CARTA DEI SERVIZI · 2015-09-04 · Cristiano Pesavento dott. Santo Rigo dott. Francesco Romano...

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CARTA DEI SERVIZI Struttura Complessa ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Piazza Ospitale 1 – 34121 Trieste [email protected] www.aots.sanita.fvg.it

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CARTA DEI SERVIZI Struttura Complessa

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA

Piazza Ospitale 1 – 34121 Trieste [email protected]

www.aots.sanita.fvg.it

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Struttura Complessa ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA

OSPEDALE DI CATTINARA XI TORRE CHIRURGICA

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DIPARTIMENTO AD ATTIVITA’ INTEGRATA DI ORTOPEDIA, RIABILITAZIONE E MEDICINA DEL LAVORO

Direttore: prof. Massimo Bovenzi

Struttura Complessa ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA

Dott. Marcello Cusitore – f.f.: Direttore Tel: 040 – 399 6449

e-mail: marcello [email protected]

Coordinatore Infermieristico XI piano torre chirurg ica: Raffaella Casalini

Tel: 040 – 399 4662; Fax: 040 – 399 6519 e-mail: raffaella.casalini @aots.sanita.fvg.it

Coordinatore Infermieristico Sala gessi ed Ambulatori:

Katia Marizza Tel: 040 – 399 4573

e-mail: [email protected]

NUMERI UTILI TELEFONO

SEGRETERIA (informazioni)

040 – 399 6448 040 – 399 6930

DEGENZA

040 – 399 4535 040 – 399 4518

AMBULATORIO MODULI

040 – 399 6720

SALA GESSI

040 – 399 4573

STAFF MEDICO:

dott. Marco Alberti dott. Roberto Bidovec dott. Paolo Cau dott. Emiliano Longo dott. Cristiano Pesavento

dott. Santo Rigo dott. Francesco Romano dott. Massimo Silvori dott. Alberto Velinsky

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Siamo spiacenti che Lei abbia dovuto ricorrere alle cure di un Ospedale, ma siamo lieti di essere noi ad aiutarLa. Questo opuscolo Le spiegherà come agire insieme a noi per farLe ottenere il massimo beneficio e soddisfazione dalla degenza.

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COME DISTINGUERE IL PERSONALE DAL COLORE DELLE DIVISE

bianco

medici, biologi, chimici, fisici, farmacisti

verde con colletto

verde scuro

coordinatori infermieristici

verde

infermieri

giallo

infermieri generici

azzurro con il

colletto bianco

OTA, OSS (operatori tecnici addetti all’assistenza)

azzurro

ausiliari

celeste con il

colletto bianco

capotecnici

celeste con il

colletto blu

fisioterapisti, logopedisti, ortottisti, terapisti occupazionali

celeste

tecnici (di radiologia, di laboratorio …)

bianco con profilo

sulla tasca arancio

personale amministrativo

Non tutto il Personale che opera presso la struttura dipende però dal

reparto:

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la riabilitazione è effettuata da fisioterapisti, divisa celeste il trasporto dei malati ai vari Servizi viene effettuato dal personale

dalla Squadra Accompagnamento Degenti dipendente da una cooperativa privata, pantaloni bordeaux e casacca bianca

le pulizie sono effettuate da un’impresa privata, divisa con pantaloni bianchi e casacca a righe sottili bianche e ciclamino

i pasti sono forniti da un’altra impresa privata, divisa bianca personale in formazione, studenti del corso di laurea in

infermieristica, divisa bianca

In corsia potrete trovare volontari riconoscibili dal camice bianco con una targhetta con il nominativo e l’Associazione a cui appartengono.

Come paziente

dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste

Lei ha il diritto a:

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FIDUCIA

Ogni utente dell’Azienda ha il diritto di essere trattato come un soggetto degno di fiducia. QUALITA’

L’Azienda Ospedaliero – Universitaria, Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione, ha come scopo lo svolgimento unitario e coordinato delle funzioni di assistenza, didattica e ricerca, in modo da migliorare il servizio pubblico di tutela della salute, accrescere la qualità dei processi formativi, sviluppare le conoscenze biomediche e l’innovazione tecnologica, nella paritaria valorizzazione delle funzioni e delle attività del personale ospedaliero e del personale universitario.

L’Azienda presta l’assistenza sanitaria con continuità, professionalità, attenzione alla persona, garantendo l’integrazione organizzativa e multidisciplinare, nonché la comprensione ed il rispetto delle persone assistite e dei loro familiari.

SICUREZZA

Ogni utente ha il diritto alle prestazioni necessarie a tutela della sua salute, senza subire danni ulteriori dovuti al malfunzionamento delle strutture o dei servizi. Al fine di garantire questo diritto, l’Azienda si impegna a monitorare continuamente i fattori di rischio e a provvedere alla manutenzione continua delle strutture e dei dispositivi sanitari aziendali. Inoltre l’Azienda si impegna a provvedere alla formazione continua degli operatori sanitari ( Legge 23 Dicembre 2000, n. 338). PROTEZIONE

Ogni utente, che per le sue condizioni di salute si trovi in una situazione di debolezza, ha diritto ad essere protetto ed assistito. Tale diritto di speciale protezione riguarda anche i bambini, che necessitano di ricovero presso il nostro Ospedale.

Gli Uffici preposti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria custodiscono, con carattere di eccezionalità, solamente i beni dei pazienti ricoverati d’urgenza e di quelli incapaci di assumersene la custodia.

Si raccomanda agli utenti di non portare alcun tipo di valore (denaro, oggetti in oro, gioielli) durante il periodo di ricovero.

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NORMALITA’

Ogni utente ha il diritto ad essere curato nelle strutture dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, senza che vengano alterate, oltre il necessario, le sue abitudini e le sue relazioni sociali e familiari. CERTEZZA

Ogni utente ha il diritto alla certezza del trattamento sanitario senza essere vittima di conflitti professionali od organizzativi o di favoritismi derivanti dalla sua condizione economica e sociale.

L’Azienda ha il dovere di fissare i tempi di attesa entro i quali determinati servizi devono essere erogati, sulla base di specifici standard ed in relazione al grado di urgenza del caso. Ogni utente che lo richiede ha il diritto di consultare le liste di attesa, nei limiti del rispetto della privacy.

PARTECIPAZIONE

Ogni utente, la sua famiglia, gli organi di tutela e di volontariato possono collaborare al miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie e alle attività dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria attraverso:

le indagini di Audit Civico le rilevazioni della qualità percepita i gruppi misti di lavoro su problematiche specifiche le segnalazioni ed i reclami.

La partecipazione al processo di cura comprende anche il diritto del

paziente a conoscere il proprio referente delle cure e a riconoscere la qualifica degli operatori che partecipano al suo processo di cura DIFFERENZA

Ogni utente ha diritto a ricevere trattamenti differenziati secondo le proprie esigenze, al rispetto della propria individualità, senza alcuna discriminazione legata all’età, al sesso, alla nazionalità, alla razza, alla lingua, alle opinioni politiche, al credo professato, alla cultura.

L’Azienda si impegna a soddisfare, per quanto possibile, le richieste di assistenza religiosa o spirituale, provvedendo a contattare i diversi ministri di culto.

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TEMPO

Ogni utente ha diritto al rispetto del suo tempo. Nel caso in cui i tempi concordati non possano essere rispettati, egli deve essere informato dell’entità e dei motivi del ritardo. Nel caso in cui l’Azienda non sia in grado di fornire i servizi nel tempo massimo predeterminato, deve garantire la possibilità di usufruire di servizi alternativi di qualità compatibile. RISERVATEZZA E CONFIDENZIALITA’

Ogni utente ha il diritto alla confidenzialità delle informazioni di carattere personale, incluse quelle che riguardano il suo stato di salute e le possibili procedure diagnostiche e/o terapeutiche a cui deve essere sottoposto, così come al diritto alla protezione della sua privacy durante l’esecuzione di esami diagnostici, visite specialistiche e trattamenti medico - chirurgici in generale.

I professionisti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria si impegnano a fornire ai pazienti ed i loro famigliari, salvo in caso di manifesto dissenso, comunicazioni sia del ricovero che delle condizioni di salute. Le informazioni aggiornate verranno fornite durante tutto il processo di cura e di ciò verrà data evidenza nella cartella clinica. La copia della documentazione clinica può essere richiesta dal titolare della cartella o da altra persona munita di documento del delegante (o copia) o autocertificazione. La domanda per avere copia della cartella clinica può essere presentata: al momento della dimissione o nei giorni immediatamente successivi, (prima dell'invio della cartella all'archivio), va richiesta agli sportelli del CUP degli ospedali Maggiore e Cattinara Dal 1/6/2005 le richieste di copia delle cartelle cliniche fatte al CUP potranno essere evase solo dietro pagamento anticipato della tariffa minima di € 5.00. L'utente al momento del ritiro, pagherà la differenza dovuta. Si ricorda che il personale dell'Archivio Cartelle Cliniche è in servizio dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle ore 14.00 e può essere contattato al numero telefonico 040 - 399 4031 per qualunque informazione, specialmente se relativa alle cartelle cliniche antecedenti al 1977. DIGNITA’

Ogni utente, anche se portatore di malattie non guaribili, ha il diritto al rispetto della dignità personale, soffrendo il meno possibile e ricevendo tutta l’assistenza necessaria.

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L’Ospedale riconosce e rispetta i bisogni del malato terminale con il trattamento dei sintomi primari e secondari, con la gestione del dolore, con la risposta ai problemi emotivi, religiosi, culturali del paziente e dei suoi famigliari. IL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE ED AL CONSENSO

Ogni utente ha il diritto ad avere informazioni esaurienti, in tempi congrui, sulla sua diagnosi, terapia e prognosi, soprattutto nel caso di interventi rischiosi che richiedono il suo esplicito consenso. L’utente ha diritto ad esprimere o negare il proprio consenso alle terapie proposte o alle analisi.

Durante la permanenza in Ospedale gli viene richiesto un consenso generale ed uno specifico, come previsto dalla normativa vigente, per le procedure di carattere invasivo e/o più complesse.

In assenza della sottoscrizione del consenso informato, il medico non può intraprendere alcuna attività di diagnosi e cura, tranne nei casi previsti dalla legge e per le situazioni di necessità ed urgenza, in cui l’utente si trovi in imminente pericolo di vita.

L’utente riceve un’informazione chiara e completa sulle sperimentazioni cliniche e vi può partecipare solo dopo aver firmato il relativo consenso informato. INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE SANITARIA .

I medici e gli operatori sanitari garantiscono un informazione chiara, semplice, essenziale, completa e comprensibile alla persona assistita.

L’utente ha diritto a partecipare all’elaborazione del piano di cura, ad essere informato su come la malattia potrà incidere sulla qualità della sua vita e sui rimedi terapeutici ed assistenziali atti ad eliminare o almeno a ridurre gli eventuali stati di sofferenza e dolore.

Ha il diritto di visionare la sua cartella clinica e di richiederne copia. La Cartella Clinica dovrà essere chiara, leggibile e completa di tutte le informazioni riguardanti diagnosi, trattamenti ed interventi eseguiti. Ha il diritto a ricevere una lettera di dimissione alla fine del ricovero. Nel caso in cui la diagnosi non sia completa, il paziente ha diritto ad avere una lettera di dimissioni con le conclusioni provvisorie.

Ad ogni utente è consentito interrompere la cura in qualsiasi fase del processo clinico-assistenziale o rifiutare un determinato trattamento. I sanitari hanno l’obbligo di informare il paziente sulle possibili conseguenze di questo comportamento.

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RIPARAZIONE DEI TORTI

Ogni utente può presentare all’Ufficio Relazioni con il Pubblico reclami per fatti che violino i suoi diritti. L’Azienda Ospedaliero Universitaria ha il dovere di rispondere in merito all’oggetto del reclamo. Gli utenti e i loro familiari possono esercitare tale diritto attraverso un colloquio diretto o un colloquio telefonico nelle fasce orarie di apertura dell’ufficio oppure attraverso lettera, fax, e-mail oppure attraverso l’apposito modulo reperibile nei punti informativi e presso le apposite cassette per la raccolta reclami.

