Capitano Cosmico

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Un altro Lecce Roster rimodellato in maniera significativa e carattere ritrovato

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Agenzia Autorizzata Agos Ducato S.p.A.Numero Iscrizione Elenco Agenti A13471

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COLPO DI TACCO. IL MENSILE DEL CALCIOSALENTINO... E NON SOLOANNO IV NUMERO 30 - Gennaio 2012chiuso in redazione il 31/01/2012

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DIRETTORE EDITORIALEGraziano Congedo

HANNO COLLABORATOLuigi Alemanno, Vincenzo Congedo, Gemma De RosaLorenzo Falangone, Pier Luigi Giannachi Roberto Martalò, Giulio Serafino, Marco TarsiCarmen Tommasi, Giuseppe Vergine

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EDITORIALE - Lecce, si può. Juventus e Lecce 7. Così reciterebbe l’ipotetica classifica stilata tenendo conto esclusivamente delle ultime tre giornate di campionato, prima della trasferta diUdine. Effetto del blitz di Firenze, del pari conquistato con i denti contro il Chievo esoprattutto del successo ai danni dell’Inter. Il primo al “Via del Mare” dopo otto mesidi astinenza, che hanno portato in dote il record negativo dell’unica formazione maivittoriosa in casa nel girone di andata nei tornei a venti squadre. Vince il carattere indomito che Cosmi ha saputo trasmettere ai ragazzi e trionfa – al pari – la sua signorilità nel riconoscere quale fertile il terreno preparatogli dal predecessore Di Francesco. Ha ragione probabilmente il tecnico umbro quando mette in cima alleimprese del suo Lecce il pari acciuffato durante il recupero con i clivensi (meritatoper voglia e determinazione), di un’altra gara avviatasi con il fardello dell’handicap.Di platino, come i tre punti strappati all’Inter che da sette turni conosceva solo successi. Il Lecce è di nuovo ufficialmente nel campionato. A farlo restare in superficie dovranno pensarci i soliti noti, i tanti nuovi arrivati (con alcuni eccellenticavalli di ritorno) e coloro che possono guadagnarsi uno spazio dai saluti di Mesbahed Olivera, cui va tributato comunque un grazie per quanto dato alla piazza leccese. I prossimi ospiti nel Salento si chiamano Bologna e Siena. Il recente trend sottrae,fortunatamente, alla sfide l’amletico – e stringente - sapore da “dentro o fuori”. Ma va da sé che farle proprie allargherebbe il nugolo – oggi ristretto – di formazioniin ambasce da bassifondi e consentirebbe di sostenersi a galla. Per restarci fino al 13maggio e possibilmente anche oltre. (F. Rella)

FARMACIASABATO

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Tel. 0836.561147

4 Un altro Lecce5 Il Serse impetuoso6 Muriel promette un ballo per la salvezza 7 Il Lecce a gennaio8 E se ci comprassimo il Lecce?9 Un salentino rosanero

10 In Carrozza in serie A 11 Serie D: Martina prende la vetta12 De Razza: “Nardò meriti i professionisti” 13 Villa: “Casarano, squadra unita”14 Eccellenza: Monopoli fa il vuoto15 Racale: la fede di Marino16 Copertino alza la Cresta!17 Promozione: Galatina allunga su Manduria e Gallipoli18 Adeshokan, freccia del Galatina19 A Gallipoli il gol è una Nobile arte20 Prima Categoria: il Surbo si ritira dal torneo21 Taekwondo: il punto del maestro Pizzolante22 Pallavolo donne: Piazza di Spagna-Cutrofiano

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SOMMARIO

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Volti nuovi e…vecchi Look rin-novato, quasi stravolto se sitiene in debito conto che l’inter-vento chirurgico è figlio del mer-cato invernale di riparazione.Molte operazioni in entrata, pra-ticamente altrettante quelle inuscita. Saluti eccellenti quelli diDjamel Mesbah e Ruben Olivera.L’algerino si gioca con merito lacarta di una grande approdandoal Milan, l’uruguaiano prova a ri-crescere da Firenze. Ambedue(specie il primo) hanno datotanto al Lecce; entrambi – permotivi differenti – avevano di-sputato in falsetto la fase ascen-dente della stagione. Giusto cheil promettente Pasquato e Ferra-rio abbiano la chance di rita-gliarsi altrove maggior spazio;mentre dispiace che Strasser aseguito dell’infortunio al mal-leolo sia rientrato al Milan, clubcon il quale il Lecce sembra per-correre corsie preferenziali. Giàutilizzati contro l’Inter tre deinuovi arrivi: Blasi (benino), Mi-glionico (buona la prima) e l’at-taccante svizzero – bosniacoSeferovic (niente male) sem-brano incarnare le caratteristi-che di cattiveria agonistica chemister Cosmi reclamava dal sup-plemento di mercato. Il ds Osti –oltre al centrocampista di Civita-vecchia – ha riportato nuova-mente nel Salento Gennaro DelVecchio (combattente di razza) e

nientepopodimeno che ValeriBojinov, talento puro smarritosi– come accade a parecchi atleti- una volta allontanatosi daquaggiù. Il volto nuovo che itifosi giallorossi devono, in defi-nitiva, ancora apprezzare èquello dell’esterno sinistro LucaDi Matteo, prelevato in prestitodal Palermo. Spirito guerriero E’ plausibilecongetturare che dall’andirivienidella sessione invernale nevenga fuori una squadra se nonpiù tecnica (opzione però da nonscartare a priori), di sicuro po-tenzialmente indomita, a rispec-chiare il nerbo del condottieroumbro in panchina. Lo stessoche ha spinto la squadra a cre-derci fino all’ultimo istante delmatch con il Chievo, raddrizzatograzie all’asse Pasquato – Di Mi-chele. A passare con autorevo-lezza a Firenze, pur al cospetto diun avversario in palese affanno.A piegare l’Inter di Ranieri inlunga serie positiva, facendoleva su di uno strepitoso Benassied una prova collettiva da sotto-lineare in rosso. Cresce la media punti Sale ad1,14 la media punti delle settepartite disputate con Cosmi al ti-mone del Lecce (8 le caselle an-nerite). Serve un piccolo,ulteriore, sforzo. Giacché perquei “famosi” 40 punti, nelle re-stanti 18 uscite bisogna mettere

in cascina in media 1,33 punti agara. Impresa affatto semplice eche anzi sarebbe propedeuticaad un girone di ritorno da incor-niciare. Conquistare, infatti, 27-28 punti (già dentro i 3 sottrattiall’Inter) corrisponde ad anda-tura da rincalzo alle posizioniUefa. Continuità, in poche pa-role, il denominatore cui tenderetutti gli sforzi per provare a co-struire un altro miracolo. So-

gnando il quale necessita lamano di tutti i componenti dellarosa. Incluso quel Diamoutene –rimasto a Lecce per l’imperscru-tabile disegno che traccia il cal-cio mercato – che avràcommesso un’ingenuità inbuona fede, ma che ha sempredichiarato amore verso Lecce edi suoi colori e merita di tornareutile alla causa giallorossa.

Francesco Rella

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Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

JuVENTuS 44 20 12 8 0 33 13

MILAN 43 20 13 4 3 43 17

udINESE 38 20 11 5 4 29 16

LAzIO 36 20 10 6 4 30 19

INTER 35 20 11 2 7 30 21

ROMA 31 19 9 4 6 29 21

NAPOLI 29 20 7 8 5 36 24

PALERMO 27 20 8 3 9 26 27

GENOA 27 20 8 3 9 28 36

FIORENTINA 25 20 6 7 7 20 17

PARMA 24 20 6 6 8 25 33

CHIEVO 24 20 6 6 8 16 25

ATALANTA (-6) 23 20 7 8 5 24 25

CATANIA 23 19 5 8 6 22 28

CAGLIARI 23 20 5 8 7 16 21

BOLOGNA 21 20 5 6 9 18 26

SIENA 19 20 4 7 9 21 22

LECCE 16 20 4 4 12 21 36

CESENA 15 20 4 3 13 13 31

NOVARA 12 20 2 6 12 18 40

SERIE A

Un altro LecceRoster rimodellato in manierasignificativa e carattere ritrovato

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Impetuoso. Come diventa il fiumein procinto di tracimare. Ma con ipiedi per terra dell’uomo consciodelle asperità da superare. SerseCosmi da Perugia, allenatore delLecce perché spinto dalla pas-sione per il calcio e la nostra terra.Che ama di più se riamata.“L’uomo del fiume” (come il titolodi un suo libro biografico) cheama il mare, del Salento. “LoJonio, come l’Adriatico: la loro di-versità li completa nella loro bel-lezza. Anche Giorgia ed Edoardo (idue figli di 22 e 20 anni, ndr), ap-prezzano molto cultura e tradi-zioni del Salento. Vivono a Perugiacon la mamma, ma appena pos-sono mi raggiungono qui. Per ilsottoscritto la panchina del Leccecostituiva un’ambizione di car-riera. Una società dai modi di ope-rare sempre sobri che s’identificanel territorio. Il dottor GiovanniSemeraro è persona garbata -come i suoi figli - e lontana dallemegalomanie di cui soffre il calcioche ho conosciuto. Sono contentodella scelta compiuta”. Che, frat-tanto, ha risollevato il Lecce el’ambiente. “Parzialmente! Ilprimo step era tornare a crederci.Raggiunto questo, mettiamo nelmirino il secondo: la continuità dirisultati. Il terzo si chiama sal-vezza!”. Capitolo mercato: tanti saluti,parecchi arrivi: rosa rinforzata?“Quanto accade a gennaio si sop-pesa solo a maggio. L’indirizzo cheha mosso le nostre scelte è statola ricerca di uomini dalla cattive-ria agonistica e consapevoli dellasofferenza che li attende”. Proviamo ad analizzare i reparti:uomini cardine e nuove opportu-nità. “Aspettiamo Carrozzieri, ma le al-ternative dietro sono valide. Oddonella difesa a tre può allungare lacarriera, la sua esperienza lo age-volerà. Per Diamoutene (lanciatoda Cosmi in A proprio a Perugia,ndr) il problema è solo ambien-tale: si può superare. A centro-campo mi aspetto molto daBertolacci e Piatti. Chi fra Sefero-vic e Bojinov incarna la punta checi mancava? Ambedue. Con Cor-via, Di Michele e Muriel comple-tano un reparto offensivo che nonha due calciatori identici”. Di chi è affare la lotta per la sal-

vezza? “Tutti fanno conto su quattrosquadre, fino al Siena. Personal-mente ho la sensazione che qual-cun’altra verrà a farci compagnia.Ma non dico quale per non met-terla sul chi vive!”. Bologna e Siena in casa. Il calen-dario suggerisce: febbraio vasfruttato. Oppure questo Leccepuò battere chiunque? “La grande impresa contro l’Interè la conferma di ciò. Abbiamo bi-

sogno di altre vittorie importanti,ma è presto per parlare di garedecisive”. Chi fra Cuadrado e Muriel ha lastoffa del fuoriclasse? “Ambedue possono diventarlo.Oggi Cuadrado è più pronto per-ché più esperto, ma Muriel è giàtalento puro”. Il primo risultato di cui s’informaa fine partita è quello della Romao del Perugia? “Perugia e Pontevecchio (la prima

squadra da lui allenata di PonteSan Giovanni, frazione del capo-luogo umbro, ndr). Come la mettiamo mister conquesto suo contratto in scadenzaa giugno…. “Eh, sì, era una battuta. Avevo vo-glia di tornare ad allenare e sfi-dare me stesso. Sapevo che ilcontratto era di pochi mesi. Peròmi piacerebbe poterlo allun-gare…”.

Francesco Rella

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LECCE

Il Serse impetuoso“Completatoil primo step,ce ne sonoaltri due daperseguire!”

foto Chilla S.

Volti nuovi e…vecchi Look rin-novato, quasi stravolto se sitiene in debito conto che l’inter-vento chirurgico è figlio del mer-cato invernale di riparazione.Molte operazioni in entrata, pra-ticamente altrettante quelle inuscita. Saluti eccellenti quelli diDjamel Mesbah e Ruben Olivera.L’algerino si gioca con merito lacarta di una grande approdandoal Milan, l’uruguaiano prova a ri-crescere da Firenze. Ambedue(specie il primo) hanno datotanto al Lecce; entrambi – permotivi differenti – avevano di-sputato in falsetto la fase ascen-dente della stagione. Giusto cheil promettente Pasquato e Ferra-rio abbiano la chance di rita-gliarsi altrove maggior spazio;mentre dispiace che Strasser aseguito dell’infortunio al mal-leolo sia rientrato al Milan, clubcon il quale il Lecce sembra per-correre corsie preferenziali. Giàutilizzati contro l’Inter tre deinuovi arrivi: Blasi (benino), Mi-glionico (buona la prima) e l’at-taccante svizzero – bosniacoSeferovic (niente male) sem-brano incarnare le caratteristi-che di cattiveria agonistica chemister Cosmi reclamava dal sup-plemento di mercato. Il ds Osti –oltre al centrocampista di Civita-vecchia – ha riportato nuova-mente nel Salento Gennaro DelVecchio (combattente di razza) e

nientepopodimeno che ValeriBojinov, talento puro smarritosi– come accade a parecchi atleti- una volta allontanatosi daquaggiù. Il volto nuovo che itifosi giallorossi devono, in defi-nitiva, ancora apprezzare èquello dell’esterno sinistro LucaDi Matteo, prelevato in prestitodal Palermo. Spirito guerriero E’ plausibilecongetturare che dall’andirivienidella sessione invernale nevenga fuori una squadra se nonpiù tecnica (opzione però da nonscartare a priori), di sicuro po-tenzialmente indomita, a rispec-chiare il nerbo del condottieroumbro in panchina. Lo stessoche ha spinto la squadra a cre-derci fino all’ultimo istante delmatch con il Chievo, raddrizzatograzie all’asse Pasquato – Di Mi-chele. A passare con autorevo-lezza a Firenze, pur al cospetto diun avversario in palese affanno.A piegare l’Inter di Ranieri inlunga serie positiva, facendoleva su di uno strepitoso Benassied una prova collettiva da sotto-lineare in rosso. Cresce la media punti Sale ad1,14 la media punti delle settepartite disputate con Cosmi al ti-mone del Lecce (8 le caselle an-nerite). Serve un piccolo,ulteriore, sforzo. Giacché perquei “famosi” 40 punti, nelle re-stanti 18 uscite bisogna mettere

in cascina in media 1,33 punti agara. Impresa affatto semplice eche anzi sarebbe propedeuticaad un girone di ritorno da incor-niciare. Conquistare, infatti, 27-28 punti (già dentro i 3 sottrattiall’Inter) corrisponde ad anda-tura da rincalzo alle posizioniUefa. Continuità, in poche pa-role, il denominatore cui tenderetutti gli sforzi per provare a co-struire un altro miracolo. So-

gnando il quale necessita lamano di tutti i componenti dellarosa. Incluso quel Diamoutene –rimasto a Lecce per l’imperscru-tabile disegno che traccia il cal-cio mercato – che avràcommesso un’ingenuità inbuona fede, ma che ha sempredichiarato amore verso Lecce edi suoi colori e merita di tornareutile alla causa giallorossa.

Francesco Rella

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Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

JuVENTuS 44 20 12 8 0 33 13

MILAN 43 20 13 4 3 43 17

udINESE 38 20 11 5 4 29 16

LAzIO 36 20 10 6 4 30 19

INTER 35 20 11 2 7 30 21

ROMA 31 19 9 4 6 29 21

NAPOLI 29 20 7 8 5 36 24

PALERMO 27 20 8 3 9 26 27

GENOA 27 20 8 3 9 28 36

FIORENTINA 25 20 6 7 7 20 17

PARMA 24 20 6 6 8 25 33

CHIEVO 24 20 6 6 8 16 25

ATALANTA (-6) 23 20 7 8 5 24 25

CATANIA 23 19 5 8 6 22 28

CAGLIARI 23 20 5 8 7 16 21

BOLOGNA 21 20 5 6 9 18 26

SIENA 19 20 4 7 9 21 22

LECCE 16 20 4 4 12 21 36

CESENA 15 20 4 3 13 13 31

NOVARA 12 20 2 6 12 18 40

SERIE A

Un altro LecceRoster rimodellato in manierasignificativa e carattere ritrovato

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Muriel promette: “Se ci salviamo con

Cuadrado facciamo ballare tutto

il Via del Mare”

foto Chilla S.

