CASA ALLOGGIO “AL TORRENTE” LABORATORIO ARTISTICO La … · 2017. 9. 11. · per i bambini...

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  • A N N O I - T R I M E S T R A L E A

    D I F F U S I O N E G R A T U I T A

    Settembre 2015

    CASA ALLOGGIO “AL TORRENTE”

    LABORATORIO ARTISTICO

    ............la nostra voce…..la nostra voce…..la nostra voce…..la nostra voce…..

    La Tela

    La Tela

    La Tela

    La Tela

    Consorzio CS -Cooperazione e Solidarietà- di Potenza

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    LA TELA Direttore

    Cozzi Maria Teresa

    Redazione

    Alagia M. Antonietta

    Anania Daniela

    Armentano Anna

    Limongi Maria

    Notari Vincenza

    Sommario Poesia G. Rodari p 2 TEMA : L’INFANZIA 3

    TORLAB Riciclo Creativo “ 4

    Le rubriche :

    MUSICA

    Cantautori “Doc” Paola Turci “ 5

    LA NOSTRA ESTATE:

    Galleria di foto “ 6 /7

    CUCINA LUCANA :

    Le ricette tradizionali di Lauria “ 8

    MESTIERI D’ALTRI TEMPI

    La lavandaia “ 9

    RICORRENZE

    Il 18° della Casa Alloggio “ 10

    ANGOLO VERDE

    Raccolta funghi e origano “ 11

    TEMPO LIBERO “ 12

    Edizione Casa-alloggio “Al Torrente”

    C/da Pecorella n°5

    85044 Lauria

    Tel 0973/825753

    Tel 0973/825915

    E-mail: [email protected]

    L A T E L A

    sommario

    Palermo Giovanni

    Stefanelli Isabella

    Viceconti Maria Carla

    Viceconti Maria

    Disegni:

    A cura degli ospiti

    Girotondo di tutto il mondo Filastrocca per tutti i bambini,


    per gli italiani e gli abissini,


    per i russi e per gli inglesi,


    gli americani ed i francesi,


    per quelli neri come il carbone,


    per quelli rossi come il mattone,


    per quelli gialli che stanno in Cina,


    dove è sera se qui è mattina,


    per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci
e dor-

    dormono dentro un sacco di stracci,


    per quelli che stanno nella foresta
dove le scim-

    mie fan sempre festa,


    per quelli che stanno di qua o di là,


    in campagna od in città,


    per i bambini di tutto il mondo
che fanno un

    grande girotondo,


    con le mani nelle mani,


    sui paralleli e sui meridiani.

    Gianni Rodari

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    A N N O I - T R I M E S T R A L E A

    D I F F U S I O N E G R A T U I T A

    L’infanzia

    L A T E L A

    L’infanzia è la prima fase più bella della vita di un uomo: è l’età delle scoperte e delle esplorazioni.

    I bambini sono meravigliosi, però bisogna saperli capire: se non vengono capiti e non vengono comprese le loro

    esigenze, piangono, urlano e si stressano.

    I bambini sono la gioia più grande di un genitore e lo restano anche crescendo.

    I bambini saranno il “muro”, la forza del nostro domani, essi crescendo diventeranno uomini: in loro riponiamo

    le nostre speranze per un mondo migliore.

    Grazie a loro la società si arricchisce di una linfa giovane, che si affianca e ringiovanisce anche gli adulti e gli

    anziani.

    Avere dei bambini è molto bello perché sono un dono di Dio, però bisogna essere responsabili: non bisogna

    metterli al mondo e poi trascurarli e non occuparsi di loro.

    E’ vergognoso, infatti, sentire al tg che vengono ritrovati neonati nei cassonetti dell’immondizia o ai bordi delle

    strade, abbandonati da genitori senza cuore o costretti da altri ad abbandonarli. Purtroppo non tutti i bambini

    hanno la fortuna di nascere in famiglie “giudiziose”: molti di loro, fin dalla più tenera età, sono costretti a

    subire violenze e privazioni.

    I bambini non sono liberi nelle loro scelte e sono sempre “sottomessi” alle decisioni degli adulti.

    E’ bello essere circondati dai bambini perché danno un senso di allegria, di giovinezza e di gioia.

    Me li immagino a giocare sulle giostrine, che si divertono e sono contenti. Pensando a loro il cuore si rallegra.

