Carl Gustav Jung - e-Learning
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Carl Gustav Jung
La giovinezza
ò Gli interessi giovanili per la parapsicologia e dell’occultismo (Psicologia e patologia dei cosiddetti fenomeni occulti, 1902)
ò Janet e la dissociazione; il riferimento al modello freudiano
ò Dicembre 1900: assistente all’Ospedale psichiatrico Burghölzli di Zurigo
ò Eugen Bleuler e la schizofrenia
ò 1902: soggiorno presso Janet a Parigi
ò L’avvicinamento a Freud
La giovinezza
ò L’approccio sperimentale allo studio della malattia mentale: Studi diagnostici sulle associazioni. Contributo alla psicopatologia sperimentale(1906-1909)
ò Il test delle associazioni verbali e la sua storiaØ GaltonØ Wundt e KraepelinØ Theodor Ziehen e il “complesso” (complesso rappresentativo a tonalità
emotiva)
ò I complessi
La giovinezza (2)
ò Complessi normali, accidentali e permanenti
ò Psicologia della dementia praecox, 1907
ò Primo tentativo coerente di applicare la comprensione psicoanalitica alla pazzia
ò Insofferenza verso le convenzionali categorie diagnostiche della psichiatria: esiste un continuum fra “normale”, “isterico” e “schizofrenico”
ò Proposta di un modello psicosomatico per la demenza precoce
ò L’applicazione del reattivo di associazione verbale nel campo della psicologia giuridica
Il periodo psicoanalitico (1909-1913)
ò L’incontro con Freud
ò Dopo il 1907 Jung assume un orientamento essenzialmente freudiano
ò Dissenso con Freud sull’importanza del trauma sessuale infantile
ò Inizialmente Jung si limita a proporre alternative a certe idee di Freud; ben presto i punti di vista divergono
ò Rifiuto della concezione freudiana del complesso edipico
ò Trasformazioni e simboli della libido, 1911-12
ò Il caso di Miss Frank Miller
Il periodo psicoanalitico (2)
ò Abbandono dell’originario concetto di libido formulato da Freud. Jung, a causa della sua esperienza con gli schizofrenici, considera insostenibile l’equazione tra libido e pulsione sessuale
ò Energia psichica
ò L’energetica psichica: il principio di equivalenza e il principio di entropia
ò Le repliche di Freud: Introduzione al narcisismo, 1914
ò 1913: rottura con Freud e allontanamento definitivo di Jung dal movimento psicoanalitico
Ø Le ragioni personaliØ Le ragioni culturali
Il periodo intermedio (1914-20)
ò Il viaggio attraverso l’inconscio (nekyia) e l’interesse per i tipi psicologici
ò Tipi psicologici,1921
ò Atteggiamento psicologico vs. funzione psicologica
ò L’atteggiamento psicologico: è una specie di apparato psichico di adattamento, con il quale l’individuo reagisce in modo conscio o inconscio alle sollecitazioni della vita e si confronta con esse.
1. atteggiamento estroverso2. atteggiamento introverso
Il periodo intermedio (2)
ò Funzioni psicologiche1. funzioni razionali
a. pensierob. sentimento
2. funzioni irrazionalia. sensazioneb. intuizione
ò Ogni uomo è predisposto secondo tutt’e quattro le funzioni fondamentali. Di regola, però, sviluppa una delle quattro funzioni fondamentali più delle altre
ò Il tipo psicologico, perciò, non è caratterizzato solo come estroverso o introverso, ma come tipo estroverso o introverso in relazione al pensiero, al sentimento, alla sensazione o all’intuizione. Teoricamente, dunque, ci sono otto tipi psicologici, che pero, in realtà, sono spesso difficili da definire, ma compaiono anche raramente in forma pura.
La psicologia analitica (o complessa)
ò La struttura della psiche umana
ò La psiche e i suoi livelli:1. coscienza2. inconscio personale3. inconscio collettivo
ò La coscienza e l’Io
ò L’inconscio personale
ò L’inconscio e i complessi
ò L’inconscio collettivo
ò Questo livello più profondo riflette, all’insaputa del soggetto, l’influenza delle esperienze complessive di tutte le generazioni passate, fino ai più remoti progenitori
L’inconscio collettivo e gli archetipi
ò In tal modo l’individuo è legato al suo passato; non solo a quello della sua infanzia ma, ciò che più importa, al passato della specie e, prima ancora, all’intero corso dell’evoluzione
ò Gli archetipi come tendenze ereditarie presenti nell’inconscio collettivo
ò Vengono percepiti sotto forma di emozioni e immagini mentali, e sono caratteristicamente associati a esperienze umane decisive
ò Sono comuni a culture diverse; si manifestano anche nei sogni
L’inconscio collettivo e gli archetipi
ò L’Io cosciente è situato nel punto di congiunzione di due mondi: il mondo esterno o spaziale e il mondo interno o psichico. Attorno ad esso gravita un certo numero di subpersonalità la cui relazione con l’Io subisce modificazioni in tutto il corso della vita. Queste sono1. la Persona2. l’Ombra3. l’Anima o l’Animus4. il Sé.
ò Il Sé è l’invisibile, inconscio, intimo centro della personalità e una totalità psichica che risulta dall’unione del conscio con l’inconscio. Sé ≠ Io cosciente
L’individuazione
ò È il processo che conduce un essere umano all’unificazione della sua personalità; esso si estende lungo l’intero corso della vita umana
ò Freud: una concezione lineare dello sviluppo della vita umana
ò Jung: la vita umana implica una serie continua di metamorfosi: dal momento in cui l’infante si stacca dall’inconscio collettivo fino al completamento del Sé vi è un processo che dura per tutta la vita
ò L’immagine archetipica che fin dai primordi esprime simbolicamente questa osservanza delle leggi psichiche, è l’immagine del corso del sole.
ò La “svolta della vita” (Lebenswende)
ò Il compito della psicoterapia