CCOOMMUUNNEE DDII RROOVVOOLLOONN

3
C C C O O O M M M U U U N N N E E E D D D I I I R R R O O O V V V O O O L L L O O O N N N Provincia di Padova ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI CARABINIERI (Sezione di Rovolon) L’istituzione dell’Arma dei Carabinieri risale al 13 luglio 1814, nell’ambito della restaurazione del Regno Sardo-Piemontese. Da quel lontano 1814, fino ai nostri giorni, essa ha vissuto tutti gli eventi storici avvenuti nel Regno Sabaudo e, successivamente, nel Regno d’Italia e nella Repubblica Italiana. Ha percorso inoltre, la storia nazionale, dai primordiali aneliti risorgimentali delle guerre d’Indipendenza, dalla lotta al brigantaggio alle Campagne per l’Unità, dalla promozione sociale del Paese alla lotta al terrorismo, fino agli impegni odierni per la pace e la sicurezza di tutta la comunità internazionale. Il 1 marzo 1886 viene invece riconosciuta come la data di fondazione dell’”associazione Carabinieri tra congedati e pensionati”. Fin dalla sua costituzione, essa ha finalità sociali, di beneficenza, svolge attività in forma di volontariato ed iniziative nel campo sportivo, culturale e ricreativo. La sezione di Rovolon fu istituita nel 1950 grazie al Cav. Comm. Selmin Giovanni, ed è tuttora attiva contando circa 200 inscritti. Le attività si fondano sui principi di impegno sociale nelle varie forme di volontariato e di solidarietà del cittadino al fine di garantire la privata e pubblica sicurezza.

Transcript of CCOOMMUUNNEE DDII RROOVVOOLLOONN

CCCOOOMMMUUUNNNEEE DDDIII RRROOOVVVOOOLLLOOONNN Provincia di Padova

ASSOCIAZIONE NAZIONALE

DEI CARABINIERI (Sezione di Rovolon)

L’istituzione dell’Arma dei Carabinieri risale al 13 luglio 1814, nell’ambito della restaurazione del Regno Sardo-Piemontese. Da quel lontano 1814, fino ai nostri giorni, essa ha vissuto tutti gli eventi storici avvenuti nel Regno Sabaudo e, successivamente, nel Regno d’Italia e nella Repubblica Italiana. Ha percorso inoltre, la storia nazionale, dai primordiali aneliti risorgimentali delle guerre d’Indipendenza, dalla lotta al brigantaggio alle Campagne per l’Unità, dalla promozione sociale del Paese alla lotta al terrorismo, fino agli impegni odierni per la pace e la sicurezza di tutta la comunità internazionale. Il 1 marzo 1886 viene invece riconosciuta come la data di fondazione dell’”associazione Carabinieri tra

congedati e pensionati”. Fin dalla sua costituzione, essa ha finalità sociali, di beneficenza, svolge attività in forma di volontariato ed iniziative nel campo sportivo, culturale e ricreativo. La sezione di Rovolon fu istituita nel 1950 grazie al Cav. Comm. Selmin Giovanni, ed è tuttora attiva contando circa 200 inscritti. Le attività si fondano sui principi di impegno sociale nelle varie forme di volontariato e di solidarietà del

cittadino al fine di garantire la privata e pubblica sicurezza.

CCCOOOMMMUUUNNNEEE DDDIII RRROOOVVVOOOLLLOOONNN Provincia di Padova

SENTIERO DEI CARABINIERI

(a cura di Agostino Fasolo e Francesco Baldan)

Tempo di percorrenza 60 minuti – Difficoltà + Parcheggio e inizio percorso presso le ex scuole di Rovolon, davanti alla Trattoria “Da Bepi alle Scuole” (1). Si scende lungo via Spinazzola costeggiando la suddetta Trattoria. Dopo circa 300 metri di percorso pressoché pianeggiante troviamo una curva secca a sinistra. A destra si può osservare un classico “calto” o torrente pluviale che una volta passava sotto il cosiddetto ponte “della calcàra” ora coperto dalla strada provinciale (2). Subito dopo si devia verso destra, in salita, sempre in Via Spinazzola. Dopo ulteriori 200 metri, sulla destra, appare la cosiddetta Villa Egizia (3). Quindi si gira a sinistra, sul pianoro “Spinazzola” in mezzo all’uliveto.

