Camminiamo Insieme ottobre 2014

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CAMMINIAMO INSIEME Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Ottobre 2014 - n. 392 pro manuscripto

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CAMMINIAMOINSIEMEBollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi

Ottobre 2014 - n. 392pro manuscripto

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Ci sono alcuni momenti nei quali siamo chiamati a prendere coscien-za e soprattutto a vivere il gran-de dono di essere comunità parroc-chiale o, se voglia-mo, il nostro esse-re famiglia di Dio,

piccola Chiesa, qui in mezzo al nostro quartiere. E di questa presa di coscienza ne abbiamo tanto bisogno. Oggi in modo particolare.

PERCHE’?Infatti noi, pur frequentando la parrocchia, pen-siamo poco o niente a ciò che vuol dire appar-tenere alla comunità parrocchiale, alla famiglia di Dio. Infatti partecipiamo alla Messa, ricevia-mo i sacramenti, salutiamo i sacerdoti, sostiamo negli ambienti parrocchiali, ma abbiamo poco coscienza che siamo una comunità, una fami-glia. Constatiamo tutto questo dal fatto che non sentiamo mai dire “la nostra comunità”, “la no-stra parrocchia”. Vediamo e siamo più che mai coscienti che il parroco è il “padrone” della co-munità. Lui porta il peso di tutto e di tutti.E’ vero che è lui il perno sul quale gira tutta la comunità, ma niente toglie che tutti siamo - sotto diversi aspetti - responsabili della vita, delle attività e soprattutto della missione della parrocchia nei confronti del quartiere.

CHE GIOIA, CHE SPERANZA…Siamo e dobbiamo tutti essere più che mai con-vinti che nella misura in cui prendiamo co-scienza di appartenere alla famiglia di Dio, che si concretizza nella sua comunità parrocchiale,

noi abbiamo la vera ed autentica gioia. E questa scaturisce dal fatto che tutti siamo figli di Dio, e quindi fratelli e sorelle, il mondo è la nostra casa nella quale dobbiamo vivere il più a lungo possibile e nel migliore dei modi e tutto ci viene dato per amore e gratuitamente da Dio nostro Padre, dal suo Figlio Gesù e dallo Spirito Santo.Ma viviamo anche nella speranza che il meglio deve ancora venire.Vale a dire siamo in attesa che si realizzi la be-ata speranza della vita eterna dove la gioia non verrà mai meno, dove la festa non si esaurirà mai e sarà sempre nuova e sorprendente.

LA FESTA DELLA NOSTRA COMUNITA’di don Giuseppe Raimondi - parroco

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Dobbiamo però anche dire che, pur vivendo questi sentimenti e questa attesa, non dobbiamo assolutamente trascurare di gioire, esultare, ma anche godere per le cose belle di questa terra. Sono doni di Dio, sono anticipazioni della gioia eterna. Beati coloro che sanno godere di queste cose sempre in vista di quelle future.

LA SAGRA, UNA FELICE OCCASIONESe siamo famiglia di Dio che si manifesta per mezzo della comunità parrocchiale è allora bello fare sagra e nello stesso tempo gioire per essere tutti uniti da un vincolo santo creato in noi dal Padre celeste mediante il battesimo.Questo appuntamento è allora un dono da ac-cogliere e soprattutto da vivere. Da accogliere, perché ci farà vedere concretamente quello che siamo. Infatti trovandoci tutti insieme alle cele-brazioni in chiesa, nei luoghi di gioco, nei mo-menti di incontro tra amici e parenti, noi speri-mentiamo vivamente che siamo una cosa sola. Ma anche da vivere: infatti non si tratta solo

di pregare insieme, servono poco i giochi orga-nizzati e gli incontri tra amici, bisogna anche gioire per quello che siamo ed esultare di avere in dono la grazia di essere popolo di Dio, ma anche sanfereolini.

VIVIAMO LA NOSTRA SAGRAE’ l’invito che ci facciamo a vicenda. Questo appuntamento solenne e sempre atteso porti la gioia nei nostri cuori, apra le nostre fami-glie all’accoglienza serena di parenti e amici, ci faccia incontrare più numerosi possibili e pie-ni di fede attorno all’altare della nostra Chiesa parrocchiale, ci dia l’occasione di ore serene nel cortile del nostro oratorio guardando i bambini giocare e divertirsi.In questi giorni di festa avremo per tutti, vivi e defunti, un ricordo particolare all’altare del Si-gnore. A Lui presenteremo le nostre speranze e le nostre fatiche, consapevoli che è sempre al nostro fianco. A tutti e a ciascuno auguriamo buona Sagra.

IL PROGRAMMA RELIGIOSO

Celebrazioni- Durante la settimana alle Messe di orario si terrà un breve pensiero di omelia e si reciterà la preghiera per la comunità.- Martedì sera 7 ottobre dalle ore 21 alle 22 la preghiera silenziosa. Venerdì pomeriggio ado-razione prima della Messa sia alla Chiesa del S. Cuore che a S. Fereolo.- Domenica 12 ottobre la Messa delle ore 10 in S. Fereolo sarà celebrata solennemente con tutti gli operatori pastorali.- Lunedì 13 ottobre alle ore 10 ufficio solenne a S. Fereolo, alle ore 17 al S. Cuore e alla sera alle ore 21 ancora in S. Fereolo.

Confessioni Martedì sera 7 ottobre durante la preghiera si-lenziosa ci sarà la possibilità di confessarsi.

Sabato pomeriggio 11 ottobre dalle ore 14,30 sia al S. Cuore che a S. Fereolo.

ALTRE ATTIVITA’Come sempre in occasione della Sagra saranno allestiti il mercatino, il banco ristoro, la vendi-ta delle torte e di tante altre cose buone. Ci sarà pure la mostra dei quadri, delle navi e altre no-vità. Nel cortile nel pomeriggio della domenica 12 ottobre ci saranno il luna park per i bambini e… per gli adulti e tante novità.Sabato 11 ottobre alle ore 21 nel salone del nostro oratorio sarà presentata la nuova opera dei fratelli Bruno ed Erminio Pezzini sulla vita degli ultimi 50 anni della nostra parrocchia. Sarà bello sentire e vedere ciò che il Signore ha fatto in tutti questi anni.In questa occasione si potrà anche comperare il libro.

Il nostro programma per la Sagra

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DAL VESCOVO MERISI AL VESCOVO MALVESTITI

Come cambiano i parroci così cambiano anche i vescovi. Niente di male. Come sempre abbiamo detto e sempre diremo: ciò che importa è che la comunità vada avanti. Qui si tratta non di una parrocchia, ma della stessa diocesi. Il nostro ve-scovo Merisi, avendo raggiunto anche lui i limiti dell’età previsti dal diritto canonico, lascerà la nostra diocesi e a lui succederà un nuovo vesco-vo Maurizio Malvestiti.

