Plarelmrnlr

Le Planarie hanno corpo allungato e ricoperto da numerose ciglia, soprattutto nella parte ventrale; la maggior parte misura da alcuni mm fino a poco più di un cm di lunghezza. Il capo porta 2 o più occhi e lobi più o meno pronunciati che, in certe specie, conferiscono all'estremità cefalica una forma triangolare. La bocca si apre sul lato ventrale ed è dotata di una lunga faringe che l'animale estroflette per catturare le prede. Le Planarie sono infatti in pre­valenza predatrici di vari invertebrati come piccoli Crostacei. larve di Insetti , Anellidi. Molluschi Gasteropodi ecc. , ma possono anche cibarsi di animali morti.

Pyhlum Nematodi I Nematodi o Vermi cilindrici (talora considerati una classe del Phy/um dei Nematelmintt). sono animali generalmente di piccole dimensioni , ma alcune specie acquatiche possono raggiungere vari cm di lunghezza.

Fig. S. 120. Ne~ :•ad•

Vivono sia nelle acque che nella frazione acquosa del terreno: si muo­vono tipicamente ondeggiando come le anguille e per questo vengono anche chiamati comunemente "anguillule". Varie specie sono parassite di animali. altre di piante che attaccano prevalentemente a livello delle radici. L'apparato boccale si apre all'estremità cefalica, più tozza rispetto a quella caudale che è appuntita. ed è variamente conformato a seconda della dieta.

In acqua vivono generalmente in prossimità dei fondali dove catturano piccoli animali come Tardigradi, Rotiferi e altri Nematodi; alcune specie. negli stadi giovanili. sono parassite delle larve di certi Ditteri. Nella loro dieta posso­no rientrare anche batteri, protozoi, alghe, detriti organici animali e vegetali.

La maggior parte dei Nematodi presenti nel terreno conduce vita libera comportandosi, analogamente alle specie acquatiche, sia da detritivori che da predatori; possono inoltre nutrirsi di funghi.

Nel suolo. anche in considerazione del loro elevato numero, sono parti­colarmente importanti nel controllo della densità delle popolazioni dei micror­ganismi del terreno e in particolare di quelle batteriche.

Phylum Nematomorfi l Nematomorfi (considerati talora come una classe del phylum Nematelmintl) comprendono i Gordiacei, caratteristici vermi, simili a lunghi capelli , di colore bruno o giallastro, che si osservano, talora in grovigli, nei ruscelli e nelle acque sorgenti.

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Fig. S. 121. Nemc ·omorfr

Il loro corpo non è segmentato (come i Nematodi): hanno un diametro al massimo di un mm e possono raggiungere oltre i 20 cm di lunghezza.

Possono essere confusi con alcune specie di Nematodi dal corpo lungo e sottile: questi ultimi però sono sempre di colore bianchiccio.

:'-/egli stadi giovanili vivono da parassiti di larve di insetti acquatici , mentre da adulti conducono vita libera.

Phylum Gastrotrichi l Gastrotrichi (talora classificati come Nematelmintl) sono minuscoli animali lunghi generalmente meno di mezzo mm, dal corpo allungato. dotato di due appendici caudali acuminate. e ricoperto di strisce longitudinali di ciglia che consentono loro di spostarsi scivolando e di nuotare: fra le ciglia possono esse­re presenti placche. squame e aculei. Il capo reca lunghi ciuffi di ciglia tattili e all'estremità cefalica si apre la bocca munita di dentelli. atta a risucchiare il

cibo.

Fig. S. 122. Gas· _" chr

Vivono per lo più tra i detriti nel fango di stagni. paludi e pozze d'acqua. tra la vegetazione acquatica e nei muschi delle torbiere: si nutrono di detriti organici. di batteri , alghe e Protozoi.

Phylum Rotiferi l Rotiferi (considerati talora una classe del phylum Nematelminti detti anche Aschelmintl) sono organismi pluricellulari formati , nelle specie di maggiore dimensione, da circa un migliaio di cellule; raggiungono al massimo 3 mm circa di lunghezza. Vivono soprattutto nelle acque dolci, laghi , stagni. pozze d'acqua. anche se certe specie si possono rinvenire nel terreno e nel muschio.

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Fig. S. 1 23. Rotr '~ ·

224

GLI INDICATORI ECOLOGICI

Molti Rotiferi fanno parte del plancton , altri sono legati invece ai fonda­li o alla vegetazione acquatica.

Il corpo può avere diversa conformazione: nelle specie che strisciano sul fondo tra i detriti o tra la vegetazione acquatica è generalmente vermiforme e articolato in capo. tronco e piede; quest'ultimo consente l'adesione al sub­strato. Il piede manca in diverse specie e molte sono protette da una sorta di corazza di varia forma.

l Rotiferi sono caratterizzati dalla presenza eli una corona eli ciglia (apparato rotatorio). posta all'estremità anteriore del capo. il cui movimento produce un vortice d'acqua in direzione della bocca, consentendo così la cattu­ra del cibo oltre che il movimento.

Si nutrono in prevalenza di detriti organici che vengono frantumati gra­zie all'apparato boccale masticatore (mustax) , ma anche eli batteri e eli altri minuscoli organismi (Alghe. Protozoi, Nematodi) . Alcune specie sono parassi te.

L'osserv'lzione al microscopio di minuscoli residui vegetali inclusi in una goccia d'acqua. rivela spesso la presenza di Rotiferi; a circa J()()x è possibi­le vedere perfettamente l'apparato rotatorio e il mustax che continuamente si contrae per triturare l'alimento.

Phylum 'v!o//uschi l :vlolluschi comprendono varie classi tra le quali. quelle più importanti per il numero eli specie sono: Bivalvi o Lamellibranchi (es. vongole) . Gasteropodi (es . chiocciole, limacce) . Cefalopodi (es. seppie) .

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Fig. S.124.

"'elle acque dolci sono rappresentati dalle classi dei Gasteropodi e dei Lamellibranchi o Bivalvi.

'<el terreno si ritrovano solo i Gasteropodi Polmonati quali le Chioccio­le (dotate di conchiglia) come la comune Helix pomatia e le lumache o limacce prive eli una vera conchiglia.

l Gasteropodi hanno conchiglia prevalentemente avvolta a spirale turricolata o a spirale piana. Il capo. ben evidente. può portare una o due coppie eli tentaco­li: quelli più lunghi recano all'apice organi sensibili alla luce. quelli più corti sono sede eli organi olfattivi e gustativi.

l Gasteropodi Polmonati eli acqua dolce possiedono solo un paio eli ten­tacoli e gli occhi sono collocati alla loro base. La bocca dei Gasteropodi è dota­ta eli raclula. una sorta eli lingua rivestita eli robusti dentelli che viene estrofles­sa per strappare e raspare il cibo. Tutti i Gasteropodi hanno il piede, organo provvisto eli una robusta muscolatura, impiegato per il movimento.

Le forme che vivono in acqua dolce si nutrono per lo più eli resti vege­tali. di alghe, specie quelle che incrostano i diversi substrati. ma anche eli cada­veri e certe come Lymnaea sono predatrici; possono inoltre cibarsi di vegetali vivi ed alcune specie filtrano l'acqua trattenendo il materiale sospeso.

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El icrdr Limacidi Arionid1

Fig. S. 12S. G a steropodi dr terra

Anche i Gasteropodi terrestri si nutrono prevalentemente di resti vege­tali ( talora anche di animali) oltre che di funghi e anche di piante vive, divenen­do a volte dannosi per le coltivazioni; qualche specie di limaccia preda anche piccoli invertebrati (es. vermi).

l Gasteropodi di terra svolgono la propria attività prevalentemente in superficie ma si possono rinvenire anche fino a più di 20 cm di profondità. soprattutto durante l'inverno quando entrano in uno stato di ibernazione. Essi frequentano comunemente lo strato della let tiera. Le limacce sono particolar­mente comuni in questo ambiente. dove si nutrono, in prevalenza. di detriti vegetali e di funghi.

Le limacce sono distinte in Limacidi e in Arionidi. l primi sono caratte­rizzati da una sorta di cres ta mediana dorsale più o meno es tesa e dalla parte posteriore del corpo a punta (es. la Grande limaccia grigia, Limax maximus, che raggiunge anche 15-20 cm di lunghezza): gli Arionidi si distinguono dai prece­denti per la mancanza della cres ta e per la parte terminale del corpo più smus­sata (es. Limaccia dei giard ini , Arion hortensis. e Arion rosso, Arion ater rufus. che possono arrecare danni alle colture ortive).

l Lamellibranchi o Bivalvi hanno corpo racchiuso in due valve e. a differenza dei Gasteropodi, non possiedono capo ben distinto: anch'essi sono dotati di piede, ma questo generalmente viene utilizzato come organo di scavo permettendo al l'animale di infossarsi nel fondale.

