A N N O I - T R I M E S T R A L E A

D I F F U S I O N E G R A T U I T A

Marzo 2015

CASA ALLOGIO “AL TORRENTE”

LABORATORIO ARTISTICO

............la nostra voce…..la nostra voce…..la nostra voce…..la nostra voce…..

La Tela La Tela La Tela La Tela

Consorzio CS -Cooperazione e Solidarietà- di Potenza

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LA TELA

Direttore

Cozzi Maria Teresa

Redazione

Viceconti Maria Carla

Stefanelli Isa

Armentano Anna

Alagia Maria Antonietta

Viceconti Maria

Notari Vincenza

Limongi Maria

Palermo Giovanni

Anania Daniela

Editoriale p. 3 TEMA: I giovani d’oggi “ 4

Poesia di D. Malloch “ 5

Parliamone:

Le nostre interviste “ 5

Le rubriche

Musica: “ 6

Ricordo di Mango e Daniele

Commenti sul Festival di Sanremo “ 7

Cucina lucana: “ 8

Le nostre ricette “ 9

Festività locali:

La festa del B. Lentini a Lauria “ 10

Ricordandoci di... “ 11

Giochi e buonumore “ 12

Disegni:

A cura degli ospiti

Edizione Casa-alloggio “Al Torrente”

C/da Pecorella n°5

85044 Lauria

Tel 0973/825753

Tel 0973/825915

E-mail: torrente2003@virgilio.it Stampa: Tip. Zaccara Lagonegro

L A T E L A

sommario

CI PRESENTIAMO

La Cooperativa “Nuove Dimensioni” nasce nel 1992 ispi-randosi al progetto mondiale di Economia di Comunione, proposto dal movimento dei Focolari. L'idea che ci colpì fu quella particolare prospettiva, che mette al centro dell'economia l'uomo, e la visione che i valori del cristianesimo possono essere vissuti concreta-mente, nel mondo del lavoro, destinando una parte degli utili alla formazione, alle attrezzature e ai poveri del posto. Negli anni ‘90 era una grande novità, anche se, nel tempo, questo progetto si è diffuso in tutto il mondo fino ad essere stato citato, nel 2009, nell'enciclica “Caritas in Veritate” di papa Benedetto XVI. Dopo una feconda attività di volontariato e grazie all'impegno costante della professoressa Gina Ielpo e di noi giovani volontari, finalizzato a rimettere in sesto un edificio costruito e arredato dalla Caritas americana e donato al nostro paese dopo il disastroso terremoto dell’80, nel 1997, con una Convenzione con Asl n°3 di Lagonegro, nasce la casa alloggio, detta “Nicolao”, per dimessi dall’ospedale psichiatrico don Uva di Potenza originari dei paesi vicini, sotto la direzione e supervisio-ne del Dipartimento di Salute Mentale di Lauria. La cooperativa è stata molto attiva nell’assistenza domi-ciliare nel Comune di Lauria ad anziani, minori disabili e portatori di handicap; si è occupata, inoltre, di vari progetti, tra cui quelli per l’infanzia e l’adolescenza ex lege 285/97 nei comuni di Lauria , Rivello, Nemoli, Ma-ratea e quello per la prevenzione della tossicodipenden-za e alcoldipendenza ex lege 44/95 nei comuni di Nemo-li e Lauria, oltre allo svolgimento dell’assistenza mate-riale nelle scuole del Comune di Lauria ad alunni porta-tori di handicap. A seguito dell’aggiudicazione di gara d’appalto, dal 2003 a tutt’oggi, la cooperativa gestisce la casa alloggio, rinominata “Al Torrente” e il gruppo appartamento “Il Glicine” a Lauria, strutture afferenti al DSM/ASP.

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Ognuno lascia il suo segno sulla “ tela”…. . .

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EDITORIALE cxÜv{° âÇ z|ÉÜÇtÄ|ÇÉR

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`A gA VÉéé|

L A T E L A

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E’ difficile parlare dei giovani d’oggi senza pregiudizi, spogliandosi dei panni di educatore/genitore/censore e cercando di cogliere un punto di vista diverso.

Questi ragazzi vivono un momento di grande spaesamento, sommersi dal pessimismo degli a-dulti che, anche a ragione, lamentano le difficoltà del periodo di crisi e la caduta dei valori. An-che gli adulti di trent’anni fa lamentavano le stesse cose: la scarsità di lavoro e la perdita della moralità, non ricordando, però, le condizioni difficili in cui si sono trovate le giovani generazioni all’indomani del secondo conflitto mondiale, né si riusciva a cogliere, dai loro discorsi, i cambia-menti positivi intervenuti negli anni 50/60.