Giunti in fondo alla spianata, dopo circa 200 metri, ruotando di 180 gradi, si può godere del panorama del paese di Rovolon, col Monte della Madonna a destra e il Monte Grande a sinistra; volgendo quindi lo sguardo nuovamente verso valle si vedono, scendendo con lo sguardo lungo il Monte Grande, verso Est, il Monte Monticello; di seguito, e più vicino alla Spinazzola, il Monte Mottolo, dietro al quale sta il Monte Mattello. Sullo sfondo il monte di Montemerlo. Più oltre, in basso, il Colle delle Frassanelle con la Villa Papafava ed il campo da golf, che risale verso ovest nel Monte Sereo; quindi lo sguardo scende nella valle in fondo alla quale si intravede il paese di Bastia, e quindi il Monte Viale. Sullo sfondo spicca la catena dei Monti Berici. Proseguendo con lo sguardo verso il Monte della Madonna, si vede il Monte Castellaro, fra le propaggini del Monte della Madonna verso Carbonara e il posto dove siamo. Riprendiamo il cammino.Dopo circa 300 metri, sul pianoro, a sinistra, una bella pianta di “sbessoeàra” o bagolaro o spaccasassi. Inizia la discesa attraverso il bosco (4). Dopo circa 200 metri si arriva, giù sulla strada asfaltata, alla “crosara del palazzetto rosso” (5), dove si incrociano la strada che scende da Rovolon verso le Frassanelle e Montemerlo e la strada che sale verso il Monte Sereo e prosegue quindi per Cervarese

Santa Croce. Scendiamo lungo la strada asfaltata. A livello della curva a gomito verso destra, sulla sinistra inizia il sentiero che porta dalla “Giuditta”, che fa parte di un altro percorso. A circa 300 metri, ormai in pianura, si notano a destra resti di archeologia industriale, e precisamente la base di un silos (6) e una mura appartenenti alla vecchia cava della Italcementi, dove si estraeva la scaglia da portare poi al Cementificio. Passiamo vicino alla “Casa Gialla” col maneggio. A sinistra il Golf Club Frassanelle col suo

stupendo green. Sempre a sinistra, sotto enormi cespugli di rovi “russàri”, esisteva una volta, e potrebbe essere recuperata, la cosiddetta “fontana delle grotte” con un arco in pietra (7). 150 metri più avanti giriamo a destra per Via Rialto. Sulla sinistra si notano i due forni dove si cucinava la calce (i cosiddetti “Forni de Quaiato”) (8) . Inizia il percorso in salita di Via Rialto. Dopo circa 400 metri di salita, in prossimità di un prato recintato con rete metallica, si supera il cosiddetto “calto de Marin” (9). In cima alla salita si arriva sopra il Colle Mottolo (10), da cui si gode un’ampia visuale del Monte Grande. Inizia un percorso pianeggiante fra gli ulivi e la macchia tipica dei Colli Euganei. Si arriva ad una curva verso destra, dove si dirama a sinistra un sentiero consigliato per trekking ed anche cavalli cavalli (11), che porta al capitello del Monticello. Continuando invece il percorso verso destra, dopo circa 200 metri si gode una visione meravigliosa del Parco delle Frassanelle, incastonato come uno smeraldo fra il Monte Mottolo ed il Monte Spinazzola. Alla cima della salita arriviamo nuovamente a Villa Egizia e si chiude l’anello del percorso. Da qui si torna verso le ex scuole di Rovolon, dove abbiamo parcheggiato l’auto (1).