CHECK LIST DI AUTOCONTROLLO PER LA … STABILITA’ E SOLIDITA’ 1.01 Gli edifici che ospitano i...

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REQUISITI AMBIENTI DI LAVORO Pag. 1 di 55

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Redatto

Controllato RSPP

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DIPARTIMENTO

U.O./SERVIZIO

UBICAZIONE

Dirigente delegato Direttore Responsabile Preposto/i

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Redatto Controllato Approvato

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

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P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

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a SI

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Legenda: N° = N° Requisito/Indicatore; R = Requisito; I = Indicatore; SI = requisito soddisfatto; NO = requisito non soddisfatto; NP = Requisito non presente; AC = Azione correttiva

1 STABILITA’ E SOLIDITA’

1.01

Gli edifici che ospitano i luoghi di lavoro o qualunque struttura presente nel luogo di lavoro è stabile e possiede una solidità che corrisponde al loro impiego ed alle caratteristiche ambientali

Evidenza di certificazioni e/o prove documentali e tecniche

1.02

I requisiti del punto 1.01 sono garantiti anche nelle manutenzioni.

Evidenza della redazione di procedure e della loro distribuzione

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

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P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

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Data

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1.03

I luoghi di lavoro destinati a deposito hanno la chiara indicazione del carico massimo ammissibile per unità di superficie dei solai.

Evidenza di apposita cartellonistica presente nei luoghi di lavoro con la destinazione d’uso

“deposito”

1.04

I carichi non superano il massimo di cui al punto 1.03 e sono essere distribuiti razionalmente ai fini della stabilità del solaio.

Evidenza di procedure di controllo del rispetto

della norma

1.05

L'accesso per i normali lavori di manutenzione e riparazione ai posti elevati di edifici, parti di impianti, apparecchi, macchine, pali e simili sono resi sicuri ed agevoli mediante l'impiego di mezzi appropriati, quali andatoie, passerelle, scale, staffe o ramponi montapali o altri idonei dispositivi.

Evidenza di formali procedure operative atte

al controllo di quanto stabilito

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Data

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Controllato RSPP

Approvato

1.06

Le strutture metalliche degli edifici e delle opere provvisionali, i recipienti e gli apparecchi metallici, di notevoli dimensioni, situati all'aperto, risultano, per se stessi o mediante conduttore e spandenti appositi, collegati elettricamente a terra in modo da garantire la dispersione delle scariche atmosferiche

Evidenza della documentazione tecnica di riferimento corredata dai controlli periodici e

delle manutenzioni ordinarie e straordinarie degli impianti di messa

a terra

2.01

altezza netta non inferiore a m 3

Evidenza di dichiarazione formale

che attesti l’altezza dei locali

2.02

cubatura non inferiore a mc 10 per lavoratore;

Evidenza di dichiarazione formale che attesti la cubatura

dei locali

2 ALTEZZA, CUBATURA E SUPERFICIE

Sono rispettati i limiti minimi per altezza, cubatura e superficie sotto riportati in relazione ai locali chiusi destinati o da destinarsi al lavoro? N.B. I valori relativi alla cubatura e alla superficie si intendono lordi cioè senza deduzione dei mobili, macchine ed impianti fissi.

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P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

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Data

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Approvato

2.03

ogni lavoratore occupato in ciascun ambiente deve disporre di una superficie di almeno mq 2. N.B. 1- I valori relativi alla cubatura e alla superficie si intendono lordi cioè senza deduzione dei mobili, macchine ed impianti fissi.

Evidenza di dichiarazione formale

che attesti la superficie a disposizione dei

lavoratori

2.04

L'altezza netta dei locali è stata misurata dal pavimento all'altezza media della copertura dei soffitti o delle volte.

Evidenza documentale che attesti i criteri di

misurazione

2.05

Per i locali destinati o da destinarsi a uffici, indipendentemente dal tipo di azienda, e per quelli delle aziende commerciali, i limiti di altezza sono quelli individuati dalla normativa urbanistica vigente.

Dichiarazione formale del rispetto circa

l’adempimento alla norma

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Data

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Controllato RSPP

Approvato

3 PAVIMENTI, MURI, SOFFITTI, FINESTRE E LUCERNARI DEI LOCALI SCALE E MARCIAPIEDI MOBILI, BANCHINA E RAMPE DI CARICO: N.B. A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità della lavorazione, è vietato adibire a lavori continuativi locali chiusi che non rispondono alle seguenti condizioni

3.01

Sono ben difesi contro gli agenti atmosferici, e provvisti di un isolamento termico e acustico sufficiente, relativamente all'attività dei lavoratori;

Evidenza di atti documentali e

certificazioni tecniche

3.02

Possiedono aperture sufficienti per un rapido ricambio d'aria;

Evidenza di dichiarazione attestante il rispetto del dettame

legislativo

3.03

Sono ben asciutti e ben difesi contro l'umidità;

Evidenza di dichiarazione attestante il rispetto del dettame

legislativo

3.04

Le superfici dei pavimenti, delle pareti, dei soffitti sono tali da poter essere pulite e deterse per ottenere condizioni adeguate di igiene.

Evidenza di dichiarazione attestante il rispetto del dettame

legislativo

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Data

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Controllato RSPP

Approvato

3.05

I pavimenti dei locali sono fissi, stabili ed antisdrucciolevoli nonché esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi.

