CAPITOLATO D’ONERI ED ELENCO PREZZI

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SERVIZIO DI LETTURA, ATTIVAZIONE, DISATTIVAZIONE ED ATTIVITA’ ACCESSORIE DEI GRUPPI DI MISURA DEL GAS Allegato 4 Documentazione Tecnica CAPITOLATO D’ONERI E D ELENCO PREZZI Data 16 Maggio 2012 Pagine 1 di 25 Via Malamini, 1 Cento (FE)

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SERVIZIO DI LETTURA, ATTIVAZIONE, DISATTIVAZIONE ED ATTIVITA’ ACCESSORIE DEI GRUPPI DI MISURA DEL GAS

Allegato 4 – Documentazione Tecnica

CAPITOLATO D’ONERI E D ELENCO PREZZI

Data

16 Maggio 2012

Pagine

1 di 25

Via Malamini, 1 – Cento (FE)

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INDICE

1 - ISTRUZIONE OPERATIVA PER L’ATTIVAZIONE E LA DISATTIVAZIONE DEI GRUPPI DI MISURA DEL GAS ................................................................................................................................. 3

2 - RAPPORTO DI ATTIVAZIONE FORNITURA GAS - Modulo “Mod IO16/1” ............................ 23

3 - MODULO PER RITIRO/CONSEGNA ORDINI DI INTERVENTO DA PARTE DI IMPRESE ESTERNE- Modulo “Mod IO16/2” ........................................................................................ 24

4 - APPROVIGIONAMENTO MATERIALE - Modulo “Mod PQMAG1/1” .................................... 25

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1 - ISTRUZIONE OPERATIVA PER L’ATTIVAZIONE E LA DISATTIVAZIONE DEI GRUPPI DI MISURA DEL GAS

1. TERMINI E DEFINIZIONI

Attivazione della fornitura: è l’avvio dell’alimentazione del punto di riconsegna, a seguito o di un nuovo contratto di fornitura, o di modifica delle condizioni contrattuali, o di subentro ad una fornitura preesistente disattivata, attraverso interventi limitati al gruppo di misura, inclusa l’eventuale installazione del gruppo di misura o sua sostituzione con gruppo di misura che non comporti modifica dell’impianto di derivazione di utenza;

Contatore: Strumento inteso a misurare, memorizzare e visualizzare la quantità di gas combustibile (volume o massa) che vi passa attraverso.

Dispersione: è la fuoriuscita incontrollata di gas combustibile dall’impianto di distribuzione o dall’impianto interno;

Gruppo di misura: Parte dell’impianto di alimentazione del cliente finale che serve per l’intercettazione, per la misura del gas e per il collegamento all’impianto interno del cliente finale; e comprensivo di un eventuale correttore dei volumi misurati.

Impianto di derivazione di utenza o allacciamento: è il complesso di tubazioni con dispositivi ed elementi accessori che costituiscono le installazioni necessarie a fornire il gas al cliente finale; l’impianto di derivazione di utenza o allacciamento ha inizio dall’organo di presa (compreso) e si estende fino al gruppo di misura (escluso) e comprende l’eventuale gruppo di riduzione; in assenza del gruppo di misura, l’impianto di derivazione di utenza o allacciamento si estende fino all’organo di intercettazione terminale (incluso) della derivazione stessa;

Impianto di distribuzione: è una rete di gasdotti locali, integrati funzionalmente, per mezzo dei quali è esercitata l'attività di distribuzione; l’impianto di distribuzione è costituito dall’insieme dei punti di consegna e/o dei punti di interconnessione, dalla stessa rete, dai gruppi di riduzione e/o dai gruppi di riduzione finale, dagli impianti di derivazione di utenza fino ai punti di riconsegna e dai gruppi di misura; l’impianto di distribuzione è gestito da un’unica impresa distributrice;

Impianto domestico o similare: Impianto a gas in cui gli apparecchi installati hanno tutti singola portata termica non maggiore di 35 kW. Inoltre con il termine " impianto similare" si intende indicare un impianto destinato ad alimentare apparecchi di utilizzazione per la produzione di calore, acqua calda sanitaria e per la cottura cibi installato in ambienti ad uso non abitativo e non considerati nel campo di applicazione di specifiche regole tecniche per la sicurezza dell’utilizzo del gas.

Impianto domestico o similare di nuova realizzazione (impianto di nuova realizzazione):

Impianto per uso domestico o similare mai messo in servizio.

Impianto domestico o similare modificato (impianto modificato): Impianto per uso domestico o similare esistente, oggetto di interventi che apportano variazioni rispetto allo stato iniziale, quali per esempio operazioni di ampliamento, trasformazione e/o manutenzione straordinaria.

Impianto domestico o similare non modificato (impianto non modificato): Impianto per uso domestico o similare esistente, che non è stato oggetto di interventi che apportano variazioni rispetto allo stato iniziale, quali per esempio operazioni di ampliamento, trasformazione e/o manutenzione straordinaria. Normalmente si tratta di variazione dell’intestatario del contratto su impianto esistente con fornitura sospesa per subentro non immediato.

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Impianto domestico o similare riattivato (impianto riattivato): Impianto per uso domestico o similare, già esistente, al quale è stata riattivata la fornitura del combustile gassoso dopo una sospensione dovuta a situazione di pericolo o in seguito a sospensione per morosità.

Impianto interno: Complesso delle tubazioni, dei componenti ed accessori (ad esempio, valvole, giunzioni, raccordi) che distribuiscono il gas dal punto di inizio (questo incluso) agli apparecchi utilizzatori (questi esclusi).

Nota: L’impianto interno comprende il complesso delle tubazioni installate nella parte sia interna che esterna del

volume che delimita l’edificio.

Impresa distributrice (Esercente): è il soggetto che esercita l’attività di distribuzione e di misura del gas;

Organo di intercettazione: dispositivo ad azionamento manuale, collocato immediatamente a monte del contatore, allo scopo di consentire l’interruzione del flusso del gas.

Presa di controllo pressione sul gruppo di misura: punto di accesso, eventualmente collocato sulla parte di impianto del distributore, atto a consentire la connessione di uno strumento per il rilevamento della pressione dell’impianto interno del cliente finale.

Pressione del gas: è la pressione relativa del gas

Punto di riconsegna dell’impianto di distribuzione o punto di riconsegna (PDR) è il punto di confine tra l’impianto di distribuzione e l’impianto del cliente finale, dove l’impresa distributrice riconsegna il gas per la fornitura al cliente finale;

Rapporto di prova: è la documentazione nella quale vengono riportati i dati ed i risultati delle prove effettuate; tale documentazione può essere realizzata anche su supporto informatico.

Rete: è il sistema di condotte in generale interrate, posate su suolo pubblico o privato che, partendo dai punti di consegna e/o dai punti di interconnessione, consente la distribuzione del gas ai clienti finali; la rete non comprende gli impianti di derivazione di utenza;

Riattivazione della fornitura in seguito a sospensione dovuta a situazione di pericolo: E’ il ripristino dell’alimentazione del punto di riconsegna di un impianto per uso domestico o similare esistente, al quale è stata riattivata la fornitura del gas dopo una sospensione dovuta a situazione di pericolo

Riattivazione della fornitura in seguito a sospensione per morosità: è il ripristino dell’alimentazione del punto di riconsegna che pone fine, a fronte di una richiesta della società di vendita, alla sospensione della fornitura effettuata dall’impresa distributrice nel rispetto delle procedure di preavviso previste dalla normativa vigente e dai provvedimenti dell’Autorità in particolare e dalle clausole contrattuali;

Tenuta idonea al funzionamento: Condizione di un impianto interno che presenta un

valore di dispersione non maggiore di quanto previsto dalla norma UNI 11137.