LECCE

Un grande sogno. Un talento indiscutibile. Uno sguardo imbarazzato.E un futuro, ancora tutto da scrivere, dalle premesse rosee e più cheincoraggianti. Luis Fernando Muriel, il gioellino colombiano giallorossoclasse ’91 da Santo Tomàs, arrivato nel Salento dall’Udinese, si pre-para con entusiasmo ad affrontare un ostico girone di ritorno con lamaglia giallorossa, ascoltando i consigli di “papà” Di Michele e so-gnando i mondiali 2014 con la sua Colombia. Da bambino cosa sognavi di fare da "grande"?"Ho sempre avuto una grande passione per il calcio e il mio sogno piùgrande era quello di diventare calciatore, ma non credevo di arrivarefino alla serie A italiana. Pensavo di fermarmi al calcio colombiano eora è tutto tremendamente così bello. Ma sono ancora giovane e devocrescere tanto. Il mio idolo? Il brasiliano Ronaldo".Cosa ti manca di più della tua Colombia?"La mia famiglia, i miei amici e il cibo tipico colombiano. I miei genitorisono stati qui a Lecce per un pò, ma ora sono ripartiti".Quanto è importante per un giovane come te giocare accanto a unodell'esperienza di David Di Michele?"E' molto importante perché lui mi dà tanti consigli e mi sta inse-gnando tanto del calcio italiano. Questo David lo fa anche per tutti glialtri miei compagni di squadra, giovani come me".La Colombia manca alla fase finale dei mondiali dal 1998. Pensi maia Brasile 2014, posto che la formazione giallo oro consegua la sospi-rata qualificazione?"Certo che ci penso ed ora è quello il mio sogno, così come ho sognatoprima il mondiale Under 20. Se faccio bene con il Lecce avrò la possi-bilità di esserci e io voglio esserci".Che sapore ha per te la sfida di mercoledì sera (abbiamo incontratoMuriel prima della partenza per il capoluogo friulano, ndr) con l’U-dinese, la società che ti ha spianato la strada al grande calcio e doveprobabilmente sei destinato a rientrare?"Ha un sapore diverso dalle altre partite, non è una gara come le altreper me, lo devo ammettere. Ma ora gioco nel Lecce e penso solo allamaglia giallorossa con la speranza di conquistare quanto prima la sal-vezza".Una promessa: se il Lecce si salva..."Insieme al mio amico Cuadrado prepareremo un balletto e faremoballare tutti i nostri tifosi al Via del Mare".

Carmen Tommasi

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IL LECCE A GENNAIO

17^ GIORNATA

ATALANTA - MILAN 0 - 2

BOLOGNA - CATANIA 2 - 0

CAGLIARI - GENOA 3 - 0

INTER - PARMA 5 - 0

LECCE - JUVENTUS 0 - 1

NOVARA - FIORENTINA 0 - 3

PALERMO - NAPOLI 1 - 3

ROMA - CHIEVO 2 - 0

SIENA - LAZIO 4 - 0

UDINESE - CESENA 4 - 1

MARCATORI: 27′Matri.AMMONITI: Oddo, Olivera, Cuadrado, Vidal,Chiellini. ARBITRO: Sig. Bergonzi

Lascia il segno... OBODOUn corridoio d’ingenua distrazione approntato per Vucinic, servito su un innocuofallo laterale, e la frittata è fatta. Ancora una gara che il pareggio avrebbe meglio fotografato. In evidenza Obodo che combattee lavora con profitto decine di palloni.Cuadrado da impazzire quando salta avversari, da arrabbiarsi negli appoggi.

LECCE 0Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito; Cuadrado,Strasser (5' Olivera), Giacomazzi, Obodo, Mes-bah (82’ Corvia); Muriel, Di Michele (73’Pasquato).IN PANCHINA: Julio Sergio, Berto-lacci, Ferrario, Brivio. ALL. COSMI

JUVENTUS 1Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci,Chiellini; Vidal, Pirlo (88’ Marrone), Marchi-sio; Pepe (85’ De Ceglie), Quagliarella (23'Matri), Vucinic. IN PANCHINA: Storari, Giac-cherini, Krasic, Del Piero. ALL. CONTE

18^ GIORNATA

CATANIA - ROMA SOSP.

CESENA - NOVARA 3 - 1

CHIEVO - PALERMO 1 - 0

FIORENTINA - LECCE 0 - 1

GENOA - UDINESE 3 - 2

JUVENTUS - CAGLIARI 1 - 1

LAZIO - ATALANTA 2 - 0

MILAN - INTER 0 - 1

NAPOLI - BOLOGNA 1 - 1

PARMA - SIENA 3 - 1

MARCATORI: 76’ rig. Di Michele.AMMONITI: Giacomazzi, Cassani, Romulo,Cerci, Montolivo, Esposito. ARBITRO: Sig. Calvarese.

Lascia il segno... CUADRADOFirenze continua a portare bene al Lecce chesi rilancia. Sul lato il colombiano volante èdavvero al Cuadrado, nel senso che – ed è unanovità – spezza di continuo il gioco di Vargas(da cui subisce un calcio in viso da rosso) e riparte, strapazzando il cileno, come un treno.Bene i tre centrali, ottimo Esposito cui an-drebbe lo scettro se non vi fosse “Neco”.

FIORENTINA 0Boruc, Gamberini, Natali, Nastasic, Cassani (78’Romulo), Behrami, Salifu (46’ Lazzari,), Monto-livo, Vargas, Jovetic, Ljajic (65’Cerci). INPANCHINA: Neto, Munari, Felipe, De Silvestri,Pasqual. ALL. ROSSI

LECCE 1Benassi (53’ J. Sergio), Tomovic, Esposito, Ferrario,Brivio, Cuadrado, Giacomazzi, Grossmuller, Oli-vera, Di Michele, Muriel (78’ Corvia). INPANCHINA: Bergougnoux, Ofere, Diamoutene,Piatti, Pasquato. ALL. COSMI

MARCATORI: 2’ e 24’ Paloschi, 30’ Esposito,93’ Di Michele. AMMONITI: Ferrario, Tomovic, Bradley, Olivera, Sardo. ARBITRO: Sig. Mazzoleni.

Lascia il segno... BRIVIOLa marcia al match la cambia Pasquato, entratonei minuti finali. Ma per l’intero incontro èBrivio che sull’out mancino si prodiga a fare ilCuadrado (ancora ok il colombiano): chiusurepuntuali ed inserimenti efficaci, che soventeguadagnano il fondo. Gara in salita per le soliteamnesie difensive, ripresa con il cuore per icapelli.

LECCE 2Benassi, Oddo, Tomovic, Esposito, Ferrario (46’Obodo), Brivio, Cuadrado (75’ Piatti), Gross-muller (84’ Pasquato), Olivera, Muriel, DiMichele. IN PANCHINA: J. Sergio, Diamoutene,Bergougnoux, Ingrosso. ALL. COSMI

CHIEVO 2Sorrentino, Sardo, Andreolli, Cesar, Jokic, Lu-ciano, Bradley, Sammarco (75’ Hetemaj),Théréau, Pellissier (68’ Cruzado), Paloschi (87’Moscardelli). IN PANCHINA: Puggioni, Man-delli, Rigoni, Frey. ALL. DI CARLO

19^ GIORNATA

ATALANTA - JUVENTUS 0 - 2

BOLOGNA - PARMA 0 - 0

CAGLIARI - FIORENTINA 0 - 0

INTER - LAZIO 2 - 1

LECCE - CHIEVO 2 - 2

NOVARA - MILAN 0 - 3

PALERMO - GENOA 5 - 3

ROMA - CESENA 5 - 1

SIENA - NAPOLI 1 - 1

UDINESE - CATANIA 2 - 1

20^ GIORNATA

CATANIA - PARMA 1 - 1

CESENA - ATALANTA 0 - 1

CHIEVO - LAZIO 0 - 3

FIORENTINA - SIENA 2 - 1

GENOA - NAPOLI 3 - 2

JUVENTUS - UDINESE 2 - 1

LECCE - INTER 1 - 0

MILAN - CAGLIARI 3 - 0

PALERMO - NOVARA 2 - 0

ROMA - BOLOGNA 1 - 1

MARCATORI: 40’ Giacomazzi.AMMONITI: Cuadrado, Muriel, Olivera.ARBITRO: Sig. Banti.

Lascia il segno... BENASSIDue grandissimi interventi (Samuel e Pazzini)nel primo tempo, un miracolo portentoso nelfinale su uno smash di testa del “Pazzo”. MaxBenassi regala ad un Lecce tonico, organizzatoe coraggioso tre punti d’oro inaspettati.Una prestazione da campione che oscura l’eccellente debutto di un sempre puntualeMiglionico in difesa.

LECCE 1Benassi, Oddo, Tomovic, Miglionico, Cuadrado,Giacomazzi (78’ Obodo), Blasi, Olivera, Brivio;Muriel (72’ Seferovic), Di Michele. IN PANCHINA:Petrachi, Diamoutene, Grossmuller, Piatti,Bertolacci. ALL. COSMI

INTER 0Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo,Zanetti, Cambiasso, Obi (73’ Zarate), Sneijder(46’ Alvarez), Pazzini, Milito. IN PANCHINA:Castellazzi, Cordoba, Chivu, Ranocchia, Poli.ALL. RANIERI

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Muriel promette: “Se ci salviamo con

Cuadrado facciamo ballare tutto

il Via del Mare”

foto Chilla S.

LECCE

Un grande sogno. Un talento indiscutibile. Uno sguardo imbarazzato.E un futuro, ancora tutto da scrivere, dalle premesse rosee e più cheincoraggianti. Luis Fernando Muriel, il gioellino colombiano giallorossoclasse ’91 da Santo Tomàs, arrivato nel Salento dall’Udinese, si pre-para con entusiasmo ad affrontare un ostico girone di ritorno con lamaglia giallorossa, ascoltando i consigli di “papà” Di Michele e so-gnando i mondiali 2014 con la sua Colombia. Da bambino cosa sognavi di fare da "grande"?"Ho sempre avuto una grande passione per il calcio e il mio sogno piùgrande era quello di diventare calciatore, ma non credevo di arrivarefino alla serie A italiana. Pensavo di fermarmi al calcio colombiano eora è tutto tremendamente così bello. Ma sono ancora giovane e devocrescere tanto. Il mio idolo? Il brasiliano Ronaldo".Cosa ti manca di più della tua Colombia?"La mia famiglia, i miei amici e il cibo tipico colombiano. I miei genitorisono stati qui a Lecce per un pò, ma ora sono ripartiti".Quanto è importante per un giovane come te giocare accanto a unodell'esperienza di David Di Michele?"E' molto importante perché lui mi dà tanti consigli e mi sta inse-gnando tanto del calcio italiano. Questo David lo fa anche per tutti glialtri miei compagni di squadra, giovani come me".La Colombia manca alla fase finale dei mondiali dal 1998. Pensi maia Brasile 2014, posto che la formazione giallo oro consegua la sospi-rata qualificazione?"Certo che ci penso ed ora è quello il mio sogno, così come ho sognatoprima il mondiale Under 20. Se faccio bene con il Lecce avrò la possi-bilità di esserci e io voglio esserci".Che sapore ha per te la sfida di mercoledì sera (abbiamo incontratoMuriel prima della partenza per il capoluogo friulano, ndr) con l’U-dinese, la società che ti ha spianato la strada al grande calcio e doveprobabilmente sei destinato a rientrare?"Ha un sapore diverso dalle altre partite, non è una gara come le altreper me, lo devo ammettere. Ma ora gioco nel Lecce e penso solo allamaglia giallorossa con la speranza di conquistare quanto prima la sal-vezza".Una promessa: se il Lecce si salva..."Insieme al mio amico Cuadrado prepareremo un balletto e faremoballare tutti i nostri tifosi al Via del Mare".

Carmen Tommasi

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Salento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento Club

foto Chilla S.

La squadra del Lecce continua la sua rincorsa verso la salvezza,mentre ancora la proprietà è in attesa di uno o di un gruppo di im-prenditori che voglia rilevare la società ormai in vendita dallo scorsomaggio. La mancanza di fatto di un progetto futuro per la squadrasalentina ha determinato problemi di ordine tecnico- economiconella gestione della stessa, ma ha anche demoralizzato i suoi tifosiche non scorgono prospettive rosee per la loro squadra. Già nel-l’ottobre scorso, intorno alla trasmissione di una tv locale ed ade-rendo all’iniziativa promossa dalla conduttrice Silvia Famularo, si ècoagulato un folto gruppo di supporters che, sotto il comune ves-sillo di “Lecce in Azione”, attivo già da tempo su facebook, si pro-pone di organizzare iniziative e promuovere attività finalizzate asensibilizzare l’opinione pubblica e l’imprenditoria - locale ma nonsolo - sulla necessità di scongiurare la fine del calcio a Lecce, non-ché di sviluppare e promuovere un modello societario alternativopossibile, quello cioè dell’azionariato diffuso tra i tifosi, in grado disostenere e coadiuvare la futura proprietà. È di qualche giorno fa,e precisamente del 23 gennaio, il comunicato diramato dall’asso-ciazione “Salento giallorosso” che diffonde la notizia di aver costi-tuito un gruppo di lavoro col proposito di individuare una soluzionefinalizzata alla salvaguardia del calcio leccese. Azione tesa a coin-volgere tutta la tifoseria, gli imprenditori, i professionisti, gli entilocali, i politici e tutti coloro che vorranno dare una mano al pro-getto. Anche questa iniziativa, che affianca “Lecce in Azione” e necondivide pienamente i fini, è lodevole e degna dell’attenzione ditutto il popolo salentino che teme la fine del calcio a Lecce. A pro-posito del modello societario di azionariato diffuso, già “Lecce inAzione” ne ha realizzato una bozza che sarà portata a conoscenzaagli imprenditori interessati alla partecipazione all’acquisto dellaUS Lecce. Un modello che si basa sull’azionariato popolare, cosìteoricamente strutturato: le quote della società, anziché esserepossedute da un numero limitato di soci, sono invece in mano adun numero, il più elevato possibile, di soggetti (nella fattispecie itifosi). In pratica le azioni delle società sportive diventano di pro-prietà dei tifosi che, possedendo anche una sola azione, godono ditutti i diritti e i doveri per legge spettanti al singolo socio. Nel casodella nostra città si dovrebbe realizzare una forma che preveda unapartecipazione di imprenditori che rilevino il 90% delle azioni socialie di tifosi per il rimanente 10%. I tifosi si riprenderebbero così il calcio, forse non quello con i nu-meri sulle maglie da 1 a 11, ma un suo parente stretto.I tifosi ritornerebbero protagonisti: perché senza di noi il calcio nonesiste.