A CHI LASCIAVada il nostro grazie e la nostra riconoscen-za. Il bene che ha fatto e ha seminato lungo i solchi della chiesa diocesana rimarranno. Noi, come tante altre parrocchie, abbiamo raccolto abbondanti frutti. Pensiamo alla Chiesa del S. Cuore. E’ lui che ci ha sostenuto nelle fatiche per la sua ristrutturazione ed è stato lui che l’ha

Sabato 11 ottobre ore 16 a Roma in San Pietro

Consacrazione del nuovo Vescovo Maurizio Malvestiti

Sabato 18 ottobre ore 21 in cattedrale a Lodi

Saluto a mons. Giuseppe MerisiDomenica 26 ottobre ore 16

in cattedrale a LodiAccoglienza del nuovo Vescovo

Maurizio Malvestiti

Gli appuntamenti

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riaperta consacrandone l’altare. In quella circo-stanza abbiamo sperimentato la sua generosità intervenendo a sostenere la spesa del rinnovato presbiterio. Lo abbiamo anche sempre sentito vicino nelle fatiche per la vita e le iniziative del-la nostra Caritas parrocchiale. Oltre al grazie assicuriamo anche il nostro ricor-do nella preghiera secondo le sue intenzioni. A lui chiediamo di ricordarci al Padre per conti-nuare a faticare per la vigna del Signore Gesù.

A CHI VERRA’Diciamo subito, anche se non lo conosciamo an-cora, che lo accoglieremo come dono del Signo-re per il bene della nostra chiesa diocesana e per la nostra parrocchia.A lui assicuriamo la nostra preghiera e la nostra collaborazione. Il Signore che lo ha scelto lo accompagni con la sua grazia e con il suo amore.

CHI E’ IL NUOVO VESCOVOS. E. Rev. Mons. Maurizio Malvestiti è nato a Marne, in Diocesi di Bergamo, il 25 agosto del 1953. Dopo gli studi ecclesiastici nel Se-minario Vescovile di Bergamo, affi-liato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, è stato ordinato pre-sbitero l’11 giugno 1977. Ha poi fre-quentato corsi di Lingua e Letteratura straniera all’Università degli Studi di Bergamo ed ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia a Roma. Ha svolto i seguenti incarichi: vicario parrocchiale a Pedrengo; dal 1978 al 1994 educatore, insegnante e viceret-tore delle scuole medie del Seminario di Bergamo, coadiutore festivo nella Parrocchia di Suisio, vicerettore del-la Comunità del Liceo del Seminario, studente a Roma. Dal 1994 al 2009 officiale e poi capo-ufficio nella Con-gregazione per le Chiese Orientali col compito di segretario particolare dei tre Cardinali Prefetti che si sono suc-ceduti alla sua guida. Dal 2009 Sotto-Segretario della medesima Congrega-zione, Responsabile dell’ufficio Studi

e Formazione, Membro delle Commissioni Bila-terali tra la Santa Sede e gli Stati di Israele e Palestina, Docente nel Pontificio Istituto Orien-tale e Rettore della Chiesa di San Biagio degli Armeni in Roma. Nel 1996 è stato nominato Cappellano di Sua Santità e Prelato d’Onore il 26 agosto 2006. Conosce l’inglese e il francese. Il giorno 26 agosto 2014, solennità di Sant’Ales-sandro martire, Patrono della Città e della Dio-cesi di Bergamo, è stata resa nota la sua nomina a Vescovo di Lodi, in Cattedrale, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, e a Roma, nella sede della Congregazione per le Chiese Orientali dal Prefetto, S. Em.za il Cardi-nale Leonardo Sandri, alla presenza del Vescovo eletto.

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E’ L’ANNO DELLO SPIRITO

La nostra vita è continuamente arricchita di doni celesti. Ne siamo più che mai convinti. E’ che purtroppo non ce ne accorgiamo o, peggio, ancora non li consideriamo veri valori per la realizzazione piena della nostra vita.

SUPERIAMO QUESTA IGNORANZALa nostra comunità parrocchiale, consapevole che questa ignoranza è grande, dopo gli anni in cui la sua pastorale era caratterizzata preva-lentemente dall’evangelizzazione del quartiere, ora da qualche anno è passata a riflettere sui doni dei sacramenti.Lo scopo di questa scelta sta nel fatto che non basta riceverli, bisogna soprattutto viverli. E’ infatti vivendoli che noi realizziamo piena-mente la nostra vita. Possiamo dire che dopo aver riflettuto e meditato, ma anche pregato, noi stiamo constatando che qualcosa si sta muovendo.

DALL’ANNO DEL BATTESIMO ...In questa circostanza molti hanno avuto la possibilità di conoscere esattamente il giorno nel quale hanno ricevuto il grande dono che li ha fatti figli di Dio.Oltre a questo ricordo, che è sempre bello, noi

vediamo che diversi fedeli vengono a leggere la preghiera per il rinnovamento delle promesse battesimali e poi ad accendere il cero nel gior-no del loro anniversario.Alcune mamme, invece, mentre accendo il cero, leggono loro la preghiera per il loro pic-colo. Noi speriamo che questo felice ricordo porti sempre, ma soprattutto ravvivi nei cuori la gioia di avere Dio per Padre, Gesù per fra-tello redentore e lo Spirito Santo come dolce ospite della propria anima.

DALL’ANNO DELL’EUCARESTIA ...Abbiamo vissuto l’anno dell’eucarestia con grande gioia. Questo stupendo dono del Signo-re dà infatti la possibilità di rivivere con Lui il mistero della sua morte e risurrezione, ma an-che di sostare in serena e adorante amicizia ai suoi piedi per lasciarci amare e per dirgli tutto il nostro amore.Senza inorgoglirci per ciò che abbiamo visto in questo anno, dobbiamo dire che abbiamo constatato una maggior presenza di fedeli alle Messe feriali. Qualcuno forse ha capito che ve-ramente le parole di Gesù sono determinanti per la vita e cioè quelle che dicono “senza di me non potete far nulla“. Infatti senza l’Euca-

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restia noi manchiamo del cibo che alimenta la vita dei figli di Dio, non facciamo esperienza spirituale del suo amore, non diventiamo santi.Mangiando Gesù noi diventiamo immagini vive del suo amore per i fratelli.

... ALL’ANNO DELLO SPIRITO SANTONon ci fermeremo tanto a riflettere e a meditare sul sacramento della Cresima, ma sullo Spirito Santo in quanto tale, come Terza Persona della Trinità, come dono offerto a chi diventa figlio di Dio.Se il Battesimo ci fa figli di Dio, noi abbiamo il dovere di crescere e di maturare nella vita divina ricevuta in dono. E la crescita che com-porta una sempre più perfetta identificazione con Gesù Cristo, vero modello di ogni uomo e donna, è opera dello Spirito Santo.E’ Lui che ci dà occhi nuovi per vedere le cose, la vita con le sue vicende liete e tristi, come le vede Dio stesso. E’ lo Spirito che ci dà la forza per divenire ed essere come Gesù. Ed è ancora Lui il germe che ci fa tendere alla vita eterna e raggiungerla un giorno.

NOI SPERIAMOSe dall’anno del Battesimo e dall’Eucarestia ab-biamo visto dei frutti, noi speriamo che anche quest’anno abbondino nuovi doni sia per la no-stra vita personale che per la nostra comunità parrocchiale. Ne siamo sicuri.E’ ciò che vuole Dio nostro Padre, è quanto ci ha ottenuto Gesù con la sua morte e risurrezio-ne, è ciò che lo Spirito sospira e geme dentro il cuore di tutti gli uomini, sia che abbiano rice-vuto il Battesimo, sia che attendano ancora in-consapevolmente di essere fatti salvi. In questo cammino di approfondimento saremo aiutati in diverse occasioni: dalla scuola di Bibbia ai centri di ascolto della Parola di Dio, da alcune omelie alle preghiere di adorazione, come pure dagli articoli che il nostro don Marco ci offrirà tramite il nostro bollettino.

PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO

Spirito Santo del Dio vivente, mediante la fede,

posso, ora, riconoscere con gratitudineche Tu sei presente in me.

Hai posto la tua dimora nel profondo del mio essere e vi

sei penetrato più intimamente dei miei pensieri,

dei miei sentimenti, della mia volontà. Ti lodo, ti adoro, ti amo,

ti ringrazio di esserti abbassato tanto, da rendere il mio corpo tua

dimora e da eleggerlo così tuo tempio. Ti ringrazio soprattutto di avermi rivelato il mio Salvatore, il Signore Gesù Cristo,e di avermi elargito tutte le benedizioni

della sua morte.In questo nuovo giorno,

voglio rendermi disponibile ai tuoi progetti su di me e mettermi completamente

sotto la tua guida.Preparami ad ogni evento:

in esso conducimi, e toccherò con mano la tua potenza.

Perché Gesù possa vivere in me, caricami della mia croce e donami

capacità di rinunciare al mio io e morire a me stesso.

Rendimi strumento di amore, di forza, di benedizione e di salvezza per

ogni personache Tu porrai oggi sulla mia strada. Tutto ciò avvenga, o Spirito Santo,

affinché l’amato Padre celeste sia glorificato e conservi su di me il suo sguardo compiaciuto.

Amen.

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LO SPIRITO SANTOdi don Marco Avogadri

E’ proprio delle persone intelli-genti il chiedersi il perché delle cose ed è bello ed inte-ressante osservare come i bambini, mentre crescono, osservano, incu-riositi, tutto quello

che vedono e che capita attorno a loro e, quan-do sono in grado, domandano, perché voglio-no avere la spiegazione di tutto. Noi, bambini cresciuti e, si spera, anche maturati, dopo aver riflettuto sul Battesimo che abbiamo ricevuto (che ci ha tolto il peccato originale, facendoci diventare figli adottivi di Dio e capaci di parte-cipare alla vita divina, mediante la grazia san-tificante, ed eredi del Paradiso) e dopo aver ri-flettuto sull’Eucarestia che, se ben ricevuta, ci fa diventare “altri Gesù” viventi in questo mondo, quest’anno, dal piano pastora-le parrocchiale, siamo invitati a riflettere sullo Spirito Santo.Nel capitolo 19° degli Atti degli Apostoli troviamo che Paolo, giunto ad Efeso, trovò alcuni discepoli e disse loro: “Avete ricevuto lo Spirito San-to quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non ab-biamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo!” Noi, invece, abbiamo sentito dire che esiste lo Spirito Santo, soprattutto quando siamo stati preparati per ricevere la Cresi-ma, ma, una volta ricevuta, da troppi cristiani, lo Spirito San-

to è stato messo “in cassa integrazione” ed han-no impostato la loro vita come se non l’avessero ricevuto. Purtroppo, questo è il motivo per cui troppi cristiani, dopo la Cresima, abbandonano la pratica religiosa; forse anche perché non sono stati preparati bene.Sentiamo, ora, che cosa dice il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Dio, infinitamente perfetto e beato in se stesso, per un disegno di pura bontà, ha liberamente creato l’uomo (a sua immagine e somiglianza: non poteva fare diversamente) per renderlo partecipe della sua vita beata. Nella pienezza dei tempi (cfr. la Lettera agli Ebrei), Dio Padre ha mandato il suo Figlio come redentore e salvatore degli uomini caduti in peccato, convo-candoli nella sua Chiesa e rendendoli suoi figli adottivi per opera dello Spirito Santo ed eredi della sua eterna beatitudine”.Quindi lo Spirito Santo, la terza Persona della S. S. Trinità, l’Amore personificato che unisce il Padre al Figlio, ha un compito vitale nella Chie-

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sa, perché la edifica, la anima e la santifica, ri-donando ai battezzati la somiglianza divina per-duta a causa del peccato e facendogli vivere in Cristo la vita stessa della S. S. Trinità attraverso i Sacramenti. Li manda, inoltre, a testimonia-re la verità di Cristo, organizzandoli nelle loro mutue funzioni, affinché portino frutti di una vita nuova. Ma vivere una vita nuova, senza un aiuto particolare del Signore, è impossibile, ne sono un chiaro esempio gli Apostoli, i quali, pur essendo stati alla scuola di Gesù, pur avendo-lo ascoltato ed avendo visto i suoi miracoli, nel momento della passione lo hanno abbandonato e si sono rinchiusi nel Cenacolo per paura. Gesù, però, li aveva preavvertiti, dicendo loro: “E’ necessa-rio che io me ne vada, perché vi manderò lo Spirito Santo che vi insegnerà tutto quello che io vi ho detto, voi non allontanatevi da Gerusalemme”. Con lo Spirito Santo che hanno ricevuto nel giorno di Penteco-ste, gli Apostoli sono diventati talmente istruiti e coraggiosi da essere pronti ad af-frontare anche la morte pur di non venir meno alla missione ricevuta da Gesù.Facciamo ora una breve rifles-sione: per riparare il peccato, offesa di una gravità infinita perché fatta a Dio, è stato necessario il sacrificio di un uomo-Dio (Gesù), così, se vogliamo salvarci, è necessario lasciarci guidare dallo Spirito Santo, non sono sufficienti le nostre sole forze. Gesù lo ha affermato quan-do gli Apostoli gli hanno chiesto:”Chi potrà sal-varsi?”, ha risposto: “Questo è impossibile agli uomini, non a Dio!”.Quindi la salvezza è un dono di Dio, però Lui vuole la nostra collaborazione, anche per darci la soddisfazione di poter dire:”Se andrò in Paradi-so, sarà anche perché ho voluto collaborare con

il Signore”, per una persona intelligente, questa è una bella soddisfazione, mentre si proverà un grandissimo rimorso se si andrà all’inferno per-ché non “ho voluto collaborare con il Signore!”.

S. Agostino lo dice:”Colui (Dio) che ha suggerito ai tuoi geni-

tori di farti nascere, non ti porterà in Paradiso se tu non vuoi!”. Già nell’An-tico Testamento, quando gli Ebrei offrivano pre-ghiere e sacrifici a Dio,

ma non si preoccupava-no di migliorare la propria condotta di vita, Dio si è

più volte lamentato anche con parole molto dure. Ci basti

quello che troviamo nel profe-ta Isaia: “Ascoltate la parola del Signore, dice il profeta, presta-

te orecchio all’insegnamento del nostro Dio. Perché mi

offrite sacrifici senza numero?... Il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco... smettete di presentare offerte

inutili. L’incenso per me è un abominio... non

posso sopportare delitto e solennità! Io detesto le vo-stre feste, per me sono un peso, sono stanco di sop-portarle! Quando stendete

le mani (per pregare), io distolgo gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolterei, le vostre mani grondano sangue! La-vatevi! Purificatevi! Allontanate da me il male delle vostre azioni! Cessate di fare il male, im-parate a fare il bene, cercate la giustizia.” (Isaia 1,10-17).Papa Francesco ha ricordato giorni fa che:”Chi parla male del fratello, uccide il fratello!”. Penso che tutti conosciamo il detto: ”Ne uccide più la lingua che la spada!”Purtroppo anche le nostre feste patronali (le Sagre) invece di essere l’occasione per sincera-