Disattivazione della fornitura: è la sospensione dell’alimentazione del punto di consegna a seguito della disdetta del Cliente finale con sigillatura del gruppo di misura.

Disattivazione della fornitura per morosità: è la sospensione dell’alimentazione del punto di consegna, a fronte del non pagamento da parte del Cliente finale moroso delle somme dovute, con sigillatura del gruppo di misura.

Gruppo di misura accessibile: gruppo di misura al quale l’esercente può sempre accedere senza che sia richiesta la presenza del Cliente finale o di altra persona da questi deputata per consentire l’accesso al luogo (compresa la proprietà privata) in cui è collocato il gruppo di misura.

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Supporto: elemento che serve a sostenere il contatore mantenendolo ad una corretta distanza dal muro e dal suolo.

Nicchia: alloggiamento per l’installazione del gruppo di misura, ricavato nella muratura, con pareti intonacate e corredato di sportello di chiusura.

Armadio: contenitore chiuso da uno sportello, atto a contenere il gruppo di misura.

Adattatore: pezzo speciale utilizzato per la sostituzione/rimozione dei misuratori di portata massima di 6 mc/h con interasse pari a 250 mm., con misuratori di classe G4 ed interasse pari a 110 mm.

Batteria: raggruppamento di due o più gruppi di misura.

Operatore: colui che interviene per conto del distributore.

2. CAMPO DI APPLICAZIONE

L’istruzione si applica per le attività di:

DISATTIVAZIONE

ATTIVAZIONE/RIATTIVAZIONE

L’istruzione non si applica ai casi di subentro immediato/voltura e di riattivazione a seguito di interruzione dell’erogazione del gas a cliente finale (interruzione con preavviso e interruzione senza preavviso). L’istruzione si applica su gruppi di misura con contatori di diversa tipologia (pareti deformabili, turbina, ecc…)

3. RIFERIMENTI NORMATIVI

I principali riferimenti normativi sono:

UNI EN ISO 9001:08;

UNI 7129 - Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione

UNI 11137 - Impianti a gas per uso domestico e similare - Linee guida per la verifica e per il ripristino della tenuta di impianti interni in esercizio

Deliberazione AEEG 40/04;

Deliberazione AEEG 120/08.

Linea Guida CIG n,12 - Attivazione o riattivazione dell’impianto del cliente finale

4. PREMESSA

Per l’esecuzione dell’attività di attivazione della fornitura con installazione di contatore fino alla classe G16 è previsto l’utilizzo di un solo operatore.

Nel caso in cui si riscontrassero anomalie di funzionamento negli organi di intercettazione il personale

addetto dovrà provvedere ad avvisare il Servizio di Pronto intervento che eseguirà la riparazione.

La fascia massima di puntualità per il rispetto degli appuntamenti è fissata in:

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0,5 ore nel Comune di Castello D’Argile 1,0 ore nei Comuni di Portomaggiore, Goro e Vigarano Mainarda 2,0 ore nei Comuni di Cento e Mirabello

Sono parte integrante del presente documento anche i moduli allegati al termine dello stesso e che pertanto debbono essere completati dall’operatore al momento del servizio. L’operatore ha la responsabilità di individuare univocamente l’impianto interno oggetto dell’attività.

5. DISATTIVAZIONI

5.1 Disattivazione della fornitura

a) Gruppo di misura accessibile Per la realizzazione di questo intervento non è necessaria la presenza del cliente finale quindi, si può eseguire senza appuntamento.

La disattivazione della fornitura si esegue posizionando l’organo di intercettazione in posizione di chiusura,

bloccandolo, ed in seguito collocando l’apposito sigillo.

b) Gruppo di misura non accessibile

Per la realizzazione di questo intervento è necessaria la presenza del cliente finale quindi si deve eseguire

previo appuntamento.

La disattivazione della fornitura si esegue posizionando l’organo di intercettazione in posizione di chiusura,

bloccandolo, ed in seguito collocando l’apposito sigillo. In seguito compilare l’apposito modulo.

L’operatore, per il rispetto dell’appuntamento, dovrà attendere sul posto un tempo massimo di 15 min.

5.2 Mancata disattivazione della fornitura

La presente attività nel caso di contatore inaccessibile è conseguenza:

1. del mancato rispetto da parte del cliente finale dell’appuntamento fissato; 2. del mancato rispetto da parte dell’operatore dell’appuntamento fissato; 3. dell’opposizione da parte del cliente finale alla disattivazione.

Nei casi di cui ai punti 1 e 2, dopo aver atteso sul posto un tempo massimo di 15 min l’operatore deve

lasciare una copia dell’Odl sul contatore o dentro la buchetta della posta.

5.3 Disattivazione della fornitura per morosita’

La disattivazione della fornitura si esegue posizionando l’organo di intercettazione in posizione di chiusura, bloccandolo, ed in seguito collocando l’apposito sigillo.

La disattivazione della fornitura per morosità non deve essere effettuata durante i giorni indicati come festivi sul calendario comune, durante i giorni di venerdì e sabato ed i giorni che precedono i giorni festivi.

Dopo aver atteso sul posto un tempo massimo di 15 min l’operatore deve lasciare una copia del lasciato avviso della chiusura per morosità dentro la buchetta della posta.

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5.4 Mancata disattivazione della fornitura per morosita’

La presente attività è conseguenza:

1. nel caso di gruppo di misura non accessibile, all’assenza o alla indisponibilità del Cliente finale moroso.

2. dell’opposizione da parte del cliente finale alla disattivazione per morosità

Nel caso di cui al punto 1, dopo aver atteso sul posto un tempo massimo di 15 min l’operatore deve lasciare

una copia dell’Odl sul contatore o dentro la buchetta della posta.

5.5 Disattivazione della fornitura a seguito di dispersione dall’impianto interno

La disattivazione della fornitura si esegue posizionando l’organo di intercettazione in posizione di chiusura, bloccandolo, ed in seguito collocando l’apposito sigillo.

5.6 Disattivazione della fornitura per mancata consegna della dichiarazione di conformita' – a

seguito di richiesta di lavori – a seguito di richiesta ente locale

La disattivazione della fornitura si esegue posizionando l’organo di intercettazione in posizione di chiusura, bloccandolo, ed in seguito collocando l’apposito sigillo.

5.7 Mancata disattivazione della fornitura per mancata consegna della dichiarazione di

conformita' – a seguito di richiesta di lavori – a seguito di richiesta ente locale

La presente attività è conseguenza:

1. nel caso di gruppo di misura non accessibile, all’assenza o alla indisponibilità del Cliente finale 2. dell’opposizione da parte del cliente finale alla disattivazione.

