Camminiamo Insieme giugno 2015

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CAMMINIAMO INSIEME Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Giugno 2015 - n. 400! pro manuscripto Arriva il Grest!

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CAMMINIAMOINSIEMEBollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - LodiGiugno 2015 - n. 400!pro manuscripto

Arriva il Grest!

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GLI ANNI PASSANOdi don Giuseppe Raimondi - parroco

E’ passato un al-tro anno pastorale. Senza accorgerci i giorni sono volati uno dopo l’altro senza far bacca-no. Gli avveni-menti lieti e tristi li abbiamo invece non solo avvertiti, ma anche portati

e vissuti. E gli acciacchi? Non solo li abbiamo sopportati con poca rassegnazione, ma anche sono aumentati con il passare delle settimane. E così siamo diventati più vecchi o meglio, come si preferisce dire oggi, siamo diventati più an-ziani. Non ci si scappa. Non siamo noi padroni del tempo e dei giorni. Tutto è dono del Signore. E allora che cosa dobbiamo fare? Due possibi-lità.

SOPPORTARLALa prima possibilità, la più facile e la maggior-mente seguita: andare avanti portando il peso degli avvenimenti. Sfogandosi su qualcuno per liberarsi un po’ dei pesi che si devono portare o

affrontare. Curarsi della salute in tutti i modi. Cercare di stordirsi con qualche cosa per poter dimenticare. Fare “qualcosa” per non invecchia-re e così mantenersi, se non concretamente, al-meno nello stile di vita e o nell’abbigliamento in modo da non essere considerato poi troppo anziano. E soprattutto avere paura che tutto finisca presto. Che si debba avere qualche at-tenzione, è una cosa più che mai giusta, ma vi-vere nell’ansia, nel timore del futuro, nella non accettazione delle problematiche della vita, non è cosa buona, perché questo stile non fa vive-re la bellezza della vita con i suoi veri valori, sia quelli umani che quelli spirituali. Dobbiamo infatti essere più che mai convinti che la vita, nonostante i problemi di vario genere che ci può offrire, è sempre un grande dono.

VIVERLAE’ lo stile del vero cristiano. Se la vita è un dono perché senza nostro merito la riceviamo, dob-biamo saperla vivere. Come? Dandole un signi-ficato, una ragione, un obiettivo. Siamo infatti più che mai convinti che se non si ha una ragio-ne per morire, non si ha nemmeno una ragione per vivere. Più grande sarà questo scopo, meglio

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si vivrà e si avrà la forza per la battaglia della vita. E’ stato detto, e noi lo confermiamo. che quanto più grande e profonda è la speranza che l’uomo porta nel cuore, tanto più sarà capace di vivere e di gioire in tutti i suoi giorni. Dicendo questo e vivendo in questo modo non si igno-rano le fatiche e le difficoltà della vita di tutti i giorni. Nemmeno la precarietà della salute che a volte fa soffrire grandemente. E tanto meno la paura della morte. Siamo però convinti che con la grazia del Signore tutto si può affrontare con una certa serenità e soprattutto con la speranza che se gli anni passano il meglio deve sempre venire.

IL GRANDE VALORE DELLA FEDETutto dipenderà allora dalla fede che si porta in fondo al proprio cuore. Quanto più qualifi-cata sarà la fede, tanto più la vita avrà un sen-so. Quanto più la fede sarà radicata in fondo al cuore, tanto più si avrà la forza per affrontare gli avvenimenti lieti e tristi che i giorni ci of-frono. Ancora: quanto più la fede sarà vissuta, tanto più si vivranno gli avvenimenti facendo-ne un’offerta per il bene dei fratelli e di tutto il mondo. In una parola si tratta allora della fede

in Cristo morto e risorto. E’ Lui e soltanto Lui che dà senso e significato alla nostra vita, alla vita della comunità parrocchiale e del mondo intero. Se togliamo Cristo Signore, tutta la vita cade nel nulla e ogni uomo ha come eredità la morte eterna.

NOI CREDIAMOSe anche gli anni passano e gli acciacchi au-mentano, anche se la giovinezza va in fumo e la vecchiaia ci fa spavento, anche se lo splendore del giorno sta per essere sostituito dal tramonto al quale poi succederà la notte, noi siamo più che mai convinti che il meglio, sia per ciascuno di noi, se per la nostra comunità parrocchiale, sia per il mondo intero, sta per venire. Il meglio infatti sta sempre al di là di tutto. La ragione di tutto questo sta nel fatto che Cristo è risorto per noi, lo Spirito Santo ci è stato donato e abita nel nostro cuore, il Padre celeste ci ama e noi siamo suoi amati figli. E per completare tutta questa infinita grazia di doni celesti, abbiamo in eredità tutti i beni di Dio. Beati coloro che hanno questa fede e la vivono con fedeltà e con gioia.Sulla Parola del Signore diciamo che non saran-no delusi in eterno.

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Le celebrazioni in onore della Vergine MariaIL MESE DI MAGGIO NEL QUARTIEREIl nostro quartiere è il più popoloso della città. Siamo ormai verso i 10.000 abitanti. Tra qual-che anno, quando i nuovi palazzi saranno al completo e con le nuove costruzioni che ver-ranno, si aumenterà senz’altro. E’ un quartiere tutto particolare. Il suo sviluppo è stato vera-mente grande in questi ultimi cinquant’anni. Da zona periferica ora è completamente addossato alla città, anche se molti, andando in centro, so-prattutto gli anziani, dicono ancora “andiamo a Lodi”. E’ poi caratterizzato da zone dove risie-

dono soprattutto anziani, da altre dove la preva-lenza è di famiglie giovani. Si pensi soltanto alla zona nuova sorta dopo il 2005 in zona scuola Arcobaleno. E quando si costruirà sull’area dove una volta era collocata l’ABB, il numero di abi-tanti aumenterà grandemente. In questo grande e popoloso quartiere vi è la parrocchia dei santi Bassiano e Fereolo.

LA NOSTRA PARROCCHIANon sappiamo se i sanfereolini sono a cono-scenza che la loro parrocchia è completamente al servizio del quartiere. Il suo cuore infatti batte per tutti gli abitanti indistintamente. Per ciascu-no nutre pensieri di pace e di accoglienza. Con coloro che credono in Gesù Cristo non solo vive, ma anche celebra lo stesso amore di Gesù Cristo. Per chi appartiene ad altre religioni, si pone in aiuto con la sua Caritas, con il doposcuola, con l’ambulatorio medico, con la sua attività spor-tiva e l’oratorio. A questi ambienti e a questi servizi tutti possono accedere senza dover pre-sentare tessere o professare una fede.La parrocchia di S. Fereolo fa tutto questo per amore del Signore e per mettere in pratica il suo comando: “amatevi gli uni gli altri” e “dalla vo-stra carità vi riconosceranno miei discepoli”.