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Fig. S. 126. Lomeil r'r:~ ~r,~

l Lamellibranchi di acqua dolce. infatti. vivono infossati nel fango. pre­valentemente in ac que tranquille. Solo Dreissena polymorpha (lunga circa 4 cm) è in grado di fissarsi a substrati duri , mediante i filamenti di bisso, formando colonie. come certe forme marine quali le cozze.

l Bivalvi sono tutti organismi filtratori: si nutrono di piccole partice lle organiche disperse nell'acqua che vengono trattenute a livello delle branchie e quindi convogliate alla bocca. Nelle acque dolci sono presenti specie di pochi m m di lunghezza, ma anche forme di notevoli dimensioni quali Uni o e Anodonta che possono superare i IO cm di lunghezza; questi grossi Bivalvi prediligono le acque ferme e i tratti di fiume a corso lento con fondali sabbiosi-limosi.

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GLI INDICATORI ECOLOGICI

Phylum Anellidi Gli Anellidi sono vermi cilindrici caratterizzati dall'avere corpo suddiviso in tanti segmenti o metameri con forma di anello. La suddivisione del corpo non è solo superficiale, ma si riflette anche internamente ad esso. Nelle acque dolci vivono i rappresentanti delle classi degli Oligocheti e degli lrudinei. Nel terreno sono presenti prevalentemente gli Oligocheti, tra i quali predominano per numero e biomassa gli Enchitreidi e i Lumbricidi.

- Agli 0/igocheti appartengono i comuni vermi di terra (Entricheidi e Lumbrici­di), ma anche forme acquatiche.

Fig. S.127. Ologachetr le-o :ul•dr

Il corpo dei vermi porta delle setole e nel periodo riproduttivo presen­ta un ingrossamento anulare detto clitello; esso secerne una sostanza vischiosa che consente di mantenere strettamente uniti gli individui durante l'accoppia­mento (i Lombrichi. come del resto quasi tutti gli Oli gocheti. sono ermafrod iti. con fecondazione incrociata).

Gli Enchitreidi sono piccoli vermi lunghi per lo più 10-20 mm dal corpo sottile (ci rca 2 mm di diametro) e di co lore bianco-giallognolo.

l Lumbricidi sono vermi di maggiori dimensioni: il genere Lombricus può raggiungere e talora superare i 20 cm.

Nelle acque si rinvengono oltre che certe specie eli lombrichi (Lumbri­cidi) anche i rappresentanti della famiglia dei Lumbriculidi, piccoli verm i dal corpo trasparente, di diametro inferiore a 2 mm e lunghi qualche cm. stretta­mente acquatici, che vivono sui fondali.

Nei substrati fangosi delle acque ricche eli sostanze organiche sono abbondantemente diffusi i Tubificidi, quale per esempio. Tub1Iex tubifex. lungo da 2 a 8 cm circa; la loro presenza è appunto indice di inquinamento organico. l Tubificidi si riconoscono abbastanza facilmente perché hanno in genere una colorazione rossastra dovuta alla presenza eli emoglobina nel sangue. Sono chiamati comunemente "Vermi dei tubi di fango" in quanto vivono nei fondali entro tubetti cos tituiti da fango frammisto a muco. infissi nel substrato.

l l Fig. S. 128. Ol•goche11 T c · o•

Gli Oligocheti acquatici si nutrono dei detriti o rganici che ingeriscono insieme al fango dei fondali; anche l'alimentazione delle specie terrestri è basa­ta prevalentemente su i detriti frammisti al terreno.

Il ruolo degli Oligocheti come decompositori è notevole, soprattutto nel suolo: i lombrichi. in particolare, cos tituiscono per biomassa i principali decompositori nei suoli delle regioni temperate. Si stima infatti che la loro bio­massa oscilli tra i 200-300 kg/ ha/anno fino a 3.000-4.000 kg/ ha/anno. !lombrich i,

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durante la loro attività, miscelano la lettiera con il terreno, favorendone la decomposizione; inoltre, le loro gallerie favoriscono la porosità. l'aerazione ed il drenaggio del suolo.

- Gli /rudinei comprendono le sanguisughe; il loro corpo. finemente suddiviso in numerosi anelli. presenta tipicamente due ventose: una. più piccola, situata all'estremità cefalica, l'altra, di maggiori dimensioni, a quella caudale: la vento­sa anteriore circonda la bocca, munita in certe specie di una proboscide estro­flettibile. Le dimensioni variano da specie a specie: le forme più piccole misura­no 5-10 mm di lunghezza. quelle di maggiori dimensioni possono raggiungere i 10-15 cm. Le sanguisughe sono tutte carnivore: molte sono parassite di Oligo­cheti. Molluschi. Crostacei e altri Artropodi. di Pesci ecc .: alcune sono predatri­ci di larve di Insetti. eli Oligocheti e di altri invertebrati. Le sanguisughe vivono sia nelle acque ferme ..: he in quelle correnti. e sono generalmente molto resi­stenti all'inquinamento.

~ ~-1 Fig. S-129.

Phvlum Tardigradi l Tardigracli sono animali di posizione sistematica tra gli Anellidi e gli Artropo­di: sono tipicamente acquatici. anche se occasionalmente si possono trovare nel terreno bagnato e più facilmente nel muschio.

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Fig. S. 130. o• •

Hanno generalmente dimensioni inferiori al mm e sono caratterizzati da corpo tozzo. cilindrico. con quattro paia eli zampette non articolate. tenni­nanti in una sorta di doppi artigli. Si nutrono principalmente dei succhi delle cellule vegetali. alghe e muschi. che perforano con il loro stiletto boccale.

Phylum Artropodi Caratteristica comune a tutti gli Artropodi è eli avere appendici articolate. corpo segmentato e protetto da un rivestimento eletto cuticola che viene perio­dicamente cambiato e sostituito con uno nuovo. per consentire l'accrescimen­to (fenomeno clelia muta).

Gli Artropodi nelle acque sono rappresentati dalle classi dei Crostacei. degli Aracnidi e degli Insetti; nel terreno. oltre ai gruppi citati, sono presenti le classi dei Chilopodi, Diplopocli. Pauropocli. Sinfili. Queste ultime 4 classi sono riunite nel raggruppamento dei Miriapocli.

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GLI INDICATORI ECOLOGICI

Classe Aracnidi Gli Aracnidi hanno corpo suddiviso in due regioni. prosoma (regione anteriore cefalotoracica) e opistosoma (corrispondente circa all'addome), sono privi di antenne e dotati di 4 paia di zampe.

Comprendono gli Scorpioni (dotati di aculeo), gli Pseudoscorpioni (privi di aculeo), i ragni appartenenti agli ordini degli Araneidi (con prosoma unito all'opistosoma mediante un peduncolo) e degli Opilionidi (ragni con zampe lun­ghe e sottili, senza separazione tra prosoma e opistosoma) e gli Acari con corpo per lo più globoso.

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"" Fig. S. 133. ~ .. ,

:\el suolo tutti gli ordini citati possono essere presenti: Scorpioni. Ara­neidi e Opilionidi hanno per lo più dimensioni tali da essere individuati diretta­mente: Pseucloscorpioni ed Acari. invece. sono tutti di piccola taglia (qualche mm al massimo). e pertanto vengono raccolti mediante l'estrattore eli Berlese.

Acari. L'ordine più abbondantemente rappresentato nel terreno è quello degli

Gli Acari Oribatidi sono tra i più diffusi nel suolo. Questi acari hanno corpo per lo più ellittico. lievemente compresso dorso-ventralmente. e zampe lunghe; la parte dorsale è cosparsa di piastre sclerificate. Si nutrono eli detriti vegetali e eli funghi.

Tra gli altri acari del suolo si ricordano i Mesostigmaticli che sono inve­ce prevalentemente predatori di vari piccoli invertebrati del suolo; hanno corpo per lo più scuro e eli forma globosa. rivestito da cuticola ispessita.

Il riconoscimento di questi gruppi eli acari. che può essere utile quando si voglia costruire una catena alimentare del suolo. è piuttosto difficoltoso, con­siderato anche che vi sono vari altri gruppi di Acari nel suolo e pertanto si rimanda a testi specialistici.

Gli altri gruppi eli Aracnidi citati sono tutti predatori e contribuiscono, insieme a diversi acari. al controllo della fauna ipogea.

Nell'acqua si rinvengono solo alcune specie di acari. oltre che qualche specie di ragno che si spinge in acqua alla ricerca soprattutto di insetti. Gli acari di acqua dolce si nutrono predando piccoli Crostacei come le Pulci d'acqua. larve eli insetti. e altri minuscoli Invertebrati compresi gli acari di minori dimensioni. Popolano tutti i tipi di acque. prediligendo quelle ferme e poco profonde: non sopravvivono nelle acque inquinate.

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Classe Crostacei Sono prevalentemente acquatici, anche se per la maggior parte marini.