Nel caso di cui al punto 1, dopo aver atteso sul posto un tempo massimo di 15 min l’operatore deve lasciare

una copia dell’Odl sul contatore o dentro la buchetta della posta.

6. ATTIVAZIONI / RIATTIVAZIONI

6.1 Attivazione della fornitura

In occasione di richieste di attivazione della fornitura pervenute da parte delle società di vendita, ATR predispone la pianificazione dell’intervento di attivazione, con conseguente verifica di assenza di dispersioni dall’impianto del cliente finale.

La condizione di idoneità al funzionamento è pertanto rappresentata dalla assenza di dispersioni dall’impianto sottoposto a controllo.

Se l’esito della prova risulta positivo e non sono stati riscontrati altri elementi ostativi, riconducibili al contesto, rilevabili durante la procedura di attivazione, il personale incaricato dal distributore procede all’attivazione della fornitura del gas combustibile.

Se l’esito della prova risulta negativo, ovvero viene rilevata una dispersione, non viene attivata la fornitura del gas combustibile ed il cliente finale deve richiedere l’intervento di un installatore abilitato al fine di provvedere alla eliminazione della dispersione riscontrata sul proprio impianto.

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Una volta soddisfatte dal cliente finale le modalità indicate dal distributore, quest’ultimo pianifica un ulteriore intervento di attivazione.

Gruppo di misura accessibile/non accessibile Per la realizzazione di questo intervento è necessaria la presenza del cliente finale quindi, si deve eseguire previo appuntamento.

L’esecuzione dell’attivazione della fornitura prevede l’effettuazione delle seguenti prove e verifiche:

­ verifica assenza dispersioni di gas; ­ verifica del completamento e collegamento dell’impianto interno al gruppo di misura; ­ verifica idoneità impianto e gruppo di misura; ­ verifica idoneità armadio o nicchia del gruppo di misura; ­ funzionamento eventuale gruppo di riduzione.

Nel caso una delle prove e delle verifiche sopra esposte risulti negativa non si deve procedere all’attivazione della fornitura.

L’attivazione della fornitura si esegue posizionando l’organo di intercettazione in posizione di chiusura previa rimozione dell’apposito blocco; in seguito collocare l’apposito sigillo.

Verificare la tenuta del gruppo di misura, soprattutto del raccordo tra contatore e organo di intercettazione, con soluzione saponata o apparecchio cercafughe.

L’operatore per il rispetto dell’appuntamento deve attendere sul posto un tempo massimo di 15 min.

In seguito consegnare l’eventuale chiave dell’organo di intercettazione (annotando sull’ODL. il relativo codice) al cliente finale o suo delegato.

Il cliente finale dovrà sottoscrivere una apposita dichiarazione (Rapporto di Attivazione Fornitura gas) con la quale dichiara:

lo stato dei rubinetti di intercettazione, degli apparecchi e delle predisposizioni al momento della verifica di assenza di dispersioni gas dell’impianto di utenza;

che l’impianto non è stato manomesso né alterato in alcun modo durante la verifica di assenza di dispersioni gas dell’impianto di utenza.

L’operatore deve riferire al cliente finale che, in caso di impianto di utenza modificato, non può attivare l’impianto stesso sino all’ottenimento della Dichiarazione di Conformità o equipollente (documento attestante l’idoneità al funzionamento dell’impianto conformemente alle norme UNI 7129 e UNI 11137 da parte dell’installatore).

Il cliente finale dovrà sottoscrivere una apposita dichiarazione (Rapporto di Attivazione Fornitura gas) nella quale, in caso di impianto di utenza modificato, si impegna:

a non aprire la valvola di intercettazione, demandando questa operazione all’installatore, al fine di consentirgli la messa in servizio dell’impianto e la prova in gas degli apparecchi utilizzatori;

a non attivare l’impianto sino all’ottenimento dall’installatore stesso della Dichiarazione di Conformità o equipollente (documento attestante l’idoneità al funzionamento dell’impianto conformemente alle norme UNI 7129 e UNI 11137 da parte dell’installatore).

6.2 Mancata attivazione della fornitura

La presente attività è conseguenza:

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­ del mancato rispetto da parte del cliente finale dell’appuntamento fissato; ­ del mancato rispetto da parte dell’operatore dell’appuntamento fissato; ­ dell’esito negativo di una delle prove o delle verifiche di cui al punto 8.

Dopo aver atteso sul posto un tempo massimo di 15 min l’operatore deve lasciare una copia del lasciato avviso dentro la buchetta della posta.

6.3 Attivazione della fornitura con installazione del contatore

In occasione di richieste di attivazione della fornitura pervenute da parte delle società di vendita, ATR predispone la pianificazione dell’intervento di attivazione, con conseguente verifica di assenza di dispersioni dall’impianto del cliente finale.

La condizione di idoneità al funzionamento è pertanto rappresentata dalla assenza di dispersioni dall’impianto sottoposto a controllo.

Se l’esito della prova risulta positivo e non sono stati riscontrati altri elementi ostativi, riconducibili al contesto, rilevabili durante la procedura di attivazione, il personale incaricato dal distributore procede all’attivazione della fornitura del gas combustibile.

Se l’esito della prova risulta negativo, ovvero viene rilevata una dispersione, non viene attivata la fornitura del gas combustibile ed il cliente finale deve richiedere l’intervento di un installatore abilitato al fine di provvedere alla eliminazione della dispersione riscontrata sul proprio impianto.

Una volta soddisfatte dal cliente finale le modalità indicate dal distributore, quest’ultimo pianifica un ulteriore intervento di attivazione.

Gruppo di misura accessibile/non accessibile

Per la realizzazione di questo intervento è necessaria la presenza del cliente finale quindi si deve eseguire previo appuntamento.

L’esecuzione dell’attivazione della fornitura prevede l’effettuazione delle seguenti prove e verifiche:

­ verifica assenza dispersioni di gas; ­ verifica del completamento e collegamento dell’impianto interno al gruppo di misura; ­ verifica idoneità impianto e gruppo di misura; ­ verifica idoneità armadio o nicchia del gruppo di misura; ­ funzionamento eventuale gruppo di riduzione.

Nel caso una delle prove e delle verifiche sopra esposte risulti negativa non si deve procedere all’attivazione della fornitura.

L’installazione si esegue ubicando il contatore sull’apposito supporto avvitando i relativi girelli di monte e di valle; in assenza di supporto, devono comunque essere presenti i girelli posizionati nella misura dell’interasse del contatore;

L’attivazione della fornitura si esegue posizionando l’organo di intercettazione in posizione di chiusura previa rimozione dell’apposito blocco; in seguito collocare l’apposito sigillo.

Verificare la tenuta del gruppo di misura, soprattutto del raccordo tra contatore e organo di intercettazione, con soluzione saponata o apparecchio cercafughe.

L’operatore per il rispetto dell’appuntamento deve attendere sul posto un tempo massimo di 15 min.

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In seguito consegnare l’eventuale chiave dell’organo di intercettazione (annotando sull’Odl. il relativo codice) al cliente finale o suo delegato.

Il cliente finale dovrà sottoscrivere una apposita dichiarazione (Rapporto di Attivazione Fornitura gas) con la quale dichiara:

lo stato dei rubinetti di intercettazione, degli apparecchi e delle predisposizioni al momento della verifica di assenza di dispersioni gas dell’impianto di utenza;

che l’impianto non è stato manomesso né alterato in alcun modo durante della verifica di assenza di dispersioni gas dell’impianto di utenza.

