Cammina e Canta
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Transcript of Cammina e Canta
Il masci In cammino per
la pace
Il 18 febbraio, a Macomer, cuore
geografico della Sardegna, si è svolto il
Consiglio Regionale del MASCI.
La riunione è stata molto produttiva,
densa e ricca di argomenti da
condividere. Dall’incontro è emersa la
volontà di partecipare alla realizzazione
di una Marcia per la Pace -in linea con
quella di Perugia-Assisi in programma
per il prossimo settembre- con lo scopo
di coinvolgere coloro che, per motivi
diversi, non si recheranno in Umbria.
IL CONCORSO La scelta dell’itinerario e dei dettagli
organizzativi della Marcia per la Pace
promossa dal MASCI della Sardegna,
verrà affidato ad un Concorso a cui
tutte le Comunità dell’isola sono
invitate a partecipare.
Il regolamentO
Le Comunità sarde degli Adulti Scout
possono scegliere di presentare le loro
proposte durante l’Assemblea
Regionale che si terrà il 27 marzo ad
Alghero (SS) o in altra data che verrà
stabilita in assemblea.
Si dovrà specificare:
Il percorso:
itinerario
lunghezza
tipologia (cittadino e/o campestre)
n° delle tappe
I contenuti di riflessione:
o inerenti la Pace
o la salvaguardia del Creato
o la cura dei beni comuni: aria, acqua,
terra.
eventuale slogan e/o nome della Marcia
tradizioni e storia particolari del percorso,
se presenti.
I tempi:
durata marcia
orari e luoghi: accoglienza - partenza –
arrivo
Collaborazioni:
comitati, associazioni, gruppi… a cui
estendere l’invito o con cui collaborare
modi in cui s’intende pubblicizzare
l’iniziativa.
La modalità di presentazione delle proposte è
libera!
Cammina e Canta! Periodico del MASCI Sardegna
Numero 4 febbraio 2011 Anno 2°
MASCI
La Marcia per la pace
“Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza
dei popoli” Domenica 25 settembre 2011
Quest’anno la Marcia si terrà a
cinquant’anni dalla prima
edizione organizzata, con lo
stesso slogan, il 24 settembre
1961 da Aldo Capitini, fondatore
del Movimento Nonviolento.
L'originale bandiera della Pace.
La colomba bianca (opera di Pablo
Picasso), è simbolo e messaggio
universale di fratellanza.
La marcia dei giovani La marcia per la pace di Perugia e Assisi è un progetto in cui ognuno è chiamato ad essere protagonista; centrato sulla riscoperta dei grandi valori, con attenzione particolare alle giovani generazioni che si impegnano a scoprire, affermare e difendere i valori costituzionali
della nonviolenza, della giustizia, della
libertà, della pace, dei diritti umani, della
responsabilità e della speranza. Numerose le scuole di ogni ordine e grado coinvolte in tutta Italia.
La marcia delle città Le città sono i luoghi dove la gente vive e
s’impegna a cercare le risposte più concrete
alle tante crisi che stiamo vivendo. E’ quindi
da ciascuna delle nostre città che, secondo gli
intendimenti originari della “Marcia per la
pace e la fratellanza dei popoli”, deve
prendere vita il nostro impegno per la pace.
Il 50° della Perugia-Assisi che si celebrerà il
25 settembre 2011 è l’occasione per ripensare
e riprogettare l’impegno per la pace in
ciascuna delle nostre città.
Secondo il Comitato promotore, due sono le
domande che debbono guidare la riflessione:
1. Cosa possiamo/dobbiamo fare per
costruire la pace nella nostra città? La pace a
casa nostra.
2. Cosa possiamo/dobbiamo fare nella nostra
città per la pace? La pace nel mondo.
E sono purtroppo domande sempre
dolorosamente attuali!
La bandiera della Pace, nata in
Italia, è stata usata per la prima
volta durante la prima edizione
della Marcia Perugia-Assisi
Nel racconto del diluvio universale, tratto dalla Bibbia (Antico Testamento), Dio pone l'arcobaleno come sigillo della sua alleanza con gli uomini e con la natura, promettendo che non ci sarà mai più un altro diluvio universale. L'arcobaleno è diventato così il simbolo della Pace tra terra e cielo e, per estensione, tra tutti gli uomini.
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La “Marcia Perugia-Assisi,
per la pace e la fratellanza
dei popoli” è promossa dalla Tavola della Pace e
dal Coordinamento Nazionale degli
Enti Locali per la Pace e i Diritti
Umani insieme a tutte le persone, i
gruppi, le associazioni e gli Enti
Locali che ne condividono lo spirito e
le finalità.
un anno di celebrazioni
Quest’anno la Marcia Per la Pace Perugia-
Assisi assume particolare importanza
poiché, insieme al suo cinquantenario, si
intrecciano diverse celebrazioni:
I 150 Anni dell’Unità d’Italia
L’Anno Internazionale dei Giovani
L’Anno Europeo della lotta alla Povertà e
all’Esclusione Sociale
L’Anno Europeo del Volontariato
La Marcia inoltre si svolgerà alla vigilia
della 26a Conferenza Mondiale ISGF che
si terrà a Como il 26 settembre 2011.