Il capo, spesso fuso col torace, porta 2 paia di antenne, tre paia di appendici boccali (un paio di mandibole e due paia di mascelle) e occhi compo­sti; il torace talora è protetto da una sorta di corazza, il carapace. Torace e addome portano varie appendici.

l Crostacei, soprattutto nelle acque calme di laghi e stagni, sono rap­presentati principalmente da Fillopodi, Copepodi e Ostracodi, tutti di piccole dimensioni, molti dei quali fanno parte del plancton. - Nel laghi poco profondi, negli stagni ed anche nelle pozzanghere vivono le

Pulci d'acqua (Fillopodt) che comprendono sia forme planctoniche, sia forme legate ai fondali. Hanno corpo globoso, lungo qualche mm (le femmi­ne di Daphnia magna raggiungono anche 6 mm); il capo si prolunga in un rostro oiù o meno pronunciato e reca due paia di antenne. Il movimento a scatti caratteristico delle Pulci d'acqua è proprio dovuto al battito delle seconde antenne biforcute, ricche di setole e particolarmente sviluppate.

l~ l Fig. 5.132. fdlopoo

Possiedono due occhi composti che spesso sono fusi a formare un unico grande occhio al centro del capo. Si nutror,o prevalentemente di detriti organici frammisti al fango o filtrano l'acqua trattenendo, per mezzo delle setole di cui sono munite le zampe, le part icelle organiche e i piccoli organismi del plancton; alcune sono predatri­ci.

- Nelle acque basse si ritrovano facilmente i Copepodi; il loro corpo è suddivi­so in tre regioni: cefalotorace, torace e addome. Hanno il primo paio di antenne molto allungate e utilizzate sia per il galleggiamento che per bilan­ciare il corpo: la parte posteriore del corpo dotata di lunghe setole serve da timone. Nuotano grazie alle 5 paia di zampe toraciche biforcute. Alcune spe-

Fig. S. 133. Copecoo

cie, legate ai fondali, si muovono strisciando nel fango. Di frequente si possono osservare al microscopio le femmine con le uova che in certe specie sono riunite in un'unica massa sotto l'addome e in altre formano due sacchetti distinti. l Copepodi si nutrono predando piccoli invertebrati, ma non disdegnano gli animali morti e possono ingerire anche alghe, batteri e detriti organici in

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GLI INDICATORI ECOLOGICI

genere. Copepodi e Fillopodi costituiscono un importante nutrimento per i Pesci e soprattutto per i loro avannotti.

- Gli Ostracodi sono strani Crostacei di dimensioni da circa 0,5 fino a 2.5 mm di lunghezza, racchiusi in una conchiglia a due valve di natura calcarea. ricca esternamente di setole. Nei periodi sfavorevoli (per esempio, durante il prosciugamento delle pozzanghere), si rinchiudono ermeticamente entro il guscio in attesa di tempi migliori. Vivono generalmente in prossimità dei fondali , dove si spostano per lo più camminando sui detriti e sulle piante acquatiche, anche se possono nuotare grazie alle antenne che spuntano dal guscio. Si nutrono dei detriti vegetali presenti nel fango, di cadaveri, di alghe e di batteri. Al microscopio possono essere facilmente osservati mentre rovistano e frammentano i detriti per nutrirsi.

/ ~ i ~. Fig. 5. 134. Osuocod t

Nelle acque ferme e correnti si possono ritrovare altre specie apparte­nenti agli lsopodi (che comprendono anche forme terrestri). Anfipodi e Deca­podi.

- Gli lsopodi nelle acque sono rappresentati dagli Asellicli , nel terreno dagli Oniscicli e dagli altri Oniscoiclei, a cui appartengono i "Porcellini eli terra", unici rappresentanti dei Crostacei nel suolo.

Fig. 5. 135. 'sopodt

Gli lsopocli si distinguono per il corpo appiattito clorso-ventralmente e sono dotati eli 7 paia eli zampe toraciche atte a camminare e due appendici bifide all'estremità caudale. l "Porcellini eli terra" vivono nello strato della lettiera, nutrendosi principalmente di detriti vegetali. Gli Asellicli, che prediligono le ac que ferme, si cibano eli detrito organico e sono animali generalmente resi­stenti all'inquinamento.

- Gli Anfipodi hanno corpo compresso lateralmente ed inarcato; vi apparten-

~

Fig. 5. 136. f.nfipodr

231

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gono i Gammaridi, simili a piccoli gamberetti (sono però privi di carapace e il capo non è prolungato in un rostro) che vivono per lo più in acqua corren­te dove si spostano nuotando agilmente. Prevalentemente detritivori, si

nutrono sia di resti vegetali che di animali morti. l Decapodi comprendono i granchi di fiume rappresentati nel nostro paese da una sola specie. che vive sia nelle acque correnti che stagnanti, ma piut­tosto rara (può superare i 20 cm di lunghezza) , e varie specie di gamberi prevalentemente di piccole dimensioni. Si tratta di specie per lo più a diffu­sione localizzata ed associate ad acque fresche ed ossigenate e pertanto molto sensibili all'inquinamento (es. Austropotamobius pu/lipes, il grosso gambero di fiume, che raggiunge oltre i IO cm di lunghezza. tipico di acque correnti limpide). Granchi e gamberi possiedono il carapace e 5 paia di appendici locomotorie da cui il nome di Decapodi. Si nutrono di detriti vege­tali e parti di piante vive. possono essere anche predatori di invertebrati e

uova di pesci.

Fig. 5.137. D

Gruppo dei Miriapodi Comprende. come già detto. le classi dei Chilopodi. Diplopocli. Pauropocli e Sin­fili (secondo alcuni tassonomi i Miriapodi sono considerati invece una catego­

ria sistematica. una classe). l Miriapocli hanno corpo generalmente allungato e formato da numero-

si segmenti. Vivono nei luoghi umidi. sotto le pietre e nello strato del suolo ricco di materiale vegetale in decomposizione (lettiera): sono dotati eli appara­to boccale masticatore e si nutrono di detriti vegetali o cattu rano prede.

,:,1nfi! ?'1iJfOr ·· >d1 J1clowd· '1i1Cf..11 :h ~

Fig. 5. 138. ': · snod'

232

Gli INDICATORI ECOLOGICI

- Classe Sinfili: corpo molle e incolore, lungo da 2 a 15 mm, con un paio di lun­ghe antenne e 12 paia di zampe articolate (6 paia nella larva neonata); la parte posteriore del corpo termina in due grosse appendici (cerci). Si nutrono di foglie ed altri resti vegetali in decomposizione e talora catturano piccole prede. Sono presenti spesso anche nelle serre.

- Classe Pauropodi: misurano circa 2-5 mm di lunghezza, hanno generalmente 9 paia di zampe (alcuni IO paia): le forme giovanili neonate ne hanno solo 6. Si distinguono per le antenne bifide. Si nutrono di ife fungine e eli residui vegetali. La loro consistenza numerica nei suoli è piuttosto limitata.

- Classe Diplopodi: detti comunemente "Millepiedi", hanno corpo, protetto da un tegumento rigido, ci lindrico e suddiviso in numerosi segmenti (o metameri), ciascuno dei quali porta 2 paia di zampe (ogni metamero, infatti. deriva dalla fusione di una coppia di segmenti); sono dotati di un paio di ant...nne semplici. Vivono in ambienti umidi particolarmente ricchi di detriti vegetali in decompo­sizione di cui principalmente si nutrono, svolgendo un ruolo rilevante nella decomposizione della lettiera e delle ceppaie marcescenti: nella loro alimenta­zione rientrano talora anche resti animali. Alcune specie si rendono a volte dan­nose alle colture in serra in quanto possono attaccare radici. bulbi e il colletto delle giovani pianti ne. Appartengono a questa classe gli On iscomorfi. eli aspetto molto simile ai Porcellini eli terra (Crostacei lsopodi).

- Classe Chilopodi: detti comunemente "Centopiedi ". differiscono dai prece­denti per il corpo più appiattito e per avere l solo paio di zampe per segmento: sono dotati eli un paio di antenne e il primo paio eli zampe (forcipuie) porta ghiandole velen ifere utilizzate per paralizzare le prede. l Ch ilopodi. infatti. sono attivi predatori eli vermi. di vari insetti e di altri Artropodi.

Classe Insetti Hanno corpo diviso in tre regioni: capo, torace. addome: il torace porta 3 paia di zampe e per lo più 2 paia eli ali. In vari gruppi però le al i sono assenti.

- Insetti del terreno. Molti Insetti trascorrono tutto il loro ciclo vitale nel terre­no, altri come i Ditteri. i Lepidotteri e gran parte dei Coleotteri sono presenti nel suolo solo allo stadio !arvale.

Nel terreno gli insetti occupano nicchie trofiche differenti: molti. per esempio. sono detritivori e si nutrono eli resti vegetali e/ o animali. altri si nutro­no dei tessuti vivi delle parti ipogee delle piante. altri ancora sono predatori di vari invertebrati.

Vivono quasi esclusivamente nel terreno diversi gruppi di Atterigoti (insetti che non hanno mai evoluto le ali) quali:

- Pro/uri. insetti molto primitivi, privi di antenne e di occhi, tipici per il primo paio eli zampe rivolte in avanti; misurano 0,5-2 mm eli lunghezza e sono in pre­valenza carnivori.

- Dipluri: caratteristici per i due lunghi cerci addominali. dotati di lunghe antenne e privi di occhi: le specie di maggiori dimensioni raggiungono 5 mm eli lunghezza. Sono predatori e vivono nella lettiera e sotto le pietre.

- Tisanuri: si distinguono per i tre cerci e per le lunghe antenne. Vivono tra i detriti vegetali eli cui prevalentemente si nutrono.

