Carta dei Servizi - Associazione Casa Nostra · ormai da più di 40 anni, in campo sociale, a...
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Carta dei Servizi
“Ciascuno cresce solo se sognato” (D. Dolci)
Corso Casale, 246 – 10132 – Torino - tel 011.898.05.65 - fax 011.898.08.34
www.associazionecasanostra.it
Filastrocca per fare pace
Parlami, amico
Ascolta ciò che dico
Se non mi parli il cielo
Resta tagliato in due
E le parole amare, mie e tue
Poi diventano un mare
Che non sappiamo più attraversare
Ma se prima che tutto si rovini
Ci sediamo vicini
E ne parliamo insieme
Allora le parole sono un seme
Che poi diventa un albero
Che poi diventa un bosco
Dove mi riconosci, e io ti riconosco
E senti ciò che dico
Ci pensi, e se ti piace
Tu ritorni mio amico:
E questa qui è la pace
(Bruno Tognolini)
Grazie a tutti i bambini, ragazzi, mamme, operatori, volontari
che insieme hanno fatto e fanno crescere Casa Nostra.
INDICE
INDICE ................................................................................................................................................................ 1
1. Premessa ................................................................................................................................................... 1
2. Cos’è Casa Nostra ...................................................................................................................................... 2
3. Organigramma dell’Associazione Casa Nostra .............................................................................................. 7
4. Principi generali della Carta dei Servizi ......................................................................................................... 8
5. Il progetto pedagogico-educativo .............................................................................................................. 10
6. Le attività .................................................................................................................................................... 14
7. Il personale .................................................................................................................................................. 16
8. Il piano economico ...................................................................................................................................... 18
9. La qualità ..................................................................................................................................................... 19
10. Questionari di soddisfazione-apprezzamento e analisi punti di criticità .................................................. 20
11. Regolamento per le visite protette ........................................................................................................... 24
12. Il volontariato ............................................................................................................................................ 26
Allegati ............................................................................................................................................................. 30
Progetto comunità La Base
Progetto comunità Lo Scoiattolo
Progetto comunità L’Altalena
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1. Premessa
La Carta dei Servizi, secondo le indicazioni emanate con la legge 328 del 2000, art. 13, è lo
strumento di cui Casa Nostra si fornisce per informare in modo chiaro e corretto relativamente
agli interventi, obiettivi, servizi offerti della struttura, nonché stile lavorativo, approccio
conoscitivo-culturale, rete formale e informale via, via costruita. Crediamo sia indispensabile
un approccio sintetico ma, al contempo, delucidativo di quanto Casa Nostra intende fare e fa,
ormai da più di 40 anni, in campo sociale, a favore di bambini e ragazzi che vivono gravi
disagi familiari ed anche di mamme temporaneamente in grandi difficoltà nello svolgere la loro
funzione genitoriale.
Nel presente documento sono presenti: una sintetica ricostruzione della storia e del presente di
Casa Nostra; la tipologia di intervento e le radici e matrici culturali, conoscitive,
metodologiche; le attività, il personale, cioè tutto ciò che consente la realizzazione degli
obiettivi di lavoro; la qualità, cioè la modalità e gli strumenti per accertare la presenza di azioni
qualitativamente significative.
“Bisogna essere molto grandi per abbassarsi a
capire il mondo dei bambini” (K. Gibran)
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2. Cos’è Casa Nostra
L’Associazione Casa Nostra, fin dalla sua costituzione avvenuta nell’anno 1966, e in particolare
dal 1976, ha come scopo principale quello di accogliere, nelle proprie Comunità-alloggio, i
minori con situazioni di disagio personale e/o familiare pregiudizievoli per la loro serena
crescita psicofisica e la loro realizzazione. Inoltre supporta le madri con bambini che abbiano
una situazione familiare a rischio.
Ad oggi l’Associazione gestisce due comunità alloggio per minori e una comunità
mamma/bambino.
I principali obiettivi che ci si prefigge sono:
- la tutela del minore e il soddisfacimento dei bisogni primari quali la salute, l’assistenza,
l’educazione e l’ istruzione;
- il supporto e l’educazione del bambino per un equilibrato sviluppo psico-affettivo,
cognitivo, emotivo e relazionale;
- la cura e la riabilitazione dei minori che hanno una personalità "ferita" dalla propria
storia, come nei casi di abuso e/o di maltrattamento.
La comunità mamma/bambino è composta da 6 mini-alloggi atti ad ospitare mamme che
con i loro figli vogliono affrontare e superare i loro problemi. Nel percorso sono accompagnate
da personale specializzato e da educatrici con le quali concorrono alla predisposizione di un
piano educativo personalizzato e finalizzato alla realizzazione di una vita responsabile,
autonoma e in armonia con sé e con gli altri.
In questi anni l’Associazione ha operato e tuttora opera al fine di favorire, in tempi brevi, il
rientro in famiglia dei minori ospiti. Nei casi in cui non fosse possibile tale soluzione e si
prevedesse l’affidamento eterofamiliare o l’adozione, gli operatori, insieme con i Servizi Sociali
di riferimento, sono attenti e pronti a sostenere il minore nella rielaborazione graduale del
distacco dalla famiglia naturale e nell’accettazione del nuovo nucleo familiare, aiutando a
viverlo come una scelta personale e non come un’imposizione esterna e neppure come un
tradimento nei confronti della famiglia d’origine. Nell’ambito dell’affidamento familiare,
l’Associazione da sempre è fortemente coinvolta nel formare singoli, coppie, famiglie al fine di
offrire ai minori figure adulte amiche in grado di garantire sostegno, sicurezza, stabilità,
affetto, punti di riferimento e luoghi sicuri per il loro agire quotidiano.
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Le comunità alloggio dell’Associazione sono collocate in due strutture ai piedi della collina
torinese, a 10 minuti dal centro della città. Gli edifici sono circondati da un ampio parco
destinato a zona verde. Al suo interno si trovano delle aree attrezzate per il gioco e il tempo
libero.
Nel primo edificio è situata la comunità alloggio m/b “La Base”. All’interno di questo
edificio sono messi a disposizione degli spazi per accogliere ed ospitare “incontri in luogo
neutro”, ovvero incontri tra parenti e minori sotto tutela e osservazione degli educatori.
Nel secondo edificio, in Strada Villa D’Agliè, sono situate le due comunità “Lo Scoiattolo”
e “L’Altalena” , per bambini e ragazzi, complessivamente, dai 6 ai 17 anni. Anche in questo
edificio ci sono spazi dedicati per ospitare “incontri in luogo neutro”.
“La Base”
Tipologia struttura Comunità alloggio di risocializzazione mamma-bambino
Tipologia ospiti Mamme sole con i propri figli
Numero max di ospiti 6 nuclei mamma/bambino
Età e genere dei minori 0 -11 anni di ambo i sessi
Coordinatrice responsabile Educatrice professionale laureata
Viene messo a disposizione di ogni singolo nucleo un mini-alloggio provvisto di zona
giorno/notte, un bagno autonomo e un angolo cottura. In più, vengono condivisi tra le ospiti
una sala gioco per i figli, un salottino comune e una lavanderia.
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“Lo Scoiattolo”
Tipologia struttura Comunità alloggio residenziale
Tipologia ospiti Bambini inseriti dai Servizi Sociali e dal TM
Numero max di ospiti 8 minori
Età e genere dei minori 10-17 anni di ambo i sessi
Coordinatore responsabile Educatore professionale laureato
La struttura consta di sei camere da letto all'interno delle quali i ragazzi possono
personalizzare e organizzare i loro spazi. Inoltre sono a disposizione degli ospiti: una sala
giochi, una sala video, un soggiorno, un cucinino, tre bagni (di cui uno accessibile ai disabili) e
un locale ufficio per gli operatori antistante il soggiorno. Si accede alla comunità sia tramite
scale, sia tramite un elevatore accessibile ai disabili.
“L’Altalena”
Tipologia struttura Comunità alloggio residenziale
Tipologia ospiti Bambini inseriti dai Servizi Sociali e dal TM
Numero max di ospiti 10 minori
Età e genere dei minori 6-10 anni di ambo i sessi
Coordinatrice responsabile Educatrice professionale laureata
La struttura consta di sei camere da letto all'interno delle quali gli arredi sono pensati per
consentire ad ogni ospite di avere uno spazio personale. Inoltre sono a disposizione degli
ospiti: una sala giochi, un soggiorno, un cucinino, tre bagni (di cui uno accessibile ai disabili) e
un locale ufficio per gli operatori. Si accede alla comunità sia tramite scale, sia tramite un
elevatore accessibile ai disabili.
Nei periodi di vacanza scolastica, l’Associazione Casa Nostra gestisce due “Centri Vacanze per
minori” nella località montana di Viù (TO) e in quella marina di Celle Ligure (SV). A Viù
vengono accolti, oltre agli ospiti delle proprie strutture di accoglienza, anche bambini e ragazzi
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che necessitano di un periodo di svago e recupero psicofisico a contatto con la natura, oppure
minori che stanno vivendo il passaggio da una famiglia affidataria ad una adottiva, o ancora
minori che necessitano di un periodo di osservazione e tutela in attesa di ospitalità in
comunità alloggio.
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3. Organigramma dell’Associazione Casa Nostra
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4. Principi generali della Carta dei Servizi
I principi generali che crediamo orientino la nostra Carta dei Servizi e quindi il nostro lavoro e
l’offerta a bambini, ragazzi, famiglie, servizi sociali, … sono i seguenti:
- Accoglienza: di persone e non di problemi, con lo scopo principale di “aver cura”
del soggetto nella sua interezza, nella globalità dei suoi bisogni, per il
superamento dei suoi disagi.
- Continuità: di operatori, riferimenti coordinatori, linee di intervento, per garantire
stabilità, costanza, un “ritrovarsi” di ideali concretizzati e di relazioni presenti.
- Deontologia professionale: un credo lavorativo basato su ideali profondi, impegno
effettivo, alta professionalità, capacità di mettersi in discussione, rispetto di ruoli,
mansioni, orari, etica professionale. (v. allegato)
- Differenza: per rimarcare la specificità, l’originalità, la peculiarità di ciascun
soggetto, preso in carico così com’è, “ricco” proprio perché portatore di diversità.
In questo senso le differenze sono una risorsa imprescindibile e molto importante.