Evidenza di atto documentale che attesti

le caratteristiche dei pavimenti

3.06

Nelle parti dei locali dove abitualmente si versano sul pavimento sostanze putrescibili o liquidi, il pavimento ha la superficie unita ed impermeabile e pendenza sufficiente per avviare rapidamente i liquidi verso i punti di raccolta e scarico.

Evidenza di documentazione che

attesti le caratteristiche tecniche della

pavimentazione

3.07

Nel caso in cui il pavimento dei posti di lavoro e di quelli di passaggio si mantiene bagnato, lo stesso è munito in permanenza di palchetti o di graticolato, se i lavoratori non sono forniti di idonee calzature impermeabili.

Evidenza della presenza dei palchetti e/o dei

graticolati

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Data

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Controllato RSPP

Approvato

3.08

Qualora non ostino particolari condizioni tecniche, le pareti dei locali di lavoro sono a tinta chiara.

Evidenza documentale del colore delle pareti dei

luoghi di lavoro

3.09

Le pareti trasparenti o traslucide, in particolare le pareti completamente vetrate, nei locali o nelle vicinanze dei posti di lavoro e delle vie di circolazione, sono chiaramente segnalate e costituite da materiali di sicurezza fino all'altezza di 1 metro dal pavimento, ovvero sono separate dai posti di lavoro e dalle vie di circolazione succitati in modo tale che i lavoratori non possano entrare in contatto con le pareti, nè rimanere feriti qualora esse vadano in frantumi..

Evidenza di documentazione tecnica

che attesti la caratteristica delle vetrate e

documentazione accessoria che dimostri l’installazione delle idonee segnalazione

poste sulle vetrate

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Controllato RSPP

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3.10

Le finestre, i lucernari e i dispositivi di ventilazione hanno la possibilità di poter essere aperti, chiusi, regolati e fissati dai lavoratori in tutta sicurezza. Quando sono aperti essi sono posizionati in modo da non costituire un pericolo per i lavoratori.

Evidenza che attesti la possibilità dei lavoratori

di provvedere in sicurezza all’apertura

delle finestre etc ed altra nella quale siano

palesate le caratteristiche delle

finestre in relazione alla loro sicurezza in

condizioni di “aperto”

3.11

Le finestre e i lucernari sono concepiti congiuntamente con l'attrezzatura o dotati di dispositivi che consentano la loro pulitura senza rischi per i lavoratori che effettuano tale lavoro nonchè per i lavoratori presenti nell'edificio ed intorno ad esso.

Evidenza di procedure formali che

regolamentino l’attività di pulizia in sicurezza

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3.12

L'accesso ai tetti costituiti da materiali non sufficientemente resistenti sono autorizzate soltanto se si ha la sicurezza che i lavoratori utilizzino attrezzature che permettono di eseguire il lavoro in tutta sicurezza.

Evidenza di atti documentali dalle quali si evinca qual è il personale autorizzato preposto alla pulizia delle superfici di

cui al punto 3.12

3.13

I pavimenti e le pareti dei locali destinati alla lavorazione, alla manipolazione, all'utilizzazione ed alla conservazione di materie infiammabili, esplodenti, corrosive o infettanti, sono in condizioni tali da consentire una facile e completa asportazione delle materie pericolose o nocive, che possano eventualmente depositarsi

Evidenza degli atti documentali che attestino la conformità dei materiali

dei pavimenti e delle pareti con quanto stabilito

nel punto 3.13

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4.1

Le vie di circolazione, comprese scale, scale fisse ed eventualibanchine e rampe di carico, sono ubicate e calcolate in modo tale che i pedoni o i veicoli possano utilizzarle facilmente in piena sicurezza e conformemente alla loro destinazione e che i lavoratori operanti nelle vicinanze di queste vie di circolazione non corrano alcun rischio.

Evidenza di atto documentale che attesti il rispetto di quanto richiesto

al punto 4.1

4.2

Il calcolo delle dimensioni delle vie di circolazione per persone ovvero del materiale trasportato è stato dimensionato rispetto alnumero potenziale degli utenti presenti

Evidenza di atto documentale che attesti il rispetto di quanto richiesto

al punto 4.2

4 VIE DI CIRCOLAZIONE, ZONE DI PERICOLO, PAVIMENTI E PASSAGGI

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4.3

Nelle vie di circolazione presso le quali sono utilizzati mezzi di trasporto, esiste per i pedoni una distanza di sicurezza sufficiente.

Evidenza di atto documentale che attesti il rispetto di quanto richiesto

al punto 4.3

4.4

Nel caso in cui sono presenti luoghi di lavoro che comportano zone di pericolo in funzione della natura del lavoro e presentano rischi di cadute dei lavoratori o rischi di cadute d'oggetti, tali luoghi sono dotati di dispositivi per impedire che i lavoratori non autorizzati possano accedere a dette zone.

Evidenza documentale di eventuali protezioni installate nell’area

dell’ente e dell’idonea segnaletica

4.5

Nel caso in cui siano presenti luoghi di lavoro di cui al punto 4.4 sono state prese misure appropriate per proteggere i lavoratori autorizzati ad accedere alle zone di pericolo.

Evidenza documentale di eventuali protezioni installate nell’area

dell’ente e dell’idonea segnaletica

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4.6

Le zone di pericolo sono opportunamente segnalate in modo chiaramente visibile

Evidenza della segnaletica esposta e della sua ubicazione

4.7

I pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio presentano buche o sporgenze pericolose. Sono in condizioni tali da rendere sicuro il movimento ed il transito delle persone e dei mezzi di trasporto.

