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U.F. Biotossicologia Laboratorio di Sanità Pubblica AVC
Campionamento per le varie tipologia di matrici alimentari
Dott. ssa Mariella TaliniResp. U.F. Biotossicologia
Laboratorio Sanità Pubblica AVC – Regione Toscana Az. USL n.3 Pistoia
U.F. Biotossicologia Laboratorio di Sanità Pubblica AVC
NORME QUALITA’
La norma UNI CEI EN ISO 17025 nel p.5.7definisce i criteri del campionamento e
dice”….deve avere un piano e procedure di campionamento quando esegue il
campionamento di sostanze, materiali o prodotti destinati alle prove….. I piani di
campionamento devono, quanto ciò sia ragionevole, essere basati su metodi statistici appropriati. Il processo di
campionamento deve tenere conto di fattori che devono essere controllati per garantire la validità dei risultati di prova e taratura”
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CAMPIONAMENTO
L’insieme dei procedimenti e delle operazioni che intercorrono tra il
momento del prelievo del campione e lo svolgimento di un’analisi
microbiologica rappresenta una delle fasi più delicate dell’intero
procedimento analitico ,la fase pre-analitica del campione
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Campionamento Corretto
Un corretto campionamento eseguito sul campo e’ essenziale per ottenere risultati affidabili
nelle successive fasi analitiche
Corretto risultato=
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CAMPIONEche cos’è?
frazione di un lotto che viene prelevata per fornire, un campione
rappresentativo della totalità e trasportata al laboratorio di prova
per eseguire le proveun campione può essere ugualmente
richiesto da specifiche appropriate…..
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1. Verificare la conformitàdell’alimento alla normativa vigente onde prevenire rischi per la salute pubblica (tossinfezioni o intossicazioni per presenza di patogeni, tossine o sostanze tossiche);
2. Proteggere gli interessi dei consumatori;
3. Tutelare la commercializzazione dei prodotti
Il CAMPIONAMENTO ha l’obiettivo di:
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per verificare il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente (campioni eseguiti in attuazione del Piano Regionale Alimenti:);per la gestione dei casi di emergenza come ad es. le tossinfezioni alimentariin casi sospetti o per segnalazioni di irregolaritàdurante il processo di trasformazione per verificare lo stato di igiene della lavorazionein attuazione di Raccomandazioni della Commissione Europea
Il CAMPIONAMENTO si esegue:
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…. e ancora ….
Su superfici (locali e attrezzature):
per verificare la corretta impostazione ed esecuzione del programma di sanificazione;
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Per un corretto campionamento si deve considerare…..
DISTRIBUZIONE DELL’ANALITAALL’INTERNO DELLA MATRICE DA ESAMINARE
GRADO DI OMOGENEITA’DELLA MATRICE DA ESAMINARE
TECNOLOGIA DI PRODUZIONE
STRUTTURECOINVOLTE NELLA PROCEDURA
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Il campionamento microbiologico deve considerare
Variabilità e incostanza della popolazione
microbica
I germi saprofiti ostacolano lo sviluppo dei
germi patogeni
Distribuzione eterogenea dell’analita
La matrice alimentare è un substrato di “esseri
viventi” che entrano in competizione
In alimenti pastorizzati/sterilizzati un
microrganismo patogeno si moltiplica più
facilmente
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Legislazione alimenti
L. 283/62 e succOrdinanze Ministeriali specifiche per le varie matrici ( gelati, surgelati, paste all’uovo, ecc.)
Reg.2073/05 e successive
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Criterio MicrobiologicoUn criterio microbiologico indica che un determinato
microrganismo o gruppo di microrganismi, o tossina microbica deve essere assente, essere presente solo in un determinato numero di unità campionarie o essere presente ad un livello non superiore ad un limite prefissato in un numero o quantità specificata di alimenti o di ingredienti
Un criterio microbiologico deve inoltre indicare:• l’identità dell’alimento o dell’ingrediente• il contaminante al quale si riferisce lo standard• il metodo analitico da utilizzare• il piano di campionamento• i limiti microbiologici considerati appropriati• Il punto della catena di produzione/trasformazione al
quale si applica• le azioni da intraprendere quando i limiti non sono
rispettati (National Academy of Sciences. Da Doyle et al)
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Criterio MicrobiologicoPer la ICMSF:
un criterio riguardante la presenza o la quantità di microrganismi o di tossine per unità di massa, volume o area, stabilito usando procedure definite e applicato nel campionamento di alimenti ai fini di verificare la loro accettabilità.
Per la FAO: Un criterio microbiologico per un alimento definisce l’accettabilità del prodotto o del lotto, basato sulla presenza, assenza o numero di microrganismi, inclusi i parassiti, e/o sullaquantità di loro tossine /metaboliti, per unità di massa, volume, area o lotto
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Definizioni Regolamento 2073/2005«criterio microbiologico», un criterio che definisce l’accettabilità di
un prodotto, di una partita di prodotti alimentari o di un processo, inbase all’assenza, alla presenza o al numero di microrganismi e/o inbase alla quantità delle relative tossine/metaboliti, per unità dimassa, volume, area o partita;
«criterio di sicurezza alimentare», un criterio che definiscel’accettabilità di un prodotto o di una partita di prodotti alimentari,applicabile ai prodotti immessi sul mercato;
«criterio di igiene del processo», un criterio che definisce ilfunzionamento accettabile del processo di produzione. Questocriterio, che non si applica ai prodotti immessi sul mercato, fissa unvalore indicativo di contaminazione al di sopra del quale sononecessarie misure correttive volte a mantenere l’igiene delprocesso di produzione in ottemperanza alla legislazione in materia di prodotti alimentari
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Criterio Microbiologico
I criteri possono essere obbligatorio semplicemente indicare dei limiti consigliati. In questo caso il superamento dei limiti implica un giudizio di accettabilità e in generefornisce soltanto un’indicazione dell’esistenza di difetti nei piani di autocontrollo applicati
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GLI ELEMENTI CHE COSTITUISCONOUN CRITERIO MICROBIOLOGICO
il tipo di alimento (matrice)il piano di campionamento : numero (n) di unitàcampionarie da esaminare e numero di unitàcampionarie nel quale è ammesso il superamento del limite (c)il valore tollerato (limite) o intervallo (m M)per unità di massa, area o lotto nell’unitàcampionariail metodo di analisila fase del processo dove viene effettuata la verificale azioni correttive da adottare in caso di N.C.
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MICRORGANISMI/TOSSINE DA VERIFICARE AI FINI DELLA SICUREZZA
Listeria monocytogesSalmonella sppenterotossinestafilococcicheEnterobacter
sakazachiiE.coli
Istamina
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MICRORGANISMI/TOSSINE DA VERIFICARE AI FINI DELL’IGIENE DI
PROCESSO
Conteggio colonie aerobiche
Salmonella sppEnterobacteriacee
E.coliStafilococchi coagulasi positivi
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Tab.A Criteri di sicurezza alimentare
Come sopraAliquote 5 /salmonellaSucchi di frutta e di ortaggi non pastorizzati
Come sopraAliquote 5 /u c 5salmonellaFrutta e ortaggi pretagliati(pronti al consumo)
Come sopraAliquote 5 /u c 5salmonellaGelati,
Come sopraAliquote 5 /u c 5
Listeria monocytogenes
Alimenti pronti che non costituiscono terreno favorevole alla crescita di Listeria
Come sopraAliquote 5 /u c 5
Listeria monocytogenes
Alimenti pronti che costituiscono terreno favorevole alla crescita di Listeria
Prodotti immessi sul mercato durante il loro periodo di conservabilità
Aliquote 5 /u c 5
Listeria monocytogenes
Alimenti pronti per lattanti e alimenti pronti a fini medici speciali
noteAliq./u.cricercaalimento
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Tab.B:Criteri di igiene del processo
Come sopraAliquote 5 /Escherichia coli
Succhi di frutta e di ortaggi non pastorizzati
Come sopraAliquote 5 /u c 5
Escherichia coli
Frutta e ortaggi pretagliati (pronti al consumo)
Come sopraAliquote 5 /u c 5
Escherichia coli
Gelati,
Come sopraAliquote 5 /u c 5
Entero-batteriacee
Prodotti a base di uova
Come sopraAliquote 5 /u c 10
Entero-batteriacee
Alimenti in polvere per lattanti e alimenti dietetici in polvere a fini medici speciali destinati a bambini di età inferiore ai 6 mesi
Prelievo alla fine del processo di lavorazione
Aliquote 5 /u c 5
Entero-batteriacee
Gelati e dessert a base di latte congelati Frutta e ortaggi pretagliati(pronti al consumo)Succhi di frutta e di ortaggi non pastorizzati (pronti al consumo)
noteAliq./u.cricercaalimento
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CATEGORIE ALIMENTI REGOLAMENTATI dalla 2073/05
1) Alimenti pronti per lattanti, ai fini medici speciali, altri alimenti pronti
2) Alimenti di origine animale•carni e prodotti a base di carne•gelatina e collagene•latte e derivati lattiero caseari•prodotti della pesca, crostacei e molluschi cotti ,•Prodotti e alimenti pronti a base di uova (non
pastorizzati)3) Alimenti vegetali•semi germogliati•frutta e ortaggi pretagliati•succhi di frutta e di ortaggi non pastorizzati
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Listeria monocytogenesAlimenti pronti che non costituiscono terreno favorevole alla crescita di Listeria monocytogenes sono:pH ≤ 4.4 o aw ≤0,94,Periodo di conservabilità < a 5 ggIn questi alimenti si deve eseguire la ricerca
quantitativa di Listeria monocytogenes
Negli alimenti pronti che costituiscono terreno favorevole alla crescita di Listeria monocytogenes si esegue la ricerca qualitativa del microrganismo, a meno che il produttore non sia in grado di dimostrare , con soddisfazione dell’ autortità competente che il prodotto non supererà il limite di 100ufc/g durante il periodo di conservabilità
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Microrganismo Temperatura pH Aw Min. Opt. Max. Min. Opt. Max. Min. Opt. Max.
Salmonella spp.
5.2 35-43 46.2 3.8 7.0-7.5 9.5 0.94 0.99 >0.99
Clostridium botulinum A e B
10 – 50 4.7 - 9 >0.93
Non proteolytic B
5 ? - - NRc
E
3.3 15-30 - - >0.965
F
4 ? - - NRc
Staphylococcus aureus 7 37 48 4.0 6.0-7.0 10 0.83 (0.9)
0.98 >0.99
Campylobacter jejuni
32 42-43 45 4.9 6.5-7.5 ca9 >0.987 0.997 -
Yersinia enterocolitica -1.3 25-37 42 4.2 7.2 9.6 - - 5% NaCl
Listeria monocytogenes
-0.4 37 45 4.39 7.0 9.4 0.92 - -
Vibrio cholerae O1
10 37 43 5.0 7.6 9.6 0.970 0.984 0.998
Vibrio parahaemolyticus
5 37 43 4.8 7.8-8.6 11 0.940 0.981 0.996
Clostridium perfringens 4 43-47 50 5.5-5.8 7.2 8.0-9.0 0.97 0.95-0.96
0.93
Bacillus cereus
4 30-40 55 5.0 6.0-7.0 8.8 0.93 - -
Escherichia coli
ca 7-8 35-40 ca 44-46
4.4 6-7 9.0 0.95 0.995 -
Growth Factors For Selected Bacteria
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Perché faccio un campionamento?Ottengo un dato
Va spalmato sull’intera popolazione!
Deve quindi avere un
significato statistico
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Campionamento alimenti deperibiliSi prelevano n.4 aliquote di cui una deve essere lasciata al produttore le altre tre vanno al laboratorio, una per l’analisi di 1°istanza, una per eventuale analisi di 2° istanza per i parametri non conformi previo avviso agli interessati e l’ultima a disposizione dell’Autorità Giudiziaria
Se l’alimento campionato è altamente deperibile il laboratorio può decidere che l’analisi non ècomunque ripetibile il campione viene sottoposto all’analisi unica sempre previo avviso agli interessati
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Campionamento alimenti non deperibili
Si prelevano n.4 aliquote di cui una deve essere lasciata al produttore le altre tre vanno al laboratorio, una per l’analisi di 1° istanza, una per eventuale analisi di revisione all’ISS per i parametri non conformi e l’ultima a disposizione dell’ Autorità GiudiziariaUna 5° aliquota se il produttore èdiverso dal detentore
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ALIMENTI DEPERIBILI
Alimenti con data di scadenza <di 90gg.aW>0.95 e pH>5,2aW>0.91pH> o uguale a 4,5
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CAMPIONE UNICO NON RIPETIBILE
1. REPERTO (impossibile prelevare più aliquote)
2. ELEVATA DETERIORABILITA’ DEL CAMPIONE E/O DURATA NOTEVOLE DELL’ANALISI,tali da non permettere in caso di esito sfavorevole la ripetizione di analisi sul campione ancora in condizioni di normale conservazione
3. SCADENZA PROSSIMA
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ATTUAZIONE NORME previste dall’art.223 del D.Lgs 28/07/1989, n.271.”Norme di attuazione di coordinamento e transitorie del Codice di Procedura Penale”
COMUNICAZIONE LUOGO , GIORNO E ORA dell’inizio delle operazioni analitiche in modo da GARANTIRE all’interessato il DIRITTO ALLA DIFESA
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Unità campionarie
Le unità campionarie devono essere prelevate in ogni caso casualmente.Possono essere costituite da confezioni intere o integre o campioni prelevati asetticamente da una confezione. Un concetto molto importante a questo proposito èquello di lotto di produzione: un lotto di produzione èun’insieme di unità di prodotto ottenute in un’unica operazione di produzione o in un certo intervallo temporale in modo tale che la qualità delle singole unità sia sostanzialmente uniforme.
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CAMPIONAMENTO ALIMENTILOTTO:
CAMPIONE:
1 ALIQUOTAper Esame di I° istanza
2 ALIQUOTAper Esame di II° istanza
3 ALIQUOTAper Autorità Giudiziaria
4 ALIQUOTAper detentore
5 ALIQUOTAper Produttore
Unità
CampionariaUnità
Campionaria
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CAMPIONAMENTO ALIMENTI
LOTTO FORMATO DA PIU’CONTENITORI
1 2 3 4 5
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Prelievo del campioneVoglio fare un prelievo da una torta al formaggio
per la ricerca di Aw e Listeria monocytoges
Dove faccio il prelievo?
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Mezzi di campionamento
- LOCALI ADATTI (NON VENTILATI,CON SUPERFICI LAVABILI ETC.)
- UTENSILI STERILI (CUCCHIAI, PINZE, SONDE STERILI USA E GETTA O IN ACCIAIO DA RISTERILIZZARE TRA UN’OPERAZIONE E L’ALTRA IN AUTOCLAVE O ALLA FIAMMA)
- CONTENITORI STERILI (DI VETRO O DI PLASTICA PER ALIMENTI)
IL CAMPIONE VA CONFEZIONATO E SIGILLATO AL FINE DI GARANTIRE CHE NON SI VERIFICHINO MANOMISSIONI
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QUANTITA’ DEI CAMPIONI DA
PRELEVARE
QUANTITA’ INTESA COME PESO DELL’UNITA’CAMPIONARIA:
IN FUNZIONE DELLE DETERMINAZIONI ANALITICHE CHE VENGONO RICHIESTE.
SULL’ESPERIENZA
CI SI BASERA’
SULLA NORMATIVA
SUI SUGGERIMENTI DEL LABORATORIO
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Confezionamento del campione
La non corretta manipolazione può alterare l’esito analitico
Inquinamento massivo (strumenti, operatori,)
Cross contaminazioni (es. piombo)
Corpi estranei
Esempi
Operatore
Contenitori inadeguatiContenitori pervi
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Il trasporto rappresenta una notevole fonte di incertezza
Esempi Esami microbiologiciLatteShelf life
Il campione deve essere conservato nelle stesse condizioni in cui era al momento del prelievo
Velocità di trasporto
Trasporto
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PIANO DI TRASPORTOApprontare una procedura per tutte le fasi che vanno dal prelievo del campione al suo arrivo in
laboratorio
E’ la contestazione più frequente da parte dei periti
TRASPORTO ISO 7218:2007
Il campione non deve essere danneggiato o modificato
ConfezionamentoContenitoristeriliImballaggi chiusi
Temperatura:Prodotti stabili: t.a.Prodotti congelati e surgelati: <18°CProdotti freschi, refrigerati, stabilialterati: 0 – 4°CProdotti della pesca: 0 – 2°C
Tempo:+ rapidamente
possibile
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ISO 7218:2007RICEVIMENTO
Verificare l’idoneità del campione (condizioni e quantità)la congruenza con la descrizione fatta nel Verbale
di prelievola temperatura di arrivo
RIFIUTARE I campionamenti RIFIUTARE I campionamenti CHE NON RISPETTANO CHE NON RISPETTANO QUESTI REQUISITI!!!QUESTI REQUISITI!!!
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ERRORI PIU’ FREQUENTI NELLE FASI DI CAMPIONAMENTO E TRASPORTO• ERRORE NEL CONFEZIONAMENTO DELCAMPIONE
• ASSENZA DELL’ESATTA INDICAZIONE DELLA NATURA DELLA MERCE
• CONFUSIONE TRA ALIQUOTA E UNITA’ CAMPIONARIA
• QUANTITA’ INSUFFICIENTE DEL CAMPIONE PER LE PROVE DA ESEGUIRE
• NON C’E’ CORRISPONDENZA TRA N. DI CARTELLINO E N. DI VERBALE
• RICHIESTA DI ESAMI ANALITICI INADEGUATI
• RICHIESTA DI ESAMI APPROSSIMATIVA:
• RICHIESTA DI ANALISI IRRIPETIBILE QUANDO NON SUSSISTANO LE CONDIZIONI
• CONFUSIONE TRA RIPETIZIONE DI ANALISI E REVISIONE
• ERRORI SUL N. DI ALIQUOTE CAMPIONATE O DA LASCIARE IN LABORATORIO
• CONFUSIONE SUL CORRETTO UTILIZZO DEI CAMPIONI IN CONTRADDITTORIO
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ERRORI ACCETTAZIONE
Una volta individuato in ACCETTAZIONE un errore...
Comunicazione con l’Organo prelevatore
Accettazione con riservacampione segregato
Risoluzione
Analisi del campione
Campione respinto
Annullamento del prelievo
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ISO 7218:2007
STOCCAGGIO
Entro il tempo max di conservazioneProdotti stabili
Prodotti congelati e surgelati
Prodotti freschi, refrigerati,
stabili alterati
Prodotti della pesca
ANALISI
t.a.
<18°C
0–4°C
0–2°C
Entro 24 h(è possibile il congelamento ma va dichiarato sul Rapporto di prova)
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Nell’espletamento delle normali funzioni ispettive di controllo e di vigilanza, il campionamento è sempre
UN PRELIEVO UFFICIALEIl diritto alla difesa deve essere rispettato:
Campionare in 4/5 aliquoteCampionare 1 aliquota
“analisi unica irripetibile garantita”1.Analisi microbiologiche per alimenti deperibili 2.Quantità del prodotto da prelevare insufficiente per costituire 4/5 aliquote
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Un piano di campionamento alimenti è fondato su:grado di rischio alimentare
rigorosità del campionamento
Piano di campionamento a 2 classi Piano di campionamento a 2 classi rischio rischio elevatoelevatoPiano di campionamento a 2 classi Piano di campionamento a 2 classi
accettabileaccettabile--inaccettabileinaccettabilec sempre uguale a 0c sempre uguale a 0Per avere un risultato accettabile tutte le u.c. devono rientrarPer avere un risultato accettabile tutte le u.c. devono rientrare e nel limite prestabilitonel limite prestabilito
Piano di campionamento a 3 classi Piano di campionamento a 3 classi rischio meno elevatorischio meno elevatosoddisfacente soddisfacente -- accettabile accettabile –– inaccettabileinaccettabileNessuna può eccedere il numero massimo di M e non piNessuna può eccedere il numero massimo di M e non piùù di c di c possono eccedere il numero minimo di mpossono eccedere il numero minimo di mc = tanto pic = tanto piùù elevato quanto pielevato quanto piùù basso sarbasso saràà il rischioil rischio
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Esempi di limiti di cariche microbicheReg CE 2073/2005 della CommissioneListeria monocytogenes
Alimenti pronti per lattanti e alimenti pronti a fini medici speciali:n=10 (25 g per uc), c=0, M=0
(EN/ISO 11290-1)Alimenti pronti che non costituiscono terreno
favorevole alla crescita di L. monocytogenes,diversi da quelli destinati ai lattanti e a finimedici speciali: n=5 (25 g per uc), c=0, M=100 ufc/g (EN/ISO 11290-1)
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Esempi di limiti di cariche microbicheReg CE 2073/2005
Staphylococcus coagulasi positiviFormaggi da latte crudo (ufc/g): n=5, c=2, m= 10000,M= 100000 EN/ISO 6888-2Formaggi a base di latte sottoposto a trattamentotermico a temperatura inferiore a quella dellapastorizzazione e formaggi stagionati a base di latte osiero di latte sottoposto a pastorizzazione o atrattamento termico a temperatura più elevata (ufc/g):n=5, c=2, m= 100, M= 1000 EN/ISO 6888-1 o -2
Il superamento richiede l’analisi per le tossine e l’eventuale ritiro dal commercio, oltre che la revisione del programma di autocontrollo
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Tipologia di prodotti da campionare nella ristorazione collettiva
piatti preparati a distanza di tempo dal consumo;piatti a base d’uovo (piatti contenenti uova crude, tiramisù, semifreddi, gelati, salse maionese, salse olandese. ecc.);piatti ai quali si aggiungono salse o altri componenti facilmente deteriorabili (insalate di vario tipo, piatti con salse, ecc.); piatti che richiedono manipolazione dopo la cottura (roast,beef, arrosti, ecc.).
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PUNTI DI CAMPIONAMENTOper la determinazione delle condizioni igieniche degli stabilimenti di produzione
SUPERFICISuperfici,utensili di lavoro e materiali di imballaggio e confezionamento con tamponi di cotone e piastre contact
ARIAal centro dei locali, nelle zone ad elevata concentrazione di personale, nelle zone ad elevata umidità delle superfici, nelle zone ove il prodotto viene messo in contenitori aperti, in prossimità delle griglie di immissione dell’aria condizionata e in zone di correnti d’ariaACQUA
all’ingresso della rete idrica nello stabilimento, all’uscita di eventuali serbatoi e nei vari punti di distribuzione
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ANALISI AMBIENTALIIl prelievo ambientale viene eseguito secondo
la metodica ISO 18593:2004SCOPO1. Stimare la possibilità e l’entità delle
contaminazione degli ambienti derivanti dal contatto con le superfici ambientali
2. Valutare l’efficacia delle procedure di lavaggio e disinfezione delle superfici
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ANALISI AMBIENTALISe necessario per verificare il rispetto dei
criteri :• possono essere prelevati campioni dalle
aree e dalle attrezzature utilizzando i metodi ISO
• Es. prelievo di campioni sulle superfici di lavorazione e attrezzature per accertare che non siano contaminate da Listeria monocytogenes dove si producono alimenti pronti che costituiscono terreno favorevole alla sua crescita
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TECNICHE DI CAMPIONAMENTO
METODO CON PIASTRE DA CONTATTO
METODO CON TAMPONE
METODO CON SPUGNE O PANNI
STERILI
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CONTAMINAZIONE DEL PRODOTTO FINITO
accertare l’idoneità delle materie prime a valle dei processi di trattamento termicosedi in cui il prodotto è esposto all’arianei luoghi in cui il prodotto subisce una lunga sosta prima e dopo addizione di ingredientiprima e dopo i processi di manipolazione direttaa monte e a valle del confezionamento finale
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Microrganismi markerOrganismo marker: è un microrganismo la cui presenza oltre un certo limite indica una situazione potenzialmente pericolosaIndici: indicano la potenziale presenza
presenza di organismi patogeni; si assume che esista una relazione quantitativa fra la presenza dell’indice e la probabilità della presenza del patogenoIndicatori: indicano un rischio di qualitàbatteriologica inadeguata di carattere piùgenerale (cattiva igiene, potenziale di deterioramento,)
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INDICATORICaratteristiche ideali degli indicatori
dovrebbero essere presenti e misurabili in tutti gli alimenti la cui qualità deve essere misuratala loro crescita e il livello delle loro popolazioni dovrebbe avere una correlazione negativa conla qualità dei prodottio devono essere facili da contare e facilmente distinguibili da altri microrganismio i metodi di conta dovrebbero essere rapidi (risultati in 24 h)o la loro crescita non dovrebbe essere influenzata negativamente da altri componenti della microflora
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Caratteristiche dei microrganismi indice
Il miglior indici (non esiste un indicatore ideale) é quello le cui densitàcorrelano meglio con i rischi legati ad un determinato (preferibilmente
vari)tipo di inquinamento o contaminazione. Ciò può essere accertato solo conanalisi epidemiologiche. Nel contesto di un’analisi dei rischi un indicatore:• dovrebbe essere associato coerentemente ed esclusivamente con la fontedei patogeni.• deve essere presente in numero sufficiente a fornire una stima accurata
didensità quando il livello di ognuno dei patogeni é tale che il rischio dimalattia é intollerabile.• deve avere una resistenza ai disinfettanti ed allo stress simile a quella delpiù resistente dei patogeni potenzialmente presente a livelli significativi.• deve essere quantificabile con metodi semplici e poco costosi e conconsiderevole accuratezza, precisione e specificità.Sono usati come indicatori:• coliformi• coliformi fecali• Escherichia coli• enterococchi
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Processo di verifica rispetto dei criterimicrobiologici
Valutazione/revisione Campionamento
Analisi Conservazione/trasporto
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Nessuna regola standardizzata
può in ogni caso prendere il
posto del buon senso e
dell’esperienza degli operatori