Gemma De Rosa

Pazza idea:compriamociil Lecce

Page 9: Capitano Cosmico

Il nuovo anno è iniziato per tutte le società sportive. Grandi club e pic-cole realtà dilettantistiche tracciano nuovi programmi e fissano ambi-ziosi traguardi da raggiungere. Così, tra buoni propositi e progetti peril futuro, abbiamo incontrato Fabrizio Miccoli, bomber salentino - ora-mai bandiera rosanero in quel di Palermo -, a San Donato per salutarei suoi piccoli calciatori. Fabrizio, ad un anno dalla nascita dell'A.S.D. San Donato, possiamotracciare un primo bilancio?“Sono molto contento per questa nuova avventura che mi vede prota-gonista in prima persona. Ho voluto fortemente questa società per me,per S. Donato e per i più piccoli che hanno voglia di crescere in un ret-tangolo verde. Questo primo anno si sta rivelando eccellente per l'ASDSan Donato di Lecce: c’è uno staff di primo livello che aiuta i più giovaninella crescita con competenza e passione. Chi scende in campo poi, cista riservando molte belle sorprese!”.Cosa vede Fabrizio Miccoli nel futuro della sua società?“Innanzitutto vedo tanti giovani e bambini crescere con i valori e prin-cipi sani che lo sport, il calcio in particolare, insegna. Poi vedo strutture,campi di gioco all'avanguardia e tante soddisfazioni. C'è molta voglia aS. Donato di vedere crescere questa bella realtà che, seppur nata dasolo un anno, è già ai vertici delle graduatorie dei tornei salentini”.Cosa può riservare il settore giovanile del Salento?“Sicuramente il settore giovanile può far tanto ed è vitale nell'economiadi una società sportiva. Da parte dell'ASD San Donato, ripeto, c'è tantoimpegno per far crescere i nostri tesserati prima di tutto sul piano mo-rale. Il calcio, poi, può riservare tante incognite e sorprese. Se dovessenascere un nuovo Miccoli saremmo sicuramente contenti!”. E il suo Palermo che sorprese può palesare fino al prossimo maggio?“A Palermo stiamo lavorando bene. Il campionato è ancora lungo, i no-stri obbiettivi li abbiamo ben in mente nello spogliatoio e nel campo.Un periodo buio è fisiologico in ogni squadra. Speriamo che il nostro siaalle spalle. Il nuovo mister ci fa lavorare tanto e bene: così i risultati nonpossono che arrivare”.

Giulio Serafino

Salentino rosanero

Salento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento Club

foto Chilla S.

La squadra del Lecce continua la sua rincorsa verso la salvezza,mentre ancora la proprietà è in attesa di uno o di un gruppo di im-prenditori che voglia rilevare la società ormai in vendita dallo scorsomaggio. La mancanza di fatto di un progetto futuro per la squadrasalentina ha determinato problemi di ordine tecnico- economiconella gestione della stessa, ma ha anche demoralizzato i suoi tifosiche non scorgono prospettive rosee per la loro squadra. Già nel-l’ottobre scorso, intorno alla trasmissione di una tv locale ed ade-rendo all’iniziativa promossa dalla conduttrice Silvia Famularo, si ècoagulato un folto gruppo di supporters che, sotto il comune ves-sillo di “Lecce in Azione”, attivo già da tempo su facebook, si pro-pone di organizzare iniziative e promuovere attività finalizzate asensibilizzare l’opinione pubblica e l’imprenditoria - locale ma nonsolo - sulla necessità di scongiurare la fine del calcio a Lecce, non-ché di sviluppare e promuovere un modello societario alternativopossibile, quello cioè dell’azionariato diffuso tra i tifosi, in grado disostenere e coadiuvare la futura proprietà. È di qualche giorno fa,e precisamente del 23 gennaio, il comunicato diramato dall’asso-ciazione “Salento giallorosso” che diffonde la notizia di aver costi-tuito un gruppo di lavoro col proposito di individuare una soluzionefinalizzata alla salvaguardia del calcio leccese. Azione tesa a coin-volgere tutta la tifoseria, gli imprenditori, i professionisti, gli entilocali, i politici e tutti coloro che vorranno dare una mano al pro-getto. Anche questa iniziativa, che affianca “Lecce in Azione” e necondivide pienamente i fini, è lodevole e degna dell’attenzione ditutto il popolo salentino che teme la fine del calcio a Lecce. A pro-posito del modello societario di azionariato diffuso, già “Lecce inAzione” ne ha realizzato una bozza che sarà portata a conoscenzaagli imprenditori interessati alla partecipazione all’acquisto dellaUS Lecce. Un modello che si basa sull’azionariato popolare, cosìteoricamente strutturato: le quote della società, anziché esserepossedute da un numero limitato di soci, sono invece in mano adun numero, il più elevato possibile, di soggetti (nella fattispecie itifosi). In pratica le azioni delle società sportive diventano di pro-prietà dei tifosi che, possedendo anche una sola azione, godono ditutti i diritti e i doveri per legge spettanti al singolo socio. Nel casodella nostra città si dovrebbe realizzare una forma che preveda unapartecipazione di imprenditori che rilevino il 90% delle azioni socialie di tifosi per il rimanente 10%. I tifosi si riprenderebbero così il calcio, forse non quello con i nu-meri sulle maglie da 1 a 11, ma un suo parente stretto.I tifosi ritornerebbero protagonisti: perché senza di noi il calcio nonesiste.

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1010

OrtopediaFisiatriaEndocrinologiaAngiologiaUrologiaDermatologia

GinecologiaNeurologiaOdontoiatriaCardiologiaMedicina Legale delle Assicurazioni

Ambulatori SpecialisticiEcografieElettromiografieElettrocardiogrammaEcocolor Doppler ArteriosoEcocolor Doppler VenosoEcocolor Doppler Cardiaco

Esami strumentali

Viale Aldo Moro, 23 - 73044 GALATONE (LE)Tel. e Fax 0833.865081/827554 (2 linee tel.)

[email protected]

PER PRENOTAZIONI

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FEDERATO FIODA

800 200 900Numero Verde Gratuito

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ggAngiologiaAngiologiagg gg

ll

EndocrinologiaEndocrinologiall

FisiatriaFisiatriatopediatopediaOrOr

)) E)E)

0000

SERIE AAlessandro Carrozza ce l’ha fatta.All’alba dei 30 anni (è nato l’1 feb-braio 1982), il centrocampista diGallipoli ha coronato il sogno di ognigiocatore: arrivare in serie A, nell’e-lite del calcio. Una scalata compiutacon impegno, sacrificio e serietà:sono questi i mezzi con i quali Ales-sandro ha raggiunto il calcio checonta. Un cammino che lo ha vistocalcare i campi di Eccellenza con Co-pertino e Taurisano, passando perla cavalcata trionfale con il Gallipolifino alla C1, le esperienze con Pisae Taranto, fino al Varese, la squadrache gli cambia la vita. Qui Alessan-dro incontra l’allenatore che lo faràesplodere come esterno sinistro:Giuseppe Sannino. Proprio Sanninoavrebbe fatto carte false per averloa Siena, ma l’Atalanta è stata più ve-loce e si è assicurata il diritto alleprestazioni del gallipolino in prestitocon diritto di riscatto. “Spero di con-vincere i dirigenti e il mister a con-fermarmi. In quel caso, dovreifirmare un triennale con l’Atalanta”. Alessandro, cosa si prova ad arri-vare in serie A?“È un’emozione incredibile. La serieA è l’obiettivo di chiunque giochi apallone. Ho realizzato un sogno”.Dopo la straordinaria stagionedello scorso anno, ti aspettaviqualche offerta già in estate?“L’anno scorso il Varese ha fatto unabellissima stagione e io e tutti i mieicompagni ci siamo messi in luce.Ognuno di noi meritava forse unachiamata dalla serie A, ma non è ar-rivata. A me non è dispiaciuto parti-colarmente, io a Varese ci stavobenissimo”.Che ambiente hai trovato a Ber-gamo?“L’Atalanta è una squadra impor-

tante, ha strutture e mezzi impor-tanti. Ho trovato uno spogliatoiounito, compatto. Da parte mia, vo-glio giocarmi questa chance permettermi in evidenza e per dareuna mano alla squadra”.Chi è il primo compagno che haitrovato negli spogliatoi?“Quando sono entrato, c’era Consi-gli. Devo dire che il clima nel gruppoè buono”.C’è chi parla già di una maglia da ti-tolare per te.“Non lo so, non spetta a me deci-dere. Io devo farmi sempre trovarepronto da mister Colantuono. Poi ti-tolare o meno, si vedrà. L’impor-tante è fare bene come squadra”.Chi è stato in questi anni l’allena-tore che ritieni più importantenella tua carriera?“Io ho avuto la fortuna di avere ot-timi allenatori e di avere un buonrapporto con tutti loro. È chiaro chese dovessi fare un nome direi San-nino: mi ha fatto crescere molto, èanche grazie a lui se sono qui”.Sannino ti avrebbe voluto a Siena.“Al mister sono molto legato e c’eraquesta possibilità. Ma l’Atalanta èstata più veloce e, quando è arrivatal’offerta, ho detto subito di sì”.Un salentino in serie A. Ti sarebbepiaciuto giocare a Lecce? Quest’e-state si vociferava qualcosa.“Lecce è una piazza importante, miavrebbe fatto molto piacere. Ma laverità è che non ho mai avuto uncontatto con i giallorossi”.Cosa ricordi dei tempi di Copertinoe Taurisano?“Per me quegli anni sono stati fon-damentali. Io porto sempre con meil ricordo di quelle esperienze, sonostate molto preziose. Non le di-menticherò mai”. (R.M.)

Alessandro Carrozza con lamaglia del Gallipoli

(foto bysam.it)

In Carrozzain serie A

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SERIE AAlessandro Carrozza ce l’ha fatta.All’alba dei 30 anni (è nato l’1 feb-braio 1982), il centrocampista diGallipoli ha coronato il sogno di ognigiocatore: arrivare in serie A, nell’e-lite del calcio. Una scalata compiutacon impegno, sacrificio e serietà:sono questi i mezzi con i quali Ales-sandro ha raggiunto il calcio checonta. Un cammino che lo ha vistocalcare i campi di Eccellenza con Co-pertino e Taurisano, passando perla cavalcata trionfale con il Gallipolifino alla C1, le esperienze con Pisae Taranto, fino al Varese, la squadrache gli cambia la vita. Qui Alessan-dro incontra l’allenatore che lo faràesplodere come esterno sinistro:Giuseppe Sannino. Proprio Sanninoavrebbe fatto carte false per averloa Siena, ma l’Atalanta è stata più ve-loce e si è assicurata il diritto alleprestazioni del gallipolino in prestitocon diritto di riscatto. “Spero di con-vincere i dirigenti e il mister a con-fermarmi. In quel caso, dovreifirmare un triennale con l’Atalanta”. Alessandro, cosa si prova ad arri-vare in serie A?“È un’emozione incredibile. La serieA è l’obiettivo di chiunque giochi apallone. Ho realizzato un sogno”.Dopo la straordinaria stagionedello scorso anno, ti aspettaviqualche offerta già in estate?“L’anno scorso il Varese ha fatto unabellissima stagione e io e tutti i mieicompagni ci siamo messi in luce.Ognuno di noi meritava forse unachiamata dalla serie A, ma non è ar-rivata. A me non è dispiaciuto parti-colarmente, io a Varese ci stavobenissimo”.Che ambiente hai trovato a Ber-gamo?“L’Atalanta è una squadra impor-

tante, ha strutture e mezzi impor-tanti. Ho trovato uno spogliatoiounito, compatto. Da parte mia, vo-glio giocarmi questa chance permettermi in evidenza e per dareuna mano alla squadra”.Chi è il primo compagno che haitrovato negli spogliatoi?“Quando sono entrato, c’era Consi-gli. Devo dire che il clima nel gruppoè buono”.C’è chi parla già di una maglia da ti-tolare per te.“Non lo so, non spetta a me deci-dere. Io devo farmi sempre trovarepronto da mister Colantuono. Poi ti-tolare o meno, si vedrà. L’impor-tante è fare bene come squadra”.Chi è stato in questi anni l’allena-tore che ritieni più importantenella tua carriera?“Io ho avuto la fortuna di avere ot-timi allenatori e di avere un buonrapporto con tutti loro. È chiaro chese dovessi fare un nome direi San-nino: mi ha fatto crescere molto, èanche grazie a lui se sono qui”.Sannino ti avrebbe voluto a Siena.“Al mister sono molto legato e c’eraquesta possibilità. Ma l’Atalanta èstata più veloce e, quando è arrivatal’offerta, ho detto subito di sì”.Un salentino in serie A. Ti sarebbepiaciuto giocare a Lecce? Quest’e-state si vociferava qualcosa.“Lecce è una piazza importante, miavrebbe fatto molto piacere. Ma laverità è che non ho mai avuto uncontatto con i giallorossi”.Cosa ricordi dei tempi di Copertinoe Taurisano?“Per me quegli anni sono stati fon-damentali. Io porto sempre con meil ricordo di quelle esperienze, sonostate molto preziose. Non le di-menticherò mai”. (R.M.)

Alessandro Carrozza con lamaglia del Gallipoli

(foto bysam.it)

In Carrozzain serie A

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Il Martina conquista la vetta solitaria dellaclassifica grazie alla vittoria ottenuta aSomma Vesuviana contro la Viribus. Il con-comitante pari interno dell’Ischia contro l’In-ternapoli, nel turno appena conclusosi,spiana ai biancazzurri le porte del primoposto in graduatoria. Sarnese a quota 41,Campania 38 e Casertana 37 completano lagriglia delle compagini occupanti - al mo-mento - i posti playoff. Ad una sola lunghezzail Francavilla (reduce dal ko contro la Sar-nese) il cui andamento altalenante dell’ul-timo periodo ha compromesso la brillanteclassifica di qualche giornata addietro. Se-guono Turris e Nardò con 35 punti. Gli uo-mini di Longo conquistano 3 punti nelleultime quattro gare (tre pareggi controGaeta, Turris e Casarano, sconfitta esternacontro il Campania), ma mantengono l’im-battibilità interna. A seguire il Brindisi, chedopo il ko al “Fanuzzi” con l’Ischia, si riscattaimmediatamente ottenendo la vittoria in tra-sferta contro l’Irsinese.Il Casarano è nella zona centrale della classi-fica con 29 punti: i rossoazzurri di Caracciolovivono un momento felice. Sette risultati utiliconsecutivi conferiscono all’ambiente casa-ranese entusiasmo e consapevolezza deipropri mezzi. Il solito Alberto Villa si con-ferma ancora una volta bomber di rango (13i gol siglati fin ora dall’attaccante), mentreSportillo e Calabro assicurano un rendi-mento elevato: i soli 17 gol subiti (terza di-fesa del torneo dietro a Campania eMartina) sono la conferma della bontà del la-voro svolto da Caracciolo e della compat-tezza di un pacchetto arretrato di categoriasuperiore che, dopo il lungo stop, finalmenteripropone Salvadore. Trani 26 punti e Internapoli 25 si tengonolontane dalla zona calda (distante 7 lun-ghezze) che vede conivolte Irsinese, Grotta-glie, Nocera e Gaeta (attualmente in zonaplayout). Oppido e Viribus sono relegate al-l’ultimo posto a quota 11. Finisse oggi il tor-neo sarebbero in Eccellenza. (g.c.)

