Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica...

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Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: [email protected] * La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopatologia: dal colloquio clinico alla psicofisiologia e psiconeuroendocrinologia, ovvero come sviluppare la sanità ed il benessere psicofisico

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Carlo PrunetiDipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale

Unitagrave di Psicologia ClinicaUniversitagrave degli Studi di Parma e mail carloprunetiuniprit

Carlo PrunetiDipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale

Unitagrave di Psicologia ClinicaUniversitagrave degli Studi di Parma e mail carloprunetiuniprit

La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopatologia dal colloquio clinico alla psicofisiologia e psiconeuroendocrinologia ovvero come sviluppare la sanitagrave ed il benessere psicofisico

SALUTESALUTEIPPOCRATE di COS (IV secolo ac) fu il ldquoPRECURSORErdquo

della moderna concezione di salute della valutazione multidimensionale e dellrsquointervento integrato per primo sostenne che lrsquoorganismo egrave

unitario Secondo Ippocrate

La malattia non egrave semplice affezione di un singolo apparato ma di tutto un sistema profondamente influenzato dai suoi rapporti con lrsquoambiente

Individua nel cervello lrsquoorgano piugrave potente del corpo dalla cui capacitagrave di discernimento dipendono gli organi di senso (studi sugli effetti di traumi o

malattie del SNC sul comportamento)

Dal trattato Delle Epidemie ldquoIl medico deve studiare i costumi il regime il modo di vita lrsquoetagrave di ognuno i discorsi i silenzi i pensieri il sonno lrsquoinsonnia i sogni ndash come e quando ndash i gesti involontari ndash strapparsi i capelli grattarsi piangerehellip Percheacute il piugrave grande errore che si commette oggi egrave separare la psiche dal somahelliprdquo

Sostenne lrsquoimportanza di una valutazione approfondita e globale del caso approccio olistico sottolineograve i limiti dellrsquoapproccio meccanicista-riduzionistico che si focalizza ed interviene solo sullrsquoorgano malato

Ippocrate di Cos

(circa 460-370 ac)

Ippocrate di Cos

(circa 460-370 ac)

SALUTESALUTE

La salute egrave uno stato di completo benessere fisico mentale e sociale e non consiste soltanto in unrsquoassenza di malattia o infermitagrave Il possesso del massimo stato di salute che egrave capace di raggiungere costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano (OMS)

Cambiamento epistemologico con importanti ripercussioni sul piano operativo che coinvolge non solo il medico ma anche lo psicologo e gli altri operatori della salute

bull Obiettivo benessere psicofisicobull Valutazione multidimensionale e approccio globale alla

persona bull Formazione multidisciplinare degli operatori della ldquo

salute rdquobull Dialogo e collaborazione fra specialisti delle diverse

disciplinebull Interventi integrati e personalizzati

La complessitagrave dellrsquoorganismo umano e lrsquoestrema variabilitagrave interindividuale presuppongono

bull Anche in caso di malattie organiche accanto alla diagnosi medica egrave necessaria e spesso indispensabile una approfondita valutazione delle variabili psicologiche individuali e socio-ambientali intervenienti nellrsquoinsorgenza nel mantenimento e nel decorso della malattia e che possono influenzare la compliance

bull in presenza di disturbi psicopatologici la diagnosi multiassiale prevede insieme alla valutazione psicodiagnostica anche la

valutazione di qualsiasi condizione medica (asse III - DSM) e dei problemi di natura psicosociale e ambientale (asse IV - DSM)

concomitanti che possono avere un ruolo nella manifestazione nel mantenimento dei sintomi oltre che nella programmazione

dellrsquointervento e nellrsquoefficacia del trattamento

VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE

VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE

Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinico

Osservazione

Esame obiettivo clinico

Accertamenti diagnostici esami strumentali e di laboratorio

I risultati degli esami confermano lrsquoipotesi diagnostica

Trattamento

Verifica trattamento

FormulazioneRiformulazione ipotesi diagnostica

SI

NO

Le differenze fra diagnosi medica e clinico-

psicologicaSegni e sintomi

Prima ipotesi

Verifica di laboratorio

o strumentale

Conferma della diagnosi

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia

Segni e sintomi

Prima ipotesi

Valutazione del comportamento

Verifica della diagnosi ()

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia ()

Il paradigma di Hull

ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA

ESTERNO oppure

INTERNO

Cognitivo

Fisiologico

Fisico ecc

INFLUENZEGenetiche

Temperamentali

Familiari

Educazione

Stati mentali

MOTORIO-VOLONTARIO

COGNITIVO-VERBALE

AUTONOMICO-INVOLONTARIO

Modello multidimensionale di assessment

Comportamentale-motorioCognitivo-ve

rbale

-emozio

nalehellip

hellip

Psicofisiologico -emozionale

Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale

Dimensione cognitivo - verbale

Dimensione comportamentale

(compresi gli stili di vita)

Dimensione psicofisiologica

INFLUENZE GENETICHE

TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo

Educazione prime esperienze

di vita

Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo

Predisposizionenaturale

apprendimenti

Ambiente attuale

PersonalitagraveTemperamento

Stile di vitaAbitudini

Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da

Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 90
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  • Slide 94
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 2: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

SALUTESALUTEIPPOCRATE di COS (IV secolo ac) fu il ldquoPRECURSORErdquo

della moderna concezione di salute della valutazione multidimensionale e dellrsquointervento integrato per primo sostenne che lrsquoorganismo egrave

unitario Secondo Ippocrate

La malattia non egrave semplice affezione di un singolo apparato ma di tutto un sistema profondamente influenzato dai suoi rapporti con lrsquoambiente

Individua nel cervello lrsquoorgano piugrave potente del corpo dalla cui capacitagrave di discernimento dipendono gli organi di senso (studi sugli effetti di traumi o

malattie del SNC sul comportamento)

Dal trattato Delle Epidemie ldquoIl medico deve studiare i costumi il regime il modo di vita lrsquoetagrave di ognuno i discorsi i silenzi i pensieri il sonno lrsquoinsonnia i sogni ndash come e quando ndash i gesti involontari ndash strapparsi i capelli grattarsi piangerehellip Percheacute il piugrave grande errore che si commette oggi egrave separare la psiche dal somahelliprdquo

Sostenne lrsquoimportanza di una valutazione approfondita e globale del caso approccio olistico sottolineograve i limiti dellrsquoapproccio meccanicista-riduzionistico che si focalizza ed interviene solo sullrsquoorgano malato

Ippocrate di Cos

(circa 460-370 ac)

Ippocrate di Cos

(circa 460-370 ac)

SALUTESALUTE

La salute egrave uno stato di completo benessere fisico mentale e sociale e non consiste soltanto in unrsquoassenza di malattia o infermitagrave Il possesso del massimo stato di salute che egrave capace di raggiungere costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano (OMS)

Cambiamento epistemologico con importanti ripercussioni sul piano operativo che coinvolge non solo il medico ma anche lo psicologo e gli altri operatori della salute

bull Obiettivo benessere psicofisicobull Valutazione multidimensionale e approccio globale alla

persona bull Formazione multidisciplinare degli operatori della ldquo

salute rdquobull Dialogo e collaborazione fra specialisti delle diverse

disciplinebull Interventi integrati e personalizzati

La complessitagrave dellrsquoorganismo umano e lrsquoestrema variabilitagrave interindividuale presuppongono

bull Anche in caso di malattie organiche accanto alla diagnosi medica egrave necessaria e spesso indispensabile una approfondita valutazione delle variabili psicologiche individuali e socio-ambientali intervenienti nellrsquoinsorgenza nel mantenimento e nel decorso della malattia e che possono influenzare la compliance

bull in presenza di disturbi psicopatologici la diagnosi multiassiale prevede insieme alla valutazione psicodiagnostica anche la

valutazione di qualsiasi condizione medica (asse III - DSM) e dei problemi di natura psicosociale e ambientale (asse IV - DSM)

concomitanti che possono avere un ruolo nella manifestazione nel mantenimento dei sintomi oltre che nella programmazione

dellrsquointervento e nellrsquoefficacia del trattamento

VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE

VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE

Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinico

Osservazione

Esame obiettivo clinico

Accertamenti diagnostici esami strumentali e di laboratorio

I risultati degli esami confermano lrsquoipotesi diagnostica

Trattamento

Verifica trattamento

FormulazioneRiformulazione ipotesi diagnostica

SI

NO

Le differenze fra diagnosi medica e clinico-

psicologicaSegni e sintomi

Prima ipotesi

Verifica di laboratorio

o strumentale

Conferma della diagnosi

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia

Segni e sintomi

Prima ipotesi

Valutazione del comportamento

Verifica della diagnosi ()

