Chiarimenti ipsos su sistema encoding e meter sw media cell

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Chiarimenti di Ipsos sul funzionamento del sistema di encoding con meter sw MediaCell Pagina 1 di 12

Gentili Signori, Ipsos prende atto di alcune dichiarazioni nelle quali si riportano elementi di confronto tra il sistema

di Audiomatching di Eurisko e alcuni non meglio specificati sistemi di encoding, nonché tra

l’utilizzo come meter di un personal meter dedicato rispetto ai telefoni cellulari.

Pur senza voler alimentare in alcun modo polemiche che riteniamo porterebbero solo ad acuire

ulteriormente le tensioni contrapposte cui in questo momento è sottoposto il mezzo radiofonico,

riteniamo indispensabile offrire alcuni chiarimenti in relazione al sistema MediaCell, che ha

caratteristiche e modalità di funzionamento del tutto innovative e molto diverse da quelle descritte

nel documento fatto circolare di recente.

Cogliamo quindi questa occasione per sottolineare le specificità e i meriti di un sistema che ha

conquistato un istituto, come il nostro, che viene riconosciuto tra i leader mondiali in tema di

innovazione (GRIT Top 10 Innovative Firms) e da un ventennio è uno dei protagonisti mondiali nel

campo delle indagini sulla rilevazione delle audience.

MediaCell: il meter… senza meter

MediaCell è un sistema per la misurazione passiva dell'audience della radio che unisce in modo del

tutto unico:

- l’utilizzo di un software meter, installabile sui telefoni cellulari del pubblico

- con l’utilizzo della tecnica dell’encoding.

In sintesi, MediaCell ha le seguenti caratteristiche:

• è una soluzione software (una app) e non hardware, quindi:

o permette di realizzare una rilevazione veramente passiva (consentendo quindi di

superare l’esigenza di ricostruzione mnemonica degli ascolti) senza porre i panelisti

nella condizione sperimentale di doversi dotare di un hardware ‘apposito’

o non richiede alcuna collaborazione particolare ai soggetti, con un virtuale

annullamento del respondent burden

o dà quindi la possibilità di operare su panel realmente longitudinali grazie alla

possibilità di ottenere una collaborazione prolungata nel tempo

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o è installabile su un’ampia gamma di telefoni cellulari che pur dotati di Sistema

Operativo possono avere un aspetto del tutto ‘tradizionale’: è quindi di fatto un

adattabile alle caratteristiche e le abitudini dei panelisti

• si basa sull’encoding, quindi:

o implica, dopo un investimento iniziale, un forte contenimento dei costi operativi

perché non richiede la creazione e alimentazione costante di enormi reference rooms

che sono invece necessarie nei sistemi che basano l’identificazione della radio sui

contenuti trasmessi

o fornisce dati di ascolto estremamente dettagliati e granulari

o ha la capacità in prospettiva di fornire dati di ascolto per piattaforma e semplifica

enormemente il processo di gestione dei dati di time shifted listening

Nelle pagine che seguono, offriamo alcuni chiarimenti sulle due componenti che, unite in un unico

sistema, rendono MediaCell del tutto unico:

• la tecnica estremamente innovativa di encoding su cui si basa (una tecnica che si differenzia

decisamente da quelle già presenti sul mercato)

• l’adozione del telefono cellulare per la rilevazione dei codici emessi dalle emittenti (il

possesso di uno smartphone non è tra le condizioni di eleggibilità per il reclutamento).

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L’encoding MediaCell: una tecnica di nuova generazione

Caratteristica MediaCell Tipo di encoding: un sistema di encoding del tutto innovativo, ed un vero e proprio elemento di rottura con il passato

MediaCell utilizza un sistema di encoding del tutto innovativo, pensato per risolvere le criticità attribuite ai sistemi di encoding ‘tradizionali’. Il nostro sistema di encoding si basa sulla tecnica del cosiddetto ‘echoing’ (echo modulation technology), che può essere descritta come una duplicazione dell’intera onda sonora con un gap infinitesimale non percepibile all’orecchio umano nel quale viene inserito il codice MediaCell. Questa tecnica differisce profondamente dai sistemi di encoding ‘tradizionali’, che sono invece tradizionalmente basati sul cosiddetto ‘psichoacustic watermarking’ e ‘taggano’ specifiche porzioni dell’onda sonora. L’encoding di MediaCell utilizza invece l’intero spettro acustico.

