Catalogo MIPAM 2010

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M IPAM 2010 MOSTRA PRODOTTI E ANIMALI DI MONTAGNA 27-28-29 AGOSTO LAVENO MOMBELLO MIPAM 2010 MOSTRA PRODOTTI E ANIMALI DI MONTAGNA COMUNE DI LAVENO MOMBELLO © Cava/Quipos Comunità Montana del Piambello

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Enti, associazioni, consorzi e persone che hanno contribuito alla realizzazione della XV edizione della Mostra internazionale dei prodotti e degli animali di montagna

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MIPAM 2010MOSTRA PRODOTTI E ANIMALI DI MONTAGNA

27-28-29 AGOSTO LAVENO MOMBELLO

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COMUNE DI LAVENO MOMBELLO

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Comunità Montana del Piambello

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05 Introduzione MIPAM 06 Comitato Organizzatore07 Giulio De Capitani08 Dario Galli09 Marco Magrini10 Graziella Giacon1 1 Bruno Specchiarelli1 2 Maria Sole de Medio13 Associazione di Categoria1 4 Bruno Amoroso16 Programma 22 Mappa MIPAM 201024 Programma convegno25 Regione Lombardia32 Ster Varese 34 GAL del Laghi e della Montagna37 GAL Valli del luinese40 Roberta Lodi 41 Consorzio Qualità Formaggella del Luinese

42 Laboratori didattici43 I volti dell’agricoltura in mostra 44 Nera di Verzasca: razza autoctona da salvaguardare45 I prati magri: un patrimonio per la biodiversità 46 Consorzio Varese da gustare47 Associazione Provinciale Allevatori 48 Consorzio Qualità del Miele varesino49 Sportello Micologico50 Slow Food52 La frutticoltura53 Azienda Agricola Pira54 Regolamento MIPAM 201059 Ringraziamenti

IndIce

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IntroduzIone MIpaM 2010

Sono trascorsi quindici anni dalla prima edizio-ne di MIPAM - Mostra dei prodotti e degli ani-mali di montagna - che si tenne sul lungolago di Luino nell’agosto del 1995. In questi anni la fiera zootecnica ha cre-ato una rete di relazioni capace di dar vita a quel-la vetrina per la promo-zione dell’agricoltura prealpina che ad oggi è MIPAM.

Il programma dei tre giorni di fiera cerca di cogliere l’in-teresse di un pubblico vasto ed eterogeneo. Le esposi-zioni, i concorsi e le attività tentano di raccontare l’agri-coltura di montagna. Un sistema complesso e delicato che nel corso degli anni ha saputo maturare competenze, tramandare tecniche e selezionare razze animali per pro-durre anche in territori marginali e svantaggiati come quello prealpino.

MIPAM è l’occasione per avvicinarsi alla tradizione agricola, per osservare i capi di bestiame che meglio si adattano alle condizioni climatiche e morfologiche locali e per assaporare i prodotti che conservano la storia di queste zone montane. Il patrimonio di conoscenza che certe attività racchiudono è una risorsa per la collettività sotto il profilo culturale, prima ancora che economico.

Infine l’allevamento e la selvicoltura non sono solamente attività in grado di creare lavoro e reddito per le popola-zioni delle valli. L’agricoltura è un modo attivo di presi-diare ed avere cura del territorio: evitando l’abbandono delle zone marginali, la montagna non è lasciata indifesa di fronte agli eventi naturali (frane, dissesti, esondazio-ni) le cui conseguenze hanno costi elevati per l’intera collettività.

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coMItato organIzzatore

Comitato promotore

Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comuni-tà Montana Valli del Verbano, Comunità Montana del Piambello, Comune di Laveno Mombello, Bim Varese, Cciaa di Varese, Parco Regionale Campo dei Fiori, As-sociazione Provinciale Allevatori di Varese, Confagri-coltura, Coldiretti, Cia, Comune di Luino, Concorsio Varese da Gustare, Consorzio per la Tutela della For-maggella del Luinese, Consorzio Qualità Miele Varesino, Associazione Salame Prealpino, Associazione Vini Va-resini, Associazione Nazionale Alpini, Pro Loco di Laveno Mombello, Valcuvia Servizi, Comitato Inter-reg Nera di Verzasca, Associazione Florovivaisti Va-resini, Gal dei Laghi e della Montagna, Gal Valli del Luinese, Associazione Strada dei Sapori Valli Vare-sine, Cai di Laveno Mombello, Germignaga, Luino, Associazione Protezione Civile di Laveno Mombello

SeGreteria orGaNiZZatiVa e CoorDiNameNto

Comunità Montana Valli del Verbano

Presidente Presidente della provincia Dario Galli

Vice PresidenteSindaco di Laveno Mombello Graziella Giacon

CoordinatorePresidente Comunità Montana Valli del Verbano Marco Magrini

gIulIo de capItanI

La montagna evoca im-magini emozionanti e cariche di suggestione, ma richiama anche sto-rie di fatica quotidiana, di assoluta dedizione ad una terra che esige pas-sione e sacrificio. Nelle zone montane l’agri-coltura, che offre pro-duzioni di inestimabile qualità, si pone anche come custode insostitu-ibile del territorio.Per questo, anche quest’anno, l’Assessora-to all’Agricoltura della

Regione ha voluto essere presente alla Mostra dei Prodotti e degli Animali della montagna, a testimonianza del valo-re di questa manifestazione. A Laveno, cornice di singolare bellezza, abbiamo modo di apprezzare la ricchezza delle produzioni tipiche vare-sine, accanto a quelle dell’intera regione, ideale viaggio attraverso le storie e le identità dei nostri territori. Prodot-

ti unici come la Formaggella del Luinese, fatta con il latte della capra nera di Verzasca, il miele Varesino, i salumi e il latte di impareggiabile qualità. Ma voglio ricordare anche il florovivaismo, altro settore espressione dell’eccellenza varesina.E, nell’anno della biodiversità, si riscopre quanta vita e quanta ricchezza esprimono le nostre produzioni; sappia-mo che il consumatore oggi è in cerca non solo di prodotti, ma anche di emozioni e valori. Il concetto di “buono” è sempre più legato ad una percezione sensoriale comples-sa, che non si esaurisce nel gusto ma che attraversa sensa-zioni diverse e che richiama alla mente storie e tradizioni che solo i prodotti dei nostri territori sanno raccontare. La Lombardia ha saputo tutelare la qualità produttiva de-stinata al consumo più diffuso ma anche difendere pic-cole produzioni di nicchia. Ventidue sono i prodotti che hanno ottenuto il riconoscimento europeo DOP o IGP; per i vini sono 15 le DOC e 4 le DOCG. Tra i prodotti tradizio-nali ne contiamo 238, preziosi e unici come le pesche di Monate, l’asparago di Cantello, il violino di capra.Sono davvero riconoscente a tutti coloro che hanno pro-fuso tanto impegno nell’organizzazione di questa Mostra, testimonianza viva delle produzioni e delle tradizioni del mondo rurale.

aSSeSSore all’aGriColtura Della reGioNe lombarDia

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darIo gallI

Mipam è da sempre una vetrina di grande prestigio per la nostra agricoltura. E Laveno, vera perla del Lago Maggiore, che la ospi-ta ha dimostrato di es-sere il valore aggiunto a questa importante manifestazione.Anche quest’anno la Mostra internaziona-le dei Prodotti e degli Animali di Montagna saprà conquistare il pubblico e raccontare la storia della nostra agricoltura e delle sue

eccellenza agro alimentari.Fare agricoltura nella nostra provincia non è certo sem-plice. Farla bene, con grande passione e competenza, è un vanto di cui tutti noi dovremmo essere orgogliosi. La nostra, infatti, pur essendo un’agricoltura di nicchia, può vantare un paniere di prodotti tipici variegato, comple-

to e di altissima qualità. Tutto questo è possibile grazie all’abilità del nostro mondo agricolo, ma anche all’impe-gno delle istituzioni. L’amministrazione provinciale, da anni, crede e investe in questo settore. Tutelare e man-tenere viva la filiera agricola sul territorio, significa non perdere il contatto con le nostre radici, difendere l’am-biente, alimentare l’amore per le nostre montagne e le nostre valli, promuovere stili di vita e alimentari corretti e genuini e avere una carta importante da giocare in cam-po turistico. I nostri cittadini, ma anche i tanti visitatori che vengono da fuori provincia e dall’estero, infatti, qui da noi, oltre a luoghi indimenticabili sotto l’aspetto cultu-rale e paesaggistico, potranno anche vivere le emozioni del gusto visitando le nostre aziende agricole e agrituri-stiche.

Marco MagrInI

Nel 2010 la Mostra Prodotti e Animali di Montagna raggiun-ge la quindicesima edizione. In questi anni i tre giorni di fiera hanno saputo dare visibilità all’al-levamento e all’agri-coltura prealpina, mostrando le recenti tecnologie e raccon-tando tradizione, sto-ria e cultura che ogni prodotto conserva. Comunità Montana Valli del Verbano ha scelto di proseguire

l’impegno preso dall’ex Ente delle Valli del Luinese, con-sapevole dell’assoluta importanza di questa occasione di confronto tra istituzioni, produttori e grande pubblico. In modo particolare, questa edizione vuole mettere in luce il ruolo strategico che la montagna riveste nello sviluppo sostenibile del territorio: dalle produzioni locali all’utiliz-

zo razionale di boschi e pascoli. MIPAM 2010, in scena per il secondo anno a Laveno Mombello, è stata in grado di migliorarsi nonostante le oggettive difficoltà economiche. La presenza di un mag-gior numero di animali ne è la dimostrazione: i bovini conteranno capi da Verbania, Como, Lecco, Varese, per un meeting interprovinciale di razza Bruna. Grazie alla disponibilità dell’ Associazione Provinciale Agricoltori anche il settore equino vede un programma più ampio e coinvolgente rispetto alla scorsa edizione. La Nera di Verzasca, attraverso il progetto Interreg Italia-Svizzera, sarà protagonista del tradizionale concorso. Oltre all’aspetto zootecnico, MIPAM ha introdotto eventi collaterali e appuntamenti culinari capaci di coinvolge-re un pubblico assolutamente eterogeneo. Il programma è costellato di iniziative fra cui spiccano concorsi e de-gustazioni dedicati a formaggi e mieli. Un calendario di proposte legate a doppio filo alla fitta rete di collabora-zioni che, ancora una volta, renderanno la MIPAM una manifestazione capace di rappresentare al meglio il “si-stema montagna”.

preSiDeNte Della proViNCia Di VareSe preSiDeNte ComuNità moNtaNa Valli Del VerbaNo

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grazIella gIacon

Per il secondo anno consecutivo Laveno Mombello ospi-ta la Mostra dei prodotti e degli animali della montagna, giunta alla sua 15° edizione, forte anche della positiva esperienza della precedente manifestazione.Per Laveno Mombello è anche un ritorno alle origini, visto che fino al 1968 il nostro Comune organizzava e ospitava la “Fiera del Bestiame”, fiera agro-zootecnica di riferimento del medio e alto Verbano e di interesse in-terprovinciale, dal momento che coinvolgeva la finitima Provincia di Novara, allora comprendente l’attuale VCO. Da allora la situazione agricola e zootecnica è andata via via modificandosi, e soprattutto nel nord della Provincia si è potenziato e sviluppato l’allevamento caprino rispet-to a quello bovino; questa trasformazione ha comunque portato alla rivalutazione e qualificazione dei prodotti caseari, che hanno raggiunto livelli di eccellenza con la identificazione di prodotti tipici, e ha coinvolto anche il modo di concepire l’azienda agricola, tant’è che molte aziende del settore hanno intrapreso anche un indirizzo agrituristico il quale ha ulteriormente consentito la pro-mozione di altri prodotti agricoli della zona, quali il ben conosciuto e apprezzato “miele varesino” e il recente qualificato “salame prealpino varesino”.Ovviamente la MIPAM è importante non solo per la

promozione dell’attività del settore e relativi prodotti, ma anche perché consente di approfondire la conoscen-za del nostro territorio, valorizzandone l’aspetto pae-saggistico e ambientale.Certamente per realizzare tutto ciò è occorso, oltre che l’intervento della Comunità Montana delle Valli del Ver-bano (coorganizzatrice dell’evento), anche quello diretto e fondamentale della Provincia di Varese e della Regione Lombardia, che, nell’ottica anche di una valorizzazione turistica dei nostri luoghi, hanno stanziato risorse cospi-cue, e alle quali va il nostro più sentito ringraziamento esteso ovviamente a tutti quanti si sono resi disponibili e si sono impegnati per la realizzazione della mostra.

aSSeSSore all’aGriColtura proViNCia Di VareSe

Anche quest’anno, durante l’ultimo week-end di ago-sto, viene ripro-posta la MIPAM (giunta alla XVa edizione) che co-stituisce una im-portante realtà da oltre un decennio e rispecchia tradi-zionalmente l’es-senza del nostro territorio, dando visibilità ai tanti agricoltori, alleva-tori ed apicoltori

che ne sono i garanti in termini di iniziativa imprendi-toriale coniugata alla salvaguardia della nostra identità culturale, nel rispetto delle molteplici risorse naturali che caratterizzano questa provincia.Per l’Assessorato che rappresento questo traguardo an-nuale, reso possibile dallo sforzo sinergico di Enti ed As-sociazioni di categoria, è considerato un giusto riconosci-

mento di vasta portata per il lavoro di molti che travalica meri confini circoscritti attraverso la presenza di nume-rosissimi visitatori che giungono anche da altri Paesi per partecipare all’evento. Nell’ambito della stessa MIPAM trovano inoltre ideale collocazione le fotografie della Mo-stra “I volti dell’agricoltura nella Terra Insubre della pro-vincia di Varese” precedentemente realizzata, con vivo successo di pubblico, dal mio Assessorato: le istantanee rappresentano non solo le persone che si dedicano con passione alla loro attività, ma anche paesaggi, quale in-scindibile connubio di anime e di spazi che rimandano al passato e che testimoniano il presente, affermandone l’ideale continuità.

bruno specchIarellISiNDaCo Di laVeNo mombello

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Ai confini della Provin-cia di Varese, dove fini-sce la pianura e verdi si innalzano le Prealpi, il territorio della Comu-nità Montana abbraccia il Monte Piambello. Se lo si osserva con occhi sinceri si viene sorpre-si dalla luce, dal bianco dell’inverno come dagli intensi colori delle altre stagioni, da piccoli laghi incastonati tra i monti e da scorci all’estremità

delle valli che si aprono sul Ceresio. Orizzonti sconfinati in cima alle montagne.

Con difficoltà e sforzo i luoghi mantengono il valore dell’agricoltura, con microaziende sulle alture e consi-stenti allevamenti a fondovalle. Diversità da integrare e promuovere anche come ricchezza a salvaguardia e tute-la del nostro paesaggio, con responsabilità di progresso economico e contrasto alla disgregazione della vita mo-

derna.Il patrimonio agricolo e forestale è un bene comune ed il profondo senso di appartenenza tra terra e gente deve custodirne gelosamente l’equilibrio naturale. All’impe-gno del territorio non può mancare però la corresponsa-bilità di tutti. Condividendo i benefici della salvaguardia con un area più vasta, ci si attende sostegno agli oneri economici derivanti dai vincoli.

Chi risiede nelle cittadine e nei borghi delle valli varesine è consapevole di vivere, con le difficoltà, anche un gran-de privilegio.Attorno al Piambello c’è una meravigliosa natura e, solo se difesa, potremo riconsegnarla ai nostri figli.

preSiDeNte ComuNità moNtaNa piambelloMarIa sole de MedIo assocIazIone dI categorIa

Anche quest’anno ritorna MIPAM che si svolgerà a La-veno Mombello. Una piccola precisazione MIPAM è l’acronimo di “Mostra Internazionale degli animali della montagna” perché le prime edizioni della manifestazione hanno visto una nutrita partecipazione d’allevatori della vicina Confederazione elvetica.Negli anni questa precisa connotazione si è andata un po’ a perdere sia per problemi di burocrazia sia per problemi di natura economica.

La Regione Lombardia con la Provincia di Varese ha volu-to MIPAM 2010 anche e non solo come risposta alle attese delle tre organizzazioni professionali ma, soprattutto, per dare un segnale tangibile d’attenzione agli allevatori del-la montagna. Un dato che forse vale più di tanti è quello della partecipazione fattiva di tutti i soggetti alle riunioni di preparazione della manifestazione e mai come oggi si sono viste tutte le comunità montane e la camera di commercio in prima fila. Per le organizzazioni professio-nali del mondo agricolo, MIPAM rappresenta da un lato l’esposizione di realtà che in questi anni ha contribuito alla difesa della montagna dall’altro, invece, la qualità dei convegni ha sempre rappresentato un buon punto di rife-rimento per le elaborazioni del mondo politico.

Ecco in sintesi i motivi che ci vedono in prima linea e che ci portano a dire se non ci fosse MIPAM dovremmo in-ventarcene uno.

ConfagricolturaColdiretti

Confederazione Italiana Agricoltori

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bruno aMoroso

Il parere è stato unanime nell’elogiare la perfetta riuscita della scorsa edizione di MIPAM a Laveno Mombello: la splendida cornice, l’affluenza di pubblico e la logistica del luogo hanno portato dei risultati eccezionali nonostante i ristrettissimi tempi di preparazione. E’ stata quindi una scelta naturale riproporre la manifestazione nello stesso contesto in condizioni organizzative più distese.

Mipam si conferma quindi nel suo ruolo di iniziativa capace di catalizzare l’interesse di tutta l’agricoltura va-resina. E’ il secondo anno che l’importante Mostra Inter-regionale dei Prodotti e degli Animali della Montagna

vede coinvolti tutti gli operatori pubblici e privati per va-lorizzare un territorio che ha nella “qualità produttiva” il suo elemento distintivo.

La Camera di Commercio non può allora che sostenere un evento di così alto profilo sulla scia di un impegno a favore del settore primario che ha i suoi capisaldi nel Pro-tocollo d’Intesa con la Provincia, nel Programma annuale dell’Agricoltura, nel sostegno alle principali manifesta-zioni fieristiche di settore tra cui MIPAM e Agrivarese.

L’auspicio è che le migliaia di persone attese a MIPAM possano apprezzare in misura sempre maggiore il ruolo che il settore agricolo e zootecnico gioca non solo nell’eco-nomia varesina ma anche nella crescita professionale e culturale di operatori e consumatori, nella garanzia di sicurezza alimentare e salute del consumatore e nel ri-spetto e tutela dell’ambiente e del paesaggio, soprattutto di montagna.

preSiDeNte Camera Di CommerCio

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prograMMa MIpaM 2010

VenerdÌ 27 agosto 2010

10.00 > Ristorante Il porticciolo a Laveno Mombello9° concorso gastronomico internazionale LA CAPRA A TAVOLA 15.00 > Ring equinicampo libero per prove a cavallo e arrivo della Ippovia Varesina 10.00 > Ristorante Il porticciolo a Laveno Mombellopremiazione 9° concorso gastronomico internazionale LA CAPRA A TAVOLA17.00arrivo animali alla MIPAM 18.00inaugurazione MIPAM 2010 taglio del nastro delle au-torità con l’accompagnamento della Fanfara alpina del Verbano 18.00-24.00 > Spazio Varese da gustarepiatto di prodotti tipici locali in collaborazione con il progetto Interreg NERA DI VERZASCA 18.00-24.00 > Sala proiezioni GALfilmati sul territorio delle Valli del Verbano, tra natura e cultura, e sui sapori della Lombardia18.30 > Ring equiniPrima Manche “Fast Trail” - Speed Challenge

19.00-22.30 Servizio ristorazione con intrattenimento musicale orga-nizzazione Pro Loco Laveno Mombello, in collaborazio-ne con Associazione Nazionale Alpini Gruppo Laveno Mombello e Cittiglio, Ristorante La Bussola Cittiglio e Barlafus Laveno21.00-22.00 > Area famiglielaboratorio per famiglie C’È LATTE E LATTE: come distinguere i vari tipi di latte in commercio a cura della Strada dei Sapori delle Valli Varesine21.00 > Ring equinispettacolo equestre Il cavallo in musica 22.30 > Palco spettacoliconcerto The Fahrenheit tributo ai Queen con Alex Can-nella e Band24.00 Chiusura manifestazione

sabato 28 agosto 2010

9.00 Apertura al pubblico10.00 > Villa Frua - Palazzo Comunale di Laveno Mombelloconvegno L’agricoltura risorsa per la montagna. Il ruolo degli enti sovracomunali in rapporto al nuovo codice delle autonomie

10.00-24.00 > Spazio Varese da gustarepiatto di prodotti tipici locali in collaborazione con il Progetto Interreg NERA DI VERZASCA 10.00-24.00 > Sala proiezioni GALfilmati sul territorio delle Valli del Verbano, tra natura e cultura, e sui sapori della Lombardia10.00-12.00 > Area famiglielaboratorio di ceramica per bambini e ragazzi artistica a tema LA FATTORIA a cura di Vera Ceramica Artistica, Laveno Mombello10.00-12.00 > Area animali prova gratuita a cavallo per piccoli e grandi al TONDI-NO10.00 > Spazio Varese da gustareinizio lavori della giuria:4° concorso FORMAGGELLA DEL LUINESE DOP “Ro-berta Lodi”3° concorso del FORMAGGIO DI FATTORIA A LATTE CRUDO15° concorso internazionale del FORMAGGIO DI CA-PRA10.00 > Ring equini Trail Horse APA VareseTrail Horse Versatility Open, Non Pro, RANCH TRAIL Hand Trail Versatility Non Pro

10.00-12.00 > Ring bovini e caprinimeeting razza NERA DI VERZASCA - programma co-operazione transfrontaliera Italia Svizzera 2007-2013 in collaborazione con APA di Varese e Federazione Ticine-se dei consorzi di allevamento caprino e ovino10.00-11.00 > Spazio Varese da gustaredegustazione di MIELI a cura di Consorzio Qualità Miele Varesino13.00-15.00 > Area famiglielaboratorio di ceramica artistica per bambini e ragazzi a tema LA FATTORIA a cura di Vera Ceramica Artistica, Laveno Mombello11.30-15.00 Servizio ristorazione con intrattenimento musicale orga-nizzazione Pro Loco Laveno Mombello, in collaborazio-ne con Associazione Nazionale Alpini Gruppo Laveno Mombello e Cittiglio, Ristorante La Bussola Cittiglio e Barlafus Laveno13.30-15.30 > Spazio Varese da gustaredegustazione MIELI a cura di Consorzio Qualità Miele Varesino14.00-18.00 > Spazio CAIpalestra di arrampicata sportiva gestita da CAI Germi-gnaga, Laveno-Mombello e Luino14.00 > Ring bovini

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corso di toelettatura bovini di razza BRUNA14.30-19.00 > Area animali prova gratuita a cavallo per piccoli e grandi al TONDI-NO14.30 > Ring Equini prova montata di equitazione cavalli allevati in Provin-cia di Varese: prova libera15.30-17.00 > Ring capriniMarcatura soggetti caprini:8^ mostra interregionale della razza caprina CAMO-SCIATA DELLA ALPI8^ mostra provinciale della razza caprina autoctona NERA DI VERZASCA16.00-18.00 > Spazio Varese da gustaredegustazione MIELI a cura di Consorzio Qualità Miele Varesino17.30-18.30 > Area famiglielaboratorio di caseificazione per famiglie IMPARIAMO A FARE IL FORMAGGIO a cura della Strada dei Sapori delle Valli Varesine16.00 > Ring bovini e caprinicriteri di valutazione bovini di razza BRUNA17.00 > Ring bovini e caprini gara di conduzione bovini razza BRUNA17.00 > Spazio Varese da gustarepresentazione e degustazione presidio Slow Food BA-GOSS DI BAGOLINO18.00 > Spazio Varese da gustare

presentazione e degustazione presidio Slow Food CA-STELMAGNO D’ALPEGGIO17.00 > Sala proiezioni GALincontro: Il GAL dei Laghi e della Montagna: chi, dove, perché, quando18.00 > Ring equiniseconda manche “Fast Trail” - Speed Challenge18.00 > Spazio Varese da gustarepremiazioni4° concorso FORMAGGELLA DEL LUINESE DOP “Ro-berta Lodi”3° concorso del FORMAGGIO DI FATTORIA A LATTE CRUDO15° concorso internazionale del FORMAGGIO DI CAPRA 8° concorso internazionale MIELE DI MONTAGNA 19.00-23.30Servizio ristorazione con intrattenimento musicale orga-nizzazione Pro Loco Laveno Mombello, in collaborazio-ne con Associazione Nazionale Alpini Gruppo Laveno Mombello e Cittiglio, Ristorante La Bussola Cittiglio e Barlafus Laveno20.00-21.30 > Ring bovini e caprinimeeting bovini razza BRUNA 20.30 > Palco spettacoliconcerto del coro della Compagnia della Gru gospel classi-co e moderno diretti e accompagnati al pianoforte dal M° Enrico Salvato. 21.00 > Spazio Varese da gustare

degustazione MIELI a cura di Consorzio Qualità Miele Varesino21.00 > Ring Equinispettacolo equestre Il cavallo in musica 21.00-22.00 > Area famiglielaboratorio per famiglie C’È LATTE E LATTE: come distinguere i vari tipi di latte in commercio a cura della Strada dei Sapori delle Valli Varesine21.30 > Spazio ristorazione Cena dell’Allevatore22.00 > Palco spettacoliconcerto Dino Music - Very Live Music: la più bella musica italiana.24.00 Chiusura manifestazione

doMenIca 29 agosto 2010

09.00 Apertura al pubblico10.00-24.00 > Spazio Varese da gustarepiatto di prodotti tipici locali in collaborazione con il Progetto Interreg NERA DI VERZASCA 10.00-24.00 > Sala proiezioni GALfilmati sul territorio delle Valli del Verbano, tra natura e cultura, e sui sapori della Lombardia10.00-12.00 > Area famiglielaboratorio di ceramica per bambini e ragazzi artistica a tema LA FATTORIA a cura di Vera Ceramica Artistica, Laveno Mombello