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia ()

Il paradigma di Hull

ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA

ESTERNO oppure

INTERNO

Cognitivo

Fisiologico

Fisico ecc

INFLUENZEGenetiche

Temperamentali

Familiari

Educazione

Stati mentali

MOTORIO-VOLONTARIO

COGNITIVO-VERBALE

AUTONOMICO-INVOLONTARIO

Modello multidimensionale di assessment

Comportamentale-motorioCognitivo-ve

rbale

-emozio

nalehellip

hellip

Psicofisiologico -emozionale

Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale

Dimensione cognitivo - verbale

Dimensione comportamentale

(compresi gli stili di vita)

Dimensione psicofisiologica

INFLUENZE GENETICHE

TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo

Educazione prime esperienze

di vita

Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo

Predisposizionenaturale

apprendimenti

Ambiente attuale

PersonalitagraveTemperamento

Stile di vitaAbitudini

Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da

Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 3: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

SALUTESALUTE

La salute egrave uno stato di completo benessere fisico mentale e sociale e non consiste soltanto in unrsquoassenza di malattia o infermitagrave Il possesso del massimo stato di salute che egrave capace di raggiungere costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano (OMS)

Cambiamento epistemologico con importanti ripercussioni sul piano operativo che coinvolge non solo il medico ma anche lo psicologo e gli altri operatori della salute

bull Obiettivo benessere psicofisicobull Valutazione multidimensionale e approccio globale alla

persona bull Formazione multidisciplinare degli operatori della ldquo

salute rdquobull Dialogo e collaborazione fra specialisti delle diverse

disciplinebull Interventi integrati e personalizzati

La complessitagrave dellrsquoorganismo umano e lrsquoestrema variabilitagrave interindividuale presuppongono

bull Anche in caso di malattie organiche accanto alla diagnosi medica egrave necessaria e spesso indispensabile una approfondita valutazione delle variabili psicologiche individuali e socio-ambientali intervenienti nellrsquoinsorgenza nel mantenimento e nel decorso della malattia e che possono influenzare la compliance

bull in presenza di disturbi psicopatologici la diagnosi multiassiale prevede insieme alla valutazione psicodiagnostica anche la

valutazione di qualsiasi condizione medica (asse III - DSM) e dei problemi di natura psicosociale e ambientale (asse IV - DSM)

concomitanti che possono avere un ruolo nella manifestazione nel mantenimento dei sintomi oltre che nella programmazione

dellrsquointervento e nellrsquoefficacia del trattamento

VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE

VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE

Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinico

Osservazione

Esame obiettivo clinico

Accertamenti diagnostici esami strumentali e di laboratorio

I risultati degli esami confermano lrsquoipotesi diagnostica

Trattamento

Verifica trattamento

FormulazioneRiformulazione ipotesi diagnostica

SI

NO

Le differenze fra diagnosi medica e clinico-

psicologicaSegni e sintomi

Prima ipotesi

Verifica di laboratorio

o strumentale

Conferma della diagnosi

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia

Segni e sintomi

Prima ipotesi

Valutazione del comportamento

Verifica della diagnosi ()

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia ()

Il paradigma di Hull

ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA

ESTERNO oppure

INTERNO

Cognitivo

Fisiologico

Fisico ecc

INFLUENZEGenetiche

Temperamentali

Familiari

Educazione

Stati mentali

MOTORIO-VOLONTARIO

COGNITIVO-VERBALE

AUTONOMICO-INVOLONTARIO

Modello multidimensionale di assessment

Comportamentale-motorioCognitivo-ve

rbale

-emozio

nalehellip

hellip

Psicofisiologico -emozionale

Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale

Dimensione cognitivo - verbale

Dimensione comportamentale

(compresi gli stili di vita)

Dimensione psicofisiologica

INFLUENZE GENETICHE

TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo

Educazione prime esperienze

di vita

Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo

Predisposizionenaturale

apprendimenti

Ambiente attuale

PersonalitagraveTemperamento

Stile di vitaAbitudini

Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da

Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
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  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
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  • Slide 90
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  • Slide 95
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 4: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

La complessitagrave dellrsquoorganismo umano e lrsquoestrema variabilitagrave interindividuale presuppongono

bull Anche in caso di malattie organiche accanto alla diagnosi medica egrave necessaria e spesso indispensabile una approfondita valutazione delle variabili psicologiche individuali e socio-ambientali intervenienti nellrsquoinsorgenza nel mantenimento e nel decorso della malattia e che possono influenzare la compliance

bull in presenza di disturbi psicopatologici la diagnosi multiassiale prevede insieme alla valutazione psicodiagnostica anche la

valutazione di qualsiasi condizione medica (asse III - DSM) e dei problemi di natura psicosociale e ambientale (asse IV - DSM)

concomitanti che possono avere un ruolo nella manifestazione nel mantenimento dei sintomi oltre che nella programmazione

dellrsquointervento e nellrsquoefficacia del trattamento

VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE

VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE

Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinico

Osservazione

Esame obiettivo clinico

Accertamenti diagnostici esami strumentali e di laboratorio

I risultati degli esami confermano lrsquoipotesi diagnostica

Trattamento

Verifica trattamento

FormulazioneRiformulazione ipotesi diagnostica

SI

NO

Le differenze fra diagnosi medica e clinico-

psicologicaSegni e sintomi

Prima ipotesi

Verifica di laboratorio

o strumentale

Conferma della diagnosi

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia

Segni e sintomi

Prima ipotesi

Valutazione del comportamento

Verifica della diagnosi ()

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia ()

Il paradigma di Hull

ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA

ESTERNO oppure

INTERNO

Cognitivo

Fisiologico

Fisico ecc

INFLUENZEGenetiche

Temperamentali

Familiari

Educazione

Stati mentali

MOTORIO-VOLONTARIO

COGNITIVO-VERBALE

AUTONOMICO-INVOLONTARIO

Modello multidimensionale di assessment

Comportamentale-motorioCognitivo-ve

rbale

-emozio

nalehellip

hellip

Psicofisiologico -emozionale

Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale

Dimensione cognitivo - verbale

Dimensione comportamentale

(compresi gli stili di vita)

Dimensione psicofisiologica

INFLUENZE GENETICHE

TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo

Educazione prime esperienze

di vita

Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo

Predisposizionenaturale

apprendimenti

Ambiente attuale

PersonalitagraveTemperamento

Stile di vitaAbitudini

Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da

Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 5: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinico

Osservazione

Esame obiettivo clinico

Accertamenti diagnostici esami strumentali e di laboratorio

I risultati degli esami confermano lrsquoipotesi diagnostica

Trattamento

Verifica trattamento

FormulazioneRiformulazione ipotesi diagnostica

SI

NO

Le differenze fra diagnosi medica e clinico-

psicologicaSegni e sintomi

Prima ipotesi

Verifica di laboratorio

o strumentale

Conferma della diagnosi

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia

Segni e sintomi

Prima ipotesi

Valutazione del comportamento

Verifica della diagnosi ()

