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Impianti di Climatizzazione e Condizionamento Condizionamento CENTRALI TECNOLOGICHE 1 a.a. 2010/11 - Corso di Impianti Tecnici per l'edilizia - E. Moretti

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Impianti di Climatizzazione e CondizionamentoCondizionamento

CENTRALI TECNOLOGICHE

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COMPONENTI DI UN IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO

Impianti a tutt’aria:

1. terminali di immissione dell’aria;2. rete di distribuzione ed eventualmente di ripresa dell’aria;3. condizionatore (o UTA) per trattare la portata d’aria di progetto;4. centrale termica e frigorifera.

Impianti misti aria-acqua:

1. terminali di immissione dell’aria;2 rete di distribuzione dell’aria;2. rete di distribuzione dell’aria;3. condizionatore (o UTA) per il trattamento dell’aria primaria;4 t l t i f i if4. centrale termica e frigorifera.5. elemento terminale (ventilconvettore, induttore o pannello radiante);6. rete di distribuzione dell’acqua;

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GENERALITA’

Le centrali tecnologiche ospitano le apparecchiature necessarie allag p pp

produzione dei fluidi (aria e acqua) che alimentano l’impianto di

condizionamentocondizionamento.

L’acqua calda e refrigerata sono impiegate, oltre che nei circuiti di

alimentazione delle batterie di scambio termico presenti nell’UTA, anche

nel circuito di alimentazione degli elementi terminali negli impianti misti.

Macchina frigorifera Caldaia

Acqua refrigerata Acqua caldaAcqua refrigerata Acqua calda

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UTA

L ibilità è l tt i ti iù id t d ll UTA t t il lLa componibilità è la caratteristica più evidente delle UTA, pertanto il loroprogetto si riduce alla scelta ed al dimensionamento delle singole sezioni.

La batteria di pre-riscaldamento e l’umidificatore adiabatico sonoputilizzati soltanto in inverno, la batteria fredda soltanto in estate mentrequella di post-riscaldamento sia in inverno che in estate (negli impiantiq p ( g pmonocondotto).

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UTA

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UTA

Rispetto allo schema più generale (nel quale sono presenti tre batterie e un

umidificatore), che consente di fruire dell’impianto di climatizzazione durante

ftutte le stagioni dell’anno, le UTA possono presentare schemi semplificati, in

funzione del tipo di impiego:p p g

- sola batteria calda (o di pre-riscaldamento) limitatamente ad impieghi di

termoventilazione invernale;

batteria calda fredda ed umidificatore adiabatico per termoventilazione- batteria calda, fredda ed umidificatore adiabatico per termoventilazione

invernale e condizionamento estivo;

- sola batteria fredda limitatamente alla climatizzazione estiva.

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Dimensionamento degli elementi principali

La batteria di pre-riscaldamento (BC1) opera la trasformazione di pre-riscaldamento a umidità specifica costante dal punto E al punto P.La potenzialità della batteria di pre-riscaldamento è data dalla seguenterelazione, nel caso in cui non venga effettuato ricircolo dell’aria interna:

( ) 3600/hhGQ (kW)( ) 3600/hhGQ EP1BC −⋅ρ⋅= (kW)

dove:dove:QBC1 = potenzialità batteria di pre-riscaldamento (kW);G = portata d’aria da trattare (m3/h);G = portata d aria da trattare (m /h);ρ = densità dell’aria (kg/m3);h = entalpia dell’aria nel punto P (kJ/kg);hP = entalpia dell aria nel punto P (kJ/kg);hE = entalpia dell’aria nel punto E (kJ/kg).

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Impianti a tutt’aria

CASO INVERNALE Miscela effettuata prima dell’ingresso nel condizionatore

hI - hRI

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Dimensionamento degli elementi principali

Quando viene effettuato il ricircolo dell’aria interna, il punto di introduzionedell’aria all’unità di trattamento coincide con il punto di miscela M. Inpquesto caso, la relazione che consente di determinare la potenzialità dellabatteria di pre-riscaldamento risulta la seguente:p g

( )( ) 3600/hhGQ M'P1BC −⋅ρ⋅= (kW)

dove:

QBC1 = potenzialità batteria di pre-riscaldamento (kW);

G = portata d’aria da trattare (m3/h);

ρ = densità dell’aria (kg/m3);ρ ( g )

hP’ = entalpia dell’aria nel punto P’ (kJ/kg);

h = entalpia dell’aria nel punto M (kJ/kg)hM = entalpia dell aria nel punto M (kJ/kg).

