Centro Studi C.N.I. - 13 luglio 2014 › images › rassegna_s...lioni ferma al 18%io di...

12
Centro Studi C.N.I. - 13 luglio 2014

Transcript of Centro Studi C.N.I. - 13 luglio 2014 › images › rassegna_s...lioni ferma al 18%io di...

  • Centro Studi C.N.I. - 13 luglio 2014

  • INDICE RASSEGNA STAMPA

    Indice Rassegna Stampa

    Centro Studi C.N.I. - 13 luglio 2014

    Pagina I

    OPERE INCOMPIUTE

    L'Italia delle 671 opere incompiuteSole 24 Ore 13/07/14 P. 3 Mauro Salerno 1

    SEMPLIFICAZIONE EDILIZIA

    Il regolamento edilizio diventa «unico», appalti nella legge comunitariaSole 24 Ore 13/07/14 P. 3 Giorgio Santilli 4

    EDILIZIA SCOLASTICA

    Pronto il piano per scuole e uffici «green»Sole 24 Ore 13/07/14 P. 3 Alessia Tripodi 5

    POS

    Denaro elettronico e schizofrenie di sistemaCorriere Della Sera 13/07/14 P. 25 Alessandra Puato 6

    ILVA

    Gnudi: «La cassa dell'Ilva è vuota. Ma l'azienda resta forte sul mercato»Corriere Della Sera 13/07/14 P. 25 Fabio Tamburini 7

    FOTOVOLTAICO

    Fotovoltaico, rivolta sul taglio agli aiutiRepubblica 13/07/14 P. 21 Luca Pagni 9

    UNIVERSITÀ

    Il corso di laurea? Tutto in inglese. Da Economia a Medicina è boomRepubblica Roma 13/07/14 P. V Valentina Lupia 10

  • L'Italia delle 671 opere incompiuteLa radiografia delle infrastrutture: valgono 2,6 miliardi, ne mancano 1,34 per completarle

    Mauro SalernoROMA

    Sono 671 le incompiute italia-ne. Un "cimitero" diffuso di sche-letri di cemento dall'enormnevalo-re andato in fumo, per colpa dellaburocrazia, della mancanza di fon-di, delle battaglie giudiziarie,dell'assenza di consenso e dell'in-capacità di pianificare, oltre chedei fallimenti delle imprese e per-fino del "mancato interesse" alcompletamento da parte delle am-ministrazioni. Un gigantesco tri-buto allo spreco che ora è possibi-le quantificare.

    I dati sono contenuti nell'ana-grafe delle opere incompiute ap-pena aggiornata dal ministero del-le Infrastrutture. Si tratta di un pa-trimonio perduto di 2,6 miliardiche avrebbe bisogno di un'iniezio-ne di liquidità di altri 1,34 miliardiper essereportato atermine e trar-ne un qualche vantaggio colletti-vo. Ed è quello che ci si aspettaora dal governo con il decretosblocca-Italia che il ministero del-le Infrastrutture ha in program-ma di varare e portare in Consi-glio dei ministri afine luglio e cherappresenterebbe la fase duedell'operazione incompiute av-viata nel -,oli dal governo Monti.

    Nessuno lo dice ufficialmente,ma tra le ipotesi che vengono fat-te circolare ci sarebbe anche quel-la di recuperare fondi revocando-li a opere incagliate per destinarlia una short-list di incompiute.Operazione meritoria, ma chepresuppone un'unità di vedutesulle priorità di finanziamentoche forse al momento non si ri-scontra ai piani alti di Porta Pia.Anche perché i numeri che emer-gono dalla banca dati appaionoampiamente sottostimati. Da unlato, è difficile ricostruire la situa-zione effettiva dell'opera e i fondimancanti. Dall'altro, il censimen-to realizzato sulla base delle se-gnalazioni degli enti locali scontale inevitabili lacune di una raccol-ta dati quasi volontaristica.

