CARTA DEI SERVIZI SOCIALI - Ambito Sociale...

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CARTA DEI SERVIZI SOCIALI CITTÀ DI SAN GIORGIO A CREMANO COMUNE DI SAN SEBASTIANO AL VESUVIO

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CARTA DEI SERVIZI SOCIALI

CITTÀ DI

SAN GIORGIO A CREMANO

COMUNE DI

SAN SEBASTIANO AL VESUVIO

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PREMESSA La Carta dei Servizi, prevista dalla Legge 328/00 - “Legge quadro per la

realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e dell’art. 26

della L.R. n.11/2007 ed approvata con verbale n. 13 del 02/08/2013 dal

Coordinamento Istituzionale della Regione Campania, nasce come obiettivo del

Piano di Zona NA28 di assicurare un servizio dedicato, adeguato, sistematico e

rispondente alle necessità dei cittadini nel settore sociale, sanitario e socio-

sanitario.

Il Piano Sociale di Zona NA28, costituito dal Comune di San Giorgio a Cremano

(Capofila) e dal Comune di San Sebastiano al Vesuvio, rappresenta un modello

di welfare inclusivo e di piena esigibilità dei diritti universali, in coerenza con la

Carta Sociale Europea che sancisce l’effettivo esercizio del diritto ad una qualità

della vita sostenibile per tutti i cittadini.

La pubblicazione della Carta dei Servizi rappresenta per i Comuni dell’Ambito

Territoriale NA28 un’importante opportunità nonché garanzia di trasparenza e

dialogo con i cittadini al fine di facilitare la conoscenza dei servizi per una loro

migliore fruibilità e per la ricerca del continuo miglioramento della qualità offerta.

La Carta dei servizi sociali è il patto tra l’Ambito NA28 ed i cittadini attraverso il

quale l’Ambito si impegna formalmente ad erogare servizi ed interventi sociali

secondo determinati standard di qualità: gli standard di qualità garantiti sono

l’elemento chiave della Carta dei servizi, in quanto rappresentano il livello al di

sopra del quale l’Ambito si impegna a mantenere la qualità dei propri interventi.

È uno strumento di facile consultazione per i cittadini che intende agevolare

l’accesso ai servizi informando nel contempo sulle modalità del relativo

funzionamento e delle condizioni per valutarne l’efficacia e l’efficienza. In questo

momento di estrema complessità e di profondi cambiamenti dei modelli sociali,

l’Ambito NA28 con la pubblicazione della Carta dei Servizi si impegna a

sviluppare una cultura di reale cooperazione tra “cittadino-utente” e “sistema dei

servizi socio-assistenziali e socio-integrati” garantendo uguaglianza ed equità di

trattamento nei confronti dei cittadini e agevolando sempre più la loro

partecipazione per una migliore rispondenza dei servizi resi.

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IL PIANO SOCIALE DI ZONA Il Piano Sociale di Zona NA28 nasce dall’accordo tra 2 Comuni, Comune di San

Giorgio a Cremano – Capofila e Comune di San Sebastiano al Vesuvio,

l’Azienda Sanitaria Locale ASL/NA3 SUD – Distretto 54 e dalla concertazione

tra l’ambito territoriale e le forze sociali che rappresentano i cittadini (sindacati,

terzo settore, ecc.).

Gli enti aderenti costituiscono un ufficio comune denominato Ufficio di Piano,

quale tecnostruttura con funzioni programmatorie, amministrative e contabili dei

Comuni associati per la realizzazione del sistema integrato di welfare, ed è

diretto, sotto il profilo politico-istituzionale, dal Coordinamento Istituzionale di

Ambito.

All’Ufficio di Piano sono assegnate risorse umane in numero adeguato a

rispondere al fabbisogno di competenze tecniche e di capacità professionali

necessarie per svolgere efficacemente ed efficientemente le funzioni e i compiti

assegnati all’ufficio stesso.

Compongono, pertanto, l’Ufficio di Piano di Ambito le seguenti unità di

personale, impegnate che svolgono le funzioni di programmazione e

progettazione, di gestione tecnica e amministrativa, finanziaria e contabile. Con

particolare riferimento all’area sociosanitaria alle attività dell’Ufficio di Piano

partecipa, in rappresentanza della Azienda Sanitaria, il Direttore del Distretto

Sociosanitario o suo delegato, in conformità a quanto previsto dalla Legge

regionale e dai relativi regolamenti attuativi.