IL QUARTIERE CIOE’ LA NOSTRA CASASe è vero che la parrocchia ha una sua casa dove si raccoglie per celebrare e vivere insieme l’amo-re del Signore, è altrettanto vero che la sua vera casa è il quartiere. Se esiste per tutti, a tutti deve andare, a tutti deve fare del bene. E’ da questa visione di Chiesa che nasce e scaturisce il suo impegno di evangelizzare. Non possiamo infatti stare tranquilli nella casa del Signore, non pos-siamo sederci beati attorno al suo altare, non possiamo vivere anche con fede da trasportare

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le montagne, se manca la passione per l’annun-cio del Vangelo, se non sentiamo il bisogno di annunciare a tutti con le parole e con la vita che Gesù è morto e risorto per l’umanità intera e che a tutti continua a rivolgersi per riempire la loro vita del suo amore.

E COSI’ SIAMO ANDATI ANCORA…..Per tutto il mese di maggio a pregare, a celebra-re l’amore del Signore in tutte le zone pastorali e nelle nostre cascine. Come sempre è avvenu-to in tutti questi anni, la partecipazione è stata sempre molto significativa. Questo nostro pere-grinare vuole essere un modo per evangelizzare. Siamo ormai in una società multietnica dove si vive insieme gomito a gomito con chi profes-sa una fede diversa dalla nostra. E così si ren-de quanto mai necessario riprendere l’impegno dell’annuncio cristiano. Perciò abbiamo in ogni zona pregato, celebrato l’amore del Signore te-stimoniando così ad alta voce la nostra fede. Ora lasciamo al Signore di far germogliare e matura-re i semi della sua Parola in coloro che l’hanno ascoltata o anche solo percepita.

Conclusione delmese di maggioSi terrà domenica sera 31 maggio in via Raffaello presso la statua della nostra Madonnina che da diversi anni veglia sul nostro quartiere. Siamo infatti l’uni-co quartiere della città che possiede un obelisco con la statua della Vergine. Sap-piamo che questa immagine è onorata da tutto il quartiere. Basti vedere il grande afflusso di gente che ogni anno in que-sta circostanza partecipa con fede e de-vozione. Si vedono anche i sanfereolini trasferitisi altrove che ritornano in questa circostanza per unirsi di nuovo con i vec-chi amici per questo momento di grazia.Come sempre ci ritroveremo alle ore 20,30 per la recita comunitaria del Rosa-rio e subito dopo alle ore 21 la celebra-zione della Messa.In questo occasione benediremo anche i lavori di restauro che sono stati fatti alla recinzione dopo il vandalismo subito nei mesi scorsi. Rivolgiamo l’invito a tutti gli abitanti del quartiere. Maria nostra Madre ci attende e noi desideriamo fargli onore e pregar-la per ogni sanfereolino. Veniamo e im-pegnamoci ad onorare la vergine Maria. Siamo sicuri che lei è sempre accanto a noi perché è una vera Madre e per ob-bedienza a suo Figlio ci ha presi sotto il suo manto e soprattutto ci messi nel suo cuore.

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La festa del Corpus Domini

IL SIGNORE ABITA IN MEZZO A NOIDobbiamo dire subito che umanamente non si può capire e tanto meno spiegare la verità che il nostro Dio, onnipotente, creatore e signore del cielo e della terra, abiti in mezzo a noi. E invece è proprio vero. Nel suo grande e infinito amore per ogni uomo e per l’umanità intera, non solo è venuto in terra, si è fatto vedere, ma è rimasto e rimane in mezzo agli uomini sino alla fine di questo mondo.

ECCO CHE COSA E’ L’EUCARESTIA!Dio in mezzo a noi con il suo corpo, con la sua anima e con la sua divinità. E’ l’amore per noi che lo ha spinto a donarci questa sua presenza sacramentale nel segno del pane e del vino con-sacrati. Lui infatti non ha bisogno di noi, Lui è grande senza le nostre preghiere, Lui è poten-te senza i nostri applausi o riconoscenze. Lui è santo senza le nostre invocazioni e senza le nostre comunioni. Se è rimasto è solo per es-sere accanto a ciascuno di noi per dirci e darci

il suo amore. E’ qui con noi soprattutto perché abbiamo a nutrirci di Lui in ordine a realizzare pienamente e veramente la nostra vita.

SE CI LASCIASSIMO AMARE...Ecco allora il nostro primo invito. Ce lo rivolge lui stesso con la parola “venite a me voi tutti e io vi ristorerò”. Lui ci invita senza costringerci. Lui aspetta sempre. Se rispondiamo, Lui ci riversa nel cuore il suo amore, Lui ci offre la sua pace, Lui diventa il nostro sostegno. Che cosa perdia-mo mai nel non rispondere a questo suo invito! Basta poco. Il tabernacolo con la sua presenza è sempre a nostra disposizione. Presso la no-stra cappella del Santissimo vi sono anche delle preghiere, dei sussidi per vivere un momento di grazia con Lui.

SE CI LASCIASSIMO SOSTENERE...Anche qui è ancora Lui che nel suo amore ci dice “senza di me non potete far nulla”. Il suo corpo

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Gli appuntamenti per il Corpus DominiS. QUARANT’OREGiovedì 4 giugno - ore 21 S. Messa solenne di apertura delle giornate di adorazione. Sono attesi i pensiona-ti, gli anziani e gli adulti.

Venerdì 5 giugno- ore 8,30 S. Messa e inizio adorazioni- ore 21 Canto del Vespro e meditazione- ore 22 inizio adorazione notturna

Sabato 6 giugno- ore 8,30 S. Messa e inizio adorazioni sino alle 17,30- ore 18 S. Messa prefestiva

Domenica 7 giugnoFESTA DEL CORPO DEL SIGNORE Orario festivo delle Messe - ore 10 S. Messa solenne - ore 15 esposizione del Si-gnore e adorazione fino alle ore 17,30 - ore 17,30 Canto del Vespro e celebrazione S. Messa- ore 20,30 S. Messa con mons. Vescovo presso la

chiesa di S. Francesco e processione alla Cat-tedrale.

IL SIGNORE ASPETTA TUTTISe il Signore è in mezzo a noi è per il nostro bene. Allora ne viene di conseguenza che dob-biamo andare da lui per ascoltarlo, per par-largli, ma soprattutto per dirgli tutto il nostro amore e lasciarci amare.Cerchiamo allora di trovare un po’ di tempo da regalare al Signore. Ne ricaveremo subito dei vantaggi. Lui infatti è ricco di doni verso chi si apre al suo amore.

è la nostra forza. Il suo sangue è la bevanda che sostiene le nostre scelte. Quando Lui regna nel nostro cuore, noi allora vediamo le cose sotto una nuova luce, noi abbiamo quella speranza che ci fa guardare avanti con serenità, abbiamo soprattutto la certezza che il bene fiorisce e il male viene vinto. Anche qui basta poco. Basta riceverlo con una cuore libero dal peccato grave. Per questo c’è sempre il confessionale. A rice-verlo con frequenza, la vita prendere uno slan-cio nuovo e soprattutto si realizza pienamente.