L’operatore deve riferire al cliente finale che, in caso di impianto di utenza modificato, non può attivare l’impianto stesso sino all’ottenimento della Dichiarazione di Conformità o equipollente (documento attestante l’idoneità al funzionamento dell’impianto conformemente alle norme UNI 7129 e UNI 11137 da parte dell’installatore).

Il cliente finale dovrà sottoscrivere una apposita dichiarazione (Rapporto di Attivazione Fornitura gas) nella quale, in caso di impianto di utenza modificato, si impegna:

a non aprire la valvola di intercettazione, demandando questa operazione all’installatore, al fine di consentirgli la messa in servizio dell’impianto e la prova in gas degli apparecchi utilizzatori;

a non attivare l’impianto sino all’ottenimento dall’installatore stesso della Dichiarazione di Conformità o equipollente (documento attestante l’idoneità al funzionamento dell’impianto conformemente alle norme UNI 7129 e UNI 11137 da parte dell’installatore).

6.4 Mancata attivazione della fornitura con installazione del contatore

La presente attività è conseguenza: 1. del mancato rispetto da parte del cliente finale dell’appuntamento fissato; 2. del mancato rispetto da parte dell’operatore dell’appuntamento fissato; 3. dell’esito negativo di una delle prove o delle verifiche di cui al punto 9; 4. della mancanza dell’organo di intercettazione, del supporto o comunque delle parti di impianto a

monte del contatore che consentono l’installazione dello stesso. 5. errata identificazione del PDR (il PDR contratualizzato non risulta essere quello da attivare)

Nei casi di cui ai punti 1, 2, 3 e 4, dopo aver atteso sul posto un tempo massimo di 15 min l’operatore deve lasciare una copia una copia del lasciato avviso dentro la buchetta della posta.

6.5 Riattivazione della fornitura in seguito a sospensione per morosita’

Contatore accessibile/non accessibile

Per la realizzazione di questo intervento è necessaria la presenza del cliente finale quindi si deve eseguire previo appuntamento.

L’esecuzione di tale attività prevede l’effettuazione della verifica dell’assenza di dispersioni di gas;

Se l’esito della prova risulta positivo, cioè viene riscontrata l’assenza di dispersioni e non sono stati riscontrati altri elementi ostativi, riconducibili al contesto, rilevabili durante la procedura di riattivazione, il personale incaricato dal distributore procede alla riattivazione della fornitura del gas combustibile.

Se l’esito della prova risulta negativo, cioè si è rilevata la presenza di dispersione, non viene riattivata la fornitura del gas combustibile ed il cliente finale deve richiedere l’intervento di un installatore abilitato al fine di provvedere all’eliminazione della dispersione riscontrata sull’impianto interno conformemente alla normativa vigente.

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In presenza di rapporto di prova, rilasciato da installatore abilitato, attesti l’idoneità al funzionamento dell’impianto, conformemente alla norma UNI 11137, il distributore verifica la compatibilità della documentazione consegnata e verifica l’idoneità dell’impianto ad essere riattivato.

Se l’esito delle verifiche risulta positivo, il personale incaricato dal distributore procede alla riattivazione della fornitura del gas combustibile se non sono stati riscontrati altri elementi ostativi riconducibili al contesto e rilevabili durante la procedura di riattivazione.

Se l’esito delle verifiche risulta negativo, non viene attivata la fornitura del gas combustibile ed il cliente finale deve richiedere l’intervento di un installatore abilitato al fine di provvedere all’eliminazione della dispersione riscontrata sull’impianto interno.

La riattivazione della fornitura si esegue posizionando l’organo di intercettazione in posizione di apertura previa rimozione dell’apposito blocco; in seguito collocare l’apposito sigillo.

Verificare la tenuta del gruppo di misura, soprattutto del raccordo tra contatore e organo di intercettazione, con soluzione saponata o apparecchio cercafughe.

L’operatore deve altresì verificare (attraverso dichiarazione del cliente finale sul Rapporto di Attivazione Fornitura gas) che il gas arrivi regolarmente agli apparecchi utilizzatori; il controllo deve essere effettuato avendo cura di informare il cliente finale che le finestre dei locali siano aperte, così da garantire un sufficiente ricambio d’aria.

L’operatore per il rispetto dell’appuntamento deve attendere sul posto un tempo massimo di 15 min.

Il cliente finale dovrà sottoscrivere una apposita dichiarazione (Rapporto di Attivazione Fornitura gas) con la quale dichiara:

lo stato dei rubinetti di intercettazione, degli apparecchi e delle predisposizioni al momento della verifica di assenza di dispersioni gas dell’impianto di utenza;

che l’impianto non è stato manomesso né alterato in alcun modo durante della verifica di assenza di dispersioni gas dell’impianto di utenza.

che il gas arriva regolarmente agli apparecchi utilizzatori.

6.6 Mancata riattivazione della fornitura in seguito a sospensione per morosita’

La presente attività è conseguenza:

­ del mancato rispetto da parte del cliente finale dell’appuntamento fissato; ­ del mancato rispetto da parte dell’operatore dell’appuntamento fissato; ­ dell’esito negativo della verifica dell’assenza di dispersioni di gas.

Dopo aver atteso sul posto un tempo massimo di 15 min l’operatore deve lasciare una copia del lasciato avviso dentro la buchetta della posta.

6.7 Riattivazione della fornitura a seguito di sospensione per dispersione dall’impianto interno

Contatore accessibile/non accessibile

Per la realizzazione di questo intervento è necessaria la presenza del cliente finale quindi si deve eseguire previo appuntamento.

L’esecuzione di tale attività prevede l’effettuazione della verifica dell’assenza di dispersioni di gas;

A seguito della riparazione eseguita l’installatore abilitato rilascia adeguato rapporto di prova che attesti l’idoneità al funzionamento dell’impianto, conformemente alle norme UNI 7129 e UNI 11137. Il distributore

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verifica la compatibilità della documentazione consegnata e verifica l’idoneità dell’impianto ad essere riattivato.

Se l’esito delle verifiche risulta positivo, il personale incaricato dal distributore procede all’attivazione della fornitura del gas combustibile se non sono stati riscontrati altri elementi ostativi riconducibili al contesto e rilevabili durante la procedura di attivazione.

Se l’esito delle verifiche risulta negativo, non viene attivata la fornitura del gas combustibile ed il cliente finale deve richiedere l’intervento di un installatore abilitato al fine di provvedere all’eliminazione della dispersione riscontrata sull’impianto interno conformemente alla normativa vigente.

La riattivazione della fornitura si esegue posizionando l’organo di intercettazione in posizione di apertura previa rimozione dell’apposito blocco; in seguito collocare l’apposito sigillo.

Verificare la tenuta del gruppo di misura, soprattutto del raccordo tra contatore e organo di intercettazione, con soluzione saponata o apparecchio cercafughe.

L’operatore deve altresì verificare (attraverso dichiarazione del cliente finale sul Rapporto di Attivazione Fornitura gas) che il gas arrivi regolarmente agli apparecchi utilizzatori; il controllo deve essere effettuato avendo cura di informare il cliente finale che le finestre dei locali siano aperte, così da garantire un sufficiente ricambio d’aria.