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mente “convertirci” al Signore, possono correre il rischio di ridursi ad una semplice occasione di “svago”. Basta guardare lo standard delle pro-grammazioni: mostre, musica, balli e… buona cucina; la parte religiosa ridotta veramente ai minimi termini e, magari, il Patrono è un mar-tire che ha sacrificato la sua vita per Gesù e noi chiediamo il suo aiuto, divertendoci! Che sfron-tatezza!Non meravigliamoci più di tanto, ma rendiamoci conto dell’urgenza educativa nel campo religio-so: abbiamo bisogno di “convertirci allo Spirito Santo” per capire come dobbiamo comportarci per essere veramente graditi al Signore. Noi ci troviamo nella situazione in cui si trovavano gli Apostoli, che avevano ascoltato l’insegnamento di Gesù (le sue parabole, le sue raccomandazio-ni, le sue invettive..), ed avevano visto i suoi mi-racoli, ma non avevano capito l’importanza ve-ramente vitale della chiamata di Gesù a seguirlo se volevano essere salvati. Hanno avuto bisogno dello Spirito Santo per capire che se non aves-sero corrisposto, quella chiamata, anziché essere una chiamata alla salvezza, sarebbe diventata una chiamata alla perdizione.Quindi sono usciti dal Cenacolo e neppure la mi-naccia della morte li ha fermati, perché erano convinti che se anche perdevano questa vita ter-rena, sicuramente li aspettava una vita eternamente beata.Anche noi abbiamo conosciuto Gesù, le sue parabole, il suo insegnamento, i suoi miracoli, anche noi, come gli Apostoli, abbiamo ricevuto lo Spiri-to Santo nei Sacramenti (soprattut-to nella Cresima), ma, a differenza degli Apostoli, non lo lasciamo agire. Ci è stato dato come guida, ma noi, troppo superbi, pensiamo di non averne bisogno. Imma-ginarsi, noi dell’era supertec-nologica, non dobbiamo essere capaci di camminare con le nostre gambe? Siamo capaci di decidere da soli quello che dobbiamo fare e quello che non dobbiamo fare.Purtroppo questo è il risultato

di un lavoro pastorale rivolto esclusivamente ai fanciulli al fine della sacramentalizzazione, sen-za la preoccupazione di compiere una vera ini-ziazione cristiana, cioè quel processo formativo che permette l’assimilazione di conoscenze e di valori nonché l’acquisizione di atteggiamenti e di comportamenti necessari a compiere un vero cammino di fede e a fare la scelta personale di Cristo nella Chiesa. Inoltre questo vuoto è anche la manifestazione di una mentalità materialisti-ca che relega la religione all’età della fantasia, considerata oramai superata dall’età della ragio-ne. (M. Chiarapini, E loro se ne vanno - l’inco-gnita del post-cresima. Ed. Paoline).Concludiamo questa riflessione introduttiva sullo Spirito Santo, ricordando quello che papa Francesco afferma al n. 280 della “Evangelii gaudium”: “Non c’è maggior libertà che quella di lasciarci portare dallo Spirito, rinunciando a calcolare e a controllare tutto, e permettere che Egli ci illumini, ci guidi, ci orienti, ci spinga dove Lui desidera, perché Egli sa bene ciò di cui c’è bisogno in ogni epoca ed in ogni momento”. In quest’anno, penso, sarebbe molto utile reci-tare, nelle preghiere, l’invocazione allo Spirito Santo: Vieni, Spirito Santo, insegnaci a sperare, insegnaci ad amare, insegnaci a lodare Iddio. Insegnaci a pregare, insegnaci la via, insegnaci tu l’unità!

Vieni, Santo Spirito,manda a noi dal cieloun raggio della tua luce.Vieni, padre dei poveri,vieni, datore dei doni,vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto,ospite dolce dell'anima,dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo,nella calura, riparo,nel pianto, conforto. O luce beatissima,invadi nell'intimoil cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,nulla è nell'uomo,nulla senza colpa.Lava ciò che è sordido,bagna ciò che è arido,sana ciò che sanguina.Piega ciò che è rigido,scalda ciò che è gelido,drizza ciò ch'è sviato.Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidanoi tuoi santi doni.Dona virtù e premio,dona morte santa,dona gioia eterna.

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E’ la domanda che spesso sor-ge nel nostro cuore quando vediamo uomini e donne che da poco hanno lasciato il lavo-ro. Entrati in una nuova situa-zione, si trovano con una certa abbondanza di tempo libero. E’ una grazia che fa rifiorire la vita se si è capaci di sfruttarla nel modo giu-sto. Avendo infatti finalmente un po’ di tempo per se stessi, ma anche da dedicare agli altri, si vede tutto in modo diverso e la propria vita si rinnova.

UNA GRAZIASiamo più che mai consapevoli che il Signore parla al cuore dei giovani pensionati e li invita a fare qualcosa per gli altri. E questo perché? Per due motivi: uno per la stessa vita del pen-sionato e l’altro per il bene dei fratelli. Siamo infatti convinti che andando in pensione si corre il pericolo della sedentarietà e della chiusura in se stessi. Il mondo, con tutta la sua varietà e vivacità, sembra chiudersi o limitarsi ai propri interessi. In una parola: ci si chiude nel proprio guscio. E con questo stile di vita, perdendo inte-ressi e vivacità, si diventa vecchi maggiormente in fretta. In secondo luogo facendo volontariato, non solo non corriamo il rischio di anticipare la vecchiaia, ma possiamo fare del bene a chi ne ha bisogno. Spendersi per gli altri potrà essere faticoso, ma porta sempre uno slancio di vita, allarga gli interessi. Soprattutto tiene svegli e allarga sempre di più il cuore. Dobbiamo dire anche che la nostra stessa società ha bisogno di volontari. Infatti, essere di aiuto a qualcuno con dei gesti gratuiti di bontà infonde speranza a questo nostro mondo che ha perso la capacità di sorridere e di guardare avanti con animo sereno.

MA C’E’ PROPRIO BISOGNO?Si dice spesso che il nostro paese va avanti più con il volontariato che con le forze lavorative retribuite. Non sappiamo se questa espressione corrisponda alla verità. Una cosa però è certa: là dove c’è il volontariato qualcosa di bello si muove, le iniziative hanno vitalità e originalità.Il lavoro retribuito ci vuole. Beato chi ai nostri giorni lo possiede. Ma accanto a questo ci vuole anche il volontariato. Certe attività, sia a livello sociale che ecclesiale, non si potrebbero fare se non ci fossero generosi volontari. Se poi ci rife-riamo soprattutto alla parrocchia, siamo più che mai convinti che questa realtà sta in piedi, oltre per la potenza di Dio, anche in modo particolare per l’opera dei volontari. Diciamo questo perché lo vediamo nella nostra comunità parrocchiale.

DOVE ABBIAMO BISOGNOPoiché ovunque si può fare del volontariato, a noi qui preme sottolineare le necessità della no-stra parrocchia. In questa nostra comunità sono tanti gli ambiti dove necessitano i volontari. Se ora li elenchiamo è nella speranza che qualcosa risuoni nel cuore di chi legge questa pagina.Mettiamo per primo la Caritas, in quanto la sua opera ci sta maggiormente a cuore ed è l’espres-sione concreta e visibile del nostro servizio a tutti gli abitanti del nostro quartiere. Quindi per la Caritas ci occorrono volontari per l’ambulatorio infermieristico. Si tratta di un’ora

PERCHE’ NON SI FA VOLONTARIATO?