Evidenza di atti documentali attestanti il

rispetto di quanto stabilito dal punto 4.7

4.8

Quando per evidenti ragioni tecniche non si possono completamente eliminare dalle zone di transito ostacoli fissi o mobili che costituiscono un pericolo per i lavoratori o i veicoli che tali zone devono percorrere, gli ostacoli sono adeguatamente segnalati.

Evidenza dell’installazione della cartellonistica e delle

procedure operative inerenti la manutenzione ordinaria e straordinaria

della stessa

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4.9

Davanti alle uscite dei locali e alle vie che immettono direttamente ed immediatamente in una via di transito dei mezzi meccanici vi è la presenza di barriere atte ad evitare investimenti e, quando ciò non sia possibile, adeguate segnalazioni.

Evidenza dell’eventuale posizionamento delle

barriere e/o delle adeguate segnalazioni

4.10

I segnali indicanti condizioni di pericolo nelle zone di transito e quelli regolanti il traffico dei trasporti meccanici sono convenientemente illuminati durante il servizio notturno.

Evidenza documentale attestante l’adeguata illuminazione dei tratti

stradali e non riferiti alle zone di transito

4.11

Le vie di transito che, nel corso di lavori di riparazione o manutenzione in corso o per guasti intervenuti, non sono percorribili senza pericolo, sono sbarrate in modo da impedirne l’accesso

Evidenza di procedure operative dalle quali si

evinca il rispetto di quanto stabilito al punto 4.11

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4.12

Le zone aventi le caratteristiche di cui al punto 4.11, sono provviste di apposito cartello indicante il divieto di transito.

Vedi indicatore del punto 4.11

4.13

Nella misura in cui l'uso e l'attrezzatura dei locali lo esigano per garantire la protezione dei lavoratori, il tracciato delle vie di circolazione è stato evidenziato

Evidenza delle vie di circolazione per le quali è

stato adottato questo accorgimento di sicurezza

5 VIE E USCITE DI EMERGENZA.

5.1

I percorsi delle vie d’emergenza risultano essere senza ostacoli al deflusso per consentire alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo sicuro

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

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Data

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5.2

Il numero, la distribuzione e le dimensioni delle vie e delle uscite di emergenza sono adeguate alle dimensioni dei luoghi di lavoro, alla loro ubicazione, alla loro destinazione d'uso, alle attrezzature in essi installate, nonchè al numero massimo di persone che possono essere presenti in detti luoghi.

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

5.3

Le vie e le uscite di emergenza hanno un’ altezza minima di m 2,0 e larghezza minima conforme alla normativa vigente in materia antincendio.

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

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5.4

Le uscite di emergenza devono essere apribili nel verso dell'esodo e, qualora siano chiuse, devono poter essere aperte facilmente ed immediatamente da parte di qualsiasi persona che abbia bisogno di utilizzarle in caso di emergenza. L'apertura delle porte delle uscite di emergenza nel verso dell'esodo non è richiesta quando possa determinare pericoli per passaggio di mezzi o per altre cause, fatta salva l'adozione.

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

5.5

Le vie e le uscite di emergenza sono evidenziate da apposita segnaletica, conforme alle disposizioni vigenti, durevole e collocata in luoghi appropriati.

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

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Approvato

5.

6

Le vie e le uscite di emergenza sono state dotate di un'illuminazione di sicurezza di intensità sufficiente, che entri in funzione in caso di guasto

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

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5.7

Gli edifici che sono costruiti o adattati per le lavorazioni che presentano pericoli di esplosioni o specifici rischi di incendio alle quali sono adibiti più di cinque lavoratori sono dotati di almeno due scale distinte di facile accesso Per gli edifici già costruiti si dovrà provvedere in conformità, quando non ne esista l'impossibilità accertata dall'organo di vigilanza: in quest'ultimo caso sono disposte le misure e cautele ritenute più efficienti..

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

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5.8

Le aperture esistenti nel suolo o nel pavimento dei luoghi, degli ambienti di lavoro o di passaggio, comprese le fosse ed i pozzi, sono provviste di solide coperture o di parapetti normali, atti ad impedire la caduta di persone. Quando dette misure non siano attuabili, le aperture devono essere munite di apposite segnalazioni di pericolo.

Evidenza di relazione tecnica attestante il rispetto di quanto

stabilito al punto 5.8 ed individuazione dell’eventuale segnaletica

5.9

Le aperture nelle pareti, che permettono il passaggio di una persona e che presentano pericolo di caduta per dislivelli superiori ad un metro, sono provviste di solida barriera o munite di parapetto normale.

Dichiarazione attestante il rispetto di quanto

stabilito dal punto 5.9 ed eventuale evidenza dei

parapetti installati

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Controllato RSPP

Approvato

5.10

I parapetti delle finestre sono provviste di parapetti di altezza non minore di cm. 90 (in relazione al lavoro eseguito nel locale, non vi siano condizioni di pericolo.)