ECCO LE NOSTRE QUARANT’ORESono come sempre giornate di intensa preghie-ra e soprattutto di adorazione del Signore Gesù presente nelle nostre chiese sotto il segno del Pane consacrato dal sacerdote. Come abbiamo già fatto in questi anni, siamo chiamati a trova-re un po’ di tempo per stare con il Signore. Lui è qui per noi e noi dobbiamo stare con Lui con fede e tanta riconoscenza. Lui non ha bisogno di nulla, ma vuole amarci perché la nostra vita si realizzi pienamente.

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La festa del S. Cuore

RIMANE SEMPRE APERTO PER NOITra pochi giorni la Chiesa celebra la festa del Sacro Cuore di Gesù. Una festa che spesso passa in secondo ordine, senza nessun rilievo partico-lare da parte dei fedeli. E invece dovrebbe essere il giorno in cui più di ogni altro scopriamo an-cora una volta l’amore del Signore per noi.

ANCHE LUI HA UN CUOREIl nostro Gesù, come tutti noi, ha anche Lui un cuore. Essendo uomo in tutto simile a noi, fuorché nel peccato, possiede quell’organo che caratterizza ogni uomo. Prendere coscienza di questo allarga allora il nostro cuore perché lo vediamo capace di sentimenti d’affetto, di deli-catezza, di amore. Infatti è in questo organo così

nascosto e misterioso che ognuno di noi prova ciò che rende grande e significativa la sua statu-ra morale. Gesù stesso ha detto che tutto l’esse-re dell’uomo è determinato dal suo cuore. Se ci riferiamo all’uomo bisogna fare anche un altra sottolineatura. A causa del peccato originale da questo suo cuore possono venire anche pensieri malvagi. Ma nonostante questa possibilità, per noi il cuore è e resta sempre il segno distintivo dell’amore.

MA IL SUO CUOREContemplando il cuore del Signore Gesù dobbia-mo dire che è tutto speciale. Da quel suo cuo-re non esce nessun pensiero malvagio, nessuna propensione al male. Il suo cuore è tutto pieno d’amore, è tutto impegnato ad amare. E’ il cuore di un Dio che si è fatto uomo per manifestare a ciascuno e a tutti che Lui è puro Amore.Lo vediamo mentre incontra i peccatori. Ad essi offre il perdono.Ai malati dice tutta la sua compassione e per loro compie il miracolo della guarigione per ma-nifestare loro che li ama.Per i suoi crocifissori chiede a suo Padre il per-dono perché non sanno quello che fanno. E po-tremmo continuare su questa strada.

E’ ORA SEMPRE APERTOPerché l’uomo, ma anche la stessa nostra uma-nità, possa quasi vedere che dentro vi è solo ed unicamente amore, ha permesso che glielo si aprisse. E da quel giorno il suo cuore rimane aperto, e resterà sempre aperto perché ognuno di noi faccia la sua esperienza personale del suo grande e infinito amore.Nel suo silenzio Cristo Crocifisso con il cuore aperto sembra dire: che cosa potevo fare di più per te e non ho fatto?

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PER SCOPRIRE IL SUO AMOREE’ necessario fare un sforzo. E’ qualcosa di sem-plice, ma deciso, E’ possibile a tutti indistinta-mente. Si tratta di entrarvi.Se voglio lasciarmi abbronzare dal sole, devo mettermi sotto i suoi raggi. Lo stesso vale per l’amore del Signore. Senza lo sforzo di cono-scerlo, senza la fatica di lasciarsi raggiunge dal-la sua grazia, senza mettere in atto la volontà di lasciarsi amare, non si capirà mai nulla di questo suo amore.E questo perché? Perché come ogni vero amore non si impone, si offre. Se si imponesse, non sarebbe amore, tanto meno sarebbe l’amore di un Dio Amore.

LASCIAMOCI AMARENe viene di conseguenza che se l’uomo vuole accogliere e fare l’esperienza di questo suo amo-re deve lasciarsi amare. Per fare questo non bi-sogna pagare nulla, non bisogna varcare i mari e nemmeno salire monti, non ci sono nemme-no orari specifici e neppure bisogna andare in luogo particolare. Lui apre il suo cuore a tutti indistintamente, a tutte le ore del giorno e della notte. E’ questo perché? Perché Lui non desidera altro che amare. Entriamo allora in quel cuo-re, lasciamoci amare senza nessuna paura. Non temiamo, Lui non chiede nulla. E’ pura gratui-tà. Celebriamo allora la sua festa con un cuore aperto, ma cerchiamo che questo.

Le nostre celebrazioniper la festa del S. CuoreVenerdì 12 giugno Festa del S. Cuore- ore 10 S. Messa solenne presso la nostra Chiesa del S. Cuore- ore 16 inizio adorazioni- ore 19 conclusione dell’adorazione- ore 21 S. Messa solenne durante la quale i sa-cerdoti della parrocchia ricorderanno i loro anniversari di ordinazione. - al terrmine un momento di festa insie-me.

SIAMO TUTTI INVITATIA queste celebrazioni sono evidente-mente tutti invitati.Si tratta di onorare quel cuore dal quale è scaturita tutta la bontà di Dio per cia-scuno di noi e per tutta l’umanità.Al mattino sono attesi evidentemente tutti coloro che sono a casa e che alla sera non si sentono di uscire. Invitiamo anche a passare in chiesa per qualche momento di adorazione.Alla sera poi siamo tutti invitati per dire grazie al Signore per averci dato i sacerdoti che con

la loro missione ci donano i tesori di salvezza che il cuore del Signore ha messo e mette con-tinuamente a nostra disposizione.

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S. Giovanni Bosco (quest’anno ricor-rono i duecento anni dalla sua na-scita) diceva: “Il dono del timor di Dio è il rispetto fi-liale di Dio che ci aiuta a stare lon-tano dal peccato perché dispiace a

Lui, facendoci confidare nel suo potente aiuto”.La sera del 24 novembre 1864 don Bosco sug-gerì ai suoi giovani un mezzo per studiare bene il timor di Dio. Diceva loro: “Volete veramente ottenere un buon risultato negli studi? Temete il Signore! Guardatevi bene dall’offenderlo! Un solo peccato mortale arreca al Signore un’offesa così grande che tutti gli Angeli e tutti gli uomini insieme non potrebbero riparare! E Dio dovrebbe aiutare negli studi coloro che gli fanno un insul-to così grave!?”.Il card. Martini afferma: “Il timore di Dio è l’at-teggiamento che ci fa vivere abitualmente sotto lo sguardo del Signore, preoccupati di piacere a Lui, piuttosto che agli uomini. Quel Dio che ti guarda continuamente - prosegue il cardinale - è sì il Dio-giudice, ma, come ci ha fatto cono-scere Gesù, vuole ora essere considerato come un Padre che ti conosce e che ti ama come nes-sun altro e che vuole solo e sempre il tuo bene”.“Il timor di Dio - dice papa Francesco - non è aver paura di Dio, ma ci fa capire che noi siamo come dei bambini fra le braccia di Dio e, quindi, ci stimola alla riconoscenza, alla docilità ed alla lode, ricolmando il nostro cuore di Speranza”.

