CAMMINO DI SAN PELLEGRINO 2015 Mantova - Reggio Emilia ... 2015... · Oratorio di San Geminiano, un...

2
CAMMINO DI SAN PELLEGRINO 2015 Mantova - Reggio Emilia Reggio Emilia - San Pellegrino in Alpe – Lucca su antiche vie di pellegrinaggio attraverso i luoghi Matildici Cammino e Bici da mercoledì 19 a domenica 30 agosto 2015 Quest’anno, in occasione del novecentesimo anniversario della scomparsa di Matilde di Canossa, abbiamo deciso di attraversare il cuore dei territori matildici in cui si sono svolti i principali avvenimenti della sua vita. Partiremo da Mantova, dopo aver visitato la Cattedrale di S. Pietro che conserva le spoglie di S. Anselmo da Lucca, confessore e consigliere spirituale di Matilde e la Basilica di S. Andrea, che custodisce i sacri vasi al cui interno si trova la terra intrisa dal sangue di Cristo, raccolta dal centurione romano Longino che ne trafisse il costato. Scenderemo il fiume Mincio fino alla sua confluenza nel Po, dove, poco più a monte, attraverseremo il Grande Fiume in barca per giungere a San Benedetto Po, nella cui abbazia del complesso monastico polironiano fu sepolta la Contessa, poi trasferita, in epoca successiva, in San Pietro a Roma. Sull’argine di destra, risaliremo il Po fino a Guastalla, dove è prevista la visita alla Pieve che svolse un ruolo fondamentale in epoca matildica, sede di un sinodo papale e di un Concilio sulla delicata vicenda delle investiture. Abbandonato il Po e prima di risalire il torrente Crostoso ed il canale Tassone per arrivare a Reggio Emilia, faremo visita a Gualtieri, dove, la guida Gian Luca Torelli, capace di catturare l’attenzione anche del più distratto dei visitatori, ci parlerà della splendida piazza, della sua architettura, dei palazzi che la circondano e delle vicende umane e artistiche dell’illustre conterraneo Antonio Ligabue. Giunti a Reggio Emilia, prima di ripartire, avremo modo di visitare le principali emergenze storiche e architettoniche della Città del Tricolore. Continuando la risalita del Torrente Crostolo, ci lasceremo alle spalle la pianura e da questo momento in poi monti e valli ci accompagneranno fino a Lucca. Attraverseremo il Comune di Vezzano, che tanto si è speso per sostenere l’iniziativa del Cammino ed il borgo di Montalto, sede della omonima Polisportiva, promotrice e organizzatrice dell’iniziativa. Si prosegue alla volta della Pieve di San Vitale ed il vicino Castello di Carpineti, collocati in bella posizione panoramica sulla linea di spartiacque delimitata dalla dorsale M.te Fosola-M.te Valestra, che divide le Valli del Tresinaro e del Secchia. Entriamo ora nel Comune di Toano, nel quale fanno bella mostra la splendida Pieve ed i borghi di Stiano, Corneto e Manno. Si risale la Valle del Dolo, passando per le Fonti di Quara, il Ponte di Cadignano e Morsiano, dove, poco più a monte si imbocca la via del Tracciolino, che sovrastando la profonda gola scavata dalle acque vorticose del Dolo, ci conduce a Gazzano– Fontaluccia. Guadagnata la linea di spartiacque tra le Valli del Dolo e del Dragone in corrispondenza del Santuario di Madonna di Pietravolta, si raggiunge il p.sso di Roncadello, il grazioso Oratorio di San Geminiano, un tempo antico ospitale ed il p.sso delle Radici, che segna il confine tra Emilia Romagna e Toscana. Il Santuario di San Pellegrino in Alpe, che custodisce le spoglie mortali dei Santi Pellegrino e Bianco (VII sec. D.C.), è ormai prossimo e giuntivi, oltrepassando il voltone che unisce il Santuario al Museo Etnografico della Civiltà Contadina, si apre l’incantevole balconata con vista sulle Alpi Apuane. Immediatamente si percepisce la mutazione del paesaggio. I versanti si fanno più ripidi e impervi e la discesa a Castiglione di Garfagna ne è testimonianza diretta. Nel clima e nella vegetazione l’influsso del

Transcript of CAMMINO DI SAN PELLEGRINO 2015 Mantova - Reggio Emilia ... 2015... · Oratorio di San Geminiano, un...

