Centro Ippico Due case: il tendone spazzato via da una ... · stre, o ippoterapia, è l’insieme...

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3 B)SIDE 4 UNIVERSITÀ 6 CULTURA INSERTO �� �� ������� ��Circoscrizione 5 LA CITTÀ A NORD OVEST Le pagine con notizie e informazioni a cura del Consiglio di Quartiere 5 e il consueto Speciale Tramvia Controguida NELLE FACOLTÀ UNA RICERCA DI SINISTRA UNIVERSITARIA Oltre la politica: un vademecum per la vita da studente e inquilino Teatro SU IL SIPARIO SULLA NUOVA STAGIONE DI RIFREDI In scena dal 2 novembre la prima delle tre commedie in cartellone Sporting PALESTRA, PISCINA, HEALT&BEAUTY Corsi invernali e Open Day, il 16 dicembre, per il secondo compleanno del Centro Centro Ippico Due case: il tendone spazzato via da una tromba d’aria I volontari: «Da soli non possiamo farcela, aiutateci a riacquistarlo» Sono in tanti a conoscere la storia e la funzione sociale del Centro Ippico Due Case. Nato nel 2002 come associazione di volontariato ed iscritto dal 2004 al Registro Re- gionale del Volontariato divenendo un’associazio- ne riconosciuta Onlus, il centro si è proposto fin dall’inizio al pubblico come una green farm dove poter sviluppare, insieme all’equitazione dilettantistica e struttu- re permettendo, anche l’ippoterapia e la riabi- litazione equestre, per arrivare allo sport per i meno abili. La riabilitazione eque- stre, o ippoterapia, è l’insieme di tecniche te- rapeutiche che utilizzano il cavallo e il rapporto che si instaura tra questo e il paziente modulato, a sua volta inserito in un progetto riabilitativo stu- diato ad personam. Sono tre le fasi individuate in tale tecnica: ippoterapia, rieducazione equestre ed equitazione sportiva per disabili. Insieme a tutto questo, il progetto del Centro contie- ne un insieme di iniziative come la visita al cortile de- gli animali, l’orto didattico e il giardino botanico, un piccolo museo del cavallo, ma anche uno spazio d’ac- coglienza nel verde per i visitatori “di città”. Nel marzo del 2007, il Centro Ippico Due Case acquista con grossi sa- crifici un grande tendone aperto, montato ad arte da circensi della famiglia Orfei. Da quel momento e con la disponibilità di uno spazio del genere, il Centro Ippico ha avuto uno sviluppo notevole: sono state stipulate anche varie collabora- zioni, come per esempio quella con il Quartiere 5, quella con il Comune di Firenze e con i più importanti CRAL cittadi- ni e non solo (Regione, Maggio Musicale, Banca Toscana), ma anche con la Casa-famiglia di Signa e con diverse famiglie dove vi sono persone di- versamente abili per una riabilitazione equestre e la pet-terapy con i cavalli. Il 4 settembre scorso, mentre su Firenze si ab- batteva un violento tem- porale, una vera e propria tromba d’aria colpiva il Centro Ippico Due Case. I danneggiamenti a pian- te e altre piccole struttu- re come gazebo e casette per gli attrezzi sono stati ingenti; tuttavia, il danno più grave è stato quello che ha colpito il tendone, che è crollato su se stes- so sotto la violenza della tromba d’aria. In sintesi, il tendone è praticamente distrutto, ridotto da butta- re via. Per poter continuare ad assolvere alle proprie funzioni sociali, il Centro Ippico Due Case adesso si trova costretto a chiedere l’aiuto di chi un aiuto può fornirlo. Un tendone, an- che usato, come quello di- strutto dalla tromba d’aria di inizio settembre, costa come minimo 35.000,00 euro: una spesa che per i volontari del Centro Ippi- co Due Case è comprensi- bilmente troppo elevata. Ogni contributo, anche il più piccolo, è perciò fon- damentale. Per dare sostegno al Cen- tro Ippico, si può fare la propria donazione sul C/C n. 2650/00 - Cassa di Risparmio di Firenze – Ag. N. 32 ABI 06160 - CAB 02838 Per maggiori informazio- ni, www.centroippicodue case.it

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3B)SIDE 4UNIVERSITÀ 6CULTURA INSERTO

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Circoscrizione 5

LA CITTÀA NORD OVEST

Le pagine con notiziee informazionia cura del Consigliodi Quartiere 5 e il consueto Speciale Tramvia

ControguidaNELLE FACOLTÀ UNA RICERCA DI SINISTRA UNIVERSITARIA

Oltre la politica: un vademecum per la vita da studente e inquilino

TeatroSU IL SIPARIO SULLA NUOVA STAGIONE DI RIFREDI

In scena dal 2 novembre la prima delle tre commedie in cartellone

SportingPALESTRA, PISCINA, HEALT&BEAUTY

Corsi invernali e Open Day, il 16 dicembre, per il secondo compleanno del Centro

Centro Ippico Due case: il tendone spazzato via da una tromba d’ariaI volontari: «Da soli non possiamo farcela, aiutateci a riacquistarlo»

Sono in tanti a conoscere la storia e la funzione sociale del Centro Ippico Due Case. Nato nel 2002 come associazione di volontariato ed iscritto dal 2004 al Registro Re-gionale del Volontariato divenendo un’associazio-ne riconosciuta Onlus, il centro si è proposto fin dall’inizio al pubblico come una green farm dove poter sviluppare, insieme all’equitazione dilettantistica e struttu-re permettendo, anche l’ippoterapia e la riabi-litazione equestre, per arrivare allo sport per i

meno abili.La riabilitazione eque-stre, o ippoterapia, è l’insieme di tecniche te-rapeutiche che utilizzano il cavallo e il rapporto che si instaura tra questo e il paziente modulato, a sua volta inserito in un progetto riabilitativo stu-diato ad personam. Sono tre le fasi individuate in tale tecnica: ippoterapia, rieducazione equestre ed equitazione sportiva per disabili.Insieme a tutto questo, il progetto del Centro contie-ne un insieme di iniziative come la visita al cortile de-

gli animali, l’orto didattico e il giardino botanico, un piccolo museo del cavallo, ma anche uno spazio d’ac-coglienza nel verde per i visitatori “di città”.Nel marzo del 2007, il Centro Ippico Due Case acquista con grossi sa-crifici un grande tendone aperto, montato ad arte da circensi della famiglia Orfei. Da quel momento e con la disponibilità di uno spazio del genere, il Centro Ippico ha avuto uno sviluppo notevole: sono state stipulate anche varie collabora-zioni, come per esempio

quella con il Quartiere 5, quella con il Comune di Firenze e con i più importanti CRAL cittadi-ni e non solo (Regione, Maggio Musicale, Banca Toscana), ma anche con la Casa-famiglia di Signa e con diverse famiglie dove vi sono persone di-versamente abili per una riabilitazione equestre e la pet-terapy con i cavalli.Il 4 settembre scorso, mentre su Firenze si ab-batteva un violento tem-porale, una vera e propria tromba d’aria colpiva il Centro Ippico Due Case. I danneggiamenti a pian-

te e altre piccole struttu-re come gazebo e casette per gli attrezzi sono stati ingenti; tuttavia, il danno più grave è stato quello che ha colpito il tendone, che è crollato su se stes-so sotto la violenza della tromba d’aria. In sintesi, il tendone è praticamente distrutto, ridotto da butta-re via.Per poter continuare ad assolvere alle proprie funzioni sociali, il Centro Ippico Due Case adesso si trova costretto a chiedere l’aiuto di chi un aiuto può fornirlo. Un tendone, an-che usato, come quello di-

strutto dalla tromba d’aria di inizio settembre, costa come minimo 35.000,00 euro: una spesa che per i volontari del Centro Ippi-co Due Case è comprensi-bilmente troppo elevata.Ogni contributo, anche il più piccolo, è perciò fon-damentale.Per dare sostegno al Cen-tro Ippico, si può fare la propria donazione sulC/C n. 2650/00 - Cassa di Risparmio di Firenze – Ag. N. 32ABI 06160 - CAB 02838Per maggiori informazio-ni, www.centroippicoduecase.it

n INIZIATIVE DI SUCCESSO

Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 2Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 3

Pinocchio all’Accademia della Crusca

Nuovo Piano Strutturale

«Una serata magnifica, siamo molto soddisfatti». È questo il commento entusiasta di Giancarlo Rosini, presidente della Commissione Cultura del Quartiere 5, in merito al-l’incontro organizzato il 19 ot-tobre scorso in occasione del quarantennale della morte di Ernesto “Che” Guevara.Un appuntamento con gli aspetti meno conosciuti del-l’avventurosa vita del “Che”;

in qualche modo, quegli aspetti legati più all’uomo che al mito, politico e rivoluziona-rio, che Ernesto Guevara sa-rebbe divenuto in seguito alle sue battaglie per la libertà.In una Sala Archi di Villa Pozzolini teatro di una buo-nissima partecipazione, il mattatore della serata è stato Aldo Anzellotti. Attraverso documenti e testimonianze inedite, filmati e brani musi-

cali, Anzellotti ha condotto il pubblico in un viaggio tra la medicina e la cultura, la poesia e la critica letteraria, intorno al “Che”.E così si scopre che prima di essere un mito immolato sull’altare della rivoluzione e della libertà, il “Che” è stato un allergologo impegnato nei lebbrosari dell’Amazzonia pe-ruviana; ma non solo, perché, come ha illustrato Anzellotti, una delle critiche letterarie più apprezzate a varie opere di Pablo Neruda appartiene proprio a Ernesto Guevara.Sono state lette poesie in lingua originale appartenenti allo stesso Che, un personag-gio di una complessità unica e di una profondità ecceziona-le. Appare del tutto riduttivo relegare un personaggio del genere, se studiato nella

sua completezza, ad una “semplice” ottica politica ed ideologica.«Mi rende molto felice, anche a livello personale, la grande partecipazione del pubblico a questo evento – commenta a margine Aldo Anzellotti – e non mi riferi-sco solo alla partecipazione in termine di presenti; quello che più mi ha colpito è stata la partecipazione emotiva. Un giusto tributo ad un personaggio che ha segnato profondamente l’immagina-rio, gli ideali e le speranze del mondo intero».L’incontro per i quaranta anni dalla morte del Che ha segna-to la riapertura della stagione di Villa Pozzolini; un esordio quantomeno entusiasmante. Come dire: se il buongiorno si vede dal mattino…!

INCONTRI NEL QUARTIEREIl 7 novembre presso il Centro Icaro, parrocchia S. Pio X, via delle Panche 212 alle ore 21 l’appuntamento dell’Amministrazione comunale per informare i cittadini sul nuovo piano strutturale. Sono previsti anche sportelli informativi con tecnici a disposizione dei cittadini. Le osservazioni dovranno essere presentate entro il 26 novembre. “Il nuovo piano adottato – detto l’assessore Gianni Biagi – contiene modifiche significative rispetto al piano 2004 ed è importante darne informazione dettagliata ai cittadini”.

TRASFERITA A NOVOLILA DEPOSITERIA COMUNALE

Dal 28 agosto, per recuperare un veicolo rimosso dalla Polizia Municipale, non occorre più recarsi al Lotto Zero di Ponte a Greve, ma a Novoli dietro la Mercafir.La depositeria comunale gestita dalla Sas, Servizi alla Strada S.p.A., ha traslocato infatti in via Allende, lungo il muro di perimetro del Nuovo Pignone. Cambia anche il numero di telefono: per avere informazioni sul veicolo rimosso bisogna chiamare lo 055 4224142.La nuova depositeria è raggiungibile utilizzando la Linea 57 dell’Ataf. I servizi di informazione e di restituzione dei veicoli rimossi sono in funzione 24 ore su 24. Per le biciclette invece il servizio è attivo dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della Sas www.serviziallastrada.it.

Veicoli

LA PIRA, SALMA TRASLATADA RIFREDI IN SAN MARCOEsattamente trenta anni fa, sabato 5 novembre 1977, a Firenze moriva Giorgio La Pira. Uno dei personaggi più importanti del panorama politico fiorentino e non solo: oltre ad essere eletto sindaco della città del giglio per tre mandati, La Pira, tra le altre cose, partecipa alla Costituente della neonata repubblica italiana nel 1945 ed è eletto deputato alla Camera.Fino ad ora, la salma di Giorgio La Pira aveva riposato nel cimitero di Rifredi accanto a quella di don Giulio Facibeni: la tomba, meta di riflessione e luogo di spiritualità, adornata da una lampada con la scritta “Pace, shalom, salam”, dono di ragazzi fiorentini, israeliani e palestinesi.

Fino ad ora, perché, nel corso delle celebrazioni per l’anniversario del trentesimo anno della morte, la salma sarà traslata definitivamente nella Basilica di San Marco, luogo in cui La Pira trascorse una parte importante della sua vita, soprattutto durante il Fascismo.Lunedì 5 novembre la giornata sarà costellata di occasioni ufficiali di ricordo e commemorazione.Alle ore 15, presso l’aula magna dell’Università in piazza San Marco, una lezione su La Pira e il futuro europeo precederà la Messa commemorativa che si svolgerà presso la Basilica di San Marco alle ore 18; al termine, la traslazione della salma. La manifestazione religiosa sarà presieduta dal cardinale Josè Saraiva Martins, prefetto della Pontificia Commissione per le Cause dei Santi.Il Tribunale diocesano per la causa di beatificazione di Giorgio La Pira è stato istituito dal Cardinale Silvano Piovanelli nel 1986. La fase diocesana del processo ha comportato l’esame teologico di tutti gli scritti editi di La Pira, la raccolta delle dichiarazioni di diverse centinaia di testimoni, la relazione sui più significativi documenti inediti. Essa si è conclusa il 4 aprile 2005. Tutta la documentazione è stata trasmessa alla Pontificia Commissione per le Cause dei Santi.