L’operatore per il rispetto dell’appuntamento deve attendere sul posto un tempo massimo di 15 min.

Il cliente finale dovrà sottoscrivere una apposita dichiarazione (Rapporto di Attivazione Fornitura gas) con la quale dichiara:

lo stato dei rubinetti di intercettazione, degli apparecchi e delle predisposizioni al momento della verifica di assenza di dispersioni gas dell’impianto di utenza;

che l’impianto non è stato manomesso né alterato in alcun modo durante della verifica di assenza di dispersioni gas dell’impianto di utenza.

che il gas arriva regolarmente agli apparecchi utilizzatori.

6.8 Mancata riattivazione della fornitura a seguito di sospensione per dispersione dall’impianto

interno

La presente attività è conseguenza:

­ del mancato rispetto da parte del cliente finale dell’appuntamento fissato; ­ del mancato rispetto da parte dell’operatore dell’appuntamento fissato; ­ dell’esito negativo della verifica dell’assenza di dispersioni di gas.

Dopo aver atteso sul posto un tempo massimo di 15 min l’operatore deve lasciare una copia del lasciato avviso dentro la buchetta della posta.

6.9 Riattivazione della fornitura a seguito di sospensione per mancata consegna della

dichiarazione di conformita' – a seguito di richiesta di lavori – a seguito di richiesta ente locale

Contatore accessibile/non accessibile

Per la realizzazione di questo intervento è necessaria la presenza del cliente finale quindi si deve eseguire previo appuntamento.

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L’esecuzione di tale attività prevede l’effettuazione della verifica dell’assenza di dispersioni di gas;

In presenza di rapporto di prova, rilasciato da installatore abilitato, attesti l’idoneità al funzionamento dell’impianto, conformemente alla norma UNI 11137, il distributore verifica la compatibilità della documentazione consegnata e verifica l’idoneità dell’impianto ad essere attivato.

Se l’esito delle verifiche risulta positivo, il personale incaricato dal distributore procede all’attivazione della fornitura del gas combustibile se non sono stati riscontrati altri elementi ostativi riconducibili al contesto e rilevabili durante la procedura di attivazione.

Se l’esito delle verifiche risulta negativo, non viene attivata la fornitura del gas combustibile ed il cliente finale deve richiedere l’intervento di un installatore abilitato al fine di provvedere all’eliminazione della dispersione riscontrata sull’impianto interno.

La riattivazione della fornitura si esegue posizionando l’organo di intercettazione in posizione di apertura previa rimozione dell’apposito blocco; in seguito collocare l’apposito sigillo.

Verificare la tenuta del gruppo di misura, soprattutto del raccordo tra contatore e organo di intercettazione, con soluzione saponata o apparecchio cercafughe.

L’operatore deve altresì verificare (attraverso dichiarazione del cliente finale sul Rapporto di Attivazione Fornitura gas) che il gas arrivi regolarmente agli apparecchi utilizzatori; il controllo deve essere effettuato avendo cura di informare il cliente finale che le finestre dei locali siano aperte, così da garantire un sufficiente ricambio d’aria.

L’operatore per il rispetto dell’appuntamento deve attendere sul posto un tempo massimo di 15 min.

Il cliente finale dovrà sottoscrivere una apposita dichiarazione (Rapporto di Attivazione Fornitura gas) con la quale dichiara:

lo stato dei rubinetti di intercettazione, degli apparecchi e delle predisposizioni al momento della verifica di assenza di dispersioni gas dell’impianto di utenza;

che l’impianto non è stato manomesso né alterato in alcun modo durante della verifica di assenza di dispersioni gas dell’impianto di utenza.

che il gas arriva regolarmente agli apparecchi utilizzatori.

6.10 Mancata riattivazione della fornitura a seguito di sospensione per mancata consegna della

dichiarazione di conformita' – a seguito di richiesta di lavori – a seguito di richiesta ente locale

La presente attività è conseguenza:

­ del mancato rispetto da parte del cliente finale dell’appuntamento fissato; ­ del mancato rispetto da parte dell’operatore dell’appuntamento fissato; ­ dell’esito negativo della verifica dell’assenza di dispersioni di gas.

Dopo aver atteso sul posto un tempo massimo di 15 min l’operatore deve lasciare una copia del lasciato avviso dentro la buchetta della posta.

7. RISORSE UMANE

Il personale addetto all’attività di attivazione e disattivazione dei gruppi di misura gas è consapevole dell'importanza che il suo contributo riveste nella struttura.

Le attività sono svolte da personale competente, adeguatamente istruito ed in grado di riconoscere le situazioni di potenziale pericolo e/o sostanziale difformità impiantistiche riconducibili al contesto.

Pertanto:

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­ Il personale sia in grado di svolgere le mansioni previste dal ruolo ad esso assegnato; ­ Al personale interessato siano fornite le procedure e le istruzioni che riguardano lo svolgimento dei

suoi compiti all'interno del servizio; ­ Al personale interessato sia fornito l'aggiornamento tecnico professionale necessario al corretto

svolgimento delle sue mansioni, compreso l'addestramento all'uso di specifici mezzi e strumenti; ­ Al personale interessato sia impartita l'istruzione sull'uso di dispositivi di protezione individuale e

collettiva, di primo soccorso, sulla sicurezza delle persone impegnate nelle operazioni e quant'altro concerne il riconoscimento di situazioni di potenziale pericolo e/o di sostanziali difformità impiantistiche riconducibili al contesto;

8. MATERIALE STRUMENTI ED ATTREZZATURE

Alla struttura incaricata dell’attività di attivazione e disattivazione dei gruppi di misura gas devono essere messi a disposizione mezzi, strumenti, attrezzature e materiali idonei. E’ responsabilità del Fornitore assicurarsi che tutti i mezzi, gli strumenti, le attrezzature ed i materiali, a disposizione e dedicati all’attività, siano mantenuti in maniera efficiente, efficace ed eventualmente sostituiti in caso di malfunzionamento. Gli strumenti e le attrezzature per l'espletamento delle attività devono essere sottoposti a manutenzione e a taratura, secondo le periodicità e modalità indicate dal costruttore degli stessi o, in loro mancanza, con frequenza almeno annuale. Per quanto riguarda le attività sopra descritte fa seguito l’elenco del materiale occorrente:

8.1 Strumenti

­ Manometri a capsula ­ Manometri digitali ­ Registratori di portata (miniflow)

Tipologia e caratteristiche degli strumenti di misura utilizzati devono soddisfare le caratteristiche minime prescritte dalla norma UNI 11137. Per le apparecchiature elettroniche di verifica attenersi alle prescrizioni ed alle procedure indicate dai costruttori delle stesse.

8.2 Attrezzature e apparecchiature

­ Contatori (forniti dalla Committente) ­ Adattatori (forniti dalla Committente) ­ Chiavi per serrature unificate. ­ Chiave a rullino completa di prolunga, chiave a blitz, chiave regolabile, chiave fissa diam.10, chiave

a pipa diam.10, cacciavite piatto e a stella, pinza per piombature, tronchesine, filo per piombatura, sigilli;

­ Bomboletta ricerca fughe gas, Apparecchio Cercafughe, Filo Loktite, Manometro.