Evidenza documentale che attesti l’altezza dei

parapetti

6. PORTE E PORTONI

6.01

Le porte dei locali di lavoro sono, per numero, dimensioni, posizione, e materiali di realizzazione, rispondenti alle norme vigenti; altresì consentono una rapida uscita delle persone e sono agevolmente apribili dall'interno durante il lavoro

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

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Controllato RSPP

Approvato

6.02

I locali presso i quali le lavorazioni ed i materiali comportino pericoli di esplosione o specifici rischi di incendio e sono adibiti alle attività che si svolgono nel locale stesso più di 5 lavoratori, è stata prevista la presenza di almeno una porta ogni 5 lavoratori apribile nel verso dell'esodo che abbia larghezza minima di m 1,20.

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

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6.03

I locali presso i quali sono occupati fino a 25, sono dotati di una porta avente larghezza minima di m 0,80;

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

6.04

I locali presso i quali sono occupati un numero compreso fra 26 e 50 lavoratori, sono dotati di una porta avente larghezza minima di m 1,20

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

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CHECK LIST DI AUTOCONTROLLO PER LA SICUREZZA SPP

AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

6.05

I locali presso i quali sono occupati un numero compreso fra 51 e 100 lavoratori, sono dotati di una porta avente larghezza minima di m 1,20 ed un’altra di m. 0,80

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

6.06

I locali presso i quali sono normalmente occupati un numero superiore a 100 lavoratori, in aggiunta alle porte previste al punto 6.05 il locale deve essere dotato di almeno 1 porta che si apra nel verso dell'esodo avente larghezza minima di m 1,20 per ogni 50 lavoratori normalmente ivi occupati o frazione compresa tra 10 e 50, calcolati limitatamente all'eccedenza rispetto a 100.

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

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CHECK LIST DI AUTOCONTROLLO PER LA SICUREZZA SPP

AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 23 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

6.07

N.B. Il numero complessivo delle porte di cui al punto 6.06 può anche essere minore, purchè la loro larghezza complessiva non risulti inferiore. Alle porte per le quali è prevista una larghezza minima di m 1,20 è applicabile una tolleranza in meno del 5% (cinque per cento). Alle porte per le quali è prevista una larghezza minima di m 0,80 è applicabile una tolleranza in meno del 2% (due per cento).

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

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AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 24 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

6.08

Nei locali di lavoro ed in quelli adibiti a magazzino non sono ammesse le porte scorrevoli, le saracinesche a rullo, le porte girevoli su asse centrale, quando non esistano altre porte apribili verso l'esterno del locale.

Dichiarazione attestante il rispetto di quanto

stabilito al punto 6.08

6.09

Accanto ai portoni destinati essenzialmente alla circolazione dei veicoli esistono porte per la circolazione dei pedoni segnalate in modo visibile ed essere sgombre in permanenza.

Evidenza degli eventuali passaggi e segnalazioni

6.10

Le porte e i portoni apribili nei due versi sono trasparenti o sono muniti di pannelli trasparenti.

Evidenza delle eventuali installazioni presenti

nell’ente

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AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 25 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

6.11

Sulle porte trasparenti è stato apposto un segno indicativo all'altezza degli occhi.

Evidenza documentale del segnale indicativo

6.12

Le superfici trasparenti o traslucide delle porte e dei portoni non costituite da materiali di sicurezza la cui presenza potrebbe mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori in caso di rottura di dette superfici, sono state protette contro lo sfondamento.

Evidenza documentale e dei requisiti tecnici del

materiale utilizzato durante le installazioni di

cui al punto 6.12

6.13

Le porte scorrevoli dispongono di un sistema di sicurezza che impedisca loro di uscire dalle guide o di cadere.

Evidenza delle caratteristiche tecniche delle porte scorrevoli dalle quali si evinca il

rispetto di quanto stabilito al punto 6.13

6.14

Le porte ed i portoni che si aprono verso l'alto dispongono di un sistema di sicurezza che impedisca loro di ricadere.

Evidenza delle caratteristiche tecniche delle porte scorrevoli dalle quali si evinca il

rispetto di quanto stabilito al punto 6.14

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

6.15

Le porte ed i portoni ad azionamento meccanico hanno un funzionamento tale da non esporre a rischi di infortuni per i lavoratori. Sono munite di dispositivi di arresto di emergenza facilmente identificabili ed accessibili tali di poter essere aperti anche manualmente, salvo che la loro apertura possa avvenire automaticamente in caso di mancanza di energia elettrica.

Evidenza delle caratteristiche tecniche delle eventuali porte e

portoni presenti nell’ente che ricadono sotto

quanto stabilito nel punto 6.15

6.16

Le porte situate sul percorso delle vie di emergenza sono state contrassegnate in maniera appropriata con segnaletica durevole. Hanno la possibilità di poter essere aperte, in ogni momento, dall'interno senza aiuto speciale.

Relazione tratta dal progetto di prevenzione

incendi

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

6.17

Le porte di tutti i luoghi di lavoro occupati dai lavoratori sono facilmente apribili

Dichiarazione attestante il rispetto di quanto

stabilito nel punto 6.17

7.1

Le scale fisse a gradini, destinate al normale accesso agli ambienti di lavoro, sono state costruite e mantenute in modo da resistere ai carichi massimi derivanti da affollamento per situazioni di emergenza. I gradini hanno pedata ed alzata dimensionate adeguate alle esigenze del transito.

Evidenza di atti documentali attestanti quanto stabilito dalla

norma; evidenza della manutenzione

ordinaria e straordinaria di cui

sono oggetto le scale presenti

7 SCALE

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

7.2

Le scale di cui al punto 7.1 ed i relativi pianerottoli sono provvisti, sui lati aperti, di parapetto normale o di altra difesa equivalente. Le rampe delimitate da due pareti sono munite di almeno un corrimano.