Trentesimo anniversario

Si è svolto, nelle due giornate del 26 e del 27 settembre scorso, il seminario “Sulle tracce di Pinocchio – Per una mappatura dei possibili luoghi di ispira-zione dell’opera”. Il seminario rientra nell’insieme di iniziati-ve, su base biennale, che mirano a ricostruire la figura storica e rendere lustro al Lorenzini come fiorentino, ma anche alla fioren-tinità della genesi dell’opera letteraria italiana più famosa al mondo: Pinocchio.«Questa due giorni di seminario – commenta la coordinatrice del progetto, Patrizia Mazzoni – è stata il palcoscenico per presentare il lavoro che è stato svolto fino ad oggi; un lavoro che porterà alla creazione di un vero e proprio percorso guidato attraverso Castello, Peretola e Sesto Fiorentino, dove dei car-telli segnaletici indicheranno i luoghi che hanno assolto alla

funzione di ispirazione per le magnifiche ambientazioni delle avventure del burattino più famoso».Un lavoro, questo, che attraver-so l’opera del Lorenzini permette di recuperare l’identità culturale di un territorio come la periferia fiorentina. Un territorio molto spesso costretto a “sopravvivere”, svolgendo un ruolo di secondo piano, dalla crescente urbaniz-zazione dell’area metropolitana.«Da questo lavoro, davvero importante – prosegue Mazzo-ni – nascerà una guida. Una guida che porterà i visitatori a scoprire, attraverso i luoghi “pinocchieschi”: i borghi di Castello e le sue ville medicee, ma anche Peretola, e le colline intorno a Sesto. Un modo per rinnovare la memoria dei fiorentini e degli abitanti della zona; un modo per recuperare Pinocchio come libro, ma sotto

una nuova luce; un modo per creare un percorso alternativo al solito turismo del centro della città. Anche i borghi intorno a Firenze – conclude Patrizia Mazzoni - possono offrire le loro meraviglie!».Durante le due giornate di se-minario, è stato affrontato da varie angolazioni il rapporto tra il Lorenzini e il territorio, tra Pinocchio e il contesto sociale e geografico in cui è nato. Così, Marco Conti e Patrizia Mazzoni hanno esaminato le correlazio-ni, comprovate storicamente o suggerite dall’opera, tra il territorio e l’opera, senza trala-sciare uno studio sull’evoluzione del territorio stesso e della gente che lo vive e che lo ha vissuto nell’Ottocento.La guida, che prenderà vita da questi studi, sarà diretta in primo luogo agli studenti e alle scuole; e proprio gli studenti

sono stati destinatari principali di questi due giorni.Il seminario ha ricevuto compli-menti da parte delle autorità, come la presidente Stefania Collesei che ha aperto i lavori con un discorso introduttivo; complimenti che sono arrivati anche dai padroni di casa dell’Ac-cademia della Crusca, che hanno sottolineato l’importanza di questi studi attraverso Ornella Polidori Castellani.

Il “Che” a Villa Pozzolini

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IN-FORMAQ5firenze 5 Concorso di pittura n UNIVERSITÀ E DINTORNI

Nelle facoltàla “Controguida” di Sinistra UniversitariaOltre la politica: un vademecum per la vita da studente e inquilino

Da quando sono ricominciati i corsi nelle varie facoltà dell’Ateneo fiorentino, è in circolazione la “Controguida 2007/2008”; un vero e proprio vademecum stilato da “SU – Sinistra Universitaria” in col-laborazione con Cgil Firenze.Una “Controguida” che si compone di quattro parti; oltre alle valutazioni politiche, tra le pagine della guida si trovano tutte le informazioni più utili sugli argomenti che più da vicino riguardano la vita degli studenti e, in particolar modo, la vita degli studenti fuorisede. Una guida scritta da studenti per gli studenti, quindi: a tutti gli studenti, perché i problemi che riguardano i laureandi molto spesso vanno oltre le bandiere ed i colori politici.Ci sono molti aspetti della vita universitaria e della vita da studente/inquilino che riman-gono avvolti in una sorta di “mistero”; cose che dovrebbe-ro essere chiare e che invece, molto spesso, sono messe in discussione.La prima parte della Con-troguida è un vero e proprio “glossario” in cui si possono trovare spiegazioni esaurien-ti, esposte con un linguaggio semplice e scorrevole, ma anche date di scadenza, diritti dello studente e così via.

Si può quindi, in questa prima parte, capire meglio come funziona il sistema dei crediti formativi universitari, con pro e contro; si può finalmente capire con precisione quali siano i diritti degli studenti in materia di borse di studio e di contributi per gli affitti. Il tutto corredato da numeri e indiriz-zi degli uffici amministrativi di riferimento; e, per tenere separato l’aspetto politico da quello prettamente pratico, dei piccoli box in evidenza che racchiudono il giudizio espres-so in merito ad alcuni di questi temi da “SU”.Ma la parte più importante della Controguida 2007/2008 si compone senz’altro dei due argomenti che si ritrovano nelle due sezioni centrali: argomenti che rappresentano un’assoluta emergenza. E chi li ha sperimentato sulla propria pelle, o su quella della propria famiglia, sa bene di cosa si sta parlando: affitti e tasse. La seconda parte della Contro-guida, dunque, si occupa degli affitti; o, come viene definita dai componenti del “SU”, la “casa precaria”. Partendo da un’indagine molto approfon-dita svolta dalla stessa Sinistra Universitaria, il problema viene sviscerato ed affrontato a fondo; nel contempo, si stila una lista di priorità degli obiet-

tivi da raggiungere.Nelle pagine successive, il pro-blema degli affitti viene affron-tato “di petto”: in collaborazio-ne con un consulente legale del sindacato degli inquilini (SUNIA), tredici domande e tredici risposte che chiarisco-no le competenze, i diritti e i doveri di inquilino e proprieta-rio. Casi pratici: il pro-p r i e -tario ha il dirit-to di tene-re una c o p i a d e l l e chiavi di casa? Chi deve pagare le spese di registrazio-ne del contratto di locazione? Esistono agevolazioni? E cosa si può fare per uscire da una situazione di affitto irregola-re, in nero? La Controguida fornisce risposte certe. Final-mente, si potrebbe aggiunge-re. Inoltre, è stato inserito il fac-simile di un contratto per studenti universitari inquilini, che non tutti conoscono. Da non perdere, insomma.La terza parte riguarda le tas-

se. Oltre ad un glossario che riporta i termini da conoscere in questo ambito, “SU” riven-dica una delle proprie campa-gne, che prosegue dalla fine dell’anno accademico scorso. Una battaglia che riguarda la restituzione di una somma agli

studenti, poiché, denun-cia “SU”, la legge

prevede che gli incassi

del l ’Uni -v e r s i t à

p r o v e -n ient i d a l l e t a s s e non pos-s a n o supera-

re il 20% delle en-

trate totali. Una denun-

cia inascoltata che ha portato il

gruppo della Sinistra Universitaria a ricorrere al Consiglio di Stato e per cui si attendono sviluppi.Le ultime pagine, e la quarta ed ultima parte della Contro-guida, è dedicata alla presen-tazione di “SU”.«La Controguida, che viene distribuita in tutte le facoltà di Firenze, è stata molto ap-prezzata dagli studenti a pre-scindere dalle appartenenze o meno – commenta Alessio Branciamore del “SU” – tanto che sono stati già in diversi a raggiungerci presso la no-stra sede per chiedere altre copie. Siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto, perché pensiamo di aver offerto un servizio ed un aiuto importante agli studenti; e poi, essendo noi in primis a sperimentare i problemi sulla nostra pelle, sappiamo bene quello di cui si parla».

di Gianni Somigli

PER ARTISTI ITALIANIE STRANIERIIl Circolo G.S. Romito, via Scipio Sighele 62/64 con il Patrocinio del Consiglio di Quartiere n. 5 e della Galleria Spagna organizza un Concorso di pittura al quale possono partecipare tutti gli artisti italiani o stranieri con piena libertà di soggetto e tecnica. La consegna opere, presso la sede del G.S. Romito, è prevista da sabato 27 ottobre a domenica 4 novembre dalle ore 18.00 alle 22. La mostra sarà allestita presso i locali del G.S. Romito e resterà aperta al pubblico da domenica 25 novembre a domenica 9 dicembre con orario dalle ore 17.00 alle ore 22.00; la domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 18.00 alle ore 23.00.Della Commissione giudicatrice fanno parte Adriana Artini, collezionista; dr. Fabrizio Borghini, giornalista; Roberto Ciabani, pittore; Bruno Gambone, scultore; Ettore Tiseo, mercante d’arte e il prof. Pierfrancesco Listri, critico d’arte. Al 1° classificato andrà il “Premio Romito” euro 750,00 e mostra personale; al 2° classificato mostra personale (*); ai 3° e 4° classificati mostra collettiva (*); ai 5° 6° 7° classificati Targa ricordo ed agli 8° 9° 10° classificati una Medaglia ricordo.Il Premio speciale “UNDER “20 (**) consiste in 250,00 euro e mostra personale (*)La Cerimonia di premiazione avrà luogo domenica 9 dicembre alle ore 18.30.

(*) la mostra sarà organizzata nei locali del G.S. Romito in data da destinarsi(**) alla miglior opera presentata dal concorrente di età inferiore a 20 anni. Il premio non è cumulabile con il “premio Romito”

E son 104… Tanti auguri, Cesarina!

Il 24 novembre, Cesarina Batisti spegnerà la bellezza di 104 candeline.I migliori auguri dalla figlia Marcella

e il genero Marcello, dai nipoti, da tutti i parenti e tutti gli amici.Un ringraziamento particolare

va alle volontarie dell’associazione Valium.

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«Un’opera di grandissima importanza in una zona delicata; un’opera di cui c’è una forte necessità, una grande richiesta da parte della cittadinanza, e per la quale mi batto da tanto tempo».Sono queste le parole con cui Daniele Sacconi, presi-dente della Commissione Assetto del Territorio del Quartiere 5, commenta i lavori per la realizzazio-ne del sottopasso di via Panciatichi. «Non riesco proprio a capire con quali argomentazioni ci si può opporre al sottopasso: quando saranno ultimati i lavori, la situazione ge-nerale della viabilità in tutta la zona di Careggi migliorerà nettamente, grazie alla valvola di sfogo che verrà a crearsi per il traffico che, adesso, si convoglia necessaria-mente sulle poche strade disponibili».Il nuovo sottopasso che verrà realizzato consenti-rà di collegare il viale XI Agosto con tutta la zona ospedaliera: «Le auto che transitano nella zona di Careggi, sia in direzione degli ospedali, sia in di-rezione di Firenze, sia in direzione di Sesto, vanno a gravare su via delle Pan-che, via Giuliani, il Sodo.

Grazie alla nuova bretella che va direttamente a Sesto e con il nuovo sotto-passo – prosegue Sacconi – il traffico in uscita da Firenze potrà immettersi direttamente su una stra-da di largo scorrimento senza andare ad intasarsi come capita adesso».Un’opera, quindi, che alleggerirà il traffico e che consentirà una mag-giore accessibilità tra via Panciatichi, via Perfetti Ricasoli, ma soprattutto garantirà una via d’acces-so ulteriore per il polo

ospedaliero.Daniele Sacconi tiene però a precisare un aspet-to non secondario di tutto il discorso: «La situazione sta diventando veramente grottesca. Firenze sta di-ventando la città del “no”. No alla Tramvia. No alla Tav. No all’Aeroporto”. Quei no preventivi, sen-za cognizione di causa. No che non prendono in considerazione le situa-zioni reali ed effettive. Prendiamo ad esempio la tramvia: perché tutto questo trambusto per i

lavori nel viale Morgagni? A Novoli, dove sicuramen-te ci sono disagi come ci sono in ogni zona dove sono aperti dei cantieri, i lavori proseguono spediti. Sono addirittura in forte anticipo sulla tabella di marcia: e nessuno ha mai detto nulla. Perché?».La risposta rimane rac-chiusa in quel punto interrogativo, almeno per adesso, tuttavia Sacconi espone così i suoi esempi: «Quello che voglio dire è che ci sono lavori e lavori. Le persone che si oppon-

gono alla Tramvia sono le stesse che si oppongono alla TAV e che sostengono la famigerata micrometro-politana. Quindi, per un verso non si può scavare, per uno sì. Pare un contro-senso piuttosto evidente. Io, per esempio – dice ancora Sacconi – non sono favorevole all’am-pliamento dell’aeroporto di Peretola; ma quando saranno finiti i lavori della TAV e in mezzora sarò al-l’aeroporto internazionale di Bologna, che necessità c’è di ampliare l’aeroporto

di Firenze?».Lo sviluppo di Firenze come nodo cruciale e all’altezza del traffico ita-liano, prevista anche nel nuovo Piano Strutturale del Comune, passa attra-verso la realizzazione di queste opere. Ma anche sul piano cittadino «si de-vono cercare le soluzioni migliori – dice Sacconi – e quando il sottopasso di via Panciatichi sarà realizza-to, la gente se ne renderà conto; se ne sono già resi conto i commercianti di via Giuliani, i quali accettano di buon grado anche un minor passag-gio di traffico davanti alle proprie vetrine per avere, però, la possibilità di poter organizzare feste o manifestazioni chiudendo anche la strada. Ora non possono, col sottopasso potranno» conclude Sac-coni, aggiungendo anche che «fosse stato per me, ma non sono riuscito a portare in fondo la mia posizione, il sottopasso sarebbe stato finito prima dell’inizio dei lavori al Sodo e per la Tramvia. Co-munque, nei primi mesi del prossimo anno, il sot-topasso sarà già fruibile, con grande soddisfazione mia personale e di tutto il Consiglio di Quartiere 5».

Via Panciatichi, quel sottopasso “s’ha da fare”Sacconi: «Firenze sta diventando la città del no a prescindere. Perché?»

Intervento di manutenzione in via Pietri

A fine settembre, l’Unità Tecnica del Quartiere 5, in collaborazione con Quadrifoglio, ha effettuato un intervento di pulizia in un tratto di via Pietri. L’operazione ha riguardato il ripulimento della strada, il taglio di alcune piante infestanti e la rimozione di alcuni rifiuti. « Un intervento che era molto atteso dai residenti della zona, e che ha restituito piena fruibilità all’area» ha commentato la presidente Collesei.

CONSULTAZIONE CITTADINA

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n PRESENTAZIONE

Anteprima su SirioIl tram come innovazione al Festival della creatività

Proseguono i lavori

Il tram Sirio è stato il protagonista di alcune iniziative che si sono svolte pres-so la Fortezza Da Basso in occasione del Festival della Creatività alla fine del mese scorso. A partire da giovedì 24 ottobre è stato possibile vedere da vicino questo nuovo mezzo che percor-rerà le nostre strade: in piazza Bambine e Bambini di Beslan, infatti, è stata esposta per alcuni giorni una sezione del tram.Molte le autorità presenti nel momento in cui è stato “scoperto” il Sirio: il vice-sindaco Giuseppe Matulli, l’assessore all’Ambiente Claudio Del Lungo, l’inge-gner Carlo Pellegrini di AnsaldoBreda, Giovanni Nebbiolo amministratore de-legato di Firenze Tecnologia (l’azienda

speciale della Camera di Commercio di Firenze per la diffusione di una cultura di impresa orientata all’innovazione).In questa interessante “anteprima” i cit-tadini hanno potuto osservare da vicino come sono le carrozze sia all’esterno che all’interno e come sarà nella realtà l’inse-rimento a terra del tram, con l’ingresso a raso del marciapiede senza scalini.“Grazie alla disponibilità di Ansaldo-Breda – ha dichiarato Giuseppe Matulli - abbiamo potuto esporre una sezione del tram in modo che i cittadini si possano rendere conto che il tram non è un treno sferragliante ma un mezzo di trasporto moderno, ecologico e compatibile con i centri storici delle città. Un mezzo che potrà garantire, oltre che collegamenti più efficienti e puntuali, anche un elevato comfort per i passeggeri”.Si è parlato del tram non solo come il fulcro del processo di trasformazione in atto nella nostra città ma anche dal punto di vista delle innovazioni e della tecnologia, del risparmio energetico e del rispetto dell’ambiente. “Si tratta di un concentrato - ha spie-gato Carlo Pellegrini di AnsaldoBreda -

del meglio della tecnologia disponibile. La struttura del tram a moduli garanti-sce una grande manovrabilità: il mezzo sarà infatti molto snodato e riuscirà a transitare agevolmente in città. Senza dimenticare il sistema frenante sofi-sticato e sicuro e il doppio impianto di climatizzazione, per assicurare un buon comfort ai passeggeri anche in caso di guasto. Per quanto riguarda l’alimen-tazione, il tram utilizza un impianto ad alto risparmio energetico, che si serve di un unico pantografo, collocato nella parte centrale. Per percorrere la parte di tracciato in prossimità del Duomo, invece, il tram si “sgancerà” dalla linea elettrica e si alimenterà a batteria”.L’ingegner Carlo Pellegrini ha concluso il suo intervento con una curiosità… “Il modello classico del Sirio, disegnato da Pininfarina, è stato personalizzato per Firenze sia per quanto riguarda i colori sia per l’allestimento interno. Inoltre, è stata dedicata particolare cura alla cabina del conducente: tenendo ben presente che si tratta di un luogo di lavoro, è stata studiata attentamente per assicurare il massimo comfort er-gonomico”.

Gli aspetti innovativi del sistema tranviario fiorentino sono stati al centro di un’altra iniziativa che si è svolta nell’ambito del Fe-stival della Creatività: venerdì 26 ottobre si è svolto il convegno “Il Tram è innova-zione”, organizzato dall’Assessorato alla Mobilità del Comune in collaborazione con la Borsa della Ricerca e dell’Innovazio-ne. All’incontro hanno preso parte alcuni tecnici del comune di Firenze, di Tranfir Scarl e di AnsaldoBreda, che hanno illu-strato le nuove tecnologie utilizzate per il Sirio e per il nostro sistema tranviario in generale. A seguire si è svolta una tavola rotonda cui hanno partecipato autorità del-l’Università di Firenze, di Confindustria, della ASL e della Camera di Commercio, l’Ufficio Scolastico Provinciale, Trenitalia e Cgil-Cisl-Uil.All’insegna dell’allegria e del divertimento è stato invece lo spettacolo dedicato ai bambini dal titolo “PAF BUM TRAM… VIA!” a cura del comune di Firenze e di BlancaTeatro: don Chisciotte e Sancio Panza catapultati dal 1600 nella nostra città si devono confrontare con l’evoluzione dei mezzi di trasporto, aiutando così i più piccoli a comprendere i cambiamenti dei nostri modi di vivere e di spostarci.

Pensando al sistema tranviario fiorentino, si può essere portati erroneamente a paragonarlo con quello ferroviario, soprat-tutto se ci si limita a conside-rare l’aspetto esteriore e la presenza dei binari o se non si sono mai osservati i moderni tram già in circolazione in tante città italiane ed europee.Guardando alcuni dati, però, si capisce subito che tram e treno sono due cose ben diverse: abbiamo confrontato le schede tecniche del Sirio e quelle dei convogli ETR 500 e dei TAF, i Treni ad Alta Frequentazione (per intenderci quelli azzurri a due piani, progettati per il servizio pendolari).Si nota subito che le dimen-sioni del Sirio sono ridotte: con i suoi 3,3 metri di altezza e 2,4 di larghezza occupa una superficie minore di quelle dell’ETR 500 (4 metri di altezza

e 3 di larghezza) e dei TAF (altezza 4,3 metri e larghezza 2,8 metri).La lunghezza è però la misura che sorprende di più: i 32 metri del Sirio lo fanno sembrare quasi un “giocattolo” a parago-ne con i 103 metri dei TAF! Per quanto riguarda l’ETR, invece, basti pensare che una sola carrozza è lunga 26 metri.Un altro dato può rassicu-rare chi teme l’invasione di “bolidi” sfreccianti nelle nostre strade: il Sirio può sviluppare una velocità massima di 70 Km/h ma comunque rispetterà sempre i limiti imposti (50 Km/h nei tratti urbani). I due treni, per loro natura, possono vantare ovviamente velocità di esercizio ben superiori: rispettivamente oltre 300 km/h e 140 Km/h.Anche per quanto riguarda la rumorosità, il Sirio si discosta

molto da quello che possiamo osservare al passaggio dei convogli ferroviari.Il progetto della tramvia è concepito cercando di ottenere il massimo grado possibile del-l’attenuazione delle vibrazioni e dell’insonorizzazione, dotando il sistema tramviario di par-ticolari misure. Ad esempio per l’armamento, si è scelto di sistemare le rotaie su materiali speciali, in grado di ridurre vibrazioni e rumori al pas-saggio del tram. In ogni caso, l’impatto sonoro sarà ridotto grazie al fatto che la rotaia sarà a “bicchiere” (cioè a U) e non a T (come quelle utilizzate per i treni): la ruota del tram, scorrendo internamente del binario, trasmette le vibrazioni ad un materiale meno elastico dell’aria e quindi si riduce il rumore percepito.Infine, bisogna tener presente

Due sistemi a confronto: tranviario e ferroviarioRassicurazioni per chi teme l’invasione di “bolidi”

Proseguono i lavori per la realizzazione della tramvia: facciamo il punto della situazione in viale Morgagni. La seconda tranche dei cantieri è partita a metà ottobre e va da via Santo Stefano in Pane a via G. Fracastoro. Per questo intervento, è stato necessario lo spostamento dell’edicola e l’abbattimento di 12 alberi sul lato sinistro del viale andando verso Careggi. In difesa delle piante, si sono levate le proteste di alcuni residenti ma i lavori proseguono secondo i tempi previsti e questo microcantiere avrà la durata complessiva di circa un mese e mezzo.Intanto, è previsto per la seconda metà di novembre l’arrivo dei primi tigli: i reimpianti degli alberi si svolgeranno fra novembre 2007 e marzo 2008 per le porzioni di viale dove i lavori saranno già stati ultimati. La scelta delle nuove piante è stata effettuata presso il vivaio dai tecnici della Direzione

Ambiente con un’attenta selezione, per aver la certezza che ogni tiglio abbia le caratteristiche ottimali per viale Morgagni (ad esempio le condizioni di salute o la massima grandezza possibile compatibile con il trapianto ecc…). Per quanto riguarda il proseguimento dei lavori, i cantieri resteranno sul lato sinistro del viale (in direzione di Careggi) per i prossimi due mesi e copriranno il tratto fino a largo Brambilla. Successivamente verranno realizzati i lavori al centro della carreggiata e, al termine di questi, saranno effettuati gli interventi sull’altro lato del viale.Si è deciso di adottare questo tipo di cronologia della cantierizzazione per evitare frequenti cambiamenti alla viabilità (come i sensi di marcia o le riduzioni di carreggiata), in modo da permettere ai flussi di traffico di stabilizzarsi.

n Viale Morgagni

Il tiglio è l’albero preferito

Dal 1 al 10 di ottobre si è svolta una consultazione molto particolare che ha permesso ai cittadini del comune di Firenze di contribuire a scegliere quale sarà il nuovo aspetto di viale Morgagni. I residenti, in-fatti, hanno potuto dare la loro preferenza tra le tre tipologie di alberi ritenute più adatte al contesto urbano di questa importante via: tiglio, quercia e frassino.Il 48% dei voti se l’è aggiudicato il tiglio, con un distacco netto dalle altre due specie: il frassino ha ottenuto il 29.5% dei voti mentre la quercia il 22%.È interessante notare che solo pochi votanti hanno utilizzato la scheda cartacea disponibile presso la sede del Quartiere 5 mentre la maggior parte ha preferito la modalità on line, navigando direttamente nel sito della Direzione Ambiente.Perché è piaciuto il tiglio?! Si tratta di una pianta molto longeva, dal portamento maestoso, con tronco robusto, chioma larga, ramosa e tondeggiante. Le sue dimensioni possono essere notevoli: in ambiente urbano può raggiungere altezze di 25-30 metri e un’espansione della chioma fino a 15 metri di diametro. I fiori del tiglio sono molto profu-mati e di colore giallo e diversamente da quanto comunemente si crede sono scarsamente allergenici.I reimpianti in viale Morgagni cominceranno nel mese di novembre ed entro marzo ci saranno 48 nuove piante, 30 nel tratto sinistro del viale fra via Cesalpino e Careggi e 18 sul lato destro da via Cesalpino alla scuola Matteotti.Nel periodo da novembre ad aprile verrà effettuata anche la pian-tumazione delle nuove alberature di via di Novoli: saranno infatti ripiantati circa 40 alberi di prima grandezza, che diventeranno 103 al termine dei lavori. Anche via di Novoli diventerà presto un bel viale alberato.

n SCHEDA

che il motore del Sirio non genera rumore, ma semplice-mente un “ronzio”: è noto che i moderni tram sono talmente silenziosi da costituire quasi un pericolo, come succede per i nostri bussini del centro che devono essere dotati di un campanellino perché non si sentono arrivare.È interessante osservare un ultimo dato tecnico che a prima vista può sembrare banale: il Sirio è dotato di nu-merose porte (6 in tutto) per consentire un’agevole e rapida salita e discesa dei passeggeri. I treni TAF ne hanno solo 8 per ogni lato nonostante, come abbiamo visto, siano molto più

lunghi.Come si nota, le differenze tra il tram e i convogli ferroviari non sono date semplicemente dai “numeri” ma anche da diversità di tipo “concettuale”, legate alla funzione che questi mezzi devono svolgere. Il sistema tranviario rispetto ad ogni altro mezzo su rotaia, offre notevoli vantaggi in ter-mini di frequenza e di certezza delle corse, di vicinanza delle fermate, di capacità di traspor-to, e soprattutto di flessibilità: è snodato, agile e adattabile alle varie esigenze, ad esempio il sistema di alimentazione può passare dalla rete elettrica all’utilizzo della batteria.

tram Sirio

treno Taf

Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 7Q5 �����������������n TAV

L’Alta Velocità in un Consiglio di Quartiere apertoSi è svolto il 9 ottobre scorso, hanno partecipato oltre duecento persone

Villa Guicciardini

INTERVENTO DELLA MUNICIPALE NEL CIMITERO DEI ROTTAMIÈ stato compiuto l’8 ottobre scorso un intervento della Polizia Municipale del Nucleo di Pronto Intervento di Rifredi presso un terreno di proprietà comunale di via dell’Olmatello; in questa porzione di terreno, almeno sulla carta “area verde”, avevano trovato posto diverse roulotte di “giostrai”. Durante l’intervento sono stati identificate otto persone di nazionalità indiana: per uno di essi, sprovvisto di permesso di soggiorno, è scattata la denuncia.Le indagini della Municipale di Rifredi si erano sviluppate intorno ai numerosi veicoli accatastati nella zona e sulla moltitudine di rottami depositati nei pressi. Dopo un controllo dei mezzi, è stato riscontrata sulla quasi totalità di questi l’assenza di assicurazione e, per questo, sono stati rimossi; molti sono stati portati direttamente alla rottamazione. In tutto, l’intervento ha riguardato la notevole cifra di quarantaquattro veicoli.Lo sgombero ha consentito l’intervento di bonifica della Quadrifoglio Spa: la zona è stata definitivamente ripulita dopo la rimozione dei rottami di lavatrici ed altri rifiuti ingombranti, ed ha ritrovato il decoro proprio di un’area che si può definire realmente verde.Il terreno, dopo l’operazione, è sotto il controllo della Direzione Sviluppo Economico del Comune di Firenze, che sta in questi giorni vagliando le varie ipotesi di utilizzo. Molte probabilmente ne renderà l’usufrutto agli stessi giostrai.L’azione della Polizia Municipale rientra in una più vasta operazione di bonifica di via dell’Olmatello.

C’erano tante persone il 9 ottobre scorso, alla “Leo-nardo da Vinci”, quando si è svolto il Consiglio di Quartiere aperto al pub-blico e richiesto dalla cit-tadinanza, come previsto dall’articolo 13 comma 1 del Regolamento del Con-siglio di Quartiere. Tante persone e diverse autorità, data la rilevanza dell’argo-mento in discussione che, come tutte le cose impor-tanti, suscita preoccupa-zioni e reazioni, favorevoli e contrarie: la TAV, l’Alta Velocità.Alla presenza di circa duecento persone in sala, e degli assessori comu-nali Matulli e Biagi e di quello regionale Conti, la presidente del Q5 Stefania Collesei ha così aperto il Consiglio introducendo gli argomenti che sarebbero stati in seguito esaminati.La presidente Collesei ha infatti fissato i tre punti principali della discussione del Consiglio: il “passante

sotterraneo”, la nuova sta-zione di Foster e lo scaval-co di Castello. Passando in rassegna ed introducendo i tre cardini della discussio-ne e, non di meno, dello sviluppo del progetto TAV, Collesei ha ribadito non solo i motivi della convoca-zione del Consiglio, ma an-che la finalità: il Quartiere si vuol fare così promotore della creazione di un mo-mento di confronto tra isti-tuzioni e cittadinanza, un momento di interscambio in cui poter esporre poten-ziali dubbi o problematiche legate ai lavori. La parola è quindi passata agli assessori, che hanno esaminato la situazione attuale e lo stato di avanza-mento del progetto.La tempistica per la rea-lizzazione finale dell’Alta Velocità ferroviaria a Fi-renze è confermata: i lavori termineranno a fine 2013, e sono totalmente coperti fi-

nanziariamente. Prendo la parola, gli assessori hanno illustrato al pubblico i tre punti fondanti del progetto TAV di Firenze, precisando degli aspetti specifici che hanno mitigato, almeno in parte, la dif fidenza dei contrari alla grande opera. È stato soprattutto l’asses-sore Biagi a ripercorrere le tappe della progettazione e dell’inizio dei lavori per l’Alta Velocità, spiegando in modo chiaro i motivi per cui andare in sotterranea non solo si rende necessa-rio, ma conviene.Il nuovo passante sotter-raneo, infatti, che sarà dedicato ai treni a lunga percorrenza e al trasporto merci nella zona notturna, permetterà di liberare i binari in superficie; in que-sto modo, essi potranno essere dedicati con mag-giore intensità al trasporto regionale e metropolitano, sfruttando il grande poten-ziale della rete di stazioni cittadine come la stazione

delle Piagge. L’assessore Conti ha fissato l’obiettivo che si vuole raggiungere: i pendolari sul territorio regionale, quando nel 2013 tutto il nuovo sistema di circolazione cittadina e metropolitana sarà a pieno regime, raggiungeranno la cifra di mezzo milione al giorno, contro i duecento-mila attuali.Come previsto anche nel nuovo Piano Strutturale, Firenze diventerà il bari-centro della mobilità non solo italiana, ma anche eu-ropea; diventa fondamen-tale, in questo contesto, la nuova stazione che diverrà il centro nevralgico, insie-me a Santa Maria Novella, di tutto il nuovo sistema di circolazione. La nuova stazione, che sorgerà nella zona Macelli/viale Belfiore, è il frutto di un concorso internazionale cui hanno partecipato le più grandi firme del mondo dell’architettura e dell’ingegneria. La giuria,

presieduta da Gae Aulenti, ha decretato come vincito-re il progetto firmato da Norman Foster: una sta-zione che si svilupperà su 45.000 mq. e che diverrà il principale nodo di inter-scambio cittadino. Una sta-zione che sarà soprattutto a distribuzione verticale: mediante scale mobili e tapis-roulants, si potranno raggiungere i venticinque metri sotto al livello citta-dino, dove scorreranno i binari dell’Alta velocità. Un progetto avveniristico dal costo di circa 340 milioni di euro che si propone come moderno fiore all’occhiello per la città.La platea, composta soprat-tutto dai rappresentanti dei vari comitati cittadini “con-tro”, ha ascoltato con atten-zione l’esposizione degli assessori; in seguito, a turno, sono state espresse tutte le preoccupazioni per aspetti ritenuti non chiari o in qualche caso critici, come l’impatto ambientale

ed altri aspetti correlati ai lavori ed ai cantieri.È in questo contesto che l’assessore Conti ha lan-ciato una proposta: aprire l’Osservatorio ambientale, l’organo istituito a livello nazionale e locale per monitorare i cantieri e lo sviluppo dei lavori, anche alla cittadinanza. Una pro-posta che è stata accolta con favore dai cittadini e dal presidente dell’Osser-vatorio stesso, il geologo Pietro Rubellini; i comitati, tuttavia, hanno espresso le proprie perplessità sul fatto che alla proposta seguano fatti concreti. Una situazione particolar-mente delicata, quindi: la “rivoluzione” del sistema dei trasporti di Firenze e di tutta la Toscana, c’è da scommetterci, terrà banco ancora a lungo: non resta che seguire gli sviluppi del dibattito e l’evoluzione dei lavori.

Osservatorio ambientale:

da chi è composto, cosa fa

L’Osservatorio ambientale è un organo di livello nazionale, ideato per gestire le problematiche del controllo sulla “grande opera” TAV.Creato e definito nell’ambito degli accordi pro-cedimentali, l’Osservatorio è istituito presso il Ministero dell’Ambiente ma coinvolge anche il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Nel-l’Osservatorio entrano anche gli Enti locali, gli ap-paltatori, le strutture tecniche; inoltre, esso ope-ra in accordo con l’Università di Firenze, Agenzia Ambiente Territorio Scienze della Terra, Ingegne-ria. A supporto tecnico dell’Osservatorio opera anche l’Arpat.L’Osservatorio ha competenze di controllo sul-l’attuazione dei piani di monitoraggio prima, du-rante e dopo i lavori, attraverso le procedure di studio sull’impatto ambientale e seguendo lo svi-luppo progettuale.

TAV/1

PRIMO DICEMBRE, MOSTRA MERCATODELLA CERAMICA DI MONTUGHISi terrà il primo dicembre dalle 10.00 alle 19.00 la mostra mercato di manufatti prodotti e interamente realizzati e decorati a mano nella scuola OMG – Ceramiche a Montughi che si terrà presso la sede della suddetta scuola a Villa Guicciardini a Montughi con dimostrazioni di lavorazione sia al tornio che alla decorazione.OMG – Ceramiche a Montughivia di Montughi, 55 tel. 055 [email protected]

LIBROVAGANDO

Le tappe di novembredel Bibliobus

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Ecco le fermate del mese di novembre.

Piazza Medaglie d’Oro14/28 NOVEMBRE - DALLE 16 ALLE 17,30

Giardini Il Lippi7/21 NOVEMBRE – DALLE 16 ALLE 17,30

Olmatello

La stazione che verrà: il progetto di Norman Foster, vincitore del concorso internazionale

Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 8Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 9Q5 �����������������

Servizio

Quasi terminata la sistemazione di via Petrocchi

n LAVORI

n SCUOLA

Progetto di educazione alimentare, secondo attoVede il coinvolgimento di Quartiere, Mercafir, Cooperativa di Legnaia e Asl 10

Mancano solo gli ultimi particolari, e poi i lavori di risistemazione in via Petrocchi saranno ultimati.La via, adiacente alla scuola Fanciulli, è stata infatti oggetto dell’intervento dell’UOT Unità Operativa Tecnica del Quartiere 5, che ha curato il ripristino delle aree verdi e delle aiuole che costeggiano la strada. A cura dell’Ufficio Città Sicura, invece, l’opera di ripristino del cordolo delle aiuole stesse; sempre l’Ufficio Città Sicura ha provveduto alla realizzazione ex novo del passaggio pedonale. Già da qualche tempo, inoltre, all’imbocco della zona pedonale che fiancheggia la via Petrocchi era stato posizionato un dissuasore, così da non permettere la sosta (soprattutto notturna) ad auto o altri mezzi.Gli ultimi particolari: la zona, dove vivono due colonie feline, sarà provvista anche di casette per i gatti. Le strutture saranno messe a dimora a breve.

Bando

CONTRIBUTI E BENEFICI ECONOMICI A PERSONE ED ENTI PUBBLICI E PRIVATICome ogni anno, il Quartiere 5 indice un bando per la concessione di finanziamenti a persone fisiche, Enti Pubblici e Privati, Associazioni e in genere ogni soggetto che operi nel territorio del Quartiere 5 senza finalità di lucro

Settori di interventoIl C.d.Q.5 erogherà contributi ai soggetti sopraindicati nei seguenti settori di intervento: Cultura, Sicurezza sociale, Sport, Attività educative, Tutela ambientale.Criteri di assegnazioneTutte le domande di contributo saranno esaminate, oltre che in riferimento all’aderenza con gli indirizzi programmatici, anche secondo i seguenti requisiti e criteri. Requisiti: saranno prese in considerazione esclusivamente le domande provenienti da soggetti aventi sede, o operanti in modo continuativo da almeno un anno, nel territorio del Q5, con progetti e attività in linea con i principi ed i valori della Costituzione e dello Statuto del Comune. Criteri generali Saranno applicati alle richieste i seguenti criteri generali di preferenzialità, in ordine decrescente di importanza: la provenienza della richiesta da realtà associative rispetto ai soggetti singoli; l’equilibrio tra il costo complessivo del progetto/attività ed il contributo richiesto; il vantaggio in termini di ritorno d’immagine che può derivare al Quartiere con l’erogazione del contributo.

Formulazione delle domandeLe domande di contributo devono essere redatte con riferimento ad uno solo dei settori di intervento e devono essere presentate, inderogabilmente, entro il 30.11.2007 e debbono essere redatte, a pena di esclusione, sui moduli disponibili sulla Rete Civica all’indirizzo: www.comune.firenze.it/servizi pubblici/concorsi/bandi.htm; possono altresì essere richiesti presso la sede del Quartiere 5 via Lambruschini, 33 anche via telefax n. 055 2767021.

Erogazione dei contributiLe domande di contributo saranno esaminate dagli uffici del Quartiere che procederanno a verificarne l’ammissibilità formale. L’elenco sarà quindi sottoposto al Collegio di Presidenza per il parere definitivo e la definizione dell’ammontare di ogni singolo contributo. Il provvedimento definitivo di concessione dei contributi richiesti sarà adottato con Determinazione Dirigenziale entro il 31/3/2008 o, qualora questo sia successivo, entro 30 gg. dall’esecutività del bilancio comunale.Informazioni e richiesta moduli:Uffici Amministrativi Q5via Lambruschini, 33tel. 055 2767020e-mail [email protected]

IL PRONTO SOCCORSO GIURIDICOOgni venerdì mattina a partire dalle ore 10 presso i locali del Centro per l’Età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 0554222119) e ogni Martedì pomeriggio a partire dalle ore 15,30 presso i locali del Centro per l’Età Libera di piazza Cavalieri di Vittorio Veneto 11 (tel. 0554361076) è attivo il servizio di Pronto Soccorso Giuridico, con l’obiettivo di fornire ai cittadini, per tramite di operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratuito in relazione ai problemi di convivenza civile e alle controversie che purtroppo sempre più spesso sorgono nella vita di ciascuno di noi: che si tratti di difficoltà matrimoniali, di questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, della necessità di far fronte alla manifesta incapacità di un familiare di provvedere a se stesso, lo scopo è di fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi a un legale di fiducia.Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i locali dei Centri per l’Età Libera.

Il Pronto Soccorso

Prende avvio per il secondo anno consecutivo il progetto di educazione della Commis-sione Servizi educatividel Quartiere 5 presieduta da Andrea Casucci in collabo-razione con Mercafir, con la Cooperativa di Legnaia, con la Asl 10 e con le scuole del territorio.Un progetto che prevede l’educazione ad una corret-ta alimentazione attraverso incontri con specialisti del settore, attraverso la di-stribuzione di frutta nelle scuole, attraverso visite “in loco” e così via.L’anno scorso il progetto ave-va coinvolto circa cinquecen-to ragazzi delle varie scuole: per questa edizione, invece, i partecipanti saranno circa un migliaio. È stato deciso, infatti, di coinvolgere in que-sta importantissima iniziativa anche varie classi di prima e seconda elementare: in sede di verifica dell’incidenza di un progetto su queste tematiche, infatti, è stato rilevato che an-ticipare i tempi può risultare

decisivo per migliorare gli stili di vita alimentare non solo dei ragazzi, ma anche dei genitori degli alunni.Questi, infatti, seguono con una maggiore accuratezza il percorso scolastico e non solo dei figli, modificando a loro volta il proprio stile alimentare per assecondare quello dei figli. È così che sedici classi tra le prime e le seconde elementari delle scuole del Quartiere hanno aderito al progetto.Il programma dell’iniziativa è stato studiato per offrire livelli differenziati di educa-zione, adeguati all’età degli alunni; per questo motivo, i più piccoli non effettueranno uscite, ma parteciperanno ad incontri ed interventi con un invito alla lettura e animazio-ni a cura del Teatro Ribes.Per i ragazzi un po’ più “grandicelli”, ossia per gli alunni delle terze, quarte e quinte, sono previste le uscite in collaborazione con la Cooperativa di Legnaia, ma anche l’intervento di

un’agronoma che illustrerà la “stagionalità” ad ogni sin-gola sezione delle scuole.Una gradita novità, rispetto allo scorso anno, è quella che prevede la visita al fran-toio Il Mandorlo del Pian di San Bartolo; i ragazzi potranno così assistere dal vivo alle operazioni di fran-gitura che si svolgono du-rante il mese di novembre.Anche per quest’anno, si svolgeranno degli incontri tra i genitori e le dietiste della Asl; rispetto alla pas-sata edizione, tuttavia, gli incontri vedranno anche la presenza degli insegnanti. Anche il numero degli in-segnanti è aumentato, arri-vando a toccare le cinquanta unità; come la scorsa edizio-ne, frequenteranno un corso di aggiornamento.Riprenderà, infine, anche la distribuzione di frutta ai ragazzi nelle scuole grazie a Mercafir per un periodo significativo dell’anno scola-stico; l’anno scorso, ci sono state delle classi che hanno

continuato a farsi consegna-re la frutta in classe anche dopo la fine “istituzionale” del progetto. Un buon se-gno, questo; segno che gli sforzi fatti servono ad un cambiamento reale e non solo nelle intenzioni.Ecco l’elenco delle scuole e delle classi che parteci-peranno.Circolo 2 – Scuola Colombo: I A, I B, I C (Primo ciclo); V A, V B, V C (Secondo ciclo). Scuola Vamba: V A, V B, V C, V D (S. C.).Circolo 3 – Scuola Don Min-zoni: I A, I B, I C (P. C.); III A, III B, III C (S. C.). Scuola Cadorna: I A, I B (P. C.); III A, III B (S. C.).Circolo 6 – Scuola Matteotti: I A, I D (P. C.); III A, III B, III C, III D, IV A, IV B, IV C, IV D, IV E, V C (S. C.). Scuola Battisti: V B (S. C.). Scuola Marconi: II D (P. C.); III D, IV B, IV C (S. C.).Circolo 7 – Scuola Mameli: I A, I B, I C, II A (P. C.); III A, III B (S. C.). Scuola Fanciul-li: I A (P. C.).

Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 8Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 9

di Gianni Somigli

5 A.Gi.Mus.n FESTA MULTICULTURALE

n SAN MARTINO FIRENZE OVEST

Tutte le iniziative della Fraternita di Misericordia

VIII FESTIVAL SUONI E SAPORI ALLA FORTEZZALa manifestazione torna alla Fortezza da Basso, per la sua ottava edizione consecutiva, dal 3 al 24 novembre. Il Festival di quest’anno prevede quattro appuntamenti, seguiti come sempre dalle cene a tema preparate dai cuochi di Gerist.Il 3 novembre andrà in scena “Le Dieci Stagioni”, il 10 “Banchetto Rinascimentale”, il 17 “Concerto con Delitto” e il 24, per concludere, “Il Piccolo Principe… in Musica”.Ogni spettacolo sarà seguito da cene a tema (un buffet nel caso del Piccolo Principe) cucinate appositamente per la serata dai cuochi di Gerist Ricevimenti, da anni legati al pubblico di A.Gi.Mus.-Firenze, sia per la loro maestria che per la capacità di stupire con menù sempre nuovi.Ogni sera, inoltre, il pittore fiorentino Enrico Guerrini esporrà una sua mostra personale dedicata al tema del concerto, e dipingerà alcuni quadri dal vivo, ispirati dalla musica degli artisti presenti.ConcertiBiglietto solo concerto: 10 euroBiglietto Piccolo principe: 10 euro (biglietto unico per spettacolo e buffet)Ingresso gratuito per i soci A.Gi.Mus. FirenzePromozione “3x2 Porta un amico!”: un biglietto in omaggio ogni due biglietti acquistati per il concerto (cene e spettacolo Piccolo principe esclusi dalla promozione)

Cene“Le Dieci stagioni” e “Concerto con Delitto”: 25 euro (bevande incluse)Cena rinascimentale della serata “Banchetto di Corte”: 30 euro (bevande incluse)Prevendita Box Office: 055210804Info: A.Gi.Mus.: 055580996Si consiglia di acquistare per tempo i biglietti in prevendita!