Il Coordinamento Istituzionale è l’organo di indirizzo, di direzione e di

rappresentanza politico-istituzionale dei Comuni dell’Ambito Territoriale. Esso

ha il compito di definire le modalità gestionali e le forme organizzative più idonee

per il funzionamento dell’Ambito, di stabilire forme e strategie di collaborazione

con l’ASL, finalizzate all’integrazione sociosanitaria, con la Città Metropolitana

di Napoli, e con gli altri attori sociali, pubblici e privati, di coordinare l’attività di

programmazione, di promuovere e favorire forme stabili di partecipazione del

partenariato economico e sociale, di facilitare i processi di integrazione

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riguardanti gli interventi sociali, di approvare i monitoraggi sugli stati di

attuazione e le rendicontazioni finanziarie del PSdZ, di sovrintendere alla

programmazione dei piani locali di intervento dei servizi di cura per l’infanzia e

per gli anziani a valere su risorse PAC.

Al Coordinamento istituzionale, anche attraverso la periodica convocazione del

tavolo di concertazione, spetta la cura di tutte le fasi relative alla predisposizione

ed approvazione del Piano di Zona e alle fasi di attuazione e valutazione dello

stesso. Del Coordinamento Istituzionale fanno parte, i Sindaci e/o gli Assessori

alle Politiche Sociali, o Consigliere comunale specificamente delegato di ciascun

Comune associato, che si fanno garanti, ciascuno per il proprio ente di

appartenenza, della presa d’atto dei provvedimenti adottati in seno al

Coordinamento istituzionale ed approvati dal Comune capofila nonché della

relativa e coerente attuazione a livello comunale delle decisioni assunte.

Il Responsabile dell’Ufficio di Piano Piano di Zona Sociale Ambito Territoriale NA28

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LA CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi è lo strumento attraverso il quale l’Ambito Territoriale NA28

dichiara concretamente gli impegni assunti con i cittadini.

La Carta rappresenta uno strumento di garanzia, trasparenza ed imparzialità

mediante il quale si attribuisce al cittadino/utente un potere di controllo diretto

sulle attività dell’Ambito. In essa si definiscono in modo chiaro e trasparente le

modalità di accesso ai servizi, la qualità minima garantita, la possibilità da parte

dei cittadini di presentare reclami per eventuali inadempienze.

La Carta riporta tutte le informazioni per utilizzare al meglio i servizi offerti ed

indica quali sono gli eventuali percorsi d’azione in caso di inadempienza a fronte

di quanto definito nella Carta stessa.

La Carta è uno strumento di comunicazione che contiene informazioni essenziali

e di facile consultazione, a disposizione di tutti gli utenti che usufruiscono del

servizio per far conoscere i servizi offerti dall’Ambito Territoriale NA28 – Comune

Capofila San Giorgio a Cremano.

La Carta dei Servizi Sociali ha le seguenti finalità:

porre le basi per un rinnovato rapporto tra i Comuni, che fanno parte del

Piano di Zona, e i Cittadini, stabilendo un contratto “sociale” nella logica

di una partecipazione attiva della cittadinanza all’attività

dell’Amministrazione;

informare la cittadinanza sui principi fondamentali cui si è ispirato il Piano

Sociale di Zona nella definizione degli interventi sociali diretti ai Cittadini

ed agli Utenti;

descrivere l’organizzazione ed il funzionamento della rete dei servizi alla

persona erogati;

informare sulle procedure di accesso ai servizi.

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Come si usa

La Carta dei servizi è uno strumento che gli utenti possono usare per vigilare

che i loro diritti vengano rispettati: con la carta dei servizi infatti gli enti erogatori

dichiarano quali sono gli impegni che assumono verso il pubblico.

Come si legge

La Carta è un documento di opportunità e di consultazione per impostare in

modo trasparente i rapporti tra l’organizzazione ed i suoi interlocutori e per

migliorare la qualità dei servizi alle persone, al fine di realizzare i seguenti

obiettivi:

promuovere la cittadinanza attiva, il benessere sociale, la tutela della

salute, la solidarietà;

prevenire, ridurre, rimuovere le cause di rischio, emarginazione, disagio

e di discriminazione in tutte le sue forme favorire una migliore qualità della

vita;

garantire su tutto il territorio un livello uniforme di servizi sociali e socio-

sanitari essenziali, orientati ai bisogni dei singoli e volti ad assicurare pari

opportunità, anche di genere, ed inclusione sociale.

e attraverso questi obiettivi favorire:

la valorizzazione delle reti familiari e delle risorse degli individui attraverso

interventi personalizzati e domiciliari;

il decentramento delle politiche sociali e la valorizzazione delle risorse

territoriali locali;

l’integrazione fra politiche sociali, economiche e di sviluppo, con gli

interventi sanitari, scolastici, formativi, di prevenzione e rieducazione e di

sicurezza dei cittadini;

la concertazione e cooperazione tra i diversi soggetti delle istituzioni

pubbliche e del terzo settore.

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La Carta dei Servizi Sociali del Piano di Zona Sociale Ambito NA28 si ispira ai

principi di:

Comunicazione e trasparenza

I cittadini, di fronte ad un bisogno o un disagio sociale, devono sapere dove

andare ed a chi rivolgersi; il cittadino deve conoscere quali sono le “porte

d’accesso ai servizi”.

