Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica...
-
Upload
drago-orlandi -
Category
Documents
-
view
243 -
download
3
Transcript of Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica...
Carlo PrunetiDipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale
Unitagrave di Psicologia ClinicaUniversitagrave degli Studi di Parma e mail carloprunetiuniprit
Carlo PrunetiDipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale
Unitagrave di Psicologia ClinicaUniversitagrave degli Studi di Parma e mail carloprunetiuniprit
La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopatologia dal colloquio clinico alla psicofisiologia e psiconeuroendocrinologia ovvero come sviluppare la sanitagrave ed il benessere psicofisico
SALUTESALUTEIPPOCRATE di COS (IV secolo ac) fu il ldquoPRECURSORErdquo
della moderna concezione di salute della valutazione multidimensionale e dellrsquointervento integrato per primo sostenne che lrsquoorganismo egrave
unitario Secondo Ippocrate
La malattia non egrave semplice affezione di un singolo apparato ma di tutto un sistema profondamente influenzato dai suoi rapporti con lrsquoambiente
Individua nel cervello lrsquoorgano piugrave potente del corpo dalla cui capacitagrave di discernimento dipendono gli organi di senso (studi sugli effetti di traumi o
malattie del SNC sul comportamento)
Dal trattato Delle Epidemie ldquoIl medico deve studiare i costumi il regime il modo di vita lrsquoetagrave di ognuno i discorsi i silenzi i pensieri il sonno lrsquoinsonnia i sogni ndash come e quando ndash i gesti involontari ndash strapparsi i capelli grattarsi piangerehellip Percheacute il piugrave grande errore che si commette oggi egrave separare la psiche dal somahelliprdquo
Sostenne lrsquoimportanza di una valutazione approfondita e globale del caso approccio olistico sottolineograve i limiti dellrsquoapproccio meccanicista-riduzionistico che si focalizza ed interviene solo sullrsquoorgano malato
Ippocrate di Cos
(circa 460-370 ac)
Ippocrate di Cos
(circa 460-370 ac)
SALUTESALUTE
La salute egrave uno stato di completo benessere fisico mentale e sociale e non consiste soltanto in unrsquoassenza di malattia o infermitagrave Il possesso del massimo stato di salute che egrave capace di raggiungere costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano (OMS)
Cambiamento epistemologico con importanti ripercussioni sul piano operativo che coinvolge non solo il medico ma anche lo psicologo e gli altri operatori della salute
bull Obiettivo benessere psicofisicobull Valutazione multidimensionale e approccio globale alla
persona bull Formazione multidisciplinare degli operatori della ldquo
salute rdquobull Dialogo e collaborazione fra specialisti delle diverse
disciplinebull Interventi integrati e personalizzati
La complessitagrave dellrsquoorganismo umano e lrsquoestrema variabilitagrave interindividuale presuppongono
bull Anche in caso di malattie organiche accanto alla diagnosi medica egrave necessaria e spesso indispensabile una approfondita valutazione delle variabili psicologiche individuali e socio-ambientali intervenienti nellrsquoinsorgenza nel mantenimento e nel decorso della malattia e che possono influenzare la compliance
bull in presenza di disturbi psicopatologici la diagnosi multiassiale prevede insieme alla valutazione psicodiagnostica anche la
valutazione di qualsiasi condizione medica (asse III - DSM) e dei problemi di natura psicosociale e ambientale (asse IV - DSM)
concomitanti che possono avere un ruolo nella manifestazione nel mantenimento dei sintomi oltre che nella programmazione
dellrsquointervento e nellrsquoefficacia del trattamento
VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinico
Osservazione
Esame obiettivo clinico
Accertamenti diagnostici esami strumentali e di laboratorio
I risultati degli esami confermano lrsquoipotesi diagnostica
Trattamento
Verifica trattamento
FormulazioneRiformulazione ipotesi diagnostica
SI
NO
Le differenze fra diagnosi medica e clinico-
psicologicaSegni e sintomi
Prima ipotesi
Verifica di laboratorio
o strumentale
Conferma della diagnosi
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia
Segni e sintomi
Prima ipotesi
Valutazione del comportamento
Verifica della diagnosi ()
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia ()
Il paradigma di Hull
ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA
ESTERNO oppure
INTERNO
Cognitivo
Fisiologico
Fisico ecc
INFLUENZEGenetiche
Temperamentali
Familiari
Educazione
Stati mentali
MOTORIO-VOLONTARIO
COGNITIVO-VERBALE
AUTONOMICO-INVOLONTARIO
Modello multidimensionale di assessment
Comportamentale-motorioCognitivo-ve
rbale
-emozio
nalehellip
hellip
Psicofisiologico -emozionale
Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
Dimensione cognitivo - verbale
Dimensione comportamentale
(compresi gli stili di vita)
Dimensione psicofisiologica
INFLUENZE GENETICHE
TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo
Educazione prime esperienze
di vita
Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo
Predisposizionenaturale
apprendimenti
Ambiente attuale
PersonalitagraveTemperamento
Stile di vitaAbitudini
Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da
Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
SALUTESALUTEIPPOCRATE di COS (IV secolo ac) fu il ldquoPRECURSORErdquo
della moderna concezione di salute della valutazione multidimensionale e dellrsquointervento integrato per primo sostenne che lrsquoorganismo egrave
unitario Secondo Ippocrate
La malattia non egrave semplice affezione di un singolo apparato ma di tutto un sistema profondamente influenzato dai suoi rapporti con lrsquoambiente
Individua nel cervello lrsquoorgano piugrave potente del corpo dalla cui capacitagrave di discernimento dipendono gli organi di senso (studi sugli effetti di traumi o
malattie del SNC sul comportamento)
Dal trattato Delle Epidemie ldquoIl medico deve studiare i costumi il regime il modo di vita lrsquoetagrave di ognuno i discorsi i silenzi i pensieri il sonno lrsquoinsonnia i sogni ndash come e quando ndash i gesti involontari ndash strapparsi i capelli grattarsi piangerehellip Percheacute il piugrave grande errore che si commette oggi egrave separare la psiche dal somahelliprdquo
Sostenne lrsquoimportanza di una valutazione approfondita e globale del caso approccio olistico sottolineograve i limiti dellrsquoapproccio meccanicista-riduzionistico che si focalizza ed interviene solo sullrsquoorgano malato
Ippocrate di Cos
(circa 460-370 ac)
Ippocrate di Cos
(circa 460-370 ac)
SALUTESALUTE
La salute egrave uno stato di completo benessere fisico mentale e sociale e non consiste soltanto in unrsquoassenza di malattia o infermitagrave Il possesso del massimo stato di salute che egrave capace di raggiungere costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano (OMS)