Per i disservizi facilmente risolvibili l’URP garantisce una risposta in tempo reale o, al massimo, entro 15 giorni. Per i casi più complessi, che necessitano di istruttoria, la risposta è assicurata entro 30 giorni.

Il paziente ha, tuttavia, la facoltà di adire le vie legali per il risarcimento dei danni subiti.

DONAZIONE ORGANI

L’utente può manifestare la decisione di donare gli organi mediante una dichiarazione di volontà, prevista dalla Legge 91/99, recandosi presso il Punto Informativo dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Ospedale di Cattinara.

Gli operatori di tale ufficio sono a disposizione per ulteriori informazioni e specificazioni sull’argomento.

Come paziente

dell’ Azienda Ospedaliero - Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste

Lei ha il dovere di:

Osservare le scadenze e gli orari stabiliti al fine di rispettare il normale svolgimento dell'attività e tutelare i diritti degli altri utenti.

Rispettare il lavoro e la professionalità degli operatori sanitari quale condizione indispensabile per attuare un corretto programma terapeutico e assistenziale.

Avere un comportamento responsabile e rispettoso nei confronti degli altri utenti e dei sanitari.

Avere cura degli ambienti, delle attrezzature, degli arredi e dei presidi sanitari presenti nelle Strutture Ospedaliere.

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Non fumare in qualsiasi ambiente della Struttura Ospedaliera. Non utilizzare i telefoni cellulari i quali possono interferire con la

funzionalità delle apparecchiature elettromedicali (pompe di infusione, respiratori automatici, ecc.).

E’ consentito l’accesso ai cani guida per non vedenti previo accordo col personale aziendale.

Limitare l’ingresso dei minori nei reparti di degenza al fine di tutelarne la salute. in casi particolari le deroghe devono essere concordate con il personale del reparto di degenza.

Parenti e Visitatori

dell’ Azienda Ospedaliero - Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste

hanno il dovere di:

Rispettare gli orari di visita indicati dalle tabel le apposte al reparto, finalizzate alla maggior efficacia del lav oro sanitario ed al rispetto della privacy degli altri ricoverati

Seguire le prescrizioni e le indicazioni del personale del reparto Non portare alimenti, bevande e farmaci senza che la loro

opportunità sia stata stabilita dl Medico Allontanarsi dalla stanza ogni volta che viene eseguita una manovra

assistenziale, compresa la consegna della terapia orale Allontanarsi dalla stanza ogni volta che viene rich iesto di ciò dal

personale del reparto, che segue regole stabilite d alla legge, da regolamenti e da norme di buona prassi

Si prega inoltre di evitare di parlare di argomenti che possano impensierire od intristire gli altri ricoverati: il ricovero non è il momento migliore per sentir parlare di problemi. Non parlare di alimenti prelibati: c’è chi è a dieta e purtroppo chi ha nausea

Si sconsiglia vivamente dal portare bambini all’int erno della

degenza per evitare che entrino in contatto con realtà alle quali non sono ancora preparati. Evitare in ogni caso che si impegnino in attività rumorose e fastidiose per i ricoverati (corsa nei c orridoi, ad esempio). Non permettere che si siedano per terra o salgano in piedi sulle sedie: mai, e soprattutto non in ospedale.

I ricoverati hanno bisogno di tranquillità : si prega di parlare a

bassa voce e di non avere più di un visitatore acca nto ad ogni letto. Non appoggiarsi al letto del Paziente, per non trasmettergli fastidiose

vibrazioni.

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PRESENTAZIONE DEL REPARTO La Struttura Complessa di Ortopedia, collocata all’Ospedale di Catinara, è l’erede della storica Divisione di Ortopedia fondata nel 1947, tra le prime in Italia. Nel corso degli anni la struttura ha subito trasformazioni strutturali e spostamenti, fino ad arrivare alla collocazione attuale. Oggi dispone di 39 posti letto. L’attività svolta dalla Struttura Complessa è ricca e varia. Spazia dalla traumatologia, che viene eseguito ai massimi livelli attuali su tutti i segmenti corporei, all’Ortopedia, nel cui ambito la Struttura ha raggiunto livelli di eccellenza, riconosciuti dalla stampa sia locale, sia nazionale, grazie all’aggiornamento continuo delle tecniche.

L'Ortopedia svolge attività chirurgica di elezione (programmata) e di pronto soccorso traumatologico, alternandosi nell'accoglimento urgente con la Struttura Complessa Clinica Ortopedica collocata all’ Ospedale di Cattinara, con campi di eccellenza per diverse patologie.

� la chirurgia PROTESICA di spalla, anca e ginocchio � la chirurgia ARTROSCOPICA della spalla, ginocchio e caviglia � la chirurgia RICOSTRUTTIVA DI SPALLA, GOMITO,

GINOCCHIO, MANO, CAVIGLIA, � la chirurgia MINIINVASIVA DEL RACHIDE CON

CIFOPLASTICA

Per quanto attiene la chirurgia della spalla, vengono trattate le lesioni della cuffia dei rotatori, le instabilità e le lussazioni recidivanti, le lesioni artrosiche, le patologie croniche secondarie esito di fratture o le rotture irreparabili della cuffia dei rotatori che richiedono l'utilizzo di artroprotesi. Anche la chirurgia del ginocchio viene eseguita in artroscopia ( lesioni meniscali, patologia delle cartilagini, trapianti di cartilagine, ricostruzione di LCA o LCP ) o a cielo aperto ( osteotomie correttive, artroprotesi monocompartimentali o totali ) Nella chirurgia protesica del ginocchio viene utilizzato lo strumentario con navigatore computerizzato e tutte le tecniche miniinvasive