Page 1: CAMMINO DI SAN PELLEGRINO 2015 Mantova - Reggio Emilia ... 2015... · Oratorio di San Geminiano, un tempo antico ospitale ed il p.sso delle Radici, che segna il confine tra Emilia

CAMMINO DI SAN PELLEGRINO 2015 Mantova - Reggio Emilia

Reggio Emilia - San Pellegrino in Alpe – Lucca su antiche vie di pellegrinaggio attraverso i luoghi Matildici

Cammino e Bici da mercoledì 19 a domenica 30 agosto 2015

Quest’anno, in occasione del novecentesimo anniversario della scomparsa di Matilde di Canossa, abbiamo deciso di attraversare il cuore dei territori matildici in cui si sono svolti i principali avvenimenti della sua vita. Partiremo da Mantova, dopo aver visitato la Cattedrale di S. Pietro che conserva le spoglie di S. Anselmo da Lucca, confessore e consigliere spirituale di Matilde e la Basilica di S. Andrea, che custodisce i sacri vasi al cui interno si trova la terra intrisa dal sangue di Cristo, raccolta dal centurione romano Longino che ne trafisse il costato. Scenderemo il fiume Mincio fino alla sua confluenza nel Po, dove, poco più a monte, attraverseremo il Grande Fiume in barca per giungere a San Benedetto Po, nella cui abbazia del complesso monastico polironiano fu sepolta la Contessa, poi trasferita, in epoca successiva, in San Pietro a Roma.

Sull’argine di destra, risaliremo il Po fino a Guastalla, dove è prevista la visita alla Pieve che svolse un ruolo fondamentale in epoca matildica, sede di un sinodo papale e di un Concilio sulla delicata vicenda delle investiture. Abbandonato il Po e prima di risalire il torrente Crostoso ed il canale Tassone per arrivare a Reggio Emilia, faremo visita a Gualtieri, dove, la guida Gian Luca Torelli, capace di catturare l’attenzione anche del più distratto dei visitatori, ci parlerà della splendida piazza, della sua architettura, dei palazzi che la circondano e delle vicende umane e artistiche dell’illustre conterraneo Antonio Ligabue. Giunti a Reggio Emilia, prima di ripartire, avremo modo di visitare le principali emergenze storiche e architettoniche della Città del Tricolore. Continuando la risalita del Torrente Crostolo, ci lasceremo alle spalle la pianura e da questo momento in poi monti e valli ci accompagneranno fino a Lucca. Attraverseremo il Comune di Vezzano, che tanto si è speso per sostenere l’iniziativa del Cammino ed il borgo di Montalto, sede della

omonima Polisportiva, promotrice e organizzatrice dell’iniziativa. Si prosegue alla volta della Pieve di San Vitale ed il vicino Castello di Carpineti, collocati in bella posizione panoramica sulla linea di spartiacque delimitata dalla dorsale M.te Fosola-M.te Valestra, che divide le Valli del Tresinaro e del Secchia. Entriamo ora nel Comune di Toano, nel quale fanno bella mostra la splendida Pieve ed i borghi di Stiano, Corneto e Manno. Si risale la Valle del Dolo, passando per le Fonti di Quara, il Ponte di Cadignano e Morsiano, dove, poco più a monte si imbocca la via del Tracciolino, che sovrastando la profonda gola scavata dalle acque vorticose del Dolo, ci conduce a Gazzano–Fontaluccia. Guadagnata la linea di spartiacque tra le Valli del Dolo e del Dragone in corrispondenza del Santuario di Madonna di Pietravolta, si raggiunge il p.sso di Roncadello, il grazioso Oratorio di San Geminiano, un tempo antico ospitale ed il p.sso delle Radici, che segna il confine tra Emilia Romagna e Toscana. Il Santuario di San Pellegrino in Alpe, che custodisce le spoglie mortali dei Santi Pellegrino e Bianco (VII sec. D.C.), è ormai prossimo e giuntivi, oltrepassando il voltone che unisce il Santuario al Museo Etnografico della Civiltà Contadina, si apre l’incantevole balconata con vista sulle Alpi Apuane. Immediatamente si percepisce la mutazione del paesaggio. I versanti si fanno più ripidi e impervi e la discesa a Castiglione di Garfagna ne è testimonianza diretta. Nel clima e nella vegetazione l’influsso del

Page 2: CAMMINO DI SAN PELLEGRINO 2015 Mantova - Reggio Emilia ... 2015... · Oratorio di San Geminiano, un tempo antico ospitale ed il p.sso delle Radici, che segna il confine tra Emilia

mare, situato a circa 30 km in linea d’aria, oltre la catena delle alpi Apuane, è evidente. Castiglione o Castel Leone è uno splendido borgo fortificato che conserva intatte le antiche e imponenti mura di cinta che ben ne documentano l’importanza strategica nelle alterne contese storiche tra Pisa, Lucca e Modena. Con l’approssimarsi del fondovalle del Fiume Serchio, la cui omonima valle ci condurrà fino a Lucca, la discesa diventa meno impegnativa e attraversato il borgo di Pieve Fosciana, si giunge a Castelnuovo di Garfagnana. Un bel ponte ad archi ci conduce all’antica porta ricavata sulla cinta muraria, oltrepassata la quale si giunge nella centrale piazza Umberto I°, dominata dalla Rocca Ariostesca. La rocca fu sede del governatore ed illustre poeta Ludovico Ariosto nel periodo estense. Di questo periodo è anche la Fortezza di M.te Alfonso che fu eretta alla fine del cinquecento come estremo presidio difensivo del Ducato di Ferrara. Ripresa la via per Lucca, tra boschi di castagni e coltivi si giunge a Cascio, splendido e tranquillo borgo medioevale. Se il tempo non è tiranno, per gustarsi la piacevole atmosfera del borgo, merita una sosta ristoratrice al caratteristico bar-alimentari che sorge proprio nella graziosa piazzetta e condotto dalla simpatica e cordiale Sig.ra Gloriana. Giunti a Gallicano, in adiacenza al percorso del Fiume Serchio, si prosegue alla vota di Fornaci di Barga, Piano di Coreglia, Ghivizzano, Piano della Rocca e Rocca, quest’ultima in bella posizione panoramica con belli scorci sulla valle del Serchio. Tra coltivi e strade interpoderali, inizia la discesa che in breve ci conduce a Borgo a Mozzano, dove il Ponte della Maddalena, detto anche del Diavolo, imponente opera architettonica a tre archi che attraversa il fiume Serchio, eretto per volere di Matilde di Canossa e ristrutturato in epoca successiva da Castruccio Castracani, ci ricorda e conferma il legame con i territori da cui proveniamo. Si prosegue ora su ampi tratti pianeggianti, passando per Diecimo, San Donato e Ponte a Moriano, dove inizia il percorso ciclo-pedonale del Serchio. Lo spazio per lo scorrere delle acque del fiume è sempre più ampio e si intuisce che la grande piana in cui sorge Lucca è alle porte. E le porte, quelle delle antiche mura che varchiamo per dirigersi dapprima verso la Basilica di San Frediano e poi al Duomo di San Martino nel quale è custodito il crocefisso ligneo del Volto Santo, ci dicono che siamo arrivati alla fine del nostro Cammino, portando nel cuore il ricordo indelebile di questa esperienza.

Con il contributo di: Per informazioni: Polisportiva Montalto c/o: Giuseppe Sassi @mail “[email protected]”, cell. 340 5897892 Paolo Zanichelli @mail “[email protected]”, cell. 348 4438304 Sebastiano Vinci @mail “[email protected]”, cell. 339 7598597

Con il contributo di: