Canon 50d Scheda Tecnica

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22 La Canon Eos 50D è l’evoluzione della Eos 40D: la risoluzione del sensore cresce a 15 Mpxl e quella del monitor a 920.000 punti. Nuovo anche il processore Digic 4. Altre innovazioni riguardano la maggiore sensibilità, la messa a fuoco in Live View e la correzione della vignettatura. Test MTF digitali Canon Eos 50D Risoluzione 15,1 MegaPixel Dimensioni sensore 22,3 x 14,9 mm Fattore moltiplicativo della focale 1,6x Tipo sensore CMOS Sensibilità minima 100 ISO Velocità raffica 6,24 f/s Tempo di otturazione minimo 1/8000s Eccoci ad esaminare la nuova Canon Eos 50D, erede della Eos 40D, destinata ai fotoamatori evoluti e, perché no, anche ai professionisti visto che si tratta di una fotocamera dotata di prestazioni davvero notevoli con un robusto corpo in lega di magnesio, con guarnizioni contro l’in- filtrazione di polvere e gocce d’acqua e dotata di tecnologie come il Live View e la pulizia del filtro anti-aliasing. Le principali novità sono costituite dal sensore da 15,1 Mpixel, che incrementa notevolmente la risoluzione, e da una sensibilità massima molto spinta: 12.800 ISO. Dato che il sensore è rimasto in formato ridotto APS-C, l’aumento del numero dei pixel ha prodotto automaticamente una diminuzione delle loro dimensioni; per questo motivo è stato studiato un nuovo sistema di microlenti che cattu- ra una maggior quantità di luce ed un filtraggio del rumore reso possibile dal nuovo processore, ancora più potente dei precedenti, il Digic 4. L’elaborazione del segnale avviene sempre a 14 bit, per una più fedele lettura dei colori e per una maggior elasticità nelle elaborazioni del formato Raw; il Digic 4 consente inoltre una maggiore velocità di elaborazione, uti- lissima nelle raffiche e per elaborazioni complesse, come la correzione automatica della vignettatura. Live view e AF Questa modalità d’inquadratura risulta di grande utilità nelle riprese di still-life, in quanto consente di valutare con estrema cura la messa a fuoco e la profondità di campo di ogni particolare della scena: la fotocamera infatti consente l’ingrandi- mento di 5x o di 10x per qualsiasi punto

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La Canon Eos 50D è l’evoluzione della Eos 40D: la risoluzione del sensore crescea 15 Mpxl e quella del monitor a 920.000 punti. Nuovo anche il processore Digic 4. Altre innovazioni riguardano la maggiore sensibilità, la messa a fuoco in Live View

e la correzione della vignettatura.

Test MTF digitali

Canon Eos 50D

Risoluzione 15,1 MegaPixelDimensioni sensore 22,3 x 14,9 mmFattore moltiplicativo della focale 1,6xTipo sensore CMOSSensibilità minima 100 ISOVelocità raffica 6,24 f/sTempo di otturazione minimo 1/8000s

Eccoci ad esaminare la nuova Canon Eos 50D, erede della Eos 40D, destinata ai fotoamatori evoluti e, perché no, anche ai professionisti visto che si tratta di una fotocamera dotata di prestazioni davvero notevoli con un robusto corpo in lega di magnesio, con guarnizioni contro l’in-filtrazione di polvere e gocce d’acqua e dotata di tecnologie come il Live View e la pulizia del filtro anti-aliasing.Le principali novità sono costituite dal sensore da 15,1 Mpixel, che incrementa notevolmente la risoluzione, e da una sensibilità massima molto spinta: 12.800

ISO. Dato che il sensore è rimasto in formato ridotto APS-C, l’aumento del numero dei pixel ha prodotto automaticamente una diminuzione delle loro dimensioni; per questo motivo è stato studiato un nuovo sistema di microlenti che cattu-ra una maggior quantità di luce ed un filtraggio del rumore reso possibile dal nuovo processore, ancora più potente dei precedenti, il Digic 4. L’elaborazione del segnale avviene sempre a 14 bit, per una più fedele lettura dei colori e per una maggior elasticità nelle elaborazioni del

formato Raw; il Digic 4 consente inoltre una maggiore velocità di elaborazione, uti-lissima nelle raffiche e per elaborazioni complesse, come la correzione automatica della vignettatura.

Live view e AFQuesta modalità d’inquadratura risulta di grande utilità nelle riprese di still-life, in quanto consente di valutare con estrema cura la messa a fuoco e la profondità di campo di ogni particolare della scena: la fotocamera infatti consente l’ingrandi-mento di 5x o di 10x per qualsiasi punto

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Mpixel usati 15,1 10,1

Monitor 3 pollici con 920.000 punti 3 pollici con 230.000 punti

Processore Digic 4 Digic III

Formati Raw 4752x3168

3456x2304

2352x1568

3888 x 2592

1936 x 1288

Raw nelle modalità di esposizione semplificate Sì No

Raffica 120 scatti Jpeg (17 raw) a 6,24 f/s 63 scatti Jpeg (17 raw) a 6,28 f/s

Processore Digic 4 Digic III

Dimensioni sensore 22,3 x 14,9 mm 22,2 x 14,8 mm

Sensibilità ISO 100-12800 ISO 100-3200 ISO

Sensibilità in modalità automatica 100-1600 ISO 100-800 ISO

Live View AF con rilevazione del contrasto Sì No

Live View AF con riconoscimento dei visi Sì No

Evidenziazione del punto di messa a fuoco in Live View Sì No

Griglie in Live view 2 1

Modalità custom sulla ghiera superiore 2 3

Creative Auto Sì No

Quick Control Sì No

Sincronizzazione Flash in Av automatica, 1/250 - 1/60 auto, 1/250 automatica, 1/250

Supporto Memorie UDMA Sì No

Correzione della vignettatura Sì No

Taratura della messa a fuoco Sì No

Riduzione del rumore a ISO elevati 4 livelli On/off

Auto Lighting Optimizer 4 livelli On/off

Lingue 25 18

Funzioni custom 25 24

Uscita TV HDMI Sì No

Jump con la ghiera superiore con pulsante dedicato

Pulsante FUNC Sì No

Slide Show regolabile a 1, 2, 3, 5 s non regolabile di circa 4 secondi

Creazione di nuove cartelle Sì solo con reset della numerazione

Peso grammi 730 740

Canon Eos 50D e 40D a confronto

Sul fianco sinistro sono raggruppate tutte le connessioni principali, tra le quali lʼuscita HDMI per il video in alta riso-luzione.

Il dorso mostra lʼampio monitor da 3” e con una risoluzione finalmente elevata, 921.600 punti.

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dell’inquadratura. Sulla Canon Eos 50D abbiamo a disposi-zione un sistema di messa a fuoco basato sul controllo del contrasto, AF Live, sistema che era assente sulla Eos 40D. Si tratta della stessa modalità presente sulle compatte e, se da una parte è più lenta di quella tradizionale delle reflex, dall’altra non causa l’oscuramento della visione a monitor. Funziona premendo il pulsante AF e posizionando con il piccolo joy-stick il punto di messa a fuoco in qualsiasi parte dell’immagine; quando viene raggiunta la messa a fuoco corretta l’utente viene avvertito da un segnale sonoro, mentre il punto AF diventa verde.