Cambiamento epistemologico con importanti ripercussioni sul piano operativo che coinvolge non solo il medico ma anche lo psicologo e gli altri operatori della salute
bull Obiettivo benessere psicofisicobull Valutazione multidimensionale e approccio globale alla
persona bull Formazione multidisciplinare degli operatori della ldquo
salute rdquobull Dialogo e collaborazione fra specialisti delle diverse
disciplinebull Interventi integrati e personalizzati
La complessitagrave dellrsquoorganismo umano e lrsquoestrema variabilitagrave interindividuale presuppongono
bull Anche in caso di malattie organiche accanto alla diagnosi medica egrave necessaria e spesso indispensabile una approfondita valutazione delle variabili psicologiche individuali e socio-ambientali intervenienti nellrsquoinsorgenza nel mantenimento e nel decorso della malattia e che possono influenzare la compliance
bull in presenza di disturbi psicopatologici la diagnosi multiassiale prevede insieme alla valutazione psicodiagnostica anche la
valutazione di qualsiasi condizione medica (asse III - DSM) e dei problemi di natura psicosociale e ambientale (asse IV - DSM)
concomitanti che possono avere un ruolo nella manifestazione nel mantenimento dei sintomi oltre che nella programmazione
dellrsquointervento e nellrsquoefficacia del trattamento
VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinico
Osservazione
Esame obiettivo clinico
Accertamenti diagnostici esami strumentali e di laboratorio
I risultati degli esami confermano lrsquoipotesi diagnostica
Trattamento
Verifica trattamento
FormulazioneRiformulazione ipotesi diagnostica
SI
NO
Le differenze fra diagnosi medica e clinico-
psicologicaSegni e sintomi
Prima ipotesi
Verifica di laboratorio
o strumentale
Conferma della diagnosi
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia
Segni e sintomi
Prima ipotesi
Valutazione del comportamento
Verifica della diagnosi ()
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia ()
Il paradigma di Hull
ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA
ESTERNO oppure
INTERNO
Cognitivo
Fisiologico
Fisico ecc
INFLUENZEGenetiche
Temperamentali
Familiari
Educazione
Stati mentali
MOTORIO-VOLONTARIO
COGNITIVO-VERBALE
AUTONOMICO-INVOLONTARIO
Modello multidimensionale di assessment
Comportamentale-motorioCognitivo-ve
rbale
-emozio
nalehellip
hellip
Psicofisiologico -emozionale
Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
Dimensione cognitivo - verbale
Dimensione comportamentale
(compresi gli stili di vita)
Dimensione psicofisiologica
INFLUENZE GENETICHE
TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo
Educazione prime esperienze
di vita
Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo
Predisposizionenaturale
apprendimenti
Ambiente attuale
PersonalitagraveTemperamento
Stile di vitaAbitudini
Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da
Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
SALUTESALUTE
La salute egrave uno stato di completo benessere fisico mentale e sociale e non consiste soltanto in unrsquoassenza di malattia o infermitagrave Il possesso del massimo stato di salute che egrave capace di raggiungere costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano (OMS)
Cambiamento epistemologico con importanti ripercussioni sul piano operativo che coinvolge non solo il medico ma anche lo psicologo e gli altri operatori della salute
bull Obiettivo benessere psicofisicobull Valutazione multidimensionale e approccio globale alla
persona bull Formazione multidisciplinare degli operatori della ldquo
salute rdquobull Dialogo e collaborazione fra specialisti delle diverse
disciplinebull Interventi integrati e personalizzati
La complessitagrave dellrsquoorganismo umano e lrsquoestrema variabilitagrave interindividuale presuppongono
bull Anche in caso di malattie organiche accanto alla diagnosi medica egrave necessaria e spesso indispensabile una approfondita valutazione delle variabili psicologiche individuali e socio-ambientali intervenienti nellrsquoinsorgenza nel mantenimento e nel decorso della malattia e che possono influenzare la compliance
bull in presenza di disturbi psicopatologici la diagnosi multiassiale prevede insieme alla valutazione psicodiagnostica anche la
valutazione di qualsiasi condizione medica (asse III - DSM) e dei problemi di natura psicosociale e ambientale (asse IV - DSM)
concomitanti che possono avere un ruolo nella manifestazione nel mantenimento dei sintomi oltre che nella programmazione
dellrsquointervento e nellrsquoefficacia del trattamento
VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinico
Osservazione
Esame obiettivo clinico
Accertamenti diagnostici esami strumentali e di laboratorio
I risultati degli esami confermano lrsquoipotesi diagnostica
Trattamento
Verifica trattamento
FormulazioneRiformulazione ipotesi diagnostica
SI
NO
Le differenze fra diagnosi medica e clinico-
psicologicaSegni e sintomi
Prima ipotesi
Verifica di laboratorio
o strumentale
Conferma della diagnosi
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia
Segni e sintomi
Prima ipotesi
Valutazione del comportamento
Verifica della diagnosi ()
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia ()
Il paradigma di Hull
ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA
ESTERNO oppure
INTERNO
Cognitivo
Fisiologico
Fisico ecc
INFLUENZEGenetiche
Temperamentali
Familiari
Educazione
Stati mentali
MOTORIO-VOLONTARIO
COGNITIVO-VERBALE
AUTONOMICO-INVOLONTARIO
Modello multidimensionale di assessment
Comportamentale-motorioCognitivo-ve
rbale
-emozio
nalehellip
hellip
Psicofisiologico -emozionale
Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
Dimensione cognitivo - verbale
Dimensione comportamentale
(compresi gli stili di vita)
Dimensione psicofisiologica
INFLUENZE GENETICHE
TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo
Educazione prime esperienze
di vita
Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo
Predisposizionenaturale
apprendimenti
Ambiente attuale
PersonalitagraveTemperamento
Stile di vitaAbitudini
Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da
Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
La complessitagrave dellrsquoorganismo umano e lrsquoestrema variabilitagrave interindividuale presuppongono
bull Anche in caso di malattie organiche accanto alla diagnosi medica egrave necessaria e spesso indispensabile una approfondita valutazione delle variabili psicologiche individuali e socio-ambientali intervenienti nellrsquoinsorgenza nel mantenimento e nel decorso della malattia e che possono influenzare la compliance
bull in presenza di disturbi psicopatologici la diagnosi multiassiale prevede insieme alla valutazione psicodiagnostica anche la
valutazione di qualsiasi condizione medica (asse III - DSM) e dei problemi di natura psicosociale e ambientale (asse IV - DSM)
