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CAPITOLO VIII

- LINGUAGGIO e COMUNICAZIONE-

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LINGUAGGIO

CHE COSA È?

È uno che ci permette di comunicare e che ci distingue

dal resto degli altri animali, è un .

STRUMENTO

DISPOSITIVO SPECIE-SPECIFICO

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LINGUAGGIO

CHE COSA È?

È una delle

biologicamente determinate

CAPACITÀ COGNITIVE

PROPRIE DELLA SPECIE UMANA

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CHE COSA È e CHE COSA FA?

le conoscenze non rimangono in uno stato indeterminato e indefinito, ma sono organizzate e veicolate sotto forma di proposizioni

FUNZIONE PROPOSIZIONALE

Il linguaggio ci permette di elaborare, organizzare, impachettare e trasmettere conoscenze fra i partecipanti

all’interno di una data comunità

LINGUAGGIO

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CHI LO STUDIA?

In teoria PSICOLOGI e LINGUISTI dovrebbero essere in stretti rapporti di collaborazione e di ricerca.

Così però non è sempre stato, anzi, nella storia di queste due scienze vi è stato fino agli anni 50 del

Novecento una certa distanza e un certo sostanziale disinteresse.

LINGUAGGIO

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LINGUAGGIO

I LINGUISTI…

Regole costituenti

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LINGUAGGIO

Gli PSICOLOGI COGNITIVI...

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CHI LO STUDIA?

Le cose cominciano a cambiare tra gli anni ‘50 e ‘60 del Novecento, cioè nel momento di passaggio dal

LINGUAGGIO

COMPORTAMENTISMO (1913)

COGNITIVISMO

1950-1960 circa

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CHI LO STUDIA?

Ed è proprio in quegli anni che viene usato per la prima volta il termine

(conferenza nell’Università dell’Indiana nel 1951)

LINGUAGGIO

PSICOLINGUISTICA

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CHI LO STUDIA?

La nascita della

segna il punto più profondo della crisi del

LINGUAGGIO PSICOLINGUISTICA

COMPORTAMENTISMO (1913)

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COMPORTAMENTISMO (1913)

Psicologia della GESTALT (1912)

Il Comportamentismo (1913, Stati Uniti)

John Watson (1878-1958)

Scuola di Berlino (dal 1912)

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Il Comportamentismo (1913, Stati Uniti)

COMPORTAMENTISMO

PSICOLOGIA

DETERMINARE OGGETTO DI STUDIO OSSERVABILE INTERSOGGETTIVAMENTE

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Il Comportamentismo (1913, Stati Uniti)

Oggetto di studio diventa quindi il COMPORTAMENTO

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Il Comportamentismo (1913, Stati Uniti)

Quindi, la PSICOLOGIA deve occuparsi soltanto delle leggi che determinano il COMPORTAMENTO, e quindi studiare quali STIMOLI provocano le risposte

OSSERVABILI

insieme di eccitazioni che agiscono sull’organismo in un

certo momento CARATTERE FISICO

mutamento che si verifica nei muscoli e nelle secrezioni

ghiandolari in risposta allo stimolo CARATTERE FISIOLOGICO

PSICOLOGIA

S-R

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Il Comportamentismo (1913, Stati Uniti)

CONTROLLO DEL COMPORTAMENTO = il comportamento non solo poteva essere

OSSERVATO e STUDIATO, ma anche MANIPOLATO e/o CONTROLLATO

CONDIZIONAMENTO

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Il Comportamentismo (1913, Stati Uniti)

NEOCOMPORTAMENTISMO ( COGNITIVISMO)

? Edward C. Tolman (1886-1959)

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Il Comportamentismo (1913, Stati Uniti)

NEOCOMPORTAMENTISMO ( COGNITIVISMO)

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Il Comportamentismo (1913, Stati Uniti)

NEOCOMPORTAMENTISMO ( COGNITIVISMO)

PSICOLOGIA

S-R PSICOLOGIA

S-O-R Attività NON

OSSERVABILE messa in atto dall’ORGANISMO

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Il cognitivismo (1957, Stati Uniti)

Simposio sulla teoria dell’informazione al Massachusetts Institute of Technology di Boston

G.A. Miller sulla MEMORIA A BREVE TERMINE e sul suo LIMITE fissato in

7 (più o meno 2) elementi

A. Newell e H.A. Simon sul loro modello GENERAL PROBLEM SOLVING

N. Chomsky sulla NUOVA TEORIA SUL LINGUAGGIO

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Il cognitivismo (1960, Stati Uniti)

Ulric Neisser (1928-2012)

“Tutto quello che sappiamo della realtà è stato mediato non solo dagli organi di senso, ma

da sistemi complessi che interpretano continuamente

l’informazione fornita dai sensi. Questi sistemi complessi, i

processi cognitivi, non possono essere visti dallo

sperimentatore ma la loro funzione può essere comunque

inferita”. (Neisser, 1960)

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Il cognitivismo (1960, Stati Uniti)

PSICOLOGIA

S-O-R

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CHI LO STUDIA?