- Efficienza ed efficacia: si lavora per conseguire quei risultati che consentano
l’effettivo sostegno a chi è in disagio, permettendo o il rientro nella famiglia
naturale o in famiglia affidataria/adottiva. Si lavora in ottica di verifica costante e
di miglioramento continuo, con l’attenzione mirata a che esista effettiva
soddisfazione da parte dei committenti e degli ospiti.
- Eguaglianza: di accesso, trattamento, sostegno, cura, diritti e doveri.
- Flessibilità: la capacità di ripararsi non dietro al rassicurante “già visto e già fatto”,
ma di mettersi continuamente in discussione per ri-definire approcci, regole,
contenuti, per rispondere davvero ai reali bisogni delle persone.
- Formazione: perché il vero lavoro educativo è una ricerca incessante e continua,
per tutti coloro che operano in Casa Nostra.
- Imparzialità: perché sono necessari con tutti l’obiettività, l’equità, la giustizia, il
rispetto delle leggi e dei regolamenti interni alla struttura di Casa Nostra.
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- Ospite: perché non ci sono “casi” da analizzare o studiare, “utenti” che
usufruiscono dei servizi, “clienti” con cui patteggiare trattamenti, ma persone
accolte.
- Partecipazione: la gestione partecipata favorisce la conoscenza reciproca, la
proposta, l’attivismo, il protagonismo, la possibilità di maggiore investimento in
termini di “recupero” del ben-essere personale ed anche collettivo, il confronto, le
relazioni più profonde e corrette, la gestione servita e partecipata della Casa. Non
per niente si chiama “Casa Nostra”!
- Personalizzazione: perché crediamo fortemente che ogni progetto debba
prospettarsi, originarsi, realizzarsi a partire dalla specifica storia e dai bisogni
specifici di ciascun ospite, inserito, sì, in un contesto collettivo, ma mai
“assimilato” al gruppo, bensì attivo protagonista della propria vita nel contesto
gruppale.
- Privacy: tutti i dati personali e le immagini degli ospiti in possesso di Casa Nostra
sono tutelati dalla legge sulla privacy. Tutti gli operatori e volontari sono tenuti al
segreto professionale.
- Qualità: la condivisione di “mission” e “vision” da parte di tutto il personale è la
primaria garanzia di lavoro significativo; continuamente monitorato, verificato,
confrontato con partnership, committenti, territorio, servizi similari, rete.
La formazione e la supervisione puntuali e costanti, vissuti come diritto/dovere,
obbligo di servizio ed occasioni di crescita professionale aiutano a concorrere
oggettivamente nel perseguimento di quella qualità che possa soddisfare i bisogni
di ospiti, committenti, rete.
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5. Il progetto pedagogico-educativo
Il lavoro pedagogico-educativo degli operatori di Casa Nostra si fonda sulle parole chiave
delineate precedentemente come ispiratrici della prassi educativa e su un approccio che
potremmo sinteticamente delineare come sistemico-relazionale, intendendo col termine il
considerare il soggetto accolto parte di un complesso sistema di vita all’interno del quale le
relazioni sono fondanti e condizionanti l’esistenza, nel bene così come nel male. Nell’ottica
sistemica, l’ospite verrà accolto e compreso (da “comprehendere”, tenere insieme) nella
globalità delle sue dimensioni ed esperienze, non settorializzato rispetto alle problematiche o
alle possibili risoluzioni.
Lavorare con logica sistemico-relazionale, significa collocare la relazione come fondamento e
motore propulsore di ogni possibile cambiamento e fare in modo che l’esperienza in comunità
sia connotato da relazioni accoglienti, serene, di riferimento, sia per quanto riguarda gli
operatori che i coetanei e il contesto generale.
Si tratta allora di investire sulle relazioni, sulle abilità e capacità sociali di ognuno (operatori e
ospiti), su metodologie e strumenti che facilitino i rapporti, la elaborazione consapevole e
partecipata dei problemi, l’autorealizzazione in un contesto di vita che consente di “stare bene”
nonostante il disagio profondo che si vive per la difficoltà del proprio percorso di vita. Il
servizio educativo offerto da Casa Nostra non è volutamente terapeutico, ma pedagogico.
Punta cioè al “qui ed ora”, predisponendo ed attivando quegli interventi che, nel presente,
consentono a bambini/ragazzi e mamme di attivare un processo di autoconsapevolezza e/o
anche solo di “tregua pacificata” rispetto ai tanti problemi della loro vita.
Interessano grandemente, da un lato, la capacità di poter “leggere” (in chiave educativa) ciò
che è successo, ma –ancor di più- di poter far leva sulle risorse presenti per tratteggiare un
futuro di speranza, aperto a nuove modalità di relazione, a nuove conoscenza, al superamento
di qualche limite, all’apprendimento di qualche strategia per vivere serenamente con se stessi
e con gli altri nonostante i problemi. Gli ospiti della struttura di Casa Nostra, infatti, non
vedono “risolti” i loro problemi nella comunità, perché dalla comunità si ri-parte per un nuovo
spaccato di vita. Ciò che però si può fare, in comunità, è dare tregua a malesseri violenti, dare
voce ai disagi profondi, o semplicemente focalizzare l’attenzione su ciò che di buono e bello la
vita, in questo momento offre.
