Castello Tesino Notizie - n. 4, 2007

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ANNO XXII N. 4 - dicembre 2007 Periodico trimestrale di informazione di pag. 32 Poste Italiana s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Trento DICEMBRE 2007

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Notiziario del Comune di Castello Tesino

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ANNO XXII N. 4 - dicembre 2007Periodico trimestrale di informazione di pag. 32Poste Italiana s.p.a. - Spedizione inAbbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1, comma 2, DCB Trento

Presidente: Ezio MoranduzzoDirettore responsabile:Massimo Dalledonne,Comitato di redazione:Maria Rita Baldi,Enzo Franceschini,Ezio Moranduzzo,Paolo Pelloso, Ilaria Sordo,Ornella Sordo, Silvana Sordo,Laura Zotta

Via Venezia n. 1838053 CASTELLO TESINO (TN)E-mail: [email protected]

Hanno collaborato:don Claudio Ferrari, Mario Pernèchele, Viviana Avanzo, Franco Biasion, Bruno Facchin, Ilaria, Ivana e Luana, Lista Civica, Eva Ceccato, Paolo Sordo, Giorgio Dorigato, la Polisportiva Ciclamino, Il Coro Giovanile, la Banda Folk e Otello Franceschinelli

Foto di copertina:Morandez

Altre foto: Morandez, Franco Biasion,Arch. Compagnia TeatraleSan Giorgio,

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Per i vostri contributi:Bonifico su Cassa Ruraledi Castello TesinoABI 08055 - CAB 34580C/C n. 000000042662EUR IBAN:IT41 W080 5534 5800 0000 0042 662Versamento Conto CorrentePostale n. 38573325intestati aCASTELLO TESINO NOTIZIE

[email protected]

CASTELLO TESINO NOTIZIEPeriodico trimestrale di informazione di pag. 32Iscrizione Registro Stampe n. 1099 del 28.9.01Tribunale Civile e Penale di TrentoEditore: Associazione Castello Tesino NotizieVia Venezia, 18 - 38053 Castello Tesino Direttore Responsabile: Massimo DalledonneComposizione e stampa:Litodelta srl - Scurelle (TN)

in questo numero...

Parola allaRedazione pag. 2All’ombra delCampanile pag. 3Cronaca pag. 4I Lettori ci scrivono pag. 6Storia del Paese pag. 8Spazio Aperto pag. 11Il Cassettodei Ricordi pag. 12Foto d’Epoca pag. 13La minoranzainforma pag. 14Spazio Aperto pag. 16Tesini che sifanno Onore pag. 17Spazio Aperto pag. 18Tesini che sifanno Onore pag. 19Un Libro ti aspetta pag. 20Osservatorio pag. 21La Parola alSindaco pag. 22Manifestazioni pag. 23Vita delle Associazioni pag. 24La Minoranza informa pag. 28I Vostri Contributi pag. 29Anagrafe pag. 31

Parola alla redazione

E siamo giunti alla fine dell’anno 2 0 0 7…

Non vi vogliamo annoiare (almeno non già da questa prima pagina), ma lasciateci buttar giù delle considerazioni.

Se a questa modesta pubblicazione provvedessero delle persone con una certa cultura, altolocate e magari single, con una buona dose di tempo libero da dedicare a questa attività di volontariato, probabilmente tutto filerebbe liscio, e forse Ctn sarebbe più ricco di particolari e più curato in tutti gli aspetti, non solo dal punto di vista ortografico.Purtroppo però, i membri della Redazione, oltre ad essere normodotati in ambito culturale (ma potrebbe non essere uno svantaggio, badate bene…) sono per la maggior parte impegnati con l’attività lavorativa oltre che con la famiglia. Ragion per cui, considerato che editare una rivista non significa solo limitarsi a raccogliere i “quattro articoli” pervenuti e poi inviarli a stampa, proviamo a raccontarvi come realmente funziona questa piccola macchina (utile o utilitaria?)Dietro l’uscita (e, permetteteci, la buona riuscita) di Castello Tesino notizie ci sono spesso (o quasi sempre) solo tre (due) persone che si ritrovano ogni quindici (sette) giorni, in orario serale, valutano e catalogano il materiale (articoli) che hanno ricevuto (o letto sui quotidiani) da coloro i quali collaborano con l’Associazione (ed ai quali va il nostro grazie di cuore), sollecitano la consegna di articoli promessi ma mai pervenuti, il più delle volte devono riscrivere su pc gli articoli consegnati in formato cartaceo cercando di assemblare il tutto con una certa logica ed estetica per dar vita al nuovo numero di Ctn. Alla tipografia bisogna andarci per due volte quando va bene, rimanerci per oltre cinque ore ogni volta e solo grazie al fatto che il responsabile dell’edizione (ovvero il presidente di Associazione Ctn, E.M., per non fare nomi) ci ha già passato ore ed ore a casa in precedenza (magari di domenica), mentre la brutta copia, prima del celebre “visto si stampi”, è stata sottoposta alla definitiva correzione da parte degli altri membri della Redazione (che non è mai affollata, sia chiaro…)

Ecco perchè a partire dal prossimo anno, usciremo con tre numeri anziché quattro, non solo per la spesa che noi tutti (quindi voi contribuenti compresi) sosteniamo per uscire con cadenza trimestrale, ma soprattutto perché, che ci crediate o no, pubblicare questa rivista richiede davvero moltissimo impegno. Castello Tesino notizie comunque non vi deluderà, sarà più ricco di contenuti.

Grazie quindi di cuore a chi contribuisce finanziariamente alla pubblicazione. Alcuni di Voi invece non contribuiscono affatto, ma non chiedono di essere esclusi dall’elenco dei destinatari... A questi diciamo che se non gradiscono Ctn, ce lo facciano sapere con la richiesta di cancellazione, così risparmiamo il denaro per la stampa e la spedizione.

A coloro che vogliono mandarci anche poche righe, chiediamo di inviarci gli scritti via mail o di consegnarli in bibilioteca o direttamente alla Redazione, magari non all’ultimo momento... Scriveteci, scriveteci in tanti, grazie di cuore!

Buona fine anno.

Redazione La PaRoLa aLLo Sfogo deLLa

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all’ombra del campanile

Carissimi lettori,è trascorso ormai un altro anno e ci troviamo nuovamente a festeggiare il Natale: cosa ci aspettiamo sotto l’albero? Quale regalo ci piacerebbe ricevere? Qual è il desiderio che portiamo nel cuore?Personalmente, come prete e parroco, penso che il dono più bello sarebbe quello della comunione, una comunione vera, costruita attorno a quel Dio che per noi cristiani si è manifestato pienamente in Gesù Cristo.Purtroppo stiamo attraversando, a livello storico, un momento nel quale a farla da padrone è la litigiosità e l’aggressività… basta vedere quello che succede nel mondo, guardando la tv, internet e leggendo i giornali, ma anche nel nostro Paese, si ripetono in continuazione episodi di violenza attorno e dentro gli stadi, di violenza verso donne e bambini, nelle nostre case… Tutte le fasce di età sono coinvolte: dai bambini agli anziani, dai lavoratori ai giovani, nessuno è escluso da questo virus.Ci vorrebbe un bel vaccino, per cercare di ritrovare la strada del confronto pacato, del dialogo costruttivo e del rapporto sereno con il nostro prossimo.Ma da dove iniziare?Senz’altro da noi stessi: proviamo a dedicare più tempo ad ascoltare gli altri, il nostro coniuge, i nostri figli, il nostro vicino… proviamo a non pensare solo a noi stessi, proviamo a non vederci come autosufficienti, cioè come coloro che non hanno bisogno di nessuno e dove l’unico punto di riferimento è il proprio io, ripiegato egoisticamente su se stesso.Per riuscire però nel nostro intento abbiamo bisogno di un grande aiuto da parte di Dio. Lui sì che è comunione perfetta.È un Padre che ha nel sangue il dna del DARE, è Colui che dà la vita. Nelle nostre realtà c’è molto volontariato… ma basta “dare” per dire che sono una persona che pensa anche agli altri?È un Figlio che ha nel sangue il dna del RICEVERE, è Colui che ascolta, che obbedisce alla volontà del Padre... ma basta “ascoltare”

per dire che sono una persona altruista, che fa’ comunione? È uno Spirito che ha nel sangue il dna della CONSOLAZIONE e della GRATUITÀ. Ecco cosa ci vuole per far sì che la comunione si realizzi in mezzo a noi: ci vuole la capacità del dare + quella del ricevere nella gratuità.Forse il breve racconto che segue può aiutarci.

“Erano due cisterne a distanza di qualche decina di metri. Si guardavano e, qualche volta, facevano un po’ di conversazione.Erano molto diverse.La prima cisterna era perfetta. Le pietre che la formavano erano salde e ben compaginate. A tenuta stagna. Non una goccia della preziosa acqua era mai stata persa per causa sua.La seconda presentava invece fenditure, come delle ferite, dalle quali sfuggivano rivoletti d’acqua.

La prima, fiera e superba della sua perfezione, si stagliava nettamente. Solo qualche insetto osava avvicinarsi o qualche uccello.L’altra era coperta di arbusti fioriti, convolvoli e more, che si dissetavano all’acqua che usciva dalle sue screpolature. Gli insetti ronzavano continuamente intorno a lei e gli uccelli facevano il nido sui bordi. Non era perfetta, ma si sentiva tanto tanto felice”.

Viviamo in un mondo in cui la perfezione si confonde con lo sforzo per essere “superiori”, “i primi”, “essere al centro”, “essere qualcuno”. L’unica perfezione è l’amore.

Allora carissimi, lasciamoci amare da Dio, lasciamoci incontrare da Gesù, che nel mistero del Natale si fa uno di noi per condividere la nostra vita, lasciamoci guidare dal suo Spirito per diventare uomini e donne di comunione.Buon Natale!

il vostro parrocodon Claudio

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The Friendship Force: un mondo

di amici è un mondo di pace

Viaggiare con Friendship Force è un modo diverso di vedere il mondo, più da vicino e in modo personale, per creare amicizie al di là delle barriere che separano i popoli.

La Friendship Force è un’organizzazione di scambio senza scopo di lucro, basata sul principio che ogni persona può contribuire alla diffusione dell’amore e dell’amicizia fra i popoli della terra. L’ospitalità nelle case rappresenta la peculiarità di ogni scambio e offre l’occasione a persone di paesi e culture diverse di conoscersi a livello personale. Gli scambi di amicizia di Friendship Force sono condotti attraverso una rete mondiale di 345 club gestiti da volontari in 60 paesi e in 6 continenti. Grazie a Giuseppe Marchetto della Tesino Holidays è stato possibile allacciare i contatti con la Friendship Force e a portare il primo gruppo di stranieri (18 inglesi soci dell’organizzazione) in Tesino, per presentare loro la valle e quanto essa ha da offrire. L’entusiasmo e la soddisfazione di tutti i partecipanti ha fatto avanzare l’idea di creare nella nostra zona il primo club italiano della Friendship Force. Un’occasione questa da non perdere: diventando soci della Friendship sarà possibile ospitare gente proveniente da tutto il mondo, entrando in contatto diretto con persone di diverse nazioni, religioni e ritmi di vita, e allo stesso tempo visitare i 60 paesi partner dell’organizzazione usufruendo dell’ospitalità offerta dai soci della Friendship.Quello del signor Marchetto è un vero e proprio appello: chiunque desideri entrare nel comitato della Friendship per organizzare gli scambi, o voglia mettere a disposizione una stanza del proprio appartamento per accogliere altre persone, iniziando nuove amicizie, si faccia

avanti. Con questa iniziativa va enfatizzata la possibilità di un concreto sviluppo di un turismo disgiunto dai grandi investimenti e la possibilità di creare movimento turistico sfruttando gli appartamenti dei nostri paesi. Alla Tesino Holidays è già arrivata la richiesta di un gruppo di statunitensi interessati ai “walking tours” (vacanze che prevedono passeggiate naturalistiche). Creando il primo club italiano della Friendship Force il nome della nostra valle e delle nostre montagne verrà pubblicizzato in oltre 60 nazioni e in tutti i club dell’associazione. L’iniziativa è rivolta a chiunque in Tesino e in Valsugana, abbia la disponibilità di dedicare un po’ di tempo (anche solo una giornata nell’arco di una settimana) a degli stranieri interessati alla nostra terra, alle nostre abitudini, alla nostra gastronomia, nonché al nostro stile di vita. Essere il primo club italiano della Friendship non può essere che un motivo di orgoglio per la nostra area e magari un trampolino di lancio per Tesino e Valsugana su un mercato mondiale.

Pensione per don PioDon Pio Pellegrini è stato parroco di Castello per nove anni, dall’ottobre 1992 al settembre 2001, trasferito poi in valle di Ledro dove con don Giampiero Baldo aveva la cura delle Parrocchie della Valle. Collaboratore prezioso e disponibile per Castello Tesino notizie quando era nostro parroco e nostro affezionato lettore, all’età di 74 anni è andato in pensione. La Redazione di CTn ricordandolo, con simpatia, gli augura un felice e meritato riposo in quel di Arco.

Lettera al giornaleSul quotidiano l’Adige del 22 ottobre è stata pubblicata una lettera di Tatiana Sordo la quale lamenta i disagi per effettuare esami oncologici all’indomani della chiusura di questo importante servizio nell’ospedale di Borgo.

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CronaCa

Stazione di inanellamento

del Passo BroconAnche quest’anno è stata attivata dal Museo Tridentino di Scienze Naturali la stazione di inanellamento scientifico al Passo Brocon allo scopo di studiare le migrazioni autunnali degli uccelli attraverso le Alpi. Attivo sul Passo dal 1997, il “rocolo” del Museo fornisce ogni anno dati interessanti sulla migratoria. I ricercatori presenti quest’anno sul nostro valico dal 22 settembre al 13 ottobre hanno catturato e inanellato (e poi liberato!) ben 4253 uccelli suddivisi in 52 specie. Il flusso migratorio più intenso è stato di pettirossi (1727), fringuelli (702) e lucherini (627).Tra i dati più interessanti di quest’anno c’è l’inanellamento, per la prima volta, di un francolino di monte e la cattura di un pettirosso proveniente dalla Russia (lo scorso anno era finito nelle reti del “rocolo” un pettirosso proveniente dalla Spagna). La stazione è rimasta aperta anche nelle ore notturne ed ha permesso l’inanellamento di ben 23 civette Capogrosso, 13 in sole 3 notti. La stazione è stata visitata da oltre 300 turisti durante i giorni di apertura ed ha potuto contare anche sulla collaborazione di diversi paesani. I ricercatori del Museo danno l’appuntamento a tutti gli interessati al prossimo autunno, sempre al Passo Brocon, presso Malga Valarica di Sopra.