10.00-12.00 > Area animali prova gratuita a cavallo per piccoli e grandi al TONDINO10.00 > Ring Equiniseconda manche prova montata di Equitazione cavalli allevati in Provincia di Varese: percorso10.00-11.00 Stand Varese da gustaredegustazione MIELI a cura di Consorzio Qualità Miele Varesino 10.00-12.00 > Ring capriniConcorsi caprini, sfilata di razze locali e premiazione:8^ mostra interregionale razza caprina CAMOSCIATA DELLA ALPI8^ mostra provinciale razza caprina autoctona NERA DI VERZASCAesposizione soggetti razza caprina SAANEN 11.00 > Stand Varese da gustaredegustazione e presentazione Comunità di cibo FRU-MAGITT DI CURIGLIA E MONTEVIASCO11.30-15.00Servizio ristorazione con intrattenimento musicale orga-nizzazione Pro Loco Laveno Mombello, in collaborazio-ne con Associazione Nazionale Alpini Gruppo Laveno Mombello e Cittiglio, Ristorante La Bussola Cittiglio e Barlafus Laveno12.00 > Palco spettacoliconcerto Il Conte Max: i favolosi anni ‘6013.00-15.00 > Area famiglie

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laboratorio di ceramica per bambini e ragazzi artistica a tema LA FATTORIA a cura di Vera Ceramica Artistica, Laveno Mombello13.30-15.30 > Spazio Varese da gustaredegustazione MIELI a cura di Consorzio Qualità Miele Varesino14.00-18.00 > Spazio CAIpalestra di arrampicata sportiva gestita da CAI Germi-gnaga, Laveno-Mombello e Luino14.30 > Ring EquiniShowmanship at Halter Versatily Non Pro Western Ho-spemanship Non Pro, Western Pleasure Open e Non Pro tutti a cavallo con A.P.A. giochi e gare per bambino fino a 11 anni14.30-18.00 > Area animali prova gratuita a cavallo per piccoli e grandi al TONDI-NO15.00 > Sala proiezioni GAL incontro il GAL delle Valli del Luinese: chi, dove, perché, quando16.00-17.00 > Area ristorazionelaboratorio di caseificazione per famiglie IMPARIAMO A FARE IL FORMAGGIO a cura della Strada dei Sapori delle Valli Varesine16.00-20.00 Palco concertiAccademia di Musica Moderna di Laveno: gruppo di Musica d’insieme, dimostrazione del M° Giovanni Bonariva, concerto della classe di chitarra e di canto

moderno.16.00-18.00 > Spazio Varese da gustaredegustazione MIELI a cura di Consorzio Qualità Miele Varesino 17.00 > Spazio Varese da gustaredegustazione e presentazione presidio Slow Food MON-TEBORE18.00 > Stand Varese da gustaredegustazione e presentazione Comunità di cibo FAGIO-LI DI BREBBIA.18.00 > Ring Equinispettacolo equestre Il cavallo in musica 19.00-23.30Servizio ristorazione con intrattenimento musicale orga-nizzazione Pro Loco Laveno Mombello, in collaborazio-ne con Associazione Nazionale Alpini Gruppo Laveno Mombello e Cittiglio, Ristorante La Bussola Cittiglio e Barlafus Laveno20.30 > Palco spettacoliconcerto Rita & Giò quattro salti in allegria21.00-22.00 > Area famiglielaboratorio per famiglie C’È LATTE E LATTE: come distinguere i vari tipi di latte in commercio a cura della Strada dei Sapori delle Valli Varesine22.00Termine manifestazione e partenza animali

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LAGO

MAG

GIOR

E

FIUME BOESIO

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AREA

ANIM

ALI

AREA ISTITUZIONALE

TRAGHETTO LAVENO-INTRA

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SERVIZI IGIENICI

ENTRATA FIERA

MIPAM 2010MAPPA

01 BOX OVINI/CAPRINI 02 BOX BOVINI

03 BOX EQUINI 04 RING EQUINI

05 TRIBUNE 06 RING BOVINI/CAPRINI

07 AREA RISTORO 08 AREA FAMIGLIE

09 PALCO PREMIAZIONI 10 MERCATINO

11 AREA CAI 12 TONDINO

13 BOX CONIGLI AREA IMPRESE BOSCHIVE14

15 STAND ISTITUZIONALE 16 VARESE DA GUSTARE

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SALUTI IST ITUZIONALI Graziella Giacon Sindaco di Laveno Mombello

Bruno Specchiarelli Assessore all’Agricoltura Provincia di Varese

MODERATORE

Marco Magrini Presidente Comunità Montana Valli del Verbano

INTERVENTI

LE POTENZIALITÀ DELL’AGRICOLTURA DI MONTAGNA TRA LEGGE REGIONALE 12/2005 E CODICE DELLE AUTONOMIE

Paolo Baccolo Direttore Generale Agricoltura Regione Lombardia

L’ESPERIENZA SUL CAMPO:PANORAMICA SULL’AGRICOLTURA NEL NORD DELLA PROVINCIA DI VARESE

Mario Alberti Imprenditore agricoloEnrica Binda Imprenditrice agricolaLA VOCE DEGLI ENTI LOCALI

Enrico Borghi Presidente nazionale UNCEM Unione Nazionale ComuniComunità Enti montaniAttilio Fontana Presidente ANCI Lombardia Associazione Nazionale Comuni Italiani Leonardo Carioni Presidente UPL - Unione Province Lombarde

Dario Galli Presidente Provincia di Varese

Marco Borradori Consigliere di Stato Cantone Ticino

Ermanno Pasini Presidente UNCEM Lombardia

CONCLUSIONI

Giulio De Capitani Assessore all’Agricoltura RegioneLombardia

prograMMa del conVegno

L’AGRICOLTURA RISORSA PER LA MONTAGNAIl ruolo degli enti sovracomunali in rapporto al nuovo codice delle autonomie

SABATO 28 AGOSTO ORE 10 .00 V ILLA FRUA, LAVENO MOMBELLO (VA)

regIone loMbardIa e Il suo terrItorIo

LA REGIONE LOMBARDIA E IL SUO TERRITORIO

La Lombardia ha un territorio ampio e popola-to ed è riconosciuta come un protagonista economico di primo piano in Italia e nel mondo. E questo non solo per la sua vocazione industriale e artigianale, ma anche per quella sapiente miscela che ha trasformato nel tempo il suo territorio rurale, grazie all’utilizzo agricolo che ne è stato fatto. Chi viaggia attraverso la Lombardia ne ricava l’immagine di un territorio con un’agricoltura splendida: il panorama è tutto un succedersi di campi accuratamen-te coltivati, di grandi aziende agricole, di allevamenti modello. Da queste campagne, freschi o abilmente tra-sformati da un’antica industria agroalimentare, arrivano sulle tavole dei prodotti di prim’ordine, molti dei quali, con pieno merito, hanno raggiunto una notorietà inter-nazionale.Il paesaggio agricolo disegna un’importante realtà eco-

nomica: la Lombardia è la regione più agricola d’Italia, con un posto di primo piano anche nella realtà europea. La conformazione geografica, l’abbondanza di pianure e di acque, il clima temperato hanno da sempre favorito l’agricoltura dando origine ad un’illustre tradizione agri-colaLa produzione agricola , ma anche gastronomica della Lombardia vanta una lunga e solida tradizione: ogni luo-go del territorio si contraddistingue per il suo formaggio, vino o salume tipico. Questo patrimonio si concretizza in 238 prodotti tradizionali censiti.Nel comparto lattiero caseario si trovano 9 prodotti DOP, che rappresentano varie tipologie di formaggi, dagli sta-gionati (Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Provolone Valpadana) a quelli a breve stagionatura (Taleggio, Quar-tirolo) e agli erborinati (Gorgonzola); produzioni di pia-nura e di montagna (Bitto, Valtellina Casera, Formai de Mut dell’Alta Val Brembana. L’unica DOP ottenuta dal latte di capra, la Formaggella del Luinese e il formaggio Salva Cremasco hanno ottenu-to il riconoscimento DOP da poco e risultano ancora in protezione transitoria.Nel comparto dei salumi DOP vi sono il Salame Brianza e il Salame di Varzi, i Salamini Italiani alla Cacciatora e

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6 prodotti IGP: la pregiata Bresaola della Valtellina, il Sa-lame Cremona, il Salame d’Oca di Mortara, la Mortadella Bologna, il Cotechino Modena e lo Zampone Modena.Nel comparto ortofrutticolo sono presenti tre produzioni che hanno ottenuto il riconoscimento a marchio: gli Oli Extravergini di Oliva “Laghi Lombardi” e “Garda”, en-trambi DOP, e la Pera Mantovana IGP. Anche le Mele di Valtellina hanno ottenuto il marchio IGP in protezione transitoria.

Altre due prodotti DOP si trovano in protezione transito-rio e sono la Trota del Trentino e il Salmerino del Tren-tino che tuttavia possono essere prodotte anche in alcuni territori della Lombardia.Non possiamo dimenticare i vini che con 15 DOC e 4

DOCG sono ormai diventati sinonimo di qualità assolu-ta. Nonostante l’agricoltura e i processi di trasformazio-ne si siano per molti aspetti industrializzati, il “prodotto tipico” sopravvive, frutto di particolari tradizioni, legato a luoghi di produzione con caratteristiche del tutto pe-culiari. La Regione Lombardia, che opera per la promozione dei prodotti agroalimentari ed in particolare di quelli tipici, si è resa conto di quanto sia importante valorizzare insie-me al prodotto l’ambiente, la tradizione e la cultura da cui deriva, identificando nel legame tra prodotto e territorio un elemento di rassicurazione per il consumatore, oltre che un importante valore aggiunto per il produttore.

LE STRADE DE I V IN I E DE I SAPORI D I LOMBARDIA

La Lombardia è stata una delle prime regioni italiane che ha sviluppato concretamente l’idea di Strade del Vino promuovendo la realizzazione del sistema Stra-de del Vino e dei Sapori di Lombardia. Si tratta di veri itinerari del gusto il cui obiettivo è quello della valorizzazione e promozione dei prodotti enoga-stronomici tipici e di qualità, inseriti però nella tradizione e nella cultura dei loro territori d’origine. Attraverso la realizzazione dei “percorsi del gusto” è possibile intra-prendere un’azione di salvaguardia e valorizzazione del territorio e della cultura rurale, in una logica di sviluppo

integrato e turistico in grado di creare nuove professio-nalità. Attualmente le Associazioni riconosciute dalla Regione sono dodici, di cui otto prettamente dei vini, con una rete di quasi 1900 km di percorsi distribuiti su tutto il ter-ritorio regionale. Gran parte di queste si sono riunite in una Federazione regionale per uniformare e migliorare la qualità dell’offerta e per realizzare adeguate modalità di formazione degli operatori. Hanno contribuito a questo progetto i Consorzi di Tutela dei vini lombardi, che svol-gono un importante ruolo di garanzia della loro qualità, l’Associazione delle Città del Vino e il Movimento per il Turismo del Vino Lombardo. Chi ha aderito alle Strade che costituiscono la Federazio-ne, si è impegnato a mantenere, oltre alla propria spe-cificità e alle proprie caratteristiche, anche alti standard qualitativi nella produzione o nella propria vocazione ri-cettiva. Chi percorrerà le Strade del gusto di Lombardia, appositamente segnalate da cartelli stradali uniformati su tutto il territorio, potrà visitare cantine, aziende agri-cole, agriturismi, enoteche, osterie e strutture ricettive che tengono alti i requisiti dei nostri prodotti tipici e che permetteranno al turista di portarsi a casa un pezzetto del territorio che ha visitato.Strada del Vino e dei Sapori della Valcalepio - Strada del Vino e dei Sapori di Valtellina - Strada del Vino Colli dei Longobardi - Strada del Vino Franciacorta - Strada dei

Vini e dei Sapori del Garda - Strada dei Vini e dei Sapo-ri Mantovani - Strada del Riso e dei Risotti Mantovani - Strada del Gusto Cremonese nella Terra - Strada del Vino San Colombano e dei Sapori Lodigiani - Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese - Strada del Tartufo Mantovano - Strada dei Sapori delle Valli Varesine

L’AGRITURISMO IN LOMBARDIA

In un contesto agricolo che sta cambiando, l’agri-coltore è incentivato a diversificare la propria attività ver-so la produzione di beni e servizi non tradizionalmente agricoli ma che con l’agricoltura condividono il contesto della ruralità che assume una funzione primaria nel rie-quilibrio territoriale -in termini economici e sociali- e nel

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presidio, tutela e valorizzazione delle risorse ambientali. La multifunzionalità dell’agricoltura, compreso lo svi-luppo della filiera bioenergetica per l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, rappresenta un’opportunità economica molto importante per i con-duttori d’azienda e per l’intera famiglia agricola. L’agri-turismo rappresenta un valido esempio di multifunzio-nalità dell’agricoltura.Oggi si contano nella nostra regione circa 1300 aziende agrituristiche; un centinaio di queste imprese sono lo-calizzate nella provincia di Varese. Circa il 40 per cen-to degli agriturismi lombardi si trova in aree montane, il 78 per cento offre anche la ristorazione e oltre la metà organizza attività di carattere culturale. Questo grande fermento, registrato anche a livello nazionale, ha portato a una nuova legge dello Stato, approvata nel 2006, per “aggiornare” la normativa in materia, risalente al 1985 seguita a ruota dalla nuova normativa lombarda in ma-teria. Infatti, l’ 8 giugno 2007 è stata approvata la legge regionale n. 10 “Disciplina regionale dell’agriturismo”. Successivamente il 5 dicembre 2008 è stata approvata la Legge regionale n.31 “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale” che, dando attuazione al progetto di semplificazione de-gli atti amministrativi, ha raggruppato tutta la normativa regionale del settore primario: il titolo X della LR 31/2008 “Disciplina regionale dell’agriturismo” è dedicato a que-

sta attività. La nuova legge, che ha recepito completa-mente quella del 2007, intende indirizzare ed incentivare lo sviluppo dell’azienda agricola verso la produzione di beni e servizi di qualità non tradizionalmente agricoli ma strettamente connesse con l’attività agricola e che con l’agricoltura condividono il contesto della ruralità e l’uti-lizzo delle attrezzature e delle risorse agricole (culturali, umane, edilizie etc.). Completa la disciplina in materia il regolamento di attuazione n. 4 del 6 maggio 2008. L’attività agrituristica è supportata finanziariamente dal Programma di Sviluppo rurale 2007/2013.La misura 311A finanzia gli investimenti sulle strutture aziendali e per l’acquisto di attrezzature ai sensi della di-sciplina regionale sull’Agriturismo, con l’obiettivo di: • favorire la diversificazione dell’attività agricola; • produrre beni e servizi non tradizionalmente agricoli; • incentivare la permanenza delle popolazioni rurali

nelle aree più marginali e svantaggiate con la promo-zione di nuove opportunità occupazionali;

• riconoscere all’azienda agricola ruoli in campo socia-le ed educativo, ambientale, artigianale, commercia-le, turistico ed energetico

Gli interventi finanziati dalla misura 311A del PSR pos-sono essere realizzati in quasi la totalità del territorio re-gionale.

L’EDUCAZIONE AL IMENTARE

La Regione Lombardia Direzione Generale Agri-coltura annualmente promuove e finanzia un Piano di Azioni regionali per l’Educazione Alimentare, per coin-volgere con queste tematiche il mondo della scuola, i giovani consumatori, al fine di favorire l’educazione al gusto e diffondere tra i giovani abitudini alimentari sane (il consumo di frutta e verdura) rispettose dell’ambiente, sviluppando un interesse verso il mondo agricolo.

Regione Lombardia finanzia anche i programmi di in-tervento provinciali relativi all’educazione alimentare. Infatti le Province rappresentano un utilissimo raccordo tra la Regione e le esigenze delle realtà locali. I referenti provinciali sono punti di riferimento per docenti e fami-glie interessati al mondo dell’Educazione Alimentare. Progetti, materiali didattici e contatti su: www.buona-lombardia.it

PROGETTO FATTORIE D IDATTICHE

Le Fattorie Didattiche della Lombardia sono aziende agricole/agrituristiche impegnate nell’educa-zione del pubblico ed in particolare nell’accoglienza di gruppi scolastici e di giovani nell’ambito delle loro atti-vità scolastiche ed extrascolastiche. A tal fine le Fattorie

Didattiche offrono l’op-portunità di conoscere l’attività agricola ed il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale, i mestieri ed il ruolo so-ciale degli agricoltori, il territorio, per educare al consumo consapevole ed al rispetto dell’am-biente.La guida delle Fattorie Didattiche della Lom-bardia racchiude tutte le schede descrittive delle circa 180 aziende agri-cole e agrituristiche in

Lombardia che operano nella didattica.Domenica 26 settembre la giornata delle Fattorie Didatti-che a porte aperte.

WWW.BUONALOMBARDIA . IT

Il sito www.buonalombardia.it è una finestra per vivere gli spazi agricoli e rurali scoprendo i luoghi, i pro-dotti, i sapori e le professionalità dell’agricoltura lombar-da. Famiglie e scuole possono trovare le informazioni per

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conoscere e praticare l’educazione alimentare e per visi-tare le 180 Fattorie Didattiche lombarde e possono scopri-re anche risorse didattiche, giochi multimediali, informa-zioni, news e appuntamenti…una risorsa sul web tutta da scoprire. Inoltre su Buonalombardia si può scaricare il nuovo depliant informativo di Educazione Alimentare.

PIANO D I SV ILUPPO RURALE 2007-2013

Il Piano Sviluppo Rurale offre agli operatori del mondo agricolo nuovi stimoli, consigli, informazioni per scegliere e sviluppare in un’ottica di eccellenza la propria attività. Ricordiamo che la versione ufficiale aggiornata del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, a cui fare riferimento per ogni approfondimento, è quella appro-vata dalla Commissione europea con decisione del 17 di-cembre 2009. Tutte le informazioni sono presenti sul sito www.agricoltura.regione.lombardia.it. LA F IL IERA BOSCO - LEGNO ENERGIA

È costituita dalle attività imprenditoriali che si occupano della selvicoltura e del trasporto, lavorazione, trasformazione, commercio del legname e dei prodotti secondari del bosco. Una risorsa preziosa che, oltre agli impieghi industriali ed energetici, fornisce alla collettivi-tà importanti benefici come la protezione idrogeologica,

l’offerta di aree turistico-ricreative, la prevenzione dei fe-nomeni di riscaldamento globale e la tutela delle risorse idriche.La filiera bosco-legno è complessa e raggruppa settori molto diversi fra loro. In Lombardia si possono distin-guere diversi comparti: in particolare quello agricolo-forestale vede la presenza di 188 imprese boschive e si affianca a quello assai significativo per occupazione e fatturato del manifatturiero industriale-artigianale, con alcuni distretti specializzati, dalla lavorazione del legno tondo, all’ industria del mobile, alla produzione di pan-nelli e manufatti di legno. Di più recente costituzione il comparto energetico, con le centrali di teleriscaldamento e cogenerazione, le caldaie a biomassa, le utenze private (legna in ciocchi e pellet), le coltivazioni legnose a ciclo breve.Con la recente delibera approvata dalla Giunta regionale (n. 419 del 5 agosto 2010) si punta poi a una sempre mag-giore tutela del territorio, tramite il diretto coinvolgimen-to e valorizzazione delle imprese agricole lombarde, alle quali può essere affidata la gestione di aree silvo-pastora-li di proprietà o possesso pubblico, oltreché interventi di sistemazione e manutenzione.Nella provincia di Varese continua l’esperienza partita nel 2005 con la costituzione di una società che nel 2007 ha realizzato in Comune di Marchirolo un impianto di teleriscaldamento (sostenuto da contributo regionale -

DG Agricoltura “Programmi intesi a produrre energia da fonti rinnovabili”) con una potenza installata di 1 Me-gawatt termico. Tale impianto è costituito da una rete di teleriscaldamento di 1360 metri, con 30 utenze allacciate, sia pubbliche che private. Nel 2010 è stato previsto un ulteriore allungamento della rete con richiesta di contri-buto sul Piano di Sviluppo rurale.

L’intervento rappresenta il primo esempio in Lombardia di una ditta boschiva/azienda forestale che diversifica la propria tradizionale attività, estendendola alla fornitura di un “servizio calore”.È in corso di progettazione la replica dell’esperienza con

un secondo impianto anche nel Comune di Cuveglio, nel quale si prevede di allacciare e servire le principali uten-ze pubbliche (Municipio, scuole, sala pubblica), riscal-dandole con pellet di legno prodotto dal taglio dei boschi locali.

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sede terrItorIale dI Varese

Insediata nel capoluogo, in Viale Belforte 22, la Sede Ter-ritoriale costituisce la concreta presenza di Regione Lom-bardia nel territorio della nostra provincia.

Essa fornisce numerosi servizi, diretti e indiretti:• SpazioRegione: un network che copre l’intero terri-

torio regionale, dedicato all’informazione su servizi ed attività di Regione Lombardia; Bandi, Carte Scon-to, Sistema Dote, Carta Regionale dei Servizi, ecc.;

• Protocollo Federato, mediante il quale è possibile consegnare localmente ogni comunicazione diretta a qualsiasi ufficio regionale;

• organizzazione di eventi e partecipazione ad inizia-tive rivolte al pubblico od agli specialisti nei diversi settori in cui opera la Regione.

Alla Sede Territoriale sono anche attribuite competenze in materia di: • difesa del suolo e protezione civile: pronta reperibili-

tà e interventi di emergenza, presidio della sicurezza idrogeologica;

• polizia idraulica: provvedimenti per l’uso di aree del demanio idrico, sdemanializzazioni, vigilanza su ba-cini di invaso e dighe;

• lavori pubblici: istruttorie di progetti per l’abbatti-mento delle barriere architettoniche, attività relative all’Osservatorio LL.PP. ed alla Commissione provin-ciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.

Inoltre, la Sede Territoriale coordina in profilo tecnico numerosi tavoli di partenariato, in primis quello dedica-to all’attuazione dell’Accordo Quadro di Sviluppo Terri-toriale (AQST), che individua e presidia le progettualità più significative per il territorio.

Tutte queste attività vengono svolte nel dialogo costante con le istituzioni locali, secondo il principio di sussidia-rietà e in una logica di partenariato, nonchè in raccor-do con gli Enti che appartengono al Sistema Regionale (ARPA, ASL, Aziende Ospedaliere, ALER, Parchi regio-nali ed altri), per tendere alla massima efficacia delle azioni locali.

Questo metodo di lavoro trova conferma nel Programma Regionale di Sviluppo della IX legislatura, in fase di av-vio, che rilancia l’importanza dei territori e delle relazio-ni tra i sistemi ed i soggetti locali. In quest’ottica, la Sede Territoriale darà nuovo impulso

sia alle azioni già intraprese per condividere e sostene-re le politiche dedicate alla promozione e valorizzazione di questo territorio, sia a momenti di ascolto e confronto con gli attori locali.