233

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Tisanun

Fig. 5.139. lnseth Aneflgott !ametaboli)

- Col/emboli: lunghi pochi mm, sono insieme agli Acari Oribatidi i più impor­tanti Artropodi detritivori del terreno: hanno infatti un ruolo importantissimo nella demolizione dei resti vegetali; nella loro dieta rientrano anche i funghi. l Collemboli che vivono più in superficie sono dotati di una caratteristica appen­dice addominale bifida, detta turca, e di un tubo ventrale che consente l'adesio­ne a qualsiasi substrato. Grazie alla turca, che viene sganciata di scatto. com­piono lunghi salti; in riposo la turca è ripiegata sotto l'addome.

Nel suolo, oltre agli insetti citati (Atterigoti), sono presenti vari gruppi di Insetti Eterometaboli. sia allo stadio adulto che giovanile:

- B/attodei: noti comunemente come blatte o scarafaggi, hanno corpo appiatti­to e antenne lunghe e filiformi. Vivono sotto i sassi e nella lettiera, tra i detri-

ti vegetali di cui si nutrono. !sotteri: noti come Termiti o "For;niche bianche"; si nutrono di legno morto.

- Ortotteri: sono rappresentati nel terreno quasi esclusivamente dal Grillotal­pa, specie onnivora, talora predatrice di vari invertebrati (vermi ecc.).

- Embiotteri: sono piccoli insetti , generalmente atteri , che vivono sotto i sassi in tubi di seta da loro stessi costruiti. Si nutrono di detriti vegetali.

- Dermatteri: sono le comuni "forbicine o forficule" , specie onnivore ed anche

predatrici di piccoli invertebrati. - Psocotteri: sono insetti di piccole dimensioni, simili a pulci, ma con lunghe

antenne, spesso atteri o con ali ridotte; vivono tra le cortecce ed altri mate­

riali vegetali nutrendosi di detriti vegetali. - Rincoti: sono un vasto ordine di insetti dotati di apparato boccale pungente­

succhiante: comprendono numerose specie fitofaghe, dannose alle colture (cimici, afidi ecc.) e certe zoofaghe. Alcune specie si ritrovano anche nel ter-

reno.

Nel suolo infine si rinvengono diverse specie di insetti olometaboli , sia

allo stadio adulto sia. e soprattutto, in quello !arvale. Gli Insetti olometaboli adulti che più comunemente frequentano il

suolo sono i Coleotteri , soprattutto Stafilinidi e Carabidi, e le formiche (Imenot-

teri). Più facilmente si rinvengono gli stadi !arvali di Coleotteri e Ditteri, e più

di rado quelli dei Lepidotteri e dei Mecotteri (Mosche scorpione) . Diverse specie di farfalle, allo stadio di larva, si portano nel terreno

solo per svernare e impuparsi. La distinzione delle larve non è sempre agevole.

234

Gli INDICATORI ECOLOGICI

- Le larve dei Coleotteri, in genere, sono dotate di 3 paia di zampe toraciche articolate, più o meno evidenti (larve oligopode); fanno eccezione alcuni Coleotteri le cui larve sono apode (es. Curculionidi, larve carnose e ricurve).

larva di Mecoffero· le pseudozompe partono dal primo segmento oddomtnole

larva di Imenottero S1nfi te: le pseudozcmpe partono dal secondo segmento addominale

larva di leprdottero le pseudozcmpe partono dal terzo o da1 success1v1 segmenti ccdominali

Fig. 5. 140 • . orve poltoode

~D' ~ ~~

t

~ ' '

t

- Le larve dei Mecotteri, Lepidotteri, Imenotteri-Sinfiti (es. Tentredini) sono dotate di 3 paia di zampe articolate toraciche e di un numero variabile di pseudozampe addominali , cioè di appendici non articolate (larve polipode): - nei Mecotteri le pseudozampe partono dal primo segmento addominale ed ogni segmento dell 'addome porta false zampe; - nei Lepidotteri le pseudozampe partono dal terzo o dai successivi segmen­ti addominali e vi sono al più 4 paia di pseudozampe consecutive e un paio nella parte terminale dell'addome; - negli lmenotteri-Sinfiti, che di rado si rinvengono nel terreno, le pseudo­zampe iniziano nel secondo segmento addominale e vi sono più di 5 paia di false zampe.

- Le larve di altri Imenotteri quali le formiche. (come anche vespe, api e bombi), invece sono prive di zampe (larve apode) e hanno corpo piuttosto carnoso e ricurvo, ma con una capsula cefalica quasi trasparente e di piccole dimensio­ni.

- Le larve dei Ditteri sono sempre prive di zampe articolate e per lo più anche di false zampe (larve apode). Molte larve di Ditteri inoltre mancano di una evidente capsula cefalica, che in tal une specie è completamente assente.

Insetti del/ 'acqua

Gli insetti che si rinvengono normalmente in acqua appartengono ai seguenti ordini:

- Collemboli - Plecotteri - Efemerotteri - Odonati - Rincoti (Eterotteri)

Vedere pag. 73.

- Neurotteri (Megalotteri e Planipenni) Tricotteri

- Coleotteri - Ditteri

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~ ~ Poduro ocquotrco

~ ~

JOtomurus po/ustns

Fig. S. 141. Collemboli aequo/ICI

Phylum Briozoi Sono minuscoli animali che vivono associati in colonie fisse ai substrati: solita· mente le colonie hanno aspetto arborescente ( talora i rametti pendono dai sub· strati) oppure formano cuscinetti o incrostazioni. Ogni singolo individuo, di dimensioni variabili da specie a specie (da meno di 0.5 mm fino a 5 mm circa), è protetto da un involucro più o meno rigido in cui si ritrae di scatto se disturba· to. l Briozoi sono dotati di una doppia corona di tentacoli (a forma di U) , alla base dei quali si apre la bocca in cui viene convogliato il cibo.

Fig. 5.142. Bno:o•

Si nutrono di alghe. Protozoi . Rotiferi e detriti in genere. Certe specie vivono nelle acque stagnanti. altre colonizzano i fondali dei laghi anche a note· vale profond ità e qualcuna prospera anche nelle acque con debole corrente. Il

loro rinvenimento è comunque raro.

236

CAPITOLO _ ................

6 .l PREMESSA

Le seguenti esercitazioni si prefiggono di condurre l'allievo alla conoscenza della morfologia degli insetti , presupposto indispensabile al loro riconoscimen· to, almeno a livello di ordine.

Si cerca inoltre di stimolare l'osservazione sia in campo che in labora­torio, evidenziando particolari gruppi di insetti quali i fitofagi dannosi alle col­ture e gli entomofagi, anche in funzione delle problematiche relative alla difesa delle piante ed alla salvaguardia degli insetti utili.

Viene inoltre fornita una guida relativa agli strumenti utilizzati per la raccolta. la preparazione e la conservazione di esemplari. non per un'arida col­lezione di esemplari a fini estetici , ma come strumento che possa permettere una migliore conoscenza della sistematica, della biologia e del ruolo nell'ambiente degli insetti. specialmente di interesse agrario.

Per le seguenti esercitazioni può essere utile la consultazione della par­te generale sugli insetti riportata nel volume di Ecologia agraria.

237

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ATIERIGOTI

(senza ali)

PTERIGOTI (con ali)

T ab. 6 . 1. Classificazione degli mselli in ordini.

Ordine

{ - c~ lombo l; - Proturi

- Dipluri

- Tisanuri

Efemerolleri

• Odonari

Bla1tode1

- N\ontodei

- lsolleri

- Zoralle11

Plecallell

- Embiorteri

- Grilloblanodei

- Derma!ien

- Fasm1di

- Ortatteri - Psocorreri

- Mallofcg t

Silunc"iatl o Anoplu11

- Tisanotteri - Rincoti o Emitteri

- Neurotteri - Meco:--eri

Tricotter~

- Lepidotteri - Ditteri

Siloncoe11

- Coleotteri - Streps.rteri

- Imenotteri

Esempi

Smmturo

Proturo

Compodeo "Pesciolini d'argento '

Effimere

Libellule

Blalle o Scarafaggi

Mantidi

Termiti

assenti in Europa

Perle

E m bio

assenti in Europa

Insetti stecca

Forbicine

Cavallerie, Grilli Grdloralpa

Pulci dei libri

Pidocchi degli uccelli

Pidocchi

T ripidi

Cimict, Cicale Alid1 Coccin1glie

Crisope, Formicaleone

Mosche·scorpione

Friganee

Farfalle

Mosche, Zanzare

Pulci

Coccinelle, Dorifora

Sty/ops

Vespe , Api , Formiche

esoptengC' (eteromeraboli )

eodopter s:oti ialomero boli)

