C.F. 90020760410 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA … · EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. aa.ss....

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO "G. LEOPARDI" CALCINELLI-SALTARA via Marconi, 1/3 - 61036 Calcinelli di COLLI AL METAURO (PU) tel: 0721/892980 - fax: 0721/892987 E-mail: [email protected] - [email protected] Sito internet www.leopardisaltara.gov.it C.F. 90020760410 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. aa.ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 ELABORATO dal collegio docenti con delibera N. 20 dell’ 08/01/2015 sulla scorta dellatto d’indirizzo del dirigente scolastico emanato con nota Prot. 5129 /B3-C1-B10-A19 del 16/11/2015, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori; APPROVATO dal consiglio distituto con delibera N. 7 dell’ 08/01/2015; TENUTO CONTO del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui alla delibera del collegio docenti n. 15 del 27/06/2015; TENUTO CONTO del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO, di cui alla delibera del collegio docenti n. 19 del 08/01/2015; PREVIA ACQUISIZIONE del parere favorevole dellUSR della _______________ in merito alla compatibilità con i limiti di organico assegnato; PREVIA PUBBLICAZIONE del suddetto piano nel portale unico dei dati della scuola. AI SENSI del: Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dallart.14 della legge 107 del 13.07.2015; Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dellarticolo 15, comma 2, lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150; Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015; Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;

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ISTITUTO COMPRENSIVO "G. LEOPARDI" CALCINELLI-SALTARA

via Marconi, 1/3 - 61036 Calcinelli di COLLI AL METAURO (PU) – tel: 0721/892980 - fax: 0721/892987

E-mail: [email protected] - [email protected] Sito internet www.leopardisaltara.gov.it

C.F. 90020760410

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

aa.ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019

ELABORATO dal collegio docenti con delibera N. 20 dell’ 08/01/2015 sulla scorta dell’atto d’indirizzo del dirigente scolastico emanato con nota Prot. 5129 /B3-C1-B10-A19 del 16/11/2015, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori;

APPROVATO dal consiglio d’istituto con delibera N. 7 dell’ 08/01/2015; TENUTO CONTO del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui alla delibera del collegio docenti n. 15 del 27/06/2015; TENUTO CONTO del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO, di cui alla delibera del collegio docenti n. 19 del 08/01/2015;

PREVIA ACQUISIZIONE del parere favorevole dell’USR della _______________ in merito alla compatibilità con i limiti di organico assegnato; PREVIA PUBBLICAZIONE del suddetto piano nel portale unico dei dati della scuola. AI SENSI del: Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia

delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del 13.07.2015;

Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;

Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015; Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;

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SECONDA REVISIONE A. S. 2017/2018

ELABORATA dal collegio docenti con delibera del collegio docenti n. del 25/10/2017 sulla scorta

dell’atto d’indirizzo del dirigente scolastico emanato con nota Prot. 5129 /B3-C1-B10-A19 del 16/11/2015, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori;

APPROVATO dal consiglio d’istituto con delibera N. del 25/10/2017;

TENUTO CONTO della REVISIONE DEL RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui alla delibera del collegio docenti del 30/06/2017; TENUTO CONTO della revisione del PDM - PIANO DI MIGLIORAMENTO, di cui alla delibera del collegio docenti del 25/10/2017;

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INDICE pag.

Revisione n2 2

Indice 3

Premessa 5

1. Contesto dell’ Istituto 7

1.1 Il territorio 7

1.2 Mission e Vision 8

1.3 La filosofia della nostra scuola 11

2. Priorità, traguardi ed obiettivi 12

2.1 Obiettivi di processo 13

3. Progettazione curricolare extracurricolare ed organizzativa 14

3.1 Piano di Miglioramento 14

3.2 Scelte didattiche 31

3.3 Profilo formativo atteso al termine dei tre ordini di scuola 32

3.4 Obiettivi formativi prioritari 35

3.5 Il Curricolo 40

3.5.1 Area Integrazione 40

3.5.2 Continuità e Orientamento 47

3.5.3 Le educazioni 47

3.5.4 Le visite guidate – Viaggi d’Istruzione 51

3.6 Scelte organizzative e gestionali 52

3.6.1 Le scuole dell’Istituto 55

3.6.2 Orario di funzionamento delle scuole e ripartizione oraria delle discipline 56

3.6.3 Flessibilità didattica ed organizzativa 58

3.7 Funzionigramma dell’Istituto 61

3.8 Innovazione/ricerca didattica 63

3.9 Valutazione e controllo del processo di apprendimento/insegnamento 66

4. Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale 73

4.1 Piano triennale 73

5. Fabbisogno di infrastrutture e materiali 78

6. Fabbisogno di organico 80

6.1 Posti comuni e di sostegno 80

6.3 posti per il personale amministrativo ed ausiliario 83

7. Programmazione delle attività formative 83

8. Rapporti con il territorio 87

8.1 Rapporti con Enti Locali 87

8.2 Rapporti con Enti/Associazioni 89

4

8.3 Rapporti con le famiglie 89

8.4 Reti di scuole 92

9. Monitoraggio del Processo Formativo e controllo degli apprendimenti 93

9.1 Monitoraggio valutazione alunni Scuola Primaria e Secondaria 93

9.2 Monitoraggio valutazione alunni Scuola Infanzia 94

10. Pubblicizzazione 110

10.1 Interna 110

10.2 Esterna 110

11. Valutazione del P.T.O.F. 110

11.1 Monitoraggi soddisfazione dell’utenza 110

11.2 Processo di valutazione delle scuole 111

12. Progetti di arricchimento dell’offerta formativa 113

12.1 Scuola Infanzia 114

12.2 Scuola Primaria 117

12.3 Scuola Secondaria 120

Allegati 120

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PREMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento che definisce le linee programmatiche del servizio offerto dalla scuola e sul quale si fonda l’impegno educativo - didattico della comunità scolastica. La legge 13 luglio 2015 n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e

delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, ha dato una nuova formulazione al POF come già previsto dal decreto 275 del 1999; lo ha reso pluriennale, modificabile annualmente, sulla base di osservazioni derivanti da tutte le componenti della comunità scolastica ed extrascolastica ed a seguito di mutate esigenze scaturite dai risultati dei processi di valutazione esterna e di autovalutazione dell’istituto. (Commi da 12 a 19 LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 ). Il POF ora PTOF è il progetto attraverso il quale si intende rendere esplicite all’utenza e a tutte le componenti della comunità scolastica le finalità che ci si propone di perseguire, gli obiettivi che si sono prefissati, le fasi e le modalità del progetto educativo. E’ l’impegno che la scuola stipula con l’utenza, sulla base delle risorse disponibili, a perseguire le finalità e gli obiettivi indicati. Il PTOF esprime:

� L’identità dell’Istituto (la sua storia, i suoi rapporti con il territorio, le scelte educative prioritarie);

� La programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche coerenti con le

esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, nel quadro

delle finalità del sistema scolastico nazionale; � La progettazione di attività curriculari ed extracurriculari che costituiscono l’

ampliamento dell’offerta didattica e formativa.

Per la elaborazione del P.T.O.F. la scuola si avvale del contributo e delle proposte di tutte le sue componenti.

Il presente Piano:

• è coerente con gli obiettivi generali ed educativi del sistema istruzione, determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.

La nuova offerta formativa così come delineata dalla legge 107, è caratterizzata da attività di consolidamento, potenziamento, sostegno, organizzazione e progettazione per il raggiungimento degli obiettivi formativi, tenendo conto di quelli forniti dal comma 7 nelle lettere a), b), c), d), e), f), g), h), i), l), m), n), o), p), q), r), s). Per la stesura del piano dell’offerta formativa i docenti si attengono altresì ai seguenti criteri educativo - didattici: 1) Al “centro” del PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA dovrà esserci l’ALUNNO nelle sue componenti socio- affettivo- relazionale e cognitiva per il quale dovranno essere progettati interventi di supporto diversificati nel rispetto di intelligenze multiple ed interessi, bisogni differenziati, favorendo il benessere psico - fisico-sociale; 2) Dovrà essere perseguita la COERENZA tra quanto verrà DICHIARATO e quanto poi AGITO in termini di strategie educativo – didattiche dalle varie componenti scolastiche in un’ottica di collaborazione reciproca e di scambio; 3) Si dovrà favorire il coinvolgimento, sia nella stesura, sia nell’attuazione delle varie componenti scolastiche: dirigente, docenti, non docenti, alunni, genitori, Enti Locali e Territoriali, affinché esso sia realmente una risposta ai bisogni del territorio e dell’utenza. Si dà mandato al Dirigente Scolastico di coinvolgere anche le componenti esterne, con la costituzione di GRUPPI MISTI di LAVORO;

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4) I progetti devono avere una reale ricaduta sulla crescita armonica dell’alunno e, possibilmente, una durata pluriennale ed una dimensione PLURIDISCIPLINARE. Dovranno tener conto anche delle differenze fisiche, etnico-culturali degli allievi. Si dovrà, pur nel rispetto del 20% riservato alle Scuole autonome per i progetti e per eventuali discipline non previste nel curricolo, aver cura di riservare inderogabilmente alle singole discipline l’80% affinché gli apprendimenti scolastici disciplinari non siano compromessi. 5) Si dovranno prevedere interventi di recupero, sostegno per gli alunni in difficoltà e stranieri senza per altro trascurare quelli con potenzialità per i qual i possono essere previste attività aggiuntive anche nell’extracurricolo. Per quanto concerne le sezioni/classi di scuola dell’Infanzia, Primaria e le classi I, II, III della Scuola Secondaria di I grado, i Collegi Docenti dovranno attenersi in modo specifico alle seguenti ulteriori direttive: a) Trovare un “giusto” equilibrio tra le richieste espresse dai genitori all’atto dell’iscrizione e le risorse umane interne in termini quantitativi e professionali; b) Pur nel nuovo quadro normativo, preservare le esperienze positive pregresse, sia le sperimentazioni metodologico-didattiche, la modularità e la flessibilità, sia le attività di laboratorio già attuate; c) Progettare le attività opzionali, SE CONSENTITE DALL’ORGANICO, per classe, per classi aperte in orizzontale, per classi aperte in verticale a seconda della specificità dell’ordine scolastico, del plesso, del laboratorio. d) Elaborare il profilo dell’allievo in modo che siano evidenti i suoi interessi, le eventuali attitudini manifestate, gli stili di apprendimento anche al fine dell’orientamento scolastico; e) Curare gli apprendimenti scolastici disciplinari prevedendo varie e differenti modalità di verifica degli stessi, anche esterne all’istituzione scolastica, favorendo nel contempo in ognuno l’acquisizione di competenze per la vita stabili nel tempo. Per la personalizzazione degli interventi educativo – didattici occorrerà: - progettare le attività curriculari ed opzionali utilizzando strategie, metodi, strumenti diversificati ; - prevedere un’organizzazione oraria che salvaguardi la pari “dignità” fra discipline e linguaggi e possa garantire anche la flessibilità, consentendo un utilizzo autonomo del monte-ore annuo disciplinare.

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1. IL CONTESTO DELL’ISTITUTO

1.1 IL TERRITORIO

I plessi dell’Istituto Comprensivo G. Leopardi sono distribuiti sui territori comunali di Saltara e Montemaggiore al Metauro dal gennaio 2017 fusi nel nuovo Comune di Colli al Metauro.

I comuni di Saltara e Montemaggiore, come altri comuni della Valle del Metauro dagli anni 1960, hanno conosciuto un notevole sviluppo industriale, economico ed edilizio tuttora in atto. La frazione di Calcinelli posta in pianura, lungo la via Flaminia, ha beneficiato di questa espansione trasformandosi in pochi decenni da piccolo borgo rurale ad importante centro di produzioni industriali.

Le famiglie del territorio sono generalmente di tipo mononucleari e si va riscontrando un aumento di famiglie di tipo allargato.

Le condizioni economiche delle famiglie sono generalmente discrete, ma si rileva l’aumento di nuclei senza reddito stabile. Si continua ad assistere ad un flusso migratorio in entrata ed in uscita di famiglie provenienti da zone diverse, extracomunitarie e non, a volte con problemi economici e difficoltà di adattamento culturale.

Tali nuclei appartengono a realtà socio-culturali molto differenti tra di loro e diverse, sostanzialmente da quella in cui vanno a risiedere: alla complessità derivante dalla non sempre facile integrazione tra le varie comunità, si aggiunge quella determinata dalla stabilità insediativa dei migranti che varia al mutare delle opportunità occupazionali offerte, rendendo talvolta temporanea e imprevedibile la loro presenza nel territorio.

Il dinamismo demografico connotante la collettività, ampiamente riscontrabile in molte altre realtà territoriali nazionali ed internazionali, va oramai considerato come una caratteristica strutturale della comunità residente nell’area. Si tratta di un profilo sociale che pone una serie di sfide di fronte alle quali i vari soggetti territoriali, tra cui quello scolastico, non possono certo restare indifferenti. La volontà di non sottrarsi ad importanti responsabilità, unitamente alla consapevolezza della necessità di elaborare un Piano dell’Offerta Formativa il più possibile rispondente alle emergenti istanze sociali, hanno condotto l’Istituto Comprensivo Statale “G. Leopardi” di Colli al Metauro, a svolgere sistematicamente indagini finalizzate a delineare il profilo dell’utenza per articolare proposte culturali che rispondano adeguatamente ai bisogni del territorio in sinergia con gli enti locali e le associazioni presenti .

Tali iniziative di ricerca attestano la sensibilità dell’Istituto capace di rispondere alle esigenze del territorio con la sua peculiare capacità di dialogare, ridefinirsi, mettersi in discussione, pensarsi costantemente come soggetto fattivamente partecipe dello sviluppo territoriale.

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1.2 MISSION E VISION

L'Istituto Comprensivo "G. Leopardi" di Colli al Metauro è costituito da nove plessi, di cui quattro di Scuola dell'Infanzia, tre di Scuola Primaria e due di Scuola Secondaria di I° grado.

L'Istituto con le sue scuole costituisce un punto di forza in quanto consente di salvaguardare e socializzare con il territorio, differenti vissuti professionali, tradizioni, esperienze, storie diverse iscrivendole in un Progetto costruito su linee congruenti rispetto a mete condivise, quali la precisa definizione del profilo formativo atteso al termine di ogni ciclo scolastico, una selezione dei contenuti visti in un'ottica di continuità senza inutili sovrapposizioni, una scelta di educazioni con una prospettiva di sviluppo dai tre ai quattordici anni.

La scuola si pone, in un'attitudine di ascolto, è capace di interagire ed accogliere persone appartenenti a culture ed etnie diverse, di cogliere i bisogni e le aspettative della sua utenza. In questi anni è cambiato anche l'atteggiamento della Comunità locale e delle Amministrazioni Comunali chiamate a contribuire alle scelte di politica scolastica, a sviluppare il coinvolgimento diretto, la partecipazione produttiva. La Scuola non è una “isola racchiusa in sé", autosufficiente ed autoreferenziale, ma una risorsa socio-culturale forte del territorio e, come tale, va vissuta dagli operatori e dagli utilizzatori del servizio scolastico.

Si richiede agli amministratori di definire, insieme agli operatori, la POLITICA SCOLASTICA LOCALE che abbia respiro culturale e sociale, prospettive future per le giovani generazioni, con accordi di programma nell'ambito dell'edilizia e della sicurezza, dell'integrazione degli alunni e delle alunne extracomunitari e disabili, dell'offerta integrativa nell'extracurricolo. La Scuola autonoma richiede ai genitori di esercitare il diritto/dovere della partecipazione, del coinvolgimento, della richiesta e del "controllo" del servizio offerto.

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MISSION DELL’ISTITUTO

SCUOLE AUTONOME PER IL TERZO MILLENNIO

Adeguata ai “bisogni” dell'alunna/o

Attenta alle tradizioni

Disponibile alle innovazioni

Rispettosa ed accogliente

Aperta al “Mondo”

ed

in sinergia con il territorio

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VISION A SOSTEGNO della PROPRIA MISSION ,

l’ISTITUTO COMPRENSIVO “G. LEOPARDI” INTENDE

FAVORIRE LA CONOSCENZA DEGLI ALUNNI

PER RISPONDERE IN MODO EFFICACE AI LORO BISOGNI SVILUPPANDO

In ognuno di loro:

la presa di coscienza di sé in relazione agli altri nella loro molteplice diversità ed al contesto scolastico e territoriale;

l ’autostima e l’autonomia;

la cittadinanza attiva intesa anche come impegno diretto nel sociale;

la conoscenza delle radici storico-culturali del territorio, senza trascurare la dimensione interculturale ;

nel personale:

il senso di appartenenza all’Istituzione scolastica per contribuire alla qualità del servizio offerto, in

primo luogo dell’insegnamento, nel rispetto pieno del codice etico e deontologico;

la disponibilità alla formazione continua;

nelle famiglie

il senso di appartenenza alla comunità scolastica ed il senso di alleanza con la Scuola.

nel territorio la consapevolezza che la scuola non è un’isola, ma un’istituzione educativa e culturale

radicata nel suo territorio che richiede perciò l’impegno e la collaborazione di tutti e non solo degli operatori scolastici.

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1.3 LA FILOSOFIA DELLA NOSTRA SCUOLA

La filosofia che sostiene il nostro progetto di scuola

De Kerckhove “valorizzare l’individuo e l’importanza costruttiva e creativa dell’interazione nel gruppo”

Pierre Levy “aumentare l'intelligenza dei gruppi con l’utilizzo di tutte le tecnologie interattive digitali e mettere

in sinergia le memorie, le immaginazioni, le competenze” Henry Jenkins

“promuovere una cultura dell’apprendimento basata su un uso consapevole e critico dei linguaggi multimediali e delle tecnologie della comunicazione”

Modello psicologico ambientale per luoghi di istruzione e apprendimento di riferimento

Caratteristiche della nostra scuola

1. Confortevole, attrattiva, sicura, con spazi adeguati che aiutano a realizzare i progetti e le attività e a muoversi in maniera più agevole, risparmiando tempo 2. Tecnologica e interconnessa 3. Capace di promuovere innovazione e tecnologia didattica 4. Consapevole che occorre creare un ambiente intellettuale e sociale: 5. Capace di sostenere una rete attiva tra alunni, docenti, famiglia, comunità 6. Integrata nel territorio 7. Integrata con l’Europa 8. Capace di mantenere standard di qualità attraverso la formazione continua del personale 9. Consapevole della responsabilità sociale, della sua rendicontazione e sostenibilità

Caratteristiche personali dello studente

• Esperienze scolastiche

• Atteggiamento verso la scuola

• Motivazione ad apprendere

• Età

• Genere

Caratteristiche fisiche dell’ambiente di apprendimento

• Dimensione

• Rumore

• Densità

• Arredamento

• Età

Clima sociale e organizzativo

• Regole

• Curriculum degli insegnanti

• Metodi di insegnamento

Atteggiamenti verso l’apprendimento

• Desiderio di apprendere

• Soddisfazione verso la scuola

Comportamenti legati all’apprendimento

• Partecipazione

• Livello di prestazione

• Persistenza

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2. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto (REV del 30 giugno 2017), così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: www.lepardisaltara.gov.it. In particolare, si rimanda al RAV 2017 per quanto riguarda l’analisi dettagliata del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV2017 seconda rev. e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio.

ESITI DEGLI STUDENTI

PRIORITA’ TRAGUARDI

RISULTATI SCOLASTICI

� Potenziare la "motivazione" per

aumentare il numero degli alunni con

successo scolastico

� Aumentare la percentuale degli alunni che raggiungono la "sufficienza" vera nelle

discipline

� Ridurre il numero delle bocciature. Aumentare le eccellenze

� Potenziare l'innovazione delle pratiche educativo/ didattiche.

� Implemetare la realizzazione di ambienti di apprendimento INNOVATIVI

� Riorganizzare lo spazio/aula e revisionare le

strategie metodologico – educativo -

didattiche alla luce della strumentazione

tecnologica.

RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI

� Contenimento della varianza di risultato

fra le classi di scuola primaria. � Costruzione di rubriche di valutazione.

COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA

Favorire l’adattamento delle persone al proprio contesto socio-culturale: acquisizione di

competenze per la vita.

Mettere a regime una didattica per insegnare, programmare e valutare per competenze.

MOTIVAZIONE Le priorità che la scuola si pone riguardano: i Risultati scolastici, i Risultati nelle prove standardizzate nazionali e le competenze chiave e di cittadinanza. Si ritiene opportuno potenziare la motivazione all'apprendimento per aumentare il successo scolastico degli alunni, focalizzando gli interventi sul riassetto organizzativo degli spazi (ambienti di apprendimento) e sullo sviluppo e implementazione di nuove strategie didattiche maggiormente coinvolgenti con l'utilizzo di strumentazione tecnologica. Favorire l’adattamento degli alunni al proprio contesto socio-culturale: acquisizione di competenze per la vita.

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2.1 OBIETTIVO DI PROCESSO AREA DI PROCESSO OBIETTIVO DI PROCESSO

� Curricolo, progettazione e valutazione

� Costruzione di un curricolo per competenze

in verticale

� Costruzione di rubriche di valutazione

comuni

� Ambiente di apprendimento

� Riorganizzazione degli spazi e del setting

d'aula per una didattica laboratoriale e

l'utilizzo della strumentazione tecnologica.

OBIETTIVI A MEDIO TERMINE

obiettivi che la scuola si prefigge di raggiungere a conclusione del prossimo anno scolastico

• utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi attraverso la costruzione di rubriche di valutazione

• riorganizzazione degli spazi nella scuola secondaria di primo grado per una didattica laboratoriale ed innovativa.

• Costruzione di un curricolo per competenze in verticale

• Costruzione di rubriche di valutazione comuni

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3. PROGETTAZIONE CURRICOLARE EXTRACURRICOLARE ED ORGANIZZATIVA

3.1 PIANO DI MIGLIORAMENTO

RESPONSABILE dell’intero Piano D. S. Dott. Flavio Bosio COMPOSIZIONE DEL GRUPPO CHE SEGUE LA PROGETTAZIONE DEL PDM

PRIMA SEZIONE

Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica

Mencarelli Bruna Primo collaboratore del Dirigente Scolastico - docente scuola primaria

Ferri Sara Referente per i monitoraggi degli apprendimenti e di customer satisfaction nella scuola primaria - docente scuola primaria

Carloni Manuela Responsabile di plesso – docente scuola primaria

Eusepi Wilma Funzione strumentale per il Pof ed i monitoraggi degli apprendimenti e di customer satisfaction nella scuola dell’infanzia - Docente scuola dell’infanzia

Ferretti Patrizia Funzione strumentale per il Pof e supporto al lavoro dei Docenti i per monitoraggi di customer satisfaction nella scuola secondaria di 1° grado - Docente scuola sec. di 1° grado

Zazzarini Tonina Funzione strumentale per il Pof ed i monitoraggi degli apprendimenti nella scuola secondaria di 1° grado - Docente scuola sec. di 1° grado

Dall’a.s. 2016/17 la composizione del Nucleo di Autovalutazione d’Istituto viene implementata con i seguenti nuovi membri:

Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica

Blasi Ines Docente scuola dell’infanzia

Storaci Maria Chiara Docente scuola primaria

Sacconi Cinzia Membro staff di Dirigenza - Docente scuola sec. di 1° grado

Paradisi Vittoria Animatore digitale - Docente scuola sec. di 1° grado

Omicioli Roberta Secondo collaboratore del Dirigente Scolastico - Docente scuola sec. di 1° grado

Vitali Daniela Membro staff di Dirigenza - Docente scuola sec. di 1° grado

Pierini Franca RLS d’istituto - Docente scuola primaria

15

Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche. La tabella elenca gli obiettivi di processo indicati nel RAV ed il legame con le priorità strategiche individuate sulla base delle criticità emerse nel corso del processo di autovalutazione.

Sono connessi alle priorità…

Area di processo

Obiettivi di processo

1

RISULTATI SCOLASTICI

2 RISULTATI NELLE

PROVE STANDARDIZZATE

NAZIONALI

3 COMPETENZE CHIAVE E DI

CITTADINANZA

1. Potenziare la motivazione allo studio ed all'apprendimento per aumentare il numero degli alunni con successo scolastico.

Curricolo, progettazione e valutazione

� Costruzione di un curricolo per competenze in verticale per italiano e matematica.

� Costruzione di rubriche di valutazione comuni sulle due discipline

2. Potenziare l'innovazione delle pratiche educative e didattiche.

Ambiente di apprendimento

� Riorganizzazione degli spazi e del setting d'aula per una didattica laboratoriale e l'utilizzo della strumentazione tecnologica.

3. Implementare la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi.

Contenimento della varianza di risultato fra le classi di scuola primaria.

Favorire l’adattamento delle persone al proprio

contesto socio-culturale:

acquisizione di competenze per la

vita

Tabella 2 - interventi messi in atto

Obiettivo di processo elencati 2016/17 2017/18

1

Costruzione di un curricolo per competenze in verticale

Programmazione per competenze Alunni del terzo anno della scuola dell’infanzia/classi prime di scuola primaria

Avvio formazione

per competenze

scuola secondaria

di primo grado

Programmazione per competenze per alunni del primo e secondo anno della scuola dell’infanzia. Avvio formazione per competenze scuola primaria

2

Costruzione di rubriche di valutazione comuni

Rubriche di valutazione comuni per alunni del terzo anno della scuola dell’infanzia/classi prime di scuola primaria

Rubriche di valutazione comuni per alunni del primo,secondo anno della scuola dell’infanzia. Progettazione per competenze scuola primaria

16

3

Riorganizzazione degli spazi e del setting d'aula per una didattica laboratoriale e l'utilizzo della strumentazione tecnologica.

Implementazione della dotazione digitale, attivazione di spazi virtuali certificati per personale docente, non docente ed alunni (google suite). Implementazione degli arredi scolastici

Implementazione della dotazione digitale, attivazione di spazi virtuali certificati per personale docente, non docente ed alunni (google suite). Implementazione degli arredi scolastici. Realizzazione di aula ATELIER presso la scuola primaria. Potenziamento della rete wireless e connessioni di rete

Tabella 3 - Tempistica delle attività propedeutiche all’avvio del processo di valutazione – miglioramento

Pianificazione delle attività a.s. 2016/17 Attività 1

Sett. 2

Ott. 3

Nov. 4

Dic. 5

Gen. 6

Feb. 7

Mar. 8

Apr. 9

Mag. 10

Giu. Costituzione gruppo di autovalutazione d’Istituto

Costituzione gruppo POF/PTOF

Incontro Gruppo PTOF per suddivisione in sottocommissioni

Incontri sottocommissioni PTOF

Elaborazione finale del PTOF

Elaborazione del PdM

Approvazione del PdM e PTOF dal Collegio Docenti

Approvazione del PTOF dal Consiglio d’Istituto

Verifica del PTOF di fine anno

Pianificazione delle attività a.s. 2017/18 Attività 1

Sett. 2

Ott. 3

Nov. 4

Dic. 5

Gen. 6

Feb. 7

Mar. 8

Apr. 9

Mag. 10

Giu. Costituzione gruppo di autovalutazione d’Istituto

Costituzione gruppo POF/PTOF

Incontro Gruppo PTOF per suddivisione in sottocommissioni

17

Incontri sottocommissioni PTOF

Elaborazione finale del PTOF

Elaborazione del PdM

Approvazione del PdM e PTOF dal Collegio Docenti

Approvazione del PTOF dal Consiglio d’Istituto

Verifica del PTOF di fine anno

Legenda: Azione già attuata □ Azione non ancora avviata □

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Il progetto “Miglioramento delle performance dell’ istituzione scolastica” consente di: - connettere gli esiti dell’autovalutazione e del RAV alla pianificazione del miglioramento;

- pianificare, monitorare e valutare adeguatamente gli interventi;

IDEA GUIDA DEL PDM:

L’idea guida è “valorizzare e formare il personale per migliorare l’efficacia dell’organizzazione e

della didattica, anche nell’ottica dell’inclusione e dell’orientamento”.

Punti di forza: � L’Istituto può contare su un discreto numero di docenti in possesso di buone competenze

relative all’innovazione didattico – metodologica e disponibili al confronto. � Team di funzioni strumentali, incaricati, referenti e commissioni di lavoro per ciascuna

delle cinque area strategiche dell’Istituto; � Un corpo docente nel complesso stabile; � L’Istituto ha reso espliciti gli obiettivi strategici che si prefigge di raggiungere. � Il lavoro di gruppo è abbastanza diffuso, come metodologia privilegiata di intervento. � Nell’ultimo anno è cresciuta la consapevolezza sulle proprie competenze per diversi

docenti che esercitano una leadership didattica sul gruppo anche attraverso il ruolo di formatori interni o di tutor d’aula.

� Superamento della disomogeneità negli esiti tra le classi e nelle classi nelle prove INVALSI;

Punti di debolezza: � I Docenti tendono a limitare il confronto all’interno del loro plesso; � La dotazione tecnologica per uso didattico risulta distribuita in maggioranza nella scuola

secondaria di 1° grado (anche se negli ultimi anni vi è stato un riequilibrio con la scuola primaria; resta abbastanza sguarnita ancora la scuola dell’infanzia);

� Connessione di rete non sempre efficiente � Rapporto non sempre proporzionale riguardo al coinvolgimento dei docenti nei progetti e

nelle attività funzionali alla scuola. Vincoli

� Risorse finanziarie limitate; � Edifici scolastici non adeguati alle nuove didattiche; � E. L. non ancora pienamente consapevole del ruolo strategico della scuola nel rapporto con

il territorio; � Instabilità insediativa dei migranti

Opportunità � Dalla fusione dei comuni potrebbero scaturire importanti investimenti sulla scuola; � Associazione Genitori Istituto Leopardi (AGIL). � Associazioni ed imprese del territorio; � Risorse culturali del territorio

Dal RAV e dalle riunioni di staff sono emerse delle criticità e delle idee per il Miglioramento. Tutte le proposte raccolte sono state aggregate in base alla rilevanza per l’Istituto, calcolata in rapporto al contributo che ogni iniziativa può apportare agli obiettivi strategici e all’inerenza di ciascuna delle stesse con i processi chiave. Le azioni sono state scelte anche in base alla fattibilità in termini di economicità delle risorse umane e finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte dell’istituto e di tempi di attuazione. Il Gruppo di Miglioramento, seguendo i criteri descritti, ha individuato le possibili azioni di miglioramento e insieme al D.S. ne ha scelte tre che, in ordine di priorità, vanno a costituire il presente Piano di Miglioramento.

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Gli obiettivi strategici sono: 1. incrementare e valorizzare le competenze professionali del personale (corsi formazione ed

autoaggiornamento); 2. innalzare la motivazione degli alunni: progetto “classi senza aule”, “spaced learning”,

“debate”, “flipped classroom”, “Proporre il dispari per ottenere il pari”, “la scuola che ci piace”, CLIL “English together”;

3. creare una sinergia con le famiglie orientate al benessere dei ragazzi (collaborazione con l’AGIL);

4. creare rapporti stabili e costruttivi con tutti i portatori di interesse, per la realizzazione delle finalità educative e sociali della scuola (comitato mensa, rapporti con Ente locale ed associazioni).