Codice: un codice sempre super leggero (con tutte le informazioni che servono alle emittenti)

Il codice MediaCell è molto leggero: ha una durata di 28.8 secondi, viene inserito con ridondanza e error correction per evitare errori di misurazione, e ha un ‘peso’ di 24bit (possiamo quindi inserire sino a 16 milioni di valori differenti). L’inserimento del codice è continuativo, non limitato a ‘precisi segmenti della trasmissione’. Non richiede quindi che venga ‘analizzato l’audio’ e non introduce ritardi percepibili nelle trasmissioni (nemmeno nel caso di trasmissioni TV). Nella sua versione standard, e senza aggiungere un solo bit, il nostro codice contiene già tutte le informazioni che servono per distinguere gli ascolti per piattaforma e (tramite un time stamp) per ricondurre il time shifted listening al momento della messa in onda

Inaudibilià: un codice sempre inaudibile (con qualsiasi tipo di contenuto)

Il codice MediaCell risulta sempre perfettamente inaudibile, indipendentemente dal tipo di contenuti trasmessi, e non introduce ‘rumori’ o distorsioni di alcun tipo nel flusso audio. MediaCell è stato sviluppato appositamente per risolvere i problemi esperiti con le tecniche di encoding tradizionali (basate sulla psicoacustica) nella codifica di tipi particolari di contenuti, come la musica classica (dall’assolo di violino alla musica orientale), e i contenuti all talk.

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Streaming e compressione audio: un codice che resiste a qualsiasi forma di compressione audio

Il sistema MediaCell è stato appositamente sviluppato per garantire il corretto funzionamento e la totale inaudibilità del codice anche in caso di compressione audio.

Sono stati realizzati test estensivi in diversi paesi su un ampio range di formati (MP3, AAC+, WMA, Flash audio, Real Audio), combinati con diversi livelli di compressione (128k, 96k, 64k, 32k e 24k (WMA)).

I risultati raccolti in alcuni paesi, come la Francia, possono essere condivisi con chi dovesse farne richiesta.

Riconoscimento della piattaforma: uno dei veri e propri atout del sistema MediaCell

Riteniamo che la distinzione degli ascolti per piattaforma sarà, in un futuro secondo noi non troppo remoto e similmente con quanto sta accadendo per altri mezzi, un requisito indispensabile per un sistema di rilevazione delle audience radiofoniche in grado di valorizzare le specificità del mezzo.

Il codice di MediaCell è stato quindi appositamente costruito per consentire – nella sua configurazione ‘standard’, senza appesantire il codice e preservandone la totale inaudibilità - l’individuazione della piattaforma di erogazione.

Time shifted listening (TSL): un time stamp che consente di gestire gli ‘ascolti ritardati’ senza elementi di aleatorietà o incertezze

La gestione automatica, economica, affidabile e semplice del time shifted listening è uno degli aspetti che ci hanno guidato nello sviluppo di MediaCell. Siamo infatti convinti che gli ‘ascolti ritardati’ abbiano una enorme importanza prospettica, e sappiamo che risultano particolarmente difficile da gestire con sistemi basati sui contenuti (come l’audiomatching). Il codice standard di MediaCell contiene un time stamp che consente in automatico di ricondurre gli ascolti al momento della prima messa in onda, senza alcun appesantimento e senza impatti sull’efficacia del riconoscimento, fino a due anni di storia (vs i tradizionali 7 giorni).

Riconoscimento per piattaforma in Time Shifted Listening una ‘combinazione’ di informazioni che non presenta criticità

Poiché il codice di MediaCell contiene sia il dato relativo alla piattaforma di emissione sia il time stamp orario, il riconoscimento per piattaforma non pone alcuna criticità anche in caso di messe in onda ripetute.

Programmi a reti unificate una casistica ingestibile senza l’encoding

Il sistema MediaCell è in grado di gestire senza problemi anche i programmi a reti unificate, i cui ascolti - con sistemi basati sul riconoscimento dei contenuti - sono impossibili da attribuire alle singole emittenti.