concomitanti che possono avere un ruolo nella manifestazione nel mantenimento dei sintomi oltre che nella programmazione
dellrsquointervento e nellrsquoefficacia del trattamento
VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinico
Osservazione
Esame obiettivo clinico
Accertamenti diagnostici esami strumentali e di laboratorio
I risultati degli esami confermano lrsquoipotesi diagnostica
Trattamento
Verifica trattamento
FormulazioneRiformulazione ipotesi diagnostica
SI
NO
Le differenze fra diagnosi medica e clinico-
psicologicaSegni e sintomi
Prima ipotesi
Verifica di laboratorio
o strumentale
Conferma della diagnosi
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia
Segni e sintomi
Prima ipotesi
Valutazione del comportamento
Verifica della diagnosi ()
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia ()
Il paradigma di Hull
ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA
ESTERNO oppure
INTERNO
Cognitivo
Fisiologico
Fisico ecc
INFLUENZEGenetiche
Temperamentali
Familiari
Educazione
Stati mentali
MOTORIO-VOLONTARIO
COGNITIVO-VERBALE
AUTONOMICO-INVOLONTARIO
Modello multidimensionale di assessment
Comportamentale-motorioCognitivo-ve
rbale
-emozio
nalehellip
hellip
Psicofisiologico -emozionale
Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
Dimensione cognitivo - verbale
Dimensione comportamentale
(compresi gli stili di vita)
Dimensione psicofisiologica
INFLUENZE GENETICHE
TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo
Educazione prime esperienze
di vita
Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo
Predisposizionenaturale
apprendimenti
Ambiente attuale
PersonalitagraveTemperamento
Stile di vitaAbitudini
Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da
Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinico
Osservazione
Esame obiettivo clinico
Accertamenti diagnostici esami strumentali e di laboratorio
I risultati degli esami confermano lrsquoipotesi diagnostica
Trattamento
Verifica trattamento
FormulazioneRiformulazione ipotesi diagnostica
SI
NO
Le differenze fra diagnosi medica e clinico-
psicologicaSegni e sintomi
Prima ipotesi
Verifica di laboratorio
o strumentale
Conferma della diagnosi
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia
Segni e sintomi
Prima ipotesi
Valutazione del comportamento
Verifica della diagnosi ()
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia ()
Il paradigma di Hull
ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA
ESTERNO oppure
INTERNO
Cognitivo
Fisiologico
Fisico ecc
INFLUENZEGenetiche
Temperamentali
Familiari
Educazione
Stati mentali
MOTORIO-VOLONTARIO
COGNITIVO-VERBALE
AUTONOMICO-INVOLONTARIO
Modello multidimensionale di assessment
Comportamentale-motorioCognitivo-ve
rbale
-emozio
nalehellip
hellip
Psicofisiologico -emozionale
Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
Dimensione cognitivo - verbale
Dimensione comportamentale
(compresi gli stili di vita)
Dimensione psicofisiologica
INFLUENZE GENETICHE
TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo
Educazione prime esperienze
di vita
Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo
Predisposizionenaturale
apprendimenti
Ambiente attuale
PersonalitagraveTemperamento
Stile di vitaAbitudini
Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da
Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Le differenze fra diagnosi medica e clinico-
psicologicaSegni e sintomi
Prima ipotesi
Verifica di laboratorio
o strumentale
Conferma della diagnosi
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia
Segni e sintomi
Prima ipotesi
Valutazione del comportamento
Verifica della diagnosi ()
Intervento
Verifica dellrsquoefficacia ()
Il paradigma di Hull
ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA
ESTERNO oppure
INTERNO
Cognitivo
Fisiologico
Fisico ecc
INFLUENZEGenetiche
Temperamentali
Familiari
Educazione
Stati mentali
MOTORIO-VOLONTARIO
COGNITIVO-VERBALE
AUTONOMICO-INVOLONTARIO
Modello multidimensionale di assessment
Comportamentale-motorioCognitivo-ve
rbale
-emozio
nalehellip
hellip
Psicofisiologico -emozionale
Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
Dimensione cognitivo - verbale
Dimensione comportamentale
(compresi gli stili di vita)
Dimensione psicofisiologica
INFLUENZE GENETICHE
TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo
Educazione prime esperienze
di vita
Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo
Predisposizionenaturale
apprendimenti
Ambiente attuale
PersonalitagraveTemperamento
Stile di vitaAbitudini
Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da
Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Il paradigma di Hull
ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA
ESTERNO oppure
INTERNO
Cognitivo
Fisiologico
Fisico ecc
INFLUENZEGenetiche
Temperamentali
Familiari
Educazione
Stati mentali
MOTORIO-VOLONTARIO
COGNITIVO-VERBALE
AUTONOMICO-INVOLONTARIO
Modello multidimensionale di assessment
Comportamentale-motorioCognitivo-ve
rbale
-emozio
nalehellip
hellip
Psicofisiologico -emozionale
Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
Dimensione cognitivo - verbale
Dimensione comportamentale
(compresi gli stili di vita)
Dimensione psicofisiologica
INFLUENZE GENETICHE
TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo
Educazione prime esperienze
di vita
Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo
Predisposizionenaturale
apprendimenti
Ambiente attuale
PersonalitagraveTemperamento
Stile di vitaAbitudini
Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da
Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Modello multidimensionale di assessment
Comportamentale-motorioCognitivo-ve
rbale
-emozio
nalehellip
hellip
Psicofisiologico -emozionale
Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
Dimensione cognitivo - verbale
Dimensione comportamentale
(compresi gli stili di vita)
Dimensione psicofisiologica
INFLUENZE GENETICHE
TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo
Educazione prime esperienze
di vita
Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo
Predisposizionenaturale
apprendimenti
Ambiente attuale
PersonalitagraveTemperamento
Stile di vitaAbitudini
Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da
Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
Dimensione cognitivo - verbale
Dimensione comportamentale
(compresi gli stili di vita)
Dimensione psicofisiologica
INFLUENZE GENETICHE
TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo
Educazione prime esperienze
di vita
Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo
Predisposizionenaturale
apprendimenti
Ambiente attuale
PersonalitagraveTemperamento
Stile di vitaAbitudini
Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da
Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Ambiente attuale
PersonalitagraveTemperamento