    Petronilla

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    L A T E L A

    TORLAB : RICICLO CREATIVO

    VASSOI MULTIUSO

    Il riciclo creativo è un tema sempre presente ed efficace nel nostro laboratorio e

    questa volta abbiamo ridato vita ai vassoi in polistirolo distribuiti nei negozi per ri-

    porre frutta o carne che si prestano per tanti utilizzi successivi. Rivestiti con carta

    bianca da entrambi i lati, con la tecnica del decoupage li abbiamo personalizzati e

    pronti all’uso come vassoi per il caffè , pasticcini ecc.

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    L A T E L A A N N O I - T R I M E S T R A L E A

    D I F F U S I O N E G R A T U I T A

    MUSICA

    CANTAUTORI “ doc “

    PAOLA TURCI

    Paola Turci Nata a Roma, è una cantautrice tra le più apprezzate della sua generazione. Con la sua musica spazia tra sonorità pop e rock. Lanciata dal Festival di Sanremo nel 1986, vi ritorna nelle tre edizioni successive conquistando per altrettante volte il Premio della Critica, con i brani "Primo Tango", "Sarò bellissima" e "Bambini", quest'ultimo destinato a diventare uno dei suoi cavalli di battaglia. Segnata nel fisico e nell'anima nel 1993 da un brutto incidente stradale, riprende la sua attività con brani scritti per lei da famosi colleghi come Vasco Rossi, Luca Carboni e Carmen Consoli. Dopo aver duettato con gli Articolo 31, Max Gazzè e Marina Rei, nel 2009 partecipa ad un concerto per i bambini orfani kenioti con Fiorella Mannoia e Noemi. Tra i suoi successi più noti: "Sai che è un

    attimo", questione di sguardi" e "Saluto l'inverno". Nel 2014 firma per Mondadori la sua autobiografi-a Mi amerò lo stesso, scritta a quattro mani con Enrico Rotelli.

    BAMBINI Bambino armato e disarmato in una foto senza felicità sfogliato e impaginato in questa vita sola che non ti guarirà crescerò e sarò un po’ più uomo ancora un’altra guerra mi cullerà crescerò combatterò questa paura che ora mi libera milioni sono i bambini stanchi e soli in una notte di macchine milioni tirano bombe a mano ai loro cuori ma senza piangere ragazzini corrono sui muri neri di città sanno tutto dell’amore che si prende e non si dà sanno vendere il silenzio e il male la loro poca libertà vendono polvere bianca ai nostri anni e alla pietà bambini, bambini, aha, aha.

    Bambino in un barattolo è rinchiuso un seme come una bibita lo sai che ogni tua lacrima futura ha un prezzo come la musica io non so quale bambino questa sera aprirà ferite e immagini aprirà le porte chiuse e una frontiera in questa terra di uomini terra di uomini, oh bambino qual è la piazza in Buenos Aires dove tradirono tuo padre il suo passato assassinato Desapareçido ragazzini corrono sui muri neri di città sanno tutto dell’amore che si prende e non si dà

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    C O N C E RT I

    L A T E L A

    Girotondo di tutto il mondo di Gianni Rodari

    PELLEGRINI IN VIAGGIO

    FESTEGGIAMENTI

    MARE E PISCINA

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    L A T E L A

    A N N O I - T R I M E S T R A L E A

    D I F F U S I O N E G R A T U I T A

    GIOCHI E GIARDINAGGIO

    PIC NIC CON LE FAMIGLIE

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    Cucina lucana Cucina lucana Cucina lucana Cucina lucana

    A c u r a d i AR MEN TANO A .

    Ingredienti:

    -patate gr. 250 -peperoni gr. 250

    -melanzane gr. 250

    -pomidori gr. 200 -uno spicchio d'aglio

    -olio d'oliva

    -sale

    L A T E L A

    Preparazione: Lavare e affettare le melanzane, porle su un piatto, spolverizzarle di sale, sistemare il piatto inclinato e lasciarle così per circa un'ora, affinché per-dano l'acqua amarognola; trascorso questo tempo lavarle e asciugarle. Pelare le patate e tagliarle a cubetti. Pelare i pomidori e, dopo aver tolto loro i semi, tagliuzzarli. Lavare i peperoni, asciugarli e tagliarli a listarelle. Porre sul fuoco la padella dei fritti con abbondante olio e quando sarà ben caldo friggervi le fette di melanzana. A parte friggere anche le patate e i peperoni, poi riunire tutte le verdure in un solo recipiente; aggiungere anche i pomidori e lo spicchio d'aglio, salare, mescolare e cuocere lenta-mente per un'ora.

    Dolce tipico che ha origini antiche quanto Lauria e che veniva preparato in occasione dei matrimoni.

    Preparazione:

    Porre la farina sulla spianatoia insieme alle uova, all’olio e al bicarbonato;

    impastare e dividere la pasta in tante ciambelle.

    Lasciare riposare per circa due ore coperti con un panno. Intanto, portare

    ad ebollizione 5 litri di acqua, dove verranno scaldate le ciambelle: quan-

    do risalgono in superficie vanno infornate.

    Cuocere in forno caldo e sfornare quando sono dorate.

    Per la glassa: montare le chiare a neve ben ferma e aggiungere lo zuc-

    chero con cui ricoprire le ciambelle quando sono fredde.

    “Viscuttini” di “Viscuttini” di “Viscuttini” di “Viscuttini” di

    Lauria Lauria Lauria Lauria

    Ingredienti:

    500 g.di farina

    3 uova

    un po’ di olio

    1 pizzico di bicarbonato

    Succo di limone q.b.

    (Per la glassa)

    300 g. di zucchero

    15 albumi

    CiambottaCiambottaCiambottaCiambotta

    Laboratorio di cucina

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    La Lavandaia

    Era un mestiere svolto dalle donne appartenenti alle famiglie

    meno agiate, che si recavano presso le famiglie più facoltose

    dove gli veniva consegnata la biancheria sporca, che andava-

    no a lavare al fiume o presso i lavatoi pubblici.

    Questo lavoro, ovviamente poteva essere svolto soltanto nelle

    belle giornate di sole ed era molto faticoso; le donne andavano

    in gruppo e spesso portavano con se anche i loro figli più piccoli. La biancheria dopo essere

    stata lavata col sapone scuro (fatto in casa) veniva stesa al sole ad asciugare.

    Spesso era necessario far bollire la biancheria sporca e a tal proposito veniva preparata la

    lisciva con la cenere e bolliti i capi più grandi e resistenti( lenzuola, tovaglie). In questo mo-

    do si otteneva la sterilizzazione del bucato e, soprattutto l’eliminazione dei parassiti, un tem-

    po molto presenti nelle abitazioni.

    La biancheria veniva accumulata e il lavaggio veniva effettuato ogni quindici giorni per i be-

    nestanti ed ogni mese per il popolo. Nei periodi invernali ,quando la biancheria non s’era a-

    sciugata del tutto si lasciava asciugare vicino al fuoco per togliere la residua umidità. Poi

    veniva ripiegata per bene e stirata, infine riconsegnata ai proprietari.

    Le donne portavano con sé i loro bambini, anche molto piccoli, che spesso piangevano per fa-

    me o sonno, e per questo intonavano canti e filastrocche per distrarli e non interrompere il loro

    lavoro. La pesantezza di questo lavoro era in parte alleviata dal fatto che il fiume o il la-

    vatoio rappresentavano l’unico punto di aggregazione femminile nel quale le donne potevano

    andare senza essere accompagnate: ci si ritrovava e si scambiavano consigli , ricette pettego-

    lezzi, partecipando alle gioie e alle disgrazie altrui, si tramandavano storie e racconti di

    vita.

