Catalogo NaturalStones 2007

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Pietre Naturali del Lazio Natural stones from Latium

Transcript of Catalogo NaturalStones 2007

Pietre Naturali del LazioNatural stones from Latium

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Contents | Sommario▪ Lazio Region An international project for the promotion of natural stones Regione Lazio Un progetto di internazionalizzazione per la promozione delle pietre naturali .......3▪ Sviluppo Lazio, serving Lazio Region Sviluppo Lazio, al servizio del territorio ....................................................................5

▪ Italian Institute for Foreign Trade - ICE Istituto Nazionale per il Commercio Estero .............................................................6

▪ Lazio System figures Il Sistema Lazio in cifre .....................................................................................................7

▪ Industrial districts and production systems Distretti industriali e sistemi produttivi .....................................................................8▪ Stone Museum of the Ausonia Castle A permanent exhibition dedicated to stone materials of the Latium region Museo della Pietra del Castello di Ausonia Uno show room permanente dedicato ai materiali lapidei del Lazio .......................9

▪ Stones from Latium: a natural history of architecture Pietre del Lazio: una storia naturale dell’architettura ...................................... 10

▪ Latium: landscape and geology Il Lazio: territorio e geologia ........................................................................................ 14

▪ Travertine | Travertino .................................................................... 16

▪ Peperino | Peperino ......................................................................... 22

▪ Tuff | Tufo ............................................................................................. 28

▪ Basalt | Basalto ................................................................................. 34

▪ Perlato Coreno | Perlato Coreno ................................................ 40

▪ Main ASTM reference standards Principali normative UNI di riferimento .................................................................. 46

▪ Consortium e producers Consorzi e produttori ...................................................................................................... 47

▪ Contacts Contatti .................................................................................................................................. 48

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Lazio RegionAn international project for the promotion of natural stones

T hanks to “Latium Natural Stones”, the first promotional project of the stony sector, the Lazio Region exports the Made in Italy in its sym-

bols of good taste, beauty, production and entrepreneurial capacity. The initiative, realized by the Lazio Region and Sviluppo Lazio, aims at enhanc-ing the excellence of stones such as basalt, peperino, tuff, travertine, perlato coreno, valuable productions of the province of Viterbo, Tivoli and Guidonia area and the basin of Perlato Coreno in the Ausoni Mountains, in Ciociaria. These materials are admired by architects and professionals, showed off in the most beautiful places all over the world.Between 2006 and 2007, Lazio Region organized the incoming of two for-eign delegations of architects and entrepreneurs who visited some of the main extractive basins of Lazio, in order to make them know the natural stones and the ornamental marbles produced in our territory. Moreover Lazio Region participated in “AIA 2006 - Los Angeles” and “AIA 2007 - San Antonio”, the biggest North American fair of design and architecture.From this point of view, the series of meetings linked to the stones of Lazio aim at fostering the development of the extractive sector of our region and to strengthen its presence in the international markets. The Lazio region is the first producer of ornamental stones, with 119 quarries and a production of 2,7 millions of tons. In the regional territory there is even the production of building materials (239 quarries), with 30,8 millions of tons produced and industrial materials (18 quarries), with 795.000 tons produced.From the employment point of view, the stony sector employs more than 2.000 people, for an induced activity of 10.000 unities, constituting one of the top sector of the production of the Lazio region. What’s more, its collocation within the system of Industrial Clusters, particularly the mar-ble cluster and the stony cluster of Ausoni Mountains and Rome-Tiburtina, gives to the activity a structured dimension, able to increase the value of several productions of the territory. That’s why the Lazio Region, conscious of the importance of the sector and its developing potentialities, has been exploiting all the synergies to support its development. Actually the project “Latium Natural Stones” started with the USA, means to go on, and to enrich of new experiences abroad, within the international process of the production excellences of our territory.Francesco De Angelis Assessore alla Piccola e media Impresa, Commercio e Artigianato

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Regione Lazio Un progetto di internazionalizzazione per la promozione delle pietre naturali

C on “Latium Natural Stones”, un progetto articolato di promozione del settore lapideo, il Lazio si presenta ancora una volta come sim-

bolo di buon gusto, di capacità produttive e imprenditoriali di eccellenza, di eleganza legata al Made in Italy. L’iniziativa, realizzata dalla Regione Lazio e da Sviluppo Lazio, in collabora-zione con il Ministero del Commercio Internazionale e l’ICE, punta a presen-tare alla comunità internazionale l’eccellenza delle pietre ornamentali con grandi tradizioni - come il basalto, il peperino, il tufo, il travertino, il perlato coreno - pregiate espressioni produttive del Viterbese, dell’area di Tivoli e Guidonia e del bacino del Perlato Coreno dei Monti Ausoni, in Ciociaria. Si tratta di materiali ammirati da architetti e professionisti e che fanno bella mostra nei luoghi più prestigiosi di tutto il mondo.Tra il 2006 ed il 2007, la Regione Lazio ha promosso due missioni di inco-ming di operatori ed architetti internazionali che hanno visitato alcuni dei principali bacini estrattivi del Lazio, entrando così in contatto con le pietre naturali e i marmi ornamentali offerti dalla nostra terra. Inoltre la Regione ha partecipato, con una qualificata rappresentanza, ad “AIA 2006” di Los Angeles ed all’edizione 2007 di AIA San Antonio, la più prestigiosa fiera nordamericana del design e dell’architettura.In quest’ottica, la serie di appuntamenti legati alle pietre laziali mirano a favorire lo sviluppo del settore estrattivo della nostra regione e consolidare la sua presenza sui mercati internazionali.Il Lazio, con 119 cave e una produzione di 2,7 milioni di tonnellate, detiene il primato della produzione di pietre ornamentali. Nel territorio regionale si producono anche materiali da costruzione (239 cave), con ben 30,8 milioni di tonnellate prodotte e materiali industriali (18 cave), con 795 mila tonnel-late prodotte. A livello occupazionale, il lapideo laziale offre lavoro ad oltre 2.000 addetti, con un indotto di 10.000 unità, e dunque - numeri alla mano - costituisce uno dei settori di punta della produzione laziale. Inoltre, la sua collocazione all’interno del sistema dei Distretti industriali, in particolare del Distretto del marmo e del lapideo dei Monti Ausoni e di Roma-Tiburtina, dà al comparto una dimensione strutturata capace di valorizzare appieno le tante realtà produttive presenti sul territorio.Per questo la Regione Lazio, consapevole dell’importanza di un settore che ha evidenti potenzialità di crescita, ha messo in campo tutte le sinergie pos-sibili per supportarne lo sviluppo. Questa ulteriore tappa di “Latium Natural Stones”, che si inserisce nell’am-bito del politiche regionali volte alla promozione dell’internazionalizzazione del-le PMI del nostro territorio, intende arricchire il comparto di nuove opportunità ed esperienze per lo sviluppo della collaborazione con i mercati esteri.Francesco De Angelis Assessore alla Piccola e media Impresa, Commercio e Artigianato

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▪ Travertine cladding for a stage set at the 2006 Winter Olympics in Torino Rivestimento in travertino per un set alle Olimpiadi di Torino 2006

Sviluppo Lazio, al servizio del territorio

S viluppo Lazio nasce nel 1999 come stru-mento di attuazione della programmazione

regionale in materia economica e territoriale. Oggi rappresenta un indispensabile mezzo operativo per il potenziamento delle infrastrutture regionali e delle attività produttive, nonché per l’incremen-to dell’occupazione.L’impegno di Sviluppo Lazio si concretizza attra-verso diverse forme d’intervento: promuove la cultura d’impresa, sostiene programmi di svilup-po territoriale, partecipa a progetti d’investimento nelle infrastrutture anche attraverso la promozio-ne di partnership tra soggetti pubblici e privati.Per un reale sostegno delle attività produttive, Svi-luppo Lazio opera per l’acquisizione e l’ottimizza-zione di risorse finanziarie comunitarie, nazionali e private, favorendo l’internazionalizzazione del sistema economico regionale e gli scambi com-merciali con l’estero.In questi ultimi anni, Sviluppo Lazio ha contribuito alla crescita socioeconomica della regione anche attraverso studi, ricerche, analisi sul territorio e sul suo tessuto produttivo, fornendo un supporto di notevole efficacia alla Regione stessa e agli al-tri soggetti attivi in materia di sviluppo.

L’internazionalizzazioneLa Regione Lazio, attraverso Sviluppo Lazio SpA, sostiene il processo di internazionalizzazione in-dustriale delle imprese laziali attraverso l’attua-zione delle linee strategiche volte a valorizzare l’export e migliorare il livello di proiezione del sistema produttivo Made in Italy - Made in Lazio all’estero.

Sviluppo Lazio, serving Lazio Region

Sviluppo Lazio was founded in 1999 and charged with the task of implementing the re-

gion’s economic and territorial agendas. Nowadays its primary mission is to assist in the development of regional infrastructures, manufacturing businesses and to increase employment. The agency accom-plishes this mission in many ways: by promoting enterprise motivated ideology; by sustaining ter-ritorial development programs; by participating in infrastructure investment projects even by foster-ing partnerships between public and private enti-ties. In order to really contribute to the manufactur-ing industry, Sviluppo Lazio focuses on acquiring and optimizing community, national and private financial funds to promote the internationalization of the regional economic system and to attract foreign investors. In recent years, Sviluppo Lazio has contributed to the socio-economic growth of the region by conducting studies, researches and analyses of the region and its productive fabric, providing assistance to the Region and the other active agencies in carrying out such plans.

InternazionalizationThe Region of Lazio, by Sviluppo Lazio, bolsters the process of industrial internationalization of Lazio’s companies by the implementation of strat-egies meant to promote exports and increase the power of the Made in Italy - Made in Lazio produc-tion system abroad.

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Italian Institute for Foreign Trade - ICE

T he Italian Institute for Foreign Trade (ICE) is the government agency which promotes,

facilitates, and develops trade between Italy and the rest of the world. ICE helps Italian compa-nies to grow in foreign markets, and promotes inward-outward investment. ICE also carries out an intense training activity for Italian and foreign managers operating on international markets to promote the “Made in Italy”. Located in Rome, the Head Office operates in connection with a worldwide network of offices (17 regional offices in Italy and 111 offices in 84 countries). S.IN.C.E., the Italian Foreign Trade Information System that can be accessed at www.ice.gov.it, along with an extensive application of IT resources, facilitates the continuous exchange of data from the net-work. This allows ICE to respond in real time to the new challenges of the global market. Foreign companies can also reach ICE through the spe-cialised official websites, www.italtrade.com and www.investinitaly.com, where they can obtain information and assistance, in order to source potential Italian partners.

Istituto nazionale per il Commercio Estero

L ’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) è l’Ente Pubblico che promuove, age-

vola e sviluppa gli scambi commerciali dell’Italia con gli altri Paesi, assistendo le imprese italiane nel processo di internazionalizzazione e di radi-camento nei mercati esteri e favorendo il flusso di investimenti produttivi in entrata e in uscita. L’ICE realizza, inoltre, un’intensa attività di forma-zione destinata ai manager italiani e stranieri che operano sui mercati internazionali a favore della promozione del “Made in Italy”. La sede centra-le si trova a Roma e opera in collegamento con una vasta rete di uffici in Italia e all’estero (17 uf-fici regionali in Italia e 111 uffici in 84 paesi del mondo). Grazie al S.IN.C.E., Sistema Informativo Nazionale per il Commercio Estero, accessibile tramite il portale www.ice.gov.it e ad un’ampia applicazione della tecnologia informatica viene facilitato il continuo scambio di dati dalla rete. Questo consente all’ICE di rispondere in tempo reale alle nuove sfide del mercato globalizzato. Le imprese straniere si rivolgono all’ICE anche attraverso i portali dedicati - www.italtrade.com e www.investinitaly.com - per ottenere informazioni e assistenza, al fine di selezionare le potenziali controparti nazionali.

▪ Basalt floor at the Vatican Museum, Rome Pavimentazione in basalto ai Musei Vaticani, Roma

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Il Sistema Lazio in cifre

I l Lazio è la seconda regione italiana per con-tribuzione al PIL nazionale, la terza per popo-

lazione residente e l’ottava per superficie. Con oltre 5 milioni di abitanti e la più alta concentra-zione nazionale di Centri universitari e di ricerca pubblici e privati, il Lazio è di per sé un mercato vasto, vivace e aperto alle innovazioni. Sono oltre 600 le multinazionali che hanno sede nel Lazio attratte da una forza lavoro altamente specializzata (soprattutto nei settori informatico e farmaceutico), dalla vicinanza a mercati di peso (Europa Centrale e Mediterraneo) e da un sistema logistico tra i più sviluppati in Italia.

EconomiaPIL regionale 2006: € 160.517 milioni PIL pro capite 2006: € 29.731 PIL crescita 2000-2006: +10,0% (Italia: +5,4%)Export 2006: € 12,1 miliardi (+9,5% 2005-2006)Tasso inflazione gennaio 2007: +1,7%Occupati 2006: 2.122.000In cerca di occupazione 2006: 173.000Tasso di occupazione 2006: 59,3% (Italia 58,4%)Tasso disoccupazione 2006: 7,5%

Lazio System figures

T he Lazio Region ranks second in Italy for contribution to the national GDP, third for

population and eighth in terms of overall surface area. With its over 5 million inhabitants and the highest concentration of public and private uni-versities and research centers in Italy, the Lazio Region represents a big, dynamic and innovation-oriented market. Over 600 multinationals are currently based in Lazio, attracted by a highly specialized workforce (above all in IT and pharmaceutical sectors), the proximity to relevant markets (Central Europe and the Mediterranean area) and one of Italy’s most developed logistic systems.

EconomyRegional GDP 2006: 160,517 million EurosPer capita GDP 2006: 29,731 EurosGDP growth 2000-2006: +10.0% (Italy: +5.4%)Exports 2006: 12.1 billion Euros (+9.5% 2005-2006)Inflation rate (January 2007): +1.7%Employees 2006: 2,122,000Job Seekers 2006: 173,000Employment rate 2006: 59.3% (Italy 58.4%)Unemployment rate 2006: 7.5%

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Distretti industriali e sistemi produttivi

U no dei punti di forza del Lazio è rappre-sentato dal sistema dei distretti industriali

e dei sistemi produttivi locali, aree territoriali che vedono la presenza di un alto numero di piccole imprese a forte specializzazione produttiva. Nel Lazio sono stati riconosciuti 4 distretti industriali e 6 sistemi produttivi locali che costituiscono uno dei motori per lo sviluppo locale, per l’incremento dell’export, per l’innovazione e la ricerca.

▪ Distretto industriale della Ceramica di Civita Castellana▪ Distretto Industriale “Area dell’Abbigliamento della Valle del Liri”▪ Distretto della Nautica ▪ Sistema Produttivo Locale “Area a vocazione Agro-Industriale Pontina” ▪ Sistema Produttivo Locale “Area del Chimico-farmaceutico del Lazio Meridionale”▪ Sistema Produttivo Locale “Area dell’Innovazione del Reatino” ▪ Sistema Produttivo Locale “Area dell’Audiovisivo del Comune di Roma”▪ Sistema Produttivo Locale “Area dell’Elettronica della Tiburtina”▪ Sistema produttivo locale del cartario della provincia di Frosinone

Distretto industriale “Area Monti Ausoni-Tiburtina del marmo e del lapideo”Nelle oltre 200 imprese dell’area distrettuale spe-cializzate nell’estrazione, taglio e lavorazione del marmo, lavorano quasi 1.500 addetti. Il distretto si estende tra la provincia di Frosinone e quelle di Roma e comprende le cave del Travertino Ro-mano, le aree vulcaniche per la produzione del peperino e il bacino marmifero dei Monti Ausoni, dove si estrae e si lavora il “perlato coreno”.