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Dimensionamento degli elementi principali

La batteria fredda (BF) effettua il raffreddamento a umidità specifica

costante da E a RE e il raffreddamento con deumidicazione da RE a RI. La

sua potenzialità è data dalla seguente relazione, nel caso in cui non venga

ricircolata l’aria interna:

( ) 3600/hhGQ RIEBF −⋅ρ⋅= (kW)

dove:

QBF = potenzialità batteria fredda (kW);

G = portata d’aria da trattare (m3/h);

ρ = densità dell’aria (kg/m3);ρ densità dell aria (kg/m );

hE = entalpia dell’aria nel punto E (kJ/kg);

h = entalpia dell’aria nel punto RI (kJ/kg)hRI = entalpia dell aria nel punto RI (kJ/kg).

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Impianti a tutt’aria

CASO ESTIVO

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Dimensionamento degli elementi principali

I valori di hE e hRE possono essere determinati mediante il diagramma

pscicrometrico.

Anche in questo caso, quando viene effettuato il ricircolo, il punto di

introduzione dell’aria nell’UTA coincide con il punto di miscela Mintroduzione dell aria nell UTA coincide con il punto di miscela M.

La relazione da usare per la determinazione della potenzialità della

batteria fredda è la seguente:

( ) 3600/hhGQ (kW)( ) 3600/hhGQ RIM1BF −⋅ρ⋅= (kW) dove:Q t i lità b tt i f dd (kW)QBF1 = potenzialità batteria fredda (kW);G = portata d’aria da trattare (m3/h);ρ = densità dell’aria (kg/m3);ρ = densità dell aria (kg/m3);hM = entalpia dell’aria nel punto M (kJ/kg);h = entalpia dell’aria nel punto RI (kJ/kg)hRI = entalpia dell aria nel punto RI (kJ/kg).

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Dimensionamento degli elementi principali

La potenzialità della batteria di post-riscaldamento (BC2) deve essere

calcolata nel caso estivo e in quello invernale; quale dato di progettocalcolata nel caso estivo e in quello invernale; quale dato di progetto

si assume il valore massimo dei due. La relazione che ne consente il

calcolo è la seguente:

( ) 3600/hhGQ RII2BC −⋅ρ⋅= (kW)( ) 3600/hhGQ RII2BC ρ (kW) dove:QBC2 = potenzialità batteria di post-riscaldamento (kW);QBC2 potenzialità batteria di post riscaldamento (kW);G = portata d’aria da trattare (m3/h);ρ = densità dell’aria (kg/m3);ρ ( g );hI = entalpia dell’aria nel punto di introduzione I (kJ/kg);hRI = entalpia dell’aria nel punto RI (caso estivo ed invernale) (kJ/kg).hRI entalpia dell aria nel punto RI (caso estivo ed invernale) (kJ/kg).

N l t l t i lità i hi t d ll b tt i il t i ld t iNormalmente la potenzialità richiesta dalla batteria per il post-riscaldamento in condizioni invernali è in generale maggiore rispetto al caso estivo.

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Dimensionamento degli elementi principali

P di i l’ idifi di b i bi d i lPer dimensionare l’umidificatore adiabatico bisogna determinare la portatad’acqua da somministrare all’aria in condizioni invernali (trattamento P-RI)

ti il i i t di d t t t i t iper garantire il raggiungimento di un adeguato contenuto igrometrico.Questa si determina mediante la seguente relazione:

( ) 1000/XXGG PRIW −⋅ρ⋅= (kg/h)

dove:Gw = portata d’acqua (kg/h);G = portata d’aria di progetto (m3/h);p p g ( );ρ = densità dell’acqua (kg/m3);XRI = umidità specifica dell’aria nel punto RI (g/kg);XRI umidità specifica dell aria nel punto RI (g/kg);XP = umidità specifica dell’aria nel punto P (g/kg).

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Dimensionamento degli elementi principali

Per dimensionare il ventilatore di mandata occorre definire i valori della

portata d’aria e della prevalenzaportata d aria e della prevalenza.

La portata d’aria è pari alla portata totale, determinata in fase di progetto.