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La protesica dell’anca ha trovato recentemente ampio sviluppo, sia con la creazione di un ambulatorio pubblico dedicato, sia con l’adeguamento delle tecniche e dei materiali alle tendenze più attuali. Altro campo di particolare competenza e la chirurgia della mano (sindrome del tunnel carpale, malattia di Dupuytren, rizoartrosi, artrosi deformante delle dita, patologie degenarative delle ossa carpali, sindromi compressive dei nervi dell'arto superiore, trasferimenti tendinei, artrite reumatoide, instabilità post - traumatiche del polso). Quest'ultima, assieme alla chirurgia della spalla, rappresenta un centro d'attrazione per pazienti fuori provincia e fuori regione. Vengono infine trattati tutti i traumi che affluiscono dal pronto soccorso, e le deformità esito di traumi complessi. Per quanto riguarda le patologie del rachide trattiamo le fratture ed i crolli vertebrali (fratture traumatiche amieliche, patologiche e crolli su base osteoporotica) con interventi di cifoplastica con palloncino , tale metodica si prefigge l’ obiettivo di ripristinare l’ altezza del corpo vertebrale evitando l’ utilizzo di busti ortopedici e lunghe prognosi, riducendo nel post-operatorio l’ algesia post-traumatica. Tale tecnica chirurgica permette inoltre di ridurre al minimo i tempi di ospedalizzazione. PER L'ALTA SPECIALIZZAZIONE IN QUESTI CAMPI LA STRUTTURA

È COMPARSA DUE VOLTE SULLA STAMPA NAZIONALE COME CENTRO D’ECCELLENZA

L'attività chirurgica ambulatoriale e in Day Surgery è riservata a pazienti residenti nella provincia di Trieste da sottoporre a ad un’ampia gamma di interventi, dalla chirurgia della mano a quasi tutta la chirurgia artroscopica. A disposizione dei pazienti che possono muoversi vi è un’area di socializzazione con TV e libreria attivata dall’Associazioni Volontari Ospedalieri. DURANTE LA DEGENZA DURANTE LA DEGENZA NON SI DOVE USCIRE DALL’OSPEDALE SE

NON PER MOTIVI ECCEZIONALI, E SOLO SU AUTORIZZAZIONE SCRITTA DEL MEDICO DEL REPARTO.

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L’attività dei Medici e del Personale di assistenza sui Pazienti è particolarmente intesa al mattino: è per questo che non devono essere effettuate fuori orario visite di Parenti o Amici ai ricoverati. Nel caso sia necessario visitare od effettuare qualsiasi manovra medica od infermieristica su un Paziente, per le norme sulla “Privacy” i Visitatori dovranno uscire dalla stanza di degenza. I ricoverati hanno bisogno di tranquillità: si prega di parlare a bassa voce e di non avere più di un visitatore accanto ad ogni letto. Se avete una radio o una televisione, per favore usate l’auricolare. Si raccomanda di tenere con sé solo ciò che è strettamente indispensabile, e di non tenere oggetti d’oro o di valore, ma solo piccole somme. La terapia deve essere assunta all’ora prescritta, secondo le modalità indicate. NON ASSUMERE FARMACI (neanche “omeopatici”) PORTATI DA CASA senza aver prima ottenuto il permesso dal Medico. CIBO e BEVANDE, FUMO, FIORI. La prima colazione è servita verso le 9, il pranzo dopo le 12 e la cena dopo le 18. Esiste una limitata possibilità di scegliere gli alimenti, e sempre nel rispetto della dieta prescritta a secondo dalle malattia. In casi particolari è possibile ottenere una dieta personalizzata tramite il Servizio di Dietologia ospedaliero. Non si devono portare cibo o bevande ai Malati senza preventiva approvazione medica. GLI ALCOLICI ED IL FUMO NON FANNO BENE NEANCHE AI SANI: per i Malati sono certamente controindicati. Alcuni ricoverati sono allergici e potrebbero essere disturbati dai fiori: non fateli portare.

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TELEFONI

Per sicurezza i telefoni cellulari devono essere

spenti: possono interferire con gli strumenti elettronici di uso medico, con pericolo anche per altri ricoverati .

TERAPIA

LA TERAPIA DEVE ESSERE ASSUNTA

ALL’ORA PRESCRITTA, SECONDO LE MODALITÀ INDICATE.

NON ASSUMERE FARMACI (NEANCHE

“OMEOPATICI”) PORTATI DA CASA SENZA AVER PRIMA OTTENUTO IL PERMESSO DAL MEDICO.

N.B.: IN BASE ALLA NORMATIVA SULLA TUTELA DELLA PRIVACY, NON VENGONO FORNITE INFORMAZIONI TELEFONICHE SULLE CONDIZIONI CLINICHE DEI DEGENTI. VI PREGHIAMO CORTESEMENTE DI NON INSISTERE.

I

INFORMAZIONI SULLA SALUTE DEI RICOVERATI

Vengono fornite ai Parenti, se autorizzati dal Malato, il martedì e il venerdì alle ore 13.30 dal medico che ha in cura il Paziente; è necessario farne richiesta al personale di segreteria Nei casi di effettiva gravità le informazioni vengono date qualsiasi giorno.

NO!!

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ALLA DIMISSIONE

Il paziente riceverà una lettera, destinata al Medico Curante, comprendente la diagnosi, i consigli di cura ed i referti dei principali accertamenti eseguiti. Qualora il Ricoverato desideri la copia della cartella, potrà farne richiesta fin dal momento della dimissione; per tale servizio dovrà pagare un corrispettivo Qualora il Paziente al momento della dimissione avesse necessità di essere portato a casa tramite ambulanza , dovrà segnalarlo per tempo al personale infermieristico, e sarà tenuto al pagamento di un contributo per il trasporto.

SERVE ALTRO? L’orario della Segreteria per il pubblico è dalle 8.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì. Qualora si desideri contattare telefonicamente un Medico, si prega di chiamare prima delle 9 del mattino o dopo le ore 12, in modo da non interromperlo durante la visita ai ricoverati. Il Direttore (Primario) del reparto è a disposizioni per ulteriori informazioni e per ricevere proposte di miglioramento, segnalazioni, eventuali lamentele: prenotarsi di telefonando allo 040 – 399 6448 oppure 040 – 399 6930

AMBULATORIO PREPARAZIONE PAZIENTI (SENZA RICOVERO)

Il servizio ha lo scopo di preparare la persona agli interventi chirurgici programmati. Previo appuntamento si destina una mattinata all’esecuzione degli esami ematochimici, radiografie, elettrocardiogramma,anamnesi clinica. In seguito, previo appuntamento, viene eseguita la visita anestesiologica ed eventuali visite specialistiche necessarie. Tutto questo permette alla persona di evitare percorsi esterni complicati e un ricovero improprio.