Gli obiettivi specifici sono: a. Recupero/potenziamento (lab. della scuola sec. di 1° grado utilizzando la flessibilità oraria

ed utilizzo delle compresenze e dell’organico potenziato nella scuola primaria); b. Garantire il funzionamento dei servizi, adeguandoli alle esigenze dell’utenza

(comunicazione con le famiglie, colloqui pianificati); c. Curricolo verticale (progettazione di percorsi) d. Metodologie didattiche innovative (adesione alle Avanguardie Educative di INDIRE e ad

innovazioni didattiche ); Le azioni scelte nel Piano di Miglioramento rispondono ai nostri obiettivi strategici e soddisfano pienamente le finalità dell’organizzazione: migliorare la qualità e l’efficacia del servizio di

istruzione e formazione.

Si tratta, però, di una qualità formativa che supera i confini delle annualità del primo ciclo (quello che spetterebbe, in senso stretto, ad un Istituto come il nostro) per spaziare in una dimensione “ lifelong learning”. Tale prospettiva ci permette di intrecciare il nostro intervento didattico attraverso due strumenti: 1) l’individuazione, dalle Indicazioni 2012, di curricoli per competenze di Istituto; 2) l’incremento diffuso delle competenze di tutti i docenti e di quelli “esperti” e capaci di diffusione (leader); Gli studi provenienti dalla ricerca scientifica, che evidenziano l’esistenza di “intelligenze multiple”, stimolano la necessità prioritaria di personalizzare l’insegnamento. A questi si aggiunge la misurazione sistematica dei livelli di apprendimento, introdotta dal Sistema Nazionale di Valutazione, e la necessaria utilizzazione dei risultati in termini di riprogettazione didattica e di diffusione e confronto tra scuole diverse (anche se di contesto socio/culturale simile per tipologia della popolazione testata) e tra classi dello stesso Istituto. Ne deriva una doppia conseguenza: il superamento dell’autoreferenzialità, ma anche il confronto con standard formativi impegnativi. Si è deciso di attuare un piano di miglioramento che coinvolga i docenti, utilizzando i punti di forza per attuare il miglioramento stesso. Tale Piano risulta pienamente integrato nel Piano strategico dell’Organizzazione, viste le numerose connessioni alla sua filosofia, alle sue Politiche e Strategie, alla mission, alla vision ed ai valori perseguiti. L’obiettivo Del Piano Di Miglioramento è l’introduzione del lavoro per competenze a tutti i livelli: con gli alunni, che sono coinvolti in un percorso didattico, elaborato per competenze in base alle “Indicazioni”, in rapporto alle loro potenzialità; con i docenti, che sono stimolati a rivedere la propria professionalità attraverso il confronto con i modelli di insegnamento e con i materiali elaborati dalle commissioni e dai gruppi di lavoro attivati, in un processo di formazione attiva; con le famiglie, che durante tutto il percorso di studi e soprattutto nelle fasi finali, durante

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l’orientamento alla scelta della scuola secondaria di secondo grado, sono portati a riflettere sull’importanza di sostenere i loro figli nel conseguimento di competenze per la vita. Il Piano si muove sostanzialmente nell’ottica di migliorare l’efficacia dell’attività didattica, incrementare il benchmarking e il benchlearning interno ed esterno, indirizzare le politiche e le strategie verso un allineamento e un’integrazione delle risorse umane con gli obiettivi dell’Istituto. Gli strumenti principali risultano i seguenti: 1) coinvolgere il personale; 2) consolidare e diffondere le buone pratiche al fine di migliorare l’azione educativa ed i risultati delle performance degli alunni; 3) interpretare la mission; 4) utilizzare metodologie innovative; 5) creare una governance per l’organizzazione delle attività connesse al PTOF, che produca effetti sulle strategie dell’Istituto.

TIPOLOGIE DI INTERVENTO:

Dopo un’analisi incentrata sull’esistenza e sullo stato delle condizioni interne che possano favorire l’attuazione del Piano, si è considerato che la permanenza nell’Istituto di docenti “…disponibili alla ricerca e all’innovazione educativa…”, nonché con preparazione di buon livello, costituisca uno dei fattori per la realizzazione del PDM. La Strategia innovativa consiste nella metodologia della formazione, che non corrisponde a lezioni frontali ma a lavori di gruppi cooperativi, composti da docenti esperti su tematiche specifiche (didattica per competenze, costruzione di rubriche di valutazione, metodo di studio, costruzione di prove di verifica graduate e standardizzate) con l’individuazione di linee guida, metodi e procedure e predisposizione dei materiali. Il Valore aggiunto è dato dalla contaminazione di metodologie, competenze, provenienze culturali diverse, in grado di produrre proposte e itinerari che, pur nati in riferimento a contesti disciplinari, vengano poi utilizzati al di fuori degli stessi. Gli Elementi di forza di queste azioni sono la valorizzazione delle buone pratiche e delle competenze professionali già presenti nell’Istituto e la sensibilizzazione di tutto il personale alle tematiche pedagogiche e didattiche innovative. Lasciare

le cose come stanno equivarrebbe a non arginare una perdita di energie e di risultati che sono il

capitale del sistema scuola del primo ciclo di istruzione. Il Capitale va reinvestito: nel contesto

scuola, la rilevanza della diffusione dei risultati in chiave di miglioramento della didattica è lo

strumento principale della professionalità di ciascun docente. Se inquadrato in un’ottica di collegialità, si arricchisce del senso dell’insegnamento auspicato

dalle “Indicazioni”, cioè la formazione di competenze trasversali. Le azioni risultano coerenti, integrate e complementari tra loro: le ”Indicazioni” suggeriscono che la scuola si doti di un proprio curricolo che risponda ai bisogni rilevati direttamente dall’analisi del contesto educativo. Suggeriscono altresì di lavorare secondo una visione che superi la dimensione locale e temporale, sviluppando competenze per il cittadino capace di vivere nell’Europa del futuro. Perché ciò avvenga, è necessario prevedere un mutamento (didattica per competenze) e una continua diversificazione (didattica personalizzata) delle proposte formative. Da qui l’evidente nesso causale e temporale tra l’azione 1 (individuazione dei curricoli di Istituto per competenze) e dell’azione 2 (incremento e diffusione di alte competenze didattico/educative tra i docenti). L’intervento si basa prioritariamente su: 1) un’ottimizzazione nell’uso delle risorse umane per ottenere una maggiore efficienza; 2) una gestione innovativa di funzioni per valorizzare le risorse umane, per responsabilizzare i leader, per sviluppare una cultura orientata ai risultati; 3) un incremento e una maggiore diffusione delle competenze del personale rispetto agli obiettivi primari dell’Istituzione (insegnamento/apprendimento); 4) una diffusione dell’innovazione Metodologico – didattica; 5) una formazione in servizio che coinvolga il personale in maniera attiva. Tutte le azioni devono avere una ricaduta sui risultati degli alunni (obiettivo primario

dell’Istituzione) e sul benessere di tutti i portatori di interesse.

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SECONDA SEZIONE

ELENCO DEI MACROPROGETTI DI MIGLIORAMENTO 1. ADEGUARE I CURRICOLI D’ ISTITUTO ALLE INDICAZIONI NAZIONALI 2012 E AI TRAGUARDI

DELLE COMPETENZE (progetti MathUp, GeometriKo, Matematica in rete (MIR). 2. SPERIMENTAZIONE DI METOLOGIE INNOVATIVE PER MIGLIORARE GLI APPRENDIMENTI

DEGLI ALUNNI ATTRAVERSO LA FORMAZIONE E GRUPPI DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO TRA DOCENTI. (AVANGUARDIE EDUCATIVE ).

SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE INNOVATIVE PER AUMENTARE LA MOTIVAZIONE DEGLI ALUNNI. (CLESSI SENZA AULE, FLIPPED CLASSROOM, DEBATE, SPACED LEARNING , LA SCUOLA CHE CI PIACE – E – TWINNING - “IN MOVIMENTO VERSO IL FUTURO CON IL TRILINGUISMO”)

*****

Titolo dell’iniziativa di miglioramento: 1. ADEGUARE I CURRICOLI DI ISTITUTO ALLE INDICAZIONI NAZIONALI 2012 E AI TRAGUARDI DELLE

COMPETENZE.

Responsabile dell’iniziativa: Dirigente Scolastico Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018

Livello di priorità: 1 Ultimo riesame: settembre 2017

Situazione corrente al settembre 2017: °(Verde) In linea °(Verde)

In linea

°(Giallo)

In ritardo

°(Rosso)

In grave ritardo

DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il Problema da risolvere è un cambiamento radicale delle modalità di progettazione e di attuazione dell’intervento didattico da parte dei docenti. Finora, pur avendo lavorato per gruppi (dipartimenti) e, quindi, nell’ottica della condivisione di percorsi comuni, l’attenzione è stata

focalizzata al raggiungimento di obiettivi prettamente disciplinari da parte degli alunni. Non è quello che ci viene richiesto dalla società (vedi anche gli accordi Europei sugli obiettivi dell’istruzione/formazione), né soprattutto è quello di cui hanno bisogno i nostri alunni. Occorre agire, invece, in termini di sviluppo delle competenze, soprattutto di quelle chiave. Le “indicazioni” del 2012 ci spingono a pensare ad una scuola inclusiva, che diffonda le competenze irrinunciabili di cittadinanza, che fornisca ai ragazzi gli strumenti per imparare a vivere nella complessità. Le

discipline, quindi, devono essere considerate “chiavi di lettura interpretative”, con una

particolare attenzione alle loro interconnessioni, piuttosto che alle loro “divisioni”. Il cambiamento richiesto è significativo ed i docenti vanno accompagnati a gestire le difficoltà e le ansie, ma anche le opportunità connesse a tale innovazione. Poiché possiamo contare su alcuni docenti preparati dal punto di vista metodologico, l’azione di miglioramento riguarda l’utilizzo degli stessi in gruppi di lavoro per la costruzione di un curricolo di istituto basato sulle competenze. Si tratta di un’azione di miglioramento che afferisce al processo chiave dell’Istituzione, quello delle “didattiche”, ma si collega con tutti gli altri processi chiave in quanto: 1) intende utilizzare i risultati della ricerca educativa nella didattica, incrementando la diffusione dell’innovazione metodologica nell’Istituto; 2) può ragionevolmente migliorare i risultati degli apprendimenti degli alunni (obiettivi dell’Istituto), con un passaggio dalle conoscenze alle competenze, necessarie per tutto l’arco della vita; 3) diffonde la pratica del lavoro cooperativo anche tra i docenti, stimolando la creatività e l’iniziativa del personale. Questo può favorire l’allineamento degli obiettivi individuali di ciascun docente con quelli della scuola (obiettivo dell’Istituto: condivisione di mission, vision, valori e filosofia) ma anche l’incremento del senso di appartenenza. Poiché Il processo sotteso a questo

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importante cambiamento necessita di azioni che si sviluppano in un periodo lungo, l’azione di miglioramento si limiterà ad un avvio della revisione delle programmazioni di italiano e matematica in chiave curricolare. Tale attivazione è stata preceduta, nello scorso anno scolastico, da incontri di formazione sulla didattica per competenze, rivolti ai docenti della scuola primaria. DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE (3 a.a. s.s.)

Attività Tempi Responsabile

dell’azione

Componenti verso cui

è diretto

Aree di attività verso cui è diretto

1. Mathup: Identificazione dei docenti esperti

2. Geometriko: Identificazione dei docenti esperti

3. Matematica in rete: - Identificazione dei docenti esperti

4. Progettare per competenze individuazione di esperti esterni

1. Settembre 2. Ottobre 3. Novembre 4. Dicembre 5. Gennaio 6. Dicembre

Dirigente e Staff

Docenti e alunni

Didattica per competenze,

formazione e ricerca

Acquisizione delle disponibilità dei docenti

1. Settembre 2. Ottobre 3. Dicembre 4. Novembre 5. Settembre 6. Ottobre

Dirigente Docenti esperti

Didattica per competenze,

formazione e ricerca

Costituzione di gruppi di lavoro

1. Novembre 2. Dicembre 3. Novembre 4. Gennaio 5. gennaio 6. Dicembre

Dirigente e Docenti esperti

Docenti esperti e tutti

i docenti

Didattica per competenze,

formazione e ricerca

Identificazione obiettivi e metodologie di lavoro, documenti da utilizzare, modalità di comunicazione tra gruppi e tra gruppi e Dirigente Scolastico

1. entro novembre 2. entro dicembre 3. entro novembre 4. entro dicembre 5. entro gennaio 6. entro dicembre

Dirigente e Docenti esperti

Docenti esperti

Didattica per competenze formazione,

e ricerca

1., 3.,4.: Prima stesura di “bozze” dei Curricoli 2.: tornei interni d’istituto e tra le scuole della rete nazionale *5.: attività con gli alunni *6.: incontri con gli autori *l’orizzonte temporale è delimitato

dall’a.s.

Entro maggio Docenti esperti

suddivisi in gruppi di lavoro

Docenti esperti

suddivisi in gruppi di

lavoro

Didattica per competenze formazione,

e ricerca

Diffusione dei materiali Fine maggio D.S. + docenti dei gruppi di lavoro

Tutti i docenti

Progettazione didattica

Valutazione delle bozze con Integrazioni e/o modifiche da parte di tutti i docenti

Settembre/ottobre 2016

D.S. + docenti dei gruppi di lavoro

Tutti i docenti

Progettazione didattica

Produzione di materiali Specifici (proposte di Curricoli con integrazioni pervenute, UDA, livelli di padronanza e rubriche di valutazione)

Settembre/ottobre 2016

Docenti esperti suddivisi in gruppi

di lavoro

Tutti i docenti

Progettazione didattica

Applicazione dei materiali Novembre 2016

maggio 2018 D.S. + docenti dei gruppi di lavoro

Tutti i docenti

Progettazione didattica

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Raccolta delle proposte di modifica Entro l’annualità

successiva D.S. + docenti dei gruppi di lavoro

Docenti esperti

suddivisi in gruppi di

lavoro

Didattica per competenze,

formazione, e ricerca, progettazione didattica

Realizzazione delle proposte di modifica Entro l’annualità

successiva D.S. + docenti dei gruppi di lavoro

Collegio Docenti

Didattica per competenze,

formazione, e ricerca, progettazione didattica

Diffusione dei curricoli per competenze realizzati

Tutto l’a.s. successivo

D.S. + docenti dei gruppi di lavoro

Tutti i docenti

Formazione e Autoformazione,

Formazione di compet. trasversali e specifiche

MONITORAGGIO E RISULTATI I sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto si attueranno in modo da far sì che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche. All’inizio dell’anno scolastico i dipartimenti disciplinari hanno stabilito il seguente percorso: 1. analisi dei livelli d’ingresso 2. monitoraggio dei livelli in itinere 3. monitoraggio finale con i livelli in uscita Nel corso dell’anno scolastico, si svolgeranno le prove intermedie e in uscita in base ai criteri di valutazione precedentemente stabiliti. Verrà fatta inoltre, un’analisi critica delle metodologie implementate apportando eventuali modifiche e/o miglioramenti, tenendo conto della risposta degli alunni all’intervento didattico nonché di eventuali ritardi o sfasature dovuti a imprevisti non controllabili. Il monitoraggio verrà effettuato in:

� entrata � medio termine � uscita

in base ai tipi di attività svolte. Il monitoraggio del processo si realizzerà intersecando le attività del team di miglioramento e dei gruppi di lavoro dei dipartimenti di italiano e matematica con le attività dello staff e dei referenti della gestione degli strumenti didattici attraverso la trasmissione della documentazione prodotta dai gruppi di lavoro stessi ai referenti suddetti per la successiva rielaborazione e diffusione. Una volta attuate e diffuse, le azioni di miglioramento più efficaci rappresenteranno, dopo le opportune modifiche, una modalità procedurale che diventerà un sistema organizzativo fondato, strutturato e riproducibile per favorire il successo scolastico. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO ED IL RIESAME

Il riesame prenderà in considerazione il raggiungimento degli obiettivi fissati in ordine a: 1) individuazione dei docenti esperti disponibili all’attività; 2) coinvolgimento del restante personale, attraverso contributi significativi alla stesura dei curricoli e, successivamente, all’attuazione dei percorsi previsti. 3) coinvolgimento di tutto il personale nell’attuazione dei percorsi previsti; 4) incremento della diffusione delle pratiche innovative; 5) soddisfazione del personale per le competenze acquisite; 6) Incremento delle prestazioni degli alunni e della soddisfazione degli stessi. Questa azione di miglioramento prevede una costante verifica delle attività condotte e non solo nella fase finale. I risultati attesi alla fine dell’azione sono i seguenti: 1. presenza di docenti competenti nella stesura di curricoli per competenze; 2. razionalizzazione dell’uso delle risorse umane competenti, con miglioramento dell’attività didattica di tutti i docenti; 3. incremento della diffusione dell’innovazione metodologico-didattica; 4. soddisfazione del personale per le competenze acquisite.

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Il Riesame verrà attuato, sempre a cura del NAI e del DS, alla fine di maggio, utilizzando gli stessi indicatori previsti durante il monitoraggio. Il riesame deve portare all’individuazione dei punti di forza e delle aree di miglioramento, al fine di proseguire conseguenti azioni successive.

Titolo dell’iniziativa di miglioramento: 2. SPERIMENTAZIONE DI METOLOGIE INNOVATIVE ATTRAVERSO LA FORMAZIONE CON ESPERTI E

GRUPPI DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO TRA DOCENTI.

Responsabile dell’iniziativa: Dirigente Scolastico Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018

Livello di priorità: 1 Ultimo riesame: SETTEMBRE 2017

Situazione corrente al SETTEMBRE 2017°(Verde) In linea °(Verde)

In linea

°(Giallo)

In ritardo

°(Rosso)

In grave ritardo

DESCRIZIONE DEL PROGETTO L’Istituto nell’ anno scolastico 2015/16 si è associato a “tre Idee” nell’ambito delle “Avanguardie educative” (INDIRE) che ripensa la didattica al fine di renderla più efficace e funzionale alle esigenze dei ragazzi e della società in cui vivono. LA FLIPPED CLASSROOM – SCUOLA SECONDARIA Nella flipped classroom l’insegnante diventa “allenatore” e guida a fianco dello studente con il compito di aiutarlo a destreggiarsi tra le miriade d’informazioni disponibili, di favorire lo sviluppo di un pensiero critico. Gli oggetti di apprendimento sono prodotti multimediali – ebook, video tutorial, podcast e altri strumenti appositamente predisposti – che, una volta pubblicati in rete, diventano accessibili da tutti con modalità personalizzabili. Con la flipped classroom il lavoro di base, che è la fruizione dei contenuti viene svolto individualmente dall’allievo con tempi e modalità personalizzate. Per farlo è dotato di i Pad per accedere ai contenuti, con modi e tempi suoi, in modo da non perdere nessun passaggio, ma anche per interagire con loro. Il tempo in classe viene utilizzato per le attività di livello più avanzato, con la guida dell’insegnante, il supporto e la condivisione attraverso modalità peer e metodi di lavoro di gruppo. Il lavoro in classe può quindi, rispettare al meglio i tempi di apprendimento di ciascuno, permettere azioni di rinforzo mirate, lavori di gruppo che facciano emergere, attraverso il confronto, i dubbi, offrendo stimoli concreti ed esperienziali ma anche la possibilità da parte degli allievi di rielaborare e rendere vivi i contenuti. IL DEBATE – SCUOLA SECONDARIA Il «debate» è una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali («life skill»), che smonta alcuni paradigmi tradizionali e favorisce il cooperative learning e la peer education non solo tra studenti, ma anche tra docenti e tra docenti e studenti. Il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono un’affermazione o un argomento dato dall’insegnante, ponendosi in un campo (pro) o nell’altro (contro). L’argomento individuato è tra quelli raramente affrontati nell’attività didattica tradizionale (un argomento non convenzionale, convincente. Dal tema scelto prende il via un vero e proprio dibattito, una discussione formale, non libera, dettata da regole e tempi precisi, per preparare la quale sono necessari esercizi di documentazione ed elaborazione critica; il debate permette agli studenti di imparare a cercare e selezionare le fonti, sviluppare competenze comunicative, ad autovalutarsi, a migliorare la propria consapevolezza culturale e, non ultimo, l’autostima. Il debate allena la mente a considerare posizioni diverse dalle proprie e a non fossilizzarsi su personali opinioni, sviluppa il pensiero critico, allarga i propri orizzonti e arricchisce il personale bagaglio di

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competenze. Acquisire «life skill» da giovani permetterà una volta adulti di esercitare consapevolmente un ruolo attivo in ogni processo decisionale. Al termine del confronto l’insegnante valuta la prestazione delle squadre assegnando un voto che misura le competenze raggiunte. Nelle gare di debate, per gli obiettivi che la metodologia si prefigge, non è consentito alcun ausilio di tipo tecnologico LO SPACED LEARNING (SCUOLA PRIMARIA) Lo «Spaced learning» è una particolare articolazione del tempo della lezione che prevede tre momenti di input e due intervalli. Nel primo input l’insegnante fornisce le informazioni che gli studenti devono apprendere durante la lezione. La durata dell’input non è predeterminata (anche se è nota la difficoltà di tener viva l’attenzione dei ragazzi per oltre 10-15”). Questo primo momento è seguito da un intervallo di 10”, durante i quali non deve esser fatto alcun tipo di riferimento al contenuto della lezione. Nel secondo input l’insegnante rivisita il contenuto della prima sessione cambiando però il modo di presentarlo (ad es. usando esempi differenti tra loro e/o connotati da elevata interattività). Nel secondo intervallo si applicano gli stessi principi del primo, lasciando un tempo di riposo/relax di circa 10”. Nell’intervallo l’attività può essere una declinazione della precedente. Anche in questo momento è importante che l’attività non sia correlata al contenuto della lezione. Nel terzo input l’insegnante rimane sul contenuto della prima sessione, ma propone attività centrate sullo studente: i ragazzi saranno chiamati a dimostrare di aver acquisito il contenuto condiviso nei primi input applicando le conoscenze in contesti di esercitazione o situazioni-problema. Il docente verifica infine l’effettiva comprensione del contenuto della lezione da parte degli studenti. Accanto a queste novità continua ad esserci alla base di tutto il progetto “CLASSE DIGITALE”, avviato nell’a.s. 2012/13. Con il progetto classi digitali infatti i docenti utilizzano le tecnologie nella sperimentazione di nuove metodologie di insegnamento/apprendimento anche attraverso la trasformazione dell’ambiente di apprendimento che:

� valorizzi al meglio il conseguimento di conoscenze e competenze durature; � si avvicini agli interessi e alle capacità degli studenti; � consenta un’attività diversificata per la gestione dell’eterogeneità della classe; � consenta di mettere in rete applicazioni e materiali didattici in uno spazio virtuale

personale. DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE (3 a.a. s.s.)

Attività Tempi Responsabile

dell’azione

Componenti verso cui è

diretto

Aree di attività Verso cui è diretto

Avanguardie educative: 1. Flipped classroom 2. Debate 3. Spaced learning

settembre Dirigente Docenti e alunni Didattica,

formazione e ricerca

Acquisizione delle disponibilità dei docenti

settembre Dirigente Docenti esperti Didattica,

formazione e ricerca

Identificazione obiettivi e metodologie di lavoro, documenti da utilizzare, modalità di comunicazione tra gruppi e tra gruppi e Dirigente Scolastico

entro Settembre Dirigente e

docenti esperti docenti esperti

Didattica, formazione, e ricerca

Formazione a distanza A partire da novembre Docenti esperti docenti esperti Didattica,

formazione, e ricerca

Ricerca/azione A partire da novembre Docenti esperti Docenti esperti Progettazione didattica

Produzione di materiali Specifici A partire da novembre Docenti esperti Docenti esperti Progettazione didattica

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Applicazione dei materiali Novembre 2015 / maggio

2018

D.S. + docenti dei gruppi di

lavoro Tutti i docenti Progettazione didattica

INDICATORI PER IL MONITORAGGIO ED IL RIESAME

Il riesame prenderà in considerazione il raggiungimento degli obiettivi fissati in ordine a: 1) individuazione dei docenti disponibili all’attività; 2) volontà del restante personale a partecipare al medesimo percorso nell’a.s. successivo. 3) rilevare la soddisfazione del personale per le competenze acquisite; 4) Incremento delle prestazioni degli alunni e della soddisfazione degli stessi. Questa azione di miglioramento prevede una costante verifica delle attività condotte e non solo nella fase finale. Il Riesame verrà attuato a cura del NAI dello staff, del DS, e dei referenti di progetto alla fine di maggio, utilizzando gli stessi indicatori previsti durante il monitoraggio. I risultati attesi alla fine dell’azione sono i seguenti: 1. nr. di docenti competenti nell’utilizzo di nuovi modelli didattici; 2. razionalizzazione dell’uso delle risorse umane competenti, con miglioramento dell’attività didattica di tutti i docenti; 3. incremento della diffusione dell’innovazione metodologico---didattica; 4. soddisfazione del personale per le competenze acquisite. Il riesame deve portare all’individuazione dei punti di forza e delle aree di miglioramento, al fine di proseguire conseguenti azioni successive.

Titolo dell’iniziativa di miglioramento: 3. SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE INNOVATIVE PER AUMENTARE LA MOTIVAZIONE DEGLI ALUNNI.

Responsabile dell’iniziativa: Dirigente Scolastico Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018

Livello di priorità: 1 Ultimo riesame: settembre 2017

Situazione corrente al settembre 2017°(Verde) In linea °(Verde)

In linea

°(Giallo)

In ritardo

°(Rosso)

In grave ritardo

DESCRIZIONE DEL PROGETTO Fase di PLAN – PIANIFICAZIONE Anche qui il problema da risolvere risiede in un cambiamento delle modalità di progettazione e di attuazione dell’intervento didattico da parte dei docenti. Accanto a questo però è necessario porsi anche il ma anche Il tema del rapporto tra ambiente scolastico ed educazione. Alla base dei progetti che si intendono realizzare sta il modello costruttivista, che concepisce lo studente come un costruttore che, con la guida e il sostegno dell’insegnante, organizza la struttura delle proprie conoscenze in modo autonomo e personale. Questo modello porta con sé la destrutturazione degli spazi, non più rigidamente strutturati, ma flessibili. Gli alunni possono muoversi liberamente, non vi sono posti fissi, ci sono gruppi di cooperative learning, di peer

education e altro ancora. Nell’ambiente costruttivista si acquisiscono non solo conoscenze e abilità, ma anche competenze, cioè capacità di agire con crescente autonomia in contesti problematici molto vicini alla realtà, sviluppando la dimensione del Learning by doing, imparare facendo. Muovendosi all’interno di questa cornice teorica di riferimento la ricerca ci ha dimostrato che le tecnologie digitali riescono a dispiegare al massimo i loro effetti. Nel progetto “classi senza aula - lo spazio fa pedagogia” i plessi di scuola secondaria sono organizzati per aule laboratorio e sono gli alunni a spostarsi al cambio dell’ora per recarsi negli spazi di apprendimento attrezzati per la didattica specifica delle discipline. Ogni classe non ha più una aula propria, è il docente ad avere il suo “studio attrezzato” costruito, sulle base di precise esigenze d’insegnamento. Spazi dedicati ad ogni materia per stimolare lo studio, aule laboratori affidate a uno o più docenti, da personalizzare secondo le varie discipline. L’obiettivo è sostituire la

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tradizionale aula, che costringe ad un insegnamento frontale, con nuovi metodi di apprendimento polifunzionali. Accanto a questa rivoluzione verranno utilizzati modelli e metodi (ancora non a sistema ma ad adesione volontaria) come la Flipped classroom, il Debate e lo Space learning. Poiché, anche in questo caso, possiamo contare su alcuni docenti preparati dal punto di vista metodologico, l’azione di miglioramento riguarda l’utilizzo degli stessi in gruppi di lavoro in modo da poter accelerare anche il percorso di altri. Come per il progetto precedente si tratta di un’azione di miglioramento che afferisce al processo chiave dell’Istituzione, quello delle “didattiche”, ma si collega con tutti gli altri processi chiave in quanto: 1) intende utilizzare i risultati della ricerca educativa nella didattica, incrementando la diffusione dell’innovazione metodologica nell’Istituto; 2) può ragionevolmente aumentare la motivazione allo studio e quindi indirettamente migliorare anche i risultati degli apprendimenti degli alunni (obiettivi dell’Istituto); 3) diffonde la pratica del lavoro cooperativo anche tra i docenti, stimolando la creatività e l’iniziativa del personale. L’azione di miglioramento, come detto, sarà avviata sperimentalmente sulla scuola secondaria di 1° grado (classi senza aule) e per il resto con adesione su base volontaria da parte dei docenti di scuola primaria. DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE (3 a.a. s.s.)

Attività Tempi Responsabile

dell’azione

Componenti verso cui è

diretto

Aree di attività Verso cui è diretto

Avanguardie educative: 1. Classi senza aule 2. Flipped classroom 3. Debate 4. Spaced learning 5. La scuola che ci piace 6. E-twinnig 7. ENGLISH TOGETHER – CLIL 8. In movimento verso il futuro

con il trilinguismo

settembre Dirigente Docenti e alunni Didattica,

formazione e ricerca

Acquisizione delle disponibilità dei docenti

settembre Dirigente Docenti esperti Didattica,

formazione e ricerca

Identificazione obiettivi e metodologie di lavoro, documenti da utilizzare, modalità di comunicazione tra gruppi e tra gruppi e Dirigente Scolastico

entro Settembre Dirigente e

docenti esperti docenti esperti

Didattica, formazione, e ricerca

Formazione a distanza A partire da novembre Docenti esperti docenti esperti Didattica,

formazione, e ricerca

Ricerca/azione A partire da novembre Docenti esperti Docenti esperti Progettazione didattica

Produzione di materiali Specifici A partire da novembre Docenti esperti Docenti esperti Progettazione didattica

Applicazione dei materiali Novembre 2015 / maggio

2018

D.S. + docenti dei gruppi di

lavoro Tutti i docenti Progettazione didattica

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INDICATORI PER IL MONITORAGGIO ED IL RIESAME

Il riesame prenderà in considerazione il raggiungimento degli obiettivi fissati in ordine a: 1) individuazione dei docenti disponibili all’attività; 2) volontà del restante personale a partecipare al medesimo percorso nell’a.s. successivo. 3) rilevare la soddisfazione del personale per le competenze acquisite; 4) Incremento delle prestazioni degli alunni e della soddisfazione degli stessi. Questa azione di miglioramento prevede una costante verifica delle attività condotte e non solo nella fase finale. Il Riesame verrà attuato a cura del NAI dello staff, del DS, e dei referenti di progetto alla fine del mese di maggio, utilizzando gli stessi indicatori previsti durante il monitoraggio. I risultati attesi alla fine dell’azione sono i seguenti: 1. nr. di docenti competenti nell’utilizzo di nuovi modelli didattici; 2. razionalizzazione dell’uso delle risorse umane competenti, con miglioramento dell’attività didattica di tutti i docenti; 3. incremento della diffusione dell’innovazione metodologico---didattica; 4. soddisfazione del personale per le competenze acquisite. 5. presenza di docenti referenti competenti nella definizione di obiettivi di performance collegati agli obiettivi del PTOF; Il riesame deve portare all’individuazione dei punti di forza e delle aree di miglioramento, al fine di proseguire conseguenti azioni successive.

SINTESI PDM

PROGETTO RISULTATI ATTESI INDICATORI TARGET

Azione 1 Azione 2 Azione 3

- Miglioramento dei risultati degli alunni in relazione ai percorsi di innovazione didattico/metodologica

- Ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse umane competenti dell’Istituto

- Incremento significativo delle

competenze di innovazione metodologico-didattica dei docenti

- Miglioramento dei risultati degli alunni in relazione ai percorsi di innovazione didattico/metodologica

- Incremento significativo delle

competenze di innovazione metodologico-didattica dei docenti

- Miglioramento dei risultati degli alunni in relazione ai percorsi di innovazione didattico/metodologica

- N° Piani didattico/educativi innovativi attuati nelle classi

- N° docenti competenti coinvolti

- N° docenti competenti

coinvolti - Aumento della media

scolastica - Riduzione della non

ammissione alla classe successiva

- N° docenti competenti

coinvolti - Aumento della media

scolastica - Riduzione della non

ammissione alla classe successiva

+ 20% rispetto agli attuali + 20% rispetto agli attuali + 20% rispetto agli attuali +10% -50% + 20% rispetto agli attuali +10% -50%

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TERZA SEZIONE Budget complessivo

Costi Totale

Azione 1 (a.s. 2015/16) ADEGUARE I CURRICOLI DI ISTITUTO ALLE

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 E AI

TRAGUARDI DELLE COMPETENZE.

� Progetto PDM: - €. 3.540,00 (USR) - €. 1.500,00 (Istituto)

� MathUp: - €. 930,00 (Istituto)

� Matematica in rete - €. 25,00 (Istituto)

� Geometriko: - €. 51,00 (istituto)

� Matematica in gioco: - €. 540,00 (istituto)

� Progetto s.c.i.r.e.: - €. 0,00

� €. 6.586,00

Azione 1 (a.s. 2016/17) ADEGUARE I CURRICOLI DI ISTITUTO ALLE

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 E AI

TRAGUARDI DELLE COMPETENZE.

� Progetto PDM: in corso di valutazione da parte dell’USR per l’eventuale finanziamento

� MathUp: - €. 691,74,00 (Istituto)

� Geometriko: - €. 430,00 (istituto)

� Matematica in gioco: - €. 1.600,00 (istituto)

� Progetto s.c.i.r.e.: - €. 0,00

€. 2.721,74

Da definire �

Azione 2 (a.s. 2015/16) SPERIMENTAZIONE DI METOLOGIE

INNOVATIVE ATTRAVERSO LA FORMAZIONE

CON ESPERTI E GRUPPI DI

APPRENDIMENTO COOPERATIVO TRA

DOCENTI.

� Flippedclassroom: - €. 0,00 (INDIRE)

� Debate: - €. €. 0,00 (INDIRE)

� Spaced Learning: - €. €. 0,00 (INDIRE)

� €. 0,00

Azione 2 (a.s. 2016/17) SPERIMENTAZIONE DI METOLOGIE

INNOVATIVE ATTRAVERSO LA FORMAZIONE

CON ESPERTI E GRUPPI DI

APPRENDIMENTO COOPERATIVO TRA

DOCENTI.

� Flippedclassroom: - €. 0,00 (INDIRE)

� Debate: - €. €. 0,00 (INDIRE)

� Spaced Learning: - €. €. 0,00 (INDIRE)

� PON – per LA SCUOLA 2014-2020 Competenze e ambienti di apprendimento – tecnologie e approcci metodologici innovativi.

� €. 23.995,52

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- €. 23.995,52

Da definire � �

Azione 3 (a.s. 2015/16) SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE

INNOVATIVE PER AUMENTARE LA

MOTIVAZIONE DEGLI ALUNNI.

� Classi senza aule: - €. 1778,00 (istituto)

� Flippedclassroom: - €. 0,00 (INDIRE)

� Debate: - €. €. 0,00 (INDIRE)

� Spaced Learning: - €. €. 0,00 (INDIRE)

� €. 1778,00

Azione 3 (a.s. 2016/17) SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE

INNOVATIVE PER AUMENTARE LA

MOTIVAZIONE DEGLI ALUNNI.

� Classi senza aule: - €. 0,00

� Flippedclassroom: - €. 0,00 (INDIRE)

� Debate: - €. 0,00 (INDIRE)

� Spaced Learning: - €. 0,00 (INDIRE)

� €. 0,00

Da definire � �

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3.2 SCELTE DIDATTICHE FINALITÀ E COMPITI DELLA SCUOLA (commi 1-4)

LA LEGGE 107 intende affermare: “il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini”… L’ organizzazione e' orientata alla massima flessibilità, diversificazione, all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale... La piena realizzazione del curricolo, il raggiungimento degli obiettivi, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento degli alunni e della comunità professionale sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e in particolare attraverso: a) l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attivita' e insegnamenti interdisciplinari; b) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe.

ORIENTAMENTI PER LA MISSION D’ISTITUTO

“Una scuola che ha l’obiettivo di elevare il livello di qualità della vita scolastica e di creare

innovazione per ridurre i costi degli insuccessi scolastici”

o SVILUPPO DELL’INNOVAZIONE DIDATTICA

o POTENZIAMENTO DELL’UTILIZZO DELLE TECNOLOGIE IN CLASSE

o RAFFORZAMENTO DELLA VISIONE ORIENTATA ALL’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE PER LA VITA

o RAFFORZAMENTO DELLE TEMATICHE INTERDISCIPLINARI

o POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’/ESPERIENZE TECNOLOGICO/SCIENTIFICHE

o POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ OPERATIVE

o INIZIATIVE DI RECUPERO E POTENZIAMENTO

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3.3 PROFILO FORMATIVO ATTESO AL TERMINE DEI TRE ORDINI SCOLASTICI COMPETENZE PER LA VITA

Il profilo educativo, culturale e professionale che segue rappresenta ciò che un ragazzo e una ragazza di quattordici anni dovrebbe sapere e fare per essere il cittadino che è giusto attendersi. Il traguardo può ritenersi raggiunto se, le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative(il fare)apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso), sono diventate competenze personali di ciascuno. Un ragazzo e una ragazza sono competenti quando utilizzano conoscenze e abilità per:

IDENTITA’ • esprimere il personale modo di essere e manifestarlo senza timori, “maschere” o

imitazioni di comportamenti proposti da “altri”. AUTONOMIA

• agire in modo autonomo e responsabile; • essere sufficientemente autonomo nei giudizi e nei comportamenti sapendo esprimere

alcune opinioni personali e chiedendo aiuto, se necessario. • essere disposti a rivedere la propria

ORIENTAMENTO • saper fare scelte personali per la propria vita senza molti condizionamenti; saper

elaborare un progetto di vita coerente con interessi ed attitudini; • saper cogliere la propria “ vocazione “.

CITTADINANZA ATTIVA • rispettare se stesso e gli altri, anche i diversi, e l’ambiente; interagire con l’ambiente e

influenzarlo positivamente. • essere tollerante, solidale con gli altri, a scuola e nell’ambiente sociale. • conoscere e rispettare le regole della convivenza civile

STRUMENTI CULTURALI • acquisire un adeguato metodo di studio che consenta di autoapprendere. • acquisire una sufficiente “cultura” di base, la conoscenza dei più importanti mass media

e dei linguaggi verbali e non verbali. • comprendere ed interpretare l’informazione, valutandone l’attendibilità e l’utilità,

distinguendo fatti ed opinioni • acquisire una sufficiente capacita’ di problematizzare e di adattarsi alle situazioni,

anche nuove e di risolvere i problemi che si incontrano. • sviluppare ed affinare il senso estetico, sapendo apprezzare diverse forme d’arte, a

partire da quelle del territorio. La Commissione Europea ha adottato i termini competenze e competenze chiave preferendolo a competenze di base, in quanto generalmente riferito alle capacità di base nella lettura, scrittura e calcolo. Il termine “competenza” è stato infatti riferito a una “combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto”. Allo stesso tempo, le “competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”.

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LE 8 COMPETENZE CHIAVE

� Comunicazione nella madrelingua; � Comunicazione nelle lingue straniere; � Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; � Competenza digitale; � Imparare ad imparare; � Competenze sociali e civiche; � Spirito di iniziativa e imprenditorialità; � Consapevolezza ed espressione culturale;

L'Istituto Comprensivo "G. Leopardi " di Saltara promuove la formazione dell'uomo e del cittadino nel rispetto dell’alunno/a e delle diversità etnico- culturali, sociali sia nella Scuola dell'Infanzia che nella Scuola Primaria e Secondaria. Le finalità formative/educative che l'Istituto persegue sono riconducibili alle seguenti categorie declinate in maniera specifica per ogni ordine di scuola:

CATEGORIE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

DI 1°GRADO

IDENTITA’

Favorire la conoscenza di sé e degli altri sperimentando ruoli diversi e diverse forme di identità.

Favorire la presa di coscienza dell’identità personale, sociale e culturale.

Favorire la presa di coscienza di sé, nel gruppo di appartenenza, nella società e nella collettività globale.

AUTONOMIA

Promuovere la capacità di orientarsi nello spazio e gestire e governare il proprio corpo.

Promuovere la capacità di autocontrollo, di iniziativa e di esprimere giudizi personali.

Favorire la conquista dell’autonomia comportamentale e di giudizio.

ORIENTAMENTO

Favorire la capacità di compiere scelte autonome in contesti relazionali differenti.

Favorire la capacità di operare scelte consapevoli.

Promuovere la capacità di elaborare un personale progetto di vita tenendo conto di interessi e attitudini.

CITTADINANZA ATTIVA

Favorire il rispetto delle regole, dell’altro, dei suoi bisogni, dei suoi punti di vista e della natura.

Favorire la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità e della cooperazione.

Consolidare il senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della corresponsabilità anche attraverso esperienze/attività di solidarietà e cooperazione.

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STRUMENTI DI CULTURA

Favorire lo sviluppo di capacità cognitive tali da avvicinare il bambino alla complessità della realtà attraverso l’osservazione, l’esplorazione e l’esercizio al confronto.

Promuovere abilità di studio, di documentazione e ricerca, di esplorazione, di progettazione, di riflessione cogliendo e utilizzando le valenze sinergiche dei linguaggi.

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di”imparare ad imparare”. Saper cogliere e risolvere problemi cercando soluzioni originali attraverso un pensiero divergente e creativo.

Che possono essere sviluppate attraverso

CATEGORIE METODI E STRATEGIE

IDENTITA’

• comunicazione circolare

• scambio di esperienze (racconto)

• valorizzazione delle proprie esperienze

• approccio ad un apprendimento cooperativo

• scambio fra cultura locale e culture altre e loro integrazione.

AUTONOMIA • promozione dell’autostima come strategia

• esperienze dirette con assunzione di ruoli e responsabilità

ORIENTAMENTO

• problem solving

• metodologia della ricerca

• brain storming

CITTADINANZA ATTIVA

• conoscenza dei diritti e doveri nell’ambito della convivenza

• approccio all’apprendimento cooperativo

• assunzione di responsabilita’ individuale e di gruppo all’interno di attivita’ con assegnazione di compiti, ruoli, responsabilita’.

STRUMENTI DI CULTURA

• attivita’ di laboratorio

• problem solving

• osservazione dal vero

• sperimentazione

• procedura della progettazione

• ricerca della documentazione

• metacognizione

• superamento della settorialita’ nell’insegnamento favorendo la trasversalita’ e la continuita’ soprattutto dei linguaggi.

• Utilizzo consapevole dei linguaggi/strumenti di comunicazione multimediale

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3.4 OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI di cui alla L. 107/2015 (comma n. 7)

� competenze linguistiche

� competenze matematico-logiche e scientifiche

� pratica e cultura musicale, arte, cinema, tecniche e media di produzione e diffusione di immagini e suoni

� competenze di cittadinanza attiva e democratica

� sviluppo di comportamenti sensibili alla sostenibilità ambientale, beni paesaggistici, patrimonio culturale

� potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di una vita sana

� sviluppo delle competenze digitali, del pensiero computazionale, uso critico dei social media e legame con il mondo del lavoro

� potenziamento metodologie laboratoriali e attività di laboratorio

� prevenzione e contrasto dispersione

� valorizzazione della scuola aperta al territorio

� apertura pomeridiana delle scuole

� incremento dell'alternanza scuola-lavoro (solo per la scuola secondaria di 2° grado)

� valorizzazione di percorsi formativi individualizzati

� individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito tra gli studenti

� alfabetizzazione degli studenti stranieri

� definizione di un sistema di orientamento

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA di cui alle priorità del RAV

E FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO A.S.2015/16

OBIETTIVI FORMATIVI ORGANICO DI POTENZIAMENTO PROGETTAZIONE

� Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici,del patrimonio e delle attività culturali

potenziamento Umanistico, Socio-Economico e per la legalità 1.e, n°1 docente di lettere, da utilizzare nella Secondaria per aumentare la motivazione e le eccellenze.

- “ Il Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi” (scuola secondaria di primo grado), volto a sviluppare le competenze di cittadinanza attiva, in termini di conoscenza dei diritti e doveri nell'ambito della convivenza civile e della legalità.

� Valorizzazionee potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content languageintegrated learning;

potenziamento linguistico campo 2.a, n°1 docente con laurea in lingua inglese da utilizzare nelle classi prime e seconde della Scuola Primaria, considerato l’esiguo numero di ore curricolari e tenuto conto che in alcune classi (terze, quarte e quinte) è attivo un progetto di lingua inglese che coinvolge una docente madrelingua;

- “Giochiamo con l'inglese” (scuola dell'infanzia) - “I Speak English” (scuola primaria) con una docente madrelinguista. - Progetti europei Erasmus Plus K A1 e 2. - Progetto etwinning. - Certificazioni linguistiche(scuola secondaria di primo grado) - Progetto teatro in lingua (scuola secondaria di primo grado) - Viaggio studio in paesi di lingua anglofona

potenziamento linguistico campo 2.p, - “Il teatro dei linguaggi” (scuola

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� Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti

n° 2 docenti con laurea in lettere per aumentare la percentuale degli alunni che raggiungono la "sufficienza" in tutte le discipline, ridurre il numero delle bocciature e aumentare le eccellenze, in percorsi personalizzati per ordine di Scuola Primaria e Secondaria;

primaria) - “TeaLtro” (scuola primaria) - Progetto S.C.I.R.E volto a sviluppare le competenze linguistiche tra scuola secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado - Avanguardie educative: progetto “Debate” (scuola secondaria di primo grado) - progetto “Spaced learning”( Scuola primaria) - Progetto in rete INFOMENTOR, volto alla costruzione di un curricolo verticale in italiano e matematica e creazione di rubriche di valutazione (scuola secondaria di primo grado)

� Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 20 marzo 2009, n.89

potenziamento Scientifico 3.n n°1 docente con laurea in Scienze Matematiche, per la riduzione degli studenti per classe o per l’articolazione di gruppi di classe; per ridurre l’insuccesso scolastico;

- Articolazione flessibile dei gruppi-classe - Divisione della classe in tre/quattro gruppi omogenei per livello o disomogenei - gruppi per attività/laboratori selettivi

� Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

potenziamento Scientifico 3.p n°1 docenti da utilizzare nella Scuola Primaria e nella Secondaria, per il recupero di competenze logico - matematiche, per aumentare la percentuale degli alunni che raggiungono la "sufficienza" in tutte le discipline, ridurre il numero delle bocciature ;

- “Matematica in gioco”, (scuola dell'infanzia).

- Progetto Scacchi (scuola primaria) - Progetto “MathUp” (scuola primaria e

secondaria) - “Geometriko” per consolidare

l'apprendimento della geometria piana - Rete MIR (scuola primaria)

� Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

potenziamento artistico e musicale 4.c n°1 docente da utilizzare nella Scuola Primaria e nella Secondaria per potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicale.

Progetto musica con esperto interno

� Esonero del collaboratore vicario

n°1 docente di Scuola Primaria

Integrazione /sostegno n°1 docente su posto di sostegno.

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REV 2016/2017

UTILIZZO FUNZIONALE dell’ORGANICO DELL’AUTONOMIA a.s. 2016/17 ALLA LUCE DELLE ASSEGNAZIONI DEI DOCENTI SU POSTI IN ORGANICO DI POTENZIAMENTO

In coerenza con le disposizioni della legge 13 luglio 2015, n. 107 e delle Linee guida ministeriali, di cui alla nota prot. n. 2609 del 22/07/2016, questa istituzione scolastica ha avviato la procedura di selezione di docenti a tempo indeterminato assegnati all’Ambito territoriale n. 10 della provincia di Pesaro - Urbino mediante la proposta di incarico triennale per le cattedre/posti disponibili nell’Organico dell’Autonomia per l’a.s. 2016/17. Le cattedre disponibili non erano interamente riconducibili alle esigenze espresse dal PTOF e nel PDM dell’Istituto e sono state attribuite dall’USP competente in base alla posizione utile dei docenti nelle graduatorie ad esaurimento: Pertanto sono stati assegnati all’Istituto SU POSTI IN ORGANICO DI POTENZIAMENTO: N. 3 DOCENTI DI SCUOLA COMUNE ORDINE PRIMARIA N. 1 DOCENTE SOSTEGNO SCUOLA PRIMARIA N. 2 DOCENTI CATTEDRA A032 MUSICA N. h10 DOCENTE CATTEDRA A028 ARTE

UTILIZZO ORGANICO OBIETTIVI FORMATIVI PROGETTAZIONE

ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI/SEZIONI

Didattica curricolare Didattica curricolare e ampliamento dell’offerta

formativa

DOCENTI DI SCUOLA PRIMARIA

potenziamento musicale nella Scuola Primaria per potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicale. Organizzazione funzionale al sistema: docente incaricato come vicario esonerato dall’insegnamento

- Attività didattica frontale di educ. musicale - Progetto/laboratorio di musica - Articolazione flessibile dei gruppi-classe - Divisione della classe in tre/quattro gruppi omogenei per livello o disomogenei - gruppi per attività/laboratori selettivi in flessibilità oraria - sostituzione colleghi

DOCENTI DI MUSICA SCUOLA SECONDARIA

potenziamento musicale nella Secondaria per potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicale. Organizzazione funzionale al sistema: docente esonerato per n. 6 ore come coordinatore del plesso di scuola secondaria di Saltara integrazione/inclusione: docente assegnato ad un caso h viste le competenze possedute

-Attività didattica frontale di educ. musicale - Progetto/laboratorio di musica - Articolazione flessibile dei gruppi-classe - Divisione della classe in tre/quattro gruppi omogenei per livello o disomogenei - gruppi per attività/laboratori selettivi in flessibilità oraria - Sostituzione colleghi

DOCENTE DI ARTE 10h

Potenziamento di arte nella Secondaria per potenziare la sensibilità e la cultura verso l'arte in genere.

Progetto/laboratorio di arte - Articolazione flessibile dei gruppi-classe - Divisione della classe in tre/quattro gruppi omogenei per livello o disomogenei - gruppi per attività/laboratori selettivi in flessibilità oraria - Sostituzione colleghi

DOCENTE DI SOSTEGNO PRIMARIA

Interamente ricondotto nell’organico di fatto come da disposizione dell’USP

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REV 2017/2018

UTILIZZO FUNZIONALE dell’ORGANICO DELL’AUTONOMIA a.s. 2017/18 ALLA LUCE DELLE ASSEGNAZIONI DEI DOCENTI SU POSTI IN ORGANICO

In coerenza con le disposizioni della legge 13 luglio 2015, n. 107 e delle Linee guida ministeriali, di cui alla nota prot. n. 2609 del 22/07/2016, questa istituzione scolastica ha avviato la procedura di selezione di docenti a tempo indeterminato assegnati all’Ambito territoriale n. 10 della provincia di Pesaro - Urbino mediante la proposta di incarico triennale per le cattedre/posti disponibili nell’Organico dell’Autonomia per l’a.s. 2017/18. Le cattedre disponibili non erano interamente riconducibili alle esigenze espresse dal PTOF e nel PDM dell’Istituto e sono state attribuite dall’USP competente in base alla posizione utile dei docenti nelle graduatorie ad esaurimento: Pertanto sono stati assegnati all’Istituto SU POSTI IN ORGANICO DI POTENZIAMENTO: N. 3 DOCENTI DI SCUOLA COMUNE ORDINE PRIMARIA N. 1 DOCENTI CATTEDRA A032 MUSICA N. 1 DOCENTE CATTEDRA A028 ARTE N. 1 DOCENTE DI MATEMATICA N. 1 DOCENTE SOSTEGNO PRIMARIA

Utilizzo funzionale dell’ organico dell’autonomia come previsto da:

L.107/2015 commi n. 5 e n. 63 ; CM del dicembre 2015 n. 2805; CM n. 2852 del settembre 2016 e CM n. 1830 del 06/10/2017:

1 – Utilizzo delle risorse professionali sia in attività curricolari di lezione che in altre attività caratterizzanti la funzione docente.

2 – utilizzo dei docenti in modo da realizzare forme di flessibilità previste nel PTOF.

3 – Utilizzo dei docenti per la realizzazione di progetti di innovazione. –

4 – utilizzo dei docenti per organizzare la sostituzione dei docenti assenti

UTILIZZO ORGANICO DELL’AUTONOMIA

OBIETTIVI FORMATIVI PROGETTAZIONE

ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI/SEZIONI

Didattica curricolare Didattica curricolare e ampliamento dell’offerta

formativa

DOCENTI DI SCUOLA PRIMARIA

potenziamento musicale nella Scuola Primaria per potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicale. Organizzazione funzionale al sistema: docente incaricato come vicario esonerato dall’insegnamento

- Attività didattica frontale di educ. Musicale - Progetto/laboratorio di musica - Articolazione flessibile dei gruppi-classe - Divisione della classe in tre/quattro gruppi omogenei per livello o disomogenei - gruppi per attività/laboratori selettivi in flessibilità oraria - sostituzione colleghi

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DOCENTI DI MUSICA SCUOLA SECONDARIA

potenziamento musicale nella Secondaria per potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicale. Organizzazione funzionale al sistema: docente esonerato per n. 6 ore come coordinatore del plesso di scuola secondaria di Saltara integrazione/inclusione: docente assegnato ad un caso h viste le competenze possedute

- Attività didattica frontale di educ. Musicale - Progetto/laboratorio di musica - Articolazione flessibile dei gruppi-classe - Divisione della classe in tre/quattro gruppi omogenei per livello o disomogenei - gruppi per attività/laboratori selettivi in flessibilità oraria - Sostituzione colleghi

DOCENTE DI ARTE Potenziamento di arte nella Secondaria per potenziare la sensibilità e la cultura verso l’arte in genere. Promozione della cultura umanistica sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività

Progetto/laboratori di arte - Articolazione flessibile dei gruppi-classe - Divisione della classe in tre/quattro gruppi omogenei per livello o disomogenei - gruppi per attività/laboratori selettivi in flessibilità oraria - Sostituzione colleghi

DOCENTE DI MATEMATICA

potenziamento MATEMATICO Scientifico 3.n n°1 docente con laurea in Scienze Matematiche, per la riduzione degli studenti per classe o per l’articolazione di gruppi di classe; per ridurre l’insuccesso scolastico; per la valorizzazione delle STEM soprattutto nelle alunne.

- Articolazione flessibile dei gruppi-classe - Divisione della classe in tre/quattro gruppi omogenei per livello o disomogenei

- gruppi per attività/laboratori selettivi

SOSTEGNO PRIMARIA

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3.5 IL CURRICOLO La scuola predispone il Curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa. Il curricolo si articola in campi di esperienza nella scuola dell’infanzia, in aree disciplinari e discipline nella scuola del primo ciclo. Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado vengono individuati traguardi di sviluppo della competenza per ciascun campo di esperienza, area e disciplina. Tali traguardi rappresentano punti di riferimento posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare e sono visti in un ’ottica di continuità del percorso formativo dai 3 ai 14 anni. Per l’analisi dettagliata si rimanda agli allegati

3.5.1 L’INCLUSIONE – PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE

QUALITà DELL’INCLUSIONE Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

- REFERENTE D’ISTITUTO per l’ INCLUSIONE - Commissione INCLUSIONE così organizzata:

• Commissione h - composta da tutti i docenti di sostegno; • Referente per l’inclusione per ordine di scuola; docente che coordini le iniziative di

integrazione per la disabilità e per l’inclusione in genere (svantaggio linguistico/culturale, sociale, sostegno linguistico……; raccordo con il referente d’Istituto.

• Referente SPIDER (DSA – BES) - docente che si occupa del coordinamento delle attività pianificate per le classi che ospitano alunni DSA (stesura del PDP, screening classi seconde primaria…);

• Commissione Spider: referente, un docente per plesso di scuola primaria • Referente per il protocollo alunni adottati

• Il gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI composto nel rispetto della normativa vigente).

• referente per il CTI.

• commissione per il CTI composta da un docente referente in ogni ordine. - La riorganizzazione e riprogrammazione delle attività da realizzarsi all’interno del CTI.

Tali figure opereranno:

- per formulare criteri di individuazione sulla base di elementi oggettivi, ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche, per le varie tipologie di BES, degli alunni che evidenziano uno svantaggio di carattere socio-economico, linguistico- culturale e comportamentale;

- per la redazione e l’aggiornamento del Piano Annuale di Inclusione;

REFERENTE ISTITUTO PER L’ INCLUSIONE

COMMISSIONE

COMMISSIONE H REFERENTI PER

ORDINE DI SCUOLA REFERENTE SPIDER – COMMISSIONE SPIDER

REFERENTE ALUNNI

ADOTTATI

CONSIGLI DI CLASSE – EQUIPE PEDAGOGICA DI CLASSE/SEZIONE

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- per la definizione dei percorsi personalizzati per gli alunni con BES sulla base di traguardi condivisi (redazione di Piani Didattici personalizzati da parte dei team docenti - screening classi seconde primaria…);

- per la redazione di un curricolo di scuola per competenze nel rispetto delle Indicazioni Nazionali.

- per la redazione e l’aggiornamento del Sito del CTI; - Per un raccordo con i CTS

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Ogni anno vengono offerti/proposti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola. Inoltre viene posta particolare attenzione alla formazione dei docenti su metodologie didattiche innovative che prevedano l’uso delle tecnologie come strumenti inclusivi e realizzazione di setting d’aula flessibili. Sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in tema di inclusione con Master Universitari e docenti specializzati per il sostegno. Sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in comunicazione aumentativa alternativa – metodo A.B.A. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione nel normale contesto del fare scuola quotidiano. Si prevede l’attuazione di interventi di formazione su: • innovazione metodologico/didattica e pedagogia inclusiva • nuove tecnologie per l'inclusione • lettura codici ICF per diagnosi funzionali

• Nuova modulistica a livello provinciale per PEI e PDP

• Disturbi del Comportamento

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli. Le commissioni e le FIGURE REFERENTI raccoglieranno e documenteranno gli interventi didattico-educativi, forniranno consulenza ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi, proporranno strategie di lavoro per il GLI. Il GLI monitora e valuta il livello di inclusività della scuola; di seguito elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione - elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti , come esplicitato nel PTOF, i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva. Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i

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quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: contitolarietà dei docenti di sostegno con gli insegnanti di classe, assistenti educatori; - Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. - Gli assistenti educatori promuovono interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità, interventi che favoriscono l’autonomia, in classe o in altre situazioni operative. - Il referente d’Istituto e la Commissione INCLUSIONE coordinano la gestione del protocollo di accoglienza dell’alunno straniero e l’attivazione di percorsi laboratoriali; - Un Referente Spider coordina le attività pianificate per le classi che ospitano alunni con DSA (stesura del PDP, screening classi seconde primaria…); Se necessaria si potrà prevedere una mediatrice linguistico-culturale. Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione e al successo della persona.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Rapporti con CTS di zona per attività di formazione,informazione e collaborazione per alunni DSA. CTI – l’Istituto è sede di CTI Nell’ottica del miglioramento per il prossimo anno scolastico, valutata positivamente l’esperienza, si conferma un referente per il CTI e una commissione composta da un docente per ogni ordine di scuola dell’Istituto al fine di riorganizzare e programmare le attività da realizzarsi nell’ambito del Centro. Come da prassi consolidata (Protocollo provinciale) si cercherà la collaborazione delle ASUR territoriali e dei referenti UMEE

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso: • la condivisione delle scelte effettuate • partecipazione al GLI per individuare bisogni e aspettative • l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento ( redazione e verifica intermedia e finale dei PEI – PDP).

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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità ). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni di individuali - monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni - monitorare l'intero percorso - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità. I PEI vengono stesi dagli insegnanti di sostegno e dal consiglio/team di classe e definiti in incontri specifici secondo un protocollo provinciale, alla presenza degli operatori socio-sanitari e delle famiglie per condividerne le scelte metodologico/didattiche(GLHO).

Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonchè le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive per sostenere gli alunni in particolari difficoltà.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive non completamente presenti nella scuola per realizzare interventi precisi. L’istituto necessita:

• L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità

• L’assegnazione di educatori che condividano, integrino e supportino il piano di lavoro • Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare

gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni • L’incremento di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per

alunni stranieri e per corsi di alfabetizzazione • l’incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove

sono indispensabili strumenti compensativi

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro inserimento nella classe più adatta. Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere e accompagnare l'alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale è l’obiettivo di rendere capaci di fare scelte consapevoli con conseguente percezione della propria "competenza". L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura".

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Al fine di attivare e promuovere le abilità funzionali, le autonomie e lo sviluppo del potenziale cognitivo di ognuno, nel rispetto dell’offerta delle pari opportunità, saranno previsti:

ACCOGLIENZA intesa non solo come inserimento, ma, quanto più possibile, come integrazione che coinvolga tutti gli insegnanti e tutti gli allievi e le allieve dell’équipe, della sezione, della classe e, ove si renda necessario, dell’Istituto.

CORRESPONSABILITÀ E COLLEGIALITÀ nella gestione della disabilità fra tutti i docenti membri dell’équipe pedagogica senza l’esclusiva delega all’insegnante di sostegno. ( PATTO FORMATIVO )

SCAMBIO di ruoli e di professionalità all’interno della classe e/o dell’Istituto.

PLURALITÀ DI STRATEGIE DIDATTICHE che rendano significativa la presenza dell’alunno/a diversamente abile, nella sezione e nella classe; che consentano buoni livelli di individualizzazione; che attivino le risorse informali di insegnamento presenti nel gruppo-classe (coppie di aiuto, coppie di lavoro, lavori in gruppo omogeneo, lavoro in gruppo eterogeneo, tutoraggio); che rispettino l’individualità delle capacità e dei tempi di apprendimento di ognuno attribuendo a ciascun alunno/a ruoli differenziati ma dignitosi e complementari all’interno della classe.

PLURALITÀ DI OFFERTE FORMATIVE frequenza dei laboratori opzionali programmati per il gruppo classe e attività quali: teatro, sport, musica, operatività, sia nel tempo scolastico sia in quello extra, se previsto.

PLURALITÀ DI STRUMENTI ivi compresi software didattici semplificati ed individualizzabili.

COLLABORAZIONE CON GLI OPERATORI

degli EE. LL., dell’A.S.U.R. e di cooperative per consentire agli alunni, alle alunne e alle famiglie di ottenere l’affiancamento di educatori, assistenti di base (per i casi più gravi ) sia in orario scolastico sia in quello extra.

ORIENTAMENTO inteso come sostegno e guida al raggiungimento di un’autonomia personale e sociale che consenta la costruzione di un progetto di vita ed una futura integrazione socio-lavorativa.