Concertoper Ugo e Silvana

Anche quest’anno Castello Tesino ha ricordato Ugo e Silvana Pasqualini con un concerto di canti gregoriani per la liturgia, ad opera della corale “Schola Ausuganea” di Borgo Valsugana, diretta da Attilio Zottele, presso la Chiesa di San Giorgio.

Episodio inquietanteAi primi di novembre all’interno ed all’esterno della galleria tra le Marande ed il Passo Brocon sono state trovate scritte ingiuriose ai danni dell’Ispettore forestale Lucio Sordo. Immediata è stata la condanna per questo gesto odioso da parte delle Amministrazioni Comunali di Canal San Bovo e Castello Tesino, alle quali si associano anche CTn e la Sezione Cacciatori di Castello Tesino.

Presepi e portoniL’Assessorato alla Cultura del Comune di Castello Tesino organizza anche quest’anno il concorso “Presepi e portoni”. Porte e portoni torneranno ad ospitare addobbi natalizi dall’8 dicembre fino al 6 gennaio 2008 in un percorso guidato tra le vie e le piazze del paese. Una giuria popolare premierà i primi tre classificati. La premiazione si svolgerà il 6 gennaio alle 14 presso l’auditorium di Palazzo Gallo.

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Un torrente senz’acqua è come una settimana senza festa: una desolazione. Desolante spesso appare un lungo tratto del torrente Grigno a monte del ponte che unisce Pieve a Castello Tesino.Una situazione che si presenta agli occhi dei passanti con frequenza. Qualcuno inizia a preoccuparsi, a chiedersi come ciò possa essere possibile e a sollecitare interventi per risolvere una scoraggiante situazione.Walter Zotta, profondo conoscitore dell’ambiente tesino, nel quale ha accompagnato migliaia di visitatori e amante del trekking e delle escursioni, ha le idee chiare: “Non sono un verde fondamentalista, comprendo anzi le ragioni dei cacciatori e dei pescatori, ma proprio per questo all’ambiente io ci tengo. Alla base della nostra esistenza l’acqua è un elemento fondamentale, quello che si vede spesso lungo il torrente non è normale”.A norma, comunque sì, visto che il prelievo dell’acqua avviene in virtù di una concessione di oltre un secolo fa e con dei criteri che non prevedono l’obbligo di rilascio. Per ironia della sorte, il tratto in questione prende il nome di Parco Fluviale. Ma molto spesso non c’è traccia di fiume né di rigagnoli di pur minima consistenza. Una situazione legale, ma paradossale. “Per alcune centinaia di metri e in diversi periodi” sostiene Walter Zotta “il macroambiente viene

profondamente alterato, con danno non solo per i pesci, ma anche per tutto quel microambiente formato da macroinvertebrati, piccoli animaletti che compongono la catena alimentare del torrente e ne garantiscono la vita”. Ad essere cinici, c’è da dire che il pericolo è rappresentato dall’alternarsi della presenza dell’acqua, che per un torrente non dovrebbe costituire il miracolo, ma la normalità e la sua sparizione improvvisa che toglie la vita ai suoi abitanti, che non possono essere informati che in un torrente di montagna può non esserci l’acqua. Un ex pescatore commenta ironico: “Tanto varrebbe asfaltare l’alveo e farne un parcheggio a servizio dei due paesi. I pesci e gli altri animaletti, che sono bestie ma non scemi, saprebbero che in un ambiente con quelle caratteristiche non potrebbero vivere e girerebbero alla larga. Proprio come gli uomini fanno con le proposte di abitare su Marte.”E così, tra richieste di nuove concessioni e nuovi sfruttamenti, si scopre che ci possono essere situazioni produttive con secolari concessioni, “diritti acquisiti” verrebbero chiamati in altri settori, cui non si pone rimedio. Una riforma anche in questo settore forse sarebbe opportuna, non per avere la Luna o fare una rivoluzione di progresso, ma per far tornare un po’ d’acqua in un torrente.

Mario Pernèchele

Il torrente Grigno in un momento di “grazia”.

Grigno senz’acqua!

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i lettori Ci sCriVono

estate sarebbe stato impossibile fruire della loro ombra, ma chi li ha potati sapeva bene il suo mestiere. Infatti le foglie sono spuntate ed hanno fatto il loro dovere: proteggere dai raggi del sole le persone che vanno ai giardinetti.Qualche cane senza padrone attraversa i giardinetti e magari si ferma… E dire che all’ingresso c’è un cartello “Proibito ai cani”, ma, si sa, i cani non sanno leggere.Per chi è solo e ne ha voglia, ai giardinetti è facile socializzare, ma anche starsene seduti in disparte.Oggi non c’è nessuno, il bar di fronte è chiuso per turno, la fontana tace, anche lei ora riposa. Sono seduta con un libro, lo appoggio sulla panchina. Stanno cadendo le foglie dagli alberi, in questo autunno quasi mite, che ci regala giornate serene, con qualche rara nuvola portata dal vento. Le foglie volteggiano leggere, si posano a terra magari con un lieve fruscìo, hanno già fatto, qui ai nostri giardinetti, un tappeto colorato. Alzo gli occhi verso Monte Picosta: che colore ha il bosco in autunno, peccato non essere un pittore!

Viviana Avanzo

DonazioneGrazie al dottor Thomas Fox, marito di Graziella Mercanti (figlia di Giuseppe e Maria Zotta e nipote di Fiorindo Zotta Morte e Virginia Sordo Sordato), la Biblioteca di Castello Tesino dispone ora di un grande numero di libri scritti in lingua inglese su vari argomenti, a disposizione di coloro che vogliono esercitarsi con tale lingua.Un ringraziamento particolare dunque a Tom e a Graziella.

I giardini del paese

Qualcuno li chiama pomposamente “i giardini”, io li chiamo semplicemente “i giardinetti”.Penso che pochi paesi abbiano un luogo più appropriato, al centro del paese, raggiungibili da tutti, volendo.In posizione centrale la fontana ottagonale, poi alcuni roseti, un faggio, una quercia a dire la verità striminzita e malata, un tasso al cui tronco è appoggiato un crocifisso ligneo e un prunus da fiore (ciliegio selvatico), a quanto mi è stato detto. Quest’ultimo, in primavera, con i fiori rosa è una meraviglia della natura.In estate le panchine sono occupate da anziani villeggianti, ma in primavera e autunno (qualche volta anche d’inverno, quando la temperatura è mite e la neve è poca) si animano. È tutto un rincorrersi di bimbi; i più grandi giocano a pallone o sfrecciano sulle biciclette, i più piccoli arrancano dietro sui tricicli. Molti di loro giocano poi nel piccolo parco-giochi sottostante, ma si sente il loro vocio, si chiamano, qualche volta litigano tra di loro, ma fanno subito pace. Sulle panchine le nonne chiacchierano con un occhio ai nipotini. Ogni tanto si alza una voce: “Via dalla fontana, l’acqua è fredda, via prenderete un malanno!”Si sa, per i bimbi l’acqua è come una calamita… qualcuno beve avvicinando le mani, altri immergono le braccia fino al gomito, bagnandosi davvero, qualcuno più grande sale sulla fontana per fare a garganella, altri riempiono d’acqua dei palloncini colorati e se li tirano: immaginate il risultato! Al che una nonna più decisa delle altre prende il nipotino sotto braccio, che si dimena e lo allontana dal “pericolo fontana”. Un attimo dopo… eccolo di nuovo là, come se non fosse successo niente.Un pomeriggio dal Bar Milano arrivava un suono di sax e una voce maschile che cantava appassionatamente “Besame mucho”. Che emozione! A me piace tanto la musica.In primavera quest’anno sono stati potati molti alberi. E che potatura! Avrei giurato che in

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storia del Paese

bisogno avesse la popolazione di una fonte di guadagno, acconsentì di buon grado allo sfruttamento dei boschi, permettendo anche ai reduci della guerra, che pian piano facevano ritorno a casa, di sfruttare questa opportunità.Come sempre accade in simili situazioni, gli approfittatori non mancano mai.Ben presto quello che doveva essere il recupero delle sole piante secche degenerò e si trasformò in tagli incontrollati di piante, grazie anche a presunte carenze od omissioni di chi era preposto alla gestione e al controllo delle montagne. Il bosco di Pierazzo fu quasi spianato dai masadori della Roa; nel Fiorin e al Campiato un certo Toni Panzet di Sorriva, con “quatro straze de vache”, affittò la malga Pra Pezzè e con questa scusa fece man bassa de pezi, e così via in molte altre località. Mentre i fratelli Ghèno si resero responsabili di vere e proprie fraterase nella seconda zona, cominciarono i primi timidi controlli dei Guardaboschi e dei Militi Forestali, resi difficili però dalla velocità con cui si poteva allestire il legname e dalla possibilità che qualche testa calda usasse le armi, che in quel periodo non mancavano.Nel 1948 venne eletto sindaco di Castello Tesino il maestro Romolo Franceschini Bareta che, prendendo atto della gravità della situazione, cercò di porvi rimedio e ordinò a Zopa, Fiamazzo e Zendre, i custodi di allora, di effettuare soprattutto controlli notturni rivolti a stroncare questa attività.Nel frattempo il più giovane dei fratelli Gheno

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Durante gli anni della seconda guerra mondiale molte delle normali attività del paese cessarono o subirono forti rallentamenti. Così fu anche per la produzione e lavorazione del legname.A guerra finita partì immediata la ricostruzione che vide, fra le materie più richieste, legno e legname.Il mancato utilizzo dei boschi di quegli anni comportò la presenza sul territorio comunale di moltissime piante secche o deperienti. Scoperto che anche queste avevano un notevole valore commerciale, immediatamente partì la corsa al loro recupero che iniziò nel 1945 e terminò nel 1949.Persone che svolgevano tutt’altre attività o che non avevano mai lavorato nel bosco, insieme a tante donne e a qualche bocia, si dedicarono a questa inaspettata e lucrosa attività. La consegna dei borei doveva essere fatta a strada, in una o più cataste per una quantità di circa 4-5 metri steri (mts). La lunghezza dei pezzi, sempre scortecciati, era di 1 metro e il diametro compreso fra i 15-20 centimetri (roba da valghegne) era il preferito, ma andavano molto bene anche diametri che arrivavano a 30 centimetri e oltre. I compratori dei borei erano mercanti del posto: Tamburlo, i Menati, Bailo, Cristo, Dorigato ecc…, insieme con altri commercianti del Bassanese, del Trevigiano e soprattutto dall’Altopiano di Asiago, fra questi ultimi Nason, Campana, un certo Tretter, che faceva il sensaro alle industrie Burgo tutt’oggi sul mercato e i fratelli Gheno del Veneto.Tutti costoro provvedevano a consegnare il materiale alle cartiere per la produzione della cellulosa. I borei venivano di solito pagati in contanti e il valore al metro stero, se inizialmente era di 2-3.000 Lire, ben presto salì e superò le 6-7.000 Lire. Il lavoro rendeva tanto bene che alcuni castelazi, dopo aver ricevuto prestiti prima o durante la guerra dalla Cassa Rurale, riuscirono in pochissimo tempo a ripianare i debiti; basti solo pensare che un impiegato comunale all’epoca percepiva uno stipendio mensile di circa 1700 Lire!Nel periodo dei borei era sindaco Sebastiano Menguzzato (Bastian Madoneta) che, a guerra finita, constatando quanta povertà e quanto

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“fregole” di geografia e storia

nostrana Era il 1986, stavo viaggiando in treno diretto a Locarno in Svizzera. Alla stazione di Como tanti viaggiatori scesero e nello scompartimento ci ritrovammo, uno di fronte all’altra, una signorina ed io. Passata la dogana di Chiasso, avviammo la conversazione. La signorina, notando che posavo sul sedile accanto “Vita Trentina” mi pose la domanda: “Il signore probabilmente è di Trento?” “Sì, sono di Trento.” “Città italianissima.” Continuò lei. “Da…quasi settant’anni.” Mi uscì naturale di precisare con rapido conteggio mentale. “E prima?” “E prima è sempre stata integrata, anche se autonoma, nell’Impero degli Asburgo.” “Ma no.” Esclamò lei. “Ma sì.” Ribattei io. “L’Imperatore del Sacro Romano Impero”, presi a dirle, “Corrado II il Salico, volendo render sicura la strada che da Acquisgrana, capitale dell’impero, portava a Roma, sede del Papato, creò i principati ecclesiastici vescovili di Salisburgo, di Bressanone e di Trento. Correva l’anno 1027. Anche il principe-vescovo di Trento, come gli altri due, disponeva di esercito proprio per la difesa della propria autonomia e sicurezza della via imperiale. Nel 1273 il Sacro Romano Impero passò sotto la famiglia degli Asburgo e a quella famiglia rimase sempre legato il Principato-vescovile di Trento. Fanno eccezione due brevi parentesi durante il periodo napoleonico, dal 1796 al 1815, durante il quale capitò l’eroica lotta d’indipendenza guidata da Andreas Hofer contro Francesi e Bavaresi, alla quale parteciparono anche i Tasini nel 1809 “che al suono delle campane delle tre ville, muniti di schioppi e di forconi, fecero fuggire circa trecento Francesi per la via della Pezza” come si legge nelle “Memorie di Tesino” di G. Bazzanella.

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venne accusato e inquisito per il taglio abusivo di migliaia di piante, ma fu solo grazie al fatto che i borei cominciarono a perdere valore che venne ristabilito il rispetto dei boschi. Non sarebbe da meravigliarsi se, come si racconta, ci fosse stata anche la connivenza di qualche amministratore. In questa cornice molte sono le testimonianze di grandi e piccole truffe, borei nascosti o spariti, trucchi per far sembrare le cataste più grandi ecc…, ma quella che ancora oggi viene ricordata è la storia di Trapolone, il quale, approfittando della grande richiesta, vendeva i borei di giorno in un luogo e durante la notte li spostava in un altro.La sua base operativa era un maso a Prà dell’Aia e, lavorando sempre da solo, ne aveva preparati circa 4 mts al Col dei Usei vendendoli subito a Tamburlo. La notte successiva caricò gli stessi borei sul carro e li portò a Prà dell’Aia, dove furono acquistati da Cristo. A tarda sera ricaricò il tutto e lo depositò al Boal dele Partie, vendendolo per la seconda volta a Cristo. Ma non è finita. Nello stesso posto tornò a proporli a Tamburlo il quale, molto perplesso, guardò e riguardò el tasonato e alla fine sbottò: “a te li compro però a li meno via adè”.