18^ giornatabrindisi - trani 1-1campania - viribus 1-0francavilla - casertana 3-3gaeta - nardò 0-0internapoli - irsinese 1-0martina - ischia 4-3nocera - grottaglie 4-1oppido - sarnese 0-3turris - casarano 1-119^ giornatacasarano - nocera 2-1casertana - oppido 3-0grottaglie - francavilla 0-0irsinese - martina 0-1ischia - campania 2-1nardò - turris 1-1sarnese - brindisi 3-3trani - internapoli 3-2viribus - gaeta 4-120^ giornatabrindisi - ischia 1-2campania - nardò 1-0casarano - grottaglie 4-0francavilla - trani 3-2internapoli - viribus 2-0martina - gaeta 1-0nocera - sarnese 0-1oppido - irsinese 0-1turris - casertana 0-021^ giornatacasertana - nocera 2-0gaeta - campania 1-0grottaglie - turris 0-2irsinese - brindisi 1-2ischia - internapoli 2-2nardò - casarano 1-1sarnese - francavilla 1-0trani - oppido 2-2viribus - martina 2-3

SERIE D

Martina leaderCasarano cresceNardò lotta

classifica punti gare vinte nulle perse g.f. g.s.

martina 44 21 13 5 3 38 15

ischia 42 21 12 6 3 40 22

sarnese 41 21 12 5 4 44 19

campania 38 21 11 5 5 18 13

casertana 37 21 10 7 4 39 21

francavilla 36 21 9 9 3 29 23

nardò 35 21 9 8 4 22 17

turris 35 21 9 8 4 34 21

brindisi 32 21 9 5 7 38 30

casarano 29 21 7 8 6 24 17

trani 26 21 7 5 9 32 33

internapoli 25 21 6 7 8 24 28

irsinese 18 21 4 6 11 20 35

grottaglie 18 21 4 6 11 23 39

nocera 17 21 3 8 10 22 36

gaeta (-1) 15 21 5 1 15 14 39

oppido 11 21 1 8 12 15 41

viribus 11 21 2 5 14 18 45

Page 12: Capitano Cosmico

12

NARDÒ

Gli brillano gli occhi alla domandasulla fascia di capitano. E' fattocosì Stefano De Razza: semplice,umile, con il Toro nel cuore. Ne-retino doc, affezionato al gra-nata, a tal punto da nonabbandonare la nave nei mo-menti di sbandamento, tanto dameritarsi i gradi di capitano.Stefano, col Casarano è statoderby vero...“Partita viva, combattuta. Per ivalori emersi sul campo direi cheil risultato di 1-1 è giusto. Siamopartiti contratti, la Virtus ci hamesso più volte in difficoltà fa-cendo leva sulla velocità di Ara-gao. Una volta prese le misure,nella seconda metà di giocosiamo stati più incisivi. Il sup-porto del pubblico è stato deter-minate, abbiamo cercato coninsistenza il pari e l'abbiamo rag-giunto grazie a Raponi. E' stata

una bella battaglia”.Ora altri due derby: Martina al“Tursi” e Grottaglie al “GiovanniPaolo II”. Hai un'agenzia discommesse, facciamo quindi unpiccolo giochino: sbilanciati sulpronostico di queste due gare...“A Martina X2 (sorride, ndr), nondobbiamo perdere. Poi Nardò-Grottaglie 1 secco, per dare unagioia ai nostri sostenitori”.E “De Razza primo marcatore”? “Immagino che la quota sia altis-sima, meglio non rischiare dai.Certo se dovessi segnare, qual-cuno potrebbe diventare ricco (cischerza su, ndr)”.Da neretino purosangue, cheidea ti sei fatto di tutte questevicissitudini societarie?“Troppe voci si sono susseguite:Russo, De Vitis fino a De Lorenzis.Ora abbiamo appreso della pos-sibilità che il nostro main sponsor

(Clinica Santa Lucia, ndr) rilevi ilpacchetto di maggioranza delclub. Noi siamo calciatori e dob-biamo occuparci solo del campo.Continuiamo ad allenarci con lastessa intensità di sempre, augu-randoci nuovi scenari positivi”.Pensi che per il Toro, que-st'anno, abbia perso un'occa-sione per tornare tra iprofessionisti?“Sì, senza dubbio. Avessimomantenuto quella squadra, con iltasso tecnico che ci ritrovavamoavremmo sicuramente lottatofino alla fine con Ischia e Mar-tina. C'erano tutti i presuppostiper centrare la promozione. Nonvedevo squadre alla nostra al-tezza”.In Seconda Divisione troviamosocietà talvolta semiscono-sciute, o comunque non blaso-nate come il Nardò. Cosa manca

a una piazza come quella nere-tina per uscire fuori dalle sabbiemobili del dilettantismo?“Una figura presidenziale salda altimone del club. Di conseguenzaun progetto serio, che possa pre-vedere, nell'arco di qualcheanno, la scalata nei professionisti.Le altre credenziali, a partire daitifosi, ci sono tutte”.Magari un progetto con DeRazza capitano...“Magari sì. La fascia al braccio èmotivo d'orgoglio. Ti spinge a lot-tare al 110%. E' il massimo per unneretino come me”.Allora ti chiamo “Capitan Fu-turo”, ci stai?“(Sorride, ndr). E' difficile sbilan-ciarsi sul futuro in un momentodelicato come questo. E' chiaroche, se ci fossero le condizioni,resterei volentieri in granata”.

Lorenzo Falangone

De Razza, cuore di capitano“Nardò, che ci fai ancora in D?”

Page 13: Capitano Cosmico

13

È tornato bomber Villa. Come aitempi d’oro, il centravanti bolo-gnese sta facendo vedere cosestraordinarie in questo campionato,trascinando la squadra dopo il pe-riodo nero che ha visto il Casaranosconfitto per quattro volte conse-cutive. “Nonostante le 4 sconfitte difila – esordisce -, la società ha man-tenuto la calma, ragionando bene.Altrove avrebbero mandato via al-lenatore e giocatori; i nostri dirigentiinvece ci hanno fatto lavorare tran-quilli. Hanno capito la situazioneperché, quando hai fuori 9 -10 gio-catori, sei in serie difficoltà. Grandemerito dunque alla società”. Se aimeriti della società aggiungiamoquelli di un campione che segna intutte le maniere, che lotta per unasquadra in maturazione, capiamosubito perché la Virtus stia volando. Sei tornato quello di un paio di sta-gioni fa. Qual è il segreto di questo

rifiorire?“Quando la squadra gira, tutto vabene. Adesso siamo tutti disponi-bili, ci sono 3-4 giocatori nuovi ed ètutta un’altra cosa”. Oltre a quella dei senatori, c’è stataanche la crescita di alcuni under.“I ragazzi stanno facendo bene. DeGiorgi, Caputo, Libertini hannoavuto una maturazione incredibile.Libertini si stava esprimendo almassimo, facendo vedere grandicose prima dell’infortunio. De Giorgie Negro sono migliorati tantissimoda inizio anno. Poi abbiamo recu-perato Tindaro (Salvadore, ndr) cheè under e per noi è un giocatore im-portante. Caputo si sta esprimendosu ottimi livelli. Anche il ritorno diD’Angelo ha il suo peso, si tratta ve-ramente di un buon portiere.Quando anche i nuovi arrivati sa-ranno al 100%, ci toglieremo dellebelle soddisfazioni”.

Hai già fatto 13 gol. Che obiettivoti poni?“Io avevo detto che mi sarebbe pia-ciuto arrivare a 15 gol. A inizio sta-gione mi sembravano tanti per unasquadra che deve salvarsi. Penso adarrivare a quella quota, prima dipormi un nuovo traguardo”.Il gol più bello?“Il primo in casa contro il Real No-cera: cross di Meuli sul secondopalo e tiro al volo di sinistro”.Adesso siete a +11 dalla sestul-

tima. Caracciolo predica calma,però la salvezza sembra cosa fatta.“Il mister ha ragione. Fabrizio haun’esperienza monumentale inconfronto a tutta la squadra messainsieme. 11 punti sono tanti manon sufficienti: se sbagli 2-3 partitesei di nuovo nel calderone. Ci siamoportati un mese in avanti rispettoall’obiettivo che ci siamo prefissati.Ma dobbiamo arrivare a 40 punti,

che dovrebbero rappresentare laquota salvezza”. Dopo la sosta, c’è la Sarnese al Ca-pozza. È un banco di prova per ve-rificare l’avvenuta maturazionedella squadra?“Non sono eccessivamente preoc-cupato perché con le grandi ab-biamo sempre fatto bene,cogliendo ottimi risultati. Abbiamosofferto di più con le piccole squa-dre. Contro le grandi, gli stimoli ven-gono da soli”.Quanto conta il tuo rapporto conla piazza per questo tuo momentod’oro?“Io ho sempre avuto un ottimo rap-porto con la piazza. Quest’annohanno capito che c’è una squadra digiovani che suda per la maglia e cihanno sostenuto sempre. I tifosisono da applausi, veramente fanta-stici!”.

Roberto Martalò

foto Congedo -FIRST

Villa non si ferma più“Il merito è di tutta la squadra”

CASARANO

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NARDÒ

Gli brillano gli occhi alla domandasulla fascia di capitano. E' fattocosì Stefano De Razza: semplice,umile, con il Toro nel cuore. Ne-retino doc, affezionato al gra-nata, a tal punto da nonabbandonare la nave nei mo-menti di sbandamento, tanto dameritarsi i gradi di capitano.Stefano, col Casarano è statoderby vero...“Partita viva, combattuta. Per ivalori emersi sul campo direi cheil risultato di 1-1 è giusto. Siamopartiti contratti, la Virtus ci hamesso più volte in difficoltà fa-cendo leva sulla velocità di Ara-gao. Una volta prese le misure,nella seconda metà di giocosiamo stati più incisivi. Il sup-porto del pubblico è stato deter-minate, abbiamo cercato coninsistenza il pari e l'abbiamo rag-giunto grazie a Raponi. E' stata

una bella battaglia”.Ora altri due derby: Martina al“Tursi” e Grottaglie al “GiovanniPaolo II”. Hai un'agenzia discommesse, facciamo quindi unpiccolo giochino: sbilanciati sulpronostico di queste due gare...“A Martina X2 (sorride, ndr), nondobbiamo perdere. Poi Nardò-Grottaglie 1 secco, per dare unagioia ai nostri sostenitori”.E “De Razza primo marcatore”? “Immagino che la quota sia altis-sima, meglio non rischiare dai.Certo se dovessi segnare, qual-cuno potrebbe diventare ricco (cischerza su, ndr)”.Da neretino purosangue, cheidea ti sei fatto di tutte questevicissitudini societarie?“Troppe voci si sono susseguite:Russo, De Vitis fino a De Lorenzis.Ora abbiamo appreso della pos-sibilità che il nostro main sponsor

(Clinica Santa Lucia, ndr) rilevi ilpacchetto di maggioranza delclub. Noi siamo calciatori e dob-biamo occuparci solo del campo.Continuiamo ad allenarci con lastessa intensità di sempre, augu-randoci nuovi scenari positivi”.Pensi che per il Toro, que-st'anno, abbia perso un'occa-sione per tornare tra iprofessionisti?“Sì, senza dubbio. Avessimomantenuto quella squadra, con iltasso tecnico che ci ritrovavamoavremmo sicuramente lottatofino alla fine con Ischia e Mar-tina. C'erano tutti i presuppostiper centrare la promozione. Nonvedevo squadre alla nostra al-tezza”.In Seconda Divisione troviamosocietà talvolta semiscono-sciute, o comunque non blaso-nate come il Nardò. Cosa manca

a una piazza come quella nere-tina per uscire fuori dalle sabbiemobili del dilettantismo?“Una figura presidenziale salda altimone del club. Di conseguenzaun progetto serio, che possa pre-vedere, nell'arco di qualcheanno, la scalata nei professionisti.Le altre credenziali, a partire daitifosi, ci sono tutte”.Magari un progetto con DeRazza capitano...“Magari sì. La fascia al braccio èmotivo d'orgoglio. Ti spinge a lot-tare al 110%. E' il massimo per unneretino come me”.Allora ti chiamo “Capitan Fu-turo”, ci stai?“(Sorride, ndr). E' difficile sbilan-ciarsi sul futuro in un momentodelicato come questo. E' chiaroche, se ci fossero le condizioni,resterei volentieri in granata”.

Lorenzo Falangone

De Razza, cuore di capitano“Nardò, che ci fai ancora in D?”

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Il Monopoli è virtualmente in serie D. I bian-coverdi non conoscono ostacoli. Ancoraquattro vittorie consecutive (battute Coper-tino, Tricase, Bitonto e Corato), dopo le treinanellate a dicembre, consentono agli uo-mini di De Luca di allontanare le rivali cheproprio non riescono a mantenere il ritmoforsennato di Amato e compagni. Il Ceri-gnola, staccato di ben dieci lunghezze aquota 43, vede sfumare i sogni di gloria cul-lati fino a qualche tempo fa. Stesso discorsoper il Bisceglie (un punto nelle ultime tregiornate) terzo a quota 41. Manfredonia eRacale appaiate a 31 punti occupano i re-stanti posti utili per i playoff: i ragazzi di Le-vanto alternano prestazioni convincenti(derby vinto col Tricase) ad altre meno entu-siasmanti (Copertino e Bitonto). Sarebbe op-portuno trovare la giusta continuità per nonrischiare di perdere il treno dei playoff. Trenoche, invece, potrebbe prendere il Copertinodi Mosca. Trascinati da un super Cresta, i ros-soverdi scalano posizioni in classifica: dopoil ko al “Veneziani”, Schito e compagni bat-tono Racale, Fasano e Bisceglie e con 27punti in saccoccia i giochi per gli spareggipromozioni sono tutt’altro che chiusi.Nella seconda metà della classifica è auten-tica bagarre: sette squadre (Fasano, Terlizzi,Francavilla, Maglie, Tricase, Locorotondo eVieste) in due punti rendono il torneo avvin-cente ed aperto ad ogni risultato. Il Tricase(che non ha disputato l’ultimo match controil Fasano per impraticabilità del campo) eso-nera Lombardo e chiama la bandiera GianniColonna. Il Maglie non convince: perdendolo scontro diretto tra le mura amiche controil Terlizzi compromette il proprio camminoverso la salvezza. Il San Paolo, staccato dalsuddetto gruppetto, con 13 punti e relegatoall’ultimo posto in classifica, non è ancorafuori dai giochi: sette punti nelle ultime tregare (prestigiosa la vittoria ottenuta a Bisce-glie terza forza del torneo) testimoniano ilvalore della squadra barese.

graziano congedo

17^ giornatabisceglie - locorotondo 2-0cerignola - bitonto 1-1corato - vieste 1-1fasano - maglie 4-0francavilla - terlizzi 2-1manfredonia - tricase 2-1monopoli - copertino 2-1racale - san paolo 1-018^ giornatabitonto - manfredonia 1-1copertino - racale 3-1corato - cerignola 1-0locorotondo - francavilla 0-0maglie - bisceglie 1-1san paolo - fasano 3-1terlizzi - vieste 3-0tricase - monopoli 0-119^ giornatabisceglie - san paolo 0-1fasano - copertino 1-2francavilla - maglie 2-0manfredonia - corato 2-0monopoli - bitonto 2-0racale - tricase 2-1terlizzi - locorotondo 0-0vieste - cerignola 1-220^ giornatabitonto - racale 4-1cerignola - manfredonia 0-0copertino - bisceglie 2-0corato - monopoli 0-1locorotondo - vieste 0-0maglie - terlizzi 1-2san paolo - francavilla 1-1tricase - fasano rinv.