Industrial districts and production systems

L azio industrial districts and local produc-tion systems constitute one of the region’s

major strengths. This network boasts a great number of highly specialized small businesses. In the region were officially recognized 4 industrial districts and 6 local production systems, rep-resenting one of the driving forces for the local development, the increase in export, innovation and research.

▪ Civita Castellana Industrial District: Ceramics▪ Liri Valley Industrial District: Clothing▪ Shipbuilding and boatbuilding District▪ Agro-industrial Pontine Local Production System▪ Chemical Pharmaceutical Local Production System in Southern Lazio▪ Reatino Innovation Local Production System▪ Audio Visual Local Production System, City of Rome▪ Tiburtina Electronic Local Production System▪ Papermaking Local Production System, Province of Frosinone

Ausoni Mountains Tiburtino Industrial District: Stone and MarbleApproximately 1,500 people are employed in the over 200 companies of this industrial district specializing in marble quarrying, cutting and working. The area stretches across the provinc-es of Frosinone and Rome covering the quarries of Roman Travertine, the volcanic areas rich in peperino stone and the marble basin of the Au-soni Mountains, where the “perlato coreno” is quarried and carved.

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Museo della Pietra del Castello di AusoniaUno show room permanente dedicato ai materiali lapidei del Lazio

I l Museo della Pietra di Ausonia, in provincia di Frosinone, è ricavato all’interno della Rocca

del Castello ed è stato inaugurato nel 2004.Nel 2007 l’allestimento, originariamente specifico della pietra del territorio locale, è stato integrato con uno show room permanente su tutte le Pie-tre del Lazio: basalto, travertino romano, perlato coreno, peperino, tufo. Lo show room è stato re-alizzato nell’ambito di un progetto interregionale tra diverse regioni italiane tra cui Regione Lazio insieme al Ministero del Commercio Estero e in collaborazione con l’ICE e Sviluppo Lazio, volto a promuovere l’internazionalizzazione del settore lapideo con l’obiettivo di sostenere all’estero il processo di conoscenza del settore lapideo della regione e la crescita degli scambi commercialiNello show room sono esposti i campioni delle cinque Pietre del Lazio, con i rispettivi principali tipi di lavorazione, in modo tale da consentire ai visitatori di percepirne, con il tatto, le caratteristi-che e le differenze.Appositi pannelli esplicativi ne descrivono le ca-ratteristiche tecniche, gli usi, e le applicazioni, mostrando fotografie di luoghi e opere di architet-tura realizzati con ciascuna pietra.

Stone Museum of the Ausonia CastleA permanent exhibition dedicated to stone materials of the Latium region

T he Stone Museum of the Ausonia Castle, in the province of Frosinone, built inside the

Castle’s Fortress was inaugurated in 2004.In 2007 the set up, originally specific for the local territory stone, has been integrated by a perma-nent exhibition on the stones of Latium - basalt, Roman travertine, perlato coreno, peperino, and limestone. The exhibition is part of a interregional project of different Italian regions among which the Lazio region together with Foreign Trade Ministry in cooperation with ICE and Sviluppo Lazio aimed at fostering the internationalization of the stone sector with a view to disseminating the knowl-edge of the region’s stone sector abroad and pro-moting trade growth.The exhibition displays samples of the five Latium Stones, with main stone-works, enabling visitors to feel their characteristics and differences. Specific explanatory panels describe technical features, use, and applications showing photos of places and architectural works of each stone.

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Peperino

Tuff | Tufo

Basalt | Basalto

Travertine | Travertino

Perlato Coreno

Stones from Latium: a natural history of architecture

S tretched out between the Mediterranean sea to the south-west, and the dorsal spine of the

Apennine mountains to the north-east, the terri-tory of Latium comprises a unique blend of land-scapes: from the volcanic hills and lakes around Rome and Viterbo, to the Pontine marshlands which, before being drained at the beginning of the 20th Century, occupied the southern areas by the sea. This land possesses an ancient history, being one of the cradles of civilization, inhabited since archaic times by many different populations, some of Eastern origin, which colonized the land long before the birth of Rome in the 8th Century b.C. These cultures - most notably the Etruscans, who occupied the region north of the Tiber, stretching far into what is today Tuscany - initiated a peculiar process of transformation of the natural landscape which, up until modern times, would characterize the progressive growth of civilization along the shores of the Tyrrhenian sea, and in the inland slopes of the mountains. This gradual transforma-tion of the natural into the anthropic is what makes the landscape of Latium unique even within Italy. The archaic and rustic character of nature con-tinually emerges from the very ground upon which cities and villages are built, as if claiming its right to actively participate in the flow of the contempo-rary world. Builders from all times - from the early settlers to the most sophisticated contemporary architects - have recognized this unmistakable trait: their work thus incorporated this fundamen-tal aspect, seeking to continue the work of nature within the work of man. It is the perennial quest to establish a bond with a land which, far from being merely seen as a ground to tread upon, is felt as a life-giving entity.

Pietre del Lazio: una storia naturale dell’architettura

D isteso tra il mare Mediterraneo a sud-ovest e la dorsale appenninica a nord-est, il ter-

ritorio laziale comprende un insieme unico di pa-esaggi: dalle colline vulcaniche intorno a Roma e Viterbo, sino alle antiche paludi che, prima di essere bonificate al principio del ventesimo se-colo, occupavano l’area meridionale in prossimità del mare. Questa terra possiede una storia anti-ca, rappresentando una delle culle della civiltà. Abitata sin da tempi arcaici da diverse popola-zioni, alcune di origine orientali, è stata coloniz-zata ben prima della mitica fondazione di Roma nell’ottavo secolo a.C. Queste culture - prima fra tutte gli Etruschi, insediati a nord del Tevere sino all’odierna Toscana - diedero avvio ad un pecu-liare processo di trasformazione del territorio na-turale che, proseguito sino ai tempi moderni, ha caratterizzato la crescita progressiva della civiltà lungo le coste del Tirreno, fino alle zone montuo-se dell’interno. Questa trasformazione graduale del naturale nell’artificiale rende unico il paesag-gio del Lazio, anche nello stesso contesto italiano. Il carattere arcaico e rustico della natura emer-ge continuamente dallo stesso terreno sul quale sono costruite le città ed i paesi, come se recla-masse il suo diritto di partecipare attivamente allo scorrere del mondo contemporaneo. I costruttori di tutte le epoche - dai primi abitanti sino ai più sofisticati architetti contemporanei - hanno rico-nosciuto questo tratto inconfondibile: i loro lavori si fondano su quest’aspetto basilare del territorio laziale, tentando di proseguire l’opera della natura nell’opera dell’uomo. Si tratta dell’antica ricerca di un legame con una terra che, lungi dall’essere solamente il suolo sul quale si cammina, viene percepita come un’entità che apporta la vita.

Roma

Latina

Frosinone

RietiViterbo

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Of all elements of nature, stone is the one which most visibly embodies the physical aspects of Latium. Its turbulent geological past is present in the volcanic outcroppings spread out over the re-gion: tuff, peperino tuff, and basalt constitute the primary soil in many areas, surfacing boldly and creating a landscape bearing unmistakable mor-phology and colors, ranging from yellow to gray and black. Travertine, quarried extensively around Rome, was used to create the many monuments of the ancient as well as of the modern city. Per-lato Coreno, from the Ausonian hills around Cas-sino, characterizes with its hues of light gray the landscape of the southern boundaries of Latium. These stones were skillfully blended together, or in conjunction with brickwork, to create the as-tonishing variety of architectures illustrated here. The transition from natural stone to the artificial-ity of the buildings nevertheless preserved a link with the very roots of the land, creating a stratifi-cation of layers and meanings, a rich intertwining of images, the very core of Latium’s architectural identity. Not unlike its historical stratification, this interminglement greatly increases the density of the human presence on the territory. Today, the stones from this region represent far more than a mere building material: they embody a wealth of craftsmanship, traditional building practices, and profound cultural values. Their use thus es-tablishes a continuity with the great building art of all ages, and with the natural character - the spirit of the place.

Di tutti gli elementi naturali, la pietra è chiara-mente quella che incarna più visibilmente gli aspetti fisici del Lazio. La sua turbolenta storia geologica è riconoscibile nelle emergenze vulca-niche presenti in tutto il territorio: tufo, peperino e basalto costituiscono il suolo primario in molte area, emergendo dal terreno e creando un pae-saggio dalla morfologia e dai colori inequivocabili, con gradazioni che vanno dal giallo al grigio sino al nero. Il travertino, estratto abbondantemente intorno a Roma, è stato utilizzato per creare molti monumenti delle città antiche e moderne. Il per-lato coreno, dai monti Ausonii intorno a Cassino, caratterizza, con le sue tonalità di grigio chiaro, il paesaggio dei confini meridionali della regione. Queste pietre, abilmente combinate tra loro o con la costruzione in laterizio, sono state adoperate per dare vita ad una gamma straordinaria di ar-chitetture. La transizione dalla pietra naturale agli edifici artificiali ha sempre tuttavia conservato il legame con le stesse radici della terra, dando vita ad una stratificazione di livelli e significati, ad un ricco intreccio di immagini che caratterizza-no l’identità architettonica del Lazio. Come per la stratificazione storica, quest’intreccio arricchisce enormemente la “densità” della presenza umana sul territorio. Al giorno d’oggi, le pietre di questa regione rappresentano ben più di un semplice materiale da costruzione: sono un patrimonio di capacità artigianali, pratiche costruttive tradizio-nali e valori culturali profondi. Il loro uso stabilisce una continuità con la grande arte del costruire di tutti i tempi, nonché con il carattere naturale - lo spirito dei luoghi.

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▪ The Etruscan Theater in Sutri Il teatro etrusco di Sutri

▪ Satellite view of Italy and of the volcanic area to the South-east of Rome Foto satellitari dell’Italia e della zona vulcanica a sud-est di Roma

▪ Store quarrinying in Latium Attività di escavazione nel Lazio

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Latium: landscape and geology

L atium is one of Italy’s twenty-one admin-istrative regions, similar to federal states,

yet with smaller autonomy from the central government. The Region is further subdivided in five provinces: Rome, Frosinone, Latina, Ri-eti, and Viterbo. The land surface of Latium is of around 6,650 square miles, with a resident population of approximately 5.3 million inhabit-ants. The landscape of Latium is very varied, despite its comparatively small size. Around 50 percent of the Region’s surface is hilly, the rest is evenly divided between mountains and plains. The north-eastern area of Latium is crossed by the dorsal spine of the Apennine mountains; the south-western area borders with the Tyrrhenian sea. In between can be found forestal areas, such as those surrounding Viterbo, marshes in the Pontine region - drained at the beginning of the 20th Century, etc. The geology of Latium is very complex, with a vast number of differ-entiated systems continually overlapping each other. The most distinctive feature, however, is given by the presence of two ancient volcanic systems: to the north, the Vulcano Cimino, near Viterbo; just south of Rome, the Vulcano Laziale. In the satellite image of Italy it is possible to see the small, circular lakes, which now fill the mouths of the main craters of the volcanoes.

Naturally, this complex geological history has brought about a large diversification in the nature of the soils, and of the stones which can be found throughout the region.

Il Lazio: territorio e geologia

L a superficie del Lazio è di circa 17.000 kmq, con una popolazione residente intorno ai

5,3 milioni di abitanti. La densità insediativa è alta, con circa 310 abitanti per kmq. Nonostante l’estensione relativamente piccola, il paesaggio della regione è molto vario. Metà della superficie è coperta da colline, il resto dell’area da pianure e montagne, mentre le zone sud-occidentali sfo-ciano sul mare Tirreno. All’interno si trovano zone boschive, come quelle nella provincia di Viterbo, e le pianure Pontine derivate dal drenaggio delle paludi all’inizio del Ventesimo secolo. La geologia del Lazio è assai complessa, con un vasto numero di sistemi differenziati che si sovrappongono continuamente. L’elemento più caratterizzante tuttavia è dato dalle presenza di due antichi sistemi vulcanici: a nord, nella zona di Viterbo, il Vulcano Cimino; subito a sud di Roma, il Vulcano Laziale. Nell’immagine satellitare è pos-sibile vedere i piccoli laghi circolari che riempiono le bocche dei crateri principali dei vulcani spenti. Naturalmente questa complessa storia geologica ha condotto ad una grande diversità nella natura dei suoli e delle pietre che possono essere estrat-te nella regione.

Roma

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Classico

Noce

Alabastrino

Trevi

Navona

Vein cut | In falda Crosscut | Controfalda

Absorption by weight [%] 0.14 Assorbimento in peso [%] 0,14

Density [lbs/ft3] 154.46 Densità [kg/m3] 2.474,21

Compressive strength [psi] 9,110.00Resistenza a compressione [Mpa] 62,83

Abrasion resistance, hardness 16.04Resistenza all’abrasione, durezza 0,60

Flexural strength [psi] 1,389.00Resistenza a torsione [Mpa] 9,58

[[[[[

· Sedimentary limestone · Rich and expressive veins · Use for interior or exterior · Polishable in interiors and exteriors · Large size slabs available in many hues

· Pietra sedimentaria · Venature ricche ed espressive · Lucidabile per interni ed esterni · Lastre di grandi dimensioni · Disponibile in molte varietà cromatiche

T

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N o stone can like travertine be considered to be the one color of Rome. Its slight yel-

lowish hue imbues the city’s atmosphere with a warm radiance, echoed by the red, yellow and ocher plaster facades. Lapis tiburtinum - stone of Tivoli - was widely excavated in Roman times, and contributed to the shaping of numberless monuments and buildings. The layers visible in the slabs of this stone enrich its texture with a slight organic appearance, as if travertine were in truth a living material: and this character in-deed survives in Rome’s buildings. Many areas of Latium have their own hue of travertine, which ranges from brown to a pale yellowish white. It is one of the “stones of the moderns”, since it was extensively adopted for the construction of Italy’s image after the country’s Unity at the end of the 19th Century. Its austere character made it the perfect choice for functional structures - train stations, postal offices, and public buildings in general were built with this extraordinary mar-ble. Travertine is a very flexible stone, which finds large number of uses in the building industry. As can be deduced from the technical data, tra-vertine is a very compact stone, highly resistant to compression and flexure: this has made its fortune in the building industry. Travertine can be finished in many different ways, in large slabs or small listels, thus providing a great variety of cladding solutions.

N essuna pietra può, al pari del travertino, essere considerata come il vero colore di

Roma. La sua leggera sfumatura gialla dona alla città una calda luminosità, riecheggiata dai ros-si, gialli ed ocra delle facciate intonacate. Il lapis tiburtinus - la pietra di Tivoli - fu estratta intensa-mente in epoca romana, dando vita ad innumere-voli monumenti ed edifici. Le stratificazioni visibili in questa pietra ne arricchiscono la grana, con-ferendole un aspetto vagamente organico, come se il travertino fosse in realtà un materiale viven-te: questo carattere sopravvive ancora oggi negli edifici di Roma. Diverse aree del Lazio producono travertino di numerose sfumature, dal marrone al bianco con toni di giallo. È una delle “pietre dei moderni”, poiché fu ampiamente adoperata per la realizzazione dell’immagine nazionale dopo l’unificazione del paese. Il suo carattere austero la rese la pietra perfetta per costruire edifici fun-zionali: innumerevoli stazioni ferroviarie, uffici po-stali e altri edifici pubblici vennero realizzati con questo marmo straordinario.

▪ Angiolo Mazzone: Stazione Termini, Roma

TravertinoTravertine

▪ Gino Valle: IBM Headquarters, Roma

▪ Renzo Piano: Nasher Foundation, Dallas

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Travertine can be used in outdoor solutions, such as Gianni Ascarelli’s refurbish-ment of Piazza Dante, a square in Rome’s 19th Century area. The stone has been skillfully used in conjunction with brickwork, thus creating the chromatic contrast characterizing the design. The stone has been modeled to recall classical orna-mentation, but also in large rough slabs, which are set into the ground, thus being partially covered by grass. This produces an aura of romantic antiquity, responding to the historicizing character of the square and the neighboring buildings.

L’uso del travertino per le soluzioni di arredo esterno può essere osservato nel ri-facimento di Piazza Dante a Roma su progetto di Gianni Ascarelli. La pietra è stata sapientemente miscelata con i muri in laterizio, creando contrasti cromatici che ca-ratterizzano l’insieme. La pietra è stata modellata per ricordare la decorazione classi-ca, nonché in grandi stangoni inseriti nel terreno, venendo così parzialmente coperti dall’erba. Questa soluzione dà luogo ad un’aura di antichità romantica, che risponde al carattere eclettico della piazza e degli edifici circostanti.

▪Gianni Ascarelli: Piazza Dante, Roma

▪ Metro Goldwyn Mayer Studios, Los Angeles▪I.M. Pei: Bank of China, Beijing

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One of the most famous buildings clad in travertine is Rome’s Piazza Bologna post office, built by Mario Ridolfi in 1932. The architect adopted a “nocciola” - hazelnut colored travertine, which was cut in listels, each with an exact curvature in order to create the continuous façade of the building. The joints are deep, thus creating the dynamic effect of chiaroscuro under sunlight.

Uno dei più noti edifici di Roma rivestiti in travertino è l’ufficio postale di Piazza Bologna, realizzato da Mario Ridolfi nel 1932. L’architetto ha adoperato un traver-tino noce tagliato a sottili listelli, ciascuno con una curvatura diversa per dare vita alla facciata avvolgente dell’edificio. Le fughe sono profonde, per creare un ef-fettto chiaroscurale dinamico sotto lal luce del sole.

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▪ Travertine cladding in the Colosseum Paramento in travertino del Colosseo

▪ Palazzo della Civiltà e del Lavoro, EUR - Roma

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Per il Getty Center di Santa Monica, in California, Ri-chard Meier ha adoperato una vasta quantità (16.000 tonnellate!) di travertino classico proveniente dalle cave di Bagni di Tivoli. Il carattere monumentale del complesso viene enfatizzato dall’aspetto solenne e au-stero della pietra. Nel recente Museo dell’Ara Pacis a Roma, Meier ha di nuovo adottato il travertino di Tivoli. In entrambi i casi, l’architetto ha sapientemente collo-cato dei lucernari sui bordi di queste pareti lapidee, per sottolineare la grana della pietra spaccata.

For the Getty Center in Santa Monica, Richard Meier used a vast amount - 16,000 tons! - of classico traver-tine coming from the quarries at Bagni di Tivoli. The monumental character of the architectural complex is emphasized by the stone’s solemn and austere ap-pearance. In a building recently completed in Rome, the Ara Pacis Museum, Meier again adopted Tivoli travertine. In both cases, the architect skillfully places skylighting at the edges of these rustic travertine walls, in order to underscore the beautiful modeling of the rough stone.

▪ Richard Meier: Ara Pacis, Roma

▪ Richard Meier: J. Paul Getty Center, Santa Monica, California

Viterbo

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Gray rough sawn Grigio piano sega

Gray honed Grigio levigato

Pink rough sawn Rosa piano sega

Pink honed Rosa levigato

· Pyroclastic volcanic stone · Rustic, resistant material · High weathering resistance · Cannot be polished · Available in gray and pink hues · Use: cladding, flooring · Suitable for object production

· Pietra ignea piroclastica · Materiale rustico e resistente · Alta resistenza alle intemperie · Non lucidabile · Disponibile in toni di grigio e rosa · Usi: rivestimenti, pavimentazioni · Utilizzabile per la produzione oggettistica

Absorption by weight [%] 4.54 Assorbimento in peso [%] 4,54

Density [lbs/ft3] 140.20 Densità [kg/m3] 2.247,00

Compressive strength [psi] 8,156.00Resistenza a compressione [Mpa] 56,23

Abrasion resistance, hardness 13.46Resistenza all’abrasione, durezza 0,23

Flexural strength [psi] 1,011.00Resistenza a torsione [Mpa] 6,97

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Pep

erin

oPe

perin

o

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P eperino - lapis albanus - is a volcanic ash originated from the ancient Cimino volcano

by Viterbo and from the volcanic system south of Rome. Its gray, rough appearance and durability brought about its fortune in the construction of many utilitarian structures in ancient times. Its fire-resistant qualities were fundamental in a city which, like Rome, witnessed fire on a daily basis. But it was also used for fountains, thus creat-ing a perfect link between opposed elements. In the province of Viterbo, peperino tuff is probably the most wide-spread building material, with the village of Vitorchiano being entirely built of this stone. Peperino was extensively used in Roman times to build utilitarian structures such as bridg-es and aqueducts, but also found application in more aulic buildings, such as the temple of Fortu-nus at the foot of the Capitol Hill. In recent times, peperino has often been used to clad the ground floors of buildings, in order to protect them from weathering, and provide them with a sturdy and safe appearance. The surface of the stone, which is covered by many small black spots resembling pepper corns (hence the name peperino) displays an animated, almost organic nature.

I l peperino - lapis albanus - è una cenere vul-canica originaria del vulcano Cimino presso

Viterbo e del vulcano Laziale a sud di Roma. Il suo aspetto grigio e ruvido, nonché la sua resistenza alle intemperie ne hanno favorito l’uso nella rea-lizzazione di molte opere di ingegneria in tempi antichi. Le sue qualità di resistenza al fuoco risul-tarono di grande importanza in un centro urbano come Roma, continuamente colpito da piccoli e grandi incendi. Il peperino fu però anche utilizza-to per creare splendide fontane, ideale elemento di collegamento tra elementi contrapposti. Nella provincia di Viterbo, il peperino è materiale da costruzione primario, con casi eclatanti, quali il piccolo borgo di Vitorchiano, quasi interamente costruito con questa pietra. In tempi recenti, il pe-perino è stato spesso utilizzato per il rivestimento di basamenti di edifici, con lo scopo di proteggerli dall’usura, nonché per conferire ad essi un’imma-gine di resistenza e sicurezza.

▪ Peperino pedestal Piedistallo in peperino

PeperinoPeperino

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▪ Vitorchiano

▪ Palace of the Popes, Viterbo Palazzo dei Papi, Viterbo

▪ Villa Lante, Bagnaia

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▪ Peperino wall cladding Rivestimento in peperino

▪ The Cathedral of Sint Jan in ‘s-Hertogenbosh in the Netherlands, restored with peperino from Latium La cattedrale di Sint Jan a ‘s-Hertogenbosh nei Paesi Bassi, restaurata con l’uso del peperino laziale

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▪ Central Square in Cavarzese (Venice) Piazza in Cavarzese (Venezia)

▪ Civitavecchia Historic Center Centro storico di Civitavecchia

▪ Ministry of Finance, EUR, Rome Ministero delle Finanze, EUR, Roma

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Given its peculiar resistance to abrasion and weather-ing, peperino is particularly indicated for the paving of squares and streets. In Rome’s historic center a large part of new pavings has been realized with this stone, such as in the renewed Piazza San Cosimato in Traste-vere. In their design the architects Lorenzo Pignatti Morano and Federica Ottone have used peperino for the paving and to create seating and other elements of urban furnishing.