    L A T E L A

    Mestieri d’altri tempi

    A N N O I - T R I M E S T R A L E A

    D I F F U S I O N E G R A T U I T A

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    L A T E L A

    I L 1 8 ° D E L L A C A S A A L L O G G I O

    L’avventura della casa alloggio “Nicolao”, ora casa alloggio “Al torrente”, si è avviata in un caldo giorno di Settembre 1997, culmine di un duro lavoro preparatorio. L’attesa dei primi cinque ospiti, pur suscitando in noi un’ansia notevole, era accompagnata da una gran voglia di accoglierli nel migliore dei modi. La casa-alloggio nasce a seguito di una Convenzione sottoscritta dalla ASL e dalla Cooperativa Sociale “Nuove Dimensioni” nell’aprile del 1997 ed è una struttura intermedia del Dipartimento di Salute Mentale di Lauria, diretto dalla dott.ssa Guarino Alfonsina. Con la chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici sorse una rete di nuovi servizi che non si limitasseroalla cura ma svolgessero anche un’azione di prevenzione e riabilitazione. L’impatto con persone con disagio psichico si è rivelato diametralmente opposto a quanto la teoria dei corsi di formazione ci aveva prospettato. Ma il nostro disagio era nulla in confronto al disorientamento di chi veniva riportato nei propri luoghi d’origine, di cui forse non aveva più che un pallido ricordo. Il primo approccio non è stato facile: l’istinto ci ha subito suggerito di cercare una relazione affettiva con che era affidato alle nostre cure. Abbiamo percepito immediatamente che qualunque risposta a qualsivoglia tentativo di riabilitazione partiva dal rapporto umano, che non può non instaurarsi con una persona vulnerabile, atterrita dalla sua stessa sofferenza interiore, rispetto alla quale ogni discorso è vano se non supportato dal calore umano. Abbiamo capito presto che la coerenza dei messaggi, l’aver fissato, per il buon andamento della vita in comune, regole semplici che vanno, però, rispettate, sono carte vincenti. Molto importante, nel nostro lavoro, è sempre stato l’intento di vivificare i legami degli ospiti con la famiglia d’origine, così come quello di favorire l’integrazione con il territorio, secondo quelli che sono gli scopi della riabilitazione perseguiti dal Dipartimento di Salute Mentale. Consapevoli di essere in realtà una “pedina” nella grande opera di reinserimento sociale messa in moto dalla Legge Basaglia e dalle regole di civiltà in essa contenute, la nostra azione, oltre ad essere attenta alla dimensione comunitaria, non poteva non essere improntata ad alcunifondamentali principi, quali il rispetto della libertà e dell’autodeterminazione delle persone, congiuntamente alla sfera della responsabilità, e la valorizzazione dei sentimenti nell’ambito di una sempre maggiore attenzione alla sfera affettiva. Questi obiettivi sono stati applicati ai diversi aspetti della vita quotidiana, in termini di autonomia personale, capacità domestiche e di gestione della casa, svaghi e capacità sociali. Credo che siamo riusciti nell’intento di essere guide, confidenti ma anche persone in grado di dire opportunamente “no” quando ciò è necessario. Per tutti gli ospiti abbiamo registrato miglioramenti, nessuno escluso, poiché per nessuno di essi si è trascurato di capire su quali aspetti della personalità puntare per il reinserimento pieno nella vita sociale. Isa Stefanelli

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    L A T E L A A N N O I - T R I M E S T R A L E A

    D I F F U S I O N E G R A T U I T A

    Ortoterapia e giardinaggioOrtoterapia e giardinaggioOrtoterapia e giardinaggioOrtoterapia e giardinaggio CERCANDO I FUNGHI E’ straordinario come la natura ci fornisca generosamente i suoi frutti , in ogni stagione.

    Un giorno di settembre, nel pomeriggio, siamo andati nel bosco per cercare dei funghi con Egidia, autoproclamatasi esperta nel campo, insieme ad Umberto, Mario ed Anna e ci siamo messi alla ricerca nel sottobosco.

    Dopo un po di tempo ne abbiamo trovati alcuni e li abbiamo raccolti. L’aria era molto fresca e il sole penetrava con i suoi caldi raggi tra i rami degli alberi. Abbiamo trovato anche delle fragoline di bosco, con le quali, al rientro a casa è stata guarnita una tor-ta.

    Tanto è stato l’entusiasmo per l’esperienza che ci ha resi partecipi ed orgogliosi e per questo è stata ripetuta più volte: senza mai tornare a mani vuote.

    Egidia, Umberto,Mario ed Enza

    ANGOLO VERDE

    RACCOLTA ORIGANO

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    A N N O I - T R I M E S T R A L E A

    D I F F U S I O N E G R A T U I T A

    L A T E L A

    TEMPO LIBERO

    NENIANENIANENIANENIA

    Fatte lo sonno ninno mia e cressce

    Com’a lo mare abbonnano le pessce;

    Fatte lo sonno, ninno mia bello

    Como l’angiole s’ ‘o fan’inda cappella

    (Dal dialetto trecchinese)

    Perle di saggezzaPerle di saggezzaPerle di saggezzaPerle di saggezza

    CHI AV ‘FACCIA S’ MARITA …..

    E CHI NO RESTA ZITA.

    Dal dialetto lagonegrese.

    ProverbioProverbioProverbioProverbio

    SOV’’ a so bello monno

    Chi nnata e chi va a fonno

    E chi non sa natà

    cchiù a fonno se ne va.

    (Dal dialetto trecchinese)