ECCELLENZA

Monopoli con unpiede in serie DSale il Copertino

classifica punti gare vinte nulle perse g.f. g.s.

monopoli 53 20 17 2 1 39 7

cerignola 43 20 13 4 3 28 13

bisceglie 41 20 12 5 3 39 17

manfredonia 31 20 8 7 5 29 18

racale 31 20 9 4 7 33 26

corato 29 20 8 5 7 20 24

bitonto (-1) 28 20 8 5 7 22 31

copertino 27 20 7 6 7 19 22

fasano (-4) 20 19 7 3 9 24 21

terlizzi 20 20 4 8 8 22 28

francavilla 20 20 4 8 8 13 19

tricase 18 19 4 6 9 24 27

maglie 18 20 4 6 10 20 27

locorotondo 18 20 3 9 8 13 23

vieste 18 20 4 6 10 21 40

san paolo 13 20 3 4 13 14 37

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Page 15: Capitano Cosmico

RACALE“Sii forte e coraggioso, non averpaura e non sgomentarti perché ilSignore Dio tuo sarà con te, ovun-que tu andrai”. In queste paroledella Bibbia (Giosuè), Dino Marinotrova la forza per andare avantinella vita e nel calcio. Quella delcentrocampista del Racale è unastoria particolare, fatta di riflettorioscurati e grandi aspettative inter-rotte da un infortunio gravissimo.Nella fede, Dino ha capito i veri va-lori della vita e, nel parlarci, si ha difronte un uomo di 26 anni maturo esereno. “È stato Dio a darmi laforza. Dopo aver vinto il “Viareggio”ed essere stato nominato per dueanni di fila miglior giocatore Prima-vera d’Italia, ho esordito nell’Intercon Mancini e ho vinto la coppa Ita-lia contro la Roma. Poi, nel giro dicinque anni, mi sono trovato senzaniente, in seguito all’infortunio. Senon avessi avuto Dio con me, nonso dove sarei adesso. Sento la pre-senza del Signore vicino a me. Qual-siasi cosa accada a me e alla miafamiglia sono convinto sia fruttodella sua volontà, un modo per par-larci e per farci capire tante cose”.Chi ti è stato vicino in quei mo-menti?“Solo la mia famiglia mi è stata vi-cino. Mio padre Raimondo (ex alle-natore Inter Primavera, ndr), miofratello Daniele, mia cognata e lamia compagna. Lei ha due bambini,Niki e Lulù, che considero come figlimiei, perché è da quando sono pic-coli che stanno con me”. Cosa ha significato per te tornare agiocare a calcio?“Tornare è bellissimo. Mi dispiacenon essere tra i professionisti per-ché io ho giocato qualche partitacon l’Inter, poi ho fatto esperienze

in B e in C1, però ora sono davverocontento di essere qui. È stata unascelta fatta per motivi personali, quiho trovato un gruppo unito”. La sconfitta a Noicattaro accorciala classifica. In zona playoff di-scorso ancora più aperto.“Sì, ma il campionato è lungo. Ave-vamo fatto bene con San Paolo eTricase. Purtroppo a Noicattaro ab-biamo perso, ci può stare. Sulla pre-stazione ha influito anche il campoai limiti della praticabilità: noi siamouna squadra tecnica che prediligegiocare con la palla a terra e le con-dizioni del terreno ci hanno pena-lizzato”.Tu eri in grandissima forma, pec-cato non esserci stato.“È stato un peccato perché in que-sto periodo sto veramente bene fi-sicamente, ho recuperatopienamente dall’infortunio che miha tenuto due anni fermo. Grazieal nostro preparatore atletico (ilprof. Lamazza, ndr) mi sento informa. Quindi domenica scorsa mi èdispiaciuto non aver potuto dareuna mano ai compagni”.Cosa chiedi alla tua carriera?“Innanzitutto, vorrei far bene a Ra-cale. Qui ci sono un ambiente fan-tastico e dei compagni di squadrache non ho trovato da nessunaparte. Ed uno spogliatoio bellissimo:Musca, Paglialunga, Aliotta, Drago,D’Amblé. Siamo molto uniti e sa-rebbe bello andare a giocare la sfidadei playoff insieme. Inoltre, ho unottimo rapporto con il direttore Al-legro e con il presidente De Loren-zis. Nel futuro, mi piacerebbetornare tra i professionisti. Avevoavuto l’occasione di andare aMonza, ma non mi sentivo ancorapronto al 100%”. (R.M.)

Il centrocampista del Racale

Dino Marino(foto Congedo - FIRST)

Marino“Sono tornatograzie a Dio”

Dopo l’allontanamento di AndreaLombardo, il Tricase sceglieGianni Colonna alla conduzionetecnica della prima squadra. “E’stata una scelta di cuore - esordi-sce il presidente Stefanelli -.Quando ho comunicato questadecisione ai calciatori, li stessihanno tirato un sospiro di sol-lievo”. Il capitano della miticaserie C2 è da sempre rimasto nelcuore di tifosi tricasini. “Dome-nica in occasione della gara con-tro il Fasano poi rinviata -prosegue Stefanelli - i tifosi sonoaccorsi con entusiasmo allo sta-

dio, intonando un coro perGianni. Ci tengo a precisare che alivello umano avevo ed ho un belrapporto con Lombardo. Pur-troppo per quanto riguarda l’a-spetto tecnico, visti i risultati,qualcosa è venuta meno. DopoRacale ho deciso di dare unasvolta e cambiare rotta”. L’av-vento di Colonna, oltre a riportarel’entusiasmo smarrito, dovrebbeapportare qualche cambio a li-vello tecnico-tattico. “L’attuale or-ganico è affidabile e si prestaall’applicazione di qualsivogliamodulo - continua il patron -. I

giocatori sono molto duttili”. An-cora una Colonna dovrà condurreil Tricase verso la salvezza, risul-tato già riuscito nella passata sta-gione. Nel mese di febbraio dopola trasferta di Bisceglie inizierannogli scontri diretti: il “San Vito”ospiterà Francavilla e Locoro-tondo, con in mezzo la trasferta diTerlizzi. “Il mister conosce la mag-gior parte dei calciatori in rosa.Saprà trarre le giuste motivazionida ognuno di loro. Febbraio - con-clude il patron - sarà il mese de-terminante per le nostre sorti”.

Vincenzo Congedo

TricaseStefanelli:“Colonnascelta dicuore”

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Il Monopoli è virtualmente in serie D. I bian-coverdi non conoscono ostacoli. Ancoraquattro vittorie consecutive (battute Coper-tino, Tricase, Bitonto e Corato), dopo le treinanellate a dicembre, consentono agli uo-mini di De Luca di allontanare le rivali cheproprio non riescono a mantenere il ritmoforsennato di Amato e compagni. Il Ceri-gnola, staccato di ben dieci lunghezze aquota 43, vede sfumare i sogni di gloria cul-lati fino a qualche tempo fa. Stesso discorsoper il Bisceglie (un punto nelle ultime tregiornate) terzo a quota 41. Manfredonia eRacale appaiate a 31 punti occupano i re-stanti posti utili per i playoff: i ragazzi di Le-vanto alternano prestazioni convincenti(derby vinto col Tricase) ad altre meno entu-siasmanti (Copertino e Bitonto). Sarebbe op-portuno trovare la giusta continuità per nonrischiare di perdere il treno dei playoff. Trenoche, invece, potrebbe prendere il Copertinodi Mosca. Trascinati da un super Cresta, i ros-soverdi scalano posizioni in classifica: dopoil ko al “Veneziani”, Schito e compagni bat-tono Racale, Fasano e Bisceglie e con 27punti in saccoccia i giochi per gli spareggipromozioni sono tutt’altro che chiusi.Nella seconda metà della classifica è auten-tica bagarre: sette squadre (Fasano, Terlizzi,Francavilla, Maglie, Tricase, Locorotondo eVieste) in due punti rendono il torneo avvin-cente ed aperto ad ogni risultato. Il Tricase(che non ha disputato l’ultimo match controil Fasano per impraticabilità del campo) eso-nera Lombardo e chiama la bandiera GianniColonna. Il Maglie non convince: perdendolo scontro diretto tra le mura amiche controil Terlizzi compromette il proprio camminoverso la salvezza. Il San Paolo, staccato dalsuddetto gruppetto, con 13 punti e relegatoall’ultimo posto in classifica, non è ancorafuori dai giochi: sette punti nelle ultime tregare (prestigiosa la vittoria ottenuta a Bisce-glie terza forza del torneo) testimoniano ilvalore della squadra barese.

graziano congedo

17^ giornatabisceglie - locorotondo 2-0cerignola - bitonto 1-1corato - vieste 1-1fasano - maglie 4-0francavilla - terlizzi 2-1manfredonia - tricase 2-1monopoli - copertino 2-1racale - san paolo 1-018^ giornatabitonto - manfredonia 1-1copertino - racale 3-1corato - cerignola 1-0locorotondo - francavilla 0-0maglie - bisceglie 1-1san paolo - fasano 3-1terlizzi - vieste 3-0tricase - monopoli 0-119^ giornatabisceglie - san paolo 0-1fasano - copertino 1-2francavilla - maglie 2-0manfredonia - corato 2-0monopoli - bitonto 2-0racale - tricase 2-1terlizzi - locorotondo 0-0vieste - cerignola 1-220^ giornatabitonto - racale 4-1cerignola - manfredonia 0-0copertino - bisceglie 2-0corato - monopoli 0-1locorotondo - vieste 0-0maglie - terlizzi 1-2san paolo - francavilla 1-1tricase - fasano rinv.

ECCELLENZA

Monopoli con unpiede in serie DSale il Copertino

classifica punti gare vinte nulle perse g.f. g.s.

monopoli 53 20 17 2 1 39 7

cerignola 43 20 13 4 3 28 13

bisceglie 41 20 12 5 3 39 17

manfredonia 31 20 8 7 5 29 18

racale 31 20 9 4 7 33 26

corato 29 20 8 5 7 20 24

bitonto (-1) 28 20 8 5 7 22 31

copertino 27 20 7 6 7 19 22

fasano (-4) 20 19 7 3 9 24 21

terlizzi 20 20 4 8 8 22 28

francavilla 20 20 4 8 8 13 19

tricase 18 19 4 6 9 24 27

maglie 18 20 4 6 10 20 27

locorotondo 18 20 3 9 8 13 23

vieste 18 20 4 6 10 21 40

san paolo 13 20 3 4 13 14 37

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Page 16: Capitano Cosmico

Il Copertino vola ai piani alti dellaclassifica dopo un gennaio ma-gico. Nel mese appena andato inarchivio la squadra di misterMosca ha raccolto nove punti,frutto di tre vittorie contro Racale,Fasano e Bisceglie, e una sconfittaimmeritata contro la capolistaMonopoli. La zona playoff, di-stante anni luce dopo la primagiornata di ritorno, ora è soloquattro punti più in su. Tre affer-mazioni consecutive, dunque, perandare dalla stalle alle stelle. Pro-tagonista assoluto di questa ri-monta rossoverde è AntonioCresta, attaccante veneto - moli-sano giunto alla corte di Moscadurante la pausa natalizia. Cresta,classe 1976, girovago dei campio-nati di serie D e Eccellenza dimezza Italia, ha iniziato la sta-gione a Racale, dove non ha la-sciato alcun segno tangibile causaun infortunio iniziale e un scarsoutilizzo nell’ultimo scorcio di2011.Antonio, in quattro partite di-sputate con il Copertino, cinquereti che hanno fruttato due vitto-rie pensati contro Racale e Fa-sano. Miglior inizio non poteviaspettarti?“Sinceramente non potevo augu-rarmi esordio migliore in questaavventura copertinese, mi sonoambientato in modo splendido eho trovato una società, un mistere un gruppo di giocatori fantasticie compatti”. Nella partita contro il Racaledoppietta personale che ha frut-

tato una netta vittoria contro ituoi ex compagni. Hai consu-mato la vendetta perfetta?“Nessuna vendetta, ma sicura-mente mi sono tolto qualche sas-solino dalle scarpe. Non sono unfenomeno, per carità, ma nep-pure un brocco come molti vole-vano dipingermi. Purtroppo hodovuto rallentare la preparazioneestiva a causa di un infortunio equesto hai inciso sulle mie presta-zioni”. Il tuo arrivo ha dato peso e inci-sività all’attacco rossoverde, ilche ha comportato la perdita delposto da titolare del beniaminodi casa, Pantaleo Rizzello. Potetecoesistere tu e Rizzello?“Non vedo l’ora di giocare in cop-pia con Pantaleo, per poter far di-ventare l’attacco rossoverde unodei migliori di questo campionato.Io e lui formiamo una coppia di at-taccanti ben assortita che prestofare tremare le difese avversarie”. Racale, Corato, Manfredonia,Noicattaro e Copertino: cinquesquadre in quattro punti per gliultimi due posti playoff disponi-bili. Quale squadra temi di piùper la rincorsa al quinto posto?“Sinceramente il nostro obbiet-tivo principale è conquistare lasalvezza. Una volta raggiunta,penseremo a fare calcoli senzaaver paura di nessun avversario.Ogni domenica dobbiamo pun-tare alla vittoria lavorando sododurante la settimana e mai sotto-valutando alcun avversario”.

Marco Tarsi

L’attaccante del CopertinoAntonio Cresta

COPERTINO

è un Copertino con la Cresta!

Nel mese di gennaio un solopunto in quattro gare: un magrobottino che lascia col fiato so-speso gli appassionati giallorossi.Una situazione complicata percome è maturata. L’ultimo ko in-terno contro il Terlizzi ha lasciatoil segno in modo particolare. Ilfallo di reazione di Napolitano aidanni di un avversario, che ha la-sciato in dieci la Toma, poteva si-curamente essere evitato ecomunque ha compromesso il ri-sultato. Un minuto più tardi ilMaglie ha infatti incassato il goldell’1-2, laddove un risultato po-

sitivo contro i baresi sarebbestato oro colato. Muovere laclassifica e mantenere a distanzai rivali sarebbe stato ancora piùimportante. L’attuale posizionein classifica, che vede i giallorossiimpelagati nel gruppone dellepenultime, è assai preoccupantema non irrimediabile. Tecnici edirigenti avranno il compito dirasserenare l’ambiente. Chiscende in campo dovrà dimo-strare attaccamento alla magliaed essere consapevole che nelcalcio nulla è impossibile. Sa-rebbe anche opportuno tesse-

rare qualche giocatore di qualitàper dare manforte ad un orga-nico incompleto: l’avvento del-l’ex giocatore di Lecce eLanciano, Francesco Giorgetti,potrebbe risultare determinanteper questo finale di campionato.La salvezza diventerebbe tra-guardo utopistico solo se do-vesse prevalere lo scoramento inseno all’intero ambiente. L’orgo-glio e la voglia di lasciare unsegno positivo possono dare lemotivazioni per raggiungere l’o-biettivo finale.

Vincenzo Congedo

MaglieIngaggiatoFrancescoGiorgetti

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Il Galatina ha dettato la via: non che la leader-ship della formazione di Inglese sia mai stata indiscussione in questo torneo, ma i bianco stel-lati dopo aver superato indenni l’ostacolo Man-duria hanno ripreso a macinare gol e punti. Ildistacco dalle inseguitrici sembra abbastanzaampio da poter essere gestito con tranquillità.Il Gallipoli sembrava aver trovato la giusta con-tinuità, scandita dai cinque successi consecu-tivi, ma sul più bello la truppa di Massimo ècaduta a San Giorgio Jonico compromettendole velleità da primato, giacchè i play off nonsembrano mai stati in discussione. Il Leveranosi sta confermando rivelazione del torneo: ibianconeri di Castrignanò in generale perdonopoco (solo 3 le sconfitte) e – nello specifico -hanno superato a pieni voti diverse gare deci-samente ostiche. Per affermarsi definitiva-mente come grande servirebbe forse qualchevittoria con le prime della classe, ma resta co-munque evidente che continuando su questascia i ragazzi del presidente Zecca troverannoposto negli spareggi promozione. Discorsi op-posti per Martano e Otranto: il team di Cola-giorgio, dopo un avvio esaltante, ha rallentatoin modo netto il suo cammino e servirà il pigliodella prima parte di stagione per sbaragliare laconcorrenza. Gli idruntini, invece, arrivano dirincorsa e possono contare sia su una buonaorganizzazione di gioco che su ottime individu-alità. Posto un freno alla serie interminabile dipareggi che ne hanno compromesso l’accessoa posizioni più interessanti. In coda il Novoli,grazie a qualche innesto di spessore e ad unpaio di successi pesanti, è riuscito a riaggan-ciarsi al treno salvezza diretta, distante ora solo3 punti. Più complesso il discorso per il San Ce-sario, chiamato ad una vera e propria scalatache si annuncia improba. La squadra di Grecoè pressoché sicura di evitare l’ultimo posto,vista la crisi senza fine del Botrugno. Ora, però,dovrà cercare di migliorare la propria classificain modo da non lasciare per strada nulla di in-tentato sulla strada della permanenza da regu-lar season.

luigi alemanno

16^ gIoRnataFRagagnano - san CesaRIo 2-0lepoRano - maRuggIo 2-2leVeRano - galatIna 0-1manduRIa - CaRoVIgno 2-0maRtano - stella JonICa 2-0massaFRa - mottola 1-3noVolI - CRIspIano 0-1san VIto - otRanto 2-2sud salento - gallIpolI 0-617^ gIoRnataCaRoVIgno - sud salento 6-1CRIspIano - massaFRa 2-2galatIna - maRtano 3-0gallIpolI - san VIto 7-0maRuggIo - FRagagnano 3-2mottola - leVeRano 1-1otRanto - lepoRano 2-1stella JonICa - manduRIa 0-2san CesaRIo - noVolI 1-118^ gIoRnataCRIspIano - leVeRano 1-3galatIna - manduRIa 0-0gallIpolI - CaRoVIgno 1-0maRuggIo - noVolI 0-2mottola - maRtano 1-0otRanto - FRagagnano 3-2stella JonICa - sud salento 4-0san VIto - lepoRano 3-319^ gIoRnataCaRoVIgno - stella JonICa 1-3FRagagnano - san VIto 1-1lepoRano - gallIpolI 1-3leVeRano - san CesaRIo 1-0manduRIa - mottola 0-1maRtano - CRIspIano 3-1massaFRa - maRuggIo 1-1noVolI - otRanto 2-0sud salento - galatIna 0-820^ gIoRnataCRIspIano - manduRIa 0-3galatIna - CaRoVIgno 5-0lepoRano - FRagagnano 2-0maRuggIo - leVeRano 1-1mottola - sud salento 5-0otRanto - massaFRa 3-1stella JonICa - gallIpolI 2-1san VIto - noVolI 2-0san CesaRIo - maRtanJo 2-1

