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eu reka Prestazioni di sicurezza Una nuova iniziativa per standardizzare le statistiche sulla sicurezza e creare uno strumento di benchmarking affidabile. Operazioni di cross docking Diamo un'occhiata dettagliata a questo processo di magazzinaggio apparentemente semplice. È la panacea che promette di essere? Perché acquistare carrelli “verdi”? Le ragioni economiche per cui l’acquisto, l’uso e perfino la vendita di carrelli ecologici vanno a vostro favore. Una dimensione sicura Come può essere applicato l’OEE nella gestione del magazzino e dei carrelli per aumentare i livelli di prestazione? LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI NEL SETTORE DELLA MOVIMENTAZIONE MATERIALI Numero 20 Autunno 2013 www.eurekapub.it

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eureka

Prestazioni di sicurezzaUna nuova iniziativa per standardizzare le statistiche sulla sicurezza e creare uno strumento di benchmarking affidabile.

Operazioni di cross dockingDiamo un'occhiata dettagliata a questo processo di magazzinaggio apparentemente semplice. È la panacea che promette di essere?

Perché acquistare carrelli “verdi”?Le ragioni economiche per cui l’acquisto, l’uso e perfino la vendita di carrelli ecologici vanno a vostro favore.

Una dimensione sicuraCome può essere applicato l’OEE nella gestione del magazzino e dei carrelli per aumentare i livelli di prestazione?

La rivista per i professionisti neL settore deLLa movimentazione materiaLi

Numero 20

Autunno 2013

www.eurekapub.it

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eureka

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Editoriale/Indice 32

La rivista per i professionisti nel settore della movimentazione materiali.

Benvenuti all’edizione Autunno della rivista eureka per il 2013. Si dice spesso che le statistiche possono essere alterate per

sostenere qualsiasi opinione e in effetti vediamo che accade abbastanza spesso in ambito politico e finanziario. Nella logistica operativa, tuttavia, le statistiche affidabili sono indispensabili se vogliamo identificare inefficienze e problemi nelle operazioni e migliorare le prestazioni aziendali. Solo raccogliendo dati accuratamente e costantemente possiamo scoprire quali sono le aree che richiedono miglioramento, apportare modifiche ai processi operativi e quindi monitorare il progresso in termini di prestazioni.

Nell’articolo a Passare attraverso la dimensione (pagina 4) prendiamo in considerazione il metodo usato in produzione e ingegneria OEE, cioè l’efficacia globale delle attrezzature, e mostriamo come viene applicata nella movimentazione dei materiali e ambienti di magazzinaggio per migliorare le prestazioni, ad esempio riducendo gli errori di prelievo dei prodotti.

Altrove nella rivista abbiamo messo sotto i riflettori il concetto apparentemente semplice delle operazioni di cross docking. In uso già fin dal decennio del 1930, il sistema di cross docking ha guadagnato terreno recentemente come uno strumento prezioso per tagliare i costi e aumentare l'efficienza. Nell' Aumentare la produttività con le operazioni di cross docking (pagina 8) esaminiamo le condizioni, i processi organizzativi e le infrastrutture necessarie per far funzionare efficacemente il sistema, aiutandovi a decidere se è la soluzione giusta per voi.

L’essere 'verde' è spesso visto come un modo di comportarsi alla moda. In Perché la sostenibilità fa senso da un punto di vista economico (pagina 11) dimostriamo che è molto più di una sensazione piacevole dato che può migliorare in modo significativo i risultati economici. Ci muoviamo attraverso le complesse considerazioni coinvolte nella scelta di un carrello che abbia un minor impatto ambientale e offra anche vantaggi finanziari.

Il nostro ultimo articolo, Qual è la vostra posizione? (pagina 13) prende in considerazione un nuovo quadro statistico di benchmarking sviluppato nel Regno Unito dal gruppo di lavoro per la sicurezza nella logistica dell'associazione delle società di trasportato (Freight Transport Association). Basandosi su una serie di indicatori di prestazioni chiave facilmente quantificabili, potrebbe standardizzare le segnalazioni degli incidenti nel settore della logistica?

Diteci cosa pensate della rivista eureka andando al sito Web www.eurekapub.it oppure spedendo una mail a [email protected]

Calendario degli eventi

Gestione del parcoPassare attraverso la dimensione

OEE (efficacia globale delle attrezzature) è una tecnica preziosa per il miglioramento della produzione e dell'ingegneria, ma è meno ben noto nelle operazioni di gestione carrelli e magazzinaggio della merce. Scopriamo quanto sia facile applicare questa dimensione alle operazioni di logistica, dove diventa un ottimo strumento per identificare i problemi e migliorare le prestazioni.

ProduttivitàAumentare la produttività con le operazioni di cross docking

Negli ultimi decenni, il sistema di cross docking è emerso come un’arma potente nella lotta per la sopravvivenza economica. Se diamo un'occhiata da vicino all’infrastruttura organizzativa, della supply chain e dell’informatica necessaria per farlo funzionare, vi sarà più facile calcolare se questa è la soluzione logistica giusta per voi.

SostenibilitàPerché la sostenibilità fa senso dal punto di vista economico

La sostenibilità non è solo un'aspirazione indistinta per sentirsi bene, ma fa anche senso per l’azienda. Scopriamo le ragioni per cui, scegliendo accuratamente i carrelli utilizzati, si può ridurre il proprio impatto sull'ambiente, far diminuire i costi operativi e guadagnare clienti grazie ad una miglior reputazione aziendale.

Sicurezza sul lavoroQual è la vostra posizione?

L’individuazione affidabile delle statistiche per mettere a confronto i sistemi di sicurezza è un incubo, per il semplice motivo che la segnalazione non è stata standardizzata nei settori della logistica, figuriamoci in tutti i paesi. Freight Transport Association, l’associazione del Regno Unito delle società di trasporto, sta sperimentando un nuovo metodo statistico che dovrebbe consentire definitivamente ai diversi settori della logistica di mettere a confronto i risultati in modo affidabile.

Fecha, Evento, Lugar, Sitio Web Informazioni generali

23 Novembre 2013 SOLUTRANSLione, Francia.www.SOLUTRANS.fr

SOLUTRANS, una fiera biennale per l'alaggio e i professionisti del trasporto urbano, è dove si trovano informazioni e innovazioni nel settore dei veicoli commerciali pesanti. Con un'atmosfera accogliente e internazionale, questa XII sessione vi accoglierà per 5 giorni durante la settimana mondiale del trasporto su strada e in città con innovazioni, scambi professionali e commerciali, nonché conferenze tenute da relatori esperti.

27 Novembre 2013 SUPPLY CHAIN EVENT 2013CNIT - Paris la Défense, Parigi, Franciawww.supplychain-event.com

Reed Exhibitions Group (SITL) e Supply Chain Magazine hanno unito le proprie risorse per creare SUPPLY CHAIN EVENT, che rappresenta un concetto nuovo. L'evento si svolgerà presso il CNIT, Paris la Défense, e riunirà un centinaio di espositori e diverse migliaia di visitatori.