A cura di D. Secchi – Comunità Nuoro1
contributi dal sito ufficiale: www.perlapace.it
“Non basta
parlare di pace.
Uno ci deve credere.
E non basta crederci.
Uno ci deve lavorare.”
Eleanor Roosevelt
"Non avremo pace se non ripensiamo al nostro stile di vita, in Italia e nel mondo. Il 20% della popolazione divora l'80% delle risorse. È questo che determina la guerra tra i ricchi e i poveri.… marciare per la pace…. significa marciare per la vita”.
(Alex Zanotelli) Marcia Perugia-Assisi
16 maggio 2010
Pellegrinaggio Mariano - penitenziale Santuario N.S. di Gonare
Domenica 20 marzo 2011
Alle cinque del mattino è ancora buio… ma i pellegrini sono pronti! Il percorso che li attende è lungo, il tempo incerto. Si salutano sorridenti sebbene non si conoscano tutti personalmente. Ciò che stanno per condividere è una parte del loro “cammino”. Sono diretti al santuario di Nostra Signora di Gonare. Nello zaino e nel cuore, l’essenziale per il viaggio. Nella chiesa di S.Paolo Apostolo, a Nuoro, luogo del raduno e della partenza, invocano Dio Padre, pregano la Madonna perché li assista, li accompagni lungo la strada. La “strada”, grande metafora della vita! Quella che ognuno di noi non vorrebbe mai percorrere in solitudine. Quella che ognuno vorrebbe pervasa di Pace! Il gruppo parte. S’incammina compatto e deciso, per poi sgranarsi alla prima salita! E’ il momento in cui si distingue già chi inizia a fare fatica e rallenta il passo, da chi invece procede senza accusare ancora nemmeno un po’ di stanchezza! La città si allontana alle spalle, mentre gli occhi si tuffano nel verde intenso delle colline e dei pascoli, tra lecci, querce e cespugli di rovi. Ben presto i piedi affondano nel fango vischioso. Non tutte le calzature dei pellegrini sono adatte al percorso e, quando inizia a piovere, si scopre che non tutti
hanno pensato di equipaggiarsi al meglio, in previsione del tempo avverso. Ma si è capaci di condividere un parapioggia, una mantella impermeabile… accostarsi con una parola e un sorriso a chi fa più fatica. E’ il momento di rallentare il passo. Tra una tappa e l’altra, cambiano i compagni di viaggio e con essi i discorsi da condividere. Nelle stazioni di preghiera invece sono comuni gli spunti di riflessione, che sollecitano e accompagnano le meditazioni personali e silenziose, segrete. Incombe un grande senso di Pace, vissuto alla Luce della Fede, ma vi è in molti anche una profonda ed inevitabile tristezza, una grande nostalgia per chi non è più con noi… poichè Dio l’ha chiamato a sé! Il pensiero va a Don Salvatorangelo Chessa, promotore e convinto sostenitore del pellegrinaggio Mariano quaresimale. Nel maggio scorso, in punta di piedi, dopo breve malattia… ha raggiunto il Padre Celeste. Il suo carisma e la sua personalità forte e decisa, insieme alla sua sensibilità e simpatia, mancano a tutti. E tutti, passo dopo passo, lo ricordano con affetto e rimpianto, nel silenzio dei loro cuori. La strada s’inerpica per raggiungere la sommità del Monte Gonare. La salita si fa davvero ripida. Ultima
interminabile fatica, prima di raggiungere la mèta. Piove. Una pioggerella fitta fitta bagna e accompagna fin sù i pellegrini, per poi lasciare il posto alla nebbia che nasconde i contorni di ogni cosa. Fa freddo. Quassù fa sempre freddo! C’è una corrente gelida dalla quale è difficile difendersi. Forse è colpa della stanchezza! “Ah! Quei “bidoncini colmi di acqua bollente” che Teresa puntualmente distribuiva ai pellegrini infreddoliti, una volta giunti al Monte! Avevano il potere di scaldare quanto il suo sorriso!” Teresa Di Cesare ci ha lasciati. Sono trascorsi solo 20 giorni da quando anche lei, è ritornata alla casa del Padre! Teresa non percorreva il cammino a piedi dei pellegrini, perché amava accoglierli al loro arrivo con un pasto succulento caldissimo; felice di dar loro ristoro, quasi pensasse ad un premio per chi aveva onorato la Madonna con quella fatica! Sì, ciò che manca di più di lei è il suo sorriso! E quel fare gioviale. Operoso, umile e puntuale. Generoso e forte. Una dolorosa nostalgia coglie tutti coloro che l’hanno conosciuta, apprezzata, amata. Don Salvatorangelo e Teresa non sono più con noi. E’ così purtroppo. Non possiamo più scorgere tra noi il loro viso disponibile e sincero. Ma li sentiamo comunque presenti! Lo saranno per sempre, perché nel nostro cuore sarà sempre vivo il ricordo. Con noi una grande eredità, quella che ci hanno lasciato con l’esempio speciale delle loro vite, spese nell’amore e nel servizio per i fratelli. Una preziosa eredità ad accompagnare il nostro cammino di pellegrini sulla Terra!
Donatella Secchi – Comunità Nuoro1
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