Le cose cominciano a cambiare tra gli anni ‘50 e ‘60 del Novecento, cioè nel momento di passaggio dal

LINGUAGGIO

COMPORTAMENTISMO (1913)

COGNITIVISMO

1950-1960 circa

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LINGUAGGIO

LINGUISTI

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LINGUAGGIO

PSICOLOGI

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LINGUAGGIO

Miller (1967) “il compito centrale di questa nuova scienza consiste nel descrivere i processi psicologici che hanno luogo quando ci serviamo di enunciati”

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LINGUAGGIO

IPOTESI DELLA : Alle regole costitutive del sistema linguistico proposte dai linguisti corrispondono altrettanti meccanismi psicologici. Scopo della ricerca sperimentale in quegli anni fu di verificare la “realtà psicologica” dei costrutti linguistici

PSICOLINGUISTICA

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LINGUAGGIO

La prospettiva sul linguaggio cambia:

COMPORTAMENTO VERBALE

FATTO MENTALE

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LINGUAGGIO Fornire TEORIE sull’ ARCHITETTURA

FUNZIONALE dei PROCESSI IMPLICATI nell’uso del LINGUAGGIO. Sembra che non ci sia ancora riuscita, la ricerca prosegue…

OBIETTIVO della PSICOLINGUISTICA

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LINGUAGGIO

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PSICOLINGUISTICA verificare la “realtà psicologica” dei

costrutti linguistici

COMPORTAMENTISMO (1913)

COGNITIVISMO

1950-1960 circa

ESEMPIO: Il tempo necessario per elaborare delle frasi è all’incirca proporzionale al numero di trasformazioni

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METODO SPERIMENTALE

METODO OSSERVATIVO-DESCRITTIVO

INCHIESTA INTERVISTA

QUESTIONARIO

LINGUAGGIO

COME LO SI STUDIA?

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IL METODO SPERIMENTALE Ogni avvenimento come

causato da un altro evento che lo precede

DETERMINISMO

Rapporto di causa-effetto tra x e y

LINGUAGGIO

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1. ELABORAZIONE INFORMAZIONI

CONFLITTUALI

2. DECISIONE LESSICALE

3. PRIMING SEMANTICO

4. PICTURE NAMING

PARADIGMI

LINGUAGGIO

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EFFETTO STROOP Stimoli (parole giallo, rosso, verde e blu) scritte con

inchiostro colorato. Parola e inchiostro possono essere congruenti (rosso su scritto con inchiostro rosso) oppure incongruenti (rosso scritto con inchiostro blu).

Compito: nominare il colore.

LINGUAGGIO

1) ELABORAZIONE INFORMAZIONI CONFLITTUALI

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ROSSO

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BLU

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BLU

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ROSSO

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ROSSO

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BLU

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ROSSO

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BLU

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EFFETTO STROOP Il compito richiesto è di discriminare

il colore (dimensione rilevante)

senza prestare attenzione al

significato della parola (dimensione irrilevante)

LINGUAGGIO

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EFFETTO STROOP Non possiamo però fare a meno di leggere la parola,

il cui significato influenza la prestazione:

facilitazione per le condizioni congruenti ROSSO BLU

interferenza per quelle incongruenti ROSSO BLU

LINGUAGGIO

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EFFETTO STROOP Condizioni CONGRUENTI: processi cognitivi

meno numerosi e più semplici (il significato della parola e l’inchiostro con cui è scritta coincidono) le risposte avranno TEMPI di REAZIONE più VELOCI rispetto alle

Condizioni INCONGRUENTI: processi cognitivi più numerosi e più complessi

LINGUAGGIO

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LINGUAGGIO

2) DECISIONE LESSICALE

COMPITO: discriminare se lo stimolo presentato sullo schermo sia una parola della lingua italiana.