Divertente poi la modalità AF Live Face; la fotocamera in questo caso sceglie auto-nomamente il punto dell’immagine da mettere a fuoco, riconoscendo la presen-za di un viso. Il sistema funziona in modo egregio in quanto riesce ad identificare un volto in un tempo brevissimo; l’elemento fondamentale per il riconoscimento sono gli occhi, sia aperti che chiusi (fallisce quando vengono coperti da una mano), e non si fa ingannare nemmeno dalla pre-senza di un paio di occhiali.In alternativa all’AF a rilevazione del contrasto (AF Live) abbiamo ovviamente la messa a fuoco rapida (modalità veloce), che utilizza i tradizionali sensori AF a rile-

vamento di fase, la cui posizione appare a monitor (la selezione dell’area attiva va fatta al di fuori del Live View); alla pressione del pulsante AF si ha un oscura-mento del monitor, dovuto al temporaneo abbassamento dello specchio, dopo di che appare evidenziato a monitor il punto utilizzato per la messa a fuoco.

Live View ed esposizioneMolto interessante inoltre la possibilità di simulare a monitor l’esposizione del-l’immagine con il tempo e il diaframma impostati, e questo non solo in manuale, ma anche con le modalità di esposizione automatiche (P, Av, Tv): il monitor evi-

Il corpo è costruito quasi interamente in lega di magne-sio.

Sebbene non tropicalizzata, la EOS 50D offre una buona resistenza agli agenti atmosferici grazie a numerose guarnizioni.

Canon ha scelto l’installazione di microlenti di tipo “gapless” per migliorare l’efficienza dei fotodiodi, decisamente più piccoli di quelli della precedente 40D.

Naturalmente la macchina dispone del nuovo cervello Digic 4 che con-sente l’applicazione in tempo reale di algoritmi complessi per la gestione del colore e del rumore.

Il sensore offre la strepitosa risoluzione di oltre 15Mpxl, capace di mettere a dura prova qualsiasi ottica sul mer-cato.

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denzia un’area rettangolare, spostabile su tutto il fotogramma, e su di essa viene calcolata l’esposizione con un’elevata sensibilità (EV 0-20). In alternativa è possibile una regolazione automatica, basata sulla luminosità media dell’immagine; premendo il pulsante per il controllo della profondità di campo, si passa comunque alla modalità precedente.Va segnalato che il Live View non è possibile con le modalità di esposizione semplificate e nemmeno con A-Dep, cioè la Priorità sulla profondità di campo, che si comporta in que-sto caso come la modalità Program.

Modalità silenzioseLa messa a fuoco Live AF in Live View nel complesso produce degli scatti più silenziosi rispetto a quelli tradizionali, in quanto non si ha il movimento dello specchio; Canon però ha previsto altre due modalità di scatto denominate Silent Mode, che sfruttano la lettura esposimetri-ca fatta dal sensore immagine per evitare la doppia chiusura dell’otturatore; normal-mente infatti la fotocamera deve chiudere una prima volta le tendine per consentire

il funzionamento dell’esposimetro tra-dizionale, e quindi eseguire l’effettiva otturazione per l’esposizione.Con il Silent Mode 1 non occorre eseguire più la prima chiusura e si riduce del 50% il rumore complessivo. Il Silent Mode 2 funziona nello stesso modo, tuttavia il riarmo dell’otturatore avviene solo al rilascio del pulsante di scatto; quindi una parte del rumore viene “ritardata” con un diminuzione apparente del rumore. Ovviamente questa seconda modalità non consente l’esecuzione di raffiche.Esse sono invece possibili nella prima, anche se ovviamente non è possibile il controllo continuo dell’inquadratura, come avviene utilizzando il mirino reflex.I Silent Mode vanno però evitati con gli obiettivi Tilt-Shift TS-E, o coi moltipli-catori di focale, in quanto si avrebbero errori di esposizione; è invece possibile il Live View tradizionale, con la doppia otturazione.

Opzioni in Live ViewSempre in Live View è possibile visua-

lizzare a monitor due diverse griglie di ausilio alla composizione, una con 9 e l’altra con 24 suddivisioni. E’ anche pos-sibile impostare una temporizzazione per lo spegnimento dell’esposimetro (a 4, 16, 30 secondi o a 1, 10, 30 minuti); il con-trollo dell’inquadratura è possibile anche su un monitor esterno HDMI, o su un PC connesso tramite la porta USB.E’ bene infine sapere che la modalità Live View può procurare un sensibile aumento della temperatura della fotocamera, con un conseguente aumento del rumore nelle immagini; è presente pertanto una segnalazione di allarme ed addirittura uno spegnimento automatico.

Sensore e risoluzione La Eos 50D dispone di un sensore con tecnologia CMOS da 22,3mm di base e 14,9mm di altezza, dotato di 15,1 Mpixel effettivamente utilizzati. La risoluzione massima è di 4752 x 3168 pixel con un formato Raw a compressione senza perdita d’informazione a 14 bit per canale (complessivamente 42 bit) e con 2 formati a compressione Jpeg.

I punti AF della ripresa Live View.Il display è protetto da un pannello in policarbonato a più strati, capace di eliminare buona parte dei riflessi e trasmettere una maggiore quantità di luce.

L’adozione del processore Digic 4 ha consentito l’introduzione della funzione di correzione automatica della vignettatura dell’obiettivo montato.Il pannello Lcd di stato, posto sulla calotta, offre numerose

informazioni e rende superfluo il continuo accesso al pannello posteriore.

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Il classico gruppo di pulsanti posto nell’angolo in alto a destra del dorso vede la presenza del coman-do AF-ON così come del blocco dell’esposizione e della scelta del punto di messa a fuoco.

Per applicazioni con minori requisiti di qualità sono inoltre presenti altre 2 riso-luzioni più basse, 3456 x 2304 e 2352 x 1568, disponibili anche in formato Raw.E’ possibile la registrazione simultanea di un’immagine Raw e di una Jpeg in qualsiasi formato e compressione, anche utilizzando le modalità di esposizione semplificate.Il rapporto base/altezza è 3:2, e coincide con quello del formato 35mm.Il sensore ha una sensibilità equivalente di 100 ISO, che può venire aumentata manualmente fino a 3200 ISO, a passi di 1 EV o di 1/3 EV, nelle modalità P, Tv, Av, M e A-Dep ; nelle modalità di esposizione semplificata la regolazione è invece auto-matica, ma solo fino a 1600 ISO.E’ possibile abilitare anche le sensibilità Hi-1 e Hi-2, che corrispondono a circa 6400 e 12.800 ISO.