    Tanto per fare gli esempi piùmacroscopici nell'elenco noncompare il cantiere del Palasportdi Tor Vergata a Roma. Eppure lamaxistruttura firmata da Santia-go Calatrava è da tempo ridotta auno scheletro arrugginito permancanza di fondi. Silenzio an-che sui lavori di riconversione de-gli ex mercati generali sulla basedi un progetto inizialmente affida-to nientemeno che alla superstardell'architettura Rem Koolhaas.

    Lo stesso si può dire per opere at-tese da anni come l'ospedale delMare di Napoli, il cantiere infini-to della cittadella giudiziaria fir-mata da David Chipperfield a Sa-lerno o la "mitica" bretella Cam-pogalliano-Sassuolo, necessariaper potenziare la viabilità del di-stretto emiliano della ceramica.Anche se magari in questo casonon si può forse parlare "tecnica-mente" di incompiuta, visto che ilavorinon sono mai stati avviati.

    Per quanto "embrionale" ilcen-simento è però un passo decisivoper intavolare una strategia dire-cupero o riconversione ad altriusi di questi monumenti allo spre-co. Negli elenchi delle Infrastrut-ture non ci sono solo opere incom-plete per mancanza di finanzia-menti. Molte citazioni riguarda-no interventi non più necessari ofigli di altre epoche come il "nuo-vo" Palacinema di Venezia: pro-gettato, ridimensionato, avviato,mai concluso. Prevalgono le ope-re stradali e i piccoli interventi ditaglio comunale: piscine, centroanziani, asili, impianti sportivi.Con citazioni da primato della pi-gli oleria: vedi il parcheggio segna-lato dal comune diCamaiore, ope-ra (da182mila cure) da completa-re con una spesa di 345,86 Bure.

    Pochi i grandi interventi. Traqueste l'idrovia Padova-Venezia(progetto da461milioni con lo ze-ro per cento di lavori eseguiti),qualche ferrovia (la linea Ferran-dina-Matera-Venusio da 165 mi-lioni ferma al 18%io di completa-mento) e diversi ospedali, come ilnuovo polo di Alba-Bra, disegna-to dall'architetto francese Ayme-ric Zublena, sulla collina diVerdu-no, in provincia di Cuneo. Unastruttura da 172 milioni progetta-ta12 anni fa che secondo idatipub-blicati sul sito internet dell'Asl sa-rebbe arrivato al5o0io di completa-mento, ma che a Porta Pia risultaferma a un terzo del percorso.

    Tra le regioni con più segnala-zioni compaiono la Sicilia (con72 cantieri in mezzo al guado), laSardegna (68) e la Puglia (59).Seppure con assenze macrosco-piche, come la diga del Pappadaidi Taranto. Progettata nel 1984avrebbe dovuto portare acqua in7.200 ettari di campagna e ora èinvece ridotta auna discarica. So-lo la provincia di Trento in Italiadichiara nessuna incompiuta.Ma chi può dire che si tratta diuna dimenticanza?

    CD, RIPRODUZIONE RISERVATA

    Opere incompiute Pagina 1

  • La ripartizione regionale

    Dati in milioni di euro TOTALE

    n.-., , , . I BOLZANO

    FRIULI VENEZIA GIULIAVALLE D'AOSTA LOMBARDIA 8,77 ME 0,36

    5,8 3,7 60,58 9,38

    1

    VENETO

    MARCHE

    99J

    PIEMONTE

    LIGURIA 1

    13,83 17,19

    EMILIA ROMAGNA I TOSCANA(

    UMBRIA I

    LAZIO I

    SARDEGNA CAMPANIAI

    13,88 8,01

    NORD CENTRO SUD

    123.-fti

    1,39

    1A 40,48Casia U ' ?ii r ?.iarRe

    671ABRUZZO

    -----1 MOLISE

    l .'