Questi ultimi decenni sono stati contraddistinti da uno sviluppo vorticoso, caratterizzato, però, già dal depotenziamento della classe lavoratrice, dall’assenza di lotta all’evasione fiscale, dalla mancanza di una visione d’insieme in grado di coniugare rispetto per l’ambiente, sviluppo soste-nibile e conseguente nascita di nuove professionalità e nuove sinergie.

Diciamo sempre che i giovani rappresentano il nostro futuro, ma non si dice altrettanto spesso che essi hanno una dose di entusiasmo intonsa, laddove gli adulti sono spenti, talvolta venali e superficiali; ogni anelito delle loro giovani vite è proiettato in avanti e i loro occhi ridenti ci dico-no che c’è sempre una speranza e che, se li aiutiamo a nutrirla, il mondo, con il loro apporto, può anche migliorare.

E’ vero che talvolta essi appaiono arroganti e poco operosi, assorbiti da questioni poco significa-tive: eppure la natalità che diminuisce e la prospettiva di una società non più “invasa” dai giovani ci pare una sventura e presenta problemi non indifferenti per quanto riguarda la sostenibilità del sistema previdenziale.

Pertanto, spetta a noi immaginare nuovi sistemi produttivi, sconfiggere i tanti privilegi e la corru-zione, che sottraggono risorse ai bilanci pubblici, fanno erroneamente ritenere ineluttabile la fi-ne del welfare laddove, invece, bisognerebbe riorganizzare l’assistenza con criteri universalistici al fine di sostenere nuove startup o di riproporre professioni tradizionali ripresentate in chiave moderna, alla luce di una diversa formazione di base per tutti i cittadini. Tutto sommato, si po-trebbe ricostruire questa nostra Italia ammettendo di aver sperperato risorse ingenti, senza ri-spettare il merito ed erogando contributi a pioggia a soggetti immeritevoli, come le cronache giudiziarie dimostrano ampiamente in tutti i settori. Sarebbe un atto di onestà capace di offrire ai nostri ragazzi una certa concretezza su cui basare la speranza, che chiediamo loro di nutrire.

Isa Stefanelli

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TEMA: I GIOVANI D’OGGI

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Se non potete essere un pino sulla vetta del monte

Siate un arbusto nella valle – ma siate

Il miglior piccolo arbusto sulla

Sponda del ruscello.

Siate un cespuglio, se non potete essere un albero.

Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.

Se non potete essere il sole, siate una stella;

non con la mole vincete o fallite.

Siate il meglio di qualunque cosa siate.

L A T E L A

QUALUNQUE COSA SIATE (poesia di Douglas Malloch)

Essere giovani è la cosa migliore che ci sia.

Erminia

I giovani sono impegnati in molti gruppi di volontariato e danno il loro contributo nell’aiutare le persone bisognose e in difficoltà. Mettono energia ed entusiasmo in tutto quello che fanno, e quindi sono la forza del futuro di ogni società.

Egidia

Mi piacciono i giovani perché sono rivoluzionari.

Angela Maria

I giovani di oggi sono più acculturati rispetto al passato.

Egidio

I giovani sono rispettosi delle lotte fatte dalle generazioni precedenti per ottenere tanti diritti sul lavoro.

Petronilla

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PARLIAMONE….

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AAAA R T I S T IR T I S T IR T I S T IR T I S T I D E LD E LD E LD E L SSSS U DU DU DU D P I N O M AN G O Circa quattro anni fa sono andato, insieme ad altri ospiti e a Massimo ad un concerto di Pino Mango tenutosi al cinema-teatro Columbia di Francavilla.

Il teatro era al completo, perché si esibiva Mango, che originario di Lagonegro, era molto conosciuto e amato in zona.

Il pubblico conosceva tutte le sue canzoni e cantava insieme a lui .

Purtroppo è scomparso di recente, durante un concerto di beneficenza che si teneva a Policoro.

Insieme ad altri amici abbiamo partecipato al suo funerale, mi sembrava doveroso farlo, per rendere omaggio ad un artista che con le sue canzoni esprimeva la sensibilità e l’anima di un vero poeta.

Domenico

PINO DANIELE

Di Pino Daniele mi piace soprattutto la canzone “O scarrafone”, perché racconta la storia di un ragazzo, ma anche “Napulè” e “ Na tazzulella e cafè”, nelle quali racconta della sua Napoli.

Dopo la sua morte, allo stadio è sempre ricordato con le sue canzoni.

Era un artista conosciuto anche all’estero, nonostante lui scrivesse per lo più in dialetto napoletano.

Umberto

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MUSICA

LE NOSTRE RUBRICHE

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L A T E L A

I NOSTRI Commenti su Sanremo 2015

Molti ospiti vanno a letto presto la sera , ma, tra coloro che hanno seguito Sanremo alcuni hanno cosi commentato sul festival:

EgidioEgidioEgidioEgidio : “mi sono piaciuti Al Bano e Romina, ma soprattutto il gruppo Il Volo “.