Numeri utili e recapiti: • Centralino +39 0332/338.511• Fax +39 0332/331.634• E-mail: [email protected]

[email protected]

Orari:• Protocollo Federato:

9.00 / 12.00 – 14.30 / 16.30 (venerdì 9.00 / 12.00)• SpazioRegione:

9.30 / 12.30 – 14.30 / 16.30 (venerdì 9.30 / 12.30)

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gal del laghI e della MontagnaGAL - GRUPPI D I AZ IONE LOCALE

L’AGRICOLTURA COME FATTORE DI SVILUPPO DELLE COMUNITÀ LOCALI

TERRITORIO

L’area del Gal dei Laghi e della Montagna è quella del-la ex Comunità Montana della Valcuvia, confluita nella nuova Comunità Montana Valli del Verbano. Si estende lungo la fascia prealpina e collinare a ridosso della spon-da centro-orientale del lago Maggiore tra il Lago Maggio-re, il Campo dei Fiori ed il lago di Varese. Essa si inserisce nella porzione montana nord-occidentale della provincia di Varese; la superficie amministrativa è di 131,43 kmq.Comprende 20 comuni e presenta sostanziali diversifi-cazioni tra l’area prospiciente i laghi e le aree più pret-tamente montane e/o collinari: Azzio, Bardello, Brenta, Brinzio, Caravate, Casalzuigno, Cassano Valcuvia, Ca-stello Cabiaglio, Cittiglio, Cocquio Trevisago, Cuveglio, Cuvio, Duno, Gavirate, Gemonio, Laveno Mombello, Masciago Primo, Orino, Rancio Valcuvia, Sangiano

IL PARTENARIATO - SOCI FONDATORI

Soci pubblici: Comunità Montana Valli del Verbano, Co-mune di Cassano Valcuvia, Comune di Castello Cabia-

glio, Comune di Cuveglio, Comune di Brinzio, Consor-zio di Gestione del Parco Regionale Campo dei Fiori

Soci privati: APA: Associazione Provinciale Allevatori, Consorzio per la tutela della Formagella del Luinese, Co-operativa Agricola Latte Varese

LA STRATEGIA

La visione strategica si basa sulle caratteristiche socio-economiche della valle. L’agricoltura è infatti l’unica at-tività che può costituire un fattore di sviluppo del ter-ritorio. Gli altri settori, industria, artigianato e terziario sono al limite fisico e logistico della loro possibilità di ulteriore ampliamento e le possibilità per il territorio di svilupparsi, di incrementare il capitale umano sia in ter-mini qualitativi che quantitativi sono essenzialmente le-gate al settore agricolo e rurale, inteso nel senso oltre che produttivo anche della multifunzionalità e della diversi-ficazione (trasformazione e prodotti tipici o del territorio, turismo rurale, agro-energia, gestione e manutenzione dell’ambiente…).Nel contesto del territorio del Gal dei Laghi e della Mon-tagna, l’agricoltura e il mondo rurale possono svolgere,

anche attraverso l’utilizzo di strumenti come l’approccio LEADER e la costituzione del GAL, un ruolo fondamen-tale nello sviluppo socio-economico sostenibile della val-le.Lo sviluppo del territorio passerà attraverso il sostegno alle attività economiche e produttive (competitività e diversificazione, servizi alle imprese) e attraverso il so-stegno alle attività di servizio alla persona e all’ambiente (servizi alla persona, ambiente e cultura).

La sostenibilità nel tempo dell’attività del GAL e più in generale di ogni azione di sviluppo di un territorio si basa infatti sulla crescita armonica dell’economia e della qualità della vita.

GLI INTERVENTI

Le aree di intervento saranno:• Competitività delle aziende agricole e agro-forestali

nella produzione di beni di consumo di qualità (pro-dotti tipici e tradizionali), Gestione economica e ra-zionale, manutenzione delle superfici boschive (Asse 1)

• Diversificazione, Agri-turismo sostenibile, Agro-energie (Asse 3)

• Servizi alla popolazione rurale, alle comunità locali e alle imprese (Asse 3)

• Ambiente e Cultura (Asse 2 e Asse 3)

Le azioni progettuali sono raggruppabili sinteticamente in:• Incentivazione delle attività economiche legate al

mondo rurale (produzione prodotti tipici, locali e tradizionali, vendita diretta e diversificazione: agri-turismo, energia, attività economica legata al bosco e alla legna)

• Incentivazione all’avvio o consolidamento di servizi alle persone e alle imprese delle comunità locali.

• Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e della tradizione rurale.

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LE RISORSE

Strategie di sviluppo locale PSLCompetitività delle aziende agricole e agro-forestali (Asse 1) € 835.000,00Ambiente e spazio rurale (Asse 2) € 285.000,00

Qualità della vita delle comunità rurali (Asse 3) € 1.197.500,00

Costi di gestione, acquisizione delle competenze, animazione € 479.875,00totale PSL € 2.797.375,00

gal VallI del luIneseGAL - GRUPPI D I AZ IONE LOCALE

VALORIZZARE L’AGRICOLTURA PER PROMUOVERE IL TERRITORIO ED IL TURISMO

TERRITORIO

L’area del GAL Valli del Luinese è rappresentata dal territorio della ex Comunità Montana Valli del Luinese, oggi confluita nella nuova Comunità Montana Valli del Verbano, situata nella parte nord della Provincia di Va-

rese in una zona compresa tra il Lago Maggiore a ovest e il confine svizzero a nord-est. L’area è costituita da sedici Comuni appartenenti alla zona altimetrica 1 (Montagna

dell’Alto Verbano Orientale e Montagna tra Verbano e Ceresio) e si estende per un totale di circa 180 km2 di cui circa 108 km2 costituiscono la superficie boschiva.I comuni che ne fanno parte sono: Agra, Brezzo di Be-dero, Brissago Valtravaglia, Castelveccana, Curiglia con Monteviasco, Dumenza, Germignaga, Grantola, Luino, Taccagno, Mesenzana, Montegrino Valtravaglia, Pino sulla sponda del lago Maggiore, Porto Valtravaglia, Tronzano sul Lago Maggiore, Veddasca.

L’intero territorio è costituito da aree rurali intermedie, classificate di tipo C. Le aree protette sono rappresen-tate dal Sito di Importanza Comunitaria Alpino “SIC IT2010016 Val Veddasca”, è costituito dai Comuni di Curiglia con Monteviasco, Veddasca, Agra, Dumenza, Maccagno, Pino s.s. Lago Maggiore e Tronzano Lago Maggiore, per un totale di 45,7 km2 di superficie protet-ta. L’incidenza delle aree protette, calcolata come rappor-to tra la superficie da esse occupata e la superficie totale dell’area del GAL, è pari al 27,65%. Il Sito di Importanza Comunitaria Alpino “SIC IT2010016 Val Veddasca” è lo-calizzato nella parte più a nord del territorio del GAL, occupa circa il 64% della SAU dell’intero territorio di riferimento e ha un’altitudine compresa fra 208 e 1.658

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metri sul livello del mare. Il sito ha mantenuto discrete condizioni di naturalità, anche grazie a un parziale isola-mento rispetto ai territori limitrofi.

IL PARTENARIATO SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA

SOCI FONDATORI

Soci pubblici: Comunità Montana Valli del Verbano

Soci privati: Associazione Provinciale Allevatori (APA), Consorzio Tutela della Formagella del Luinese, Associa-zione Gruppo Allevatori Razza nera di Verzasca, Asso-ciazione Club Alpino Italiano Sez.Luino

LA STRATEGIA

La strategia del PSL si integra attorno a un tema identi-tario, innovativo e caratterizzante l’area del Luinese: , rete sentieristica di circa 160 km di lunghezza percorri-bile anche a cavallo e in mountain bike, costituisce l’in-frastruttura escursionistica che collega le singole aziende agricole, i nuclei storici montani e i luoghi di particolare interesse ambientale.Il PSL ha sviluppato le sue linee di intervento attorno al tema “I strà di caver” con l’obiettivo di avviare azioni mirate al miglioramento dei servizi per il turismo rura-

le e all’incentivazione dell’imprenditoria giovanile. Tale strategia è finalizzata a mettere in condizione le aziende agricole oggi esistenti di continuare anche in futuro e di diversificare le proprie attività, oggi principalmente im-postate sulle pratiche agricole di allevamento e produ-zione, mirando a un’integrazione con i servizi legati al turismo sostenibile.

Si è messa in atto una programmazione volta a sfruttare le esistenti opportunità di sviluppo (infrastrutturazione del territorio identificata negli itinerari per trekking a ca-vallo e in mountain bike con una propria identità e con possibilità di sviluppo servizi legati al settore turistico indirizzati ai giovani e alla parte di popolazione femmi-nile). Pertanto attraverso la valorizzazione delle peculiarità dell’ambiente, il PSL stimola l’incentivazione delle attivi-tà legate al turismo sostenibile e la differenziazione delle attività aziendali di un settore primario più competitivo verso servizi in ambito turistico.

GLI INTERVENTI

Gli interventi previsti, che sono finalizzati a modificare sensibilmente l’assetto economico e sociale del territorio nel medio-lungo termine, sono articolati in:

SVILUPPO DELL’ECONOMIA DEL TURISMO (Asse 3, Asse 1), azioni volte a:• promozione della multifunzionalità delle aziende agricole e agro-forestali;• sviluppo della capacità promozionale dell’offerta turistica;• valorizzazione delle produzioni;• attività di informazione formazione e promozione.

VALORIZZAZIONE DELL’ATTRATTIVITÀ TURISTICA DELL’AMBIENTE (Asse 3, Asse 1 e 2) mediante azioni volte a:• Offerta servizi essenziali per la popolazione rurale;• Valorizzazione forestale e della filiera bosco-legna;• Valorizzazione biodiversità, patrimonio architettonico e paesaggistico.

LE RISORSE

Strategie di sviluppo locale PSLCompetitività delle aziende agricole e agro-forestali (Asse 1) € 1.488.000,00Ambiente e spazio rurale (Asse 2) € 488.000,00

Qualità della vita delle comunità rurali (Asse 3) € 2.542.800,00

Costi di gestione, acquisizione delle competenze, animazione € 565.000,00totale PSL € 5.043.800,00

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roberta lodI

Una persona com-petente, semplice e disponibile: così viene ricordata Ro-berta Lodi dalle persone che hanno lavorato insieme a lei nel lungo per-corso di studio e de-finizione del proto-collo di lavorazione della Formaggella del Luinese. Inutile sottolineare il ruolo decisivo ricoperto

dalla ricercatrice a cui è stato intitolato quest’anno il con-corso per la migliore formaggella. La madrina del primo caprino italiano con il marchio D.O.P. è infatti venuta a mancare proprio alla vigilia del riconoscimento europeo “Denominazione Origine Protetta” al formaggio di capra nostrano: notizia pubblicata il 14 agosto 2010 sulla Gaz-zetta ufficiale dell’Unione Europea.

Roberta Lodi è stata il supporto tecnico scientifico in-

dispensabile per tutto il comparto caseario caprino del territorio montano della Provincia di Varese. È stata do-cente per quindici corsi di caseificazione organizzati da Comunità Montana e responsabile scientifico nei progetti di ricerca sul latte di capra e sul formaggio prodotto dalla razza Nera di Verzasca. A lei si deve la creazione di una banca di fermenti autoctoni per la produzione della For-maggella del Luinese: il progetto Vareseferm attualmen-te in corso, di cui l’Ente montano delle Valli del Verbano è partener.

Innegabile la sua professionalità nel settore lattiero casea-rio e come prima ricercatrice al CNR - Centro Studi Latte di Milano. Quello che l’ha sempre contraddistinta è però la sua capacità di relazionarsi con la gente, di dialogare con gli allevatori come con gli accademici, di passare con disinvoltura dall’insegnamento delle tecniche casearie ai produttori all’analisi microbiologica in laboratorio.

Ha sempre dimostrato grande attenzione verso i prodotti della montagna ed ha creduto nelle loro potenzialità e nello sviluppo di molti formaggi, tra cui il Bitto e il Val-tellina Casera, oltre alla Formaggella del Luinese.

consorzIo QualItà ForMaggella del luInese

Il formaggio, citato dal Morigia nel trattato datato 1603 “Historia della nobiltà et degne qualità del Lago Maggio-re” e da altri storici locali in documenti dell’epoca, “Pro-dotto nelle supreme parti delle montagne popolate da un gran numero di caprai e oggetto di scambi, donazioni e commerci”, è a buon diritto da considerarsi l’antenato della Formaggella del Luinese DOP.

La Formaggella del Luinese DOP è il primo formaggio in Italia ottenuto con latte crudo al 100% di capra ad aver raggiunto la denominazione di origine protetta. Questo ambito riconoscimento, effettivo su tutto il territorio na-

zionale dall’ 8 marzo 2006, garantisce che il formaggio è ottenuto secondo le precise norme stabilite dal discipli-nare di produzione approvato dal Ministero delle Politi-che Agricole Alimentari e Forestali. La filiera produttiva è rigorosamente controllata da un ente certificatore uffi-ciale riconosciuto dal MIPAAF che garantisce il rispetto di tutte le prescrizioni previste. Il compito di salvaguar-dare il prodotto promuoverlo e vigilare sulla sua corretta commercializzazione è affidata al Consorzio per la Tutela della Formaggella del Luinese.

La Formaggella del Luinese DOP è prodotta esclusiva-mente nel territorio che comprende le quattro Comunità Montane della Provincia di Varese e alcuni Comuni colli-nari, dal confine con la Svizzera fino al limite naturali del Lago di Varese. Tutte la fasi della filiera, dall’allevamento alla produzione del latte, alla trasformazione, stagiona-tura e selezione delle forme, devono avvenire all’interno del territorio riconosciuto. Le aziende inserite nella filie-ra controllata attualmente sono 17 e sono organizzate in piccole realtà artigianali che, con il loro lavoro, assicura-no il presidio delle aree arginali, mantenendo la monta-gna attiva e fertile con produzioni di nicchia.

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laboratorI dIdattIcI

Ceramica artistica a tema “la fattoria”Sarah Dalla Costa propone un’attività di progettazione creativa e di modellazione dell’argilla sul tema “la fat-toria”. I bambini e i ragazzi partrecipanti metteranno in gioco la propria fantasia per creare animali ed attrezzi dell’azienda agricola. I lavori saranno, poi, cotti e potran-no essere ritirati presso il laboratorio artigianale “Vera Ceramica Artistica” situato a Laveno Mombello in via Revelli 36/a. “Impariamo a fare il formaggio”Attività di manipolazione del latte condotta singolar-mente da ogni partecipante. L’esperto guiderà i parteci-panti attraverso le varie fasi che permettono di ottenere una formaggella a partire da circa mezzo litro di latte fresco. Durante l’incontro sono previsti approfondimenti relativi alla filiera produttiva del latte e coinvolgenti gio-chi per i più giovani. “C’è latte e latte”Attività incentrata sullo sviluppo delle abilità sensoriali dei partecipanti che saranno guidati alla scoperta delle varie tipologie di latte in commercio (con particolare at-tenzione al latte crudo di produzione locale) e delle loro

caratteristiche tecnologiche ed organolettiche. Largo uso dei cinque sensi e degustazione motivata.Per bambini dai 9 anni, ragazzi e famiglie.

I VoltI dell’agrIcoltura In Mostra

Il territorio della provincia di Varese, rappresenta una risorsa ambientale e culturale di notevole importanza, che intreccia, in un’esperienza qualificante, motivi di tutela dell’ambiente tipico. La difesa della funzione eco-nomica, anche quella agricola, è resa possibile grazie ad un’attività artigianale capace di dare origine a prodotti tradizionali di alta qualità, identificati anche al di fuori dal confine provinciale. L’attività umana è di particola-re interesse, ed è al centro della ricerca fotografica che intendiamo proporre. Raccontare il lavoro attraverso i volti degli agricoltori, allevatori, pescatori, apicoltori e artigiani, ripresi nei propri ambienti di lavoro, significa apprendere e interagire apertamente con chi produce e porta avanti tradizioni originarie, documentando una realtà poco conosciuta. Un progetto che ruota intorno al tema dell’operosità e della laboriosità umana, caratteriz-zante del nostro territorio, in un viaggio fra paesaggi pre-alpini e lacustri, di grande fascino, mostrando come alle soglie della globalizzazione, sia ancora possibile man-tenere tradizioni e identità forti e radicate, da tutelare e valorizzare.Nel prosieguo dei progetti sul territorio intrapresi dall’A.F.I. fin da suoi esordi, questa mostra rappresen-ta l’esito di una ricerca alla quale Claudio Argentiero e

Umberto Armiraglio hanno lavorato con costanza per oltre un anno, girovagando per l’intera provincia tra montagne,colline, laghi e pianure, con l’assiduità dei ri-cercatori di prelibatezze.Ne escono 80 ritratti che raccontano delle genti che vi-vono di agricoltura, raccolti un libro e in una mostra che l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Varese ha sostenuto e patrocinato con l’affetto di chi nelle risor-se della provincia ci crede, scorge importanti opportu-nità e riconosce alla fotografia la funzione di interprete dell’identità del territorio.

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I pratI MagrI un patrIMonIo per la bIodIVersItà

I prati magri del-le Valli del Verbano, edito dall’omonima Comunità Monta-na, raccoglie quanto emerso dai rilievi effettuati nelle pra-terie soleggiate sulle pendici meridionali dei monti prealpini. Il progetto, finaliz-zato alla salvaguar-dia della biodiversi-tà, è stato realizzato grazie al contributo di 106 mila euro di Fondazione Cariplo.

I prati magri, un tempo destinati al pascolo degli animali, sono inseriti dalla normativa europea tra gli habitat di prioritario interesse per la salvaguardia della biodiversi-tà. Con l’abbandono delle attività agricole, la vegetazione spontanea ha progressivamente invaso le zone prative, alterandone l’equilibrio e minacciando la sopravvivenza

delle specie animali e vegetali. La peculiarità della flora e della fauna e la scarsa diffusione di questo tipo di aree, fanno dei cosiddetti prati magri un ambiente di alto va-lore naturalistico.La pubblicazione raccoglie immagini, descrizioni e ca-ratteristiche delle specie floristiche, degli insetti e della fauna vertebrata che popolano i prati magri di questo territorio. Vengono infine descritti alcuni brevi itinerari escursionistici per osservare le praterie del Monte San-giano e della Val Buseggia, tra le poche rimaste, e com-prendere le problematiche nella gestione di queste aree.

Oltre alle analisi scientifiche e alla pubblicazione divul-gativa, il progetto prevedeva degli interventi forestali volti a contenere l’avanzamento del bosco. Lo sfalcio dei cespugli in crescita su circa 20 ettari di superficie hanno lo scopo di riaprire le poche radure rimaste, ormai com-pletamente circondate dalle piante.

nera dI Verzasca

La razza Nera di Verzasca, originaria dell’omonima valle svizzera, è diffusa nell’area di confine che comprende il Canton Ticino, l’alta Provincia di Varese e, in minor mi-sura, anche la provincia di Como e il VCO. In questi terri-tori, l’allevamento della Nera di Verzasca, razza rustica e facilmente adattabile al contesto ambientale, rappresenta uno degli strumenti di possibile utilizzo zootecnico della montagna.Il progetto, attivato da Comunità Montana Valli del Ver-bano e Federazione ticinese dei consorzi di allevamen-to caprino e ovino, in collaborazione con gli allevatori aderenti, le Associazioni nazionali di allevamento della

razza, università e centri di ricerca italiani e internazio-nali, rappresenta il proseguimento di un primo progetto “pilota” (Interreg 2000-2006) mirato alla salvaguardia della razza Verzaschese. Le principali azioni del progetto riguardano:• la semplificazione del metodo di valutazione morfo-

logica e dei controlli funzionali del gregge in modo da ottenere dati utili per la conservazione e la sele-zione, tenendo presente che il rilevamento di questi dati è particolarmente dispendioso e difficoltoso per le aziende che praticano pascolo e alpeggio;

• la definizione di un modello di scambio di riprodut-tori tra le aziende aderenti;

• il controllo genetico finalizzato a minimizzare la con-sanguineità tra i soggetti;

• l’incremento della valenza economica dell’alleva-mento, valorizzando i prodotti della razza (latte, ca-pretto pesante, formaggi, salumi) e ottimizzando la gestione aziendale.

Il progetto prevede inoltre alcune attività collaterali fina-lizzate alla formazione (corsi per allevatori e personale di settore), divulgazione (convegni e presentazioni), me-eting tecnici per il confronto diretto tra allevatori, esperti e le Istituzioni.

raZZa autoCtoNa Da SalVaGuarDare

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consorzIo Varese da gustare: per riSCoprire i Sapori Della traDiZioNe VareSiNa

Formaggi di latte vaccino e caprino, salumi, latte, pesche, asparagi, dolci, vini, prodotti “semplici” ma confezionati ancora artigianalmente e secondo ricette tradizionali, ti-piche delle Prealpi varesine e tramandate fedelmente nel tempo.

Caratteristiche queste che li rendono particolari, unici, e che oggi iniziano a valere loro i riconoscimenti di qualità e la fama che meritano, anche grazie a “Varese da Gusta-re”, consorzio nato con l’obbiettivo di valorizzare i pro-dotti tipici della gastronomia varesina, selezionandone le qualità e tutelandone la commercializzazione.

Il Consorzio provinciale volontario per la promozione dei prodotti agroalimentari e tradizionali varesini “Va-rese da Gustare”, nato da un progetto realizzato in col-laborazione con la Provincia e la Camera di Commercio di Varese e con il contributo della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia, da gennaio 2010 è divenuto Consorzio di secondo livello. In questa nuova veste giuridica “Varese da Gustare” è divenuto così un consorzio che raggruppa, a sua volta, consorzi e associa-zioni di aziende. Fin dalla sua nascita, nel 2007, ha porta-to avanti una campagna di comunicazione e di informa-

zione sui prodotti tipici varesini.Costituito inizialmente da Consorzio Salame Prealpino Varesino, Consorzio Qualità Miele Varesino, Cooperativa Agricola Latte Varese e Consorzio per la Tutela della For-maggiella del Luinese, “Varese da Gustare” si è progres-sivamente ampliato con l’adesione dell’Associazione Vini Varesini, l’Associazione per la produzione dell’Asparago di Cantello e l’Associazione degli Olivicoltori Varesini. Ma l’obiettivo è quello di crescere ancora…

assocIazIone proVIncIale alleVatorI

La MIPAM di Laveno 2010 vedrà una accresciuta presen-za di bovine Brune per un meeting interprovinciale che si svolgerà nel pomeriggio di sabato concludendosi in serata con la cena dell’allevatore .Confermato anche il ritorno della Mucca Margherita la mascotte del latte appena munto che vuole erba fresca ed aria pulita, che giocherà con i bimbi insegnando da dove nasce il latte e come si fa a mungere.

L’A.P.A. di Varese è l’Associazione degli Allevatori Va-resini. Vi possono liberamente aderire tutti gli allevatori di bovini, caprini, ovini, equinie e conigli interessati a migliorare il proprio reddito ed il livello di conoscenze tecniche e culturali, attraverso la selezione ed migliora-mento del bestiame e dei loro prodotti.

Le attività principali dell’A.P.A. di Varese, finanziate dalla Regione Lombardia e dalle quote contributive dei soci oltre ai Controlli Ufficiali periodici della produttività presso gli allevamenti, sono:a) l’assistenza tecnica SATA con agronomi e veterinari per il miglioramento e la tracciabilità del latte bovino e caprino e dei prodotti derivati, formaggi, yogurt, ecc.b) l’anagrafe equina con la registrazione con microcips di tutti i cavalli, asini ed equidi in genere, con il rilascio

dei relativi passaporti, realizzato in tutta Italia secondo l’impostazione dell’AIA;c) l’organizzazione e la promozione di corsi, conferenze e la partecipazione a mostre e concorsi agricoli come Agri-varese, Arcisate, Tradate, Monvalle e MIPAM.Nel 2010 l’APA di Varese sta realizzando con finanzia-

mento della CCIAA (oltre al progetto “Vivi la Fattoria” ri-volto alle aziende che si aprono ai cittadini e scolaresche) in collaborazione con le Organizzazioni di Categoria, il DIPAV dell’Università di Milano e il Servizio Veterinario ASL un piano conoscitivo e di prevenzione delle malat-tie dei bovini e caprini “PREVISAN” per una sempre maggiore sicurezza alimentare dei nostri prodotti.

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consorzIo QualItà del MIele VaresIno

Il miele varesino oro delle prealpi…natura e dolcezzaIl miele varesino, contraddistinto dal sigillo “miele ita-liano”, ha caratteristiche superiori a quelle previste dalle norme: assoluta genuinità, freschezza,cristallizzazione fine e uniforme.I mieli tutelati in provincia di Varese

- Miele di acacia (robinia) di colore bianco paglierino, leggermente ambrato, aroma leggero e delicato, sapore molto dolce. Cristallizzazione ritardata.

- Miele di castagno di colore scuro tendente al nero. Un aroma forte e pun-gente, sapore particolare e leggermente amaro.

- Miele millefiori colore rossiccio, aroma forte sapore gradevole e variabile a seconda della zona di produzione.

Il miele è un alimento naturale ricco di enzimi e sali mi-nerali vitamine e zuccheri semplici di pronta ed imme-diata assimilazione. Solo le api possono ottenerlo riela-borando il nettare dei fiori o la melata delle piante.

