Cap 1- Scacco Alle Bugie

5/8/2018 Cap 1- Scacco Alle Bugie - slidepdf.com

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Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook

VALTER ROMANI

Capitolo 1 estratto da:

SCACCO ALLE BUGIE

Come Scovare le Bugie, Smascherare

Chi Mente e Limitare i Danni

http://www.autostima.net/raccomanda/scacco-alle-bugie/




Titolo“SCACCO ALLE BUGIE”

Autore

Valter Romani

Editore

Bruno Editore

Sito internet

www.Autostima.net

ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al finedi un riconoscimento in caso di pirateria. Tutti i diritti sonoriservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro puòessere riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scrittadell’Autore e dell’Editore. È espressamente vietato

trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né

per denaro né a titolo gratuito. Le strategie riportate in questo libro sono frutto dianni di studi e specializzazioni, quindi non è garantito il raggiungimento deimedesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume pienaresponsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasiforma di esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituiscealcun tipo di trattamento medico o psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza diavere dei problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai affidarti a un appropriatotrattamento medico.

http://www.autostima.net/





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Sommario

Introduzione pag. 5

Giorno 1: Come acquisire consapevolezza della bugia pag. 13

Giorno 2: Come capire le origini delle bugie pag. 44

Giorno 3: Come comprendere l’azione dell’inconscio pag. 88

Giorno 4: Come leggere le bugie nello sguardo pag. 120

Giorno 5: Come leggere le alterazioni della fisiologia pag. 154

Giorno 6: Come leggere le bugie nascoste nel parlato pag. 201

Giorno 7: Come persuadere il bugiardo a confessare pag. 251Conclusione pag. 337

Appendice: Proverbi sulle bugie pag. 341




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Introduzione

Ho scritto questo libro con lo scopo di metterti a disposizione

quanto ho imparato in sedici anni di studio della comunicazione e

di quarantatre anni di pratica, dal mio primo ba ba ba, ad oggi,

dopo migliaia di contatti interpersonali singoli e di gruppo, tra

amici e colleghi di lavoro, ludici e professionali.

Devo ringraziare il fato di avermi dato occasione di incontrare nel

mare di internet il sito di Autostima.net che mi ha stimolato lavoglia di condividere con voi questa mia esperienza e chissà… se

questo libro vi insegnerà anche solo la metà di quello che penso,

magari sarò stimolato a scriverne altri.

Se andiamo in fondo alla cosa la bugia non è un fenomenoproprio episodico. Viviamo in una società così abituata a

modificare l’informazione che, quando questo avviene, neanche

più ce ne accorgiamo, sia che ne siamo vittime sia che ne siamo

attori.






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In un mondo in cui le relazioni interpersonali sono sempre piùimportanti, in cui il mondo dell’apparire è diventato più

importante di quello dell’essere, diventa fondamentale acquisire

la padronanza nella conoscenza necessaria a leggere gli indizi

della menzogna.

In questo viaggio che faremo insieme ti condurrò alla scoperta di

tutto ciò che riguarda la bugia: la sua evoluzione, la sua funzione,

le tecniche per individuarne gli indizi e per averne conferma

tramite gli strumenti con cui potrai migliorare le tue capacità di

persuasione utili per ottenere una bella confessione dal bugiardo

di turno. Sarà un’esplorazione di un mondo la cui conoscenza ti

darà enormi vantaggi negli affari, nelle relazioni sentimentali,

nella crescita dei figli, con gli amici e con il mondo intero.

L’invito che ti faccio è quello di non limitarti a leggere questo

libro per soddisfare la tua curiosità, ma di farne un manuale dautilizzare come riferimento per fare pratica nell’esercizio delle

tecniche di riconoscimento degli indizi di mendacia e delle

tecniche per ottenere la collaborazione dell’interlocutore




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nell’arduo lavoro di avvicinamento alla verità. Per il bene tuo edel tuo bugiardo, se è una persona a cui tieni.

Prima di cominciare voglio quindi augurarti di provare grande

curiosità verso il tema che andiamo ad affrontare, affinché nasca

in te la passione necessaria a costruire solide basi per la tuamotivazione ad acquisire l’eccellenza in quello che ti insegnerò.

Vorrei che imparassi ad utilizzare saggiamente questi strumenti

allo scopo di rendere la vita più gradita a te e a chi ti sta intorno.

L’utilizzo efficace degli strumenti e delle conoscenze racchiuse in

questo manuale rappresentano un’arma potente. Sta a te farne un

uso saggio, basato soprattutto sulla voglia di aiutare gli altri a

liberarsi dei comportamenti inutilmente mendaci. Mi

dispiacerebbe sapere un giorno che hai deciso di farne solo un

utilizzo distruttivo dei tuoi rapporti, solo al fine di trovare una

mera soddisfazione momentanea.