Il Piano di Zona deve diffondere l’informazione sulle procedure, sui servizi e sulla

loro modalità di erogazione in modo trasparente, semplice, capillare, completo

ed aggiornato con cortesia, educazione, rispetto e disponibilità da parte di tutti

gli operatori.

Il Piano di Zona deve fare il massimo sforzo per sviluppare la capacità di ascolto

dei bisogni del cittadino, che deve avere l’opportunità di esprimersi nelle forme

che gli sono più congeniali.

Uguaglianza

Significa che, a parità di esigenze, i servizi devono essere forniti in modo uguale

a tutti gli utenti, senza distinzioni di razza, sesso, nazionalità, religione ed

opinione politica.

Equità

Significa che tutti gli operatori sono impegnati a svolgere la loro attività in modo

imparziale, obiettivo e neutrale nei confronti di tutti gli utenti.

Rispetto della persona

Significa che l’attenzione centrale deve essere posta alla persona nel pieno

rispetto della sua dignità, qualunque siano le sue condizioni fi siche o mentali,

culturali o sociali, con cortesia, educazione, rispetto e disponibilità da parte di

tutti gli operatori.

Continuità

Significa che il servizio deve essere erogato in modo regolare e continuativo,

compatibilmente con le risorse ed i vincoli.

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Efficienza ed efficacia

Le risorse disponibili devono essere impiegate nel modo più razionale ed oculato

al fine di produrre i massimi risultati possibili in termini di benessere degli utenti

e di gratificazione del personale.

Verifica della qualità

Il Piano di Zona adotta sistemi di valutazione, i cui risultati, previa verifica al

tavolo di concertazione, sono messi a conoscenza di tutti i cittadini, per

monitorare costantemente il livello delle prestazioni di ciascun servizio.

Consapevole che migliorare la qualità dei servizi significa renderli sempre più

conformi alle aspettative degli utenti ed alle nuove esigenze della società in

trasformazione, il Piano di Zona si impegna ad effettuare sondaggi e rilevazioni

per conoscere come gli utenti giudicano il servizio. Le rilevazioni periodiche

riguarderanno gli aspetti organizzativi, sociali, educativi dei servizi, prevedranno

una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare proposte.

Integrazione dei servizi

Una volta individuata la porta d’accesso, l’utente ha diritto di trovarsi di fronte a

punti unitari di riferimento dove l’informazione e l’erogazione stessa dei servizi

deve risultare, il più possibile, integrata e completa.

Personalizzazione

Significa che il Piano di Zona deve modellare l’erogazione dei servizi in rapporto

alle esigenze del singolo, in relazione al suo stato di minore, disabile o anziano,

assicurando al massimo grado possibile il diritto della persona ad una scelta

libera e consapevole.

Partecipazione

Il Piano di Zona promuove il coinvolgimento degli utenti curando l’informazione

sui servizi, sulle procedure di accesso, sulle modalità di erogazione e la

partecipazione alla verifica della qualità erogata.

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I PRINCIPI FONDAMENTALI “La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di

interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita,

pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o

riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare,

derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non

autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione”. (Art. 1 della

“Legge-quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi

sociali” - riforma dell’assistenza - approvata in data 8 novembre 2000 con il

numero 328).

Il Piano di Zona Sociale dell’Ambito NA28 nell’accogliere e far propri i principi

fondamentali definiti nell’art. 1 della legge 328/2000 nonché quelli descritti nella

legge regionale 11/2007 ed in base alle direttive e alle indicazioni poste nel

Piano Sociale Regionale, si impegna a rispettare i principi ispiratori e a garantire

i diritti di:

accesso: ogni cittadino ha diritto di accesso ai servizi ed inoltra regolare

istanza agli uffici competenti, presso i quali deve essere accolto con

educazione, cortesia, disponibilità e attenzione;

informazione: ogni cittadino ha diritto a ricevere informazioni sulle

modalità di erogazione dei servizi e documentazione relativa alle

prestazioni ricevute;

trasparenza: ogni cittadino ha diritto a conoscere in qualunque momento

l’andamento delle proprie pratiche;

rispetto della persona: ogni cittadino ha diritto alla riservatezza ed al

rispetto della propria dignità personale;

tutela della riservatezza e della privacy: ogni cittadino ha diritto alla

riservatezza e alla privacy ai sensi della normativa vigente;

fiducia e decisione: ogni cittadino ha diritto ad ottenere fiducia quando

fornisce informazioni sulla propria condizione e i propri bisogni e a

conservare la propria sfera di decisione e responsabilità in merito alla

propria vita;

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reclamo e riparazione del danno: ogni cittadino ha diritto a presentare

reclamo, ottenere risposta ed eventuale riparazione del danno subito in

tempi brevi;

salvaguardia: il Piano Sociale di Zona NA28 si riserva di eseguire

controlli finalizzati ad accertare la veridicità delle informazioni fornite dai

cittadini. I cittadini beneficiari di servizi, le cui dichiarazioni risultino non

veritiere, oltre a incorrere nelle sanzioni penali previste dalle leggi vigenti,

sono tenuti alla restituzione delle somme indebitamente percepite.