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Chi non ha fiducia nella provvidenza non spe-rimenta mai la sua forza. E’ vero che non fa miracoli particolari. E’ però un miracolo unico. Non risolve i problemi della vita, rimangono, ma si vivono in modo diverso. Non riempie il portafoglio, perché lei non ha soldi, ma arriva sempre al momento opportuno. Con che cosa? Non si sa, lo sa solo lei.E questo è ciò che importa. Bisogna non solo volerla, ma anche pregarla e soprattutto vivere il suo mistero. Come non so. Una cosa sola so che bisogna buttarsi totalmente nelle sue brac-cia come diceva S. Francesco, che la vedeva e la considerava come “madonna povertà”. Siamo più che mai convinti che in questo tem-po di ristrettezze o di crisi economica come si dice da parte di molti, noi siamo chiamati a scoprire questo dono del Signore.Lo spirito di provvidenza è infatti un dono del Padre celeste. Basta leggere il vangelo di Mat-

alla settimana per misurare la pressione, per l’e-same della glicemia, per qualche iniezione o per dei consigli.Abbiamo bisogno di insegnanti per il doposcuo-la. Si tratta di mettere a disposizione un’ora e mezza alla settimana, in giorno da concordare, per aiutare dei ragazzi a fare i compiti. Altri per la distribuzione dei vestiti e per la confezione dei pacchi di generi alimentari.E poi anche per visita agli anziani ammalati, ma anche per seguire casi di particolare difficoltà.Per le nostre chiese. Abbiamo bisogno per la pu-lizia. E questo sia per S. Fereolo che per il S. Cuore. Una chiesa pulita e ben ordinata non solo fa onore al Signore, ma diventa maggiormente accogliente. Qui occorre un’ora o qualcosa di più una volta alla settimana.Per il nostro oratorio. Anche qui servono forze per la pulizia interna ed esterna e per rimettere ordine gli ambienti in certe circostanze. Per la nostra attività sportiva. Abbiamo bisogno di aiuto allenatori, di chi segna i punti, per la parte burocratica annessa allo sport, ma anche per la manutenzione delle nostre strutture e am-bienti sportivi.

NOI SPERIAMO E ATTENDIAMOConsapevoli del grande valore del volontariato, sia per l’individuo che lo vive sia per l’opera che compie, noi non ci stanchiamo mai di proporlo per quanto riguarda la nostra comunità parroc-chiale. Lo proponiamo e nutriamo speranza che qualcosa si muova in un senso o nell’altro. Nel tempo dell’attesa non ci stanchiamo mai di pre-gare, consapevoli che il Signore guida la nostra vita e sempre ci aiuta ad aprire gli occhi per vedere il bene da fare e nello stesso tempo ci infonde la forza per fare delle generose scelte.Consapevoli che lui non si stanca in questo, noi speriamo e attendiamo.Se qualcuno vuol darci una mano, può rivolger-si direttamente al parroco per un appuntamento (telefono 0371/30658) o alla Caritas parrocchia-le (telefono 0371/430885).

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LA VOSTRA GENEROSITA’

teo, quando Gesù parla degli uccelli del cielo che vivono senza preoccupazione, dei gigli dei campi che crescono splendidamente più della bellezza del re Salomone.Se vivessimo con questo spirito, quanta sereni-tà avremmo, anche senza tutte quelle superfi-cialità che la pubblicità ci invoglia a comperare anche se non sono poi così necessarie per la vita di tutti i giorni.Noi da parte nostra, sia a livello personale che comunitario, cerchiamo almeno nel limite del nostro possibile di vivere questo spirito di po-vertà. Dobbiamo allora dire che qualcosa si vede: la serenità ci accompagna, lo sguardo si innalza e guarda tranquillamente in faccia ai nostri debitori. Ecco allora ciò che la provvi-denza ci ha fatto toccare con mano in questo mese: (importi in euro): 25; 15; 20 dalla co-munione anziani; 50 per un documento; 20; 50 per Maria Bambina 10; 20; 20; 40; 50 per l’oratorio; 20; 20 per Maria Bambina; 55 dalla comunione anziani; 45 per l’oratorio; 100 per l’oratorio; 20.

PER I DEFUNTI Il condominio Fanfulla di via S. Angelo 21 ha offerto 100 euro per il defunto Miragoli Paolo. La Messa sarà celebrata il 30 settembre alle ore 18 a S. Fereolo. Con le offerte ricevute (350 + 300 + 100) da diverse persone, il defunto Pao-lo Miragoli è stato iscritto alle Messe perpetue. Inoltre saranno celebrate Messe il 19 ottobre alle ore 8 a S. Fereolo, il 28 novembre alle ore 17 al S. Cuore e il 21 dicembre alle ore 8 a S. Fereolo.Buona parte delle offerte è andata anche per l’iniziativa “famiglia x famiglia” a favore dei poveri, consapevoli che la carità copre una

moltitudine di peccati.Esposto Antonio e Giorgio hanno offerto 90 euro per la defunta Vacchini Margherita. La defunta è stata iscritta alle Messe perpetue.Il condominio di via Salvo D’Acquisto ha offer-to 150 euro per la defunta Vacchini Margherita. La Messa sarà celebrata il 3 ottobre alle ore 17 al S. Cuore.Le amiche di sempre di Vacchini Margherita hanno offerto 110 euro. La Messa per la de-funta sarà celebrata il 22 ottobre alle ore 18 in S. Fereolo.Riceviamo 70 euro in memoria della defunta Vacchini Margherita. La Messa sarà celebrata il 27 novembre alle ore 17 al S. Cuore.

PER LA CHIESA DEL S. CUORE100; 80; 50; 50; 100; 50; 70; dalla domenica di fine agosto abbiamo raccolto 1235.

GRAZIE DI CUORELa parola grazie è sempre sulle nostre labbra, ma in modo particolare nel nostro cuore. Esce dal profondo non solo del cuore del parroco che vede fare tanto bene, ma anche dal cuore della parrocchia.Se riusciamo ad andare avanti con tanti pro-blemi, è segno proprio che il Signore ci sta aiu-tando. Ne siamo profondamente convinti. Chi pone in lui tutte le sue speranze sa molto bene che il Padre celeste non si lascia vincere in ge-nerosità.Vedendo poi che tutto facciamo per il bene dei fratelli più poveri e per la sua Chiesa, non esita a darci quanto abbiamo bisogno.Anche a lui vada allora il nostro grazie, come pure a tutti gli offerenti ai quali assicuriamo la nostra quotidiana preghiera.

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AL VIA GLI INCONTRI DEI CENTRI D’ASCOLTOCome inizia l’anno pastorale, così riprendono an-che i nostri gruppi di ascolto della Parola di Dio. L’ascolto della Parola di Dio è per noi una ne-cessità, un dovere. Se amiamo Dio e se vogliamo essere veramente suoi figli, dobbiamo metterci in docile ascolto della sua Parola. Come un vero pa-dre e una vera madre desiderano parlare ai propri figli, così Dio Padre vuole parlare al nostro cuore.

