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Centro dell’Infanzia San Lorenzo “Carlo Liviero” Via XVI Marzo,14 35020 Albignasego-Padova Tel.Fax 049/8626875 E-mail: [email protected] Sito web: centroinfanziasanlorenzocarloliviero.it

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Centro dell’Infanzia San Lorenzo

“Carlo Liviero” Via XVI Marzo,14 35020 Albignasego-Padova

Tel.Fax 049/8626875 E-mail: [email protected] Sito web: centroinfanziasanlorenzocarloliviero.it

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Indice 1.ORIENTAMENTI GENERALI…………………………………………….. pag.1

1. Premessa………………………………………………………. pag. 1 2. Validità………………………………………………………... pag.1 3. Informazioni generali………………………………………….. pag.1 4. La missione……………………………………………………. pag.1 5. I principi dell’azione educativa……………………………….. pag.2 6. L’uguaglianza………………………………………………….. pag.3 7. Il diritto di accesso…………………………………………….. pag.3 8. Il diritto di essere ascoltati…………………………………….. pag.4 9. Accoglienza……………………………………………………. pag.4 10. La garanzia di continuità……………………………………... Pag.4 11. La partecipazione, l’informazione, la trasparenza…………… Pag.4 12. Il diritto alla privacy…………………………………………... Pag.5 13. Deleghe……………………………………………………….. Pag.5

2.PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO……………………………………….. Pag.5

1. Identità della scuola a chi si rivolge e che cosa offre………….. Pag.5 2. Le modalità di iscrizione……………………………………….. Pag.5 3. Inserimento delle disabilità……………………………………. Pag.6 4. Le tariffe e il costo del servizio……………………………….. Pag.6 5. Il calendario scolastico………………………………………… Pag.6 6. Orario scolastico ……………………………………………… Pag.6 7. Cosa portare …………………………………………………… Pag.7 8. Organico scolastico…………………………………………….. Pag.8 9. Coordinatrice………………………………………………….. Pag.9 10. Coordinatrice pedagogica…………………………………….. Pag.9 11. Educatrice…………………………………………………….. Pag.9 12. Personale ausiliario………………………………………….... Pag.9 13. Cuoca…………………………………………………………. Pag.10 14. L’operatrice socio sanitaria………………………………….. Pag.10 15. Organo collegiale……………………………………………... Pag.10 16. Mensa scolastica……………………………………………… Pag.10

3.OFFERTA FORMATIVA………………………………………………… Pag.11 1. offerte formative per le insegnanti……………………………. Pag.11 2. Offerte formative per i bambini e le bambine………………… Pag.11 3. Offerte formative per le famiglie………………………………. Pag.12 4. Progetto educativo…………………………………………….. Pag.12 5. Lo stile educativo……………………………………………… Pag.13 6. La metodologia………………………………………………… Pag.13 7. Organizzazione delle attività………………………………….. Pag.14 8. Strutturazione degli spazi……………………………………… Pag.14 9. Spazi interni…………………………………………………… Pag 15 10. Spazi esterni………………………………………………….. Pag.15 11. Il tempo………………………………………………………. Pag.15

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12. La verifica……………………………………………………. Pag.16 13. La valutazione……………………………………………….. Pag.16 14. La documentazione………………………………………….. Pag. 17 15. Rapporto con il territorio…………………………………….. Pag.17

4.GESTIONE DELLA QUALITA’………………………………………….. Pag.18 1. Alcune dimensioni della qualità………………………………. Pag.18 2. Qualità dell’ambiente…………………………………………. Pag.18 3. Accessibilità…………………………………………………… Pag.20 4. Piani di sicurezza…………………………………………….... Pag.21 5. Qualità nell’alimentazione……………………………………. Pag.21 6. Qaulità del servizio……………………………………………. Pag.22 7. Conoscenza, verifica del servizio e tutela degli utenti………... Pag.26 8. Partecipazione diretta della scuola……………………………. Pag.26 9. Conoscere per valutarle prestazioni erogate…………………... Pag.26 10. Reclami………………………………………………………. Pag.26 11. Attuazione degli impegni…………………………………….. Pag.27

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1. ORIENTAMENTI GENERALI

1. Premessa L’art.2 del D.P.C.M. del 7 giugno 1995; la direttiva 21 luglio 1995 n. 254 del P:C. M; La carta dei servizi scolastici nasce all’interno di un vasto movimento di rinnovamento della Pubblica Amministrazione per rispondere all’esigenza di rendere più moderna ed efficace la gestione di tutti i servizi. Rappresenta uno strumento per la qualità di un servizio di pubblica utilità. Serve a determinare vincoli, procedure, standard e criteri di valutazione e controllo; è una guida all’azione, ai comportamenti, alle funzioni e, in generale, a tutta l’organizzazione. Essa si propone di migliorare la “qualità” generale del servizio introducendo nel sistema maggiore efficienza ed efficacia. Ha quindi natura essenzialmente “dinamica” perché tende ad adeguare continuamente gli strumenti che garantisono risultati migliori in una organizzazione in continua trasformazione. La scuola, quindi, attraverso di essa, esplicita agli utenti la sua azione. Viene elaborata ed approvata dagli organismi scolastici preposti (Collegio dei docenti, Consiglio di Istituto) che, ognuno per sua competenza, fa della Carta dei servizi uno strumento di visibilità e conoscenza per tutti coloro che vivono la scuola in quanto istituzione. Se ne deduce che può essere sottoposta ad aggiornamenti o eventuali variazioni e valutazioni da parte di tutte le componenti scolastiche. I vari organismi, quali ad esempio i Consigli di classe, Interclasse ed intersezione, possono avanzare proposte formative ed organizzative compartecipando alla stesura o modifica di tale documento.

2. Validità La presente Carta dei Servizi ha validità 5 anni e viene revisionata e aggiornata periodicamente qualora la struttura, modalità di erogazione del servizio e standard di servizio, fossero modificati.

3. Informazione generali Con la presente Carta dei Servizi, l’Istituto educativo intende:

definire il tipo, la misura e le modalità dell’informazione necessaria per garantire un controllo costante sui processi di erogazione dei servizi proposti ed il rispetto degli standard previsti;

la struttura si impegna a garantire la piena e veritiera informazione sulle modalità di utilizzo, sulle tipologie e sulle caratteristiche dei servizi erogati a coloro che ne facciano richiesta;

rendere disponibili, o fornire informazioni sulle eventuali rette di cui il cliente deve farsi carico, sulla metodologia di lavoro adottata, sullo stato di salute del minore (nel caso di informazioni richieste dalla famiglia o da altri soggetti che ne hanno facoltà) sugli eventuali costi aggiuntivi per i servizi accessori;

4. La missione

Il centro dell’infanzia Carlo Liviero, eretto come Ente Morale è una Scuola privata di ispirazione Cristiana, che opera da molti anni insieme alla scuola dell’infanzia, non si prefigge scopo di lucro e svolge l’attività educativa nell’ambito della parrocchia di San Lorenzo in Roncon, nel comune di Albignasego, in provincia di Padova. La struttura ha accolto i primi bambini nel settembre 2001, con la realizzazione di due sezioni di nido, aumentate a tre nel 2006 e a quattro nel 2007, dopo la costruzione di una nuova ala dello stabile.

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Il progetto Educativo del Centro dell’Infanzia Carlo Liviero si ispira alla visione Cristiana della vita e su tale visione imposta la conseguente educazione. La missione della scuola è finalizzata allo sviluppo della personalità di ogni bambino nella globalità, nella libertà e nell’originalità di ciascuno, affinché questi diventino il soggetto di quell’amore che Gesù aveva per i piccoli. “Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli”. (Mt19, 13 - 14) Il Centro dell’infanzia prosegue nell’offerta di una proposta educativa rivolta alle famiglie con uno stile di apertura, dialogo e accoglienza, in stretto rapporto con la comunità da cui proviene. Le sezioni sono suddivise per gruppi omogenei di età in cui si dividono i bambini e le bambine secondo i percorsi si crescita e in ciascuna delle quali essi vengono assegnati. La scuola è un luogo di vita quotidiana, di gioco e apprendimento attivo, di esperienze e relazioni. Fornisce, inoltre, una risposta ai bisogni della famiglia che viene affiancata e sostenuta nell’opera educativa e formativa. Il Nido Integrato offre ai bambini e alle bambine una struttura educativa di socializzazione e di stimolo alle loro potenzialità affettive, relazionali, sociali e cognitive contando su interventi educativi che sostengono l’espressione della loro iniziativa e creatività. E’ strettamente legato alla Scuola dell’Infanzia sia sul piano organizzativo che gestionale formando un unico polo educativo. Il Centro dell’infanzia è pensato allo scopo di valorizzare il bambino in tutto il suo essere. All’interno di un territorio caratterizzato da elementi di complessità sociale, la scuola vuole essere supporto ed integrazione alla funzione educativa della famiglia mediante l’offerta di un ambiente adeguato, con adulti che si prendono cura del benessere e della crescita dei bambini, attraverso mirate azioni educative. Luogo di circolazione affettiva, nel quale sono valorizzati le azioni di cura al pari delle relazioni e degli “apprendimenti” in cui vengono alimentati curiosità, interesse e fiducia. Gli alunni che frequentano la nostra realtà provengono dal quartiere, dalla vicinanza del lavoro dei genitori e dall’abitazione dei nonni. Il servizio è aperto a tutti i genitori che condividono e intendono corrispondere al progetto educativo proposto. L’educazione dei figli è compito primario della famiglia e deve essere, quindi assunto e condiviso nel rispetto dei diversi ruoli, in un clima di dialogo e di reciproca collaborazione. La scuola s’impegna a perseguire le finalità che le sono proprie:

maturazione dell’identità; conquista dell’autonomia; sviluppo delle competenze.