29 Gennaio 2014COOLCHAIN AND CONTROLLED ROOM TEMPERATURE LOGISTICSLuxexpo, Luxembourg-Kirchberg, Lussemburgo.www.coolchaineurope.com

Il Lussemburgo ospita Cool Chain Europe 2014, il raduno più grande in Europa della comunità di logistica per la catena di raffreddamento e il controllo della temperatura. Negli ultimi anni Cool Chain Logistics Europe ha portato insieme la comunità e le autorità di regolamentazione per discutere gli aggiornamenti e gli emendamenti delle linee di guida sul PIL per l'UE. Queste discussioni e interazioni hanno contribuito a formare il futuro della logistica nel settore controllo della temperatura.

27 Febbraio 2014LogiMAT New Trade Fair Centre a Stoccarda.www.LogiMAT-messe.de

LogiMAT, la fiera internazionale per la distribuzione, movimentazione dei materiali e flusso delle informazioni, fissa nuovi standard come la più grande fiera annuale intralogistica in Europa. Tra il 25 e il 27 febbraio 2014 espositori internazionali e capi dell'industria, commercio e terziario si riuniranno insieme al nuovo centro fieristico all'aeroporto di Stoccarda per trovare nuovi partner commerciali. Il focus sarà su prodotti, soluzioni e sistemi innovativi per l'approvvigionamento, magazzinaggio, logistica, produzione e distribuzione.

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Numero 20 - Autunno 2013Redattore in capo: Mónica EscutiaVice-redattore: Gay Sutton, Ruari McCallion, Gian Schiava, Mark NicholsonDirettore artistico: Paul FretwellStampato da: BTB MailflightDistribuito da: BTB MailflightPubblicato da:Cat Lift Trucks, Hefbrugweg 77,1332 AM Almere, Olanda©2013, MCFE. Tutti i diritti sono riservati. CAT, CATERPILLAR, i rispettivi logo, il tipico colore “giallo Caterpillar”, il marchio “Power Edge”, e le caratteristiche che identificano i prodotti e la compagnia, sono marchi di fabbrica Caterpillar e non possono essere impiegati senza autorizzazione. Tutto il materiale è rigorosamente copyright e tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in tutto o in parte senza il consenso scritto del titolare del copyright. Le opinioni espresse nella rivista eureka non sono neces-sariamente quelle di Cat® Lift Trucks (MCFE B.V.) o le sue concessionarie. Cat® Lift Trucks (MCFE B.V.) non accetta responsabilità per le opinioni o informazioni espresse in articoli o pubblicità.OLPC1529(09/13)gu9

Monica EscutiaRedattore in capo

“Fu Archimede adosservare che si potevausare la potenza delleleve per far muoverel’intero mondo. Questapubblicazione prende ilnome dalla sua famosaesclamazione di “eureka”cioè “l’ho scoperto”.

L’editore in capo di eureka è Monica Escutia, che ha conseguito la laurea nelle comunicazioni - giornalismo (Bachelor of Communications – Journalism). Di nazionalità spagnola, è anche fluente in olandese, inglese e italiano. Dopo essere stata il redattore di diverse sistemi di media internazionale, ha passato gli ultimi dieci anni nel settore della movimentazione materiali - i primi quattro come un rappresentante per la vendita di ricambi in diverse nazioni europee – e poi è diventata il coordinatore senior per le comunicazioni ed il marketing di EAME per la Cat Lift Trucks con base in Olanda.

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OEE (efficacia globale delle attrezzature) è una tecnica consolidata in ingegneria e produzione, ma è rilevante per la gestione del parco carrelli e le operazioni di magazzino?

Ruari McCallion ci mostra la sua scheda tecnica.

Gestione del parco

I l modo per migliorare il mondo degli affari è così pieno di acronimi e iniziali – kaizen, SMED, SPC e così via – che si potrebbe

essere tentati di ignorarli tutti e andare avanti come al solito, ma quelle lettere significano qualcosa e la maggior parte di loro hanno più che dimostrato di essere utili nella pratica. Mentre però il cambio stampo in un solo digite (SMED) e il controllo statistico del processo (SPC) ora sono termini ampiamente conosciuti, capiti e utilizzati, potrebbe non essere il caso con OEE. L’acronimo sta per “overall (or operational) equipment effectiveness” = efficacia globale delle apparecchiature ed è sia un mezzo di misurazione che uno strumento di miglioramento. Allo stesso modo di TPM (è l’acronimo per “maintaining production totally” = manutenzione produttiva totale) quando sono stati implementati questi processi hanno contribuito a trasformare le prestazioni, l’efficacia e la produttività – solitamente nell’ambito dell’ingegneria e della fabbricazione. In pratica, hanno un ruolo nella gestione del magazzino, la movimentazione dei materiali e l’efficace funzionamento del parco carrelli?

“L’acronimo sta per “overall (or operational) equipment effectiveness” = efficacia globale delle apparecchiature ed è sia un mezzo di misurazione che uno strumento di miglioramento.”

Per rispondere a questa domanda prima di tutto è necessario capire cosa si intende. OEE divide le prestazioni di un’unità di produzione in tre componenti distinti: disponibilità, prestazioni e qualità (APQ). Ogni componente identificherà un aspetto che potrebbe essere migliorato. OEE può essere applicato a qualsiasi postazione di lavoro individuale (o veicolo, nel caso dei carrelli) o usato ad un livello di magazzino, reparto o impianto. Esso consente anche

l’analisi specifica, ad esempio, di un numero particolare di una parte, turno, attività o altri parametri differenti; misura i risultati basandosi sulle ore di lavoro previste e confrontando le prestazioni con le specifiche e le aspettative. La strategia di miglioramento si basa quindi sulla possibilità di colmare il divario – ci sarà sempre una differenza – tra la realtà e le aspettative. Non è possibile che qualsiasi processo di fabbricazione possa funzionare al 100% di OEE; i produttori che adottano queste misure tendono a porsi obiettivi ambiziosi, per esempio, dell’85% OEE.

Pete Austin, dirigente presso Suiko Ltd, un gruppo di consulenza con uffici nel Regno Unito, Medio Oriente e Australia, ha dichiarato: “La performance è una misura generale – per esempio la velocità della linea. Stai ottenendo la velocità per cui è stata progettata? La disponibilità è il tempo di funzionamento e coprirà guasti e altre interruzioni. La qualità è tutta una questione di difetti. OEE è spesso più centrato sull’operatore che sull’apparecchiatura stessa.” La raccolta dei dati è essenziale e, dato che molti carrelli ora arrivano già attrezzati con software per il monitoraggio delle prestazioni, i mezzi di raccolta sono semplici. Però la domanda successiva è: cosa raccogliere?

“La performance è una misura generale – per esempio la velocità della linea. Stai ottenendo la velocità per cui è stata progettata?” Pete Austin, Suiko Ltd.

eureka ha segnalato (numero 16) le misure prese ora da Cat Logistics* Services per monitorare e gestire il proprio parco. Impact Handling, distributore esclusivo di Cat Lift Trucks nel Regno Unito, ha suddiviso il parco in zone a seconda dell’attività commerciale del cliente e le famiglie di veicoli. Le informazioni ➔

Gestione del parco 54

Visitate: www.suiko.co.uk

Passare attraverso la dimensione

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1. OEE (efficacia globale delle attrezzature) ha contribuito a trasformare le prestazioni dove è stato usato, ma avrà un ruolo nel funzionamento di un parco di carrelli?2. La raccolta dei dati è essenziale e, dato che molti carrelli ora arrivano già attrezzati con software per il monitoraggio delle prestazioni, i mezzi di raccolta sono semplici.