Es. TAVOLO vs. TABOLO

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LINGUAGGIO

• PARTECIPANTI: madrelingua spagnola • MATERIALI: parole relate al tempo • COMPITO: decidere se le parole si riferiscono al passato o al futuro

MAÑANA MAÑANA

Santiago, Lupiáñez, Pérez & Funes (2007)

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LINGUAGGIO

Paradigma utlizzato per misurare gli effetti dell’associazione tra due stimoli (linguistici) presentati in modo sequenziale

Tempo

ISI = Inter Stimulus Interval

PRIME TARGET

3) PRIMING SEMANTICO

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LINGUAGGIO

3) PRIMING SEMANTICO

PRIME TARGET

Tempo

ISI

CANE GATTO

NATURALI ARTEFATTI

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LINGUAGGIO

3) PRIMING SEMANTICO

CANE

GATTO

TAZZA

GATTO

Associazione semantica

Associazione semantica

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LINGUAGGIO

3) PRIMING SEMANTICO

CONDIZIONECONGRUENTE

CONDIZIONE INCONGRUENTE

Associazione semantica

Associazione semantica

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LINGUAGGIO

3) PRIMING SEMANTICO

MODELLO LOGOGEN di Morton (1969) Network di connessioni di logogens

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LINGUAGGIO

4) PICTURE NAMING

Viene presentata una figura e il soggetto deve produrne il nome.

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LINGUAGGIO

4) PICTURE NAMING

Viene presentata una figura e il soggetto deve produrne il nome.

AUTOMOBILE

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LINGUAGGIO

4) PICTURE NAMING

Viene presentata una figura e il soggetto deve produrne il nome.

ZUCCA

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LINGUAGGIO

4) PICTURE NAMING

Sono stati trovati effetti di interferenza figura-nome (picture-word interference)

AUTOMOBILE ZUCCA

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LINGUAGGIO

4) PICTURE NAMING

The Eagle was in the sky

Kaup e Zwaan (2005), Kaup, Zwaan e Ludtke (2007); Kaup et al (2008)

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LINGUAGGIO

4) PICTURE NAMING

The Eagle was in

the sky

The Eagle is in the sky

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LINGUAGGIO

4) PICTURE NAMING

The Eagle was in

the sky

The Eagle is in the sky

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LINGUAGGIO

• Tempi di Reazione

• Tempi di lettura e movimenti oculari

• Potenziali evento-relati (ERP)

• Magnetoencefalografia (MEG)

• Risonanza magnetica funzionale (fMRI)

• Stimolazione magnetica transcranica (TMS)

MISURAZIONI

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LINGUAGGIO

• Tempi di Reazione

• Tempi di lettura e movimenti oculari

• Potenziali evento-relati (ERP)

• Magnetoencefalografia (MEG)

• Risonanza magnetica funzionale (fMRI)

• Stimolazione magnetica transcranica (TMS)

MISURAZIONI

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LINGUAGGIO

I TEMPI DI REAZIONE:

Cronometria mentale: misurare il tempo

richiesto da determinati processi mentali

3 assunti:

a) è possibile misurare la durata dei processi mentali complessi in quanto scomponibili in operazioni mentali semplici e discrete

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LINGUAGGIO

I TEMPI DI REAZIONE:

Cronometria mentale: misurare il tempo

richiesto da determinati processi mentali

3 assunti:

b) un’operazione mentale consiste nella trasformazione dell’informazione e può essere misurata in quanto richiede tempo

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LINGUAGGIO

I TEMPI DI REAZIONE:

Cronometria mentale: misurare il tempo

richiesto da determinati processi mentali

3 assunti:

c) quanto più numerose e complesse sono le operazioni cognitive necessarie per eseguire il compito tanto più lungo è il tempo che intercorre tra la presentazione dello stimolo e la risposta del soggetto

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LINGUAGGIO

FRASE PRESENTATA RISPOSTA

Il cane insegue il gatto Attiva, GIUSTA 3 secondi

Il gatto è inseguito dal cane Passiva, GIUSTA 4 secondi

se è vera la tesi di Chomsky che ogni trasformazione aggiunge complessità alla frase dichiarativa attiva, allora più le frasi sono trasformate, più

sono numerose le informazioni da elaborare, più tempo verrà richiesto per produrre e per capire tali frasi

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LINGUAGGIO

I TEMPI DI REAZIONE:

Misurazione di 2 fasi:

1) centrale-cognitiva: codifica ed elaborazione delle informazioni sensoriali dello stimolo fino al momento in cui viene selezionata la risposta

2) periferico-motoria: processi che producono la risposta motoria vera e propria (es. pressione di un tasto)

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LINGUAGGIO

I TEMPI DI REAZIONE:

Misurazione di 2 fasi:

1) centrale-cognitiva: codifica ed elaborazione delle informazioni sensoriali fino al momento in cui viene selezionata la risposta

2) periferico-motoria: processi che producono la risposta motoria vera e propria (es. pressione di un tasto)

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LINGUAGGIO

I TEMPI DI REAZIONE:

Fattori che influenzano il tempo di reazione:

1) Fattori sensoriali:

• Modalità sensoriali stimolate (stimolo uditivo 8-10 ms; stimolo visivo 20-40 ms)