Il miele contiene moltissimi preziosi microelementi che lo differenziano da tutti gli altri dolcificanti, lo rendono vivo, vitale e di elevato valore biologico e nutritivo.Un alimento importante nella dieta di tutti i giorni.

sportello MIcologIco

Raccolta funghi e sportello micologi-co: novità per i cit-tadini delle Valli del Verbano

La raccolta dei fun-ghi è una passione che avvicina molti cittadini alla mon-tagna e i prelibati

prodotti del sottobosco fanno parte della tradizione ga-stronomica locale. Comunità Montana Valli del Verbano vuole favorire questo sano passatempo, tutelando il ter-ritorio e la salute delle persone. Il nuovo regolamento per la raccolta dei funghi epigei è stato approvato dall’Assemblea delle Valli del Verbano a giugno 2010. La recente normativa è valida su tutto il ter-ritorio dei trentaquattro Comuni della Comunità Mon-tana ad eccezione di quelle aree inserite all’interno del Parco regionale del Campo dei Fiori. I cittadini residenti entro i confini delle Valli del Verbano possono dedicarsi alla raccolta dei funghi senza la necessità di tesserino. In caso di controllo è sufficiente esibire un documento di

identità che attesta il comune di provenienza. Le persone che provengono dai comuni al di fuori delle Valli del Ver-bano sono soggetti al pagamento di 26,00 euro per il 2010 da versare sul conto corrente postale intestato a Comu-nità Montana Valli del Luinese - ccp 10669216 (medesimi dati dello scorso anno) inserendo come causale raccolta funghi anno 2010. La raccolta è sempre e comunque sog-getta alla normativa regionale.

L’Ente montano in collaborazione con l’Azienda Sanita-ria di Varese organizza lo sportello micologico per evi-tare intossicazioni alimentari e gustare in tranquillità i funghi in ogni variazione culinaria. Gli Ispettori micologi dell’Asl visioneranno gli esemplari raccolti e, in seguito all’esame micologico, rilasceranno un certificato attestan-te la loro commestibilità. La consulenza è gratuita ed è rivolta a tutti i cittadini del territorio comunitario.

Il calendario dello sportello micologico è disponibile presso lo stand della Comunità Montana Valli del Verba-no e sul sito internet www.vallidelverbano.va.it

Informazioni Ufficio agricoltura Valli del Verbano:Luino 0332 536520 - 108 e Cuveglio 0332 658504

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slow Food

I Presidi e le Comunità del Cibo sono le attività con cui in tutto il mondo Slow Food difende, promuove, organizza prodotti storici di eccellente qualità. In Italia i Presidi sono 177 diffusi in tutte le regioni, spa-ziando tra formaggi, salumi, razze animali, produzioni ittiche,frutta, verdure, prodotti da forno e molto altro.Coinvolgono oltre 1300 piccoli produttori: contadini, pe-scatori, norcini, pastori, casari, fornai e pasticceri.Sono esempi concreti e virtuosi di un nuovo modello di

agricoltura basata sulla qualità, nel recupero dei saperi e delle tecniche produttive tradizionali, nel rispetto della stagione e del benessere animale. Rafforzano le economie locali e favoriscono la costituzio-ne di un’alleanza forte tra chi produce e chi consuma.Alla rassegna MIPAM 2010 la Condotta di Varese pre-senta tre importanti Presidi che rappresentano tre storici formaggi: Montebore, Bagoss di Bagolino e Castelmagno d’alpeggio.Il Montebore proviene dall’omonimo paesino situato nella zona di Tortona, territorio piemontese che confina a sud con la Liguria ed a est con la Lombardia.La fama del luogo è dovuta a questa formaggetta di latte ovino e vaccino dalla storia antichissima, la curiosa for-ma a torta nuziale si ispira alla antica torre del paese ed è data dalla sovrapposizione di robiole di diametro di-verso.Bagossi è il nome degli abitanti di Bagolino, piccolo co-mune dell’alto bresciano, da qui nasce il nome del for-maggio che si produce in questa valle a pasta cruda par-zialmente scremato. Si produce con latte crudo di vacca Bruna alpina e seguendo un’anticatradizione durante la fase di rottura della cagliata, i casa-ri aggiungono un cucchiaio di zafferano.

La Val Grana (CN) conserva un patrimonio di pascoli ric-chi di essenze foraggere incontaminate e numerose varie-tà di erbe e fiori endemiche.Oggi il Castelmagno in commercio è spesso prodotto nei caseifici di valle, ma ci sono ancora casari che lavorano il latte delle loro vacche in alpeggio secondo l’antica tecni-ca.Poi passando alla realtà della Provincia di Varese presen-teremo le nostre due Comunità di cibo.Il Frumagitt di Curiglia e Monteviasco, storico formaggio a latte crudo prodotto nella zona a nord di Varese, ogget-to già più volte di degustazioni ad altre manifestazioni.I Fagioli di Brebbia coltivati in tutto il comune di appar-tenenza e destinati a produrre insalate e farine per dolci.

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la FruttIcoltura

Quando, nell’edizione 2007 della MIPAM, l’allora Comu-nità Montana Valli Luinesi aveva presentato il “Progetto Frutticoltura”, in pochi avevano pronosticato un così am-pio successo dell’iniziativa. I quattro corsi di frutticoltura organizzati in questi anni, compreso quello dell’autunno scorso a Laveno, hanno registrato la partecipazione di ben 220 appassionati che, sia durante le lezioni teoriche in aula che soprattutto in occasione delle prove prati-che in campo, hanno dimostrato grande interesse e una spiccata voglia di mettere in pratica gli insegnamenti ri-cevuti. Tant’è che parecchi di essi sono passati subito ai

fatti, impiantando piccoli frutteti o andando a recuperare alberi da frutto abbandonati e angoli di territorio ormai non più coltivati.Fiore all’occhiello del progetto è senz’altro il frutteto didattico di Germignaga, le cui piante - giunte al terzo anno d’impianto - cominciano a dare frutti copiosi. Nel frutteto sono a dimora 29 specie diverse, coltivare secon-do 8 forme di allevamento distinte, per un totale di 129 varietà diverse. Già quest’anno parecchi appassionati hanno potuto partecipare a visite guidate e a lezioni di potatura in campo. Il frutteto attualmente è gestito dall’associazione “La Campagna”, costituita nella primavera del 2009 da un gruppo di frutticoltori che si erano coesi in occasione del primo corso di frutticoltura. Lo scopo dell’associazione è quello di promuovere l’amore e la conoscenza della frut-ticoltura, orticoltura e viticoltura e di tutte quelle attivi-tà connesse alla salvaguardia e tutela del territorio delle nostre valli.

azIenda agrIcola pIra

Il caseificio Lago d’ Elio in oltre vent’anni di produzione ha acquisito una posizione di rilievo nella realtà lattiero casearia e di leadership nella produzione di formaggi ti-pici di capra e vacca.Offre una vasta varietà di formaggi con diverse stagiona-ture e un’accurata lavorazione: caprino, caciotta, robiola, ricotta, burro e la famosa formaggella del luinese.L’azienda agricola è rinomata non solo per la produzione di latticini ma anche per i salumi ricavati da animali alle-vati e nutriti con cura nei vicini pascoli montani del vare-sotto. La carne più utilizzata è quella di suino con lardo e pancette mentre al secondo posto, ma non per minor importanza, quella magra di capra con i ginestrini. Accu-rati anche nella produzione Yogurt di vacca e di capra eBudini di cioccolato, vaniglia, créme caramel.

DI SANTUCCI DANIELE

SPACCIO APERTO AL PUBBLICOMartedì, giovedì, venerdì

9.30-12.00/ 15.00-18.00Sabato 9.30-12.00

Lunedì e mercoledì chiusoTel.0332/521342

Azienda Agricola Pira di Santucci DanieleCaseificio Lago D’Elio

Via per Porto,2 SALTIRANA (frazione di CASTELVECCANA )

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regolaMento generale MIpaM 2010

di partecipazione alla mostra zootecnica MIPAM 2010

Premessa:La Provincia di Varese, la Comunità Montana Valli del Verbano ed il Comune di Laveno Mombello in collabo-razione con: Regione Lombardia, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Varese, Comune di Luino, Comunità Montana del Piambello, Confagri-coltura, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricolto-ri, Associazione Provinciale Allevatori, organizzano nell’area “Gaggetto” di Laveno Mombello – Va, di proprietà comunale, nei giorni 27 – 28 – 29 agosto p.v., la quindicesima edizione della Mostra degli Animali e dei Prodotti della Montagna - MIPAM.

Gli orari di apertura della manifestazione saranno i seguenti:• venerdì 27 agosto 2010 dalle ore 18.00 alle ore 24.00• sabato 28 agosto 2010 dalle ore 9.00 alle ore 24.00• domenica 29 agosto 2010 dalle ore 9.00 alle ore 22.00

Nel presente regolamento per “Segreteria MIPAM” si intende la struttura operativa delegata dal Comitato Organizzatore al coordinamento dell’organizzazione e della gestione del MIPAM 2010.La sede della Segreteria MIPAM è presso la Comunità

Montana Valli del Verbano – Via Collodi 4 tel.0332-536520 fax.0332-536498.I nomi ed i simboli grafici che contraddistinguono la manifestazione sono marchi di proprietà degli organiz-zatori che sono quindi titolari di tutti i diritti relativi. Sono vietate le pubblicazioni che si fregino del titolo della mostra e che comunque possano essere in antago-nismo illecito con tutte le pubblicazioni ufficiali.Gli Espositori (Allevatori, Produttori, enti e associazio-ni) si impegnano a non effettuare riproduzione di tali marchi se non previa autorizzazione della Segreteria MIPAM.

art.1) - Ammissione alla mostra:Alla mostra possono essere ammessi: - in qualità di Allevatori, le aziende regolarmente regi-strate nell’elenco del Servizio Veterinario ufficiale del Paese di provenienza, con animali chiaramente identi-ficabili, munite dei certificati previsti dal Regolamento Area Allevatori. Le modalità di partecipazione sono indicate in dettaglio nell’ALLEGATO A (Condizioni particolari di partecipazione alla mostra zootecnica MI-PAM 2010 – Area Allevatori) facente parte integrante del presente Regolamento Generale;- in qualità di Espositori gli Enti, le Associazioni, gli Istituti scolastici, le imprese boschive, i consorzi di tutela, i florovivaisti, le ditte del settore agro-zootecnico,

farmaceutico-veterinario e attinenti la manifestazione - italiani ed esteri - autorizzati dalla Segreteria MIPAM 2010. Le modalità di partecipazione sono indicate in dettaglio nell’ALLEGATO B (Condizioni particolari di partecipazione alla mostra zootecnica MIPAM 2010 – Area Espositori) facente parte integrante del presente Regolamento Generale.- in qualità di Produttori agricoli gli imprenditori agricoli provenienti da una delle due Comunità Mon-tane della Provincia di Varese che espongano propri prodotti o servizi rientranti nei settori merceologici compresi nella mostra. Possono altresì essere invitate e ammesse, in qualità di imprenditori agricoli, tutte le aziende italiane od estere che espongano propri prodotti attinenti ai settori merceologici della mostra, non già rappresentati dalle produzioni locali provenienti dalle due Comunità Montane della Provincia di Varese. Ai sensi di quanto previsto dal Codice Civile è impren-ditore agricolo chi esercita la coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla mani-polazione, conservazione, trasformazione, commercia-lizzazione e valorizzazione dei prodotti ottenuti dalla coltivazione del fondo, del bosco o dell’allevamento di animali. Le modalità di partecipazione sono indicate in dettaglio nell’ALLEGATO C (Condizioni particolari di partecipazione alla mostra zootecnica MIPAM 2010 – Area Produttori) facente parte integrante del presente Regolamento Generale.L’Allevatore/Espositore/Produttore assume a proprio

esclusivo carico ogni responsabilità civile e penale per eventuali infortuni e/o danni che dovessero derivare a terzi in conseguenza dell’inosservanza e violazioni delle norme e/o indicazioni in parola, esonerando espressa-mente la Segreteria MIPAM. E’ fatto salvo il diritto di intervento diretto della Segre-teria MIPAM per disporre o effettuare l’allontanamento dal quartiere di eventuali strutture non rispondenti alle disposizioni di cui sopra.E’ sempre facoltà della Segreteria MIPAM decidere circa l’ammissione o la non ammissione degli operatori in funzione del rispetto dei requisiti tecnici stabiliti dal Regolamento generale e dai relativi allegati. Tale de-cisione è assunta tenendo in considerazione anche gli spazi disponibili ed al possesso in capo agli operatori dei titoli, delle qualificazioni e ogni altra circostanza ritenuta rilevante al fine di garantire il buon esito della manifestazione. La decisione ha comunque carattere libero e discrezionale, mentre la domanda di partecipa-zione non vincola mai la Segreteria. L’organizzatore si vieta comportamenti discriminatori arbitrari.