IL SERVIZIO E’ COMPLETAMENTE GRATUITO

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LIBERA PROFESSIONE

Alcuni Medici effettuano attività privata ambulatoriale: chi desiderasse usufruirne dovrà telefonare allo 040 – 399 4843 per informazioni ed appuntamento. Ulteriori informazioni potranno essere reperite sul sito internet Aziendale (www.aots.sanita.fvg.it):

home page /aots per il cittadino/libera professione home page /azienda/reparti/Ortopedia e Traumatologia -/libera

professione

COSA PORTARE IN OSPEDALE

Documenti Personali : PER I CITTADINI RESIDENTI NELLA COMUNITÀ EUROPEA:

Documento di identità Tessera sanitaria rilasciata dall’ASL di appartenenza Codice Fiscale Proposta di Ricovero

PER I CITTADINI STRANIERI NON ISCRITTI AL S.S.N. E NON RESIDENTI IN ITALIA:

passaporto e/o carta d’identità, modulo ISI e/o permesso di soggiorno

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Documentazione Clinica:

Eventuali esami diagnostici, cartelle cliniche, documentazione sanitaria precedente e la terapia in atto

In caso i farmaci da Lei assunti non siano disponibili in reparto, al

momento del ricovero La preghiamo di consegnare la propria terapia al personale medico ed infermieristico che provvederà a verificarne integrità e scadenza e successivamente a somministrarglieLa secondo l’abituale schema domiciliare .

Effetti Personali :

Biancheria personale, vestaglie pantofole, asciugamani Necessario per l’igiene quotidiana.

GESTIONE DEL DOLORE

Nell’ambito della personalizzazione ed umanizzazione delle cure nell’arco della degenza viene costantemente valutata la scala del dolore sia dai medici che dal personale infermieristico. Ci si serve di una scala analogica mista che viene facilmente compresa dal paziente che va dallo 0 (assenza di dolore) a 10 dolore intollerabile.

CONSENSO INFORMATO

L’utente ha diritto ad essere compiutamente informato sullo stato di

avanzamento dei piani diagnostico-terapeutici e ad esprimere o negare il proprio consenso alle terapie proposte o alle procedure.

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Durante la permanenza in Ospedale verrà richiesto un consenso

generale ed uno specifico, come previsto dalla normativa vigente, per le procedure di carattere invasivo e/o più complesse.

I processi che richiedono un consenso informato sono i seguenti: Trattamento sanitario, diagnostico terapeutico e chirurgico Sperimentazioni cliniche Trattamento dei dati personali.

Il Consenso prevede più fasi, si giova dell’ausilio di materiale

informativo periodicamente aggiornato e può essere ritirato in qualsiasi momento.

PARTECIPAZIONE ALLA CURA

Una forte alleanza terapeutica e l’instaurarsi di un rapporto di fiducia

costituiscono la base necessaria per un intervento sanitario efficace. Teniamo molto a coniugare professionalità, perizia tecnica ed avanzamento tecnologico delle pratiche diagnostico-terapeutiche con una costante informazione, ascolto ed attenzione umana al Paziente ed ai suoi Familiari.

L’utente ha diritto a partecipare all’elaborazione del piano di cura, ad essere informato su come la malattia potrà incidere sulla qualità della sua vita e sui rimedi terapeutici ed assistenziali atti ad eliminare o almeno a ridurre gli eventuali stati di sofferenza e dolore.

Ad ogni utente è consentito interrompere la cura in qualsiasi fase del processo clinico-assistenziale o rifiutare un determinato trattamento. I sanitari hanno l’obbligo di informare il paziente sulle possibili conseguenze di questo comportamento.

Le informazioni sullo stato di salute dei degenti vengono fornite dal primario e dai medici. Per ovvie ragioni di riservatezza tutte le informazioni cliniche vengono riferite soltanto ai familiari diretti o ad altre persone SE ESPRESSAMENTE DELEGATE DAL PAZIENTE.

I Parenti possono visionare la cartella clinica insieme al medico.

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Al fine di garantire una continuità di informazione è auspicabile che la medesima persona mantenga i rapporti con il medico. I familiari vengono costantemente coinvolti nel programma assistenziale del paziente.

Al momento della dimissione (in situazioni particolari nel corso della degenza) il Medico di Medicina Generale e lo Specialista di riferimento verranno informati mediante accurata lettera di dimissione sui motivi del ricovero, stato clinico, decorso, aspetti educazionali e programma per il Paziente.

DENARO E VALORI

Pur essendo in atto una vigilanza continua è consigliabile non lasciare somme di denaro in eccesso o oggetti di valore ai Pazienti

NORME DI COMPORTAMENTO

Se siete ricoverati in Ortopedia e Traumatologia, per la Vostra sicurezza, non dovete allontanarvi dal reparto, salvo espressa autorizzazione da parte del Personale di assistenza.

Se decidete di lasciare l’ospedale contro il parere dei sanitari che Vi curano Vi verrà richiesto di firmare una liberatoria di responsabilità.

Per qualunque dubbio il personale è a vostra disposizione.

RELIGIONE

A tutti i Pazienti ricoverati viene garantito il rispetto della loro fede. E' possibile ricevere i ministri del proprio culto.

E’ garantita la presenza di un sacerdote di culto cattolico che visita giornalmente il reparto.

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MEDIAZIONE CULTURALE

Il mediatore culturale è un professionista che, utilizzando la lingua di origine dell’utente straniero, lo aiuta a comprendere quanto gli viene richiesto, prescritto o proposto dal medico, dagli operatori sanitari e dai professionisti dell’Ospedale.