Frammenti di vita quotidianaChe vergogna, papà! La rapidità dell’uso del te-

lecomando ti dava una certa sicurez-za. Di q u e l f i l m avevi s e n -tito parlare molto tra i colleghi di lavoro ed avevi persino letto la re-censione sul giornale che ne descriveva la vol-garità in modo da renderla... desiderabile. Ti sei accertato che la stanchezza, gli impegni con gli amici svuotassero il salone, poi ti sei accomo-dato curioso a seguire il racconto confuso di improbabili amori. Forse eri troppo incuriosito o troppo stanco per accorgerti accorto dell’ap-parire imprevisto ed improvviso della tua figlia più grande nel momento meno opportuno....Neppure tu credi che la tua ironia sulle “stupidi-tà che fanno vedere alla tv” sia stata sufficiente per nascondere il tuo imbarazzo e per dissolvere lo sconcerto e lo scandalo che hai letto sul suo volto di adolescente. Ora quella scena ti ritorna in mente ed ancora arrossisci di vergogna; cer-chi di immaginarti che idea si sarà fatta la ra-gazza di suo padre e non riesci a perdonarti......Eppure ho ragione io!Come nasce un litigio? Credo che per un po’ si accumuli il risentimento: c’è stata quella parola offensiva che non hai potuto (o voluto?) dige-rire, hai creduto di leggere in quello sguardo l’invidia per ciò che sei riuscito a fare, hai inter-pretato quel modo maldestro di parcheggiare la macchina come un dispetto per esasperarti,.... Ti sei sorpreso a fantasticare sul “modo di fargliela pagare”.

I doni dello Spirito Santo

IL TIMOR DI DIOdi don Marco Avogadri

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Poi, un brutto giorno, per una sciocchezza che, in altre occasioni, hai facilmente perdonato ad altri, ti sei arrabbiato davvero e hai detto:“Adesso, basta!” e sono venute fuori parole ve-ramente offensive, è venuto fuori un elenco im-pressionante di sgarbi, ingiustizie, torti, colpe-voli trascuratezze, ... Il risultato è che da allora non sei più riuscito a parlare con il tuo vicino ed ogni incontro, puramente casuale, è stato solo un imbarazzato volgere altrove lo sguardo. A furia di pensarci, ti sei sempre più convinto che tu hai solo ragione, mentre lui ha sempre e solo torto.Ma... da dove viene quel disagio che non ti la-scia mai del tutto tranquillo quando ti accosti all’Eucarestia? Perché sei così complicato nel distinguere tra rancore, risentimento, “non aver niente contro”, per giustificarti di fronte alla pagina del Vangelo che ti dice chiaramente: “Se tu stai per presentare la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che un tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’al-tare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono” (Mt. 5, 23-24).L’altro giorno il tuo vicino è stato ricoverato all’ospedale, ora, che farai?

Preghiera e riflessioneInvoco con voi e per voi lo Spirito Santo, perché effonda il dono del “Santo timor di Dio”.1. Abbiamo visto quello che dicono S. Giovanni Bosco, il card. Martini e papa Francesco sul dono dello Spirito Santo: il timor di Dio. Ora applichiamo questo dono ai casi sopra ri-cordati:• Il timor di Dio non è la paura che paralizza, ma lo sguar-do amico e amorevole del “Padre” che incoraggia e rassicura: “Questa cosa è giusta e tu la puoi fare”. E’ una presenza amica che ti salva

dalla confusione che rende desiderabile il male e cerca di giustificarlo: “Se nessuno viene a sa-perlo, che male c’è?”.• Il dono del timor di Dio aiuta ad essere onesti per amore del bene, per rispetto verso se stessi, per quella profonda ed intima relazione con il Padre che sta nei cieli e che ci ha resi “Tempio” del suo Santo Spirito”.Quel padre, scoperto dalla figlia a guardare un film “volgare”, non deve ora restare “paralizza-to” dalla vergogna, piuttosto, da qui in avanti, vigili per non sbagliare più, per non cedere più alla tentazione.Anche se la segretezza è garantita (non si pen-sa che una figlia possa far conoscere ad altri le eventuali debolezze del padre!) però il padre deve convincersi che continuamente lo sguardo paterno di Dio lo accompagna, amorevole ed incoraggiante per non lasciarsi umiliare dalla volgarità.2. Il dono del timor di Dio deve rendere possibi-le affrontare la fatica del bene difficile, nell’in-tento di ristabilire la pace tra vicini di casa.Lo so che, prima o poi, troverai le parole adatte per avviare il cammino difficile e faticoso del-la riconciliazione e, mentre andrai a trovarlo all’ospedale, ti verrà in mente tante volte che, forse, sarebbe meglio lasciar perdere i presunti torti subiti.Sentirai anche la voce di Dio (la tua coscienza) che t’incoraggerà nel tentativo della riconcilia-zione.....Forse sarai accolto male, forse ti verrà data una

risposta “sgarbata” che non ti saresti aspettato, forse ti morderai la lin-

gua per non aver avuto la parola giusta al

momento giusto, ma, certo, senti-

rai di aver fat-to quanto

d o v e v i e che il r i su l ta-

to è, senz’altro, meno importante

della grazia di sen-tirti in pace con la tua

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coscienza e, quindi, con il Signore. (C. M. Mar-tini, Lo Spirito Santo in famiglia).Un proverbio latino dice: “Ab assuetis non fit passio” cioè “Dalle cose che capitano con una certa frequenza non ci si meraviglia più”, ed è un pericolo nel quale possiamo cadere anche noi, soprattutto nei confronti del Signore.S. Agostino, infatti, diceva: “Timeo Jesum tran-seuntem” cioè “Temo Gesù che passa” perché, quando Gesù passa vicino a noi (nella S. Co-munione, nella preghiera, in un buon esempio visto, in un rimorso di coscienza per qualche sbaglio) ci manda sempre qualche buon sug-gerimento, qualche utile richiamo ed il Santo temeva di non saperne approfittare e, di conse-guenza, di dover rendere conto al Signore per aver sciupato quell’opportunità.Prima del Concilio Ecumenico Vaticano II si usava tanto la lingua latina in Chiesa (nella S. Messa ed in tanti canti liturgici) quindi, giusta-mente, la maggior parte dei fedeli non la cono-sceva e, di conseguenza, non comprendeva il significato, ma ora che si usa la lingua italiana, i fedeli possono e devono comprendere il signi-ficato delle parole che sentono e che pronun-ciano.Purtroppo il diavolo, soprattutto quando siamo in Chiesa, le inventa tutte per distrarci e noi, con troppa facilità, lo ascoltiamo e, di conse-guenza, le belle parole e le promesse che faccia-mo a Gesù, non ottengono nessun buon risul-tato, perché non migliorano la nostra condotta di vita.Allora possono aver ragione quelli che dicono: “Quella persona, pur frequentando la Chiesa, è peggiore degli altri che non vanno in Chiesa!”.S. Agostino ci avvisa e ci scuote dal nostro tor-pore: “Guardate che dovrete rendere conto al Signore di tutte queste opportunità che abbia-mo sciupato per la nostra indifferenza”. Il dono dello Spirito Santo del “Timor di Dio” vorreb-be sempre darci una mano, soprattutto quando siamo in Chiesa, ma rispetta la nostra libertà di amare di più la distrazione del raccoglimento, il parlare col vicino più che con il Signore, col doppio risultato negativo: non preghiamo noi e disturbiamo anche chi vuol pregare, dandogli cattivo esempio.

