Cenerentola Rossini (3)

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7/23/2019 Cenerentola Rossini (3) http://slidepdf.com/reader/full/cenerentola-rossini-3 1/5 La cenerentola – Opera in musica di Gioacchino Rossini Che cos’è l’Opera in musica L’opera in musica (chiamata anche opera lirica o melodramma) è un genere teatrale nato a Firenze alla fine del Cinquecento. In esso gli attori si esprimono col recitar cantando, una speciale tecnica artistica che unisce azione (gestualità, movimento) e musica (canto accompagnato). Ma nell’opera c’è molto di più:  Magnifiche scenografie.  Splendidi costumi.  Un testo poetico.  A volte danze e balletti. L’unione di tutti questi preziosi ingredienti crea uno spettacolo meraviglioso e davvero emozionante! Com’è fatta un’opera Il testo poetico utilizzato nell’opera si chiama libretto. Questo è composto da sezioni chiamate “ atti”, a loro volta suddivisi in “scene”. La struttura musicale, oltre a seguire l’articolazione in atti e scene, utilizza altri elementi, che cambiano molto a seconda del periodo storico. All’epoca di Rossini (prima metà del 1800) questi elementi sono:  La sinfonia d’opera, un brano solo orchestrale che precede l’apertura del sipario.  L’aria, un brano vocale solistico nel quale solitamente il personaggio esprime uno stato d’animo, un sentimento, un proposito.  Il recitativo, parte determinante per il susseguirsi degli avvenimenti, ma in cui il canto è molto semplificato; Il recitativo può essere o  “secco”, quando è sostenuto dal solo clavicembalo, o  “accompagnato”, quando interviene anche l’orchestra;  I pezzi d’assieme (duetto, terzetto, ecc.), o concertati, brani in cui più personaggi cantano insieme, a volte accompagnati dal coro; In questi brani le parole non si comprendono perfettamente, ma la bellezza dell’intreccio di voci e il carattere generale del pezzo ne favoriscono la comprensione;  I cori, nei quali il personaggio collettivo della folla agisce o commenta lo sviluppo della vicenda. Nel Settecento il genere dell’opera si suddivideva in due tipi ben distinti di spettacolo:  opera seria  opera comica

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La cenerentola – Opera in musica di Gioacchino Rossini

Che cos’è l’Opera in musica

L’opera in musica (chiamata anche opera lirica o melodramma) è un genere teatrale nato aFirenze alla fine del Cinquecento.

In esso gli attori si esprimono col recitar cantando, una speciale tecnica artistica che unisceazione (gestualità, movimento) e musica (canto accompagnato).

Ma nell’opera c’è molto di più:

  Magnifiche scenografie.

  Splendidi costumi.

  Un testo poetico.

  A volte danze e balletti.

L’unione di tutti questi preziosi ingredienti crea uno spettacolo meraviglioso e davvero

emozionante!

Com’è fatta un’opera

Il testo poetico utilizzato nell’opera si chiama libretto.

Questo è composto da sezioni chiamate “atti”, a loro volta suddivisi in “scene”.

La struttura musicale, oltre a seguire l’articolazione in atti e scene, utilizza altri elementi, checambiano molto a seconda del periodo storico.

All’epoca di Rossini (prima metà del 1800) questi elementi sono:

  La sinfonia d’opera,

un brano solo orchestrale che precede l’apertura del sipario.  L’aria,

un brano vocale solistico nel quale solitamente il personaggio esprime uno stato d’animo,un sentimento, un proposito.

  Il recitativo,parte determinante per il susseguirsi degli avvenimenti, ma in cui il canto è moltosemplificato;Il recitativo può essere

o   “secco”,quando è sostenuto dal solo clavicembalo,

o   “accompagnato”,quando interviene anche l’orchestra;

  I pezzi d’assieme (duetto, terzetto, ecc.), o concertati,brani in cui più personaggi cantano insieme, a volte accompagnati dal coro;

In questi brani le parole non si comprendono perfettamente, ma la bellezza dell’intreccio divoci e il carattere generale del pezzo ne favoriscono la comprensione;

  I cori,nei quali il personaggio collettivo della folla agisce o commenta lo sviluppo della vicenda.

Nel Settecento il genere dell’opera si suddivideva in due tipi ben distinti di spettacolo:

  opera seria

  opera comica

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Ciascun tipo presentava caratteristiche proprie.