    --d PUGLIA

    Dati riferiti l2012, la nuova rilevazione non è stata pubblicata

    Opere incompiute Pagina 2

  • Grandi e piccoli cantieri da completare (% di lavori eseguiti)

    Ampliamento area museale Intervento protezione civile Collegamento ferroviario diretto € Risanamento Urbino con asseMaison Caravex su ponti ferroviario e stradale Rimini Ferrara Suzzara attrezzato e impianto di risalita

    sul Tagliamentoa Latisana

    pedale di Alba-BraRec , ; erma Vigilidel l u,,, , ne

    RecupeatroVerdir ,rara

    Mini i i Yrñ Pincetto-Monteluce

    lantova Nord-Valdaro

    •. Nuovo Palazzo del Cinema a Venezia

    +l housinga La Spezia Idrovia Padova-Venezia

    -daleAlto Molise

    Restauro Convento Santa Mariadegli Angeli a Montoro

    oviaria Ferrandina-Matera

    ertoffrutticolo;siano di Lecce

    Strail gionaledei Monti Lepini

    realizzazione trattoi ,.. Monteroni su Cassia :2 Impianto di depurazione di Pescara

    Asse viarioa servizio dellearee industrialiportuali e turistichedi Porto Empedocle

    Interconessione sistemi idriciTirso-Flumendosa-Campidano

    Opere incompiute Pagina 3

  • . Legge europea j121, decreto a fine mese

    Giorgio SantilliROMA

    Parte il forcing del gover-no per rimettere in moto edili-zia e infrastrutture. Il decretolegge sblocca-Italia di fine me-se sarà preceduto dal varo inConsiglio dei ministri della nor-ma delega per il recepimentodelle nuove direttive 24 e 25 del2014 in materia di appalti e con-cessioni. La norma delega, chedarà il via a una revisione radi-cale dell'attuale tandem codice-regolamento appalti con la ri-duzione ipotizzata da 6oo a20o articoli, entrerà infatti nel-la nuova «legge europea» cheil governo ha in programma divarare il 21 luglio, accelerandoanche in questo caso i tempi(l'obiettivo è anche quello dipresentarsi in Europa nel seme-stre italiano con un'operazionedi disboscamento di direttivenon recepite).

    Nel decreto legge sblocca-Italia ci saranno anzitutto risor-se finanziarie dal Tesoro e dafondi Ue per far ripartire i can-tieri, che si attestano per ora,dopo l'incontro Padoan-Lupidi venerdì, in una forchettacompresa fra 1,5 e 3 miliardiche, grazie alla leva dei cofinan-ziamenti pubblici locali e priva-ti, potrebbe arrivare a 12-i5 mi-liardi di investimenti da mette-re in moto (sono compresi an-che quelli delle concessionarieautostradali). Fra le opere chesaranno finanziate grandi clas-sici (come la ferrovia Napoli-Bari,l'AltavelocitàBrescia-Pa-dova e il raddoppio della tirre-

    Il regolamento ediliziodiventa «unico», appaltinella legge comunitarianica Livorno-Civitavecchia) enuovi ingressi fra le opere prio-ritarie come, per esempio, ilquadruplicamento della ferro-via Firenze-Pistoia-Lucca.

    Nello «sblocca-Italia», però,ci sarà anche un pacchetto ro-busto di norme per semplifica-re e snellire le procedure relati-ve ai lavori edilizi privati. Lanorma che promette di esserelapiù dirompente in senso posi-tivo è l'introduzione di un rego-lamento edilizio standard na-zionale che dovrà valere pertutti gli 8.057 comuni, salva ov-viamente la possibilità data aciascun comune di integrare ointrodurre modifiche al regola-mento-tipo.

    Una novità che avrebbe ilmerito di superare drastica-mente lo spezzatino normati-vo e amministrativo che di fat-to costituisce un ostacolo allatrasparenza e una barriera auna competizione leale frapro-fessionisti e imprese da comu-ne a comune. Senza contareche non di rado nei regolamen-ti edilizi si nascondono, pro-prio grazie allaloro complessi-tà, definizioni, sistemi di calco-lo, regole che poco hanno ache fare con un trasparente in-teresse generale.