Il mediatore culturale interviene al fine di consentire all’utente straniero la corretta comprensione:

del problema sanitario delle necessità urgenti del modo in cui vengono eseguiti ed a cosa servono gli esami clinici,

le procedure diagnostiche ed i conseguenti consensi richiesti della diagnosi delle indicazioni terapeutiche da seguire alla dimissione

SICUREZZA DEL PAZIENTE

All’interno della Ortopedia e Traumatologia si attuano misure di tutela

del paziente che prevedono l’Identificazione corretta del Paziente (braccialetto identificativo). Vengono inoltre attuate misure per migliorare la gestione dei farmaci ad alto rischio (gli elettroliti concentrati non sono presenti nelle aree assistenziali se non in quelle dove la loro presenza è clinicamente necessaria e autorizzata dalla politica ospedaliera e dove sono state messe in atto azioni di prevenzione della somministrazione involontaria).

Sono in atto misure volte a: ridurre il rischio di infezioni associate all’assistenza sanitaria; ridurre il rischio di danno al paziente in seguito a caduta; prevenire gli errori medici ed analizzare gli eventi sentinella; identificare accuratamente i pazienti; comunicare efficacemente con i pazienti ed i familiari; ridurre i ritardi nei vari processi di cura del paziente.

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Gli ambienti vengono costantemente valutati, i dispositivi elettromedicali sono sottoposti a periodico controllo, verifica di sicurezza e manutenzione.

CERTIFICATO DI DEGENZA E CERTIFICATO CON DIAGNOSI

Il certificato di ricovero, necessario per giustificare l'assenza da lavoro,

studio o per l'assicurazione, viene rilasciato dall’ufficio Accettazione Amministrativa situato al 3° piano vicino al Pronto Soccorso, dal lunedì al venerdì dalle 7.15 alle 18.45 ed il sabato dalle 7.15 alle 18.00. Domenica chiuso.

Se occorre un certificato con la diagnosi durante la degenza del/della

Paziente, farsi rilasciare un Certificato di ricovero come detto sopra, e presentarlo al medico di riferimento della stanza di degenza. Questi aggiungerà una diagnosi provvisoria che potrà essere utilizzata dal richiedente secondo le vigenti leggi.

Dopo la dimissione non vengono rilasciati certificati con diagnosi,

perché fa fede la lettera di dimissione: se è andata smarrita, può esserne chiesta una copia rivolgendosi alla Segreteria del reparto..

Se occorre copia della cartella clinica, ci si deve rivolgere dopo la

dimissione (eventualmente anche quello stesso giorno) agli sportelli CUP. La copia verrà autenticata dalla Direzione Sanitaria; il servizio è a pagamento, la consegna richiede alcuni giorni.

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RICORDATEVI CHE TUTTE LE INFORMAZIONI CHE FORNITE DURANTE IL VOSTRO RICOVERO SONO TRATTATE IN MANIERA DEL TUTTO CONFIDENZIALE E NEL RISPETTO DELLA VOSTRA PRIVACY.

AMBULATORI / SALA GESSI La SALA GESSI presso Ospedale di Cattinara: s ita in 3° piano , adiacente al pronto soccorso. Aperta tutti i giorni h24. Dove vengono effettuati i ricoveri in urgenza . AMBULATORIO ORTOPEDICO Si eseguono: • visite ortopediche (brevi - differite - programmate ) • visite controllo • medicazioni • rimozioni apparecchi gessati • rimozioni fasciature • Prestazioni prenotabili presso il centro Unico di Prenotazione (CUP) • Numeri utili: 040 - 399 2466

Per prenotare una visita ambulatoriale ci si deve normalmente rivolgere, con la richiesta del Medico Curante, al Centro Unificato di Prenotazione (CUP) che ha sedi all’Ospedale Maggiore, in quello di Cattinara, nei Distretti dell’Azienda Sanitaria o nelle farmacie abilitate. Quelle di comprovata urgenza, certificata dal Medico Curante, devono presentarsi al Pronto Soccorso dell’ Ospedale di Cattinara .

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LO SCHELETRO SI LESIONA Lo scheletro è l’insieme di 208 ossa che , debitamente articolate, formano l’armatura che sostiene il nostro corpo. Insieme con i 501 muscoli che abbiamo, costituisce l’apparato locomotore,che ci permette di muoverci. Visto il gran numero di movimenti che compiamo ogni giorno, è possibile che subiamo lesioni all’apparato locomotore.

Nella pratica clinica si è constatato che è diffuso tra gli infortunati il luogo comune che "l’osso è un’impalcatura la cui guarigione è pressoché scontata una volta ben immobilizzato". Ciò ci ha indotto ad illustrare, se pur schematicamente, il processo di guarigione di una frattura.

Cenni anatomico - fisiologici

L’osso è un tessuto biologico, formato da cellule specializzate, immerso in una struttura minerale costituita per il 95% da idrossiapatite di calcio.

La componente minerale è costantemente modellata e rimaneggiata dalle cellule ossee: OSTEOBLASTI, OSTEOCITI ED OSTEOCLASTI. Esse, in un ininterrotto lavoro di apposizione e demolizione della matrice minerale, provvedono a "rinnovare" completamente lo scheletro più volte nel corso della nostra vita.

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L’osso, quindi, ben lungi dall’essere " un’impalcat ura" passiva è un "organo", al pari del fegato / rene / etc. … …, met abolicamente attivo complesso, strettamente connesso allo stato di salu te dell’organismo e dall’attività fisica svolta.

Infatti, per mantenersi in buona salute, l’osso, progettato per farci muovere nello spazio, necessita di sollecitazioni meccaniche, di attrito e di gravità.

Al ritorno delle prime missioni prolungate nello spazio agli astronauti, che notoriamente sono persone fisicamente integre, venne riscontrata una demineralizzazione ossea marcata con rischio di deformità se non fratture

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spontanee, ovvero senza trauma diretto, delle ossa. L’assenza di gravità aveva interferito nel metabolismo osseo, che si è sviluppato con l’adattamento all’ambiente nel corso di milioni di anni, bloccando i processi di apposizione ossea ed incrementando quelli di riassorbimento. Grazie anche a queste osservazioni oggi siamo consapevoli che un individuo costretto all’immobilità per lungo tempo è esposto ad un impoverimento della massa ossea simile a quello patito da chi vive al di fuori della gravità, in spazi ristretti con scarso movimento fisico.

