Carnevale di Venezia

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CARNEVALE DI VENEZIA

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CARNEVALE DI VENEZIA

La storia del Carnevale

Il Carnevale di Venezia, se non il più grandioso, è sicuramente il più conosciuto per il fascino che esercita e il mistero che continua a possedere anche adesso che sono trascorsi 900 anni dal primo documento che fa riferimento a questa famosissima festa. Chi non ne ha mai sentirto parlare? Si hanno ricordi delle festività del Carnevale fin dal 1094, sotto il dogato¹ di Vitale Falier, in un documento che parla dei divertimenti pubblici nei giorni che precedevano la Quaresima. Il documento ufficiale che dichiara il Carnevale una festa pubblica è del 1296 quando il Senato della Repubblica dichiarò festivo l’ultimo giorno della Quaresima.

1. dogato: período de domíno de um líder na região de Veneza na época Medieval

Tuttavia il Carnevale ha tradizioni molto più antiche che rimandano ai culti ancestrali di passaggio dall’inverno alla primavera, culti presenti in quasi tutte le società, basti pensare ai Saturnalia latini o ai culti dionisiaci nei quali il motto era “Semel in anno licet insanire” (“Una volta all’anno è lecito non avere freni²”) ed è simile lo spirito che anima le oligarchie veneziane e le classi dirigenti latine con la concessione e l’illusione ai ceti³ più umili di diventare, per un breve periodo dell’anno, simili ai potenti, concedendo loro di poter burlare pubblicamente i ricchi indossando una maschera sul volto4. Una utile valvola di sfogo per tenere sotto controllo le tensioni sociali sull’esempio del “Panem et Circenses” latino. 2. Algo que pode ser traduzido como: Uma vez por ano, é permitido não ter freios. 3. Indivíduos da mesma classe social. 4. Rosto, face.

Le Maschere

“Buongiorno Siora Maschera”, lungo le calli, per i canali era questo il saluto: l’identità personale, il sesso, la classe sociale non esistevano più, si entrava a far parte della Grande Illusione del Carnevale in un posto, unico al mondo, dove tutto può accadere, dove ogni scorcio non cessa di incantare. Gli artigiani che fabbricavano maschere erano chiamati maschereri fin dal tempo del Doge¹ Foscari e possedevano un loro statuto datato aprile 1436. Appartenevano alla frangia dei pittori ed erano aiutati nella loro professione dai targheri che imprimevano sopra lo stucco² volti dipinti, a volte di ridicola fisionomia.

1. Doge: Líder Político de Veneza 2. Stucco: Material plástico

Durante il Carnevale i Veneziani si concedevano trasgressioni di ogni tipo e le maschere erano utilizzate per mantenere l'anonimato e consentire qualsiasi gioco proibito, sia da parte di uomini che da parte di donne. Anche i preti¹ e le monache² approfittavano delle maschere per celarsi e trasgredire compiendo fughe amorose.

1. Preti: Padres 2. Monache: Freiras

La struttura dell’evento

Il Carnevale di Venezia è molto diverso dal Carnevale che conosciamo. Con circa venti gorni di festa, dalla metà di febbraio all’inizio di marzo (finisce sempre nel Martedì Grasso, l’ultima martedì del Carnevale, nella prima settimana di marzo), ha diverse cose da fare, come spettacoli teatrali, concerti, workshops, films, pattinaggio su ghiaccio, mostre documentarie, e, ovviamente, i tipici: feste veneziane, feste delle marie (seguite della premiazione della Maria del Carnevale), e concorsi delle maschere più belle.

Vedi: http://www.carnevalevenezia.com/programma_carnevale_venezia_2014.htm

Ci sono anche feste dei ricchi e famosi, che costano fino a 600 euro per persona e sono realizzati in posti esclusivi, come palazzi antichi. (Per esempio: The enchanted Palace 490 euro, Great Feast of the Gods, 490 euro)

Vedi:http://www.book-my-palace.com/it_IT/balls.php

Maschere

Il Carnevale

La Maria del Carnevale