  Opera seria:

o  ambientazione nell’antichità classica, talvolta in un oriente immaginarioo  linguaggio poetico elevatoo  canto tecnicamente difficile o perfino virtuosistico (bel canto)o  recitazione poco vivaceo  parti principali affidate a evirati o a voci femminili

lunghi recitativio  molte arie e pochissime parti d’assiemeo  lieto fine

  Opera comica

o  ambientazione contemporanea, quotidiana, borghese o popolareo  linguaggio poetico simile al parlare comuneo  canto tecnicamente più sempliceo  recitazione vivaceo  parti importanti affidate anche a voci gravio  molte parti d’assieme e concertati

lieto fineTra il Sette e l’Ottocento i compositori cominciarono a mescolare aspetti relativi aidue generi.

Durante lo stesso periodo nacque in Francia e si diffuse in Italia il nuovo genereibrido dell’ Opera semiseria, basata sulle vicende di una protagonista di caratteredelicato o patetico, inserita in un contesto comico.

Registro vocale

I cantanti, e i ruoli che essi interpretano, sono distinti in rapporto al registro vocale.Le voci maschili sono denominate, dalla più grave alla più acuta

 

basso,  baritono,  tenore.

Le voci femminili sono denominate, dalla più grave alla più acuta  contralto,  mezzosoprano

  soprano 

La Cenerentola di Rossini

La Cenerentola è un'opera lirica composta da Gioachino Rossini su libretto di JacopoFerretti.

Il titolo originale completo è “L a Ce n e r e n t o l a , o s s i a l a b o n tà i n t r i o n f o  ”.

Il soggetto fu tratto in parte dalla celebre fiaba di Charles Perrault.

  Nell’opera non è presente la fata e al suo posto troviamo il filosofo e maestroAlidoro.

  Viene eliminata anche la matrigna in favore di un patrigno, Don Magnifico,altrettanto malvagio benché ridicolo e goffo.

  Restano le sorellastre e naturalmente il meraviglioso principe, aiutato però dalloscudiero Dandini, che è il vero buffo della situazione.

L'opera fu composta in circa tre settimane e la prima rappresentazione ebbe luogo il 25gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma.

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Il debutto fu un insuccesso, ma dopo poche recite, l'opera divenne popolarissima e furipresa in Italia e all'estero.

I personaggi

  Don Magnifico,barone di Montefiascone (basso)

  Clorinda e Tisbe,

figlie di Don Magnifico (Soprano e Mezzosoprano)  Angelina, chiamata Cenerentola,

figliastra di Don Magnifico (contralto)

  Don Ramiro,principe di Salerno (tenore)

  Dandini,scudiero del Principe (basso)

  Alidoro,filosofo, maestro di Don Ramiro

 

I cortigiani del Principe (coro)

Don Magnifico

Nobile spiantato e decaduto, padre di Clorinda e Tisbe nonché di Angelina (detta comunementeCenerentola).

Alla morte della madre di quest'ultima, incamera a vantaggio proprio e delle figlie il patrimoniodi Cenerentola (che nulla sa in proposito) non solo per poter mettere assieme pranzo e cena,ma soprattutto per soddisfare la vanità delle stupide figlie.

Sogna di uscire dalla voragine di debiti in cui si trova accasando una delle figlie al principe.Farà ben altra fine (anche se la bontà di Cenerentola lo salverà comunque dal peggio).

Clorinda e Tisbe

Figlie di Don Magnifico e tipici esempi di “cattive e stupide".

Viziate, immature, sciocche: insomma, il peggio del peggio.

  Fanno il diavolo a quattro per accasarsi col principe (finto) sdegnando per superbial'offerta di matrimonio dello scudiero (che in realtà è il vero principe).

  Anche per loro, il risveglio sarà amaro.

 Angel ina (Cenerentola)

Così come Clorinda e Tisbe rappresentano il negativo, Cenerentola rappresenta il positivo.

Sa di essere figlia (di primo letto) della moglie di Don Magnifico.

  La madre è morta quando lei era ancora piccola, altrimenti non avrebbe tollerato chefosse trattata da serva e soprattutto le avrebbe spiegato che la lasciava erededell'ingente patrimonio del padre naturale.

Vive come una sorta di schiava, facendo la domestica per il patrigno e le sorellastre, masognando il riscatto.

Incontra il principe travestito da scudiero e se ne innamora.

Grazie all’aiuto di Alidoro, maestro del principe, partecipa alla festa di palazzo.