Evidenza documentale che attesti quanto

stabilito nel punto 7.1

7.3

Le scale a pioli di altezza superiore a m. 5, fissate su pareti o a incastellature verticali o aventi una inclinazione superiore a 75 gradi sono provviste, a partire da m. 2,50 di gabbia metallica di protezione La parete della gabbia opposta al piano dei pioli non deve distare da questi più di cm. 60. I pioli devono distare almeno 15 cm dalla parete alla quale sono applicati o alla quale la scala è fissata.

Evidenza laddove siano presenti dell’

ubicazione delle scale di cui al punto 7.3 e

della loro rispondenza alla norma

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AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 29 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

7.4

Quando l'applicazione della gabbia alle scale costituisca intralcio all'esercizio o presenti notevoli difficoltà costruttive, devono essere adottate, in luogo della gabbia, altre misure di sicurezza atte ad evitare la caduta delle persone per un tratto superiore ad un metro

Evidenza degli atti procedurali e delle

disposizioni emanate in presenza di

tipologie di scale di cui al punto 7.4

7.5

Le scale ed i marciapiedi mobili funzionano in piena sicurezza, sono muniti dei necessari dispositivi di sicurezza e possiedono dispositivi di arresto di emergenza facilmente identificabili ed accessibili

Evidenza di documentazione

tecnica che attesti la rispondenza delle

attrezzature citate nel punto 7.5

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

8.1

I posti di lavoro e di passaggio sono idoneamente difesi contro la caduta o l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa.

Evidenza del rispetto di quanto stabilito nel punto

8.1 e delle eventuali procedure operative redatte al fine di far rispettare la norma

8.2

I posti di lavoro, le vie di circolazione e altri luoghi o impianti all'aperto utilizzati od occupati dai lavoratori durante le loro attività sono stati concepiti in modo tale che la circolazione dei pedoni e dei veicoli può avvenire in modo sicuro.

Evidenza dei criteri stabiliti al fine di

rispettare quanto stabilito nel punto 8.2

8.3

I luoghi di lavoro all'aperto sono opportunamente illuminati con luce artificiale quando la luce del giorno non è sufficiente.

Evidenza dell’ubicazione e della tipologia di

illuminazione artificiale utilizzata nei luoghi di

lavoro di cui al punto 8.3

8 POSTI DI LAVORO E DI PASSAGGIO E LUOGHI DI LAVORO ESTERNI

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

8.4

I lavoratori che occupano posti di lavoro all'aperto: sono protetti contro gli agenti atmosferici e, se necessario, contro la caduta di oggetti

Evidenza del rispetto di quanto descritto nel punto 8.4 attraverso dichiarazioni ed atti

documentali

8.5

I lavoratori che occupano posti di lavoro all'aperto: sono esposti a livelli sonori nocivi o ad agenti esterni nocivi, quali gas, vapori, polveri

Evidenza nel Documento di Valutazione dei rischi

delle categorie di lavoratori esposti ai rischi

d cui al punto 8.5

8.6

I lavoratori che occupano posti di lavoro all'aperto: possono abbandonare rapidamente il posto di lavoro in caso di pericolo o possono essere soccorsi rapidamente

Evidenza nel Piano d’Emergenza Aziendale

8.7

I lavoratori che occupano posti di lavoro all'aperto: possono scivolare o cadere.

Dichiarazione che attesti le caratteristiche tecniche della pavimentazione in relazione

allo scivolamento

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

8.8

I terreni scoperti costituenti una dipendenza dei locali di lavoro sono sistemati in modo da ottenere lo scolo delle acque di pioggia e di quelle di altra provenienza.

Evidenza delle caratteristiche tecniche delle tettoie e dei relativi convogliatori delle acque

piovane

8.9

Nei reparti e presso le macchine e gli apparecchi dove sono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, sono state esposte le disposizioni e le istruzioni concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni.

Evidenza di cartellonistica di

sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al punto 8.9

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

9.1

I lavoratori che occupano luoghi di lavoro chiusi, in considerazione dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti dispongono di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con impianti di aerazione.

Evidenza nel Documento di Valutazione dei rischi

OPPURE Evidenza attraverso

dichiarazione che tutti i locali di lavoro

dispongono di sufficiente aerazione naturale e/o artificiale in relazione all’attività svolta negli stessi dai lavoratori

presenti

9.2

Nei casi in cui viene utilizzato un impianto di aerazione, lo stesso è sempre mantenuto funzionante. Ogni eventuale guasto è segnalato da un sistema di controllo, quando ciò è necessario per salvaguardare la salute dei lavoratori.

Evidenza delle caratteristiche tecniche

degli impianti di aerazione e della

eventuale presenza di sistemi di allarme che

consentano di individuare i disservizi o

le problematiche tecniche

9 MICROCLIMA

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AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 34 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

9.3

Laddove siano utilizzati impianti di condizionamento dell'aria o di ventilazione meccanica, gli stessi funzionano in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti d'aria fastidiosa.

Evidenza nel DVR ed all’eventuale

programmazione dei miglioramenti in relazione

alle situazioni di discomfort microclimatico determinato dal non rispetto di quanto

descritto al punto 9.3

9.4

Gli impianti di cui al punto 9.3 sono periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.