Nel rispetto dei principi sopra richiamati, il Piano di Zona intende restituire

centralità ai cittadini e dar loro la possibilità di determinare la validità del servizio

pubblico, la soddisfazione dei loro bisogni ed il mantenimento del loro

benessere. In particolare, si vuole dare priorità ai cittadini più deboli, a coloro

cioè, che sperimentano maggiormente situazioni di difficoltà personale e di

svantaggio sociale.

LA MAPPA DEI SERVIZI “Nella Carta dei servizi sono definiti i criteri per l’accesso ai servizi, le modalità

del relativo funzionamento, le condizioni per facilitarne le valutazioni da parte

degli utenti e dei soggetti che rappresentano i loro diritti, nonché le procedure

per assicurare la tutela degli utenti”. (Art. 13 – legge 328/2000).

Le tipologie di servizi e prestazioni sociali programmate e realizzate dall’Ambito

NA28 per rispondere alle esigenze e ai bisogni nelle aree delle responsabilità

familiari, dei diritti dei minori, delle persone anziane, di contrasto della povertà,

dei disabili e delle droghe, hanno attribuito un ruolo importante ai livelli essenziali

delle prestazioni sociali.

Gli interventi descritti nelle schede che seguono si riferiscono non solo ai livelli

essenziali delle prestazioni sociali erogate e stabilite secondo le caratteristiche

ed i requisiti fissati dalla programmazione nazionale, regionale e di Ambito, ma

anche a tutti gli altri servizi attivati, e non considerati essenziali, in tutto l’Ambito

NA28.

Nella presente sezione i servizi sono stati divisi per aree prioritarie d’intervento.

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Area Responsabilità familiari

AREA DI

INTERVENTO

RESPONSABILITÀ FAMILIARI

NOME DEL PROGETTO

CENTRO PER LE FAMIGLIE - SERVIZIO

INTEGRATO A SOSTEGNO DELLE RESPONSABILITÀ FAMILIARI

FINALITÀ

Il Centro per le famiglie è un servizio che si rivolge prioritariamente alle famiglie con figli minori, ma intende rappresentare un luogo di incontro per tutti, singoli, coppie, genitori e futuri genitori in cui poter vivere, condividere e costruire insieme esperienze significative per la promozione del benessere familiare e sociale. É il punto d’incontro dove potersi ritrovare per esplicitare bisogni, chiedere informazioni, confrontarsi con altre famiglie e con gli operatori, co-progettare attività, sviluppare relazioni, o passare semplicemente del tempo insieme. È quindi prima di tutto uno spazio da vivere, un’opportunità per condividere e co-costruire esperienze, per facilitare la creazione di risposte ai diversi bisogni della vita quotidiana.

OBIETTIVI

Prevenire le problematiche familiari e minorili relative alle situazioni di separazione, divorzio o conflittualità familiare;

Fornire un setting sicuro, focalizzato sul minore, per visite e scambi tra genitori e figli, tra nonni e nipoti, tra parenti significativi e minori tra cui si è interrotta la relazione;

Offrire uno spazio neutro in cui affrontare la rottura relazionale che si è venuta a creare tra genitori e figli;

Offrire uno spazio di confronto e sostegno sulle eventuali conflittualità al fine di raggiungere accordi condivisi per una genitorialità partecipata;

Sperimentare nuove forme di supporto all’evoluzione del sistema familiare;

Sostenere singoli, coppie e famiglie dal punto di vista giuridico legale;

Fornire ai genitori e all’eventuale contesto familiare uno spazio di mediazione familiare, in cui sostenere la relazione genitoriale, in

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situazioni di crisi e di conflittualità, con l’eventuale coinvolgimento dei figli;

Offrire sostegno agli adolescenti, che si confrontano con le varie difficoltà evolutive proprie della fase di crescita;

Aiutare i figli ad affrontare i cambiamenti emozionali ed organizzativi legati alla separazione dei genitori o alla ricostituzione di un nuovo nucleo familiare;

Sostenere e valorizzare la condivisione della genitorialità;

Attivare “Gruppi di parola”.

DESTINATARI

Il centro per famiglie è rivolto a:

Famiglie;

neo-genitori;

famiglie in fasi delicate del ciclo vitale;

famiglie a rischio di esclusione sociale;

famiglie monoparenitali;

famiglie omogenitoriali;

famiglie immigrate;

famiglie con figli adolescenti;

genitori in fase di separazione;

genitori separati o in fase di divorzio;

Minori appartenenti a famiglie a rischio di disagio sociale e psicologico;

Bambini e adolescenti.

SEDE

Il Centro per le Famiglie del Comune di San Giorgio a Cremano si trova in Via Giuseppe Mazzini, 8 c/o il Centro Polifunzionale. È aperto lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9.30-12.30, solo il mercoledì aperto dalle ore 15.30-17.30. Il Centro per le Famiglie del Comune di San Sebastiano al Vesuvio si trova in Piazza Capasso c/o la sede del Comune. È aperto il mercoledì dalle ore 9.30-12.30.

MODALITÀ DI ACCESSO

Per accedere al servizio si può presentare domanda allo sportello PUA o all’ufficio dei Servizi Sociali territorialmente competente dell’ambito. Il servizio viene erogato previa valutazione dell’Assistente Sociale delle condizioni socio-familiari del richiedente.

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AREA DI INTERVENTO: MINORI e FAMIGLIE

AREA DI INTERVENTO

MINORI

NOME DEL PROGETTO

SERVIZIO DI TUTORAGGIO EDUCATIVO PROGETTO “OLTRE LE NUVOLE”

FINALITÀ

Il Progetto “Oltre la Nuvole” nasce per sostenere nuclei genitoriali favorendo il superamento delle situazioni di disagio delle famiglie con minori soprattutto nelle aree educative e formative. Prevede la messa in campo di due azioni alternate tra loro:

Tutoraggio domiciliare: in questo caso si privilegia, attraverso le visite domiciliari e quindi della presa incarico, il rapporto individuale educatore\minore;

Ludoteca: in questo caso si favorisce, attraverso attività ludico\ricreative mirate alla cura delle relazioni e attività di socializzazione\integrazione del gruppo, l’integrazione dei minori con il gruppo dei pari realizzata. Le attività si svolgono durante l’orario pomeridiano dopo un primo momento dedicato al sostegno scolastico. La ludoteca è attiva il lunedì, martedì e mercoledì dalle 15.00 alle 18.00, il martedì e il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.30.

OBIETTIVI

Sostenere il minore ed il suo nucleo familiare nel recupero dei legami familiari e sociali, attraverso legami di fiducia con adulti significativi, con il coinvolgimento in attività culturali, ludico, ricreative;

Sostegno alla genitorialità, potenziando la capacità genitoriali della famiglia nello svolgimento dei propri compiti educativi;

Implementare la conoscenza e la comunicazione dei servizi per le famiglie presenti nell’ambito territoriale.

DESTINATARI

Minori in età scolare dai 6 ai 14 anni con le loro famiglie residenti nell’ Ambito NA28 (Comune di San Giorgio a Cremano e San Sebastiano al Vesuvio).

SEDE Presso il Centro Polifunzionale in via Mazzini n. 8 di San Giorgio a Cremano.

MODALITÀ DI ACCESSO

Per accedere al servizio si può presentare domanda allo sportello PUA o all’ufficio dei Servizi Sociali territorialmente competente dell’ambito.

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AREA DI INTERVENTO: INFANZIA E ADOLESCENZA

AREA DI INTERVENTO

MINORI

NOME DEL PROGETTO

SERVIZIO DI Educativa di strada

FINALITÀ

Il servizio di Educativa di Strada si caratterizza per la flessibilità strutturale ed organizzativa, per la mobilità degli operatori e per l’assenza di attività predefinite: esso promuove lo sviluppo della comunità locale e la sua capacità di fornire risposte alle istanze dei giovani e degli adolescenti che vivono all’interno o ai margini del loro contesto di appartenenza. Le modalità di coinvolgimento dell’utenza sono informali e si basano sul contatto diretto degli educatori-operatori con gli adolescenti raggiunti nelle scuole, nei luoghi di aggregazione, in strada, anche con l’unità-mobile di strada.

OBIETTIVI

riduzione del senso di solitudine e abbandono sperimentato da molti ragazzi già all’interno della famiglia e poi confermato all’esterno;

ridurre l’approccio alle sostanze e le dipendenze patologiche attraverso:

a. diversificazione dei piaceri, in modo da offrire esperienze piacevoli alternative e concorrenziali o aggiuntive rispetto a quelle legate alle sostanze e/o al gioco d’azzardo;

b. anticipo della presa in carico da parte del Ser.T. e di altri Servizi sanitari, riducendo il periodo che intercorre tra la prima assunzione di sostanza o l’inizio della dipendenza patologica e il contatto col servizio. Il rapporto con gli educatori di territorio può rendere “friendly”, amichevole, il contatto con l’istituzione.

contrastare il fenomeno del bullismo: attraverso interventi di sensibilizzazione e di formazione nelle scuole del territorio;

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favorire l’inserimento sociale e lavorativo attraverso:

a. sviluppo di attitudini e capacità dei ragazzi e di abilità sociali;

b. reinserimento di alcuni ragazzi nel circuito scolastico;

c. reinserimento nel più ampio “circuito

formativo”;

d. facilitazione dell’inserimento nel mondo del lavoro in collaborazione con il Centro per l’Impiego, anche sotto forma di stages, tirocini, borse-lavoro;

e. aumento della coesione di gruppo, della

cooperazione e del senso della collettività;

f. miglioramento della competenza

sociale e relazionale, la conoscenza di se stessi e degli altri, e la capacità di progettazione del proprio futuro.

DESTINATARI

Preadolescenti e adolescenti.

SEDE

Presso il Centro Polifunzionale in via Mazzini n. 8 - San Giorgio a Cremano (NA).

MODALITÀ DI ACCESSO

Per accedere al servizio si può presentare domanda allo sportello PUA o all’ufficio dei Servizi Sociali territorialmente competente dell’ambito.

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AREA DI INTERVENTO: AREA NON AUTOSUFFICIENTI – FONDO NON AUTOSUFFICIENZE.

AREA DI INTERVENTO

NON AUTOSUFFICIENTI

NOME DEL PROGETTO

SERVIZIO DI L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI

“CURE DOMICILIARI INTEGRATE PER PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI” – FNA

FINALITÀ

L'ADI è un servizio rivolto ad anziani in condizioni di limitata autosufficienza, che necessitano, oltre a prestazioni di assistenza domiciliare di tipo sociale anche di prestazioni sanitarie che possono essere erogate in un contesto domiciliare e che non richiedono, pertanto, il ricovero in strutture residenziali sanitarie o ospedaliere. Relativamente al servizio oggetto di gara, le prestazioni sono erogate da operatori OSS e OSA così come previste dal progetto e che operano al fine di limitare la permanenza o il ricovero degli anziani in strutture sanitarie ed ospedaliere e di favorire la continuità delle relazioni sociali, limitando il rischio di emarginazione sociale e prevenendo la degenerazione del quadro clinico.

OBIETTIVI

Con la presente proposta progettuale, si perseguono i seguenti obiettivi:

favorire la permanenza a domicilio delle persone in condizioni di limitata autonomia, evitando l’ospedalizzazione impropria;

consentire alle stesse una vita di relazione;

fornire assistenza in maniera unitaria ed integrata;

favorire ed aumentare le possibilità di mobilità territoriale ed extraterritoriale;

potenziare e razionalizzare tutte le risorse operative contestuali.

L'intervento assistenziale va colto nella sua dimensione globale ed olistica e deve necessariamente collocarsi al servizio della soggettività del paziente, spostando l'attenzione dalla malattia alla persona del malato ed ai suoi bisogni. Da qui discende la notevole importanza che negli

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ultimi anni viene data al concetto di qualità di vita. In particolare, rispetto alla qualità di vita della persona assistita, risulta di notevole importanza il contesto sociale dell’individuo e la sua organizzazione di personalità, che guida l’attribuzione di significato data alla propria malattia e agli eventi da essa dipendenti e a essa correlati; vi sono, infatti, interazioni estremamente complesse tra i problemi oggettivamente presenti nella vita di un individuo, l’esperienza soggettiva di questi problemi, il modo in cui la persona valuta questa propria esperienza e la presenza di variabili “protettive”, quali, ad esempio, l’adozione di particolari strategie di coping, l’ambiente sociale, relazionale e familiare. E’ stato dimostrato che tali fattori costituiscono un elemento importante nella valutazione clinica, da molti punti di vista, non solo per una stima della qualità della vita ma anche come parametri di outcome clinico e come predittori di compliance rispetto alle prescrizioni sanitarie. In tale prospettiva, gli obiettivi progettuali si ispirano ai seguenti presupposti:

Multidimensionalità dei concetti di salute e malattia (secondo il modello bio-psico-sociale);

Centralità del paziente e delle sue auto-valutazioni.

Opportunità di considerare nel processo di cura la qualità di vita del paziente, la sua organizzazione di personalità, il sistema familiare e la presenza o assenza di variabili psicosociali ‘protettive’.

DESTINATARI

Il servizio è rivolto a malati che pur non presentando criticità specifiche o sintomi particolarmente complessi hanno bisogno di continuità assistenziale ed interventi programmati.

SEDE

Territorio dell’Ambito NA28 – San Giorgio a Cremano e San Sebastiano al Vesuvio.

MODALITÀ DI ACCESSO

Per accedere al servizio si può presentare domanda allo sportello PUA o all’ufficio dei Servizi Sociali territorialmente competente dell’ambito.

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AREA DI INTERVENTO: INSERIMENTO LAVORATIVO

AREA DI

INTERVENTO

DISABILI

NOME DEL PROGETTO

SERVIZIO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA

E FORMATIVA DI PERSONE CON DISTURBI PSICHICI

FINALITÀ

Oggi è definitivamente accettato e documentato il riconoscimento dei benefici prodotti dalle attività legate all'inserimento lavorativo dei disabili psichici. Benefici riscontrabili sia sul paziente psichiatrico che, come effetto di ricaduta, sul contesto sociale di appartenenza. Infatti il lavoro è un valore che contribuisce a realizzare l’uomo oltre che a fornire la possibilità di sostentamento. In ogni persona che diviene adulta ed inizia a lavorare con professionalità, aumentano sicurezza, autostima e spirito d’iniziativa. Considerata la difficoltà che i soggetti con disabilità incontrano nel trovare un’occupazione, difficoltà ulteriormente amplificata dal contesto socio-culturale ed economico di riferimento, si ritiene necessario prevedere e realizzare progetti di inserimento socio-lavorativo utilizzando uno strumento ormai sufficientemente validato quale quello della borsa di formazione lavoro.

OBIETTIVI

Gli obiettivi a cui mirano le attività e gli interventi del Servizio, sono:

la promozione di occasioni di apprendimento finalizzate ed eventuali inserimenti professionali e/o formativi più complessi;

lo sviluppo e/o il potenziamento delle abilità residue dei soggetti coinvolti;

l’attivazione di processi di socializzazione al

lavoro;

la rimozione degli ostacoli che aggravano la condizione di disabilità;

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l’accompagnamento e l’orientamento dei soggetti nei processi di integrazione e reinserimento sociale;

la prevenzione e la tutela dell’inserimento del disabile in tutte le realtà sociali individuate dalla famiglia e/o dal disabile;

il sostegno del disabile nelle proprie scelte

professionali e sociali;

il graduale inserimento lavorativo, ove possibile;

l’acquisizione di abilità socio-professionali-formative;

Il raggiungimento anche di modesti gradi di

autonomia;

La creazione di occasioni di incontro, svago e partecipazione alla vita sociale al fine di realizzare un ottimale processo di integrazione sociale.

DESTINATARI

I destinatari dell’intervento progettato sono persone con problemi di salute mentale in età lavorativa, residenti nei Comuni di San Giorgio a Cremano e San Sebastiano al Vesuvio, in carico ai Servizi di Salute Mentale e ai Servizi Sociali dei due Comuni dell'Ambito.

SEDE

Territorio dell’Ambito NA28 – San Giorgio a Cremano e San Sebastiano al Vesuvio.

MODALITÀ DI ACCESSO

Per accedere al servizio si può presentare domanda allo sportello PUA o all’ufficio dei Servizi Sociali territorialmente competente dell’ambito.

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Accessibilità ai Servizi Il Piano Sociale di Zona NA28 si impegna a garantire l’accesso dei cittadini ai

Servizi attraverso sia il Servizio di Segretariato Sociale che il Servizio PUA (Porta

Unica di Accesso), servizi istituiti sia presso il Comune di San Giorgio a Cremano

(Capofila) che presso il Comune di San Sebastiano al Vesuvio. Servizi territoriali

dell’Ambito NA28, che garantiscono la presenza giornaliera degli operatori dal

Lunedì al Venerdì ed ai seguenti contatti.

Ufficio di Piano dell'Ambito N28:

presso il Comune Capofila di San Giorgio a Cremano (NA) - Piazza

Vittorio Emanuele II - n. 10 - Cap. 80046;

presso il Comune di San Sebastiano al Vesuvio (NA) - Piazza R.

Capasso n. 1 – Cap. 80040;

PEC: [email protected];

EMAIL: [email protected];

TEL: 081/5654408.

Meccanismi di tutela Il Piano Sociale di Zona NA28 garantisce agli utenti ed ai loro familiari, attraverso

colloqui, schede di gradimento, etc., il diritto di presentare agli operatori ed al

responsabile dell’UPZ osservazioni, suggerimenti e critiche. In caso di mancata

risposta, l’interessato può comunque attivare la procedura di formale reclamo

purché sottoscritto.

Procedura Il Piano di Zona garantisce a tutti gli utenti la possibilità di sporgere reclamo

contro disservizi, atti o comportamenti ritenuti non corretti o che abbiano limitato

la fruibilità delle prestazioni segnalando il caso verbalmente al Responsabile

dell’Ufficio Piano di Zona, utilizzando apposito modulo allegato. Le segnalazioni

pervenute per via telefonica o mediante colloquio sono verbalizzate, a cura del

Responsabile dell’Ufficio Piano di Zona su apposita scheda completa dei dati

identificativi del soggetto per le comunicazioni successive. Il Responsabile

dell’Ufficio Piano di Zona risponde immediatamente ai ricorrenti nei casi in cui il