L l d l til t d t l d ti di i lLa prevalenza del ventilatore, deve essere tale da consentire di vincere le

perdite di carico totali del circuito aeraulico (per il circuito più sfavorito) e

sono espresse dalla relazione già vista in precedenza:

PPPPP Δ+Δ+Δ+Δ=Δ (Pa)UTAdiffcd PPPPP Δ+Δ+Δ+Δ=Δ (Pa)

Al valore di ∆P ai fini della definizione della prevalenza del ventilatore siAl valore di ∆P, ai fini della definizione della prevalenza del ventilatore, si

applica in genere un fattore di sicurezza dell’ordine di 1.5.

G èNote G e ∆P, è possibile determinare la potenza del ventilatore di mandata :

PG ⎞⎛ Δ 3600/PGWV ⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛ηΔ⋅

= (W)

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Generatori di calore: tipologie e caratteristiche costruttive

Sono dispositivi che realizzano la conversione dell’energia naturalmentedisponibile in termini di fonte primaria (combustibili, radiazione solare,ecc.), in energia termica con caratteristiche adeguate all’impiego che se nedeve fare (acqua calda, acqua surriscaldata, vapore).

In ambito impiantistico, i generatori di calore sono indicati con il nome dip , gcaldaie, intendendo il complesso formato dal corpo caldaia vero e proprio,dal bruciatore, da uno scambiatore di calore e da altri elementi accessori.

All’interno viene generata energia termica, per mezzo della reazione delcombustibile con il comburente (aria); l’energia termica prodotta è ceduta adcombustibile con il comburente (aria); l energia termica prodotta è ceduta adun fluido termovettore che scorre all’interno di uno scambiatore.

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Generatori di calore: Classificazione

Sistema di evacuazione fumi

Combustibile impiegato

Fluido termovettore

a tiraggio naturale, incui i fumi sono espulsi

ad acqua;d li di t i

evacuazione fumi impiegato termovettore

a biomasse;licui i fumi sono espulsi

per convezionenaturale;

ad olio diatermico.a gasolio;ad olio combustibile;a gas naturale

a tiraggio forzato, incui i fumi sono espulsida un ventilatore

a gas naturale(metano);a gas di petrolioli f tt (GPL)da un ventilatore. liquefatto (GPL);di tipo misto.

Bruciatore

interno;

Tipologia costruttiva

f i i

Materiale

interno;esterno. Tubi di fumo;

Tubi d’acqua.acciaio,Ghisarame

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rame.

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Generatori di calore: tipologie e caratteristiche costruttive

Caldaia a tubi di fumo

Sono costituite da un corpo riempito d’acqua; l’acqua lambisce un fascio tubiero all’interno dell’acqua lambisce un fascio tubiero all’interno del

quale, per effetto del tiraggio della canna fumaria, scorrono i fumi della combustione.

Ghisa:più resistenti alla corrosione dovuta aifumi acidi ed alla loro condensazione;manutenzione relativamente semplice ma sonopiù costose e pesantipiù costose e pesanti.

Acciaio: sono del tipo monoblocco, quindip , qhanno limitati problemi di tenuta

Potenze:100÷1000 kW

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Generatori di calore: tipologie e caratteristiche costruttive

Sono disponibili nel campo di potenze medio alte (>1 MW);

Caldaia a tubi d’acquap p p ( );

sono costituite da uno o due collettori da cui si dipartono i tubi d’acqua, inmodo da delimitare la zona all’interno della quale avviene la combustione

Il coefficiente di scambio termico è maggiore rispetto allecaldaie a tubi di fumo, ma sono maggiori anche i costi diacquisto così come le perdite di carico.

Esistono caldaie con scambiatore in rame che permette direalizzare scambiatori di forma molto complessa, così chesi possono ottenere grandi superfici di scambio in pocosi possono ottenere grandi superfici di scambio in pocospazio. Inoltre, se i prodotti della combustione sono privi dizolfo, il rame resiste alle condense acide; è in genereimpiegato nella costruzione di piccole caldaie per ilriscaldamento autonomo a gas naturale (8÷30 kW).

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Generatori di calore:dimensionamento

Nota la potenza termica massima che la caldaia deve cedere alle utenze, peril suo dimensionamento bisogna tener conto delle perdite di calore lungo il

di di t ib i d l fl id t ttpercorso di distribuzione del fluido termovettore.