8.3 Materiale antinfortunistico

­ Scarpe Antinfortunistiche ­ Giubbetto/gilet alta visibilità ­ Guanti Antinfortunistici

9. PROVE E VERIFICHE

9.1 Premessa

Le prove e le verifiche da realizzarsi nello svolgimento delle attività di attivazione della fornitura sono le

seguenti:

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­ verifica dell’assenza di dispersioni di gas; ­ verifica del completamento e collegamento dell’impianto interno al gruppo di misura; ­ verifica idoneità impianto e gruppo di misura; ­ verifica idoneità armadio o nicchia del gruppo di misura; ­ verifica funzionamento eventuale gruppo di riduzione.

9.2 Specifica tecnica per l’esecuzione delle prove e delle verifiche

9.2.1 Verifica dell’assenza di dispersioni di gas

La verifica dell’assenza di dispersioni di gas deve riguardare tutto l’impianto sino agli apparecchi utilizzatori, questi ultimi esclusi.

Risulta pertanto necessario che:

tutti i rubinetti di intercettazione siano aperti ad eccezione dei rubinetti di intercettazione posti immediatamente a monte degli apparecchi utilizzatori;

i rubinetti di intercettazione posti immediatamente a monte degli apparecchi utilizzatori siano chiusi;

tutti gli apparecchi utilizzatori installati siano collegati;

tutte le predisposizioni siano munite di tappo.

A riscontro di quanto sopra è prevista la sottoscrizione da parte del cliente finale di una dichiarazione sullo stato delle intercettazioni, degli apparecchi e delle predisposizioni al momento della prova.

La strumentazione a disposizione del personale permette di eseguire la verifica di tenuta rimuovendo il contatore.

Nel caso di verifiche di tenuta relativa ad impianti sottoposti a prima attivazione si procederà secondo le modalità indicate:

o Individuare il punto dell’impianto in cui collegarsi, senza manomettere l’impianto interno del cliente finale; pertanto, onde eseguire un adeguato collegamento, risulterà possibile, per esempio :

a) utilizzare la predisposizione per presa di pressione sul cannotto d’uscita del contatore (qualora

presente);

b) utilizzare la predisposizione per presa di pressione sulla staffa di supporto del contatore (qualora presente);

c) scollegare o rimuovere il contatore e rimontarlo inserendo in serie un idoneo raccordo;

d) scollegare o rimuovere il contatore e realizzare un allacciamento sul girello di uscita, con esclusione

del contatore stesso.

o Collegare successivamente il manometro (ad acqua o digitale) oppure il misuratore volumetrico al punto di collegamento opportunamente individuato e predisposto; tipologia e caratteristiche minime degli strumenti di misura utilizzati soddisfano i requisiti prescritti dalla norma UNI 11137.

o La prova dei requisiti di tenuta può essere effettuata sia con gas combustibile alla pressione di fornitura (22 mbar) o con aria ad una pressione compresa tra 25 e 50 mbar; in nessun caso il valore della pressione di prova deve risultare inferiore al valore di fornitura.

o Nel caso si utilizzi, come strumento di prova, il misuratore volumetrico, l’impianto sarà considerato idoneo al funzionamento solamente se la prova effettuata avrà un valore di portata nullo.

In tutti i casi diversi dalla prima attivazione della fornitura, si procederà nei metodi sotto indicati, confacenti alla norma UNI 11137 (relativamente agli impianti in esercizio).

Codeste verifiche devono essere effettuate alle seguenti pressioni di riferimento:

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alla pressione di fornitura nel caso di prova con metodo diretto in gas.

100 mbar (UNI 7129) o 50 mbar (UNI 11137) alla pressione compresa tra 25 e 30 mbar con metodo indiretto ad aria;

In nessun caso è ammessa la verifica in gas per utenze alimentate da contatori di classe maggiore di G6.

9.2.1.1 Verifica dell’assenza di dispersioni di gas con metodo diretto

La verifica dei requisiti di tenuta con metodo diretto consiste nella ricerca di eventuali perdite mediante l’utilizzo di registratori di portata in grado di rilevare, misurare e visualizzare direttamente la portata di gas dispersa.

Per le verifiche in oggetto il Fornitore dovrà utilizzare uno strumento elettronico rispondente alla UNI 11137 il quale dovrà rilasciare un riscontro stampato dell’esito della verifica.

a. Verifica preliminare mediante rilevazione della caduta di pressione per impianti di capacità non superiore a 25 dm

3.

La verifica preliminare viene effettuata per determinare l’entità di eventuali perdite di gas combustibile in relazione alla caduta di pressione, fissata in 1 millibar, nel caso in cui la pressione di esercizio pe corrisponda alla pressione di riferimento pg (22 millibar);

In caso contrario, la caduta di pressione si può calcolare tramite la formula:

g

e

p

pKpmax

dove K è il valore della caduta di pressione alla pg dopo 1 minuto.

Lo strumento Gastech Miniflow provvede automaticamente alla normalizzazione della pressione di riferimento, percio’ non e’ necessario svolgere il calcolo sopra riportato.

Nel caso vengano rispettati i valori sopra indicati la prova è da considerarsi positiva, perciò l’impianto sarà idoneo al funzionamento; in caso contrario, sarà necessario approfondire le verifiche mediante il metodo diretto o indiretto.

Di seguito si riportano alcuni esempi di dimensionamenti di impianti di capacità pari a circa 25 dm3:

Acciaio Rame

F Lunghezza (m) Diametro interno (mm) Lunghezza (m)

½” 70 10 280

¾” 60 12 194

1” 35 14 142

1 ¼” 20 16 109

19 77,6

25 44,8

b. Verifica preliminare mediante rilevazione della caduta di pressione per impianti di capacità superiore a 25 dm

3.

In caso di rilevazioni su impianti di capacità superiore a 25 dm3, la modalità di esecuzione della

verifica verrà valutata caso per caso.

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Modalità operative per eseguire la verifica con metodo diretto. La prova, con metodo diretto, deve essere eseguita solo con gas combustibile e operando nel modo seguente:

a) aprire porte e finestre, per assicurare il ricambio d’aria e, chiudere i dispositivi di intercettazione posti a monte dei rispettivi apparecchi di utilizzazione, alimentati dall'impianto interno;

b) accertarsi che eventuali altri dispositivi di intercettazione intermedi posti sull’impianto interno, a valle del gruppo di misura, che possono frazionare l’impianto, siano in posizione di aperto;

c) chiudere provvisoriamente il dispositivo di intercettazione generale posto a monte del

contatore;

d) collegare lo strumento alla mensola contatore;

e) riaprire il corrispondente dispositivo di intercettazione, posto a monte del punto di connessione, ed eseguire la misura secondo le istruzioni fornite a corredo dello strumento. In caso di prova eseguita con strumenti che non normalizzano alla pressione di riferimento per la prova con gas, il valore misurato della eventuale perdita deve essere corretto e riportato alla condizione di riferimento mediante la seguente formula semplificata:

e

g

gtp

pQQ

dove:

Qt è la portata di gas disperso in condizioni di riferimento, in litri/ora (lt/h);

Qg è la portata di gas disperso in condizioni di esercizio, in litri/ora (lt/h);

pg è la pressione di riferimento per la prova con gas, in millibar;

pe è la pressione di esercizio riscontrata, in millibar.

f) confrontare il valore corretto dell'eventuale perdita riscontrata, con i seguenti valori di riferimento per definire l’idoneita’ dell’impianto sottoposto a verifica:

- perdita non maggiore di 1 litri/ora (lt/h): impianto idoneo al funzionamento

- perdita compresa tra 1 litri/ora (lt/h) e 5 litri/ora (lt/h): impianto idoneo al funzionamento temporaneo; in questo caso la tenuta dell’impianto deve essere ripristinata in tempi ragionevolmente brevi, e comunque non superiori a 30 giorni.