Ritiene inoltre fondamentale e prioritario perseguire i seguenti obiettivi: accogliere i bambini in modo personalizzato e farsi carico delle loro emozioni nel

primo distacco dalla famiglia; identificare esigenze di ordine materiale e non, per migliorare la qualità della vita dei

bambini nel contesto scolastico e familiare; promuovere lo sviluppo psicofisico dei bambini nel rispetto dei tempi, dei ritmi, degli

stili cognitivi e di apprendimento in un ambiente” educatore” che consente organizzate ed articolate esperienze in un clima rassicurante e piacevole che faciliti l’esplorazione e la ricerca.

5. I principi dell’azione educativa

Il Centro dell’infanzia, coerente con la propria identità, persegue i seguenti obiettivi: la centralità della persona, considerata come valore e dono di Dio, portatrice di

responsabilità e libertà, alla cui crescita viene finalizzata l’attività educativa e didattica .

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L’azione educativa si esprime così in uno stile di servizio centrato sulla persona, aperto alla condivisione a alla solidarietà senza distinzione di razza, cultura e religione;

l’ascolto attento dei bisogni espressi e inespressi del bambino; la valorizzazione di tutte le dimensioni della personalità del bambino; l’accoglienza intesa come creazione di un ambiente di reciproco rispetto, fiducia e

amore, nel quale il bambino si senta sempre accolto ed amato e trovi le risposte e le risorse adatte ai suoi bisogni di crescita;

la relazione concepita come individuazione di una trama di contatti interpersonali positivi per il bambino che si concretizza nello “ spirito di comunità” e, al tempo stesso, nell’attenzione a ogni bambino;

la progettualità aperta e flessibile, nel rispetto e nella valorizzazione dell’identità di ciascuno, realizzata anche attraverso l’esperienza e la proposta di valori umani e sociali, legati alla realtà e ai cambiamenti del tessuto territoriale;

il primato educativo della famiglia, prima responsabile dell’educazione e chiamata a condividere, collaborare e partecipare alla realizzazione del progetto educativo in modo continuo e coerente;

la cooperazione con la parrocchia e con la realtà del territorio per attivare una pastorale scolastica e familiare;

l’attenzione e la disponibilità verso le situazioni di difficoltà, verso i soggetti più bisognosi o in situazione di handicap;

la continuità come realizzazione di momenti di raccordo tra i diversi ordini di scuola; l’educazione e la dimensione religiosa considerati aspetti fondanti dell’identità della

scuola e presenti in ogni momento dell’azione educativa. La comunità educante rivela ai bambini il messaggio cristiano non solo con la parola, ma con i gesti e i comportamenti quotidiani, sempre nel rispetto dell’identità culturale di ciascuno.

6. L’uguaglianza

Ogni bambino ha eguali diritti riguardo alla funzione dei Servizi della Scuola, compatibilmente con le risorse disponibili. Nell’adempimento dell’attività didattica nessuna parzialità può essere compiuta per motivi riguardanti il sesso, la razza, la lingua, la religione, le forme di handicap fisico o mentale. Ogni bambino va rispettato nella sua dignità di persona. Nel rispetto dei principi fissati dalla costituzione e dagli orientamenti del Decreto Ministeriale 1991, il Centro dell’Infanzia Carlo Liviero è scuola “di tutti e per tutti” dove si realizzano individualizzazione e personalizzazione dell’insegnamento e dell’educazione, dove ci sono docenti che operano secondo criteri di obiettività, imparzialità e attenzione per la persona. Per quanto riguarda le eventuali difficoltà socio-economiche delle famiglie, la scuola utilizza risorse che vengono dall’Ente Locale.

7. Il diritto di accesso Il Nido integrato è un servizio educativo rivolto a bambini e bambine dai 12 ai 36 mesi e favorisce la continuità educativa con le famiglie e la scuola dell’Infanzia. Alla scuola dell’infanzia possono essere iscritti i bambini e le bambine che hanno compiuto il terzo anno di età. La scuola accoglie anche i bambini che compiranno i tre anni entro il 30 aprile dell’anno successivo se ci saranno posti disponibili. E’ aperto a tutti coloro che ne fanno richiesta, senza discriminazioni di razza, religione, sesso, lingua condizioni psicofisiche e socio- economiche.

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Gli alunni che frequentano la nostra realtà provengono non solo dal quartiere, ma anche dalla vicinanza della struttura ai luoghi di lavori dei genitori o alle abitazioni dei nonni. Il servizio è aperto a tutti i genitori che condividono e intendono corrispondere al progetto educativo proposto. L’educazione dei figli è compito primario della famiglia e deve essere, quindi assunto e condiviso nel rispetto dei diversi ruoli, in un clima di dialogo e di reciproca collaborazione. La scuola accoglie le domande di iscrizione, nel rispetto della libertà e del diritto di scelta della famiglia e nei limiti imposti dalle strutture logistiche. Al momento dell’iscrizione si favorisce l’inserimento di bambini secondo il seguente ordine:

portatori di handicap residenti nella parrocchia di San Lorenzo e riconosciuti dalla struttura sanitaria;

appartenenti alla parrocchia di San Lorenzo; residenti nel Comune di Albignasego; residenti in altri comuni .

Inoltre si tiene presente: data di presentazione della domanda di iscrizione; età del bambino/a presenza di fratelli all’interno della scuola dell’infanzia.

8. Il diritto ad essere ascoltati

Il bambino e la bambina, come ogni persona, ha il diritto di essere ascoltato nei suoi bisogni e nei suoi desideri. Il Centro dell’Infanzia si garantisce l’ascolto e l’osservazione di ciascun per favorire il suo benessere. La struttura risponde ai bisogni fondamentali della persona in crescita, riconoscendogli questi bisogni:

primari e fisiologici (aria,acqua, cibo, calore, riposo); di prevedibilità e sicurezza (protezione da pericoli, malattia e violenza); di amore (di relazione, affetto, appartenenza, intimità); di stimoli (attività, esplorazione, sperimentazione, manipolazione, novità); di stima (stimare se stesso, accettarsi ed essere accettati); di autorealizzazione.

9. Accoglienza

Il personale scolastico adotta, all’avvio dell’anno scolastico, un’accoglienza graduale per fasce d’età; la presenza dei genitori in questa fase è mirata e flessibile. L’inserimento dei bambini che entrano per la prima volta nella scuola deve essere il più sereno possibile, affinché il primo grande distacco dalla famiglia non sia vissuto in modo traumatico dal momento che i piccoli necessitano di tempi e modalità d’inserimento personalizzati e concordati con i genitori.

10. La garanzia di continuità Molto importante per i bambini è l’inserimento in un contesto sociale con relazioni affettive stabili. Ciò viene garantito dalla stabilità del gruppo di pari e dalla presenza continua nel tempo delle medesime figure educative. Le insegnanti operano in stretta collaborazione con la famiglia e non in alternativa ad essa. Inoltre il Nido Integrato si colloca in un rapporto di scambio e collaborazione in particolare con la Scuola dell’Infanzia per favorire un progetto educativo unico in un’ottica di continuità.

11. La partecipazione, l’informazione, la trasparenza

Nel corso dell’anno scolastico viene favorita la collaborazione della famiglia in ogni occasione di conoscenza, di programmazione e verifica del servizio.

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L’attenzione non è rivolta solo ai bambini, ma la scuola cerca di costruire relazioni positive sia di accoglienza che di orientamento anche per i genitori . Di particolare importanza sono gli incontri e i colloqui con le famiglie, soprattutto nella fase di inserimento, perché danno la possibilità di conoscere e condividere il progetto educativo, discutere, acquisire fiducia nel servizio e accompagnarli nel delicato passaggio nella scuola successiva.

12. Il diritto alla privacy

I dati personali e le immagini dei bambini sono tutelati dalla legge sulla privacy. Foto e filmati su ciò che i bambini sanno fare possono essere utilizzati, previa autorizzazione dei genitori, esclusivamente nell’ambito di iniziative educative e culturali. Tutti gli operatori del servizio sono tenuti al segreto professionale . A tal fine viene consegnata, al momento dell’iscrizione, la “informativa sul decreto legislativo n°196/2003” (MOD. 8) e richiesto il consenso scritto al trattamento dei dati riservati. Si precisa che i numeri di telefono, che la famiglia comunica per essere sempre reperibile in caso di necessità del bambino, non saranno divulgati senza l’esplicito permesso della famiglia stessa.