Gli msett .engono c srtniJ m due prinCipali raggruppamenti. - gli Ane·goll: cor-:=rendono gli 1nsetti priv1 di o li: SI trotto 1n particolare d1 :nse- :he ne :Jrso della ioro evo­luztone ne"' hanno ~cl posseduto oli, - gli Pter goti: comc·endono glt msetti alati o che nel corso delio loro SIOfiO e'. C v liVO hc~~'J posseduto le ali ma che s ... ccesslvar-en:e, 1n segutto o van adanomentt , le hanno perdute les . :: ::occni :::~ uomo, ooer01e di formtch.s :erte gere·czioni di afidi ecc.) Gli mseti1 sono qu1nc suddiviSI 1n 30 ordin1 (secondo oltn tossonom1 gli ordini s::::·ebbero : ~ 1n quanto Bloite e Mant;dl vengono rc;;gruppa te m un unico ordme). ln Europa mancano 1 rappresentanti :-=l ordtne de1 Grdlo­blortodet '"~seti ~ alle- oel suolo) e de~l1 Zoratten (ì~se!11 che vivono tra detrit i ve::etoli rr:·:escenti) Nello ta,,olo vrene · oorta to lo suddivtstone deglt insett, olat1 1n due roggruc::::mentt ~ Esoptengott e glt Endopter tgoh. Gli Esopter1goti sono ;nserti le cut oli si formano, gradara mente. da abbozzi esre-'li al eu:::: (comprendono gli tnsetti o svrluppo pre.'Oientemente diretto cioè eterometoboli) Gli Endoptengoti sora tnsetti le cui oli si formano internamente al corpo e fuor1es:ono se c:1ente nello fase ter­mmale dello sviluppo (comprendono gli insetti o sv1luppo 1ndiretto Cioè olometcc:Jii) Sono evicenziati tn r.eretlo gli ordint degli insetti di_ maggtore tnleresse agro no ::er 1 don'" 'Jile colture o per la loro tmportanza qual t predatori o parassiti di tnsett1 fitofag1 Sono segnalati con asterisco gli ordini i CUI rappresentanti hanno forme gtovanr esclustv::ìente acqualtche

238

ESERCITAZIONE ; ;;w;a e"

GUIDA AllA OSSERVAZIONE DEGUINSEITI DI INTERESSE AGRARIO

• ESERCITAZIONE N. 1

e OSSERVAZIONE DELLA MORFOLOGIA DI UN INSETIO

CAPO TORACE

Materiali e strumenti - una piccolo tavoletta di polistirolo o di sughero

plastilina o materiali simili spilli aghi manicati

ADDOME

Cerco

pinzette (preferibilmente quelle entomologiche, a presa morbida con punte piatte o ricurve) forbicine scatole Petri in plastico (o in vetro) o semplicemente scatolene basse in plastico perfettamente trasparente bottiglia a etere etere acetico cotone idrofilo carta da filtro o corto assorbente lente contafili , lente da tavolo o micro scopio stereoscopico a luce riflesso .

Metodologia L'osservazione e quindi il rilevamento delle caratteristiche di un insetto può essere fotta sia direttamente in campo che in laboratorio.

Per il lavoro in campo è bene munirsi di uno buona lente: si consiglio a questo proposito l'uso di uno lente contafili, utile anche per esemplari di media e grossa taglio per l'osservazione di certi particolari.

In laboratorio si può utilizzare uno lente da tavolo che consente di maneggiare liberamente l' inseno, ma è preferibile l'impiego del microscopio stereoscopico, so­pranutto se permette di variare l'ingrandimento.

L'osservazione alla lente o al microscopio può consentire il rilevamento di mi­nuti particola ri, come per esempio la presenza dei bilancieri nei Ditteri, non sempre visibili perché spesso nascosti dietro od una squamo , l'osservazione degli ommotidi che formano l'occh io composto degli insetti ecc.

Suggerimenti per l' osservazione di inseHi vivi di piccole dimensioni L'impiego di una lente contafi li è indispensabile per l'osservazione in campo di esemplari di piccole dimensioni, altre che delle loro uovo e dei vari stadi giovanili . Interessante a questo proposito risulta, per esempio, la visione di certe cocciniglie mentre si muovono, come lo comune Cocciniglia farinosa (o Cotonella) degli Agru-

239

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~~~~~-~

ESERCITAZIONE

Pinzette entomologiche o punte diritte e ricurve

~ Lente contafili

Ago mamcalo Forbicina a punte diritte

lente do tavolo

Fig. 6.2. ,•11 o;,trvnen11 C'è' ùSservoz:c··e degl1 nse~t•

Bottiglia a etere i n poi i et i lene

mi , e l'osservazione dei loro candidi ovisocchi di cero: dipanandoli con l'ausilio di un paio di aghi monicoti , è possibile scorgere alloro interno le numerosissime uovo di colore arancio e ancoro più spettocolore è l'osservazione dello fuoriusc ito delle neonidi do questi grovigli cerosi. Questa semplice esperienze permette quindi di poter osservare contemporaneamen­te diversi stadi di sviluppo di un insetto.

Quando si vogliono studiare gli insetti vivi e soprattutto quando si trotta di insetti alati , che facilmente possono volare via, conviene chiuderli in una scatola tra­sparente, come le comuni scatole Petri in plastica. In questo modo è possibile inoltre, con un po' di pazienza, osservarne anche lo porte ventrale , semplicemente capovol­gendo la capsula: l'insetto infatti, almeno per qualche momento, camminerò o testo in giù mostrando le sue porti inferiori.

Afidi , mosche bianche o Aleirodidi e altri Rincoti , per esempio, osservati con questa strategia, offrono lo possibilità di vedere per bene il rostro che racch iude gli sti letti bocca l i.

Suggerimenti per l'osservazione di insetti morti e delle loro parti L'osservazione di insetti morti non implica naturalmente particolari problemi ; per lo studio delle caratteristiche morfologiche, si consiglia di reperire possibilmente insetti già privi di vita.

Nel coso però si rendesse necessario uccidere un determinato esemplare, si ricorre ad uno bottiglie in polietilene o od un semplice barattolo in vetro o collo largo, con tappo, in cui si colloca un batuffolo di cotone imbevuto leggermente di etere acetico, o meglio ancora ad una "bottiglia ad etere" con segatura (pog. 257) . L'etere, sostanza estremamente volatile, uccide in breve tempo l'insetto.

Talora è utile fissare con uno spillo l'insetto morto su una tavoletta di polistirolo o di sughero in moda da poterla facilmente maneggiare con le pinzette entomologi­che quando lo si osserva con la lente da tavolo o col microscopio stereoscopico; se

240

ESERCITAZIONE

GUIDA ALLA OSSERVAZIONE DEGLIINSETII DI INTERESSE AGRARIO

Fig. 6.3. - m n C· '"'="''IO 1.J.-:> 1 .rostro.'a)· le ~.miO :.1 :.: ['f>P,..::>

r'.: ;.c>r ·. ~: m o:>.->- .. ·: '":':]10 c.-- :-:aie su.:c:hioto~e·p>:-rtl"', "': •.;;:,

si utilizza il polisti rolo come supporto, occorre avere l'avvertenza che l'etere sia del tutto evaporato dall'i nsetto, per non rischiare di sc iogliere il polistirolo stesso. Per l'osservazione delle singole porti di un insetto morto (es . il capo, le zampe ecc. ) che possono essere stoccate usando delle pinzette entomologiche, può rendersi necessa­rio fi ssarle momentaneamente su un supporto, per esempio pressondole lievemente in piccole pollotto line di plastilina o materiali sim ili: in questo modo si riescono o sistemare i pezz i con l' inclinazione che meglio si addice per lo vis ione di certi porti­colori.

Nell 'osservazione degli apparati boccoli , servendosi d i aghi monicoti e pin­zette entomologiche è possibile isolorne le varie appendici: per esempio osservando il capo di un'ape o d i un bombo, mediante un ago ma niceto, si potranno separare i singoli filamenti allungati , costituiti dallo ligulo, dai polpi lobio li e dai lobi interni de lle mascelle che, insieme, sono utilizzati do questi insetti per suggere il nettare (apparato boccole lambente-succhiante).

Cavallette e grossi Coleotteri costituiscono un ottimo matertole per l'i ndividuo­zione delle diverse appendic i dell'apparato boccole masticotore.

Nelle cimic i delle piante è possibile , capovo lgendole, osservare il rostro , che può essere scostato dal corpo con un ago.

Lo spiritromba delle farfalle può essere srotoloto dal capo e possono esserne separate le due parti che lo compongono servendosi di un ago monicoto; per non risch iare di spezzorlo , nel coso in cui l'insetto fosse troppo secco, perché morto do tempo, occorre losc iorlo leggermente inumidire in camera umido.

Per l'allestimento dello camera umido, in questo coso, è sufficiente utilizzare uno scotoletto di plastica o uno scatola Petri sul fondo dello quale 51 dispone un pezzo di corto do fil tro o dello semplice corta assorbente inum idito; si può comun­que ricorrere allo camera umido vero e proprio descritto più avanti.

Con l'aiuto dei disegni del testo, oltre che dello descrizione riportato nello porte generale del volume di Ecologia agrario, descrivere i caratteri dell' insetto osservato.

241 f.

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t-

lrav.6.1.