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Programmi consortili una casistica che solo l’encoding gestisce in modo oggettivo e preciso

Il sistema MediaCell gestisce senza alcuna criticità anche le trasmissioni di consorzi tra emittenti, per ipotesi locali, che mettano in onda gli stessi contenuti ma che abbiano l’esigenza di ripartire in modo corretto gli ascolti.

Un tipo di trasmissione sempre più diffusa e che, con sistemi basati sul riconoscimento dei contenuti, risulta molto difficile (se non impossibile) da gestire in modo oggettivo e preciso

Ascolti locali gestione del tutto automatizzata, affidabile, economica e celere

E’ uno dei motivi per cui abbiamo optato senza esitazioni per l’encoding. Grazie all’utilizzo dei codici, MediaCell non richiede il mantenimento sempiterno di reference rooms (che vanno di fatto duplicate N volte dove N = il numero di radio locali moltiplicato per – a seconda dei casi – il numero di regioni o province in cui ciascuna radio eroga il segnale). Nel caso del sistema MediaCell, la gestione di N segnali provinciali è del tutto automatizzata, affidabile, economica e celere. Senza centrali di registrazione e senza la creazione di N database che si è condannati ad alimentare, manutenere e analizzare giornalmente (con onerosi investimenti annuali).

Numero di encoder per le radio locali una soluzione che minimizza il numero di encoder – e gli investimenti - necessari

Proprio pensando alle radio locali, Ipsos sta sviluppando un sistema ibrido di codifica che in altri paesi è stato assai ben accolto dalle radio di minori dimensioni. Si tratta di un applicativo che codifica tutti gli spot con il codice della radio prima che vengano archiviati nel database degli spot (similmente a quanto fa ADControl da anni). Poiché in questo modo al momento del loro inserimento gli spot sono già codificati, anche le radio con split locali per l’adv possono installare un solo encoder all’uscita dello studio di registrazione, minimizzando il numero di encoder loro necessari.

Centrali di monitoraggio dei segnali locali Una struttura ‘leggera’ che non richiede registrazioni

Per i segnali coglibili solo a livello locale, il monitoraggio del codice può essere effettuato con diverse modalità, tra cui la dislocazione sul territorio delle centrali di ‘ascolto’ funzionali al monitoraggio della trasmissione del codice e della sua correttezza. Il sistema MediaCell non richiede registrazioni di alcun tipo.

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Adesione volontaria delle emittenti Una condizione decisamente desiderabile, gestibile con sistemi integrativi solo se viene a mancare

I sistemi di encoding si basano sull’adesione volontaria dell’emittente, che deve accettare di installare un encoder nel proprio flusso trasmissivo. Nei casi isolati in cui l’adesione volontaria dovesse venire a mancare, sarà possibile ricorrere alla soluzione – che consideriamo meramente integrativa rispetto all’encoding – dell’audiomatching.

L’audiomatching Una soluzione che Ipsos considera meramente ‘integrativa’ rispetto all’encoding

Nella eventualità che sia necessario gestire la situazione di qualche singola emittente che dovesse sottrarsi alla rilevazione per contrastare la creazione di un dato rappresentativo del mezzo complessivo, Ipsos sta finalizzando anche una soluzione di audiomatching. Riteniamo questa soluzione comunque vassalla rispetto a quella dell’encoding a causa degli oneri economici che coinvolge (anche solo per la manutenzione di reference rooms per le radio locali) e dei limiti tecnici che pone (per la gestione dell’ascolto per piattaforma e/o in time shifted, nel caso di trasmissioni a reti unificate o di consorzi di emittenti… ).

Controllo costante della continuità nei codici Un sistema di monitoraggio indipendente costantemente attivo

MediaCell include un sistema di monitoraggio automatico e indipendente, iMonitor, che si occupa di verificare costantemente che il segnale di tutte le radio aderenti contenga i codici e che l’associazione codice-emittente sia sempre quella attesa.