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia ()

Il paradigma di Hull

ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA

ESTERNO oppure

INTERNO

Cognitivo

Fisiologico

Fisico ecc

INFLUENZEGenetiche

Temperamentali

Familiari

Educazione

Stati mentali

MOTORIO-VOLONTARIO

COGNITIVO-VERBALE

AUTONOMICO-INVOLONTARIO

Modello multidimensionale di assessment

Comportamentale-motorioCognitivo-ve

rbale

-emozio

nalehellip

hellip

Psicofisiologico -emozionale

Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale

Dimensione cognitivo - verbale

Dimensione comportamentale

(compresi gli stili di vita)

Dimensione psicofisiologica

INFLUENZE GENETICHE

TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo

Educazione prime esperienze

di vita

Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo

Predisposizionenaturale

apprendimenti

Ambiente attuale

PersonalitagraveTemperamento

Stile di vitaAbitudini

Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da

Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 6: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Le differenze fra diagnosi medica e clinico-

psicologicaSegni e sintomi

Prima ipotesi

Verifica di laboratorio

o strumentale

Conferma della diagnosi

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia

Segni e sintomi

Prima ipotesi

Valutazione del comportamento

Verifica della diagnosi ()

Intervento

Verifica dellrsquoefficacia ()

Il paradigma di Hull

ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA

ESTERNO oppure

INTERNO

Cognitivo

Fisiologico

Fisico ecc

INFLUENZEGenetiche

Temperamentali

Familiari

Educazione

Stati mentali

MOTORIO-VOLONTARIO

COGNITIVO-VERBALE

AUTONOMICO-INVOLONTARIO

Modello multidimensionale di assessment

Comportamentale-motorioCognitivo-ve

rbale

-emozio

nalehellip

hellip

Psicofisiologico -emozionale

Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale

Dimensione cognitivo - verbale

Dimensione comportamentale

(compresi gli stili di vita)

Dimensione psicofisiologica

INFLUENZE GENETICHE

TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo

Educazione prime esperienze

di vita

Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo

Predisposizionenaturale

apprendimenti

Ambiente attuale

PersonalitagraveTemperamento

Stile di vitaAbitudini

Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da

Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
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  • Slide 22
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • Slide 66
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 7: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Il paradigma di Hull

ORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA

ESTERNO oppure

INTERNO

Cognitivo

Fisiologico

Fisico ecc

INFLUENZEGenetiche

Temperamentali

Familiari

Educazione

Stati mentali

MOTORIO-VOLONTARIO

COGNITIVO-VERBALE

AUTONOMICO-INVOLONTARIO

Modello multidimensionale di assessment

Comportamentale-motorioCognitivo-ve

rbale

-emozio

nalehellip

hellip

Psicofisiologico -emozionale

Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale

Dimensione cognitivo - verbale

Dimensione comportamentale

(compresi gli stili di vita)

Dimensione psicofisiologica

INFLUENZE GENETICHE

TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo

Educazione prime esperienze

di vita

Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo

Predisposizionenaturale

apprendimenti

Ambiente attuale

PersonalitagraveTemperamento

Stile di vitaAbitudini

Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da

Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 8: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Modello multidimensionale di assessment

Comportamentale-motorioCognitivo-ve

rbale

-emozio

nalehellip

hellip

Psicofisiologico -emozionale

Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale

Dimensione cognitivo - verbale

Dimensione comportamentale

(compresi gli stili di vita)

Dimensione psicofisiologica

INFLUENZE GENETICHE

TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo

Educazione prime esperienze

di vita

Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo

Predisposizionenaturale

apprendimenti

Ambiente attuale

PersonalitagraveTemperamento

Stile di vitaAbitudini

Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da

Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 28
  • Slide 29
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  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 9: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale

Dimensione cognitivo - verbale

Dimensione comportamentale

(compresi gli stili di vita)

Dimensione psicofisiologica

INFLUENZE GENETICHE

TEMPERAMENTOPERSONALITArsquo

Educazione prime esperienze

di vita

Modelli comportamentali influenze dei ldquomediardquo

Predisposizionenaturale

apprendimenti

Ambiente attuale

PersonalitagraveTemperamento

Stile di vitaAbitudini

Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da

Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 10: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Ambiente attuale

PersonalitagraveTemperamento

Stile di vitaAbitudini

Variabili Psicofisiologiche possono essere influenzate da

Ambiente pregresso stili di attaccamentoPrime esperienze di vita

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 11: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

DISTURBI PSICOSOMATICI

Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI ruolo nellrsquoinsorgenza intensitagrave e mantenimento anche di disturbi

fisici

DISTURBI SOMATOPSICHICI

PATOLOGIE di TIPO piugrave strettamente MEDICO alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche

MENTECORPO

INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITAgrave

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 12: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Correlati neurofisiologici e neuroendocrini

Stress

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 13: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Stress

W Cannon ndash reazione di allarme risposta della midollare del surrene

H Selye ndash durante lrsquoeffettuazione di esperimenti su cavie animali osservograve in essi la

comparsa di una sindrome caratterizzata da una ipertrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e dallo sviluppo di ulcere della mucosa gastrica

ndash sindrome generale di adattamento allarme

resistenza

esaurimento

ndash lo stress egrave inteso come ldquo hellip la risposta non specifica dellrsquoorganismo ad ogni richiesta effettuata su di esso hellip rdquo

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 94
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 14: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Stress

J Mason ndash la reazione biologica di stress egrave mediata costantemente da

unrsquoattivazione dellrsquoorganismo di tipo emozionale

ndash il sistema limbico egrave il luogo di coordinamento e di controllo della reazione di stress attraverso le sue connessioni ascendenti con la corteccia e discendenti con il sistema ipotalamo-ipofisario

ndash la risposta multiormonale si verifica di fronte a stimoli di natura psicosociale e non ad alto significato di minaccia

R Lazarus ndash appraisal primario cioegrave valutazione dello stimolo

ndash appraisal secondario cioegrave valutazione delle risorse a disposizione

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 15: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Apprendimento

Consiste nella modificazione fisica di circuiti neurali implicati nelle diverse funzioni in cui si articola qualsiasi comportamento volto al raggiungimento di un nuovo adattamento ad un ambiente mutevole

Apprendimento s-r condizionamento classico

S I R I

S I R IS N

S C R C

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 94
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  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 16: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

MALA

TTI

AMALA

TTI

A

STRESSSTRESS

SALUTE

SALUTE

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 17: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

STRESS STRESS

Il termine stress fu impiegato per la prima volta in

ambito scientifico da Selye (1936) che lo definigrave come

RISPOSTA ASPECIFICA

DELLrsquoORGANISMO AD OGNI

RICHIESTA EFFETTUATA SU DI ESSO

Lo stress egrave un adattamento dellrsquoorganismo al

cambiamento dellrsquoomeostasi prodotto da uno stressor

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 94
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 18: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

La risposta allo stress varia da persona a persona stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi cosigrave come stimoli stressanti di differente entitagrave possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti La nocivitagrave di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensitagrave e durata della stimolazione ma anche da fattori individuali come la valutazione cognitiva i tratti di personalitagrave le condizioni psicofisiche attuali la resistenza allo stress le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare

ST

RE

SS

OR

Stimoli fisici

Stimoli psicosociali

Stimoli biologici

Valutazione cognitiva

Influenze genetiche e socio-ambientali

Attivazione emozionale

Programma psicobiologico

Programma comportamentale

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Reazioni aspecifiche

Reazioni specifiche

Malattia somatica

Comportamento

Rinforzi

Rinforzi

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 19: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della

reazione di stress mediate dal sistema nervoso

autonomo e dallrsquoasse ipotalamo-ipofisi-surrene

determinano complessivamente un aumento del

rilascio di adrenalina noradrenalina glucocorticoidi

(tra cui il cortisolo riconosciuto come ormone dello

stress per eccellenza) mineralcorticoidi e

modificazioni nei livelli di altri ormoni e

neurotrasmettitori tra i quali la prolattina il GH

(ormone della crescita) gli oppioidi endogeni

lrsquoacetilcolina la dopamina ecc

La risposta di stress La risposta di stress

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 20: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

Queste sostanze mediano

reazioni fisiologiche importanti utili per

fuggire reagire eo resistere

al pericolominaccia

Tuttavia se lrsquoattivazione fisiologica egrave

sufficientemente intensa o si protrae oltre un

certo periodo di tempo senza un recupero dei

livelli pre-stress puograve causare danni funzionali

eo strutturali ai sistemi somatici interessati

La risposta di stress La risposta di stress

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 92
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 21: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

SN

A S

IMPATIC

OS

NA

PA

RA

SIM

PATIC

O

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 22: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response

Organ Change

Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes

Brain Increased blood flow increased metabolism of glucose focusing more intense fatiguing thoughts

Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack

Lungs Increased respiratory rate dilation of bronchi increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack

Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve

Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy increased residual tension causing neurons behavior irritability and discomfort

Fat tissue Increased breakdown of stored fat more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk

Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)

Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced

Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function

Skin Decreased blood flow causing cold handsfeet

Sweat Glands (mouth throat)

Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis

Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker sticky dry mouth cotton mouth

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 23: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

STRESSOR

ipotalamo

CRF

SNA-SIMPATICO

ipofisi anteriore

ACTH

corticale del surrene

GLUCOCORTICOIDI

midollare del

surrene

NORADRENALINA

ADRENALINA

MINERALCORTICOIDI

(Cortisolo Cortisone ecc) (Aldosterone ecc)

Terminazioni post-

gangliari del SNA

simpatico

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 24: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Lrsquoattivazione

emozionale e la risposta

catecolamminica ad

essa correlata

dipendono dalla

valutazione cognitiva

dello stimolo e dal suo

significato sul piano

emotivo per il soggetto

Stress e catecolamine

StimoliValutazio

ne Cognitiva

EFFETTI SOMATICI

+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attivitagrave intestinale

Attivazione emozionale

Aumento delle

CATECOLAMINE

EFFETTI COMPORTAMENTALI

Attivazione EEG

Migliori prestazioni motorie e cognitive Aumento dellrsquoattenzione e della vigilanza Potenziamento della ritenzione mnestica

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 25: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

bull prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene) egrave il principale ormone dello stres egrave un glucocorticoide coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati in particolare del glucosio

bull stress ipercortisolemia

bull modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo nelligraveanoressia mentale ed in varie malattie organiche

bull effetto euforizzante antiinfiammatorio immunosoppressivo

ORMONI e STRESSORMONI e STRESS

Cortisolo

Ormone della crescita (GH)

bull prodotta dallrsquo iposifi anteriore

bull stimola la produzione del latte

bull effetto inbitorio sul comportamento sessuale + PRL=calo del desiderio sessuale

bull livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino allrsquoamenorrea

bull stress iperprolattinemia

bull + estrogeni + PRL

Prolattina

bull La risposta del GH allo stress egrave piugrave lenta di quella degli altri ormoni

bull Stress aumento dei livelli basali di GH

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 26: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Gli stressor di varia natura

attivano attraverso la

mediazione cognitiva sia la

risposta comportamentale che

i tre sistemi fisiologici

rappresentati dal Sistema

Nervoso Autonomo (SNA) dai

Sistemi Neuroendocrino ed

Endocrino (SNE e SE) e dal

Sistema Immunitario (SI)

Integrazione psicobiologica

StimoliValutazione Cognitiva

Attivazione SNC

Comportamento

Attivazione SNA

Attivazione SNE e SE

Azione sul SI

Modificazioni somatiche

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 27: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

STRESSOR

ipotalamo

GRF (+)

GRF (+)

ipofisi

GHGH

fegato reni altri tessuti

SS (-)SS (-)

crescita ossea

IGF-1

IGF-1

STRESSOR

ipotalamo

GnRH

(+)

GnRH

(+)ipofisi

FSHFSH

ovaie - testicoli

Ovulazione estrogeni

progestrerone

STRESSOR

ipotalamo

TRF (+)TRF (+)

ipofisi

TSHTSH

tiroide

tessuti

T3 e T4T3 e T4

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA SOMATOTROPIC

O

SISTEMA GONADICOSISTEMA

GONADICOSISTEMA TIROIDEOSISTEMA TIROIDEO

LHLH

Spermatogenesi testosterone

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 28: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

oppioidiGABABDZ

5-HTAch

NAlocus coeruleus

CRHnucleo paraventricolare

corticalesurrenale

AVP

sistemaortosimpatico

midollaresurrenale

nervovago POMC

ACTHTRH

GHRH

GnRH

glucocorticoidi

szlig-LPH

szlig-ENDMSH

_

___

__

+

+

+++

+

+ _+

+

++

+

+

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 89
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 29: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

DIENCEFALO

amigdala(nucleo centrale)

ipotalamo laterale

+ FC+ PA - TP

mobilizzazione risorseenergetiche

nucleo paraventricolare

(ipotalamo)

disponibilitagraverisorse energeticheACTH-cortisolo

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 29
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  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 30: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

amigdala(nucleo centrale)

nucleo tegmentaledorsolaterale

attivazione corticale

area tegmentale ventrale

vigilanza comportamentale

(dopamina) attenzione

concentrazione

apprendimento

memoria

locus coeruleusaumento vigilanza

nucleo reticolareponto-caudale

reazione drsquoallerta

M

E

S

E

N

C

E

F

A

L

O

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 94
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  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 31: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

BULBO(MIELENCEFALO)

amigdala(nucleo centrale)

nucleoparabrachiale

+ FR+ AR

disponibilitagraveRiserve

energetiche

mobilitazioneRiserve

energetiche

regolazioneFCPATM

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 32: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

INQUINANTI

ALIMENTI

FARMACI

VIRUS

BATTERI

PARASSITI

STRESS

ALLERGENI

INALANTI

Psicologia clinica e sistema immunitario

DISFUNZIONI

CELLULO-UMORALI

AUTOIMMUNITA TUMORI

IMMUNO-DEFICIT

SIS

TE

MA IM

MU

NE

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 94
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  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 33: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Stress e malattia Stress e malattia

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Il ruolo dello stress come

fattore di rischio per la salute

egrave stato ampiamente studiato e confermato da

innumerevoli evidenze empiriche

Le conseguenze dannose dello stress sulla

salute

sono mediate da

modificazioni del sistema endocrino

immunitario e nervoso autonomo e

dallrsquoinfluenza negativa che esercita sui

comportamenti rilevanti per la salute

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

Fare clic sullicona per inserire unimmagine ClipArt

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 90
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  • Slide 94
  • Slide 95
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 34: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

STRESS

STILE di VITA

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
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  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 35: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Lrsquointensitagrave e la durata della risposta individuale allo stress la capacitagrave di

resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da

VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI

Tra i fattori moderatori della relazione stress-salutemalattia rientrano le

strategie e le risorse di coping helliphelliphellip

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 28
  • Slide 29
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  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 36: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
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  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 37: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Legge di Yerkes Dodson

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Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 38: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Stress e stile di vita Stress e stile di vita

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Le persone sotto stress OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO hanno maggiore probabilitagrave

di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi tra i quali consumo di alcol sostanze

stupefacenti ad essetto euforizzante sigarette farmaci (soprattutto ansiolitici e

ipnoinducenti) diminuzione delle ore di sonno consumazione veloce dei pasti ecc il tutto

nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le

emozioni vissute come destabilizzanti Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello

stile di vita adottato

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 39: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Stress e risposte adattivedisadattive

>

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • Slide 66
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 40: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Il profilo psicofisiologico di stress

(PPF)