Stile di vitaAbitudini
Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da
Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
DISTURBI PSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi
fisici
DISTURBI SOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Correlati neurofisiologici e neuroendocrini
Stress
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Stress
W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene
H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la
comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica
ndash sindrome generale di adattamento allarme
resistenza
esaurimento
ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Stress
J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da
unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale
ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario
ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia
R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo
ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Apprendimento
Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole
Apprendimento s-r condizionamento classico
S I R I
S I R IS N
S C R C
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
MALA
TTI
AMALA
TTI
A
STRESSSTRESS
SALUTE
SALUTE
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
STRESS STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELLrsquoORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO
Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al
cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento
Rinforzi
Rinforzi
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress mediate dal sistema nervoso
autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza) mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH
(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni
lrsquoacetilcolina la dopamina ecc
La risposta di stress La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti utili per
fuggire reagire eo resistere
al pericolominaccia
Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo senza un recupero dei
livelli pre-stress puograve causare danni funzionali
eo strutturali ai sistemi somatici interessati
La risposta di stress La risposta di stress
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
SN
A S
IMPATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PATIC
O
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response
Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet
Sweat Glands (mouth throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
STRESSOR
ipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICO
ipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare del
surrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)
Terminazioni post-
gangliari del SNA
simpatico
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Lrsquoattivazione
emozionale e la risposta
catecolamminica ad
essa correlata
dipendono dalla
valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo
significato sul piano
emotivo per il soggetto
Stress e catecolamine
StimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale
Attivazione emozionale
Aumento delle
CATECOLAMINE
EFFETTI COMPORTAMENTALI
Attivazione EEG
Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio
bull stress ipercortisolemia
bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche
bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo
ORMONI e STRESSORMONI e STRESS
Cortisolo
Ormone della crescita (GH)
bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore
bull stimola la produzione del latte
bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale
bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea
bull stress iperprolattinemia
bull + estrogeni + PRL
Prolattina
bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni
bull Stress aumento dei livelli basali di GH
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Gli stressor di varia natura
attivano attraverso la
mediazione cognitiva sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA) dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI)
Integrazione psicobiologica
StimoliValutazione Cognitiva
Attivazione SNC
Comportamento
Attivazione SNA
Attivazione SNE e SE
Azione sul SI
Modificazioni somatiche
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
STRESSOR
ipotalamo
GRF (+)
GRF (+)
ipofisi
GHGH
fegato reni altri tessuti
SS (-)SS (-)
crescita ossea
IGF-1
IGF-1
STRESSOR
ipotalamo
GnRH
(+)
GnRH
(+)ipofisi
FSHFSH
ovaie - testicoli
Ovulazione estrogeni
progestrerone
STRESSOR
ipotalamo
TRF (+)TRF (+)
ipofisi
TSHTSH
tiroide
tessuti
T3 e T4T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICOSISTEMA
GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO
LHLH
Spermatogenesi testosterone
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
oppioidiGABABDZ
5-HTAch
NAlocus coeruleus
CRHnucleo paraventricolare
corticalesurrenale
AVP
sistemaortosimpatico
midollaresurrenale
nervovago POMC
ACTHTRH
GHRH
GnRH
glucocorticoidi
szlig-LPH
szlig-ENDMSH
_
___
__
+
+
+++
+
+ _+
+
++
+
+
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
DIENCEFALO
amigdala(nucleo centrale)
ipotalamo laterale
+ FC+ PA - TP
mobilizzazione risorseenergetiche
nucleo paraventricolare
(ipotalamo)
disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
amigdala(nucleo centrale)
nucleo tegmentaledorsolaterale
attivazione corticale
area tegmentale ventrale
vigilanza comportamentale
(dopamina) attenzione
concentrazione
apprendimento
memoria
locus coeruleusaumento vigilanza
nucleo reticolareponto-caudale
reazione drsquoallerta
M
E
S
E
N
C
E
F
A
L
O
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
BULBO(MIELENCEFALO)
amigdala(nucleo centrale)
nucleoparabrachiale
+ FR+ AR
disponibilitagraveRiserve
energetiche
mobilitazioneRiserve
energetiche
regolazioneFCPATM
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA TUMORI
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Stress e malattia Stress e malattia
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute
egrave stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche
Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute
sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino
immunitario e nervoso autonomo e
dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
STRESS
STILE di VITA
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le
strategie e le risorse di coping helliphelliphellip
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Legge di Yerkes Dodson
Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Stress e stile di vita Stress e stile di vita
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress e risposte adattivedisadattive
Stress e risposte adattivedisadattive
Il profilo psicofisiologico di stress
(PPF)
La valutazione psicofisiologica