▪ Piazza San Cosimato, Roma

▪ Piazzale Flaminio, Roma

▪Piazza di Ponte Milvio, Roma

Il peperino si presta particolarmente per la pavimen-tazione stradale grazie alle sue caratteristiche di re-sistenza all’abrasione. Nel centro di Roma gran parte delle nuove pavimentazioni sono state realizzate con questa pietra, come nel caso della nuova Piazza San Cosimato a Trastevere. In questo progetto gli architetti Lorenzo Pignatti Morano e Federica Ottone hanno im-piegato il peperino per creare oltre alla pavimentazione, sedute e altri elementi di arredo.

Roma

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· Pyroclastic volcanic stone · Rustic, expressive character · Suitable for load-bearing construction · Cannot be polished · High weathering resistance · Small block sizes · Available in several hues · Suitable for object production· Pietra ignea piroclastica

· Carattere rustico ed espressivo · Utilizzabile per costruzioni murarie · Non lucidabile · Alta resistenza alle intemperie · Blocchi di piccola dimensione · Disponibile in diverse sfumature · Adatto per la produzione oggettistica

Absorption by weight [%] 32.30 Assorbimento in peso [%] 32,30

Density [lbs/ft3] 101.12 Densità [kg/m3] 1.620,00

Compressive strength [psi] 1,073.56Resistenza a compressione [Mpa] 7,40

Abrasion resistance, hardness NAResistenza all’abrasione, durezza 38,80

Flexural strength [psi] 275.86Resistenza a torsione [Mpa] 1,90

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Tufo

Tuff

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T uff represents the primeval stone of the Roman landscape: the narrow gorges and

ravines from which the Etruscans dug out their necropolises stretch out among mounds of yellow tuff, and the tombs themselves are constructed using the same stone. Throughout Latium, tuff seems to emerge naturally from the ground, even when it is used to form cyclopean walls, such as those built by King Servius Tullius, a remnant of which is dwarfed by Rome’s central train station. Architecture thus melts with the earthlike forms of tuff, creating a podium which in truth resem-bles a softer earthwork.In modern architecture, the use tuff has often represented an appraisal of ancient building practices, sought in order to establish a link to traditional crafts and a specifically regional iden-tity of Central Italian architecture. Authors such as Mario Ridolfi and Paolo Portoghesi have ex-tensively and skillfully used this rough, nearly savage stone, creating a modern vocabulary for an archaic building material, as in Portoghesi’s 1961 Casa Baldi in Labaro, near Rome. From the data it is possible to understand the high poros-ity and fragility of tuff. It is highly resistant to weathering, since it seems to “adapt” to external conditions, becoming more and more resistant over time.

Il tufo costituisce la pietra ancestrale del paesag-gio laziale: le ombrose forre e spelonche dove

gli Etruschi scavarono le loro necropoli si snodano tra cumuli di tufo giallo, e le tombe stesse sono costruite adoperando questa pietra. In buona par-te del Lazio, il tufo sembra emergere naturalmente dal terreno, persino quando viene utilizzato per re-alizzare mura ciclopiche, come quelle erette dal re Servio Tullio, un cui lacerto è ancora oggi visibile sul fianco della stazione Termini di Roma. L’archi-tettura si fonde dunque con le forme terree del tufo, creando un podio che ricorda un basamento o l’opera di contenimento del terreno. Nell’architet-tura moderna, l’uso del tufo ha spesso rappresen-tato la rivalutazione di antiche pratiche costruttive, adoperate per stabilire il legame con l’artigianato tradizionale ed una identità specifica dell’architet-tura dell’Italia centrale. Autori quali Mario Ridolfi e Paolo Portoghesi hanno ampiamente ed abilmente adoperato questa pietra rustica e quasi selvaggia, creando un vocabolario moderno per un materiale costruttivo arcaico.

▪ The Lion Fountain in Monterano La fontana del Leone a Monterano

▪ Servian Walls Mura Serviane

TufoTuff

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Tuff has a great building tradition in Rome, and was extensively used at the beginning of the 20th Century to signify strength and monumental weight. Two Ro-man buildings of the period, Cesare Valle’s Registrar building and Marcello Piacentini’s Casa dei Mutilati show different uses of this very peculiar, almost or-ganic stone, which can be used for cladding in blocks of various sizes, or as load-bearing construction for small structures.

La costruzione in tufo possiede una grande tradizione a Roma, ed è stata ampiamente sfruttata al principio del ventesimo secolo per significare forza e peso mo-numentali. Due edifici romani dell’epoca, il palazzo delle Anagrafe di Cesare Valle e la Casa dei Mutilati di Marcello Piacentini mostrano diversi usi di questa pietra quasi organica, che può essere adoperata come rivestimento in lastre di varie dimensioni, ovvero come struttura portante per piccole costruzioni.

▪ Marcello Piacentini: Casa dei Mutilati, Roma

▪ Registrar building, Rome Palazzo dell’Anagrafe, Roma

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▪ Paolo Portoghesi: Casa Baldi, Labaro

▪ Mario Fiorentino: Torri di Viale Etiopia

▪ Tuff and brick cladding in Rome Paramento in tufo e laterizi a Roma

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Among the most innovative buildings extensively using tuff is the 1962 church of San Gregorio VII in Rome. The architects, Paniconi and Pediconi, devised a so-phisticated structural frame, articulated by reinforced concrete pilasters. The opaque wall between these is then realized with the so called “Roman masonry”, al-ternating tuff and brickwork. Although the masonry is to some extents simplified, it allows a number of dif-ferent solutions with exceptional figurative strength.

Uno dei più interessanti edifici che fanno uso di un pa-ramento in tufo è la chiesa di San Gregorio VII a Roma, realizzata nel 1962 da Paniconi e Pediconi. La struttura, costituita da un sofisticato telaio in calcestruzzo arma-to, viene completata da un tamponamento in muratu-ra alla romana, composta da ricorsi alternati di tufo e laterizi.

▪ Chiesa di San Gregorio VII, Roma

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Tuff finds excellent applications in outdoor design. A recently completed square in Settecamini, an east-ern suburb of Rome, by architects Luigi Franciosini and Giovanna White, widely adopts tuff for the floor-ing, designing elegant and dynamic solutions. One of the recurring characters is naturally the combination of several different types of stone and brick: this is a trait which has belonged to traditional architecture from earliest times, originally with technical reasons, today as a figurative solution. Il tufo è particolarmente adatto per le sistemazioni

esterne. La recente Piazza Guido Rossa a Settecamini, nella periferia orientale di Roma, a opera di Luigi Fran-ciosini e Giovanna White, utilizza una pavimentazione in tufo con soluzioni eleganti e dinamiche. Una delle caratteristiche ricorrenti è la combinazione con altri tipi di pietra e laterizio: in origine soluzione tecnica per creare giunti di dilatazione, oggi divenuta potenzialità figurativa.

