CHI ERA FEDRO? - gentileschi.it · pessimistica della vita. Scrisse cinque libri di Fabulae, ma di...

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CHI ERA FEDRO? Fedro è stato un favolista latino del I secolo d.C. Nativo

della Macedonia. Introdusse nella poesia latina il genere della favola, riprendendo le favole esopiche cercando di adattarle all'ambiente romano. Fedro ha iniziato a scrivere fin da quando era molto giovane ed aveva una visione pessimistica della vita. Scrisse cinque libri di Fabulae, ma di esse ne restano appena novantatré. Una delle sue opere più importanti è “il lupo e l’agnello”.

LA RANA E IL BUE LATINO

Inops, potentem dum vult imitari, perit.

In prato quondam rana conspexit bovem

et tacta invidia tantae magnitudinis

rugosam inflavit pellem: tum natos suos

interrogavit, an bove esset latior.

Illi negarunt. Rursns intendit cutem

maiore nisu et simili quaesivit modo,

quis maior esset. Illi dixerunt bovem.

Novissime indignata dum vult validius

inflare sese, rupto iacuit corpore.

ITALIANO

Il debole, quando vuole imitare il potente, muore. Una volta, in un prato, una rana vide un bue e presa dall’invidia di tanta grandezza gonfiò la pelle rugosa: allora interrogò i suoi figli chiedendo se fosse più grande del bue. Essi risposero di no. Di nuovo tese la pelle con sforzo più grande e chiese se fosse più grande. Essi (i figli) risposero: il bue. Infine indignata mentre si vuole gonfiare più fortemente, giace con il corpo scoppiato.

IL LUPO E L’AGNELLO LATINO

Ad rivum eundem lupus et agnus venerant siti compulsi; superior stabat lupus longeque inferior agnus. Tunc fauce improba latro incitatus iurgi causam intulit. «Cur» — inquit — «turbulentam fecisti mihi aquam bibenti?». Laniger contra timens: «Qui possum, quaeso, facere, quod

quereris,lupe? A te decurrit ad meos haustus liquor». Repulsus ille veritatis viribus: «Ante hos sex rnenses male, ait, dixisti

mihi». Respondit agnus: «Equidem natus non

eram». «Pater hercle tuus, ille inquit, male dixit

mihi». Atque ita correptum lacerat iniusta nece. Haec propter illos scripta est homines fabula, qui fictis causis innocentes opprimunt.

ITALIANO Un lupo e un agnello, erano giunti al

medesimo ruscello spinti dalla sete; il lupo era superiore (in un luogo più alto) l’agnello di gran lunga in basso. Allora il brigante sollecitato dalla sua insaziabile fame suscitò un pretesto per litigare. «Perché», disse, « mi hai reso torbida l’acqua che bevevo?». L’agnello, timoroso, di rimando : «In che modo posso di grazia fare ciò che ti lamenti, lupo? L’acqua scorre da te alle mie labbra». Quello spinto dalla forza della verità: «Hai sparlato di me, sei mesi fa». L’agnello rispose: «In verità non ero nato». «Tuo padre in verità, quello aveva sparlato di me». E così afferra l’agnello e lo sbrana per un’ingiusta morte. Questa favola è stata scritta per quegli uomini, che opprimono gli innocenti con finti pretesti.

MORALI FAVOLE • La morale della favola

“La rana e il bue” è la seguente: imitare i potenti non è consigliabile, ma accontentarsi della propria situazione è quanto mai opportuno.

• La morale della favola “il lupo e l’agnello” è la seguente: chi è più forte vuole avere tutto, anche la ragione.

Significato degli animali

• La scelta degli animali come protagonisti delle sue favole ha un'importanza essenziale. Essi rappresentano i vizi e le virtù umane, se non veri e propri personaggi storici.

• Leone: la forza e la prepotenza. • Lupo: l’ingordigia infida, prepotenza. • Volpe: astuzia e bassa ipocrisia. • Cane: fedeltà e ingordigia. • Asino: rassegnata sottomissione. • Rana: stupidità. • Agnello: mansuetudine perseguitata.

PRIMO CONFRONTO

LA RANA E IL BUE ; ALADDIN

mettiamo a confronto il cartone “aladdin” con la favola “la rana e il bue”. In entrambi i casi l’importanza è non sembrare ciò che

non si è: sia aladdin che jasmine fingono di essere persone che

non sono finendo nei guai,proprio come la rana che cercò di

imitare il bue.

SECONDO CONFRONTO

IL LUPO E L’AGNELLO; MATRIGNE DEI CARTONI Mettiamo a confronto le matrigne dei cartoni animati con “il

lupo e l’agnello”. In entrambe le situazioni troviamo personaggi,

i quali, visto che si credono superiori, pensano di essere i più

forti, di avere sempre ragione e spesso attribuiscono la colpa ad

esseri innocenti.