CONTINUITÀ VERTICALE con gli ordini scolastici precedenti e quelli seguenti prevedendo un inserimento “ assistito” nel passaggio da un ordine scolastico all’altro.

CONTINUITÀ ORIZZONTALE intesa come completo e documentato passaggio di informazioni diagnostiche e metodologico - didattiche sull’alunno/a disabile nell’eventuale cambio di insegnante e nel passaggio da un ordine scolastico all’altro.

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CURRICULO FUNZIONALE volto a promuovere la presa di coscienza del sé sociale prevedendo un percorso didattico che favorisca l’autonomia personale nella cura della propria persona e nell’utilizzo di servizi quali negozi, uffici, servizi sanitari, di mezzi di trasporto ( tram, treno) e di comunicazione.

DOCUMENTAZIONE PER OGNI ALUNNO

Annualmente, per ogni allievo o allieva disabile, verranno redatti i seguenti documenti:

- PEI - PATTO FORMATIVO FRA TUTTE LE

COMPONENTI - CONTRATTO FORMATIVO Scuola- Famiglia - PIANO DI LAVORO INDIVIDUALIZZATO - QUADERNO DEI MIEI TALENTI (Come da

accordo in sede di commissione H) Tali documenti, insieme a D.F. e P.D.F., costituiranno il curricolo diagnostico-didattico dell’alunno/a disabile.

Al termine di ogni anno scolastico, entro il 30 giugno, l’Istituto, a cura degli organi competenti, predispone il P.A.I. nell’ottica del MIGLIORAMENTO CONTINUO.

PER GLI ALUNNI STRANIERI Le diversità culturali e religiose non solo saranno accettate da tutte le componenti scolastiche, ma valorizzate. Viene utilizzato un PROTOCOLLO per garantire una piena accoglienza, una conoscenza dell’alunno/a e della sua cultura d’origine e una concreta inclusione nella realtà scolastica.

PER GLI ALUNNI/E PROVENIENTI DA ALTRE REALTÀ SCOLASTICHE ACCOGLIENZA nella classe e nell’Istituto CONOSCENZA dell’alunno/a e della sua esperienza scolastica pregressa EVENTUALI INTERVENTI DI RINFORZO , se necessario. L’istituto promuove l’integrazione ATTRAVERSO IL SEGUENTE PROGETTO: Progetto di aiuto ed assistenza ad alunni/e stranieri con mediatore linguistico

PER GLI ALUNNI ADOTTATI Dalle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati dicembre 2014. La scuola è un’esperienza importantissima nella vita di ogni minore adottato, riveste sicuramente una grande importanza nel determinare la qualità del suo inserimento nel nuovo contesto sociale: rappresenta il primo luogo di socializzazione successivo a quello protettivo del mondo familiare. Si ritiene fondamentale costruire una collaborazione tra scuola e famiglia e una comunicazione reciproca efficace, al fine di elaborare obiettivi comuni per l’acquisizione di sicurezza e autostima da parte dell’alunno adottato. L’ACCOGLIENZA RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA

• All’atto dell’iscrizione è indispensabile fissare un colloquio che permetta agli insegnanti di conoscere la storia del minore nonché presentare la realtà scolastica di cui farà parte.

• È importante avviare un rapporto di costante ed efficace collaborazione con i genitori al fine di evitare una sorta di “delega” incondizionata della gestione dell’alunno nell’ambito scolastico.

CRITERI E MODALITÀ PER INSERIMENTO

• L’inserimento dovrebbe avvenire in tempi appropriati, dopo un cospicuo periodo di permanenza nella famiglia adottiva e di adattamento ai tempi e ai ritmi che caratterizzano la nuova vita.

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• Nel caso di Adozione Internazionale di bambini in età scolare, andrebbe valutata attentamente l’opportunità di inserire l’alunno in una classe inferiore a quella dell’età anagrafica.

• Per un periodo iniziale si dovrebbe consentire un orario flessibile, in modo da favorire l’inserimento, valutando l’incremento delle ore di frequenza caso per caso.

• In caso di minori di origine straniera, è prevista, come indicato nel Protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri, l’elaborazione di una programmazione individualizzata per favorire l’apprendimento della lingua italiana.

AZIONI PREVISTE A SUPPORTO DEL PERCORSO DIAGNOSTICO E SCOLASTICO DI ALUNNI D.S.A. – B.E.S.

Con la Legge 8 ottobre 2010 n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” , si compie un lungo percorso che ha portato al riconoscimento, nel quadro normativo italiano, delle difficoltà che le persone con DSA incontrano in ambito scolastico. La Legge riconosce validità alle forme di tutela e di sostegno che già le scuole, le famiglie ed i ricercatori avevano individuato e sperimentato come le più adatte a garantire il successo formativo. Dall’a. s. 2016/17 l’Istituto ha adottato il modello di Piano Didattico Personalizzato elaborato a livello provinciale secondo il Protocollo BES 2016. E’ un Modello di richiesta alla scuola da parte della famiglia di un percorso personalizzato. Deve essere consegnato contestualmente o a seguito della diagnosi di DSA. Il PDP è un documento che la Scuola deve predisporre entro il primo trimestre scolastico ai sensi della C.M. del 6/03/2013. La Scuola Primaria ha adottato il PROGETTO SPIDER che prevede un protocollo di accoglienza ed un piano di screening per un primo accertamento dei disturbi di apprendimento. La scuola dell’Infanzia con la collaborazione di associazioni ONLUS del territorio propone un piano screening per una diagnosi precoce dei disturbi dell’apprendimento.

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3.5.2 LA CONTINUITA’ - L’ORIENTAMENTO L'Istituto comprensivo promuove la CONTINUITA’ ORIZZONTALE: nell’ambito del medesimo ordine, tramite l’archivio didattico, i documenti di valutazione. VERTICALE: tra i differenti ORDINI SCOLASTICI per l’elaborazione del P. T. O. F. , per la realizzazione di PROGETTI, per la socializzazione di esperienze e competenze tra docenti appartenenti a ordini differenti, per lo scambio di informazioni e materiali. L'Istituto comprensivo promuove "PROGETTI in CONTINUITÀ" tra gli ordini: - Scuola dell'Infanzia - Scuola Primaria- Laboratori operativi

- Scuola Primaria - Scuola Secondaria di I grado - Laboratori operativi durante le giornate della continuità e la giornata/evento “a scuola di condivisione”

- Scuola Secondaria di I grado - Scuola Sec. di II grado – Laboratori operativi durante l’orientamento

coordinati dalle funzioni - strumentali e realizzati dalle sezioni - classi terminali di un ordine e quelle iniziali dell'ordine successivo. I progetti prevedono:

a. la scelta di una tematica comune; b. lavori a classi aperte; c. lo scambio di docenti.

L’Istituto Comprensivo favorisce anche l’ORIENTAMENTO, inteso come conoscenza, negli anni–ponte, delle caratteristiche organizzative e didattiche dell’ordine scolastico successivo, degli spazi, delle risorse umane e materiali, degli orari delle lezioni e dei tempi della didattica. L’orientamento, inteso come pre-accoglienza, prevede VISITE GUIDATE nelle SCUOLE, conoscenza del personale, distribuzione di materiale illustrativo. La continuità si realizza anche con incontri tra docenti di ordini differenti volti a trasmettere informazioni sui singoli allievi e allieve, negli anni ponte. Gli alunni e le alunne dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia lavorano in gruppi misti insieme ai compagni di I° sc. primaria. I docenti di Scuola dell’Infanzia e di Scuola Primaria progettano e lavorano in compresenza con scambio di ruoli. Gli alunni e le alunne dell’ultimo anno di Scuola primaria lavorano durante attività di laboratorio pratico/sportive in gruppi misti insieme ai compagni di I° sc. secondaria.

3.5.3 LE EDUCAZIONI Dai tre ai quattordici anni, la scuola promuove le cosiddette “educazioni” volte a favorire la formazione graduale della donna, dell’uomo e del/la cittadino/a. L’alunno/a, grazie alla maturazione della propria identità e delle competenze culturali, è consapevole di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo di una convivenza civile. È in quest’ottica che, in ogni ordine scolastico, si progettano e si sviluppano le educazioni:

1. alla cittadinanza , “conoscere per convivere”; 2. alla salute ed alimentare,“conoscere per star bene”; 3. all’affettività, “conoscere le emozioni per “viverle” e gestirle ”. 4. all’ambiente, “conoscere per tutelare”; 5. alla sicurezza ,“conoscere per prevenire”;

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1. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Favorire la formazione del “cittadino” attraverso la conoscenza ed il rispetto delle norme comunitarie delle reciproche diversità.

SCUOLA dell’INFANZIA -CONOSCENZA E RISPETTO DELLE REGOLE ELEMENTARI riferite alla vita di sezione (con gli adulti, con il gruppo dei pari, con i compagni più grandi),durante le attività guidate, spontanee e durante il pranzo. -RISPETTO PER LE COSE proprie ed altrui, per gli spazi, anche comunitari

SCUOLA PRIMARIA - REGOLE DELL’ISTITUTO E DELLA CLASSE, nei confronti di compagni ed adulti - RISPETTO PER LE COSE proprie ed altrui, per gli spazi, anche comunitari

- I DOVERI – I DIRITTI: la convenzione dei diritti del bambino - ISTITUZIONI LOCALI Comune, Provincia, Regione - FORME DI GOVERNO

SCUOLA SECONDARIA Comprensione dei fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica

I e II classe

- NORME della COMUNITA’ SCOLASTICA. - COMUNE, PROVINCIA e REGIONE. - GLI ORGANI DI GOVERNO EUROPEI.

III classe

-Lo STATO ed i suoi ORDINAMENTI . -Le ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI. -La COSTITUZIONE ITALIANA.

2. EDUCAZIONE ALLA SALUTE/ALIMENTARE Favorire il benessere psico-fisico dell’allievo/a per prevenire malattie, disagi, dipendenze.

SCUOLA dell’ INFANZIA - Acquisizione di corrette posture durante le attività ed il pranzo. - Acquisizioni di corrette abitudini alimentari, soprattutto a colazione.

SCUOLA PRIMARIA - Acquisizione di corrette posture e di sane abitudini alimentari - Igiene personale - Igiene dentale - Le dipendenze alimentari - Le altre dipendenze (televisione, videogiochi ed internet)

SCUOLA SECONDARIA

I classe

- La salute psico-fisica - Educare al corretto uso delle nuove tecnologie: rischi e benefici (lotta al cyber bullismo)

II classe

- L’alimentazione e le malattie legate al cibo (obesità, anoressia, bulimia)

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III classe

- La sessualità - Le dipendenze

N. 3 EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ TRE ORDINI SCOLASTICI: - favorire, nel rapporto educativo e nell’approccio ai contenuti, un’educazione affettiva

-educazione alle pari opportunità e prevenzione alla discriminazione e violenza di genere(comma 16)

stimolare, far emergere rispetto nei confronti: • degli altri (pari, adulti, autorità, genere, ecc…) • degli animali • della natura • del proprio paese e della Patria

far acquisire consapevolezza di: • emozioni • sentimenti

che potranno essere espressi con differenti linguaggi (scritto, orale, grafico-pittorico, musicale, corporeo, ecc….) e con varie tipologie testuali (racconto, poesia, descrizioni, ecc…). Nella visione di film, nella lettura di libri, nella scelta di musiche, i docenti dei vari ordini avranno cura di evidenziare i sentimenti ed i valori universali quali l’amicizia, la pace, la solidarietà, la tolleranza, identità e rispetto di genere. L’educazione all’affettività, TRASVERSALE alle discipline e VERTICALE, si pone l’obiettivo di favorire nel ragazzo/a una crescita psico-socio-relazionale armonica, in contrapposizione e come “difesa” a modelli che prevalgono su quelli della collettività.

E’ un forte IMPEGNO EDUCATIVO che gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” si assumono anche in un MUTUO RAPPORTO con le FAMIGLIE, le PARROCCHIE, le SOCIETA’ SPORTIVE, le ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO presenti nel TERRITORIO.

4. EDUCAZIONE AMBIENTALE Conoscere l’ambiente per apprezzarlo e salvaguardarlo

SCUOLA dell’ INFANZIA Nel triennio, prima conoscenza con i cinque sensi, tramite attività guidate ed esperienze dirette, di alcuni ambienti naturali vicini all’esperienza del bambino (campagna, bosco, fiume, mare ) Visite guidate a fattorie didattiche, a isole ecologiche del territorio e a centri di raccolta differenziata.

SCUOLA PRIMARIA

Conoscenza, con l’uso dei cinque sensi e con osservazioni ed esplorazioni, di ambienti naturali locali vicini all’esperienza dei bambini e delle bambine Conoscenza degli AMBIENTI NATURALI in ITALIA e loro rispetto (fiume, collina, mare, montagna). Conoscenza della STORIA LOCALE con relativa TOPONOMASTICA.

SCUOLA SECONDARIA

classe I

Conoscenza approfondita di ambienti naturali e di esseri viventi anche attraverso il metodo sperimentale. Eventuale valorizzazione di ambienti locali.

classe II

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Conoscenza approfondita di ambienti naturali e di esseri viventi con particolare attenzione alla tematica dello SMALTIMENTO dei RIFIUTI e del RISPARMIO ENERGETICO

classe III

Le problematiche connesse agli INQUINAMENTI, ai CAMBIAMENTI CLIMATICI, allo SVILUPPO SOSTENIBILE, alla DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA

5. EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA Informare ed educare per prevenire incidenti a casa, a scuola e nella STRADA

EDUCAZIONE STRADALE

SCUOLA dell’INFANZIA Conoscenza di alcuni SEGNALI di PERICOLO - Il semaforo - Le strisce pedonali - Come si viaggia in pulmino / in macchina - Dove si cammina per la strada: il marciapiedi.

SCUOLA PRIMARIA Conoscenza dei principali SEGNALI di PERICOLO e di PRESCRIZIONE - Come si circola a piedi e in bicicletta

SCUOLA SECONDARIA “Le norme principali del nuovo Codice della strada.” - Eventuale intervento di esperti

TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO

Iniziative di formazione per gli studenti in collaborazione con il 118 e/o personale esterno. (comma 10 L 107/2015)

SICUREZZA ai sensi della L.81/2008 SCUOLA dell’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

Comportamenti da adottare in caso di terremoto/ incendio: due prove di evacuazione dell’edificio scolastico sulla base del piano di evacuazione

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3.5.4 LE VISITE GUIDATE

Per offrire stimoli e favorire la crescita culturale degli studenti vengono proposte visite guidate e viaggi d’istruzione

CRITERI PER L’EFFETTUAZIONE DELLE VISITE Si stabiliscono i seguenti criteri di massima per la scelta di possibili itinerari e per le modalità di

effettuazione delle visite guidate e viaggi d’istruzione.

• Visite guidate relative alle educazioni, ai contenuti disciplinari ed ai Progetti (alcune delle quali irrinunciabili nel primo ciclo d’istruzione).

• Visite guidate da effettuarsi in orario scolastico o per l’intera giornata o più giornate, con lo scuolabus comunale, il treno o con noleggio di pullman.

• Visite guidate in un’ottica di continuità orizzontale e verticale.

VISITE GUIDATE IN CONTINUITA’ Per offrire stimoli e favorire la crescita culturale degli allievi vengono proposti possibili itinerari per visite guidate e d’istruzione da effettuarsi da 3 a 14 anni.

SCUOLA DELL’ INFANZIA Uscita nel paese alla scoperta, soprattutto, dei luoghi riservati ai bambini

• AMBIENTI NATURALI (CAMPAGNA, FIUME, BOSCO, MARE) E STORICI vicini all’esperienza del bambino.

• FATTORIA DIDATTICA

• Visite al Museo del Balì e ad una BIBLIOTECA

SCUOLA PRIMARIA

• VISITA GUIDATA nel PAESE alla RISCOPERTA delle TRACCE della STORIA

• VISITA GUIDATA ad ALCUNI AMBIENTI VICINI: BOSCO – COLLINA – FIUME – MARE

• VISITA a siti archeologici locali

• Visite a MUSEI e ad una BIBLIOTECA

• “ SETTIMANA VERDE”.

SCUOLA SECONDARIA

• VISITA DI ALCUNE CITTÀ ITALIANE MEDIOEVALI, RINASCIMENTALI, DELL’OTTOCENTO…

• EVENTUALE VISITA AD UNA MOSTRA D’ARTE

• VISITA DI CARATTERE NATURALISTICO (PARCHI NAZIONALI)

• “SETTIMANA BIANCA”

• “SETTIMANA VERDE”

• VACANZA STUDIO IN UN PAESE DI LINGUA ANGLOFONA

• VIAGGIO CULTURALE A VIENNA

In allegato l’elenco delle uscite didattiche e delle visite d’istruzione relative all’anno scolastico in corso dei plessi/classi di scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria.

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3.6 SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

P.T.O.F.

AREA N. 3 DELLA CONTINUITA’ e

ORIENTAMENTO - INFORMATIVO - FORMATIVO (conoscenza di sé, autoconsapevolezza, definizione di un progetto di vita, metacognizione, controllo emotività, competenze sociali… )

AREA N. 5 DELLA VALUTAZIONE

- VALUTAZIONE POF - VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI - RENDICONTAZIONE SOCIALE - VISIBILITA’ - DOCUMENTAZIONE

AREA N. 2 DELL’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA E

RESPONSABILE - tematiche relative alla cultura della sicurezza, della salute, della legalità, alla promozione dei diritti umani, scuola aperta, … - Regolamento di istituto( DPR 249/’98, DPR 235/’07) viaggi di istruzione.. - Indirizzi alle S.S. di 1° per la quota oraria del 20% del curricolo dei piani di studio

AREA N. 1

DELLA PROMOZIONE DEL BENESSERE E DELLA PREVENZIONE DEL DISAGIO BISOGNI

SPECIALI: - inclusione alunni/e stranieri

- inclusione alunni/e diversamente abili

- supporto agli alunni/e con difficoltà specifiche di apprendimento

AREA N. 4 DEL CURRICOLO

� ASSI CULTURALI � RICERCA DIDATTICA: SCUOLA DIGITALE - RIFLESSIONE - SAPERI ESSENZIALI, DELLE DISCIPLINE (nodi fondanti, problematici, generativi di conoscenza) - COMPETENZE DISCIPLINARI E TRASVERSALI - STRATEGIE DIDATTICHE, CONTESTI DI APPRENDIMENTO.

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UTILIZZO E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE (area didattica)

• DISPONIBILITA’ DOCENTI

• COMPETENZE PROFESSIONALI (ANAGRAFE DELLE COMPETENZE)

• F.S.

• REFERENTI

• INCARICHI GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE SONO: FUNZIONI STRUMENTALI ALL’OFFERTA FORMATIVA, REFERENTI, COMMISSIONI (SULLA BASE DELLE RISORSE EFFETTIVAMENTE DISPONIBILI POTREBBE CAMBIARE IL TIPO DI INCARICO ED IL NUMERO DEGLI ADDETTI

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UTILIZZO E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE FUNZIONI STRUMENTALI - REFERENTI - COMMISSIONI

MACRO AREA N. 1 PROMOZIONE BENESSERE PREVENZIONE DISAGIO INTERCULTURA INTEGRAZIONE

MACRO AREA N. 2

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

MACRO AREA N. 3

CONTINUITA'/ORENTAMENTO

MACRO AREA N. 4 (POF)

CURRICOLO EXRACURRICOLO SCUOLA DIGITALE SOSTEGNO AI DOCENTI GESTIONE STRUMENTI

DIDATTICI E PIATTAFORMA

MACRO AREA N. 5

□ VALUTAZIONE

□ AUTOVALUTAZIONE

FUNZIONE STRIMENTALE

N. 2 N. 3

REFERENTE

N. 1 (BENESSERE E PREVENZIONE )

N. 1 (C.T.I.)

N. 1

ED . ALLA SALUTE PREVENZIONE DROGHE,

ALCOL SOLIDARIETA'

N. 2

VIAGGI DI ISTRUZIONE n.1

ED . STRADALE

n. 1 ED . AMBIENTALE

N. 2

GESTIONE STRUMENTI DIDATTICI E PIATTAFORMA

N. 4

INCARICHI N. 1

INTEGRAZIONE N. 1 (Resp. N.A.I.)

COMMISSIONE DI - COMMISSIONE (POF) N. 9 RESPONSABILI DI

PLESSO

55

3.6.1 LE SCUOLE DELL’ISTITUTO

DENOMINAZIONE ORDINE DI SCUOLA NUMERO DI CLASSI/SEZIONI

M. MONTESSORI SALTARA SCUOLA INFANZIA 1

G. RODARI CALCINELLI SCUOLA INFANZIA 2

C. COLLODI CALCINELLI SCUOLA INFANZIA 6

DON BOSCO VILLANOVA SCUOLA INFANZIA 4

R. DEZI SALTARA SCUOLA PRIMARIA 5

B.LUGLI CALCINELLI SCUOLA PRIMARIA 14

C. CIAVARINI MONTEMAGGIORE SCUOLA PRIMARIA

SAN LIBERIO VILLANOVA SCUOLA PRIMARIA

9

G. LEOPARDI SALTARA SCUOLA

SECONDARIA

15

G. MARCONI MONTEMAGGIORE SCUOLA

SECONDARIA

4

56

3.6.2 ORARIO FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE

SCUOLE ORARI

SCUOLE INFANZIA 40 h settimanali

dal lunedì al venerdì

dalle ore 8.00 alle ore 16.00

Le prime due settimane di scuola hanno, di regola, un orario

variabile per l’accoglienza degli alunni.

SCUOLE PRIMARIE

C. CIAVARINI

MONTEMAGGIORE

27 h settimanali

dal lunedì al sabato

dalle ore 8,00 alle ore 12,30.

SAN LIBERIO VILLANOVA 27 h settimanali

dal lunedì al sabato

dalle ore 8,00 alle ore 12,30 .

B. LUGLI CALCINELLI 27 h settimanali

dal lunedì al sabato

dalle ore 8,00 alle ore 12,30

R. DEZI SALTARA 40 h settimanali

dal lunedì al venerdì

dalle ore 8.30 alle ore 16.30 .

SCUOLE SECONDARIE *

30 h settimanali da lunedì a venerdì dalle ore 8,00 alle ore 13,45 - 6 spazi orari di lezione di 55’ 8 RIENTRI di SABATO dalle ore 8.00 alle ore 12.00 il cui calendario è reso noto entro il mese di dicembre.

*La scuola secondaria attua la flessibilità oraria. Dall’ inizio delle lezioni al loro termine, la durata di ogni lezione nella Scuola Secondaria di Saltara e Montemaggiore sarà di 55’ e ogni giorno si terranno in orario antimeridiano 6 spazi orari di lezione, tranne il sabato. Nei mesi di febbraio e marzo, il sabato saranno previsti rientri a scuola dalle ore 7,55/ 8,00 alle 12,00.

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RIPARTIZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA

CL 1^ CL 2^ CL 3^ CL 4^ CL 5^

ORE SETT. ORE SETT. ORE SETT. ORE SETT. ORE SETT.

Italiano 8 8 7 7 7

Matematica e tecnologia

6 6 6 6 6

Storia- geografia 3 3 4 4 4

Scienze 2 2 2 2 2

Inglese 1 2 3 3 3

Motoria 1 1 1 1 1

Arte e immagine 2 2 1 1 1

Musica 2 1 1 1 1

Religione 2 2 2 2 2

Tot 27 27 27 27 27

RIPARTIZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE SCUOLA SECONDARIA

Classe I Classe II Classe III

Discipline Tot.

ore 85% 15%

Tot.

ore 85% 15%

Tot. ore

85% 15%

Italiano 198 168 30 198 168 30 198 168 30

Storia - ed. civica - geografia 99 84 15 99 84 15 99 84 15

Scienze matematiche 198 168 30 198 168 30 198 168 30

Lingua straniera inglese 99 84 15 99 84 15 99 84 15

Lingua straniera 2 66 56 10 66 56 10 66 56 10

Tecnologia 66 56 10 66 28 5 66 28 5

Arte e immagine 66 56 10 66 56 10 66 56 10

Musica 66 56 10 66 56 10 66 56 10

Scienze motorie 66 56 10 66 56 10 66 56 10

Religione 33 28 5 33 28 5 33 28 5

Approfondimento culturale 33 28 5 33 28 5 33 28 5

990 990 990

58

3.6.3 FLESSIBILITA’ DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA FLESSIBILITA’ ORARIA (DPR 275/99 – comma 3 L. 107/2015)

*Dall’ inizio delle lezioni al loro termine, la durata di ogni lezione nella Scuola Secondaria di Saltara e Montemaggiore sarà di 55’ e ogni giorno si terranno in orario antimeridiano 6 spazi orari di lezione, tranne il sabato. Nei mesi di febbraio e marzo, il sabato saranno previsti rientri a scuola dalle ore 7,55/ 8,00 alle 12:00. La piena realizzazione del curricolo di studio e il raggiungimento degli obiettivi non possono prescindere da forme organizzative di didattica flessibile, nei limiti della dotazione organica dell’autonomia (DPR 275/99 – comma 3 L. 107/2015).

Utilizo funzionale dell’ Organico dell’autonomia come previsto da:

L.107/2015 commi n. 5 e n. 63 ; CM del dicembre 2015 n. 2805; CM n. 2852 del settembre 2016 e CM n. 1830 del 06/10/2017:

1 – Utilizzo delle risorse professionali sia in attività curricolari di lezione che in altre attività caratterizzanti la funzione docente.

2 – Utilizzo dei docenti in modo da realizzare forme di flessibilità previste nel PTOF.

3 – Utilizzo dei docenti per la realizzazione di progetti di innovazione. –

4 - Utilizzo dei docenti per organizzare la sostituzione dei docenti assenti

L’Istituto favorisce L’INDIVIDUALIZZAZIONE E LA PERSONALIZZAZIONE dell’insegnamento come risposta ai “bisogni diversificati” degli allievi e delle allieve dei tre ordini scolastici attraverso:

SCELTE ORGANIZZATIVE E

DIDATTICHE FLESSIBILI

� Interventi di R/C/P per fasce di livello di alunni e alunne in orario curricolare e, se necessario, in orario extrascolastico con appositi corsi. � Articolazione flessibile del gruppo-classe � Divisione della classe in tre/quattro gruppi omogenei per livello o disomogenei � Classi aperte in orizzontale e verticale � Tutoring (docente; compagno) � Coppie di lavoro (omogenee), coppie d’aiuto (disomogenee). � Diversificazione del codice linguistico, dei canali, dei registri, delle strategie, degli strumenti didattici, degli spazi, coerentemente alla varietà delle intelligenze, degli stili di apprendimento e degli stili cognitivi. � Potenziamento dell’autostima degli allievi e delle allieve con rinforzi positivi, con l’ausilio dei docenti tutor � Articolazione flessibile del monte ore delle discipline � Articolazione flessibile del monte ore annuale delle lezioni per la Scuola Secondaria, su 5 giorni settimanali con 8 rientri il sabato durante i mesi di febbraio e marzo, per attività di recupero/ potenziamento/ attività di LABORATORIO basate su una didattica fondata

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sull’apprendimento cooperativo, laboratoriale e di problem solving, classi aperte, gruppi di livello.

METODI E STRATEGIE DIVERSIFICATI

CONTRATTO D’AULA All’inizio di ogni unità di lavoro si espliciteranno:

• obiettivi

• contenuti

• attività

• tempi di lavoro

• attività di routine (Scuola dell’Infanzia) ATTIVITA’ D’INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

• lezione dialogica

• lezione circolare

• lavori di gruppo omogenei/cooperative learning

• dibattiti guidati

• utilizzo delle nuove tecnologie

• Organizzazione per laboratori o per fasce d’età o sezioni aperte (scuola dell’infanzia)

• lezione frontale

ATTIVITA’ DI LABORATORIO

• METODO SPERIMENTALE

dall’osservazione alla “legge”

• METODO PROGETTUALE dall’idea

alla realizzazione

• METODO DELLA RICERCA

dall’ipotesi alla tesi

STRUMENTI VARI

• lavagna multimediale, lavagna tradizionale

• computer e strumenti multimediali

• libri di testo e non

• strumenti musicali

• strumenti di laboratorio

• videoproiettore

• giochi didattici

CAMPO SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE

• Contratto formativo con gli alunni/e ed i loro genitori

• Rinforzo positivo;

• Colloqui d’aiuto;

• Conversazioni guidate;

• Messaggi d’accoglienza verbali e non verbali;

• Autorevolezza e comprensione. CAMPO COGNITIVO

• Controllo immediato della comprensione;

• Utilizzo guidato dei libri di testo;

• Utilizzo guidato di altri strumenti di lavoro;

• Utilizzo di schemi, tabelle, mappe ( II biennio di scuola

primaria e scuola secondaria);

• Rinforzo immediato ed in itinere;

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• Esercitazioni immediate su quanto spiegato;

• Rinforzo dell’attenzione e della concentrazione;

ATTIVITÀ OPZIONALI OPERATIVE, ESPRESSIVE, MOTORIE, CULTURALI

Nelle classi, se richiesti dai docenti, potrà entrare personale ESPERTO di : MUSICA – SPORT – TEATRO – AMBIENTE – CINEMA nonché MADRELINGUISTI, PSICOLOGI, MEDICI, ecc….

Nella Scuola Secondaria, nelle giornate di rientro (sabato) sono programmate

• attività extracurricolari

• attività di recupero, consolidamento e potenziamento con gruppi meno numerosi

• attività laboratoriale di ogni tipo, comprese quelle con la presenza di esperti

• attività di continuità

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3.7 FUNZIONIGRAMMA D’ISTITUTO Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal P.T.O.F., si è predisposto il seguente Funzionigramma

DIRIGENTE SCOLASTICO

D.S.G.A.

UN DOCENTE 1° COLLABORATORE VICARIO

UN DOCENTE 2° COLLABORATORE

DUE DOCENTI COMPONENTI LO STAFF DI DIRIGENZA

FUNZIONI STRUMENTALI

• 1 DOCENTE PER AREA CONTINUITA’ SCUOLA INFANZIA/PRIMARIA

• 1 DOCENTE PER AREA SOSTEGNO AL LAVORO DEI COLLEGHI E AREA MONITORAGGIO VALUTAZIONE ALUNNI

• 1 DOCENTE PER ORIENTAMENTO CLASSI II E III/CONTINUITA’

• 1 DOCENTE MONITORAGGIO VALUTAZIONE ALUNNI/E

• 1 DOCENTE SOSTEGNO AL LAVORO DEI COLLEGHI

NUCLEO AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

� RESPONSABILE R.A.V. � COMMISSIONE: 1° COLLABORATORE – 2° COLLABORATORE – STAFF DI DIRIGENZA – 3 DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI – REFERENTE PER I MONITORAGGI SCUOLA PRIMARIA – 3 DOCENTI SCUOLA PRIMARIA – 1 DOCENTE SCUOLA INFANZIA – 1 DOCENTE ANIMATORE DIGITALE

COMMISSIONE ELABORAZIONE P.T.O. F.