Brevi cenni di psicofisiologia clinica
Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare
i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali
Lang (1971)
I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi
La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione
Profilo psicofisiologico
una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico
una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base
una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti
una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base
Soluzione di problemi
ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)
ndash Formare e scomporre concetti
ndash Concatenazioni logiche
ndash Quiz
ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)
Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni
ndash Attenzione
ndash Concentrazione
ndash Memoria
ndash Decisione
ndash Color-word test
Abilitagrave psicomotorie
ndash Video-games
ndash Tempi di reazione
Situazioni affettivo-emozionali
ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study
Rosenman e coll 1975)
ndash Role playing
ndash Public speaking (Rozanski 1988)
Stimoli avversivi
ndash Cold-pressor test
ndash Shock elettrici
Mental stress testMental arithmetic task
Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)
Stroop color word test
Reattivo delle frasi da completare di Sacks
Conduttanza cutanea
La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche
Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)
strutture sottocorticali e neurotrasmettitori
processi attentivi e livelli di analisi
sistema di attivazione affettiva
amigdala - ippocampo
serotonina e noradrenalina
- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o
selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e
difesa
sistema di attivazione preparatorio
ippocampo - nuclei della basedopamina
- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria
sistema che valuta il livello d impegno
ippocampo - livello di impegno
Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)
Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono
dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)
Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare
Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)
Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)
registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco
Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari
Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico
La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra
Tensione muscolare
Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS
Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare
EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Brevi cenni di psicofisiologia clinica
Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare
i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali
Lang (1971)
I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi
La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione
Profilo psicofisiologico
una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico
una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base
una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti
una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base
Soluzione di problemi
ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)
ndash Formare e scomporre concetti
ndash Concatenazioni logiche
ndash Quiz
ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)
Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni
ndash Attenzione
ndash Concentrazione
ndash Memoria
ndash Decisione
ndash Color-word test
Abilitagrave psicomotorie
ndash Video-games
ndash Tempi di reazione
Situazioni affettivo-emozionali
ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study
Rosenman e coll 1975)
ndash Role playing
ndash Public speaking (Rozanski 1988)
Stimoli avversivi
ndash Cold-pressor test
ndash Shock elettrici
Mental stress testMental arithmetic task
Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)
Stroop color word test
Reattivo delle frasi da completare di Sacks
Conduttanza cutanea
La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche
Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)
strutture sottocorticali e neurotrasmettitori
processi attentivi e livelli di analisi
sistema di attivazione affettiva
amigdala - ippocampo
serotonina e noradrenalina
- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o
selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e
difesa
sistema di attivazione preparatorio
ippocampo - nuclei della basedopamina
- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria
sistema che valuta il livello d impegno
ippocampo - livello di impegno
Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)
Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono
dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)
Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare
Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)
Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)
registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco
Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari
Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico
La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra
Tensione muscolare
Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS
Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare
EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Profilo psicofisiologico
una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico
una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base
una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti
una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base
Soluzione di problemi
ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)
ndash Formare e scomporre concetti
ndash Concatenazioni logiche
ndash Quiz
ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)
Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni
ndash Attenzione
ndash Concentrazione
ndash Memoria
ndash Decisione
ndash Color-word test
Abilitagrave psicomotorie
ndash Video-games
ndash Tempi di reazione
Situazioni affettivo-emozionali
ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study
Rosenman e coll 1975)
ndash Role playing
ndash Public speaking (Rozanski 1988)
Stimoli avversivi
ndash Cold-pressor test
ndash Shock elettrici
Mental stress testMental arithmetic task
Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)
Stroop color word test
Reattivo delle frasi da completare di Sacks
Conduttanza cutanea
La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche
Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)
strutture sottocorticali e neurotrasmettitori
processi attentivi e livelli di analisi
sistema di attivazione affettiva
amigdala - ippocampo