Novembre a Careggi in MusicaContemporaneamente al festival Suoni e Sapori alla Fortezza, A.Gi.Mus. organizza anche i consueti concerti della stagione “Careggi in Musica”.Tutte le domeniche alle 10.30, da ottobre e per tutto l’anno, concerti di musica classica e non presso l’Auditorium della Clinica medica dell’Ospedale di Careggi. Tutti i concerti sono ad ingresso libero ed aperti al pubblico. Vi invitiamo a provare la piacevole esperienza di ascoltare i concerti in un luogo così particolare e denso di emozioni.Auditorium della Clinica Medica di Careggiviale Morgagni, ingresso libero4 novembreLe 10 stagioni - Orchestra AgimusArteAndrea Tacchi: violimo - Vivaldi, Piazzolla: Le 4 stagioniFarolfi: Le mezze stagioni - Progetto originale11 novembreIl violoncello virtuoso - Vito Vallini: violoncello - Guiseppe Pelli: pianoforte - Virtuosismi per violoncello18 novembre…Un bacione a Firenze… Mandolinisti Fiorentini, Canzoni popolari25 novembreDuo Boccaccio - Andrea Farolfi,: violino - Roberto Biagini: pianoforte - Musiche di Mozart, Beethoven

A.Gi.Mus. Firenze - via della Piazzola 7/Rtel. 055 580996 – www.agimusfirenze.it

La Fraternita di Misericordia organizza mensilmente una festa per gli anziani della zona in cui si svolge la nostra attività di assistenza (Brozzi, Quaracchi, Le Piagge, Petrio-lo); normalmente la festa si tiene nell’ultima domenica del mese, intrattenendo le persone nel pomeriggio con spettacolo di arte varia e terminando con una merenda cena.Partecipano ogni volta dalle settanta alle cento persone e anche più, assistite e aiutate da sorelle e fratelli organiz-zati dal nostro servizio di assistenza.Un gruppo di autisti si tiene a disposizione per accompagna-re da casa chi non può inter-venire in proprio, la maggior parte, e per riaccompagnarli al termine della manifesta-zione.I locali per la festa sono corte-

semente messi a disposizione dal circolo MCL di via San Martino a Brozzi, che voglia-mo ringraziare.Nello scorso settembre si è svolta la festa dopo l’interru-zione estiva, anche stavolta con buona partecipazione. Lo spettacolo di arte varia è stato tenuto dal complesso “Canta Firenze”, con musica dal vivo e canti.Lo scorso 7 ottobre, la nostra Fraternita ha organizzato, per soci e familiari, una gita turistica: mattino a Certaldo e pomeriggio al Sacro Monte di S. Vivaldo, la piccola Ge-rusalemme di Toscana, nel Comune di Montaione. I par-tecipanti hanno apprezzato il programma vario e rilassante, a cui ha contribuito il tempo con una bella limpida giornata autunnale.Da oltre un anno, infine, la

Fraternita organizza, in “Villa Cecchi” della Parrocchia di San Martino a Brozzi, degli in-contri giornalieri denominati “Pomeriggi anziani”.L’attività è rivolta a persone anziane autosufficienti e deambulanti: tuttavia molte di queste vengono accompagna-te dalle loro abitazioni con un pulmino della Fraternita e vi vengono riportate al termine della serata.Gli incontri, alla presenza di sorelle e fratelli della Mise-ricordia, si svolgono dalle 15 alle 18 (o fino alle 19 con l’ora legale) dal lunedì al venerdi.Salvo una breve interruzione di 7/10 gironi nel mese di agosto, i “Pomeriggi anziani” si svolgono durante tutto l’an-no in locali molto accoglienti, con ampio giardino, parco om-broso con pia te di alto fusto ed adiacente orto coltivato da

volenterosi iscritti.Motivo degli incontri degli anziani non è soltanto la pos-sibilità di conversazione, ma anche il potersi dedicare ad attività come ricamo, cucito, lavori a maglia e giardinaggio; per chi lo vuole c’è anche la possibilità della lettura, con una piccola biblioteca.Non manca mai, a metà pome-riggio, un tè o altra bevanda per una piccola, rituale meren-da; poiché i partecipanti sono numerosi e sono piuttosto frequenti delle festicciole di compleanno, con evidente sod-disfazione e piacere di tutti.Poco tempo fa è stata festeg-giata una centenaria che è ancora presente ogni pome-riggio.

Fraternita di MisericordiaSan Martino Firenze Ovestvia San Martino a Brozzi, 6

50145 - Firenze

«Questo appuntamento an-nuale è motivo di orgoglio per il Quartiere 5, che vede sul suo territorio molti cittadini stranieri che arricchiscono la nostra comunità con la loro presenza» ha detto la presi-dente Stefania Collesei.«È una grande occasione di incontro che si presenta per il terzo anno consecutivo» sono state invece le parole di Divina Capalad, presidente del Consiglio comunale degli Stranieri di Firenze.E sono state tante le Asso-ciazioni e le Comunità degli Stranieri del territorio fioren-tino che hanno partecipato a “I colori del mondo”, la festa multiculturale del Q5 giunta ormai alla sua terza edizione. Sri Lanka, Albania, Angola, Colombia, Filippine, Cina, Ro-mania, Federazione Africana Toscana, le donne di Nosotras e ben due gruppi peruviani: i colori del mondo si sono riuniti il 30 settembre scorso, per tutta la giornata tra canti, balli ed esposizioni, presso la magnifica cornice di Villa Aurora.Una festa arrivata alla sua terza edizione, che si colloca all’interno del programma

promosso da Quartiere 5, Co-mune e Provincia di Firenze insieme alle Associazioni, le Comunità e i Consigli degli Stranieri di Firenze. Lo scopo dell’iniziativa è quello di avvia-re ed incentivare lo sviluppo della partecipazione e dello scambio tra la popolazione immigrata e quella italiana.«Immaginatevi che in un grande spazio gruppi prove-nienti da culture differenti si incontrano e decidono di condividere una giornata insieme, all’insegna della co-noscenza reciproca - sostiene

Tommaso Grassi, presidente della Commissione Politiche dell’Accoglienza del Quartie-re 5 -. Allo stesso tempo non possiamo essere insensibili, in un momento come quello che coinvolge il popolo della Birmania, all’appello interna-zionale per chiedere al Gover-no la fine della violenza verso i dimostranti».«Una Città di Pace come Firenze - prosegue Grassi - non può che rinnovare l’appoggio alla popolazione e promuovere dimostrazioni di solidarietà nei confronti del

popolo birmano. È per questo che durante la festa è stato de-dicato un momento collettivo per riflettere sulla vicenda birmana».«Siamo felici di essere riusciti anche quest’anno a realizzare l’evento, con le notevoli mo-difiche e novità che abbiamo introdotto. Sicuramente cercheremo di ripresentare l’iniziativa anche il prossimo anno. I ringraziamenti vanno sicuramente a tutti coloro che hanno partecipato nella fase organizzativa e hanno reso possibile questo evento, compresi gli sponsor ADF, SEVES, Ivano Gardening, Bardi, Publiacqua, Mercafir, Mukki; e soprattutto l’Istituto Avventista di Villa Aurora per averci concesso la possibilità di allestire l’iniziativa all’in-terno della loro Villa. L’invito a tutti coloro che vorranno gettare le basi per la prossima iniziativa è quello di rivolgersi al Quartiere 5 Commissione Politiche dell’Accoglienza per consigli, proposte e, perché no, anche critiche».Contatti per le Comunità o Associazioni Stranieri:Presidente Grassi Tommasotel. 055 2767022cell. 329 [email protected]

“I colori del mondo” di scena nel Quartiere 5Festa con i colori dei popoli nella Villa Aurora a Careggi

Novembre 2007

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n TEATRO

Su il sipario sulla nuova stagione di Rifredi!In scena dal 2 novembre la prima delle tre commedie in cartelloneSi riapre il sipario del teatro di Rifredi, che inaugura la stagione con un novembre da incorniciare. Tre grandi com-medie che parlano di Firenze e dei fiorentini in tre contesti apparentemente differenti, ma legati tra loro in modo indissolubile.Apre la stagione “I marziani”, portato in scena dalla Com-pagnia dei Teatri d’Imbarco da venerdì 2 a domenica 4 novembre. Da venerdì 9 a sa-bato 17 novembre, calcheran-no il palco gli attori dell’Arca Azzurra teatro con “Decame-rone – Amori e sghignazzi”. Il mese di novembre si chiude domenica 18 con “La Profana Commedia” degli attori della Compagnia La Carrozzella.Da venerdì 2 a domenica 4 novembre - Teatri d’Imbarco“I marziani”di Alberto Severi, con Beatri-ce Visibelli e Marco Nataluc-ci, regia di Nicola ZavagliSiamo nel ‘63 a Firenze, in un condominio di periferia dove ancora si sentono “cantare le cicale”. Alvaro e Mara, una coppia di mezza età - lui con-trollore di autobus, lei casa-linga, lui comunista sfegata-to, lei devotissima alla Chiesa - snodano la loro tragicomica

vicenda sullo sfondo dei gran-di avvenimenti del tempo, ragionando e sragionando di Togliatti e della morte di papa Giovanni. Alvaro e Mara - con il loro toscanaccio che non sempre censura il turpi-loquio - ci raccontano la loro vita mediocre e le loro storie senza nemmeno uno straccio di lieto fine, facendoci ridere di cuore ma lasciandoci in bocca un retrogusto amaro dovuto forse al nostro rico-noscersi in loro. Un omaggio ridente e poetico dell’autore e della compagnia alla tradi-zione del teatro vernacolare fiorentino.Da venerdì 9 a sabato 17-Arca Azzurra Teatro“Decamerone-Amori e sghignazzi”adattamento e regia di Ugo Chiti, con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Teresa Fallai, Alessio VenturiniLo spettacolo prende a prete-sto una delle novelle più squi-sitamente “boccaccesche” del Decamerone, la vicenda di Masetto che “si fa mutolo e diviene ortolano in un mona-stero di donne” per innestar-vi altre novelle narrate dalle

monache con intenti e finalità diverse. Dalla seconda gior-nata arriva la lunga odissea di Alatiel, mandata dal padre in sposa al Re del Garbo e con-tinuamente rapita, concupita e violata. L’andamento circo-lare e ripetitivo del racconto suggerisce una tragicomica “involontaria” riflessione sulla condizione femminile. Dalla terza giornata arriva la storia di Alibech, che diviene romita e impara da Rustico l monaco, come si fa a “rimet-tere il diavolo nell’inferno”, buffa, geometrica proiezione onirica di Masetto al femmi-nile. Ultima novella narrata, dopo il fraseggio farsesco delle precedenti è la tragica vicenda di Isabetta e dei suoi tre fratelli. Isabetta è una delle “eroine” della quarta giornata dove il tema ricor-rente di amore e morte trova proprio nella sua vicenda il vertice della dedizione senti-mentale.Domenica 18-Compagnia La Carrozzella“La Profana Commedia”testo e regia di Mario Rec-chia, con Stefano Santini, Stefania Nibbi, Franco Bra-schi, Alessandro CortiLa profana commedia: uno

spettacolo in vernacolo fiorentino per parlare ai Fio-rentini; per parlare di una Fi-renze che non esiste più. La commedia si svolge a Firen-ze, durante gli anni cinquanta ed è un classico pieno di vero e di vissuto: è la commedia umana. È un’epoca con con-torni ben precisi; c’era stata la guerra che aveva segnato tutti, c’era da ricostruire, da tornare al lavoro e da ritrova-re quei ritmi vitali dissestati da anni di terrore. Tre atti improntati sul tenero, quanto scorbutico, rapporto fra i due protagonisti, all’interno di un cortile della vecchia Firenze, dove storie e personaggi, si alternano con battute e vicissitudini tutte destinate a creare quell’atmosfera fami-liare che si viveva all’interno di un cortile di San Frediano fra persone diverse fra loro ma, sempre pronte ad inter-venire, l’uno in aiuto dell’al-tro, quando se ne presenta la necessità, e il finale… Il finale è meglio scoprirlo a teatro!Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21 nei giorni feriali e alle 16,30 la domenica.

Teatro di Rifredivia Vittorio Emanuele, 303

tel. 055 4220361/2

La Polisportiva Tre Pietre, una delle società storiche che svolgono la propria attività e funzione sociale nel Quartiere 5, compie cin-quanta anni; i festeggiamenti si snoderanno attraverso due fine settimana che compren-dono il 16, 17, 18, 24 e 25 novembre. Una grande festa con tor-nei ed esibizioni: ecco, di seguito, tutto il programma completo. Buon compleanno, Tre Pietre!Venerdi 16 novembrePalavalentiOre 19,00 - Aperitivo con buffet per ospiti, invitati e

autoritàOre 21,00 – Inaugurazione con sfilata di tutti i nostri ragazziOre 21,30 – Esibizione coreo-grafica della sezione karateOre 22,00 – Sorteggio per i vari torneiSabato 17 novembreCasa del Popolo Tre PietreOre 9,30 – Inaugurazione mostra fotografica “50 anni di glorie e sorrisi insieme”Ore 10,00 – Dibattito – “La Polisportiva e lo Sport Equo e Sociale: un modo per allontanare e combattere il disagio giovanile e non solo”Guicciardini – Tornei volley

Ore 15,00 – Prima partita di mistoOre 17,00 – Seconda partita di mistoOre 19,00 – Finale per terzo e quarto posto misto (su tre set)Domenica 18 novembrePalavalentiOre 9,30 – Prima partita Under 15Ore 11,30 – Due partita Under 15Ore 15,00 - Finale per terzo e quarto posto (su 3 set)Ore 16,30 – Primo e secondo posto Finale Under 15 (su 3 set)Ore 18,00 – Primo e secondo

posto Finale Misto (su 5 set)Sabato 24 novembreCampo la TraveOre 15 – inizio torneo di calcio, 3 squadre, tempi di 45 minutiDomenica 25 novembrePalavalentiOre 10,30 - Cerimonia di chiusura con sfilata di tutti i partecipanti ed esibizione della sezione Ginnastica ArtisticaOre 11,00 – Discorso finale con autoritàOre 12,00 - Premiazione di tutti i torneiOre 12,30 – Ingresso torta gigante e grande brindisi

CARTELLONENovembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 10Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 117

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Supplemento nr.1 al nr. 10/2007di “IN-FORMAFirenze”Reg. Trib. di Firenze: nr. 5270 del 24/4/03DirezioneredazioneAmministrazionepubblicitàEDIMEDIA S.r.l.Via Volturno 10/12 a 50019 Sesto F.no (FI)tel. 055340811 fax [email protected]

Direttore responsabileCarla FranconeSegretaria di redazioneCristina TondiniGraficaSerena ChitiHanno Collaborato Manuela Giuffrida, Gianni Somigli Impianti e stampaNuova Cesat - tel. 055300150

Chiusura in redazione25ottobre 2007Inizio distribuzionemartedì 30 ottobre 2007Tiratura50000 copie

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FESTA DELLA TOSCANAvenerdì 30 novembrepresso la Chiesa di San Michele a Castellovia San Michele a Castello, 14Il Consiglio di Quartiere 5 e Associazione Culturale Laetitia Vocis presentano Concerto del Coro Laetitia Vocis tra sacro e profano Organista: Giuseppe FloridiaBaritono: Alessandro PetruccelliDirettore: prof. Giovanni Tanzini

MOSTRE24-30 novembrepresso la sala A.N.R.A.C.Centro Coop Le Piaggevia Lazio, 10/7Mostra fotografica di Rubina Longu

VISITE GUIDATE ALLA CITTÀIl Consiglio di Quartiere 5 organizza delle visite culturali rivolte alla popolazione anziana 9 novembre ore 10.30 Villa Petraia, gratuita7 dicembre ore 10.30Cappella dei Pazzi e Chiostri Santa Croce, gratuita14 dicembre ore 10.30Spedale Innocenti e Galleria, fino a 65 anni euro 4 oltre 65 anni euro 2,50Per ogni visita è previsto un numero massimo di 20 partecipanti. Gli interessati che hanno compiuto i 60 anni di età possono iscriversi presso il Q.5.Si ricorda di portare un documento di identitàINFO: tel. 0552767022-032

SCUOLA DI BALLOPresso la palestra della scuola Padre Balducciviuzzo della Cavalla 1/a ang. via PistoieseIl Quartiere 5 e l’Associazione Sportiva Asd Quisiballa organizzano un corso di ballo.Balli del corso:caraibici (salsa, merengue, bachata)latino-americani (rumba, samba, cha cha cha)standard e da sala (valzer lento, tango, fox trot)liscio (mazurca, valzer, polka)Il corso inizia il 9 novembre dalle ore 21.30 alle 23 ed è destinato ad almeno 5 coppie di tutte le età. La prima lezione è gratuitaINFO e prenotazioni 3286853708 Damiano, 3337077380 Annamaria