Vedrà coronati i suoi sogni e salirà sul trono con l'uomo che ama.

Gioacchino Rossini

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Don Ramiro

E’ il Principe che sta cercando moglie.

Personaggio di scarso spessore, inserito solo perché necessario nella trama dell'opera.

  Si traveste da scudiero perché desidera osservare le figlie di Don Magnifico (chevorrebbero entrambe sposarlo) senza essere riconosciuto.

Dandini

E’ lo scudiero che fa il Principe per un giorno.

  Clorinda e Tisbe, credendolo Don Ramiro, fanno a gara per corteggiarlo,

 Al idoro

Nell’Opera è il sostituto della fatina.

  Invita il principe a scambiarsi di posto con Dandini per cogliere dal vero i caratteridelle pretendenti.

  Entra per primo in casa di Don Magnifico travestito da mendicante per indagare sullasituazione.

 

Infine, progetta ed attua la partecipazione alla festa di Cenerentola nonché un falsoincidente per consentire a Ramiro di ritrovarla.

La trama dell’Opera

C’era una volta una ragazza di nome Angelina, nata figlia di baroni.

Sua madre era rimasta vedova e si era risposata con tale Don Magnifico, da cui avevaavuto altre due figlie, Clorinda e Tisbe.

Era poi morta però anche lei, lasciando così Angelina sola col patrigno e le sorellastre, chela trattavano come una serva.

Un bel giorno bussa alla porta di Don Magnifico un mendicante in cerca carità.  In realtà il mendicante è il saggio maestro Alidoro, consigliere del principe Ramiro.

Clorinda e Tisbe vogliono cacciarlo via, ma Angelina riesce a dargli di nascosto un po’ dicolazione.

Arrivano i cavalieri che annunciano un ballo a palazzo: il principe Ramiro sceglierà la suasposa.

Clorinda e Tisbe a furia di strilli svegliano Don Magnifico, interrompendo un suo sognostrampalato.

Don Magnifico infine raccomanda alle figlie di fare di tutto per conquistare il principe.

Ed ecco che arriva Ramiro in persona, che ha scambiato i suoi abiti con quelli del suoscudiero Dandini per osservare più da vicino la situazione.

  Il suo saggio maestro Alidoro gli ha infatti rivelato che in quella casa c’è una virtùnascosta.

Manco a dirlo si scontra subito con Angelina... ed è amore a prima vista!

Intanto arrivano i cavalieri ad annunciare l’arrivo del principe (Dandini travestito), cheinvita le ragazze al ballo.

Angelina supplica Don Magnifico di lasciare andare anche lei, ma lui rifiuta decisamente.

Sopraggiunge il maestro Alidoro a chiedere notizie della terza figlia di Don Magnifico.

Don Magnifico cade dalle nuvole e addirittura nega di essere il padre di Angelina.

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Nella confusione generale, Alidoro (che, travestito da mendicante, ha conosciuto la bontà diAngelina) promette di aiutarla ad andare al ballo.

Nel palazzo di Ramiro, mentre Clorinda e Tisbe trattano in malo modo Ramiro credendo che siasolo uno scudiero, fa la sua comparsa una bellissima fanciulla sconosciuta.

Tutti restano sbalorditi nel notare la somiglianza con Angelina.

Anche Dandini ne è affascinato, ma Angelina rifiuta le sue offerte e gli confessa di essereinnamorata del suo scudiero.

Ramiro allora le dichiara a sua volta il proprio amore, ma Angelina fugge perdendo lascarpetta, che viene raccolta dal principe.

A questo punto Ramiro e Dandini riprendono i propri ruoli.

Ramiro raduna i suoi per partire in cerca della sconosciuta, mentre a Dandini tocca rivelaretutto a Don Magnifico.

Tornati tutti a casa, Angelina riprende i suoi lavori, quando bussa alla porta proprio Ramiro, incerca di aiuto perché gli si è rovesciata la carrozza.

Il principe riconosce Angelina e le chiede di sposarlo.

Le sorellastre e Don Magnifico ridono della sorella, facendo arrabbiare il principe, ma Angelinarichiama tutti alla pace.

  Questo giorno per lei è talmente felice che non vuole lasciarselo rovinare da rancori,ma condividerlo con quella che considera comunque la sua famiglia.

Di fronte a tanta bontà perfino Clorinda, Tisbe e Don Magnifico sono costretti a cedere,lasciandosi trascinare in un grande abbraccio finale.