Franco Biasion

P.S. ringrazio le tante persone che ho disturbato per la ricostruzione dei fatti sopra richiamati.

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storia del Paese

Gallo. Vado ad insegnare nella scuola per i figli degli Italiani all’estero.” Le feci tanti auguri e scesi. Mentre il treno per Locarno filava nella pianura di Magadino, appoggiato con la fronte al finestrino riandai alla meraviglia che avevo vista stampata sulla faccia della maestrina nel sentire di Trento città sempre stata autonoma dentro l’Impero Asburgico. Erano per lei nozioni nuove. Ma non me ne meravigliai più di tanto. C’è gente anche a Castello, giovani specialmente, che hanno scarse nozioni storiche e piuttosto confuse tra tedeschi ed austriaci, che sono ancora ignari del ruolo guida che Vienna, capitale del grande impero mitteleuropeo, svolse per sette secoli nel centro dell’Europa, tra il nord ed il sud, tra l’est e l’ovest del vecchio continente. Salotto d’Europa era definita Vienna. Là vi si incontravano la civiltà latina, la civiltà germanica e quella slava integrandosi e da là ripartiva la civiltà austriaca, quintessenza di tutte e tre, benefica e imparziale per tutti i popoli della Monarchia dalle tante lingue e diverse religioni. Al contrario di noi Trentini, piuttosto apatici, i Tirolesi conoscono bene la storia della nostra regione autonoma e fanno il possibile, coraggiosamente, per tramandare la loro cultura di generazione in generazione. È il modo migliore per onorare la memoria degli antenati.

Bruno Facchin

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Col Congresso di Vienna del 1815 il Principato vescovile di Trento tornò sotto l’Impero d’Austria fino al 1919 quando, dopo la prima guerra mondiale, col trattato di pace di Saint-Germain, venne annesso al Regno d’Italia. È stato un impatto, un urto e, secondo me, un’autentica ingiustizia perpetrata verso la gente tridentina che per più di sei secoli ebbe storia comune coi Tirolesi. Le altre regioni d’Italia passate ai Savoia ebbero modo di esprimere la loro volontà o meno d’annessione mediante plebiscito. Solo ai Tirolesi di lingua tedesca ed ai Tirolesi di lingua italiana, com’era anche chiamata la gente tridentina, non fu concesso di esprimere la loro volontà con un plebiscito. E pensare che questo diritto di autodecisione dei popoli era stato solennemente proclamato dal presidente degli Stati Uniti alla conferenza di pace seguita all’armistizio del 1918”.La signorina, che mi aveva ascoltato senza ribattere, osservò: “Ma voi siete italiani!”“Certo. Italiani con storia tirolese dal IX secolo circa. I Romani fino a quel tempo chiamavano Tridentum l’ultima provincia romana al nord ed i Germanici l’ultima marca tedesca al sud. Romani e Germanici vi si impattarono integrandosi. Un po’ come la palude ai margini del lago di Caldonazzo a San Cristoforo dove c’è un tratto di canneto che non è più lago navigabile ma non è ancora terra coltivabile. Così è la nostra terra tridentina chiamata via via lungo i secoli Principato di Trento, Tirolo di lingua italiana, Welschtirol, Venezia Tridentina sotto il fascismo e Regione Autonoma Trentino-Alto Adige oggigiorno.Per alcuni secoli i principi-vescovi di Trento provenivano dall’interno dell’Impero Asburgico eletti o nominati dall’imperatore portandosi appresso i loro armati, il loro i minatori ed i loro contadini. Fino al XIX secolo c’era quindi a Trento una parrocchia ed una scuola di lingua tedesca.“Ma queste nozioni dove le ha apprese?” “Dalla nostra vecchia gente che interessandosi di quanto noi scolari avevamo appreso a scuola quel giorno, la sera nel filò integrava o rettificava secondo la loro esperienza.”Bellinzona, dove c’era la coincidenza per Locarno, era prossima. Alzandomi a salutare la signorina le chiesi dove andava. “A San

1993, Bruno Facchin a Praga, l’orologio astronomico.

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sPazio aPerto

I dialetti “da ascoltare e leggere”

La “Senza Barriere ONLUS” - Cooperativa Sociale di Scurelle, grazie alla collaborazione del GAL Valsugana - Leader Plus, di Associazioni e di volontari dei 30 Comuni della Valsugana, del Tesino, del Vanoi e del Primiero ha realizzato il volume: La Voce dei Dialetti, foto, storie, racconti, poesie, filastrocche e ricette in dialetto.La novità assoluta di questa iniziativa editoriale, consiste nell’aver abbinato ai testi scritti i testi letti in dialetto da 80 persone, che sono stati registrati nei 4 CD audio allegati alla pubblicazione.Per la prima volta si potrà, oltre che leggere, anche ascoltare il dialetto, nell’ambito di un percorso che permetterà di apprezzare le diversità fonetiche dei dialetti da un paese all’altro. In questo caso i dialetti di Castello, Pieve e Cinte Tesino.

Il volume con i 4 CD audio allegati, per peculiarità del prodotto editoriale, si presta particolarmente per essere un regalo originale e solidale, visto che il ricavato della vendita del volume - come del resto riportato nello stesso, andrà a sostenere l‘attività primaria della Senza Barriere ONLUS che è la produzione e distribuzione di audiofilm, audioriviste e audiolibri per disabili visivi.Il volume di 384 pagine con quattro CD audio abbinati si può acquistare al prezzo non commerciale di 14,90 Euro presso la Biblioteca di Castello Tesino o richiederlo alla Senza Barriere ONLUS al numero 0461 780165.

L’amore in cui crediamo

L’anno pastorale 2007-2008 si colloca in un contesto di particolare attenzione al mondo giovanile e alla sua missione. Su questa scia la Diocesi il 6-7 ottobre ha proposto un weekend a Cadine che ha visto partecipe anche il Tesino. Destinatari dell’incontro sono stati gli animatori degli adolescenti ai quali, da un lato è stata proposta una linea comune, da seguire a livello diocesano, partendo dal sussidio “L’amore in cui crediamo”, dall’altro ha offerto l’occasione per uno scambio d’esperienze, per fare il pieno di idee ed energia in modo da poter iniziare l’anno pastorale con grinta ed entusiasmo. Al ritorno, arricchiti da quest’esperienza, ci siam messi al lavoro dando appuntamento ai ragazzi al consueto incontro settimanale col gruppo giovani nella speranza di poter condividere l’entusiasmo e “l’amore in cui crediamo”.

Ilaria, Ivana e Luana

PS: ci vediamo all’Oratorio di Pieve, giovedì sera alle ore 20. CIAO.

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a cura di Ilaria Sordo

il Cassetto dei riCordi

III PUNTATA

Buona massaia……Se vi preme la salute vostra e dei vostri cari procurate che l’abitazione da voi scelta sia sana, non importa se non sarà elegante, purché risponda alle condizioni igieniche.

Gli elementi essenziali all’igiene della casa sono: aria, acqua e luce. L’aria è il gas leggerissimo invisibile, in mezzo al quale noi viviamo; penetra nel nostro corpo quando respiriamo, si compone di due elementi: il ventun per cento di ossigeno e il settantotto di azoto. Il primo come elemento indispensabile alla respirazione, il secondo per moderare l’azione dell’ossigeno. Per la buona aerazione le stanze sono riscaldate moderatamente e le chiavi delle stuffe mai completamente chiuse.L’acqua ha una grande importanza per gli svariatissimi usi domestici. Quando si parla dell’acqua come elemento essenziale dell’igiene della casa la si considera non come bevanda ma come fattore di pulizia della casa. Nella casa da noi abitata non solo dovrà esserci acqua potabile, ma acqua cosiddetta di servizio e in grande quantità. La luce è uno dei principali elementi di vita. La più salubre fonte naturale è il sole. La luce del sole distrugge radicalmente i microbi. Non dobbiamo limitare l’uso della luce perché la scarsezza dell’illuminazione dispone gli occhi a disturbi funzionali. Del pari noi non dobbiamo abusare della luce, cioè non dobbiamo leggere, scrivere, cucire a luce troppo intensa. Mezzi di illuminazione

artificiale sono: candele, lampade ad olio e a petrolio. Le lampade a petrolio non vanno riempite sino al bordo del recipiente affinché resti uno spazio libero alla espansione del gas. L’incendio provocato dal petrolio non si deve spegnere con l’acqua ma con sabbia, terra, coperte di lana, ecc. Se il fuoco s’incomincia ai nostri abiti gettarsi in terra perché il correre e il rimanere in piedi attira la combustione. Sono mezzi d’illuminazioni anche i gas illuminanti, che però si devono usare con prudenza perché possono divenire pericolosi. Il mezzo più perfetto d’illuminazione è la luce eletrica. Questo mezzo richiede speciali cure se non la pulizia di lampade, dei riflettori e dei paralumi. Per ottenere una buona ed economica illuminazione la buona massaia deve adoperare lampade adatte alla tensione dell’impianto e non lasciarle inutilmente accese. Le lampade non devono essere mai toccate con le mani umide perché si potrebbe causare cattivi contatti e il probabile spegnimento della lampedina. Non è opportuno toccare lampedine ed altri apparecchi elettrici quando si è nel bagno o su di un suolo molto bagnato. L’aria da respirare non deve essere né troppo calda né troppo fredda, la temperatura media e per quanto possibile costante e la più adatta al massimo sviluppo di forze e di resistenza. Non si può dare una cifra esatta alla temperatura media igienica perché varia a seconda delle stanze e delle persone. Nei corridoi d’entrata sono sufficienti 12 o 14°. Nelle stanze dove le persone sono occupate a lavori immobili sono necessari 16°. Nelle camere da letto si dovrebbe eliminare il riscaldamento perché durante la notte è necessario respirare aria pura. Nelle camere degli ammalati

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Foto d’ePoCa

non dovrebbe passare i 18° però nelle malattie delle vie respiratorie e per soggetti speciali si può arrivare anche ai 21°. Per i bambini la temperatura dev’essere modigliata secondo l’età. Gli apparecchi di riscaldamento si possono raccogliere in camino e caminetto, stuffe per combustibili solidi, stuffe a gas o a petrolio, apparecchi termo elettrici, caloriferi e termosifoni. I quattro primi appartengono al sistema di riscaldamento locale e l’altro sistema di riscaldamento centrale. Le sostanze che bruciate producono calore e si chiamano combustibili. Tali sostanze possono essere naturali e artificiali e trovarsi allo stato solido, liquido e gassoso. Sono combustibili naturali: la legna, il carbon fossile, l’antracite, la torba e il petrolio. Sono combustibili

artificiali il carbone di legna e il carbon cok. Il combustibile vegetale è costituito dal legno delle piante recise. La legna da ardere si divide in legna forte e legna dolce. La legna forte è composta da fibre compatte, si carbonizza lentamente producendo molto calore. La legna dolce è data da alberi che crescono più rapidamente e perciò è formata da un tessuto meno compatto, si consuma in breve senza produrre molto calore. È cosa economica fare la provvista della legna sul principio dell’estate. Sarebbe bene che ogni camera sia situata in modo da ricevere i raggi solari almeno due o tre ore al giorno. Al nord o a ovest mettere la cucina, a meno che questa non serva da luogo di riunione durante il giorno. La buona massaia faccia qualunque sacrificio per dare la camera migliore e più ricca di aria e sole ai bambini e ai vecchi o alle persone ammalate. Nelle ore di sole si lascino le finestre della camera aperte anche durante l’inverno. Dove lo consentano le condizioni e la buona disposizione del letto, le finestre si possono lasciare aperte anche durante la notte. Non si mettano indumenti sul letto. È cosa buona lavarsi le mani e anche i piedi specialmente in estate prima di coricarsi: gioverà alla salute e all’economia mantenendo più pulita la biancheria.

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In piedi Maria e Gioconda Menato,seduta Domenica Menato

Tivoli 1967, da sinistra: Giorgio Facchin Fachinon, Sergio Santuari, Ezio Moranduzzo Gabanon, Silvio Muraro (alla pompa), Franco Menato Podestà, ?, Giorgio Boso Careta, Claudio Busarello Franza, Roberto Broccato.

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la minoranza inForma

dai banchi dell’opposizione che mette i bastoni fra le ruote. Toccherà al corpo elettorale, nelle votazioni successive esprimere il proprio insindacabile giudizio sull’operato di chi ha governato. Ciò non significa che si possa fare quello che si vuole al di fuori della Legge. Ma i controlli di ordine amministrativo, civile e penale, dovrebbero essere esercitati da altri Enti e da altre forze: lo Stato, le strutture provinciali, la Magistratura, le forze di Polizia. Che ne dovrebbero avere la possibilità, la capacità, l’obbligo e anche l’interesse. Perché la responsabilità di chi governa deve essere chiara. Senza alibi e senza che questa responsabilità sia ripartita, solo quando conviene, anche con chi non ha alcuna voce in capitolo; e che, invece, si vorrebbe gendarme.Nell’evidenziare, quindi, le distorsioni “di democrazia” in un sistema che privilegia la governabilità, qualunque essa sia, poniamo all’attenzione dei nostri elettori, prima, e della comunità tutta, poi, quello che la lista civica ha proposto d’effettivamente rilevante nell’interesse comune, durante questo scorcio di legislatura.Fondazione Pasqualini-Gastaldi, lascito “Casa di Riposo”. Abbiamo fin dall’inizio ritenuto indispensabile individuare un sistema di gestione del lascito (e delle strutture comunali attinenti) per valorizzare e mettere al sicuro l’ingente patrimonio. Abbiamo riscontrato, in un primo momento, una scarsa volontà in tal senso; successivamente una accelerazione nel verso contrario, ma da diversi mesi non si sa più nulla. Impianti sportivi alle Parti e mulino Cainari. La prima struttura giace inattiva, incompleta e inutilizzabile dalla popolazione e dai turisti, da oltre 8 stagioni estive (salvo qualche uso sporadico, più distruttivo che costruttivo). Per la seconda, dopo un parziale contributo provinciale con i fondi europei, sono stati necessari diversi rifinanziamenti attingendo a fondi interamente comunali (probabilmente oltre il mezzo miliardo di lire) senza che se ne veda l’utilità diretta ed esclusiva per la comunità. Risorsa acqua. La gestione di questa preziosa risorsa è totalmente priva di strategia e di prospettiva. Lo dimostrano i patti sottoscritti per la nuova società “Costabrunella srl” che non tutelano il nostro patrimonio, non garantiscono una copertura delle spese e, in prospettiva, ci lasciano perplessi sul risultato economico. In generale, comunque,