Intanto ti do un consiglio importante. Non divulgare quello che

imparerai da questo libro, creeresti solo una grande diffidenza

intorno a te e daresti agli altri ulteriori motivi di chiudersi




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ermeticamente a riccio. È difficile indurre a collaborare il tuointerlocutore bugiardo quando questi si sente in netta inferiorità

nei tuoi confronti.

Se penserai di voler condividere con me qualche tua esperienza

puoi farlo in ogni momento scrivendo a [email protected],sarò ben lieto di ascoltarti e darti un consiglio sull’applicazione

delle tecniche che imparerai da questo manuale. In questo modo il

mio contributo e quello di Autostima.net alla tua crescita potrà

continuare oltre la lettura di questo ebook.

Se ti fa piacere approfondire la nostra conoscenza puoi altresì

visitare il mio sito www.scaccoallebugie.com.

Istruzioni per l’uso di questo manuale

Allo scopo di farti comprendere quello che puoi ottenere dalla

vita, voglio in questa introduzione farti capire che in questomomento, davanti a questo libro, hai l’occasione di dimostrare a

te stesso qualcosa che va oltre l’obiettivo che ti ha spinto a

comprarlo.

mailto:[email protected]

mailto:[email protected]




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Ti voglio dare la possibilità, almeno una volta nella vita (o unavolta in più se già eccelli in qualcosa) di diventare maestro in

un’arte. Di dimostrare a te stesso che sei capace di ottenerlo. Hai

quindi l’opportunità di cimentarti nell’arte del lie-detecting

(rilevamento delle bugie) non solo con l’obiettivo di diventarne

maestro, ma anche con il secondo fine di imparare quella che sichiama “l’arte del rimodellamento dell’eccellenza”.

Una volta acquisita questa capacità, nella vita potrai cimentarti

nel raggiungimento dell’eccellenza di qualunque cosa vorrai. A

tale scopo, prima di cominciare, ti voglio spiegare quali sono gli

step per arrivare alla maestria e in che modo questo libro ti aiuterà

a raggiungerla.

L’acquisizione della maestria in qualunque ambito richiede:

1) consapevolezza del tuo obiettivo (cosa vuoi);

2) una forte motivazione (perché lo vuoi);3) le giuste strategie (come pensi di raggiungerla);

4) una guida: un maestro, un corso o un libro (chi ti insegna);

5) determinazione per dare avvio al processo (quando = ora);




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6) grande volontà di applicarti una volta iniziato il percorso(impegno);

7) perseveranza per riuscire ad assorbire la conoscenza

(tempo).

Se hai comprato questo libro presumo che sai cosa cerchi eperché. Probabilmente nella vita sei stanco di subire gli

atteggiamenti irresponsabili di persone bugiarde a cui magari vuoi

anche bene. Forse in questo momento ti stai dicendo che è solo

per curiosità. Non importa, l’opportunità che ti si offre non

cambia.

È probabilmente cercando strategie e modi per risolvere il tuo

problema che ti sei imbattuto in questo libro o forse è di nuovo la

curiosità che ti ha spinto. Ma se è così, cosa c’è dietro la tua

curiosità? Non c’è forse la voglia di acquisire una maggiore

capacità di controllo nella tua vita?

Se eri anche consapevole del fatto che ti serviva una guida, un

coach, complimenti! La tua consapevolezza comincia a

sorprendermi.




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Forse non pensavi che a questo punto qualcuno, in questo caso ioche ho scritto questo libro, ti sfidasse. E allora perché no? Accetta

questa sfida, non te ne pentirai.

Io ti prometto questo: se accetterai di raccogliere questa sfida, io

ti garantisco il successo e nel corso della lettura di questo libro telo dimostrerò. Ho condensato in queste pagine informazioni che

non troverai in nessun altro libro e a questo ho aggiunto la mia

esperienza, che come vedrai, spazia veramente in molti campi

(sono un curiosone di natura).

In questo libro c’è scritto tutto ciò che in qualunque modo possa

essere connesso con la bugia. Non sottovalutare niente di quanto

incontrerai tra queste pagine: vedrai che ti servirà prima o poi

nella vita.

Ti raccomando, soprattutto, gli esercizi. Non li sottovalutareperché la maestria viene soprattutto dalla pratica.

In ogni caso non ti preoccupare: ti accompagnerò passo passo,

non lasceremo nulla al caso. Voglio che tu vinca la tua sfida. Io so




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e TU lo sai meglio di me che ci vuole IMPEGNO. Ma sappiamoanche che TU possiedi la capacità di impegnarti in quello che

credi, nella vita hai dato ampie dimostrazioni di questo. Allo

stesso modo sai che ci vuole DETERMINAZIONE. Ma tu sai

essere determinato quanto basta per vincere le sfide importanti e

anche questo lo hai dimostrato tante volte in passato.

Forse ti mancano le GIUSTE STRATEGIE per eccellere in

questa arte. Ma comprando questo libro hai risolto anche la prima

parte di questo quesito.