13. Deleghe Il personale è autorizzato a consegnare il bambino al momento dell’uscita solamente ai genitori o alle persone autorizzate da apposita delega scritta, consegnate dalle insegnanti nella prima riunione di organizzazione di inizio anno. Le insegnanti potranno richiedere alla persone delegate dai genitori, al ritiro del proprio figlio, di mostrare un documento di riconoscimento. Nel caso di genitori legalmente separati o divorziati dovranno esibire la sentenza del Tribunale per i rispettivi diritti sul bambino.

2.PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO

La comunità educativa valorizza l’identità del singolo come risorsa basilare per tracciare qualsiasi piano di intervento educativo.

Il Centro dell’Infanzia Carlo Liviero, di ispirazione cristiana, vive i valori della collaborazione, della condivisione e della reciprocità con l’intera comunità scolastica. Ciò si concretizza nei rapporti con i bambini e nell’organizzazione delle attività.

Nel centro dell’infanzia è allora indispensabile considerare il bambino come soggetto attivo, protagonista della propria crescita e non un semplice esecutore di sequenze previste e prestabilite.

1. Identità della scuola, a chi si rivolge e che cosa offre Attualmente il Nido integrato accoglie bimbi dai 12 ai 36 mesi, suddivisi in 4 sezioni. Ogni gruppo ha un’educatrice referente presente durante la giornata. La scuola dell’infanzia accoglie i bambini che hanno compiuto i tre anni di età, suddivisi in 5 sezioni.. Ogni sezione ha un’insegnante di riferimento presente durante la giornata. Nelle singole classi e negli spazi comuni, le insegnanti svolgono le attività programmate per stimolare l’interesse dei bambini e migliorarne le competenze emotive, cognitive e di relazione. Le attività giornaliere sono arricchite da laboratori legati a specifiche aree di sviluppo.

2. Le modalità di iscrizione

Per permettere la programmazione in tempo utile di tutto quello che riguarda il buon funzionamento della Scuola si determina che:

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le domande di iscrizione del Nido si effettuano su apposito modulo consegnato dalla direzione, quelle della scuola dell’infanzia on-line;

possono iscriversi al nido i bambini che hanno già compiuto 12 mesi e nella scuola dell’infanzia quelli tre anni nell’anno;

all’atto dell’accettazione della domanda d’iscrizione deve essere compilata una scheda informativa.

3. Inserimento delle disabilità La nostra scuola è aperta anche a bambini che presentano problemi relazionali o che sono in

situazione di disabilità. Il riferimento di questi bambini è l’insegnante di sezione. Ogni bambino, a maggior ragione in situazione di handicap, deve potersi integrare

nell’esperienza educativa, così da essere riconosciuto e riconoscersi compartecipe delle attività di gruppo.

La presenza di bambini con particolari difficoltà è fonte di una preziosa dinamica di rapporti e di interazioni e occasione di crescita per tutti.

Dinamica che insegna a considerare e a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante.

La scuola deve offrire, quindi, a questi bambini adeguate e personalizzate opportunità educative.

4. Le tariffe ed il costo del servizio

La quota d’iscrizione ammonta a 130,00 € (Centotrenta/00 euro), la retta della fascia del Nido a 340,00 € (trecentoquaranta/00 euro), la retta della scuola dell’Infanzia è 150,00 € (centocinquanta/00 euro);

la retta mensile dovrà essere versata anticipatamente ed indipendentemente dalla presenza a scuola del bambino entro il 10 di ciascun mese (da settembre a luglio per il Nido, da settembre a giugno per la scuola dell’infanzia), anche in caso di ritiro.

5. Il calendario scolastico.

L’attività del Nido Integrato “Carlo Liviero”inizia a settembre e termina a luglio, per la scuola dell’infanzia inizia a settembre e termina a giugno. Il calendario dettagliato viene comunicato alla riunione di inizio anno scolastico.

6. Orario scolastico Entrata con anticipo: 07.30 – 08.30 Entrata regolare: 08.30 – 09.00 Uscita intermedia: 12.30 – 12.45 ( Nido) 12,45-13,00 (Infanzia) Uscita: 15.45 – 16.00 Uscita con posticipo: 16.00 – 17.30 La giornata tipo Nido: ORE 08.30 – 09.00 accoglienza a scuola

ORE 09.00 – 09.30 gioco libero

ORE 09.30 – 09.45 merenda

ORE 09.45 – 10.00 pausa bagno

ORE 10.00 – 11.00 attività didattiche

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ORE 11.00 – 11.20 preparazione per il pranzo

ORE 11.20 – 12.00 pranzo

ORE 12.00 – 12.15 cure igieniche

ORE 12.15 – 12.30 gioco

ORE 12.30 – 12.45 uscita intermedia

ORE 12.45 – 13.00 cure igieniche

ORE 13.00 – 15.00 riposo

ORE 15.00 – 15.30 cure igieniche

ORE 15.30 – 15.45 merenda

ORE 15.45 – 16.00 uscita

La giornata tipo Infanzia: ORE 08.30 – 09.15 accoglienza a scuola e gioco libero

ORE 09.15 – 09.30 cure igieniche

ORE 09.45 – 11.00 attività didattiche e laboratori

ORE 11.00 – 11.20 preparazione per il pranzo

ORE 11.30 – 12.30 pranzo

ORE 12.30 – 13.15 gioco libero in salone o in giardino

ORE 12.45 – 13.00 prima uscita

ORE 13.15– 13.30 cure igieniche

ORE 13.30 – 15.30 riposo per piccoli e medi, attività pomeridiane per i grandi

ORE 15.30 – 15.45 merenda

ORE 15.45 – 16.00 uscita

Le persone che accompagnano i bambini devono rispettare l’orario di entrata e di uscita per non ostacolare il corretto svolgimento dell’attività didattica.

7. Cosa portare

Nido

2 foto del bambino (10x15 viso primo piano) + 1 foto in formato A4 solo per la sezione

dei grandi (anche corpo intero)

2 cambi completi:

2 body o due paia di mutandine e 2 canottiere

2 paia di pantaloni

2 paia di calzini

2 magliette

5 bavaglie con l’elastico e il nome scritto

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1 paio di pantofole solo con lo strapp, con tallone rigido (no crocs)

1 pacco piccolo di pannolini o mezzo pacco grande (no a mutandina)

1 flacone di sapone liquido con erogatore + 1 ricarica

4 pacchi di salviettine umidificate

2 confezioni di fazzoletti di carta (almeno 10 pacchetti per una)

1 bustina di stoffa verde con il nome per la bavaglia (si acquista solo a scuola)

1 bustina di stoffa rossa con il nome per il cambio (si acquista solo a scuola)

1 sacchetto di stoffa con il nome per le scarpe

1 asciugamano piccolo (da bidet) per le mani con asoletta in un angolo e nome scritto

Quando il bambino rimarrà a fare il riposino Nido

il telo di spugna con gli elastici da acquistare solo a scuola e a cui scrivere il nome;

1 copertina con il nome scritto o lenzuolino, in base alla stagione;

una borsa rigida (es.: shopper rigida) col nome scritto

Scuola Materna

Un grembiulino di qualsiasi colore (da indossare dal giorno indicato dalle maestre)

Scarpette di tela (con lo strappo) da lasciare a scuola (in un sacchettino di stoffa da

acquistare a scuola e da riporre sull’apposito portascarpe) e da indossare quando si entra a

scuola.

Un cambio completo del bambino da riporre all’interno di un sacchettino di stoffa (si

acquista a scuola)

Un sacchettino di stoffa (si acquista a scuola) dove riporre il bavaglino e l’asciugamano

(con asola)

Un telo di spugna (da acquistare a scuola) e una copertina per la brandina della nanna

Stivali di gomma da pioggia in un sacchetto impermeabile con elastico

Un pacco di fazzoletti di carta “formato famiglia” ed un flacone da un litro di sapone

(vanno bene le ricariche)

2 scatole da 12 di pennarelli grossi ‘GIOTTO’

2 colle stick ‘PRITT’ GRANDI

Si raccomanda di scrivere il nome su tutte le cose del proprio figlio, sia in quelle che rimangono a scuola, sia in quelle che rimangono negli armadietti (cappellini, giubbetti, felpe,…), in modo da rendere chiara l’identificazione del proprietario.

8. Organico scolastico Il personale educativo è in possesso del titolo di studio previsto dalle disposizioni vigenti e partecipa periodicamente ad incontri di formazione in servizio.

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Nella struttura operano stabilmente sia il personale educativo che il personale di appoggio addetto ai servizi. Il rapporto numerico educatore-bambini garantisce il lavoro in piccoli gruppi e relazioni educative individualizzate. Il suo Legale Rappresentante è il Parroco pro-tempore della comunità parrocchiale di San Lorenzo in Roncon.

9. Coordinatrice

Ruolo particolarmente importante ha la coordinatrice, cui spettano il compito di tenere i rapporti con i genitori e la responsabilità di stimolare, promuovere e coordinare, sul piano didattico ed organizzativo, tutte le attività della scuola. Ha lo scopo di promuovere l’armonia e l’unità della progettazione didattica ed organizzativa delle diverse attività educative, in costante rapporto con le famiglie ed il territorio. Relaziona al Comitato di Gestione tutto ciò che riguarda l’andamento della scuola. Promuove la riunione del collegio docenti per la programmazione e la verifica dell’attività educativo-didattica svolta alla luce delle indicazioni contenute nel progetto educativo della scuola.