Le motivazioni di una scelta

A metà legislatura di solito si fa il punto della situazione. E questo è ciò che tutti i componenti della Lista Civica hanno fatto alcuni giorni fa. Sarebbe troppo facile dire che non c’è nulla che va bene e, forse, anche troppo populistico; cerchiamo quindi di dare un significato alla nostra presenza in consiglio comunale. Prima, però, di inoltrarci nell’elencazione delle questioni poste all’attenzione del consiglio comunale, permetteteci di fare alcune considerazioni di carattere prettamente politico sull’evoluzione del sistema elettorale italiano e, di conseguenza, trentino. Agli inizi degli anni ‘90 del secolo scorso si è legiferato in materia elettorale, sia a livello nazionale che locale, per garantire maggiore stabilità alle amministrazioni; cercando, così, di dare effettivo potere all’esecutivo (che forse non dovrebbe più chiamarsi in questo modo!), in particolare ai sindaci e alle relative giunte. È anche vero che negli anni successivi (l’ultima volta nel 2004) si sono fatte delle retromarce, cercando di correggere le distorsioni che il sistema aveva prodotto. Come sempre, però, un conto è quello che dice la legge e un conto è quando e in che modo questa viene applicata. Ed esempi d’interpretazioni più convenienti per qualcuno e meno per altri ce ne sono stati diversi, anche nel nostro comune. Ma tant’è. Certo è che tutto ciò fa emergere una situazione di disagio all’interno di chi occupa i banchi dell’opposizione (parliamo di opposizione anziché minoranza perchè i numeri reali così dicono: la maggioranza può contare solo sul 46% delle persone che hanno votato). Disagio per l’inutilità della nostra presenza all’interno di un consesso che invece di essere luogo di confronto e di discussione sta sempre più diventando luogo di scontro. Noi pensiamo che se si vuole privilegiare la governabilità in questo modo, bisogna avere il coraggio di andare fino in fondo e definire una volta per tutte che il momento di sintesi della volontà dell’elettorato è il momento delle votazioni. E che, quindi, chi risulta maggioranza debba avere la possibilità di governare esprimendo il proprio pensiero e il proprio “fare” senza che ci sia qualcuno

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la minoranza inForma

non si capisce quale sia la strategia alla base delle scelte relative all’importante risorsa: al solito, la gestione appare occasionale ed estemporanea.Turismo: Paterno e Apt. Sono anni che noi, ma soprattutto i cittadini del Tesino, chiediamo chiarimenti sugli interventi che si vogliono fare. I comuni ci mettono il territorio, il pubblico buona parte delle risorse economiche (quasi cento miliardi di lire...), il privato il resto, ma non si sa ancora per fare cosa, se si esclude la circoscritta partita degli impianti alle Marande. Mentre è netta la percezione di una perdita costante del valore del patrimonio esistente (per il recupero del quale non si intravedono serie opportunità per i singoli cittadini proprietari) e la inadeguata risposta all’occupazione locale. Per ultimo, ma non perché meno importante, la questione dell’Apt unica della Valsugana, per la quale non siamo riusciti a fare sistema e per la quale, come sempre, non abbiamo saputo essere protagonisti nei momenti fondamentali delle decisioni.Varianti al Piano Regolatore Generale. Seppur condividendo alcune scelte, su altre abbiamo tenacemente espresso contrarietà. Come nel caso della zona alberghiera alle Marande: cancellata con un colpo di spugna; perdendo l’edificabilità che si poteva estendere a beneficio dei privati locali e creando nella zona, in questo modo, un monopolio. Cosa questa rafforzata dall’incapacità di “contrattare” e pretendere, così come previsto dal PUP, il collegamento con il passo Brocon.Legname. Alcuni problemi sono stati sottolineati e portati in consiglio comunale. La sensazione che se ne è ricavata è di una “gestione separata” che offre il destro a dubbi. Ci sono, in questo settore, diversi punti a cui porre mano: dalla modalità di gestione del patrimonio nel bosco alla sua commercializzazione, passando per le modalità di lavorazione (il volume realizzato passa dal 69% con vendita in piedi all’81% con vendita fatturata e allestita a piazzale. E questi sono dati della Provincia, non inventati!).La gestione sovracomunale, e la razionalizzazione dei servizi.Anche questo argomento è stato da noi in più riprese portato all’attenzione del consiglio comunale. In questi ultimi mesi ci si interroga, oramai a tutti i livelli, sui costi della politica e sulla sua efficacia ed efficienza. La prossima finanziaria prevede tagli consistenti anche nelle roccaforti del potere; parrebbe

a noi giusto entrare concretamente nel problema e fare almeno alcune valutazioni sulla nostra realtà tesina. La popolazione dei nostri tre comuni di valle oramai è la stessa di un solo comune del 1950 o giù di lì; i “puri costi” della politica (ma poi ci sono anche quelli della struttura con evidenti doppioni) si possono quantificare in oltre 150 mila Euro annui (circa 300 milioni di lire). Forse, se avessimo la volontà e la capacità di guardare al di là dell’ombra del nostro campanile, potremmo spenderne “solo” 50 mila; se poi valutiamo anche la possibilità di accorpamento dei servizi sicuramente il risparmio potrebbe aumentare. E inoltre, soprattutto e più opportunamente, potremmo usufruire di servizi migliori e di decisioni più condivise a livello di valle e più utili alla collettività; che è poi quello che il cittadino contribuente vuole. Una seria riflessione su ciò non è più procrastinabile se non vogliamo essere spazzati via dal qualunquismo di nota memoria.Altri argomenti minori, ma non di minore importanza, hanno avuto la nostra attenzione; e di ciò ne sono testimoni le notizie riportate da diversi organi di stampa.Pensiamo sia corretto ora trarre delle conclusioni rispetto a quanto detto; certi di operare nell’interesse della comunità di Castello Tesino. Convinti di ciò, non vogliamo essere d’ostacolo alla realizzazione degli intendimenti della maggioranza, ma soprattutto non vogliamo essere l’alibi per la sua inconsistenza e incongruenza. La sensazione è che l’amministrazione comunale stia operando più per interessi settoriali e personalistici che per perseguire una visione unitaria e strategica per il bene del paese e della comunità. L’unico elemento di coesione sembra essere l’avversione nei confronti delle nostre proposte e del dialogo sui temi concreti e utili.Abbiamo, quindi, deciso tutti assieme, eletti e non, di abbandonare il consiglio comunale di Castello Tesino. Questo per sgombrare il campo da quello che a noi sembra un madornale equivoco: che la nostra presenza sia di ostacolo per la governabilità del comune. Ora sta a voi dimostrare se le basi su cui si fonda la vostra maggioranza è effettivamente solida o se invece, come pensiamo noi, emergerà l’effimera volontà di giocare contro qualcuno invece che per qualcosa.

Castello Tesino, novembre 2007

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sPazio aPerto

Ho assistito stamani ad una tavola rotonda sulla scuola; un’insegnante e madre faceva amaramente rilevare come un tempo, non molto lontano, l’allievo maleducato era l’eccezione e veniva isolato dai compagni, mentre oggi è la norma e quello che era allora ritenuto “un bravo ragazzo” viene ora dileggiato ed emarginato.Non è sempre così per fortuna, ma certamente è un costume sempre più diffuso e questo fa meditare dato che la scuola è una “palestra di vita” e la fucina delle future generazioni.Del malessere nella scuola si discute da sempre senza venirne a capo e per diverse motivazioni.Famiglie ed istituzioni, sovente, invece di collaborare giocano a rinfacciarsi le responsabilità trovando la soluzione di comodo nelle colpe della società, questo “diffuso reo” che si deve assumere tutti i carichi per i cattivi esempi, per lo scadimento dei costumi, per la perdita dei valori che dovrebbero costituire lo sfondo sostanziale di ogni azione istruttiva, formatrice ed educativa sia della scuola che della famiglia. La colpa è di tutti e pertanto di nessuno! Provate a dettare regole e subito avvertirete nei giovani un immediato senso se non di rifiuto o di rivolta, quantomeno di fastidio. Alcuni genitori, forse più fortunati o più attenti o più motivati, parlando dei propri figli orgogliosamente li definiscono in positivo come “diversi dagli altri giovani” perché danno per condiviso un giudizio negativo sulla gioventù di questi tempi.D’altra parte l’atteggiamento pessimistico e denigratorio non risolve la complessa questione, anche perché è accertato che i più sono i migliori e solo i meno sono i peggiori, benché la consuetudine della notizia faccia emergere più il negativo rispetto al positivo. Vale la pena, però, evidenziare il pericoloso “perdonismo” verso le piccole trasgressioni, le minute violazioni della norma, i cedimenti di stile; “ma sì - si dice - sono ragazzi…”. Il buonismo dei genitori, dei docenti, delle istituzioni richiamano il comportamento di chi vorrebbe essere felice senza addossarsi l’immensa responsabilità dell’agire e del giudicare.

La prima vera sanzione dovrebbe essere l’avvertire come grave la riprovazione morale del proprio comportamento; sentire che la comunità non approva quel che si è fatto e lo stigmatizza come difforme dall’agire condiviso e dichiarato come giusto, dignitoso e conveniente.Passando ai docenti scopriamo che, in genere, non hanno avuto alcuna formazione sulla psicologia giovanile; hanno dovuto imparare sul campo come regolare i comportamenti educativi, come far rispettare la disciplina. L’ultimo degli imbonitori di piazza oggi viene preparato a saper comunicare con suoi clienti; nella scuola si viene scaraventati sulla cattedra e l’unica conoscenza che si ha dei giovani è quella dei luoghi comuni se non proprio quella della “memoria giovanile” ormai sorpassata da due generazioni!Purtroppo la quotidianità dimostra che per chi delinque c’è la riprovazione del momento o massimo qualche giorno di isolamento. Il garantismo incondizionato si ritorce contro il cittadino indifeso che rispetta le leggi perché lui non viene a sua volta tutelato dai danni che gli può recare un malfattore.Il problema sta nell’incapacità di prendere decisioni chiare e di portarle a termine. Qualsiasi cosa fa scalpore mentre la si vive e tutti ne parlano, troppo spesso anche a sproposito, mentre il giorno dopo, anche chi era sembrato infuriato a morte, pensa ai propri affari senza curarsi del seguito. Oggi viviamo tempi difficili, la maleducazione dilaga, ma non solo maleducazione , sono sempre più frequenti fenomeni di “bullismo”, teppismo e violenze addirittura criminali. A chi spetta intervenire? La famiglia non ha tempo. La scuola rimanda alla famiglia. La famiglia alla società. La società ha tante cose da fare. Sembriamo tutti olimpionici nella fuga dalle responsabilità! Ma allora come si risolve questo dilemma? Cari e pazienti lettori, cosa è più necessario: un popolo ricco o un popolo educato? Cosa conta di più, l’essere arroganti o l’essere garbati? Certo la risposta è evidente, ma nella sostanza delle cose, cioè nella vita di tutti i giorni, ci scontriamo con individui che non sono né educati né garbati. In

La “Mala Educazione”

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lauree

tesini CHe si Fanno onore

Presso l’Università degli Studi di Padova, Facoltà di Medicina e Chirurgia - Corso di Infermieristica si è laureata Elisa Menguzzo, figlia di Massimo e Laura Braus, discutendo la tesi: “Il malato di Alzheimer: l’ambiente come risorsa terapeutica”.

Il 29 ottobre 2007 presso l’Università degli Studi di Padova, corso di Infermieristica si è laureato Omar Dellamaria, figlio di Maurizio e Sonia Braus, discutendo la tesi: “Ventilazione meccanica non invasiva: elaborazione di un progetto educativo per la dimissione del paziente a domicilio” con la votazione di 105/110.

LAUREE

LAUREEqualunque posto ci troviamo sempre più spesso incontriamo uomini, donne e ragazzi che non hanno nessun rispetto per gli altri. Non solo alla posta o al supermercato, ma anche nella sala d’aspetto del dottore o sulla corriera, sempre di più l’educazione è latitante. Fa male vedere ragazzini o adolescenti privi di qualsiasi idea su cosa significhi la parola rispetto. Di chi la colpa? Sono convinto che una delle negligenze più gravi della maggior parte delle famiglie italiane sia quella di non sapere più educare, cioè saper tirare fuori il meglio di sé dai propri figli. Quello che risulta evidente è che i genitori non trasmettono più regole ai loro figli. Ecco che allora quando questi entrano a scuola o allo stadio non concepiscono che, in un luogo diverso da quello familiare, ci sono delle regole da rispettare. Non è certo necessario essere pedagogisti per osservare la maleducazione delle nuove generazioni. Tutto è permesso, tutto è lecito. Così è difficile far capire a un bambino che a scuola o in una stanza di ospedale, dove qualcuno soffre, il cellulare va spento. È difficile perché se non glielo ha insegnato suo padre, quel bambino non lo capirà mai. È difficile convincere una ragazzina che a scuola è necessario un certo contegno, perché se non glielo spiega sua madre, di certo non lo può capire dal rimprovero di un preside. La maleducazione significa perdita di valori fondamentali, è la frontiera della nuova inciviltà. E questo è un conto che la nuova società, fondata sull’avere anziché sull’essere, sta pagando. Ci sono famiglie che delegano totalmente alla scuola l’educazione dei figli. Ma comunque non fanno nulla per correggerli, anzi a volte li giustificano pure. Il mondo si sa è fatto tutto di regole (senza regole, infatti, l’anarchia regnerebbe sovrana impedendo lo svolgimento delle diverse attività) a casa, a scuola, nel lavoro; ma i ragazzi che seguono giornali e TV vedono che, a partire dall’alto, delle regole non ci si cura, vedono e sentono parlare di scandali, di ruberie e notano che queste persone non vengono quasi mai condannate. Come possono prendere seriamente qualsiasi provvedimento anche solo disciplinare se sanno già come andrà a finire?Solo l’educazione può vincere la violenza (Benedetto XVI, 14 novembre 2007).

continua a pagina 18

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a...Punti d’estatesPazio aPerto

È pur vero che il mestiere del genitore è il più difficile ed oneroso tant’è che mi chiedo: ma è mestiere o vocazione? L’esperienza conferma che quasi sempre i disagi dei giovani derivano da una malessere nella famiglia, la quale è una comunione collaborativa pur sempre migliorabile, ma preferibile ai modelli allargati proposti, propagandati, di moda oggigiorno.I bambini nascono tutti con eguali potenzialità e il loro carattere si forma pian piano con gli esempi, gli incontri, la cultura, il lavoro, l’affetto dei propri cari.Se un ragazzo è “in gamba” il merito è pressoché totalmente suo; mentre se è un frustrato quasi sempre si scopre che dietro c’è una famiglia disunita e che non ha dedicato né tempo né affetto ai figli, ai quali ha riservato solo gratificazioni materiali.Di chi è la colpa se i ragazzi si sentono esistere non quando appaiono, bensì quando sono dentro un branco? Hanno paura di essere individui, di coltivare una personalità, di distinguersi e la nostra società sembra far di tutto per assecondarne la paura. Quello che non hanno trovato nell’ambito familiare lo cercano nell’ambiente esterno. Durante il dibattito una ragazzina ha affermato: “La casa è per gli sfigati e i tristoni; il pub, la discoteca sono il luogo ideale per una serata tranquilla in compagnia o uno scambio di idee tra amici.”Una delle grandi sconfitte delle generazioni del dopoguerra è di aver praticato ferocemente una doppia morale: da una parte ci si butta con determinazione nella carriera, nel conseguimento di successi professionali, nei privilegi, dall’altra ci si incancrenisce nell’ideologia pura disgiunta dalla realtà. Troppo spesso rischiamo di “parlare bene e razzolare male” e i media forniscono una realtà virtuale che i ragazzi vorrebbero fosse la realtà.Responsabilità significa “abilità nel fornire risposte”, ma siamo incapaci di fornire risposte “accettabili” perché siamo intransigenti, crediamo di avere in tasca la verità senza ricordare che se esistesse un rimedio di tutti i mali lo avremmo adottato da tempo. I cattivi sono sempre gli altri. Le colpe sono sempre del prossimo. Solo gli altri debbono pagare. Nella società contemporanea le colpe maggiori non riguardano tanto quello che si fa, ma quello che non si fa: il peccato corrente è l’omissione o il rinvio, dimenticando che il tempo corre. Non assumersi responsabilità è il modo migliore per non sentirsi mai colpevoli, è però indice di insicurezza, immaturità, infantilismo, sfiducia.