NON POSSIAMO IGNORARLOSe abbiamo fede e desideriamo viverla nei dovuti modi, l’ascolto del Signore diventa un bisogno del cuore. Non diciamo che il nostro Dio non par-la, è che noi siamo sordi alla sua voce. Se uno è sordo, non riuscirà mai ad ascoltare un altro che parla. Il problema allora non sta in Dio, ma in ciascuno di noi. E’ che purtroppo oggi siamo molto ostacolati nell’ascolto, sia di Dio che della nostra stessa coscienza, ma anche di chi ci sta ac-canto. E questo avviene perché in noi regna una grande dose di superbia e di autoesaltazione. La troppa sicurezza e compiacenza di sè stessi chiu-dono ad ogni ascolto. C’è poi quel gran baccano in cui siamo immersi giorno e notte. Se non viene dall’esterno di noi stessi, siamo noi che lo creia-mo con i mezzi della nostra sofisticata società. Senza il silenzio noi non potremo mai ascoltare il Signore. E poi ci vuole un po’ di buona volontà. Quando si vuole ascoltare, ci si pone in ascolto.

SIAMO ALLORA INVITATISe per un cristiano è un dovere l’ascolto della Parola di Dio, noi sappiamo che questo ascolto lo possiamo fare da soli, ma anche comunita-riamente. Il centri di ascolto sono un’occasione offerta dal Signore per questo docile ascolto. Im-pegniamoci allora con buona volontà. Non te-miamo di andare nella famiglia ospitante. Se si è resa disponibile ad ospitare questa esperienza è segno che desidera che si vada da lei. Non cre-

iamoci problemi inutili. Non diciamo nemmeno che non capiamo niente oppure non ne abbiamo bisogno. Il Signore parla in modo semplice e si fa capire sempre da chi si pone in ascolto, e poi ne abbiamo tanto bisogno. Se non ne sentiamo il bisogno è perché siamo chiusi nel nostro perbe-nismo. Diciamo anche che è possibile far nascere un Centro di Ascolto nella propria casa chiaman-do i vicini di casa, ma anche i propri parenti ed amici. Se si vuole si può farlo nascere e soprat-tutto viverlo.

E’ UNA TESTIMONIANZAIl partecipare a questa esperienza come adul-ti o come genitori, vuole dire non solo crescere nell’amore al Signore, ma anche dare una bella testimonianza ai propri figli, ai vicini di casa, al quartiere stesso.Se vogliamo che il bene cresca, che si rinnovi questa nostra umanità, non c’è altra via se non quella di ascoltare e seguire la voce del Signore. Alle tante parole inutili, sostituiamo gesti concre-ti e nuovi stili di vita cristiana. Dove ci sono un uomo e una donna che vivono in armonia con il Signore e si mettono insieme ad altri fratelli e sorelle, è posto un seme di vita nuova che a suo tempo il Signore farà fiorire perla gioia di tutti.

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Riportiamo volentieri di seguito alcuni pensieri di una nostra coppia che durante l’estate ha fat-to un’esperienza significativa. Questo ci fa dire ancora una volta che il bene c’è e non si vede. Di questo rendiamo grazie al Signore.

Finalmente l’abbiamo fatto e ce l’abbiamo fatta.Da Sarria a Santiago de Compostela, 120 km del “Cammino”.Tante le motivazione che spingono a fare un pellegrinaggio: di fede e non, il desiderio di sta-re un po’ con se stessi, di meditare, di pregare, di chiedere e di ringraziare.Una cosa è certa, se si fa il cammino per trovare delle risposte, si può tornare senza averne trova-te o averne trovate che potrebbero non piacere, ma sicuramente si torna con una diversa pro-spettiva delle cose.E’ una bella esperienza, è un percorso che può essere più o meno faticoso ma ad ogni tappa c’è la gioia di averla raggiunta e l’arrivo a Santiago è una soddisfazione immensa.L’allegria è sul viso di tutti i pellegrini che vi

giungono. Incitamenti, applausi, grida, insom-ma una festa condivisa, un sentimento di gioia che accomuna tutti.E’ non è solo fatica e meditazione; è bello co-noscere persone nuove, incontrare pellegrini di tutte le età, di diverse nazionalità, assaggiare i piatti della cucina galiziana, ammirare i paesag-gi che si susseguono lungo il sentiero. Lungo il percorso abbiamo raccolto i timbri che hanno attestato il nostro passaggio e che ci hanno per-messo di ottenere il “diploma del pellegrino”.Ringraziamo don Peppino che ci ha consentito di raccontare le impressioni di questa esperienza che consigliamo vivamente a tutti di fare.

L’esperienza del cammino di SantiagoCI HA LASCIATO UN SEGNO

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VITA PARROCCHIALECATECHESI• Ragazzi elementari e medie: sabato e do-

menica 4/5; 18/19; 25/26• Adolescenti e giovani: vedere calendario in

oratorio.

CELEBRAZIONI E INCONTRI• Pellegrinaggio a Caravaggio: giovedì 16

ottobre, vedere a pag. 18.• Sagra parrocchiale: vedi programma pag.

3.• Madonna del Rosario: martedì 7 ottobre

vedere a pag. 17.• Apertura dell’anno sociale per pensionati:

vedere a pag.18.

ADORAZIONI• Ogni martedì sera dalle ore 21 alle 22 a S.

Fereolo• Ogni venerdì: - dalle 16,30 alle 18 a S. Fereolo - dalle 16 alle 17 al S. Cuore

INCONTRI• Animatori dei centri di ascolto: lunedì 27

ottobre ore 21.

BATTESIMILa celebrazione comunitaria dei battesimi si tie-ne sabato 1 novembre festa di tutti i santi alle ore 15,30.Nei prossimi mesi: domenica 7 dicembre alle ore 15,30. In gennaio sono sospese le celebrazioni; le stesse riprenderanno l’8 febbraio.I genitori sono pregati di passare dalla casa par-rocchiale per segnalare il loro bambino e per ri-tirare i moduli di iscrizione.

FIDANZATII prossimi corsi per la preparazione alla cele-brazione del matrimonio cristiano inizieranno sabato 18 ottobre nel pomeriggio dalle ore 15

alle 17 e mercoledì 29 ottobre alla sera alle ore 21. Nel nuovo anno inizieranno mercoledì 7 gennaio.I fidanzati interessati sono pregati di passare dalla casa parrocchiale per il foglio di presen-tazione al corso.

ISCRIZIONE ALLA CATECHESI

Poiché ogni anno c’è sempre chi arriva in ritar-do per quanto riguarda l’iscrizione alla catechesi parrocchiale, invitiamo i genitori che non l’a-vessero ancora fatta a provvedere per tempo. Se non si incomincia puntualmente tutti insieme, si corre il rischio di non svolgere il programma nei dovuti modi, di avere dei ragazzi che resta-no indietro nell’apprendimento e di non avere la certezza che le classi siano ben definite.

Domenica 5 ottobre ore 10FESTA DEGLI ANNIVERSARI DI MATRIMONIOCome sempre attendiamo le coppie che desidera-no ricordare almeno ogni cinque anni il giorno del proprio matrimonio vissuto davanti all’alta-re del Signore. Una celebrazione semplice, ma molto significativa sia per loro che per i loro

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VITA PARROCCHIALEfigli. Questa celebrazione vuole essere infatti in primo luogo un’occasione per ringraziare il Si-gnore per essere stati sostenuti dalla sua mano provvidente, in secondo luogo un’occasione per dirsi grazie anche reciprocamente per aver vissuto nella reciproca accoglienza, nonostante gli inevitabili contrasti, e infine, anche per dare un esempio edificante ai propri figli e a tutta la comunità dicendo non a parole, ma con i fatti concreti della vita vissuta, che è possibile vive-re la fedeltà del matrimonio cristiano anche ai nostri giorni.

Martedì 7 ottobreFESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIOConsapevoli che è un grande dono avere Maria come Madre e sapendo che lei con la sua pre-ghiera del rosario è presente nelle nostre fami-glie là dove lo si recita ancora, e sono diverse, noi desideriamo farle una grande festa. Ecco il programma di martedì 7 ottobre festa liturgica della Madonna del rosario: alle ore 17 in parroc-

chia ci sarà la recita del rosario meditato.Alle ore 18 S. Messa solenne in suo onore per tutte le famiglie.

Domenica 12 ottobreLA NOSTRA SAGRA

E’ un’occasione di incontro non solo tra noi e i parenti, ma anche con il Signore. L’incontro con il Signore ci sarà soprattutto con la Messa solenne delle ore 10 di domenica 12 ottobre in S. Fereolo e poi per i nostri morti lunedì alle ore 10 in S. Fereolo e alle ore 17 al S. Cuore e alla sera alle ore 21 in S. Fereolo.Ci sarà poi l’incontro tra parenti e questo si

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realizzerà soprattutto nelle nostre case. E poi l’incontro con gli amici e con tutto il quartiere, questo avverrà per le strade, in oratorio, presso il parco divertimenti. Poiché le nostre mamme, con alcuni papà, hanno preparato delle favolose torte, e i nostri giovani e adulti hanno allesti-to un grande mercato dell’usato e tanti giochi per bambini, invitiamo a passare presso l’orato-rio per l’acquisto delle buone torte, per passare poi al mercato dell’usato e infine per far gioire i bambini con i giochi preparati appositamente nel cortile. Il ricavato di tutto andrà per le nostre spese che sono sempre numerose

Giovedì 16 ottobrePELLEGRINAGGIO PARROCCHIALEA CARAVAGGIOSi terrà giovedì dopo la sagra e precisamente il giorno 16. Tutti possono partecipare. E’ ormai una tradizione anche questo pellegrinaggio. An-diamo dalla Vergine per affidarle il nuovo anno pastorale. La partecipazione è sempre stata otti-

ma, speriamo lo sia anche in questo anno.Si partirà davanti alla chiesa del S. Cuore alle ore 14, e poi davanti alla Chiesa di S. Fereolo alle ore 14,15. Una volta arrivati verso le ore 15 inizieremo la nostra preparazione con la Via Crucis e poi celebreremo l’Eucarestia e prima di ripartire la recita del rosario.La quota di partecipazione è fissata a 10 euro. Ci si iscrive in casa parrocchiale o presso la Caritas versando la quota.

RIPRENDE IL GRUPPO PENSIONATICome tradizione, subito dopo la Sagra, ci sarà il nostro pellegrinaggio a Caravaggio. Con que-sto importante (e amato) momento di preghie-ra, riprenderemo le attività del gruppo “Adulti e Anziani”.L’appuntamento è ogni settimana, al giovedì, dalle 15 alle 16. Come gli anni scorsi, ci saran-no momenti di catechesi, parleremo di storia dell’arte e di problemi di vita quotidiana, ma ci saranno anche feste, spettacoli e qualche usci-ta, alla scoperta delle cose più belle della nostra città. Come gli altri anni gli incontri si terranno sempre al giovedì alle ore 15 in oratorio. Tutti vi possono partecipare. E’ un bellissimo momento di incontro, di crescita umana e di formazione cristiana.Ecco il programma di ottobre:• Giovedì 16 ottobre - Pellegrinaggio parroc-

chiale a Caravaggio• Giovedì 23 ottobre ore 15 in S. Fereolo - S.

Messa per l’apertura dell’anno associativo e presentazione del programma.

• Giovedì 30 ottobre - catechesi

CELEBRAZIONI PER I SANTI E I DEFUNTICome già abbiamo fatto in tutti questi anni, de-sideriamo prepararci alla festa dei Santi e alla Commemorazione dei fedeli defunti con delle celebrazioni particolari al cimitero maggiore e nelle zone del quartiere. Quest’anno la celebra-zione al cimitero maggiore è sospesa perché nel

VITA PARROCCHIALE

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VITA PARROCCHIALEpomeriggio dovremo essere in duomo per l’ac-coglienza del nuovo Vescovo. Cercheremo poi di trovare i posti un po’ riparati per favorire la partecipazione. Invitiamo allora a non aver pau-ra ad uscire per la preghiera per i Defunti.I giorni fissati sono martedì 28, mercoledì 29 ot-tobre, mentre giovedì 30 ottobre dalle ore 20,30 alle ore 22, i sacerdoti saranno disponibili in

chiesa a S. Fereolo per le confessioni.Per quanto riguarda i luoghi, saranno indicati nei manifesti esposti nei giorni precedenti.

GRANDE SUCCESSOPER LA 21a STRAORATORIOIn una bellissima giornata di fine estate, quasi

Una delle nostre suore delle Figlie dell’Orato-rio ci ha lasciato in questi giorni per il para-diso. E’ suor Carolina Gualtieri. Da numerosi anni veniva ogni sabato e ogni domenica per la catechesi ai nostri ragazzi. Era presente in parrocchia anche in altre circostanze quando la comunità viveva momenti particolari. Ha incominciato ad essere assente dalla scorsa primavera, quando la sua salute incomincia-va ad indebolirsi. Possiamo dire che nella sua vita, dopo la sua comunità religiosa, c’era la nostra parrocchia. Era bello e significativo vederla arrivare un po’ trafelata, con il suo volto sempre sorridente, ma anche con il de-siderio di parlare e di instaurare un dialogo con chi incontrava. Si vedeva sul suo volto la gioia di essere suora. Parlava ai bambini

con quell’entusiasmo che non desidera altro se non di convincere che è bello essere e vive-re da cristiani. E i bambini l’ascoltavano vo-lentieri. Aveva anche un buon rapporto con i genitori dei ragazzi della catechesi. Lo si è visto anche dalla loro numerosa presenza ai suoi funeraliOra è arrivata a casa, in paradiso. Le diciamo grazie sia a livello personale che come comu-nità parrocchiale per quanto ha fatto e per la bella testimonianza che ci ha lasciato. Siamo più che mai convinti che da lassù continuerà ad esserci ancora accanto nelle nostre fatiche per l’educazione dei nostri ragazzi.In segno di riconoscenza, per il bene che ha fatto alla nostra comunità parrocchiale, è stata iscritta al suffragio delle Messe perpetue.

Grazie, Suor Carolina!

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Unisciti a noi, alla nostra voglia di divertimento, di stare insieme e di fare squadra!Le iscrizioni sono aperte a tutti/e i/le bambini/e delle annate 2005/2006/2007/2008.

• Allenatrici: Alessia Sofia Aledi (347 8379464) e Maria Chiara Cortesi (squadra Open del GSO S. Fereolo).

• Dirigente: Ermano Galloni (333 7795057).

E’ il GiocaVolley!

trecento partecipanti hanno animato la tradizio-nale corsa per le vie del quartiere. Aspettiamo tutti all’edizione 2015!Trovi tutte le foto della giornata sul sito della parrocchia: www.sanfereolo.it.

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LE S. MESSE DEL MESEA SAN FEREOLOmercoledì 1 ore 8,30 Paola - Gianniore 18,00 Stani Saveriogiovedì 2 ore 8,30 ore 18,00 Ufficio per tutti i defunti della parrocchiavenerdì 3 ore 8,30 Pillon Antgonioore 18,00 Messa Albinasabato 4 ore 8,30 Bertoletti Giovanna - Guerrini Rocco Luigiore 18,00 Faloppa Serafinadomenica 5 ore 8,00 Chiarenza Gianluca – Rampelli Salvatore ore 10,00 Anniversari di Matrimonioore 11,30 ore 18,00 Fam. Magnanilunedì 6 ore 8,30 Per gli iscritti alle Messe perpetueore 18,00 Ardemani Brunomartedì 7 ore 8,30 Clerici Erminia e Carloore 17,15 Recita solenne del RosarioOre 18,00 Messa alla Vergine del Rosario per le famigliemercoledì 8 ore 8,30 Conca Anna e Dorinoore 18,00 Castelli Luciagiovedì 9 ore 8,30 Fam Garini - Pernarellaore 18,00 Fam. Porchera – Ferrari - Baronivenerdì 10 ore 8,30 Mondin Luigi - Romildeore 18,00 Luisa – Giacomo – Fam. Lupisabato 11 ore 8,30 Sibono Rosa - Adolfoore 18,00 Si celebra per la comunità parrocchialedomenica 12 SAGRA PARROCCHIALEore 8,00 oggi si celebraore 10,00 per la nostra ore 11,30 comunitàore 18,00 parrocchiale

lunedì 13 RICORDIAMO I DEFUNTIore 8,30 Messa per i defuntiore 10,00 Ufficio solenne per tutti i defuntiore 18,00 sospesaore 21,00 Ufficio per tutti i defunti della parrocchiamartedì 14 ore 8,30 ore 18,00 Balconi Sergiomercoledì 15 ore 8,30 ore 18,00 Tirelli Ermesgiovedì 16 ore 8,30 Ferraiuolo Giuseppeore 18,00 sospesavenerdì 17 ore 8,30 ore 18,00 Stani Saveriosabato 18 ore 8,30 Buschi Pietroore 18,00 Volpi Patriziadomenica 19 ore 8,00 Miragoli Paoloore 10,00 Monti Giberto - Teresaore 11,30 Chiesa Luciaore 18,00 Fam. Merlilunedì 20 ore 8,30 Soresini Luigi - Mariaore 18,00 Castiglioni Piero – Elvira - Antoniomartedì 21 ore 8,30 Misani Giancarloore 18,00 Barberi Mariamercoledì 22 ore 8,30 ore 18,00 Vacchini Margheritagiovedì 23 ore 8,30 Chiodaroli Mercedeore 18,00 Cortese Giuseppevenerdì 24 ore 8,30 Polenghi Tarcisioore 18,00 Bignami Giuseppe - Bicesabato 25 ore 8,30 Fantini Luisaore 18,00 Raimondi Margherita - Francodomenica 26 ore 8,00 Tirloni Luigi - Luigia

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LE S. MESSE DEL MESEore 10,00 Fam. Marini - Lanaore 11,30 Grossi Giorgioore 18,00 sospesa per l’accoglienza del nuovo Vescovo in cattedralelunedì 27 ore 8,30 ore 18,00 Mario – Maria – Enrico – Luisa - Giuseppemartedì 28 ore 8,30 ore 18,00 Farina Arnaldomercoledì 29 ore 8,30 ore 18,00 Forcati Massimilianogiovedì 30 ore 8,30 ore 18,00 Baroni Giuseppe - Brunavenerdì 31 ore 8,30 ore 18,00 Pasquale

A ROBADELLOmercoledì 1 ore 17,00 Oreste - Brunogiovedì 2 ore 17,00 Angelo – Giovanni – Eugenio - Fam. Palladinivenerdì 3 ore 17,00 Vacchini Margheritasabato 4 ore 17,00 Maddalena - Pierodomenica 5 ore 9,00 Fam. Aiolfi - Mazzocchiore 10,30 Per i ragazzilunedì 6 ore 17,00 Grecchi Rosamartedì 7 ore 17,00 Molinari Luigimercoledì 8 ore 17,00 Angelini Cesare – Virginio - Gloriagiovedì 9 ore 17,00 Bricchi Giovannivenerdì 10 ore 17,00 Marchesini Domenico

sabato 11 ore 17,00 si celebra per la comunità parrocchialedomenica 12 SAGRA PARROCCHIALEore 9,00 oggi si celebraore 10,30 per la comunità parrocchialelunedì 13 RICORDIAMO I DEFUNTIore 17,00 Ufficio per tutti i defuntimartedì 14 ore 17,00 Audelli Teresamercoledì 15 ore 17,00 giovedì 16 ore 17,00 Juri Gigliovenerdì 17 ore 17,00 Fam. Cremascolisabato 18 ore 17,00 De Franceschi Costanzadomenica 19 ore 9,00 Maria – Pasqualina - Francaore 10,30 Per i ragazzilunedì 20 ore 17,00 Del Grosso Pierina Palazzomartedì 21 ore 17,00 Callegari Pieromercoledì 22 ore 17,00 Giovanni – Angela - Emmagiovedì 23 ore 17,00 Mario - Idavenerdì 24 ore 17,00 Per tutti gli iscritti alle Messe perpetuesabato 25 ore 17,00 Galletti Alfonsodomenica 26 ore 9,00 Fam. Lo Reore 10,30 Per i ragazzilunedì 27 ore 17,00 Fam. Lovagnini - Bravimartedì 28 ore 17,00 Fam. Zilli - Ghidonimercoledì 29 ore 17,00 Colombo Claudio - Antoniagiovedì 30 ore 17,00 Morandi Angela - Ottaviovenerdì 31 ore 17,00 Suardi Giacomina

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IL PERCORSO DELLA VITA

BATTESIMI• GROSSI ANNA di Francesco e Daniela Baldini

(foto)

MATRIMONI• Sicari Vincenzo con Gorni Serena

DEFUNTI• VACCHINI MARGHERITA di anni 74• DONATI SERGIO di anni 67• VENTURELLI LINO di anni 76

MESSE PERPETUESono stati iscritti: Vacchini Margherita, Maestroni Cesarina, Miragoli Paolo, Suor Carolina Gualtieri.

Gardi Giovannidi anni 78

Miragoli Paolodi anni 83

Urso Carmeladi anni 92

Vanelli Angeladi anni 90

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Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereoloviale Pavia 41, Lodi ▪ tel. 0371-30658

per contattarci: don Peppino: tel. 0371-30658don Roberto: tel. 0371-36345don Marco: tel. 0371-438540Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 ▪ tel. 0371-430885Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 ▪ tel. 0371-31964 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti ▪ 339-1452918 e-mail: [email protected] web: www. sanfereolo.ite-mail Caritas Parrocchiale: [email protected]

i servizi della Caritas parrocchiale:Ambulatorio infermieristico lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10Doposcuolamartedì - giovedì dalle 17 alle 18,30mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16Distribuzione vestitimartedì – giovedì dalle ore 9 alle 11Servizio anziani ammalati e infermimercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30Aiuto generi alimentariuna volta al meseCentro d’ascoltoMercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11Servizio pratiche A.C.L.I.Secondo e quarto mercoledì del mese dalle 9,30 alle 11Prenotazione esami e visite medichemercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11