VILLA POZZOLINIIl Centro culturale di Villa Pozzolini offre per l’anno 2007/2008 un programma di attività e incontri a scadenza settimanale coinvolgendo gli operatori dei vari servizi della struttura. Il programma si articola in 5 punti:- di capricci e di follie: variazioni su temi d’opera- alla ricerca del libro perduto: proposte insolite per un circolo di lettori- il male oscuro: malattie epidemie e rimedi nella storia- le religioni del mondo: incontri e approfondimenti- incontri con gli autorivenerdì 9 novembre

ore 17.30Alla ricerca del libro perduto: proposte insolite per un circolo di lettoriGorge Perec: W o il ricordo dell’infanziavenerdì 16 novembre ore 17.30Incontro con gli autorivenerdì 23 novembre ore 17.30Le religioni del mondo: incontri ed approfondimentivenerdì 30 novembre ore 17.30Di capricci e follie: variazioni sui temi d’operaUsignoli meccanicivenerdì 7 dicembre ore 17.30Alla ricerca del libro perduto: proposte insolite per un circolo di lettoriRiccardo Guiraldes, don Segundo Sombra

INIZIATIVE BIBLIOTECHEBIBLIOTECA F.BUONARROTI9 novembre ore 17.30“Di capricci e di follie”, variazioni su temi d’opera Usignoli meccanici16 novembre ore 17.30“Alla ricerca del libro perduto”, proposte insolite per un circolo di lettori Don Segundo Sombra, di R.Güiraldes – a cura di A.Anzellotti23 novembre ore 17.30incontro di lettura espressiva, a cura di P. Landi30 novembre ore 17.30“Le religioni nel mondo”: il confucianesimo, a cura di S. Grillo

BIBLIOTECA DELL’ORTICOLTURAi Giovedì dell’Orticoltura15 novembre ore 14Leggere e ascoltare in biblioteca: percorsi di letture con studenti e insegnanti del Liceo classico Dante22 novembre ore 16La forza del destino, di G. Verdi, a cura dell’Associazione Amici del Maggio Musicale Fiorentino29 novembre ore 17.30Presentazione del libro “4° B, ultimo piano”, di M.G. Linares, edito da Florence Art Press6 dicembre ore 17.30Presentazione del libro di poesie “La preda”, di N.Torre, edito da Lietocolle

LIBROVAGANDOLe tappe di novembre del Bibliobus14/28 novembre, dalle 16 alle 17,30Piazza Medaglie d’Oro7/21 novembre, dalle 16 alle 17,30Giardini Il Lippi

CENTRO GIOVANI ISOLAProgrammazione novembre-dicembrelunedì ore 17.30-19“Corso di canto Hip Hop”martedì ore 17.30-19“Calcio in trasferta”mercoledì ore 17.30-19“Corso di ballo Hip Hop”giovedì ore 17.30-19“Musica digitale”venerdì ore 17.30-19“Ripasso” percorso di

orientamento allo studio

CENTRO LUDICO RICREATIVO LA PRUAvia della Sala, 2/iLe Piagge FirenzeNOVEMBREsuoni e voci in libertàlunedì 5-12-19-26 laboratori e attività tra suoni e canzonimartedì 6-13-20-27 laboratorio musicale di ascolto e graficamercoledì 7-14-21-28laboratori e attività tra suoni e canzonigiovedì 1-8-15-22-29laboratorio creativo voci e strumentiDICEMBREvi faremo vederelunedì 3-10-17giochiamo con il corpo, laboratori e attività per la festa di Natalemartedì 4-11-18laboratorio fotograficomercoledì 5-12-19corpi di ballo, laboratori e attività per la festa di Natalegiovedì 6-13laboratorio videogiovedì 20festa di Natale

VILLA GUICCIARDINI1º dicembreMostra mercato della Ceramica di MontughiDalle 10.00 alle 19.00 la mostra mercato di manufatti prodotti e interamente realizzati e decorati a mano nella scuola OMG – Ceramiche a Montughi dimostrazioni di lavorazione sia al tornio che alla decorazioneOMG–Ceramiche a Montughivia di Montughi, 55 tel. 055 [email protected]

ATLETICA CASTELLO11 novembreXXXVII Edizione del Trofeo Chiavacci, XI Memorial Mostardadomenica 11 novembre gara podistica suddivisa in due: gara semicompetitiva di 10,5 chilometri ed una non competitiva da 5,5 chilometri.Il circuito podistico “Tre Ville, XXXVII Trofeo Ugo Chiavacci” si snoda attraverso i parchi delle Ville Medicee di Castello.Iscrizioni: presso la Società Sportiva Atletica Castellovia R. Giuliani 518, tel/fax 055 [email protected] specificare la società di appartenenza, data di nascita e numero di tessera, oppure al Lavasecco Ecologico di via Felice Fontana 68.

Le iscrizioni per le società si chiudono sabato 10 novembre alle 21; per i singoli, restano aperte fino a mezzora prima della partenza.Ritrovo: ore 8 presso la sede dell’Atletica Castello; partenza alle ore 9.Costo dell’iscrizione alla gara è di 4,00 euro

POLISPORTIVA TRE PIETREUna delle società storiche del Q.5, compie cinquanta anniVenerdi 16 Palavalentiore 19,00Aperitivo con buffet per ospiti, invitati e autoritàore 21,00Inaugurazione con sfilata di tutti i nostri ragazziore 21,30Esibizione coreografica della sezione karateore 22,00Sorteggio per i vari torneisabato 17Casa del Popolo Tre Pietreore 9,30Inaugurazione mostra fotografica “50 anni di glorie e sorrisi insieme”ore 10,00Dibattito: “La Polisportiva e lo Sport Equo e Sociale: un modo per allontanare e combattere il disagio giovanile e non solo”Guicciardini–Tornei volleyore 15,00Prima partita di mistoore 17,00Seconda partita di mistoore 19,00Finale per terzo e quarto posto misto (su tre set)domenica 18Palavalentiore 9,30Prima partita Under 15ore 11,30Due partita Under 15ore 15,00Finale per terzo e quarto posto (su 3 set)ore 16,30Primo e secondo posto Finale Under 15 (su 3 set)ore 18,00Primo e secondo posto Finale Misto (su 5 set)sabato 24 Campo la Traveore 15inizio torneo di calcio, 3 squadre, tempi di 45 minutiDomenica 25 Palavalentiore 10,30Cerimonia di chiusura con sfilata di tutti i partecipanti ed esibizione della sezione Ginnastica Artisticaore 11,00Discorso finale con autoritàore 12,00Premiazione di tutti i torneiore 12,30Ingresso torta gigante e grande brindisi

AUDITORIUM FLOG W LIVE venerdì 9 novembreVibranite: Bitty Mclean (uk) & Godzilla sound system + Reggae dancehall by Jaka&Lu Mi dj’s, open 22,00sabato 10 novembreSaturday rock fever presenta: Asobi Seksu (New York/One

Little Indian) Supporter: Sea Dweller, segue Rockotecaopen 21,30mercoledì 14 novembreTuxedomoon in concerto open 21,00giovedì 15 novembreBiscazulu in concertosegue DJ set open 21,00ingresso liberovenerdì 16 novembreFesta di Azione gay e lesbica, animazioni a sorpresee le folli danze di Ravamara D.J.’S open 22,30sabato 17 novembreStereo Total in concerto, segue Rockotecaopen 21,30mercoledì 21 novembreCocorosie (Usa) in concertoopen 21,00

venerdì 23 novembreVibranite: Alborosie + One Love Hi Pawa&Reggae Dancehallopen 22,00sabato 24 novembreGiuliano Palma&The Bluebeaters in concerto, segue Rockotecaopen 21,00giovedì 29 novembreRockcontest (2° semifinale) 6 live bands in concerto – segue Rock Dancehallopen 21,00ingresso liberovenerdì 30 novembreCristina Dona’in concertoopen 21,00

Infoline: tel. 055487145www.flog.it

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Terza giornata regionale della donazione pranica

Il 10 novembre, presso la delegazione toscana del-l’A.MI University in via G. Giusti 20 a Firenze, dalle ore 9.30 alle ore 18, si svolgerà la terza Giornata Regionale della Donazione pranica.La Giornata di donazione pranica è stata indetta per la prima volta il 12 novembre del 2005, in ri-ferimento alla legge regionale n°2 del 3 gennaio 2005 sulla regolamentazione delle DBN, ed ha come scopo fondamentale quello di promuovere l’esatta immagine di questa disciplina del benes-sere e bio-naturale e di farne conoscere i suoi be-nefici.Durante la Giornata della Donazione pranica gli operatori eseguiranno, presso luoghi predisposti in tutta la regione Toscana, trattamenti gratuiti di prana ai cittadini che ne faranno richiesta.Nelle giornate dei due anni precedenti sono stati trattati circa 2500 cittadini, e 150 sono stati gli operatori impegnati.La Giornata di donazione pranica è patrocinata dalla Regione Toscana e da A.N.C.I. Associazione dei Comuni Toscani.

Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 12Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 138MEDICINA

dott.ssa Karla Saunigpsicologa - psicoterapeuta

dott. Giovanni Quercioliscienze motorie - osteopatia - fisioterapia

lapsicologaèinlinea saluteatavolacolnutrizionistaLa rubrica è aperta ai lettori che possono scrivere alla redazione:via Volturno 10/12a - 50019 Sesto Fiorentino - Fi, [email protected], fax 055340814

Il dott. Leoni risponde ai lettori dal lun. al ven. dalle 21 alle 22 allo 055715777Studi: viale Talenti 118 - 50142 Firenze, tel. 0557135069via G. Milanesi 83 - 50134 Firenze, tel. 055476087, 055485418

Studio: via Martelli, 8 - 50122 Firenzetel. 055214770

lapsicologaèinlinea saluteLa rubrica è aperta ai lettori che possono scrivere alla redazione:via Volturno 10/12a - 50019 Sesto Fiorentino - Fi, [email protected], fax 055340814

Studio: via Martelli, 8 - 50122 Firenze - tel. 055214770

Prevenzione a tavolaL’alimentazione può rendersi responsabile di un’elevata percen-tuale (dal 20% al 50%) di morti per tumore nei paesi ad economia evoluta quale il nostro; una relazione, questa, conosciuta alla ri-cerca scientifica da almeno una ventina di anni. Ciò nonostante non è possibile indicare con precisione un re-gime alimentare anti-cancro mentre è più facile informare su alcune importanti raccomandazioni generali: seguire una dieta ricca di frutta e vegetali freschi, limitare il consumo di alcol, zuc-cheri e grassi.Consumi elevati di fibre vegetali, e quindi di frutta e verdure spe-cie se crude, ostacolano l’insorgenza dei tumori del cavo orale, della laringe, dell’esofago, dello stomaco e del colon-retto, con effetti protettivi ed antiossidanti in parte dovuti al contenuto di vitamine C, E, carotene. Le fibre poi controllano lo sviluppo della flora batterica intesti-nale, aumentano il volume delle feci e diminuiscono la concen-trazione delle sostanze cancerogene eventualmente presenti, impedendone l’assorbimento e facilitandone il transito. Alcuni ortaggi di uso comune, specie in inverno, appartenenti alla fa-miglia delle crucifere, quali cavoli e broccoli, contengono elevate quantità di indoli e isotiocianati con effetto protettivo sui tumori del colon-retto, suggerendo così l’idea che il fattore protettivo sia legato unicamente al contenuto in fibra. Recenti ricerche hanno evidenziato una forte correlazione fra consumo di grassi, specie se di origine animale, ed incidenza di tumori del colon-retto e della prostata; un’associazione questa, dovuta non solo alla quantità ma anche alla qualità dei grassi assunti. Ad esempio le diete ricche di acido linoleico, contenuto in molti oli di semi, agiscono come fattori facilitanti l’insorgenza di alcune forme tumorali, mentre consumi medi di acido oleico, di cui è ricco l’olio di oliva, e di acido icosapentaenoico, presente in molti pesci dei mari freddi, esercitano uno spiccato effetto protettivo.Il consumo smodato di alcol aumenta il rischio per i tumori del cavo orale, dell’intestino e del fegato, quest’ultimo vero e proprio organo bersaglio per il metabolismo delle bevande alcoliche.Anche l’eccessivo consumo di alimenti conservati sotto sale o affumicati può rappresentare fattore di pericolo per l’insorgenza del tumore dello stomaco. Questi metodi tradizionali di conservazione, infatti, favoriscono la trasformazione dei nitrati in nitriti, che a loro volta sono modi-ficati in potenti cancerogeni (nitrosammine e nitrosammidi). Queste trasformazioni chimiche non avvengono in presenza di alte disponibilità di vitamina C, un dato questo che sembra spiegare l’alta esposizione al tumore dello stomaco di alcune popolazioni giapponesi, presso le quali scarso è il consumo di frutta e vegetali freschi.

dott. Daniele Leonispecialista in scienza dell’alimentazione

Io Avatar, tu Avatar (prima parte)È una di quelle albe gonfie di nebbia tipiche della vallata del Shrew-sbury. Il paesaggio ne è coperto e rimane impenetrabile a chi non lo conosce: ma io lo conosco, mi è familiare, è in queste terre che io sono nato e cresciuto; qui ci sono le mie radici e quelle della mia famiglia antica e nobile. Tra non molto i raggi del sole spazzeranno via questa coltre grigia e opaca e il paesaggio apparirà in tutta la sua magnificenza.Sono solo. Io e la mia spada. Io e la mia spada e il mio cavallo. Non ho paura. I banditi saprei combatterli e metterli in fuga. Nessuna sa che io porto con me un piccolo tesoro, una collana di perle e rubini da regalare alle mia futura sposa. È un gioiello di famiglia e mi appartiene in qualità di primogenito.Anno 1141. In Terra Santa avevo mille uomini al mio comando pronti a morire: dalle battaglie più cruente sono uscito vittorioso, sempre. Solo l’ultima volta contro gli uomini di Mosul mi è rimasta una ferita profonda che non voleva guarire. L’incontro con un monaco Rudulfus ha fatto il miracolo, questo monaco aveva con sé un unguento straor-dinario e sapeva pregare. Torno in patria e ad una nuova vita di pace e di famiglia. Tra poco mi troverò di fronte alla dimora di una nobile stirpe, un castello i cui tor-rioni si innalzano verso il cielo. È lì che abita la mia futura sposa Maud Beringar. La sua famiglia estende i suoi possedimenti oltre Shrewsbu-ry nell’Ightfield a Preer nello Straffordshire. Io Maud non lo conosco, non l’ho mai vista. I nostri rispettivi padri ci hanno legato con una promessa di matrimonio quando io ero lontano e lei una bambina. Ho vissuto come ho voluta mentre lei cresceva e mi aspettava. La promes-sa che ci lega è come un sacramento, lega le nostre vite e i nostri cuori davanti a Dio e agli uomini.Il fiume Severn, silenzioso e dai riflessi metallici si snoda su queste rive dove io ho giocato nella mia infanzia. Vedo che le sue curve formano un’isola come una volta e come una volta i grossi e vecchi alberi pro-tendono i loro rami sull’acqua. Rivedo i terreni rossi e sabbiosi colpiti dai primi raggi e più in alto i verdi pascoli al confine coi boschi. Provo un’emozione nuova al pensiero di incontrare Maud, molto diversa dal-l’ebbrezza del guerriero che gonfia l’anima prima di ogni battaglia. Per la prima volta mi sento incerto, fragile. Maud, Maud, come sarà Maud? Con che occhi mi guarderà? Quali pensieri avrà in mente? Ubbidiente si, fedele si, come si conviene ad ogni sposa, ma il suo cuore sarà tutto per me e solo per me?