La valutazione psicofisiologica

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 41: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Brevi cenni di psicofisiologia clinica

Anni rsquo60-rsquo70 Indici di sistemi di risposta diversi sono correlatiLa valutazione degli indici fisiologici ha lo scopo di confermare

i risultati della sperimentazione di alcune tecniche di trattamento sperimentali

Lang (1971)

I 3 sistemi di risposta sono relativamente autonomi

La valutazione distinta dei 3 sistemi di risposta esaurisce la configurazione del pattern specifico con cui si manifesta unrsquoemozione

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 89
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  • Slide 94
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 42: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Profilo psicofisiologico

una fase preliminare di ldquoadattamentordquo alle condizioni ambientali del setting sperimentale o clinico

una prima fase di ldquoriposordquo della durata di 6 minuti necessaria per la misurazione di una linea di base

una seconda fase di ldquostressrdquo in cui egrave prevista la presentazione di uno stimolo stressante o lrsquoesecuzione di un compito mentale della durata di 4 minuti

una terza fase di ldquorecuperordquo della durata di 6 minuti in cui si lascia al soggetto il tempo per ripristinare la linea di base

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
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  • Slide 90
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 43: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Soluzione di problemi

ndash Mental Arithmetic TasK (Brod e coll 1959 Budzynski e coll 1980)

ndash Formare e scomporre concetti

ndash Concatenazioni logiche

ndash Quiz

ndash CPM47 di Raven (versione computerizzata)

Abilitagrave di tipo cognitivo acquisizione ed elaborazione di informazioni

ndash Attenzione

ndash Concentrazione

ndash Memoria

ndash Decisione

ndash Color-word test

Abilitagrave psicomotorie

ndash Video-games

ndash Tempi di reazione

Situazioni affettivo-emozionali

ndash IntervisteType A structured interview (Western Collaborative Group Study

Rosenman e coll 1975)

ndash Role playing

ndash Public speaking (Rozanski 1988)

Stimoli avversivi

ndash Cold-pressor test

ndash Shock elettrici

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 44: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Mental stress testMental arithmetic task

Coloured Progressive Matrices 47 di Raven (CPM47 versione computerizzata)

Stroop color word test

Reattivo delle frasi da completare di Sacks

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
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  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
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  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 45: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Conduttanza cutanea

La secrezione di sudore egrave regolata da innervazioni simpatico-colinergiche

Si rileva facendo passare corrente tra due punti della cute del soggetto misurando la resistenza il cui reciproco egrave il valore di conduttanza Gli elettrodi vengono piazzati su due dita vicine (indice e medio seconda falange)

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 90
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  • Slide 94
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  • Slide 97
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  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 46: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

strutture sottocorticali e neurotrasmettitori

processi attentivi e livelli di analisi

sistema di attivazione affettiva

amigdala - ippocampo

serotonina e noradrenalina

- arousal I (Routtemberg)- attenzione focale o

selettiva (Posner)- riflesso di orientamento e

difesa

sistema di attivazione preparatorio

ippocampo - nuclei della basedopamina

- arousal II (Routtemberg)- reazione di allerta (Posner)- programmazione motoria

sistema che valuta il livello d impegno

ippocampo - livello di impegno

Indici elettrodermici di analisi dellrsquoinformazione(Pribram e Mc Guinness 1975)

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 94
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 47: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Temperatura cutanea perifericadistale Le mani fredde e il pallore sono

dovuti alla riduzione del lume dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione)

Ad una attivazione simpatico-adrenergica che provoca vasocostrizione cutanea corrisponde una attivazione simpatico-colinergica che determina vasodilatazione muscolare

Si registra applicando un termistore sulla porzione distale (temperatura cutanea distale) di un dito o sulleminenza ipotenare della mano (temperatura cutanea periferica)

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 48: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Frequenza cardiacaElettrocardiogramma (ECG)

registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica del muscolo cardiaco

Lrsquoonda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si propaga attraverso tessuti ad alta conducibilitagrave alle altre fibre muscolari

Lrsquointensitagrave la direzione e il verso dellrsquoonda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato tipico

La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che intercorre tra unrsquoonda R e lrsquoaltra

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 92
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 49: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Tensione muscolare

Un aumento del tono muscolare corrisponde ad uno stato di vigilanza comportamentale modulato dalla ARAS

Elettromiogramma di superficie (EMG) registrazione a livello epidermico dellrsquoattivitagrave elettrica delle diverse unitagrave motorie coinvolte nella contrazione muscolare

EMG del muscolo frontale lelettrodo di riferimento va piazzato sulla verticale del naso circa un centimetro piugrave alto delle sopracciglia gli elettrodi di superficie si piazzano a 45 centimetri di distanza dalla massa sulla verticale delle pupille mentre il soggetto guarda un punto fermo davanti a seacute

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 50: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

hellipaltri parametri

Pressione sanguigna si calcola la distanza temporale che intercorre tra la comparsa dellrsquoonda R dellrsquoelettrocardiogramma e la pulsazione rilevata tramite apposito trasduttore a livello del polso (tempo di transito dellrsquoonda sfigmica)

Frequenza ed Ampiezza respiratoria si registrano applicando una cinghia elastica la cui estensione agisce sullrsquointerruttore di un circuito elettrico

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
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  • Slide 94
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 51: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Pruneti C (1994) Presentazione e valutazione psicofisiologica di una versione computerizzata delle CPM di Raven Bollettino di Psicologia Applicata 210 41-47

IMA

n=19

etagrave media=537

primo infarto del miocardio nei precedenti sei mesi

GC

n=19

etagrave media=498

assenza di disturbi cardiovascolari e psichiatrici nella loro storia attuale e pregressa

sono stati esclusi i pazienti trattati con szlig bloccanti cosigrave come pazienti in terapia ormonale e antidepressiva e inclusi i pazienti e i soggetti che avevano sospeso il trattamento con benzodiazepine da almeno 15 giorni

tutti i soggetti sono stati esaminati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile degli Ospedali Riuniti Sta Chiara di Pisa in una stanza con temperatura tra i 18degC e i 22degC ed umiditagrave non superiore al 60

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 52: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Valutazione PPF

elevato livello di attivazione neurovegetativa riscontrabile in uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquoriposordquo

lento incostante o assente assetto dei valori di uno o piugrave parametri durante la fase di ldquoriposordquo

ampiezza abnorme della risposta di allarme stress-indotta osservabile in uno o piugrave parametri durante la fase di ldquostressrdquo

lenta incostante o assente abituazione dei valori di uno o piugrave parametri nel corso dellrsquoesecuzione dello stress mentale (fase di ldquostressrdquo)

lento incostante o assente ripristino dei valori di uno o piugrave parametri nel corso della fase di ldquorecuperordquo

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • Slide 66
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 53: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Considerazioni metodologiche

La valutazione psicofisiologica

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
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  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
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  • Legge di Yerkes Dodson
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  • Profilo psicofisiologico
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  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
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  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
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  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 54: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Reazione stimolo-specifica

Sokolov Y N (1963) Higher Nervous Functions the Orienting Reflex Am Rev Physiol vol 25 545-80

ndash reazione di orientamento (RO) reazione di breve durata e rapida abituazione a stimoli nuovi

arousal elettroencefalografico

vasodilatazione periferica

vasodilatazione cefalica

rallentamento della frequenza cardiaca

ndash reazione di difesa (RD) reazione di abituazione parziale a stimoli intensi

arousal elettroencefalografico

vasocostrizione generale

accelerazione della frequenza cardiaca

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
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  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
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  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 55: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Reazione stimolo-specifica

ldquofrazionamento direzionalerdquo (Lacey 1963)

ndashAccelerazione della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Calcolo mentale

Costruzione o completamento di frasi

Stimolazione dolorosa (cold-pressor-test)

ndashRallentamento della frequenza cardiaca aumento della pressione sanguigna Recitazione drammatica