Come si può constatare ogni mese ritorna fe-delmente sul nostro bollettino questa pagina. E ritorna sempre con tanti sentimenti di ricono-scenza al Signore e poi di conseguenza a tutti i sanfereolini che si ricordano delle necessità della loro comunità parrocchiale. Poiché ritorna sempre dobbiamo allora dire che la generosità a S. Fereolo non ha avuto soste. E di questo ringraziamo il cielo. Se mancasse la generosità dei fedeli, la parrocchia infatti non potrebbe conservare le sue strutture, non sa-rebbe in grado di realizzare tante sue attività pastorali.Si pensi solo a questo nostro giornalino (questo è il numero 400!) parrocchiale. Quello che rice-viamo viene utilizzato anche per le diverse at-tività pastorali, ma anche serve per una buona parte per le spese di luce, riscaldamento. E tutto il resto? Non dimentichiamo che ogni tre mesi abbiamo la rata del mutuo contratto per la chiesa del S. Cuore, che è di circa 11.000 euro. Consapevoli di questi diversi e svariati pesi finanziari, noi non ci stanchiamo mai di ringraziare chi si lascia toccare dalla provvi-denza che viene dal cielo. Questa infatti suscita le buone intenzioni, e poi i singoli fedeli apro-no il loro cuore e aiutano concretamente la loro comunità.Tutto viene accolto con riconoscenza sia per la piccola sia per la grande goccia di generosità.In questo ultimo mese abbiamo ricevuto (im-porti in euro): 50; 150 dal teatro; 50 per l’ora-torio; 65 per l’oratorio; 40; 30 per l’oratorio; 25 dalla comunione anziani; 30 per l’oratorio; 20; 360 dal teatro; 15; 30; 20; 30; 30.

PER I DEFUNTIAlcune famiglie del palazzo di via Leonardo da

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Vinci 15 hanno offerto 70 euro a suf-fragio della defunta Pisati Ida. La Mes-sa per la defunta sarà celebrata giove-dì 11 giugno alle ore 18 in S. Fereolo.Il gruppo Anziani di via Carducci ha offerto per sante Messe per i defunti Luigi – Elisa ed Egle. Le Messe sa-ranno celebrate il 27 maggio, il 30 maggio e l’8 giugno alle ore 8,30 a S. Fereolo.Il condominio “La Vincente“ di via Leonardo da Vinci 13 ha offerto 100 euro a suffragio di Naranci Armando. Il defunto è stato iscritto alle Messe perpetue. I parenti del defunto Naranci Armando hanno offerto per il defunto 200 euro. Oltre alle opere di carità sa-ranno celebrate per il defunto le Messe del 10 giugno alle ore 18, del15 settembre alle ore 18 e del il 20 ottobre alle ore 18. Alcune amiche del defunto Naranci Armando hanno offerto 70 euro. La Messa sarà celebrata giovedì 5 giugno alle ore 8,30 a S. Fereolo.Il gruppo di Ginnastica Dolce ha offerto 80 euro per la defunta Pedrazzini Assunta. La defunta è stata iscritta alle Messe perpetue.Le famiglie Lupi, Fantini, Anselmi, Azzimon-ti, Uggeri e Pavesi hanno offerto 140 euro a suffragio della defunta Pagliari Maria Anna. La defunta è stata iscritta alle Messe perpetue.Abbiamo ricevuto 100 euro per una Messa per tutti i defunti degli offerenti per il restauro del-la recinzione della Madonnina in via Raffaello. La Messa sarà celebrata domenica 7 giugno alle ore 18 in S. Fereolo.Il Centro di Ascolto dove partecipa la mamma della defunta Benedetti Paola ha offerto 80 euro. La S. Messa sarà celebrata il 7 giugno alle ore 11,30 in San Fereolo.

LA VOSTRA GENEROSITA’

PER LA CHIESA DEL S. CUORE(Importi in euro) 50; 70; 1220 dalla raccolta mensile per la Chiesa del S. Cuore; 50; 200 per ricordare i propri defunti; 5000; 200; 50; 50; 50; 50; 50.

AD ONORE DELLA VERGINE MARIAIn occasione del mese di maggio in alcune zone abbiamo ricevuto queste offerte (importi in euro): 100; 135.

GRAZIECome sempre diciamo grazie agli offerenti. La piccola e la grande goccia hanno mandato avanti la vita della nostra comunità parroc-chiale. Siamo però più che mai convinti che è il Signore che sostiene e guida questa nostra amata comunità parrocchiale. Siamo però an-che convinti che se ci mancassero le forze fi-nanziarie noi potremmo far molto poco. A tutti promettiamo il ricordo nella preghiera e nella celebrazione della Messa e questo sia per i vivi che per i defunti degli offerenti.

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L’Associazione Amici di San Fereolo

DIARIO DEL MESEdi Marinella Molinari

Ultimamente ci sono stati due appuntamen-ti piuttosto impegnativi, che hanno però richiamato molte persone e hanno destato grande interesse. Il primo è avvenuto il 23 aprile con l’inter-vento del professor Stroppa (foto). Ci ha par-

lato di Napoleone Bonaparte e del periodo in cui i Francesi governavano Lodi (fine 1700, inizio 1800).Tutto era cominciato con la famosa batta-glia sul nostro ponte, nella quale Napoleone sconfisse gli Austriaci. Da allora iniziò un lungo periodo in cui i lodigiani conobbero nuovi usi e costumi. All’inizio mal sopporta-vano le abitudini dei nuovi arrivati, ma col tempo impararono a cucinare ricette parti-colari da insaporire con il cognac, oppure a vestirsi alla francese ecc…. Fecero anche un monumento al Bonaparte che poi, con il ri-torno degli Austriaci, venne abbattuto. Come sempre il professor Stroppa ha concluso il suo racconto con alcune curiosità e degli aneddoti piuttosto divertenti.Il secondo incontro, nel giorno 7 maggio, è stato con il nostro Adam Ferrari che ci ha illustrato la tesi con la quale si è laureato in Conservazione dei Beni culturali. Essa riguarda la vita e le opere di Ludovico Vi-starini che è stato un grande condottiero militare, ma anche una persona fortunata: infatti ha combattuto molte battaglie ed è sempre tornato vincitore. Nel suo bel palaz-zo sulla piazza, all’angolo con Corso Vittorio Emanuele, ospitava tanti nobili e militari e dava delle bellissime feste. La descrizione di questo personaggio e dei suoi possedimenti nel Lodigiano è stata molto accurata e ci ha permesso di conoscere meglio uno dei no-stri concittadini che hanno lasciato un segno nella storia di Lodi. Per quest’anno pastorale gli incontri culturali e religiosi sono terminati, riprenderanno in autunno dopo la Sagra.