DomenicoDomenicoDomenicoDomenico: “ A me Sanremo non è piaciuto, tranne i giovani de Il Volo, Neck e Malika Ayane. Tra i tre ho preferito la canzone di quest’ultima dal titolo Adesso e qui che si è classificata al terzo po-sto”.

Vincenzo Vincenzo Vincenzo Vincenzo : “Ho guardato poco il Festival in quanto è durato oltre le mie possibilità di rimanere sveglio, comunque preferisco le melodie di una volta invece di queste canzonette moderne.”

MarioMarioMarioMario : “io ho preferito la canzone “Grande Amore “del gruppo Il Volo, sebbene io preferisca la politica alle canzonette.”

Mario Mario Mario Mario : “a me sono piaciute di più le edizioni precedenti del Festival, specialmente quella in cui si esibirono Claudia Mori e Celentano.”

ErminiaErminiaErminiaErminia: “Ho guardato poco il Festival, e anche io preferisco le edizioni di anni fa, specie quelle in cui ero giovane.”

UmbertoUmbertoUmbertoUmberto : “Non ho seguito molto a causa dell’ora tarda della trasmissione e così non ho ascolta-to tutte le canzoni, però mi è piaciuta particolarmente quella cantata da Lorenzo Fragola.”

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CUCINA LUCANACUCINA LUCANACUCINA LUCANACUCINA LUCANA

T i t o l o b r a n o i n t e r n o

Procedimento

Impastare la farina con l’acqua ed il sa-le.

Stendere l’impasto con il matterello e tagliare con il tagliapasta a strisce.

Cuocere i fagioli in acqua salata; scolare a fine cottura.

In padella si soffrigge l’olio con un po’ di cipolla e la pancetta, si uniscono i fagioli e si lascia insaporire. Quindi si aggiunge la polpa di pomodoro e si fa cuocere.

Cuocere le tagliatelle in acqua salata, a cui è stata aggiunto un goccio di olio per non farle attaccare; scolare e aggiunge-re i fagioli già conditi utilizzando un po’ di acqua di cottura della pasta.

Umberto

“Lagane e fasuli”

(Tagliatelle e fagioli)

Ingredienti

1 kg di farina

Acqua q. b.

Sale q.b.

500 g di fagioli borlotti

200 g di pancetta

200 g di polpa di pomodoro

Il nostro laboratorio

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Procedimento

Mettere la carne spez-zettata in acqua fredda, portare a ebollizione e schiumare con una schiumarola.

A questo punto si ag-giungono tutti gli odori, le patate ed il pomodoro.

Cuocere a fuoco lento e

Ingredienti

Carne di pecora

Sedano, carota e cipolla

Finocchietto

Aglio

Pomodoro

Qualche patata

aggiustare di sale.

Tempo di cottura: alme-no tre ore.

Servire caldo con crosti-ni di pane.

Procedimento

In una ciotola mescolare farina, uova, strutto, zuc-chero, vaniglia e limone, latte e sale.

Impastare bene fino ad ottenere un impasto o-mogeneo, unire le noci ed impastare per diffon-derle uniformemente.

Stendere l’impasto con le mani per formare due rettangoli alti 2 cm e lar-ghi meno di 10 cm.

Infornare a 180 gradi, in forno preriscaldato, per 15 minuti; quindi mettere l’impasto su un tagliere ed attendere 5/10 minuti

Freselline con le

noci

Ingredienti

500 g di farina

16 g di lievito

250 g di zucchero

100 g di strutto

4 uova

100 g di noci spezzettate

Vaniglia

Buccia di limone

Poco latte

Sale q. b.

affinchè si raffreddi.

Tagliare a fette in diago-nale e rimetterle in forno a 180 gradi per 15/20 minuti finchè non pren-dono colore.

Maria

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“Pecora alla pastorale”

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FESTA DEL BEATO LENTINI A LAURIA FESTA DEL BEATO LENTINI A LAURIA FESTA DEL BEATO LENTINI A LAURIA FESTA DEL BEATO LENTINI A LAURIA

La festa in onore del Beato Domenico Lentini si celebra il 25 febbraio, ed è soprattutto una ricorrenza di tipo religioso.

Era una straordinaria figura di sacerdote, confessore, educato-re e predicatore, con poteri taumaturgici eccezionali. Nono-

stante queste sue doti straordinarie, rimase un umile sacerdote fino alla sua morte. La sua vita dedicata alla preghiera , alla penitenza, alla predicazione, avendo come unico scopo il bene spirituale e materiale di quanti lo incontravano.