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Casa Nostra è, per molti, una tregua in una “battaglia” che è la loro vita piena di problemi
profondi. Anche la tregua può aiutare a recuperare, ricordare e rammentare ciò che serva,
salvare ciò che è utile e, temporaneamente, prendere le distanza da ciò che fa troppo male.
Ogni ospite è facente parte di un sistema, ed è il sistema che si cerca attivare, con modalità
diversificate, per far sì che il soggetto non sia solo ad affrontare i suoi problemi, ma supportato
da più parti (Casa Nostra, scuola, territorio, servizi, volontari, extrascuola, affidatari,
adottivi,…).
Lavorare con approccio sistemico-relazionale significa aver presenti tutti i componenti del
“sistema” di vita dell’ospite e poterli mettere in connessione, secondo il ruolo e le funzioni che
agli operatori di Casa Nostra competono, sentendosi un punto-rete strategico, ma non l’unico,
che lavora efficacemente solo se in sinergia con tutti gli altri.
Proprio perché non lavoriamo in modo terapeutico, ma educativo, lasciamo ad altri la
costruzione, ricostruzione o decostruzione delle storie personali e familiari, l’approccio al
genogramma di ognuno, la mediazione terapeutica.
A Casa Nostra si offre invece un luogo, un tempo, una casa fisica e relazionale in cui ri-
disegnare la propria fisionomia, anche se deturpata e ferita, in cui rigiocare delle relazioni,
anche se sfiduciati e pessimisti, in cui provare a capire il significato profondo dei semplici gesti
quotidiani che danno senso al vivere di ognuno. Il recupero di una “normale” quotidianità in cui
sperimentare il proprio sé, in continuo confronto con un “noi”, vuole essere lo strumento
d’eccellenza per sperimentare giorni più sereni di quelli appena trascorsi e “attrezzarsi” a
“dipingere” quelli futuri.
Aiutare minori ed adulti nel difficile passaggio da uno stadio/condizione di vita ad un altro,
crediamo significhi offrire loro, da un lato, occhiali (e occhi) per guardare con sguardo un po’
diverso da quello precedente e, al contempo, delle relazioni che sostengano e facilitino ulteriori
esperienze. Accompagnare e non portare, si potrebbe dire; far intravedere e non condurre,
esserci ancor prima di fare;la persona prima del suo problema; la persona non parcellizzata,
ma presa in carico totalmente e nella quotidianità; la persona non sola, ma nel contesto che gli
offriamo; la persona che non riceve “prediche” o consigli, ma concrete azioni di fiducia,
serenità, onestà, lealtà, correttezza, condivisione, confronto, anche sfogo e conflitto, insieme a
riferimenti, coerenza, persone che stanno “con”.
Dai molti anni di esperienza di Casa Nostra, si evince che sono proprio le relazioni significative,
insieme ai progetti e alle azioni coordinate efficacemente e agli interventi corretti, mirati,
coerenti, a fare la differenza e offrire a bambini, ragazzi e mamme con vite tribolate, nuove
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effettive opportunità di vita (lavorando, se si può, sul nucleo familiare originario o per efficaci
affidi e/o adozioni). Gli operatori sono molto attenti che le comunità non siano vissute come
alternative e/o sostitutive della famiglia, ma occasioni di tregua e rilancio all'interno di progetti
chiari, onestamente e professionalmente portati avanti bene da vari operatori.
Per questo nodo strategico dell'approccio sistemico-relazionale è il lavoro in rete, non
appendice o “male necessario”, ma tassello imprescindibile di azione all'interno del grande
sistema in cui la stessa Casa Nostra è inclusa, inserita, integrata.
Le aree importanti su cui a livello pedagogico-educativo, si lavora quotidianamente sono tre,
sempre strettamente interconnesse con la grande area della cura del Sé (fisico, emotivo,
psicologico):
a) area affettiva relazionale
Si lavora per instaurare con gli ospiti una relazione significativa capace di contenere il
disagio, la paura, le emozioni anche di aggressività e rabbia e al contempo, stimolare
la fiducia, l'apertura, il riconoscimento di capacità e abilità, la realizzazione ed
espressione di se stesso
b) area cognitiva
Le storie dolorose che segnano la vita degli ospiti incidono negativamente anche sul
pensiero, l'attenzione, la concentrazione, l’impegno nell'applicazione dello studio e
della ricerca, la proliferazione di pensieri (e quindi poi atteggiamenti) negativi o di
chiusura. Si lavora per accogliere anche questi stati di disagio e stimolare
concettualità, apprendimenti positivi rinforzati, difficoltà (scolastiche e no) sostenute,
organizzazione dei processi di autonomia e autorealizzazione. Si cerca di stimolare, in
modo vario e variegato, per attivare nuovo stupore, interesse e la messa in gioco di
nuove abilità o la riscoperta di quelle che già esistono, ma magari sono poco utilizzate.
c) area sociale
Vivere profondi disagi incide anche sulla quantità e qualità delle relazioni. Si tratta di
lavorare per attenuare ansia, timori, fughe nell'isolamento, aggressività, provocazioni,
ribellioni, non rispetto delle regole, facendo leva su stimolanti situazioni di vita
collettiva, foriere di nuove, positive, fiduciose relazioni con gli altri (educatori, coetanei,
volontari). L'“allenamento” relazionale connotato da esperienze di vera accoglienza e
comprensione aiuta a predisporre ad avere motivazione e volontà per poter
riprogettare la propria vita, avendo ancora fiducia negli altri.
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All'interno del progetto pedagogico si individuano le seguenti fasi strategiche:
- ascolto delle necessità da parte dei committenti;
- progettazione degli interventi;
- osservazioni iniziali, in itinere, finali per la lettura dei bisogni;
- obiettivi generali e specifici;
- predisposizione di attività, spazi e tempi;
- organizzazione quotidiana;
- verifica dell'organizzazione quotidiana e di temporalità più estesa;
- supervisione degli interventi e delle relazioni d’équipe (con supervisore esterno);
- verifica degli interventi in équipe;
- verifica e ri-definizione degli interventi con i servizi sociali;
- verifica e ri-puntualizzazione di strumenti, tecniche, metodologie, risorse…;
- ridefinizione di ulteriori obiettivi.
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6. Le attività
Le attività che Casa Nostra offre ai propri ospiti sono diversificate rispetto alla differente
tipologia. Nel dettaglio si rimanda alla lettura delle singole programmazioni delle quattro
comunità (programmazioni allegate alla Carta dei Servizi).
Qui si vogliono solo tratteggiare le attività solitamente offerte per stimolare il ben-essere
personale e collettivo e, al contempo, l'apprendimento, l'autoconsapevolezza, la mediazione e
gestione dei conflitti, la capacità di intrecciare relazioni significative:
- attività di ordinaria cura della vita quotidiana
- attività di cucina
- attività di pulizia e messa in ordine degli spazi
- attività di studio
- attività di gestione del denaro
- uscite sul territorio
- laboratori manuali, espressivi, creativi, musicali, di giardinaggio
- attività di gioco
- attività sportive
- attività di movimento vario
- attività di danza/ballo
- attività teatrali
- attività fumettistiche, pittoriche, di disegno con molteplici tecniche
- attività di conoscenza della città e di altri ambienti naturali/artificiali
- attività in collegamento con proposte di coetanei non residenti a Casa Nostra (es.
compagni di scuola)
- attività in oratorio, ludoteca, società sportive, biblioteca
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- attività di feste interne ed esterne
- attività con animali
- attività di lettura e approfondimento
- attività per la cura di sé
- attività per la cura dell'ambiente di vita (comunità)
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7. Il personale
Casa Nostra è organizzata con un Consiglio Direttivo, composto da professionisti che
volontariamente offrono la loro opera di progettazione generale e garanzia per il
funzionamento efficace dei Servizi.
C'è una direttrice generale, responsabile effettiva del lavoro svolto.
Ogni comunità ha un coordinatore che tiene i rapporti con i servizi sociali per l'inserimento
degli ospiti, la verifica dei percorsi e le dimissioni. Predispone il progetto quadro del servizio e il
suo aggiornamento periodico; garantisce la formulazione, l'aggiornamento e la verifica dei PEI
e di tutti gli strumenti di documentazione cartacea e informatica. Garantisce il rispetto delle
condizioni igieniche e di sicurezza; comunica semestralmente al procuratore della Repubblica
presso il Tribunale dei Minori la scheda-ospiti; collabora con la direzione. Cura l'inserimento e
la formazione dei nuovi operatori e volontari; affianca gli educatori nella referenza di tutti i
casi; organizza la turnazione dell’équipe; comunica annualmente ai servizi comunali le
statistiche correlate alla struttura e agli ospiti; gestisce coordina l’équipe degli operatori;
segnala eventuali necessità di manutenzione ordinaria o straordinaria della struttura.
Gli educatori presenti in ogni struttura sono responsabili delle relazioni educative con i minori,
della formulazione-aggiornamento e verifica dei PEI, dei rapporti con
scuola/famiglia/servizi/rete, delle relazioni scritte e della ricerca di risorse.
Ogni settimana ogni équipe di educatori si riunisce per 2/3 ore col proprio coordinatore.
Ogni mese ogni coordinatore si riunisce per 2/3 ore con gli altri coordinatori e con la direzione.
Al bisogno e a inizio/medio e al termine delle attività annuali il consiglio direttivo incontra sia i
coordinatori, sia tutti gli educatori.
Una volta al mese, per 2/3 ore, ogni équipe effettua attività di supervisione con una psicologa-
psicoterapeutica, consulente esterna, per lavorare sugli interventi diretti a sostegno degli
ospiti.
Le problematiche relative alle dinamiche tra operatori, interne alle diverse équipe, sono
affrontate con la medesima cadenza da una consulente psicopedagogista.
Si svolgono per gli educatori, nell'arco dell'anno lavorativo, incontri di formazione di varia
tipologia.
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Operano in Casa Nostra anche delle figure professionali OSS che si occupano
dell'organizzazione e pulizia degli spazi domestici, provvedendo alle procedure dovute di
sanificazione degli ambienti; inoltre, insieme alle équipe, si occupano della redazione e
realizzazione di un menù equilibrato per i bambini e ragazzi, preparando i pasti giornalieri o
fornendo indicazioni agli educatori per la preparazione dei pasti serali.