� COORDINATORE (1° Coll. del DS) � n. 3 FUNZIONI STRUMENTALI (Area 1) � 2° Coll. del DS

COORDINATORI DI PLESSO

1 COORDINATORE E VICE PER SCUOLA DELL’INFANZIA “C. COLLODI” - CALCINELLI

1 COORDINATORE E VICE PER SCUOLA DELL’INFANZIA “G. RODARI - CALCINELLI

1 COORDINATORE E VICE PER SCUOLA DELL’INFANZIA “M. MONTESSORI”- SALTARA

1 COORDINATORE E VICE PER SCUOLA DELL’INFANZIA “DON BOSCO”- VILLANOVA

1 COORDINATORE E VICE PER SCUOLA PRIMARIA “B. LUGLI”- CALCINELLI

1 COORDINATORE E VICE PER SCUOLA PRIMARIA “R. DEZI”- SALTARA

1 COORDINATORE E VICE PER SCUOLA PRIMARIA “C. CIAVARINI”- MONTEMAGGIORE E “ SAN LIBERIO”

1 COORDINATORE E VICE PER SCUOLA SECONDARIA “G. LEOPARDI” SALTARA

1 COORDINATORE E VICE PER SCUOLA SECONDARIA “MARCONI” - MONTEMAGGIORE

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REFERENTI DI AREA

EDUCAZIONI: n. 1 docenti scuola secondaria

GESTIONE STRUMENTI DIDATTICI: n. 2 docenti scuola secondaria

CTI: un docente coordinatore scuola primaria , un docente scuola secondaria , un docente scuola infanzia

VIAGGI ISTRUZIONE: n. 2 docenti scuola secondaria

SCIENZE MOTORIE: n. 1 docente scuola primaria

MONITORAGGI SCUOLA PRIMARIA: n. 1 docente scuola primaria

PROGETTO SPIDER (SCUOLA PRIMARIA): un docente coordinatore, un docente di sostegno, un docente curricolare

INCLUSIONE: 1° COLLABORATORE DEL DIRIGENTE

G.L.I.

Referente G.L.I. Primo collaboratore

1 membro docente - curriculare Scuola dell’Infanzia

1 membro docente - sostegno Scuola dell’Infanzia

1 membro docente - curriculare Scuola Primaria

1 membro docente - sostegno Scuola Primaria

1 membro docente - sostegno Scuola Secondaria di I° grado

1 membro docente - curriculare Scuola Secondaria di I° grado

4 membri rappresentanti dei Genitori

Assistente Sociale UMEE

Referente E.L.

COMMISSIONE PROGETTAZIONE D’ISTITUTO

1° COLLABORATORE DEL DS Coordinatore

1 docenti Scuola Infanzia

2 docenti Scuola Primaria

2 docenti Scuola Secondaria

1 docente Animatore Digitale

63

3.8 INNOVAZIONE/RICERCA DIDATTICA

INSEGNARE …APPRENDERE Apprendere oggi è qualche cosa di molto diverso dal passato: sono diversi i mezzi attraverso i quali si accede alla conoscenza e soprattutto sono cambiate le modalità di apprendere dei nostri ragazzi, che ormai fanno parte di diritto della generazione dei cosiddetti nativi digitali. Una scuola di qualità, che desideri promuovere competenze significative e soprattutto avvicinarsi alle nuove generazioni e al loro modo di apprendere, non può prescindere dal ruolo svolto dalla tecnologia nei processi di apprendimento. Deve cambiare la trasmissione del sapere. Le scuole, così come gli insegnanti, gli educatori e gli stessi genitori devono accompagnare la rivoluzione in atto, non solo rendendo moderno l’apparato delle risorse tecniche per la didattica, dando la possibilità a tutti di “alfabetizzarsi” nella nuova era, ma anche accogliendo e legittimando gli stili di pensiero e di azione che sono propri del nuovo campo. I’Istituto crede nel valore aggiunto della tecnologia e nella possibilità che questa possa migliorare l’azione didattica ed educativa, in quanto apprendere a scuola con le nuove tecnologie significa anche imparare a dominarle, ad essere consapevoli dei loro rischi oltre che delle loro potenzialità. La tecnologia entra a scuola e diventa didattica efficace. E’ un insegnamento centrato sulle logiche della partecipazione, dell’immersione e della complicità e per questo sicuramente risponde alle esigenze della società contemporanea. Inoltre Il sistema dei media risulta più divertente, più vicino all’individuo perché più coinvolgente e non accademico. L’apprendimento multimediale opera per immersione (ci si immerge con più sensi: la vista, l’udito, il tatto…) mentre l’apprendimento monomediale opera principalmente per astrazione.

Ciò non significa che si intende disconoscere il passato ed i mezzi della scuola tradizionale, come libri, quaderni e penne, lezione frontale, ma semplicemente prendere atto che una scuola plurimediale, dove tutti i mezzi per apprendere vengono utilizzati e dove gli individui vengono lasciati liberi di scegliere il mezzo più confacente a sé per apprendere, è una scuola dove gli studenti hanno maggiori possibilità di raggiungere il successo formativo.

“CLASSI SENZA AULA – LO SPAZIO fa PEDAGOGIA” I plessi di scuola secondaria, dall’ anno scolastico 2015/2016, sono organizzati per Aule Laboratorio e sono gli alunni a spostarsi al cambio dell’ora per recarsi negli spazi di apprendimento attrezzati per la didattica specifica delle discipline. Ogni classe non ha più una aula propria, è il docente ad avere il suo “studio attrezzato” costruito, sulle base di precise esigenze d’insegnamento. Spazi dedicati ad ogni materia per stimolare lo studio, aule laboratori affidate a uno o più docenti, da personalizzare secondo le varie discipline. L’obiettivo è sostituire la tradizionale aula, che costringe ad un insegnamento frontale, con nuovi metodi di apprendimento polifunzionali.

TEAM DIGITALE

1 docente ANIMATORE DIGITALE

1 docente Scuola Primaria

2 docenti Scuola Secondaria

3 assistenti amministrativi Presidio tecnico

DSGA DSGA

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Il tema del rapporto tra ambiente scolastico ed educazione non è questione che si ponga solo oggi, è conosciuta da moltissimo tempo. Basti pensare alle scuole Montessoriane che da un secolo curano attentamente questo rapporto. Alla base di questo cambiamento sta il modello costruttivista, che concepisce lo studente come un costruttore che, con la guida e il sostegno dell’insegnante, organizza la struttura delle proprie conoscenze in modo autonomo e personale. Questo modello porta con sé la destrutturazione degli

spazi, non più rigidamente strutturati, ma flessibili. Gli alunni possono muoversi liberamente, non vi sono posti fissi, ci sono gruppi di cooperative learning, di peer education e altro ancora. Nell’ambiente costruttivista si acquisiscono non solo conoscenze e abilità, ma anche competenze, cioè capacità di agire con crescente autonomia in contesti problematici molto vicini alla realtà, sviluppando la dimensione del Learning by doing, imparare facendo. Muovendosi all’interno di questa cornice teorica di riferimento la ricerca ci ha dimostrato che le tecnologie digitali riescono a dispiegare al massimo i loro effetti. Non più aule fisse e impersonali per gruppi classe e docenti in movimento, ma gruppi classe che si spostano in aule attrezzate dedicate a discipline e gruppi di discipline, arricchite e personalizzate dai docenti con tutte le risorse necessarie a massimizzare l’apprendimento. Le attività di laboratorio non sono più residuali, ma entrano nell’orario scolastico, accompagna il percorso educativo dello studente e si integra nel curricolo nell’ottica di una didattica che mira a sviluppare competenze. La didattica laboratoriale rappresenta infatti “la soluzione ottimale in cui coniugare sapere e saper fare, per concretizzare la dimensione formativa ed educativa dell’apprendimento.

SPERIMENTAZIONE /FORMAZIONE METODOLOGICA Le risorse umane rappresentano un capitale importante. I’Istituto ha messo a disposizione dei docenti strumenti di formazione al di sopra della media e di conseguenza ha dato loro la possibilità di crescere professionalmente, oltre che di sperimentare innovazioni didattiche, guidati da esperti. Punto cardine dell’innovazione è pertanto la formazione continua del personale docente, che aderisce a progetti innovativi. L’Istituto nell’ anno scolastico 2015/16 si è associato a “tre Idee” nell’ambito delle “Avanguardie educative” (INDIRE) che ripensa la didattica al fine di renderla più efficace e funzionale alle esigenze dei ragazzi e della società in cui vivono.

1. LA FLIPPED CLASSROOM – SCUOLA SECONDARIA – SCUOLA PRIMARIA Nella flipped classroom l’insegnante diventa “allenatore” e guida a fianco dello studente con il compito di aiutarlo a destreggiarsi tra le miriade d’informazioni disponibili, di favorire lo sviluppo di un pensiero critico. Gli oggetti di apprendimento sono prodotti multimediali – ebook, video tutorial, podcast e altri strumenti appositamente predisposti – che, una volta pubblicati in rete, diventano accessibili da tutti con modalità personalizzabili. Con la flipped classroom il lavoro di base, che è la fruizione dei contenuti viene svolto individualmente dall’allievo con tempi e modalità personalizzate. Per farlo è dotato di iPad per accedere ai contenuti, con modi e tempi suoi, in modo da non perdere nessun passaggio, ma anche per interagire con loro. Il tempo in classe viene utilizzato per le attività di livello più avanzato, con la guida dell’insegnante, il supporto e la condivisione attraverso modalità peer e metodi di lavoro di gruppo. Il lavoro in classe può quindi, rispettare al meglio i tempi di apprendimento di ciascuno, permettere azioni di rinforzo mirate, lavori di gruppo che facciano emergere, attraverso il confronto, i dubbi, offrendo stimoli concreti ed esperienziali ma anche la possibilità da parte degli allievi di rielaborare e rendere vivi i contenuti.

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2. IL DEBATE – SCUOLA SECONDARIA – SCUOLA PRIMARIA (CLASSI QUARTE) Il «debate» è una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali («life skill»), che smonta alcuni paradigmi tradizionali e favorisce il cooperative learning e la peer education non solo tra studenti, ma anche tra docenti e tra docenti e studenti. Il debate consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono un’affermazione o un argomento dato dall’insegnante, ponendosi in un campo (pro) o nell’altro (contro). L’argomento individuato è tra quelli raramente affrontati nell’attività didattica tradizionale (un argomento non convenzionale, convincente. Dal tema scelto prende il via un vero e proprio dibattito, una discussione formale, non libera, dettata da regole e tempi precisi, per preparare la quale sono necessari esercizi di documentazione ed elaborazione critica; il debate permette agli studenti di imparare a cercare e selezionare le fonti, sviluppare competenze comunicative, ad autovalutarsi, a migliorare la propria consapevolezza culturale e, non ultimo, l’autostima. Il debate allena la mente a considerare posizioni diverse dalle proprie e a non fossilizzarsi su personali opinioni, sviluppa il pensiero critico, allarga i propri orizzonti e arricchisce il personale bagaglio di competenze. Acquisire «life skill» da giovani permetterà una volta adulti di esercitare consapevolmente un ruolo attivo in ogni processo decisionale. Al termine del confronto l’insegnante valuta la prestazione delle squadre assegnando un voto che misura le competenze raggiunte. Nelle gare di debate, per gli obiettivi che la metodologia si prefigge, non è consentito alcun ausilio di tipo tecnologico

3. LO SPACED LEARNING ( SCUOLA PRIMARIA) Lo «Spaced learning» è una particolare articolazione del tempo della lezione che prevede tre momenti di input e due intervalli. Nel primo input l’insegnante fornisce le informazioni che gli studenti devono apprendere durante la lezione. La durata dell’input non è predeterminata (anche se è nota la difficoltà di tener viva l’attenzione dei ragazzi per oltre 10-15”). Questo primo momento è seguito da un intervallo di 10”, durante i quali non deve esser fatto alcun tipo di riferimento al contenuto della lezione. Nel secondo input l’insegnante rivisita il contenuto della prima sessione cambiando però il modo di presentarlo (ad es. usando esempi differenti tra loro e/o connotati da elevata interattività). Nel secondo intervallo si applicano gli stessi principi del primo, lasciando un tempo di riposo/relax di circa 10”. Nell’intervallo l’attività può essere una declinazione della precedente. Anche in questo momento è importante che l’attività non sia correlata al contenuto della lezione. Nel terzo input l’insegnante rimane sul contenuto della prima sessione, ma propone attività centrate sullo studente: i ragazzi saranno chiamati a dimostrare di aver acquisito il contenuto condiviso nei primi input applicando le conoscenze in contesti di esercitazione o situazioni-problema. Il docente verifica infine l’effettiva comprensione del contenuto della lezione da parte degli studenti.

“CLASSE DIGITALE” Con il progetto classi digitali i docenti intendono utilizzare le tecnologie nella sperimentazione di nuove metodologie di insegnamento/apprendimento anche attraverso la trasformazione dell’ambiente di apprendimento che

- valorizzi al meglio il conseguimento di conoscenze e competenze durature; - si avvicini agli interessi e alle capacità degli studenti; - consenta un’attività diversificata per la gestione dell’eterogeneità della classe; - consenta di mettere in rete applicazioni e materiali didattici in uno spazio virtuale personale.

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“LA SCUOLA CHE CI PIACE” Realizzare un ambiente di apprendimento che favorisca la condivisione di materiali e attività e la responsabilizzazione dell'alunno riguardo al proprio percorso formativo. Creare uno spazio aula accogliente, un'organizzazione che favorisca l'autonomia, lo spirito "comunitario" e le competenze di ciascun alunno. Valorizzare strumenti per un lavoro di tipo laboratoriale, collaborativo, con materiale costruito in classe o dall'insegnante. Lavori per intergruppi, al fine di recuperare, consolidare e stimolare positivamente gli alunni nel proprio percorso formativo. “ENGLISH TOGETHER” – C.L.I.L. - SCUOLA SECONDARIA – SCUOLA PRIMARIA Le classi quinte e le classi di scuola secondaria parteciperanno attivamente a lezioni di geografia in lingua inglese, nella classe opereranno in contemporanea l’insegnante di inglese e quella di geografia. L’argomento scelto appartiene alla realtà degli alunni/e coinvolti/e: il fiume Metauro diventa un punto di partenza per il lavoro che sarà poi condiviso anche con la scuola secondaria di primo grado. Si affronteranno gli elementi naturali del paesaggio, la flora e la fauna locali. “IN MOVIMENTO VERSO IL FUTURO CON IL TRILINGUISMO” Alla scoperta del tedesco a partire dalla scuola primaria Il progetto intende rendere accessibile a tutti gli studenti la conoscenza di una seconda lingua straniera (tedesco) a partire dal 3° anno della Scuola Primaria e potenziare l’insegnamento/apprendimento della stessa nella Scuola Secondaria di Primo Grado. L’obiettivo del progetto è di far raggiungere agli allievi, al termine del 1°ciclo d’istruzione, livelli di competenza della lingua tedesca ad un livello A2/B1 attestati anche attraverso certificazioni esterne. Il vero passaporto oggi, per appartenere a un mondo globale, sono le lingue. Alcuni paesi europei hanno inserito da tempo l’insegnamento di più lingue nei normali programmi scolastici della scuola primaria e dell’infanzia. L’intento è quello di rendere i nostri allievi dei cittadini del mondo fornendo loro le chiavi per il loro futuro grazie all’acquisizione di una reale competenza comunicativa plurilingue. Perché il tedesco?

• È la lingua madre più parlata in Europa dopo l’inglese ed è la lingua ufficiale in Alto-Adige (Italia). • Il nostro territorio locale vanta rapporti di gemellaggio decennali con diverse cittadine della

regione di Rastatt ( Germania) • è la lingua straniera più richiesta dai datori di lavoro italiani, dopo l’inglese. • La Germania è il primo partner commerciale dell’Italia, come emerge dai dati Istat del 2014. • Su dieci turisti che scelgono le città d’arte e i paesaggi italiani, quattro sono di lingua tedesca. • Il tedesco, come l’inglese, deriva dal ceppo germanico. Se studiato dopo l’inglese, risulta più

facile grazie alle somiglianze con questa lingua.

• È una lingua logica con pochissime eccezioni e la sua struttura rafforza le abilità logiche.

3. 9 VALUTAZIONE E CONTROLLO DEL PROCESSO FORMATIVO La valutazione dei risultati, del comportamento e del processo formativo assume un ruolo centrale nell’esperienza scolastica degli alunni. Appartiene alla responsabilità educativa degli insegnanti modulare e usare la valutazione come strumento pedagogico-didattico. La scuola si pone come obiettivi prioritari, condivisi a livello nazionale, la formazione e la preparazione degli alunni. Deve quindi essere in grado di valutare correttamente il raggiungimento dei traguardi prefissati e di comunicarli tempestivamente agli alunni e alle alunne e alle loro famiglie.

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A tal fine, è opportuno che ogni istituzione scolastica adotti una corretta strategia perché i voti con cui gli apprendimenti e il comportamento vengono valutati siano trasparenti, credibili e coerenti con il percorso di formazione seguito. I docenti tengono costantemente sotto controllo insegnamenti/apprendimenti e traguardi di sviluppo delle competenze tramite sistematiche prove di tipo strutturato, semi-strutturato, non strutturato, nei modi e nei tempi concordati nei Team docenti e nei Gruppi Disciplinari e previsti nella CARTA dei SERVIZI. Nell’ottica del miglioramento, per la riduzione della varianza di risultato fra le classi, è prevista la costruzione di rubriche di valutazione e l’utilizzo di criteri di valutazione omogenei. TEMPI DELLA VALUTAZIONE 1. ACCERTAMENTO / VALUTAZIONE INIZIALE mese di ottobre

Osservazioni analitiche e registrazione dati per la verifica iniziale che sarà di tipo descrittivo; All’inizio di ogni anno scolastico verrà verificata la SITUAZIONE DI PARTENZA di ogni alunno con prove comuni strutturate disciplinari (concordate nei gruppi di area) sui contenuti disciplinari SIGNIFICATIVI e sulle abilità predefinite essenziali, i cui dati vengono tabulati, visualizzati con istogrammi, resi pubblici e confrontati con quelli di uscita. Per le classi prime della Scuola Secondaria di I° grado, i docenti di matematica, utilizzano le prove AC- MT finalizzate ad individuare eventuali alunni DSA. A tutte le classi vengono somministrate le prove d’ingresso disciplinari. Viene altresì verificata la situazione di partenza di ogni alunno da parte del Consiglio/équipe di Classe, come risulta nell’ area “Rilevazione dei bisogni”.

2. VERIFICA in ITINERE /VALUTAZIONE FORMATIVA – durante il I ed il II quadrimestre

Durante l’anno scolastico, i singoli docenti verificano insegnamenti/apprendimenti e traguardi di sviluppo delle competenze nei tempi e nei modi previsti dalla loro programmazione con prove sistematiche e differenziate nella tipologia e nel grado di difficoltà e con osservazioni formali ed informali. Le stesse, corrette nei tempi previsti dalla Carta dei Servizi (gg. 6 prove strutturate, gg. 15 prove non strutturate), sono utilizzate per il recupero o il rinforzo delle abilità anche tramite la strategia dell’autocorrezione.

3. VERIFICA FINALE maggio/giugno

Sono somministrate a tutti gli allievi COMUNI PROVE STRUTTURATE D’USCITA concordate dai gruppi di area volte ad accertare livelli di apprendimento disciplinari e traguardi di sviluppo delle competenze, come da INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2012. I dati tabulati e visualizzati, sono messi a confronto con quelli d’ingresso in un processo di controllo continuo degli apprendimenti. Sulla base dei risultati degli apprendimenti, i docenti progettano il miglioramento per l’a.s. successivo , modificando metodi e strategie.

4. VERIFICA/VALUTAZIONE SOMMATIVA mesi di gennaio – giugno

La verifica sommativa quadrimestrale (gennaio-giugno) è effettuata dal singolo docente e validata dall’Equipe Pedagogica / Consiglio di Classe ed è espressa in DECIMI, sulla base di un comune schema di riferimento elaborato dai gruppi disciplinari, secondo linee comuni e condivise. La valutazione sommativa si conclude:

♦ con un GIUDIZIO DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE alla classe successiva/all’esame di Stato;

68

♦ con l’indicazione del DEBITO FORMATIVO; La valutazione sommativa fa riferimento a CRITERI COMUNI CONCORDATI nel Collegio Docenti. Gli alunni e le alunne con debiti dovranno essere recuperati con appositi interventi dai loro docenti che, a tal fine, utilizzeranno strategie e strumenti diversificati, in un’ottica di flessibilità didattica. (Sez. 3.6.3) I risultati delle verifiche, visibili tramite registro elettronico , sono sempre comunicati alle famiglie coinvolte nel processo di apprendimento, (attraverso un'opera di controllo, sostegno, ascolto, valorizzazione). Nella scuola dell’infanzia gli allievi e le allieve saranno osservati dai docenti e le loro competenze verranno monitorate con apposite prove. I dati saranno riportati nelle griglie di osservazione che, al termine del ciclo, saranno allegate al fascicolo personale dell’allievo e dell’allieva. Al termine del primo ciclo d’istruzione gli alunni sostengono L’esame di Stato per il conseguimento del DIPOMA attestante la conclusione del primo ciclo di istruzione. La Scuola ha un PROTOCOLLO ESAMI che segue tre criteri fondamentali:

1. L’INTERDISCIPLINARIETÀ per evitare che il colloquio pluridisciplinare sia, di fatto, una somma di colloqui distinti e separati.

2. LA PERSONALIZZAZIONE dell’ITER d’ESAME per valorizzare l’allievo e mettere in luce COMPETENZE, INTERESSI, ATTITUDINI.

3. L’UTILIZZO di CODICI e STRUMENTI DIFFERENTI.

5. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Secondo le indicazioni del DM n. 741/2017 del 03/10/2017, relativo alle INDICAZIONI IN MERITO agli ESAMI CONCLUSIVI PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE I, dall’anno 2017/18 l’esame di Stato è costituito da tre prove scritte e da un colloquio. Le prove scritte sono: a) prova scritta relativa alle competenze di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento; b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche; c) prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere studiate, articolata in due sezioni, fatto salvo quanto previsto dal successivo articolo 9, comma 4. La partecipazione alle prove Invalsi diventa requisito d’ammissione all’Esame, ma non incide sulla votazione finale, lo svolgimento è anticipato ad aprile e a Italiano e Matematica si aggiunge l’Inglese. La valutazione del comportamento sarà espressa d’ora in poi con giudizio sintetico e non più con voti decimali, per offrire un quadro più complessivo sulla relazione che ciascuna studentessa o studente ha con gli altri e con l’ambiente scolastico. La norma che prevedeva la non ammissione alla classe successiva per chi conseguiva un voto di comportamento inferiore a 6/10 è abrogata. Insieme al diploma finale del I ciclo sarà rilasciata una Certificazione delle competenze con riferimento alle competenze chiave europee. Alle scuole verrà fornito, per la prima volta, un modello unico nazionale di certificazione, che sarà accompagnato anche da una sezione a cura dell’Invalsi con la descrizione dei livelli conseguiti nelle Prove nazionali. La certificazione sarà rilasciata anche al termine della primaria, ma senza la sezione dedicata all’Invalsi.

Il documento è consegnato alle famiglie degli alunni e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo. La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e

• aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale;

• va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati;

69

• impone alla scuola di ripensare il proprio modo di procedere per ripensare l’intera prassi didattica e valutativa suggerendo di utilizzare gli apprendimenti acquisiti nell’ambito delle singole discipline all’interno di un più globale processo di crescita individuale.

• SPERIMENTAZIONE MODELLO DI SPERIMENTAZIONE CERTIFICAZIONE COMPETENZE SCUOLA INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA LIVELLI DI APPRENDIMENTO

Livelli Voto Conoscenze Abilità Descrittori

Non raggiunto 5 Limitate Sviluppo limitato

Esegue compiti semplici ma commette diversi errori; ha difficoltà ad applicare le procedure.

Essenziale/ Parzialmente raggiunto Utilizzazione guidata di procedure elementari nel medesimo contesto nel quale sono state proposte

6 Essenziali Sviluppo parziale

Esegue semplici compiti commettendo vari errori; sa applicare le conoscenze nei contesti usuali.

Intermedio Utilizzazione di conoscenze e abilità nel medesimo contesto nel quale sono state proposte

7

Soddisfacenti Sviluppo positivo

Esegue compiti di media complessità, applicando le giuste procedure.

Intermedio Utilizzazione di conoscenze e abilità acquisite e scelta di quelle più opportune alla soluzione di situazioni problematiche note.

8 Complete Sviluppo soddisfacente

Esegue compiti complessi; sa applicare autonomamente le procedure.

Avanzato Utilizzazione di conoscenze e abilità acquisite e scelta di quelle idonee alla soluzione di situazioni problematiche non conosciute.

9 Approfondite Sviluppo pieno

Esegue compiti complessi; sa applicare coerentemente le procedure anche in contesti non noti.

Avanzato Padroneggiare ed applicare conoscenze e abilità acquisite in situazioni diverse, con scelta critica di quelle idonee alla soluzione di situazioni problematiche non conosciute e complesse.

10 Complete,coerenti, approfondite

Sviluppo approfondito

Esegue compiti complessi; sa applicare con precisione le procedure anche in contesti non noti. Elabora opinioni critiche su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

70

SCUOLA SECONDARIA LIVELLI DI APPRENDIMENTO

Livelli Voto Conoscenze Abilità Descrittori

Non raggiunto 4 Limitate Sviluppo limitato

Esegue compiti semplici ma commette diversi errori; ha difficoltà ad applicare le procedure.

Parzialmente raggiunto Utilizzazione guidata di procedure elementari nel medesimo contesto nel quale sono state proposte

5 Superficiali Sviluppo parziale

Esegue compiti semplici ma commette errori; utilizza procedure in modo frammentario e superficiale.

Essenziale Utilizzazione di procedure elementari nel medesimo contesto nel quale sono state proposte

6 Essenziali Sviluppo non completo

Esegue semplici compiti commettendo vari errori; sa applicare le conoscenze nei contesti usuali.

Intermedio Utilizzazione di conoscenze e abilità nel medesimo contesto nel quale sono state proposte

7

Soddisfacenti Sviluppo positivo

Esegue compiti di media complessità, applicando le giuste procedure.

Intermedio Utilizzazione di conoscenze e abilità acquisite e scelta di quelle più opportune alla soluzione di situazioni problematiche note.

8 Complete Sviluppo soddisfacente

Esegue compiti complessi; sa applicare autonomamente le procedure.

Avanzato Utilizzazione di conoscenze e abilità acquisite e scelta di quelle idonee alla soluzione di situazioni problematiche non conosciute.

9 Approfondite Sviluppo pieno

Esegue compiti complessi; sa applicare coerentemente le procedure anche in contesti non noti.

Avanzato Padroneggiare ed applicare conoscenze e abilità acquisite in situazioni diverse, con scelta critica di quelle idonee alla soluzione di situazioni problematiche non conosciute e complesse.

10 Complete,coerenti, approfondite

Sviluppo approfondito

Esegue compiti complessi; sa applicare con precisione le procedure anche in contesti non noti. Elabora opinioni critiche su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

71

SCUOLA PRIMARIA – DESCRITTORI DI COMPORTAMENTO

Giudizio Obiettivo Indicatore Descrittore

Comportamento

L’alunno/a è sempre corretto/a con i docenti con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta gli altri e i loro diritti, nel riconoscimento delle differenze altrui.

Uso delle strutture della scuola

Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.

ott

imo

(9

/10

)

Acquisizione di una coscienza morale e civile

Rispetto del regolamento

Rispetta sempre il regolamento

Comportamento L’alunno/a, nei confronti dei compagni, dei docenti e del personale della scuola è corretto/a. Rispetta gli altri e i loro diritti.

Uso delle strutture della scuola

Generalmente utilizza al meglio il materiale e le strutture della scuola. d

isti

nto

(8)

Acquisizione di una coscienza morale e civile

Rispetto del regolamento

Generalmente rispetta il regolamento

Comportamento

Il comportamento dell’alunno/a, nei confronti dei compagni, dei docenti e del personale della scuola non sempre è corretto. Talvolta mantiene un atteggiamento poco rispettoso degli altri e dei loro diritti.

Uso delle strutture della scuola

Utilizza in maniera non sempre accurata il materiale e le strutture della scuola.

bu

on

o

(7)

Acquisizione di una coscienza morale e civile

Rispetto del regolamento

Talvolta non rispetta il regolamento e riceve richiami.

Comportamento

Il comportamento dell’alunno/a, nei confronti dei compagni, dei docenti e del personale della scuola è poco corretto. Spesso mantiene un atteggiamento poco rispettoso degli altri e dei loro diritti.

Uso delle strutture della scuola

Utilizza in maniera poco accurata il materiale e le strutture della scuola. su

ffic

ien

te

(6)

Acquisizione di una coscienza morale e civile

Rispetto del regolamento

Viola frequentemente il regolamento e riceve richiami verbali e scritti.

72

SCUOLA SECONDARIA

GIUDIZIO Voti DESCRITTORI DI COMPORTAMENTO

5 NON CORRETTO L’alunno non rispetta le regole di comportamento anche se sollecitato e richiamato. E' recidivo nel mettere in pericolo sé stesso, i compagni e il personale scolastico, nel danneggiare le strutture, nella mancanza di rispetto verso gli altri . Trascina altri verso il comportamento scorretto; produce volontariamente disturbo alle attività e/o danni. All’alunno sono state irrogate sanzioni disciplinari di sospensione dalle lezioni .

6 NON SEMPRE CORRETTO L’alunno rispetta le regole, ma solo se continuamente sollecitato, non ha rispettato le regole in alcuni episodi , mostrando poi la buona volontà di riparare . L’alunno pur rispettando le regole del vivere sociale, arriva spesso in ritardo / fa molte assenze / spesso esce in anticipo.

7 VIVACE MA CORRETTO L’alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur essendo vivace ; se sollecitato controlla il proprio comportamento, tenta di auto correggersi. Pur avendo infranto in alcune occasioni le regole scolastiche ha poi migliorato il comportamento.

8 CORRETTO L’alunno rispetta le regole; è in genere collaborativo nei confronti dei compagni e dell’insegnante, rispetta le cose comuni, è responsabile, partecipa positivamente alla vita di classe.

9 CORRETTO E RESPONSABILE L’alunno rispetta le regole ; è collaborativo nei confronti dei compagni e dell’insegnante. Si pone come elemento positivo all’interno della classe , partecipa attivamente in modo pertinente con contributi personali.

10 RESPONSABILE E PROPOSITIVO L’alunno rispetta le regole ; ha un atteggiamento responsabile in ogni situazione, è collaborativo nei confronti dei compagni e dell’insegnante , si pone come elemento trainante e positivo all’interno della classe , durante tutto il periodo scolastico si è distinto in comportamento esemplare.