Aggiungendo la preziosa esperienza che maturerai personalmente

applicando gli strumenti che ti sto per dare, la tua maestria sarà

unica. Affidati allora con fiducia. Vinciamo insieme questa sfida.

Tieni duro e dimostra a te stesso quello che vali.

Buon lavoro!Valter Romani




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GIORNO 1Come acquisire consapevolezza della bugia

La miglior palestra? La vita!Prima di cominciare ti voglio indicare come ho avuto modo nella

mia vita di maturare l’esperienza che ti sto per trasferire. Il mio

scopo non è solo quello di accreditarmi ai tuoi occhi come un

buon coach a cui affidarsi con fiducia in questo breve ma intenso

viaggio che faremo insieme. Voglio raccontarti alcune mie

esperienze affinché tu possa, seguendo il mio esempio, tornare

indietro nel tempo con la tua mente e recuperare le tue preziose

esperienze.

La lettura di queste informazioni, unita alla conoscenza che

acquisirai in questo manuale, ti darà la possibilità diricontestualizzare tante esperienze in una chiave di lettura più

chiara. Questo preambolo ti permetterà altresì, nel momento in cui

ti accingerai a monitorare il mondo che ti circonda con i nuovi




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strumenti acquisiti, di avere un database di esperienze più ricco edi non partire quindi da zero.

Quando mi guardo indietro, noto con piacere che anche quando

non conoscevo ancora la teoria della comunicazione, i miei

risultati come persuasore erano ottimi: a casa con i miei genitori,a scuola con gli insegnanti, oppure con gli amici e i conoscenti. A

volte mi divertivo a manipolare i professori più ostici.

Chissà quante volte anche tu hai utilizzato inconsapevolmente

questi stessi strumenti con successo. Comincia a guardare a

queste esperienze come alle prime pepite del tuo piccolo tesoro.

Pian piano vedrai che il tuo cervello comincerà a rielaborare tante

situazioni del passato in cui ti renderai conto che utilizzando

diversamente le armi della comunicazione efficace avresti potuto

ottenere risultati del tutto diversi.

Rianalizzare il proprio passato non per rimuginare, recriminare o

rimpiangere, ma per tentare di capire cosa avremmo potuto fare

meglio per ottenere quello che desideravamo. Anche questa è




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palestra e un modo siffatto di ripensare al passato è costruttivo e tipuò insegnare tanto.

Per quanto mi riguarda, non so quanto questa mia abilità di

persuasore dipendesse da una predisposizione genetica o fosse

invece stata influenzata dal contesto in cui sono cresciuto.

In effetti mi ricordo che quando giocavo da bambino nel piazzale

antistante casa eravamo una moltitudine di bambini di tutte le età.

A volte eravamo così tanti che per giocare a pallone occorreva

fare squadre da quindici.

Erano i postumi del baby boom. Non era come oggi, epoca in cui

i bambini riescono a incontrarsi e a raggrupparsi con difficoltà.

C’è da aggiungere che i genitori raramente permettono ai ragazzi,

fino a una certa età di scendere in strada e forse, visti i tempi, non

mi sento di rimproverarli.

Forse proprio quella ricchezza di scambi e di interazioni favoriva

l’arricchimento della mia esperienza comunicativa. Tanti scambi,

tante verità, tante bugie, un enorme database di esperienze. E poi




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c’era la “lotta per la sopravvivenza”, il più grande che cercava disopraffare il più piccolo e io, guarda un po’, ero proprio tra i più

piccoli e di prepotenze ne ho subite, ho ancora molto vivi tanti

ricordi.

Penso di dover ringraziare il mio “amico” di giochi Valerio, didue anni più grande, per gestire il quale ne ho dovute inventare di

storie, di manipolazioni, per controllare la sua prepotenza ed

evitare i suoi soprusi, i suoi tentativi di coalizzare con gli altri in

giochi contro di me: uno dei giochi che gli piacevano di più era la

guerra a sassate.

Ebbene si, penso che la mia scaltrezza verbale, la mia capacità di

manipolare la realtà e la capacità di gestire gli altri a mio

vantaggio abbia avuto i natali in quel periodo, intorno ai cinque

anni di età.

Sin da adesso ti invito a scrivere e a tenere traccia dei tuoi

pensieri. Ti lascerò delle righe punteggiate per farlo, ma dato che

spero che non ti bastino, ti propongo di procurarti sin da subito un

quaderno o, ancora meglio, stampa questo ebook lasciando il retro




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delle pagine bianco. Rilegalo e utilizza il retro di queste pagineper completare i tuoi appunti, le tue considerazioni e gli esercizi

che ti inviterò a fare. Se per ora non ti è chiaro il perché, fallo lo

stesso, poi capirai. Fidati del tuo coach.

ESERCIZIO n. 1: ricordi anche tu qualche episodio simile?Qualcuno che da piccolo/a (dai quattro ai sette anni) era

prepotente con te? Come si chiamava? Scrivi qualche traccia

di quei ricordi. Prova a ricordarti se anche tu mettevi in atto

qualche strategia di manipolazione nei suoi confronti o se

utilizzavi qualche bugia per salvarti da qualche situazione

scomoda.

Mi ricordo di avere imparato molto presto a leggere certi indizi di

incongruenza nella comunicazione non verbale. Mia sorella

Sandra, più piccola di me di diciassette mesi, dovette certamente

subire con fastidio questa mia abilità nel leggere certe piccolebugie, specialmente quando scatta durante l’adolescenza l’istinto

di protezione e gelosia di un fratello maggiore verso la sorella che

comincia ad essere corteggiata.




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Per tutti questi motivi, nonostante avessi scelto dopo il liceo distudiare Ingegneria, ho sempre conservato e coltivato questa

passione verso la comunicazione.

Durante le lezioni universitarie avevo imparato a leggere le

sottolineature paraverbali nell’intonazione dei docenti che mifacevano comprendere cosa loro ritenevano essere veramente

importante della loro materia. Agli esami l’80% delle domande

vertevano su quegli argomenti.

Ricordo con piacere che durante quegli anni riuscivo a

guadagnare molto bene grazie alle mie abilità nella vendita dei

pacchettini di software che sviluppavo.

Quando facevo i miei giri nei negozi di computer per cercare

nuovi clienti, ricordo che riuscivo subito a distinguere il «Non mi

interessa» vero da quello falso di chi fa un primo tentativo diresistenza ma che può crollare con un altro paio di spallate.

Le mani con le palme aperte, lo sguardo evasivo del negoziante

che cercava di scaricare sul fratello la responsabilità degli acquisti




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era ben diverso da quello di chi guardandomi diretto negli occhiaffermava che il software preferivano acquistarlo solo dalle case

X e Y.

Probabilmente proprio l’abilità costruita gestendo tanti rifiuti, ma

anche molti consensi, mi ha permesso di crearmi quel database diindizi che aiutandomi a individuare le false obiezioni, mi hanno

portato a concludere tante vendite.

ESERCIZIO n. 2: riesci a ricordare durante gli anni della tua

crescita di aver ottenuto qualche buon risultato a scuola, con

gli amici o con le ragazze, grazie alla tua capacità di

comprendere le sfumature della comunicazione? Ti ricordi

qualche persona di cui eri in grado di capire quando mentiva?

Sei consapevole di cosa ti facesse capire che stava mentendo?

E poi che dire della bellissima esperienza fatta, appena laureato,nell’insegnamento ai ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale?

Quante bugie pensate possa collezionare un insegnante come

giustificazioni per le assenze o per l’impreparazione alle

interrogazioni? Ci si potrebbe scrivere un altro libro.




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Potete comprendere quanto fossero sfortunati quei ragazzi chetentavano di applicare con me tecniche elementari di copiatura al

compito in classe, con me che avrei potuto tenere corsi su come si

copia efficacemente a un esame scritto.

Nonostante ciò, quando li incontro dicono di ricordare sempre conpiacere la mia dedizione al loro apprendimento (i segnali

extraverbali ne confermano la sincerità).

Per cinque anni dopo la breve esperienza dell’insegnamento ho

lavorato in una grandissima azienda informatica di milleottocento

dipendenti. Ai miei colleghi ho venduto di tutto: computer,

assicurazioni, auto, libri, corsi…

Il fatto che poi fossero sempre gli stessi a comprare, mi fa

comunque pensare che fossero dei clienti soddisfatti, oltre che

amici sinceri.

Intanto avevo cominciato a seguire corsi, poi a erogarne e a fare

da consulente nelle aziende che avevano bisogno di aiuto

nell’ambito della gestione delle risorse umane.




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Un giorno mi venne un’idea originale, brevettai una macchina perdimagrimento e creai un franchising di tali centri. Quante clienti

obese pensate che abbia incontrato in dieci anni e in trenta centri

affiliati in giro per l’Italia? Quante bugie pensate che abbia potuto

ascoltare? Certe clienti erano uno spasso: «Ingegnere, mi deve

credere, io non mangio quasi niente, a me fa ingrassare anchel’aria».

Le mie consulenti mi mandavano i casi difficili. Il mio compito

era quello di farle confessare, di far comprendere loro che stavano

mentendo soprattutto a se stesse, di far capire loro che noi non

eravamo lì per giudicarle o condannarle, ma per aiutarle. Eravamo

pagati per questo e lo facevamo con passione.

Purtroppo per fare questo avevamo bisogno di informazioni

veritiere. Solo allora era possibile cominciare il percorso, basato

innanzitutto su un sano movimento aerobico, una sanaalimentazione non povera dei nutrimenti essenziali e…

soprattutto su un sano equilibrio psico-fisico. Era la prima

“scuola” di dimagrimento d’Italia in cui le clienti potevano




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coniugare al percorso di dimagrimento un percorso formativo dicrescita personale e di self leadership.

La palestra più impegnativa e complessa della mia vita dal punto

di vista della comunicazione mendace mi è stata fornita da un tipo

di soggetto particolare: la persona afflitta da anoressia o bulimia.Ho avuto occasione di trovarmi davanti a soggetti in cui la lettura

di segnali di incongruenza che potessero essere indizio di

comunicazione mendace erano in alcuni casi praticamente

inesistenti.

L’unico segnale eclatante in queste persone che asserivano di

mangiare tanto era il loro aspetto denutrito e i numeri indicati

dalla bilancia. La loro necessità vitale di essere lasciate in pace

nel loro stile di vita inconsapevolmente suicida le faceva

diventare delle bugiarde professioniste, in alcuni casi patologiche.

Con questo ultimo termine indico quelle persone così convinte di

quello che dicono da non essere, esse stesse per prime, più capaci

di distinguere il vero dal falso.




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Quell’esperienza mi ha insegnato quanto possa essere importante,per un genitore che si trovi di fronte a un incipiente problema di

questo tipo, essere in grado di individuare quei primi indizi di

bugia che opportunamente utilizzati possono permettere loro di

intervenire in tempo utile e salvare così tante giovani vite.

ESERCIZIO n. 3: a proposito di autobugie, sapresti già ora

scrivere almeno una bugia che ti sei detto/a in passato? «Non

riesco a smettere di fumare perché…», oppure «Non riesco a

mettermi a dieta perché…»

L’approfondimento dello studio della comunicazione e del

miglioramento personale, l’incontro con la PNL e con altre

discipline risultate fondamentali per la mia crescita mi hanno

portato ad avviare uno studio più impegnato della comunicazione

coronato con una seconda laurea in Scienze della Comunicazione.

Indovinate un po’ il titolo della tesi? La comunicazione mendace.

In questi ultimi anni la mia attività primaria è poi tornata ad

essere quella di consulente e di formatore, mai del tutto

abbandonata.




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Sempre nell’ambito imprenditoriale vale la pena menzionareun’altra esperienza importante, che mi ha portato a scrivere negli

ultimi tre anni tre libri sul successo in cui ho altresì raccolto le

biografie di oltre cento tra imprenditori, manager e professionisti.

Tante belle storie, tante verità e ancora qualche piccola bugia.Tutti abbiamo qualche cosa da imbellettare nel nostro passato,

tutti abbiamo bisogno di godere di un certo livello di autostima.

Questo ci porta spesso a modificare inconsciamente la visione che

abbiamo di alcune cose nel nostro passato.

La mia passione rimane però la vendita, l’unica attività che mi

permette di mettere continuamente alla prova le mie abilità di

persuasore e di lie-detector man. È veramente appassionante. A

volte mi dà l’impressione di leggere nella mente delle persone.

Al lavoro!Cominciamo questo primo giorno di lavoro insieme con il

ribadire che ho scritto questo libro per aiutarti ad essere più felice,

non per complicarti la vita. È importante a questo scopo che tu




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comprenda che avere la capacità di avvicinarsi alla verità è ungrande talento, un dono che bisogna dimostrare di meritare.

A volte però essere in grado di capire la verità dietro le cose può

essere un qualcosa difficile da gestire. È quindi mia

responsabilità, affinché non venga travisato lo spirito con cui hoscritto questo libro, offrirti contemporaneamente gli strumenti per

farne un uso saggio. La prima cosa che è importante che tu impari

è che:

SEGRETO n. 1: una bugia spesso nasconde un disagio.

Del resto, se il nostro interlocutore si fosse veramente sentito a

proprio agio non avrebbe avuto necessità di nasconderci la verità

nella sua completezza.

Nel dirti questo vorrei che ti chiedessi qual è il vero motivo che tiha spinto ad acquistare questo libro. Cosa vuoi farne delle abilità

descritte qui? Vuoi forse imparare come scoprire il tuo partner o

tuo figlio quando ti dice una bugia allo scopo di inchiodarlo




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davanti alla verità? Vuoi finalmente dimostrare quanto lui/lei èbugiardo/a, quanto sei stanco/a del suo comportamento?

Se è così allora abbiamo sbagliato in due, io a scriverlo e tu a

comprarlo. Il prossimo errore da parte tua sarebbe leggerlo.

Infatti io ho scritto un libro su come difendersi dalle bugie altrui,

su come indurre gli altri a superare le paure che li hanno indotti a

mentirti e su come convincerli a diventare sinceri, non su come

usare queste conoscenze per distruggere i tuoi attuali rapporti con

queste persone.

Imparare a riconoscere la verità ti permetterà di capire meglio

come gli altri veramente ti considerano e ti rispettano. Ti fornirà

informazioni utili per riconsiderare i tuoi rapporti con queste

persone.

Potrai così correggere ciò che è ancora possibile migliorare e

recuperare. In caso contrario avrai i dati necessari per decidere di

eliminare dalla tua vita quelle presenze che non hanno nei propri




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obiettivi la crescita del rapporto, ma solo quello di sfruttare lasituazione a proprio esclusivo vantaggio.

Ti consiglio di dare sempre un’altra opportunità alle persone che

per te sono importanti, anche nei casi estremi, quelli in cui ti

capita di trovarti di fronte a quelle persone che negano sempre,anche davanti all’evidenza.

Ad essere onesti raramente funziona dare un’ultima opportunità.

Quando succede, la soddisfazione dell’essere riusciti a salvare un

rapporto affettivo importante può colmare la sofferenza di

qualunque torto subito e ripagare ogni impegno profuso in questa

direzione.

Quando non funziona ti dà invece la serenità di sapere di avere

fatto del tuo meglio, con tutte le energie positive che potevi

mettere nel sanare la situazione e, non meno importante, ti dà laconsapevolezza di aver imparato qualcosa di utile da investire

nella creazione dei tuoi futuri rapporti di amicizia e amore. Vuol

dire che sarai una persona migliore capace di dare di più e di

ottenere di più dagli altri, di costruire cioè rapporti più saldi.




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È importante, in ogni caso, studiare e migliorare altri aspetti legatialla comunicazione e al rapporto con gli altri. La nostra felicità

dipende quasi esclusivamente da questo aspetto, per cui ogni

investimento di risorse, di tempo, di denaro, sono versamenti che

fai direttamente nel conto corrente della tua felicità.

C’è da aggiungere che, come avrai modo di apprendere nel resto

del manuale, l’inconscio, con i suoi condizionamenti, ha un peso

fondamentale nell’acquisizione della maestria in questo campo.

Per cui poniti in uno spirito il più possibile positivo, perché dovrai

imparare innanzitutto ad utilizzare le verità che saprai scoprire per

costruirti una vita migliore e non per renderla più insopportabile

di quanto già non sia.

Partiamo quindi puntando al raggiungimento dell’eccellenza nella

conoscenza a riguardo della comunicazione mendace. Il camminonon è arduo dal punto di vista teorico, anzi questa è la parte forse

più divertente e stuzzicante.




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Ma per far sì che questo libro non costituisca per te solo un modoper soddisfare le tue curiosità sul tema, dobbiamo mettere in atto

delle strategie che ti permettano di assorbire le tecniche che

studierai e di renderle disponibili in tempo reale ogniqualvolta ne

avrai bisogno.

Voglio che tu diventi un lie-detector, una macchina della verità. Il

genere umano ha bisogno di agevolatori, di persone che sappiano

usare la propria eccellenza per migliorare questo mondo. Chissà,

forse un giorno sarai una di quelle persone a cui le mie parole

hanno dato spunto per cambiare in meglio la propria vita.

Magari riuscirai a crearti un rapporto d’amore idilliaco, riuscirai

ad aiutare tuo figlio a comunicare meglio con te, o ad aiutare un

amico in un momento difficile. Oppure quanto imparerai qui farà

nascere in te una passione che sboccherà in un nuovo ambito

professionale, come nel mio caso: c’è un discreto e sempremaggiore bisogno di professionisti della comunicazione in ogni

ambito.

SEGRETO n. 2: sono le parole che trasformano il mondo.




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Ogni volta che ci accingiamo a percorrere un cammino che vuoleportare alla maestria, all’eccellenza in una determinata area della

nostra vita, abbiamo bisogno di dare avvio a un cambiamento

duraturo nel nostro comportamento. Ma come dice Anthony

Robbins:

SEGRETO n. 3: «Il cambiamento è automatico, il

miglioramento no».

Vediamo allora quali saranno i passaggi che ti porteranno

dall’attuale non conoscenza riguardo all’argomento che ci

accingiamo a trattare, alla maestria e alla padronanza di questi

strumenti.

Nella prossima pagina puoi osservare la matrice della conoscenza,

un semplice strumento che ti può indicare quale sia il percorso da

fare per avvicinarsi alla maestria piuttosto che limitarsi al purosapere.




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La matrice della conoscenza

INCAPACITÀ CAPACITÀ

INCONSCIA

CONSCIA

Il primo quadrante rappresenta lo stato di inconsapevole

ignoranza che si ha quando non si conosce un problema o la suasoluzione.

Quando sono in questo stadio NON SO DI NON SAPERE. Nel

caso della comunicazione mendace rappresenta lo stadio in cui si

1 4

2 3

NON SODI NONSAPERE

NON SODISAPERE

SO DI

NONSAPERE

SO

DISAPERE




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subisce la menzogna perché non si ha la consapevolezza cheesistono delle conoscenze che ci permettono di agire anziché

subire e basta.

Il secondo quadrante rappresenta lo stadio in cui siamo venuti al

corrente che esiste un problema e che possono esistere dellesoluzioni. Ci rendiamo finalmente conto di non avere conoscenze

riguardo a un certo argomento (di cui quando eri inconsapevole

non conoscevi l’esistenza).

È in questo quadrante che capisci di non essere capace. In questa

fase comprendi, almeno a livello razionale, che cosa devi

imparare per acquisire la padronanza nella gestione della

comunicazione mendace.

Il secondo quadrante è quello di Socrate. Egli asseriva che non si

può conoscere se prima non si ammette la propria ignoranza.Proprio chi dice di sapere secondo Socrate è inconsapevole di non

sapere e quindi vive nel primo quadrante illuso di possedere una

conoscenza che in realtà è cieca ignoranza.




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Il terzo quadrante rappresenta la fase dove tu finalmenteacquisirai le conoscenze che ti servono e le tecniche da utilizzare.

È il quadrante del SO COME SI FA, ma non è ancora quello del

SAPER FARE. Purtroppo molte persone si fermano a questo

stadio e passano il resto della loro vita a dire: «IO LO SO».

Infatti è il quarto quadrante, quello che pochi raggiungono, a fare

la differenza, a distinguere coloro che si accontentano di dire: «Lo

so», rispetto a quelli a cui piace di dimostrare soprattutto a se

stessi di SAPER FARE, di avere la padronanza dei propri

strumenti.

Perché la maggior parte delle persone non arriva al quarto

quadrante? Perché è il più duro da conquistare. Certo, dobbiamo

comunque riconoscere un merito a coloro che raggiungono il

terzo quadrante, che hanno cercato di elevarsi dalla massa

facendo leva sulla propria curiosità e sulla propria disponibilità aimparare.

Ma imparare la teoria non basta, bisogna avere il coraggio e la

forza di uscire dalla propria zona-comfort e per questo ci vuole un




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pizzico di autodisciplina e magari un buon supporto fornito da unottimo strumento, come questo libro, suddiviso in step da

compiere giornalmente e che quotidianamente, oltre a fornirti dei

nuovi strumenti ti dia dei consigli su come applicare le nuove

conoscenze che hai acquisito. Perché…

SEGRETO n. 4: solo con la pratica si raggiunge la maestria.

Purtroppo (o per fortuna?) il mondo è già pieno di sapientoni,

vuoi contribuire ad accrescerne le fila? O preferisci magari

diventare una di quelle sagge persone che parlano poco e fanno

tanti fatti? Che lavorano poco e guadagnano tanto? Che soffrono

poco e godono tanto della vita?

La prima sfida che ti lancio è quindi questa. Hai visto il film What

women want - Quello che le donne vogliono con Mel Gibson, in

cui a un certo punto lui acquisiva il dono di leggere nel pensierodelle donne?

ESERCIZIO n. 4: se tu avessi la possibilità di leggere la verità

nella comunicazione altrui, cosa ne faresti? Prova a dedicare




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dieci minuti a individuare almeno tre contesti della tua vita incui applicheresti queste tue facoltà. Indicali sotto:

contesto 1) …

contesto 2) …

contesto 3) …

Scrivi per ognuno di questi punti cosa faresti delle verità di cui tu

venissi a conoscenza.

Fai ben attenzione a questo consiglio! Se non vuoi essere una di

quelle persone che nella vita, per ogni cosa che fa, si ferma al

terzo quadrante, quando ti chiedo di dedicare dieci minuti a fare

un esercizio, se non ti va di farlo in quel momento, piuttosto che

non fare proprio niente dedica ad esso almeno un minuto periniziare, ma non rimandare. Se quindi stai leggendo queste righe

dopo aver saltato l’esercizio, dai retta a me, torna indietro e prova

a scrivere qualcosa.




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Chi ben comincia è a metà dell’opera, è più facile rimettere manoa una cosa già iniziata che cominciarne una da zero.

Torniamo all’esercizio. Hai scritto tre casi? Bravo! Sei destinato a

diventare un grande nella vita, qualunque sia la tua età, qualunque

siano i risultati che hai raggiunto fino ad oggi. Hai scritto un solocaso? Bene. Ti stai avvicinando ad essere una persona da quarto

quadrante, un maestro in quello che fa.

Seconda fase dell’esercizio. Prova a rileggere il primo punto.

Quello che hai scritto ti dà una sensazione di costruzione o di

distruzione? Ti faccio un esempio.

Punto 1) «Se potessi leggere nella mente delle persone, la prima

cosa che farei sarebbe chiedere alla mia ragazza se mi ha mai

tradito. Se scoprissi dalla sua risposta negativa un indizio di

menzogna, la metterei spalle al muro, gliene direi quattro e lacaccerei dalla mia vita».

Punto 2) «Se potessi leggere nella mente delle persone, la seconda

cosa che farei sarebbe chiedere ai miei amici informazioni per




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verificare il loro livello di lealtà. Coloro che scoprissi essere slealili allontanerei da me, non prima di avere detto chiaramente cosa

penso di loro».

Un pochino distruttivo come approccio, non è vero? Altra

possibilità:

Punto 1) «Se potessi leggere nella mente delle persone, la prima

cosa che farei sarebbe chiedere alla mia ragazza se mi ha mai

tradito. Se scoprissi dalla sua risposta negativa un indizio di

menzogna, cercherei di capirne il disagio: se esiste, cosa è per lei

la fedeltà, se è solo una cosa da prendere e non da dare. Cercherei

di dimostrare dei cenni di apertura e di comprensione rispetto alla

fallibilità umana.

Cercherei soprattutto di comprendere se è nelle mie possibilità

quella di costruire un rapporto basato su quei valori reciproci chefinora sono mancati. Soprattutto, se veramente amo questa donna

cercherei di coinvolgerla nella costruzione di un amore vero che

se oggi non abbiamo, forse è per responsabilità di entrambi.

Metterla con le spalle al muro non serve a niente se non a




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vendicarsi. Impariamo a dimostrare a noi stessi quella superiorità,base fondamentale dell’autostima necessaria a una persona che

vuole raggiungere il successo».

Punto 2) «Se potessi leggere nella mente delle persone, la seconda

cosa che farei sarebbe chiedere ai miei amici informazioni perverificare il loro livello di lealtà. Se scoprissi della slealtà in

qualcuno di loro cercherei, senza metterlo con le spalle al muro,

di fargli comprendere che sono cose che capitano tra amici. Gli

direi che tengo alla sua sincerità oltre che alla sua amicizia e che

queste due cose sono per me imprescindibili. Perdonare uno

sbaglio è un dovere nella vera amicizia».

A questo punto immagino che il 99% di coloro che stanno

leggendo staranno sorridendo ironicamente a quanto appena letto.

Stai pensando anche tu che forse bisognerebbe essere il Mahatma

Gandhi o Madre Teresa di Calcutta per riuscire a gestire unproblema del genere con un tale senso di superiorità.

Ti può essere utile a questo punto una frase di Albert Einstein:




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SEGRETO n. 5: «La soluzione a un problema non può venirestando nello stesso stato mentale in cui questo si è venuto a

creare».

Come non darti quindi ragione se pensi che è difficile, a volte,

essere superiori a certi problemi? Tuttavia mi sento di aggiungereche, nonostante sia difficile per chiunque affrontare in modo

costruttivo le fasi critiche della vita come le crisi affettive, ti

posso assicurare che le persone che riescono a crescere in questa

direzione sono le più felici.

Per questo ti invito a scrivere le tue risposte non nell’ottica di

quello che sei oggi, ma nell’ottica della persona migliore che vuoi

diventare. In questo modo ti stai fissando uno standard di

riferimento più elevato.

Il nostro amico Anthony Robbins asserisce che:

SEGRETO n. 6: «Se vuoi avere successo, devi elevare i tuoi

standard».




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Prova quindi a riscrivere nei tuoi appunti quello che faresticostruttivamente delle informazioni positive o negative che

acquisiresti nel momento in cui riuscissi a leggere la verità dietro

le parole.

Mi piacerebbe sapere un giorno di esserti stato utile a evitarebrutte esperienze nella tua vita grazie alla tua capacità acquisita di

stanare le persone bugiarde.




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COMMENTIAMO IL GIORNO 1

Voglio riassumere questo primo Giorno con queste parole:

SEGRETO n. 7: la consapevolezza è il primo passo verso il

miglioramento.

Ogni volta che impari qualcosa di nuovo, l’entusiasmo dà vita a

una scintilla di energia che si accende dentro di te: usala per

portarti dal terzo (il quadrante del sapere come si fa) al quarto

quadrante (il quadrante del saper fare in maniera eccellente),

quello della maestria.

Non ti accontentare mai di dire come fa la massa: «Si, lo so!»

Meglio aspettare un po’, impegnarsi nella sfida per puntare un

giorno a dire: «Sì, sono un maestro in questo ambito!»

Il mondo è pieno di saccenti e saputoni quando invece avrebbe

bisogno di più maestri per poter migliorare.




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Posso iscrivere anche te nel club virtuale degli aspiranti maestri?Continua ad applicarti nei prossimi sei Giorni come hai fatto oggi

e entrerai anche tu a far parte del club.




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RIEPILOGO DEL GIORNO 1:

SEGRETO n. 1: una bugia spesso nasconde un disagio.

SEGRETO n. 2: sono le parole che trasformano il mondo.

SEGRETO n. 3: «Il cambiamento è automatico, il

miglioramento no».

SEGRETO n. 4: solo con la pratica si raggiunge lamaestria.

SEGRETO n. 5: «La soluzione a un problema non può

venire stando nello stesso stato mentale in cui questo si è

venuto a creare».

SEGRETO n. 6: «Se vuoi avere successo, devi elevare i

tuoi standard».

SEGRETO n. 7: la consapevolezza è il primo passo verso il

miglioramento.




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VALTER ROMANI

Capitolo 1 estratto da:

SCACCO ALLE BUGIE

Come Scovare le Bugie, Smascherare

Chi Mente e Limitare i Danni

http://www.autostima.net/raccomanda/scacco-alle-bugie/

Cap 1- Scacco Alle Bugie

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