- Perdita superiore a 5 litri/ora (lt/h): impianto non idoneo al funzionamento; tali impianti non possono continuare a funzionare e devono essere messi immediatamente fuori esercizio.

In caso di non idoneità o temporanea non idoneità, le perdite devono essere individuate ed eliminate affinché l’impianto possa essere rimesso in esercizio.

Al termine dei lavori di ripristino della tenuta, l’impianto deve essere sottoposto, con esito positivo, alla prova di tenuta di cui alla UNI 7129 prima di essere rimesso in esercizio;

g) scollegare lo strumento, chiudere a tenuta il punto di prelievo pressione e riassemblare le parti eventualmente smontate;

h) riaprire i dispositivi di intercettazione posti a monte degli apparecchi ed accertarsi della tenuta delle parti riassemblate, di cui al comma precedente, e dei raccordi rigidi o flessibili di collegamento degli apparecchi, mediante idonei prodotti non aggressivi (per esempio liquidi tensioattivi), o con apposito strumento.

La tenuta e il funzionamento delle valvole utilizzate nelle operazioni di apertura e/o modifica degli impianti di ATR sono stati preventivamente certificati e verificati dal Costruttore.

9.2.1.2 Verifica dell’assenza di dispersioni di gas con metodo indiretto

Modalità operative per eseguire la verifica, con metodo indiretto, con aria. Prova da effettuarsi nel caso non si possa effettuare la prova secondo le modalità di cui al punto 9.2.1.1.

Per eseguire la verifica dei requisiti di tenuta, con metodo indiretto, con aria, si deve operare nel modo di seguito indicato. I risultati delle prove di tenuta devono essere riportati testualmente nell’apposito modulo Mod. IO16/1 Rapporto attivazione fornitura gas; la prova deve essere effettuata 3 volte, a distanza di almeno 1 minuto l’una dall’altra, sempre con esito positivo e deve essere assunto, quale valore di riferimento, quello

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maggiore misurato:

a) aprire porte e finestre, per assicurare il ricambio d’aria e chiudere i dispositivi di intercettazione posti a monte dei rispettivi apparecchi di utilizzazione, alimentati dall'impianto interno;

b) accertarsi che eventuali altri dispositivi di intercettazione intermedi, posti sull’impianto interno, a valle del gruppo di misura, che possono frazionare l’impianto, siano in posizione di aperto;

c) chiudere provvisoriamente il dispositivo di intercettazione generale posto rispettivamente:

- a monte del contatore, qualora lo stesso sia compreso nella prova,

- immediatamente a valle del contatore, qualora esso sia escluso dalla prova;

d) procedere alla depressurizzazione dell’impianto e spurgare il gas dalla tubazione. Il gas spurgato deve fuoriuscire in modo sicuro e possibilmente all’esterno;

e) collegare il manometro ad acqua, o apparecchio equivalente, ad un punto di connessione accessibile dell'impianto. Possono essere generalmente utilizzate le prese di pressione di un qualsiasi apparecchio o, se esistente, il rubinetto portagomma dell’apparecchio di cottura;

f) aprire il solo dispositivo di intercettazione, posto a monte del punto di connessione, ed immettere aria nell'impianto, fino a che sia raggiunta la pressione di prova con aria indicata al punto 9.2.1;

g) intercettare nuovamente l'immissione del fluido di prova mediante chiusura del dispositivo di intercettazione di cui al punto f);

h) attendere per un periodo di tempo sufficiente (almeno 1 min.) ad ottenere la stabilizzazione della pressione, neutralizzando gli effetti termici sul volume di gas e annotare il valore di pressione misurato;

i) effettuare la misura del valore di pressione dell’impianto; se dopo almeno cinque minuti non si rileva nessun calo di pressione la prova si considera positiva.;

l) scollegare lo strumento, chiudere a tenuta il punto di prelievo pressione e riassemblare le parti eventualmente smontate;

m) riaprire i dispositivi di intercettazione posti a monte degli apparecchi ed accertarsi della tenuta delle parti riassemblate, di cui al punto precedente, e dei raccordi rigidi o flessibili di collegamento degli apparecchi, mediante idonei prodotti non aggressivi (per esempio liquidi tensioattivi), o con apposito strumento.

La tenuta e il funzionamento delle valvole utilizzate nelle operazioni di apertura e/o modifica degli impianti di ATR sono stati preventivamente certificati e verificati dal Costruttore. In seguito verificare il funzionamento del contatore svitando il girello di valle dello stesso e constatando che segnali passaggio di gas. L’operatore deve altresì verificare la tenuta del contatore e dei suoi raccordi mediante soluzione saponosa. Qualora vi siano indizi di incertezza circa l’effettivo funzionamento e tenuta del contatore l’operatore deve sostituire immediatamente lo stesso.

Qualora vi siano indizi di incertezza circa l’effettiva tenuta dell’impianto di adduzione gas, l’operatore deve attivare immediatamente il pronto intervento di ATR.

La fornitura sara’ attivata in caso di esito positivo; viceversa, in caso di impianto idoneo al funzionamento temporaneo o non idoneo, si rimanda alle istruzioni del par. 9.2.1.1 f).

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9.2.2 Verifica del completamento e collegamento dell’impianto interno al gruppo di misura

La verifica del completamento e dell'impianto interno al gruppo di misura deve essere eseguita con le seguenti modalità:

­ verificare che l’impianto interno sia collegato al girello di valle del contatore; ­ Alloggio, nicchia esterni a fabbricati: verificare che la parte di impianto interno visibile (fuori terra),

realizzata per collegare il gruppo di misura, sia di acciaio o di rame; ­ Alloggio, nicchia interni a fabbricati: verificare che la parte di impianto interno visibile, realizzata per

collegare il gruppo di misura, sia di acciaio o di rame e, in presenza di tubi sotto traccia o attraversamento di muri, vi sia l’apposita guaina .

9.2.3 Verifica idoneità impianto e gruppo di misura

­ verificare che non vi siano contatori gas in bagno, nelle camere da letto, o in locali dove non sia possibile realizzare una ventilazione naturale (ad esclusione di contatori G4 ubicati in apposito alloggio/nicchia stagno rispetto al locale in cui si trovano)

­ verificare che non vi siano contatori gas nelle autorimesse o in depositi di combustibile o materiale infiammabile;

­ verificare che non vi siano contatori gas vicino ad apparecchi a fiamma libera; ­ verificare che la parte di impianto visibile a monte del gruppo di misura, ed il gruppo di misura

stesso, garantiscano lo stato di sicuro funzionamento ­ verificare che, ove sia previsto dall’ODL. (campo note), sia presente la valvola di intercettazione

generale con relativa prova pressione all’interno della nicchia contatore.