73

4. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (comma n 57)

Il PNSD è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per la diffusione di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. Questo Piano risponde alla necessità della costruzione di una visione di Educazione nell’era digitale, attraverso un processo che, per la scuola, sia correlato alle sfide che la società affronta nell’interpretare e sostenere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (life-long learning) e in tutti contesti della vita, formali e non formali. Già dal 2008 l’Istituto si è impegnato in investimenti economici per l’acquisto della dotazione tecnologico/informatica. Il processo ha avuto poi un importante potenziamento negli ultimi tre anni. - Azione LIM - prevede la diffusione capillare della Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) nella didattica in classe. In tutte le aule di scuola primaria è presente un computer, la connessione wifi, un videoproiettore interattivo o LIM. La scuola dell’Infanzia è dotata di una LIM in ogni plesso. - Azione Cl@ssi 2.0 - Caratterizzata dallo slogan“non più la classe in laboratorio, ma il laboratorio in classe” con l’obiettivo di stimolare l’ideazione e la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi. - Azione Editoria digitale scolastica - finalizzata alla produzione di contenuti digitali con “e-pub editor”. La scuola secondaria, che è stata destinataria dei maggiori investimenti, ha una LIM, con connessione wifi in ogni aula. Gli studenti utilizzano il tablet come normale strumento di lavoro quotidiano in classe, scaricano testi in formato digitale e possono inoltre accedere ai materiali didattici messi a disposizione dai docenti anche attraverso piattaforme social specifiche per la didattica (FIDENIA). E’ possibile, attraverso collegamenti hot spot abilitati dai docenti, la navigazione web per scopi didattici in modo sicuro e sorvegliato dalla scuola. - ANIMATORE DIGITALE Inoltre la C.M. n. 17791 del 19/11/2015 ha disposto l’individuazione di animatore digitale”, incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni. Tale figura avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola, dovrà favorire il processo di digitalizzazione nonché diffondere le pratiche legate all'innovazione didattica.

4.1 PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO PER IL P.N.S.D. Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in

74

altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

AMBITO INTERVENTI A.S 2015-2016- FASE PRELIMINARE

Formazione interna

• Somministrazione di un questionario informativo/valutativo per la

rilevazione delle conoscenze/competenze/tecnologie/aspettative in

possesso dei docenti e degli alunni per l’individuazione dei bisogni sugli

ambiti del PNSD

• Elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell'indagine

conoscitiva

• Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo

docente

• Formazione per Animatore Digitale come da indicazioni del MIUR

• Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del

territorio e con la rete nazionale

Coinvolgimento della comunità scolastica

• Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al

PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola

Creazione di soluzioni innovative

• Sperimentazione e condivisione di metodologie didattiche innovative, legate all’uso delle nuove tecnologie

• Sperimentazione e condivisione di strumenti didattici digitali

Interventi Triennio 2016-2019

Ambito A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018 A.S. 2018-2019

Formazione interna

Formazione specifica per

Animatore Digitale;

partecipazione a comunità

di pratica in rete con altri

animatori del territorio e

con la rete nazionale

Formazione specifica per

Animatore Digitale;

partecipazione a comunità

di pratica in rete con altri

animatori del territorio e

con la rete nazionale

Formazione specifica per

Animatore Digitale;

partecipazione a comunità di

pratica in rete con altri

animatori del territorio e con

la rete nazionale

Azione di segnalazione di

eventi / opportunità

formative in ambito

digitale.

Azione di segnalazione di

eventi / opportunità

formative in ambito

digitale.

Azione di segnalazione di

eventi / opportunità

formative in ambito digitale.

75

Formazione, in base alle

necessità, su:

• uso degli strumenti

tecnologici già presenti a

scuola (formazione base)

• migliore utilizzo degli

ampliamenti digitali dei

testi in adozione

- uso di ambienti di

apprendimento e strumenti

online per la didattica

digitale integrata utilizzo di

cartelle condivise e

documenti condivisi di

Google Drive e delle Google

apps for education per la

condivisione di attività e la

diffusione delle buone

pratiche

- utilizzo di cartelle condivise

e documenti condivisi di

Google Drive e delle Google

apps for education per la

condivisione di attività e la

diffusione delle buone

pratiche

Formazione, in base alle

necessità, su:

- uso degli strumenti

tecnologici già presenti a

scuola (formazione base)

- migliore utilizzo degli

ampliamenti digitali dei testi

in adozione

- uso di ambienti di

apprendimento e stumenti

online per la didattica

digitale integrata

- utilizzo di cartelle condivise

e documenti condivisi di

Google Drive e delle Google

apps for education per la

condivisione di attività e la

diffusione delle buone

pratiche

Formazione, in base alle

necessità, su:

- uso degli strumenti

tecnologici già presenti a

scuola (formazione base)

- migliore utilizzo degli

ampliamenti digitali dei testi

in adozione

- uso di ambienti di

apprendimento e stumenti

online per la didattica digitale

integrata

- utilizzo di cartelle condivise e

documenti condivisi di Google

Drive e delle Google apps for

education per la condivisione

di attività e la diffusione delle

buone pratiche

Formazione per la

creazione da parte dei

docenti del proprio e-

portfolio. (cfr. azione #10

del PNSD)

Aggiornamento/

Integrazione da parte dei

docenti del proprio e-

portfolio

Aggiornamento/Integrazione

da parte dei docenti del

proprio e-portfolio.

Introduzione alla stesura

dell’ e-portfolio di ogni

studente per la

registrazione delle attività

svolte, del processo di

sviluppo delle competenze e

delle certificazioni

acquisite.(cfr. azione #9 del

PNSD)

Stesura dell’e-portfolio di ogni

studente per la registrazione

delle attività svolte, del

processo di sviluppo delle

competenze e delle

certificazioni acquisite.(cfr.

azione #9 del PNSD)

76

Coinvolgimento della comunita’ scolastica

Creazione di un gruppo di

lavoro costituito dal

dirigente,

dall’animatore digitale

e dal DSGA e

progressivamente un

piccolo staff in ciascun

plesso, costituito da

coloro che sono

disponibili a mettere a

disposizione le proprie

competenze in

un’ottica di crescita

condivisa con i colleghi

Coordinamento con lo staff

di direzione, con le

figure di sistema, con

gli assistenti tecnici

Coordinamento con lo staff di

direzione, con le figure di

sistema, con gli assistenti

tecnici

Creazioni di spazi web

specifici di documentazione

e diffusione delle azioni

relative al PNSD.

Implementazione degli spazi

web specifici di

documentazione e

diffusione delle azioni

relative al PNSD.

Implementazione degli spazi

web specifici di

documentazione e diffusione

delle azioni relative al PNSD.

Pubblicizzazione delle attività relative al PNSD, svolte nella scuola

Pubblicizzazione delle attività relative al PNSD, svolte nella scuola

Pubblicizzazione delle attività relative al PNSD, svolte nella scuola

Utilizzo di strumenti per la

condivisione di materiale

didattico con gli alunni

Utilizzo di strumenti per la

condivisione di materiale

didattico con gli alunni

Utilizzo di strumenti per la

condivisione di materiale

didattico con gli alunni

Utilizzo di cartelle e

documenti condivisi di

Google Drive per la

formulazione e consegna di

documentazione:

1. programmazioni 2. relazioni finali 3. monitoraggi azioni del PTOF e del PdM

Utilizzo di cartelle e documenti

condivisi di Google Drive per la

formulazione e consegna di

documentazione:

� programmazioni � relazioni finali � monitoraggi azioni del PTOF e del PdM

Creazione di un Calendario

condiviso per il piano delle

attività.

Creazione di un Calendario

condiviso per il piano delle

attività.

Eventi aperti al territorio,

con particolare riferimento

ai genitori e agli alunni sui

temi del PNSD

Eventi aperti al territorio,

con particolare riferimento

ai genitori e agli alunni sui

temi del PNSD

Eventi aperti al territorio, con

particolare riferimento ai

genitori e agli alunni sui temi

del PNSD

Creazione di Revisione, integrazione,

77

soluzioni innovative

della rete wi-fi di Istituto

Accesso ad Internet

wireless/LAN per gli studenti

e per tutto il personale della

scuola

Accesso ad Internet

wireless/LAN per gli studenti

e per tutto il personale della

scuola.

Accesso ad Internet

wireless/LAN per gli studenti

e per tutto il personale della

scuola

Sperimentazione di nuove

metodologie (flipped

classroom, debate, ecc) e

condivisione delle

esperienze e del materiale;

condivisione di buone

pratiche già in uso nella

scuola

Sperimentazione di nuove

metodologie (flipped

classroom, debate, ecc) e

condivisione delle

esperienze e del materiale;

condivisione di buone

pratiche già in uso nella

scuola

Sperimentazione di nuove

metodologie (flipped

classroom, debate, ecc) e

condivisione delle esperienze e

del materiale; condivisione di

buone pratiche già in uso nella

scuola

Creazione di un repository

d’istituto per discipline

d’insegnamento e\o aree

tematiche per la

condivisione del materiale

prodotto

Aggiornamento del

repository d’istituto per

discipline d’insegnamento

e\o aree tematiche per la

condivisione del materiale

prodotto.

Aggiornamento del repository

d’istituto per discipline

d’insegnamento e\o aree

tematiche per la condivisione

del materiale prodotto.

Creazione di repository

disciplinari di video per la

didattica auto-prodotti e/o

selezionati a cura della

comunità docenti.

Implementazione di repository

disciplinari di video per la

didattica auto-prodotti e/o

selezionati a cura della

comunità docenti.

Attivazione di un Canale

Youtube per la raccolta di

video delle attività svolte

nella scuola

Aggiornamento del Canale

Youtube per la raccolta di

video delle attività svolte nella

scuola

Realizzazione di curricola

per la costruzione di competenze (comprese quelle digitali)

Aggiornamento dei curricola per la costruzione di competenze (comprese quelle digitali)

Aggiornamento dei curricola per la costruzione di competenze (comprese quelle digitali)

78

5. FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E MATERIALI

L’Istituto dispone di risorse materiali quali

� biblioteche per ragazzi/e ed adulti (genitori, docenti); � videoteche; � laboratori informatici, scientifici, musicali, operativi; � palestre; � spazi per attività integrative differenziate (Recupero-Consolidamento-Potenziamento), attività

motorie e di sostegno; � aule laboratorio disciplinari;

� refettori; � spazi verdi esterni adiacenti ai plessi, nelle scuole dell’infanzia allestiti con materiale ludico

strutturato. La dotazione attualmente presente di lavagne Interattive Multimediali (LIM) è di

- 19 aule su 28 classi delle scuole primaria – in alcune aule senza LIM è presente un videoproiettore collegato alla rete

- 21 aule su 27 (19 classi) della scuola secondaria di I grado e 6 smartTV - 2 aule su 14 della scuola dell’infanzia

FABBISOGNO Infrastruttura/ attrezzatura

Motivazione Fonti di

finanziamento

Completare la dotazione di Lavagne Interattive Multimediali (LIM)

Garantire pari opportunità didattiche a tutti gli alunni dell’Istituto;

Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie nel processo di insegnamento-apprendimento;

Esterni ed interni

Aggiornare e integrare i PC Garantire pari opportunità didattiche a tutti gli alunni dell’Istituto;

Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie nel processo di insegnamento-apprendimento

Esterni ed interni

Allestire laboratori di: - tecnologia - inglese - scienze - robotica

Progettare per competenze

Esterni ed interni

Potenziare laboratori di: - musica - arte

Garantire pari opportunità didattiche a tutti gli alunni dell’Istituto

Esterni ed interni

Il Decreto Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015 prevede tre grandi linee di attività: - miglioramento dotazioni hardware - attività didattiche - formazione insegnanti Ciascuna di queste ha messo in campo finanziamenti importanti grazie ai fondi strutturali europei, quasi tutti tramite bando di progetti.

79

L’Istituto ha presentato nel 2015 due progetti:

AMBIENTI DIGITALI:

Realizzazione di aule laboratorio aperti, pensati per essere palestre di innovazione e spazi dove mettere in campo strategie didattiche innovative e più corrispondenti alle nuove generazioni.

Progetto PON - FESR

Ampliamento/adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN

“Realizzazione dell’infrastruttura e dei punti accesso alla rete LAN/WLAN”

Progetto PON - FESR

AGGIORNAMENTO RELATIVO ALL’A.S. 2016/17

AMBIENTI DIGITALI L’ottenimento delle risorse richieste nei Bandi sopra descritti ha permesso la realizzazione di n. 3 aule laboratorio presso la Scuola Secondaria di Saltara pensati per essere palestre di innovazione e spazi dove mettere in campo strategie didattiche innovative e più corrispondenti alle nuove generazioni.

AMPLIAMENTO/ADEGUAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE DI RETE LAN/WLAN L’ottenimento delle risorse richieste nei Bandi sopra descritti ha permesso la realizzazione dell’infrastruttura e dei punti accesso alla rete LAN/WLAN”

ATELIER CREATIVI E LABORATORI PER LE COMPETENZE CHIAVE* Avviso pubblico per la realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali di atelier creativi e per le competenze chiave nell’ambito del PNSD.

Nell’ ottobre 2016 l’Istituto presenta una proposta progettuale relativa a : BANDO P.O.N. . n. 10862 del SETTEMBRE 2016*

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e

ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire

l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle

periferiche”.

Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo specifico 10.1. – Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa.

Azione 10.1.1 – Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con

disabilità (azioni di tutoring e mentoring, attività di sostegno didattico e di counselling, attività integrative, incluse

quelle sportive, in orario extrascolastico, azioni rivolte alle famiglie di appartenenza, ecc.).

AGGIORNAMENTO RELATIVO ALL’A.S. 2017/18

ATELIER CREATIVI E LABORATORI PER LE COMPETENZE CHIAVE* Avviso pubblico per la realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali di

atelier creativi e per le competenze chiave nell’ambito del PNSD.

80

Nell’ aprile l’Istituto è stato incluso nella graduatoria utile per il finanziamento rispetto a : BANDO P.O.N. . n. 10862 del SETTEMBRE 2016*

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”.

Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo specifico 10.1. – Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione

scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità (azioni di tutoring e mentoring, attività di

sostegno didattico e di counselling, attività integrative, incluse quelle sportive, in orario extrascolastico, azioni rivolte alle famiglie di appartenenza, ecc.).

Nel luglio 2017 l’Istituto presenta una proposta progettuale relativa a : BANDO P.O.N. “Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico”. Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione- Fondo Sociale Europeo (FSE) - Obiettivo specifico 10.2 – Azione 10.2.5

*L’effettiva realizzazione del progetto nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

6.FABBISOGNO DI ORGANICO

In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:

ORGANICO DOCENTI Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento

è così definito:

6.1 POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO

Fabbisogno per il triennio

Annualità

Posto comune

IRC Posto di sostegno

a.s. 2016-17: n. 27 21 ore

a.s. 2017-18: n. 27 21 ore

SCUOLA DELL’INFANZIA

a.s. 2018-19: n. 27 21 ore

a.s. 2016-17: n. 38 2 posti + 12 h

a.s. 2017-18: n. 38 2 posti + 14 h

SCUOLA PRIMARIA

a.s. 2018-19: n. 39 2 posti + 14 h

81

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO

Classe di concorso/sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

A043 n. 10 cattedre lettere; n. 10 cattedre lettere; n.10 cattedre lettere+h4

A059 n. 6 cattedre matematica-scienze; n. 6 cattedre

matematica-scienze; n. 6 cattedre matematica-scienze+h6

A345 n. 3 cattedre inglese; n. 3 cattedre inglese; n.3 cattedre inglese+h3

A245 n. 2 spezzoni orario francese (h 10);

n. 1 spezzone orario francese (h 6);

n.1spezzone orario francese (h 6);

A445 n. 1 cattedra (spagnolo) + h 4; n. 1 cattedra (spagnolo)

+ h 8; n.1 cattedra (spagnolo)+h 8;

A545 n. 1 spezzone orario tedesco 6 h; n. 1 spezzone orario

tedesco 6 h; n. 1 spezzone orario tedesco 6 h;

A028 n. 2 cattedre arte; n. 2 cattedre arte; n. 2 cattedre arte +h2

A030 n. 2 cattedre tecnologia; n. 2cattedre tecnologia; n.2 cattedre tecnologia+h2

A032 n. 2 cattedre musica; - n. 2 cattedre musica; - n. 2 cattedre musica+2

A033 n. 2 cattedre ed. fisica h; n. 2 cattedre ed. fisica n. 2 cattedre ed. fisica+h2

IRC n. 1 cattedra n. 1 cattedra n. 1 cattedra +h1

sostegno n. 7 n. 7

6.2 POSTI PER IL POTENZIAMENTO A.S. 2015/2016

Tipologia n. docenti Motivazione

docente di scuola primaria 1 - esonero del collaboratore del dirigente.

docente di scuola secondaria 3

- Contemporaneità nella scuola primaria e secondaria di I grado per progetti di recupero per alunni in difficoltà per: - didattica laboratoriale per gruppi di studenti al fine di aumentare la percentuale degli alunni che raggiungono la "sufficienza" in tutte le discipline, ridurre il numero delle bocciature e aumentare le eccellenze, in percorsi personalizzati per ordine di Scuola Primaria e Secondaria; - sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici,del patrimonio e delle attività culturali

docente di scuola secondaria 1

- Percorsi progettuali finalizzati a creare e sostenere il possesso di competenze in lingua straniera nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado

82

docente di scuola secondaria 2 - Recupero nelle discipline matematico-

scientifiche nella scuola primaria e secondaria di I grado

docente di sostegno 1 - Integrazione ore di sostegno vista la presenza di

alunni H in situazione di gravità che non hanno sufficiente copertura

docente di scuola secondaria 1 - Potenziare le competenze nella pratica e nella

cultura musicale nella Scuola Primaria e nella Secondaria

A.S. 2016/2017 Tipologia n. docenti Motivazione

docente di scuola primaria 4 comune 1 sostegno

- n. 1 per esonero del 1° collaboratore del dirigente. - n. 2 esperti di musica. - n. 2 per supporto ad alunni con scarsa copertura di integrazione scolastica.

docente di scuola secondaria 2

- Contemporaneità per progetti di recupero per alunni in difficoltà - Potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicale

docente di scuola secondaria 1 Doc. arte

A.S. 2017/2018 Tipologia n. docenti Motivazione

docente di scuola primaria

3 comune 1 sostegno

- Utilizzo delle risorse professionali sia in attività curricolari di lezione che in altre attività caratterizzanti la funzione docente. - Utilizzo dei docenti in modo da realizzare forme di flessibilità previste nel PTOF. - Utilizzo dei docenti per la realizzazione di progetti di innovazione. – Utilizzo dei docenti per organizzare la sostituzione dei docenti assenti

docente di scuola secondaria

3

- Contemporaneità per progetti di recupero per alunni in difficoltà - Sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici,del patrimonio e delle

83

attività culturali - Recupero/potenziamento nelle discipline matematico-scientifiche nella scuola primaria e secondaria di I grado

A.S. 2018/2019 Tipologia n. docenti Motivazione

docente di scuola primaria

4 comune 1 sostegno

- Utilizzo delle risorse professionali sia in attività curricolari di lezione che in altre attività caratterizzanti la funzione docente. - Utilizzo dei docenti in modo da realizzare forme di flessibilità previste nel PTOF. - Utilizzo dei docenti per la realizzazione di progetti di innovazione. – Utilizzo dei docenti per organizzare la sostituzione dei docenti assenti .

docente di scuola secondaria

3 +1

- Contemporaneità per progetti di recupero per alunni in difficoltà - Percorsi progettuali finalizzati a creare e sostenere il possesso di competenze in lingua straniera nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado - Sperimentazione lingua tedesca nella scuola elementare classi scuola primaria - Recupero/potenziamento nelle discipline matematico-scientifiche nella scuola primaria e secondaria di I grado

6.3 POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO

Tipologia n.

Dsga

1

Assistente amministrativo

8

Collaboratore scolastico

25

7. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE

84

Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni. (comma n. 124 della Legge n. 107/2015) Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico:

a.s. 2015/2016

Attività formativa Personale coinvolto tipologia

Le competenze digitali e innovazione didattica

Innovazione didattico/metodologica FLIPPED CLASSROOM

docenti di scuola Secondaria

- INDIRE - Formazione interna

Innovazione didattico/metodologica docenti di scuola Secondaria e Primaria

- INDIRE: - Avanguardie Educative

- uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola (formazione base) - utilizzo degli ampliamenti digitali dei testi in adozione - uso di ambienti di apprendimento e strumenti online per la didattica digitale integrata - utilizzo di cartelle condivise e documenti condivisi e diffusione delle buone pratiche - creazione da parte del proprio e-portfolio. (cfr. azione 10 del PNSD)

docenti di scuola Secondaria e Primaria

- Animatore Digitale Formazione interna

Le competenze linguistiche

Competenze comunicative in lingua inglese

docenti di scuola Primaria

Formazione interna

Potenziamento delle competenze di base: competenze logico matematiche

Matematica in gioco docenti di Scuola dell’Infanzia

- Formazione interna

MathUp docenti di scuola Secondaria e Primaria

- Formazione in collaborazione con l’Università “Bocconi” di Milano

La progettazione/la valutazione

Programmazione e valutazione per competenze

docenti di scuola Secondaria e Primaria

- Formazione interna

85

Autovalutazione

docenti di scuola Secondaria e Primaria

- (RETE AUMIRE) Rete regionale

Curricolo verticale in italiano e matematica e creazione di rubriche di valutazione

docenti di scuola Secondaria

- Formazione in rete “Infomentor “

L’inclusione

Supporto Psicologico per l’attività didattica

docenti di Scuola dell’Infanzia

- Formazione interna (Centro “Pippi Calzelunghe”)

C.T.I. : - Progetto CLASSE 3.i

docenti scuola secondaria

- Reti territoriali

C.T.I. : - Analisi applicata del comportamento A.B.A. comunicazione aumentativa alternativa C.A.A.

docenti scuola primaria e secondaria

- Reti territoriali

La sicurezza di cui al D.lgs n. 81/2008

PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE

Informazione di base sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

a. s. 2016/2017

Attività formativa Personale coinvolto tipologia

Le competenze digitali e innovazione didattica

Innovazione didattico/metodologica e Cittadinanza digitale

IN VERTICALE

Docenti di scuola Secondaria

Docenti di scuola Primaria

PNSD - Formazione interna a cura di Animatore Digitale e team digitale

Innovazione didattico/metodologica docenti di scuola Secondaria e Primaria

INDIRE: Avanguardie Educative

PON – per LA SCUOLA 2014-2020 – Competenze e ambienti di apprendimento – tecnologie e approcci metodologici innovativi.

docenti di scuola Secondaria e Primaria

Tot 10

Formazione esterna MIUR

PNSD – formazione team digitale Gruppo team digitale Formazione esterna MIUR

Le competenze linguistiche

Competenze comunicative in lingua inglese

docenti di scuola Primaria

Formazione interna con madrelingua inglese

Potenziamento delle competenze di base:

MathUp docenti di scuola Secondaria e Primaria

Formazione in collaborazione con l’Università “Bocconi” di

86

Milano

Geometriko docenti di scuola Secondaria e Primaria

Formazione in collaborazione con l’Università “Bocconi” di Milano

La progettazione/la valutazione

Matematica in gioco docenti di Scuola dell’Infanzia

- Formazione interna

Programmare/valutare per competenze In verticale docenti di Scuola

dell’Infanzia Docenti scuola primaria

- Formazione interna

Programmazione e valutazione per competenze

docenti di scuola Secondaria e Primaria

- Formazione interna

Autovalutazione

docenti di scuola Secondaria e Primaria

- (RETE AUMIRE) Rete regionale

Curricolo verticale in italiano e matematica e creazione di rubriche di valutazione

docenti di scuola Secondaria

- Formazione in rete “Infomentor “

L’inclusione

Supporto Psicologico per l’attività didattica - gestione alunni con comportamento oppositivo/provocatorio

docenti di Scuola dell’Infanzia

- Formazione interna (Centro “Pippi Calzelunghe”)

C.T.I. : - Progetto CLASSE 3.i

docenti scuola secondaria

- Reti territoriali

C.T.I. : Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività ADHD e comportamenti Problematici a scuola

docenti scuola primaria e secondaria

- Reti territoriali

La sicurezza di cui al D.lgs n. 81/2008

PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE

Informazione di base sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

La sicurezza di cui al D.lgs n. 81/2008

87

a. s. 2017/2018

Attività formativa Personale coinvolto tipologia

Le competenze digitali e innovazione didattica

Innovazione didattico/metodologica docenti di scuola Secondaria e Primaria

INDIRE: Avanguardie Educative

PON – per LA SCUOLA 2014-2020 – Competenze e ambienti di apprendimento – tecnologie e approcci metodologici innovativi.

docenti di scuola Secondaria e Primaria

Tot 10

Formazione esterna MIUR

PNSD – formazione team digitale Gruppo team digitale Formazione esterna MIUR

Le competenze linguistiche

Competenze comunicative in lingua inglese

docenti di scuola Primaria

Formazione interna con madrelingua inglese

Potenziamento delle competenze di base:

MathUp docenti di scuola Secondaria e Primaria

Collaborazione con l’Università “Bocconi” di Milano

Geometriko docenti di scuola Secondaria e Primaria

Collaborazione con l’Università “Bocconi” di Milano

MIR docenti di scuola Secondaria e Primaria

La progettazione/la valutazione

Progettare per competenze docenti di Scuola dell’Infanzia

- Formazione interna

Programmare/valutare per competenze Docenti scuola primaria

- Formazione interna

Programmare/valutare per competenze Docenti scuola secondaria

- Formazione interna

Autovalutazione d’Istituto

docenti di scuola Secondaria e Primaria

(RETE AUMIRE) Rete regionale

L’inclusione

Supporto Psicologico per l’attività didattica -

docenti di Scuola dell’Infanzia/primaria

Sportello psicologico

C.T.I. : Diagnosi e PEI – Modulistisca con lettura codici ICF

docenti scuola primaria e secondaria

- Reti territoriali

La sicurezza di cui al D.lgs n. 81/2008

88

PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE

Informazione di base sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

La sicurezza di cui al D.lgs n. 81/2008

89

8. RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Il progetto formativo e culturale dell'Istituto intende rispondere alle esigenze degli studenti e delle famiglie sia nell'ambito della individuazione delle Richieste-Bisogni del territorio, sia in termini di servizi aggiuntivi alla Formazione. A tal riguardo l’istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. In questo contesto il piano dell'Offerta Formativa intende valorizzare la scuola "come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale" (comma 7 legge 107). L'Istituto attiva sistematicamente e mantiene costanti rapporti con le Amministrazioni Comunali di riferimento.

8.1 RAPPORTI CON ENTE LOCALE

COMUNE DI COLLI AL METAURO

per

- Interagire sinergicamente con la politica scolastica territoriale,

- Inserirsi in quelle iniziative e nelle tradizioni locali che permettano all’ Istituzione scolastica di esprimere al meglio la propria peculiarità formativa, fornendole opportune occasioni per produrre cultura all’interno della realtà sociale in cui opera.

- Stipulare accordi di programma per alunni e alunne disabili ed extracomunitari;

- Stipulare accordi di programma relativi alla sicurezza degli edifici ed alla loro manutenzione;

- Definire alcuni progetti integrati.

In seguito ad incontri accordi formali ed informali con i Sindaci e gli Assessori alla Pubblica Istruzione dei Comuni di Saltara, Montemaggiore, sono stati definiti intenti significativi in prospettiva di una possibile fusione dei Comuni. Il piano di sviluppo prende il via da un impegno per interventi sistematici di manutenzione delle scuole di competenza e realizzazione di nuove strutture edilizie a breve e a lungo termine. Nello specifico progetti di:

� Realizzazione della Palestra per il Comune di Montemaggiore

� Ampliamento di un’area nell’edificio della scuola primaria B. Lugli di Calcinelli

� Progettazione di una nuova area scolastica per la scuola secondaria a Saltara che possa ospitare il sempre maggiore numero di alunni

� Riqualificazione dello spazio all’aperto adiacente alla scuola primaria C.Ciavarini di Montemaggiore

� Realizzazione dell’aula laboratorio ATELIER CREATIVI

90

8.2 RAPPORTI CON ENTI/ASSOCIAZIONI

L'Istituto collabora pertanto con il territorio in termini di conoscenza, di valorizzazione di alcune aree, nonché nell'ambito della politica scolastica. Documenti di riferimento: -P.T.O.F. ed allegati -Progetti -Convenzioni (Università degli Studi di Urbino e di Bologna, Museo del Balì..…) -Collaborazioni con Enti/Associazioni del territorio. L’Istituto stipula convenzioni e contratti con collaboratori specialistici esterni per attività:

� avviamento allo sport; � teatrali; � lingua inglese; � educazione ambientale e alla salute � educazione musicale � alimentare.

Alcune delle suddette attività vengono finanziate con fondi e risorse economiche messe a disposizione da terzi. In un’ottica di potenziamento della quantità e della qualità delle forme di collaborazione con il territorio, la legge 107 “la buona scuola” prevede un credito d'imposta al 65% per il 2015 e al 50% per il 2016 per coloro che donano soldi per gli investimenti in favore delle scuole, in particolare per la realizzazione di nuove strutture e la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti). Possibilità di reti, accordi, progetti, fundraising e crowdfunding (SCHOOL BONUS E DETRAZIONI IRPEF ).

8.3 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Le comunicazioni tra scuola e famiglia sono costanti e all’insegna della trasparenza totale. I registri cartacei sono stati sostituiti sin dal 2013 con il registro elettronico. Le famiglie sono dotate di credenziali per accedere on line a tutte le informazioni relative alla vita scolastica dei propri figli: argomenti delle lezioni svolte, verifiche programmate, note disciplinari, ritardi, assenze, comunicazioni scuola / famiglia. E’ possibile anche prenotare via web i colloqui infraquadrimestrali con i docenti.

In un sistema documentale molto ampio le famiglie prendono coscienza del servizio offerto anche attraverso le seguenti modalità e strumenti: -sito dell'istituto -coinvolgimento della componente genitoriale nelle attività di programmazione -comunicazioni on-line -coinvolgimento dell'Associazione dei genitori dell'Istituto (A.G.I.L.) -apertura straordinaria pomeridiana in occasione della "settimana del Piano nazionale Scuola Digitale" -apertura straordinaria “Open day” per l'orientamento

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ (DPR n° 235 del 21.11.2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24.06.1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria). Il Patto Educativo di Corresponsabilità ha l’obiettivo esplicito di definire in maniera chiara e condivisa i diritti e i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le famiglie, le studentesse e gli studenti. Si basa su un positivo dialogo fra tutti i soggetti coinvolti per una responsabile crescita qualitativa tesa a garantire il successo educativo-formativo e a prevenire i disagi e gli insuccessi.

91

Il Patto di corresponsabiltà è l’insieme degli accordi tra docenti, personale non docente, genitori e alunni finalizzato a migliorare gli interventi di tipo educativo e l’organizzazione della scuola: •per promuovere una comune azione educativa; •per creare un clima sereno che possa permettere un pieno sviluppo dei processi d’apprendimento e di socializzazione; •per far crescere rapporti di rispetto, di fiducia, di collaborazione e di partecipazione; •per favorire lo sviluppo del senso di responsabilità e l’impegno personale nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuna componente Il Patto di Corresponsabilità è illustrato ai genitori nel corso delle Assemblee di classe, affisso all'Albo di ogni plesso scolastico e pubblicato sul sito-web dell'Istituto. E’ altresì illustrato ed analizzato con gli studenti nel corso delle attività di Educazione alla cittadinanza.