Il contratto di lavoro applicato per i dipendenti dell'Associazione “Casa Nostra” è quello
dell’AGIDAE.
Il personale cura le modalità di inserimento e poi di dimissioni per ogni ospite, riguardo
all'esplicitazione puntuale e analitica delle quali si fa riferimento alle singole progettazioni
fornite in allegato.
Le ore lavorative garantite per gli educatori e per il personale O.S.S, di norma ammontano a
38 ore settimanali.
È garantita la presenza costante di uno o più membri del Consiglio Direttivo e/o del comitato di
gestione.
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8. Il piano economico
L’inserimento in comunità prevede una retta giornaliera. Essa viene corrisposta dall’Ente inviante (ai sensi
di convenzioni con le A.S.L. e sulla base delle decisioni concordate con l’Unità di valutazione competente).
In casi particolari il 50% della quota può essere erogato dall’A.S.L..
Il servizio residenziale, ovvero l’inserimento in comunità, implica una presa in carico globale della
situazione dell’ospite allo scopo di garantire una risposta alle esigenze tutelari, abitative e di
socializzazione.
Le prestazioni previste dalla retta comprendono: il vitto, l’alloggio, il riscaldamento, il trasporto, la
lavanderia, i farmaci e le visite mediche ordinarie, le assicurazioni, le attività educative e di
risocializzazione, i soggiorni marini e montani e il costo del personale.
Sono esclusi dalla retta: accompagnamenti concordati con il Servizio Sociale, visite protette, spese
mediche straordinarie.
Non sono previsti interventi integrativi da parte delle famiglie.
L’Associazione “Casa Nostra” presenta la contabilità mensilmente all’ufficio preposto ai pagamenti che
provvede a saldare le fatture con accredito bancario.
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9. La qualità
Casa Nostra adotta indicatori di verifica in grado di misurare la qualità percepita dagli ospiti e
dai committenti, così come il grado di soddisfazione lavorativa dei propri dipendenti.
Le procedure per la qualità, pertanto, costituiscono un riferimento preciso cui attenersi per
l'operatività, la verifica e la riprogettazione degli interventi.
Gli strumenti per la qualità utilizzati sono:
- colloqui preliminari all'ambientamento per le mamme
- scheda di osservazione quotidiana dei bambini e ragazzi
- scheda di osservazione a durata temporale più estesa per mamme e bambini
- raccolta delle osservazioni: profili
- schede di osservazioni individuali
- progetti di lavoro
- schede informative (v. privacy)
- questionari di valutazione del grado di soddisfazione del servizio/lavoro, sia per gli
ospiti, sia per il personale
- colloqui formali con operatori, volontari, coordinatori ad opera della Direzione e del
comitato di gestione
- colloqui formali e informali del coordinatore con i propri operatori
- colloqui formali di valutazione globale tra il CDA/Direttrice e il supervisore
- colloqui formali con i vari punti della rete
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10. Questionari di soddisfazione-apprezzamento e
analisi punti di criticità
Modulo di soddisfazione-apprezzamento
DATA DI COMPILAZIONE _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
NOME _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
COGNOME _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
RUOLO ospite familiare committente altro
5 LIVELLI VALUTATIVI
ottimo buono discreto sufficiente insufficiente
1 Sistema informativo sui servizi
offerti da Casa Nostra
2 Trattamento relativo agli ospiti da
parte del coordinatore
3 Trattamento relativo agli ospiti da
parte dell’educatore
4 Trattamento relativo agli ospiti da
parte del volontario
5 Trattamento relativo agli ospiti da
parte dell’ OSS
6 Disponibilità generale alla relazione
Direzione
Coordinatori
Educatori
Volontari
OSS
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7 Presenza in Casa Nostra di
7.1 Rispetto della persona
Direzione
Coordinatori
Educatori
Volontari
OSS
7.2 Riservatezza
Direzione
Coordinatori
Educatori
Volontari
OSS
7.3 Professionalità
Direzione
Coordinatori
Educatori
Volontari
OSS
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7.4 Capacità di ascolto
Direzione
Coordinatori
Educatori
Volontari
OSS
8 Organizzazione del servizio a Casa
Nostra
9 Capacità di cambiamento per
migliorare il servizio
10 Spazi / arredi / manutenzione
11 Sicurezza
Suggerimenti _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
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_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
23
Modulo per la segnalazione dei punti di criticità
Sig. / Sig.ra _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Residente in _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Via _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Numero telefono _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Relazione con Casa Nostra ospite familiare committente altri
Oggetto della segnalazione _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
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Data _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Firma
(se presente il dichiarante
al momento della
segnalazione)
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Ricevuto direttamente verbalmente telefonicamente
Da Direzione Coordinatori Educatori
OSS Volontari
Si trasmette la
segnalazione a _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
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11. Regolamento per le visite protette
Orari, durata e cadenza degli incontri sono definiti tenendo conto delle disposizioni
dell’Autorità Giudiziaria, dei ritmi del bambino, delle richieste degli adulti e della
disponibilità della struttura
Allo Spazio di Incontro possono accedere solo le persone autorizzate