10. Coordinatrice pedagogica

La coordinatrice pedagogica si confronta in gruppo su tematiche pedagogiche ed organizzative e sul progetto del servizio. Partecipa ai corsi di formazione delle Educatrici, è sostegno al lavoro di gruppo delle Educatrici e svolge incontri di coordinamento .

11. Educatrici Alle insegnanti spetta il compito della formazione integrale del bambino, con il dovere di condividere ed attuare la proposta educativa propria della Scuola e quindi i valori cui essa si ispira e le finalità cui tende. Ad ogni insegnate viene richiesto:

una solida preparazione pedagogica e competenza professionale; la scelta di fede che fa di ogni educatore, di scuola cattolica, un evangelizzatore; la consapevolezza che il compito educativo si attua attraverso la testimonianza

della propria vita; la disponibilità al lavoro collegiale, non solo a livello didattico, ma soprattutto

educativo; un atteggiamento di collaborazione e di apertura al dialogo con i bambini e le

famiglie; coinvolgimento profondo ponendosi accanto ai bambini con amore e rispetto; un costante e profondo impegno nell’aggiornamento.

12. Personale ausiliario

Il personale ausiliario per le attività cui è chiamato ad eseguire, fa parte integrante della comunità educativa. Svolge il proprio lavoro in sintonia con il progetto educativo, gli viene chiesta competenza organizzativa per un ambiente funzionale, collabora con le educatrici ed instaura positivi rapporti con i bambini e con i genitori. Per questo deve tenere un comportamento sereno equilibrato, usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui opera, possedere una sensibilità morale. La cooperazione ed il rispetto conferiscono ai compiti del personale ausiliario valenza educativa.

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13. La cuoca In riferimento al menù giornaliero ed alle esigenze dei bambini delle varie età, predispone pietanze che soddisfano i bisogni alimentari dei bambini stessi. Essendo la cucina interna alla scuola, il menù può subire variazioni e quindi , in casi particolari, possono essere eseguite diete specifiche, su presentazione di certificazione medica. Viene programmato con una rotazione di quattro settimane, facendo riferimento a “menù stagionali” diversificati secondo le varianti invernale ed estivo.

14. L’operatrice socio sanitaria Il suo compito è quello di svolgere attività che aiutino le persone a soddisfare i propri bisogni fondamentali, finalizzate al recupero, al mantenimento e allo sviluppo del livello di benessere, promuovendone l'autonomia e l'autodeterminazione. La sua attività è orientata dalle indicazioni proprie del suo profilo professionale, ed in ambito assistenziale e sociale, opera, coopera e collabora con le altre figure educative ed ausiliarie.

15. Organo collegiale

Il Consiglio di classe, composto dalle insegnanti della scuola infanzia e dalla coordinatrice educativa e didattica esplica funzioni di programmazione e verifica dell’attività didattica della scuola dell’infanzia. Il Consiglio di sezione, composto dalle educatrici del nido e dalla e esplica funzioni di programmazione e verifica delle attività educativo-didattiche del nido. Il Collegio Educatori-Insegnanti, composto dalle insegnanti della scuola dell’infanzia, dalle educatrici del nido e dalla coordinatrice educativa e didattica; ad esso compete la programmazione degli orientamenti educativi e didattici nelle fasi di proposta, discussione, presentazione alla direttrice e di verifica secondo il principio di continuità. Il Comitato di gestione, strumento di analisi dei problemi del Centro Infanzia e di ricerca di soluzioni adeguate. E’ composto da: presidente - coordinatrice educativa e didattica - economa- due rappresentanti eletti dai genitori (1 per il nido, 1 per la scuola dell’infanzia) - rappresentanti della comunità eletti dal presidente. L'Assemblea generale scuola infanzia e nido, composta da genitori, insegnanti/educatrici, coordinatrice educativa e didattica e presidente, ha compiti di informazione, verifica e/o riformulazione della programmazione in seguito ad iniziative e problemi di ordine generale. L’Assemblea di classe scuola infanzia, composta dai genitori e dall’insegnante di sezione ha il compito di eleggere i propri rappresentanti dei genitori e di discutere di iniziative e proposte nell’ambito della sezione. L’Assemblea di sezione nido, composta dai genitori e dall’educatore di sezione e ha il compito di eleggere i propri rappresentanti dei genitori e di discutere di iniziative e proposte nell’ambito della sezione.

16. Mensa scolastica L’alimentazione di ciascun bambino e bambina viene particolarmente curata. Il menù viene confezionato nel rispetto del Piano di Autocontrollo previsto dal D. Lgs 193/07 – HACCP Il menù, preparato da una cuoca all’interno della scuola stessa, è a rotazione mensile, predisposto da una dietista, appositamente studiato e approvato dall’U.S.S.L. Giornalmente a ciascun bambino vengono garantiti:

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Alle ore 9:30 la merenda ( Nido) Alle ore 11,20 il pranzo; Alle 15,30 la merenda ( Nido e bambini di 5 anni )

Vengono accolte le indicazioni del pediatra di ogni bambino per eventuali diete personalizzate, e del genitore per particolari esigenze alimentari, legate alla cultura o alla religione.

3.OFFERTA FORMATIVA

1. Offerte formative per le insegnanti L’aggiornamento e la formazione rappresentano uno dei più importanti indicatori di qualità della scuola, la fotografia di una volontà al cambiamento e al miglioramento del servizio scolastico. L’aggiornamento e la formazione delle insegnanti sono finalizzati a fornire strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione, l’innovazione didattica nonché per conoscere la realtà sociale ed i bisogni dei bambini e delle loro famiglie. Le insegnanti partecipano a corsi di formazione finalizzati all’arricchimento delle competenze professionali. Il coordinamento pedagogico-didattico della F.I.S.M. e dell’ECOTEST di Padova, propongono un piano di formazione e di aggiornamento al quale le insegnanti partecipano, che si articola in vari corsi, seminari, momenti culturali, concordati di volta in volta con gli utenti per meglio rispondere ai loro bisogni. L’attività educativo-didattica inizia a settembre con un calendario dettagliato delle proposte formative e di aggiornamento che si svolgono nell’anno scolastico di riferimento. Inoltre, le insegnanti partecipano agli incontri di coordinamento a tutti i livelli (provinciale, distrettuale e di zona) al fine di crescere e migliorare l’offerta formativa attraverso lo scambio di esperienze e di conoscenze, nonché con la condivisione metodologica.

2. Offerte formative per i bambini e le bambine L’obiettivo del nostro servizio è quello di sviluppare in modo armonico ed integrato tutte le potenzialità del bambino, siano esse fisiche, affettive, cognitive e relazionali. Il bambino andrà valorizzato nella propria identità, considerato protagonista primario della propria storia, nell’autonomia e nella creatività e dovrà avere la possibilità di esprimere liberamente la propria personalità. Gli dovranno essere date risposte sulla base delle sue potenzialità, create occasioni di esplorazione e di confronto delle esperienze nonché la possibilità di costruirsi relazioni affettive. In rapporto a questo, andrà riconosciuto un ruolo nella formazione del comportamento e del pensiero, delle relazioni affettive, dei linguaggi verbali e non verbali, del gioco, dell’esplorazione, della ricerca, della progettazione, dell’educazione percettiva, grafica, manipolativa e psicomotoria. Il curricolo messo in atto dalla scuola si articola attraverso i campi di esperienza nel rispetto dei “traguardi per lo sviluppo delle competenze” al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo ad orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività. Oltre alle attività curricolari di base, la scuola offre le seguenti attività integrative:

PROGETTO DI ACCOGLIENZA (accoglienza quotidiana dei bambini); PROGETTO INSERIMENTO (dei bambini e dei genitori con incontri preliminari); PSICOMOTRICITA’( attività psicomotoria in ambienti attrezzati solo per i bambini dai

due anni in su ); PROGETTO CONTINUITA-INTEGRAZIONE ( fra le diverse fasce di età; nido-scuola

dell’infanzia e scuola dell’infanzia -primaria); FESTA DELLA CASTAGNA ( momento d’incontro con le famiglie ); RAPPRESENTAZIONE NATALIZIA ( per tutti i bambini);

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FESTA DI CARNEVALE ( per tutti i bambini in maschera ); USCITA DIDATTICA ( giornata insieme con i genitori Nido); FESTA DI FINE ANNO ( per tutti i bambini); FESTA DEI DIPLOMATI (solo i bambini di 5 anni ); LEZIONE APERTA INGLESE (scuola dell’infanzia); LEZIONE APERTA PSICOMOTRICITA’ ( per tutti i bambini ) .