    Nelle settimane scorse arompere un atteggiamento pru-dente e in alcuni casi addirittu-raostile delle professioni sul re-golamento unico edilizio erastato il presidente del Consi-glio nazionale degli architetti(Cna), Leopoldo Freyrie, conuna presa di posizione innova-

    riva. Ovviamente l'apertura dicredito del Cna metteva alcunipaletti come quelli di essere unregolamento «sostenibile» sot-to il profilo ambientale, intro-durre riferimenti alle «presta-zioni» superando il regime del-le «prescrizioni», assorbire leregole igienico sanitarie, stabi-lire livelli essenziali delle pre-stazioni degli edifici uguali pertutti in Italia. La richiesta è, in-somma, che, al di là dell'aspet-to formale, larivoluzione delre-golamento edilizio unico sia an-che sostanziale e di contenuto.

    Nella legge europea dovreb-be entrare il testo con i criteridi delega per il recepimentodelle direttive 24 e 25 messo apunto dalla commissione mini-steriale guidata dal vicemini-stro alle Infrastrutture, Riccar-do Nencini: la proposta intro-duce una rivoluzione a 360°che prenderà corpo in un arcodi sei mesi. Trale novità di queltesto (su cui si veda il Sole 24

    RISORSE I IT'Da Tesoro e Ue fondi fra 1,5e 3 miliardi. Nella listadelle opere Av Bari-Napolie Brescia-Padovama anche la Firenze-Lucca.......... ..............................................

    Ore dell'e giugno scorso) con-correnza e gare generalizzatecon limitazione delle deroghesolo a pochi casi codificati, ri-duzione delle stazioni appal-tanti, semplificazioni e «ridu-

    zione degli oneri documenta-li» a carico di imprese e profes-sionisti, «miglioramento dellecondizioni di accesso almerca-to» per le Pmi, revisione delleSoa e della qualificazione, in-troduzione del débat publicperla consultazione dei cittadi-ni sui progetti, risoluzione del-le controversie alternative algiudice anche per la fase dellagarae dell'aggiudicazione, stru-menti finanziari innovativi e in-centivi per il project financing.Sarà azzerato il codice appaltie sarà «armonizzata» la leggeobiettivo alle regole generali.

    O RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il regolamento ediliziocontiene le norme tecniche perl'attività di costruzione,definisce le procedure per ilrilascio dei titoli autorizzativi(permessi di costruire, Scia,Dia), individua i parametriedilizi e i loro criteri dimisurazione. In particolareprevede le modalità di calcolo disuperfici e volumi, dà ledefinizione degli standardurbanistici, regola gli aspettiigienico-sanitari e di sicurezzadi immobili e relative pertinenze

    Semplificazione edilizia Pagina 4

  • Con due mesi di ritardo l'Italia è pronta ai nvi a rea Bruxelles la lista degli interventi per ridurre del20%i consumi

    Pronto ji piano per scuole e uffici «green»Alessia TripodiROMA

    mw- Efficienza energetica,pronto il Piano d'azione nazio-nale per il 2014. Con oltre duemesi di ritardo rispetto allascadenza del 3o aprile fissatadalla direttiva Ue 27/2012 (re-cepita dal Governo lo scorso30 giugno) l'Italia sta per tra-smettere a Bruxelles la suastrategia di interventi «gre-en» sugli edifici pubblici e pri-vati per raggiungere l'obietti-vo del taglio del 20% dei con-sumi di energia primaria en-tro il2020. Dopo l'intesa sul te-sto raggiunta lo scorso 1o lu-glio in Conferenza Stato Re-gioni - dove gli enti locali han-no dato l'ok a patto di intro-durre maggiori dettagli sullastrategia che il Governo segui-rà per soddisfare i nuovi obbli-ghi imposti dalla direttiva Ue- Mise e Minambiente stannoper varare un decreto intermi-nisteriale che consegnerà ilPiano nelle mani della Com-missione Ue.

    Il programma, redattodall'Enea, fa una vera e pro-pria radiografia del parco im-mobiliare esistente stimandoi risparmi che potranno esse-re conseguiti con tutti gli stru-menti a disposizione, come ilfondo nazionale per l'efficien-za, il bonus 65%io, il conto termi-co e il sistema dei certificatibianchi. E indica anche le ri-sorse necessarie e le relativecriticità nel reperimento deifondi che, di fatto, limitano gliinterventi di efficientamento.