PROMOZIONE

Galatina allungaManduria e Gallipolinon reggono il passo

Classifica punti gare Vinte nulle perse g.F. g.s.

galatIna 49 20 15 4 1 60 10

manduRIa 43 20 12 7 1 35 6

gallIpolI 42 20 14 0 6 48 22

leVeRano 39 20 11 6 3 35 15

mottola 35 20 11 2 7 29 21

maRtano 33 20 9 6 5 32 24

otRanto 32 20 8 8 4 34 21

massaFRa 27 20 7 6 7 28 28

FRagagnano 26 20 7 5 8 30 27

lepoRano 24 20 7 3 10 23 31

stella JonICa 24 20 6 6 8 20 30

maRuggIo 20 20 4 8 8 25 34

CRIspIano 20 20 5 5 10 18 34

san VIto 20 20 4 8 8 19 38

CaRoVIgno 18 20 5 3 12 22 43

noVolI 17 20 4 5 11 17 32

san CesaRIo 14 20 2 8 10 14 35

sud salento (-3) 7 20 2 4 14 21 59

Si effettuano Buffet per rinfreschie ogni tipo di ricorrenzaAperti anche la mattinaChiuso il lunedìP.zza Fortunato CesariGALATINACell. [email protected]

Novità

Rustico Aspedro

Crema e Nutella

Il Copertino vola ai piani alti dellaclassifica dopo un gennaio ma-gico. Nel mese appena andato inarchivio la squadra di misterMosca ha raccolto nove punti,frutto di tre vittorie contro Racale,Fasano e Bisceglie, e una sconfittaimmeritata contro la capolistaMonopoli. La zona playoff, di-stante anni luce dopo la primagiornata di ritorno, ora è soloquattro punti più in su. Tre affer-mazioni consecutive, dunque, perandare dalla stalle alle stelle. Pro-tagonista assoluto di questa ri-monta rossoverde è AntonioCresta, attaccante veneto - moli-sano giunto alla corte di Moscadurante la pausa natalizia. Cresta,classe 1976, girovago dei campio-nati di serie D e Eccellenza dimezza Italia, ha iniziato la sta-gione a Racale, dove non ha la-sciato alcun segno tangibile causaun infortunio iniziale e un scarsoutilizzo nell’ultimo scorcio di2011.Antonio, in quattro partite di-sputate con il Copertino, cinquereti che hanno fruttato due vitto-rie pensati contro Racale e Fa-sano. Miglior inizio non poteviaspettarti?“Sinceramente non potevo augu-rarmi esordio migliore in questaavventura copertinese, mi sonoambientato in modo splendido eho trovato una società, un mistere un gruppo di giocatori fantasticie compatti”. Nella partita contro il Racaledoppietta personale che ha frut-

tato una netta vittoria contro ituoi ex compagni. Hai consu-mato la vendetta perfetta?“Nessuna vendetta, ma sicura-mente mi sono tolto qualche sas-solino dalle scarpe. Non sono unfenomeno, per carità, ma nep-pure un brocco come molti vole-vano dipingermi. Purtroppo hodovuto rallentare la preparazioneestiva a causa di un infortunio equesto hai inciso sulle mie presta-zioni”. Il tuo arrivo ha dato peso e inci-sività all’attacco rossoverde, ilche ha comportato la perdita delposto da titolare del beniaminodi casa, Pantaleo Rizzello. Potetecoesistere tu e Rizzello?“Non vedo l’ora di giocare in cop-pia con Pantaleo, per poter far di-ventare l’attacco rossoverde unodei migliori di questo campionato.Io e lui formiamo una coppia di at-taccanti ben assortita che prestofare tremare le difese avversarie”. Racale, Corato, Manfredonia,Noicattaro e Copertino: cinquesquadre in quattro punti per gliultimi due posti playoff disponi-bili. Quale squadra temi di piùper la rincorsa al quinto posto?“Sinceramente il nostro obbiet-tivo principale è conquistare lasalvezza. Una volta raggiunta,penseremo a fare calcoli senzaaver paura di nessun avversario.Ogni domenica dobbiamo pun-tare alla vittoria lavorando sododurante la settimana e mai sotto-valutando alcun avversario”.

Marco Tarsi

L’attaccante del CopertinoAntonio Cresta

COPERTINO

è un Copertino con la Cresta!

Nel mese di gennaio un solopunto in quattro gare: un magrobottino che lascia col fiato so-speso gli appassionati giallorossi.Una situazione complicata percome è maturata. L’ultimo ko in-terno contro il Terlizzi ha lasciatoil segno in modo particolare. Ilfallo di reazione di Napolitano aidanni di un avversario, che ha la-sciato in dieci la Toma, poteva si-curamente essere evitato ecomunque ha compromesso il ri-sultato. Un minuto più tardi ilMaglie ha infatti incassato il goldell’1-2, laddove un risultato po-

sitivo contro i baresi sarebbestato oro colato. Muovere laclassifica e mantenere a distanzai rivali sarebbe stato ancora piùimportante. L’attuale posizionein classifica, che vede i giallorossiimpelagati nel gruppone dellepenultime, è assai preoccupantema non irrimediabile. Tecnici edirigenti avranno il compito dirasserenare l’ambiente. Chiscende in campo dovrà dimo-strare attaccamento alla magliaed essere consapevole che nelcalcio nulla è impossibile. Sa-rebbe anche opportuno tesse-

rare qualche giocatore di qualitàper dare manforte ad un orga-nico incompleto: l’avvento del-l’ex giocatore di Lecce eLanciano, Francesco Giorgetti,potrebbe risultare determinanteper questo finale di campionato.La salvezza diventerebbe tra-guardo utopistico solo se do-vesse prevalere lo scoramento inseno all’intero ambiente. L’orgo-glio e la voglia di lasciare unsegno positivo possono dare lemotivazioni per raggiungere l’o-biettivo finale.

Vincenzo Congedo

MaglieIngaggiatoFrancescoGiorgetti

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GALATINA

Nel Galatina che continua la suamarcia trionfale nel campionatodi Promozione, Saidi Adeshokansi sta confermando come unodegli elementi più importanti deibiancostellati. Nove gol all’attivoper l’attaccante nigeriano, se-condo per realizzazioni nel teamsoltanto al bomber Angelo De Be-nedictis, andato a bersaglio ben24 volte. Saidi è un giramondo e,dopo l’importante esperienzanelle giovanili dell’Inter, ha gio-cato in Svizzera prima di tornarein Italia. L’anno scorso a Sogliano,in una stagione sfortunata a li-vello di collettivo, ha solo dimo-strato un barlume delle sue dotimigliori. Quest’anno invece si stamettendo in luce domenica dopodomenica, dimostrando di es-sere, come del resto tutta la rosagalatinese, giocatore di altra ca-tegoria. Nella partita contro il Ca-rovigno, ad esempio, ha messo asegno due gol, ha servito un as-sist per la rete di De Benedictis eha messo in costante crisi la di-fesa avversaria con i suoi spunti ei suoi dribbling. In particolare, hasfiorato l’eurogol quando, dopoaver saltato tre uomini, è entratoin area, ha dribblato il portiere epurtroppo ha calciato a lato dellaporta sguarnita da posizione de-filata. “Sì, purtroppo il pallone siè allungato un po’. La prossimavolta che mi trovo in quella situa-zione – scherza l’attaccante - socosa devo fare per non tirare alato”. Ed infatti, nel secondotempo Saidi, lanciato da un ispi-ratissimo Cimarelli, ha messo asedere il portiere e ha realizzatoil suo secondo gol dell’incontro. IlCarovigno dunque porta bene

alla punta galatinese, che già al-l’andata realizzò un gol del ge-nere: “Ci fu un assist da metàcampo di Frascaro e in velocità hoscartato il portiere e messo inrete. Forse si tratta della mia mar-catura più bella”.Quest’anno stai trovando grandecontinuità di rendimento nelleprestazioni. Contro il Carovignosei stato forse il migliore incampo.“Innanzitutto sono contento per irisultati della squadra e per le vit-torie. È molto importante per noifare bene. Poi sono contento a li-vello individuale per i gol”.Il distacco dalla seconda in clas-sifica è aumentato, grazie anchealla sconfitta del Gallipoli con loStella Jonica. A questo puntonella gara interna contro il Galli-poli potrete dare il colpo da Ko alcampionato?“Noi dobbiamo pensare a faresempre quello che sappiamofare. Dobbiamo pensare solo anoi e a vincere sul campo controchiunque. Ogni domenica scen-diamo in campo e, se facciamotutto bene, torniamo a casa con itre punti. Questo è l’importante”.Avete anche l’impegno di gio-vedì con il Manduria, fuori casa.All’andata finì 0-0.“Sì, proviamo ad andare là perpassare il turno. Sappiamo chenon è facile. La sfida è in casaloro, ma giocheremo per vin-cere”.L’anno prossimo in Eccellenzacon il Galatina?“Spero di sì, sarebbe bello tor-nare in Eccellenza con questa ma-glia”.

Roberto Martalò

L’attaccante del GalatinaSaidi Adeshokan

(foto Congedo - FIRST)

Adeshokan,freccia all'arcodel Galatina

Dopo venti giornate di campio-nato il Novoli occupa il terz’ul-timo posto della graduatoria. Adun inizio pessimo è comunque se-guito un periodo di crescita, in cuila squadra di Leone ha conse-guito risultati accettabili. “Nelmese di gennaio abbiamo rac-colto tre risultati positivi - com-menta il portiere AmletoAntonica -. Peccato per la scon-fitta maturata a San Vito”. Cre-sciuto nelle giovanili delCasarano, l’estremo difensore haanche indossato le maglie di Ga-latina, Maglie e Copertino.

Giunto al suo quarto anno di filacon i rossoblù, Antonica analizzada leader la situazione. “Con gliarrivi di Rollo, Potì, De Matteis eTommasi la squadra si è moltorinforzata. Son certo che la sal-vezza non sia solo un miraggio. Lanostra posizione in classifica è do-vuta ad un inizio di torneo pocofortunato, anche per via di alcunedecisioni arbitrali discutibili.Siamo comunque una squadramolto unita e che esprime unbuon calcio. Contro la capolistaGalatina, ad esempio, lo abbiamodimostrato perdendo di misura

(0-1 per i biancostellati al “Cezzi”,ndr). Nonostante la difficile situa-zione di classifica il veteranoestremo difensore crede in unasalvezza che prescinda dagli spa-reggi. “Ci salveremo senza pas-sare per i playout - afferma ilportiere -. Dedicherò questo tra-guardo ai tifosi. Il loro apportofino ad oggi non è mai venutomeno. Pioggia, sole o vento, lorosono sempre presenti e ci sosten-gono dal primo all’ultimo minuto.Sono encomiabili”. Intanto dome-nica il Novoli attende il Leporano.

Vincenzo Congedo

NovoliAntonica:“Salvezzaper i tifosi”

Page 19: Capitano Cosmico

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GALLIPOLI

È senza dubbio tra gli attaccanti piùprolifici in circolazione, vive un rap-porto morboso con il gol, tenden-zialmente perfezionista, in campoe fuori con la mentalità del profes-sionista. E’ il ritratto di Cosimo No-bile, al quale mancava di indossareuna maglia prestigiosa come quellagiallorossa del Gallipoli. “Appena ilpresidente mi ha chiamato ho ac-cettato con grande entusiasmo.Questa è una piazza importantis-sima che attira e in cui fare bene èmolto gratificante”. Restiamo sul pezzo, la sconfitta diSan Giorgio riporta bruscamentecon i piedi per terra e ora il di-stacco dal Galatina, arrivato a 7punti, è senza dubbio importante.“Purtroppo è vero, le cinque vitto-rie di fila ci avevano abituato benee sinceramente non ce l’aspetta-vamo di perdere contro la Stella Jo-nica. Adesso dobbiamo sologuardare avanti già partendo dalprossimo impegno contro il Fraga-gnano e poi sotto con il Galatina.Per il primo posto è dura, ma è im-portante anche arrivare secondiper i vantaggi che se ne possono ri-cavare nel corso dei play off”. Il Gallipoli in casa ha avuto un ren-dimento elevatissimo; il percorsolontano dal Bianco non è statosullo stesso piano con cinque vit-torie e altrettante sconfitte. Comecommenti questo dato?“La differenza è netta, visto che ab-biamo perso sempre fuori casa e ciaggiungo anche la partita con il Ga-latina che abbiamo disputato aOtranto. Non so spiegare il perchédi un rendimento così diverso,forse perché siamo una squadragiovane o forse perché fuori c’è unpo’ di timore. Fatto sta che dob-

biamo trovare in fretta la giusta so-luzione”. Il flash più bello di questa sta-gione? “Tutte le vittorie: quando si vincesono sempre contento. E mi piace-rebbe assaporare la soddisfazionedi un successo anche a Galatina”. All’inizio c’era un po’ di scetticismosulla tua compatibilità con Renis,ma i numeri - 26 gol in due - finoad ora vi hanno dato ragione.“Io e Tony (Renis, ndr) siamo dueprime punte e nel vederci giocareinsieme magari qualcuno storcevail naso. Pian piano abbiamo capitoche a turno dobbiamo sacrificarci,uno dei due deve dare una manoal centrocampo e l’altro attaccarela profondità. Ora abbiamo rag-giunto il giusto equilibrio. Ma nonvorrei dimenticare Gianluca Migali,un ragazzo che quando è statochiamato in causa ha sempre fattomolto bene. Mi dispiace che nongiochi con continuità, ma ora perme e Renis è un ottimo momento”. L’anno scorso hai trascinato il Ma-glie superando i venti gol, que-st’anno sono già 14 con ancoramolte gare da giocare: senti di vo-lerti togliere qualche sassolinodalle scarpe nei confronti di ingiu-sti detrattori? “Sì, questo sì. Qualcuno non ha cre-duto in me, ha pensato che fossi giàvecchio e finito. Ho, tutt’altro,molta voglia di fare bene con il Gal-lipoli, ma sono contento di pren-dermi una piccola rivincita con chiin passato non mi ha giudicato al-l’altezza, parlando forse troppopresto. Sto dimostrando che ho an-cora molto da dare e voglio conti-nuare a fare bene”.

Luigi Alemanno

L’attaccante del GallipoliCosimo Nobile(foto bysam.it)

Quando il gol è un’arte...Nobile

Il quarto posto in classifica èormai ben consolidato per il Leve-rano di Castrignanò. La matricolaterribile, dopo il ko interno controla battistrada Galatina, ha conse-guito due vittorie e due pareggi intrasferta su campi ostici quali Ma-ruggio e Mottola. “Se restiamoumili e manteniamo l’atteggia-mento finora avuto - commenta ilportiere Stefano Peluso - i playoffnon possono sfuggirci. Dobbiamoguardarci da squadre attrezzatecome Martano, Otranto e Mot-tola”. Nel corso della stagione, aparte le battute d’arresto con le

corazzate Galatina e Manduria, ilLeverano ha sempre primeggiatoper il gioco espresso. “Le primetre in classifica sono squadre su-periori a tutte le altre. Abbiamovinto contro il Gallipoli, va detto,quando i giallorossi erano in unperiodo poco felice per le assenzedi Nobile e altri elementi impor-tanti. Il Manduria è la squadra piùcompatta ed ha la miglior difesa.Il Galatina è una compagine for-tissima: i nomi parlano da soli.Inoltre ha anche dei ricambi dipari livello. Credo che i bianco-stellati siano i favoriti a questo

punto. Contro di loro ed il Man-duria siamo stati all’altezza dellasituazione, abbiamo perso per viadell’inesperienza”. Da tre anni allacorte del Leverano, Peluso nonnasconde la soddisfazione perquesta lunga militanza. “Questasocietà tiene molto al progettovoluto dal presidente. Ha investitomolto e formato un bel gruppo siaa livello societario che come squa-dra. C’è un mister preparato e ungruppo di ragazzini interessanticome Scioni, Tondo e Iaconisi,tutti del ’94”.