Oltre la storiaÈ una favola e non lo è. È un sogno e non lo è. È la rappresentazione fantastica di un uomo che fugge dalla vita tecnologica del 3º millen-nio per approdare in un mondo di sua invenzione dove lui si muoverà e agirà nelle vesti di un personaggio eroico. In questa scenografia lui Avatar, incontrerà altri Avatar, gloriosi, malvagi, potenti, perfidi con cui interagire. E incontrerà, se lo vuole, bellissime fanciulle innamorate. Vivrà una vita parallela alla reale: una Second Life.

(segue sul prossimo numero)

L’articolazione temporo-mandibolare (2° parte)

L’articolo precedente si concludeva parlando di come sia importante trattare il cranio con tecniche osteopatiche, oltre che le ossa della faccia per avere un buon equilibrio dell’arti-colazione temporo-mandibolare. Oltre a ciò bisogna conside-rare che è altrettanto opportuno spesso trattare direttamente l’articolazione temporo-mandibolare, lavorando sui muscoli intorno all’articolazione e poi direttamente la mandibola. Le disfunzioni mandibolari si hanno perché manca una sinergia di questi muscoli. Si ha spesso una deviazione e un disossamento della mandi-bola, la bocca che non si apre bene o poco, scrosci articolari, fastidi nella zona cervicale e scapolare e intorno all’orecchio. Oltre a questi muscoli che interessano la mandibola, partico-lare attenzione dobbiamo porre sui muscoli che controllano la lingua.La lingua è l’apice di una catena fibrosa, che sta nella parte anteriore del corpo, passante per l’osso ioide e la cartilagine tiroidea, raggiunge il pube. La posizione della lingua influenza enormemente la posizio-ne della mandibola, e contribuisce insieme agli altri muscoli periarticolari suddetti a mandare in disfunzione l’articolazio-ne temporo-mandibolare.È definita, la lingua, il miglior apparecchio ortodontico in quanto la sua funzione condiziona lo sviluppo del palato in larghezza e di conseguenza lo sviluppo delle aree mascellari e dei seni aerei. Partecipa al movimento di deglutizione e dato che in un minuto l’individuo deglutisce molte volte, questa batte sul palato numerose volte al giorno.Nella prima infanzia l’uso del ciuccio o del dito in bocca con-tribuiscono a far sì che la lingua stia in posizione bassa e non alta a stimolare il palato. È importante fare attenzione a ciò per scoraggiare il bambino e i genitori in questa abitudine.In osteopatia si tratta la lingua e la sua catena fibrosa con varie ripercussioni sull’articolazione temporo-mandibolare, sulle vertebre cervicali, sulla colonna vertebrale nella sua totalità e sulla postura globalmente.Non mi capita di rado di dover trattare la mandibola in casi di distorsioni alla caviglia. Spesso distorsioni di questo tipo sono dovute a disequilibri posturali di origine discendente nei qua-li disfunzioni mandibolari giocano un ruolo importante.Molto spesso mal di testa mattutini e rigidità nucali derivano dalla contrattura dei muscoli masticatori che persistono an-che in ore notturne e pregiudicano un buon riposo.La mano dell’osteopata e lo studio attento del corpo possono essere un buon aiuto per questi disturbi.

Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 12Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 139MEDICINA Dentista

dott. Marco Marrancispecialista in chirurgia dell’apparato digerente

ed endoscopia chirurgica digestivapatologie venose degli arti inferiori

e-mail: [email protected] presso la redazione:

tel. 055340811 fax [email protected]

L’ernia iataleAffrontiamo i tre tipi: quella da “scivolamento”, paraesofagea e da brachiesofago

n CHIRURGIA

dott. Giovanni Berettaandrologo-urologo

via della Fortezza, 6tel. 055488709

Ulteriori informazioni presso la redazione:

tel. 055340811 fax [email protected]

n ANDROLOGIA

Quando è l’uomo che non riesce ad avere un figlioLe cause dell’infertilità maschile Sino a poco tempo fa se una coppia non riusciva ad avere figli si riteneva che la donna e solo lei avesse dei problemi. In alcune culture ancora oggi se una coppia è infertile la donna può essere ripudiata od abbandonata. La fertilità maschile, identificata spesso con la potenza sessuale, era difficilmente messa in discus-sione. I tempi sono per fortu-na cambiati ed oggi sappiamo che i problemi legati all’uomo rappresentano circa il 50% delle situazioni di infertilità e si calcola che il 5-10% degli uomini sposati abbiano o abbiano avuto dei problemi a riprodursi. Non sempre è possibile identificare una causa dell’in-fertilità maschile: ma diversi dati che provengono sia dagli Stati Uniti che dall’Europa evidenziano che la qualità del liquido seminale sta pro-gressivamente peggiorando. Infatti 50 anni fa almeno la metà degli uomini sui 30 anni aveva circa 100 milioni di spermatozoi per millilitro di liquido seminale; trent’anni dopo, solo il 20% dei maschi della stessa età aveva lo stes-

so numero di spermatozoi. Cosa ha determinato questo peggioramento non è chiaro, ma le mutate abitudini e stili di vita (alcol, fumo, stress), l’inquinamento ambientale e dei luoghi di lavoro hanno avuto sicuramente il loro peso determinante. Inoltre ci si sposa e si cerca il primo figlio sempre più in là negli anni e, anche se l’uomo non ha un momento di arresto critico delle sue funzioni riprodutti-ve, come la menopausa nella donna, e ci sono personaggi noti che hanno avuto figli dopo i 70 anni come Charlie Chaplin e Antony Queen, vi è comunque un fisiologico decadimento del liquido semi-nale con l’età.La prima indagine che si fa per studiare la fertilità maschile è l’esame del liquido seminale o spermiogramma. Que-st’esame valuta il numero, la motilità e la morfologia degli spermatozoi, se l’esame rileva delle alterazioni è bene ripe-terlo e approfondire lo studio della funzionalità dell’appara-to riproduttivo su indicazione di uno specialista. Molti sono gli uomini in cui si evidenzia

un quadro di oligoastenosper-mia, termine complesso che significa “pochi spermatozoi e poco mobili”.La diagnosi di infertilità viene generalmente accettata con difficoltà dal maschio. Spesso nascono delle reazioni di tipo depressivo oppure dei sensi di colpa verso la propria compa-gna. La vecchia ma radicata sovrapposizione tra sterilità e impotenza fa sì che in alcuni uomini questo problema ven-ga vissuto come incapacità sessuale. A livello di coppia la “crisi di scoprire di essere infertili” può incrinare anche la comunicazione, l’attività sessuale, i progetti futuri e dare luogo a una condizione di conflitto e di isolamento sociale. Importante, in questi momen-ti è il rapporto con un medico come l’andrologo, esperto in fisiopatologia della riprodu-zione umana . Un rapporto di fiducia che dovrebbe es-sere in grado di minimizzare l’impatto degli eventi medici e fisici che la coppia deve affrontare, infondere fiducia e prospettare una possibile soluzione per superare il pro-

blema evidenziato. Anche le situazioni più gravi di infertilità maschile oggi possono trovare una soluzio-ne. Le tecniche di procreazio-ne assistita, in particolare la ICSI (cioè l’iniezione diretta all’interno del citoplasma di ovociti degli spermatozoi), sono riuscite a superare osta-coli sino a dieci anni fa ritenuti insuperabili e far realizzare le aspettative di molte coppie frustrate da una diagnosi di infertilità maschile impor-tante. Anche nelle situazioni estre-me in cui non compare nes-suno spermatozoo nel liquido seminale e si fa una diagnosi di azoospermia (cioè assenza totale di spermatozoi) si può tentare di recuperarli diret-tamente dai testicoli con un intervento chirurgico e utiliz-zare poi gli spermatozoi, così recuperati, per una tecnica di fecondazione assistita.

Si sente spesso parlare di ernia iatale soprattutto in seguito alla sempre maggior diffusione della gastroscopia e del “digerente per os”, un’indagine radiologica classica eseguita con l’ausilio di un mezzo di contrasto che viene fatto ingerire al paziente al momento opportuno. Spesso rappresenta un reperto collate-rale non degno di nota e asin-tomatico, emerso nel corso di questi accertamenti, altre volte viene invece specificatamente ricercato proprio in base alla particolare sintomatologia rife-rita dal paziente. Il termine ernia iatale indica una dislocazione intratoracica di una porzione dello stomaco attraverso lo iato esofageo del diaframma. Il mu-scolo diaframma separa infatti la cavità addominale dalla gabbia toracica e necessariamente deve lasciarsi attraversare da alcune strutture come per esempio i grossi vasi o appunto l’esofago. Questi “fori” vengono definiti iati e i propri bordi sono costituiti da fibre muscolari e connettivali che con il tempo, in certi sogget-ti e in determinate condizioni, possono andare incontro ad un processo di sfiancamento così da far diventare lo iato più largo e beante. È da questo presuppo-sto che origina l’ernia iatale. Si distinguono fondamentalmente tre tipi di ernia iatale: quella da “scivolamento”o assiale, quella paraesofagea o da rotazione e quella da brachiesofago.L’ernia da scivolamento è la più comune e rappresenta il 90-95% dei casi di ernia iatale; è caratterizzata dallo scivolamento del cardias nel torace pur con-servando l’esofago una lunghez-za normale. La sua presenza è spesso intermittente, in parte o

del tutto riducibile e può essere evocata con i cambiamenti di po-stura o con l’aumento della pres-sione addominale. La frequenza nella popolazione non è ben de-finibile in quanto si tratta di una diagnosi radiologica e perciò la sua incidenza sarà tanto più elevata quanto più il radiologo la ricerca. Basta ricordare che con specifiche manovre come la variazione del decubito, o la compressione addominale, si può riuscire a dimostrare una piccola ernia iatale da scivola-mento nel 50-80% dei soggetti studiati. La frequenza globale di tale affezione nel mondo oc-cidentale si attesta comunque intorno al 5-10% della popolazio-ne. L’età maggiormente colpita è la medio alta con massima incidenza a partire dalla 5a deca-de di vita e incide maggiormente nelle donne.Nel caso invece dell’ernia paraesofagea si assiste alla formazione di una sacca gastri-ca toracica che si insinua nello iato lateralmente all’esofago. La porzione gastrica erniata è soli-tamente rappresentata dal fondo dello stomaco (cioè la zona più alta). La differenza di pressione tra addome e torace fa sì che con il tempo questa ernia si ingrandi-sca sempre di più determinando un allargamento dello iato, condizionando anche la risalita della giunzione esofago-gastrica e dando vita ad un’ernia mista. Addirittura nei casi più avanzati nell’ampio sacco erniario posso-no finire altri organi come il co-lon, il piccolo intestino e la milza. La frequenza di questa varietà è comunque bassa (5-10%) anche se può essere responsabile di importanti manifestazioni sinto-matologiche e di complicanze.

Infine, estremamente rara, ma per completezza da menzionare, va ricordata l’ernia da brachie-sofago legata ad una congenita brevità dell’esofago per cui parte dello stomaco è sin dalla nascita stirata all’interno del torace.In linea di massima l’ernia itale è sicuramente favorita da aumenti della pressione endoaddomi-nale; potrebbe quindi essere influenzata ad esempio da gra-vidanze multiple, dall’obesità, dai busti, dalla cifoscoliosi. Per certi versi è stato tirato in causa anche il consumo di una dieta raffinata e poco ricca di scorie, con formazione di feci dure, che condizionerebbero un aumento della pressione endoaddomi-nale durante l’evacuazione. È comunque vero che la grande maggioranza dei pazienti con ernia iatale sono asintomatici. Certi soggetti lamentano pirosi dopo un eccesso alimentare o una sensazione di ingombro epigastrico postprandiale o di “intrappolamento d’aria” o di temporaneo impattamento di bolo alimentare a livello dell’eso-fago distale. Da non trascurare la possibilità di sindromi dolo-rose toraciche anginoidi e di disturbi del ritmo cardiaco cau-sati da stimoli vagali con spasmi coronarici riflessi a stiramenti diaframmatici, a compressione diretta da parte di grosse ernie che subiscono un’improvvisa distensione. Ben diverso è il discorso quando invece all’er-nia iatale si associa la presenza di una esofagite per reflusso gastroesofageo patologico. Si tratta di un’evenienza non tra-scurabile se si pensa che il 32% dei soggetti con esofagite pre-senta un’ernia iatale e che il 20% circa dei pazienti con ernia iatale

sviluppa una esofagite In questo caso compariranno il bruciore retrosternale, un eventuale ri-gurgito, la scialorrea, la disfagia e raramente, l’odinofagia (dolore alla deglutizione). Nelle ernie paraesofagee è invece raro il re-flusso gastroesofageo in quanto la giunzione gastroesofagea non subisce variazioni, mentre inve-ce sono più temibili i problemi di ordine meccanico come la disfagia da compressione eso-fagea. Altre complicanze degne di nota sono le emorragie che solo raramente possono essere così gravi da dare ematemesi o melena. Sicuramente più probabili e meno pericolosi gli stillicidi con conseguente ane-mia sideropenica microcitica da aree di ulcerazione gastrica o di semplice congestione flogistica della mucosa. Nelle ernie di grosse dimensioni si può veri-ficare il volvolo, che si produce per rotazione dello stomaco lungo l’asse longitudinale: è una situazione che può comportare gravi alterazioni vascolari e l’ostruzione completa di una por-zione gastrica con drammatica sintomatologia dolorosa toracica da sovradistensione che può sfociare nell’infarto del viscere con perforazione, mediastinite e peritonite. Nel prossimo incontro comple-teremo l’argomento esaminando la diagnosi, la prognosi e la tera-pia dell’ernia iatale.

L’ODONTOIATRIA ESTETICA L’odontoiatria estetica nasce come risposta non solo all’allungamento della vita media e al desiderio sempre più diffuso di invecchiare con grazia, ma anche alla nuova voglia di bellezza che caratterizza la nostra epoca. Le nuove tecniche odontoiatriche, tanto sofisticate nella sostanza quanto naturali nel risultato, possono ormai far durare un sorriso sempre. La mancanza di uno o più denti, i difetti di tinta e forma, gli spazi indesiderati, gli affollamenti e le sovrapposizioni imperfezioni dentali che deturpano il sorriso e possono minare la sicurezza in se stessi nelle più varie forme di interazione sociale soprattutto in quelle importanti quali un primo appuntamento, un colloquio di lavoro.Il disegno di un sorriso è influenzato da una serie di fattoriLa forma del viso è il primo di questi aspetti, per esempio un volto lungo richiede un’accentuazione della larghezza per apparire più ovale, mentre una persona con la parte centrale del viso attraente o particolare può rendere gli incisivi centrali visibili per attirare l’attenzione proprio verso quella parte del viso. L’età anagrafica si miscela spesso con quella “desiderata”: in questi casi, allungare gli incisivi centrali aiuta a sembrare più giovani, effetto che si ottiene anche schiarendo la tinta dei denti con una procedura di sbiancamento o con le cosiddette faccette in ceramica. Al contrario, un sorriso piatto o dalla tinta spenta fa sembrare più vecchi anche se gli altri tratti del viso sono ancora giovanili. Le aspirazioni estetiche del paziente sono un altro punto importantissimo: come vogliamo apparire agli altri? Un sorriso dall’impronta sofisticata accentua l’aspetto saggio e maturo di un viso, un sorriso dall’impronta sexy suggerisce passione, un sorriso sportivo energia ed entusiasmo. Il dentista deve valutare tutti questi aspetti per proporre al paziente la soluzione migliore e più adatta alla sua condizione di partenza. Un dentista che si occupa di questa branca dell’odontoiatria ha quasi sempre un vero e proprio amore l’estetica e per la bellezza del sorriso.Le opzioni tra le quali scegliere in funzione della condizione iniziale e del risultato desiderato sono molte. Vediamone alcune: correzione della linea gengivale. I denti sembrano troppo corti, le gengive sono troppo evidenti o coprono alcuni denti in modo eccessivo. Nella procedura correttiva la porzione della gengiva in eccesso viene rimossa per esporre maggiormente la parte coronale del dente, mentre la rimanente porzione gengivale viene scolpita per conferire al sorriso l’aspetto ideale; correzione delle radici esposte. I denti sembrano troppo lunghi e conferiscono al sorriso un aspetto invecchiato. Questo effetto antiestetico è provocato dalla recessione gengivale che causa l’esposizione delle radici del dente. Non solo le radici esposte hanno un aspetto sgradevole, ma soprattutto aumentano il rischio di sviluppare una carie radicolare; correzione dei disallineamenti. ”Ortodonzia istantanea” è il nuovo termine coniato per descrivere l’applicazione di faccette di porcellana, corone o ponti, per correggere sovrapposizioni, spaziature, o assenza di denti. Non tutti sono candidati ideali, e per alcune persone l’ortodonzia invisibile o tradizionale resta la soluzione migliore. Modelli di cera o immagini digitali rendono possibile la visualizzazione del risultato finale prima di procedere al trattamento, inoltre dal modello di cera possono essere ricavate faccette o corone temporanee che mostrano l’aspetto definitivo dei denti in quanto a lunghezza e forma. Nella parte finale della procedura, che in genere non dura più di 2-3 settimane, i provvisori vengono sostituiti dai definitivi; faccette. Le faccette sono piccole conchiglie molto sottili, in acrilico o preferibilmente in porcellana, che si fissano sulla superficie dei denti. Servono a ricoprire i denti molto macchiati o scheggiati, le grosse otturazioni o i denti dalla forma irregolare. Il risultato finale è eccezionale in termini di estetica e di durata: in media, le faccette durano più di 10 anni e devono venire considerate come un trattamento irreversibile poiché si è eliminato uno strato di smalto dai denti correzione dei disallineamenti. Ortodonzia invisibile è il termine che descrive un modo invisibile per riallineare i denti senza ferretti ma con una serie di mascherine trasparenti che riallineano i denti senza fili metallici e senza attacchi fissi. Il risultato è efficace sotto il profilo terapeutico, come provano numerosi studi clinici, e il sistema aggiunge all’invisibilità il vantaggio di essere rimuovibile ed estremamente confortevole perché proprio l’assenza di fili metallici e di attacchi previene qualsiasi irritazione; sbiancamento dei denti. Oggi esistono vari sistemi che cambiano veramente il colore dei denti mediante mascherine notturne, oppure attivazioni con luce alogena o laser di varie sostanze sbiancanti nello studio del dentista. La procedura di sbiancamento professionale è davvero efficace: test clinici dimostrano che con questo processo sbiancante si ottiene mediamente un miglioramento del colore di nove gradi della scala colori Vita” che i dentisti usano per stabilire i colori dei denti;

dott. Cesare Paoleschiviale Gramsci, 12 Firenze

tel. 055 289891Altre informazioni su www.cesarepaolesschi.it

Torna il mercatino delle firme

per la Fondazione AntNei giorni 16,17,18 novembre i Volontari della Fondazione ANT sono impegnati nel Mercatino delle Firme che si tie-ne presso lo storico Caffè Giubbe Rosse, in piazza della Re-pubblica. Abbigliamento, accessori, pelletteria, biancheria e oggettistica per la casa delle migliori marche, saranno le ca-tegorie oggetto del mercatino. Tutta la merce è stata dona-ta da aziende ed esercizi commerciali dell’area fiorentina e di altre zone d’Italia. Il mercatino resta aperto dalle 10:30 alle 19. I fondi raccolti con l’iniziativa serviranno a sostenere l’Hospice Domiciliare Oncologico (HOD-ANT) di Firenze-Pra-to-Pistoia, una delle 29 équipe attivate dall’ANT sul territorio italiano per seguire a casa i Sofferenti di tumore, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, con medici, infermieri e psicologi re-golarmente retribuiti dalla Fondazione.

Livia Seravalli Fondazione ANT Italia ONLUS

Relazioni Esterne Toscanatel. 0555000210, mob. 3486563274

fax 055579722livia.seravalliantitalia.org - www.antitalia.org

INFO sul Mercatino e su altre iniziative di novembre: tel. 0555000210

MODAESOLIDARIETÀ

Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 14Novembre 2007

IN-FORMAQ5firenze 1511 Salute

Stammibene.net

Quelle macchie scure sulla pelleIl continuo progresso della tecnologia laser consente di affrontare con successo questo fastidioso problema

n DERMATOLOGIA

dott. Maurizio Bellini specialista in dermatologia

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MEDICINA

STILE DI VITA SANO CON UN CLICKUna vita più sana partendo dall’alimentazione, passando dall’attività fisica, affrontando i mondi dell’affettività e della sicurezza e conoscendo le tematiche comportamentali sull’ambiente.Questi i principali argomenti presentati e trattati dal nuovo portale elaborato da Regione Toscana, Ministero del lavoro e della previdenza sociale insieme all’Ufficio scolastico regionale per la Toscana e allo staff di Trio, il portale della formazione a distanza della Regione. Cliccando sul sito, i giovani potranno conoscere nel dettaglio quali comportamenti è opportuno adottare per regalarsi uno stile di vita, comportamentale, sano. Il portale veicola questi concetti e si propone come forte strumento interattivo per la formazione educativo-formativa dei giovanissimi, soprattutto gli adolescenti con età comprese tra i 12 e i 16 anni.Nella sezione “Giova fortemente alla salute” Stammibene.net offre 6 percorsi che possono aiutare i giovani ad avere una vita più sana, mentre le altre sezioni sono descritte con filmati, immagini e giochi interattivi che riprendono il linguaggio dei fumetti e cercano di spiegare, in modo diretto e semplice, come curare la propria salute e allo stesso tempo rispettare l’ambiente e la comunità in cui si vive. Non solo diete per un’alimentazione equilibrata, ma anche consigli utili per prevenire e difendersi dalle dipendenze, come il fumo, l’alcol o la droga, un vademecum per l’adolescente. È necessario solo aver effettuato l’iscrizione, per accedere alla community e ai forum.

M.C.

MAL DI SCHIENA... GUARIRE PER SEMPRE!È possibile, grazie alla ricerca delle cause, che il

“mal di schiena” sotto forma di lombalgia, cervicalgia, dorsalgia possa essere vinto per sempre e non più solo curato.Finalmente guarire e non solo curare.La ricerca medica in campo posturale ha lo scopo di capire quali siano le alterazioni funzionali alla base dei numerosissimi sintomi che affliggono quotidianamente così tanta parte della popolazione.Sempre più pazienti risolvono i loro problemi affidandosi a professionisti qualificati in campo posturale che attraverso test e analisi stabiliscono quali sono le cause che determinano quel particolare mal di schiena e ne indicano i rimedi, che saranno non palliativi, non di breve durata, ma definitivi.Spesso alla base di una rachialgia (cervicale, lombare ecc.) ci sono problemi dentali, podalici, metabolici, oppure dovuti a cicatrici... test specifici, determinano con certezza qual è l’origine di quel sintomo e ne indicano la risoluzione.Quante persone si alzano al mattino col mal di schiena?Eppure sono reduci da ore di sonno... riposo... ecco che è facile individuare nella bocca il problema causale dato che è l’unica che la notte non “dorme” ma deve deglutire circa 1000-1200 volte; anche l’artrosi non è altro che una conseguenza di cattiva postura e la normalizzazione di quest’ultima è sufficiente a non avere più mal di schiena e a non provocare ancor di più altre forme di artrosi... spesso diamo colpa al lavoro che si svolge come causa di mal di schiena invece, è la cattiva postura e il lavoro non è altro che la goccia che fa traboccare il vaso.Guarire non solo curarsi.

dr. Raspini Sandro - dr. Cantini Elisavia A. del Pollaiolo, 172/a - 50142 Firenze

tel. 0557131825www.studio-olimpo.com

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente interesse per la cura del corpo ed in particolare della pelle, che rappresenta il “na-turale biglietto da visita” nel rapporto con gli altri. Non c’è dubbio che uno degli ine-stetismi più diffusi e difficili da mascherare sia la neofor-mazione di chiazze scure. Infatti le macchie della pelle sono un problema estetico molto diffuso che affligge mi-gliaia di persone nel mondo. Clinicamente si presentano nelle zone fotoesposte (volto, mani, avambracci, gambe, scollo, spalle) come chiazze di forma e dimensione varia-bili, a limiti netti o sfumati, con colore che può mutare dal marrone chiaro a quello scuro, fino al nero. Nella maggioranza dei casi si tratta di lesioni benigne provocate da un’aumentata concentra-zione locale di melanina. Le cause sono molteplici, da una predisposizione genetica presente ad esempio nelle macchie caffè-latte e nelle lentiggini, all’età come nel caso delle macchie senili che compaiono negli anni sul dorso delle mani. Altri possibili fattori scatenanti sono le alterazioni ormonali, ad esempio nel cloasma che interessa il volto delle don-ne in gravidanza o durante l’assunzione della pillola e i vari processi infiammatori della pelle, come le pigmen-tazioni che insorgono dopo una scottatura o in seguito a fenomeni acneici. Tutte le pigmentazioni cutanee, indipendentemente dalla loro causa, sono aggravate dall’esposizione solare; ecco perché insorgono e si rendo-no evidenti soprattutto dopo l’estate. Pur essendo lesioni non pericolose rappresenta-no un importante problema estetico, poiché si localizzano in zone visibili e difficili da camuffare. Le terapie finora utilizzate per eliminarle, dai vari peeling chimici alle creme contenenti depigmen-tanti, dalla dermoabrasione alla crioterapia sino ai primi laser di uso chirurgico (Co2, Erbium:Yag) hanno dato risultati alterni. Sono infatti trattamenti aspecifici che insieme al colore possono danneggiare la cute sana, con conseguente rischio di effetti collaterali (cicatrici, atrofia, ipopigmentazioni, rapide re-cidive). Il continuo progresso della tecnologia laser consen-te però oggi di affrontare con

successo questo fastidioso problema, grazie all’avvento di strumenti molto sofisticati che eliminano in modo se-lettivo le pigmentazioni della pelle, senza danneggiare la cute sana circostante. Uno dei laser più efficaci e sicuri è il Q-Switched Nd:Yag Dou-bled Frequency (Medlite C6)*che produce una luce di 532 nm di lunghezza d’onda, sottoforma di impulsi di ele-vata energia e brevissima du-rata. Questo raggio è in grado di attraversare la pelle senza danneggiarla, eliminando in modo selettivo l’accumulo di melanina che provoca la mac-chia. Il trattamento inizia con un colloquio fra dermatologo e paziente per evidenziare le variabili che possono influen-zare il risultato finale (sede e età di insorgenza della mac-chia, profondità ed estensio-ne della lesione, precedenti terapie etc). Successivamente si passa ad esaminare la pigmentazione con il videodermatoscopio e/o lo spettrofotometro, così da confermare la natura benigna della lesione. Infatti in caso di dubbio diagnostico è meglio asportare chirurgicamente la macchia facendone l’esame istologico. Se non ci sono controindicazioni si esegue la seduta laser durante la quale la macchia acquisisce un transitorio colore biancastro (per un effetto ottico transito-rio), seguito dalla formazione di piccoli ematomi colore por-pora che regrediscono senza esiti nell’arco di 5-6 giorni. Successivamente si forma una crosticina superficiale che cade spontaneamente in 48-72 ore lasciando la cute intatta e senza più la macchia. Nella maggior parte dei casi il trattamento è indolore o si

avverte un fastidio minimo, paragonabile ad un colpo di elastico sulla pelle. La presenza di un sistema di raffreddamento cutaneo rende comunque la terapia confortevole ma, se necessa-rio, può essere applicata una crema anestetica che elimina ogni sensazione. Subito dopo la seduta la pelle si presenta arrossata (come nell’eritema solare) e talora compare un lieve gonfiore (tipo pinzatura di insetto); il tutto si risolve in poche ore. La terapia post-operatoria è semplice e con-siste nell’applicare una crema antibiotica per alcuni giorni e uno schermo solare per qual-che mese. Le pigmentazioni più piccole e/o superficiali scompaiono con una sola se-duta, invece se sono presenti lesioni più grandi, numerose e/o profonde possono essere necessari più trattamenti (di media due distanziati fra loro di circa 1 mese) per eliminar-le completamente. I risultati clinici migliori si ottengono nelle macchie scu-re che colpiscono il volto, le mani ed il tronco, mentre più difficile è il trattamento del cloasma, che non sempre può essere affrontato con il laser. Bisogna tenere presente che l’intervento laser (ambulato-riale e della durata di circa 20 minuti) viene eseguito sulle pigmentazioni presenti al momento ma non agisce sulle cause che le hanno provocate; non si può perciò escludere la comparsa, a distanza di tempo, di nuove chiazze. L’estrema efficacia clinica, tollerabilità e sicu-rezza del laser Q-Switched Nd:Yag doubled frequency consentono però di effettuare trattamenti periodici così da essere sempre liberi dalle

macchie. Il laser è sicura-mente una delle principali innovazioni in medicina ed in particolare in dermatologia, dove consente risultati clinici particolari e impensabili solo fino a qualche anno fa ma non è una bacchetta magica e sopratutto necessita di operatori esperti. Infatti solo una corretta selezione delle lesioni da trattare, l’utilizzo di strumenti tecnologicamente avanzati e la scelta dei giusti parametri operativi, consen-tono di sfruttare al meglio le grandi potenzialità e gli ec-cellenti risultati clinici, che il laser attualmente garantisce nel trattamento delle mac-chie scure della pelle.

- Treatment of epidermal pig-mented lesions with the fre-quency doubled Q-Switched Nd:Yag laser. SL Kilmer et al. Arch Dermatol 1994- Clinical use of the Q-Switched Nd:Yag laser for the treatment of acquired bilateral nevus of Ota like macules in Koreans. DH Suh et al. J of Cutaneous Laser Therapy. 2001;12- Treatment of individual cafe au lait macules with the Q.-Switched Nd:Yaglaser: a clinicopathology cor-relation.JL Levy et al. J of Cutaneous Laser Therapy. 1999 1: 217-223