    Secondo i dati, sul territo-rio nazionale si trovano 13,6milioni di fabbricati, di cuil'87° o a uso residenziale e qua-si 13 milioni di abitazioni sonoconcentrate in sole 5 regioni(Sicilia, Lombardia, Veneto,Puglia e Piemonte), mentre ol-tre 70omila edifici risultanonon utilizzati.

    Nel 2013 le strutture residen-

    ziali risultano pari a 11,7 milio-

    ni con oltre 29 milioni di abita-

    zioni, il 6ooo del quale costrui-

    to prima della legge sul rispar-

    mio energetico del 1976. E di

    questi edifici, secondo l'Enea,

    oltre il 25% consuma tra i 16o e

    i 220 kWh per mq/anno. Atti-

    vando investimenti per circa

    24 miliardi di curo l'anno per

    interventi parziali e globali sa-

    rà possibile, secondo il piano,

    raggiungere nel 202o risparmi

    energetici totali da un minimo

    di4.9o7 GV\7h/anno (per inter-

    venti parziali su case monofa-

    miliari) a un massimo di

    16.898 GWh/anno (per azioni

    globali sui condomini).

    Sul fronte non residenziale,la partita più sostanziosa sigioca sulle scuole: il piano sti-ma che sarà possibile riqualifi-care in maniera efficace 3.800istituti per un totale di 6 milio-ni di mq, contro 5,5 milioni dimq di uffici (2mila edifici) e 1,5milioni di mq di alberghi (cir-ca 500 edifici). Interventi checosteranno 17,5 miliardi di cu-ro l'anno e produrranno, se-condo le stime, risparmi al2020 pari a 17.229 GWh/anno.

    Per quel che riguarda, infi-ne, gli edifici della Pa centrale- per i quali la direttiva 27/2012prescrive la riqualificazione

    LA RAM^ ' "' DELL'ENEASarà possibile riqualificare3.800 istituti scolastici,5,5 milioni di mq di ufficie 2,5 milioni di mq di alberghicon un costo di 17,5 miliardi

    del 3%io annuo della superficie,esclusi gli immobili inferiori a500 mq (limite che, a partiredal 9 luglio 2015, scenderà a250 mq) - il piano stima che sa-ranno oltre 2,7 milioni i mqsoggetti a obbligo di ristruttu-razione da qui a 7 anni, con unrisparmio cumulato al 2020che ammonta a 458 ,7 GWh. Varicordato che per la realizza-zione di questo programma dimessa in efficienza il decretodi recepimento della direttivaha stanziato 355 milioni di con-tributo a fondo perduto.

    «La presentazione del Pia-no è poco efficace se non è ac-compagnata da una strategiache mette in fila tutti i sogget-ti interessati per realizzareazioni coordinate», spiega Er-mete Realacci , presidente del-la Commissione Ambientedella Camera, che per mesi harichiamato l'attenzione sullanecessità di rispettare la sca-denza del 3o aprile impostadalla Ue. «Forse una stradapossibile per garantire l'effica-cia degli interventi è una strut-tura di missione sul modellodi quella contro il dissesto ap-pena varata», dice Realacci,sottolineando che «è indi-spensabile dare priorità allapartita dell'edilizia , visto che,secondo i dati Cresme, nel2013 tra credito d'imposta edecobonus sono stati attivati340mila posti di lavoro tra di-retto e indotto e 28 miliardi diinvestimenti».

    OR]PROD llIlONER]SERVATA

    Edilizia scolastica Pagina 5

  • #lr .3gli nur.IF

    DENARO

    ELETTRONICO

    E SCHIZOFRENIE

    DI SISTEMA

    Schizofrenie. Si insisteper l'abolizione del

    contante, si dice acommercianti, artigiani eprofessionisti che devonodotarsi dei Pos perleggere le carte dipagamento, ma si varanoleggi che penalizzano chiusa il denaro elettronico.1129 luglio entrerà invigore il decreto numero