• Complessità dello stimolo

• Modalità di emissione della risposta (vocale, motoria, oculare)

• Eventuale preparazione o aspettativa che lo prepari o meno alla risposta (cue che segnala l’arrivo dello stimolo, la posizione dello stimolo)

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LINGUAGGIO

I TEMPI DI REAZIONE:

Fattori che influenzano il tempo di reazione:

2) Fattori legati al soggetto:

• L’età

• Lo fatica o lo stress

• Il genere

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LINGUAGGIO

I TEMPI DI REAZIONE:

Fattori che influenzano il tempo di reazione:

3) Fattori tecnici:

• Orologio con cui il computer misura i tempi

• Tastiera del computer

• Lo schermo (tempo di refresh)

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LINGUAGGIO

TEMPI DI LETTURA E MOVIMENTI OCULARI

Registrazione dei tempi di lettura: questa tecnica si basa sull’ipotesi che la velocità

impiegata dal lettore per leggere lo stimolo presentato corrisponde al tempo necessario per

la comprensione.

TEMPI di LETTURA = finestra di lettura sui tempi di comprensione

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LINGUAGGIO

TEMPI DI LETTURA E MOVIMENTI OCULARI

La registrazione dei MOVIMENTI OCULARI durante compiti di lettura è un metodo on-line

che fornisce misure molto sofisticate dei processi cognitivi sottostanti la lettura.

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LINGUAGGIO

TEMPI DI LETTURA E MOVIMENTI OCULARI

Variabili dipendenti solitamente misurate:

- Fissazioni (numero e durata)

- prima fissazione: durata in una regione

- Movimenti saccadici (direzione e latenza)

- Saccadi di regressione: gli occhi ritornano indietro per rivedere un passaggio non

chiaro

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LINGUAGGIO

TEMPI DI LETTURA E MOVIMENTI OCULARI

Esempio esperimento svolto presso il Dipartimento con un sistema di eye tracker

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LINGUAGGIO

TEMPI DI LETTURA E MOVIMENTI OCULARI

Attraverso la misurazione delle fissazioni oculari e dei movimenti saccadici di regressione è stata analizzata la differenza di elaborazione di espressioni linguistiche identitarie che emergono nella lettura di racconti biografici autoprodotti o prodotti da un altro partecipante

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LINGUAGGIO

TEMPI DI LETTURA E MOVIMENTI OCULARI

TEMPI DI LETTURA E MOVIMENTI OCULARI

Materiale: Racconti autobiografici prodotti da 10 partecipanti

Istruzioni: Ti chiediamo di raccontare in forma scritta un episodio autobiografico, personale, relativo a un evento preciso, specifico, di cui ricordi bene quando è avvenuto, dove e con chi. Il racconto riguarderà un evento non necessariamente eccezionale, ma che ti ricordi in quanto significativo e interessante per te. Hai a disposizione un numero massimo di 200 parole corrispondenti a circa una ventina di righe. Ti chiediamo gentilmente di non usare meno di 150 parole.

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LINGUAGGIO

TEMPI DI LETTURA E MOVIMENTI OCULARI

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LINGUAGGIO

POTENZIALI EVENTO-RELATI

(registrazioni elettroencefalografiche, EEG)

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LINGUAGGIO

POTENZIALI EVENTO-RELATI

La tazza è sul lavandino

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LINGUAGGIO

POTENZIALI EVENTO-RELATI

Gli ERP forniscono una misura continua e on-

line dell’elaborazione che intercorre tra la

presentazione dello stimolo e la risposta

(presente o assente che sia) del soggetto

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LINGUAGGIO

POTENZIALI EVENTO-RELATI

N400 = indice generale della facilità o difficoltà con cui un’informazione viene elaborata (indice di incongruenza semantica)

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LINGUAGGIO

POTENZIALI EVENTO-RELATI

POTENZIALI EVENTO-RELATI

Mario si mise la caramella in

bocca

Mario si mise la caramella in

tasca N400

N400

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METODO SPERIMENTALE

METODO OSSERVATIVO/DESCRITTIVO

INCHIESTA INTERVISTA

QUESTIONARIO

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a) ELABORAZIONE INFORMAZIONI CONFLITTUALI – es. EFFETTO STROOP

b) DECISIONE LESSICALE

c) PRIMING SEMANTICO

d) PICTURE NAMING

PARADIGMI

• Tempi di Reazione

• Tempi di lettura e movimenti oculari

• Potenziali evento-relati (ERP)

• Magnetoencefalografia (MEG)

• Risonanza magnetica funzionale (fMRI)

• Stimolazione magnetica transcranica (TMS)

MISURAZIONI