DIFFERENTI TIPI DI ANnNNE

) l Ftliforme Moniliforme Fustforme C lavato

\\ •fS Serruloto Fio beliate lamellota Ar istato

DIFFERENTI TIPI DI AU

Libellula

Cimice

Genicolata

Piumasa

Dittero

\t Genicoloto­

clovota

Pettinato

l be ·:.;lo oh em•ombe membror,c~e. Cave eno . 1° poro di ::.ii trasformato 1n teg...,,ne Coleortero 10

ooro d' -::!i rrosforfT'':l'O in elrr:e C. ,..., ce delle p;onte 1 o po10 dr c rrosforr-::·o in em1elrtre Dr ttero !e~ mo~co) T oo•o di oli trosfc·-'JtO m bilorcen

242

lrav. 6.1.

Tibia

1:1! Za~~o soltorvr•o bi ;::.::~oo r~o•;J'

ESEMPIO DI CERCI

Pesctolino d'argento

Forbicina

GLI INDICA TORI ECOLOGICI

ZAMPE

1tt ·-~~,~ :: · \.

a b d

.::cr::x: :_,SS()fiU di zon,oo roororo!'O

Ovopositore vero (Cavallena)

243

OVOPOSITORI

Ovopositore di sostituzione (Mosca)

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lrav.6.1.

APPARATO BOCCALE MASTICATORE

labbra "pel\iare , ' ! ~

~ Clipeo ,

~ MANDIBOLA

MASCEllA

LABBRO INFERIORE

~ ~

MANDIBOLA

• .• ,ASCEllA

APPARATO BOCCALE PUNGENTE-SUCCHIATORE DEl RINCOTI

· .:;-•''€ ::: ; '\: :a:o ~. Jn• ·r;. · .., t~. ~""'· .~r:: gli ~rile ·r: mo:.ceilor1 o? :-r-nr•,.-: 2

· ....,:::~'>.l,(xrr;• • . :·~ ..... , ~··.n ( r::_':- '"'C'il'? < · Ouondo l ..,~er:o nun or ··~··<:?'

'::"':: ')t:;:._"''O •"' '·'''''HP

244

lrav.6.1.

GLI INDICATORI ECOLOGICI

DIFFERENTI APPARATI BOCCAU DI INSETTI AUO STADIO ADULTO

Palpi labiali labbra super iore~--~ Palpi . ; mascellari •

labbra inferiore / .'i l :l 1

Spiri tromba

ligula !\l

a b

Masce ll a

d

ai .t-operato :;:.occole lambente-succ"-;anre ceglr Imenotteri Apordei (op•. bombi) b) J.oooroto occcale succhratore c:e· Leoidc:ieri (farfalle) c) J.oporato boccale lombente-succruante cer Oitteri Muscrdi [mosche)

d) ?:::parato occcale pungente-suc::n ranre c<>i Oitteri Cul icidi (zanzare)

245

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. Scheda per il rilevamento dei caratteri di un inJei!O

CAPO Tipo di antenne (ed eventuale lunghezza):

Tipo di opporoto boccole (ed eventuali appendici che lo compongono):

TORACE Tipo di zampe: lnseno onero o oloto: Numero di oli: Tipo di oli: oli mesotoroCiche

oli metotorociche

ADDOME Addome peduncoloto o non peduncoloto. Presenza o meno di ovopos1tore morfologico e relativo formo:

Cerc1 (se ev1denti): lunghezza, formo:

Esempio guida

Descrizione di una femmina di locusta Tettigonia viridissimo

CAPO Tipo di antenne (ed eventuale lunghezza): antenne filiformi e malto lunghe

Fig.6.4.

Tipo di apporato boccale (ed eventuali appendici che lo compongono): apporato boccale masticatore; si osservano le mandibole robuste e i polpi mascellari e labiali.

TORACE Tipo di zampe: zampe soltotorie (terzo paio-zampe metotorociche) Insetto attero o alato: alato

Numero di ali: 2 poia Tipo di ali: ali mesatoraciche: tegmine

ali metotorociche: membronose

ADDOME Addome peduncolato o non peduncolato: non peduncolato. Presenza o meno di ovopositore morfologico e relativa formo: ovopositore lungo e diritto, a lama. Cerci (se evidenti): lunghezza, forma: cerci corti

246

~

-

ESERCITAZIONE

- - .

GUIDA AliA OSSERVAZIONE DEGli INSETTi DI INTERESSE AGRARIO

• ESERCITAZIONE N. 2

e OSSERVAZIONE ED EVENTUALE RACCOLTA DI INSETTI FITOFAGI DI PICCOLE DIMENSIONI

Materiali e strumenti - pennellino, aghi manicoti, pinzette entomologiche

garzo fine

- trappole sessuali , trappole cromotropiche, trappole con esche alimentari provette di piccole dimensioni o altri piccoli contenitori (es. quelli per i rulli n i delle pellicole fotografiche)

- etere acetico.

Metodologia Gli insetti fitorogi si nutrono di svariate piante spontanee e coltivate, attaccandole esternamente o internamente: molti come le cavallette, le larve e gli adulti dei Co­leotteri, lE :erve delle farfalle, quelle di vari Imenotteri, si cibano dei vari organi delle piante rodendoli , essendo tutti dotati di apparato boccole masticatore; altri come i Tisanotteri e tutti i Rincoti, pungono le piante e ne succhiano lo linfa .

Vari insetti filologi possono essere individuati prontamente se le loro dimensio­ni sono tali do rendersi ben visibili, altri invece di piccole dimensioni non sempre si possono scoprire facilmente, anche perché spesso vivono nella pagina inferiore delle foglie oppure all'interno dei tessuti vegetali o riparati tra lo vegetazione stesso . lo loro presenza però può essere rivelato dalle tracce lasciate sui diversi organi vegetali di cui si sono nutriti , oltre che dall'eventuale presenza di bozzoli, ragnatele, escrementi, ecc .

Erosioni di foglie, frutti , fiori ecc., per esempio, sono indizio dello presenza di larve, soprattutto di lepidotteri, di Coleotteri sia adulti che larve, ma anche delle larve di certi Imenotteri .

Per l'osservazione e l'eventuale raccolto degli adulti , si può ricorrere alle trap­pole sessuali (trappole o feromoni), largamente utilizzate nei frutteti e vigneti , soprat­tutto per i lepidotteri .

Es istono inoltre altri tipi di trappole per lo catturo di diversi insetti fitofagi don­nasi alle colture, come le trappole cromotropiche che sfruttano l'attrazione degli in­setti verso certi colori (giallo, bianco, blu) o le trappole innescate con attrattivi ali­mentari (aceto, miele, melassa ecc., o sostanze di sintesi) .

Caratteristiche sono le mine, spesso presenti sulle foglie del melo e di oltre Rosocee arboree ed arbustive, dell'olivo, della robinio , di varie erbacee, ecc.; le mine sono costituite do gallerie, di formo diverso o secondo dell ' insetto che le ho prodotte, scavate nel mesofillo delle foglie. Sono causate per lo più da minuscole larve di lepidotteri e di Ditteri .

Per l'osservazione e per l 'eventuale raccolta delle larve (mediante un pennel­lino), è sufficiente sollevare delicatamente l'epidermide della mino con l'uso di pin­zette. Volendo catturare gli adulti, è necessario individuare le foglie con le mine più sviluppate, ma non forate (segno di sforfollamento già avvenuto) e racchiuder­le, insieme al rometta che le sostiene, in uno sorto di sacchetto di garzo Fine o di rete .

Più difficile risulto talora la scoperto di minuscoli insetti quali i Tisonotteri e mol­ti Rincoti (afidi , cocc iniglie, psille ecc.) tutti dotati di apparato boccole pungente-suc­chiante.

Questi insetti prevalentemente vivono nello pagina inferiore delle foglie e per­tonto possono sfuggire all'osservazione. lo loro presenza può essere però indiv idua­to do diversi indizi ; tra i più comuni sono:

ingiollimento, argentatura o comunque diverso tonalità di colore delle foglie o causa della sottrazione della linfa;

- sviluppo stentato dei germogli;

accartocciamento o deformazione delle foglie stesse: numerosi afidi per esempio vivono in colonie nella pagina inferiore delle foglie che, in seguito alle punture nutrizionoli, si arrotolano su se stesse;

- presenza di meleto e di fumaggini : gli ofiJ i, malte cocciniglie e altri Rincoti pro­ducono una sostanza molta ricco di zuccheri , chiomata appunto meleto, che invi-

247

Page 22: Chiave dicotomica 4 Zampe posteriori con femori molto svi ... · Chiave dicotomica per la determinazione degli ordini di Insetti Considerata la moltitudine di Insetti conosciuti non

Gli INDICATORI ECOLOGICI

1 Tav. 6.2. Segue Tav. 6.2. ~-----.--------------.------,------~---

GRUPPO ATTERIGOTI. AMETABOU Ordini Principali rappresentanti Caratteristiche Apparata l Ali l Ambiente più boccale di vita

Ordini l Principali rappresentanti l Caratteristiche Apparata Ali Ambiente evidenti degli adulti più boccale divita

evidenti degliadulti Embiotteri + tarsodellezampe mostlcatore 2pa1o l terrestre (sorto . anterioridilatotoe membranose lepietre,le

Collemboli 1~:- · ~ · . ~ spessopresent.e mosticatore assenti terres~re, dotatodighiando!e ne1moschi . cortecce.e . lofurco, alcun1 Emb1o pedaseraconcUI (spessoassenh) nellaletheral

1 appendicebl f1do acquatico costrurscononpan femm1ne lunghezza: 1-3 mm arto al salto lunghezza:7·20mrn sempre attere

Proturi l ~ . priv1diont.enne. perfo.ronte- assenti. rerr~s tre Dermatteri ~ cercisclerificari mastlcatore ]0

paio lrerresrre ~ lunghezza.l·2mm succh1ante (lert1ero) :rosformal11npmze sclenficate

· forfrcule ltegmme) Dipluri 1 ~ duelunghrcercr masticarorererratto assenrr terrestre f b . 2°paro

nella capsula (lettreral 0 01 rcrne membranose

lunghezza: 3-5mm cefolrco - - tolororrdotte lunghezza 5-25 m m o assenti

Tisanuri l~- Pescioiinod'orgento duelunghicercr moslicotore assenti terrestre . (Leprsma) e un terzo filamento Fasmidi ~ corp<hmgt..~sottile mastrcatore assentr l rerrestre

/ ru"gn 10·20mm medrono insettostecco srmrleounrometto

lunghezza

GRUPPO PTERIGOTI· ETEROMETABOLI 40-IOOrnrn

Ordini l Principali rappresentanti l Caratteristiche Apparata Ali Ambiente 0 . covolleue o . o

evidenti degli adulti grr 1

gene•a.mente sclerrhcore più .boccale .divita . rtotten ~ Il' 3 pc:~orzamoe. -nas:rcotore poro l'e'restre

grrllorolpa soltoror:e jtegmme)

Efemerotteri ! x-- ~ duecercrespesso atrokc 2para stadrgrmonrlr neiGr,llorolparllc 2°paro unfilamenro membronose acquarrco lunghe:za 9-70mm oor0'ossorre memoranose

mediano (le posteriorr stodrooc .. ro • effrmere (porocerco) moltoprù . terrestre Psocotter1 ' . . onterrelunghe 1"'1C51rcmore 2pcia •er.re5tre(ta.loro

/ lunghezza piccoleetalorc \ . . . elrlrb•r"1r rf'embranose C!taccano:e 5-40mm 055enti) purcrcetlrbn crùsoesso ::ollezron•

1 (lrooscelrs} ·rcotte enromo!og,che

Odonati l T. _ grondrocch fTI05t•ccrore 2pcra stad.rgro\o.nrlr oas5entr glrerbar . '0

· llibe ..le compostr membronose ocquotrcc lunghezza l-6mm ccrto.rmoodr ape"uroalare oddomelungo stodrooc·J,Jo e~ederratel 20· lQmm eso!lde terre5tre • ~ Mallofag1 corpo ::J,otto, capo rrosr•cotore a55entr ecoparos5 t.

'argo antenne corte o uccellr

ontennelunghee sclenfrcote · . sottrli. duecer::r 2° pero lunghezza O 5-1 mf'l'1

/ bioPe corti moev;denli membronose

Blattodei l ~ corpoapprotrrto. moSTICC'ore l0

paro terrestre . ·. pidocchipollini

l (scc•c·oggr) talora ridotte • i 1 lung-ezzo 5-25 m m . oosse.n ti Anoplun • l c. opo. s·retto . l pu0genre· l cs5ent. l ecopaross r.

. o onten"ecorte, 5uc:'lrante a. mamm11er1

Mantodei A l o parodi zampe rnastrcc •ore 1 o poro terre5tre Sifunculati · ver: P c:occnr segf"'e-:t. del torace raptorone, dorate 5clerrfrcore rus. '1'15 e•ne drrobustespine (tegmine). lunghe:zo_ l-6mro

ma n· ::e religioso 2° paro • . un "e:zo 20-70mm rnembrano5e T1sanotter1 T . l c or pc o :ungoto l pv.,gente- 12 poro strette ~-e,resrre

g io loro ridotte jl eaoc:crrro succ•·nante e ·rangr~te p·evaler~e· oassenr

1 • trlpro ;cloro r1dolte 1"'1enrefrtotagr)

cassentr

lsotteri 1 formonocolon1e ra5TICcrore 2 po10 terrestre lungrezzo 1·3 m m conooera1. saldar membronose (5covarc:.

~ terrn· ece5terrprodurtnc; neiriprodui'cri gallerre"e • . ~ ~- , CA"~ (reereg rne, legnorrc·o) Rmcoh . . . •orrre" ,merose pu"gente-0

p01.o . l c·e~a.'ente,.,..,en:e lung"eZZO 4-2Qmm 50ioperiJvolc;, 0 , . ,.. . . . €Y0' € SUC(~IQnle em1elllre, '€'f€Sif€

nuzrale . poi Emltterl ~reale :rm.ç 2o paro Moltr f~tofcgr) perse delle p:cnte(o membrano5e

\ 5putacchme (ererorterr)

Plecotteri ~~ . antennelunghee :nastlcorore,spesso 2pa ia stadigio,anrli a b lb),otrdr(c) 2po1a pe• e sortii i. spesso due atroko membranose acquo·rcQ ~ ~:· .~~~ Loccinrglie(d) membranose

. lunghrcercr (1nnposo oh stadioodulto ~ ~unghezzo (omotteri) ace•ruro alare dr stese lungo terrestre J! ]·40 rnm talora assentr

l G-60 mrn 1· addome l c d

252 253

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Segue Tav. 6.2.

Ordini

Neuratteri

Mecatteri

Tricotteri

Lepidotteri

Ditteri

Sifonotteri o Afonitteri

Coleotteri

Strepsitteri

Imenotteri

r-------------------------------~

GRUPPO PTERIGOn • OLOMETABOU

Principali rappresentanti

~ OCISOpo [a[ a

Wt ·orm1coleonelb)

= .Jperluro alare

b 5-70mm

~ ""10schesca1p1ane

~ nghe::a 3·20mm

~ ·· ·ganee•OO<'OS05SI) ovrto;egna! .::::Qèrlt.JIQQIQI€

~ 1050mm

: : : wn•le

l .. ·:•ialle

, · :;:)erturc. c:ore · ç ''30m~

i~=on:ùre remo!oceri)

b o:~o?c~e 0•'1C~rcer.d

1he..:.:o 1 ·30m m

~ C" '7f ~ nqhe::c ..l rnm

~w ~('/~~

~ _ nae10 ... :>.c;re c ·o• ,Ln('

C ~:: ... e::c :; 5·-5mm

Srliop,c

.ng11ez:c 3-5m m

~~ b~

~~OD' ,e,aela OCf"'bi.O)

'orf"l•Cne le)

Q -.;rgnezzo c cf 0.5 50mm

Caratteristiche più

evo denti

an renne lunghe esott1li

capo allungato rn un lungo rostro: nei moschr dr certe spec1el'addomeè r1olzotocome negli scorp•oni

onlef'nelun1_;he eh:iLJrm' -

ontenned1 vo1 •O formo neUe spt:..r:1e d1urnesonC ·O ~""lavo

corpo tozzo ecn't>nnecc •.::. (Broch,cerri: cnroo esde ollungatoe an tenni'-! lunqhee sort, l ( NemOr. x:er ,)

Apparata boccale

degli adulti

mastica rare

masttcor0re

mo::.r~cor::-·e

spe::.soc·· .J!,co

su<...\:hiorc·e sp· rorr::-o

iQj:'('t>r'. 't"·

s1 h•ar·e (mmche. ~,

pl.r.gen:e-:rliOT''~

{zanzare

cor~c.~morr->~<;· l p1l'l9"""'·,_ larerarmente ~::ompe ·h,or·.-, poster,orr ~~!atorre

forme nume~oc;e j masticate-e e vanE>

drmortismoses~uole: ) mosr,r:av-·.:o rT'CSChtoiO! fernm,.,e ICI\I?;Orm Pl·v~+o'

fo~me numerOSP €VOI!€

254

~OSliCO' ':'":'

Iom ben·~ rr.c:•,t:r:o•::..·"?· !ambe"~ '"" succhiante Iom ben:~ succhiar.·"?

Ali

2po10 membronose con numerose nerva ture 1n n poso np1egore a retto

2po10 membranose talora atrof1che

2po,a ..,..,embrc".:>se pelose ~

rooso ,p,egare

c retto

2poo0 ·nembrc· .:se

1 ... Jnsquc~e

l )oa·c ...,embrc~ _)se

/0 pa10

oilancre·

~ssent

l 0 poro orteme"·e sderrkc·e e-litre) 2°PCl!C ~embrar':se

10pDI0

OCIOVO

2°pa·o ~emorc~· :,e

12po•a ..... ;eff'brc'":se

l

l

Ambiente di vita

terrestre

terrestre

~radi 910vonili

OCQUOIICO

sradtooduho terrestre

·errestre

·e!•estre :ad.grovan1li

•cloro acquotrcr

e-:roparcssiti c mammrfer1 e.,ccell,

terrestre e ocquotrco orli roramenre

:xJIOSStlrdi

rsert,(opr

.espe ::·,aliene "~t-:Oii)

·errestre

GUIDA Al lA OSSERVAZIONE DEGUINSEITI DI INTERESSE AGRARIO

6.2 GUIDA ALLA RACCOLTA E PREPARAZIONE DEGLIINSffil

• PREMESSA

------

Nel caso in cui si intenda allestire una collezione di insetti , si consiglia innanzi­tutto di ricercare quelli di interesse agrario. o meglio. gli insetti considerati dan­nosi per l'agricoltura e che. pertanto. vengono spesso eliminati con l'intervento di mezzi chimici: in questo modo si evita di imbattersi in insetti divenuti rari e/ o protetti.

Può talora essere indispensabi le la raccolta di esemplari di insetti anche non dannosi per le colture. per approfondire la loro conoscenza: in questo caso si suggerisce di limitare la raccolta per una collez;,me collettiva da destinarsi alla scuola. evitando naturalmente le specie rare e/o protette. Gli insetti. come del resto la maggior parte degli altri Artropodi. sono reperibili ovunque. anche se certe specie o determinati gruppi si sono adattati a vivere solo in particolari ambienti. Gli insetti si ritrovano quasi tutto l'anno. ad ecce­zione dei periodi più freddi che sono trascorsi . a seconda della specie. allo sta­dio adulto oppure come larve o pupe. nascosti in ripari di solito poco accessibi­li o all'interno di organi vegetali o in profondità nel terreno. Data la varietà degli ambienti occupati. ci si limiterà a considerare la raccolta di quelli che vivono in ambiente terrestre che. comunque. sono la maggior parte.

• MATERIALI, STRUMENTI E METODOLOGIE PER LA RACCOLTA DEGLIINSETII

L'attrezzatura necessaria alla cattura degli insetti può essere reperita presso ditte fornitrici di materiale entomologico. ma è possibile. almeno in parte. anche costruirsela da sé: vengono eli seguito r iportati gli strumenti più im­portanti .

Ombrello da entomologo

Retma da farfalle

Retino do falciare Asprroto re

Fig. 6.9. ,Aicunt struf"'""nti per In ':(Hiura degli ms"?!ti

255

fi'"'"·';:;;':'; j'i. ·l

f' . . . i ~

Bottiglia o etere

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• LO STADIO ADULTO Lo stadio di adulto, detto anche immagine o insetto perfetto, viene raggiunto momento della fuoriuscita dall'ultimo stadio pre-immaginale; questo è detto sfarfallamento. L'insetto neosfarfallato è molle e depigmentato e provvedere alla distensione delle ali; ben presto però indurisce la cuticola acquista la forma definitiva.

In vari insetti, il maschio e la femmina di una stessa specie presentare caratteristiche morfologiche che consentono di distinguere sessi: differenti dimensioni (di solito il maschio è più piccolo), diverso diverso sviluppo di parti del corpo, ecc. Il maschio del Cervo volante, per pio. è dotato di enormi e potenti mandibole. che non vengono usate per la sa del cibo, ma nel combattimento con gli altri maschi , per la conquista femmina. Tutti questi caratteri, insieme ad altre differenze ancora che riguardare per es . la possibilità di produzione di suoni e luci con modalità verse, rientrano nel dimorfismo sessLJ ie.

238

Fig. 19.29. fasr suc~e5srve dello sfar· re :::..,ento c un teprcior:e•o

Fig. 19.30. Dimorlrsmo sessuale nel Ce"tO volonre (Lucanus cervus - Coleot tero. Luconrde).

Principali rappresentanti

fffl\ ~ lunghezza. 1·3 mm

~ lunghezza ·l·2 mm

~ lunghezza 3·5 mm

~..,ere gnezza

540mm

T lrbe!lule apeauroolo•e 20110mm

~ A ~

bione (scaralaggrl lunghezza 525mm

montide relig roso

lunghezza 2C· 'Omm

termLir

lunghezza 4·L0mm

apertura alar~

1060mm

CARAnERISTICHE PRINCIPALI DEl PARASSITI DELLE PIANTE

l Cara~~stiche p•u

evidenti

spesso presente lofurca. appendice btfida aMo al solto

pnvt di antenne

due lungh• cere

duelunght cere· eunterzofilome-nto

più evidenti

riuecerci e soe5so n filamento

....,è(!IQilO

paracerccj

_..;randr occh• ::.::mpostr . ..:::doome lung,:o e-san~ le

'-orooopprar~ ,fo

onrennelunghe<? scndr, duece•c

:J/1 ma evraent1

'c :::>a rodi ZCfT'pe

·coratone aoto!e a· rooustesp•ne

'o·rnonocolor--= _;.c'i operar sorcotr e coste rrproautlrrci

an renne lungree \Qndi spessocue unghi cerci

239

Apparato l Ali l Ambiente bacca le di vita

degli adulti

mostrcorore l assenti l terrestre. alcunr

acquatiCO

perfo10nte-- ossentt terrestre succh•onte (lenreral

most•cotore r~trano ossentr terrestre nello cop5ulo (lenreral cefalica

f'lQSitCQIQ•P l ossentt l terrestre

Ambiente di vita

.,11ok 2poro stadr grovonrlr

m~·mbronose ocquotrco (:eposrer iorr stodroadulto mohopil·r rerrestre pr<.:colee assenti)

--2 paro J stad1 g1avan1li mernbranose> acauat1CO

masrrcar.••!

srodioadutto terrE>stre

mastrcorore l 0 pa10 l ,e,~slre scler,flcate 2°paio membranose talora ''delle Jassent1

'TlQShCQIQre 1°po10 l rerr<=>stre !>elenficore (legmrnel 2°paro membranose talora ndotte oossentr

2 para l'e"esue membronose (scovano ner rrproduttorr ga:lerre nel (reeregrnel 'egnomorrol solo p:!f rl volo

rnoshcaro~n

nuzrole. poi perse

rnostrcatore. spesso l 2 para otrof.co membranose

sraa: grovanrli acquatico: sradioadulto terrestre

(in rrposo. olr drsreselungo l"addomel

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----------· ·-- -·-

• Seaue Tav. 19.2.

Ordini

Embiatteri

Dermatteri

Fasmidi

Ortotteri

Psocotteri

Mallofagi

Anopluri o Sifunculati

Tisanotteri

Rincoti o Emitteri

Principali rappntsentanti

+ Embia

lunghezzai20mm

l forkule oforbtc1ne

lunghez.:a. 5·25 mm

mserto stecca

funghezzo 4(}100mm

covol!ette

~gnll1, ~ gr•llotaloo

i t

910mm

pulci de• 11br• (Lrposcells)

lunghezza l-6 m m

p1doccn1 pollini

lunghezza 0.5 l mm

ver1 pidocchi

lunghezza 1-6m m

T 111p1dl

lunghezza l 3m m

~ . \

a ~ ,/ -:icale.ctmict !, de,lep>onle(ol

1 ~purocchme b i bi. ofrdi(c).

coccrnrglre )d) lunghezza 140mm

Caratteristiche più

evidenti

l orso delle zampe anterion dilatato e dolo lodi gh,ondole per la seta con cui costru•scono r•por1

Apparato boccale

degli adulti

most•catore

cerci scler•ficor• l mosiJColore trasformati in p•nze

corpolungoescnile l most•cotore s•m•leounrnmeno

3° pa1odi zampe l mmt1cato1e generalmente :illhotoue nel Gnllorolpo ' pa1ofos5or1e

antenne iunghè l m0511 :a1orP elillio1mi

corpop1o11o caoo l most.t:otore largo. antenne eone

copostreito l punqenre-ontenne cofte 5uccr·,,ante 5egment1 del torace fusi insieme

corpoollungotc l pur•genre-eapp!OIII!O 5UI -~·.)nle

forme nume10se l pungente· evOTI€ SUCCh!On le

240

Ali

2po•a membranose ne• maschi

terrestre !sotto lep•etre, le cortecce. e

(spe>Soo>Senr,l l nello lettiera)

ocssen11

oss-=nr1

l :JOIO

S! ·e•,f,cote

oesw

;)serri

.;,)~-=r',)l

t :::;Q1Q sller:e """::ngrote \.: ~·o r1dor:e •=:.sentt

:JOIO

~,.... -el1tre .:. '::.010

,....::-~b1ono:..~

;:-·o::-•'Jtfer• 2::'JI0

I"T'ei'TlOfOilOè>~

-notteri) :c -:.r'J osser'

terrestre

terrestre

terrestre

rerre5tre (talora anacconole collez10n1 entomologiche, glrerbon.la car ta . 1 mobili e le derrate)

ectoparassiti d1uccelli e alcun• di mommder1

ectopaross111 d1 mammiferi

terrestre (prevolente­menrefrrologl)

prevalenrernente terrestre (molrrf, rolog,)

Lepidotteri

Ditteri

Sifonatteri o Afanitteri

Coleotteri

Strepsitteri

CARATIERISTICHE PRINCIPALI DEl PARASSITI DEllE PIANTE - ~ ---·--· -------GRUPPO PTERIGOTI - OLOMETABOLI

Principali rappresentonti

~ cnsopolo)

torm•ca1eone (b)

operiLJruolore 510mm

,---~~ n,•>CI1~ 1C 'l '"'

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Q !unanezzo. c cf O S50mm

Caratteristiche più

evidenti

antenne lunghe ~sotti11

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241

Apparato boccale

degli adulti

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