serotonina e noradrenalina
- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o
selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e
difesa
sistema di attivazione preparatorio
ippocampo - nuclei della basedopamina
- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria
sistema che valuta il livello d impegno
ippocampo - livello di impegno
Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)
Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono
dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)
Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare
Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)
Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)
registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco
Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari
Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico
La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra
Tensione muscolare
Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS
Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare
EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Soluzione di problemi
ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)
ndash Formare e scomporre concetti
ndash Concatenazioni logiche
ndash Quiz
ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)
Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni
ndash Attenzione
ndash Concentrazione
ndash Memoria
ndash Decisione
ndash Color-word test
Abilitagrave psicomotorie
ndash Video-games
ndash Tempi di reazione
Situazioni affettivo-emozionali
ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study
Rosenman e coll 1975)
ndash Role playing
ndash Public speaking (Rozanski 1988)
Stimoli avversivi
ndash Cold-pressor test
ndash Shock elettrici
Mental stress testMental arithmetic task
Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)
Stroop color word test
Reattivo delle frasi da completare di Sacks
Conduttanza cutanea
La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche
Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)
strutture sottocorticali e neurotrasmettitori
processi attentivi e livelli di analisi
sistema di attivazione affettiva
amigdala - ippocampo
serotonina e noradrenalina
- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o
selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e
difesa
sistema di attivazione preparatorio
ippocampo - nuclei della basedopamina
- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria
sistema che valuta il livello d impegno
ippocampo - livello di impegno
Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)
Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono
dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)
Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare
Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)
Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)
registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco
Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari
Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico
La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra
Tensione muscolare
Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS
Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare
EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Mental stress testMental arithmetic task
Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)
Stroop color word test
Reattivo delle frasi da completare di Sacks
Conduttanza cutanea
La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche
Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)
strutture sottocorticali e neurotrasmettitori
processi attentivi e livelli di analisi
sistema di attivazione affettiva
amigdala - ippocampo
serotonina e noradrenalina
- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o
selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e
difesa
sistema di attivazione preparatorio
ippocampo - nuclei della basedopamina
- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria
sistema che valuta il livello d impegno
ippocampo - livello di impegno
Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)
Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono
dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)
Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare
Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)
Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)
registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco
Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari
Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico
La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra
Tensione muscolare
Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS
Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare
EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Conduttanza cutanea
La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche
Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)
strutture sottocorticali e neurotrasmettitori
processi attentivi e livelli di analisi
sistema di attivazione affettiva
amigdala - ippocampo
serotonina e noradrenalina
- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o
selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e
difesa
sistema di attivazione preparatorio
ippocampo - nuclei della basedopamina
- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria
sistema che valuta il livello d impegno
ippocampo - livello di impegno
Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)
Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono
dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)
Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare
Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)
Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)
registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco
Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari
Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico
La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra
Tensione muscolare
Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS
Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare
EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
strutture sottocorticali e neurotrasmettitori
processi attentivi e livelli di analisi
sistema di attivazione affettiva
amigdala - ippocampo
serotonina e noradrenalina
- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o
selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e
difesa
sistema di attivazione preparatorio
ippocampo - nuclei della basedopamina
- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria
sistema che valuta il livello d impegno
ippocampo - livello di impegno
Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)
Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono
dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)
Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare
Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)
Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)
registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco
Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari
Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico
La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra
Tensione muscolare
Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS
Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare
EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono
dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)
Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare
Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)
Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)
registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco
Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari
Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico
La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra
Tensione muscolare
Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS
Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare
EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)
registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco
Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari
Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico
La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra
Tensione muscolare
Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS
Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare
EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Tensione muscolare
Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS
Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare
EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
hellipaltri parametri
Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)
Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47
IMA
n=19
etagrave media=537
primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi
GC
n=19
etagrave media=498
assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa
sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni
tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Valutazione PPF
elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo
lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo
ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo
lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)
lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Considerazioni metodologiche
La valutazione psicofisiologica
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Reazione stimolo-specifica
Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80
ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi
arousal elettroencefalografico
vasodilatazione periferica
vasodilatazione cefalica
rallentamento della frequenza cardiaca
ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi
arousal elettroencefalografico
vasocostrizione generale
accelerazione della frequenza cardiaca
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Reazione stimolo-specifica
ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)
ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale
Costruzione o completamento di frasi
Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)
ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica
Presentazione di stimoli acustici
Minaccia di shock elettrici
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF
La valutazione psicofisiologica
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri
effettuato per ciascun gruppo psicopatologico
test di Friedman (2)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquostressrdquo
(minuto 1)
ldquostressrdquo (minuto 1)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
ldquoriposordquo (minuto 6)
vsrdquorecuperordquo (minuto 6)
EMG
DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)
DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)
DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)
GSR
DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)
DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)
DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)
DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)
THE
DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)
DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)
DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)
DM ns
HR
DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)
DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)
DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)
DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi
psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR
ldquoriposordquo (minuto 6)
(HR)
ldquoriposordquo (minuto 6)
(GSR)
risposta allo stress
(GSR)
recupero dopo lo stress
(GSR)
DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)
DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)
DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)
DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)
DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)
DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
PPF configurazioni di risposta
CC bassa (07-15 microS) e non reattiva
FC stabile bassa e non reattiva
TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip
hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo
In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
PPF configurazioni di risposta
CC (12-13 microS)
FC ( gt 80 bpm)
TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)
Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip
hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Disturbo da attacchi di panico
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Disturbo da attacchi di panico
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
EMG (pregresso IMA e DAP)
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
CC (pregresso IMA e DAP)
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
TP (pregresso IMA e DAP)
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
FC (pregresso IMA e DAP)
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
FR (pregresso IMA e DAP)
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
AR (pregresso IMA e DAP)
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti
La valutazione psicofisiologica
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
0
5
10
15
20
GS 1312 78 1933 1345
GC 1223 1148 1848 1808
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
0
2
4
6
8
10
GS 511 418 899 718
GC 457 414 714 684
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Tensione muscolare (TM) valori medi
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