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Il Regolamento è redatto secondo le norme e i criteri stabiliti nel Decreto del Presidente della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235, inteso a modificare e integrare il precedente D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998, Statuto delle studentesse e degli studenti. Il Consiglio d’Istituto ha provveduto alla nomina dell’organo di garanzia ed all’ elaborazione del relativo regolamento: Art. 1 - Principi 1. Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. I provvedimenti disciplinari hanno dunque finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. 2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni. 3. Le sanzioni sono proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio della gradualità. All’alunno è offerta la possibilità di convertirle in attività a favore della comunità scolastica. La successione delle sanzioni non é automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni lievi anche se reiterate. 4. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia. Art. 2 - Descrizione delle sanzioni, corrispondenza sanzione/infrazione e organi competenti a comminare le sanzioni disciplinari. In allegato

GENITORI RAPPRESENTANTI DI CLASSE/SEZIONE

Per i nominativi si fa riferimento alle comunicazioni che saranno inviate alle Scuole ed a tutti i genitori dopo le elezioni per il rinnovo dei Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe:

1 genitore per classe/sezione SCUOLA dell’INFANZIA e PRIMARIA 4 genitori per classe SCUOLA SECONDARIA L'Istituto promuove la partecipazione delle famiglie degli alunni e delle alunne di cui ricerca la collaborazione al fine di perseguire il benessere psico - fisico degli allievi e di facilitarne l'apprendimento. I genitori definiscono la "politica scolastica" dell'Istituto, d'intesa con il Collegio dei Docenti e con le Amministrazioni Comunali di riferimento, tramite i loro rappresentanti in seno al Consiglio d'Istituto. I genitori, altresì, collaborano con i docenti di classe/sezione per la realizzazione di progetti, iniziative varie volte a favorire l'apprendimento e la crescita umana e culturale dell'allievo e dell’allieva tramite i rappresentanti di classe, d'interclasse, d'intersezione e nelle assemblee. Seguono, inoltre, il percorso scolastico dei loro figli partecipando regolarmente agli incontri promossi dalla scuola e stipulano con i docenti di sezione/classe un CONTRATTO FORMATIVO.

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L’ ISTITUTO STABILISCE DI RISERVARE UNA MATTINATA AI GENITORI “ GIORNATA DELLE FAMIGLIE A SCUOLA”. IN TALE GIORNATA I GENITORI POTRANNO:

- ASSISTERE ALLE LEZIONI; - PARTECIPARE AD ATTIVITA’ DIDATTICHE CONCORDATE; - PARTECIPARE A DIBATTITI E AD ATTIVITA’ OPERATIVE

FORMAZIONE PER GENITORI

In collaborazione con altri Enti si promuoverà la formazione dei genitori, con personale esperto, a condizione che ci siano appositi finanziamenti. Si è costituito dall’a.s. 2009/10 un COMITATO GENITORI - AGIL con il compito di promuovere iniziative volte a favorire l’integrazione e la partecipazione dei genitori. COMITATO MENSA Dal 2012 è stato costituito in questo istituto un comitato mensa formato da rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Saltara, dai cuochi, da alcuni rappresentanti dei genitori (eletti nei plessi che usufruiscono del servizio mensa: Scuole dell’Infanzia di Saltara e scuola a tempo pieno R. Dezi ), dal Dirigente Scolastico e dagli insegnanti responsabili di tali plessi. Il Comitato si riunisce durante l’anno scolastico per confrontarsi sugli esiti dei sopralluoghi effettuati dai genitori periodicamente nei vari plessi durante la refezione; inoltre i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale informano sulle scelte operate e si organizzano iniziative ed eventi volti a promuovere l’educazione alimentare tra le famiglie.

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8.4 RETI DI SCUOLE L’Istituto stipula CONVENZIONI DI RETE con altri istituti

C.T.I. Centro Territoriale Integrazione

Rete “M.I.R.” Scuola Capofila Corinaldo

Rete “GEOMETRIKO – Emma Castelnuovo

Rete Orienta scienza – con ITIS Mattei URBINO

Rete AU.MI.RE - valutazione e miglioramento

Rete Baskin – IIS. Marta Pesaro

RETI DI SCOPO Rete nuova frontiera per la didattica - NAO in classe - competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

Rete competenze di lingua straniera

L’Istituto stipula CONVENZIONI:

con le FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE dell’UNIVERSITA’ degli STUDI di URBINO e BOLOGNA per l’attività di TIROCINIO/TFA.

con l’ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI SOCIALI DEL POLO SCOLASTICO DI FOSSOMBRONE per stage di alunni/e nelle scuole dell’infanzia.

con IL MUSEO DEL BALÌ

con le SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE:

• REAL METAURO

• APAV CALCINELLI-LUCREZIA

• OLIMPIA CUCCURANO

• VOLLEY SAN LIBERIO

• A.S. NUOVO BASKET di Fossombrone

• BOCCIOFILA METAURENSE

con le ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO.

con la PROTEZIONE CIVILE

L’Istituto stipula CONTRATTI CON ESPERTI per attività teatrali, musicali, linguistiche

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9. MONITORAGGIO DEL PROCESSO FORMATIVO E CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI

Il nostro Istituto, mosso dalla consapevolezza che il processo di insegnamento-apprendimento è in evoluzione e necessita di un miglioramento continuo legato alle strutture, alle innovazioni didattiche / tecnologiche e alle interazioni relazionali, effettua da diversi anni, una sistematica attività di monitoraggio delle valutazioni degli alunni e del grado di soddisfazione dell’utenza.

9.1 MONITORAGGIO / VALUTAZIONI ALUNNI SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

• Monitoraggio degli esiti delle prove d’ingresso, intermedie e d’uscita comuni. Le prove, predisposte dai dipartimenti/gruppi disciplinari, vengono somministrate, all’inizio, alla fine dell’anno scolastico ed al termine del primo quadrimestre, secondo un calendario condiviso dai docenti.

• Monitoraggio delle valutazioni nelle varie discipline al termine del I° e II° quadrimestre

• Comparazione delle risultanze quadrimestrali con quelle del triennio precedente.

• Nella scuola primaria, l’ azione di monitoraggio è implementata con prove INVALSI simulate per le classi II e V.

Entrambi gli ordini scolastici effettuano una lettura critica dei risultati delle prove nazionali Invalsi nell'ottica di un miglioramento continuo.

9.2 MONITORAGGIO / VALUTAZIONI ALUNNI SCUOLA INFANZIA

• Osservazioni iniziali per l'analisi situazione di partenza

• Osservazioni intermedie e finali sui campi d'esperienza collegate ai livelli di competenze

• Monitoraggio sulle abilità in uscita

ANALISI DEI DATI RACCOLTI E CONSIDERAZIONI A.S. 2015/2016

SCUOLA INFANZIA

A cura dell’ins. Eusepi Vilma

Dai monitoraggi effettuati sulle valutazioni finali svolte si può notare quanto segue: REGOLE COMPORTAMENTALI (110 alunni di 5 anni circa 30 hanno problemi comportamentali) bambini che non hanno rispetto delle regole e un comportamento grave nei confronti dei coetanei e degli adulti; non hanno consapevolezza delle figure autorevoli e presentano difficoltà di attenzione , ascolto e concentrazione ESPRESSIONE LINGUISTICA (110 alunni di 5 anni - 15 hanno difficoltà nella pronuncia corretta di termini e nella strutturazione della frase) si notano carenze nell`espressione verbale è da sottolineare la volontà di alcune famiglie di accettare il consiglio di far partecipare l`alunno a sedute logopediche ATTIVITA’ LOGICO-MATEMATICHE 110 alunni solo 4 hanno difficoltà nelle attività logiche matematiche - risultati positivi si possono notare

95

nelle attività logico-matematiche grazie alle strategie messe in atto attraverso il progetto matematica in gioco.

SCUOLA PRIMARIA

A cura dell’ins. Poggiaspalla Luciano Analizzando i dati generali della Scuola Primaria riportati sui documenti di valutazione degli ultimi quattro anni si possono fare alcune osservazioni:

• le valutazioni delle varie materie nelle fascia 9/10 migliorano passando dal primo al secondo quadrimestre e di conseguenza diminuiscono quelle della fascia intermedia;

• se poniamo l’attenzione soprattutto sull’italiano e sulla matematica, a fine anno nelle classi prime la maggioranza degli alunni ottiene voti che rientrano nella fascia alta (9/10) mentre nelle altre classi si tende a scendere nella fascia intermedia (7/8); diverso invece il rendimento relativo alla lingua inglese che rimane in maggioranza nella fascia alta in tutte le classi;

• per quanto riguarda le valutazioni sul comportamento, le percentuali di “Ottimo” sono altalenanti ma tendono alla diminuzione.

SCUOLA SECONDARIA

(ANALISI DATI A CURA DELLA Prof.ssa Tonina Zazzarini)

Cfr con PRIORITà DEL RAV 1. RISULTATI SCOLASTICI

Descrizione della priorità Potenziare la "motivazione" allo studio ed all'apprendimento per aumentare il numero degli alunni con successo scolastico. Descrizione del traguardo Aumentare la percentuale di alunni che raggiungono la sufficienza vera nelle discipline.

Ridurre il numero delle bocciature.

A.S. 2013-2014 II QUAD.

A.S. 2014-2015 II QUAD.

A.S. 2015-2016 II QUAD.

CLASSI PRIME Alunni:116

N°NON AMMESSI

CLASSI SECONDE Alunni:109

N°NON AMMESSI

CLASSI TERZE Alunni:113

N°NON AMMESSI ESAME DI STATO

IA 2 IIA 0 IIIA 0

IB 2 IIB 0 IIIB 0

IC 0 IIC 0 IIIC 1

ID 1 IID 0 IIID 0

I AM 0 IIAM 0 IIIAM 0

I BM 1 II BM 0 IIIBM 0

TOT.6

TOT.0

TOT.1

TOT. COMPLESSIVO 7 TOT.ALUNNI: 338 PERCENTUALE: 2,07%

Nel triennio analizzato, nel passaggio dalla classe prima alla terza,su un totale di 338 alunni ne sono stati bocciati 7. Cfr con PRIORITà DEL RAV PRIORITÀ STESURA E REVISIONE RAV Descrizione della priorità

96

Potenziare la "motivazione" allo studio ed all'apprendimento per aumentare il numero degli alunni con successo scolastico. Descrizione del traguardo Aumentare le eccellenze

RIEPILOGO ECCELLENZE NEL TRIENNIO (MEDIA DEL 9 NON ARROTONDATO E DEL 10)

CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE*

A.S. 2013-2014 II QUAD.

A.S. 2014-2015 II QUAD.

A.S. 2015-2016 II QUAD.

CLASSI PRIME Alunni:116

N° ECCELLENZE

CLASSI SECONDE Alunni:109

N° ECCELLENZE

CLASSI TERZE Alunni:113

*N°ECCELLENZE

IA 2 IIA 2 IIIA 0

IB 1 IIB 2 IIIB 1

IC 2 IIC 2 IIIC 2

ID 1 IID 2 IIID 1

I AM 1 IIAM 1 IIIAM 1

I BM 4 II BM 4 IIIBM 5

TOT.11 PERC: 9,48%

TOT.13 PERC:11,20%

TOT.10 PERC:8,84%

Nel passaggio dalle classi prime alle seconde, il numero delle eccellenze è aumentato passando da 11, nelle classi prime nell’anno scolastico 2013-2014, a 13 nelle classi seconde nell’anno scolastico 2014-2015.

ANDAMENTO TRIENNALE NELLE DISCIPLINE DI ITALIANO E MATEMATICA Seguendo il percorso formativo degli stessi alunni nell’arco del triennio, in italiano e matematica, risulta la seguente situazione.

ITALIANO II QUADRIMESTRE

A.S.2013-2014

A.S.2014-2015

A.S.2015-2016

CLASSI PRIME Alunni: 116

N°valutazioni e percentuale

CLASSI SECONDE Alunni:109

N°valutazioni e percentuale

CLASSI TERZE Alunni:113

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

SEI 33 28,45%

37 33,94%

37 32,74

SETTE 35 30,17%

33 30,28%

30 26,55

OTTO 31 26,72%

26 23,85%

24 21,24

NOVE 11 9,48%

13 11,93%

21 18,58

DIECI 0 0%

0 0%

0 0%

MATEMATICA II QUADRIMESTRE

A.S.2013-2014

A.S.2014-2015

A.S.2015-2016

97

CLASSI

PRIME

Alunni: 116

N°valutazion

i

e

percentuale

CLASSI

SECONDE

Alunni:109

N°valutazioni

e percentuale

CLASSI

TERZE

Alunni:113

N°valutazioni

e

percentuale

VALUTAZIO

NE

SEI 29

25,00%

42

38,53%

39

34,51%

SETTE 27

23,28%

27

24,77%

27

23,89%

OTTO 22

18,97%

18

16,51%

22

19,47%

NOVE 21

18,10%

17

15,32%

13

11,50%

DIECI 1

0,86%

5

4,59%

7

6,25%

Considerando l’andamento delle valutazioni quadrimestrali conseguite dagli alunni nel corso del triennio e quindi nel passaggio dalla classe prima alla terza, nelle discipline di Italiano e Matematica, monitorate anche nelle prove standardizzate nazionali, si rileva quanto segue. In entrambe le discipline, nel corso del triennio, nel passaggio dal primo al secondo quadrimestre diminuiscono le insufficienze. ITALIANO Nel passaggio dalla classe prima alla terza, nel I e nel II quadrimestre, la percentuale di studenti con valutazione 7 diminuisce, mentre aumenta la fascia dell’eccellenza (valutazione 9). MATEMATICA Nel I quadrimestre nel passaggio dalla classe prima alla terza, la percentuale di studenti con valutazione 7 diminuisce, mentre aumenta la fascia dell’eccellenza (valutazione 10). Nel II quadrimestre la percentuale di 7 si mantiene generalmente in linea mentre aumenta la fascia dell’eccellenza ( valutazione 10)

ANDAMENTO TRIENNALE NEL COMPORTAMENTO

OSSERVAZIONI SUL COMPORTAMENTO

Anno Scolastico 2013-2014. Classi prime Nel passaggio dal I al II quadrimestre, gli esiti degli alunni nel comportamento migliorano, aumentano i sei e la fascia dell’ eccellenza(valutazione 9 e 10). Anno Scolastico 2014-2015. Classi seconde Nel passaggio dal I al II quadrimestre, gli esiti degli alunni nel comportamento migliorano,

COMPORTAMENTO II QUADRIMESTRE

A.S.2013-2014

A.S.2014-2015

A.S.2015-2016

CLASSI

PRIME

Alunni:

116

N°valutazioni

e percentuale

CLASSI

SECONDE

Alunni:109

N°valutazioni

e percentuale

CLASSI

TERZE

Alunni:113

N°valutazioni

e percentuale

VALUTAZION

E

SEI 4

3,45%

4

3,67%

1

0,88%

SETTE 16

13,79%

8

7,34%

11

9,73%

OTTO 71

61,21%

67

61,47%

77

68,14%

NOVE 20

17,24%

24

22,02%

18

15,93%

DIECI 4

3,45%

6

5,50%

6

5,31%

98

aumentano i sei e la fascia dell’ eccellenza(valutazione 10). Anno Scolastico 2015-2016. Classi terze Nel passaggio dal I al II quadrimestre, gli esiti degli alunni nel comportamento migliorano, aumentano i sette e la fascia dell’ eccellenza(valutazione 10). Nel corso del triennio, nel I quadrimestre, nel comportamento, nel passaggio dalla classe prima alla terza si mantengono costanti i sei, aumentano gli otto e i nove. Nel II quadrimestre aumentano gli otto e la fascia dell’eccellenza (valutazione 10).

ANALISI DEI DATI RACCOLTI E CONSIDERAZIONI A.S. 2016/2017

SCUOLA INFANZIA

A cura della docente Eusepi Vilma

• Osservazioni iniziali per l’analisi della situazione di partenza.

• Osservazioni intermedie contratto formativo scuola\famiglia.

• Osservazioni per gli alunni di 3/4/5 delle abilità di competenza e costruzione delle

rubriche di valutazione.

• Monitoraggio sulle abilità in uscita e certificazione delle competenze per gli alunni di 5

anni.

SCUOLA PRIMARIA Esiti del confronto effettuato sul triennio 2014/15-2015/16-2016/17 A cura della docente Ferri Sara Classi : Medesime classi nei passaggi dalla classe terza alla classe quinta( le stesse sono state oggetto di alcune sperimentazioni di ricerca-azione come Math-up, Geometriko, Progetto “Madrelingua” Riferimento: priorità, obiettivi e traguardi del RAV 2016

• Potenziare la "motivazione" per aumentare il numero degli alunni con successo scolastico

• Potenziare l'innovazione delle pratiche educativo/ didattiche

• Implementare la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi

Discipline considerate: italiano, matematica, L2

99

Non riportati i 5 e6*

*Nel passaggio dalla classe terza alla classe quinta si evidenzia un aumento delle valutazioni pari a 6,8,10

mentre decrescono leggermente i valori uguali a 7 e 9.

*Aumentano le valutazioni pari a 6,8; restano pressoché invariati i 7 mentre diminuiscono le

valutazioni pari a 9 e 10.

Il passaggio dalla classe terza alla classe quarta vede aumentare gli 8 e i 10; restano stabili i 7 mentre i 6 ed i 9

decrescono sensibilmente.

ITALIANO

dieci nove otto sette sei

2016/17 5 25 39 26 17

4% 21% 33% 22% 14%

2015/16 0 32 31 36 12

0% 29% 28% 32% 11%

2014/15 1 40 30 24 14

1% 36% 27% 22% 13%

MATEMATICA

dieci nove otto sette sei

2016/17 1 27 36 25 21

1% 23% 31% 21% 18%

2015/16 0 46 27 23 15

0% 41% 24% 21% 13%

2014/15 8 40 26 21 13

7% 37% 24% 19% 12%

L2

dieci nove otto sette sei

a.s.2016/17 9 35 34 25 12

8% 30% 29% 21% 10%

a.s.2015/16 6 44 35 16 9

5% 39% 31% 14% 8%

a.s.2014/15 2 50 22 23 13

2% 45% 20% 21% 12%

SCUOLA SECONDARIA

100

SCUOLA SECONDARIA (ANALISI DATI A CURA DELLA Prof.ssa Tonina Zazzarini) Cfr con PRIORITà DEL RAV

2. RISULTATI SCOLASTICI ANALISI ESITI VALUTAZIONI DISCIPLINARI

ITALIANO - MATEMATICA - INGLESE A.A.S.S. 2015-2016 2016-2017 ANDAMENTO VALUTAZIONI NEL PASSAGGIO DALLA CLASSE PRIMA ALLA CLASSE SECONDA I° QUADRIMESTRE Seguendo il percorso formativo degli stessi alunni nel I° quadrimestre, in italiano, matematica e inglese, risulta la seguente situazione.

ITALIANO I°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI PRIME Alunni: 133

N°valutazioni e percentuale

CLASSI SECONDE Alunni: 132

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 7 5,26%

2 1,52%

SEI 36 27,07%

38 28,79%

SETTE 45 33,83%

49 37,12%

OTTO 40 30,08%

29 21,97%

NOVE 5 3,76%

14 10,61%

DIECI 0 0,00%

0 0,00%

ITALIANO Nel I° quadrimestre nel passaggio dalla classe prima alla seconda , diminuiscono le insufficienze, la percentuale di studenti con valutazione 7 aumenta così come la fascia dell’eccellenza (valutazione 9). In italiano, nelle classi prime e seconde la valutazione del sette è quella più presente.

MATEMATICA I°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI PRIME Alunni: 133

N°valutazioni e percentuale

CLASSI SECONDE Alunni:132

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 20 15,04%

29 21,97%

SEI

37 27,82%

26 19,70%

SETTE

29 21,80%

37 28,03%

OTTO

30 22,56%

18 13,64%

NOVE

16 12,03%

18 13,64%

DIECI

1 0,75%

4 3,03%

101

MATEMATICA Nel I° quadrimestre nel passaggio dalla classe prima alla seconda, aumentano le insufficienze, la percentuale di studenti con valutazione 7 aumenta, così come la fascia dell’eccellenza (valutazione 9- 10). In matematica le valutazioni più presenti nelle classi prime e seconde sono rispettivamente il 6 e il 7. INGLESE Nel I° quadrimestre nel passaggio dalla classe prima alla seconda, diminuiscono le insufficienze, la percentuale di studenti con valutazione 7 si mantiene in linea , diminuisce la fascia dell’eccellenza (valutazione 9). ANDAMENTO VALUTAZIONI NEL PASSAGGIO DALLA CLASSE PRIMA ALLA CLASSE SECONDA ITALIANO-MATEMATICA -INGLESE - II° QUADRIMESTRE

ITALIANO Nel II°quadrimestre nel passaggio dalla classe prima alla seconda, diminuiscono le insufficienze, la percentuale di studenti con valutazione 7 si mantiene in linea, aumenta lievemente la fascia dell’eccellenza (valutazione 9).

INGLESE I°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI PRIME Alunni: 133

N°valutazioni e percentuale

CLASSI SECONDE Alunni:132

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 16 12,03%

14 10,61%

SEI 33 24,81%

39 29,55%

SETTE 30 22,56%

29 21,97%

OTTO 32 24,06%

35 26,52%

NOVE 21 15,79%

14 10,61%

DIECI 1 0,75%

1 0,76%

ITALIANO II°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI PRIME Alunni: 134

N°valutazioni e percentuale

CLASSI SECONDE Alunni:132

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 5 3,73%

2 1,52%

SEI

38 28,36%

40 30,30%

SETTE

41 30,60%

40 30,30%

OTTO

28 20,90%

27 20,45%

NOVE

22 16,42%

23 17,42%

DIECI

0 0,00%

0 0,00%

102

MATEMATICA Nel II°quadrimestre nel passaggio dalla classe prima alla seconda, diminuiscono le insufficienze, la percentuale di studenti con valutazione 7 aumenta, mentre diminuisce la fascia dell’eccellenza (valutazione 9).

INGLESE Nel II°quadrimestre nel passaggio dalla classe prima alla seconda, diminuiscono le insufficienze, la percentuale di studenti con valutazione 6 aumenta, si mantiene in linea la percentuale di studenti con valutazione 7, mentre diminuisce la fascia dell’eccellenza (valutazione 9). ANDAMENTO VALUTAZIONI NEL PASSAGGIO DALLA CLASSE SECONDA ALLA TERZA ITALIANO-MATEMATICA-INGLESE I° QUADRIMESTRE

MATEMATICA II°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI PRIME Alunni: 134

N°valutazioni e percentuale

CLASSI SECONDE Alunni:132

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 6 4,48%

1 0,76%

SEI

42 31,34%

45 34,09%

SETTE

28 20,90%

37 28,03%

OTTO

26 19,40%

20 15,15%

NOVE

27 20,15%

23 17,42%

DIECI

5 3,73%

6 4,55%

INGLESE II°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI PRIME Alunni: 134

N°valutazioni e percentuale

CLASSI SECONDE Alunni:132

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 4 2,99%

2 1,52%

SEI 25 18,66%

35 26,52%

SETTE 35 26,12%

35 26,52

OTTO 30 22,39%

30 22,73%

NOVE 36 26,87%

26 19,70%

DIECI 4 2,99%

4 3,03%

103

ITALIANO Nel I° quadrimestre nel passaggio dalla classe seconda alla terza, le insufficienze si mantengono in linea, aumenta la percentuale di studenti con valutazione 6, mentre si mantengono in linea la fascia dell’8 e quella dell’eccellenza (valutazione 9-10). In generale in italiano, nelle classi prime, seconde e terze la valutazione del 7 è quella più presente.

MATEMATICA Nel I° quadrimestre nel passaggio dalla classe seconda alla terza, aumentano le insufficienze, la percentuale di studenti con valutazione 7 aumenta leggermente, mentre si registra un aumento sensibile della fascia dell’eccellenza (valutazione 9).

ITALIANO I°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI SECONDE Alunni: 110

N°valutazioni e percentuale

CLASSI TERZE Alunni:109

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 8 7,27%

8 7,34%

SEI

25 22,73%

28 25,69%

SETTE

38 34,55%

33 30,28%

OTTO

27 24,55%

28 25,69%

NOVE

12 10,91%

12 11,01%

DIECI

0 0,00%

0 0,00%

MATEMATICA I°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI SECONDE Alunni: 110

N°valutazioni e percentuale

CLASSI TERZE Alunni:109

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 13 11,82%

21 19,27%

SEI

41 37,27%

23 21,10%

SETTE

25 22,73%

27 24,77%

OTTO

27 24,55%

22 20,18%

NOVE

4 3,64%

16 14,68%

DIECI

0 0,00%

0 0,00%

104

INGLESE Nel I° quadrimestre nel passaggio dalla classe seconda alla terza, diminuiscono le insufficienze, aumenta sensibilmente la percentuale di studenti con valutazione 7, diminuisce lievemente la fascia dell’eccellenza (valutazione 9).

ANDAMENTO VALUTAZIONI NEL PASSAGGIO DALLA CLASSE SECONDA ALLA TERZA ITALIANO-MATEMATICA-INGLESE

II° QUADRIMESTRE

ITALIANO Nel II°quadrimestre nel passaggio dalla classe seconda alla terza, diminuiscono le insufficienze, aumenta la percentuale di studenti con valutazione 6 ed aumenta anche la fascia dell’eccellenza (valutazione 9-10).

INGLESE I°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI SECONDE Alunni: 110

N°valutazioni e percentuale

CLASSI TERZE Alunni:109

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 13 11,82%

8 7,34%

SEI

29 26,36%

30 27,52%

SETTE

25 22,73%

34 31,19%

OTTO

25 22,73%

22 20,18%

NOVE

17 15,45%

14 12,84%

DIECI

1 0,91%

1 0,92%

ITALIANO II°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI SECONDE Alunni: 111

N°valutazioni e percentuale

CLASSI TERZE Alunni:109

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 2 1,80%

0 0,00%

SEI

28 25,23%

33 30,28%

SETTE

41 36,94%

31 28,44%

OTTO

26 23,42%

25 22,94%

NOVE

14 12,61%

16 14,68%

DIECI

0 0,00%

3 2,75%

NV 0 0,00%

1 0,92%

105

MATEMATICA Nel II° quadrimestre nel passaggio dalla classe seconda alla terza, diminuiscono le insufficienze, aumenta la percentuale di studenti con valutazione 6, mentre si mantiene in linea la fascia dell’eccellenza (valutazione 9).

INGLESE Nel II° quadrimestre nel passaggo dalla classe seconda alla terza, diminuiscono le insufficienze, aumenta sensibilmente la percentuale di studenti con valutazione 6 ed aumenta anche la percentuale degli 8.

MATEMATICA II°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI SECONDE Alunni: 111

N°valutazioni e percentuale

CLASSI TERZE Alunni:109

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 6 5,41%

0 0,00%

SEI

31 27,93%

42 38,53%

SETTE

32 28,83%

26 23,85%

OTTO

20 18,02%

19 17,43%

NOVE

19 17,12%

19 17,43%

DIECI

3 2,70%

2 1,83%

NV 0 0,00%

1 0,92%

INGLESE II°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI SECONDE Alunni: 111

N°valutazioni e percentuale

CLASSI TERZE Alunni:109

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 4 3,60%

0 0,00%

SEI

19 17,12%

32 29,36%

SETTE

38 34,23%

28 25,69%

OTTO

23 20,72%

28 25,69%

NOVE

21 18,92%

18 16,51%

DIECI

6 5,41%

2 1,83%

NV 0 0,00%

1 0,92%

106

Diminuisce la percentuale di studenti con valutazione 7 e anche la fascia dell’eccellenza (valutazione 9 e 10). Cfr con PRIORITÀ RAV

3. RISULTATI SCOLASTICI

Descrizione della priorità Potenziare la "motivazione" allo studio ed all'apprendimento per aumentare il numero degli alunni con successo scolastico. Descrizione del traguardo Aumentare la percentuale di alunni che raggiungono la sufficienza vera nelle discipline. Ridurre il numero delle bocciature.

RIEPILOGO BOCCIATURE ANNO SCOLASTICO 2016-2017

ANNO SCOLASTICO 2016-2017 II° QUAD.

ALUNNI TOT.385

CLASSI PRIME ALUNNI:144

N°NON AMMESSI

CLASSI SECONDE ALUNNI:132

N°NON AMMESSI CLASSI TERZE ALUNNI: 109

N°NON AMMESSI ESAME STATO

IA 0 II A 0 IIIA 0

IB 1 IIB 1 IIIB 0

IC 1 IIC 0 IIIC 1

ID 1 IID 0 IIID 0

IE 0 IIE 1 IIIAM 0

I AM 0 IIAM 0

I BM 0

TOT.3 TOT.2 TOT.1

TOT. COMPLESSIVO 6 PERCENTUALE:1,55%

Come risulta dalla tabella, la scuola secondaria di primo grado, generalmente, trattiene gli studenti nella classe prima per permettere loro di recuperare subito le carenze evidenziate. Nell’anno scolastico 2016-2017su un totale di 385 alunni ne sono stati bocciati 6.

107

Cfr con PRIORITÀ DEL RAV Descrizione della priorità Potenziare la "motivazione" allo studio ed all'apprendimento per aumentare il numero degli alunni con successo scolastico. Descrizione del traguardo Aumentare le eccellenze.

RIEPILOGO ECCELLENZE ANNO SCOLASTICO 2016-2017 (MEDIA DEL 9 NON ARROTONDATO E DEL 10)

CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE. Le eccellenze registrate nelle tre classi corrispondono alla media del 9 non arrotondato e del 10 presente nelle schede di valutazione del II° quadrimestre. Dunque le eccellenze delle classi terze non sono quelle che scaturiscono dopo gli Esami di Stato. Di seguito, sono state analizzate le eccellenze delle classi I-II-III presenti nello stesso anno scolastico.

ANNO SCOLASTICO 2016-2017 II QUAD.

TOT. ALUNNI : 385

CLASSI PRIME ALUNNI:144

N°ECCELLENZE CLASSI SECONDE ALUNNI:132

N°ECCELLENZE CLASSI TERZE ALUNNI:109

N°ECCELLENZE

IA 2 IIA 2 IIIA 2

IB 0 IIB 0 IIIB 5

IC 0 IIC 4 IIIC 1

ID 2 IID 2 IIID 1

IE 3 IIE 4 IIIAM 2

IAM 2 IIAM 3

IBM 3

TOT.12 TOT.15 TOT. 11

TOT. ECCELLENZE: 38 PERCENTUALE: 9,87%

Nell’anno scolastico 2016-2017, nelle tre classi risultano 38 eccellenze. ANALISI RISULTATI VALUTAZIONI COMPORTAMENTO

COMPORTAMENTO I°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI PRIME Alunni: 133

N°valutazioni e percentuale

CLASSI SECONDE Alunni:132

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 0 0,00%

0 0,00%

SEI

0 0,00%

5 3,79%

SETTE

9 6,77%

23 17,42%

OTTO

100 75,19%

80 60,61%

NOVE

24 18,05%

20 15,15%

DIECI

0 0,00%

4 3,03%

108

COMPORTAMENTO Nel I° quadrimestre nel comportamento, nel passaggio dalla classe prima alla seconda aumentano sensibilmente i 7, diminuiscono i 9 ma compaiono alcuni 10. Nel I°quadrimestre nel passaggio dalla classe seconda alla terza aumentano sia le valutazioni intermedie del 7 sia le eccellenze (valutazione 9 e 10). In generale la valutazione dell’8 nel comportamento è quella più presente.