    51 del 2014 chereintroduce, su basevolontaria (da parte delleemittenti di carte), lecommissioni sullabenzina per i rifornimentisotto i ioo euro. «Noi nonle applicheremo», hadichiarato CartaSi al«CorrierEconomia» inedicola domani con il«Corriere della Sera», chededica alle carte dicredito la copertina (esuggerisce comerisparmiare). Ma altriforse sì, mentre i costi deipagamenti digitalirestano alle stelle.Il canone medio dellecarte di credito è salito inun anno da 31,8 a 33euro. Per prelevare

    denaro contante(operazione sconsigliata)la commissione media èdel 3,8%, come dire oltredieci euro ogni 300ritirati. La commissioneper chi paga in valuta èpoco trasparente edoppia (spesso si sommaquella applicata dallabanca a quelladell'emittente, più lavariazione sui tassi dicambio). Gli interessi perchi sceglie le carterevolving, con il rimborsoa rate, sono scesi di oltreun punto nei 12 mesi, èvero (dal 21,9% al 20,5%),ma restano il doppio deiprestiti personali. Se sispendono con questosistema 1.500 euro e sirestituiscono i soldi a 100euro al mese, il costodell'operazione potràessere fra i 131 e i 226euro. I calcoli sonodell'Università Bocconi,che per«CorrierEconomia» haanalizzato 18 carte dicredito tradizionali edieci carte revolving.E allora non stupiamocise restiamo al 22esimoposto su 26 Paesi nelladiffusione delle carte dipagamento: 31 operazionil'anno per abitante nel2013 (dati Bce), menodella metà della mediaeuropea. Dopo di noi soloUngheria, Romania,Grecia, Bulgaria.

    Alessandra Puato

    Pos Pagina 6

  • Parla il nuovo commissario del gruppo siderurgico: «Nessuna ostilità verso la famiglia Riva, se ci sono proposte la porta è aperta»

    Gnudi: «La cassa deffIlva ù vuotaMal 5 azíenda i Usta forte sul mercato»«Subito finanziam ento ponte», in settimana incontro con le banche

    L'opposizione al decreto approvatogiovedì scorso dal consiglio dei mini-stri? «Francamente incomprensibile.Le casse dell'Ilva sono vuote e, senzaquel provvedimento, non sarebbe sta-to possibile pagare gli stipendi». L'uti-lizzo dei capitali sequestrati ai Rivadalla magistratura di Milano per il fi-nanziamento del gruppo? «Era previ-sto nel testo iniziale ma è nella partestralciata perché ci sono dei problemigiuridici che vanno risolti». Le dimis-sioni di Edo Ronchi, il subcommissa-rio per l'ambiente? «Ha svolto un ruo-lo prezioso e, per quanto mi riguarda,spero che ci ripensi». Piero Gnudi, ilnuovo commissario straordinario del-l'Ilva, sta cercando di sbrogliare unamatassa assai complicata. «Entro lasettimana prossima», conferma, «co-minceranno gli incontri con le bancheper ottenere un finanziamento ponte»,mentre ArcelorMittal «sta terminandol'analisi dei numeri aziendali e decide-rà se avviare la fase delle trattative ma,in caso contrario, altre tre, quattromultinazionali si sono fatte avanti».

    Davvero non c'è più liquidità dispo-nibile? «La situazione», rispondeGnudi, «è di massima urgenza. Mancail denaro per acquistare la materia pri-ma necessaria per alimentare gli im-pianti, che va pagata subito. La provaprovata della stretta finanziaria è cheabbiamo dovuto rimandare al meseprossimo il pagamen-to dei premi ai dipen-denti. Il ministro, Fe-derica Guidi, è stata ilmotore del decreto esi è spesa molto perportarlo a casa. Mispiace che la portatadel successo ottenutovenga sottovalutata».

    In effetti nei giorniscorsi l'Ilva ha bussa-to alle porte dellebanche, ma la risposta è stata secca:nessuna disponibilità senza la cosid-detta prededuzione, cioè la possibilitàdi ottenere il rimborso dei prestiti invia prioritaria nel caso di fallimento,resa possibile dal decreto. Ma nellaversione finale manca la parte che pre-vedeva la richiesta alla magistraturamilanese di utilizzare le somme se-questrate ai Riva, in totale 1,8 miliardidi euro, per il risanamento ambientaledell'Ilva. Questo spiega la reazione ne-gativa dei sindacati? «Può essere, masbagliano», dice Gnudi, «perché laquestione resta all'ordine del giorno.