La pulizia del sensoreIl sistema per la rimozione della polvere del sensore è quello noto, basato sulla vibrazione ad ultrasuoni dal filtro passa-basso anti-aliasing (LPF - Low Pass Filter). E’ possibile comandare manualmente un ciclo di pulizia, oppure fare in modo che l’operazione avvenga automaticamente allo spegnimento e all’accensione della fotocamera; in quest’ultimo caso però viene interrotto dalla pressione del pul-sante di scatto, in modo da non ritardare l’accensione.La fotocamera consente anche il solleva-mento dello specchio e l’apertura dell’ot-turatore per eseguire la pulizia manuale del sensore. Il filtro anti-aliasing è stato tra l’altro dotato di un rivestimento in fluorite per rendere più semplice l’elimi-

nazione della polvere. Ricordiamo sempre che si tratta di un’operazione da eseguire con grande cautela in quanto è facile dan-neggiare il sensore; meglio quindi recarsi presso un centro di assistenza. A queste operazioni che rimuovono fisi-camente lo sporco, si aggiunge un’utile soluzione software; è possibile registrare un’immagine opportunamente sfuocata, tramite la quale il programma Digital Photo Professional è in grado di identifi-care la posizione di eventuali granelli di polvere; l’informazione può venire inclusa in tutte le immagini scattate successiva-mente, senza che ne risulti un avvertibile incremento delle dimensioni dei file. A questo punto il programma è in grado di escludere dall’elaborazione i pixel coperti, creando per loro un segnale interpolato dai pixel circostanti.

Il bilanciamento del biancoLa regolazione del bilanciamento del bianco può avvenire manualmente, utiliz-zando un precedente scatto effettuato su una superficie di colore neutro (possibil-mente grigio), oppure in modo automati-co utilizzando i dati acquisiti dal sensore dell’immagine. E’ anche disponibile una serie di pre-set: per luce diurna, per le ombre, per cielo nuvoloso, per luce flash, per lampade ad incandescenza o per lampade fluorescenti. E’ possibile l’impostazione di un preciso valore in gradi Kelvin, da 2500 a 10000 K in passi di 100 K.La Eos 50D dispone inoltre di una regola-zione fine per applicare leggere correzioni in +/- 9 passi nelle coppie di colori blu-ambra e magenta-verde, per un totale di 360 combinazioni. E’ presente anche il bracketing sul bilan-

ciamento del bianco, che consente 3 scat-ti con variazione cromatica d’intensità regolabile (in 3 passi) o nella gamma blu-ambra o in quella magenta-verde.

Correzione della vignettaturaLa fotocamera riconosce l’obiettivo mon-tato sulla fotocamera e, se dispone dei dati relativi alla sua vignettatura, applica le opportune compensazioni.Si tratta di una soluzione estremamente interessante, in quanto è in grado si sop-primere in modo egregio il difetto, molto meglio di quello che è possibile fare dopo la registrazione dell’immagine con un software che non conosce i dati di funzio-namento dell’obiettivo.La vignettatura infatti varia sia con la foca-le di lavoro, che con la distanza di messa a fuoco; inoltre la caduta di luce può avere un andamento irregolare sul campo, non sempre prevedibile.Ovviamente i dati dell’obiettivo devono essere presenti all’interno della fotocame-ra, che dispone a questo proposito di 40 preset, che possono essere anche modi-ficati tramite il programma Eos Utility, utilizzando i dati forniti dalla stessa Canon per 72 dei suoi obiettivi, anche in combinazione con i moltiplicatori di focale EF1,4X-II e EF 2X-II.Non ci risulta che attualmente le case pro-duttrici di obiettivi universali forniscano dati relativi ai loro modelli, tuttavia a livello teorico non dovrebbero esserci difficoltà in questo.

Regolazioni e spazio colorePossono essere utilizzati sia lo spazio colore sRGB che il più esteso AdobeRGB. Sono presenti 5 pre-set, denominati Picture Style o Stili Foto (standard, ritratto, pano-

Alla sinistra del mirino si trova il pulsante di accesso ai menù e di attivazione della funzione Live View.

L’ampio Lcd posteriore ha obbligato gli inge-gneri a spostare i pulsanti relativi alla parte digitale della macchina sul bordo inferiore del dorso.

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rama, neutro, immagine fedele), con diver-se impostazioni di sharpening, contrasto, saturazione e tonalità del colore, persona-lizzabili con una regolazione in 8 passi per lo sharpening ed in 9 per le altre.Inoltre sono presenti ben 3 impostazioni personalizzate (Utente 1,2,3) che pos-sono anch’esse essere regolate in modo completo.Altri Picture Style sono a disposizione sul sito Canon e se ne può creare tramite il programma Picture Style editor.Infine è possibile la registrazione delle immagini in bianconero (con controllo del contrasto in 9 passi e dello sharpening in 8 passi) simulando le variazioni di contra-sto dei filtri colorati giallo, arancio, rosso e verde che si usano su pellicola BN; è possibile anche eseguire i viraggi seppia, blu, viola o verde.Molto interessante infine la “priorità sulle tonalità chiare” (o Hi-Key), impostabile come funzione custom, tramite la quale è possibile avere una curva sensitometrica molto appiattita sulle alte luci, che con-sente pertanto una amplissima latitudine di posa nelle parti più luminose dell’im-magine; con questa impostazione però la sensibilità minima diventa 200 ISO.

Auto Lighting OptimizerQuesta funzione è in grado, dopo lo scat-to, di modificare la curva di trasferimento (ovvero la curva sensitometrica) in modo da schiarire le aree troppo scure dell’im-magine ed aumentare il contrasto, se esso risulti troppo basso.Sono disponibili 3 livelli di intensità.Si tratta di una funzione sicuramente utile per avere immagini sempre leggibili, ma che va usata con attenzione per evitare una loro eccessiva alterazione.

La ghiera dei modi di ripresa, piuttosto affollata, prevede anche l’automatismo CA, Creative Auto, che consente di inter-venire sui principali parametri di esposi-zione nel modo più intuitivo possibile.

Obiettivi La Eos 50D è compatibile sia con i normali obiettivi Canon EF per il pieno formato, sia con gli EF-S, dotati di coper-tura limitata e specifici per le reflex digi-tali APS con fattore moltiplicativo della focale 1,6.Sulla Eos 50D il diaframma è impostabile manualmente sia a passi di 1/3 EV, che di 1/2 EV. E’ presente il pulsante per il con-trollo della profondità di campo.

Mirino La Eos 50D dispone di un luminoso mirino a pentaprisma, dotato di una copertura del 95%, con un ingrandimento di 0,95x.Dispone di una correzione diottrica da -3 a +1 diottrie. Gli schermi di messa a fuoco sono inter-cambiabili: ne sono disponibili 2, oltre all’EF-A fornito con la fotocamera: l’EF-D riporta una griglia di ausilio all’inquadra-tura, e l’EF-S presenta una smerigliatura particolarmente adatta alle operazioni di messa a fuoco manuale, a patto che si utilizzino obiettivi di apertura f/2.8 o superiore; in caso contrario l’immagine appare più scura di quella offerta dallo schermo standard.Nel mirino appaiono i dati di esposizione, comprese le indicazioni di sensibilità ISO, del bilanciamento del bianco e la spia del-l’autofocus.