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contenuto della segnalazione sia di agevole definizione. Nei casi in cui sia

necessario avviare un’istruttoria, Il Responsabile dell’Ufficio Piano di Zona

risponde comunque entro 30 giorni. Il Responsabile dell’Ufficio Piano di Zona

istruisce e trasmette la pratica, entro 3 giorni, al responsabile della funzione

sociale dell’Ambito. Il Coordinatore della funzione Sociale, predisposti gli

accertamenti necessari, fornisce al responsabile dell’u.d.p. entro 15 giorni, tutti

gli elementi utili per una adeguata risposta all’interessato. Trascorsi, senza esito

positivo, i 15 giorni per la risposta da parte del responsabile della funzione

Sociale, il responsabile u.d.p. invia un sollecito di risposta. Se entro i 5 giorni

successivi l’ufficio non si attiva, il Responsabile dell’u.d.p., scaduto il trentesimo

giorno, invia una nota interlocutoria al cittadino con l’invito a contattare

direttamente il responsabile della funzione Sociale.

Qualora i soggetti interessati non ritengano soddisfacenti gli esiti ottenuti in prima

istanza dal Responsabile u.d.p., l’esame del reclamo potrà essere sottoposto al

Sindaco del Comune capofila dell’Ambito NA28, secondo le modalità seguenti:

inviando per posta una richiesta scritta in carta semplice;

all’indirizzo email: [email protected];

recandosi di persona presso l’Ufficio del Sindaco del Comune Capofila,

che ha sede in P.zza Vittorio Emanuele – San Giorgio a Cremano (NA),

negli orari di apertura al pubblico.

Il Sindaco del Comune capofila, nell’esame del reclamo, esercita i poteri a lui

conferiti ed in particolare:

verifica la regolarità del procedimento, chiede notizie sullo stato degli atti,

ne sollecita la conclusione nei termini previsti dalla legge;

può consultare le pratiche e ottenere copia di ogni atto e documento

relativo all’oggetto del proprio intervento;

aiuta il cittadino ad ottenere il rispetto delle norme sulla trasparenza

amministrativa;

può convocare il responsabile dell’u.d.p. per ottenere chiarimenti sullo

stato di una pratica.

21

Il Responsabile dell’u.d.p. deve mettere a disposizione la documentazione

relativa alle prestazioni ricevute, per ogni utente e per coloro che ne hanno

legalmente diritto, entro il minor tempo possibile. Ogni eventuale rimborso

all’utente interessato per somme versate e non dovute sarà disposto, accertato il

diritto, entro il termine massimo di giorni 60 dalla richiesta.

N.B. Il ricorso al Sindaco del Comune capofila non interrompe i termini di

prescrizione per un eventuale ricorso giurisdizionale.

Standard di qualità Obiettivo principale del Piano di Zona dell’Ambito NA28 è quello di:

Utilizzare tutte le risorse strutturali, tecnologiche e professionali atte a

soddisfare i bisogni espressi dai cittadini residenti nell’Ambito;

Garantire una corretta informazione sull’organizzazione e sull’accesso ai

servizi, sulla tipologia dei servizi esistenti nell’Ambito territoriale, nonché

un maggior conforto ambientale ed assistenziale durante tutta la durata

dell’erogazione del servizio.

RIFERIMENTI NORMATIVI La Carta dei Servizi è stata realizzata con riferimento a:

Legge n. 241 del 7 agosto 1990 “Nuove norme in materia di procedimento

amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi”;

Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994

“Principi sulla erogazione dei servizi pubblici”;

Legge n. 273 dell’11 luglio 1995 “Misure per la semplificazione dei

procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell’efficienza delle

pubbliche amministrazioni”;

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 1995

“Schema generale di riferimento per la predisposizione delle Carte dei

servizi pubblici del settore previdenziale e assistenziale”;

Legge 8 novembre 2000, n.328 “Legge quadro per la realizzazione del

sistema integrato di interventi e servizi sociali”;

22

Delibera Giunta Regionale della Campania n. 1835 del 20 novembre 2008

“Schema generale di riferimento della carta dei servizi sociali e della carta

della cittadinanza sociale nella Regione Campania” ex art. 26;

Legge regionale n. 11 del 23 ottobre 2007 “Legge per la dignità e la

cittadinanza sociale. Attuazione della legge 8 novembre 2000, n.328”;

Legge Regionale n. 15 del 06/07/2012 “Misure per la semplificazione, il

potenziamento e la modernizzazione del sistema integrato del welfare

regionale e dei servizi per la non autosufficienza”, che modifica la

precedente L.R. 11/07;

Decreto Autorità di gestione n. 4 del 20 marzo 2013 “Adozione del primo

atto di riparto delle risorse finanziarie del Programma Nazionale servizi di

cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti, a favore degli Ambiti e

Distretti socio-sanitari aventi sede nelle quattro Regioni dell'obiettivo

"Convergenza" 2007-2013 (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), che

viene suddiviso in due allegati - Servizi di cura all'infanzia e Servizi di cura

agli anziani non autosufficienti”.

Piano di Zona Sociale Ambito Territoriale NA28