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Gestione del parco 76

“Le informazioni sui vari lavori sono ottenute tramite la tecnologia wireless e trasmesse al server centrale mentre i dati sono raccolti e fascicolati su documenti Excel per facilitare l’identificazione dei ‘Top 10’ carrelli con problemi e questioni collegate.”

A detta di Mal Reade, il consulente di Suiko responsabile per il progetto di miglioramento: “I numeri funzionano esattamente allo stesso modo nei settori di logistica come nella produzione.Abbiamo installato schede e misurato dal basso verso l’alto. In questo modo i conducenti hanno controllato le proprie prestazioni e la somma dei risultati così ottenuti

➔ sui vari lavori sono ottenute tramite la tecnologia wireless e trasmesse al server centrale mentre i dati sono raccolti e fascicolati su documenti Excel per facilitare l’identificazione dei ‘Top 10’ carrelli con problemi e questioni collegate. Questo sistema assicura a Impact Handling e ai propri clienti un quadro chiaro delle prestazioni del parco e consente lo sviluppo di strategie efficaci per migliorare la disponibilità e il controllo dei costi. In un progetto intrapreso per una multinazionale leader produttrice di derrate alimentari Suiko ha creato una matrice di informazioni e di obiettivi che ha permesso all’azienda di migliorare il monitoraggio delle sue operazioni di magazzino e, di conseguenza, le proprie prestazioni.

ha rappresentato la performance del turno”. L’introduzione della metodologia ha seguito il modello familiare di una sessione di lavoro iniziale, la descrizione degli obiettivi e la parte sostenuta dagli operatori.

I compiti specifici obiettivati erano la gli errori durante la preparazione degli ordini che possono apparire di poca importanza agli operatori e agli estranei, forse risultando in una ramanzina mite per i conducenti, ma gli amministratori e i gestori del magazzino sono ben consapevoli che questi errori provocano sprechi, perdita di tempo e costi più alti.

Il signor Reade ci ha spiegato: “Gli errori di prelievo generano una quantità enorme di lavoro sprecato dato che necessitano molte operazioni amministrative. Il cliente rifiuta la consegna e presenta un reclamo che deve essere gestito. Si genera una nota di credito e poi si concorda una nuova consegna – alcuni clienti più risoluti potrebbero insistere in un rimedio immediato.” Dato che la consegna Just In Time è ormai diffusa, potrebbe essere necessario un “rimedio immediato” nella maggior parte dei casi, piuttosto che solo per pochi clienti “più decisi”.

“Gli errori di prelievo generano una quantità enorme di lavoro sprecato dato che necessitano molte operazioni amministrative.”

Poi ha aggiunto: “Circa la metà dei problemi di consegna derivano dal produttore – per esempio perchè non ha sufficienti scorte – ma il 50% è causato dalle operazioni di logistica, sia esterne che interne, perchè è stato prelevato il prodotto sbagliato. Migliorando il prelievo si ottengono molti guadagni”. Questi risultati forse non sono visti dalle persone che in pratica eseguono il lavoro, ma è necessario sottolinearne il valore e l’importanza anche per loro – insieme al lato pratico che hanno la possibilità di apportare una differenza enorme e preziosa, iniziando con la misura del problema. Il piano a lungo termine era di estendere il miglioramento agli impianti nel Regno Unito, Sud Africa, Germania e altri luoghi. Per ottenere ciò è essenziale l’impegno assoluto dell’operatore.

Il signor Reade ha continuato: “La maggior parte delle strutture ha uno scanner per il codice a barre, quindi l’acquisizione dei dati è facilmente disponibile. Le informazioni possono essere scaricate da un’unità sul carrello stesso”.

Facendo il paragone tra gli errori durante il prelievo del prodotto e le prestazioni si migliorano le posizioni e le politiche di stoccaggio, tanto per fare un esempio chiedendo quanta merce si stocca, come e dove. L’azione stessa di misurare e far conoscere i risultati può migliorare le prestazioni, prima ancora di apportare modifiche formali e migliorare il modo di comportarsi.

3. Illustrazione di un tipico centro di comunicazioni, implementato come parte dell'OEE (efficacia globale delle attrezzature). Viene mostrato di seguito un grafico tipico degli obiettivi. 4. A Cat Logistics* le informazioni sul lavoro svolto sono raccolte attraversola tecnologia wireless e trasmesse al server centrale. I dati sono presentati sudocumenti Excel, fornendo un quadro chiaro delle prestazioni dei carrelli alla società Impact ed ai suoi clienti. 5. Il 50% dei problemi di consegna sono causati dall'operazione di logistica che fa errori di prelievo. Migliorare il prelievo può apportare una differenza enorme e preziosa per l’ intera attività.

Gestione del parco

Visitate: www.impact-handling.com

“L’azione stessa di misurare e far conoscere i risultati può migliorare le prestazioni, prima ancora di apportare modifiche formali e migliorare il modo di comportarsi. ”

A detta del signor Reade: “Se si dispone di due magazzini, uno con un team di persone pienamente motivate e impegnate, e l’altro no, di sicuro il primo sorpasserà il secondo”. La misura chiave è rappresentata dal compimento dei cicli di prelievo alla fine dei turni e al cambio del personale. Vi sono inclusi la misurazione della causa e questioni quali pallet impossibili da magazzinare; un’attivazione difettosa – in pratica errori di sistema; errori di spedizione; danni e così via. In realtà, qualsiasi cosa che ha avuto un impatto sulla capacità degli operatori di completare il proprio compito in modo efficace.

Cat Logistics* ha identificato la disponibilità del veicolo come un fattore di primaria importanza e ha introdotto un sistema chiamato FTC (Fork Truck Control = controllo del carrello) per monitorare e controllare i danni. Ogni operatore ha il proprio fob che identifica chi sta guidando il carrello in qualsiasi momento. FTC ha contribuito a ridurre il numero di incidenti, identificare i bisogni formativi e modificare il comportamento dei conducenti. La disponibilità del parco carrelli è ora superiore al 97%. La manutenzione pianificata - e l’aderenza alla pianificazione – non solo aiuta a ridurre i guasti e ad identificare i problemi ricorrenti, ma permette anche di risolverli partendo dalla causa principale. Ma OEE, come tutte le buone idee, non è una panacea; è soltanto uno strumento che un gestore di magazzino dovrebbe avere a sua disposizione.

“Ma OEE, come tutte le buone idee, non è una panacea; è soltanto uno strumento che un gestore di magazzino dovrebbe avere a sua disposizione.”

A detta del signor Reade: “Si misurano i risultati degli operatori in diversi modi; OEE è una leva che noi potremmo scegliere di tirare. Possiamo anche parlare dei danni, come generare le idee, misurare l’assenteismo, la sicurezza sul lavoro e l’affidabilità del personale, per esempio quando un particolare cliente segue un approccio per la sicurezza basato sul modo di comportarsi e prende in considerazione il comportamento piuttosto che le azioni “. Il miglioramento delle prestazioni non è il risultato di un singolo ‘proiettile magico’, ma piuttosto è la conseguenza di un approccio pianificato e strategico per ottenere il massimo dal personale, dalle strutture e persino dalla geografia del magazzino. Ma OEE certamente aiuta a misurare e gestire meglio l’intera operazione. nSaremo felici di avere le vostre reazioni a questo articolo: [email protected]

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RESULTS

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Un tipico centro di comunicazione. Si utilizzano tabelle per misurare le prestazioni, identificare i problemi e proporre le soluzioni.

A Azioni a breve termine

B Azioni a lungo termine

C Misura ogni giorno i risultati e le pratiche (durante 30 giorni) Con le varie tendenze

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B

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Numero di incidenti/infortuni registrabili per il mese. Obiettivo = 0

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* Cat Logistics è stata venduta nel 2012 e ora si chiama Neovia Logistics www.neovialogistics.com.

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Produttività 98

modo si considerano, si parla soltanto di 4 attività principali: accettazione merci, stoccaggio, prelievo dell’ordine e spedizione. Le operazioni di cross docking fondamentalmente eliminano la maggior parte delle attività costose di magazzinaggio e prelievo del prodotto, accelerando la consegna delle merce ai negozi e clienti. I carichi vengono scaricati alla baia d’ingresso. Le merci sono messe in ordine e poi poste in corridoi dai quali in seguito verranno caricate nuovamente sui camion - dentro e fuori il magazzino in un tempo minimo.

“Le operazioni di cross docking fondamentalmente eliminano la maggior parte delle attività costose di magazzinaggio e prelievo del prodotto, accelerando la consegna delle merce ai negozi e clienti.”

La figura 1 illustra il processo molto semplicemente. I fornitori A, B e C consegnano i loro prodotti; le merci sono caricate in qualsiasi combinazione sui camion che partiranno per i negozi. Ora questo sistema può sembrare una soluzione veramente semplice, ma in realtà richiede una categoria particolare di prodotti, un controllo costante delle informazioni e dati e una catena di approvvigionamento ben studiata, dato che può funzionare correttamente soltanto se esiste una stretta relazione con i fornitori e i soci per la distribuzione. Parleremo più tardi di quali prodotti si tratta e daremo uno sguardo più attento agli altri due requisiti.

Nelle operazioni di cross docking ci sono molte consegne durante la giornata. I fornitori devono pertanto essere informati in modo preciso e tempestivo sulle consegne che

devono fare quel giorno. Al bacino di carico si deve sapere quali prodotti arriveranno a quale baia e dove devono essere trasportati. Sembrerebbe quindi essere necessario usare subito metodi di supporto come Electronic Data Interchange (EDI = scambio di dati informatizzati) piuttosto che considerarli solo come strumenti opzionali. Ma il processo non si ferma a informare la filiera dato che il personale deve pianificare le consegne negli spazi di tempo precisi altrimenti il bacino di carico inizierà a diventare congestionato. Inoltre, è necessario aver definito bene in anticipo la qualità di ogni consegna dato che non ci sarà tempo per controllarla all’accettazione merci.

“Nelle operazioni di cross docking ci sono molte consegne durante la giornata. I fornitori devono pertanto essere informati in modo preciso e tempestivo sulle consegne che devono fare quel giorno.”

Quindi possiamo vedere che le operazioni di cross docking richiedono una perfetta organizzazione. Ciò vale anche per la disposizione del bacino di carico stesso che nella maggior parte dei casi è disposto in una formazione a L, ma ci sono anche forme a T e H. Un decennio fa Bartholdi e Gue, ricercatori e scienziati statunitensi, avevano definito un modello secondo il quale si può calcolare la miglior disposizione possibile per un magazzino che svolge operazioni di cross docking. Parametri come il numero delle entrate, le distanze, gli spazi intermedi e la rotazione delle merce hanno tutti una considerevole influenza sulla forma finale. ➔

Produttività

Per incrementare le prestazioni in magazzino

Il fatto che il consumatore ha cambiato il modo di fare gli acquisti e la dura congiuntura economica costringono i manager di logistica a riorganizzare la propria supply chain. Le operazioni di cross docking sembrano offrire molte promesse positive, ma forniranno una soluzione per tutti? Gian Schiava scopre i pro e i contro.

Il recente boom dell’e-commerce ha cambiato per sempre il modo in cui acquistiamo le merci ed ha causato anche

aspettative maggiori per quanto riguarda i tempi di consegna, la scelta e il servizio al cliente. Nel numero 19 della rivista eureka abbiamo letto come i nuovi modelli di business sono popolari e in continua evoluzione. Oltre a questo, le spese complessive sono in diminuzione e non è difficile immaginare che la battaglia per la quota di mercato sarà sempre più dura. Di conseguenza, i responsabili per la logistica devono assicurarsi che le operazioni di stoccaggio e distribuzione da un’attività di

supporto diventino un contributo al profitto. Il sistema di cross docking è conosciuto fin dal decennio del 1930, ma soltanto negli ultimi decenni è emerso come un ottimo metodo nella lotta per la sopravvivenza. Scopriamo come funziona.

Cosa si intende per operazioni di cross docking?Ci sono parecchie definizioni in giro che descrivono cross docking più o meno accuratamente, ma probabilmente la cosa più chiara è spiegare il concetto guardando le funzioni di base di un magazzino. In qualunque 1

1. I fornitori A, B e C consegnano i loro prodotti; le merci sono caricate in qualsiasi combinazione sui camion che partiranno per i negozi.

le operazioni di cross docking rappresentano la panacea definitiva?

IN ENTRATA/FORNITORI

IN USCITA/ CLIENTI

CROSS DOCKINGCENTRO DI DISTRIbUzIONE

Scarico, Selezione, Smistamento, Ricarico.

A

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C

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PRIMA DEL SISTEMA DI CROSS DOCKING

DOPO IL SISTEMA DI CROSS DOCKING

Fornitori

Clienti

Fornitori

Clienti

Cross Docking Centro di distribuzione

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2. Le operazioni di cross docking fondamentalmente eliminano la maggior parte delle attività costose di magazzinaggio e prelievo del prodotto, accelerando la consegna delle merce ai negozi e clienti.

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Produttività/Sostenibilità 1110

Produttività

➔ Vantaggi del metodo cross dockingAvendo constatato che l’attività di logistica apparentemente semplificata che va sotto il nome di cross docking richiede un’organizzazione perfetta e una precisione militare, cerchiamo ora di dare un’occhiata ai vantaggi principali.

Il primo è un’attività ridotta nel magazzino. Più precisamente, si elimina quasi completamente la necessità dello stoccaggio e il prelievo dell’ordine, quindi una richiesta minore dello spazio e meno rischio associato al mantenimento dello stock.

Un magazzino più piccolo significa meno personale e costi più bassi per la manodopera. La riduzione dei costi tuttavia non rappresenta l’unico vantaggio dato che con le operazioni di cross docking si migliorano significativamente i tempi di consegna e il servizio ai clienti. Ultima considerazione, ma non meno importante, il flusso migliore delle informazioni ed i dispositivi moderni track and trace (rintraccia e segui il percorso) garantiscono che il responsabile della logistica abbia una migliore visione della posizione e condizione della merce lungo tutta la filiera.

“Un magazzino più piccolo significa meno personale e costi più bassi per la manodopera. La riduzione dei costi tuttavia non rappresenta l’unico vantaggio dato che con le operazioni di cross docking si migliorano significativamente i tempi di consegna e il servizio ai clienti.”

Cross docking sembra essere ideale per le merci con un alto turn-over, prodotti che non richiedono ulteriore manipolazione come un nuovo imballaggio o modifica e articoli deperibili. Soprattutto nei settori industriali come quello delle derrate alimentari, sanitario, vendita al dettaglio in generale e in particolare della moda, il metodo si è rivelato una soluzione ideale.

SvantaggiAbbiamo già visto che le operazioni di cross docking richiedono un alto grado di organizzazione e l’uso delle moderne tecnologie di informatica, il cui costo potrebbe anche annullare il risparmio ottenuto riducendo lo spazio nel magazzino e le attività di prelievo della merce. Un altro svantaggio è che i soci nella filiera potrebbero non essere capaci a rispondere ai requisiti del processo di consegna che questo richiede da loro.

Cross docking è anche difficile da attuare se il turn-over è basso. In queste circostanze, i sistemi e l’organizzazione convenzionale del magazzino sono sufficienti per svolgere il lavoro al meglio. Infine abbiamo già accennato che non avrebbe senso adottare il sistema di cross docking nei casi in cui è necessario modificare il prodotto.

Esigenze per le attrezzatureSi può dire con sicurezza che le operazioni di cross docking necessitano principalmente che l’apparecchiatura utilizzata sia veloce. Dal

momento in cui arrivano i camion, i prodotti devono viaggiare attraverso il magazzino al ritmo più veloce possibile. Carrelli elevatori, transpallet alimentati e nastri trasportatori devono consegnarli alla baia indicata per l’uscita entro il più breve tempo possibile. I carrelli elettrici con modalità di prestazioni diverse , come la gamma Cat® EP16-20(C)PN(T), si possono facilmente adattare al lavoro duro di cross docking loro richiesto e sono abbastanza versatili per funzionare bene anche in spazi limitati. Se si tratta solo di piccole distanze vale la pena di prendere in considerazione transpallet come un’alternativa.

L’ultima panaceaE così, le operazioni di cross docking ora rappresentano l’ultimo rimedio o la miglior soluzione per tutti i problemi e le difficoltà nel magazzino? Abbiamo imparato a conoscere i pro e i contro di questo sistema, ma la realtà dimostra che si devono prendere in considerazione numerosi fattori per arrivare ad una decisione informata se implementare oppure no il sistema di cross docking. Dopo tutto, ogni organizzazione ha i propri obiettivi e priorità in termini di costi, quota di mercato desiderata, scelta del prodotto e organizzazione della filiera. Vale la pena di parlare con i colleghi professionisti e poi visitarli per vedere come si sono regolati durante il processo per prendere la decisione. Condividete le vostre opinioni e necessità con esperti per la movimentazione dei materiali come il vostro concessionario della Cat Lift Trucks e chiedete loro di valutare la vostra situazione. I cambiamenti non devono accadere immediatamente , quindi prendete il tempo necessario per studiare attentamente le opzioni. nSaremo felici di avere le vostre reazioni a questo articolo: [email protected]

Un po’ di storiaBenchè le operazioni di cross docking abbiano guadagnato popolarità negli ultimi quindici anni, non è definitivamente un’idea nuova. Nel lontano 1930 il sistema fu utilizzato negli Stati Uniti nell’industria degli autotrasporti e poi dai militari statunitensi. Wall Mart è stato probabilmente uno dei primi rivenditori ad implementarlo con successo nella propria filiera mentre Ahold, un rivenditore olandese, ha sviluppato una strategia chiamata ‘oggi per domani’ nel decennio del 1990 per garantire la consegna ai propri punti vendita nel minor tempo possibile. Dato che l’obiettivo dell’azienda è di offrire la più ampia gamma di prodotti, lo spazio di stoccaggio presso i negozi deve essere ridotto al minimo. Le operazioni di cross docking sono diventate parte della soluzione. La società ha sviluppato diverse variazioni utilizzando una rete di magazzini nazionali e regionali. Oggi, Ahold è leader di mercato nei Paesi Bassi e si sta espandendo anche negli Stati Uniti.

Sostenibilità

Leggi l'articolo di Wikipedia su Cross Docking.

3. Nel 2004, Bartholdi & Gue hanno dimostrato che una forma a rettangolo è ideale per strutture con 150 porte o meno. Per strutture con 150-200 porte una forma a "T" è più conveniente mentre, per strutture con 200 o più porte, per ridurre il costo al minimo la forma migliore sarà una "X".

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Va sottolineato fin dall’inizio che questo articolo parla di fare soldi, non di spenderli. Si concentra su come

risparmiare l’energia, diminuire i costi per il materiale ed i servizi, mantenere la produttività e assicurare che l’attività sia più efficiente. Per queste ragioni vi preghiamo di continuare a leggerlo, anche se non vi considerate un ambientalista.

Ma prima diamo soltanto una rapida definizione della compatibilità ambientale – o ‘sostenibilità’, come spesso è nota. Per sostenibilità si intende l’utilizzo delle risorse del pianeta in modo da garantire che non si esauriscano evitando un danno eccessivo all’ambiente che potrebbe distruggere la qualità – o addirittura la possibilità – della vita in futuro.

“Per sostenibilità si intende l’utilizzo delle risorse del pianeta in modo da garantire che non si esauriscano evitando un danno eccessivo all’ambiente che potrebbe distruggere la qualità – o addirittura la possibilità – della vita in futuro.”

Riduzione dell’inquinamento e dei consumiLa conservazione delle materie prime della terra - compreso il carburante - e la prevenzione dell’inquinamento e altri effetti distruttivi sono problemi strettamente correlati che spesso incontriamo quando si parla delle operazioni e attrezzature per la movimentazione dei materiali.

Una delle sfide più evidenti per la nostra generazione è quella di ridurre il consumo di combustibili fossili. Oltre al fatto che si tratta di una risorsa limitata, la combustione di questi materiali crea inquinamento sotto forma di anidride carbonica e altre sostanze direttamente più tossiche. Ormai tutti dovrebbero essere consapevoli che l’accumulo nell’atmosfera di anidride carbonica e di altri ‘gas serra’ sta causando cambiamenti sfavorevoli nel clima.

Oltre al carburante, la nostra industria

Essere ‘verde’ è molto di moda ed è qualcosa che i clienti richiedono sempre di più dai propri fornitori. In più, scelte ecocompatibili fanno spesso il migliore senso da un punto di vista economico.

In questa sintesi, Mark Nicholson elenca le considerazioni principali quando si sceglie un carrello elevatore ‘sostenibile’.

consuma materiali per la costruzione ed il funzionamento dei carrelli, oltre che per i servizi associati. La maggior parte di questi materiali diventano prima o poi dei rifiuti ed a questo punto potrebbero diventare sostanze inquinanti.

In questo numero di eureka ci atterremo al tema della scelta di carrelli che minimizzano il nostro impatto sull’ambiente; allo stesso modo, si possono addurre ragioni solide dal punto di vista economico per scelte sostenibili nella progettazione, nelle attrezzature e nelle pratiche operative degli ambienti che li circondano.

Come scegliere la giusta alimentazioneUna delle prime decisioni da prendere quando si sceglie un carrello è quale fonte di alimentazione si desidera utilizzare. Di solito si tratta di diesel, GPL o a batteria. La compatibilità ambientale non può essere l’unica considerazione dato che non conviene comprare un carrello particolarmente “verde” se non è in grado di affrontare il lavoro per cui è stato acquisito. L’opzione più ecologica varierà tra le varie applicazioni e in alcuni casi potrebbe essere, ad esempio, un modello più grande a diesel.

Molta gente suppone automaticamente che un carrello elettrico sarà sempre più eco-compatibile di un modello termico . Questo non è necessariamente il caso, ma se un’impresa è in grado di ottenere l’elettricità da fonti pulite e rinnovabili, quali vento o energia solare, il carrello elettrico diventa più consigliabile.

“Molta gente suppone automaticamente che un carrello elettrico sarà sempre più eco-compatibile di un modello termico. Questo non è necessariamente il caso.”

In ogni caso, i carrelli elettrici hanno un certo numero di altri vantaggi ambientali. Uno è che richiedono meno manutenzione e sostituzione delle parti usurate a paragone di un carrello termico ; un altro è che le loro prestazioni sono altamente programmabili, ➔

Perché la sostenibilità fa senso da un punto di vista economico

1. Una delle sfide più evidenti per la nostra generazione è quella di ridurre il consumo di combustibili fossili. Oltre al fatto che si tratta di una risorsa limitata, la combustione di questi materiali crea inquinamento sotto forma di anidride carbonica e altre sostanze direttamente più tossiche.2. I carrelli elettrici avanzati Cat 48V, con capacità da 1,3 a 2,0 tonnellate, sono facilmente programmabili per prestazioni di risparmio energetico e includono altre caratteristiche verdi come freni senza manutenzione, una potente frenatura a recupero d’energia e un lungo intervallo di tempo per la manutenzione.

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Sostenibilità/'Sicurezza sul lavoro 1312

Sicurezza sul lavoroSostenibilità

Qual è la vostra posizione?

Anche se la normativa per la sicurezza sul lavoro varia tra i paesi CE, ci sono molti elementi in comune come la

direttiva quadro sulla sicurezza e salute sul lavoro (1989) e molte similarità tra le norme nazionali applicate. Un principio riconosciuto da tutti è la necessità di riferire gli incidenti relativi al lavoro, il che significa che – in teoria – tutti i governi hanno un buon punto di partenza per analizzare e confrontare le prestazioni di sicurezza.

L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) raccoglie le statistiche dai vari enti nazionali che poi sono fascicolate, analizzate e riportate da Eurostat, l’ufficio statistico della CE. Dato però che ogni paese ha i propri sistemi e criteri per la raccolta dei dati, le informazioni non sono sempre direttamente comparabili tra di loro, ma vi è sufficiente comunanza per consentire di trarre alcune conclusioni molto utili.

Quindi se vogliamo sapere, per esempio, quanti incidenti si verificano ogni anno

Le statistiche sugli incidenti pericolosi rappresentano gli elementi essenziali per garantire una maggior sicurezza sul lavoro. Ad esempio, ci aiutano a capire la scala di ogni problema e ad individuare le questioni che richiedono attenzione più urgentemente.

Mark Nicholson scopre che le statistiche relative in particolare al settore della logistica non sono facili da trovare e parla con un rappresentante dell’FTA (Freight Transport Association cioè l’associazione delle società di trasporto) del nuovo sistema dei punti di riferimento per la sicurezza.

nel settore del trasporto merci su strada, dovremmo riuscire a trovare un rapporto Eurostat contenente i dati rilevanti...

In pratica, non è possibile rispondere a questa domanda anche all’interno di un singolo paese. Quando si verifica un incidente che coinvolge un veicolo merci, alcune industrie lo riferiranno sotto una categoria e alcune sotto un’altra. In seguito gli enti governativi che gestiscono le statistiche le uniranno per un certo numero di industrie in categorie molto più ampie che ‘logistica del trasporto merci su strada’.

Inoltre alcuni paesi, compreso il Regno Unito, registrano gli incidenti su strada in un modo diverso dagli incidenti che coinvolgono gli stessi veicoli, ma sul posto di lavoro.

Il risultato è che non esiste un modo facile per scoprire se la logistica è sicura oppure no o di comparare le prestazioni di sicurezza della Vostra società con un’azienda ‘media’, studiando le informazioni dell’Eurostat o i rapporti di enti nazionali. ➔

Per saperne di più andare a www.osha.europa.eu.

➔ quindi è possibile impostare i parametri dando la priorità al risparmio energetico e assicurare che gli operatori siano ‘costretti’ a guidare in modo economico e sicuro. Per ambienti interni dove non sono consentite le emissioni di un motore l’unica opzione potrebbero essere gli carrelli a batteria o forse, nel futuro, con pile a combustibile.

L’obiettivo è l’efficienza energeticaDopo aver deciso l’alimentazione è necessario studiare le informazioni ambientali date su ogni modello e decidere quali sono i carrelli più verdi che soddisfano i propri requisiti operativi. Tra le questioni chiave si annoverano la loro efficienza energetica, le emissioni, la riciclabilità e le altre misure per controllare l’inquinamento o i rifiuti.

I progressi tecnologici nei motori termici, come l’ultima generazione di catalizzatori trivalenti disponibili per i carrelli LPG, stanno costantemente riducendo non solo il consumo del carburante, ma anche le emissioni nocive. Allo stesso tempo, anche l’efficienza energetica dei carrelli elettrici aumenta di continuo poichè la tecnologia elettronica diventa sempre più sofisticata.

Si dovrebbe anche tener presente che i carrelli elettrici più avanzati sono i più versatili in termini di programmabilità. Ciò consente di configurare le impostazioni di prestazione in modo tale da raggiungere il miglior equilibrio auspicato tra l’economia e la produttività; inoltre, nel corso degli anni è possibile riconfigurare il carrello per soddisfare le esigenze in continua evoluzione, piuttosto che abbandonarlo nell’ambiente e acquistarne uno nuovo.

Prendere in considerazione tutti i costiL’energia non è l’unico costo permanente associato ad un carrello elevatore; un altro è la spesa per la manutenzione e le riparazioni. Fa senso dal punto di vista economico ed ecologico pagare un po’ di più per un carrello i cui componenti sono resistenti piuttosto che un modello economico che richiederà sostituzioni regolari, maggior tempo di manutenzione e periodi più lunghi fuori servizio nella baia di riparazione.

Si possono prendere in considerazione tecnologie di bassa usura come freni a bagno d’olio praticamente esenti da manutenzione ed inoltre è opportuno pensare alla possibilità di scegliere caratteristiche che riducono il costo di un’usura eccessiva o danni accidentali. Ad esempio, in alcune unità indicatori del peso del carico o del’altezza di sollevamento aiuteranno gli operatori ad evitare di superare accidentalmente la capacità residua sicura per il carrello.

I carrelli variano nella quantità di liquido refrigerante, olio idraulico ed altri fluidi utilizzati. Queste modalità possono garantire un risparmio continuo sul costo, nonché ridurre la quantità di rifiuti tossici che prima o poi deve essere smaltita.

Pensare al futuroUn’altra cosa da prendere in considerazione è la riciclabilità dei componenti del carrello. Di per se stesso questo aspetto non può fare alcuna differenza economica per l’acquirente, però non solo non costa di più comprare un modello altamente riciclabile, ma sottolinea

ulteriormente la vostra credibilità “verde”. Produttori come Cat® Lift Trucks tengono in

mente la riciclabilità e la possibilità di riusare alcune parti quando costruiscono i carrelli. Il modo in cui sono costruiti consente di scambiare facilmente parti obsolete o logorate mentre molti dei loro componenti possono essere riusati di nuovo anziché rottamati. Mantenere le macchine in azione, anziché gettarle, è un buon principio ecologico. Indipendentemente dal fatto che si aggiorni o usi di nuovo parti del carrello stesso quando cambiano le esigenze o il carrello passa a un nuovo proprietario, le persone e il pianeta ne trarranno un gran vantaggio.

Se scegliete un carrello resistente e versatile sarete non solo premiati con prestazioni affidabili ogni giorno, per tutta la sua durata, ma potrete anche beneficiare di un buon prezzo di rivendita quando decidete di sbarazzarvene.

L’orgoglio di essere verdeCome abbiamo visto, è possibile fare scelte ecocompatibili che immediatamente fanno risparmiare denaro o che rappresentano buoni investimenti a lungo termine per quanto riguarda la redditività. Esistono altre caratteristiche ecologiche che non influenzano il costo del carrello, ma permettono di fare un ulteriore contributo alla tutela dell’ambiente.

Avendo adottato tali scelte sostenibili come parte della vostra politica di responsabilità sociale, assicuratevi di dire il fatto anche agli altri. È una buona notizia. E se vi sentite generosi dopo aver risparmiato soldi nei modi descritti, potreste fare una donazione a un ente di beneficenza locale per la conservazione dell’ambiente. L’organizzazione sarà senza dubbio interessata a pubblicizzare il vostro contributo rafforzando il messaggio positivo che vi preoccupate dell’ambiente – una cosa che i clienti di oggi vogliono sentire. nSaremo felici di avere le vostre reazioni a questo articolo: [email protected]

Il cambiamento climatico esiste veramente?OK, è possibile trovare alcuni scienziati che non credono nel cambiamento climatico, ma si possono anche trovare scienziati che sostengono che il mondo è piatto. All’interno della comunità scientifica mondiale la stragrande maggioranza degli esperti, e particolarmente quelli che si specializzano nello studio del clima, avvisa che il cambiamento climatico è una realtà preoccupante e che l’attività umana ne è la causa. Ridurre la nostra “impronta” bruciando meno combustibile fossile è un elemento principale nella protezione del ambiente ed allo stesso tempo ci incoraggia a diminuire le bollette del carburante.

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3. Il carrello Cat® LPG GP15-35N garantisce un catalizzaztore trivalente pulito ed economico con controllo a ciclo chiuso. Le sue tre funzioni chiave sono di convertire gli ossidi di azoto tossici in azoto e ossigeno, il monossido di carbonio in diossido di carbonio e gli idrocarburi in anidride carbonica e acqua. Il controllo a ciclo chiuso assicura il mix ottimo di aria e carburante in tutti i momenti.

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Vi sentite generosi? Se avete risparmiato soldi facendo scelte sostenibili perché non fare una donazione ad un istituto di beneficenza interessato alla natura per dimostrare il vostro inter-esse nell’aspetto ecologico?

Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) www.lipu.it

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Sicurezza sul lavoro 1514

➔ “Il risultato è che non esiste un modo facile per scoprire se la logistica è sicura oppure no o di comparare le prestazioni di sicurezza della Vostra società con un’azienda ‘media’, studiando le informazioni dell’Eurostat o i rapporti di enti nazionali.”

Nuovo sistema di valutazione comparativaPer ovviare a questo problema, il gruppo di lavoro sulla sicurezza della logistica dell’FTA per il Regno Unito ha istituito un nuovo sistema di valutazione comparativa.

L’FTA è un’organizzazione che rappresenta gli operatori di veicoli merci e gli spedizionieri di merci su strada. Il gruppo di lavoro per la sicurezza nella logistica è nato nel 2010 con l'obiettivo di ridurre i livelli di morte sul lavoro, infortuni e problemi di salute nel settore della logistica.

Una vasta gamma di conoscenze ed esperienze è messo a disposizione al gruppo da 36 organizzazioni membre che rappresentano non solo le tradizionali società di logistica terzi, ma anche ditte che consegnano pacchi, offrono servizi di courier e express e altri settori come rivendite al dettaglio, derrate alimentari, bevande, utenze e rifiuti. L’aspetto importante è che accumula gli specialisti dei trasporti e della sicurezza, i cui dati uniti sono fondamentali se si desidera fare dei progressi.

A lungo termine, il gruppo saprà identificare le questioni chiave e contribuire a migliorare la sicurezza decidendo quali sono le buone prassi nel settore, poi condividendole e promuovendole. Prima di poterlo fare efficacemente, tuttavia, sono necessari i dati, come ci ha spiegato Sally Thornley, responsabile per la conformità a FTA:

“Il nostro primo passo consiste nell’identificare e misurare i problemi. Non possiamo sperare di migliorare una situazione fino a quando non l’abbiamo capita. Le statistiche sulle

prestazioni di sicurezza nella logistica sono molto difficili da estrarre dalle cifre RIDDOR* [le regole sulla segnalazione degli infortuni, malattie e occorrenze pericolose (Reporting of Injuries, Diseases and Dangerous Occurrencies Regulations). In effetti, gli incidenti stradali non sono neanche inclusi in questi gruppi di dati. L’unico modo in avanti è di raccogliere noi stessi i dati necessari.

“Il gruppo ha deciso di concentrarsi su un numero limitato di indicatori di prestazioni chiave e quantificabili. Abbiamo bisogno di ottenere le informazioni che i membri dell’FTA potrebbero trovare utili, ma senza esigere troppo dal tempo a loro disposizione. Abbiamo riconosciuto che le procedure e i sistemi di annotazione degli incidenti sono diversi anche nella stessa società, così ci siamo limitati alle misure che potrebbero essere facilmente confrontate.

“Le statistiche sulle prestazioni di sicurezza nella logistica sono molto difficili da estrarre dalle cifre RIDDOR* [le regole sulla segnalazione degli infortuni, malattie e occorrenze pericolose (Reporting of Injuries, Diseases and Dangerous Occurrencies Regulations). In effetti, gli incidenti stradali non sono neanche inclusi in questi gruppi di dati. L’unico modo in avanti è di raccogliere noi stessi i dati necessari.” Sally Thornley, FTA Director of Compliance

“Quello che i contributori otterranno dalla ricerca è uno ‘specchio’ delle proprie prestazioni di sicurezza e una ‘finestra’ su come si sta comportando l’intero settore “.

Inizialmente, solo un piccolo numero di aziende hanno completato il semplice modulo di richiesta di dati circolato dall’FTA all’inizio del 2013. I dati inviati dalle società sono tenuti in forma anonima. Mano a mano che la quantità di dati aumenta, il gruppo mira ad avere

Statistiche esistenti

Un grave problema con le statistiche e le relazioni disponibili al pubblico dall’Health and Safety Executive (esecutivo per la sicurezza sul lavoro) del Regno Unito o da qualsiasi altro paese, è che le categorie del settore sono molto ampie. Nelle statistiche seguenti la logistica è inclusa nella categoria di ‘trasporto e stoccaggio’ che comprende diverse attività come il trasporto dei passeggeri, la movimentazione delle merci e la gestione dei magazzini. Se, ad esempio, si nota che le cadute dall’alto sono comuni, ci piacerebbe sapere in che rapporto sono le cadute da un camion, da un altro veicolo o da una scaffalatura.

È possibile che molti incidenti nel settore logistica del trasporto merci su strada siano segnalati sotto altre categorie dell’industria. Ad esempio, se un operaio edile è ferito da un mattone che cade da un camion di consegna al cantiere, verrà considerato un incidente nell’ambito delle costruzioni o della logistica (o trasporto e stoccaggio)?

Tuttavia, le ultime statistiche citate sul sito HSE ci danno alcuni spunti interessanti sul modo in cui la nostra industria si confronta con le altre e quali sono le principali fonti di rischio.

Ci mostrano che circa due terzi delle lesioni mortali ai lavoratori, in tutti i settori, sono causate da uno dei seguenti incidenti: una caduta dall’alto; l’essere colpito da un oggetto in movimento o che sta cadendo; intrappolato in una struttura crollante o investito da un veicolo. Di tutti questi incidenti la caduta degli oggetti, l’essere investiti da un veicolo e le cadute sembrerebbero essere particolarmente rilevanti per la logistica.

Guardando le cause degli infortuni non mortali, la categoria più comune fra tutte è quella delle ‘ferite durante la movimentazione’. Di nuovo, questo aspetto è particolarmente preoccupante per la logistica.

Le statistiche dell’HSE mostrano che il trasporto sul posto di lavoro è coinvolto nel 26% degli infortuni mortali ai lavoratori. Questa è un’altra categoria molto ampia, in quanto comprende carrelli elevatori, automobili e altre forme di trasporto, nonché grandi automezzi.

In relazione a questa categoria di incidenti, quello del trasporto e stoccaggio è indicato come il settore industriale più rischioso. Le cifre annuali riportate indicano che, per ogni 100.000 lavoratori, ci sono 2,3 decessi, 40,3 ferite gravi e 139,9 lesioni in totale.

L’industria idrica e dei rifiuti sone le prossime tabella dei rischi e questi due settori hanno tassi di infortunio più di tre volte quelli di qualsiasi altro settore.

Confrontando il numero annuale totale degli infortuni per ogni settore, troviamo che il trasporto e stoccaggio mostra le cifre più alte per scivolate, inciampi e cadute (486 per 100.000 dipendenti), il secondo più alto per le ferite nella movimentazione (417 ogni 100.000) e il secondo più alto per lesioni causate dai veicoli (46,3 ogni 100.000).

Come un’indicazione molto approssimativa del modo in cui il tasso delle lesioni cambia tra i vari paesi, le cifre più recenti pubblicate da Eurostat mostrano, ad esempio, un numero annuale di 0,59 vittime per 100.000 lavoratori nel Regno Unito (in tutti i settori, non solo quello della logistica) e numeri abbastanza simili per i Paesi Bassi e la Germania. Le tariffe corrispondenti per gli altri paesi includono 1,73 per l’Italia, 2,04 per la Spagna e 2,07 per la Francia.

informazioni sufficienti per consentire l’analisi comparativa dei settori specifici all’interno del settore logistica.

Indicatori di prestazioni chiaveIl livello di gravità di un incidente Off-Road è classificato in modo diverso da quello di un incidente su strada, almeno nel Regno Unito. In tutti i casi, vengono conteggiati gli incidenti mortali e le lesioni indipendentemente dal fatto che siano subiti dai dipendenti, dai visitatori o dal pubblico.

Per gli incidenti Off-Road le categorie utilizzate nel sistema di benchmarking sono le seguenti: 1. Fatale 2. *RIDDOR (abbastanza grave da richiedere la segnalazione di un infortunio) 3. Perdita di tempo (nessuna ferita, ma causa un ritardo sul lavoro) Per gli incidenti stradali le categorie sono: 1. Fatale 2. Infortuni (non mortali) 3. Soltanto danni (nessuna ferita)

Per quanto riguarda il confronto dei risultati gli incidenti Off-Road saranno riferiti per ogni 1.000 dipendenti.

Per gli incidenti stradali, il fattore che fa moltiplicare il rischio non è il numero di dipendenti, ma la distanza percorsa dai veicoli o, se le distanze coinvolte sono relativamente piccole, il numero dei veicoli. I dati saranno pertanto espressi in termini di incidenti per milioni di miglia (1,6 milioni di chilometri) e per migliaia di veicoli.

Che cosa succede ora?Sally Thornley dell’FTA ci spiega: “Dopo aver ricevuto i grafici e le tabelle indicanti le cifre KPI (indicatori di prestazioni chiave) della propria società e quelli dell’industria nel suo complesso, le aziende partecipanti saranno in grado di mappare le proprie prestazioni di sicurezza e di benchmark contro quelle degli altri e potranno vedere in quali settori stanno andando bene e dove invece hanno bisogno di apportare dei miglioramenti.

“Il gruppo di lavoro per la sicurezza nella logistica dell’FTA utilizzerà queste cifre per dare una direzione all’intero settore, quindi i nostri sforzi sono concentrati sulle aree di maggior rischio e l’identificazione delle buone pratiche che hanno influenzato positivamente le prestazioni. I dati inoltre serviranno anche per aggiornare i continui rapporti tra l’esecutivo per la sicurezza sul lavoro e la nostra industria.

“In un’epoca di ‘governo nel piccolo’, questo settore dovrebbe essere applaudito per affrontare i propri problemi e promuovere le buone prassi. Un passo importante è quello di cominciare a misurare le prestazioni sulla base dell’intero settore. Come sanno tutti i buoni manager, non è possibile gestire quello che non si può misurare”. nSaremo felici di avere le vostre reazioni a questo articolo: [email protected]

*Nel Regno Unito gli incidenti devono essere registrati ai sensi delle regole sulla segnalazione degli infortuni, malattie e occorrenze pericolose (Reporting of Injuries, Diseases and Dangerous Occurrencies Regulations = RIDDOR) del 1995.

1. Dati richiesti ai partecipanti nello studio di benchmarking dell’FTA.2. Nel Regno Unito gli incidenti mortali o di lesioni vengono contati indipendentemente dal fatto che siano subiti da dipendenti, visitatori o membri del pubblico.

Per saperne di più andare a www.fta.co.uk.

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Sicurezza sul lavoro

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'Numero degli incidenti off-road:

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Fatali *RIDDOR Tempo perduto

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Attività commerciale o lavoro principale

Numero di dipendenti nel reparto logistica

Numero di veicoli per merci

Numero di chilometri

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Visualizzare le statistiche del settore nel Regno Unito andando a: www.hse.gov.uk.

DAti RiChiESti RElAtivi

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Di SiCuREzzA

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©2013. CAT, CATERPILLAR, i rispettivi logo, il tipico colore “giallo Caterpillar”, il marchio “Power Edge”, e le caratteristiche che identificano i prodotti e la compagnia, sono marchi di fabbrica Caterpillar e non possono essere impiegati senza autorizzazione.

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