COMPORTAMENTO II° QUADRIMESTRE NEL PASSAGGIO DALLA CLASSE PRIMA ALLA SECONDA

COMPORTAMENTO I°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI SECONDE Alunni: 110

N°valutazioni e percentuale

CLASSI TERZE Alunni:109

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 0 0,00%

1 0,91%

SEI

1 0,91%

2 1,83%

SETTE

12 10,91%

18 16,51%

OTTO

76 69,09%

61 55,96%

NOVE

20 18,18%

24 22,02%

DIECI

1 0,91%

3 2,75%

COMPORTAMENTO II°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI PRIME Alunni: 134

N°valutazioni e percentuale

CLASSI SECONDE Alunni:132

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 0 0,00%

0 0,00%

SEI

7 5,22%

2 1,52%

SETTE

16 11,94%

26 19,70%

OTTO

86 64,18%

75 56,82%

NOVE

22 16,42%

23 17,42%

DIECI

3 2,24%

6 4,55%

109

COMPORTAMENTO II° QUADRIMESTRE NEL PASSAGGIO DALLA CLASSE SECONDA ALLA TERZA

COMPORTAMENTO Nel II° quadrimestre nel comportamento, nel passaggio dalla classe prima alla seconda aumentano i 7, diminuiscono gli 8 ed aumentano i 10. Nel II°quadrimestre nel passaggio dalla classe seconda alla terza diminuiscono gli 8 , ma aumenta la fascia dell’eccellenza (valutazione 9 e 10). In generale la valutazione dell’8 nel comportamento è quella più presente.

COMPORTAMENTO II°QUADRIMESTRE

A.S.2015-2016 A.S.2016-2017

CLASSI SECONDE Alunni: 111

N°valutazioni e percentuale

CLASSI TERZE Alunni:109

N°valutazioni e percentuale

VALUTAZIONE

NS 0 0,00%

0 0,00%

SEI

3 2,70%

2 1,83%

SETTE

12 10,81%

15 13,76%

OTTO

69 62,16%

56 51,38%

NOVE

23 20,72%

29 26,61%

DIECI

4 3,60%

6 5,50 %

NV 0 0,00%

1 0,92%

110

RESTITUZIONE ESITI PROVE INVALSI

Andamento dell’Istituzione scolastica negli ultimi anni scolastici Tavola 7A Italiano

Istituzione scolastica nel suo complesso

Anno

scolastico Classi/Istituto

Media del

punteggio

percentuale

al netto del

cheating1a

Esiti degli

studenti

al netto

del

cheating

nella

stessa

scala del

rapporto

nazionale 1d

Punteggio

Marche 5

Punteggio

Centro 5

Punteggio

Italia 5

Punteggio

percentuale

osservato 6

Cheating in

percentuale 7

2012-13 PSIC823004 62,1 205,5 - 0,5

2013-14 PSIC823004 64,0 205,5 67,1 3,5

2014-15 PSIC823004 63,0 212,9 63,3 0,0

2015-16 PSIC823004 50,8 204,9 50,8 0,0

2016-17 PSIC823004 41,7 199,6 41,8 0,2

Tavola 7B Matematica

Istituzione scolastica nel suo complesso

Anno

scolastico Classi/Istituto

Media del

punteggio

percentuale

al netto del

cheating1a

Esiti degli

studenti

al netto del

cheating

nella stessa

scala del

rapporto

nazionale 1d

Punteggio

Marche 5

Punteggio

Centro 5

Punteggio

Italia 5

Punteggio

percentuale

osservato 6

Cheating in

percentuale 7

2012-13 PSIC823004 56,1 203,6 - 0,8

2013-14 PSIC823004 52,1 188,5 60,4 9,2

2014-15 PSIC823004 56,9 204,8 56,9 0,0

2015-16 PSIC823004 50,1 197,7 50,1 0,0

2016-17 PSIC823004 54,9 204,8 55,0 0,2

CONDIVISIONE E FRUIBILITA' DEI MONITORAGGI I materiali vengono caricati sulla piattaforma “Drop-Box” e sono consultabili (con credenziali) dai docenti al fine di rilevare punti di forza e ed eventuali criticità che devono essere superate mediante l’attuazione di un continuo processo di miglioramento.

111

10. PUBBLICIZZAZIONE 10.1 INTERNA L’Istituto favorisce l’allestimento, in ogni ordine e plesso, dell’ARCHIVIO DIDATTICO INFORMATICO CARTACEO, FOTOGRAFICO, VIDEO in cui sono riportati i documenti più significativi, i progetti, i lavori prodotti dagli alunni, percorsi di lavoro degli insegnanti, per favorire la socializzazione di materiali, competenze e di buone pratiche. Le attività più significative, prodotte in ogni forma, vengono pubblicate nel SITO DELL’ISTITUTO nelle sezioni di competenza.

10.2 ESTERNA L’istituto si è dotato di una figura (ufficio stampa) che si occupa della pubblicazione di articoli sulla stampa locale.

L’istituto favorisce la pubblicazione di PROGETTI/ATTIVITA’ tramite:

� CARTELLONISTICA – LOCANDINE – DEPLIANTS � PAGINA WEB � GIORNALI D’ISTITUTO � ARTICOLI DI GIORNALE � CONFERENZE, MOSTRE

11. VALUTAZIONE DEL P.T.O.F.

11.1 MONITORAGGIO DEL GRADO DI SODDISFAZIONE DELL’UTENZA Il nostro Istituto è particolarmente attento alla relazione fra docente ed alunno, al rapporto con le famiglie e alla qualità delle relazioni interpersonali che contribuiscono in misura elevata alla buona riuscita del processo educativo e formativo degli alunni. Un clima sereno stimola la motivazione e il desiderio di apprendere ed aumenta il bisogno di confrontarsi per rendere l'offerta formativa sempre più rispondente alle esigenze dell'utenza.

112

11.2 PROCESSO DI VALUTAZIONE DELLE SCUOLE (ART 6 DPR 80/13)

La valutazione è un modus operandi che mira a sostenere la scuola in un processo di miglioramento continuo. Il procedimento di valutazione delle scuole si sviluppa attraverso:

1. Autovalutazione delle scuole 2. Valutazione esterna 3. Azioni di miglioramento 4. Rendicontazione sociale: pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti

A partire dal 2014-15, secondo la Direttiva n. 11 del 18/9/14, tutte le scuole effettueranno autovalutazione mediante:

• analisi e verifica del proprio servizio; • redazione del “Rapporto di Autovalutazione”contenente obiettivi di miglioramento.

L’autovalutazione è un processo continuo di analisi dell’operato della scuola. E’ un primo stadio di valutazione integrata e raccordo tra autovalutazione e valutazione esterna. Permette l’acquisizione di elementi utili per avviare processi di miglioramento importanti anche all’esterno (stakeholder).

Nell’anno scolastico 2015/16 l’ Istituto è entrato a far parte della RETE AU.MI. – Rete Regionale di Scuole per l’Autovalutazione ed il Miglioramento (costituitasi nell’ambito del progetto dell’Ufficio Scolastico Regionale “Le Marche Regione Laboratorio”) – che ha come finalità quella di consolidare la cultura dell’autovalutazione, attraverso il miglioramento delle pratiche di indagine, l’individuazione di punti forza e di debolezza, l’attivazione di processi di miglioramento. Compito del Nucleo di Autovalutazione d’Istituto costituitosi è quello di progettare, gestire e documentare percorsi di autovalutazione e miglioramento, avviando un processo autovalutativo che prevede un’indagine esplorativa con i diversi interlocutori della istituzione scolastica – docenti, alunni, personale ATA, genitori, soggetti esterni. I dati raccolti costituiranno la mappa dell’Istituto finalizzati ad individuare gli indirizzi generali per l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa. Il presente piano dell’offerta formativa è sottoposto a Riesame da parte del N.A.I. e valutato da tutte le componenti che hanno contribuito alla sua stesura tramite:

• Questionario di soddisfazione docenti

• Questionario di soddisfazione rivolto a tutti gli alunni

• Questionario di soddisfazione personale ATA

• Questionario di soddisfazione rivolto a tutti i genitori

• Assemblee con docenti e genitori

• Incontri con gli Enti Locali

• Questionari rivolti alla componente docente per la raccolta dati riferiti alla didattica messa in atto

• Dati delle rilevazioni INVALSI relativi agli apprendimenti degli alunni

113

alle proposte educativo-didattiche curricolari ed extracurricolari si valuterà:

• Il grado di soddisfazione dell’utenza (alunni/e – genitori) ;

• Il percorso degli allievi/e in ambito educativo ed in ambito cognitivo;

• Il successo scolastico di tutti gli allievi/e dell’Istituto in relazione anche al precedente anno scolastico.

I problemi emersi nella lettura e interpretazione dei dati di tutti i monitoraggi effettuati, opportunamente discussi collegialmente forniranno le necessarie indicazioni per la stesura/aggiornamento del Rapporto di Autovalutazione (R.A.V) e saranno utilizzati per progettare il miglioramento (P.d.M.).

IL BILANCIO SOCIALE Dall’anno scolastico 2016/17 l’Istituto ha aderito alla prima sperimentazione del BILANCIO SOCIALE. Nell’anno scolastico 2014/2015 è stata avviata l’attivazione del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione, sulla base di quanto stabilito dal DPR 28 marzo 2013, n. 80. Tale Sistema prevede, in particolare, che tutte le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) realizzino un’attività di analisi e di valutazione interna e definiscano un insieme di obiettivi ed azioni di miglioramento secondo il percorso delineato dal Rapporto di Autovalutazione (RAV). Al termine dell’anno scolastico 2016-2017 le istituzioni scolastiche dovranno pubblicare nel portale “Scuola in chiaro” un rapporto di rendicontazione sociale “grazie al quale si diffonderanno i risultati raggiunti, in relazione agli obiettivi di miglioramento individuati e perseguiti negli anni precedenti, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza”. Muovendo dalla convinzione che la scuola si inserisce all’interno di una comunità allargata a cui offre un servizio indispensabile, rendere conto ad essa dell’attività svolta può essere una modalità per costruire un dialogo costante con gli attori del territorio fondato su reciprocità e trasparenza. In questo senso, lo strumento DEL BILANCIO SOCIALE rappresenta per l’istituzione scolastica un’occasione per dare conto ai suoi stakeholder (studenti, famiglie, comunità locale, ecc.) degli impegni assunti, dell’uso delle risorse, delle scelte effettuate, delle attività svolte, delle risorse utilizzate e dei risultati raggiunti. L’avvio di un percorso verso la rendicontazione sociale costituisce un’occasione per:

• riflettere sistematicamente su se stessa, sui propri valori, obiettivi, missione; • sentirsi stimolata a promuovere innovazione e miglioramento delle proprie prestazioni; • identificare i propri stakeholder e attivare con essi momenti di dialogo, confronto,

partecipazione, collaborazione.

In sintesi, il bilancio sociale misura, ricorrendo ad opportuni indicatori, le performance della scuola in termini di efficienza (miglior utilizzo delle risorse disponibili), di efficacia (raggiungimento degli obiettivi), di equità (la scuola come costruttore del bene comune per le giovani generazioni). Per la realizzazione del Bilancio Sociale abbiamo cercato una struttura volutamente semplice, affinché il documento non si presentasse come mero e freddo elenco di dati, ma come elemento di facile consultazione e comprensione. Il nostro desiderio è che questo strumento possa essere occasione di confronto e di dibattito con soggetti che operano sia all’interno che all’esterno della scuola, per migliorare il servizio fornito.

114

12.PROGETTI DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Tutti i progetti sono riconducibili alle seguenti macro aree:

1. PROGETTI OPERATIVI/ESPRESSIVI/CREATIVI

2. PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE (CONOSCENZA, VALORIZZAZIONE E DIFESA DELL’AMBIENTE ANCHE DAL PUNTO DI VISTA ARTISTICO)

3. PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’EDUCAZIONE MUSICALE

4. PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’EDUCAZIONE MOTORIA

5. PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’EDUCAZIONE AL TEATRO

6. PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DELLA LINGUA (ITALIANA, LINGUA 2, ITALIANO LINGUA 2)

7. PROGETTAZIONE EUROPEA (Erasmus plus KA1 – KA2 - PON – FSE ……)

8. INNOVAZIONE DIDATTICO/METODOLOGICA

115

12.1 SCUOLA DELL’INFANZIA

“ L’uomo pensa con la mente,

ma agisce con le mani “

Maria Montessori

Premessa, denominazione e motivazione pedagogica del progetto educativo

“L’ambiente naturale che ci circonda è una grande risorsa tutta da scoprire ed è estremamente importante per poter star bene insieme. Costituisce un grande valore il riuscire ad apprezzarne la presenza comprenderne i ritmi naturali per goderne di essi. Come piccoli esploratori si cercherà di

accogliere con stupore le meravigliose variazioni del mondo naturale.” La NATURA e la CULTURAsono le tappe del nostro viaggio. La natura perché siamo sulla terra e i bambini\e vanno incoraggiati a conoscerla, amarla e rispettarla. Natura come luogo di incontro e relazione; nella scuola il bambino entra per la prima volta a fare parte di una comunità; in essa si apre al confronto con gli altri. Natura come territorio e ambiente da esplorare; la scuola, il quartiere, il territorio sono ambienti di vita quotidiana, spazi vissuti dal bambino. Natura con i suoi elementi da conoscere e manipolare; terra, sabbia, acqua, rami, foglie, sassi si offrono come materiali di gioco; la scuola dell’infanzia è il luogo dove trovano spazio le attività concrete di manipolazione e sperimentazione degli elementi naturali. Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo i piccoli apprendono facendo. La culturaperché è il frutto della creatività, dell’originalità dello sguardo dell’uomo sul mondo e va offerta allo sguardo di bambini e bambine perché possono alimentare la loro sensibilità e sviluppare il senso del bello. Tenendo presente l’approccio globale del percorso formativo che caratterizza la scuola dell’infanzia si favorirà lo sviluppo delle competenze attraverso la scelta di “nuclei progettuali” individuando abilità specifiche per bambini \e di 3 di 4 di 5 anni; NUCLEI PROGETTUALI

1° percorso: ” Le sorprese della natura” 2° percorso: “ La cultura ci sorprende”

La progettazione di questo anno scolastico assume come quadro di riferimento le competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea che sono:

1. Comunicazione madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenza sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale.

Le proposte educative e didattiche vengono programmate attraverso Progetti e Unità di competenza. Alcune abilità di competenza sono comuni a tutte le scuole dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo, altri sono di plesso.

116

Partendo dai traguardi per lo sviluppo della competenza,inerenti le otto competenze chiave, abbiamo indicato le abilità di competenza e i livelli di padronanza suddivisi in tre livelli. Tenendo conto del grado di maturazione dei propri alunni\e le insegnanti utilizzeranno tali abilità per stilare percorsi di apprendimento rispondenti ai bisogni e alle capacità dei bambini.

SCUOLA INFANZIA “RODARI” POSTAVECCHIA 1. “Ortobaleno” attività in collaborazione con gli esperti Museo del Bali.

2. Progetto “Giochiamo con l’inglese” rivolto agli alunni\e di 5 anni.

3. Progetto “Continuità verticale” con Nido Rodari gestito da Coccolandia” Da fuori a dentro cresco

contento” attività in giardino con i bambini\e dell’ultimo anno del Nido e i bambini\e del primo anno

della Scuola Infanzia.

4. Progetto di attività motoria con esperta della società sportiva Olimpia.

5. Progetto idea” l’orto…che sorpresa”collaborazione con nonni e mamme

“Scopro il mondo animale” collaborazione con un papà veterinario. 6. Progetto “Happy Day” festa di fine anno scolastico con la presentazione delle attività realizzate

durante l’anno e la consegna dei diplomi dei bambini\e di 5 anni.

Altre attività previste sono: � Progetto continuità verticale Scuola Infanzia- Scuola Primaria

� Educazione stradale: il vigile della polizia municipale a scuola

� Giornata dei genitori a scuola.

SCUOLA INFANZIA “MONTESSORI” SALTARA-TAVERNELLE 1. Progetto le sorprese della natura:”l’oro della terra: l’olio”visita ad un frantoio-oleificio del territorio.

2. Progetto natale “Che bello…è natale!!!” all’interno “giornata dei genitori” preparazione di

decorazioni e lavoretti a tema natalizio per mercatini di natale. ”Natale a scuola” babbo Natale ci

viene a trovare, fra canti e sorprese.

3. Progetto lettura "Visita alla biblioteca di Tavernelle;”leggiamo il mio libro” ogni lunedi` lettura di un

libro portato da casa .”Noi diamo un racconto a voi, voi date una storia a noi”i bambini\e di 5 anni

della scuola infanzia Montessori in continuità con i bambini\e di 5 anni della scuola Munari di

Tavernelle si scambiano un racconto o una storia, la drammatizzano o la illustrano.

4. Progetto la cultura ci sorprende “fra natura e cultura”:le nature morte di Carlo Magini”uscita

didattica alla Quadreria della Fondazione cassa di Risparmio di fano.

5. Progetto musica in collaborazione con Rosanna Riminucci.

6. Progetto motorio con la società sportiva Olimpia.

117

SCUOLA INFANZIA COLLODI APRILE \MAGGIO CONSERVATORIO ROSSINI DI PESARO

SCUOLA INFANZIA MONTESSORI

NOVEMBRE MAGGIO

FRANTOIO QUADRERIA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO FANO

SCUOLA INFANZIA RODARI

APRILE\MAGGIO

CASA ARCHILEI CENTRO IPPICO ITACA FANO

SCUOLA INFANZIA DON BOSCO NOVEMBRE MAGGIO

USCITA NEL TERRITORIO USCITA ALLA PINACOTECA DI IESI

SCUOLA INFANZIA “C.COLLODI” CALCINELLI 1. Progetto Motorio: “CORRO,SALTO,MI FERMO”giochi motori con esperto della società Olimpia

rivolto agli alunni\e di 3, 4,5 anni.

2. Progetto Lingua Inglese: “One,two,three…English” giochi e attività in lingua inglese svolto da

insegnanti interne alla scuola e rivolto ad alunni\e di 5 anni.

3. Progetto Natale: “Insieme si fa festa” natale insieme aspettando Babbo Natale.

4. Progetto: “HAPPY DAY” festa finale scolastica rivolta a tutti gli alunni\e e consegna dei diplomi ai

bambini\e dell’ultimo anno.

5. Progetto Mensa: ”DALLA MENSA…AL RISTORANTE” rendere il pranzo un momento piacevole ed

educativo per tutti i bambini\e.

6. Progetto Museo del Bali:”LABE-MAT:per non perdersi in matematica” rivolto agli alunni\e di 4

anni giochi interattivi e divertenti per avvicinare i bambini alla matematica attraverso un vero e

proprio labirinto.

7. FESTA DI PRIMAVERA la scuola si apre al territorio partecipazione della scuola alla manifestazione.

SCUOLA INFANZIA “DON BOSCO” VILLANOVA 1. MERCATINO “ FIORI E SAPORI”in collaborazione con il territorio.

2. MUSEO DEL BALI’ “ LA LEGGENDA DEI COLORI”per tutti gli alunni

3. PROGETTO AVIS rivolto agli alunni di 5 anni.

4. PROGETTO MOTORIO CON L’ESPERTO DELL’OLIMPIA CUCCURANO per tutti gli alunni

5. PROGETTO IDEA:” GENITORI E ATTORI “

6. GIORNATA DELLE FAMIGLIE A SCUOLAper gli alunni\e di 4 e 5 anni.

7. PROGETTO CON L’ASSOCIAZIONE VIVERE SERENI “ E ORA….TOCCA A NOI”

8. PROGETTO “ TUTTI IN BIBLIOTECA “

9. PROGETTO TEATRALE : “ E ORA, FACCIAMO FINTA SUL SERIO “

10.PROGETTO NATALE rivolto a tutti i bambini/e della scuola

11.PROGETTO :”Lingua Inglese” rivolto agli alunni di 5 anni

118

12.2 SCUOLA PRIMARIA

R. DEZI

LABORATORI

CLASSE TITOLO DEL LABORATORIO TIPOLOGIA ORE SETTIMANALI DOCENTI

1° “Creo, canto, gioco…imparo”

Espressivo-disciplinare

2 ore

Rossi

2° “Creo, canto, gioco…imparo”

Espressivo-disciplinare

2 ore

Buoncompagni

3° “Creo, canto, gioco…imparo”

Espressivo-disciplinare

2 ore

Biagiotti

4° “Creo, canto, gioco…imparo”

Espressivo-disciplinare

2 ore

Carloni

5° “Creo, canto, gioco…imparo”

Espressivo-disciplinare

2 ore

Ciccalè

La restante ora di laboratorio viene utilizzata all’interno delle classi come ora di recupero-potenziamento.

PROGETTI PLESSO

• “La settimana della merenda giusta”: percorso di educazione alimentare che prevede una settimana al mese merende “sane” portate da casa.

• “Natale con i nonni”: preparazione di canti per l’incontro con gli anziani della casa di riposo di Saltara prima di Natale.

• “Canzoni sotto l’albero: canti natalizi in occasione dell’accensione dell’albero di Natale in piazza a

Saltara.

• “Muoviti…muoviti: manifestazione di fine anno scolastico al campo sportivo di Calcinelli in

collaborazione con gli esperti delle società sportive.

“Adotta l’autore” per le classi 3° - 4° - 5°.

119

CALCINELLI B. LUGLI

di plesso

SPORT A SCUOLA - FRUTTA NELLE SCUOLE

di classe

CLASSI Progetto Eventuali collaborazioni esterne

PRIME MUSICA LETTURA LA PALESTRA DEI SENSI

BIBLIOTECA (Calcinelli o Fano) o LIBRERIA (Pesaro) BALÌ

SECONDE SCIENZE INVESTIGABOSCO EDUCAZIONE AMBIENTALE?

CASA ARCHILEI BALÌ ASET?

TERZE EDUCAZIONE AMBIENTALE ORTOBALENO BOCCE A SCUOLA GIOCANDO S’IMPARA (3^ C)

ASET BALÌ BOCCIOFILA METAURENSE IRENE CECCHI

QUARTE ADOTTA L’AUTORE E-TWINNING SCIENZE BOCCE A SCUOLA EDUCAZIONE AMBIENTALE?

FOSFORO/BALÌ BOCCIOFILA METAURENSE ASET?

QUINTE INGLESE CLIL “METAURO RIVER” SOLE, TERRA, LUNA EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ GEOMETRIKO TORNEO AMBROSINI

ESPERTO MADRELINGUA BALÌ SINDACO APAV

Partecipazione ad eventi promossi dall’Amministrazione Comunale Classi 1^ A/B/C: Festa del Natale Classi 3^ A/B/C: Festa degli alberi Classi 5^ A/B: Percorso di Educazione civica Sono previste collaborazioni da parte dei genitori o di altre persone disponibili, qualora si rendessero utili

per il perseguimento delle finalità dei progetti stessi.

120

MONTEMAGGIORE-SAN LIBERIO

DI ISTITUTO

Progetto continuità infanzia - 1^primaria

Progetto continuità 5^ primaria - secondaria

DI PLESSO

“Seguendo la cometa”

"Frutta e verdura nelle scuole" programma europeo realizzato a livello nazionale

dal Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari (in coll. con MIUR)

Spettacoli “di classe“

"Porta un tappo a Fido"

DI CLASSE

"Cicli e ricicli" Classi prime

"Adotta l'autore"

2A Progetto di educazione Classi seconde

ambientale

ASET

Classi quarte

"Geometriko"

Progetto legalità da definire

Progetto idea "Costruiamo la musica"

Classi quinte

Progetto di educazione motoria "Sport Lab Day"

121

12.3 SCUOLA SECONDARIA 2017/2018

PROGETTI PLESSI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

- ALFABETIZZAZIONE ITALIANO L2 ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE - RECUPERO MATEMATICA PER GRUPPI DI ALUNNI - POTENZIAMENTO MUSICA PER TUTTE LE CLASSI - POTENZIAMENTO DI ARTE TUTTE LE CLASSI - POTENZIAMENTO MATEMATICA/SCIENZE - PROGETTO “LA SOSTENIBILITÀ” - - MERCATINO DI NATALE - PROGETTO PLURIDISCIPLINARE " LEOPARDI CIRCUS"

DIPARTIMENTO DI LETTERE A. S. 2017/2018

CLASSI PRIME

PROGETTO "ADOTTA L'AUTORE": incontro nei mesi di aprile/maggio con due scrittori DEBATE CLASSI PRIME in continuità con le classi quarte di scuola primaria

TOUR VIRTUALE

PROPORRE IL DISPARI PER OTTENERE IL PARI ( ALESI, PARADISI )CLASSE 1A CLASSI SECONDE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE PSICO-FISICA:percorso pluridisciplinare per competenze sulla corretta alimentazione

SPERIMENTAZIONE DEBATE

TOUR VIRTUALE

CLASSI TERZE

Incontro con la rappresentante della comunità ebraica di Ancona, signora LANTERNARI ROSSANA in occasione della giornata della memoria .

La storia locale in classe”:intervento di un’esperta.

Interventi di esperti sulla Costituzione.

122

DIPARTIMENTO SCIENTIFICO LOGICO-MATEMATICO

CLASSI I

GIOCHI MATEMATICI( BOCCONI)

ATTIVITA’ SCIENTIFICHE IN COLLABORAZIONE CON “SAPERE COOP”

PARTECIPAZIONE A” R.T.M”.: GIOCHI MATEMATICI A SQUADRE

ATTIVITA’ SCIENTIFICHE IN COLLABORAZIONE CON IL BALI’

CLASSI II

GIOCHI MATEMATICI( BOCCONI)

ATTIVITA’ SCIENTIFICHE IN COLLABORAZIONE CON “SAPERE COOP”

PARTECIPAZIONE A” R.T.M”.: GIOCHI MATEMATICI A SQUADRE

PARTECIPAZIONE AL TORNEO GEOMETRIKO

ATTIVITA’ SCIENTIFICHE IN COLLABORAZIONE CON IL BALI’

INTERVENTO DI ESPERTI NELL’AMBITO DELL’EDUCAZIONE ALLA SALUTE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE PSICO-FISICA:percorso pluridisciplinare per competenze sulla corretta alimentazione

CLASSI III

ADESIONE AL PROGETTO "PULIAMO IL MONDO" DI LEGAMBIENTE ( VISITA ALLA DISCARICA)

GIOCHI MATEMATICI( BOCCONI)

ATTIVITA’ SCIENTIFICHE IN COLLABORAZIONE CON “SAPERE COOP”

PARTECIPAZIONE A” R.T.M”.: GIOCHI MATEMATICI A SQUADRE

PARTECIPAZIONE AL TORNEO GEOMETRIKO

RETE ORIENTASCIENZE (ITIS URBINO)

ATTIVITA’ SCIENTIFICHE IN COLLABORAZIONE CON IL BALI’

INTERVENTO DI ESPERTI NELL’AMBITO DELL’EDUCAZIONE ALLA SALUTE

GIORNATA DEL Pi.grego

DIPARTIMENTO LINGUE

CLASSI PRIME

INGLESE

SMILE THEATRE : SPETTACOLO DI TEATRO IN LINGUA INGLESE

SMILE DAYS:SETTIMANA DI ATTIVITA’ IN LINGUA INGLESE(PERIODO: SETTEMBRE)

VIAGGIO STUDIO IN UN PAESE ANGLOFONO PERIODO ESTIVO

TEDESCO

“THEATERSPASS”:TEATRO IN LINGUA TEDESCA (PERIODO:MARZO/APRILE)

CLASSI SECONDE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE PSICO-FISICA:percorso pluridisciplinare per competenze sulla corretta alimentazione

INGLESE

123

VIAGGI D’ISTRUZIONE

CLASSI PRIME

Abbazia di Fiastra. Assisi. Ravenna. Viaggio studio in un paese anglofono. (Periodo estivo) Irlanda Settimana Verde. Centro Turistico “Il Casone” (Toscana) (Periodo estivo) Settimana Bianca

CLASSI SECONDE

Ferrara. Mantova.

SMILE DAYS SETTIMANA DI ATTIVITA’ IN LINGUA INGLESE(PERIODO: SETTEMBRE)

CLIL: ENGLISH TOGETHER in continuità con le classi quinte di scuola primaria

VIAGGIO STUDIO IN UN PAESE ANGLOFONO PERIODO ESTIVO

SPAGNOLO

SMILE THEATRE: SPETTACOLO DI TEATRO IN SPAGNOLO

TEDESCO

“THEATERSPASS”:TEATRO IN LINGUA TEDESCA (PERIODO:MARZO/APRILE)

CLASSI TERZE

INGLESE

CERTIFICAZIONE A2 BRITISH INSTITUTE

VIAGGIO STUDIO IN UN PAESE ANGLOFONO PERIODO ESTIVO

TEDESCO

PROGETTO”CONOSCERE VIENNA”

CERTIFICAZIONE ESTERNA DELLE COMPETENZE. LIVELLO A1

SPAGNOLO

SMILE THEATRE: SPETTACOLO DI TEATRO IN SPAGNOLO

DIPARTIMENTO LINGUAGGI NON VERBALI

PROGETTO PLURIDISCIPLINARE "MERCATINO DI NATALE" .

PROGETTO PLURIDISCIPLINARE " LEOPARDI CIRCUS" ( SPETTACOLO DI NATALE )

PROGETTO PLURIDISCIPLINARE "ORTO DIDATTICO"

BAND D'ISTITUTO

CONCERTO DI NATALE CON ALUNNI CLASSI PRIME E BANDA CITTADINA

EDUCAZIONE ALLA SALUTE PSICO-FISICA:percorso pluridisciplinare per competenze sulla corretta alimentazione GIORNATA DELLO SPORT

CENTRO SPORTIVO

OLIMPIADI DELLA DANZA

124

Vicenza. Pennabilli: Museo della matematica. San Marino. Viaggio studio in un paese anglofono(Periodo estivo) Irlanda Settimana verde. Centro turistico “Il Casone”(Toscana) (Periodo estivo) Settimana bianca

CLASSI TERZE

Toscana, Garfagnana - Agriturismo “Il Casone”: attività sportive e naturalistiche.(Durata:3giorni). Torino. Trento: “MUSE-Museo delle Scienze”. Viaggio studio in un paese anglofono(Periodo estivo). Irlanda Viaggio studio a Vienna (Lingua 3Tedesco). Settimana bianca.

125

PROGETTAZIONE DI ISTITUTO 2017/2018

ERASMUS PLUS KA1/ KA2

SMILE DAYS CLASSI IV E V SC. PRIMARIA E 1 E 2 SC.

MATH UP IN CONTINUITà

GEOMETRIKO IN CONTINUITà

PROGETTI CONTINUITA’

CONSIGLIO COMUNALE DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI

126

ALLEGATI

1. ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE http://www.leopardisaltara.gov.it/isc/p-o-f/ 2. RAV - Rapporto di Autovalutazione http://www.leopardisaltara.gov.it/isc/p-o-f/ 3. PIANI DIDATTICI DISCIPLINARI E DEI CONSIGLI DI CLASSE www.leopardisaltara.gov.it 4. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE DEI TRE ORDINI DI SCUOLA (“INDICAZIONI NAZIONALI 2012”) http://www.indicazioninazionali.it/documenti_Indicazioni_nazionali/Indicazioni_Annali_Definitivo.pdf

5. REGOLAMENTI http://www.leopardisaltara.gov.it/isc/p-o-f/ 6. USCITE DIDATTICHE