3. Offerte formative per le famiglie

La Comunità educativa promuove un progetto di formazione rivolto ai genitori, primi responsabili dell’educazione dei figli, ai quali viene chiesto: 1. Accettazione e condivisione del progetto educativo nella totalità della sua proposta; 2. Partecipazione agli incontri formativi; 3. Collaborazione nello svolgimento delle attività didattiche in un dialogo costruttivo; 4. La partecipazione sociale dei genitori è parte integrante dell’esperienza educativa e avviene

attraverso momenti di incontro, scambio e confronto, realizzati nell’ambito dei seguenti organismi:

assemblee genitori di scuola: convocata dal legale rappresentante e dalla coordinatrice per la formazione-

informazione; di sezione: convocata dalla coordinatrice e dalle insegnanti più volte all’anno per la formazione-

informazione con compiti propositivi ed elettivi.

colloqui individuali insegnanti-genitori Durante l’anno scolastico si organizzano incontri individuali fra le insegnanti ed i genitori, nel corso dei quali ogni singola famiglia può privatamente conoscere l’autonomia, le competenze e gli obiettivi raggiunti dal proprio bambino in relazione alla comunità scolastica.

incontri di formazione La scuola offre ai genitori incontri formativi e confronti, coordinati da un relatore, per aiutarli nel difficile compito educativo e trovare risposte ai quesiti di loro interesse, soprattutto per avere una linea comune di educazione con le insegnanti della scuola.

feste Nel programmare delle attività educative sono previsti (sia in occasione del Natale, della castagnata, dell’uscita didattica e della conclusione dell’anno scolastico) dei momenti di festa, che costituiscono importanti occasioni di incontro e di socializzazione tra insegnanti, bambini e genitori.

4. Progetto Educativo Si basa sulla convinzione che ogni bambino è una persona unica e un prezioso dono per gli altri. Pone al primo posto i valori della vita dell’accoglienza, della condivisione, della solidarietà e della pace e si propone come finalità di promuovere la coscienza dei valori religiosi e della famiglia, del rispetto dell’altro e delle diversità, dell’apertura al trascendente. Le linee del progetto educativo sono pensate per esprimere cura e attenzione alla crescita dei bambini. E’ un progetto condiviso da tutti i membri della comunità educante ed attuato secondo i ruoli e le competenze di ciascuno. In particolare la competenza, la dedizione e la passione educativa delle insegnanti, si concretizzano nel rapporto quotidiano con i bambini e le famiglie e nell’attenzione costante alle persone e alle loro eventuali difficoltà.

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Contiene le scelte educative ed organizzative delle risorse e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica. Rappresenta la pianificazione della attività, degli orari, degli obiettivi del servizio; è il perno centrale attorno al quale si muovono tutte le azioni e le persone che operano nel nido e nella scuola dell’infanzia avendo attenzione alla persona e al contesto sociale ed è finalizzato allo sviluppo del bambino e alle sue potenzialità nella prospettiva di favorire una crescita armoniosa. Il progetto Educativo specifica l’identità storica, ideale, pedagogica ed educativa della scuola, e si propone ai genitori, alle insegnanti, alla chiesa, ai cittadini come occasione di riflessione sul significato di una realtà popolare da custodire e valorizzare per ciò che è stata, per ciò che è e per ciò che rappresenta nella coscienza comunitaria di tante persone. Si traduce in “Azione” attraverso la programmazione educativo-didattica, che viene predisposta ogni anno e corrisponde alle esigenze specifiche dei bambini frequentanti, tenendo conto delle varie individualità, ma anche delle caratteristiche dell’aggregazione in gruppi-sezione. E’ dunque necessario che i valori e i contenuti formativi individuati nel progetto, concretizzino in attività delle insegnanti e dei bambini, le cui risultanze andranno poi verificate per valutarne la congruenza con quanto progettato. Per evidenziare meglio gli obiettivi che il Comitato di gestione si impegna a conseguire e mantenere per assicurare la qualità del Centro dell’Infanzia sono state individuate diverse aree di valutazione, strettamente intrecciate fra loro. Alcune aree sono oggettive e riguardano le strutture ed il loro funzionamento, l’alimentazione, la sicurezza. L’ultima area si occupa della componente relazionale educativa, relativa alle persone che interagiscono con i bambini e ai programmi studiati e strutturati per la crescita dei piccoli. Ciò che appare più difficile da misurare, ma che è ben percepito da bambini ed adulti che frequentano il servizio, è il clima relazionale, la disponibilità all’ascolto e al dialogo con l’altro, la comprensione delle esigenze “ particolari” ( in relazione alla lingua , religione..). Questi fattori possono essere valutati sul campo solo dalle persone che frequentano il servizio e si manifestano nel loro benessere.

5. Lo stile educativo I bambini sono i protagonisti attivi delle loro formazione, in quanto tutto l’ambiente li stimola all’esplorazione e alla curiosità. Le insegnanti hanno il compito di proporre esperienze che li aiutino a crescere, a strutturare gli spazi ed organizzare i materiali, predisponendo un contesto educativo che promuova la crescita e la valorizzazione di ogni singolo bambino, aiutandolo nella conquista della sua autonomia, nello sviluppo delle capacità, formandone il pensiero nei suoi vari aspetti ed educandolo alla comprensione e al rispetto delle diversità.

6. La metodologia

La metodologia è basata sull’osservazione, esplorazione, sperimentazione, ricerca-azione e sul gioco, inteso come mezzo privilegiato delle attività didattiche e di ogni forma di apprendimento e di relazione. Ogni insegnante tiene conto delle caratteristiche particolari di ogni bambino della scuola; l’attività muove dall’esperienza di vita dei bambini, dal loro “fare” e “operare” all’interno della scuola mediante attività di imitazione spontanea. Il punto di partenza è sempre l’esperienza, intesa come il “ fare consapevole” che, a partire dalla meraviglia e dallo stupore, spinge il bambino a riflettere, a paragonare, e infine a giudicare vera o falsa, giusta o sbagliata la realtà che lo circonda. Il percorso proposto viene strutturato e organizzato in laboratori strutturati e organizzati secondo le seguenti linee metodologiche:

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il gioco: come momento privilegiato di apprendimento e relazione con cui l’insegnante invia al bambino, attraverso la ricchezza e la varietà delle offerte e delle proposte, una vasta gamma di messaggi e stimolazioni;

l’esplorazione e la ricerca: l’insegnante guida il bambino a prendere coscienza di sé, delle proprie risorse e della realtà creando un clima di curiosità e mediante occasioni strutturate dei contatti con la natura, le cose e i materiali;

la mediazione didattica: è intesa come ricorso a materiali strutturati da manipolare, esplorare, ordinare, che consentano una maggiore organizzazione delle conoscenze del bambino;

la relazionalità: è costituita da rapporti, scambi, dialoghi, collaborazioni che nascono in un clima relazionale positivo e gratificante;

l’osservazione e la verifica: è fondamentale l’osservazione sistematica delle attività dei bambini, in modo da dare il giusto valore alla qualità e alla quantità delle loro risposte. L’osservazione è finalizzata alla comprensione e all’interpretazione dei comportamenti;

la documentazione: l’intero percorso scolastico viene documentato per consentire a tutti i soggetti coinvolti ed interessati di riesaminare, ricostruire, rielaborare le esperienze compiute.

7. Organizzazione delle attività Lavoro individuale ; lavoro di gruppo: piccolo e/o grande gruppo (una per sezione); gruppo eterogeneo di sezione (scuola dell’infanzia); gruppo omogeneo d’intersezione ( due educatrici Nido per gruppo).

Le sezioni diventano il luogo della socializzazione, della sistemazione delle conoscenze e competenze acquisite nelle unità di apprendimento. Lo spazio e il tempo della scuola sono il contesto quotidiano nel quale le insegnanti e i bambini vivono la loro esperienza.

8. Strutturazione degli spazi Tutti gli ambienti e gli spazi del Centro dell’Infanzia sono studiati a misura di bambino, la loro organizzazione risponde alle sue necessità fisiche e di sviluppo. Lo spazio della scuola è strutturato e organizzato con materiale idoneo e predisposto per essere occasione di crescita, tenendo conto delle diversità di ogni singolo bambino nel gruppo. Permette al bambino di esprimersi e di sperimentarsi sotto tutti i punti di vista: emotivo, affettivo, relazionale, cognitivo, espressivo, senso-motorio e simbolico, in situazioni sia individuali che di gruppo, in attività libere o guidate, in completa autonomia o con la sollecitazione dell’adulto. Vengono utilizzati tutti gli ambienti scolastici, tutti gli spazi (laboratori) organizzati per il gioco simbolico o strutturato, per le attività grafico- pittoriche, manipolative e psicomotorie, per gli esperimenti o per le attività logiche, per la ricerca e conoscenza dell’ambiente. La struttura scolastica, di recente ristrutturazione, è ampia, accogliente e rispondente alle vigenti norme in materia di sicurezza per quanto riguarda:

gli standard spaziali previsti dalla legge regionale; gli impianti elettrici; i requisiti di sicurezza previsti dal D.Lgs 81/08 e di eliminazione delle barriere

architettoniche; l’autorizzazione della cucina alla produzione di pasti. A tal fine è anche attuata

l’applicazione delle procedure di autocontrollo (D.Lgs. 193/07 ) e la dotazione di attrezzature a norma;

il rispetto di quanto previsto dal D.Lgs 81/08 riguardante i materiali tossici. Tutti i bambini accolti e frequentanti il Centro dell’Infanzia sono assicurati con apposita polizza di responsabilità civile che copre eventuali danni subiti nello svolgimento delle attività durante la permanenza nella struttura.

