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CENNI DI IMPIANTI ELETTRICI Prof. M.S. Sarto ELETTROTECNICA Laurea Ing. Aerospaziale - livello

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  • CENNI DI IMPIANTI ELETTRICI

    Prof. M.S. Sarto

    ELETTROTECNICALaurea Ing. Aerospaziale -

    livello

  • Sistema elettrico•

    Un sistema elettrico può essere:–

    Circuito alimentato da un accumulatore

    (ad esempio:

    l’impianto elettrico di un’automobile, un riproduttore audio portatile)

    Struttura di grandi dimensioni ed estremamente complessa

    l’Europa è

    coperta da un’unica rete

    elettrica funzionante in regime sinusoidale a 50

    Hz•

    In tal caso il sistema elettrico svolge fondamentalmente tre funzioni:

    generazione di potenza elettrica

    trasmissione e regolazione della potenza

    distribuzione della potenza agli utilizzatori

  • Un sistema elettrico di produzione, trasmissione edistribuzione dell'energia elettrica constaschematicamente dei seguenti elementi:

    -

    Impianti di produzione- Linee di trasmissione AT;-

    Stazioni primarie;

    -

    Linee di distribuzione AT;-

    Cabine primarie;

    -

    Linee di distribuzione MT;-

    Cabine secondarie;

    -

    Linee di distribuzione BT

    Sistema elettrico

  • Sistema elettrico

  • CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

    CATEGORIA LIVELLO TENSIONE A.C. LIVELLO TENSIONE D.C.

    0 BT:

    Vn

    50 V BT:

    Vn

    120 V

    1 BT:50 V

    Vn

    1000 V

    BT:120 V

    Vn

    1500 V

    2 MT:1 kV

    Vn

    30 kV

    MT:1.5 kV

    Vn

    30 kV

    3 AT: Vn

    30 kV

    (AAT:

    Vn

    50 kV)AT:

    Vn

    30 kV

    (AAT:

    Vn

    50 kV)

  • SCHEMA DI IMPIANTO ELETTRICO

    GMT AT

    MT

    BT

    BT

    MT/AT AT/MT

    MT/BT

    MT/BT

    Generazione in MT

    (10-15 kV)

    Trasmissione in AT

    (220-380 kV)

    Distribuzione in AT (50-150 kV) o MT

    Utilizzazione in MT o BT

  • CENTRALI DI PRODUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA

    IDROELETTRICHE•

    TERMOELETTRICHE

    TERMONUCLEARI•

    GEOTERMOELETTRICHE

    EOLICHE•

    SOLARI

  • Generazione

    E’

    necessaria una conversione dell’energia•

    Si utilizza una turbina (esclusione dell’energia solare) sul cui albero è

    calettato un generatore sincrono, detto alternatore, che genera potenza elettrica in regime sinusoidale e trifase La tensione concatenata è

    dell’ordine delle decine di

    kV

    Il regolatore agisce sia sulla turbina, sia sull’alternatore per mantenere ai morsetti del generatore la tensione e la frequenza voluta, nonché

    la potenza necessaria.

    In genere i gruppi generatori sono del tipo monoblocco: turbina- generatore sincrono-trasformatore

    elevatore.

    Ciascuna centrale comprende quasi sempre due o più

    gruppi eserciti in parallelo sulle sbarre di alta tensione (AT).

    Misure localiRegolatore Comandi remoti

    Vapore, gas , acqua

  • CENTRALI IDROELETTRICHE

    TURBINA RISORSA CARATTERISTICA

    Kaplan Acqua fluente Bassa velocità(p elevato)

    Francis Bacino idroelettrico (bassa caduta)

    Media velocità

    Pelton Bacino idroelettrico(alta caduta)

    Alta velocità(p=1,2)

  • Reti di Trasmissione•

    La trasmissione della potenza avviene quasi sempre con un sistema trifase.

    A valle dei generatori è

    posta una cabina di trasformazione che eleva il livello di tensione concatenata a 220

    kV o 380

    kV (esigenze

    tecniche legate alla necessità

    di trasferire potenze elevate con correnti limitate, e di economicità

    di gestione).

    Le linee di trasmissione sono in Alta Tensione (AT): possono essere del tipo aereo

    o, più

    raramente, in cavo.

    Effettuano la trasmissione su lunghe distanze (100-1000 km).

    La rete di trasmissione è

    una rete magliata, alimentata da molti generatori, in modo che sia possibile garantire comunque l’alimentazione anche in caso di guasto di un generatore o di una linea.

    I lati della rete sono le linee di AT. I nodi sono le stazioni primarie.

  • Reti di Subtrasmissione

    Ricevono l’energia dai nodi della rete di trasmissione generalmente attraverso degli autotrasformatori.

    Sono esercite a varie tensioni normalizzate inferiori a 220 kV.

    La rete è

    di tipo

    magliato

    (può essere anche radiale).

    L’estensione può essere a livello regionale, provinciale o anche comunale nei grandi centri (10-100 km)

    La potenza trasportata: 10-100 MW.

  • Reti di Distribuzione a MT–

    Originano dalle stazioni AT/MT e alimentano le reti di distribuzione a bassa tensione (BT), tramite numerose cabine MT/BT.

    Le tensioni di esercizio sono comprese fra i 6 kV

    e i 35 kV.

    La configurazione varia in relazione alla densità

    di carico:•

    Schemi radiali

    Configurazioni ad anello •

    Configurazioni magliate

    ad esercizio radiale

    Il raggio d’azione dipende dalle densità

    di carico: •

    1-3 km nelle città

    importanti;

    massimo di 50 km in zone rurali e poco popolate.

    La potenza trasportata: 0.1-10 MW.

  • Reti di Distribuzione a BT

    Realizzano l’ultima fase della distribuzione fino alla consegna a piccole utenze.

    Tensioni normalizzate a 230 V /400 V.

    Le reti BT sono alimentate da cabine MT/BT non presidiate.

    Raggio d’

    azione: 100 m (reti urbane radiali in cavo) / 1 km (linee rurali a 400 V)

    Configurazioni: ad albero / magliate

    (in grandi centri urbani)

  • Strutture di reti•

    Strutture aperte

    - reti radiali (ad albero)

    - reti dorsali

    - reti dorsali/radiali

  • Strutture di retiStrutture chiuse

    - reti ad anello- reti magliate (a più anelli)

  • Linee elettriche: linee aeree

    Conduttore nudo

  • Linee elettriche: linee in cavo

    Le linee in cavo sono impiegate nelle linee di trasmissione e negli impianti inmedia e bassa tensione; possono essere in posa sotterranea o sottomarina,principalmente, od anche aerea.I cavi sono realizzati con:

    uno o più

    conduttori, che servono per il trasferimento dell'energia;•

    un isolante solido, che circonda il conduttore e che garantisce

    l’isolamento;

    una guaina di protezione.Possono, poi, essere presenti una armatura di protezione meccanica e opportunischermi costituiti da materiale semiconduttore o metallico, necessari ad uniformare il campo elettrico all’interno del materiale isolante

  • Utilizzazione•

    Pochi utilizzatori in AT

    Più

    comuni sono gli utilizzatori direttamente alimentati in MT

    Le linee a MT fanno capo a cabine di trasformazione da cui partono le linee di utilizzazione in bassa tensione (BT):

    Linee trifase a 4 conduttori (con neutro) e con tensione concatenata pari a 400 V

    Gli utilizzatori in BT si possono suddividere in:•

    Trifasi: per potenze relativamente elevate (decine di kVA), alimentati con tensione concatenata di

    400

    V

    Monofasi: per potenze modeste, alimentati tra fase e neutro alla tensione stellata di

    230 V

  • Sovratensioni longitudinali: anormali aumenti della differenza di potenziale fra due punti fisicamente vicini di uno stesso conduttore (esempio: tra le spire di un avvolgimento).

    Sovratensioni trasversali: anormali aumenti del potenziale degli elementi di un circuito rispetto alla terra o fra conduttori di fasi diversa del sistema.

    SOVRATENSIONI

  • SOVRATENSIONI

    CAUSE INTERNE–

    Manovre sugli impianti (apertura o chiusura di interruttori)

    Improvvisa riduzione del carico–

    Risonanze

    Contatti accidentali con altro impianto in esercizio a tensione maggiore

  • CAUSE ESTERNE–

    Fenomeni di origine atmosferica (fulminazione diretta o indiretta)

    0.1 IM

    0.5 IM

    0.9 IMIM

    Tf Tetime [s]

    i(t) fe TtTtIti expexp0

    I0

    = 10-200 kA

    Tf

    = 0.5 –

    1.5 s

    Te

    = 50-100 s

  • Il fulmineIl fulmine

    leader Return stroke

    FULMINE DISCENDENTE (polarità

    negativa)

  • FULMINE ASCENDENTE(polarità

    negativa)

    leaderReturn stroke

  • Negative (descending) PositiveFirst stroke Following strokes (ascending)

    IM [kA] 34 13.4 43Tf [s] 8.5 1.2 33Te [s] 73 31 300

    (di/dt)M [kA/s] 14 39 2.6

    IIMM

    : corrente di picco

    ((di/dt)di/dt)MM

    :

    tangente massima

    TTff

    : tempo di salita

    all’emivalore

    TTee

    : tempo

    feM TtTtII ˆexpˆexp0

    lnˆ 1t

    0Iadtdi

    M

  • SOVRACORRENTI

    SOVRACCARIC0–

    Superamento dei valori di corrente per i quali una linea o un’apparecchiatura sono dimensionate (In) (e.g. Spunto dei motori asincroni in fase di avviamento)

    CORTO CIRCUITO–

    Contatto tra due elementi dell’impiantonon

    equipotenziali. Le correnti di cto

    cto

    possono essere molto elevate in quanto limitate solo dall’impedenza a monte del guasto.

  • SOVRACCARIC0Principale effetto:-

    Aumento della temperatura delle parti attive rispetto alle condizioni normali di funzionamento

    E’

    importante:1) valutare la sovratemperatura finale del circuito (e.g.

    cavo) in funzione del sovraccarico (regime)2) valutare il tempo che il circuito impiega a raggiungere la

    sovratemperatura finale (transitorio)

  • CORTO CIRCUITO

    Principali effetti:-Sollecitazione termica (riscaldamento adiabatico)-Sollecitazione meccaniche (sforzi elettrodinamici)

    L’entità

    della corrente è

    diversa in funzione del tipo di guasto:- Trifase- Monofase (fase-fase, fase-neutro)

    Corrente di corto circuito massima (guasto trifase a inizio linea)Corrente di corto circuito minima (guasto monofase a fine linea)

  • APPARECCHI DI MANOVRA E INTERRUZIONE

    INTERRUTTORI

    Manuali

    Automatici

    Apertura e chiusura di una linea sottocarico anche in condizioni di corto circuito

    x

    x

  • PARAMETRI CARATTERISTICI

    TENSIONE NOMINALE DI ESERCIZIO (Ve): tensione alla quale sono riferite le prestazioni

    dell’apparecchio (apertura/chiusura)

    TENSIONE NOMINALE DI ISOLAMENTO (Vi): tensione alla quale è

    garantito l’isolamento

    dell’apparecchio

    CORRENTE NOMINALE (In):

    corrente che l’interruttore può condurre a regime. Assume valori diversi con riferimento a servizio continuo o discontinuo.

  • POTERE NOMINALE DI INTERRUZIONE (Iin): corrente di corto circuito che l’interruttore può

    interrompere ad una tensione superiore non oltre il 10% di Ve.

    POTERE NOMINALE DI CHIUSURA SU CORTO CIRCUITO (Icn):

    corrente di corto circuito sulla

    quale l’interruttore può essere chiuso ad una tensione superiore non oltre il 10% di Ve.

  • CONTATTORI

    Manuali

    Automatici

    Interruzione delle sole correnti di normale esercizio

  • SEZIONATORI

    Manuali

    Automatici

    Interruzione della continuità

    elettrica in linee a vuoto (I=0)

    N.B. Nella fase di interruzione del circuito si apre prima l’interruttore e poi il sezionatore.

  • SEZIONATORE

    Sezionatore in MT con lame a coltelli

  • FUSIBILIDispositivo di protezione dalle sovracorrenti: interrompe correnti di corto circuito elevate.

    T [s]

    I [A]

    Zona di intervento

    Campo di integrità

    In

    Inf

    If

    Icc

    In

    : corrente nominale

    Inf

    : corrente massima di sicura non fusione

    If

    : corrente minima di sicura fusione

    Icc

    : corrente di corto circuito

  • PROTEZIONE DA SOVRATENSIONI

    Protezione

    preventiva

    (non impedisce

    le sovratensioni):

    • Schermatura

    con funi

    di

    guardia

    (per fulminazione)

    • Principio di

    coordinamento

    degli

    isolamenti:Proporzionamento

    dell’isolamento sul confronto fra capacità

    di tenuta dei

    vari elementi e sollecitazioni cui è

    sottoposto il dielettrico.

    (non economicamente vantaggioso per cause esterne)

    Protezione

    repressiva

    (limita

    le sovratensioni):

    Dispositivi

    di

    protezione

    (SPD: surge protection devices)

  • DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DA SOVRATENSIONI

    Caratterististica

    tensione-corrente

    non lineare:•

    alta

    impedenza

    rispetto

    a terra durante

    le

    condizioni

    normali

    di

    funzionamento•

    corto

    circuito

    a terra in presenza

    di

    una

    sovratensione

    v(t)

  • v(t)

    Condizione normale di funzionamento:

    Circuito aperto –

    impedenza molto elevata

    In presenza di sovratensione:

    Corto circuito –

    impedenza molto bassa

    v(t)

  • Scaricatori a gas(Migliore

    controllo

    della

    tensione

    di

    intervento)

    Diodi soppressori

    Varistori ad ossido di metallo

    Tensione

    quasi costante

    sul carico

    in presenza

    della

    sovratensione

    Non possono

    condurre correnti

    elevate

    Tensione

    costante

    sul

    carico in presenza

    della

    sovratensione

    SpinterometriScaricatori ad asta •

    Alta capacità

    di

    assorbimento

    dell’energia

    della

    sovratensione

    Tensione

    che

    decresce rapidamente

    dopo

    l’intervento

  • Spinterometri in ariaLo spinterometro

    è

    costituito

    da

    due elettrodi

    metallici

    separati

    da

    un certo

    intervallo

    di

    aria e collegati

    in derivazione

    fra

    conduttore

    e terra.

    Presenta un’impedenza elevata in assenza di sovratensione

    (assenza di corrente di fuga alla tensione di esercizio). Quando avviene l’innesco riduce rapidamente a pochi volt la tensione ai capi.

    Il valore della tensione di innesco non è

    sempre costante perché dipende dalle condizioni di pressione, umidità

    e presenza di impurità

    nell’aria.

    Robusto, semplice e poco costoso.

    Una volta adescato, non è

    generalmente in grado di interrompere la corrente (conseguenze mitigate dall’

    installazione di interruttori a

    richiusura automatica).

  • Spinterometro a gas(Migliore

    controllo

    della

    tensione

    di

    intervento)

    Costituiti da due o più

    elettrodi metallici ermeticamente chiusi all’interno di un contenitore pieno di gas:

    Negli spinterometri in gas la tensione d’innesco risulta generalmente più

    costante perché

    la scarica avviene in un

    involucro protetto rispetto l’ambiente. Si riduce però, rispetto ad uno spinterometro in aria, la capacità

    di scarica perché

    diventa più

    problematico smaltire

    il calore prodotto dall’arco.

  • Le caratteristiche

    diverse di

    gas arresters, gas arresters, varistorivaristori e e diodidiodi

    soppressorisoppressori

    possono

    essere

    combinatecombinate

    nella

    realizzazione

    di

    circuiticircuiti

    didi

    protezioneprotezione

    multistadiomultistadio

    P6TUC 230

    ~v2

    v1

    ~v1

    V3v2

    v3~

    50

    CAP 1101k CAP 1

    15 V

    10

    50 Vv1 v3

  • 0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    0.01 0.1 1 10 100 1000

    [V]

    time [s]

    Sovratensione transitoriaSovratensione transitoria

    Tf

    = 1 s Te

    = 50 s VM

    = 2.1 kV

  • 100 ns/div

    100 V/div

    5 V/div

    100 ns/div

    tensione misurata tensione misurata sul primo stadiosul primo stadio

    tensione misurata tensione misurata sul terzo stadiosul terzo stadio

    vv11

    vv33

  • Interruttori automatici•

    Si costituiscono di 4 componenti fondamentali:–

    Contatti Fissi e mobili; principali e d’arco

    Camere di interruzioneFacilitano il rapido spegnimento dell’arcoRendono difficile il riadescamento

    ComandoElementi cinematici che trasformano l’energia ad essi applicata in movimento degli elettrodi

    Sganciatori

    (Relè)Dispositivi meccanici che liberano gli organi di ritegno e consentono l’apertura dell’interruttore

  • Problema dell’Arco Elettrico:

    All'apertura

    di

    un contatto

    il

    campo elettrico

    presente

    può

    superare

    il

    valore

    di

    rigidità dielettrica

    del mezzo in cui i contatti

    sono

    immersi. Si può

    innescare

    un arco

    voltaico

    che

    si può

    mantenere

    anche

    ad un successivo

    aumento

    della

    distanza

    tra

    i contatti. Per effetto

    dell'arco

    il

    flusso

    di

    corrente

    non viene

    interrotto: -

    viene

    a mancare

    lo scopo

    dell'interruttore;- la temperatura

    del plasma causa

    il

    danneggiamento

    del dispositivo.