28
29
30
31
32
33
34
GS 322 3305 307 3188
GC 3215 3257 3057 3019
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
0
20
40
60
80
100
GS 6731 6847 8615 8012
GC 6684 625 8257 8457
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
0
1
2
3
GS 175 165 258 22
GC 196 174 272 266
riposo (pre)
riposo (post)
stress (pre)
stress (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Frequenza respiratoria (FR) valori medi
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12ze
nit
ad
att
am
en
to
rip
os
o
str
es
s
rec
up
ero
na
dir
GS (pre)
GS (post)
GC (pre)
GC (post)
Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico
sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze
sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
34
36
38
4
42
44
GS 39 38
GC 44 41
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Tensione muscolare (TM) valori medi
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
0
5
10
15
GS 38 65
GC 13 3
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Conduttanza cutanea (CC) valori medi
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
29
30
31
32
33
34
GS 31 333
GC 328 312
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
0
20
40
60
80
100
GS 67 69
GC 80 83
A D
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Frequenza cardiaca (FC) valori medi
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
CC TM TP FC
Disturbi depressivi
lt01 ns ns ns
Disturbi drsquoansia e
Somatizzazione
lt001
nslt05
ns
Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi
lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
TM(riposo
)
CC(riposo
)
CC(recupero
)
TP(riposo)
FC(riposo)
FR(riposo)
GC ns ns ns ns ns ns
GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns
Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37
2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20
3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141
4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008
5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010
Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Il biofeedback come procedura di assessment
La valutazione psicofisiologica
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
ldquofeedbackrdquo
helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
ldquoBiofeedbackrdquo
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
copy Mario Flamini 2005
Psicofisiologia
copy Mario Flamini 2005
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Esempio di feedback visivo
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
helliprisultati
la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
hellipcondizionamento operante
fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla
la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate
la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura
la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
hellip i feedback
il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato
al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)
Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
hellip il training
la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training
tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono
porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Impostare il trattamento
Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici
Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico
Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili
Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
AREE COSA FARE
GRAVITAacute DEL PROBLEMA
Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine
LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE
Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento
COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA
Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave
GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)
STILE DI COPING
Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
integrata del caso esami di laboratorio
ESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-
Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di
laboratorioESAMI EMATOCHIMICI
Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH
Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip
- La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
- Slide 2
- Slide 3
- VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
- Modello medico classico della diagnosi
- Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
- Il paradigma di Hull
- Modello multidimensionale di assessment
- Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
- Slide 10
- DISTURBI PSICOSOMATICI
- Stress
- Stress (2)
- Stress (3)
- Apprendimento
- Slide 16
- STRESS
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- ORMONI e STRESS
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Stress e malattia
- Stress e stile di vita
- Slide 35
- Stress e stile di vita (2)
- Legge di Yerkes Dodson
- Stress e stile di vita (3)
- Stress e risposte adattivedisadattive
- La valutazione psicofisiologica
- Brevi cenni di psicofisiologia clinica
- Profilo psicofisiologico
- Slide 43
- Mental stress test
- Slide 45
- Conduttanza cutanea
- Slide 47
- Slide 48
- Temperatura cutanea perifericadistale
- Frequenza cardiaca
- Tensione muscolare
- hellipaltri parametri
- Slide 53
- Slide 54
- Slide 55
- Valutazione PPF
- La valutazione psicofisiologica (2)
- Reazione stimolo-specifica
- Reazione stimolo-specifica (2)
- La valutazione psicofisiologica (3)
- Slide 61
- Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
- Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
- Slide 64
- Slide 65
- Slide 66
- Slide 67
- Slide 68
- Slide 69
- PPF configurazioni di risposta
- PPF configurazioni di risposta (2)
- Disturbo da attacchi di panico
- Disturbo da attacchi di panico (2)
- Disturbo da attacchi di panico (3)
- Disturbo da attacchi di panico (4)
- Disturbo da attacchi di panico (5)
- Disturbo da attacchi di panico (6)
- Disturbo da attacchi di panico (7)
- EMG (pregresso IMA e DAP)
- CC (pregresso IMA e DAP)
- TP (pregresso IMA e DAP)
- FC (pregresso IMA e DAP)
- FR (pregresso IMA e DAP)
- AR (pregresso IMA e DAP)
- La valutazione psicofisiologica (4)
- Slide 86
- Slide 87
- Slide 88
- Slide 89
- Slide 90
- Slide 91
- Slide 92
- Slide 93
- Slide 94
- Slide 95
- Slide 96
- Slide 97
- Slide 98
- Slide 99
- La valutazione psicofisiologica (5)
- ldquofeedbackrdquo
- ldquoBiofeedbackrdquo
- Slide 104
- Esempio di feedback visivo
- Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
- helliprisultati
- hellipcondizionamento operante
- hellip i feedback
- hellip i feedback (2)
- hellip il training
- Impostare il trattamento
- Slide 113
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
- Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
-