La frattura

L’osso, per fratturarsi, deve assorbire energia derivante da un trauma e l’energia necessaria per produrre la frattura varia in funzione del meccanismo del trauma, flessione/torsione/assiale e dall’entità del carico ed alla resistenza dell’osso.

Qualunque sia la modalità di produzione della frattura l’effetto sarà un’interruzione dell’architettura ossea, lacerazione della membrana, riccamente vascolarizzata ed innervata, che riveste esternamente la superficie ossea (PERIOSTIO) e rottura del letto vascolare all’interno dell’osso (CIRCOLO ENDOSTALE).

Dall’inevitabile ematoma che immediatamente si forma prende avvio il processo riparativo che porterà a guarigione l’osso attraverso diverse fasi che succintamente elenchiamo.

Fasi di guarigione di una frattura

Dopo la frattura, a livello dei frammenti, si forma un ematoma, alimentato dalla rottura dei vasi periostali ed endostali, che è il primo momento del processo di guarigione. Tempo una due settimane l’ematoma si riduce; i margini della frattura vanno incontro a morte cellulare ed il coagulo seguito all’ematoma viene infiltrato da cellule quali macrofagi, globuli bianchi, fibroblasti e mastoblasti. L’osso necrotico viene rimosso

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Il coagulo viene attraversato ed abitato da vasi (arteriole) che apportano ossigeno e da elementi cellulari quali osteoblasti, prosteociti e condroblasti. In questa fase si forma il callo fibroso.

Il callo fibroso, tra la terza e la quarta settimana dalla frattura, inizia a trasformarsi in callo osseo ovvero inizia la calcificazione del tessuto che porterà alla trasformazione del callo in osso strutturato.

La fase di rimodellamento inizia sei settimane dopo la frattura e può durare settimane o mesi; in questo tempo l’osso viene a rimodellarsi nella propria struttura fino a riacquisire la primitiva resistenza meccanica. La fase di rimodellamento si considera esaurita quando cessa ogni processo rigenerativo a livello della frattura.

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Vi sono però condizioni che rallentano od impediscono la guarigione di una frattura, dette rispettivamente RITARDO DI CONSOLIDAZIONE e PSEUDOARTROSI, dovute a precise patologie, localizzazioni della frattura o dalla posizione della frattura. Tra le prime occorre ricordare il diabete, le insufficienze renali, l’osteoporosi e la malattia di Paget, infezioni ossee, tumori e gli esiti di radiazioni ecc …

Tra le seconde bisogna ricordare le fratture articolari, l’eccessiva distanza tra i capi ossei fratturati detta diastasi, l’eccessiva mobilità di un capo osseo rispetto all’altro, l’interposizione tra un capo fratturato e l’altro di tessuto molle (p.e.: periostio, fasce muscolari e muscoli), un deficit di vascolarizzazione del distretto fratturato.

Le fratture possono essere, molto differenti tra loro per dolore, prognosi trattamento e tempo di guarigione.

A seconda di come e dove si verifica può essere:

COMPOSTA - (senza dislocazione dei frammenti) in cui i segmenti di frattura conservano la loro posizione anatomica

SCOMPOSTA - (con dislocazione dei frammenti): in cui si verifica uno spostamento dei frammenti fratturati

CHIUSA - in cui la cute rimane integra ESPOSTA - in cui vi è lacerazione della cute ed esposizione esterna

dell'osso COMPLETA - se interessa tutto lo spessore dell'osso INCOMPLETA - o semplice infrazione ossea se interessa solo una

parte di osso STABILE - quando non ci sono di forze deformanti che

compromettono il contatto reciproco dei segmenti ossei

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INSTABILE - quando subentrano forze deformanti come la forza muscolare che impediscono il contatto reciproco tra i due segmenti ossei

SEMPLICI - se la frattura origina solo due frammenti ossei ben distinti PLURIFRAMMENTARIE o COMMINUTE - in base al numero di

frammenti ossei prodotti

Inoltre in base al decorso e alla forma della rima di frattura ( la fessura che separa i due frammenti ossei) le fratture possono essere classificate in:

TRASVERSE - la rima di frattura è disposta ad angolo retto rispetto all'asse longitudinale dell'osso

OBLIQUE - la rima di frattura forma un angolo inferiore a 90° rispetto all'asse longitudinale dell'osso (fratture a becco di flauto)

LONGITUDINALI - la rima di frattura è parallela all'asse longitudinale dell'osso

SPIROIDI - la rima di frattura compie un decorso a spirale lungo il segmento osseo, avvolgendosi ad esso.

Come abbiamo visto per le fratture scomposte, le lesioni associate alla frattura possono essere di natura: muscolare, tendinea, ligamentosa, vascolare, nervosa, viscerale o cutanea.

Sintomatologia

La sintomatologia delle fratture è caratterizzata d a:

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DOLORE (stimolo delle terminazioni sensitive del periostio) RIDOTTA MOTILITÀ (più o meno ampia a seconda della sede della

frattura e della posizione anatomica del singolo osso) IMPOTENZA FUNZIONALE (dolore e mancanza del braccio di leva

per i muscoli) EMATOMA

Che cos’è una lussazione? Il movimento del nostro corpo è possibile grazie alla contrazione dei muscoli che si inseriscono sulle ossa, le quali possono effettuare i diversi movimenti nello spazio grazie a zone “ snodabili”, usualmente poste alle loro estremità, che prendono il nome di articolazioni.

Le articolazioni, formate quindi da ossa racchiuse in una capsula fibrosa e rinforzate da legamenti, consentono archi di movimento pluridirezionali limitati dalla conformazione anatomica agendo come fulcri i cui bracci di leva sono le ossa da cui sono formate.