Merita considerazione il recente Rapporto Eurispes - Telefono Azzurro che afferma: “la now generation è quella del “tutto e subito”. Figli padroni di se stessi, delle loro scelte, di questo tempo. L’aspetto positivo di ciò è da cogliere nelle capacità legate all’utilizzo delle nuove tecnologie, col sapere che ora passa dai figli ai padri. Il negativo invece emerge nel rilevare la presenza di una nutrita schiera di figli-padroni: aggressivi con il gruppo dei pari, con i professori e con gli stessi genitori”.... “Genitori permissivi e deboli, figli aggressivi e prepotenti tra le mura domestiche, con gli amici, con i professori”. Nel rilevarlo il Rapporto punta l’indice verso quei genitori “incapaci di stabilire regole e di farle rispettare, spaventati dalle reazioni aggressive dei figli”... “Ruoli capovolti, dunque, e anziché rimproverare e correggere i comportamenti sbagliati dei propri figli, un crescente numero di adulti preferisce (per pigrizia?) soddisfare le loro richieste con la convinzione che in fondo si tratta di piccoli capricci cui non conviene opporsi.” Non è un quadro tranquillizzante; solo una autentica collaborazione e sopratutto il buon esempio potrà aiutare i giovani a trovare gli ideali ed i valori in cui sentirsi realizzati . Evitando però di agire come donna Prassede ne “I Promessi Sposi”: ”Giacché, come diceva spesso agli altri e a se stessa, tutto il suo studio era di secondare i voleri del cielo: ma faceva spesso uno sbaglio grosso, ch’era di prender per cielo il suo cervello.”

Enzo Franceschini

ERRATA CORRIGE

Nella foto a pag. 9 del numero di CTn di Ottobre 2007, è stato tralasciato il nome del ragazzo tra Francesco Boso Zecolo e Renzo Boso Colombo, si tratta di Guido Bellotto, ci scusiamo per l’inconveniente.

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lauree

tesini CHe si Fanno onore

Il 31 gennaio 2007 presso l’Università degli Studi di Trento Alex Endrizzi, figlio di Mario e Liliana Sordo Vena, si è laureato in mediazione linguistica per le imprese ed il turismo, discutendo la tesi: “Japanese-English”.

LAUREE

LAUREELotteria e

mostra Cari amici,nel mese di ottobre il Comune di Cinte Tesino, attraverso l’Assessore alle Foreste, ha messo a disposizione 60 quintali di legna di faggio per una lotteria a favore dei bambini vietnamiti. Sono stati venduti più di 2.000 biglietti e, detratte le spese, sono stati inviati al Gruppo Trentino di Volontariato 1.885,26 Euro. Un grazie di cuore per la sensibilità dei nostri amministratori. Anche la mostra dei ricami vietnamiti, partita dal Tesino e itinerante nelle valli trentine, svoltasi in estate presso l’atrio del cinema San Giorgio di Castello Tesino, oltre ad una buona affluenza di pubblico, ha riscosso notevole apprezzamento per i lavori esposti, definiti da molti vere “opere d’arte”. Le tele ricamate a mano, provenivano tutte dalla scuola di ricamo di Bac Ninh, (città a nord di Hanoi), finanziata dalla Provincia Autonoma di Trento ed inaugurata nel 2004. Il centro ricami, rivolto soprattutto a ragazze con handicap e di famiglie disagiate, è sorto con la duplice finalità di formazione lavoro e di recupero di una millenaria tradizione del ricamo, che per le note vicende belliche era quasi del tutto scomparsa. Tra le 67 tele esposte, di soggetto orientale, molto gettonate dal pubblico sono state le riproduzioni delle nostre chiesette tesine, S. Ippolito, S. Sebastiano e la Chiesetta Alpina di Monte Mezza a Cinte Tesino, ricami questi, fedelmente riprodotti su tela da fotografie, che noi avevamo inviato alla scuola, con lo scopo di far conoscere l’abilità manuale delle giovani ricamatrici. Al Sistema Bibliotecario, alle Amministrazioni Comunali dei tre centri del Tesino ed a tutti quelli che ci hanno aiutato e visitato, anche ai mercatini dell’artigianato vietnamita, un vivo ringraziamento da parte del GTV, da parte mia e soprattutto da parte dei bambini vietnamiti, a cui andrà l’intero ricavato della mostra, dei mercatini e delle offerte ricevute. Chiudo questo scritto con un felice fiocco rosa; il dott. Luciano Moccia, responsabile dei progetti di sviluppo del GTV in Vietnam, il 24 agosto 2007 è diventato papà di Emma; questo sarà sicuramente di maggior stimolo, a lavorare per i bambini vietnamiti.

Ciao a tutti e auguri di Buon Natale e Felice 2008

Eva Ceccato

Il 24 ottobre 2007 presso l’Università degli Studi di Trento, Facoltà di Sociologia, Werner Moranduzzo, figlio di Luigi e Nadia Celli, si è laureato in politica ed istituzioni europee.Tesi in “Storia politica contemporanea”, titolo: “L’atto secondo Jacques Delors. Un’analisi del contesto personale e socio-politico del leader che risvegliò la Bella Addormentata”.

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un liBro ti asPetta

“Nel Lagorai a teatro”

STAGIONE TEATRALE 200�-200�

Il Sistema Bibliotecario Intercomunale Lagorai, operante da ormai quattro anni, anche quest’inverno propone la stagione teatrale che va sotto il nome di “Nel Lagorai a teatro”, con il patrocinio dei Comuni che formano il Sistema Bibliotecario, della Provincia Autonoma di Trento e dell’Apt Lagorai Bassa Valsugana e Tesino.

La rassegna teatrale va in scena a partire dal 7 dicembre 2007 e terminerà il 12 aprile 2008. Sede degli spettacoli saranno i paesi del Sistema Bibliotecario Lagorai che possiedono un’adeguata struttura teatrale: Castello Tesino, Samone, Spera e Villa Agnedo.Per oltre quattro mesi si potrà assistere ad un alternarsi di compagnie teatrali, accuratamente scelte dalla Commissione Culturale Intercomunale, che proporranno commedie di Loredana Cont, Claudio Quinzani, Gigi Cona, Gianni Facchin, Andrea Brunello ma anche di autori più importanti quali Sir Arthur Conan Doyle, William Shakespeare e Carlo Goldoni. Spesso parodie divertenti di vita quotidiana vissute in altri tempi ma sempre di enorme attualità, altre volte trame

più complesse e di significato profondo per arrivare al teatro d’avanguardia. Proposte forti, ma anche leggere, che ci faranno riflettere e soprattutto sorridere.

Spettacoli in dialetto trentino, veneto ed alcuni in lingua italiana, messi in scena da importanti compagnie teatrali trentine e venete: Estroteatro di Trento, Teatro Instabile di Meano, Teatro di Bambs di Trento, La Barcaccia di Verona, Estravagario di Verona, Teatro Immagine di Venezia, e da varie compagnie amatoriali trentine: Cognola, Castello Tesino, Fornace, Nave San Rocco, Sopramonte e altre ancora e, per completare l’offerta, anche un “musical”.“Nel Lagorai a Teatro” è quindi un momento per incontrarsi, per trascorrere qualche ora lontano dai pensieri, dalle preoccupazioni, dallo stress, per vivere gli straordinari spazi storici e culturali che la nostra terra ci offre e, ovviamente, per avvicinarsi al mondo del teatro.

Per tutti gli eventi il costo d’entrata è, come sempre, popolare.Da quest’anno c’è anche la possibilità di acquistare un abbonamento (cedibile) con due formule: la prima per tutti gli spettacoli al costo di euro 55, la seconda per sei serate a piacere a euro 25.Gli spettacoli in palcoscenico sono quattordici, a segnare il successo conseguito nel corso degli anni.

Per la Commissione Culturale Intercomunale e per chi scrive, riuscire ad offrire un servizio culturale che funzioni e che coinvolga più paesi, d’inverno come d’estate, costituisce una grande soddisfazione.

Ma io credo che questa rassegna teatrale non debba essere considerata un punto d’arrivo, bensì un’importante tappa e uno stimolo a migliorare sempre, in quel cammino che deve portarci, tutti insieme, molto lontano.

Vi auguro buon divertimento e… che si apra il sipario!

Paolo Sordo

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Bando di concorso

Quello che sta sorgendo in Celado è un Osservatorio Astronomico che si propone di diventare un preciso punto di riferimento per tutta la Valsugana. Da oltre 5 anni l’Unione Astrofili Tesino e Valsugana ed il suo presidente Giancarlo Favero stanno lavorando in tal senso. Il progetto esecutivo è stato realizzato dal perito industriale Luca Osti di Ospedaletto per una spesa complessiva di circa 430 mila euro di cui 250 mila per lavori affidati alla ditta Melchiori di Bieno. Un intervento che l’Amministrazione ha finanziato attingendo sia ai fondi del Patto Territoriale Tesino-Vanoi che a quelli provinciali. L’edificio ora sta prendendo forma. Sotto una grande cupola di sette metri di diametro infatti, verrà posizionato un telescopio Newton con uno specchio di almeno 50 centimetri di diametro. Sono una settantina i soci dell’Associazione, molti di loro a fianco del Presidente nell’organizzare conferenze pubbliche di astronomia, mostre, lezioni, cicli di osservazione telescopica e corsi nelle scuole. Nel nuovo osservatorio troverà posto anche un’aula da 30 posti oltre ad una biblioteca tematica ed una stanza computer con connessione veloce ad internet. Una struttura che punta molto sulla sua attività in stretta collaborazione con le scuole del Tesino e della Valsugana.Per fare questo è stato indetto un bando per il concorso “Idee per l’Osservatorio Astronomico del Celado” rivolto alla Scuole Medie inferiori e superiori della zona. Ai ragazzi viene chiesto di realizzare - sia singolarmente che in gruppi o per classi - il logo dell’Osservatorio da utilizzare per tutte le comunicazioni ed eventualmente anche sull’edificio.

Ragazzi potranno anche progettare l’attività didattica e ricreativa nei confronti delle scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori. Non solo. Nel bando è richiesto anche ai ragazzi interessati di progettare una ricerca di carattere osservativo riguardante il programma di astronomia svolto in classe e che verrà messa in pratica con la partecipazione ad uno stage presso la nuova struttura in fase di ultimazione in Celado.Tutti gli elaborati dovranno essere fatti pervenire entro venerdì 30 maggio 2008 in duplice copia presso la biblioteca comunale di Castello Tesino in via Venezia 18 e saranno giudicati da una commissione composta dal Sindaco di Castello Tesino, l’Assessore alla cultura, il Vice Presidente dell’UATV, il Direttore dell’Osservatorio del Celado e il Direttore del Dipartimento di Astronomia di Padova.

Per ogni tema sui tre proposti, saranno consegnati ai primi tre classificati nell’ordine un telescopio, un libro di astronomia e l’iscrizione gratuita per un anno all’Associazione. La premiazione dei vincitori è in programma venerdì 26 settembre 2008 alle 20.30 a Castello Tesino.

Massimo Dalledonne

Simulazione grafica al computer dell’Osservatorio

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la Parola al sindaCo

PuntualizzazioniA più riprese sulla stampa provinciale e dalle pagine di Castello Tesino Notizie sono apparsi articoli a firma della minoranza e in particolare di Mario Pernèchele, in ordine al tema dell’acqua e dell’energia. Sento il dovere di intervenire per chiarire la posizione dell’Amministrazione Comunale dal momento che sono state scritte molte cose che non corrispondono al vero. A supporto di quanto andrò a dire cito testualmente alcuni passi degli interventi apparsi su questo notiziario.

Da Ctn di ottobre 2006 a firma di Enzo Boso che dice: “E invece assistiamo a promesse e mezzi impegni che il Sindaco prende, in barba a tutti i consiglieri, e che partono di fatto alla perdita di sovranità del territorio comunale del Tesino (che ricordiamo vale il 50% circa del bacino del Vanoi) per un 5% di una società che altri faranno con gran parte delle nostre risorse. Una vera svendita.”

Voglio pensare che queste affermazioni siano dettate da una scarsa conoscenza della materia, altrimenti sarebbe una grave presa in giro nei confronti dei lettori a cui si raccontano… chiamiamole storielle.