Evidenza delle procedure operative relative alla

manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti

di cui al punto 9.4

9.5

Esiste una procedura d’intervento atta a rimuovere in modo rapido qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all'inquinamento dell'aria.

Evidenza della procedura d’intervento

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AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 35 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

10.1

La temperatura nei locali di lavoro è adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori. N.B. Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell'aria concomitanti.

Evidenza nel documento di Valutazione dei rischi

10.2

La temperatura dei locali di riposo, dei servizi igienici, delle mense e dei locali di pronto soccorso è conforme alla destinazione specifica di questi locali.

Evidenza della rispondenza dei locali

attraverso atti documentali e tecnici

attestanti la rilevazione della temperatura dei

locali di cui al punto 10.2

10 TEMPERATURA DEI LOCALI

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AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 36 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

10.3

Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate sono tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro.

Evidenza di atti documentali attestanti le caratteristiche tecniche delle superfici in vetro di

finestre, lucernari e pareti vetrate

10.4

Nei casi in cui non è risultato conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente, si è provveduto alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione.

Evidenza delle misure tecniche intraprese al

fine di rispettare quanto disposto nel punto 10.4

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

10.5

A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro dispongono di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro sono dotati di dispositivi che consentano un'illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori.

Evidenza di atti documentali attestanti quanto disposto nel

punto 10.5

10.6

Gli impianti di illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di circolazione sono stati installati in modo che il tipo d'illuminazione previsto non rappresenti un rischio di infortunio per i lavoratori.

Evidenza di dichiarazione circa

l’efficacia dell’illuminazione

artificiale presente nei luoghi di lavoro

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

10.7

I luoghi di lavoro nei quali i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto dell'illuminazione artificiale, è stata prevista ed installata un'illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità.

Evidenza di atti documentali dai quali si evinca il luogo ed il tipo di installazione riguardo

l’illuminazione d’emergenza

10.8

Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono sono tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza.

Evidenza della documentazione

riguardante la manutenzione ordinaria

e straordinaria degli impianti di cui al punto

10.8

10.9

Gli ambienti, i posti di lavoro ed i passaggi sono illuminati con luce naturale o artificiale in modo da assicurare una sufficiente visibilità

Dichiarazione riguardo il rispetto di quanto

stabilito nel punto 10.9

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Pag. 39 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

10.1

0

Nei casi in cui, per le esigenze tecniche di particolari lavorazioni o procedimenti, non sia stato possibile illuminare adeguatamente gli ambienti, i luoghi ed i posti indicati al punto 10.9, sono state previste ed adottate adeguate misure dirette ad eliminare i rischi derivanti dalla mancanza e dalla insufficienza dell’ illuminazione.

Forse evidenza nel documento di

valutazione dei rischi

10.1

1

Nei luoghi di lavoro esistono mezzi di illuminazione sussidiaria da impiegare in caso di necessità.

Forse evidenza nel Documento di

valutazione dei rischi circa ad esempio la

presenza nei reparti delle torce per l’illuminazione

d’emergenza…..

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

10.1

2

I mezzi di cui al punto 10.11 sono tenuti in posti noti al personale, conservati in costante efficienza e sono adeguati alle condizioni ed alle necessità del loro impiego.

Vedi punto 10.11

10.1

3

Ove sia prestabilita la continuazione del lavoro anche in caso di mancanza dell’illuminazione artificiale normale, quella sussidiaria risulta fornita da un impianto fisso atto a consentire la prosecuzione del lavoro in condizioni di sufficiente visibilità.

Evidenza documentale circa la presenza degli impianti citati al punto

10.13

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AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 41 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

11.0

1

I locali di riposo devono avere dimensioni sufficienti ed essere dotati di un numero di tavoli e sedili con schienale in funzione del numero dei lavoratori.

Evidenza documentale circa la presenza dei locali di riposo e delle

loro dimensioni

11.0

2

I locali mensa sono ben illuminati, aerati e riscaldati nella stagione fredda. Il pavimento non deve essere polveroso e le pareti devono essere intonacate ed imbiancate.

Evidenza documentale circa le caratteristiche

tecniche e di manutenzione dei locali

di cui al punto 11.02

11 LOCALI DI RIPOSO E REFEZIONE

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AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 42 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

12.0

1

I lavoratori dispongono nelle immediate vicinanze del luogo di lavoro di acqua in quantità sufficiente, tanto per uso potabile quanto per lavarsi.

Atto documentale circa la disponibilità di acqua

di cui al punto 12.01

12.0

2

Vi sono docce sufficienti ed appropriate per tutti quei lavoratori la cui attività le rende necessarie

Dichiarazione del rispetto di quanto

stabilito dal punto 12.02

12.0

3

I locali delle docce hanno dimensioni sufficienti per permettere a ciascun lavoratore di rivestirsi senza impacci e in condizioni appropriate di igiene

Evidenza documentale circa il rispetto di quanto stabilito dal punto 12.03

12.0

4

Le docce sono tutte dotate di acqua corrente calda e fredda e di mezzi detergenti e per asciugarsi.