Presentazione di stimoli acustici

Minaccia di shock elettrici

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 56: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Quadri clinici e validitagrave diagnostica del PPF

La valutazione psicofisiologica

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 57: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Andamento del parametro conduttanza cutanea lungo le tre fasi del profilo psicofisiologico nei 4 gruppi psicopatologici

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 58: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (valore del piugrave piccolo dei totali dei ranghi) al test di Wilcoxon nel confronto tra i momenti considerati delle 3 fasi del PPF sui valori dei 4 parametri

effettuato per ciascun gruppo psicopatologico

test di Friedman (2)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquostressrdquo

(minuto 1)

ldquostressrdquo (minuto 1)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

ldquoriposordquo (minuto 6)

vsrdquorecuperordquo (minuto 6)

EMG

DAG 2258 (lt001) 9 (lt001) 17 (lt001) 143 (ns)

DAP 1488 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 5 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 3 (lt05) 13 (ns)

DM 716 (lt05) 20 (ns) 18 (ns) 21 (ns)

GSR

DAG 2425 (lt001) 8 (lt001) 13 (lt001) 93 (ns)

DAP 1155 (lt005) 1 (lt02) 0 (lt01) 4 (lt05)

DOC 700 (lt05) 1 (lt02) 10 (ns) 1 (lt02)

DM 105 (lt005) 7 (lt02) 15 (ns) 4 (lt01)

THE

DAG 658 (lt05) 140 (ns) 77 (lt05) 0 (lt001)

DAP 1066 (lt005) 20 (ns) 0 (lt01) 0 (lt01)

DOC 700 (lt05) 12 (ns) 2 (lt05) 0 (lt02)

DM ns

HR

DAG 2033 (lt001) 14 (lt001) 12 (lt001) 134 (ns)

DAP 1355 (lt001) 0 (lt01) 0 (lt01) 21 (ns)

DOC 1225 (lt002) 0 (lt02) 0 (lt02) 15 (ns)

DM 816 (lt02) 1 (lt005) 19 (ns) 26 (ns)

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
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  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 31
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 59: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel confronto a coppie tra i 4 gruppi

psicopatologici sui valori di GSR e di HR di base e sui valori degli indici calcolati della GSR

ldquoriposordquo (minuto 6)

(HR)

ldquoriposordquo (minuto 6)

(GSR)

risposta allo stress

(GSR)

recupero dopo lo stress

(GSR)

DAGDM 69 (lt02) 0 (lt001) 35 (lt001) 30 (lt001)

DAGDAP 43 (lt01) 108 (ns) 100 (ns) 104 (ns)

DAGDOC 26 (lt002) 2 (lt001) 43 (lt05) 35 (lt01)

DMDAP 46 (ns) 0 (lt001) 17 (lt01) 1 (lt001)

DMDOC 39 (ns) 34 (ns) 23 (ns) 24 (ns)

DAPDOC 22 (ns) 1 (lt001) 19 (ns) 12 (lt05)

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
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  • Slide 20
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  • Slide 22
  • Slide 23
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
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  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 60: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 61: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro GSR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

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GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

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15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

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31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

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Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
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  • Slide 94
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  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 62: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
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  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 63: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro EMG nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 64: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Valori medi nelle tre fasi del profilo psicofisiologico relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

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nit

ad

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am

en

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os

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str

es

s

rec

up

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na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

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4

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GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

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32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 94
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  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 65: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Valori medi a riposo e degli indici calcolati relativi al parametro HR nei 4 gruppi psicopatologici

PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
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  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
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  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
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  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
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  • Disturbo da attacchi di panico (2)
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  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
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  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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PPF configurazioni di risposta

CC bassa (07-15 microS) e non reattiva

FC stabile bassa e non reattiva

TP relativamente bassa (29deg-31degC sullrsquoeminenza tenar)hellip

hellip risulta tipica di sindromi improntate a depressione dellrsquoumore o grave disturbo di tipo ossessivo

In assoluto il minimo livello di attivazione con valori bassissimi di CC (anche 05-08 microS) drammatica e stabile TP (anche 255-29degC sullrsquoeminenza tenar della mano) e bassa e irregolare FC si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 67: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

PPF configurazioni di risposta

CC (12-13 microS)

FC ( gt 80 bpm)

TM frontale (4-75 microV se piugrave elevati valutare se si egrave in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia)

Bassi valori di TP (28-29degC sullrsquoeminenza tenar) accompagnati da una spiccata reattivitagrave a stimoli stressanti e soprattutto se vi egrave scarso o assente recuperohellip

hellip risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietagrave quali ansia generalizzata DAP disturbi somatoformi con notevole interessamento somatico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

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GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

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4

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GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

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4

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GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

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GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

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31

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GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 68: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 69: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 70: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

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str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

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4

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GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

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32

33

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GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

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60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

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Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
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  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 71: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

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8

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nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

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15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

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GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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40

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100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
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  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
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  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
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  • Mental stress test
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  • Conduttanza cutanea
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
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  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
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  • TP (pregresso IMA e DAP)
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  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 72: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

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GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

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stress (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

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GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

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stress (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

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GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

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GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

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Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 73: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Disturbo da attacchi di panico

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
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  • Mental stress test
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  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
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  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 74: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Disturbo da attacchi di panico

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

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11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 75: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

EMG (pregresso IMA e DAP)

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

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15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

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GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

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GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

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GC (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

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GS 39 38

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

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GS 38 65

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

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GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

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100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 90
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  • Slide 94
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  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 76: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

CC (pregresso IMA e DAP)

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 77: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

TP (pregresso IMA e DAP)

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

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GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

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stress (pre)

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Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • Slide 90
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  • Slide 94
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  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 78: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

FC (pregresso IMA e DAP)

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

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44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

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33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 79: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

FR (pregresso IMA e DAP)

AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

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4

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12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

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str

es

s

rec

up

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dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

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31

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GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

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80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 29
  • Slide 30
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  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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AR (pregresso IMA e DAP)

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

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GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

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GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

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stress (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

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GS 322 3305 307 3188

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riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

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GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

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GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

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GS 39 38

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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GS 67 69

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

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Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

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GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 81: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Lrsquoimpiego del PPF nella valutazione dei trattamenti

La valutazione psicofisiologica

0

5

10

15

20

GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

8

10

GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

28

29

30

31

32

33

34

GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 82: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

0

5

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GS 1312 78 1933 1345

GC 1223 1148 1848 1808

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

0

2

4

6

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GS 511 418 899 718

GC 457 414 714 684

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

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GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

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80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

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GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

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GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

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GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

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GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

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31

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GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

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GC ns ns ns ns ns ns

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Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
  • Slide 91
  • Slide 92
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  • Slide 94
  • Slide 95
  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 83: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Tensione muscolare (TM) valori medi

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

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stress (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

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GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

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Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

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Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 84: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

28

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GS 322 3305 307 3188

GC 3215 3257 3057 3019

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

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60

80

100

GS 6731 6847 8615 8012

GC 6684 625 8257 8457

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

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nit

ad

att

am

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str

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rec

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GS (pre)

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GC (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

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GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

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GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

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GS 31 333

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
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  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
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  • Stress e risposte adattivedisadattive
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  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
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  • Mental stress test
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  • Conduttanza cutanea
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
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  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta (2)
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  • Disturbo da attacchi di panico (2)
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  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
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  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
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  • AR (pregresso IMA e DAP)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
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  • hellip i feedback
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  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
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GS 6731 6847 8615 8012

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Frequenza cardiaca (FC) valori medi

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GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

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GS 39 38

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

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GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

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GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

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Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

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CC(recupero

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Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
  • Slide 19
  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
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  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 94
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  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 86: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

0

1

2

3

GS 175 165 258 22

GC 196 174 272 266

riposo (pre)

riposo (post)

stress (pre)

stress (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Frequenza respiratoria (FR) valori medi