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9. Spazi interni L’organizzazione degli spazi interni, nell’arredamento degli ambienti, semplici ma funzionali studiati e progettati per accogliere bambini fino ai 36 mesi per il Nido e fino a 5 anni per l’infanzia. L’organizzazione degli spazi corrisponde a una logica pedagogica finalizzata ad offrire al bambini ambiti di routine quotidiana, gioco ed attività guidate. In sintesi la struttura è così composta:

il salone, per le drammatizzazioni, momenti di preghiera e di spettacolo, giochi guidati e liberi, balli di gruppo e per l’attività psicomotoria;

la sezione, allestita con giochi strutturati e non angolo del gioco simbolico (culle, cucina, bambole..), l’angolo delle attività guidate (tavoli e sedie), l’angolo della lettura;

un’aula, organizzata e attrezzatura per le attività ed i giochi psicomotori con l’angolo morbido;

un’aula, organizzata per attività logiche ed esperimenti, nella quale vi è la possibilità di vedere filmati con la televisione;

dormitori per il riposo pomeridiano; la biblioteca, un laboratorio accogliente e tranquillo, dotato di libri di vario genere e

dedicato alla lettura libera e organizzata; i servizi igienici a misura di bambino.

10. Spazi esterni

Gli spazi esterni sono i seguenti: il giardino, dove i bambini giocano con giochi strutturati e non e dove possono osservare,

esplorare, ricercare e raccogliere materiale naturale; lo spazio non si limita a quello circoscritto della scuola, ma comprende anche ambienti

extrascolastici in cui organizzeremo le nostre uscite didattiche; la chiesa; il campetto parrocchiale, usato nelle feste che coinvolgono il Nido integrato e la Scuola

dell’infanzia.

11. Il tempo La giornata al Centro dell’Infanzia ruota attorno a diversi momenti significativi che rivestono un ruolo molto importante nella vita del bambino e nella sua crescita, dal momento che, attraverso comportamenti usuali e azioni consuete, egli sviluppa la sua autonomia e potenzia le proprie abilità:

l’accoglienza: è il momento in cui il bambino entra nel contesto scolastico e si relaziona con l’insegnante e i compagni. E’ un momento importante e delicato in cui il bambino deve percepire che c’è qualcuno che lo attende;

l’attività: è il momento in cui l’insegnante propone al bambino un’attività strutturata programmata, volta a guidarlo al raggiungimento di competenze specifiche in rapporto alla sua età. La scuola possiede e offre ai bambini un ricco e vasto materiale strutturato e non, la cui scelta è stata fatta con competenza dal personale docente;

la cura di sé: riguarda tutti quei gesti della vita quotidiana come andare in bagno, lavarsi le mani, riordinare la sezione, porre l’attenzione sulla propria persona. L’adulto accompagna il bambino lo aiuta, lo rassicura, ma non si sostituisce a lui;

il pranzo: è un momento educativo di relazione e scoperta, durante il quale il bambino impara le regole fondamentali per stare insieme ai compagni. Con l’aiuto della famiglia si possono trasmettere al bambino corrette abitudini alimentari. La scuola dispone di una cucina interna;

il momento del gioco libero: è il tempo della libertà e della decisione personale, nel quale il bambino si organizza secondo le sue esigenze personali, individualmente o in

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gruppo, esprimendo le sue potenzialità e rivelandosi a se stesso e agli altri con autenticità;

il momento della nanna: è fondamentale per la routine dei più piccoli non ancora abituati ai ritmi di una vita fuori casa.

12. La verifica

L’oggetto delle nostre osservazioni è il bambino all’interno della scuola, nella sua relazione con i compagni, con le educatrici, mentre sta svolgendo giochi liberi o attività programmate. Non si osserva solo il comportamento dei bambini, ma anche come e con che grado interagiscono con il contesto, in modo da avere, alla fine, un quadro di riferimento il più affidabile possibile. Si considerano quindi:

i comportamenti dei bambini (in sezione, in salone, in giardino..); i traguardi di sviluppo e di apprendimento; il contesto educativo.

La verifica è un’osservazione sistematica che utilizza come indicatori gli obiettivi della programmazione educativa e didattica. E’ uno strumento fondamentale dell’intera azione educativa, in quanto consente all’insegnante di visualizzare e di tenere sotto controllo il processo di apprendimento e lo sviluppo della personalità di ciascun bambino. Sarà basata su:

osservazione occasionale e sistematica dei bambini, mirata in modo particolare a rilevare il loro coinvolgimento nei vari momenti e le varie modalità di partecipazione alle conversazioni, alle drammatizzazioni ed ai giochi;

conversazione e verbalizzazione; attività grafiche, pittoriche e ludiche individuali e di gruppo; disegni a tema; giochi motori; schede di osservazione; drammatizzazioni; spettacoli; documentazione fotografica.

13. La valutazione

La valutazione viene fatta in itinere e alla fine dell’anno scolastico e assume un ruolo altamente formativo per tutto il corpo docente. E’ rivolta a determinare l’efficienza delle procedure e degli strumenti attivati e l’efficacia delle iniziative ed il raggiungimento degli obiettivi. I risulti ottenuti serviranno come continuo feedback con la possibilità di autocorrezione, di modifica e di miglioramento costanti. La valutazione rappresenta il momento finale di un percorso, ma un momento di riflessione e revisione su quanto eseguito. Ripercorrere le tappe del “viaggio” a ritroso, alla ricerca di eventuali aspetti critici, è importante per :

vedere le cose da una prospettiva coinvolgente; avere uno sguardo d’insieme su tutto il percorso; pensare serenamente agli aggiustamenti che sarebbero opportuni.

14. La documentazione

La Scuola documenta per dare un senso e un ordine alla prassi educativa.

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Raccoglie prodotti, immagini, vissuti collocati in uno spazio e tempo ben precisi, così dà storicità alle unità di apprendimento. I materiali e i prodotti vengono raccolti in modo che poi possano essere visionati dai bambini, delle bambine, dalle insegnanti e dai genitori. La scuola garantisce l’elaborazione, adozione e pubblicizzazione dei seguenti documenti:

PEI: (Progetto Educativo d’Istituto): rappresenta la pianificazione delle attività, degli orari, degli obiettivi del servizio; è il perno centrale attorno al quale si muovono tutte le azioni e le persone che operano nella scuola;

PTOF: (Piano triennale dell’Offerta formativa): documento che contiene le scelte culturali, organizzative ed operative che caratterizzano la qualità dell’offerta formativa della scuola. E’ di ausilio alle famiglie, in quanto presenta la proposta didattica ed il servizio offerto in modo uniforme e completo (SCUOLA DELL’INFANZIA);

REGOLAMENTO: fornito in copia alle singole famiglie, sintetizza e rende note tutte le norme che regolano la collaborazione fra tutti i componenti della scuola;

PPAE: ( Piano Personalizzato delle Attività Educative): è tutto il percorso didattico organizzato in unità di apprendimento realizzato a scuola ( NIDO );

PORTFOLIO: documento nel quale la scuola annota e documenta una serie di competenze raggiunte da ogni bambino. E’ un importante strumento di riferimento per realizzare con efficacia la personalizzazione dei percorsi formativi. La documentazione persegue l’obiettivo di attestare le competenze personali del bambino nell’affrontare i problemi, nello svolgimento delle attività, nel realizzare progetti nella scuola e nella vita (NIDO);

PROTOCOLLO BES: documento guida d’informazione riguardante l’accoglienza e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali all’interno della nostra scuola (SCUOLA INFANZIA);

CARTA DEI SERVIZI: documento che favorisce all’utenza la conoscenza dell’istituzione scolastica e delle regole che la governano,favorendo una chiara comunicazione interna ed esterna;

CURRICOLO: documento che fa riferimento alle competenze di base, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, ai nuclei fondanti, agli obiettivi di apprendimento specifici, ai campi di esperienza, alla valutazione e alla certificazione delle competenze (SCUOLA INFANZIA).

I documenti consegnati sono tutti firmati nel momento della consegna. La coordinatrice e le insegnanti sono a disposizione per eventuali visite o informazioni. Gli orari di visita possono essere concordati anche individualmente, secondo le esigenze dei genitori interessati.

15. Rapporti con il territorio

Il Centro dell’Infanzia, per sua natura è ancorata alla vita della comunità nella quale è presente con la propria identità. I rapporti con le istituzioni locali, vengono definiti in un clima di collaborazione e di rispetto delle competenze specifiche:

raccordo con l’USSL per la medicina scolastica e per affrontare i problemi quotidiani della salute psico-fisica del bambino;

progetto continuità tra il nido integrato e altre strutture alle quali è stato eventualmente iscritto ogni bambino;

progetto continuità tra nido integrato e scuola dell’infanzia, Scuola dell’Infanzia e Primaria con la formazione di commissioni di lavoro;

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adesione alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne) organismo associativo promozionale e rappresentativo delle scuole dell’infanzia e Nidi integrati non statali, che orientano la loro attività sull’educazione integrale della personalità del bambino in una visione cristiana della vita);

rapporto con la Chiesa locale per attivare una pastorale scolastica e familiare comune; rapporti con l’amministrazione comunale, con la quale viene stipulata una convenzione.