Vincenzo Congedo

LeveranoPeluso:“Umiliverso iplayoff”

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GALATINA

Nel Galatina che continua la suamarcia trionfale nel campionatodi Promozione, Saidi Adeshokansi sta confermando come unodegli elementi più importanti deibiancostellati. Nove gol all’attivoper l’attaccante nigeriano, se-condo per realizzazioni nel teamsoltanto al bomber Angelo De Be-nedictis, andato a bersaglio ben24 volte. Saidi è un giramondo e,dopo l’importante esperienzanelle giovanili dell’Inter, ha gio-cato in Svizzera prima di tornarein Italia. L’anno scorso a Sogliano,in una stagione sfortunata a li-vello di collettivo, ha solo dimo-strato un barlume delle sue dotimigliori. Quest’anno invece si stamettendo in luce domenica dopodomenica, dimostrando di es-sere, come del resto tutta la rosagalatinese, giocatore di altra ca-tegoria. Nella partita contro il Ca-rovigno, ad esempio, ha messo asegno due gol, ha servito un as-sist per la rete di De Benedictis eha messo in costante crisi la di-fesa avversaria con i suoi spunti ei suoi dribbling. In particolare, hasfiorato l’eurogol quando, dopoaver saltato tre uomini, è entratoin area, ha dribblato il portiere epurtroppo ha calciato a lato dellaporta sguarnita da posizione de-filata. “Sì, purtroppo il pallone siè allungato un po’. La prossimavolta che mi trovo in quella situa-zione – scherza l’attaccante - socosa devo fare per non tirare alato”. Ed infatti, nel secondotempo Saidi, lanciato da un ispi-ratissimo Cimarelli, ha messo asedere il portiere e ha realizzatoil suo secondo gol dell’incontro. IlCarovigno dunque porta bene

alla punta galatinese, che già al-l’andata realizzò un gol del ge-nere: “Ci fu un assist da metàcampo di Frascaro e in velocità hoscartato il portiere e messo inrete. Forse si tratta della mia mar-catura più bella”.Quest’anno stai trovando grandecontinuità di rendimento nelleprestazioni. Contro il Carovignosei stato forse il migliore incampo.“Innanzitutto sono contento per irisultati della squadra e per le vit-torie. È molto importante per noifare bene. Poi sono contento a li-vello individuale per i gol”.Il distacco dalla seconda in clas-sifica è aumentato, grazie anchealla sconfitta del Gallipoli con loStella Jonica. A questo puntonella gara interna contro il Galli-poli potrete dare il colpo da Ko alcampionato?“Noi dobbiamo pensare a faresempre quello che sappiamofare. Dobbiamo pensare solo anoi e a vincere sul campo controchiunque. Ogni domenica scen-diamo in campo e, se facciamotutto bene, torniamo a casa con itre punti. Questo è l’importante”.Avete anche l’impegno di gio-vedì con il Manduria, fuori casa.All’andata finì 0-0.“Sì, proviamo ad andare là perpassare il turno. Sappiamo chenon è facile. La sfida è in casaloro, ma giocheremo per vin-cere”.L’anno prossimo in Eccellenzacon il Galatina?“Spero di sì, sarebbe bello tor-nare in Eccellenza con questa ma-glia”.

Roberto Martalò

L’attaccante del GalatinaSaidi Adeshokan

(foto Congedo - FIRST)

Adeshokan,freccia all'arcodel Galatina

Dopo venti giornate di campio-nato il Novoli occupa il terz’ul-timo posto della graduatoria. Adun inizio pessimo è comunque se-guito un periodo di crescita, in cuila squadra di Leone ha conse-guito risultati accettabili. “Nelmese di gennaio abbiamo rac-colto tre risultati positivi - com-menta il portiere AmletoAntonica -. Peccato per la scon-fitta maturata a San Vito”. Cre-sciuto nelle giovanili delCasarano, l’estremo difensore haanche indossato le maglie di Ga-latina, Maglie e Copertino.

Giunto al suo quarto anno di filacon i rossoblù, Antonica analizzada leader la situazione. “Con gliarrivi di Rollo, Potì, De Matteis eTommasi la squadra si è moltorinforzata. Son certo che la sal-vezza non sia solo un miraggio. Lanostra posizione in classifica è do-vuta ad un inizio di torneo pocofortunato, anche per via di alcunedecisioni arbitrali discutibili.Siamo comunque una squadramolto unita e che esprime unbuon calcio. Contro la capolistaGalatina, ad esempio, lo abbiamodimostrato perdendo di misura

(0-1 per i biancostellati al “Cezzi”,ndr). Nonostante la difficile situa-zione di classifica il veteranoestremo difensore crede in unasalvezza che prescinda dagli spa-reggi. “Ci salveremo senza pas-sare per i playout - afferma ilportiere -. Dedicherò questo tra-guardo ai tifosi. Il loro apportofino ad oggi non è mai venutomeno. Pioggia, sole o vento, lorosono sempre presenti e ci sosten-gono dal primo all’ultimo minuto.Sono encomiabili”. Intanto dome-nica il Novoli attende il Leporano.

Vincenzo Congedo

NovoliAntonica:“Salvezzaper i tifosi”

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Il Surbo si ritira dal torneo di Prima Catego-ria: questa la volontà della proprietà surbinain contrasto con la Federazione. Appare irre-vocabile la decisione del patron FiorenzoCarlà che annuncia, non appena sancita laradiazione, battaglie legali nei confronti dellaFederazione stessa e dell’arbitro di Surbo-Francavilla, reo a suo dire di aver riportato inreferto notizie non corrispondenti al vero altermine della suddetta gara. Per tale motivonon si è disputata Surbo-Veglie nel turno ap-pena trascorso. Si assisterà pertanto ad un campionato fal-sato: le squadre che d’ora in avanti, come dacalendario, avrebbero dovuto affrontare ilSurbo, beneficeranno del 3-0 a tavolino;mentre i risultati ottenuti in precedenza dalSurbo restano acquisiti e non andranno amodificare la classifica in essere. Graduatoriache vede il Francavilla veleggiare in primaposizione con nove punti di vantaggio sulCellino, compagine che sembra aver cedutodefinitivamente il passo dopo il ko nelloscontro diretto contro gli uomini di Paradisi.Latias, Veglie (virtualmente secondo non ap-pena saranno assegnati i tre punti dal giudicesportivo) e Galatone completano il lottodella squadre che attualmente giochereb-bero i playoff. Campi e Scorrano a quota 29, Ruffano 28,Mesagne 27 sono tranquille nella zona me-diana della classifica. Con il Surbo che abreve sarà estromesso dal torneo, le ultimequattro disputeranno i playout: in questomomento li eviterebbe il Parabita a quota 23e in ripresa viste le ultime apparizioni. La ProLeverano, invece, che domenicalmente in-cassa numerosi gol, conseguirebbe addiritturail premio di disputarli. Negli spareggi per non retrocedere, oggi,anche Paradiso Brindisi, Tiggiano, Taviano(che ritrova il successo grazie ai gol di Spadae Casciaro) e Uggiano, battuto con un sonoro4-1 nel turno appena conclusosi proprio dalTiggiano.

Graziano Congedo

15^ GIORNATALATIAS - P. BRINdISI 2-1MESAGNE - RUFFANO 2-2PARABITA - VEGLIE 1-2PRO LEVERANO - CELLINO 0-12SURBO - SCORRANO 0-2TAVIANO - GALATONE 0-1TIGGIANO - CAMPI 0-3UGGIANO - FRANCAVILLA 0-116^ GIORNATAFRANCAVILLA - RUFFANO 3-0MESAGNE - SCORRANO 6-1PARABITA - CAMPI 0-0PRO LEVERANO - GALATONE 0-5SURBO - CELLINO 0-0TAVIANO - VEGLIE 3-4TIGGIANO - P. BRINdISI 1-1UGGIANO - LATIAS 0-217^ GIORNATACAMPI - TAVIANO 1-0CELLINO - MESAGNE 0-0GALATONE - SURBO 1-0LATIAS - TIGGIANO 3-1P. BRINdISI - PARABITA 0-2RUFFANO - UGGIANO 4-0SCORRANO - FRANCAVILLA 1-2VEGLIE - PRO LEVERANO 7-118^ GIORNATAFRANCAVILLA - CELLINO 1-0MESAGNE - GALATONE 1-0PARABITA - LATIAS 2-1PRO LEVERANO - CAMPI 0-8RUFFANO - SCORRANO 1-1SURBO - VEGLIE N.d.TAVIANO - P. BRINdISI 2-1TIGGIANO - UGGIANO 4-1

PRIMA CATEGORIA

Francavilla fuggeCellino non tieneSurbo si ritira

Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

FRANCAVILLA 45 18 14 3 1 43 5

CELLINO 35 18 11 2 5 41 18

LATIAS 34 18 10 4 4 32 17

VEGLIE 32 17 10 2 5 33 25

GALATONE 31 18 9 4 5 25 15

CAMPI 29 18 8 5 5 28 18

SCORRANO 29 18 9 2 7 21 22

RUFFANO 28 18 8 4 6 26 19

MESAGNE 27 18 6 9 3 31 23

PARABITA 23 18 5 8 5 17 14

SURBO 22 17 6 4 7 20 20

P. BRINdISI 22 18 6 4 8 22 19

TIGGIANO 14 18 3 5 10 16 30

TAVIANO 13 18 3 4 11 22 37

UGGIANO 9 18 2 3 13 22 33

PRO LEVERANO (-1) 3 18 1 1 16 7 91

ANGELO - Via Chiusa, 45Tel. 0836.541070Cell. 338.9578310

ENZO - Via Bologna, 7Tel. 0836.541886Cell. 328.6810020

[email protected]

PITTURAZIONI - CARTONGESSOIMPERMEABILIZZAZIONI

Page 21: Capitano Cosmico

21

ARTI MARZIALI

Tradizione e cultura sportiva nelSalento, terra in cui molti ragazzihanno scelto le arti marziali percoadiuvare gli impegni scolasticiad un impegno ricreativo ed ac-crescitivo da un punto di vistasportivo e mentale: trattasi deltaekwondo, arte marziale olim-pica di matrice coreana che affa-scina i giovanissimi atleti per lesue armoniose e spettacolarimovenze in volo e per le possibi-lità che offre sul piano agoni-stico, essendo sport di interessemondiale in quanto incluso nellediscipline ufficiali olimpiche.“Il taekwondo e’ inserito in tutti igruppi sportivi militari (esercito,polizia, carabinieri) – esordisce ilmaestro Pizzolante - che assu-mono nei propri ranghi i giovanitalenti provenienti dalle scuoleitaliane. La proposta alla praticadi questa disciplina è centratasull’implementazione della con-centrazione , la conoscenza delproprio corpo, la consapevolezzadei propri limiti, ma anche delleproprie abilità ed il superamentodei limiti cognitivi legati alla per-cezione della non riuscita nelleperformance sportiva”.Il taekwondo è una tecnica di di-fesa volta alla non violenza, bensìall’ efficacia delle proprie tecni-che. “Il rispetto per gli altri e perse stessi, in quanto portatori di

principi di spessore etico, - pro-segue il maestro - funge dasfondo ad una tecnica da com-battimento che - attraverso l‘uti-lizzo principale ma non esclusivodei calci a tutte le altezze - con-sente di neutralizzare gli attacchidegli avversari sfruttando velo-cità, tecnica e precisione”.La scuola galatinese vanta nume-rosi campioni italiani che in que-sti anni hanno dato voce al loroimpegno attraverso medaglieimportanti. Basti ricordare al ri-guardo per il 2011 i nomi diBaldo Sabrina , Scalese Gianluigi,Veronica Stanislao, Fiorelli Ales-sandro, Palamà Alessio e Nuz-zaci Vanessa. La Puglia e’ unaregione che in Italia vanta un nu-mero di atleti di livello mondiale,nonché un comitato regionale(presieduto dal maestro Giu-seppe Perulli ) attivo e proposi-tivo che spesso - attraversoraduni e tornei internazionali -costruisce strumenti per agevo-lare la nascita di giovanissimi ta-lenti. Il comitato può contare sutecnici esperti e qualificati comeil tecnico dei cadetti Pizzolante, ilcoach per gli junior e della na-zionale Roberto Baglivo e per isenior il maestro Danisi. “Molti ipugliesi che hanno partecipatoalle Olimpiadi, tra cui la lecceseCastrignanò e i brindisini Mol-fetta e Calabrese. Molti altrihanno ottenuto medaglie presti-giose in competizioni mondialied europee. Si spera che altriatleti – conclude Pizzolante –raggiungano presto traguardi diprestigio. Sarebbe appagante invirtù del lavoro svolto da noi tec-nici e dal comitato”. (G.C.)

Taekwondo a Galatina tra sport e cultura: team Pizzolante portatore di valori

Il maestro galatinese Giuseppe Pizzolante

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Il Surbo si ritira dal torneo di Prima Catego-ria: questa la volontà della proprietà surbinain contrasto con la Federazione. Appare irre-vocabile la decisione del patron FiorenzoCarlà che annuncia, non appena sancita laradiazione, battaglie legali nei confronti dellaFederazione stessa e dell’arbitro di Surbo-Francavilla, reo a suo dire di aver riportato inreferto notizie non corrispondenti al vero altermine della suddetta gara. Per tale motivonon si è disputata Surbo-Veglie nel turno ap-pena trascorso. Si assisterà pertanto ad un campionato fal-sato: le squadre che d’ora in avanti, come dacalendario, avrebbero dovuto affrontare ilSurbo, beneficeranno del 3-0 a tavolino;mentre i risultati ottenuti in precedenza dalSurbo restano acquisiti e non andranno amodificare la classifica in essere. Graduatoriache vede il Francavilla veleggiare in primaposizione con nove punti di vantaggio sulCellino, compagine che sembra aver cedutodefinitivamente il passo dopo il ko nelloscontro diretto contro gli uomini di Paradisi.Latias, Veglie (virtualmente secondo non ap-pena saranno assegnati i tre punti dal giudicesportivo) e Galatone completano il lottodella squadre che attualmente giochereb-bero i playoff. Campi e Scorrano a quota 29, Ruffano 28,Mesagne 27 sono tranquille nella zona me-diana della classifica. Con il Surbo che abreve sarà estromesso dal torneo, le ultimequattro disputeranno i playout: in questomomento li eviterebbe il Parabita a quota 23e in ripresa viste le ultime apparizioni. La ProLeverano, invece, che domenicalmente in-cassa numerosi gol, conseguirebbe addiritturail premio di disputarli. Negli spareggi per non retrocedere, oggi,anche Paradiso Brindisi, Tiggiano, Taviano(che ritrova il successo grazie ai gol di Spadae Casciaro) e Uggiano, battuto con un sonoro4-1 nel turno appena conclusosi proprio dalTiggiano.

Graziano Congedo

15^ GIORNATALATIAS - P. BRINdISI 2-1MESAGNE - RUFFANO 2-2PARABITA - VEGLIE 1-2PRO LEVERANO - CELLINO 0-12SURBO - SCORRANO 0-2TAVIANO - GALATONE 0-1TIGGIANO - CAMPI 0-3UGGIANO - FRANCAVILLA 0-116^ GIORNATAFRANCAVILLA - RUFFANO 3-0MESAGNE - SCORRANO 6-1PARABITA - CAMPI 0-0PRO LEVERANO - GALATONE 0-5SURBO - CELLINO 0-0TAVIANO - VEGLIE 3-4TIGGIANO - P. BRINdISI 1-1UGGIANO - LATIAS 0-217^ GIORNATACAMPI - TAVIANO 1-0CELLINO - MESAGNE 0-0GALATONE - SURBO 1-0LATIAS - TIGGIANO 3-1P. BRINdISI - PARABITA 0-2RUFFANO - UGGIANO 4-0SCORRANO - FRANCAVILLA 1-2VEGLIE - PRO LEVERANO 7-118^ GIORNATAFRANCAVILLA - CELLINO 1-0MESAGNE - GALATONE 1-0PARABITA - LATIAS 2-1PRO LEVERANO - CAMPI 0-8RUFFANO - SCORRANO 1-1SURBO - VEGLIE N.d.TAVIANO - P. BRINdISI 2-1TIGGIANO - UGGIANO 4-1

PRIMA CATEGORIA

Francavilla fuggeCellino non tieneSurbo si ritira

Classifica Punti Gare Vinte Nulle Perse G.F. G.S.

FRANCAVILLA 45 18 14 3 1 43 5

CELLINO 35 18 11 2 5 41 18

LATIAS 34 18 10 4 4 32 17

VEGLIE 32 17 10 2 5 33 25

GALATONE 31 18 9 4 5 25 15

CAMPI 29 18 8 5 5 28 18

SCORRANO 29 18 9 2 7 21 22

RUFFANO 28 18 8 4 6 26 19

MESAGNE 27 18 6 9 3 31 23

PARABITA 23 18 5 8 5 17 14

SURBO 22 17 6 4 7 20 20

P. BRINdISI 22 18 6 4 8 22 19

TIGGIANO 14 18 3 5 10 16 30

TAVIANO 13 18 3 4 11 22 37

UGGIANO 9 18 2 3 13 22 33

PRO LEVERANO (-1) 3 18 1 1 16 7 91

ANGELO - Via Chiusa, 45Tel. 0836.541070Cell. 338.9578310

ENZO - Via Bologna, 7Tel. 0836.541886Cell. 328.6810020

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Page 22: Capitano Cosmico

Dopo aver vinto alla grande ilCampionato Di Serie D, il Cutro-fiano titolato “Piazza di Spagna” sipresenta ai nastri di partenza conle principali atlete dell’anno pre-cedente (la palleggiatrice SarahMauro, le laterali Laura Pendenzae Silvia De Paolis, le centrali Marta

Baglivo e Noemi Polimeno, l’op-posta Silvia Parisi, il libero PatriziaVillani) e l’aggiunta di altre di ca-tegoria superiore quali: le lateraliLoredana Corvino e Manuela Ca-farella, la palleggiatrice Laura Ca-racuta, l’opposta Paola Faloia e lacentrale Rossella Pellico. L’allena-

tore scelto è Giuseppe Marino(decano di campionati superiori)con l’aiuto dell’intramontabileLuigi Polimeno. Lusinghiero il Consuntivo di metàcampionato (14 gare): vittorienette: 7; vittorie al tie-break : 2;sconfitte al tie-break: 1; sconfitte

nette: 4.In questa prima parte di campio-nato forse ci si aspettava qualcosain più, ma alcuni infortuni alleatlete più significative e qualcheritardo di forma di altre, hannodato vita a risultati altalenanti. Farabbia aver perso punti con com-pagini più modeste, anche se di-mostratesi molto più ordinate neifondamentali.La dirigenza si aspettava di più datutte le atlete, nonostante ciò è ri-masta vicina alla squadra ondestimolarla ed aiutarla a ritrovarecomunque risultati migliori. Rice-zione carente, seppur in migliora-mento; difesa non ancora sicura;l’attacco dalle bande micidiale(quando le titolari sono in forma);il centro più sicuro nei muri, mameno incisivo negli attacchi.Croce e delizia della formazionecutrofianese, comunque in cre-scita nelle ultime uscite. L’obiet-tivo a questo punto è agguantareuna delle posizioni in graduatorianecessarie per disputare i play-off.E’ importante sottolineare la nu-trita presenza di pubblico nellegare casalinghe che comincia a ri-cordare i fasti della Serie A2 Ma-schile.

Giuseppe Vergine

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PALLAVOLO FEMMINILE

Secondo Albert Einstein “non possiamopretendere che le cose cambino, se con-tinuiamo a fare le stesse cose. La crisi èla più grande benedizione per le per-sone e le nazioni, perché la crisi portaprogressi. La creatività nasce dall’ango-scia come il giorno nasce dalla notteoscura. E’ nella crisi che sorge l’inven-tiva, le scoperte e le grandi strategie. Chisupera la crisi supera se stesso senza es-sere ‘superato’”. Chi attribuisce alla crisii propri fallimenti e difficoltà, violenta ilsuo stesso talento e dà più valore ai pro-blemi che alle soluzioni. La vera crisi, èla crisi dell’incompetenza. L’inconve-niente delle persone e delle nazioni è lapigrizia nel cercare soluzioni e vie diuscita. Senza crisi non ci sono sfide,senza sfide la vita è una routine, unalenta agonia. Senza crisi non c’è merito.E’ nella crisi che emerge il meglio diognuno, perché senza crisi tutti i ventisono solo lievi brezze. Parlare di crisi si-gnifica incrementarla, e tacere nella crisiè esaltare il conformismo. Invece, lavo-riamo duro. Finiamola una volta pertutte con l’unica crisi pericolosa, che èla tragedia di non voler lottare per su-perarla. Avere l’intuizione giusta, la clas-sica “lampadina” che si accende nel

momento in cui bisogna risolvere unproblema, è un qualcosa che tutti noiabbiamo sperimentato. Ogni personaha la capacità di inventare qualcosa dinuovo ed assolutamente originale, diavere un’idea geniale che possa essereredditizia e utile a se stesso e agli altri.Naturalmente, per creare qualcosa cheabbia successo, è indispensabile stimo-lare nella maniera più corretta la propriacreatività, ossia la capacità del cervelloumano di selezionare l’idea giusta traquelle che vengono elaborate continua-mente. Ci sono persone che hanno unacreatività più spiccata, e che riescono adosservare la realtà con occhi diversi, in-ventando oggetti o metodi che riesconoa facilitare la vita di ogni giorno, o anchesolo a renderla più divertente. Per in-ventare qualcosa di innovativo è neces-sario conoscere bene una determinataquestione e studiarla fin nei dettagli. Ingenere, si riesce a creare qualcosa dinuovo restando nell’ambito delle pro-prie competenze utilizzando il propriopatrimonio conoscitivo. E’ importante,cioè, puntare non troppo in alto, ma di-ventare attenti osservatori della realtàche ci circonda. Un esempio? Una colfpotrebbe mettere a punto un’idea per

migliorare l’impiego di un prodotto perl’igiene della casa o inventare un nuovometodo per rendere più agevoli le puli-zie domestiche! Le dottrine socio-economiche descri-vono l’intuizione o illuminazione con untermine anglosassone: INSIGHT che staa indicare quel processo che porta allasoluzione improvvisa di un problema at-traverso la configurazione dello stessonella sua globalità; a tutti noi sarà capi-tato di avere il cosiddetto “lampo digenio” che ci permette di uscire da unacriticità. A mio avviso la formula magicadell’ingegno deve contenere tre ingre-dienti essenziali: l’arte di arrangiarsi, ilpossedere idee creative e la capacità diinventare. Partire dalla propria perso-nale esperienza è il modo migliore perstimolare la creatività e trovare solu-zioni ingegnose. Altro elemento digrande importanza è individuare ciò dicui la gente ha bisogno ma che non èancora disponibile sul mercato. In que-sto particolare momento di crisi è di-ventato difficile trovare un impiego. Mala crisi economica stimola l’ingegno deiragazzi ad inventarsi nuovi mestieri persbarcare il lunario. Tra le professioni piùinsolite ci sono i “madonnari” (artisti di

strada che dipingono soggetti sacri suimarciapiedi o nelle piazze), le statue vi-venti (che restano immobili per orenelle piazze o nelle strade centrali dellecittà), i “recuperatori di discotecari”(giovani che si offrono di riaccompa-gnare a casa chi ha ecceduto nel bere indiscoteca e non può mettersi alla guida),dog sitter (che accudiscono cani o altrianimali domestici in assenza dei pa-droni). L’arte dell’arrangiarsi, che è tipicadi noi italiani, fa da stimolo alla creati-vità per inventarsi soluzioni semprenuove ed efficaci. Il cervello è un or-gano che va mantenuto sempre effi-ciente affinchè possa elaborare ideenuove e vincenti. Ecco qualche accorgi-mento per mantenerlo in attività. 1) Uti-lizzare un linguaggio ricco di vocabolinuovi e sempre diversi: serve a spezzarela solita routine delle conversazioni quo-tidiane; 2) Evitare la pigrizia mentale dichi ragiona attraverso luoghi comuni estereotipi; 3) Leggere il più possibile, an-notando in un quaderno le frasi e le ri-flessioni che più colpiscono; 4) Teneresempre viva la propria curiosità am-pliando l’orizzonte delle proprie vedute.

Pier Luigi Giannachi

Il bisogno aguzza l’ingegno

Nasce la stella Piazza di Spagna-Cutrofiano

Page 23: Capitano Cosmico

Dopo aver vinto alla grande ilCampionato Di Serie D, il Cutro-fiano titolato “Piazza di Spagna” sipresenta ai nastri di partenza conle principali atlete dell’anno pre-cedente (la palleggiatrice SarahMauro, le laterali Laura Pendenzae Silvia De Paolis, le centrali Marta

Baglivo e Noemi Polimeno, l’op-posta Silvia Parisi, il libero PatriziaVillani) e l’aggiunta di altre di ca-tegoria superiore quali: le lateraliLoredana Corvino e Manuela Ca-farella, la palleggiatrice Laura Ca-racuta, l’opposta Paola Faloia e lacentrale Rossella Pellico. L’allena-

tore scelto è Giuseppe Marino(decano di campionati superiori)con l’aiuto dell’intramontabileLuigi Polimeno. Lusinghiero il Consuntivo di metàcampionato (14 gare): vittorienette: 7; vittorie al tie-break : 2;sconfitte al tie-break: 1; sconfitte

nette: 4.In questa prima parte di campio-nato forse ci si aspettava qualcosain più, ma alcuni infortuni alleatlete più significative e qualcheritardo di forma di altre, hannodato vita a risultati altalenanti. Farabbia aver perso punti con com-pagini più modeste, anche se di-mostratesi molto più ordinate neifondamentali.La dirigenza si aspettava di più datutte le atlete, nonostante ciò è ri-masta vicina alla squadra ondestimolarla ed aiutarla a ritrovarecomunque risultati migliori. Rice-zione carente, seppur in migliora-mento; difesa non ancora sicura;l’attacco dalle bande micidiale(quando le titolari sono in forma);il centro più sicuro nei muri, mameno incisivo negli attacchi.Croce e delizia della formazionecutrofianese, comunque in cre-scita nelle ultime uscite. L’obiet-tivo a questo punto è agguantareuna delle posizioni in graduatorianecessarie per disputare i play-off.E’ importante sottolineare la nu-trita presenza di pubblico nellegare casalinghe che comincia a ri-cordare i fasti della Serie A2 Ma-schile.

Giuseppe Vergine

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PALLAVOLO FEMMINILE

Secondo Albert Einstein “non possiamopretendere che le cose cambino, se con-tinuiamo a fare le stesse cose. La crisi èla più grande benedizione per le per-sone e le nazioni, perché la crisi portaprogressi. La creatività nasce dall’ango-scia come il giorno nasce dalla notteoscura. E’ nella crisi che sorge l’inven-tiva, le scoperte e le grandi strategie. Chisupera la crisi supera se stesso senza es-sere ‘superato’”. Chi attribuisce alla crisii propri fallimenti e difficoltà, violenta ilsuo stesso talento e dà più valore ai pro-blemi che alle soluzioni. La vera crisi, èla crisi dell’incompetenza. L’inconve-niente delle persone e delle nazioni è lapigrizia nel cercare soluzioni e vie diuscita. Senza crisi non ci sono sfide,senza sfide la vita è una routine, unalenta agonia. Senza crisi non c’è merito.E’ nella crisi che emerge il meglio diognuno, perché senza crisi tutti i ventisono solo lievi brezze. Parlare di crisi si-gnifica incrementarla, e tacere nella crisiè esaltare il conformismo. Invece, lavo-riamo duro. Finiamola una volta pertutte con l’unica crisi pericolosa, che èla tragedia di non voler lottare per su-perarla. Avere l’intuizione giusta, la clas-sica “lampadina” che si accende nel

momento in cui bisogna risolvere unproblema, è un qualcosa che tutti noiabbiamo sperimentato. Ogni personaha la capacità di inventare qualcosa dinuovo ed assolutamente originale, diavere un’idea geniale che possa essereredditizia e utile a se stesso e agli altri.Naturalmente, per creare qualcosa cheabbia successo, è indispensabile stimo-lare nella maniera più corretta la propriacreatività, ossia la capacità del cervelloumano di selezionare l’idea giusta traquelle che vengono elaborate continua-mente. Ci sono persone che hanno unacreatività più spiccata, e che riescono adosservare la realtà con occhi diversi, in-ventando oggetti o metodi che riesconoa facilitare la vita di ogni giorno, o anchesolo a renderla più divertente. Per in-ventare qualcosa di innovativo è neces-sario conoscere bene una determinataquestione e studiarla fin nei dettagli. Ingenere, si riesce a creare qualcosa dinuovo restando nell’ambito delle pro-prie competenze utilizzando il propriopatrimonio conoscitivo. E’ importante,cioè, puntare non troppo in alto, ma di-ventare attenti osservatori della realtàche ci circonda. Un esempio? Una colfpotrebbe mettere a punto un’idea per

migliorare l’impiego di un prodotto perl’igiene della casa o inventare un nuovometodo per rendere più agevoli le puli-zie domestiche! Le dottrine socio-economiche descri-vono l’intuizione o illuminazione con untermine anglosassone: INSIGHT che staa indicare quel processo che porta allasoluzione improvvisa di un problema at-traverso la configurazione dello stessonella sua globalità; a tutti noi sarà capi-tato di avere il cosiddetto “lampo digenio” che ci permette di uscire da unacriticità. A mio avviso la formula magicadell’ingegno deve contenere tre ingre-dienti essenziali: l’arte di arrangiarsi, ilpossedere idee creative e la capacità diinventare. Partire dalla propria perso-nale esperienza è il modo migliore perstimolare la creatività e trovare solu-zioni ingegnose. Altro elemento digrande importanza è individuare ciò dicui la gente ha bisogno ma che non èancora disponibile sul mercato. In que-sto particolare momento di crisi è di-ventato difficile trovare un impiego. Mala crisi economica stimola l’ingegno deiragazzi ad inventarsi nuovi mestieri persbarcare il lunario. Tra le professioni piùinsolite ci sono i “madonnari” (artisti di

strada che dipingono soggetti sacri suimarciapiedi o nelle piazze), le statue vi-venti (che restano immobili per orenelle piazze o nelle strade centrali dellecittà), i “recuperatori di discotecari”(giovani che si offrono di riaccompa-gnare a casa chi ha ecceduto nel bere indiscoteca e non può mettersi alla guida),dog sitter (che accudiscono cani o altrianimali domestici in assenza dei pa-droni). L’arte dell’arrangiarsi, che è tipicadi noi italiani, fa da stimolo alla creati-vità per inventarsi soluzioni semprenuove ed efficaci. Il cervello è un or-gano che va mantenuto sempre effi-ciente affinchè possa elaborare ideenuove e vincenti. Ecco qualche accorgi-mento per mantenerlo in attività. 1) Uti-lizzare un linguaggio ricco di vocabolinuovi e sempre diversi: serve a spezzarela solita routine delle conversazioni quo-tidiane; 2) Evitare la pigrizia mentale dichi ragiona attraverso luoghi comuni estereotipi; 3) Leggere il più possibile, an-notando in un quaderno le frasi e le ri-flessioni che più colpiscono; 4) Teneresempre viva la propria curiosità am-pliando l’orizzonte delle proprie vedute.

Pier Luigi Giannachi

Il bisogno aguzza l’ingegno

Nasce la stella Piazza di Spagna-Cutrofiano

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