2

3

4

5

6

7

8

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10

11

12ze

nit

ad

att

am

en

to

rip

os

o

str

es

s

rec

up

ero

na

dir

GS (pre)

GS (post)

GC (pre)

GC (post)

Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

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33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

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80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 30
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  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 87: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

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Pruneti C Giusti M Boem A Luisi M (2002) Behavioral psicho-physiological and salivary cortisol modifications after short-term alprazolam treatment in patients with recent myocardial infarction Italian Heart Journal Vol 3 Jannuary 53-59

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

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GS 39 38

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

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GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

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A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

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CC(recupero

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TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

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Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
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  • Slide 20
  • Slide 21
  • Slide 22
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  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
  • Slide 27
  • Slide 28
  • Slide 29
  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
  • Slide 87
  • Slide 88
  • Slide 89
  • Slide 90
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  • Slide 92
  • Slide 93
  • Slide 94
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  • Slide 96
  • Slide 97
  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 88: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

sono stati consecutivamente reclutati presso lrsquoambulatorio di Psicologia Clinica Sta Chiara di Pisa 56 pazienti di ambo i sessi con etagrave compresa tra i 19 ed i 46 anni (etagrave media=33 ds=77) dei quali 28 (50) in trattamento psicofarmacologico

sono stati esclusi pazienti con significativi disturbi organici handicap psicofisici e con anamnesi positiva per psicosi depressione maggiore e abuso di sostanze

sono stati considerati come gruppo A i soggetti con disturbi di ansia e somatoformi e come gruppo D i soggetti con disturbi dellrsquoumore con manifestazioni depressive

34

36

38

4

42

44

GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
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  • Slide 21
  • Slide 22
  • Slide 23
  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 28
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  • Slide 30
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  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 89: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

34

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4

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GS 39 38

GC 44 41

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Tensione muscolare (TM) valori medi

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

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GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
  • Slide 18
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  • Slide 20
  • Slide 21
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  • Slide 24
  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 30
  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
  • Slide 66
  • Slide 67
  • Slide 68
  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • Slide 98
  • Slide 99
  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 90: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

0

5

10

15

GS 38 65

GC 13 3

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Conduttanza cutanea (CC) valori medi

29

30

31

32

33

34

GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

20

40

60

80

100

GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 29
  • Slide 30
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  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 91: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

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GS 31 333

GC 328 312

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Temperatura cutanea periferica (TP) valori medi

0

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60

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GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

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ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 92: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

0

20

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GS 67 69

GC 80 83

A D

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Frequenza cardiaca (FC) valori medi

CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

lt001

nslt05

ns

Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

)

CC(recupero

)

TP(riposo)

FC(riposo)

FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
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  • Mental stress test
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  • Conduttanza cutanea
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
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  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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CC TM TP FC

Disturbi depressivi

lt01 ns ns ns

Disturbi drsquoansia e

Somatizzazione

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Pruneti C Rota S Rossi S (2000)Profilo psicofisiologico di pazienti con prevalenti sintomi ansiosi e depressivi con e senza trattamento farmacologico Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale Vol 6 n 3 255-265

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

)

CC(riposo

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CC(recupero

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TP(riposo)

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FR(riposo)

GC ns ns ns ns ns ns

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Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
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  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
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  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta (2)
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  • Disturbo da attacchi di panico (2)
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  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
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  • Impostare il trattamento
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Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

sono state consecutivamente esaminate in uno studio controllato in doppio cieco 20 donne (etagrave media=211plusmn434 anni) con amenorrea ipotalamica ed un quadro clinico caratterizzato da sospensione del ciclo mestruale da almeno tre mesi e valori di LH lt 1 senza diminuzioni significative del peso corporeo negli ultimi sei mesi

lrsquointero campione diviso secondo criteri random in due gruppi egrave stato sottoposto a trattamento per sette giorni continuativi il primo con PVG (900mg2die) il secondo con placebo

TM(riposo

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CC(recupero

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Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • Slide 66
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  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 95: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

TM(riposo

)

CC(riposo

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GC ns ns ns ns ns ns

GS ns lt05 lt05 ns lt05 ns

Pruneti C Petraglia F Rossi S Rota S Stomati S Luisi G Genazzani A R (1998)Behavioural endocrine and psychophysiological effects of pivagabina in amhenorroic women a double blind study Gynaecological Endocrinology 12 (2) 212

1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
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  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
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  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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1 1 Pruneti Carlo The laquo P Stress Questionnaire raquoA new tool for the evaluation of stress-relatedbehaviours Europ J of Clinical Psychology and Psychiatry VI 3 2011 1-37

2 2 Pruneti C Fontana F Fante C Carrozzo E Autonomic Changes and Stress Responsesin PsychopathologyEuropean Journal of Clinical Psychology and Psychiatry Vol V n 3 2010 p 1-20

3 3 CA Pruneti RM Lento C Fante E Carrozzo F FontanaAutonomic arousal and differential diagnosis in clinical psychology and psychopathology Italian J of Psychopathology 012010 123-141

4 Pruneti C Psicologia Clinica e Psicopatologia Centro Scientifico Ed Torino 2008

5 Pruneti C Fontana F Psicofisiologia Clinica Ed Libreria Medico Scientifica Parma 2010

Alcuni riferimenti bibliografici (alcune delle pubblicazioni possono essere scaricate full text dal sito httpwwwresearchgatenetprofileCarlo_Pruneti)

Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
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  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
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  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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Il biofeedback come procedura di assessment

La valutazione psicofisiologica

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
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  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
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  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
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  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 98: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

ldquofeedbackrdquo

helliptermine proveniente dal settore di ricerca della cibernetica la cui traduzione egrave ldquoretroazionerdquo indica unrsquoinformazione di ritorno ad un sistema di controllo (servomeccanismo) circa una risposta da questo emessa (variabile di sistema) che viene dallo stesso confrontata (integratore o rilevatore di errore) con la risposta attesa (valore di riferimento) allo scopo di ridurre tramite appositi elementi di controllo la discrepanza tra la prima risposta e quella da produrre successivamente

ldquoBiofeedbackrdquo

copy Mario Flamini 2005

Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
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  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
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  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
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  • Mental stress test
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  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
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  • La valutazione psicofisiologica (2)
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  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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ldquoBiofeedbackrdquo

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Psicofisiologia

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Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
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  • DISTURBI PSICOSOMATICI
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  • Stress (2)
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  • Legge di Yerkes Dodson
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  • Stress e risposte adattivedisadattive
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  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
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  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta (2)
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  • CC (pregresso IMA e DAP)
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  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
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  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
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Page 100: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

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Psicofisiologia

copy Mario Flamini 2005

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
  • Slide 26
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  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
  • Slide 65
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  • Slide 67
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  • Slide 69
  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
  • Slide 86
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
Page 101: Carlo Pruneti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Unità di Psicologia Clinica Università degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it.