Il rendimento di combustione ηc è il rapporto tra la quantità di calored tt l Q il t l ifi PC d l b tibilprodotta nel processo Q e il potere calorifico PC del combustibile:

PCIQ

c =ηPCI

In condizioni di funzionamento a regime indicando con Qc la quantità massimadi calore generato dalla combustione e tenendo conto del calore perso alcamino Qd (calore sensibile dei fumi e dei possibili incombusti), si definiscerendimento istantaneo al focolare ηiF il seguente:

QPCIQF

iF =ηdcF QQQ −= con QF è il calore reso al focolare

Iil calore reso al fluido vettore (per esempio all'acqua) ottenibile dal calore resoIil calore reso al fluido vettore (per esempio all acqua), ottenibile dal calore resoal focolare meno le dispersioni termiche proprie della caldaia Qs; ciò porta alladefinizione di un più interessante rendimento istantaneo al fluido ηif, dato da:

QPCIQf

if =ηsFf QQQ −=

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Generatori di calore:dimensionamento

Il rendimento istantaneo al fluido ηif fornisce utili indicazioni solo nel caso incui la caldaia abbia funzionamento stabile nel tempo alla sua massimapotenzialità mentre, come sovente accade, sono frequenti cicli d’accensionee spegnimento che portano ad una forte diminuzione del rendimento,perché si hanno ulteriori perdite di calore legate ai transitori e alledispersioni esterne della caldaia.Il rendimento a carico ridotto ηr (intendendo per carico ridotto quellocorrispondente al 20% del carico nominale), per avere indicazioni orientativeanche sul funzionamento intermittenteanche sul funzionamento intermittente.

Indicando con QA il calore prodotto aregime e con Q il calore perduto perregime e con Qi il calore perduto perfenomeni di intermittenza, il rendimento acarico ridotto è dato da:

PCIQr

r =ηiAr QQQ −=

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Generatori di calore:dimensionamento

La potenzialità deve essere calcolata considerando che, dal progettodell’impianto, risultano note le potenze termiche che devono essere forniteal fluido termovettore. Pertanto la potenza termica QfC richiesta dal fluidocaldo sarà pari a:

2BC1BCfC QQQ += impianti a tutt’aria

impianti misti:vi2BC1BCfC QQQQ ++=

La potenzialità QC della caldaia sarà quindi determinata tenendo conto delledit i t ( di t di b ti di t i t tperdite sopra menzionate (rendimento di combustione, rendimento istantaneo

al focolare ηiF , rendimento istantaneo al fluido ηif) :

ifiF

fCC

QQη⋅η⋅η

= (kW) ifiFc ηηη

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Macchine frigorifere: tipologie e caratteristiche costruttive

Macchine frigorifere a compressione

L’evaporatore è il componente del grupporefrigerante in cui avviene la fase utile del ciclo.gLe tipologie principali sono due:− evaporatori a fascio tubiero;p ;− evaporatori ad espansione diretta.

Attualmente il mercato offre diverse tipologie di gruppi refrigeratoriAttualmente il mercato offre diverse tipologie di gruppi refrigeratoripreassemblati, che impiegano acqua come fluido di lavoro, con potenzialitàcomprese tra pochi kW fino a migliaia di kW.

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Macchine frigorifere: tipologie e caratteristiche costruttive

Macchine frigorifere ad

Le macchine frigorifere ad

Macchine frigorifere ad assorbimento

Le macchine frigorifere adassorbimento impiegano come fluidi dilavoro soluzioni liquide sature; esistono

QcQg

lavoro soluzioni liquide sature; esistononumerose coppie di refrigerante-assorbente,ma a livello commerciale le più diffuse sono

QeQa

Acqua-Bromuro di Litio nel campo dellaclimatizzazione e Ammoniaca-Acqua nelcampo della refrigerazione industrialecampo della refrigerazione industriale.

Le macchine ad assorbimento attualmente reperibili sul mercato si distinguonogulteriormente in base alle temperature necessarie allo sviluppo dei processiinterni alla macchina stessa.Nel caso in cui si adottino processi di combustione standard (impiegandoNel caso in cui si adottino processi di combustione standard (impiegandocombustibili quali gas, gasolio, biomasse), le potenzialità vanno da un minimodi 10 kW fino ad un massimo di alcune decine di MWdi 10 kW fino ad un massimo di alcune decine di MW.

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Macchine frigorifere: tipologie e caratteristiche costruttive

La collocazione della centrale frigorifera è subordinata alla destinazioned’uso del sistema edificio-impianto e deve sottostare a vincoli di caratteret tt l l b i ti istrutturale, e nel caso, urbanistici.

− esterna, in fabbricato dedicato e separato dall’edificio utente;t l t d ll’ difi i t t− esterna, sopra la copertura dell’edificio utente;

− interna, nella parte bassa dell’edificio utente.

Collocazione Requisiti edificio Vantaggi Svantaggi

Esternai difi i

Utenza frazionata su più difi i Manutenzione facilitata

Disponibilità area esternaEstensione retiin edificio

dedicatoedifici

Potenza elevata (>2 MW) Rumorosità ridotta Impegno energetico per il pompaggio

Verifica statica del solaio Risparmio di aree utili Manutenzione problematicaEsterna sopra

copertura

Assorbimento delle vibrazioni

Potenza contenuta (<0.7 MW)

pAdiacenza dell’utenza alla centraleNon serve ulteriore spazio per le torri evaporative

Manutenzione problematicaPossibili fumane dalle torri evaporativeRumorositàMW) per le torri evaporative

Interna parte b difi i

Verifica statica del solaioAssorbimento delle

ib i i

Manutenzione facilitata se l’accesso è indipendenteAdi d ll’ t ll

Disponibilità spazio internoManutenzione problematica se l’ è i di d tbassa edificio vibrazioni

Potenza media (<1.5 MW)Adiacenza dell’utenza alla centrale

l’accesso non è indipendenteRumorosità

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Macchine frigorifere:dimensionamento

Tenere in conto costi di installazione, esercizio, manutenzione, dimensioni esicurezza di funzionamento.Generalmente, per impianti medio-piccoli, la scelta ricade su un’unicamacchina; nel caso di impianti che richiedono potenzialità medio-alte èconsigliabile optare per più gruppi refrigeranticonsigliabile optare per più gruppi refrigeranti.

Impianti a tutt’aria: BFF QQ = (kW) BFF ( )

QF = potenza termica resa al fluido intermediario adibito al trasporto del freddo

Impianto misto, la potenzialità è fornita da: veBFF QQQ += (kW)

QBF e Qve potenze richieste dalla batteria fredda dell’UTA e dal circuito deiventilconvettori in funzionamento estivo

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Cenni sulla regolazione degli impianti

Per gran parte del tempo, l’impianto funziona a carico ridotto e il sistema diregolazione deve provvedere a ridurne la potenzialità.Il sistema di regolazione della temperatura e del contenuto igrometrico dell’aria inviatanell’ambiente deve essere capace di adeguare le prestazioni dell’unità di trattamentoaria alle esigenze derivanti dalla variabilità delle condizioni esterne e dei carichiinterni.I i t i di l i lt li iI sistemi di regolazione possono essere molteplici:

Impianti a tutt’aria a portata costante

Impianti a tutt’aria a portata variabile

Impianti misti (a ventilconvettori)

Regolazione a punto fissoRegolazione a tutto o

portata variabile

La regolazione è effettuata permezzo di termostati di zona che

)

Regolazione sull’acqua –velocità del ventilatore g

niente del gruppo frigorifero

controllano la serranda dellarispettiva cassetta al fine di variarela portata d’aria immessa in

bi d l d d l

costanteRegolazione sull’aria

Controllo proporzionale della potenza frigorifera fornita alla batteria di

ambiente secondo l’andamento delcarico termico. La regolazionedell’umidità relativa non viene

ff tt t i d di tt

secondaria – portata d’acqua costante attraverso la batteriaRegolazione combinata aria –

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fornita alla batteria di raffreddamento

effettuata in modo diretto, maindirettamente nella centrale.

Regolazione combinata aria acqua

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Impianti a tutt’aria: regolazione a punto fisso

In estate un termostato a valle della batteria CASO ESTIVOIn estate un termostato a valle della batteriadi raffreddamento comanda la valvola a trevie di alimentazione di BF, variando la portatadi f i tdi acqua refrigerata

In inverno un termostato a valledell’umidificatore adiabatico fa variare la portatadell umidificatore adiabatico fa variare la portatadi acqua calda che alimenta la batteria dipreriscaldamento

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