4. GESTIONE DELLA QUALITA’

1. Alcune dimensioni della qualità Negli ultimi anni si è molto parlato di qualità dei servizi all’infanzia e alla persona in genere, distinguendo fra qualità educativa intrinseca, qualità organizzativa, qualità gestionale e qualità percepita. In sintesi si può definire:

- qualità educativa ciò che accade all’interno della Comunità educativa, le attività realizzate dagli operatori e la loro organizzazione, le scelte pedagogiche che sostengono il “fare”…;

- la qualità organizzativa l’insieme di relazioni all’interno della Comunità educativa; - la qualità gestionale l’insieme degli indicatori quantitativi più strutturati su costi, utilizzo

delle strutture, presenze del personale, in definitiva un buon utilizzo delle risorse; - la qualità percepita è data da come viene colto il servizio e la sua adeguatezza da parte

dell’utente. La qualità percepita dall’utente non è l’unica modalità di lettura e valutazione del servizio ma, se usata adeguatamente, presenta buone potenzialità di modificare le relazioni fra istituzione/servizio ed utente. Occuparsi di qualità in un servizio significa pensarlo in termini di miglioramento e di innovazione.

2. Qualità dell’ambiente La struttura e gli ambienti della struttura soddisfano, con applicazione integrale, le norme di legge previste per le collettività infantili ( L. R. 32/87 allegato A), per il rispetto del D.Lgs 81/08 in materia di prevenzione incidenti, del DPR 24/7/93 n° 503 e suo regolamento di esecuzione previsto dalla legge L. 13/89 e suo regolamento di esecuzione, Decreto ministeriale 14/6/89 n° 236 riguardanti il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Dimensione Indicatore Standard Garantiti

ACCESSIBILITA’

Assenza di barriere architettoniche; presenza di parcheggio adiacente alla

scuola; l’accesso e gli spazi interni sono adeguati e

funzionali alla peculiarità della prima infanzia.

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DOTAZIONE SPAZI

Spazi interni

L’unità di offerta minima di superficie non può essere inferiore a mq. 100;

è assicurata, la presenza di: - ambienti educativi e di gioco; - di uno spazio per l’accoglienza e il

commiato; - di uno spazio utilizzabile per il pranzo e le

merende; - di uno spazio destinato al riposo; - un locale per l’igiene del bambini.

Spazi esterni

È presente uno spazio all’aperto, funzionale, attrezzato e delimitato.

DIVERSIFICAZIONE E SPAZI

Spazi esterni

Presenza di recinzione perimetrale; superficie con zone ombreggiate; lo spazio all’aperto è attrezzato e arredato in

maniera adeguata all’età dei bambini.

Spazi interni

Separazione fra aree con diverso utilizzo controllabili a vista dagli operatori;

presenza del servizio interno di cucina; materiale esposto con cura e ad altezza

adeguata per i bambini.

Spazi

Sono previsti spazi distinti: - per i bambini - per gli operatori - per i servizi generali. Gli spazi del servizio sono organizzati in

modo funzionale all’utenza ospitata e alle attività educative e ludiche svolte.

ROUTINES

Area accoglienza

Sono presenti spazi strutturati e specificatamente organizzati per l’accoglienza.

Sala Pranzo

Tavoli e sedie adeguate per numero e dimensioni ai bambini frequentanti;

le stoviglie sono adeguate per il tipo di utilizzo e per favorire l’autonomia dei bambini.

Stanza del riposo

Vi è un letto personale e personalizzato per ciascun bambino/a;

l’ambiente è curato, ordinato pulito con attenzione particolare agli oggetti personali di ciascun bambino/a.

Bagni

Viene rispettato il piano di lavoro quotidiano per garantire la massima igiene dei locali e attrezzature;

le tazze dei WC per i bambini sono di dimensioni ridotte, adatte alla loro età e previste in numero complessivo che rispetti il rapporto di almeno 3 vasi per ogni 15 bambini nel Nido, nell’infanzia i servizi

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3. Accessibilità

sono proporzionati al numero dei bambini e adatti a bambini fino ai sei anni di età

consente all’insegnante di eseguire le operazioni di cambio e pulizia del bambino e il contemporaneo controllo degli altri bambini.

SPAZI GIOCO

Locali e

Spazi Gioco

I locali frequentati dai bambini, compresi quelli igienici, sono illuminati direttamente.

Spazi gioco separati nelle diverse sezioni; ripiani e scaffali per contenere materiali non

a portata di bambino; tavoli e sedie di dimensioni ridotte per

attività individuali, esperienze di piccolo e/o grande gruppo diversificate in base alle diverse età;

organizzazione della didattica con utilizzo di laboratori con la finalità di rispondere alle necessità di soddisfare, nel modo più completo possibile, tutti i bisogni dei bambini e contemporaneamente, di offrire loro tutte le opportunità affinché possano manifestare e sviluppare le loro potenzialità.

Materiali

Materiale di gioco didattico adeguato per numero ed età dei bambini per giochi simbolici, per la lettura, per giochi motori, cognitivi;

viene garantita la sicurezza dei giochi e dei materiali (tossicità, manutenzione continua, rispetto normativa negli oggetti acquistati);

i giochi in materiali lavabili vengono periodicamente lavati o sostituiti.

Dimensione Indicatore Standard Garantiti

ACCESSO

Graduatorie Criteri di ammissione trasparenti modalità di formazione e gestione delle eventuali liste d’attesa.

Orari La scuola offre un servizio qualificato per 10 ore al giorno e per 5 giorni alla settimana.

Calendario Il calendario dell’anno scolastico viene comunicato all’inizio dell’anno ed esposto anche in bacheca.

E’ garantita la presenza nella zona accoglienza di uno spazio dedicato alla comunicazione scuola/famiglia e

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4. Piani di sicurezza

Oltre al rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro già individuate, vengono rispettate le norme di prevenzione incendi, verificate dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco, la norma CE (Conformità Europea ) per le attrezzature di gioco realizzate secondo le norme UNI-EN, le disposizioni per le collettività infantili in materia di ammissioni, riammissioni e vaccinazioni.

5. Qualità nell’alimentazione

Autorizzazione sanitaria per l’attività di preparazione e somministrazione di cibi ai sensi dell’art. 2, L.283/62 e del DPR 327/80, con il rispetto del Dlgs 173/07 e l’adozione di un Manuale del piano di autocontrollo e dichiarazione delle caratteristiche previste dalla ditta fornitrice dei generi alimentari. E’ garantito il rispetto di quanto previsto all’art.12, L. 5.2.1992, n.°104 per la piena integrazione dei bambini disabili.

COMUNICAZIONE

famiglia/scuola; l’informazione quotidiana fra la scuola e la

famiglia per ciascun bambino/a viene assicurata anche nel modulo “comunicazione giornaliera” inserito all’interno dell’armadietto di ciascuno, ogni giorno per i bambini del Nido a voce per i bambini della scuola dell’infanzia.

Scadenze Lo scadenziario delle attività organizzative, amministrative e pedagogiche viene concordato fra educatori, operatori e personale amministrativo.

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PREVENZIONE

Prevenzione malattie

È preferibile il certificato medico per l’ammissione al Nido dopo malattia (da presentare dopo 6 giorni di assenza continuativa dal servizio );

viene data comunicazione tempestiva al genitore di malattia del figlio;

vengono informate subito le famiglie che utilizzano il servizio e l’USSL per i provvedimenti necessari in caso di epidemia.

Al momento dell’iscrizione si chiede la dichiarazione relativa alle vaccinazione del bambino.

SICUREZZA Piani di evacuazione

Viene organizzata almeno una evacuazione simulata all’anno;

educazione alla sicurezza; IGIENE Igiene dalla

cucina e degli ambienti

È garantita la pulizia quotidiana degli ambienti, degli arredi e attrezzature secondo il piano HACCP.

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6. Qualità del servizio Rispetto dei requisiti previsti per l’assunzione di tutto il personale educativo ( possesso

del diploma di scuola media superiore a indirizzo pedagogico o laurea in scienze dell’educazione ):

Presenza di un coordinatore /responsabile adeguatamente qualificato; Conoscenza e condivisione delle politiche del servizio da parte di tutti gli operatori.

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QUALITA’ PROFESSIONALE E DIMENSIONAMENTO DEL GRUPPO

Personale in numero adeguato; rispetto del rapporto educatori-

bambini secondo quanto previsto dal regolamento attuativo della normativa

regionale

Il Nido Integrato garantisce: in media un’educatrice ogni

9/10 bambini, di età superiore ai 12 mesi;

il personale con funzione educativa deve essere in possesso di almeno di uno dei seguenti titoli di studio:

- laurea in scienze della formazione primaria o in scienze dell’educazione;

- diploma di dirigente di comunità;

- diploma istituto tecnico per i servi sociali;

- diploma o laurea di insegnante o educatore della prima infanzia;

Tra le figure educative è presente una educatrice pedagogica. La scuola dell’infanzia garantisce

Dimensione Indicatore Standard Richiesti QUALITA’ PROFESSIONALE

Personale qualificato Il personale addetto alla cucina è in possesso della licenza della scuola dell’obbligo e di un attestato di qualifica specifico per lo svolgimento delle mansioni previste.