A regolare questa materia c’è una legge che non tiene in considerazione né gli ettari di territorio né il bacino, ricordo Castello ha il 26%, ma valuta esclusivamente le proprietà dove insistono l’opera di presa, la condotta nel tratto di alveo sotteso, la centrale con l’opera di rilascio. Il resto è filosofia. Nel caso specifico Castello Tesino è interessato solo in parte dalla condotta e dal prelievo d’acqua nel tratto di torrente confinante. Abbiamo ritenuto di non entrare nella società in questa fase, non abbiamo svenduto niente anzi, abbiamo fatto domanda di concessione con Pieve per realizzare una centralina a monte del ponte di Refavaie tutta sul territorio di Castello che ricordo rimane “sovrano”.

Da Ctn di dicembre 2006 a firma di Mario Pernechele “Proprio in questi giorni a Telve e Scurelle si discute di realizzare una centralina sul Maso. L’ACSM si accontenterebbe dell’8% dando

ai comuni il 23% ciascuno. Non deve essere stata ininfluente la mediazione dell’Assessorato Provinciale. Ciò consente di dare al pubblico il 50% della società e, quindi, venire incontro alle future volontà della Provincia.” 23%+23% fa 46% non 50%, più l’8% di ACSM fa 54%, si dimentica di dire che l’altro 46% è di Trentino Energia, Bifrangi titolare della domanda di concessione. Stando così le cose i comuni di Telve e Scurelle sono in minoranza.

Caso identico sui torrenti Grigno e Tolvà: domanda di concessione presentata nel 2004 dagli Ingg. Betti e Vialli. Prendo contatti, mi presento, cominciamo le trattative, a settembre 2007 i comuni del Tesino costituiscono la Costa Brunella Srl con il 60% pubblico e il 40% Betti e Vialli, con domanda di trasferimento della concessione alla nuova società senza mediazione di alcun assessorato.

Da Ctn di ottobre 2007 a firma di Mario Pernechele che dice: “La Lista Civica esprime perplessità riguardo alcuni aspetti dei patti parasociali in particolar modo si resta allibiti per il fatto che i consiglieri non conoscano le persone con cui si andrà a stipulare l’atto. Il Sindaco infatti non ha voluto dire in consiglio da chi è composta la SOGEA Srl. Sicuramente ne fanno parte gli Ingg. Betti e Vialli ma un 50% della società appartiene a terzi. Terzi che entreranno sicuramente in gioco visto che i patti parasociali affidano alla SOGEA l’individuazione dell’Amministratore Delegato.”

Desidero fugare queste perplessità e anche le insinuazioni contenute nell’articolo. Io non sono un tecnico e nemmeno un professore, proprio per questo l’operazione non l’ho fatta da solo, mi sono avvalso della collaborazione di un notaio di nostra fiducia, del nostro consulente Avv. Roat, di due segretari comunali, del sindaco di Cinte e quello di Pieve, dell’Arch. Fietta, il sottoscritto e le maggioranze dei tre consigli comunali. Solo dopo una seria valutazione di tutte queste persone siamo giunti alla costituzione della società, che risulta sia stata sottoscritta guardacaso dal Sindaco Ceccato

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maniFestazioni

di Cinte, dall’Arch. Fietta per Pieve nominato presidente, dal sottoscritto per Castello, l’Ing. Vialli e l’Ing. Betti nominato amministratore delegato. I terzi non ci sono. Questo significa che le persone sono le stesse citate in consiglio comunale dove peraltro si era detto che SOGEA era partecipata al 50% dalla Valdagide Srl. Solo durante il consiglio, vista l’insistenza di Pernechele credo di aver capito dove si voleva arrivare e penso si volesse far emergere un nome in particolare. Successivamente a una semplice visura alla Camera di Commercio se la persona che ho individuato è quella giusta partecipa in Valdadige srl con l’1%. Vale a dire che nella nostra società detiene lo 0,2%. Comunque tutti questi soggetti rimangono ininfluenti nella decisioni in quanto ricordo vengono prese dalla maggioranza che è pubblica. Giro io alcune domande: se fra uno o cinque anni SOGEA vende al Tedesco o al Canadese di turno cosa cambia? Cosa scriverebbe Pernechele qualora ne conoscessi i nomi? Si sa che l’amministratore delegato ha il compito di realizzare quanto deciso dal consiglio? Si sa che i poteri e le deleghe dell’amministratore delegato rimangono contemporaneamente in capo al Presidente che può assumere provvedimenti sopra la testa dello stesso e non viceversa? Si sa che il presidente e la maggioranza del consiglio possono rimuovere l’amministratore delegato e non viceversa? Se qualcuno deve rimanere allibito siete voi lettori; noi amministratori ci siamo riappropriati di un pezzo di territorio che dal 2004 avrebbe potuto prendere strade diverse. Per fugare le vostre perplessità, se ne avete, e per concludere vorrei arrivare alla cose concrete, quelle vere, reali. Il tema dell’acqua e dell’energia da questa amministrazione è stato affrontato da subito, prima che diventi di moda e oggetto di chiacchiere spesso fatte a sproposito, prova ne è che l’80% circa dei fondi messi a disposizione dal BIM per consulenze in campo energetico sono stati utilizzati dai nostri comuni con il risultato che abbiamo presentato domande di concessione su tutte le acque cui valga la pena di investire in tal senso.

Le possibili centraline richieste riguardano i torrenti Vanoi, Viosa, Senaiga, Grigno, Tolvà e acquedotto comunale, quest’ultima è stata concessionata ed è in fase di realizzazione. Questo ha di fatto “blindato” il territorio da assalti speculativi esterni ed è anche la dimostrazione che non abbiamo svenduto né perso sovranità

sul patrimonio del nostro Comune, anzi! La filosofia e le insinuazioni le lasciamo fare agli altri che possono comunque scrivere e dire ciò che credono, ma i fatti sono questi e ciascuno può verificarli perché sono atti pubblici. Ciò non significa che saranno realizzate cinque centrali; questo dipende dall’esito delle domande, certo è che se non sarà il comune a farle, senza la sua autorizzazione non le farà nessuno. Mi auguro di essere stato chiaro ed esauriente poiché non ho nessuna intenzione di tornare sull’argomento se non al momento opportuno e nelle sedi deputate. Questa è la sovranità che ho inteso salvaguardare nella speranza che altrettanto venga fatto da chi verrà dopo di noi.

Il sindacoGiorgio Dorigato

MANIFESTAZIONINATALIZIE

Sabato 22 ore 20.30 - Palazzo GalloPresentazione volume “La voce dei dialetti” dialetti tesini a confronto.

Lunedì 24 ore 20.30 - giardini di via DanteArriva Babbo Natale: regali per tutti i bambini.ore 21,30 - chiesa parrocchialeConcerto di Natale della Banda Folkloristica di Castello Tesino.ore 23.00 - Piazza San GiorgioPanettone e vin caldo sotto l’albero.

Giovedì 27 ore 21.00 - Palazzo GalloSerata di poesia e musica con Guido Leonelli, Giuseppe Patti e Nello Pecoraro e presentazione del libro “Sol e nugole in riva al lac”.

Venerdì 28 ore 21.00 - chiesa parrocchialeConcerto con “I Musici Cantori” di Trento

Sabato 29 ore 20.45 - palestra comunaleMaxi tombola

Lunedì 31 ore 22.00 - palestra comunaleCapodanno 2008 - musica, ballo e divertimento fino all’alba.

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Vita delle assoCiazioni

La Filo San Giorgio ha

collaborato nel film “Ciso”

Grande soddisfazione per la Compagnia Teatrale San Giorgio che ha ospitato nella sede sociale dell’Oratorio l’intero cast e la troupe del film “Ciso” le cui riprese sono recentemente terminate a Telve e nei paesi dell’Ecomuseo del Lagorai. Una storia umana dai veri valori montanari diretta da Marcello Baldi e dal figlio Dario prodotta dalla Nervous Pixels ed interpretata da Roberto Herlitzka (già nel ruolo di Aldo Moro in “Buongiorno Notte” di Bellocchio, vincitore del Nastro D’Argento e David di Donatello) e Amina Syed (coprotagonista in “Cento Chiodi” di E. Olmi) con la partecipazione di Alessandro di Natale (coprotagonista di Rosso Fango presentato al Golden Globe di Los Angeles) e Catherine Feller che ha lavorato con attori del calibro di Peter Brook, Roger Moor e Peter Ustinov.Questa “nuova amicizia” fra la San Giorgio e… “Ciso” è maturata non solo perché la produzione del film e il regista Baldi, dopo numerosissimi casting, ha individuato e voluto come coprotagonista, accanto

agli attori famosi il regista della Filodrammatica San Giorgio Gianni Facchin, ma anche altri attori della Compagnia Teatrale sono stati coinvolti in questo progetto cinematografico come Paolo Pasqualini, (dottore anche nel film) e Vincenzo Franceschini, Giacomino Dorigato e Giacomo Rizzà come comparse.Recitare con Roberto Herlitzka, ha sottolineato Gianni Facchin, “è stato come per un ragazzo che ama il calcio giocare con Platini”. Ha poi aggiunto “condividere ansie, situazioni, assaporare assieme i positivi sguardi del regista Baldi, dimenticando spesso che attorno stagnavano in attesa del ciak una quarantina di persone che lavoravano per te, è stata un’esperienza artistica ma anche di vita, toccando con mano e con l’anima la sensibilità e la professionalità del Maestro che riusciva a guidarti nelle movenze, nelle espressioni, nelle pause e nei dialoghi, fra quelle due opposte esclamazioni …“azione!” e… “buona la prima!” che ripagava tutti con provata soddisfazione”.Nella serata di rappresentanza, dove i Cucinieri Tesini, con la loro ormai provata professionalità e competenza culinaria, hanno fatto degustare gli antichi gusti e sapori Tesini ai graditi ospiti, è stata consegnata ufficialmente al Maestro Regista Marcello Baldi la tessera onoraria dell’Associazione sia per ringraziarlo per aver coinvolto anche la San Giorgio in questo progetto cinematografico, ma anche per aver contribuito con la sua troupe ad insegnare aspetti di recita, di scenografie, di luministica, di trucco atti ad arricchire il bagaglio artistico della Compagnia Teatrale.Molto gradita anche la presenza dell’Azienda Bailo, sponsor di Gianni Facchin e presente con materiale promozionale sia nel cast che nella troupe.Alla serata era presente il Consigliere Muraro che ha sottolineato con entusiasmo l’opportunità di promuovere il film fra gli emigranti trentini nel mondo, considerando non solo la professionalità dell’opera ma anche le tradizioni della terra trentina espresse nella storia del film.Un altro “tassello” sociale dunque per la San Giorgio che l’ha vista partecipe in “Ciso”, mai dimentica però del suo teatro: in questo periodo infatti sta calcando con lusinghieri successi i palcoscenici trentini pronta per l‘appuntamento più importante della stagione il 24 e 25 novembre al Cuminetti-S.Chiara di Trento in occasione del Palcoscenico Trentino 2007/08.

Gianni Facchin con Roberto Herlitzka,Amina Syed e il piccolo Namur

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Vita delle assoCiazioni

Un anno di atletica

Anche la Polisportiva Ciclamino è arrivata alla fine dell’anno sportivo 2006/2007 e vuole stilare un po’ le conclusioni, perché è stato un anno pieno di novità e grandi soddisfazioni. Un esempio è la vittoria da parte di Helga Mutinelli e Anna Rippa, del campionato provinciale, rispettivamente nel lancio del vortex e nel getto del peso, che, insieme ad altre atlete ed atleti, hanno partecipato a molte gare FIDAL gareggiando con l’Atl. Clarina.Helga ha vinto i campionati regionali nel lancio del vortex, Anna si è classificata terza nel peso e Marco Fabris si è piazzato terzo sui 1000 metri alla IV prova del Gran Prix a Mezzolombardo.Insomma, per quanto riguarda l’atletica, quest’Associazione i passi avanti li ha fatti. Per non smentirsi, ha deciso nel 2006 di far “costruire” una cartina per l’orienteering sull’abitato di Castello Tesino e ha impegnato i suoi atleti in alcune gare in questa specialità che unisce natura e sport in maniera impeccabile. Infatti, da bravi amanti e conoscitori della natura, vorremmo segnalare il primo posto di Boso Giorgia nella classifica comprensoriale del campionato di orienteering.Da non dimenticare la vittoria conseguita “in casa” nella palestra di Castello Tesino dalla squadra di calcio a 5, sempre della polisportiva, nel campionato comprensoriale.Per quanto riguarda l’anno sportivo ormai cominciato, quello che interesserà questi ultimi mesi del 2007 per poi arrivare fino a novembre del 2008, sarà caratterizzato da altri progetti sportivi: sicuramente la prosecuzione del corso di atletica con altre novità interessanti riguardo all’insegnamento, poi l’approfondimento della corsa orientamento e l’eventuale organizzazione di corsi che diano la possibilità a tutti di avvicinarsi a questo sport. Da quest’anno abbiamo tutto l’occorrente per vestire i nostri atleti con tuta e maglietta, e a chi partecipa alle gare, anche un simpatico zainetto. Pertanto, chi vorrà far parte di questa associazione sia come

atleti che come soci, può farsi avanti e iscriversi. Ricordiamo inoltre che i preparatori che seguono gli atleti sono istruttori FIDAL.

Gli allenatori sono a Vostra disposizione il martedì e il giovedì dalle 18:15 alle 20:00, ovviamente in palestra a Castello Tesino. Vi aspettiamo!

La Polisportiva Ciclamino

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

Si comunica a tutti i soci che è convocata l’As-semblea Ordinaria in prima convocazione per il giorno 31/01/2008 alle ore 06.00 e in seconda convocazione per il giorno 01/02/2008 alle ore 20.00 presso la “saletta verde” della Biblioteca Comunale in via Venezia.

Ordine del giorno:

1. RELAZIONE DEL PRESIDENTE

2. APPROVAZIONE DEL BILANCIO CONSUNTIVO ANNO 2007

3. APPROVAZIONE DEL BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2008

4. VARIE ED EVENTUALI

Il Presidente Ezio Moranduzzo

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ASSOCIAZIONE

Castello Tesino

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Vacanze romaneGli ultimi giorni di settembre, il “Coro Giovanile”, si è concesso una “vacanza”, siamo stati a Roma!!Era un po’ ti tempo che non veniva fatta un’uscita di questo tipo. L’idea è nata una sera, durante le prove, tra una canzone e una chiacchiera, ad una di noi è uscita la proposta: “Si potrebbe però andare a fare un giro a Roma!”…e così è stato. Il nostro “navigatore satellitare”, Sergio Oss, che non è potuto venire con noi, ci ha preparato il programma e spiegato per filo e per segno l’itinerario. Arrivati nella capitale, ci siamo incontrati con Don Claudio, che si trovava già lì. E’ stata una gita divertentissima! Abbiamo visitato moltissimi luoghi, il Colosseo, Piazza di Spagna, Piazza Navona, la Fontana di Trevi e tanti altri e le nostre voci hanno riecheggiato in cappelle importanti come quelle della Basilica di San Pietro. Eravamo in 17, un bel gruppo, tra coriste, Don e accompagnatori. E’ stato un bel modo per trascorrere del tempo tutti insieme, cosa che, nella realtà di tutti i giorni, non riusciamo a fare. Tra un canto, una preghiera e una passeggiata per le vie di quella meravigliosa città, i nostri pensieri e i nostri cuori viaggiavamo all’unisono. È stata davvero una bella esperienza per tutti e speriamo che, in un futuro non troppo lontano, si riesca a riviverne una simile, per ricreare quella magia dell’essere tutti in armonia uno con l’altro e, perché no, per scoprire tanti altri luoghi.Un ringraziamento particolare a Sergio, senza il quale, probabilmente, non avremmo avuto quest’occasione, e a Don Claudio, per averci accompagnato, guidato e …sopportato.

Il Coro Giovanile

Vita delle assoCiazioni

Mercatino di NataleSu iniziativa della delegata dalla cultura del Comune di Castello Tesino e in collaborazione con l’Assessorato al Turismo, l’Associazione forestale “Tesino ambiente bosco legno”, la Pro Loco, l’Azienda di Promozione Turistica Lagorai, la Biblioteca e varie Associazioni di volontariato di Castello Tesino, sabato 15 e domenica 16 dicembre i Giardini di Via Dante e piazza Trento si animeranno con una bella iniziativa dal titolo “L’atmosfera del Natale in Tesino”. Si tratta del classico mercatino di Natale con dieci bancarelle con oggetti natalizi e prodotti tipici contornati da una serie di iniziative di intrattenimento per grandi e piccini. Due giorni di festa che vedranno alternarsi il Gruppo Folk e la Banda Folk di Castello Tesino, i “Tesiner Musikanten, la slitta trainata da cavalli, l’arrivo di Santa Lucia e spettacoli di animazione per bambini. Parallelamente si svolgerà l’iniziativa “Alla scoperta dei presepi e dei portoni”: lungo le vie di Castello Tesino si potranno ammirare i presepi e i gli addobbi natalizi su porte e portoni che partecipano al concorso, con votazione popolare, che vedrà le premiazioni il 6 gennaio ad ore 14 presso Palazzo Gallo.

Paolo Sordo

PREMIATI I VVFIn occasione della tradizionale cerimonia di consegna delle benemerenze ai Vigili del Fuoco della Bassa Valsugana e del Tesino, sono stati cinque i volontari di Castello Tesino premiati nei giorni scorsi presso il teatro del centro scolastico. Oltre al comandante Fabrizio Zotta (20 anni di servizio), davanti al presidente della giunta provinciale Lorenzo Dellai sono stati premiati anche il capo squadra Gianni Boschetti (20 anni), i vigili Mauro Franceschini e Diego Sordo (20 anni) ed il capo plotone Sirio Poletto (25 anni). Per l’occasione l’ispettore distrettuale Luciano Capraro ha annunciato che a fine anno, dopo 13 anni alla guida del distretto, abbandonerà l’incarico di ispettore per sopraggiunti limiti di età.

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Vita delle assoCiazioni

Banda e Coro Giovanile

in festa per Santa Cecilia

per un esito ottimale: dopo aver preparato le parti con i loro insegnanti e partecipato con entusiasmo ed impegno alle prove del venerdì sera, hanno conseguito davvero un buon livello di preparazione.I loro nomi: Francesca Boso, Daniele Zotta (flauto), Anna Boso, Giorgio Moranduzzo (clarinetto), Kevin Dean, Daniel Moranduzzo (tromba), Arianna Zampiero (flicorno soprano), Andrea Franceschini, Italo Zampiero (trombone), Matteo Moranduzzo (flicorno baritono).

Dopo le foto di rito tutta la Banda si è ritrovata presso la sede, ospitando anche le ragazze del Coro e gli amici della Banda di Arsiè, per una riuscitissima cena tutta “fatta in casa” e magistralmente preparata dallo chef Werner coadiuvato da Giorgio, Gianluca e Claudio. L’allegria non è di certo mancata e dopo aver soddisfatto il palato anche la gola ha avuto la sua parte grazie alle prelibate torte delle coriste.

Ma per quest’anno gli impegni della Banda non sono ancora finiti! Infatti saremo presenti ai mercatini di Natale di Asiago e di Castello Tesino, alla nostra Casa di Riposo ed infine faremo gli auguri a tutti voi con il tradizionale Concerto di Natale (ore 21.30) prima della Messa del 24 dicembre.A tutti i Castelazzi sparsi per il mondo e alle loro famiglie, giungano i nostri più cari auguri tramite le pagine di questo periodico!

Auguri, auguri, auguri!

La Banda Sociale Folkloristica

Nella serata del 17 novembre 2007 la Banda Folk assieme al Coro Giovanile ha festeggiato la patrona della musica Santa Cecilia, animando la messa con diversi nuovi brani intervallati dai canti delle voci del coro.

È stata un’occasione davvero particolare: infatti alla messa-concerto hanno partecipato gli allievi dei corsi di formazione bandistica, alcuni dei quali hanno avuto l’opportunità di esibirsi per la prima volta assieme alla Banda. L’emozione dei giovani musicisti al loro esordio era alle stelle, ma c’erano tutti i presupposti

P.S. : ringraziamo di cuore tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno contribuito all’iniziativa “Un dolce per la Banda” svoltasi il 1° novembre, il cui ricavato ci aiuterà a far fronte a parte dei costi relativi ai corsi di musica frequentati dai nostri allievi!

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la minoranza inForma

El boal da ZinteIn zona tutti lo conoscono come “Boal da Zinte”. Fino a qualche anno fa, era un piccolo rio che dalla parte bassa del paese arrivava nel torrente Grigno. Da qualche tempo però ci troviamo di fronte a quello che - a parere del sottoscritto - può essere definito un grave dissesto idrogeologico. La morfologia nella zona è profondamente cambiata. Quello che oggi abbiamo di fronte agli occhi è un profondo vallone. Sabbia che frana, sassi anche di grandi dimensioni in precarie condizioni di stabilità. Come consigliere di minoranza da tempo ho sollevato il problema. Un dissesto idrogeologico a pochi metri da quello che una volta era il “Maso dei Pianta”, se nessuno interviene, a breve il movimento franoso lo porterà via. A poche metri di distanza, in basso, il torrente Grigno. Tutta questa zona era solo bosco. Fino a quando, qualche anno fa, l’Amministrazione decise di realizzare dei lavori di “somma urgenza”. La zona a cui mi riferisco si trova a valle del paese un centinaio di metri sotto le prime case di Castello Tesino. Poco distante, in località Le Parti, il depuratore fognario, depuratore che serve solo una parte del paese, quella esposta al sole che guarda verso Cinte: via Terrasanta, via Dante ed anche parte di San Rocco. A mio modesto parere, ed in tal senso, nei mesi scorsi ho anche interessato del caso il Sindaco e la Giunta Comunale. La situazione che interessa il Boal da Zinte rischia davvero di diventare - se nessuno decide di intervenire immediatamente - un vero e proprio pericolo per i residenti della parte bassa di Castello, in questo infatti vengono ancora convogliati gli scarichi fognari di via Baili e via Cesare Battisti. È stata anche riportata della terra, materiale proveniente da scavi, questo dura già dal 2004. L’Amministrazione Comunale a suo tempo ha fatto eseguire dei lavori per una spesa di 160 mila euro. Con quale risultato? È sotto gli occhi di tutti. E’ un’intera zona a rischio anche se il sindaco Giorgio Dorigato recentemente ha cercato di minimizzare. Il Comune si è rivolto ad un geologo per una perizia. Della situazione ha anche interessato l’Ufficio prevenzione calamità pubbliche della Provincia. A quanto pare, la nostra denuncia sembra non essere suffragata dal parere del geologo di fiducia dell’Amministrazione

comunale. L’intervento a suo tempo realizzato in zona - come evidenziato anche da una nota della Lista Civica - era stato trattato come “somma urgenza”, ma la domanda di contributo fatta dal Comune - ricordano i consiglieri di minoranza - non era stata accolta e i lavori erano stati eseguiti da una ditta locale a totale carico del bilancio comunale». La verità è che in quell’occasione, il cantiere per i lavori era stato usato come discarica, vi era stato conferito materiale senza che l’Amministrazione Comunale operasse tutti i controlli che dovevano e potevano essere fatti. Se ieri non esisteva il carattere di “somma urgenza”, oggi le cose sono cambiate. Secondo me il pericolo esiste. È inutile che il sindaco finga o minimizzi, il Boal da Zinte deve essere sistemato. E subito! E dopo i lavori sarà anche da capire chi, a suo tempo, ha sottovalutato una situazione a rischio per l’intera comunità di Castello. Se esistono dei colpevoli, è giusto che paghino.

Parola diOtello Franceschinelli

Consigliere di Minoranza della Lista:FATTI NON PAROLE

El boal da Zinte

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i Vostri ContriButi

Accigliaro Marina Tomaselli Franco-Strigno 15Baggio Glauco - Parabiago 20Balduzzo Boso Carmela - Trento 15Balduzzo Raimondo - Trento 40Ballerin Antonella - Strigno 20Ballerin Daniela - Madrano 30Ballerin Emilio - Trento 30Ballerin Roberto e Verde Eva - Strigno 30Bernard Luciana - Mazzin di Fontanazzo 15Bettega Marino - Sabrina - figli 20Biasion Valeria - Strigno 20Billato Silvano - Padova 10Bonatti Valerio - Mori TN 50Boso Bruna - Altavilla VI 15Boso Caterina - Carzano 25Boso Marilena - Pieve Tesino 20Boso Milena - Ivano Fracena 10Boso Narsi Giuliana - Porto Tolle 10Boso Ober Graziella - Trento 30Boso Raffaella - Porto Tolle RO 15Boso Renata - Bassano del Grappa 20Boso Renato - Trento 15Boso Renzo e Amalia - Legnano 20Boso Roberta - Venezia 10Boso Roberto - Villagnedo 30Boso Samaritana - Quesadar California 70Boso Valeria - Podenzano PC 15Braus Gianpietro - Spinone al Lago BG 25Braus Milena - Cesano Maderno 30Braus Rovere Adelina - Bolzano 10Buratti Franco - Lecco 20Busana Dario e Agnese - Trento 50Busana Fortunato e Mariuccia - Bergamo 25Busana Sandro - Gardolo TN 25Busana Bruna - Trento 50Busana Claudina - Caviola 10Busana Giulietta - Prevalle BS 20Busana Marighetto Teresa - Domodossola 30Busana Mirko - Telve Vals. 15Busana Passerini Modesta - Morbegno CO 120Busana Roberto - Pellizzano 25Busarello Alida ved.Boso Tamburlo 30Busarello Anna - Pieve Tesino 10Busarello Antonio - Trento 10Busarello Cesarino - Trento 15Busarello Claudio - Borgo Vals. 15Busarello Diego - Scurelle 10Busarello Ezio - Pieve di Soligo TV 25Busarello Lina - Trento 15Busarello Mara - Limbiate 30Busarello Mario - Trento 20Busarello Martucci Eliana - Martinafranca TA 20Busarello Silvia - Bussolengo VR 25Casata Adriana - Cinte Tesino 16Caverzan Natalina - Ciano del Montello 12Cengia Giuseppe - Lamon BL 20Cengia Maria Teresa - Lamon S.Donato BL 20Cengia Sigfrido - Lamon BL 25Cesaretti Zampiero Lucilla - Tenero CH 30Chirignato Maria - Venezia 20Circolo Anziani Le Genzianelle - Cinte Tesino 16Citton Tiziana - S. Martino di Castrozza 50Cravero Elsa - Torino 25Cristiane Panchetry - Toulon France 20Dallemule Bertilla - Vicenza 15Dallemule Santo - Goldach CH 20Decarli Luciano - Levico Terme 15Desplats Line - Montauban France 50Dezuani Mario - Padova 20Dorigato Giuliana - Mezzolombardo 20Dorigato Silvana - Borgo Vals. 25E.E. 50Ercolino Giovanni - Selvazzano Dentro 20Fabbro Patrizia - Spera 20Facen Cristalli Delfina - Baselga di Pinè 10Fontana Roberto - Laives 15Franceschinelli Gabriella - Trento 30

Franceschini Anita - Pieve Tesino 10Franceschini Gecele Anita-Pieve Tesino 10Franceschini Italo - Casarza Ligure 16Franceschini Maria - Vicenza 50Franceschini Patrizia - Ospedaletto TN 25Franceschini Renzo - Romano d’Ezzelino 20Fregolent Edi - Fontigo TV 25Furlan Maria Grazia - Mirano VE 10Gadotti Valle Jole - Padova 20Gaio Antonio- Arina di Lamon BL 40Giffalini Facen Dorina - Tovo di S.Agata 20Guardiani Nunzio e Maria - Noale VE 45Guzzonato Francesco - Strà VE 20Illis Emilio - Padova 40Lelli Silvia - Milano 25Leonelli Guido - Calceranica al Lago 20Longo Domenica - Noale VE 20Lorenzin Rino - Lugo di Vicenza 20Lucca Luciano - Cinte Tesino 20Lucca Vania - Mattarello TN 10Lucca Wanda - Trento 10Lunardi Emilio - Gallio 30Lunardi Lucentina - Rosà VI 10Manner Liso 10Maraner Giovanni - Bolzano 20Marcon Moranduzzo Giuliana-Chiusaforte UD 30Marconi Carmela - Trento 15Marighetto Boso Nerina - Cesano Maderno 30Marighetto Catallo Milena - Arpino Frosinone 5Marighetto Emilio - Lenna BG 30Marighetto Marco - Gardolo 30Marino e Cinzia Beretta - Solaro MI 50Martini Giuseppina - Padova 10Marzellan Dino - Padova 10Mascarello Muraro Gilda-Pieve Tesino 30Menato Amalia - Strigno 15Menato Dante - Effretikon - Svizzera 20Menato Mafalda - Svizzera 10Menato Moro Maria Caterina 40Menato Nora - Padova 50Menato Pontati Paola - Trento 100Menato Serafina - Trento 15Menegati Lena - Campodarsego PD 15Menguzzato Darma - Borgotaro PR 25Menguzzato Giacomina - Trento 25Menguzzato Gianni - Vicenza 50Menguzzato Gino - Cittadella 50Menguzzato Liviana - Samone TN 10Menguzzato Loreta - Strigno 20Menguzzato Sisto - Albignasego PD 35Menguzzo Fabio - Pergine 15Menguzzo Livio - Canal S.Bovo TN 15Menin Romano - Camisano Vicentino VI 20Mezzanotte Maurizio e Silvia - Borgo Vals. 30Micheletto Giuliana - Milano 20Micheletto Luciano - Tradate 25Micheletto Tarcisio - Saronno 25Moranduzzo Alfonso Tadiò-Cadro C.T.Suisse 30Moranduzzo Antonio 50Moranduzzo Armida - Mestre VE 30Moranduzzo Daniela - Rosà 10Moranduzzo Daria Morandon 20Moranduzzo Davide - Acqui Terme AL 50Moranduzzo Eliana - Saronno 20Moranduzzo Enzo - Saronno 35Moranduzzo Fabio - Gardolo 20Moranduzzo Gino - Tirano 100Moranduzzo Maria Grazia - Arconate 35Moranduzzo Maria Teresa-Borgo Hermana LT 30Moranduzzo Maurizio - Saronno 30Moranduzzo Monica - Udine 10Moranduzzo Roberto, - Candiac Canada’ 50Moranduzzo Sandra - Ivrea 30Moranduzzo Sisto gamba 50Moranduzzo Vittorio - Firenze 00Muraro Arduino - Bassano del Grappa 20Muraro Cesare - Falzè di Piave 25