    =>importanza

    di

    una

    rapida

    estinzione

    dell'arco.

    soffiatura pneumatica

    soffiatura magnetica

  • RELE’

    CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA GRANDEZZA ALLA QUALE SONO SENSIBILI:–

    Voltmetrici

    Amperometrici–

    Wattmetrici

    Frequenzimetrici–

    Ad impedenza

    Termici–

    Tachimetrici

  • CLASSIFICAZIONE IN BASE AL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO:–

    Elettromagnetici

    Elettrodinamici–

    Ad induzione

    CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA GRANDEZZA DA ANALIZZARE:–

    Di massima

    Di minima–

    Differenziale

  • Esempio schematico di relè

    termico a lamine bimetalliche

    Esempio schematico di relè

    elettromagnetico

  • RELE’ MAGNETICOTempo

    CorrenteIs

    = 8-10 In

    Tin

    Caratteristica di intervento

  • RELE’ TERMICOTempo

    CorrenteI 5 sec

    = 4 In

    5 sec

    Caratteristica di intervento

  • RELE’ MAGNETO-TERMICO

    Tempo

    CorrenteIs

    = 8-10 In

    Tin

    Caratteristica di intervento

  • OSSERVAZIONE:

    I relè

    magnetico, termico, magnetotermico intervengono SEMPRE per corrente SUPERIORE alla

    corrente nominale dell’impianto (da 4 ad 8-10 volte).

    Ad esempio, in un’utenza domestica con corrente nominale di 15 A, la corrente di intervento non è

    inferiore a 60 A.

    La corrente pericolosa per l’uomo è

    di 50 mA

    !

  • RELE’ DIFFERENZIALECorrente di intervento molto minore alla corrente nominale dell’impianto:

    IMPIANTI INDUSTRIALI: I

    = 300 mA

    UTENZE DOMESTICHE: I

    = 30 ma

    UTENZE PARTICOLARI: I

    = 10 ma

  • SISTEMA DI UTILIZZAZIONE IN BT: stato nel neutro

    Sistema IT•

    Sistema TT

    Sistema TN

    BTMT/BT

    Utenze monofasi o trifasi

    lettera:

    stato del neutro del secondario del trasformatore MT/BT

    lettera:

    stato delle masse delle utenze

  • IMPIANTI DI TERRA•

    Norma CEI 64-8

    Norma CEI 11-8•

    Norma CEI 81-1

    SCOPO DELL’IMPIANTO DI TERRA:

    1)

    Offrire una via di ritorno alle correnti di guasto diversa da quella offerta dal corpo umano

    2)

    Determinare l’intervento delle protezioni in tempi opportuni

    3)

    Rendere equipotenziali strutture metalliche suscettibili di essere toccate contemporaneamente.

  • COMPONENTI DI UN IMPIANTO DI TERRA

    Conduttori equipotenzialiConduttore di protezione

    Conduttori di terra

    dispersori

  • Tensione di passoTensione che può risultare applicata tra i piedi di una

    persona a distanza di un passo durante (1 m) un cedimento dell’isolamento

    Tempo eliminazione del guasto [s] Tensione massima di passo [V]> 2 50

    1 70

    0.8 80

    0.7 85

    0.6 125

    < 0.5 160

    CENNI DI IMPIANTI ELETTRICISistema elettricoSlide Number 3Slide Number 4CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICISCHEMA DI IMPIANTO ELETTRICOCENTRALI DI PRODUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICAGenerazioneCENTRALI IDROELETTRICHEReti di TrasmissioneReti di SubtrasmissioneReti di Distribuzione a MTReti di Distribuzione a BTStrutture di reti Strutture di reti Slide Number 16Slide Number 17Utilizzazione Slide Number 19SOVRATENSIONISlide Number 21Slide Number 22Slide Number 23Slide Number 24SOVRACORRENTISOVRACCARIC0CORTO CIRCUITOAPPARECCHI DI MANOVRA E INTERRUZIONEPARAMETRI CARATTERISTICISlide Number 30Slide Number 31Slide Number 32Slide Number 33Slide Number 34PROTEZIONE DA SOVRATENSIONIDISPOSITIVI DI PROTEZIONE DA SOVRATENSIONISlide Number 37Slide Number 38Slide Number 39Slide Number 40Slide Number 41Slide Number 42Slide Number 43Interruttori automaticiSlide Number 45RELE’Slide Number 47Slide Number 48RELE’ MAGNETICORELE’ TERMICORELE’ MAGNETO-TERMICOSlide Number 52RELE’ DIFFERENZIALESISTEMA DI UTILIZZAZIONE IN BT: stato nel neutroIMPIANTI DI TERRACOMPONENTI DI UN IMPIANTO DI TERRATensione di passo