▪ Franciosini + White: Piazza Guido Rossa, Settecamini

Viterbo

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Polished Levigato

Sandblasted Sabbiato

Filled and honed Stuccato semilucido

Hammered Bocciardato

Honed Semilucido

Filled and polished Stuccato levigato

· Effusive volcanic stone · Smooth, levigated texture · Extreme hardness and weathering resistance · Polishable in interiors or exteriors · Highest precision for cutting · Medium-large sized slabs · Use: cladding, flooring

· Pietra ignea effusiva · Grana liscia e levigata · Estrema durezza e resistenza all’abrasione · Lucidabile per interni ed esterni · Estrema precisione per il taglio · Lastre di dimensioni medio-grandi · Usi: rivestimenti, pavimentazioni

Absorption by weight [%] 0.87 Assorbimento in peso [%] 0,87

Density [lbs/ft3] 139.14 Densità [kg/m3] 2.229,00

Compressive strength [psi] 31,552.82Resistenza a compressione [Mpa] 217,55

Abrasion resistance, hardness 17.93Resistenza all’abrasione, durezza 0,51

Flexural strength [psi] 2,914.97Resistenza a torsione [Mpa] 20,10

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Bas

alto

Basa

lt

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B asalt springs from the core of the Earth and hardens into a black, hard stone. Its

resistance to weathering favored its use for paving, and it was thus extensively adopted for Rome’s tremendous road network. From the 19th

Century it was used in small cubes - sanpietrini - to pave the squares and streets of Italy’s new Capital city: its influence on Rome’s modern im-age is therefore of greatest impact. Basalt, as the ancient masons already knew, can be cut to a razor-sharp exactitude, and withstand the test of time without losing its crystalline perfection. Still today it is used to create dark, velvet-like sur-faces, smooth to the touch like with few other stones. The data shows us a very compact stone, extremely hard and resistant to abrasion: for this reason it was used to create the roads of the Ro-man network (basolato), and still today, to pave streets with small blocks known as sanpietrini.

I l basalto emerge dal cuore della terra e si so-lidifica in una pietra nera e durevole. La sua

resistenza alle intemperie ne ha condotto all’uso per le pavimentazioni, come nell’enorme rete via-ria creata dagli antichi Romani. Dall’800 venne utilizzato in piccoli cubi - i sampietrini - per pavi-mentare le piazze e le strade della nuova capitale italiana: la sua influenza sull’immagine di Roma moderna è stata dunque di grande rilievo. Come già sapevano gli antichi scalpellini, il basalto può essere tagliato con grande esattezza e resistere al tempo senza perdere la sua perfezione cristal-lina. Ancora oggi viene adoperato per realizzare superfici scure e vellutate, levigate al tatto come poche altre pietre.

▪ Lion fountain, Campidoglio, Rome Fontana dei Leoni Capitolini, Roma

▪ Capitol Square, Rome Piazza del Campidoglio

BasaltoBasalt

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A recent use of basalt cladding in Rome is the base of the ES Hotel, right on the side of Termini train sta-tion. The large pyramidal structure is entirely clad with thin basalt slabs, creating a dark mass which helps the light-colored volume of the hotel to leap out. Given its hardness, basalt is especially suited for situations such as this, where a particularly resistant material is needed.

Un’applicazione recente del rivestimento in basalto si trova nel basamento dell’ES Hotel a Roma, sul lato della stazione Termini. La grande struttura piramidale è interamente rivestita con lastre in basalto, creando una massa scura che sostiene il volume chiaro dell’ho-tel. Data la sua resistenza, il basalto è particolarmente indicato per condizioni di questo genere, nelle quali è richiesto un materiale di grande durezza.

Basalt from Latium is currently being used for the completion of Antoni Gaudí’s Sagrada Familia church in Barcelona. Through the use of a complex system of saws, the stone slabs become the organically shaped capitals of the piers.

Il basalto laziale viene adoperato per il completamento della chiesa della Sagrada Familia di Barcellona di An-toni Gaudí. I blocchi di pietra, tagliati con un complesso sistema di torni, vanno a formare i capitelli organici dei piloni.

▪ ES Hotel, Roma

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An extraordinary use of basalt has been made in the recent remodelling of Palazzo Massimo alle Terme in Rome, one of the seats of the Roman National Mu-seum. The 19th Century building now hosts a vast ar-chaeological collection. The new flooring is made of large basalt slabs, interrupted by thin travertine lis-tels. The black-and-white effect of this pavement is of great impact, and it creates the ideal environment for the sculptures exhibited. Basalt is also used to create bases for the statues, turning them into near-abstract monolithic objects.

Un’applicazione straordinaria del basalto è stata ese-guita nel recente recupero di Palazzo Massimo alle Terme a Roma, una delle sedi del Museo Nazionale Romano. L’edificio del XIX secolo ospita ora una gigan-tesca collezione di statuaria archeologica. La nuova pa-vimentazione è realizzata con grandi lastre di basalto, interrotte da sottili listelli di travertino. L’effetto bianco e nero è di grande impatto, e crea l’ambientazione ideale per le statue esposte. Anche le basi dei marmi sono in basalto, oggetti monolitici quasi astratti.

▪ Roman National Museum, Rome Museo Nazionale Romano, Roma

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▪ Techem Art Gallery, Frankfurt Galleria d’arte Techem, Francoforte

▪ Techem building Fountain, Frankfurt Fontana dell’edificio Techem, Francoforte

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Basalt quarried in the area of Bolsena is a closed-structure stone with natural non-slip characteristics. It is highly resistant to thermal shock, salt corrosion, frost, abrasion, and heat. This basalt can be freely finished except, being a volcanic stone, through flam-ing. Slabs can be cut in large dimensions, with a limit of 320x180 cm given by the gangsaw. The material complies with all main standards of the stone building sector. Il basalto estratto dalle cave nella zona di Bolsena è

una pietra con struttura notevolmente chiusa, con na-turali qualità antiscivolo. Resiste ottimamente agli sbal-zi di temperatura, alla salsedine, al gelo, all’abrasione e al calore. Questo basalto si presta a tutte le lavorazioni esclusa, trattandosi di una pietra di origine vulcanica, la fiammatura. Le lastre possono essere fornite in di-mensioni grandi, sino al limite di 320x180 cm dettato dal telaio. Il materiale risponde a tutte le principali nor-mative del settore lapideo.

▪ Chelsea Flower and Garden Show, London Mostra d’arte dei giardini di Chelsea, Londra

Frosinone

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Absorption by weight [%] 0.57Assorbimento in peso [%] 0,57

Density [lbs/ft3] 166.77 Densità [kg/m3] 2.671,40

Compressive strength [psi] 24,184.60Resistenza a compressione [Mpa] 166,79

Abrasion resistance, Hardness 29.87Resistenza all’abrasione, durezza NA

Flexural strength [psi] 1,829.20Resistenza a torsione [Mpa] 12,62

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Nocciolato chiaro

Mezza perla

Risatino

Perlatino

Classico

Lastre

· Pietra sedimentaria · Disponibile in diverse varianti · Lucidabile per interni · Possibilità di numerose finiture · Lastre di grandi dimensioni

· Sedimentary stone · Available in several hues · Polishable in interiors only · Suitable for many finishes · Large slab sizes

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P erlato Coreno is a marble from Southern Latium, found in the Ausonian mountains

around Frosinone. Used in ancient times in many towns of the region, such as Minturnus, this mar-ble was also adopted for the paving of roads - vast stretches of the Appian road are clad with this stone. Throughout the middle ages the stone of Coreno continued to be used - most notably in the monastery of Cassino, one of Italy’s great-est centers of culture. Its light gray to white sur-face is characterized by an extensive presence of algae and shells, some of which form lucent spheres - thus the name perlato: the pearl-stone. But Perlato Coreno exists in many varieties, re-telling in its different compositions a complex ge-ological history. Test data shows a very compact and closed-structure stone, which can be ex-tremely well polished in interior spaces. Outdoor applications are manifold, and Perlato Coreno is very suitable for object production. In the re-gion surrounding Coreno Ausonio, the center of quarrying for the marble, many architectures are almost integrally built out of this stone: the most celebrated example is the Roman theater at Minturno, which is completely realized out of this white stone. Even the ancient Appia road, in that area, is partially realized with Perlato Coreno. The stone is suitable for applications in interior spaces or in exterior claddings.