Atto documentale riguardante il rispetto delle caratteristiche

impiantistiche di cui al punto 12.04

12 SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI

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CHECK LIST DI AUTOCONTROLLO PER LA SICUREZZA SPP

AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

12.0

5

I lavoratori dispongono in prossimità dei loro posti di lavoro, dei locali di riposo, degli spogliatoi e delle docce, di gabinetti e di lavabi con acqua corrente calda, se necessario, e dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi

Forse menzione nel DVR,

oppure Atto documentale a cura

del S.T. riguardo il rispetto di quanto

stabilito nel punto 12.05

12.0

6 Per uomini e donne sono stati previsti gabinetti separati

Evidenza documentale della presenza di gabinetti separati

13.0

1

Le materie prime non in corso di lavorazione, i prodotti ed i rifiuti, che abbiano proprietà tossiche o caustiche, specialmente se sono allo stato liquido o se sono facilmente solubili o volatili, sono custoditi in recipienti a tenuta e muniti di buona chiusura.

Evidenza delle attrezzature utilizzate

per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti

allo stato liquido e della procedura per lo

smaltimento dei rifiuti

13 PRESENZA NEO LUOGHI DI LAVORO DI AGENTI NOCIVI

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

13.0

2

Le materie in corso di lavorazione che siano fermentescibili o possano essere nocive alla salute o svolgere emanazioni sgradevoli, sono accumulate nei locali di lavoro in quantità non superiore a quella strettamente necessaria per la lavorazione

Evidenza della procedura relativa allo smaltimento dei rifiuti e

della capacità dei recipienti destinati allo

stoccaggio temporaneo nei luoghi presso i quali il rifiuto viene prodotto

13.0

3

I recipienti e gli apparecchi che servono alla lavorazione oppure al trasporto dei materiali putrescibili o suscettibili di dare emanazioni sgradevoli, sono lavati di frequente e, ove occorra, disinfettati.

Evidenza delle procedure relative al

trasporto dei rifiuti

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.0

1

Le tubazioni, le canalizzazioni e i recipienti, quali vasche, serbatoi e simili, in cui debbano entrare lavoratori per motivi di lavoro sono provvisti di aperture di accesso aventi dimensioni non inferiori a cm. 30 per 40 o diametro non inferiore a cm. 40.

Evidenza di dichiarazione o atto

tecnico – documentale che attesti la

rispondenza a quanto disposto dal punto 14.01

14.0

2

Prima di disporre l'entrata di lavoratori nei luoghi di cui al punto 14.01, chi sovraintende ai lavori si assicura che nell'interno non esistano gas o vapori nocivi o una temperatura dannosa

Evidenza di procedura di lavoro nella quale sia preso in considerazione

quanto disposto dal punto 14.02

14 VASCHE, CANALIZZAZIONI, TUBAZIONI, SERBATOI, RECIPIENTI, SILOS

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.0

3

Colui che sovraintende, inoltre, provvede a far chiudere e bloccare le valvole e gli altri dispositivi dei condotti in comunicazione col recipiente, e a fare intercettare i tratti di tubazione mediante flange cieche o con altri mezzi equivalenti ed a far applicare, sui dispositivi di chiusura o di isolamento, un avviso con l'indicazione del divieto di manovrarli

Evidenza di procedura di lavoro nella quale sia preso in considerazione

quanto disposto dal punto 14.03

14.0

4

I lavoratori che prestano la loro opera all'interno dei luoghi di lavoro di cui al punto 14.03 sono assistiti da altro lavoratore, situato all'esterno presso l'apertura di accesso

Evidenza delle procedure operative di

lavoro dalle quali si evinca il rispetto di quanto stabilito nel

punto 14.04

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.0

5

Quando la presenza di gas o vapori nocivi non possa escludersi in modo assoluto o quando l'accesso è disagevole, è previsto che i lavoratori che vi entrano indossino la cintura di sicurezza con corda di adeguata lunghezza e di autorespiratori.

Evidenza delle procedure operative di

lavoro dalle quali si evinca il rispetto di quanto stabilito nel

punto 14.05

14.0

6

Qualora nei luoghi di cui ai precedenti punti non possa escludersi la presenza anche di gas, vapori o polveri infiammabili od esplosivi, oltre alle misure indicate si devono adottare cautele atte ad evitare il pericolo di incendio o di esplosione. N.B. Qualora sia necessario l'impiego di lampade, queste devono essere di sicurezza.

Forse nel documento di valutazione dei rischi

relativo al rischio incendio

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AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 48 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.0

7

Le vasche, i serbatoi ed i recipienti aperti con i bordi a livello o ad altezza inferiore a cm. 90 dal pavimento o dalla piattaforma di lavoro sono, qualunque sia il liquido o le materie contenute, difese, su tutti i lati mediante parapetto di altezza non minore di cm. 90, a parete piena o con almeno due correnti. N.B. Il parapetto non è richiesto quando sui bordi delle vasche sia applicata una difesa fino a cm. 90 dal pavimento. Quando per esigenze della lavorazione o per condizioni di impianto non sia possibile applicare il parapetto di cui sopra le aperture superiori dei recipienti devono essere provviste di solide coperture o di altre difese atte ad evitare il pericolo di caduta dei lavoratori entro di essi

Evidenza di atto tecnico documentale che attesti

il rispetto di quanto stabilito al punto 14.07

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.0

8

Nei serbatoi, tini, vasche e simili che abbiano una profondità di oltre 2 metri e che non siano provvisti di aperture di accesso al fondo, qualora non sia possibile predisporre la scala fissa per l'accesso al fondo dei suddetti recipienti devono essere usate scale trasportabili, purché provviste di ganci di trattenuta.