9.2.4 Verifica idoneità armadio o nicchia gruppo di misura

­ verificare che l’armadio o la nicchia siano ad esclusivo uso del gruppo di misura e/o della batteria e/o dell’eventuale gruppo di riduzione;

­ nel caso di installazione esterna all’edificio, verificare che lo sportello dell’armadio o della nicchia sia munito di aperture di aerazione;

­ nel caso di installazione interna all’edificio, verificare che lo sportello dell’armadio o della nicchia sia a tenuta di gas e munito di aperture di aerazione verso l’esterno (solo per contatori di classe G4);

­ se l’alloggio o la nicchia risultano accessibili ad altre persone oltre che al Cliente finale, lo sportello deve essere munito di serratura a chiave standard a sezione quadra o triangolare, in caso contrario si possono utilizzare dei sistemi di chiusura alternativi.

9.2.5 Verifica funzionamento eventuale gruppo di riduzione

Per attivazioni di fornitura di gruppi di misura gas collegati a gruppi di riduzione, la procedura è quella normalmente utilizzata, in quanto l’impianto risulta servito dalla rete di distribuzione e il riduttore viene fornito aperto e predisposto per la taratura richiesta dal Cliente finale.

In caso di mancata erogazione, limitatamente a riduttori di pressione di ridotte dimensioni (tipo FE25) tarati per pressioni di uscita di 200 mm c.a., l’operatore può procedere al riarmo, intervenendo sulla leva del riduttore e successivamente eseguire l’attivazione della fornitura.

Nel caso il riduttore risulti bloccato o la pressione di fornitura risulti superiore a 220 mm c.a. l’operatore dovrà avvisare il Servizio di Pronto Intervento che eseguirà la sostituzione del riduttore e successiva attivazione della fornitura.

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10. MODULISTICA

La modulistica prevista per l’espletamento delle attività di disattivazione e attivazione della fornitura

è la seguente:

­ ATTIVAZIONE FORNITURA (Modulo richiesta attività Retigas) ­ DISATTIVAZIONE FORNITURA (Modulo richiesta attività Retigas) ­ DISATTIVAZIONE FORNITURA PER MOROSITÀ (Modulo richiesta attività Retigas) ­ RAPPORTO DI ATTIVAZIONE FORNITURA GAS (Mod. IO16/1) ­ ATTIVITA’ DI ATTIVAZIONE E DISATTIVAZIONE DEI GRUPPI DI MISURA DEL GAS (Modulo

richiesta attività Retigas)

10.1 Richiesta attivazione fornitura – disattivazione fornitura - disattivazione fornitura per morosità (ODL.)

Il modulo di richiesta di attività (attivazione, disattivazione, disattivazione per morosità) deve essere

utilizzato per raccogliere l’esito dell’intervento di attivazione/riattivazione e disattivazione della

fornitura gas.

E’ compito dell’operatore:

compilare il modulo, per le parti di competenza;

sottoscrivere la parte di propria competenza.

Nel caso di mancata realizzazione dell’attività per assenza del cliente finale, l’operatore deve lasciare una

copia del lasciato avviso dentro la buchetta della posta.

Copia del modulo compilato e sottoscritto deve essere rilasciato al cliente finale.

L’operatore deve consegnare l’originale del modulo, compilato e sottoscritto, alla Committente.

10.2 Rapporto di attivazione fornitura gas

Il rapporto deve essere utilizzato per raccogliere le dichiarazioni del cliente finale e l’esito delle prove

e delle verifiche richieste per l’attivazione/riattivazione della fornitura gas.

E’ compito dell’operatore:

compilare il modulo, per le parti di competenza e per le parti anagrafiche;

far sottoscrivere la dichiarazione del cliente finale;

sottoscrivere la parte di verifica di propria competenza.

Copia del modulo compilato e sottoscritto deve essere rilasciato al cliente finale.

L’operatore deve consegnare l’originale del modulo, compilato e sottoscritto, alla Committente.

Il rapporto di prova deve contenere almeno: estremi del cliente finale, o suo incaricato, presente all’attivazione classe, marca, matricola e lettura del misuratore la data e ora di effettuazione dell’intervento i dati che permettono di individuare la posizione dell’impianto (es. via, numero civico,piano e

interno) estremi identificativi del personale addetto i dati identificativi della strumentazione utilizzata (marca, modello e numero di matricola) eventuali riferimenti al rapporto di prova UNI 11137 prodotto dal cliente finale o incaricato eventuali riferimenti all’Allegato E della Del. 40/04 prodotto dal cliente finale o incaricato il risultato della prova eventuali anomalie riscontrate esito dell’attività

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11. NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO

L’operatore è sempre tenuto ad osservare un idoneo comportamento, anche quando non sia

espressamente menzionato all’interno del presente documento tecnico o nel capitolato d’appalto, in

particolare:

Il personale impiegato in tale attività dovrà fare obbligo di utilizzo del vestiario aziendale (per operatori dipendenti Atr Srl)

Il personale deve essere dotato di apposito cartellino di riconoscimento collocato sul vestiario aziendale in modo visibile al cliente finale.

Il personale impiegato dovrà eseguire i compiti assegnati con la dovuta diligenza ed in orari idonei.

Il personale incaricato dovrà garantire la sicurezza dei dati ed il trattamento delle informazioni acquisite, nel rispetto delle prescrizioni stabilite dal D. Lgs. 30/06/2003, n. 196. Dovrà altresì attenersi al rispetto della riservatezza dei dati commercialmente sensibili così come previsto dalla Del. AEEG 11/07.

E’ fatto assoluto divieto da parte dell’operatore richiedere al cliente finale informazioni non pertinenti all’attività (es. numeri di telefono ecc…).

Nel caso di contatori non accessibili limitarsi nel suonare il campanello del cliente diretto interessato chiedendo autorizzazione all’accesso.

In caso di assenza del cliente finale non adottare nessun tipo di provvedimento al fine di effettuare ugualmente la lettura

In caso di assenza del cliente finale è fatto assoluto divieto coinvolgere vicini di casa e/o persone presenti in zone adiacenti al fine di procedere ugualmente con la rilevazione della lettura

In caso di accesso negato da parte del cliente finale non dovrà essere effettuata, per alcun motivo, l’attività costituendo violazione di domicilio punibile ai sensi dell’art. 614 del Codice Penale con l’aggravante di cui all’art. 61, n. 9 Codice Penale. Non adottare nessun tipo di provvedimento al fine di effettuare ugualmente l’attivazione/disattivazione

l’operatore dovrà sempre fornire le dovute spiegazioni richieste dall’Utente/Cliente finale.

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2 - RAPPORTO DI ATTIVAZIONE FORNITURA GAS - Modulo “Mod IO16/1”

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3 - MODULO PER RITIRO/CONSEGNA ORDINI DI INTERVENTO DA PARTE DI IMPRESE ESTERNE- Modulo “Mod IO16/2”

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4 - APPROVIGIONAMENTO MATERIALE - Modulo “Mod PQMAG1/1”