Quick ControlOttimo il controllo delle funzioni di ripresa della fotocamera tramite la visualizzazione a monitor denominata Quick Control; essa riporta le impostazioni di scatto: tempo, diaframma, sensibilità, modalità (P, Av, At, A-Dep, ...), compensazione esposi-zione e bracketing, punto di AF, Picture

style, bilanciamento del bianco, lettura esposimetrica, formato di registrazione, modalità AF, drive, stato della batteria, scatti caricabili nel buffer, numero di scatti eseguibili sulla scheda.Tramite il joy-stick è possibile entrare a modificare ognuno di questi parametri, senza ricorrere ai pulsanti dedicati e senza entrare nei menù.Premendo il pulsante Info abbiamo poi una seconda schermata informativa, che riporta la modalità di scatto scelta per le impostazioni C1 e C2, lo spazio colore impostato, il bracketing sul bilanciamento del bianco, il valore impostato per la rego-lazione del bilanciamento in gradi Kelvin, il tempo di spegnimento del monitor, la rotazione delle immagini, e l’eliminazione dell’effetto occhi rossi.

MonitorLa fotocamera dispone di un ampio moni-tor da 3 pollici con 920.000 punti, una riso-luzione nettamente superiore a quella della Canon Eos 40D; il rivestimento antiriflessi è nuovo e risulta (secondo le dichiarazioni di Canon) particolarmente resistente alle macchie e alla sporco.E’ possibile regolarne la luminosità in 7 passi, aiutandosi anche con una scala con 9 gradazioni di grigio. In ripresa è abili-tabile un’anteprima subito dopo lo scatto regolabile a 2, 4, 8 secondi o fissa, senza tuttavia la possibilità di attivare anche l’ingrandimento, che è invece disponibile e molto comodo in riproduzione: sono infatti previsti due distinti pulsanti per l’ingrandimento (fino a 10x in 15 passi) e la riduzione, ed è possibile muoversi nell’immagine tramite il joy-stick ed un navigatore simile a quello di Photoshop.Anche in anteprima è possibile visualiz-

Il pratico Lcd di stato ed i pulsanti per la modifica dei principali parametri di ripresa.

Il pulsante di scatto e la ghiera di coman-do anteriore sono dotati di guarnizioni di protezione.

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zare solo l’immagine, più i dati relativi alla qualità di registrazione, le informa-zioni sullo scatto e l’istogramma della luminosità, o RGB, con l’evidenziazione delle aree sovra-esposte tramite lam-peggio; la scelta avviene direttamente durante la visualizzazione premendo il pulsante Info.In play è anche possibile visualizzare un indice a 4 o 9 immagini simultanee, oppu-re muoversi velocemente tra le immagini presenti sulla fotocamera grazie alla ghiera superiore; questa consente di spostarsi da una cartella all’altra, di 10 o di 100 immagini alla volta, o di tutte quelle eseguite un certo giorno. Le cartelle possono essere create dall’utente, ma senza la possibilità di asse-gnare loro un nome particolare.E’ presente un sensore di orientamento della fotocamera per cui le immagini possono essere ruotate automaticamente sia nella proiezione su un monitor esterno, ma anche (se lo si desidera) su quello della fotocamera (ma solo in riproduzione e non in antepri-ma). Il menù è diviso in 9 sezioni con 5 colori differenti per area di impiego, e non richiede lo scroll verticale; è estremamente leggibile e pratico da usare.

Messa a fuoco La messa a fuoco avviene sul piano foca-le su 9 punti: tutti sono a croce, sensibili quindi sia alle linee verticali che orizzonta-li. Il sensore centrale è dotato di una mag-giore sensibilità qualora vengano utilizzate ottiche f/2.8 o più aperte: è in grado di lavorare tra -0.5 e 18 EV (100 ISO).

La selezione del punto di messa a fuoco può essere automatica o manuale; per quest’ultima è possibile utilizzare sia il joy-stick che la ghiera posteriore. Tramite una funzione custom si può anche attivare uno solo dei due controlli, senza che sia necessario premere il pulsante di selezione del punto AF.I punti di messa a fuoco attivi vengono illuminati nel mirino, ma l’illuminazione è disabilitabile. Il sistema di messa a fuoco dispone di tutte le classiche modalità AF: quella a scatto singolo (One Shot) e quella continua (AI Servo) oltre a quella per l’inseguimento del soggetto (AI Focus).E’ presente una luce ausiliaria per l’auto-focus (disabilitabile), fornita dal flash in modalità intermittente. Tramite le funzioni custom è possibile ese-guire il Focus Lock per mezzo del pulsante normalmente utilizzato per l’AE Lock.

Taratura della messa a fuocoE’ possibile una microregolazione della messa a fuoco.E’ possibile impostare una correzione di +/- 20 step comune a tutti gli obiettivi, quando occorra correggere una staratura della fotocamera, o differenziata per 20 differenti modelli di obiettivo, qualora siano quest’ultimi a risultare starati.Si tratta però di un’operazione delicata, e molto laboriosa.

Misurazione esposimetrica La lettura esposimetrica può essere di

tipo valutativo su 35 aree, semi-spot sul 9% dell’area totale, spot sul 3,8%, oppure media con prevalenza al centro. Tramite le funzioni custom è possibile associare la memorizzazione dell’esposi-zione sia alla pressione parziale del pulsan-te di scatto, che al pulsante * AE-Lock. L’esposimetro può lavorare tra EV 1 e 20 (con 50mm f/1.4, ISO 100).E’ possibile una compensazione manuale dell’esposizione di +/- 2 EV in passi da 1/3 o 1/2 EV.

Otturatore L’otturatore a tendina con scorrimento ver-ticale, previsto per durare almeno 100.000 scatti, consente tempi da 30 secondi a 1/8000s, con la possibilità della posa B; i tempi possono essere regolati a passi di 1/3 o 1/2 EV. Per ridurre le vibrazioni sui tempi di posa prolungati è possibile (tramite la funzione custom III-7) il blocco dello specchio; in questa modalità, alla prima pressione del pulsante di scatto si ha il sollevamento dello specchio, alla seconda l’effettiva esposizione. Risulta utile in questo caso utilizzare l’au-toscatto per evitare che ulteriori vibrazioni possano essere introdotte dalla pressione del pulsante di scatto.In alternativa è possibile utilizzare il controllo a distanza dello scatto via cavo (il Remote Switch RS-80N3 o il timer TC-80N3 ). Il tempo di sincro flash è 1/250s. Va segnalato che il movimento di solle-

Il comodo joystick consente un rapido intervento nei menù della fotocamera.

Alla destra del bocchettone trovano posto il pulsante di attivazione del lam-peggiatore, di sblocco dell’ottica e di simulazione del diaframma.

Le connessioni sono raggruppate sul lato sinistro della macchina, divise in due gruppi: a sinistra presa PC e del comando di scatto, a destra Usb, video e HDMI.

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vamento dello specchio non è azionato da una molla, ma viene attuato da un motore: la soluzione risulta molto silenziosa.

Esposizione avanzata Sono presenti tutte le classiche modalità di esposizione, program flessibile, priori-tà sui tempi, sui diaframmi e manuale; è anche presente la priorità sulla profondità di campo.La variazione dei tempi e dei diaframmi è impostabile a passi di 1/2 stop o di 1/3 stop.E’ possibile variare l’esposizione scelta dalla fotocamera introducendo una cor-rezione fino a +/-2 EV in passi di 1/2 o1/3 EV. Il bracketing, consente di variare in modo automatico l’esposizione per una sequenza di 3 scatti, con una variazione massima di 2 EV, a passi di 1/3 o 1/2 EV; l’ordine degli scatti è programmabile.

Esposizione semplificata Sono presenti varie modalità di esposizio-ne che consentono un agevole uso della fotocamera anche ad utenti poco esperti di fotografia. In queste modalità di ripresa la sensibilità viene variata automaticamente tra 100 e 1600 ISO.Sono presenti una modalità completamen-te automatica e i modi ritratto, azione, paesaggio, ritratto notturno, macro ed una modalità che esclude l’uso del flash.

Creative Auto La modalità Creative Auto è una novità, almeno per il mondo delle reflex; essa consente di intervenire sui principali

parametri di esposizione nel modo più intuitivo possibile.Se il nostro obiettivo è controllare la pro-fondità di campo, invece di comandare la fotocamera dicendole di aprire o chiudere il diaframma, possiamo più semplicemente dirle che vogliamo lo sfondo più o meno sfuocato rispetto al soggetto principale. Se poi vogliamo sottoesporre, invece di variare la compensazione manuale dell’esposizione, ad esempio di -2/3 EV, possiamo semplicemente dire alla foto-camera che vogliamo l’immagine un po’ più scura.Forse i puristi rimarranno un po’ scanda-lizzati, ma si tratta di una impostazione intuitiva.Gli altri parametri sui quali è possibile intervenire in Creative Auto, ovvero flash, formato di registrazione, modalità di scatto (continua, autoscatto), Picture Style sono invece controllati in modo tradizionale.

Modo continuo E’ presente un modo continuo veloce che consente di eseguire 120 scatti Jpeg alla massima risoluzione e qualità alla cadenza nominale di 6,24 fotogrammi al secondo; nelle nostre prove, abbiamo potuto realiz-zare un numero di scatti molto superiore ai 90 dichiarati, in quanto il loro numero effettivo dipende dalla comprimibilità del soggetto.Facciamo notare che questi risultati sono ottenibili con schede di memoria UDMA, mentre con schede più lente si ha un nume-ro inferiore di immagini (60 secondo i dati Canon).Con le immagini Raw la velocità di

scatto non cambia, tuttavia diminuisce il numero di fotogrammi eseguibile senza che si saturi il buffer di memoria interno; sono possibili 17 scatti (uno in più dei 16 dichiarati).E’ anche presente una raffica a velocità ridotta a 3 fotogrammi al secondo.Il bracketing è possibile anche con lo scatto continuo; in tal caso la sequenza si arresta dopo 3 scatti.

Flash E’ presente un flash interno; il suo solle-vamento è automatico nelle modalità di esposizione semplificate, mentre deve essere comandato dal fotografo in quelle avanzate.E’ presente una sorgente di luce conti-nua gialla per contrastare l’effetto occhi rossi.Il flash è in grado di coprire il campo di un 17mm con un numero guida 13 (ISO 100). I flash esterni possono essere collegati tramite la slitta posta al di sopra del pentaprisma, o tramite il contatto PC. La fotocamera supporta la modalità E-TTL II, che consente di eseguire un’esposizione flash valutativa o media.Non mancano la sincronizzazione sia sulla prima che sulla seconda tendina e la compensazione manuale dell’esposizione flash, con una variazione massima di +/-2 EV, con passi da 1/3 o 1/2 EV.E’ infine possibile l’FE Lock per predefi-nire un’esposizione flash.Il bracketing invece non è possibile con il flash interno.La Eos 50D consente di impostare il tempo

La EOS 50D è compatibile con lo stan-dard E-TTL II.

Il lampeggiatore NG 13, ad apertura motorizzata, copre la focale di 17mm.

Il vano per la scheda di memoria di tipo Compact Flash è protetto da guarnizioni.

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30 3130 31

di sincronizzazione del flash in Av: oltre alla modalità automatica e 1/250s, già presenti sulla Eos 40D, è stata aggiunta la modalità 1/250s - 1/60s auto, che consen-te di prolungare il tempo di sincro fino a 1/60s per schiarire le zone non illuminate dal flash.

La riduzione del rumoreE’ presente la classica riduzione del rumo-re sulle pose lunghe, di un secondo o più; in questo caso vengono eseguite 2 esposi-zioni della stessa durata, una standard ed una senza l’immagine per rilevare il rumo-re introdotto dal sensore; la differenza tra le due, ovvero l’immagine priva di rumore, viene poi registrata in memoria. E’ possibile disattivare questa funzione, o farla intervenire in modo automatico in presenza di un segnale che presenti un disturbo tipico delle lunghe esposizioni.Esiste poi la possibilità di eseguire un fil-traggio del rumore che si genera anche con tempi di esposizione più brevi; in tal caso però è possibile che si verifichi una leggera perdita di dettaglio, perché i particolari più fini potrebbero venir erroneamente inter-pretati dal filtro come rumore. Tale filtro va dunque usato con attenzione, tenendo presente che il suo effetto è maggiormen-te visibile quando si utilizzano sensibilità elevate; ancor meglio è utilizzare un for-mato Raw, rimandando il filtraggio alla fase di post-produzione.Mentre sulla Eos 40D era possibile un solo livello di intensità del filtro, qui ne sono presenti tre, in modo da poter usare in modo appropriato il filtro sulle sensibilità estreme Hi-1 e Hi-2.

MemorizzazioneApprezzabile la soluzione adottata per proteggere la scrittura delle immagini all’apertura dello sportello; non viene tolta l’alimentazione, ma viene segnalato che non è ancora terminata la registra-zione di un certo numero di immagini; sta poi all’utente decidere se rischiare l’estrazione della scheda interrompendo la registrazione.Le immagini vengono registrate su schede di memoria CompactFlash Tipo II, anche UDMA. Con l’adattatore Wireless File Transmitter WFT-E3/E3A si possono usare dispositivi esterni USB.Si può anche scattare senza la scheda di memoria, registrando le immagini diret-tamente su computer . L’apposito kit opzionale OSK-E3 per-mette d aggiungere all’immagine i dati che consentono di verificare l’integrità

Il vano batterie, protetto da una guarnizione, ospita un classico accumulatore BP-511A ed una batteria tampone CR2016.

I contatti per il battery grip opzio-nale sono protetti da un tappo in gomma.

dell’immagine, ovvero che non sia stata manipolata dopo lo scatto.

I comandiLa Eos 50D dispone di due distinte ghiere, da comandare con il pollice e l’indice della mano destra. E’ presente inoltre un joy-stick, con un pulsante centrale.Tutte le principali funzioni di ripresa risul-tano associate ad un pulsante dedicato e quindi l’utilizzo della fotocamera è estre-mamente pratico.Utile la presenza sulla ghiera di selezione della modalità di scatto di due imposta-zioni personalizzate (C1, C2) con le quali è possibile richiamare in modo davvero rapidissimo due distinte configurazioni complete della fotocamera, precedente-mente salvate in memoria. StampaLa fotocamera è compatibile con PictBridge, per la stampa diretta delle immagini su una stampante compatibile.Registrando i comandi in formato DPOF 1.1 si può eseguire la stampa diretta delle fotografie dalle stampanti capaci di leggere le schede di memoria della fotocamera.

PersonalizzazioneIl funzionamento della fotocamera può essere personalizzato tramite 25 funzioni custom, ma per evitare che comandi inse-riti accidentalmente possano compromet-tere l’uso della fotocamera è prevista la possibilità di cancellare tutte le imposta-zioni, o quelle delle funzioni custom e di tornare così alle condizioni iniziali della fotocamera.

Utile la possibilità di creare un menù per-sonalizzato (My Menu), nel quale colloca-re le voci di uso più frequente, scegliendo indifferentemente tra le voci di menù e le funzioni custom.Il pulsante Set (che sulla Eos 40D richia-mava il Live View) ora può essere usato (custom IV-3) per impostare il formato di scatto, il Picture Style, richiamare il menù, entrare in playback, richiamare il Quick Control.Per richiamare il Live View abbiamo ora un pulsante dedicato, lo stesso che in playback consente la stampa diretta delle immagini.E’ stato eliminato il pulsante Jump, le cui funzioni sono svolte egregiamente dalla ghiera superiore, e si è liberato così il posto per un pulsante Func, assente sulla Eos 40D, al quale possono essere associate varie funzioni: luminosità del monitor, formato di registrazione, com-pensazione dell’esposizione e bracketing, impostazione per il Jump, impostazioni Live View.

AlimentazioneLa fotocamera utilizza una batteria al litio BP-511 A (7,4V 1390mAh). Quando risulti necessaria una grande autonomia è possibile utilizzare il battery grip opzionale BG-E2N, che consente di montare o due batterie BP-511 A, o batterie a stilo AA, alcaline o ricaricabili NiMH. Esso dispone anche della duplicazione dei comandi, per un più agevole uso della fotocamera in verticale.E’ infine utilizzabile il kit ACK-E2 per il collegamento alla rete elettrica, tramite un adattatore che viene inserito nel vano

23

25-26

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30 3130 31

batteria. L’auto-spegnimento della fotocamera può essere regolato a 1, 2, 4, 8, 15 o 30 secondi. Nella confezione è incluso un carica bat-terie CB-5L; le impostazioni permanenti vengono mantenute grazie ad una batteria CR2016.

Varie La fotocamera può essere collegata al computer tramite una porta USB 2.0 ad alta velocità. E’ presente l’uscita video ed anche un connettore per il collegamento a TV ad alta definizione HDMI (High-Definition Multimedia Interface). Manca invece qualsiasi supporto alle registrazioni audioLa proiezione temporizzata delle immagini in memoria offre un intervallo regolabile a 1, 2, 3 o 5 secondi. E’ presente un menù facilmente con-sultabile grazie all’intelligente uso dei colori che identificano 5 diverse aree di impiego; ben 25 le lingue, tra cui ovviamente l’italiano. E’ possibile eliminare le segnalazioni audio durante la navigazione. Il formato della data è personalizzabile.

Il battery grip opzionale, in versione con connessione Usb e Lan per lo scatto col-legati al computer.

vignettatura, la distorsione, l’aberrazio-ne cromatica (quella laterale, dovuta al diverso ingrandimento ai diversi colori, ma purtroppo non quella assiale che dipende da una diversa messa a fuoco dei colori), ed il color blur, ovvero le frange di colore rosso o blu che talvolta si creano ai bordi delle aree molto luminose. Sono presenti i dati di 71 obiettivi.Eos Utility poi consente l’utilizzo in remo-to del Live View e di caricare sulla fotoca-mera i dati degli obiettivi per la correzione automatica della vignettatura.Ottimo anche Picture Style Editor che con-sente di creare nuovi Picture Style, varian-do a piacere la curva tonale e numerosi altri parametri. Completano il pacchetto Zoom Browser EX per Windows e ImageBrowser per Macintosh, per la memorizzazione e l’or-ganizzazione delle immagini e PhotoStitch per la generazione di foto panoramiche.

WirelessLa Eos 50D può montare il wireless transmitter WFT-E3/E3A che si innesta sul fondello della fotocamera e consente il collegamento sia ad una rete WiFi, sia ad una normale rete Ethernet cablata, supportando i protocolli FTP e HTTP, in quanto dispone addirittura di un web server interno che rende possibile sia la visione in remoto delle immagini che lo scatto.Un connettore USB consente inoltre il collegamento di dispositivi di memoriz-zazione esterna, come hard disk. Il transmitter dispone di una sua alimenta-zione autonoma, basata anch’essa su una batteria ricaricabile al litio BP-511.

I - Esposizione1 - Incrementi dei livelli di esposizione (1/3 - 1/2 EV)2 - Incrementi ISO (1/3 - 1EV)3 - Abilitazione ISO Hi4 - Annullamento auto brac-keting 5 - Ordine degli scatti nella sequenza di bracketing6 - Controllo corretta espo-sizione in Av e Tv (safety shift) 7 - Velocità di sincro flash in Av (automatica, 1/250 - 1/60 auto, 1/250)

II - Immagine1 - Riduzione rumore pose lunghe (off, auto, on)2 - Riduzione del rumore a

ISO elevati (standard, bassa, elevata, off)3 - Priorità tonalità chiare (Highlight tone priority)4 - Ottimizzazione automa-tica della luce

III - Autofocus - Drive1 - Interruzione dell’AF con soggetti difficilmente focheggiabili.2 - Funzionamento del pul-sante AF presente su alcuni obiettivi.3 - Metodo per la selezione del punto AF4 - Illuminazione dell’area AF attiva5 - Attivazione della luce ausiliaria AF6 - Blocco dello specchio

7 - Microtaratura AF

IV - Operatività - Varie1 - Funzionamento dei pul-santi di scatto e AF-on2 - Scambio di funzione tra i pulsanti AF-on e AE-lock3 - Funzionamento del pul-sante SET (formato, picture style, menù, riproduzione, Quick Control)4 - Verso di rotazione delle ghiere superiore e poste-riore.5 - Selezione dello schermo di messa a fuoco utilizzato.6 - Inserimento dei dati per la verifica dell’originalità dell’immagine7 - Funzione associata al pulsante FUNC

Funzioni Custom

Le dimensioni sono le seguenti: 107,8mm (A) x 145,5 (L) x 73,5mm (P); il peso è di 730 grammi senza batteria.

SoftwareCon la fotocamera è fornito il programma Digital Photo Professional 3.5, ottimo per la gestione dei file Raw, con alcuni pratici controlli per regolare il bilanciamento del bianco e la luminosità, e per impostare lo spazio colore.Esso consente inoltre di correggere la

Le 25 funzioni custom sono divise in 4 gruppi

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32 3332 33

Misure eseguite presso il

Centro StudiProgresso Fotografico

Le dimensioni dei file in byte dipendono dalla compres-sione usata e dal contenuto di dettagli del soggetto.Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito unritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto che consente un'elevata compressione.

AUTONOMIAGiudizio

Giudizio

VELOCITÀ

IL GIUDIZIO:

alle varie sensibilità ISO

Lum

inos

ità r

egis

trat

a Sensibilità

log (Lux s)

SENSIBILITÀ ISOLa sensibilità è misurata secondo la norma CIPA DC-004.Essa viene valutata tenendo conto dell'esposizione neces-saria a produrre un grigio medio corrispondente al 46,1% del segnale massimo di registrazione (livello di saturazione).

Le curve sensitometriche mostrano come reagisce il sen-sore al variare della quantità di luce che lo raggiunge. La quantità di luce è data dal prodotto dell' intensità (Lux)per il tempo di esposizione (s).

bassa Quantità di luce alta

immagine

log (Lux s)

Contrasto impostato sullafotocamera

al variare del contrasto impostato

Lum

inos

ità r

egis

trat

a

immagine

FORMATI

CURVE SENSITOMETRICHE

.

.

bassa Quantità di luce alta

Canon Eos 50D

La velocità di scatto è ottima. La raffica, nonostante leimmagini siano di grandi dimensioni, è rapida e moltoprolungata. L'autonomia è buona sia in ripresa che inriproduzione. Le sensibilità misurate sono leggermentesuperiori ai valori nominali. Nella curva sensitometricaHi key (eseguita a 200 ISO) abbiamo un fortissimoabbassamento del contrasto sulle alte luci.La risoluzione è elevatissima al centro ai diaframmi piùchiusi, dove la nitidezza dell'obiettivo è particolarmen-te elevata, mentre non riesce a crescere rispetto aquella della 40D a f/1,4 ed ai bordi, dove il pureccellente 35/1,4 non è in grado di fornire la stessarisoluzione che invece è in grado di fornire sul pienoformato della D5.Il rumore, a 100 ISO ben contenuto, aumenta con lasensibilità. Anche se escluso da menù, interviene unfiltraggio alle sensibilità superiori a 800 ISO in Jpeg (a400 ISO in raw). Le immagini sono poco utilizzabili inHi-2 (12800 ISO) a meno di non attivare un livello difiltraggio superiore.

Tempo di accensione: 0.34 s

Ritardo nello scatto: 0.0625 s

Tempo tra due scatti: 0.29 scon formato Jpeg Large Fine

con formato Jpeg Large FineRaffica: 100 scatti a 6,24 fotogrammi/s

REC (senza monitor): 958 scatti

PLAY : 4 h 59 minuti

Denominazione Pixel Byte Compr.Raw 4752x3168 17536 kB 4,4:1sRaw1 3456x2304 9653 kB 4,2:1sRaw2 2352x1568 7049 kB 2,7:1Jpeg Large Fine 4752x3168 3790 kB 12:1Jpeg Large Normal 4752x3168 1660 kB 27:1Jpeg Medium Fine 3456x2304 2088 kB 11:1Jpeg Medium Normal 3456x2304 916 kB 25:1Jpeg Small Fine 2352x1568 1054 kB 10:1

20 %

40 %

60 %

80 %

100 %

-4 -3 -2 -1 0

con contrasto 'normale'

100 ISO

200 ISO

400 ISO

800 ISO

1600 ISO

3200 ISO

Hi-1

Hi-2

20 %

40 %

60 %

80 %

100 %

-3 -2 -1 0 1

con sensibilità 100 ISO

-4

- 2

normale

+ 2

+ 4

200 Hi key

Valore nominale Valore misurato100 122,7200 246,4400 495,1800 974

1600 1916,13200 3814,9Hi-1 7516,8Hi-2 15290,3

Page 12: Canon 50d Scheda Tecnica

32 3332 33

Misure eseguite presso il

Centro StudiProgresso Fotografico

Il grafico mostra come all'aumentare dello sharpening au-menti l'MTF. Per contro uno sharpening elevato può gene- rare artefatti e rumore. Lo sharpening è definito in italia-no come maschera di contrasto o di nitidezza.

MTF - SHARPENING

Sensibilità ISO

Rap

port

o se

gnal

e / d

istu

rbo

immagine con bassorumore

Il grafico mostra il rapporto tra il segnale e il rumore. Quanto più alta è la colonna, tanto minore è il rumore presente nell'immagine.

Sensibilità ISO

Rap

port

o se

gnal

e / d

istu

rbo

Sensibilità ISO

EVgrigio medio

tolleranzain alte luci

tolleranzain basse luci

Viene misurata la gamma di luminosità registrabili dalla fotocamera. Il limite per le alte luci è il livello a cui si ha il segnale di registrazione massimo. Il limite per le basseluci è il livello a cui si ha segnale/disturbo = 10.

EV

grigio medio

tolleranzain alte luci

tolleranzain basse luci

Formato Raw

Sensibilità ISO

Formato Jpeg

Impostazioni delloSharpeningsulla fotocamera

Formato Raw

immagine con elevatorumore

immagine con bassorumore

immagine con elevatorumore

Formato Jpeg

Linee in verticale

Tras

ferim

ento

di m

odul

azio

ne %

Lin

ee in

vert

icale

Diaframma

bordocentro

* Metodologia: i dati sono misurati sul grigio medio secondo la norma ISO 15739 con la fotocamera priva dell'obiettivo, acquisendo in media 600 immagini raw valutate a 48 bit.

* Metodologia: Le misure sono effettuate secondo le norme ISO 15739 e CIPA DC-004

RUMORE: SEGNALE / DISTURBO

RISOLUZIONE

LATITUDINE DI POSA

La risoluzione è misurata con una mira a basso contrasto.Essa dipende dal numero di pixel del sensore e dallanitidezza dell'obiettivo utilizzato.

Canon Eos 50D

20

40

60

80

100

120

140

160

100

200

300

400

500600

800

1000

1500

0 nessuno

1 basso

3 normale

5 alto400

600

800

1000

1500

2000

2500

f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8

bordo centro

f/1,4 1170 1695

f/2 1170 2000

f/2,8 1280 2080

f/4 1350 2080

f/5,6 1370 2080

f/8 1430 2080

con Canon EF 35mm f/1.4 L USM

0

10

20

30

40

50

60

70

80

100

67,4

200

54,7

400

36,8

800

30,3

1600

32,3

3200

24,3

Hi-1

15,1

Hi-2

8,8

con le impostazioni standard della fotocamera

0

10

20

30

40

50

60

70

80

100

79,2

200

63,4

400

37,4

800

38,1

1600

31,9

3200

23,2

Hi-1

18,5

Hi-2

10

con le impostazioni standard del programma di conversione

0

1

2

3

4

5

6

7

8

100

7,4

200

7,1

400

6,8

800

6,5

1600

5,9

3200

5,2

Hi-1

3,9

Hi-2

2,5

con le impostazioni standard della fotocamera

0

1

2

3

4

5

6

7

8

100

7,4

200

7,4

400

6,7

800

6,7

1600

6,2

3200

5,3

Hi-1

4,3

Hi-2

2,9

con le impostazioni standard del programma di conversione

Page 13: Canon 50d Scheda Tecnica

34 PB

Pro

e C

ontr

o

ProAltissima risoluzione.Raffica ottima.Live View su monitor ad alta risoluzione

ControRisoluzione molto elevata, ma solo con ottiche professionali.Sensibilità massima utilizzabile solo con filtraggio del rumore

Le misure del Centro Studi Progresso Fotografico

La risoluzioneIl sensore da 15,1 Mpixel fa sì che la risoluzio-ne della Eos 50D sia sensibilmente superiore a quella della Eos 40D, ma solo al centro del fotogramma e limitatamente ai diaframmi più chiusi di f/1.4; per il resto, ovvero alla massima apertura ed ai bordi, le prestazioni non appaiono migliori. Ciò è facilmente comprensibile, in quanto in questo caso la risoluzione viene limitata dalle prestazioni dell’ottica.Per avere una resa migliore risulta indi-spensabile passare ad un formato superiore, ovvero al pieno formato della Eos 5D, che pur essendo dotata di un numero di pixel inferiore (12,8 Mpixel), risulta sensibilmente superiore ai bordi in quanto lo stesso obiettivo si trova a lavorare su frequenze spaziali decisamente inferiori.Ne consegue che per ottenere la stessa qualità ottica della Eos 5D, la Eos 50D richiede l’uti-lizzo di obiettivi di qualità più elevata.

La velocitàNonostante l’aumento di risoluzione del sen-sore, e nonostante quindi il maggior peso delle immagini, la velocità operativa della Eos 50D non appare inferiore a quella della Eos 40D. Identica e molto buona la rapidità di scatto, appena 0,0625 s, solo di poco superiore l’ese-cuzione di 2 scatti al di fuori della modalità di scatto continuo, 0,29 s. Identica la rapidità di accensione, 0,34s, che non viene minimamente influenzata dalla presenza del sistema di eliminazione della polvere all’accensione in quanto esso si disattiva automaticamente alla pressione del pulsante di scatto.Davvero buona la raffica a 6,24 fotogrammi al secondo, con una durata molto estesa in Jpeg: abbiamo infatti eseguito 120 scatti alla massima risoluzione e qualità. Ben 17 i fotogrammi Raw alla massima risoluzione, gli stessi consentiti dalla Eos 40D.

L’autonomiaL’autonomia in fase di registrazione è risultata inferiore a quella della Eos 40D, che era ecce-zionalmente elevata, ma è comunque buona: abbiamo potuto eseguire 958 scatti. In riproduzione invece le prestazioni sono quasi equivalenti con un’autonomia di 4 ore e 59’.

Le curve sensitometricheLe curve sensitometriche mostrano un legge-ro appiattimento nelle alte luci.

Aumentando il contrasto, questo aumenta contemporaneamente sia sulle luci medie che sulle alte luci, con una conseguente riduzione della latitudine di posa.Interessante la curva ottenuta a ISO 200 con l’impostazione Hi-Key: abbiamo infatti una curva a contrasto medio nelle zone di media luminosità, ed un forte appiattimento, quindi una notevole riduzione di contrasto, sulle alte luci. Questo consente di ampliare la latitudine di posa nelle alte luci e nel contempo di creare il tipico effetto di riduzione dei contrasti.

La sensibilità ISOLe sensibilità misurate sono leggermente superiori ai valori nominali.

MTF-SharpeningLe curve sono state ottenute da immagini Jpeg prodotte dalla fotocamera con diffe-renti impostazioni di sharpening. Si tratta di uno sharpening piuttosto evidente, che già nelle impostazioni standard 3 risulta un po’ eccessivo.

Il rumore e la latitudine di posaLe impostazioni standard del menù della fotocamera prevedono che il filtro antirumo-re non sia attivo; dai grafici tuttavia appare evidente che per le sensibilità superiori a 800 ISO interviene comunque, e giustamente, un filtraggio.Esso tuttavia non è sicuramente sufficiente per ottenere immagini di qualità accettabile a 12.800 ISO (Hi-2), sensibilità per la quale è indispensabile attivare l’opzione di filtrag-gio presente in menù. L’intensità del filtro è regolabile, quindi è possibile scegliere il livello più adatto al soggetto. Per immagini con superfici uniformi e pochi dettagli si potrà in genere mantenere un filtraggio più elevato.Per quanto riguarda le immagini Raw, convertite tramite il software Digital Photo Professional con le impostazioni standard, abbiamo un livello di rumore mediamente inferiore con un filtraggio automatico per sensibilità superiori a 400 ISO. La latitudine di posa, che dipende direttamen-te dal rumore nelle ombre, è ampia alle basse sensibilità, ma molto limitata alla sensibilità massima, qualora non venga attivato un filtraggio.

Giudizio complessivoLa Eos 50D è sicuramente una fotocamera di ottimo livello, ma riteniamo che Canon si

sia spinta un po’ troppo in avanti rispetto alle possibilità di un formato ridotto APS-C, sia per quanto riguarda la risoluzione che per la sensibilità massima.Il guadagno in termini di nitidezza sicura-mente c’è, ma può risultare visibile solo con ottiche di qualità eccezionalmente elevata. Inoltre la sensibilità 12.800 ISO può essere utilizzata solo in presenza di un deciso fil-traggio del rumore.Se davvero nitidezza e riduzione del rumore sono fondamentali per il fotografo, allora forse conviene rivolgersi alla sorella mag-giore Eos 5D, che dispone sì di un numero di pixel inferiore ma, grazie al sensore a pieno formato, risulta superiore sia come nitidezza e sia come basso livello di rumore.Ciò detto, la Eos 50D è un’ottima evoluzione della Eos 40D, della quale mantiene robu-stezza, rapidità e completezza di funzioni, introducendo caratteristiche come il moni-tor ad alta risoluzione, la correzione della vignettatura, la taratura della messa a fuoco e il buon sistema di messa a fuoco a rileva-zione di contrasto per il Live View. Non sono da trascurare infine interessanti soluzioni che facilitano l’utilizzo della fotocamera, come il nuovo pannello di controllo a monitor Quick Control.

Sergio NamiasRecensione basata

sulla versione firmware 1.0.1

PrezziCanon Eos 50D corpo: € 1.360con EF-S 17-85mm IS: € 1.745con EF-S 17-85mm e EF 70-300mm: € 2.200con EF-S 18-200mm IS: € 1.880

Distribuzione: Canon ItaliaVia Milano 8, 20097 - San Donato Milanese (MI)Tel.: 02/82.481www.canon.it