Era un santo e la gente lo intuì e lo seguì. Il suo ricordo è stato tramandato alle ge-nerazioni future dal suo popolo.Durante il mese iniziano i preparativi : si addobba-no i balconi di tutte le case con rose di carta gialla, che è il colore scelto e portato a Roma nel giorno della beatificazione.

Nel giorno dedicato ai festeggiamenti c’è la tradizione di offrire il pane a tutti e per le tre notti, precedenti la festa, si lasciano luci accese ad ogni balcone in ri-cordo della morte del Beato.

La mattina c’è la messa solenne, cui spesso partecipa anche il vescovo .

Nel pomeriggio si svolge un’altra celebrazione, seguita dalla processione per le strade del paese, con una grande partecipazione popolare: è un giorno di grande festa, molto sentito non soltanto dai cittadini di Lauria, ma anche da quelli dei pae-si vicini.

Petronilla

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FESTIVITA’ LOCALI

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Ricordandoci di…Ricordandoci di…Ricordandoci di…Ricordandoci di… MARIOMARIOMARIOMARIO

Cosa dire di un uomo che ha tanto sofferto nell’arco della sua vita? Vor-remmo solo ricordare i momenti vissuti insieme e la gioia che provava nell’offrire agli altri quelle gentilezze da “signore d’altri tempi”. Era premu-roso, Mario, sapeva vivere relazioni profonde con i suoi compagni di stra-da e con noi operatori, anche se a volte profondi silenzi e pensieri lontani sembravano turbarlo e allontanarlo da chi amava. Tutti i suoi gesti parla-vano di lui: generoso e forte quanto vulnerabile e lontano. Si faceva voler bene, perché nel suo dolore era una persona vera, incapace di serbare rancore a lungo ma intuitivo e ospitale. Lo salutiamo in silenzio, memori del grande calore umano e della sua estrema sincerità.

LUCIANALUCIANALUCIANALUCIANA

In ogni famiglia si crea un vuoto quando viene a mancare uno dei suoi componenti: anche nella casa alloggio sono mancati alcuni suoi membri, lasciando in tutti coloro che li hanno cono-sciuti tanta tristezza. Ultima, solo in ordine di tempo, è stata Lu-ciana, l’amica di tutti, la maestra di tanti, la confidente di molti.

Persona discreta e idealista, aveva sempre un sorriso ed una buona parola per tutti. Se pure pareva adombrarsi, la sua collera durava lo spazio di un sorriso. Molti la ricordano per la sua militanza politica o per la sua fede genuina, fuori degli schemi, alla ricerca del senso più profondo della Parola di Cristo e con una coerenza tra discorsi ed azioni ve-ramente unica.

Donna di grande cultura e intelligenza, metteva tutti a proprio agio, senza che la sua formazione rappresentasse un ostacolo nelle relazioni interpersonali: all’uopo, però, la sua formazione umani-stica e le sue conoscenze affioravano ma sempre con molta semplicità e modestia.

La vita l’ha duramente provata ma sicuramente varranno per lei le parole tratte dal Libro della Sa-pienza: “Le anime dei giusti, …, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero … Per una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé” (Sap 3, 1-5). Questa speranza ha animato la sua vita ed ha rappresentato il conforto in tanti momenti difficili. Ma Luciana ha sopportato le sue grandi soffe-renze con molta dignità, esempio per tutti noi che talvolta, distratti, ci lamentiamo per piccole diffi-coltà: grande fiducia lei aveva in chi godeva della sua amicizia, si confrontava, sapeva ascoltare e rimandava, con le sue parole, un senso di speranza e di ottimismo, una grande fiducia nella vita e negli amici, l’amore per la giustizia e la certezza che ogni stortura di questo mondo non fosse al-tro che un incidente di percorso, un’asperità provvisoria, una deviazione facilmente risolvibile.

Ci mancherà il suo passo felpato, la sua affettività, la sua viscerale partecipazione alle vicende al-trui, la franchezza nelle discussioni, lo sguardo d’insieme capace di scrutare l’orizzonte. Noi, privi-legiati per averla conosciuta, la salutiamo con tenerezza, certi che il cammino percorso insieme finora si sia solo momentaneamente interrotto.

Isa Stefanelli

L A T E L A A N N O I - T R I M E S T R A L E A

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Dal dialetto di lagonegro:

Cavallu r carrozza, bona giuvntù, mala vecchiezza”Cavallu r carrozza, bona giuvntù, mala vecchiezza”Cavallu r carrozza, bona giuvntù, mala vecchiezza”Cavallu r carrozza, bona giuvntù, mala vecchiezza”

(Chi sperpera in gioventù, trascorrerà una brutta vecchiaia)

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SAGGEZZA POPOLARE…. . .

buonumore

GIOCHIAMO INSIEME