art.2) - Domanda di partecipazioneLa domanda di partecipazione alla MIPAM - per Allevatori, Espositori e Produttori - deve essere inoltra-ta entro i termini previsti e utilizzando la modulistica allegata alle Condizioni particolari per la partecipazione alla mostra zootecnica MIPAM 2010 facenti parte integrante del presente Regolamento Generale - ALLEGATO A - Condizioni particolari per la parte-cipazione alla mostra zootecnica MIPAM 2010– Area

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ALLEVATORI - ALLEGATO B - Condizioni particolari per la parte-cipazione alla mostra zootecnica MIPAM 2010 – Area ESPOSITORI - ALLEGATO C - Condizioni particolari per la parte-cipazione alla mostra zootecnica MIPAM 2010 – Area PRODUTTORI

art.3) – PagamentiL’Allevatore dovrà versare il corrispettivo totale indica-to nella Domanda di partecipazione (allegato A bis)L’Espositore dovrà versare il corrispettivo totale indica-to nella Domanda di partecipazione (allegato B bis)Il Produttore dovrà versare il corrispettivo totale indica-to nella Domanda di partecipazione (allegato C bis).

art.4) - Assegnazione delle areeL’assegnazione delle aree agli Allevatori, Espositori e Produttori viene effettuata, per ciascuna categoria richie-dente, secondo quanto indicato nelle Condizioni parti-colari di partecipazione (Allegati A, B e C) facenti parte integrante del presente Regolamento Generale:L’Allevatore/Espositore/Produttore è tenuto a mantene-re in ordine e pulizia lo spazio assegnato.

art.5) - Facoltà di recessoL’Allevatore/Espositore/Produttore che per legittima comprovata impossibilità sopravvenuta non sia in grado di intervenire alla mostra, potrà recedere dal contratto così come previsto dalle rispettive Condizioni particolari di partecipazione (Allegati A , B e C).

art.6) - Consegna delle aree prenotate.Le aree prenotate verranno messe a disposizione degli Allevatori, degli Espositori e dei Produttori nel termini indicati dalle rispettive Condizioni particolari di parteci-pazione (Allegati A , B e C ).La loro occupazione dovrà essere completata entro le ore 17.00 del 27 agosto 2010, ed in difetto di ciò il con-tratto potrà essere risolto per inadempienza con le stesse modalità e conseguenze di cui ai rispettivi allegati del precedente all’art.5).

art.7) - Allestimento delle aree.Le aree verranno occupate secondo quanto indicato dalle rispettive Condizioni particolari di partecipazione (Allegati A, B e C) facenti parte integrante del presente Regolamento Generale:

art.8) - Riconsegna degli spazi:Al termine della manifestazione, ovvero alle 22.00 del 29 agosto 2010 e non prima, Allevatori, Espositori, Pro-duttori potranno procedere alla rimozione degli anima-li, dei prodotti e materiali da essi installati. Dalle ore 22,00 di domenica 29.08.2010 è autorizzato il carico degli animali, con precedenza per gli Allevatori fuori provincia di Varese. Lo sgombero degli spazi dovrà essere ultimato entro le ore 12.00 del giorno 30/08/2010.La Segreteria MIPAM non assume alcuna responsabi-lità per le merci, i materiali, animali e quant’altro degli Espositori, Produttori e Allevatori. Qualora lo sgombero

dello spazio assegnato non avvenga entro il termine stabilito, vi sarà provveduto d’ufficio e l’Espositore/Pro-duttore/Allevatore inadempiente sarà tenuto al rimborso delle spese vive sostenute per rimozione e/o sgombero e immagazzinamento, oltre che ad una penale di € 150,00 giornaliere per tutta la durata della permanenza extra-contrattuale in questione e dell’immagazzinamento.

art.9) - Sorveglianza contro furti e danni. ESONERO di responsabilità della Segreteria MIPAM.Durante tutto l’arco di tempo della manifestazione (diur-no e notturno), l’Allevatore/Espositore/Produttore dovrà vigilare il proprio spazio-stand, direttamente o attraver-so proprio personale. La Segreteria MIPAM, pur provvedendo per tutta la durata della Mostra ad un servizio generale di vigilanza notturna all’interno del quartiere fieristico, è esonerata da ogni e qualsiasi responsabilità in ordine a furti o danni che dovessero verificarsi a scapito dell’Allevatore/Espositore/Produttore. L’Allevatore/Espositore/Produttore sarà responsabile anche verso la Segreteria MIPAM di tutti i danni diretti ed indiretti che per qualsiasi causa siano attribuibili a lui o a personale per suo conto operante (ivi compresi i danni provocati dagli allestimenti o dagli impianti ese-guiti in proprio o da terzi da lui incaricati).

art.10) - FornitureLa Segreteria MIPAM fornisce a Allevatori/Espositori/Produttori - i servizi come meglio specificato nelle rispettive Condizioni particolari di partecipazione

(Allegato A, B e C) facenti parte integrante del presente Regolamento Generale:

art.11) – AssicurazioneAll’interno dell’Area MIPAM l’Allevatore/Espositore beneficerà di adeguata copertura assicurativa (incendio, scoppio, eventi atmosferici, atti vandalici):Sono esclusi dalle garanzie i danni da furto, sparizioni, ammanchi e la rottura accidentale degli oggetti, nonché tutti i danni determinati da negligenza e colpa dell’Alle-vatore/Espositore. Ogni danno dovrà essere denunciato immediatamente all’autorità competente non appena accertato l’evento e comunque non oltre l’avvenuta rimozione dei prodotti in esposizione e riconsegna delle aree espositive come indicato all’art. 9) del presente Regolamento Generale e relativi allegati. L’Allevatore/Espositore esonera comunque la Segreteria MIPAM, da qualsiasi responsabilità.

art.12) – DivietiI divieti per Allevatori, Espositori e Produttori sono specificati nelle Condizioni particolari di partecipazione (Allegati A , B e C ) facenti parte integrante del presente Regolamento Generale:

art.13) - Rinvio o sospensione della MostraLa Segreteria MIPAM è esonerata da ogni responsabilità a qualsiasi titolo nel caso in cui, per forza maggiore, o comunque per cause ad esso non imputabili ancorché prevedibili, la manifestazione non potesse aver luogo parzialmente o totalmente.

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La Segreteria MIPAM non assume altresì alcuna re-sponsabilità in ordine a qualsiasi evento o avvenimento indipendente dalla propria volontà ancorché prevedibi-le, che potesse in qualsiasi modo impedire o turbare il regolare svolgimento della manifestazione. E’ facoltà discrezionale ed insindacabile della Segreteria MIPAM di apportare modifiche alle date di svolgimen-to della manifestazione senza che per ciò l’Allevatore/Espositore/Produttore possa recedere o comunque liberarsi dal contratto e dagli impegni assunti verso la Segreteria MIPAM. In ogni caso gli Espositori non potranno a qualsiasi tito-lo e per qualsiasi motivo, citare per danni la Segreteria MIPAM.

art.14) Disposizioni Generali - Reclami - Domicilio - Giurisdizione - Foro competenteE’ fatto obbligo all’Allevatore/Espositore/Produttore attenersi alle prescrizioni che le autorità di Pubblica Sicurezza e quelle preposte alla prevenzione incendi, infortuni ed alla vigilanza sui locali aperti al pubblico dovessero emanare.L’Allevatore/Espositore/Produttore ed i terzi per suo conto operanti debbono possedere i requisiti stabiliti dalle vigenti leggi in materia previdenziale, assicurativa, fiscale etc., e in particolar modo dove necessarie, le au-torizzazioni sanitarie per la somministrazione e vendita degli alimenti.Eventuali reclami concernenti l’organizzazione della manifestazione ed il suo svolgimento saranno presi in considerazione solo se presentati per iscritto entro il ter-

mine di chiusura della manifestazione stessa. Le decisio-ni che la Segreteria MIPAM assumerà in merito saranno definitive ed inappellabili. Per quanto non previsto nel presente regolamento valgono le norme del Codice Civi-le. L’Allevatore/Espositore/Produttore elegge il proprio domicilio, ad ogni effetto di Legge presso la sede della Segreteria MIPAM ed accetta in via esclusiva la giuri-sdizione italiana e la competenza del Foro di Varese. Il rapporto fra la Segreteria MIPAM , l’Allevatore/Espo-sitore/Produttore e gli eventuali terzi è regolamentato esclusivamente dalle Leggi italiane.

art.15) Forme di pubblicità a pagamentoAll’esterno dell’area espositiva assegnata all’Allevatore/Espositore/Produttore ogni forma di propaganda e pub-blicità deve essere effettuata per tramite della Segreteria MIPAM ed è soggetta al pagamento del canone e dei relativi oneri fiscali.

Art 16) - Stampati, informativi e piante di orientamento La Segreteria MIPAM si riserva di provvedere, senza al-cuna responsabilità per eventuali omissioni o errori, alla diffusione di informazioni contenute nella domanda di partecipazione, sugli Espositori e sui prodotti e/o servizi esposti, utilizzando mezzi e tecniche di comunicazione (stampati o altro) che riterrà più idonei.

rIngrazIaMentI

Regione LombardiaProvincia di VareseComunità Montana Valli del VerbanoComunità Montana del Piambello Comune di Laveno MombelloConsorzio dei Comuni Bacino Imbrifero Montano del TicinoCciaa di VareseAssociazione Provinciale Allevatori di VareseConfagricoltura, Coldiretti, CiaComune di LuinoConcorsio Varese da Gustare Consorzio per la Tutela della Formaggella del LuineseConsorzio Qualità Miele VaresinoAssociazione Salame Prealpino Associazione Vini VaresiniAssociazione Nazionale Alpini Pro Loco di Laveno MombelloValcuvia Servizi S.R.L.Comitato INTERREG Nera di VerzascaAssociazione Florovivaisti VaresiniGal dei Laghi e della Montagna Gal Valli del LuineseAssociazione Strada dei Sapori Valli VaresineNavigazione Lago MaggioreFerrovie Nord Milano

EntiUncem - Unione Nazionale Comuni Comunità Enti MontaniPresidente Anci Lombardia - Associazione Nazionale Comuni ItalianiUpl - Unione Province Lombarde

RistorazioneAssociazione Nazionale Alpini Gruppo di Laveno Mombello e CittiglioRistorante La Bussola di CittiglioBarlafus di Laveno MombelloA-27 Rancio Valcuvia

Aziende florovivaisticheAssociazione Produttori Florovivaisti della Provincia di VareseF.L.M. Srl - Laveno MombelloAndreoli Piero - LuinoF.Lli Ballinari - AgraLa Botanica - CastelveccanaVivai Floralpe - Cassano Valcuvia

Imprese boschiveBaldin Roberto - Rancio ValcuviaBozzolo Livio Ettore - AzzioF.Lli Ronzani - GrantolaVigo Fernando - Cassano ValcuviaZanin Marco - Mesenzana Associazioni Accademia di Musica Moderna di LavenoAssociazione La Campagna Azienda Agricola La PiraC.A.I. Germignaga - Laveno M. - LuinoFerrovie Nord MilanoGruppo Micologico CittiglioNavigazione Lago MaggioreProtezione Civile di Laveno MombelloSlow Food

Page 31: Catalogo MIPAM 2010

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rIngrazIaMentI

S.O.S. Tre Valli CunardoVera Ceramica Artistica Laveno Mombello

Progetto INTERREG Nera di VerzascaAnna RovellaLaura VanoniElisa VanoniLisa PirovanoGiorgio ZanattaGuido BruniGruppo Allevatori Razza Nera di VerzascaFederazione Ticinese dei Consorzi di Allevamento Caprino e OvinoAssociazione Provinciale Allevatori di VareseAssociazione Regionale Allevatori della LombardiaAziende Agricole aderenti al progetto Interreg Nera di VerzascaAccademia di Musica Moderna

Comunità Montana Valli del VerbanoSibiana OnetoSilvia BevilacquaPaolo SquittieriEmilio MontorsiPaolo ClaràRenato CremonesiFabio BardelliAntonella Brusamolin

Provincia di VareseMonica Gambino Cristina Ossola Anna Rogora Maria Pia Brignoli

Lorella SalardiNadia LucchinaAlessandra Marasciulo

Agenzia del Turismo VaresePaola Della Chiesa Daniela Sinopoli

I dipendenti del Comune di Laveno Mombello

Comunicazione e divulgazioneDimitri De AmbroggiAlberto DacòGiovanni Dacò

I.S.I.S. Carlo Volonté Città di LuinoNadia DonatoGaia PionatiMiriam GemmaChiara ManciniArianna BadiDenise BaldocchiAlessia MussoAlessia Di StefanoJessica BoscardinRiccardo MassardoDavide SimoneMichele PezzaDirigente Giuseppe SirnaDocente Marina La Pietra

Tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione