“Cap. 1” Inquinamento dell’aria e impatti sulla salute

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“Cap. 1” Inquinamento dell’aria e impatti sulla salute 1 Sintesi di Enrica Cavina per uso scolastico a.s. 2013-2014 QUANDO SI PARLA DI INQUINAMENTO DELL’ARIA? Quando le caratteristiche naturali dell’atmosfera sono modificate da agenti contaminanti capaci di produrre effetti nocivi all’ambiente naturale e antropico. PERCHÉ È UNA QUESTIONE GLOBALE? Perché l’inquinamento non rispetta i confini delle nazioni che lo generano dato che sulla Terra tutto è collegato. Per esempio: a causa dei venti l’enorme quantità di smog presente su Pechino, riesce a raggiungere varie città della Corea del Sud, incrementando i valori di PM10 prodotti dalle industrie e dalle città coreane. Circa il 40% di ossido di azoto presente in Corea del Sud proviene dalla Cina. Nel 2013 la brown cloud cinese ha raggiunto anche il Giappone che ha chiesto un vertice con le autorità cinesi. Nel 2012 in Gran Bretagna l’inquinamento che proviene dal continente europeo è stato responsabile di quasi 1000 morti premature (Fonte: Ricerca di Nicola Candelma, Mattia Tampieri, Marta Fiore, Lorenzo Errani )

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QUANDO SI PARLA DI INQUINAMENTO DELL’ARIA? Quando le caratteristiche naturali dell’atmosfera sono modificate da agenti contaminanti capaci di produrre effetti nocivi all’ambiente naturale e antropico. PERCHÉ È UNA QUESTIONE GLOBALE? - PowerPoint PPT Presentation

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“Cap. 1” Inquinamento dell’aria e impatti sulla salute

1Sintesi di Enrica Cavina per uso scolastico

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QUANDO SI PARLA DI INQUINAMENTO DELL’ARIA?

Quando le caratteristiche naturali dell’atmosfera sono modificate da agenti contaminanti capaci di produrre effetti nocivi all’ambiente naturale e antropico.

PERCHÉ È UNA QUESTIONE GLOBALE?

Perché l’inquinamento non rispetta i confini delle nazioni che lo generano dato che sulla Terra tutto è collegato. Per esempio:

a causa dei venti l’enorme quantità di smog presente su Pechino, riesce a raggiungere varie città della Corea del Sud, incrementando i valori di PM10 prodotti dalle industrie e dalle città coreane. Circa il 40% di ossido di azoto presente in Corea del Sud proviene dalla Cina. Nel 2013 la brown cloud cinese ha raggiunto anche il Giappone che ha chiesto un vertice con le autorità cinesi.

Nel 2012 in Gran Bretagna l’inquinamento che proviene dal continente europeo è stato responsabile di quasi 1000 morti premature

(Fonte: Ricerca di Nicola Candelma, Mattia Tampieri, Marta Fiore, Lorenzo Errani )

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COSA PRODUCE L’INQUINAMENTO DELL’ARIA?

Fonti naturali: vulcani (SO2), incendi (PM10), ghiaioni (amianto), processi biologici (allergeni)

Fonti antropiche: quelli da noi considerate sono le seguenti.

1)Deforestazione per ampliare i terreni per monocolture e piantagioni

Nel giugno 2013 gli incendi appiccati per trasformare le foreste in sconfinate piantagioni di palma da olio o acacia hanno spostato l’indice di inquinamento dell’aria di Singapore e Malesia da  75 a 401.

(Fonte: Ricerca di Candelma e Tampieri + http://www.lastampa.it/ del 26/6/2013)

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COSA PRODUCE L’INQUINAMENTO DELL’ARIA?

2) Traffico di veicoliQuesta forma di inquinamento è più evidente nelle città.Per esempio nelle città più grandi del Benin (Africa) l’inquinamento atmosferico èsoprattutto causato dagli “Zèmidjas”, moto-taxi con vecchi motori a due tempi. Si cerca un rimedio con l’introduzione di motori a 4 tempi.

Ma è significativa anche fuori dalle città.Per esempio la Germania ha deciso di limitare la velocità nelle autostrade a 120Km/h per ridurre le emissioni inquinanti.

Nel 2012 in Gran Bretagna lo smog e l’inquinamento delle auto sono risultati nocivi più degli scarichi industriali. 2000 morti sono dipesi dagli scarichi degli aeroplani, oltre 5000 dagli scarichi delle auto.

In Romania lo smog causa più incidenti stradali che morti premature o malattie.

(Fonte: Ricerca di Lorenzo Errani, di Irene Andreis + Enviromental Science and Technology)

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COSA PRODUCE L’INQUINAMENTO DELL’ARIA?

3) Attività industriali

Anche in risposta alle leggi europee e USA sulla riduzione delle emissioni industriali, molte aziende hanno trovato più conveniente spostare le loro fabbriche in aree dove è ancora consentita una forma di industrializzazione di vecchia generazione e molto inquinante.Ad esempio le multinazionali straniere sono responsabili di quasi un quarto dell'inquinamento che sta distruggendo la Cina.Ma 2 rapporti dell’ONU rivelano che mentre dall’Europa e dagli Usa fuggono le industrie e quindi i posti di lavoro, aumenta comunque l’inquinamento da emissioni industriali.

(Fonte: La Repubblica, 22/01/2014 La nube ora contagia Europa e Usa così la Cina esporta anche lo smog)

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“La Cina è il primo inquinatore mondiale, il primo consumatore di energia e il primo esportatore di merci: dietro a tali primati si nascondono però altre potenze industriali, come Usa, Europa, Giappone e Corea del Sud. Fino a ieri il ricco Occidente, pagando il prezzo della crisi occupazionale, si era illuso di essersi disfatto anche delle sostanze tossiche, confinandole in Asia, Africa e America Latina. La scienza certifica oggi che non è più così. Nove studiosi di tre nazioni, lanciando l'allarme del calo dell'attesa di vita in Cina a causa dell'inquinamento, aprono l'era degli studi sulle «conseguenze ambientali delle economie interconnesse», invitando i governi ad analizzare «gli effetti transfrontalieri delle emissioni industriali».

«Il commercio - sostiene il professor Jintai Lin, autore principale di uno dei rapporti - cambia la localizzazione della produzione, ma i danni ambientali sono tali da ripercuotersi comunque su tutti». Gli studi hanno scoperto che l'inquinamento cinese, in pochi giorni, grazie alle correnti raggiunge il Pacifico e la costa Ovest degli Usa. ”

(Fonte: La Repubblica, 22/01/2014 La nube ora contagia Europa e Usa così la Cina esporta anche lo smog)

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“La Cina nel 2013 ha causato circa il 16% dell'inquinamento globale, ma il 22% di questo è stato prodotto da multinazionali straniere e almeno il 5% dello smog cinese ha colpito i Paesi esteri.

Sotto accusa, oltre a Pechino, finiscono le multinazionali delocalizzate, che oltre ai costi per manodopera e fisco, tagliano anche quelli per depuratori ed energia pulita, complici gli Stati nazionali d'origine.

«Dobbiamo capire - scrive Alex Wang, docente di diritto all'università della California - che l'inquinamento cinese è collegato ai prodotti acquistati ogni giorno in Usa e Ue e che lo stesso inquinamento, che oggi uccide i cinesi, si appresta a mietere vittime anche nel resto del mondo». L'impatto delle emissioni globali, raccomanda l'Onu, non va dunque più misurato solo nei luoghi della produzione, ma anche in quelli del consumo, seguendo le rotte dei venti e delle merci. Un'équipe franco-belga, grazie all'avveniristico «interferometro atmosferico di sondaggio infrarosso», nei giorni scorsi ha rilevato ossido di carbonio, anidride solforosa, ammoniaca e solfati di ammonio, fino ad oggi misurati in Cina solo a pochi metri da terra, anche nello spazio.”

(Fonte: La Repubblica, 22/01/2014 La nube ora contagia Europa e Usa così la Cina esporta anche lo smog)

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“E' il prezzo che il mondo paga all'esplosione di apparecchi elettronici, automobili, videogiochi, elettrodomestici, beni di lusso e abbigliamento low-cost: il 60% delle industrie cinesi, in gran parte sotto controllo straniero, viola le norme anti-inquinamento, sforando di 10 volte il limiti di sicurezza. Smog e veleni industriali in Cina uccidono circa 1,5 milioni di persone all'anno, riducono di 8 anni l'attesa di vita, surriscaldano il Pacifico e causano cicloni sempre più distruttivi per l'Asia, costringono milioni di persone a vivere tappate in casa, superando fino a 40 volte i limiti raccomandati dall'Oms. Questa Cina tossica, bomba ecologica ad orologeria e prima potenza produttiva del pianeta, è però a sua volta un prodotto dell'Occidentee assieme all'usa e getta sparge ora sul mondo i veleni globalizzati che non riesce più a contenere. Gli scienziati la definiscono «airpocalypse»: quella che in queste ore costringe Pechino, inghiottita nello smog, a proiettare albae tramonto su un maxi-schermo in piazza Tienanmen, a pochi metri da un inivisibile mausoleo di Mao Zedong.”

(Fonte: La Repubblica, 22/01/2014 La nube ora contagia Europa e Usa così la Cina esporta anche lo smog)

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COSA PRODUCE L’INQUINAMENTO DELL’ARIA?

4) Riscaldamento domestico

Ad esempio in Grecia lo smog da riscaldamento è aumentato perché, a fine 2012, il governo ha dovuto imporre una nuova tassa sul petrolio, facendo sì che i poveri iniziassero a utilizzare il riscaldamento a legna basato sul recupero di mobili e altro che, una volta bruciati rilasciavano emissioni molto nocive a causa delle colle e delle vernici contenute. A fine 2013 il governo ha fornito il riscaldamento gratuito ai più poveri nel tentativo di ridurre i livelli di smog”

(Fonte: Ricerca di Irene Andreis + http://www.tempi.it/ del 6/02/2013 + http://lastampa.it/ del 29/11/2013)

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QUALI AGENTI INQUINANTI ABBIAMO CONSIDERATO?

Abbiamo considerato le particelle sospese, che sono una miscela di polveri di diversa dimensione, origine e composizione. Essendo molto piccole restano sospese in aria e vengono trasportate dal vento.

Sono molto nocive per la salute, soprattutto per bambini/e e anziani/e.

Comprendono polveri grosse (PM10) e polveri sottili (PM2,5)

(Fonte: http://benessere.paginemediche.it/it/240/primo-soccorso/detail_97845_occhio-alle-polveri-sottili-inquinamento-atmosferico-e-danni-alla-salute.aspx?c1=78&c2=5608#)

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COSA PRODUCE LE PARTICELLE SOSPESE?

Le particelle sospese sono prodotte dai processi di combustione (gas di scarico di veicoli a diesel o a benzina soprattutto, processi industriali, produzione di energia elettrica da materie prime non rinnovabili, riscaldamento domestico).

QUANDO SONO PIÙ PRESENTI?

In inverno i loro valori sono superiori a quelli estivi, cosi come aumentano con la nebbia e con l’assenza di vento. 

(Fonte: http://benessere.paginemediche.it/it/240/primo-soccorso/detail_97845_occhio-alle-polveri-sottili-inquinamento-atmosferico-e-danni-alla-salute.aspx?c1=78&c2=5608#)

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QUALI DANNI ALLA SALUTE CAUSANO LE PARTICELLE SOSPESE?

Le particelle respirabili con un diametro inferiore a 10micrometri (10 millesimi di millimetro) sono in grado di penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio (dal naso alla laringe), mentre le polveri sottili (PM 2.5 - con diametro inferiore a 2,5 micrometri) e polveri ultrasottili possono introdursi in tutto l’apparato respiratorio. 

Gli effetti sulla salute potenzialmente attribuibili agli inquinanti ambientali possono essere 'acuti' (aggravamento di sintomi respiratori e cardiaci in soggetti predisposti, infezioni respiratorie acute, asma bronchiale, disturbi circolatori) oppure – nei casi di esposizione per lungo periodo - di tipo 'cronico' (tosse e catarro, diminuzione della capacità polmonare, bronchite cronica, BPCO). 

Uno studio in 9 Paesi e 300.000 persone seguite per oltre 13 anni, pubblicato nel luglio 2013, ha dimostrato la relazione tra aumento delle polveri sottili e numero di tumori, indipendentemente da altri fattori come il fumo di sigaretta. L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione ha classificato l'inquinamento atmosferico e le polveri sottili fra i carcinogeni umani di tipo 1.

(Fonte: http://benessere.paginemediche.it/it/240/primo-soccorso/detail_97845_occhio-alle-polveri-sottili-inquinamento-atmosferico-e-danni-alla-salute.aspx?c1=78&c2=5608#; http://www.airc.it/cancro/disinformazione/inquinamento-atmosferico/)

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DOVE SI DIFFONDE L’AIR POLLUTION A LIVELLO MONDIALE?

(Fonte: Mappa dell’air pollution globale, ESA, european space agency, 2011)

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COINCIDE CON LE AREE IN CUI SI REGISTRANO LE MORTI PREMATURE IMPUTABILI A INQUINAMENTO DELL’ARIA.

(Fonte: Mappa delle morti premature dovute all’air pollution globale, http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=82087, 2000)

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CHE ASPETTO HA LO SMOG VISTO DAL SATELLITE?

(Fonte: immagini satellitari di Cina e Italia, Nasa)

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QUALI SONO LE SOGLIE DI SICUREZZA ENTRO CUI DEVE RESTARE LA CONCENTRAZIONE DELLE PARTICELLE SOSPESE NELL’ARIA?

L’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) fissa la soglia di tolleranza della concentrazione di PM2,5 a 20 microgrammi per metro cubo di aria al giorno, mentre per il PM10 si parla di una soglia di 50 microgrammi per metro cubo di aria al giorno.Ogni stato, con una legge interna, definisce ogni anno i giorni annui in cui è possibile superare le suddette soglie senza avere effetti nocivi per la salute.

Il limite medio annuale proposto in ambito europeo per il PM 2,5 è compreso tra 12 e 20 µg/m3, con un limite giornaliero fissato a 35 µg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno

(Fonte: ricerca di Nicolò Zucchi + http://www.arpa.umbria.it/monitoraggi/aria/contenuto.aspx?idpagina=18;http://www.chiamamilano.it/cgi-bin/testo2.pl?pmid=3&pos=3 )

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CI SONO ESEMPI NEL MONDO DI SUPERAMENTO DI QUESTE SOGLIE?

Il rapporto del 2007 sullo Stato di Salute nell’Unione Europea dice che le polveri sottili (dette anche particolato fise) sono responsabili del più alto impatto sanitario per il numero di casi di malattia e di decessi. Quasi il 90% delle persone che vivono in molte città europee sono esposte a livelli di inquinamento dell’aria considerati dannosi dall’OMS. Recenti stime dimostrano che quasi 20 milioni di persone accusano ogni giorno sintomi respiratori associati con l’inquinamento atmosferico causato dal traffico e dal riscaldamento domestico.Le aree europee più critiche sono: Italia, Polonia, Slovacchia, Turchia e la regione dei Balcani.

Pechino in Cina, ha trascorso il mese di gennaio con quote di PM2,5 superiori a 500mg/m3, con punte di 755mg/m3, anche se la scala di misurazione era stata concepita per arrivare fino a 500.

http://www.arpa.emr.it/liberiamo/ dà i rilevamenti fatti sul territorio di Ravenna

(Fonte: ricerca di Nicolò Zucchi, Alessandra Grassi, Francesca Fabbri + http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1144_ulterioriallegati_ulterioreallegato_1_alleg.pdf , p. 219)

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QUALI SONO LE STIME SULLE MORTI PREMATURE DA INQUINAMENTO?

Sono due milioni in tutto il mondo le vittime associate ogni anno all'inquinamento atmosferico, molte delle quali nel Sudest asiatico. Questo è quanto affermato dallo studio Global premature mortality due to anthropogenic outdoor air pollution and the contribution ofpast climate change, che considera le variazioni inquinanti verificatesi sull’ambiente a partire dal 1850 al 2000, ovvero dall’inizio convenzionale dell’Era industriale.

Gli scienziati ammettono che : “Le nostre stime fanno dell'inquinamento dell'aria uno dei maggiori fattori di rischio per la salute umana”.

In Europa invece, lo studio Air pollution: another cause of lung cancer, ha dimostrato che il rischio di tumore del polmone aumenta del 18 per cento per ogni incremento di cinque microgrammi per metro cubo di PM 2,5, mentre aumenta del 22 per cento per ogni incremento di 10 microgrammi per metro cubo del PM 10. 

(Fonte: http://www.lescienze.it/news/2013/07/13/news/inquinamento_atmosferico_tumori_polmonari-1739707/ ; http://iopscience.iop.org/1748-9326/8/3/034005/article ; http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045%2813%2970302-4/fulltext )