Durante gli Incontri potranno svolgersi osservazioni valutative da parte degli operatori
dei Servizi Sociali, previa comunicazione agli interessati
Nel periodo di svolgimento degli incontri, potrebbero essere concordati con gli
interessati colloqui di verifica e restituzione sull’andamento delle visite
L’operatore che presenzia agli incontri è tenuto a:
1. Garantire la tutela del minore
2. Essere presente durante la visita, dove richiesto
3. Svolgere un’attenta osservazione, dove richiesto
4. Inviare relazioni periodiche ai Servizi Sociali, dove richiesto
5. Rispettare le norme sul segreto professionale e sulla privacy
6. Garantire il rispetto del regolamento
Eventuali assenze devono essere preventivamente comunicate
Gli incontri non effettuati per festività, malattia del minore, soggiorni, gravi esigenze di
servizio, possono essere recuperati previo accordo con i Servizi Sociali
Per le assenze dei famigliari si rimanda agli accordi presi con i Servizi Sociali
I ritardi non vengono recuperati se non per eccezionali motivazioni
Durante gli incontri sono da evitare ingerenze esterne quali telefonate o incontri con
altre persone non autorizzate
Nei locali è vietato fumare (legge 3/2003) e introdurre alcolici, sostanze o oggetti
dannosi per l’incolumità personale
È da concordare con gli educatori e/o con i servizi Sociali ogni oggetto che si vuole
donare ai bambini
Non è consentito somministrare farmaci ai minori durante gli incontri
Si possono introdurre alimenti solo se confezionati
Ogni presente è tenuto a rispettare la legge sulla sicurezza (D.Lgs 626/94, TU 81/2008)
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Non si possono effettuare riprese o fotografie agli ambienti o agli educatori; ai minori
solo previo accordo con i Servizi Sociali
Comportamenti aggressivi e violenti (verbali e non), lesivi della sensibilità dei presenti,
danno luogo all’immediata sospensione della visita, con segnalazione ai servizi sociali ed
eventualmente agli organi di pubblica sicurezza
In caso di comportamenti contrari agli accordi presi o per motivi sufficientemente gravi,
gli operatori possono richiedere la sospensione degli incontri.
Torino,……………………………. Firma…………………………..
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12. Il volontariato
“La vita è un’impresa entusiasmante se viene vissuta non solo per noi ma anche per gli altri”
L’anno 2011 è proclamato Anno europeo delle attività di volontariato che
promuovono una cittadinanza attiva
Il volontariato è una delle dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e
della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori europei quali la
solidarietà e la non discriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo
armonioso delle società.
Le attività di volontariato costituiscono una ricca esperienza di apprendimento,
permettono lo sviluppo di capacità e competenze sociali e contribuiscono alla
solidarietà. L’attività svolta da volontari di ogni età è determinante ai fini dello
sviluppo della democrazia, uno dei principi fondatori dell’UE. Le attività di
volontariato hanno il potenziale per contribuire al benessere delle persone e allo
sviluppo armonioso delle società.
I termini «attività di volontariato» si riferiscono a tutti i tipi di attività di
volontariato, formali, non formali o informali, intraprese in base alla libera
volontà, scelta e motivazione di una persona e senza scopo di lucro. Esse
arrecano beneficio al singolo volontario, alle comunità e alla società nel suo
insieme. Sono inoltre un mezzo con cui le persone e le associazioni rispondono
alle necessità e alle preoccupazioni di carattere umano, sociale,
intergenerazionale o ambientale esse sono realizzate a sostegno di iniziative di
un’organizzazione senza scopo di lucro o basata sulla comunità.
(Decisione del Consiglio dell’Unione Europea del 27 novembre 2009 relativa
all’Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza
attiva)
Le radici dell’Associazione Casa Nostra affondano nel volontariato fin dalla sua costituzione
(1966), infatti non è un caso che l’opera è nata grazie alla volontà e alla determinazione di
alcune volontarie che hanno deciso di dedicare gratuitamente la loro vita agli altri e in
particolare ai bambini e alle mamme in difficoltà.
Casa Nostra, da sempre offre a giovani studenti, a giovani coppie, a lavoratori, a signore/i in
pensione, a persone adulte motivate, che abbiano un po’ di tempo libero e che condividono le
finalità dell’Opera, la possibilità di mettersi al sevizio spontaneamente e gratuitamente, degli
ospiti nelle varie Comunità.
Tutti coloro che intendono fare esperienza come volontari presso le strutture di Casa Nostra
vengono ricevuti da persone preposte all’accoglienza e al coordinamento le quali, dopo aver
ascoltato le motivazioni, verificato il tipo di disponibilità e le attitudini di ognuno, stabiliscono,
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a seconda delle necessità e delle richieste degli educatori, quale tipo di servizio assegnare e
presso quale Comunità.
Nel tempo sono state avviate svariate forme di collaborazione con enti quali il Tribunale dei
Minori e il comune di Torino al fine di ospitare coppie segnalate per effettuare un periodo di
volontariato/tirocinio prima di procedere con l’affidamento e/o l’adozione.
Insieme a questi enti sono stati organizzati corsi di formazione sulle tematiche seguenti:
- Analisi delle motivazioni dello scegliere di essere volontari con bambini
compromessi e con le loro famiglie
- Il volontariato per bambini figli di genitori malati mentali e malati organici
- Il volontariato per i bambini figli di tossicodipendenti
- Il volontariato per i bambini figli di extracomunitari e coppie miste
- La magistratura e il volontariato.