L’efficacia di una articolazione è anche legata alla congruità articolare ovvero che le strutture ossee mantengano una rispetto all’altra ben definiti rapporti spaziali; quando un capo osseo perde questo rapporto allontandosi dalla propria sede alterando l’articol azione si verifica una lussazione.

La causa più frequente è legata a traumi diretti, che imprimendo all’articolazione una sollecitazione abnorme, forzano il capo articolare oltre il fisiologico angolo di movimento sì che esca dalla sua sede anatomica producendo lacerazioni della capsula e dei legamenti.

Quando il trauma è particolarmente violento l’energia impressa al capo osseo è tale che esso fuoriesce dalla cute, dopo aver prodotto lesioni ai muscoli, tendini , fasce, nervi e vasi che avesse eventualmente incontrato nel tragitto (lussazione esposta).

Il sintomo principale è il dolore legato ad una evidente deformità dell’articolazione interessata che non è grado di attuare alcun movimento. Talora per la compressione che l’osso lussato può esercitare su importanti strutture vascolari e nervose che decorrono accanto all’articolazione stessa si producono ischemia e disturbi della conduzione nervosa che colpiscono sia la sensibilità che la motricità dell’arto stesso.

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Nella maggior parte dei casi, consiste nella manipolazione da parte del medico dell’articolazione onde ripristinare la congruità articolare (“ridurre la lussazione”) seguito da un periodo di immobilizzazione per consentire la cicatrizzazione delle strutture lacerate; meno frequentemente è necessario procedere a riduzione chirurgica della lussazione.

I postumi che una lussazione lascia sono legati a diversi fattori quali la sede anatomica, il grado di lesione di capsula e legamenti, gli eventuali danni vascolari e nervosi.

Accanto alla lussazione traumatica esiste anche la lussazione congenita dell’anca. Essa si sviluppa nel feto, colpisce maggiormente le femmine , riconosce famigliarità e la terapia consiste nella riduzione mediante tutori o gessi dalla nascita più raramente viene effettuato l’intervento chirurgico.

Che cos’è una distorsione?

Viene così indicata una lesione a carico di una articolazione prodotta da un movimento improvviso, imprevisto e violento che, forzando le strutture capsulo-legamentose ai limiti anatomici e fisiologici, produce danni a tessuti quali le cartilagini e capsule articolari, legamenti, tendini ed ai fasci vascolo nervosi ad essi correlati.

Tutte le articolazioni del corpo umano possono essere vittime di episodi distorsivi anche se ve ne sono alcune più frequentemente colpite in relazione alle abitudini di vita (per esempio.trauma distorsivo del rachide cervicale o “ colpo di frusta cervicale”, dovuto a incidenti) o sportive/lavorative (distorsione del ginocchio, caviglia, spalla).

ll grado di lesione, proporzionale allo stress che colpisce le strutture articolari, riconosce come sintomo comune e principale il dolore assai sovente accompagnato da edema, ematomi, contrattura della muscolatura ed impotenza funzionale del distretto colpito.

La terapia immediata consiste nel raffreddamento della regione interessata ( ghiaccio) al fine di ridurre il dolore e l’edema e nel riposo articolare. La valutazione clinica, integrata da esami strumentali ( RX, ecografia, eventuale Tc o RMN), porrà una precisa diagnosi su cui mirare la terapia. Infatti il termine distorsione articolare comprende, in ordine di severità ed estensione, un ampio ventaglio di lesioni la cui terapia spazia dal semplice riposo associato a farmaci, alla fisiochinesiterapia e terapia

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fisica (per esempio: ultrasuoni, ionoforesi), al bendaggio funzionale, all’immobilizzazione con apparecchio gessato fino all’intervento chirurgico ricostruttivo

Dieta

Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. Nel processo di rimarginazione, un ponte di tessuto composto per la maggior parte di fibre di proteine cresce attraverso le estremità delle ossa rotte. Il calcio e il fosforo si depositano quindi tra queste fibre di proteine per formare nuovo tessuto osseo.

La dieta dovrà quindi essere ad alto tenore proteico ed equilibrata in calcio e fosforo. In ogni caso, l’assunzione di calcio non dovrebbe essere troppo alta poiché potrebbe stimolare la formazione di calcoli renali durante il periodo di immobilità dovuto all’ingessatura.

L’assunzione di vitamina D dovrebbe essere aumentata perché è essenziale per l’assorbimento del calcio e del fosforo.La vitamina K viene usata per il consolidamento delle fratture ossee ed è indicata per le donne in fase di postmenopausa o per chi soffre di osteoporosi.

Il calcio diminuisce l’incidenza di fratture ossee nelle donne in fase di post-menopausa. Il potassio è necessario per la formazione delle cellule, la vitamina C è necessaria per il mantenimento e lo sviluppo delle ossa e la vitamina A accelera il tasso di crescita ossea.

La dieta dovrebbe essere ad alto tenore calorico per fornire l’energia necessaria alla formazione delle nuove cellule ossee.

Gli alimenti industriali e quelli che contengono fosforo possono indebolire le ossa e aumentare l’incidenza di fratture.

Elementi nutritivi che possono essere efficaci nell a cura delle Fratture ossee:

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Sostanza

Quantità consigliata

Vitamina A 50.000 UI al dì, diminuite poi a 25.000 UI al dì

Acido pantotenico

100 mg 3 volte al dì

Vitamina C con

bioflavonoidi 3000-6000 mg nel corso della giornata

Vitamina D

400-1000 UI al dì

Vitamina K

Calcio

1000-2000 mg divisi in somministrazioni dopo i pasti e all’ora di andare a letto

Magnesio

1000 mg al dì

Potassio

1000 mg al dì

Zinco

80 mg al dì

Proteine

160 g o secondo le dosi prescritte (aminoacidi in forma libera)

Kelp

5 compresse al dì

Enzimi

proteolitici Tra i pasti

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NOTA Questo opuscolo riporta le informazioni valide al momento della stampa e viene periodicamente aggiornato. Tra un’edizione e l’altra potrebbero però intervenire modifiche nell’operatività

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Revisione 19 – settembre 2015