Evidenza di documentazione tecnica che attesti il rispetto di

quanto stabilito al punto 14.08

14.0

9

Le tubazioni e le canalizzazioni e le relative apparecchiature accessorie ed ausiliarie sono costruite e collocate in modo che: in caso di perdite di liquidi o fughe di gas, o di rotture di elementi dell'impianto, non ne derivi danno ai lavoratori;

Evidenza di documentazione tecnica che attesti il rispetto di

quanto stabilito al punto 14.09

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.1

0

Le tubazioni e le canalizzazioni e le relative apparecchiature accessorie ed ausiliarie sono costruite e collocate in modo che: in caso di necessità sia attuabile il massimo e più rapido svuotamento delle loro parti.

Evidenza di documentazione tecnica

e procedure di lavoro che attestino il rispetto

di quanto stabilito al punto 14.10

14.1

1

Quando esistono più tubazioni o canalizzazioni contenenti liquidi o gas nocivi o pericolosi di diversa natura, esse e le relative apparecchiature sono state contrassegnate, anche ad opportuni intervalli se si tratta di reti estese, con distinta colorazione, il cui significato deve essere reso noto ai lavoratori mediante tabella esplicativa.

Evidenza di dichiarazione o atto

documentale che attesti il rispetto di quanto

citato nel punto 14.11 e della documentazione

che attesti che i lavoratori sono a conoscenza della tabella esplicativa

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AMBIENTI DI LAVORO

Pag. 51 di 55

N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.1

2

Le tubazioni e le canalizzazioni chiuse, quando costituiscono una rete estesa o comprendono ramificazioni secondarie, sono provviste di dispositivi, quali valvole, rubinetti, saracinesche e paratoie, atti ad effettuare l'isolamento di determinati tratti in caso di necessità

Evidenza documentale del rispetto di quanto

stabilito nel punto 14.12

14.1

3

I serbatoi tipo silos per materie capaci di sviluppare gas o vapori, esplosivi o nocivi, sono stati, per garantire la sicurezza dei lavoratori, provvisti di appropriati dispositivi o impianti accessori, quali chiusure, impianti di ventilazione, valvole di esplosione.

Evidenza documentale del rispetto di quanto

stabilito nel punto 14.13

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.1

4

I serbatoi e le vasche contenenti liquidi o materie tossiche, corrosive o altrimenti pericolose, compresa l'acqua a temperatura ustionante, sono stati provvisti di chiusure che per i liquidi e materie tossiche devono essere a tenuta ermetica e per gli altri liquidi e materie dannose essere tali da impedire che i lavoratori possano venire a contatto con il contenuto e di tubazioni di scarico di troppo pieno per impedire il rigurgito o traboccamento

Evidenza di atto documentale che attesti

il rispetto di quanto stabilito al punto 14.14

14.1

5

Qualora per esigenze tecniche le disposizioni di cui al punto 14.14 non siano attuabili, sono state adottate altre idonee misure di sicurezza.

Evidenza di atto documentale che attesti l’attivazione di misure di sicurezza alternative a

quanto disposto al punto 14.15

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AMBIENTI DI LAVORO

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.1

6

I recipienti adibiti al trasporto dei liquidi o materie infiammabili, corrosive, tossiche o comunque dannose sono provvisti: di idonee chiusure per impedire la fuoriuscita del contenuto; di accessori o dispositivi atti a rendere sicure ed agevoli le operazioni di riempimento e svuotamento; di accessori di presa, quali maniglie, anelli, impugnature, atti a rendere sicuro ed agevole il loro impiego, in relazione al loro uso particolare; di involucro protettivo adeguato alla natura del contenuto

Evidenza di atto documentale che attesti

il rispetto di quanto stabilito al punto 14.16

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.1

7

I recipienti di cui al punto 14.16, compresi quelli vuoti già usati, sono conservati in posti appositi e separati, con l'indicazione di pieno o vuoto se queste condizioni non sono evidenti

Evidenza di atto documentale che attesti

il rispetto di quanto stabilito al punto 14.17

14.1

8

I recipienti vuoti, non destinati ad essere reimpiegati per le stesse materie già contenute, sono, subito dopo l'uso, resi innocui mediante appropriati lavaggi a fondo, oppure distrutti adottando le necessarie cautele.

Evidenza di procedura di lavoro che attesti il

rispetto di quanto richiesto dal punto 14.18

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N° Requisito (R) Indicatore (I) SI

NO

N

P Criticità rilevata Azione correttiva (AC) Tempi

attuazione AC

Referente AC

AC

con

clus

a SI

/NO

D

AT

A

Revisione

Data

Redatto

Controllato RSPP

Approvato

14.1

9

è fatto divieto di usare recipienti che abbiano già contenuto liquidi infiammabili o suscettibili di produrre gas o vapori infiammabili, o materie corrosive o tossiche, per usi diversi da quelli originari, senza che si sia provveduto ad una preventiva completa bonifica del loro interno, con la eliminazione di ogni traccia del contenuto.

Evidenza di procedura di lavoro che attesti il

rispetto di quanto richiesto dal punto 14.19

14.2

0

Per la provvista, la conservazione e la distribuzione dell'acqua sono state osservate le norme igieniche atte ad evitarne l'inquinamento e ad impedire la diffusione di malattie.

Evidenza di documentazione

tecnica, caratteristiche dell’impianto,

manutenzione ordinaria e straordinaria associata

allo stesso

Riferimenti Bibliografici:

Decreto Legislativo N° 81/2008