Muraro Claudia - Arco 20Muraro Siro - Borgo Vals. 20Nichini Zampiero Anne Marie - Arbouans 20NN 85Pagliarin Franco - Bolzano 10Pallaver Rosanna - Pergine Vals. 15Panzeri Vittorio - Mira VE 20Pascoli Marco Giuseppe-Trento 30Pauletto Domenica - Lamon BL 15Pauletto Domenico - Lamon BL 15Pelloso Enoe’ - Vigliano Biellese 30Pelloso Gino - Trento 25Piasente Aurora - Milano 20Piasente Marino - Borgo Vals. 20Piasente Rosita - Bergamo 25Pisanello Paola - Kilchbergstr. Adliswil CH 20Preo Francesco - Olmo di Martellago VE 25Radici Rosetta - Como 20Rampazzo Zago Bruna - Padova 20Ranzato Giorgio - Chioggia 10Rattin Gabriele - Canal S.Bovo 20Rattin Giuseppe - Canal S.Bovo TN 20Reitani Scudellaro Paola - Monselice PD 20Remello Carla - Sermide 25Roat Olimpio - Trento 30Roso Franca .S.Antonio del Pasubio 20Rossi Alberto - Sermide 15Sabin Burattin Marisa 15Sasso Francesco - Vicenza 10Sordo Aurelio - Cognola 10Sordo Bruno 10Sordo Eliana - Strigno 25Sordo Firmino - Tione TN 100Sordo Giorgio - Milano 20Sordo Liliana Vena - Bolzano 20Sordo Lucio 10Sordo Maria - Trento 10Sordo Nadia - Martignano TN 30Sordo Oriella - Martignano TN 20Sordo Rino - Borgo Vals. 50Sordo Sandra - Como 30Sordo Sergio - Monza 25Sordo Simonetta - Borgo Vals. 30Sordo Ada - Leggiuno 20Sordo Bruna - Corsico 10Spolaore Luigino - Mirano VE 30Tamagnini Giulia - Perugia 15Tienghi Silvio - Grignano Polesine 10Tinelli Silvano - Lavis TN 20Tomasi Giuliana - Svizzera 30Tonali - M üller - Milano 30Trevisan Federico - Villafranca- PD 10Troian Sisto - Pergine Vals. 20Tulliani Cioni Lina-S.Giustino Uno 25Valente Santo - San Carlo Canavese 50Vanzi Renzo - Mezzolombardo 100Vergnano Bruna - Villante Rio PV 25Vincenzi Sara - Milano 25Vivian Eloisa - Treviso 20Zambra Gisella - Prade 20Zampiero Claudio - Pergine Vals. 10Zampiero Corrado - Trento 15Zampiero Doretta - Sesto S.Giovanni 25Zampiero Enzo - Gardolo 30Zampiero Ernesto - Levico Terme 20Zampiero Fabio - Trento 30Zampiero Filipuzzi Rita - Pordenone 20Zampiero Franca - Thiene VI 20Zampiero Gabriella - Rivalta TO 30Zampiero Gemma - Pergine 15Zampiero Gianni - Pieve Tesino 20Zampiero Gianpaolo - Torino 30Zampiero Giovanna - Verona 50Zampiero Giuseppina - Bolzano 30Zampiero Lara - Samone 10Zampiero Lina - Valdastico VI 30Zampiero Linda S’ciopo Trento 25

CONTRIBUTI DA FUORI PAESEda novembre 2006 a ottobre 2007

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Zampiero Lucilla - Colonno CO 50Zampiero Marilena - Torino 30Zampiero Marisa - Strigno 20Zampiero Pierina - Ravenna 25Zampiero Tullio - Feltre 30Zampiero Vittorio - Guanzate TO 30Zanarotti Mauro - Milano 50Zarantonello Davide - Verona 25Zatta Maria - Feltre 30Zatta Maria Luisa - Noale VE 20

Zorzi Francesco Franco - Padova 20Zotta Alma - Saronno 30Zotta Attilia - Milano 50Zotta Buso Vittorina - Svizzera 30Zotta Dirce - Rimini 50Zotta Fabio e Gavoni Anna - Lecco 40Zotta Francesca - Bardolino VE 50Zotta Giorgio - Pergine 20Zotta Giuseppina - Cinte Tesino 10Zotta Maria Antonietta - Padova 15

Zotta Mirella Liviana Gabriella - Borgo Vals. 100Zotta Natalina - Trento 25Zotta Odilia - Trento 30Zotta Olga - Trento 15Zotta Pace Maria - Pergine Vals. 100Zotta Robin - Mezzocorona TN 50Zotta Sabrina - Imer 25Zotta Thomas - Agliana PT 70

CONTRIBUTI DAL PAESE

Albergo Rist. Pizzo Uccelli 50Ballerin Elsa 5Ballerin Ermete 5Ballerin Filiberto 10Ballerin Gianluca 10Ballerin Guido 10Ballerin Sandro 20Ballerin Settimo 10Bar Da Pezza 30Bar Marconi 20Bar Milano 40Benetton Severina 20Biasetto Erico 10Biasetto Noemi e Clarina 40Biasion Nida 5Boschetti Mario 25Boso Aurora Careta 10Boso Clementina 10I figli in memoria di Boso Jolanda 50Boso Laura ved. Busana 10Boso Maria Pia 10Boso Tarcisio 8Boso Zeffira 10Braus Bice 15 Braus Giuliana 10Braus Luigi e Gabriella 10Braus Maria Rosa 15Braus Rina 50Braus Rinaldo 20Braus Secondo 10Broccato Maurizio 20Buffa Simoni Irma 10Busana Agnese 10Busana Lucia 20Busana Bice 5Busana Milena Donata Daniela 50Busana Olga 20Busana Rina 10Busana Rita 10Busarello Clemente 20Busarello Flora 10Busarello Luciano 10Busarello Pierino 10Casata Giovanni e Silvana 15Cesca Raoul 10Chiaro Giuseppina 10Dallemule Iduina 15De Stefani Franco e Beatrice 25Dorigato Carlo 20Dorigato Florio 20Dorigato Gina 5Dorigato Ida 50Dorigato Lilia ved.Comite 10Dorigato Manuela 40Dorigato Rosa 5Dorigato Silvana 5Elisa 5Fabbro Adriano 10Facchin Bruno 10Facen Alessio 10Facen Bimbo Luigi 30Facen Franco 20Faoro Bruno 10Farnea Delia 5Fattore Adriano 15

Fattore Maria 5Fattore Oliviero 10Fattore Paolo 10Fattore Silvano 10Fattore Walter 20Ferrai Domenico 20Fontana Enzo – Fradea 100Fontana Gino 15Franceschini Antonia 20Franceschini Carmela 30Franceschini Dino 10Franceschini Maria – Lissa 10Franceschini Mariella 10Franceschini Mengoni Rina 25Franceschini Pierina 10Franceschini Serafina 10Fregolent Sergio 10Ghisleri Lauro 20In memoria di Pelloso Lauderio 100Lasen Italia 15Lucca Caterina 5Lucca Giorgio 10Manca Ignazio 5Marchetto Sandro 10Marighetto Annamaria 30Marighetto Giacomina 10Marighetto Livio 5Marighetto Roberto 5Melchiori Nicola 16Menato Antonio 8Menato Ninetta 30Menato Renato 5Menato Renato, Giulia, Antonio 13Menato Rina 5Menato Rodolfo 7Menato Sandro 10Menato Timoclè 10Menguzzato Tullia 7Menguzzato Wilma 10Menguzzo Albino 10Menguzzo Gino 50Menguzzo Maria 15Menguzzo Massimo 10Mezzanotte Silvano 5Micheletto Francesco 5Micheletto Mario 10Michelon Adriano 10Moranduzzo Elio 30Moranduzzo Elvira 10Moranduzzo Fanny e Sisto 20Moranduzzo Giulia 10Moranduzzo Irlanda 40Moranduzzo Massimo 20Moranduzzo Pia Teresa 15Moranduzzo Regolo 10Moranduzzo Rodolfa 10Moranduzzo Tullio e Massimo 10Moranduzzo Tullio 10Muraro Bruno 10Muraro Erminio 5Muraro Giorgio 20Muraro Giovanni 15Muraro Raffaella 5Muraro Sandra 10N.N. 360

Pasqualini Mariella 5Pauletto Maria 10Piovesan Renato e Luciana 20Purin Giuseppe 5Rattin Giovanni 20Rattin Olga 50Repossi Gaspare 25Rivendita giornali 5Sordo Bruno Menato Teresa 20Sordo Dante 10Sordo Emma 5Sordo Giannina 10Sordo Gino 10Sordo Giulio 30Sordo Ida 20Sordo Ilaria 10Sordo Maria 5Sordo Maria ved. Calvi 10Sordo Marina Bailo 25Sordo Piergiorgio 10Sordo Pierina 15Sordo Renato Via Marighetto 15Sordo Rino 10Sordo Sebastiano 10Sordo Franco 20Tiziani Primo 15Tramontin Nella 20Zampiero Barbara 10Zampiero Bruno 25Zampiero Dolores 20Zampiero Elide 10Zampiero Giulio e f.lli 20Zampiero Irma 30Zampiero Ornella 10Zampiero Raffaella 20Zampiero Renzo 10Zampiero Silvio Via Lugo 10Zanettin Fernanda 10Zanettin Pietro 30Zotta Amedeo 40Zotta Attilio Bailo 10Zotta Carmela e Rita 20Zotta Catilia 5Zotta Fabio 10Zotta Francesca ved. Menguzzato 20Zotta Franco 30Zotta Giuliano 20Zotta Giuseppina e Sandro 10Zotta Giuseppina 30Zotta Ilda 5Zotta Maria Bice 20Zotta Mario e Franca 10Zotta Mario 40Zotta Severino 30Zotta Tranquillo e Tatiana e figli 20Zotta Verina in Sordo 100

Per i nominativi che nel periodo considerato, hanno eseguito più versamenti,

è stata indicata la cifra cumulativa.

i Vostri ContriButi

“nel lagorai a TeaTro”“nel lagorai a TeaTro”

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non ci sono piùCesare Pauletto di anni 60 in Francia

Luigia Faoro ved. Menato di anni 57

Domenica Carmela Ballerin ved. Facen di anni 92

Rita Zotta ved. Zotta di anni 84

Rita Biasetto ved. Muraro di anni 88

fiocchi rosa e azzurriFederica Muraro di Daniel e Benedetta Costa a Scurelle

Valentina Azzolin di Alessandro e Paola Muraro a Breganze (VI)

Leonardo Ballerin di Paolo e Alessandra Biasetto a Telve

si son detti reciproco sì

Cesare Paoletto

anaGraFe

Fabio Zotta e Anna Gavoni a Lecco

Rita Zotta

dal film Grease, riadattato e rielaborato da Lorena Guerzoni e Silvia Pesente con Società Orizzonti Acs di Borgo Valsugana con i ragazzi della danza ritmica.Ingresso libero ad offerta

Sabato 23 febbraio ore 20.45Rappresentazione teatrale brillante: ”Spiazi de mati a mazi” tratto da “Un cortile come tanti” di Claudio Salomoni con Filodrammatica San Martino di Fornace.

Sabato 29 marzo ore 20.45Rappresentazione teatrale drammatica “Giulietta e Romeo” liberamente tratto dall’opera di William Shakespeare con Estravagario Teatro di Verona.

�1

“nel lagorai a TeaTro”“nel lagorai a TeaTro” “nel lagorai a TeaTro”

“nel laGorai a teatro”IL PROGRAMMA

AL CINEMA TEATRO DI CASTELLO

Venerdì 14 dicembre ore 20.45Rappresentazione teatrale brillante: “Il mastino dei Baskerville” di Sir Arthur Conan Doyle con Teatro Immagine di Venezia

Venerdì 21 dicembre ore 20.45Rappresentazione teatrale brillante: “A volte... se cambia” di Gianni Facchin con Compagnia Teatrale San Giorgio di Castello Tesino.

Sabato 19 gennaio ore 20.45Musical “Per sempre, amici per sempre” tratto

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ANNO XXII N. 4 - dicembre 2007Periodico trimestrale di informazione di pag. 32Poste Italiana s.p.a. - Spedizione inAbbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1, comma 2, DCB Trento

Presidente: Ezio MoranduzzoDirettore responsabile:Massimo Dalledonne,Comitato di redazione:Maria Rita Baldi,Enzo Franceschini,Ezio Moranduzzo,Paolo Pelloso, Ilaria Sordo,Ornella Sordo, Silvana Sordo,Laura Zotta

Via Venezia n. 1838053 CASTELLO TESINO (TN)E-mail: [email protected]

Hanno collaborato:don Claudio Ferrari, Mario Pernèchele, Viviana Avanzo, Franco Biasion, Bruno Facchin, Ilaria, Ivana e Luana, Lista Civica, Eva Ceccato, Paolo Sordo, Giorgio Dorigato, la Polisportiva Ciclamino, Il Coro Giovanile, la Banda Folk e Otello Franceschinelli

Foto di copertina:Morandez

Altre foto: Morandez, Franco Biasion,Arch. Compagnia TeatraleSan Giorgio,

dicembre 2007

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