Gli encoder MediaCell Prodotti ‘shelf’ economoci (in tutti i sensi)

Gli encoder del sistema MediaCell vengono realizzati utilizzando hardware comunemente disponibili sul mercato nei quali viene introdotta una nostra scheda di encoding:

• beneficiano quindi a loro volta dell’evoluzione tecnologica spontanea del mercato

• sono tipologie di hardware con le quali i tecnici sono avvezzi a lavorare (nella grande maggioranza dei casi, infatti, vengono installati dalle radio in totale autonomia)

• sono device ‘multischeda’, che consentono se necessario di inserire sino a 6 schede di encoding in uno stesso dispositivo, con conseguente risparmio sia economico che di spazi nelle sale tecniche delle radio (un aspetto che sappiamo essere molto apprezzato dai tecnici radiofonici).

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Gli encoder MediaCell (2) Prodotti sicuri, che non possono causare interruzioni nel sistema di trasmissione

Gli encoder adottati da MediaCell hanno una funzione di ‘bypass’ automatico che si attiva nell’eventualità – ad oggi mai accaduta - che si verifichi un guasto, e quindi non possono fisicamente causare interruzioni nel sistema di trasmissione delle radio.

Necessità di collaborazione delle emittenti Un sistema estremamente leggero anche da questo punto di vista

L’installazione degli encoder MediaCell è estremamente semplice, e in genere viene fatta in autonomia dai tecnici delle radio. Una volta installati, i nostri encoder non richiedono alcun intervento umano.

Connessione in rete degli encoder Una possibilità, non certo un obbligo

Gli encoder di MediaCell possono essere messi in rete in modo da consentirci un controllo da remoto nella eventualità – davvero remota sino ad oggi – che un encoder mostri problemi di funzionamento. Proprio per la solidità degli hardware che impieghiamo e per i sistemi di sicurezza inseriti nel sistema, la connessione ethernet non è affatto una condizione imprescindibile: è, e rimarrà, un elemento a discrezione della radio che non impatta sul funzionamento del nostro sistema.

Test Rajar 2005 MediaCell non era tra i meter contendenti

I partecipanti di questo test (uno di una lunga serie di test realizzati da Rajar) ha coinvolto gli unici fornitori allora presenti sul mercato, e cioè Eurisko con Eurisko Media Monitor, GFK con il MediaWatch e Arbitron con il PPM Eurisko con l’EMM e Arbitron con il PPM hanno entrambe ‘scalzato’ il MediaWatch di GFK e sono entrambi stati giudicati idonei da Rajar.

La misurazione elettronica passiva degli ascolti radiofonici nel mondo Alcuni fatti (molto) concreti

Attualmente, la grande maggioranza dei mercati radiofonici che nel mondo sono già (peraltro da tempo) passati alla rilevazione elettronica passiva lo hanno fatto adottando l’encoding: gli Stati Uniti sono un esempio rilevante. Molti degli aspetti che mantengono ‘vitale’ la radio, come gli ascolti multipiattaforma e in time shifted, sono proprio quelli più difficili da gestire con soluzioni basate sui contenuti. I sistemi di rilevazione elettronica delle audience radiofoniche, basati a livello mondiale sull’encoding ‘tradizionale’, hanno mostrato negli anni alcuni elementi di perfettibilità. MediaCell nasce, su richiesta dei referenti Ipsos nei 27 paesi nei quali da anni forniamo dati di audience radiofonica, proprio per risolvere queste criticità.

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Costi Una soluzione sw economica (e destinata a divenirlo sempre di più)

La rapidissima obsolescenza tecnologica che senza eccezioni investe tutti i dispositivi elettronici pone i fornitori di fronte a due scelte: richiedere continui investimenti ai propri clienti per mantenersi al passo con i tempi, o costringere i propri clienti a utilizzare strumenti ormai superati. MediaCell:

• non richiede l’adozione di hardware specifici, né - quindi - l’ammortizzazione dei costi per svilupparli

• beneficia in modo immediato e gratuito delle evoluzioni tecnologiche del mercato

• richiede costi operativi destinati progressivamente a contrarsi con la crescita inevitabile della quota di cellulari compatibili.

Sensibilità al rumore esterno Un sistema che replica volutamente il funzionamento dell’orecchio umano

La sensibilità di tutti sistemi elettronici di rilevazione delle audience, indipendentemente dalla tecnologia sottostante, al volume dell’audio e alla presenza di eventuali rumori di fondo è universalmente riconosciuta come un tema. L’obiettivo che ci siamo posti è di misurare gli ascolti delle persone, non dei device di rilevazione. Nel caso di MediaCell, la sfida più impegnativa è stata di riuscire ad arginare la sensibilità del sistema per non attribuire ascolti eccessivi, più che trovare il modo per non perdere ascolti. La scelta di Ipsos, compiuta sotto l’egida e con la guida di Rajar, è stata quindi di settare il sistema in modo che replichi il funzionamento dell’orecchio umano:

• Se il volume è audibile/superiore ai rumori di fondo, MediaCell lo coglie

• In caso contrario, Ipsos ritiene sia corretto che l’ascolto non venga rilevato.

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L’utilizzo dei telefoni cellulari come dispositivi di rilevazione (il meter… senza meter) MediaCell è una soluzione software (una app) che viene installata sul telefono cellulare del

pubblico. La condizione di eleggibilità per il reclutamento, quindi, è il possesso di un telefono

cellulare qualsiasi, non necessariamente di uno smartphone:

o MediaCell si installa sui telefoni cellulari dotati di sistema operativo, che possono

avere un aspetto del tutto ‘tradizionale’

o Ai soggetti che non posseggono uno smartphone viene attribuito un telefono

cellulare dall’aspetto simile ad un ‘normale’ cellulare, solo che ha un Sistema

Operativo. Se sono soggetti anziani, il cellulare avrà i tasti. Se sono giovani e

‘tecnofili’ riceveranno un cellulare touch, e così via

o MediaCell fa perno sul fatto che non chiede agli utenti di fare alcunché. Non devono

modificare il proprio comportamento, e tantomeno ‘devono’ utilizzare le funzionalità

da smartphone se già non lo fanno

o I telefoni possono essere scelti in modo da rispecchiare le caratteristiche del cellulare

già posseduto dal soggetto. Che il soggetto utilizzi o meno le funzionalità degli

smartphone, che – persino - sappia o meno cosa sono gli smartphone, è del tutto

irrilevante ai nostri fini

o la maggioranza dei telefoni cellulari venduti nel nostro paese è ormai dotata di

sistema operativo. La quota dei possessori di telefoni smartphone cresce

esponenzialmente mentre scriviamo. Si tratta in ogni caso di un elemento che porterà

ad una contrazione progressiva dei costi operativi del sistema MediaCell, non di una

condizione metodologica.

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Verifiche di compatibilità MediaCell viene installato solo su modelli che rispettano i requisiti del sistema

Le caratteristiche dei singoli modelli di telefono cellulare vengono esaminati dagli ingegneri Ipsos, tramite protocolli di verifica estremamente semplici e veloci da effettuare. Se i modelli (come accade sempre più spesso) sono conformi agli standard del nostro sistema, vengono adottati o si consente l’installazione della app nel telefono di proprietà dei panelisti. Altrimenti si attribuisce ai panelisti un modello analogo che abbia le caratteristiche desiderate.

Durata della batteria Un non problema, vista la leggerezza del sistema (e l’utente ha tutto l’interesse a collaborare)

MediaCell è una app molto leggera che funziona in background, e le nostre evidenze indicano che – con un ‘normale’ utilizzo del telefono - la batteria del cellulare ‘regge’ per l’intera giornata.

Chiediamo ai panelisti di caricare il telefono ogni notte, come peraltro fa d’abitudine una quota ingente di utenti di cellulari.

Ricordiamo inoltre che il telefono cellulare è una dotazione che ‘serve’ all’utente stesso…

Effetto del meter sull’intervistato Un sistema che nasce per essere non invasivo

Concordiamo appieno con il fatto che uno strumento di rilevazione non deve assolutamente influenzare il comportamento delle persone intervistate. E’ esattamente questo il motivo per cui non intendiamo chiedere alle persone di portare con sé un extra-device e riusciamo – quindi – a tenere attivi i panelisti per un lasso di tempo sufficiente a realizzare analisi realmente longitudinali.

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Gestione dei costi della connettività Utenti soddisfatti (e rimborsati)

Il traffico telefonico non viene, come è ovvio, attribuito al panelista, bensì viene rimborsato con accordi che variano a seconda della situazione e dell’abbonamento di partenza.

Effetto dell’intervistato sul meter

Un sistema nato proprio per annullare il peso della collaborazione

Riteniamo che i comportamenti degli intervistati influenzano qualsiasi meter • se i livelli di compliance sono elevati, il

meter rileva quello che deve rilevare. Se i livelli di compliance sono bassi, la rilevazione ne risente

• la compliance è più elevata minore è lo sforzo che si chiede alla persona intervistata

• MediaCell nasce proprio per virtualmente annullare questo sforzo.

Il modello di telefono viene adattato alle caratteristiche dei soggetti, e dato in sostituzione del telefono già posseduto: MediaCell è quindi volutamente ‘trasparente’ per l’utente e riteniamo impatti sui suoi comportamenti assai meno di un qualsiasi meter dedicato.

Utilizzo del microfono Un sistema nato per intercettare il ‘vero’ ascolto

MediaCell utilizza il microfono del cellulare, quindi non capta ascolti mentre si effettua una chiamata. La logica sottostante a questa scelta è che mentre si parla al telefono l’attenzione è rivolta alla conversazione, non alla radio. Grazie ai suoi sistemi interni di verifica della compliance, il sistema è però perfettamente in grado di captare se il panelista sta utilizzando il telefono per fare o ricevere una telefonata. Nel caso il singolo mercato locale decida di considerare comunque questo tipo di ascolti, è quindi senz’altro possibile farlo intervenendo opportunamente con regole di editing molto semplici basate su queste informazioni.

Utilizzo delle altre funzionalità del telefono Una app in background che non viene ‘inibita’ dall’utilizzo delle altre funzionalità del telefono

La navigazione o altri tipi di utilizzo del telefono cellulare come i messaggi testuali, o l’utilizzo dei giochi (che sono ormai ‘normali’ attività di multitasking, che non confliggono con l’ascolto) non inibiscono il funzionamento di MediaCell.

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Ascolti ‘on device’ Ascolti rilevati in modo naturale e non invasivo

Per quanto riguarda gli ascolti ‘on device’, attualmente prevediamo l’inserimento di una sorta di piccolo cilindro della dimensione di poco meno di 2 cm da aggiungere allo spinotto delle cuffie. Questa soluzione è stata pensata per consentire la misurazione di questo tipo di ascolti nel modo più naturale e meno invasivo possibile. La scelta di Ipsos è quindi di non chiedere ai panelisti il sacrificio di sovrapporre alle cuffie eventuali ulteriori apparecchiature (come invece accade con altri sistemi), per evitare di porli in inutili condizioni di artificiosità ‘da laboratorio’ che possono influenzarli in termini di compliance e comportamento.

Localizzazione degli ascolti Una soluzione che non implica necessariamente l’utilizzo del GPS

La localizzazione, come procedura standard, MediaCell la ricava dalla network cell, non dal GPS (se non su specifica richiesta del mercato locale). Questa soluzione è uno dei motivi per cui la app MediaCell è così leggera e così poco ‘battery consuming’.

Uniformità degli hardware di rilevazione Una condizione necessaria? (e desiderabile?)

Purché tutti gli hardware abbiano i requisiti necessari, non consideriamo l’uniformità dell’hardware una condizione imprescindibile per la uniformità della rilevazione

• Spesso riteniamo vero l’esatto contrario (trattare allo stesso modo persone diverse per età, estrazione socioculturale e livello di alfabetizzazione tecnologica non ci sembra ottimale)

• Analogamente a quanto succede per moltissimi software commerciali per Pc, sono i requisiti hardware (ad esempio la velocità del processore, o la quantità di RAM) e non gli specifici modelli o brand del Pc ad essere rilevanti.

Testare un nuovo telefono costa pochi euro, ed è una attività che si fa una volta per sempre. Uno sforzo economico molto piccolo, che abbiamo ritenuto non comparabile alle spese necessarie per dotare ogni panelista di un meter dedicato.