Esempio di feedback visivo

Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
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  • Disturbo da attacchi di panico (6)
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  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback

helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
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  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
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  • Mental stress test
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  • Conduttanza cutanea
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
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  • PPF configurazioni di risposta (2)
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  • Disturbo da attacchi di panico (2)
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  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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helliprisultati

la tecnica del biofeedback non solo insegna a controllare alcune tra le diverse funzioni omeostatiche autonome della risposta di attivazione neurovegetativa tramite lrsquoascolto o la visualizzazione continua delle stesse ma soprattutto ad individuare i comportamenti che la elicitano

hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
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  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
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  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
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  • Stress e stile di vita
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
  • Slide 54
  • Slide 55
  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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hellipcondizionamento operante

fu Thorndike che per primo introdusse un metodo sperimentale per lo studio sistematico del comportamento di soluzione dei problemi degli animali e riassunse i risultati ottenuti nella formulazione della ldquolegge dellrsquoeffettordquo(Thorndike 1932) In sintesi essa afferma che se un problema da risolvere qualsiasi viene presentato piugrave volte progressivamente si riduce il tempo di latenza della risposta efficace cosigrave come il numero di errori commessi prima di emetterla

la ricerca di Skinner (1938) condusse alla strutturazione del paradigma o procedura sperimentale principale attraverso cui studiare lrsquoapprendimento delle risposte spontanee il condizionamento operante Mentre il termine ldquocondizionamentordquo sta ad indicare che la modificazione del comportamento egrave vincolata ad alcune condizioni ambientali come la presenza di determinati stimoli il termine ldquooperanterdquo definisce la capacitagrave di ogni comportamento di produrre delle conseguenze e la proprietagrave di essere influenzato da alcune di esse

hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
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  • Apprendimento
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  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Stress e malattia
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  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
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  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
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  • PPF configurazioni di risposta (2)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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hellip i feedbackil terapeuta che ldquoleggerdquo il tracciato o la serie temporale dei valori della variabile fisiologica interessata dal proprio monitor o dal display dellrsquoapparecchiatura e sottolinea continuamente al paziente le variazioni osservate

la lettura dei numeri sul display del canale direttamente dalla console dellrsquoapparecchiatura

la visione del tracciato che prende forma direttamente dal monitor del terapeuta o da uno ausiliario

hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

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laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
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  • Modello medico classico della diagnosi
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  • Modello multidimensionale di assessment
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  • Stress
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  • Apprendimento
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  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
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  • Conduttanza cutanea
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  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
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  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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hellip i feedback

il suono non solo egrave emesso al superamento della soglia ma egrave di tono o frequenza proporzionale al segnale biologico rilevato

al superamento della soglia non si accende una singola luce bensigrave un numero di spie luminose proporzionale al segnale biologico registrato In piugrave le luci disposte in serie sono di tono gradualmente piugrave intenso (dal giallo al rosso)

Il computer interfacciato dispone di un programma di elaborazione che rappresenta il tempo di permanenza sotto soglia con un grafico a barre (istogramma) che si aggiorna continuamente

hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

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laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

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  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
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  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
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  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
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  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
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  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
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hellip il training

la registrazione di 2-3 profili psicofisiologici consente di ottenere dei valori che potranno costituire gli obiettivi dellrsquoaddestramento successivo e le misure di riferimento o linee di base per la valutazione dellrsquoandamento del training

tenere gli occhi chiusi e limitarsi a seguire il flusso dei suoi pensieri o soffermarsi sulle immagini evocate dagli stessi e di notare anche la minima variazione del suono

porre attenzione a quali comportamenti segue un acuirsi del suono e a quali unrsquoattenuazione dello stesso

Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

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Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

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laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

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  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
  • Slide 43
  • Mental stress test
  • Slide 45
  • Conduttanza cutanea
  • Slide 47
  • Slide 48
  • Temperatura cutanea perifericadistale
  • Frequenza cardiaca
  • Tensione muscolare
  • hellipaltri parametri
  • Slide 53
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  • Valutazione PPF
  • La valutazione psicofisiologica (2)
  • Reazione stimolo-specifica
  • Reazione stimolo-specifica (2)
  • La valutazione psicofisiologica (3)
  • Slide 61
  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
  • Valori e significativitagrave della U al test di Mann-Withney nel co
  • Slide 64
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  • PPF configurazioni di risposta
  • PPF configurazioni di risposta (2)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Disturbo da attacchi di panico (2)
  • Disturbo da attacchi di panico (3)
  • Disturbo da attacchi di panico (4)
  • Disturbo da attacchi di panico (5)
  • Disturbo da attacchi di panico (6)
  • Disturbo da attacchi di panico (7)
  • EMG (pregresso IMA e DAP)
  • CC (pregresso IMA e DAP)
  • TP (pregresso IMA e DAP)
  • FC (pregresso IMA e DAP)
  • FR (pregresso IMA e DAP)
  • AR (pregresso IMA e DAP)
  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
  • Slide 104
  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
  • helliprisultati
  • hellipcondizionamento operante
  • hellip i feedback
  • hellip i feedback (2)
  • hellip il training
  • Impostare il trattamento
  • Slide 113
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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Impostare il trattamento

Evitare cure ldquopret a porterrdquo ovvero preconfezionate e solo apparentemente semplici

Da preferire il trattamento integrato psicoterapeutico e farmacologico

Trattamenti psicoterapeutici pragmatici e verificabili

Trattamenti farmacologici verificati non solo con ldquotrialsrdquo troppo spesso ldquoguidatirdquo ma con equipe di valutazione muldidisciplinari e follow up adeguati

AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
  • Slide 3
  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
  • Il paradigma di Hull
  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
  • Slide 10
  • DISTURBI PSICOSOMATICI
  • Stress
  • Stress (2)
  • Stress (3)
  • Apprendimento
  • Slide 16
  • STRESS
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  • ORMONI e STRESS
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  • Slide 31
  • Slide 32
  • Stress e malattia
  • Stress e stile di vita
  • Slide 35
  • Stress e stile di vita (2)
  • Legge di Yerkes Dodson
  • Stress e stile di vita (3)
  • Stress e risposte adattivedisadattive
  • La valutazione psicofisiologica
  • Brevi cenni di psicofisiologia clinica
  • Profilo psicofisiologico
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  • Mental stress test
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  • Temperatura cutanea perifericadistale
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  • Tensione muscolare
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  • Reazione stimolo-specifica
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  • Valori e significativitagrave del 2 al test di Friedman e di W (val
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  • PPF configurazioni di risposta (2)
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  • La valutazione psicofisiologica (4)
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  • La valutazione psicofisiologica (5)
  • ldquofeedbackrdquo
  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Esempio di feedback visivo
  • Esempio di impostazioni parametri per EMG Biofeedback
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  • Impostare il trattamento
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e
  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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AREE COSA FARE

GRAVITAacute DEL PROBLEMA

Identificare modalitagrave forme di manifestazione reazioni dellrsquoambiente nel quale lrsquoindividuo egrave prevalentemente calato durata manifestazione persistenza cercare di capire gli obiettivi che si pone il soggetto a breve-medio termine

LIVELLO DI SOFFERENZA E MOTIVAZIONE

Identificare i criteri soggettivi di gravitagrave e valutare eventualmente riducendo o inducendo unrsquoadeguata motivazione al cambiamento

COMPLESSITAacute DEL PROBLEMA

Identificare il grado di complessitagrave del problema egrave da identificare con i sintomiTransitorioCronicoComorbilitagraveFamiliaritagrave tratti costituzionali personalitagrave

GRADO DI COLLABORAZIONE e OPPOSITIVITAacute La collaborazione del paziente saragrave sufficiente per impostare uno o piugrave trattamenti (farmacologici e non)

STILE DI COPING

Eacute importante cercare se il paziente egrave prevalentemente un internalizzatore o un esternalizzatore

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e integrata del caso esami di

laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

Rilevazione di possibili squilibri elettrolitici immunosoppressione elevati livelli di grassi circolanti anemie carenze vitaminichehellip

  • La diagnosi multidimensionale in psicologia clinica e psicopato
  • Slide 2
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  • VALUTAZIONE E DIAGNOSI MULTIDIMENSIONALE
  • Modello medico classico della diagnosi
  • Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologica
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  • Modello multidimensionale di assessment
  • Modello di diagnosi clinico psicologica multidimensionale
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  • ldquoBiofeedbackrdquo
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  • Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e (2)
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Strumenti utilizzabili per una valutazione multidimensionale e

integrata del caso esami di laboratorio

ESAMI EMATOCHIMICI

Valutazione di eventuali alterazioni ormonali principalmente cortisolo PRL ormoni tiroidei (TSH T3T4) GH

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laboratorioESAMI EMATOCHIMICI

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