In questi ultimi anni poi, Casa Nostra si è aperta al mondo della scuola e dell’Università anche
in modo formale.
Sono state stipulate apposite convenzioni con alcuni Istituti di Istruzione Superiore ( Licei
psicopedagogici) e con l’Università di Torino (Interfacoltà, Corso di Laurea in Educazione
Professionale) per offrire agli studenti la possibilità di espletare le attività di tirocinio.
Vista la delicatezza e la particolarità del volontariato richiesto, la direzione dell’associazione, al
fine di tutelare le persone ospiti, ha ritenuto opportuno predisporre una sorta di piccolo
vademecum del volontario con alcuni orientamenti e con l’elenco di alcuni principi fondamentali
a cui attenersi.
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VADEMECUM PER I VOLONTARI
Per vivere bene è determinante “insegnare e praticare buone relazioni”.
I nostri ospiti e in particolare i nostri bambini e ragazzi hanno bisogno di adulti maturi e
competenti che abbiano passione per qualcosa, che sappiano dare senso alle loro esperienze,
che aiutino a coniugare rischio, desiderio, e limite, che sappiano dosare insieme fermezza e
tenerezza, che sappiano testimoniare la solidarietà per il bene comune e che siano adulti
“felici”.
Pertanto tutte le persone che vogliono iniziare un’ esperienza di volontariato presso
l’associazione Casa Nostra sono tenute a rispettare alcune regole fondamentali per la buona
riuscita del servizio.
Rispetto della privacy
Nel rispetto della persone ospiti delle comunità è opportuno evitare di chiedere notizie e /o
informazioni sulla situazione personale e sulle ragioni della presenza in comunità. Qualora il
volontario venisse a conoscenza, grazie al tipo di relazione che si instaura soprattutto con i
minori, di informazioni e /o confidenze, è vincolato all’osservanza del segreto professionale su
tutto ciò che gli è confidato o di cui viene a conoscenza. Inoltre è bene che informi
immediatamente il personale educativo usando la massima discrezione e riservatezza.
Collaborazione
La collaborazione con gli educatori e lo staff educativo deve essere continua e improntata alla
massima correttezza e sincerità. Partendo dal presupposto che il volontario non potrà mai
sostituire l’educatore il quale è sempre presente in comunità, è bene ricordare che il tipo di
servizio, proprio perché tale, dovrà essere concordato in base ai bisogni degli ospiti e della
comunità presso cui si sarà chiamati ad operare. Pertanto occorrerà astenersi da iniziative
estemporanee e affidarsi ai consigli dello staff educativo al fine di rendere proficuo il proprio
intervento.
Regali
Prima di fare regali ai bambini o alle mamme è bene chiedere consiglio agli educatori onde
evitare disparità di trattamento e/o incorrere nell’acquisto di qualcosa di poco utile alla
formazione dei destinatari.
Si chiede di trattare i bambini tutti allo stesso modo attenendosi alla linea educativa della
comunità e cercando di non dimostrare simpatia per nessun bambino in particolare. Tutti i
bambini, specie quelli più svantaggiati, hanno bisogno di calore e di attenzione.
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Disponibilità
Accettare di prestare il servizio presso qualsiasi Comunità, a seconda delle necessità e delle
richieste degli educatori, è garanzia di piena disponibilità e di ascolto attivo. Pertanto ogni
volontario, pur potendo esprimere eventuali attitudini personali per determinati servizi,
sapendo che opera per il benessere e la dignità della persona e per il bene comune, è bene che
si metta a disposizione delle esigenze dello staff educativo. Pertanto non cerca di imporre i
propri valori morali. Interviene dov’è più utile e quando è necessario, facendo quello che serve
e non tanto quello che lo gratifica.
Incontri di formazione
Creatività non vuol dire improvvisazione! Oltre ai continui rapporti con gli educatori-
coordinatori, durante l’anno vengono fissati due incontri (nei mesi di novembre e di marzo)
tra i volontari operanti nella comunità, gli educatori responsabili, i referenti del gruppo del
volontariato e la direzione dell’associazione proprio allo scopo di sviluppare le conoscenze e
consolidare ed arricchire le competenze in ambito educativo.
Gli incontri consentono di tenere aperto il confronto, di analizzare problematiche comuni, di
chiedere spiegazioni, di ricevere informazioni anche in modo formale, di verificare e di
rafforzare le motivazioni del proprio agire, nello spirito di un indispensabile lavoro di gruppo
Puntualità e precisione
Nella misura del possibile una volta stabilito il tipo di impegno, la durata e gli orari, si chiede
di garantire puntualità, continuità e precisione sia per rispetto verso gli ospiti, sia per potere
organizzare in modo efficiente ed efficace il servizio in comunità.
Qualora il volontario fosse impossibilitato a prestare il servizio nella fascia oraria e nella
giornata stabilita dal calendario è pregato di avvisare tempestivamente il personale educativo
in modo che possa organizzarsi diversamente.
Festa del volontariato 2010
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Allegati
Progetto comunità La Base
Progetto comunità Lo Scoiattolo
Progetto comunità L’Altalena