    Abbiamo dovuto sospenderne l'ap-provazione perché in consiglio dei mi-nistri sono stati sollevati dubbi sulletecnicalità giuridiche che occorrechiarire. Ora se ne stanno occupandogli uffici legali». Di sicuro le reazioni aldecreto pesantemente negative sonolegate anche alle dimissioni del sub-commissario per l'ambiente Ronchi.«Il problema non riguarda il ministeroper lo Sviluppo economico», spiegaGnudi. «Ronchi ha svolto un ruolo uti-le e spero che ci ripensi perché era uncollaboratore prezioso. Detto ciò, con-tinuo a non capire il comportamentoostile dei sindacati, che hanno demo-lito l'intero decreto».

    La mancanza di liquidità in cassagiustifica una domanda di base: l'Ilva èuna società decotto? In propositoGnudi non ha dubbi di sorta. «Tutt'al-tro», sostiene. «L'azienda è estrema-mente efficiente e si è trovata in diffi-coltà per vicende esterne. E' lo stabili-mento siderurgica più importanted'Europa e non è per niente fuori mer-cato. Oggi per costruirne uno analogosarebbero necessari 15-20 miliardi dieuro. Pensi che è il doppio della cittàdi Taranto, ha 100 chilometri di ferro-vie interne, 65 chilometri di strade.Non solo. Si trova in una posizione ge-ografica privilegiata, al centro del Me-diterranea e vicino a un porto adegua-to. In più, oltre all'altoforno di Taran-to, il gruppo ha altre attività impor-tanti e redditizie, per esempio aGenova e Novi Ligure».

    Detto ciò il problema è come uscir-ne. Sotto questo aspetto l'arrivo diGnudi, come spiega lui stesso, ha se-gnato una svolta: «La priorità assoluta,oltre alla realizzazione puntuale diquanto è previsto dal piano ambienta-le, è diventata la ricerca di un nuovoazionista. La considero il punto di par-tenza obbligato perché nel mondodell'acciaio è in corso una grande con-

    JJ

    Gli stìpend!

    centrazione e l'Ilva è un gigante in Ita-lia ma non ha dimensioni adeguateper reggere la concorrenza internazio-nale. La prima verifica avviata è conArcelorMittal, il gruppo più importante in Europa».

    Contatti in cui i Riva, che rimangono gli azionisti di controllo dell'Ilva,non sono stati coinvolti. Di sicuro, no-nostante abbiano evitato qualsiasi po-lemica pubblica o gesto di rottura, nonhanno gradito il fatto che la concor-renza abbia potuto consultare numeririservati. Non le viene il dubbio cheabbiano ragione? «Siamo stati moltoattenti a far vedere soltanto quello cheè opportuno», sostiene Gnudi, che ag-giunge: «Non si può pretendere chedecidano d'impegnarsi in una opera-zione così rilevante a scatola chiusa».Più in generale i Riva sono molto criti-ci perché ritengono di essere tenuti aimargini di quanto sta accadendo. Éuna vostra scelta? «Non li capisco proprio», conclude Gnudi. «Il ministro edio siamo sempre disponibili. Qui, sehanno suggerimenti o proposte, laporta è aperta».

    Fabio Tamburini

    ILVA Pagina 7

  • / j,ïi ,i -/ , . ..... ....

    ILVA Pagina 8

  • Fotovoltaico, rivolta sul t lío agii aiutiProtesta ufficiale dell'ambasciatore britannico: così fate saltare i piani di investimento

    I.UCAPAGNI

    L.—_— Pioggia di ricorsi legaliin arrivo. Calo di fiducia da partedegli investitori internazionali,in particolare della finanza an-glosassone. E, per completare ilquadro, una bomba da 50 mi-liardi di euro che potrebbe finire- in buona parte - nella colonnadei crediti difficilmente esigibilida parte delle banche italiane.

    E' il quadro con cui è iniziatala discussione al Senato sul de-creto "Competitività", per laparte che riguard a il cosiddetto"tagliabollette" e le nuove re-gole - con effetto retroattivo -per il pagamento degli incenti-vi agli impianti fotovoltaici.Una norma che ha avuto riper-cussioni internazionali, tantoda far intervenire l'ambascia-toreinglese accreditato aRomache ha protestato ufficialmen-te con il governo italiano perviolazione dei patti contrattua-li (gli incentivi assegnati per unperiodo di 20 anni) sui quali so-no stati redatti i piani finanzia-ri degli investimenti nelle rin-

    Il governo difendeil provvedimentocollegato al tagliodelle bollette alle Pmi

    novabili. Un provvedimento -ha fatto capire il diplomatico -che sta nuovamente minandola fiducia della comunità finan-ziaria nei confronti dell'Italia.

    In sostanza, il governo ha de-ciso di finanziare parte della ri-duzione delle bollette elettri-che per le Pmi (il premier Renziha garantito un risparmio del10%) cambiando le regole perl'incentivazione del fotovoltai-co, che costano in bolletta oltre6 miliardi all'anno. Il monte in-centivi rimane lo stesso, mapassa da 20 a 24 anni. Le im-prese del fotovoltaico e i titolaridegli impianti sostengono chemolti piani finanziari non stan-no più in piedi perché il ritornodegli investimenti si è drastica-mente ridotto; con la concretapossibilità che saltino le condi-zioni stabilite dalle banche perchiedere il rientro del credito. Ilche significa che gli istituti chehanno finanziato oltre 50 mi-liardi di investimenti negli ulti-mi 5-6 anni, si troverebbero agestire migliaia di metri qua-drati di pannelli solari ormaisvalutati.

    A certificare il calo dei rendi-mentièunanalisicompiutadal-la società di consulenza Pri-cewaterhouseCoopers per con-to dell'associazione AssoRin-novabili. Nel 2010, il tasso pergli investitori era del16,58%. Atutti gli effetti, una cifra gene-rosa, frutto di un incentivo che-è statocalcolato-eraquasidop-pio della media europea. Atti-rando investimenti da tutto ilmondo, finanziati generosa-mente dalle banche, con una le-va anche del 100%. Per questomotivo, il legislatore - con i go-verno Monti e Letta - ha rime-

    diato riducendo l'incentivo. Iltasso di rendimento - sempresecondo i calcoli di Pwc - si è co-sì abbassato al 7,88%, anchefrutto di una riduzione del prez-zo medio dell'energiachevienevendutadaiproduttori. Manonè finita, perché a carico degliimpianti fotovoltaici ci sonostati l'aumento dell'aliquotaIva, introduzione Imu e RobinHood Tax e ora l'allungamentodegli incentivi a 24 anni. Il tut-to porterebbe a un tasso di ri-torno dell'investimento al3,1%.

    Da domani, le commissioniIndustria e Ambiente del Sena-to cominciano l'esame degli ol-tre 1.600 emendamenti al de-creto Competitività, di cui lamaggior parte riguardano pro-prio il "tagliabollette". Confin-dustria e Anie Rinnovabili han-no proposto di compensane il t a-glio agli incentivi affidando alGse il compito di ricorrere aduna raccolta di risorse sul mer-cato finanziario, il cui ammon-tare sarà fissato annualmentedal Governo sulla base deitrend economici e della diffe-

    renza di prezzo dell'energiaelettrica tra Italia e altri Paesieuropei.

    Peggiorativo l'emendamen-to presentato dall'Abi, l'asso-ciazione delle banche, che neltentativo di salvare i finanzia-menti concessi, vuole tagliaregli incentivi anche agli impian-tisolari pi ùpiccoli, mentre il Go-verno lo aveva limitato solo aquelli di grandi dimensioni. Inpratica, pagano anche i cittadi-ni che hanno il pannello sul tet-to.

    AL VERTICEAgostino Re Rebaudengo,presidente di Assorinnovabili

    Fotovoltaico Pagina 9

  • Il corso di laurea? Tutto in ingleseDa Economia a Medicina è boom

    VALENTINA LUPIA