MENU’

Dieta adeguata Il menù viene preparato secondo quanto indicato nel piano di autocontrollo (HACCP).

CURA DELLE ROUTINES

Cura del momento del pasto

Il personale è in numero adeguato, conosce il bambino/a, le sue peculiarità e garantisce un rapporto di fiducia e continuità educativa.

Rispetto dei ritmi del bambino/a

Le insegnanti di riferimento seguono il pranzo dei bambini loro affidati, rispettando i loro tempi.

Autonomia Vengono messe in atto tutte le misure atte a favorire l’espressione delle competenze e l’autonomia di ciascun bambino/a, famiglia /scuola;

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un’insegnante ogni 29 bambini; diploma di istituto magistrale o

di scuola magistrale, per i docenti già in servizio, anche a tempo determinato, alla data del 5/4/2000;

abilitazione all'insegnamento conseguita mediante il superamento dell'apposito esame di Stato ( anche al termine di un concorso o di un corso-concorso riservato al personale con un determinato periodo di servizio );

laurea in Scienze della Formazione Primaria ,indirizzo scuola dell'infanzia.

QUALITA’ RELAZIONALE

Inserimento graduale a piccoli gruppi

Gli inserimenti vengono preventivamente progettati;

viene predisposto un ambiente per un inserimento rilassante ed ordinato;

si provvede ad una personalizzazione dell’inserimento per favorire l’ambientamento;

particolare cura viene riposta nella proposta della routine del pranzo e del sonno.

Il tempo con i genitori Viene definito il ruolo di genitori ed insegnanti in inserimento;

sono garantite riunioni di informazione sul Centro dell’infanzia prima dell’inserimento;

le insegnanti e la coordinatrice sono a disposizione dei genitori per qualsiasi esigenza o problema

REINSERIMENTO

All’inizio dell’anno educativo è previsto un reinserimento graduale per ciascun bambino/a

già frequentante

I primi giorni di frequenza costituiscono un periodo molto delicato anche per i bambini che hanno già frequentato la scuola: hanno bisogno di riappropriarsi degli ambienti, di rientrare nelle routines scolastiche, di riavvicinarsi nuovamente alla figura dell’insegnante e dei

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compagni; l’accoglienza viene preparata

con cura e sensibilità, per favorire una graduale ripresa della attività;

giochi di gruppo e liberi; routines quotidiane.

TUTELA Attività personalizzate

per i singoli bambini in particolare per quelli in

difficoltà

Viene garantito il rispetto dei ritmi di ciascun bambino/a e delle sue abitudini (utilizzo ciuccio, oggetti transazionali ecc…..).

ATTIVITA’ EDUCATIVA

Progetto educativo e condivisione con i

genitori

L’ente gestore assicura e documenta la presenza di un “Progetto educativo” e organizzativo/gestionale del servizio;

la famiglia viene fatta partecipe nella programmazione educativa e vengono assicurate le forme di partecipazione dei genitori nell’attività del servizio;

il progetto assicura i processi di continuità educativa;

il progetto è documentato e messo a disposizione delle persone che accedono al servizio;

la progettazione educativa è finalizzata:

- alla creazione di un ambiente che favorisca l’instaurarsi di relazioni significative tra bambini e adulti e tra bambini e bambini; - alla messa in atto di azioni educative e didattiche differenziate per i processi di crescita e sviluppo (senso-percettivo, motorio, comunicativo, cognitivo ed affettivo); - a garantire interventi di personalizzazione educativa e interazione con la famiglia. Ulteriore personalizzazione deve essere garantita rispetto ai bisogni specifici del singolo bambino, senza preclusione di differenze di genere, razza e

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CONOSCENZA

religione.

Collaborazione e coordinamento tra il

personale per pervenire ad un metodo educativo

condiviso

La condivisione dei progetti educativi per sezione permette anche l’interscambiabilità degli educatori all’interno della sezione;

sono previste riunioni periodiche fra gli educatori del Nido Integrato e insegnanti della scuola dell’infanzia.

Continuità interna e fra le figure di riferimento

Al bambino/a vengono garantiti un gruppo di appartenenza e una stanza di riferimento, permettendogli di ritrovare le sue “tracce” nell’ambiente .

Oltre al rapporto diretto con i bambini ciascun educatore si dedica ad

attività sociali, di formazione, ecc…

Si effettuano riunioni di coordinamento e programmazione didattica;

vengono documentati e verificati i progetti;

viene creata l’organizzazione e partecipazione ai momenti scolastici per e con le famiglie;

si effettuano riunioni con i servizi specialistici del territorio, ad esempio per condividere progetti per bambini in particolari difficoltà;

viene garantita continuità Nido/Scuola dell’Infanzia;

sono garantiti la formazione in servizio e l’aggiornamento;

si sviluppa la collaborazione a progetti tesi ad ampliare la conoscenza verso la prima infanzia.

ENTE GESTORE

Direzione

Deve definire gli obiettivi del Servizio, generali e specifici, che siano pertinenti con i bisogni del territorio e con i bisogni peculiari del target accolto;

deve definire la Missione educativa;

deve assicurare: - il coinvolgimento degli

operatori sulle questioni strategiche del Servizio;

- il coinvolgimento degli

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operatori nella programmazione e nella definizione degli obiettivi del servizio; Garantisce la rivelazione del grado di soddisfazione di utenza, committenza, operatori e famiglie.

7. Conoscenza, verifica del servizio e tutela degli utenti

Le informazioni contenute in questa pubblicazione riguardanti la presentazione generale del servizio, le informazioni sulla struttura, il progetto educativo, la tutela degli utenti, ecc… vengono consegnate alle famiglie in occasione delle iscrizioni o all’avvio delle attività educative o su richiesta. E’ prevista un’informazione scritta più mirata e dettagliata su alcuni argomenti rivolta alle famiglie che intendono avvalersi del servizio, ad es. sulla disciplina delle tariffe consegnata all’atto della richiesta di iscrizione e dell’inserimento. Il Regolamento del servizio viene consegnato ad ogni famiglia alla riunione inizio anno e firmato per avvenuta consegna .

8. La partecipazione diretta alla vita del nido: quando incontrare i genitori La partecipazione della famiglia alla vita del Centro dell’Infanzia viene sostenuta proponendo varie occasioni d’incontro. Vengono garantiti ai genitori:

i colloqui individuali durante l’anno di attività; iniziative rivolte ai genitori anche in collaborazione con esperti esterni; la festa dell’autunno; lo scambio degli auguri di Natale; l’uscita didattica; la festa fine anno.

9. Conoscere per valutare le prestazioni erogate

La scuola, per meglio garantire la qualità del servizio offerto all’utente, deve dotarsi di sistemi di monitoraggio-controllo della qualità per individuare i punti di eccellenza, i limiti e le criticità dell’esperienza in atto. Sono definite e sviluppate tecniche per la misura, il monitoraggio e la verifica delle conformità dell’attività, dei processi e del servizio sui requisiti e gli standard definiti; queste tecniche, saranno periodicamente riesaminate per verificarne l’efficacia. Sono definiti ed utilizzati degli indicatori per il monitoraggio delle prestazioni (performance ) dei processi, al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi definiti.

10. Reclami Nello spirito che anima l’intera scuola ogni persona è ascoltata ogniqualvolta abbia motivo di lagnanza. La scuola garantisce la funzione di tutela nei confronti dei bambini e bambine, attraverso la possibilità di sporgere reclami su disservizi insorti durante e dopo l’inserimento nel Nido o nella Scuola dell’Infanzia. Le segnalazioni saranno utili per conoscere e per comprendere meglio i problemi esistenti e per poter prevedere i possibili miglioramenti del servizio erogato. Le famiglie possono presentare reclamo attraverso le seguenti modalità:

compilazione e sottoscrizione del modulo predisposto per “rilevazione problemi e non conformità”, che può essere chiesto alla direzione della scuola stessa; lo stesso è comunque messo a disposizione dei richiedenti in apposito contenitore situato in segreteria o anche consegnata a mano;

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lettera in carta semplice , indirizzata ed inviata alla Direzione o anche consegnata a mano;

presentandosi direttamente in direzione fornendo oralmente le proprie osservazioni; segnalando telefonicamente il disservizio riscontrato; inviando un fax o una e-mail alla direzione.

La direzione provvede a dare o far dare immediata risposta a quelle segnalazioni che si presentassero di veloce soluzione. Negli altri casi, avvia un’indagine con gli operatori interessati e fornisce la risposta al richiedente entro dieci giorni. Per reclamo si intende ogni comunicazione nella quale si esprime chiaramente una lamentela motivata circa la non coerenza del servizio erogato con quanto previsto dalla Carta dei Servizi, oltre che dalle norme e dai regolamenti amministrativi in vigore. Annualmente, la Direzione formula per il Consiglio una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del consiglio sull’anno scolastico.

11. Attuazione degli impegni Quanto contenuto nel presente documento si applica fino a quando non intervengono:

- disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o nelle norme di legge; - richieste di integrazione e modifiche stabilite dal comitato di gestione o dalla

assemblea dei genitori . Albignasego, settembre 2017