CAPUCCELLA Il ruolo del Biologo nella sicurezza...
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Il ruolo del Biologo nella
sicurezza alimentare
Roma 13 giugno 2013
Marinella Capuccella
L'Istituto nasce nel 1936, almeno come idea
sviluppatasi in seno all'allora Consiglio dell'Economia
(attuale Camera di Commercio) ed all'Università degli
Studi di Perugia
1939 il Ministero dell'Interno approva lo Statuto
"Stazione Sperimentale Zooprofilattica dell'Umbria "
23 giugno 1970, n. 503 la Stazione Sperimentale Zooprofilattica dell'Umbria
Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, allargando la propria giurisdizione anche il territorio della provincia di Ascoli Piceno.
Dlg. n.270 del 30 giugno 1993
L' Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche è
un'azienda sanitaria pubblica che opera nell'ambito del servizio sanitario nazionale, garantendo al
sistema veterinario delle Regioni Umbria e Marche le prestazioni e la collaborazione tecnico-scientifica
necessarie per l'espletamento delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria.
II.ZZ. SS.
Una rete di servizi estesa
sull'intero territorio
nazionale e formata dalle
10 Sedi centrali e dalle 90
Sezioni diagnostiche,
presenti in quasi tutte le
Province italiane
SICUREZZA ALIMENTARE
“DAI CAMPI ..………………… ALLA TAVOLA”
“DAL FORCONE ……….. ALLA FORCHETTA”
“DALL’ARATRO ……………...… AL PIATTO”
Rintracciabiltà Analisi del Rischio Controllo di filiera Formazione
Come garantire la
SICUREZZA ALIMENTARE?
Tracciabilità Rintracciabilità
Processo che segue
il prodotto da
monte a valle della
filiera
Processo che segue
il prodotto da a
valle a monte della
filiera
Tracciare = stabilire quali informazioni devono essere identificate
Rintracciare = stabilire lo strumento tecnico (cartaceo, magnetico, informatico
ecc.) più idoneo a ricostruire queste informazioni (tracce).
Tante più informazioni si vogliono tracciare, tanto più la tracciabilità sarà utile, ma
più costosa
La tracciabilità deve essere riferibile ad ogni singola porzione
(confezione) di prodotto e deve consentire di risalire a tutte le
aziende che hanno avuto un ruolo critico nella formazione di
quella specifica porzione.
NORMA UNI 10939:2001 “Sistema di
Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari - Principi generali
per la progettazione e l'attuazione”
Si tratta di una norma
quadro che definisce i
principi e specifica i
requisiti per l’attuazione di
un sistema di
rintracciabilità di filiera in
tutti i casi in cui si voglia
documentare la storia di un
prodotto e le specifiche
responsabilità
UNI 10939:2001
Questa norma non intende imporre l’uniformità dei
sistemi di rintracciabilità di filiera, ma intende
lasciare alle parti la definizione dell’ampiezza e della
profondità della filiera agroalimentare, a patto che
ciò venga rappresentato in forma adeguata al
consumatore
UN’AZIENDA PUO’ SCEGLIERE DI TRACCIARE SOLO UNA PARTE DELLA FILIERA
Filiera agroalimentare: Insieme definito delleorganizzazioni con i relativi flussi materiali checoncorrono alla formazione, distribuzione,commercializzazione e fornitura di un prodottoagroalimentare
Rintracciabilità di filiera: Capacità diricostruire la storia e di seguire l’utilizzo di unprodotto mediante identificazioni documentate(flusso di materiali e operatori di filiera)
MOLTI PRODUTTORI SONO RESTII AD AVVIARE UN SISTEMA DI RINTRACCIABILITA’
INFORMAZIONI CHIARE E DOCUMENTATE (LE TRACCE) NON PERMETTONO PIU’ IL
PERPETUARSI DEI TRUCCHI DEL MESTIERE
… QUESTI PROSCIUTTI HANNO 12
MESI DI STAGIONATURA …
… QUESTE SONO COSCE DI
SUINI NAZIONALI …
… SALSICCE GENUINE: NON
CONTENGONO ADDITIVI …
… SALUMI
NOSTRANI…
… MOZZARELLA ITALIANA
…
… POMODORI NAPOLI …
Con la tracciabilità di filiera puoi conoscere tutto di
ogni prodotto “……………..”. Su ogni etichetta trovi il
codice di tracciabilità. Digitando il codice nella
pagina dedicata del sito www. …… .it oppure
comunicandolo al numero verde ……… potrai
ricevere le informazioni sul luogo di coltivazione e
allevamento, sulle tecniche ed i sistemi di
produzione, sul luogo di confezionamento, sulle
caratteristiche nutrizionali e tante altre notizie utili
sul prodotto che hai appena acquistato. …e l’analisi
del rischio?
Inserto pubblicitario “CONOSCERE TUTTO DI CIO’ CHE MANGI NON E’ UN
GIOCO”
Esigenza sanitaria
Controllo e prevenzione malattie infettive degli animali
Garanzia di salubrità dei prodotti
di o.a. destinati al consumo
umano
Sistema di tracciabilità
necessario
per far
funzionare
un sistema
di allerta
eventuale
ritiro dal
mercato del
prodotto
Libro Bianco 12.01.2000
… tracciabilità … identificazione, caratterizzazione e verifica di tutti i fattori
di abbattimento del rischio sanitario che possono essere messi in atto dalla
produzione al consumo dell’alimento di origine animale
Sicurezza alimentare
Analisi del rischio in
ogni fase di
produzione
tracciabilità
La sola
identificazio
ne degli
animali è
insufficiente
a garantire la
salubrità
degli
alimenti di
O.A.
Rintracciabiltà Analisi del Rischio Controllo di filiera Formazione
Come garantire la
SICUREZZA ALIMENTARE?
Fonti di contaminazione Microbiologica
• Personale: il nostro corpo ospita normalmente batteri, batteri nocivi possono essere trasmessi con mani sporche, starnuti, colpi di tosse.
• alimenti crudi
• insetti
• roditori
• polvere
• scarti rifiuti
• animali
Principali fattori responsabili di
contaminazione
�Errori nella preparazione (es. lasciare cibi a T ambiente)
�eccessivo intervallo di tempo tra preparazione e consumo
� cottura insufficiente
�presenza di portatori fra il personale addetto
� insufficiente pulizia di attrezzature e utensili
Fattori che influenzano la crescita
dei batteri
�Attività dell’acqua
� Temperatura
� Tempo
� Acidità
� Ossigeno
Alimenti ad alto rischioSono quelli che favoriscono lo sviluppo di batteri nocivi e non
vengono sottoposti ad adeguata cottura.:
•carne e pollame cotto
•sughi e brodi a base di carne
•latte, panna, creme pasticcere e prodotti caseari
•prodotti a base di uova, uova cotte
•frutti di mare e prodotti ittici
•riso cotto
I cibi cotti infatti possono avere ancora una carica batterica che se
pur bassa in alcune ore a temperatura ambiente può aumentare fino
a livelli critici.
Possono contenere le spore che hanno resistito alla cottura
E’ importante quindi la cosidetta riattivazione.