I l perlato coreno proviene dal Lazio meridio-nale e viene estratto nei monti Ausonii nei

pressi di Frosinone. Utilizzato sin da tempi anti-chi in molte città della regione, quale ad esempio Minturno, questa pietra è stata anche adoperata per realizzare fondi stradali, come testimoniato da ampi tratti della via Appia nel sud del Lazio. Durante tutto il medioevo la pietra di Coreno è stata impiegata diffusamente: l’esempio più noto è senz’altro il monastero di Cassino, uno dei più grandi centri culturali italiani dell’epoca. La superficie grigio chiaro è caratterizzata dalla presenza di alghe e conchiglie, alcune delle quali formano delle sfere lucenti, da cui il nome perla-to. Questa pietre si trova tuttavia in molte diverse varietà, a testimonianza di una storia geologica ricca e complessa. I dati sperimentali descrivono le caratteristiche di struttura chiusa della pietra: ciò ne consente un’ottima levigatura per gli spazi interni. Molteplici applicazioni sono possibili per l’esterno, ed il perlato coreno si rivela ottimo per la produzione oggettistica. Nella regione intorno a Coreno Ausonio, centro delle cave, molte architet-ture adoperano ampiamente questa pietra: la più nota è il teatro romano di Minturno, realizzato in-tegralmente in perlato coreno. Persino l’antica Via Appia in questa zona è parzialmente pavimentata con blocchi di perlato.

Perlato CorenoPerlato Coreno

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▪ Collegiata di San Michele Arcangelo, Ausonia

▪ Ausonia Castle Entrance Court La corte di ingresso del Castello di Ausonia

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▪ Entrance to Montecassino Abbey Ingresso del Monastero di Montecassino

▪ Access bridge to the Minturno Site Il ponte di accesso agli scavi di Minturno

▪ The Roman Theater at Minturno Il teatro romano di Minturno

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▪ Confindustria Frosinone

▪ Flooring with different qualities of perlato coreno in combination with other stones Pavimentazioni con diverse qualità di perlato coreno in combinazione con altre pietre

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▪ Perlato masonry Muratura in perlato

▪ Street paving in perlato Pavimentazione in perlato

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Main ASTM reference standardswww.astm.org

Compressive strength of dimension stone ASTM C170 Linear expansion of solid materials ASTM E831 Flexular modulus of elasticity of dimension stone ASTM C1352 Modulus of rupture ASTM C99 Static coefficient of friction ASTM C1028 Abrasion resistance of stone subjected to foot traffic ASTM C241 Specifications for travertine dimension stone ASTM C1527 Flexural strength of dimension ASTM C880 Absorption and bulk specific gravity of dimension stone ASTM C170 Selection of stone for exterior use ASTM C1528 Standard Terminology Relating to Dimension Stone ASTM C119

Further technical references can be found in the following websites: Ulteriori informazioni tecniche di riferimento possono essere reperite nei seguenti siti web:

www.marblefromitaly.comwww.naturstein-datenbank.dewww.assomarmistilombardia.itwww.marble-institute.com www.bstone.itwww.naturalstone.com www.techstone.itwww.stoneinfo.com www.videomarmoteca.itwww.stoneexpozone.com www.pietra-autentica.itwww.litosonline.com www.isicentry.comwww.marbly.net

Main ASTM reference standardsPrincipali normative UNI di riferimento

Principali normative UNI di riferimentowww.uni.com

Assorbimento acqua a pressione atmosferica UNI 13755 Resistenza a flessione sotto carico concentrato UNI 12372 Resistenza a flessione UNI 9724/9725 Resistenza gelo / disgelo UNI 12371/12372/1926 Resistenza a compressione UNI 1926Resistenza all’abrasione UNI 1341C/1342B Resistenza allo scivolamento UNI 1341D/1342C Uso pedonale veicolare UNI 1341:2003 Microdurezza Knoop UNI 9724/9726 Terminologia e classificazione UNI 9379/12670 Carico di rottura in corrispondenza dei fori di fissaggio UNI 13364 Criteri per l’informazione tecnica UNI 9726

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Consortium e producersConsorzi e produttori

TRAVERTINE / TRAVERTINOCentro per la valorizzazione del travertino romano 0774324633 www.centrotravertinoromano.it AG POGGI 0774378372 [email protected] MODE 3295937040 BTR 0774333971 [email protected] POGGI E FIGLI 0774372129 [email protected] 0774529271 [email protected] 0774371377CERVONI 0774366156CODEBER 0774529186 [email protected] MARMO 0774371355 [email protected] TRAVERTINO 0774529234 [email protected] 0774529077 [email protected] PACIFICI 0774372141 [email protected] CORESI E FIGLI 0774324225 [email protected] ANNA 0774528100 [email protected] 0774356032 [email protected] ‘95 0774324702 [email protected] DI A. RATTI 0774528277 [email protected] PIETRA DI ROMA 0774326658MARIOTTI CARLO E FIGLI 0774376137 [email protected] FAUDI 0774424019QUERCIOLAIE RINASCENTE 0774528401 [email protected] 0774358317SAITRAV 0774357909 [email protected]. DEL TRAVERTINO ROMANO 0774528588 [email protected] 0774381044 [email protected] CAUCCI 0774326521 [email protected] PASCUCCI 0774355737 [email protected] PIRANDOLA 0774532774TRAVERTINO CONVERSI 0774529283 [email protected] MORELLI 0774324702ZEGA 0774526204 [email protected]

PEPERINOFEBRA 0761748868F.LLI CIPRINI 0761747144MICCI 0761747127 [email protected] PERLA 0761924616 [email protected] PIETRE 0761370043 [email protected] 0761370694 [email protected]

TUFF / TUFOCAVE RIUNITE 069081453 [email protected] 069036017 [email protected] FALISCA 0761574035MICROART 0761598096 [email protected] TUFO 0761572940 [email protected] 0761516406 [email protected]

BASALT / BASALTOBASALTINA 063338590 [email protected] BASALTITE 0761798392 [email protected]

PERLATO CORENOConsorzio per la valorizzazione del perlato coreno 0776951502 www.perlatocoreno.itAURUNCI MARMI 0776991425CENTRAL GRANITI 0776951507 [email protected] ITALIA MARMI 0776996473CORENO MARMI 0776951506 [email protected] BELLO T. E C. 0776951181 [email protected] 0771722104EREDI PARENTE 0776996064ESLAMA 0776910313 [email protected] 0776996149FERRARA MARMI 0776937226 [email protected] CASATELLI 0776952264 [email protected] COSTANZO 0771674229F.LLI MATTEI 0776910061 [email protected] GRANULATI PERLATO ROYAL 0776996419 [email protected] 0776996359 [email protected] 0776952548 [email protected] IND. MARMI SFORZA ANTONIO 0776951501ITALGRANITI 0776951509 [email protected] 0776951181 [email protected] VALLE A. E G. 0776996233LE MARBLE 0776951428 [email protected] SALVATORE 0776996168MARMI ITALIA 0776996162MARMI SFORZA 0776951501MEC MARMI 0776997016 [email protected] 0776952384MONDOMARMO 0776996005PENNA MARMI 0823932147SANT’ANNA MARMI CORENO 0776952489 [email protected] 0776949448 [email protected] 0776996002 [email protected] MARMI 0776996252

Regione LazioVia R. Raimondi Garibaldi, 7 - 00145 Roma[t] +39 06 51681[w] www.regione.lazio.it

Sviluppo Lazio SpAServizio Sviluppo Economico Area InternazionalizzazioneVia V. Bellini, 22 - 00198 Roma[t] +39 06 84568.1 - [f] +39 06 84568.332[e] [email protected][w] www.sviluppo.lazio.it

Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) Sede Centrale: Via Liszt 21 - 00144 Roma[t] +39 06 59921 - [f] 06 54218249[w] www.ice.gov.it - [e] [email protected]

Sprint Lazio (Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione c/o Sviluppo Lazio SpA)Via V. Bellini, 22 - 00198 Roma[t] +39 06 84568291 - [f] +39 06 84568217[e] [email protected][w] www.sprintlazio.it

Finito di stampare nel mese di aprile 2008

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