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La vita del cristiano è sempre e tutta sostenu-ta, animata e valorizzata dalla grazia di Dio. Di questo siamo profondamente convinti. Infatti una volta diventato figli di Dio con il battesimo, la sua vita è tutta avvolta e so-stenuta dallo Spirito Santo. Questa presenza poi, nella misura in cui trova collaborazione nell’individuo, ricevendo i sacramenti, ma an-che con la preghiera quotidiana, compie dei veri miracoli. Non si vedono, ma ci sono. Un giorno il cristiano vedrà ciò che lo Spirito ha fatto nel suo cuore e nella sua vita.Consapevoli che tutto questo è avvenuto re-almente, anche se nella fede, riportiamo an-che quest’anno i volti dei nostri ragazzi che hanno vissuto momenti di grazia e di benedi-zione da parte di Dio nostro Padre.

Le celebrazioni dei sacramentiLA GRAZIA DI DIO SI E’ RESA VISIBILE

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LA PRIMA COMUNIONECome la vita fisica di ciascuno di noi ha bisogno di nutrimento per crescere e irrobustirsi, così la vita dei figli di Dio ricevuta nel Bat-tesimo, necessita di un cibo par-ticolare. Senza questo cibo che viene dall’alto, dal cuore del Signore Gesù, il cristiano rimane debole e incapace di vivere da vero figlio di Dio. Ecco allora il Pane della vita che è il Corpo e il Sangue del Signore Gesù. Non è opera degli uomini. Non viene confezionato nei forni dei nostri panettieri, ma è donato direttamente dal Signo-re Gesù che troviamo quando vo-gliamo sulla sua tavola durante la Messa.Ecco qui i nostri ragazzi e ragazze che si sono accostati il 25 aprile per la prima volta alla tavola del Signore.

LA PRIMA CONFESSIONESiamo tutti consapevoli che con il maturare nella vita di tutti i giorni non sempre siamo fede-li alle promesse del nostro Batte-simo. Questa infedeltà ciascuno di noi la sperimenta ogni gior-no. Dio, come un vero Padre che vuole il nostro vero bene, e con-sapevole delle nostre incapacità a vivere da veri suoi figli, ci offre ancora il perdono per i peccati commessi dopo il battesimo.Ecco allora i nostri ragazzi di terza elementare che domenica 12 aprile hanno fatto l’esperienza del perdono del Signore.

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LA CRESIMADio Padre vedendo i nostri ragazzi /e crescere e maturare nella vita cristiana, dona loro una nuova ef-fusione di Spirito Santo. Con questo dono il credente completa la sua vita cristiana, irrobustisce la sua volontà di bene, si rafforza contro

le tentazioni del male. Qui vedia-mo ancora una volta l’amore di Dio Padre che non ci vuole bambini, ma maturi e forti e nella fede.Ecco i nostri ragazzi/e che hanno ricevuto la cresima.

L’INVOCAZIONE DELLO SPIRITOCon il battesimo ogni cristiano riceve il dono dello Spirito San-to. Con il maturare sempre più nella vita cristiana è invitato a completare - o meglio - a confer-mare questo dono battesimale. Ed ecco allora la cresima, chiamata soprattutto sacramento della con-fermazione. Il cammino alla cre-sima è di due anni. Al termine del primo anno, nella nostra par-rocchia i ragazzi che hanno fre-quentato, invocano il dono dello Spirito. Non si tratta di ricevere un sacramento, ma di predisporsi a ricevere lo Spirito Santo nella Cresima invocandolo già da ora.Ecco i ragazzi/e che domenica 10 maggio hanno invocato il dono dello Spirito.

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LA PROFESSIONE DI FEDE DEI 14ENNICrescendo e maturando nella vita sia umana che cristiana, si sente il bi-sogno di esprimere responsabilmente le proprie scelte. E questo anche sul piano cristiano. Ecco allora, al ter-mine della scuola media, cioè a 14 anni, la professione di fede. Ed è mol-to bello vedere che questi ragazzi/e, dopo essersi preparati, esprimono la loro volontà di continuare a crede-re e a sperare nella fede ricevuta in dono. Nessuno li obbliga, nessuno li costringe; essi stessi scelgono di com-piere questo passo.Ecco allora il gruppo dei nostri ragazzi/e che venerdì 8 maggio 2015 presso la Chiesa dell’Ausiliatrice hanno professato la fede davanti al nostro Vescovo.

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LA PROFESSIONE DI FEDE DEI 18ENNIAnche se durante la vita non av-viene di frequente e soprattut-to cosi solennemente di fare la professione di fede, è bello però vedere che alcuni nostri giovani, ad un certo momento, cioè a 18 anni, dicono davanti a tutti che vogliono continuare a credere in quel Dio che li ha creati e salva-ti. E così anche quest’anno alcuni giovani della diocesi e tra que-sti anche un nostro giovane della parrocchia, hanno detto chiara-mente di voler continuare a cre-dere. La professione è avvenuta davanti al nostro Vescovo duran-te la veglia in preparazione alla Giornata della Gioventù e delle Palme, sabato 28 marzo.

Di tutto questo diciamo grazie al Signore. E’ lui che ha formato, è ancora Lui che ha realizzato nei cuori dei nostri ragazzi e dei nostri giovani le sue meraviglie donando loro i sacramenti. A noi ora l’impegno di far fruttificare nei cuori dei nostri ragazzi la grazia che il Signore ha seminato ab-bondantemente. Lui ha fatto tutto quanto gli competeva. Sta a noi ora completare la sua opera. Se completeremo, i ragazzi matureranno nel bene e realizzeranno pie-namente la loro vita.

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Momenti forti di vita parrocchialeNON SEMBRA, MA

IL BENE ESISTE ANCORA!Noi siamo e dobbiamo essere convinti, per la fede che abbiamo nel cuore, che il bene esiste ed è veramente tanto. Diciamo que-sto non solo per quanto riguarda il piano cristiano, ma anche a livello umano. Basta aprire soltanto un po’ i nostri occhi, ma so-prattutto il nostro cuore, per vederlo. Certo il cuore e i nostri occhi devono essere libe-ro da ogni egoismo. Quando questi nostri organi sono ottenebrati e soprattutto im-bevuti di egoismo, non vediamo nulla o al massimo critichiamo. Per vedere il bene in noi e attorno a noi dobbiamo avere occhi limpidi e soprattutto cuore grande uniti a semplicità di spirito. Ecco ciò che è av-venuto nella nostra parrocchia.

IL PELLEGRINAGGIO A ROMAE’ ormai una tradizio-ne che i nostri ragazzi di terza media vivano una esperienza particolare durante il loro cammino di fede. Così anche quest’anno sono partiti per Roma in ordine a pro-fessare la loro fede sulla tomba di Pietro. E’ stata un’uscita molto ricca di esperienze sia per quanto riguar-da l’arte cristiana, le meraviglie di Roane del Vaticano, ed anche di amicizia.

CRESIMANDI A VILLA IMMACOLATANon basta ricevere i sacramenti, bisogna anche prepararsi a riceverli. I no-stri ragazzi della cresima sono an-dati in ritiro. E’ stata una bellis-sima esperienza. Hanno lavorato, hanno pregato, ma anche vis-suto momenti di serenità e di gioia. Ora lo

Spirito santo si tro-verà molto bene nei loro cuori.

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PELLEGRINAGGIOA LOURDESQuest’anno la nostra parrocchia è ritorna-ta ancora a Lourdes. Un pellegrinaggio di 42 persone ben intenzionate e soprattutto unite e impegnate a pregare e a vivere tutte le celebrazioni.

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ALL’INCONTROCON TUTTI I CRESIMANDINon potendo il Vescovo incontra-re tutti i cresimandi della diocesi, viene organizzata per tutti i cre-simandi stessi un grande raduno di festa, di preghiera e di gioia al Palacastellotti. Ecco qui i no-stri cresimandi dopo il loro festo-so raduno.

IL MESE DI MAGGIONelle diverse uscite del nostro mese dedicato alla Vergine Maria abbia-mo vissuto quest’anno un’esperienza partico-lare. Abbiamo celebrato a Casa Betania con il nuovo Arcivescovo del Niger e con due nostri missionari, Don Do-menico Arioli e don Davide Scalmanini, anch’essi impegnai nel Niger. Stipati nella Chiesa e nel corridoio abbiamo pregato in comu-nione con tutta la Chiesa universale e abbiamo ascol-

tato alcune parole del nuovo Arcivescovo tradotte da don Domenico.

Dopo questa carrellata di foto con dida-scalie è più che mai opportuno formulare un augurio. Vogliamo invitare tutti a non perdere la fiducia nel bene. Se anche qui abbiamo visto qualcosa di buono, dicia-mo però subito che è molto, per non dire moltissimo, il bene che esiste nel mondo e quindi anche nel nostro quartiere. Il bene, in questo mondo, non fa baccano, non va sui giornali. E’ visto soprattutto dal Signo-re. E Lui che sempre lo registra nel suo li-bro della vita, un giorno lo proclamerà a tutto l’universo. E allora andiamo avanti con fiducia e tanta speranza. La parola finale non è il male, non è la morte, è e solamente “amore”.

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DOMENICA 31 MAGGIOore 21 in via RaffaelloChIUSURA DEL mESE DI mAGGIO E DELL’ ANNO PASTORALESe un nuovo anno è passato ancora, noi sen-tiamo il dovere di ringraziare il Signore che mediante il suo Spirito continua a sostenere la nostra comunità parrocchiale. A questo appun-tamento è attesa tutta la comunità parrocchia-le, ma in modo particolare sono attesi tutti gli operatori pastorali: i catechisti, gli animatori dei centri di ascolto della Parola, gli impegnati nel-la Caritas parrocchiale e nell’attività sportiva e dell’oratorio. Vivremo questo momento al cen-tro del nostro quartiere, ai piedi della Madonni-na di via Raffaello.In questa domenica la Messa delle ore 18 in S. Fereolo è sospesa. Si celebra però alle ore 21 in via Raffaello.

CELEBRAZIONI• Sante Quarant’ore: da giovedì 4 giugno a

domenica 7 giugno - vedere a pag. 7• Festa del Corpo e del Sangue del Signore:

domenica 7 giugno• Festa solenne del S. Cuo-

re: venerdì 12 giugno - ore 10 S. Messa solenne al S. Cuore

- ore 16 inizio adorazione - ore 21 S. Messa solenne al S. Cuore per gli

anniversari delle ordinazioni dei sacerdoti della parrocchia. E poi un momento di con-divisione.

ADORAZIONITerminate le celebrazioni delle Quarant’ore e della festa del S. Cuore, riprendono le nostre adorazioni:• la preghiera silenziosa: martedì 16 -23 – 30,

dalle ore 21 alle 22;• l’adorazione del venerdì al S. Cuore dalle

ore 16 alle 17 e a S. Fereolo dalle ore 16,30 alle 18.

ATTIVITA’• Grest: martedì 9 giugno inizio attività in

oratorio.

VITA PARROCCHIALE

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IL PERCORSO DELLA VITA

Gatti Mariadi anni 72

Pagliari Maria Annadi anni 96

VITA PARROCCHIALEVACANZE A BELLARIALa partenza è fissata per dome-nica 14 giugno. Il ritorno è ver-so sera di sabato 20 giugno. Vi sono ancora alcuni posti. Chi in-tende partecipare si iscriva pres-so la casa parrocchiale.

BATTESImILa celebrazione comunitaria dei battesimi si terrà domenica 21 giugno alle ore 16. Nei mesi di luglio e agosto le celebrazioni sono sospese. La prossima cele-brazione si terrà in settembre. I genitori sono pregati di passare in casa parrocchiale per ritirare i moduli per l’iscrizione del loro figlio.

FIDANZATII prossimi corsi di preparazione al matrimonio cristiano inizie-ranno in settembre. Per ora non abbiamo ancora il calendario delle date. I fidanzati che inten-dono celebrare il loro matrimo-nio con il sacramento cristiano, sono pregati di passare dalla casa parrocchiale per il foglio di ammissione al corso.

BATTESImI

• TILLI BIANCA BARBARA di Lorenzo e Piolini Silvia• ZONCADA REBECCA di Fabrizio e Brindisi Barbara• VANGELI GIORGIA di Andrea e Belloni Anna Paola• TERRIBILE MARICA di Gianfranco e Russo Maria Grazia• MADONNA FRANCESCO SAVERIO di Michele e Lamendo-

la Joselita

DEFUNTI• GRASSANI ADELIO di anni 69• NARANCI ARMANDO di anni 76• BORIANI TERESITA di anni 72• GABINI DOMENICO di anni 68• LUBRANO FILOMENA di anni 79• SOBACCHI PIERLUIGI ROSARIO di anni 72• BENEDETTI PAOLA di anni 58

mESSE PERPETUESono stati iscritti: Ferrari Luigi, Bertoli Antonietta, Naranci Armando, Pedrazzini Assunta, Pagliari Maria Anna.

Chiesa Lodovicodi anni 79

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LE S. MESSE DEL MESEA SAN FEREOLOLunedì 1 ore 8,30 ore 18,00 Enrico - Emila BertolettiMartedì 2 ore 8,30 Scudellaro Marioore 18,00 Clelia - Carlo - FrancescoMercoledì 3 ore 8,30 ore 18,00 Balconi Nino - Zaninelli EnricoGiovedì 4 ore 8,30 Patrini Andreaore 21,00 apertura Quarant’oreVenerdì 5 ore 8,30 Naranci Armandoore 21,00 canto del VesproSabato 6 ore 8,30 Galvani Giuseppeore 18,00 Rota Giovanni - Ferrari LinaDomenica 7 CORPUS DOMINIore 8,00 Ussi Maddalenaore 11,30 Benedetti Paolaore 18,00 Per i defunti degli offerenti restauro MadonninaLunedì 8 ore 8,30 Luigi - Elisa - Egleore 18,00 Vaccari Gabriella - Beppe - Ferrari Valentino - VirginiaMartedì 9 ore 8,30 ore 18,00 Cernuschi Elvira - Piero - Antonio - AnnaMercoledì 10 ore 8,30 ore 18,00 Asaro Vito - Naranci ArmandoGiovedì 11 ore 8,30 ore 18,00 Pisati AdaVenerdì 12 ore 8,30 Fam. Riboldi - Furlanore 18,00 SospesaSabato 13 ore 8,30 ore 18,00 don Virginio Andena - Isabella - Pietro FerrariDomenica 14

ore 8,00 Lombardi Spero - Antoniaore 11,30 Fam. Vignati - Mazzola - Fam. Invernizziore 18,00 Bellosi GirolamoLunedì 15 ore 8,30 Per tutti gli iscritti alle Messe Perpetueore 18,00 Piera - Riccardo - MariaMartedì 16 ore 8,30 ann. ordinazione don Robertoore 18,00 Scoglio CaterinaMercoledì 17 ore 8,30 Fam. Sara - Calastriore 18,00 Giovedì 18 ore 8,30 Fam. Molti - Colomboore 18,00 Vigotti Mario - RacheleVenerdì 19 ore 8,30 ore 18,00 Sabato 20 ore 8,30 Anime del purgatorioore 18,00 Angelucci LuigiDomenica 21 ore 8,00 don Giovanni Endini - Galletta Luigiore 11,30 Pietro - Maddalenaore 18,00 Gatti MariaLunedì 22 ore 8,30 ore 18,00 Cernuschi AntonioMartedì 23 ore 8,30 Fantini Secondoore 18,00 Fam. Variato - Bossi Luigi - Giovanna - Regina Getilli VandaMercoledì 24 ore 8,30 De Gradi Luigiore 18,00 ann. ordinazione Don PeppinoGiovedì 25 ore 8,30 Miragoli Francescoore 18,00 Torchia MarcoVenerdì 26 ore 8,30 Fam. Occhiatoore 18,00 Sangalli GiuseppaSabato 27

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ore 8,30 ore 18,00 Cerri Gianni - Misani Giancarlo - Margherita Fam. TempellaDomenica 28 ore 8,00 Giuseppina - Luigiore 11,30 Poggi Angelaore 18,00 Lunedì 29 ore 8,30 Bignamini Pierluigiore 18,00 Cipolla Gaetano - Bassi PietroMartedì 30 ore 8,30 Buschi Pietroore 18,00

A ROBADELLOLunedì 1 ore 17,00 Bruschi Vittorio - Beatrice Martedì 2 ore 17,00 Anime dimenticate del purgatorioMercoledì 3 ore 17,00 Grecchi RosaGiovedì 4 ore 17,00 Angelo - Giovanni - Giancarlo - Eugenio - MarcoVenerdì 5 ore 17,00 Maria - Pasqualina - FrancaSabato 6 ore 17,00 Pedrazzini AssuntaDomenica 7 ore 9,00 Molinari Francesco - Giuseppina Sibono Rosa - Adolfoore 10,30 Per i ragazziLunedì 8 ore 17,00 Per tutti gli iscritti alle Messe PerpetueMartedì 9 ore 17,00 Anime dimenticate del purgatorioMercoledì 10 ore 17,00 Ada - AngeloGiovedì 11 ore 17,00 Fam. Lovagnini - MeazziVenerdì 12 FESTA DEL S. CUOREore 10,00 Messa solenne per tuttiore 16,00 inizio adorazioneore 21,00 S. Messa per anniversari

ordinaz. SacerdotiSabato 13 ore 17,00 Scotti TeresitaDomenica 14 ore 9,00 Filomena - Cosimo - Michela - Crescenzaore 10,30 Per i ragazziLunedì 15 ore 17,00 Stefanelli AntoniettaMartedì 16 ore 17,00 Fam. CremascoliMercoledì 17 ore 17,00 Chiesa Lodovico - Gandini MassimoGiovedì 18 ore 17,00 Fam. Zilli - GhidoniVenerdì 19 ore 17,00 Teresa - Angelo - MariucciaSabato 20 ore 17,00 Fam. Belloni - Giuseppina e Luigi Fam. Molinari Luigi Fam. Engelmaier FrancescoDomenica 21 ore 9,00 Cremascoli Luigia - Audelli Luigi - Teresa - Albanesi Giuseppeore 10,30 Per i ragazziLunedì 22 ore 17,00 Suardi Mario - GiuseppeMartedì 23 ore 17,00 Giambruno Filippo - Fam. FantiniMercoledì 24 ore 17,00 Pozzi Rosa Ferri Giuseppe Pietro - GiovannaGiovedì 25 ore 17,00 Venerdì 26 ore 17,00 Cappelletti FrancoSabato 27 ore 17,00 Invernizzi Pietro Ferrari Artemio - AlessandraDomenica 28 ore 9,00 Polenghi Tarcisioore 10,30 Per i ragazziLunedì 29 ore 17,00 Malabarba Angelo - ErnestinaMartedì 30 ore 17,00 Anselmi Pietro

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Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereoloviale Pavia 41, Lodi ▪ tel. 0371-30658

per contattarci: don Peppino: tel. 0371-30658don Roberto: tel. 0371-36345don Marco: tel. 0371-438540Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 ▪ tel. 0371-430885Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 ▪ tel. 0371-31964 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti ▪ 339-1452918 e-mail: [email protected] web: www. sanfereolo.ite-mail Caritas Parrocchiale: [email protected]

i servizi della Caritas parrocchiale:Ambulatorio infermieristico lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10Doposcuolamartedì - giovedì dalle 17 alle 18,30mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16Distribuzione vestitimartedì – giovedì dalle ore 9 alle 11Servizio anziani ammalati e infermimercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30Aiuto generi alimentariuna volta al meseCentro d’ascoltoMercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11Servizio pratiche A.C.L.I.Secondo e quarto mercoledì del mese dalle 9,30 alle 11Prenotazione esami e visite medichemercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11